Per l'ultimo quesito vedi qui (soluzione dell'esercizio e commenti inclusi nel paragrafo).

  Abbiamo affrontato alcuni quesiti introduttivi riferiti alla Statistica e alla Probabilità; si riferivano ad argomenti di base (tranne il penultimo, sulla "regressione", su cui ritorneremo), argomenti che tuttavia in genere non sono affrontati nella scuola superiore. Ma la statistica e la probabilità sono presenti nel curricolo scolastico? in quali scuole? da quando?

  Dovreste avere affrontato questi temi in tutti i livelli scolastici, in quanto essi sono presenti da decine d'anni nei programmi della scuola italiana:  programmi delle elementari (1985);  programmi delle medie (1979) e del primo biennio superiore (Piano Nazionale Informatica - 1987, Commissione Brocca - 1991). Per tutti i temi (e, quindi, anche per la statistica e la probabilità) vi è l'indicazione di non fare uno svolgimento del tema separato dagli altri, ma di intrecciarlo a quello degli altri temi.
    Ma questa era la legge, e ben pochi insegnanti e dirigenti scolastici (e case editrici) l'hanno rispettata (sia nella scelta dei temi da svolgere che nell'impostazione, interdisciplinare e intradisciplinare, di essi)!!!
    E vi era già l'indicazione esplicita di usare i mezzi di calcolo, che è pressoché indispensabile se si vogliono affrontare problematiche statistiche.
    Forse è proprio questo intreccio tra statistica ed uso dei mezzi di calcolo, e la natura inter- ed intra-disciplinare di queste aree della matematica (che, per altro, avrebbe buttato a mare anche il modo in cui venivano introdotte l'algebra, la geometria e l'analisi), che ha causato il loro "abbandono" da parte della maggioranza degli insegnanti (e da parte delle case editrici).

  L'uso del computer, oltre ad essere indispensabile per analizzare dati "veri", è utile didatticamente in generale: tutti gli alunni hanno un computer e la scuola "deve" far riferimento al computer come uno strumento normale con cui fare scuola e con cui gli alunni anche a casa fanno matematica, fisica, letterartura, greco, scienze, .... In rete c'è molto di più, e molto migliore, di quanto si può trovare sui libri di testo più diffusi, e "gratuito". Ma c'è anche di peggio. La scuola deve educare gli alunni all'uso critico di quanto trovano in rete, perché questo sarà il riferimento culturale degli alunni. In prospettiva i laboratori informatici spariranno: le scuole (o, meglio, le poche scuole con i presidi che fanno il loro mestiere) si stanno già attrezzando di proiettori in tutte le classi con cui gli insegnanti visualizzano le lezioni o i materiali prodotti dagli alunni, che poi vengono messi in rete. Molte scuole si stanno dotando anche di piccoli computer portatili, in altre li si fa portare agli alunni, ... Il mondo cambia ... (e, molto lentamente, cambierà anche la scuola: dipende anche da noi).

  Come definire il concetto di probabiltà?  Riflettiamoci ...

  Per dare concretezza a queste riflessioni (e trarre supunti per altre) esaminiamo del materiale utilizzato nella scuola media inferiore da alcuni insegnanti, alcuni materiali prodotti dagli alunni, alcune difficoltà da loro incontrate, … qui.