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\AD Sigla di Anno Domini (nell'anno del Signore), usata in alcune epigrafi, lapidi, … al posto di "dopo Cristo". 

\ad, prep. Forma eufonica della preposizione a davanti a vocale. 

\ad abundantiam, loc. avv. Locuzione latina che significa "per abbondanza"; usata per rafforzare un argomento. 

\ad augusta per angusta, loc. avv. Locuzione latina che significa "a risultati eccelsi per cammini angusti"; utilizzata nel senso che si può raggiungere la gloria solo passando attraverso gravi difficoltà. 

\ad hoc, loc. avv. avv. invar. Apposta per questo scopo. ~ appositamente. 
agg. invar. Espresione latina che significa "adatto a questo". Indica qualcosa che torna particolarmente bene adeguato a un certo fine. ~ confacente. <> inadeguato. 

\ad hominem, loc. avv. Locuzione latina che significa "per l'uomo". Nella logica, l'argomento ad hominem è quello che viene ritenuto vero o comunque accettato dall'avversario con cui si discute, ma che può non essere valido per tutti. 

\ad honorem, loc. avv. Di carica, titolo accademico conferiti come riconoscimento onorifico. ~ onorario. 

\ad interim, loc. avv. Espressione che significa "provvisoriamente". Indica, in particolare, un incarico che viene esercitato temporaneamente. 

\ad kalendas graecas, loc. avv. Espressione latina che significa "alle calende greche". Si usa per indicare una data inesistente in quanto nel calendario greco non sono previste le calende (cioè il primo giorno del mese latino). 

\ad libitum, loc. avv. Espressione latina che significa "a proprio piacere". Designa una scelta del tutto discrezionale o arbitraria. 

\ad limina, loc. avv. Espressione latina ecclesiastica che significa "alle soglie", sottintendendo quelle delle basiliche apostoliche. Sta a indicare un appuntamento particolarmente solenne. 

\ad limina apostolorum, loc. avv. Locuzione latina che significa "alle soglie degli apostoli, cioè delle tombe di Pietro e Paolo". Espressione che identifica la Santa Sede. 

\ad litem, loc. avv. Locuzione latina che significa "per un processo". Relativo a una procura di un processo. 

\ad litteram, loc. avv. Espressione latina che significa "alla lettera". Indica la modalità con la quale si esegue qualcosa con la massima precisione 

\ad maiora, loc. avv. Espressione latina che significa "verso cose più grandi". È un motto di augurio che serve a esortare al raggiungimento di mete sempre più importanti. 

\ad maiorem Dei gloriam, loc. avv. Espressione latina che significa "per maggior gloria di Dio". È il motto con il quale l'ordine dei Gesuiti presenta ogni propria azione finalizzandola alla glorificazione di Dio. 

\ad mentem, loc. avv. Locuzione latina che significa "secondo il pensiero". Formula usata dalla curia romana per aggiungere al rescritto qualche condizione che ne precisi meglio il contenuto. 

\ad metalla, loc. avv. Locuzione latina che significa "alle miniere". Ai tempi di Roma, indicava la condanna ai lavori forzati nelle miniere. I condannati erano anche ridotti in schiavi. 

\ad multos annos, loc. avv. 1 Locuzione latina che significa "per molti anni". Formula di acclamazione e di augurio pronunciata dal vescovo consacrato e diretta al consacrante. 2 Formula generica di augurio. 

\ad nutum, loc. avv. Locuzione latina che significa "a un cenno della testa". Indica che una convenzione può essere interrotta o annullata in qualsiasi momento da una delle due parti, anche senza il consenso dell'altra. 

\ad perpetuam rei memoriam, loc. avv. Locuzione latina che significa "a perpetuo ricordo del fatto". Formula scritta su alcune bolle pontificie o su iscrizioni commemorative. 

\ad personam, loc. avv. Locuzione latina che significa "alla persona". Che riguarda una ben specifica persona. 

\ad quem, loc. avv. Locuzione latina che significa "al quale". Nel linguaggio giuridico indica il giorno di scadenza di un determinato lasso di tempo. 

\ad rem, loc. avv. Locuzione latina che significa "alla cosa". Utilizzata col significato di opportunamente, a proposito. 

\ad unguem, loc. avv. Locuzione latina che significa "all'unghia". Rifinito alla perfezione, raffinato. 

\ad unum, loc. avv. Locuzione latina che significa "fino a uno solo". Fino all'ultimo. 

\ad usum delphini, loc. avv. Locuzione latina che significa "ad uso del Delfino". Relativo alle edizioni curate per il figlio di Luigi XIV, il Delfino, dalle quali erano stati eliminati alcuni passi audaci. Per estensione l'espressione si riferisce alle opere censurate. 

\ad valorem, loc. avv. Locuzione latina che significa "secondo il valore". Espressione relativa al dazio sull'importazione di merci pagate in modo proporzionale al loro valore. 

\Ada   1 Linguaggio di programmazione di alto livello (cioè vicino al linguaggio algoritmico non formalizzato) nato verso la fine degli anni '70, progettato per costruire applicazioni di grandi dimensioni. 2 sigla di  →  "anello di accumulazione"  

\adacquaménto, sm. 1 In geografia fisica, l'apporto di acque meteoriche sul suolo. 2 Nell'irrigazione dei terreni, passaggio dell'acqua dalle ultime ramificazioni della rete di distribuzione ai singoli appezzamenti. 

\adacquàre, v. tr. Innaffiare. ~ irrigare. 

\adactilìa, sf. Mancanza congenita di uno o più dita. 

\adagiaménto, sm. L'adagiare, l'adagiarsi. 

\adagiàre, v. v. tr. Collocare, posare con riguardo. ~ posare. <> sollevare. 
v. rifl. 1 Mettersi comodo, sdraiarsi. ~ distendersi. 2 Abbandonarsi pigramente. ~ cullarsi. <> reagire. 
 X  v. tr. to lay down. v. rifl. to lie down. 
 @   da a-+ deriv. da agio. 

\adàgio, avv., inter. e sm. avv. 1 Senza fretta. ~ lentamente. <> rapidamente. 2 Con cautela, con cura. andare adagio con le critiche
 X  avv. 1 slowly, slow. 2 (proverbio) adage. 
 @   da ad + agio. 
inter. Esortazione alla riflessione, alla calma. 
sm. invar. Movimento o singolo brano di andamento intermedio tra il largo (più lento) e l'andante (un po' più veloce). 
sm. Proverbio, massima. ~ motto. così dice un famoso adagio
 @   lat. adagium. 

\Adalbèrto (? ca. 935-Autun ca. 975) Re d'Italia. Incoronato a Pavia nel 950. Sconfitto dall'imperatore Ottone I nel 961, si ritirò in Borgogna. 

\Adalbèrto (santo) (? ca. 956-Tenkitten, Gniezno 997) Santo. Di famiglia nobile, fu nominato vescovo di Praga nel 982. Per la diffusione del cristianesimo, intraprese alcuni viaggi in Ungheria e in Polonia. Fu assassinato durante un'omelia. 

\Adalgisa, L' Racconto di C. E. Gadda (1944). 

\Adam de la Halle (Arras ca. 1237-Napoli ca. 1287) Compositore francese. Tra le opere Chansons, Jeu de Adam ou de la Feuillée (ca. 1262) e Jeu de Robin et de Marion (ca. 1280). 

\Adam, James (Kirkcaldy 1730-Londra 1794) Fratello minore di Robert, egli pure architetto, fu attivo collaboratore del più famoso fratello. 

\Adam, Karl (Pursruck 1876-Tubinga 1966) Teologo tedesco. Tra le sue opere Fede e scienza nella fede del cattolicesimo (1920) e Il Cristo della fede (1954). 

\Adam, Robert (Kirkcaldy 1728-Londra 1792) Architetto scozzese, autore di opere dal gusto classicheggiante. Tra le sue opere più significative si annoverano il complesso Adelphy a Londra (1767-1769), la Stowe House a Buckinghamshire (1771), la Kedlestone Hall a Derby (1761-1765) e l'università di Edimburgo (1787-1789). 

\adamànte, sm. 1 Diamante. 2 Metallo molto duro. 

\adamantìno, agg. 1 Che ha o è proprietà del diamante. 2 Duro, saldo, inalterabile. ~ inattaccabile. 

\adamantoblàsto, agg. e sm. Cellula epiteliale dello strato interno del follicolo dentario responsabile della secrezione dello smalto. 

\Adamawa Stato (3.700.000 ab. nel 2005) della Nigeria. 

\Adamèllo Complesso montuoso delle Alpi Retiche, si estende tra Valcamonica, val di Sole e val Rendena. La val di Genova lo separa in due: da una parte la Presanella (3.556 m) dall'altra l'Adamello in senso proprio, formato da tre catene su cui svettano il monte omonimo (3.554 m), il Corno Miller (3.373 m) e il Crozzo di Lares (3.354 m). Sede di ghiacciai, il più grande dei quali, il Mandrone, è anche area protetta. 

\Adàmi, Valèrio (Bologna 1935-) Pittore. Tra le opere Sfinge (1970, Cagliari, Galleria Comunale d'Arte). Nel 1995 ha fondato nel Liechtenstein l'istituto di disegno-Fondo Adami. 

\adamìsmo, sm. Eresia degli adamiti. 

\adamìti Eretici gnostici del II sec. Ostili al matrimonio per evitare di perpetuare il peccato originale, seguivano nudi le pratiche ascetiche. 

\adamìtico, agg. 1 Di Adamo. 2 Nudo. 

\Adàmo Nella Sacra Scrittura, Adamo (termine di derivazione ebraica che significa "uomo") è il primo uomo creato da Dio con la polvere, il sesto giorno della creazione e a compimento di questa. Con una costola di Adamo, Dio creò Eva, la prima donna e sposa di Adamo. I due furono cacciati dal paradiso terrestre per aver trasgredito la legge divina (peccato originale) e in seguito nacquero Caino e Abele. Nel Corano, Adamo è il profeta di Allah ed Eva, sua sposa, è stata creata con l'argilla. 
Pomo di Adamo 
In anatomia umana è la sporgenza localizzata nella regione centrale del collo, più propriamente detta cartilagine tiroidea. 

\Adàmo di San Vittóre (Morto a Parigi, 1177 o 1192) Compositore francese. È autore di Sequenze

\Adam's Peak Monte più alto (2.243 m) dell'isola di Sri Lanka. 

\Adams, Ansel (San Francisco 1902-Carmel 1984) Fotografo americano. Si dedicò soprattutto alla pura rappresentazione della natura. 

\Adams, Henry (Boston 1838-Washington 1918) Saggista. Tra le opere Il Mont-Saint-Michel e Chartres (1904). 

\Adams, John (Braintree 1735-1826) Secondo presidente degli Stati Uniti, dal 1797 al 1801, dopo aver ricoperto la carica di vicepresidente nei due mandati di George Washington. Statista laureato ad Harvard, si dedicò, prima della politica, alla carriera forense. Partecipò attivamente alla realizzazione della Dichiarazione d'Indipendenza (1776) nei congressi di Filadelfia come delegato dello stato del Massachusetts. In seguito ricoprì la carica di primo ministro presso re Giorgio III d'Inghilterra. Di politica conservatrice, si oppose alla Francia repubblicana in politica estera. Tra le sue opere, Difesa della costituzione americana. 

\Adams, John Couch (Lidcot 1819-Cambridge 1892) Astronomo inglese. Divenne famoso per aver migliorato la teoria del moto lunare e del magnetismo della Terra. Negli stessi anni di U. J. Le Verrier, calcolò l'orbita del pianeta responsabile del moto irregolare di Urano; tale pianeta venne in seguito denominato Nettuno. 

\Adams, Samuel (Boston 1722-1803) Politico statunitense. Prese parte alla lotta per l'indipendenza delle colonie americane dall'Inghilterra. 

\Adams, Walter Sydney (Antiochia 1876-Pasadena 1956) Astronomo statunitense. Eseguì importanti ricerche sugli spettri degli astri. 

\Adana Città della Turchia (780.000 ab.) e capoluogo della provincia omonima nella regione della Cilicia; sorge sulle rive del fiume Seyhan a 30 km dalla costa mediterranea. Centro del regno ittita (XIV sec. a. C.), fu parte delle dominazioni assire, persiane e di Alessandro Magno. 

\Adàni, Làura (Modena 1913-Torino 1996) Attrice teatrale e cinematografica italiana. Esordì giovanissima e si distinse sia nel repertorio drammatico che nelle parti leggere. 

\Adapazari Città (390.000 ab. nel 2008) della Turchia, capoluogo della provincia di Sakarya. 

\adattàbile, agg. Che si può adattare, capace di adattarsi. ~ elastico. <> inadattabile. 
 X  agg. adaptable. 

\adattabilità, sf. Qualità di chi è adattabile. 

\adattaménto, sm. 1 Modificazione di qualcosa per renderla adatta a un determinato scopo. 2 Adeguamento 3 Spirito d'adattamento; capacità di adeguarsi a ogni situazione. 4 In biologia, la capacità di un organo o di un individuo di modificare funzioni o struttura per adeguarsi e sopravvivere nell'ambiente in cui si trova. 5 In linguistica processo di adeguamento subito dalla parole straniere che entrano a far parte di un sistema linguistico diverso. 6 Processo di rielaborazione di un testo. adattamento teatrale, rielaborazione di un'opera per rappresentarla in teatro. 
 X  sm. adaptation. 
Sindrome di adattamento 
In medicina, insieme dei fenomeni che si verificano in un organismo sottoposto a stimoli dannosi. L'ipofisi risponde emettendo maggiori quantità di ACTH, ormone che a sua volta stimola l'attività delle ghiandole surrenali. 

\adattàre, v. v. tr. Rendere atto a un uso. ~ adeguare. 
v. rifl. 1 Confarsi, attagliarsi. ~ addirsi. <> stridere. 2 Ambientarsi. ~ adeguarsi. 3 Sottostare, sopportare. ~ tollerare. <> opporsi. 
 X  v. tr. 1 to adapt, to fit. 2 (modificare) to turn into. v. rifl. 1 to adjust, to adapt. 2 (essere adatto) to be suitable. 
 @   lat. tardo adaptare, comp. da ad-+ aptare adattare. 

\adattatìvo, agg. Che favorisce o consente l'adattamento. 

\adattatóre, sm. Dispositivo che serve per realizzare l'adattamento di un apparecchio a uno scopo determinato o a un altro apparecchio. 
 X  sm. adapter. 

\adattilìa, sf. Mancanza congenita delle dita. 

\adàtto, agg. Che ha i requisiti necessari per un dato uso o scopo. ~ conforme. <> improprio. 
 X  agg. right, suitable. 

\ADC Sigla di Analog-to-Digital. Nel linguaggio informatico indica quei dispositivi che trasformano un segnale analogico in uno digitale. 

\Àdda Fiume della Lombardia (313 km) che nasce dal monte del Ferro sulle Alpi Rezie e, dopo aver percorso tutta la Valtellina, si immette nel lago di Como, esce dal ramo di Lecco e infine sfocia nel Po presso Cremona. Fiume dal tipico regime alpino, riceve numerosi piccoli corsi d'acqua che discendono sia dalle Orobie che dalle Alpi Retiche e forma i laghi di Olginate e Garlate. I principali affluenti dell'Adda sono il Serio e il Brembo, provenienti entrambi dalle Orobie. Le acque dell'Adda sono state utilizzate, a partire dal XV sec., per costruire il Naviglio della Martesana. Importanti anche gli impianti idroelettrici che sfruttano le acque dell'Adda. 

\Addams, Jane Laura (Cedarville, Illinois 1860-Chicago 1935) Riformatrice sociale e scrittrice. Nel 1889 fondò a Chicago la Hull House, istituto nel quale, con la collaborazione di altri riformatori, lavorò per migliorare le condizioni di vita dei quartieri più poveri della grande città. Attiva anche in campo politico, fu eletta presidente della Lega internazionale delle donne per la pace e la libertà. Per questa sua attività, le fu assegnato il premio Nobel per la pace nel 1931. Tra le opere di argomento sociale, Democrazia ed etica sociale (1902) e Coscienza nuova e male antico (1911). 

\Addàura, gròtte déll' Cavità naturali sul monte Pellegrino presso Palermo famose per le incisioni parietali preistoriche. 

\àddax, sm. Mammifero (Addax nasomaculatus) della famiglia dei Bovidi e dell'ordine degli Artiodattili. Grigio d'inverno e biancastro d'estate, presenta corna anellate. Vive nel Sahara, si nutre di erbe e di cespugli. 

\addebbiàre, v. tr. Sottoporre un terreno alla pratica del debbio bruciando le stroppie. 

\addebitaménto, sm. Operazione dell'addebitare. 

\addebitàre, v. tr. 1 Ascrivere a debito. <> accreditare. 2 Imputare, addossare. ~ incolpare. <> scagionare. 
 X  v. tr. to charge, to debit. 
 @   da a-+ deriv. da debito. 

\addébito, sm. 1 Attribuzione a debito, a colpa. ~ imputazione. <> discolpa. 
 X  sm. debit. 

\addecimàre, v. tr. Descrivere beni immobili sui registri del comune per poter imporre un tributo di un decimo del reddito. 

\addènda, sm. invar. Note aggiuntive alla fine di un libro. 

\addèndo, sm. Ciascun termine da sommare in un'addizione. 

\addensaménto, sm. Ammassamento, infittimento. 

\addensànte, agg. e sm. 1 Sostanza che costituisce gli appretti e rende più rigido il filo tessuto. 2 Sostanza per rendere più dense alcune sospensioni acquose. 

\addensàre, v. v. tr. Rendere denso, fitto. ~ ispessire. <> diluire. 
v. intr. pron. e rifl. 1 Infittirsi. ~ accumularsi. <> rarefarsi. 2 Divenire denso, rapprendersi. ~ coagularsi. <> liquefarsi. 
 X  v. tr. to thicken. v. intr. pron. e rifl. (nuvole) to gather, to thicken. 
 @   lat. addensare, comp. da ad-+ densare, deriv. da densus denso. 

\addensatòre, sm. Apparecchio usato nelle laverie e nelle celle di flottazione degli impianti di arricchimento dei minerali per l'addensamento dei residui mineralizzati. 

\addentàre, v. tr. Afferrare con i denti. ~ azzannare. 
 X  v. tr. to bite into. 
 @   da a-+ deriv. da dente. 

\addentatùra, sf. 1 Atto dell'addentare; segno che i denti lasciano sulla parte addentata. 2 Parte lavorata di un legno che si incastra nell'intaccatura di un altro. 

\addentellàre, v. tr. 1 Dentellare. 2 Fare l'addentellato. 

\addentellàto, agg. e sm. agg. Fornito di dentelli. 
sm. 1 Serie di sporgenze e rientranze più o meno regolari che si lasciano all'estremità di una struttura muraria per potervi in seguito incastrare un nuovo muro. 2 Ciò che in una discussione dà appiglio a connessioni, a nuovi sviluppi. ~ nesso. 

\addentràre, v. v. tr. Far penetrare. 
v. intr. pron. Introdursi, inoltrarsi. ~ penetrare. <> indietreggiare. 
 X  v. intr. pron. to go into, to penetrate. 
 @   deriv. da addentro. 

\addéntro, avv. Nell'interno, in profondità, a fondo. ~ intimamente. <> superficialmente. 
 X  avv. to be well-versed in. 
 @   da a-+ dentro. 

\addestraménto, sm. Esercitazione atta a fornire destrezza, abilità o qualità necessarie a svolgere una determinata attività. ~ allenamento. 
 X  sm. training. 

\addestràre, v. v. tr. Rendere destro, abile. ~ allenare, esercitare. <> disabituare. 
v. rifl. Esercitarsi allo scopo di divenire abile e destro. 
 X  v. tr. to train. v. rifl. to train, to practise. 
 @   da a-+ deriv. da destro. 

\addestratóre, sm. Chi addestra. 

\addétto, agg. e sm. agg. Assegnato a un ufficio, incaricato di un lavoro. ~ preposto. la persona addetta alle pubbliche relazioni. 
sm. Funzionario di una rappresentanza diplomatica. ~ incaricato. addetto commerciale
 X   agg. intended for, employed in. sm. attaché, employee. 
 @   lat. addictus obbligato, comp. da ad-+ dictus. 

\addgrp In informatica è il nome di un comando del sistema operativo UNIX che permette al superuser di aggiungere un nuovo gruppo di utenti al sistema. 

\addì, avv. Nel giorno, il giorno, per indicare la data nel linguaggio burocratico. 

\addiacciàre, v. tr. Tenere il gregge all'addiaccio. 

\addiàccio, sm. 1 Recinto all'aperto dove sosta il bestiame durante la notte. 2 Stazionamento di truppe all'aperto e allo scoperto; dormire all'aperto. ~ bivacco. 
 X  sm. bivouac. 
 @   deriv. dal lat. adiacere giacere accanto, comp. da ad-+ iacere. 

\addietràre, v. intr. Indietreggiare. 

\addiètro, avv. 1 A tergo, dietro, indietro. 2 Avanti, prima. 3 In passato. 
 X  avv. ago, before. 

\addimandàre, o addomandàre, v. v. tr. 1 Domandare, chiedere. ~ interrogare. 2 Cercare. ~ desiderare. 3 Chiamare. ~ nominare. 
v. intr. pron. Esser chiamato, aver nome. 

\addimostràre, v. tr. Dimostrare, mostrare. 

\addìo, inter. e sm. inter. Espressione di saluto, di rammarico o rimpianto. dirsi addio e non arrivederci
sm. Saluto definitivo. ~ commiato. LOC: è arrivato il momento degli addii
 X  inter. e sm. goodbye. 
 @   da a Dio, raccomandare a Dio. 
Addio, mia bella, addio, l'armata se ne va. Prima strofa dell'Addio del volontario che anche oggi è cantata dai coscritti; fu scritta la sera del 20 marzo 1848 da Carlo Alberto Bosi quando il primo battaglione di volontari fiorentini partì per la guerra. 

\Addio a Berlino Romanzo di Ch. Isherwood (1939). 

\Addio alle armi Romanzo di E. Hemingway (1929). L'opera è ispirata all'esperienza diretta della prima guerra mondiale, alla quale lo scrittore aveva partecipato come volontario (nel luglio 1918 rimase ferito mentre svolgeva la funzione di autista della sanità sul fronte italiano). Il libro si sviluppa proprio sul fronte italiano e racconta una storia d'amore tra un volontario nei reparti sanitari e un'infermiera. Non c'è alcun lieto fine: il volontario diserta proprio nella ritirata di Caporetto e l'infermiera muore successivamente di parto. 
Addio alle armi Film drammatico, americano (1957). Regia di Charles Vidor. Interpreti: Rock Hudson, Jennifer Jones, Vittorio De Sica. Titolo originale: A Farewell to Arms   +  

\Addio giovinezza! Commedia di S. Camasio e N. Oxilia (1911). 

\Addio Mr. Chips! Film drammatico, britannico (1939). Regia di Sam Wood. Interpreti: Robert Donat, Greer Garson, Paul Henreid. Titolo originale: Good Bye, Mr. Chips 

\Addio signora Miniver Film drammatico, americano (1950). Regia di Henry C. Potter. Interpreti: Greer Garson, Walter Pidgeon, John Hodiak. Titolo originale: The Miniver Story 

\addìre, v. v. tr. Destinare, assegnare. ~ dedicare. 
v. intr. pron. Affarsi, confarsi, essere conveniente, opportuno, intonato. ~ attagliarsi. <> stridere. 

\addirittùra, avv. 1 perfino, nientemeno (è a. arrivato secondo). 2 Assolutamente, completamente, senz'altro (è a. ridicolo). 3 Direttamente, senza indugio (appena finisco vado a. a Firenze). <> con calma. 
 X  avv. 1 (perfino) even. 2 (veramente) absolutely, really. 

\addirizzàre, v. tr. e intr. pron. Raddrizzare. 

\addirizzatùra, sf. Correzione diretta a ottenere un aspetto o anche un andamento lineare. 

\Addis Abeba Capitale dell'Etiopia (1.133.000 ab. nel 2000) dal 1889 e capoluogo della regione di Shewa. Situata su un altopiano dell'acrocoro etiopico a 2.355 metri di altezza, fu fondata dall'imperatore Menelik II nel 1887 che fece di questa città la capitale dell'impero etiopico. Capitale della colonia africana italiana dal 1936 al 1941, dal 1963 è sede dell'Organizzazione per l'Unità Africana. Importante centro culturale, fonda la sua economia sul commercio di tabacco, caffè, cereali, su industrie tessili, meccaniche, cementifere, conciarie e della lavorazione artigianale di pelli e tessuti. Vi si trovano un'importante linea ferroviaria, un aeroporto internazionale e, tra gli edifici di maggior rilievo, il mausoleo di Menelik II e la cattedrale di San Giorgio del 1896. 

\Addison, Thomas (Benton 1793-Brighton 1860) Medico inglese famoso per aver descritto per primo la sindrome che porta il suo nome. 
Morbo di Addison 
Malattia dovuta a insufficienza di funzione della parte corticale delle ghiandole surrenali. I sintomi caratteristici sono il facile affaticamento, l'abbassamento della pressione arteriosa e la pigmentazione cutanea che ricorda il colorito delle statue di bronzo, da cui anche il nome di morbo bronzino. La terapia consiste nel somministrare ormoni surrenali. 

\additàre, v. tr. Indicare con il dito; mostrare, individuare. ~ segnalare. 
 X  v. tr. to point, to expose. 
 @   da a-+ deriv. da dito. 

\additività, sf. 1 Proprietà dei preparati fotosensibili per la quale la densità ottica dello sviluppo di una lastra, impressionata da un dato numero di esposizioni, può risultare maggiore o minore di quella dovuta da un'esposizione continua. 2 Proprietà di una funzione F definita su un insieme dotato di un'operazione di "somma" secondo la quale F(x+y) = F(x)+F(y) per ogni x ed y appartenenti all'insieme.   +  
 X  sf. additivity.

\additìvo, agg. e sm. agg relativo ad una addizione.  sm. Sostanza che si aggiunge a prodotti industriali per migliorarne certe caratteristiche (in particolare nei prodotti alimentari, nei lubrificanti e nei carburanti). 
 X  agg. e sm. additive. 

\addivenìre, v. intr. Giungere. ~ pervenire. 

\addizionàle, agg. e sf. agg. Aggiuntivo. ~ supplementare. <> primario. 
sf. Imposta straordinaria. ~ sovrimposta. 

\addizionàre, v. tr. 1 Fare l'addizione. 2 Sommare. ~ aggiungere. <> sottrarre. 
 X  v. tr. to add; to sum up. 

\addizionatrìce, sf. Macchina calcolatrice da tavolo che permette l'esecuzione automatica di addizioni e sottrazioni. 

\addizióne, sf. Operazione aritmetica che esprime la somma di due o più numeri, chiamati addendi. Il risultato di un'addizione viene chiamato totale o somma. All'operazione possono essere applicate le proprietà associativa e commutativa.   +  
In chimica è la reazione di due o più molecole che si uniscono a formare un composto. Si possono distinguere reazioni di addizione ioniche, in cui si verifica la migrazione dei due elettroni leganti verso lo stesso atomo, con formazione di criptoioni in grado di addizionare ulteriori composti (acido solforico, ipocloroso, cianidrico ecc.), e reazioni di addizione radicaliche, nelle quali si ha la rottura del legame multiplo, dando luogo a biradicali. Ogni reazione di addizione può essere favorita da uno o più catalizzatori. 
In diritto è l'aggiunta di beni (abitualmente accessori) che migliorano o trasformano una cosa di proprietà di terzi (per esempio: miglioramenti a una casa eseguiti da parte del locatore). Al termine del rapporto che intercorre tra il proprietario della cosa e chi ha operato le addizioni, le aggiunte rimangono di proprietà di chi le ha realizzate, fatto salvo il caso in cui la cosa principale sia pregiudicata dalla separazione. In tal caso l'addizione, grazie al principio di accessione, viene acquisita dal proprietario, che può essere obbligato a corrispondere un equo indennizzo a chi ha operato i miglioramenti. 
 X  sf. addition. 
 @   lat. additio,-onis, deriv. da addere aggiungere. 

\addizzàre  →  "addirizzare" 

\addobbaménto, sm. Addobbo, ornamento, paramento. 

\addobbàre, v. v. tr. 1 Ornare, parare a festa. ~ decorare. <> sguarnire. 2 Vestire con abiti di circostanza. 
v. rifl. Vestirsi con abiti di circostanza. ~ agghindarsi. 
 X  v. tr. to decorate. 
 @   franc. adober armare un cavaliere. 

\addobbatóre, sm. Chi addobba. 

\addòbbo, sm. Paramento. ~ ornamento. 
 X  sm. decoration. 

\addocciàre, v. tr. Praticare una doccia, cioè un incavo, nel legno con la sgorbia. 

\addolciménto, sm. 1 L'addolcire. 2 Attenuazione, mitigazione. ~ lenimento. <> inasprimento. 

\addolcìre, v. v. tr. 1 Rendere dolce. ~ dolcificare. 2 Incivilire, ingentilire. 3 Attenuare. ~ mitigare. <> esacerbare. 
v. intr. pron. Diventare più dolce. 
 X  v. tr. to sweeten, (fig.) to soften. 
 @   da a-+ deriv. da dolce. 

\addoloràre, v. v. tr. Procurare dolore. ~ addolorare. <> confortare. 
v. intr. pron. Provare dolore. ~ angustiarsi. <> rallegrarsi. 
 X  v. tr. to grieve, to pain. v. intr. pron. to be distressed. 
 @   da a-+ deriv. da dolore. 

\addoloràto, agg. Afflitto, dolente. ~ amareggiato. <> lieto. 

\addòme, sm. In anatomia umana, ampia cavità situata nella parte inferiore del tronco delimitata in alto dal diaframma e in basso dal piano perineale. Contiene la maggior parte degli organi dell'apparato urogenitale e di quello digerente, è provvisto di pareti muscolari ed è rivestito internamente dal peritoneo. La cavità addominale può essere suddivisa in: ipocondrio, epigastrio, fianchi, mesogastrio, ipogastrio e fosse iliache. L'addome come cavità viscerale separata dalla cavità toracica si ritrova in tutti i Mammiferi oltre che nell'uomo. Negli animali non mammiferi in cui la distinzione tra addome e torace non è così netta o addirittura è nulla, è detta addome la parte caudale del corpo. 
Addome acuto 
Si definisce con questo termine l'insorgenza di un improvviso disturbo alla regione addominale accompagnato da forte sensazione dolorosa. Gli organi all'origine di tale quadro morboso possono essere diversi: stomaco, fegato, intestino, ovaie, vescica, appendice ecc. 
Il soggetto può presentare i seguenti segni e sintomi: sensazione dolorosa, diffusa oppure localizzata a una zona circoscritta; nausea e vomito; disturbi dell'alvo caratterizzati da diarrea o costipazione; spesso tachicardia; respiro cosiddetto antalgico, cioè rapido e superficiale come risposta al dolore; febbre; muscoli della parete addominale contratti e induriti; sensazione di paura; sanguinamento rettale; insorgenza dei segni di shock. Osservando il soggetto in generale si potrebbero notare alcune caratteristiche tipiche che si presentano in occasione di situazioni di questo genere (senso di irrequietezza oppure riluttanza a muoversi, tentativo di assumere posizioni particolari come quella sdraiata su un fianco con le braccia conserte a livello dell'addome e gli arti inferiori piegati). 
È importante non sottovalutare i segni di un addome acuto, poiché, in certe situazioni, come nel caso di un'ostruzione intestinale, è di vitale importanza che il soggetto sia trasportato nel più breve tempo possibile in ambiente ospedaliero. Nel frattempo, adottare tutte le eventuali misure anti-shock, sostenere il soggetto dal punto di vista psicologico e non somministrare bevande. 
 X  sm. abdomen. 
 @   lat. abdomen,-inis. 

\addomesticàbile, agg. Che si può addomesticare. 

\addomesticaménto, sm. Risultato dell'azione dell'addomesticare. A seconda che l'animale sia tenuto prigioniero, sopporti la soggezione dell'uomo o che una determinata razza di animali sia stabilmente assoggettata all'uomo si distinguono la cattività, l'addomesticamento e la domesticazione

\addomesticàre, v. tr. 1 Rendere domestico un animale selvatico. ~ domare. <> inselvatichire. addomesticare un leone. 2 Assuefare, abituare. ~ avvezzare. <> disabituare. 3 Addolcire. ~ rabbonire. 4 Piegare a proprio vantaggio. ha addomestico il giudizio sul suo operato
 X  v. tr. to tame. 
 @   da a-+ deriv. da domestico

\addomesticàto, agg. 1 Divenuto domestico. ~ ammaestrato. <> indomabile. 2 Modificato con artificio in vista di un fine particolare. ~ manipolato. <> regolare. 

\addominàle, agg. Dell'addome. 

\addominogenitàle, agg. e sm. Relativo ai due nervi omonimi, piccolo e grande, siti nel plesso lombare. 

\addominoperineàle, agg. Appartenente all'addome e al perineo. 

\addoppiàre, v. tr. 1 Raddoppiare o aumentare di molto in quantità. 2 Mettere a doppio, disporre a due a due. 3 Aumentare di intensità. ~ accrescere, rafforzare. 

\addormentàre, v. v. tr. Far dormire; indurre al sonno. ~ anestetizzare. <> svegliare. 
v. intr. pron. 1 Prendere sonno. ~ assopirsi. <> destarsi. 2 Impigrirsi. ~ intorpidirsi. <> scuotersi. 
 X  v. tr. to put to sleep. v. intr. pron. to fall asleep, to go to sleep. 
 @   lat. addormentare, comp. da ad-+ deriv. da dormire. 

\addormentàto, agg. 1 Che dorme. ~ assonnato. <> sveglio. 2 Fiacco. ~ svogliato. <> solerte. 
 X  agg. 1 asleep. 2 (assonnato) numb. 3 (intorpidito) sleepy. 

\addormìre, v. v. tr. Addormentare, quietare. ~ sedare. 
v. intr. pron. Addormentarsi. ~ placarsi. 

\addossaménto, sm. Azione ed effetto dell'addossare. 

\addossàre, v. v. tr. 1 Mettere addosso. ~ appoggiare. <> staccare. 2 Attribuire, imputare. ~ accollare. <> esimere. 
v. intr. pron. 1 Accalcarsi. ~ ammassarsi. <> sparpagliarsi. 2 Attribuirsi, assumersi, farsi carico. ~ sobbarcarsi. <> declinare. 
 X  v. tr. 1 to lean on. 2 (imporre) to impose. v. intr. to shoulder, to take upon oneself. 
 @   deriv. da addosso. 

\addossàto, agg. 1 Appoggiato col dorso a qualcosa. 2 Che è a carico di altri. 

\addòsso, avv., loc. prep. e inter. avv. 1 Sulla persona, sulle spalle. ~ indosso. versarsi del sugo addosso. 2 Nell'anima, nel corpo. ~ dentro. LOC: sentirsi addosso la paura. 3 A carico. 
loc. prep. 1 Assai vicino. 2 Su, sopra. 3 Contro, assalire. mettere le mani addosso
inter. Per incitare ad assalire qualcuno. 
 X  avv. 1 (su di sé) on. 2 (vicino) right next to. 
 @   da a-+ dosso 

\addótto, agg. Arrecato; citato. 

\addottoraménto, sm. Conferimento o conseguimento della laurea; cerimonia della laurea. 

\addottoràre, v. v. tr. 1 Dare la laurea di dottore. 2 Ammaestrare. ~ istruire. 
v. intr. pron. Laurearsi. 

\addottrinaménto, sm. Istruzione in una determinata dottrina. 

\addottrinàre, v. v. tr. Istruire in una determinata arte o dottrina. ~ indottrinare. 
v. rifl. Istruirsi; scaltrirsi. 

\addottrinàto, agg. Erudito. 

\address, sm. invar. Termine informatico che significa "indirizzo"; in Internet indica la localizzazione di un account su un computer per permettere di accedere all'account. 
Address resolution 
Conversione di un indirizzo Internet logico in un indirizzo fisico 

\addrizzàre, o addirizzàre, v. tr. 1 Guidare. ~ indirizzare. 2 Drizzare. ~ raddrizzare. 

\adducìbile, agg. Che si può allegare, addurre. 

\addùrre, v. tr. 1 Produrre, presentare a sostegno, citare a riprova. ~ esibire. addurre delle scuse. 2 Portare, recare. 
 X  v. tr. 1 to produce. 2 (citare) to cite. 
 @   lat. adducere comp. da ad-+ ducere condurre. 

\adduttóre, agg. e sm. agg. 1 Che porta, trascina. canale adduttore, canale di irrigazione. 
sm. 1 Chi (o ciò che) adduce. 2 In anatomia muscolo che consente l'adduzione, cioè il movimento di avvicinamento di un arto alla parte mediana del corpo. 
 @   lat. adductor,-oris

\adduzióne, sf. 1 Moto di avvicinamento di un arto all'asse mediano del corpo. 2 Passaggio di calore da un fluido a un solido, o viceversa. 

\Àde Il termine, che in greco significa l'invisibile, indica nella mitologia il dio dell'oltretomba insieme a Persefone. Figlio di Crono e Rea, fratello di Zeus, era anche chiamato Plutone. Dopo la vittoria dei genitori su Titano e la conseguente spartizione del mondo, aveva ottenuto il potere sul regno degli Inferi. Il significato del suo nome deriva dal mito secondo il quale aveva ottenuto in dono dai Ciclopi un elmo nero che lo rendeva invisibile. Per estensione, il termine indica il regno dei morti. 

\adeguaménto, sm. 1 Pareggiamento, adattamento. ~ bilanciamento. 2 Aggiornamento. 

\adeguàre, v. v. tr. Rendere adatto, conformare. ~ commisurare. <> differenziare. 
v. rifl. Adattarsi. ~ uniformarsi. <> dissentire. 
 X  v. tr. to adjust. v. rifl. to adapt. 
 @   lat. adaequare, comp. da ad-+ aequare uguagliare. 

\adeguataménte, avv. In maniera adeguata o in misura corrispondente; convenientemente. 

\adeguatézza, sf. Qualità o dimensione adeguata; convenienza; proporzionalità. 

\adeguàto, agg. Proporzionato, idoneo, opportuno, adatto. ~ conveniente, consono, equo, pertinente, conforme, appropriato, confacente. <> inadeguato, incongruo, inadatto, inopportuno. 
 X  agg. 1 suitable, adequate. 2 (equo) fair. 

\adeguazióne, sf. Adeguamento. 

\Adelàide (città) Città dell'Australia (1.124.000 abitanti nel 2004), capitale dello stato dell'Australia Meridionale fu fondata nel 1836 dal colonnello britannico Light. Situata alla foce del fiume Torrens e provvista di due importanti porti, è centro commerciale di primaria rilevanza per le sue industrie chimiche, meccaniche, tessili e alimentari. 

\Adelaide (isola) Isola (3.300 km2) dell'oceano Pacifico meridionale. Appartenente al Territorio Antartico Britannico, presso la costa occidentale antartica. Sede di una stazione di ricerche scientifiche. 

\Adelàide (santa) (Castello d'Horb 931-Selz 999) Santa. Fu moglie di Lotario II d'Italia e poi dell'imperatore Ottone I di Sassonia; regnò per il nipote Ottone III tra il 991 e il 994. 
(1020-Canischio Cuorgnè 1091) Marchesa di Torino. Sposò Oddone di Moriana-Savoia portandogli in dote la marca di Torino, premessa delle future fortune sabaude. 

\Adelàide di Torino
\Adèlchi (?-788) Figlio di Desiderio, ultimo re dei Longobardi, fu dal padre associato al trono nel 759. Si distinse nella guerra contro i franchi di Carlo Magno, ma fu da questi sconfitto alle Chiuse di Val di Susa (773). Si rifugiò dapprima a Verona poi a Costantinopoli per ritornare in Italia nel 788 dove venne ferito a morte in battaglia. Le sue vicende hanno ispirato l'omonima tragedia storica in cinque atti di Alessandro Manzoni. 

\Adelchi (letteratura) Tragedia in versi di A. Manzoni (1822). L'opera rappresenta l'espressione artistica degli studi condotti da Manzoni sulla storia longobarda (il Discorso sopra alcuni punti della storia longobarda in Italia è dello stesso anno) e delle sue teorie sulla tragedia, espresse nella Lettera al Signor Chauvet sull'unità di tempo e di luogo nella tragedia (1819). Il Manzoni si propone il rispetto della verità storica e la scoperta del senso dei fatti storici. La tragedia è ambientata nel periodo della guerra tra franchi e longobardi (774). Adelchi è il figlio del re longobardo Desiderio che si batte valorosamente fino alla morte in difesa della patria e dell'onore della sorella Ermengarda ripudiata da Carlo re dei Franchi. 

\Adele H. una storia d'amore Film drammatico, francese (1975). Regia di François Truffaut. Interpreti: Isabelle Adjani, Bruce Robinson, François Truffaut. Titolo originale: Histoire d'Adèle H. 

\adèlfi Membri di una società segreta sorta in Francia nel 1799 in opposizione alla massoneria ufficiale asservita a Bonaparte. 

\Adèlfia Comune in provincia di Bari (17.200 ab. nel 2007, CAP 70010, TEL. 080). Centro agricolo (coltivazione di viti) delle Murge. Gli abitanti sono detti Adelfiesi

\Adelson e Salvini Opera semiseria in tre atti di V. Bellini, libretto di L. Fioravanti (Napoli, 1825). 

\adémpiere, v. tr. e intr. Compiere, esaudire. ~ ottemperare. <> disattendere. LOC: adempiere un incarico. 
v. intr. pron. Compiersi, avverarsi, verificarsi. ~ accadere. 
 X  v. tr. to carry out, to fulfil. 
 @   lat. adimplere riempire, comp. da ad-+ implere empire. 

\adempiménto, sm. 1 L'adempiere. 2 Il compimento della prestazione cui si è tenuti. ~ realizzazione. <> inosservanza. 
In diritto è l'esecuzione della prestazione conseguente a un'obbligazione. Nei casi in cui la prestazione prevede un'azione (dare o fare), l'obbligazione è adempiuta con la sua esecuzione. Qualora invece la prestazione fosse negativa (non fare), il debitore adempierà all'obbligazione astenendosi dall'azione per il tempo previsto. In caso contrario si configura l'inadempimento da parte del debitore che, su richiesta del creditore, può essere condannato a risarcire il danno che ne consegue. Escludendo i casi in cui sia espressamente previsto dall'obbligazione, il debitore non è vincolato ad adempiere personalmente. Ne deriva che l'adempimento può essere operato da un terzo, anche contro la volontà del creditore. Elementi essenziali di un'obbligazione sono il luogo e il termine di esecuzione della prestazione. Il luogo dell'adempimento, se non è espressamente stabilito dall'obbligazione, è generalmente il domicilio del creditore. In alcuni casi può tuttavia coincidere con il domicilio del debitore o con un altro luogo determinato dalle circostanze. Il termine di scadenza di un'obbligazione è abitualmente stabilito dalle parti. In caso contrario, il creditore può anche esigere immediatamente la prestazione. Qualora il debitore adempia anticipatamente l'obbligazione, non può pretendere il rimborso di quanto ha pagato, salvo il caso in cui tra la data di pagamento e quella di scadenza si sia verificato un arricchimento del creditore grazie a quanto ricevuto in pagamento; in questo caso può spettare al debitore una somma corrispondente al mancato guadagno. Il creditore può pretendere che la prestazione venga eseguita prima del termine pattuito (o stabilito dal giudice) solo nei casi in cui il debitore risulti insolvente, diminuisca le garanzie già fornite o non fornisca quelle pattuite. 

\adempìre  →  adempiere

\ademprìvio, sm. Forma di godimento collettivo in vigore in Sardegna, per cui vaste estensioni di territorio sono riservate in toto o in parte all'uso dei cittadini. 

\Aden Città dello Yemen (590.000 ab. nel 2005) situata all'estremità sud della penisola arabica, all'interno di un vasto cratere vulcanico prospiciente verso il golfo omonimo. Nota fin dai tempi degli antichi greci come Adana, nel 1839 divenne colonia e base navale britannica e tale rimase fino al 1967. In seguito fu, per un certo periodo, capitale della Repubblica democratica popolare dello Yemen. Importante porto e centro commerciale, può contare su numerose raffinerie petrolifere. 
Golfo di Aden 
Parte occidentale del mare Arabico compresa tra la costa meridionale della penisola arabica, Gibuti e la costa settentrionale della Somalia. È collegato con il mar Rosso dallo stretto di Bab al Mandab. 

\Adenauer, Konrad (Colonia 1876-Rhöendorf 1967) Politico tedesco. Fu esponente del Partito cattolico del centro prima dell'avvento del nazismo. Ritornò a occuparsi pubblicamente di politica nel dopoguerra, quando promosse la fondazione dell'Unione cristiano democratica di cui fu anche presidente. La sua affermazione lo portò a essere eletto cancelliere della Repubblica Federale di Germania nel 1949, occupando la carica fino al 1963. 

\adenectomìa, sf. Asportazione chirurgica di una ghiandola. 

\adenectopìa, sf. Presenza di una ghiandola in una parte del corpo in cui non dovrebbe comparire. 

\adenìlico, agg. (pl. m.-ci) Riferito all'acido omonimo che trasporta acido fosforico nel metabolismo ed è presente nei muscoli e nel lievito. 

\adenìna, sf. Materia chimica a base purinica. Si riscontra negli acidi nucleici e riveste un ruolo fondamentale nella costituzione del DNA essendo uno degli elementi che definiscono il codice genetico delle cellule. La sua presenza è pure indispensabile nella formazione di parecchi coenzimi. Sintetizzata dal fegato, entra nell'organismo anche attraverso l'ingestione dei cibi. 

\adenìte, sf. Infiammazione delle linfoghiandole. 

\adèno- Primo elemento di parole composte derivante dal greco aden che nella terminologia medica significa ghiandola. 

\adenocarcinòma, sm.  →  Tumore maligno del tessuto epiteliale che ha origine ghiandolare o riproduce in modo grossolano le strutture ghiandolari normali. 

\adenocoltùra, sf. Coltivazione di particelle di tessuto linfoghiandolare. 

\adenocondròma, sm. Tumore benigno in parte ghiandolare, in parte cartilagineo. 

\adenofaringìte, sf. Infiammazione del tessuto linfoide della faringe. 

\adenofibròma, sm. Tumore benigno che comprende una proliferazione connettivale e un aumento delle strutture epiteliali ghiandolari. 

\adenoflèmmone, sm. Infiammazione suppurativa della linfoghiandola. 

\adenogràmma, sm. Studio citologico del tessuto linfoghiandolare. Prelevato attraverso una puntura viene fatto strisciare su un vetrino e poi colorato. 

\adenoidectomìa, sf. Asportazione chirurgica delle vegetazioni adenoidi. 

\adenòidi, sf. Tessuto linfoghiandolare del   +   rinofaringe (o nasofaringe). Le adenoidi sono caratteristiche soprattutto nell'età infantile, regrediscono progressivamente attorno ai 9-12 anni di età, quindi scompaiono. Spesso si verificano infiammazioni acute delle adenoidi (adenoiditi), che possono degenerare in un'ipertrofia (adenoidismo), con conseguente ostruzione delle prime vie respiratorie.

\adenoidìsmo, sm. L'insieme dei sintomi determinati dalla presenza di vegetazioni adenoidi. 

\adenòma, sm. Tumore in genere benigno di origine ghiandolare. 

\adenomegalìa, sf. Eccessivo sviluppo delle linfoghiandole. 

\adenomiòma, sm. Tumore benigno originato dalla commistione di tessuti muscolari e ghiandolari. 

\adenopatìa, sf. Patologia delle linfoghiandole. Nel caso di infiammazione dei linfonodi disposti attorno alla trachea e ai grossi bronchi, si parla di adenopatia tracheobronchiale. Questa patologia può essere originata da molte malattie, ma nella maggior parte dei casi, soprattutto per pazienti in giovane età, la causa principale è la tubercolosi e i sintomi sono debilitazione generale, febbre moderata e tosse. 

\adenosìna, sf. Nucleoside formato da D(-)ribosio e da adenina. Fa parte dei gruppi prostetici degli enzimi. 

\adenosindifosfàto (o ADP), sm. Sale derivante dall'acido adenosindifosforico. 

\adenosindifosfòrico, agg. (pl. m.-ci) Relativo all'acido omonimo che rappresenta una sostanza presente nei tessuti viventi che funge da trasportatore dell'acido fosforico utilizzato nel metabolismo degli zuccheri. 

\adenosinmonofosfàto (o AMP), sm. Sale derivante dall'acido adenosinmonofosforico. 

\adenosintrifosfàto (o ATP), sm. Sale derivante dall'acido adenosintrifosforico. 

\adenosintrifosfòrico, agg. (pl. m.-ci) Relativo all'acido omonimo che rappresenta una sostanza fondamentale per lo svolgimento delle funzioni vitali poiché dalla sua scissione in acido adenosindifosforico e fosforo inorganico si ha una liberazione di energia (circa 9.000 calorie per mole). 

\adenotrichìa, sf. Infiammazione del follicolo pilifero. 

\adenoviròsi, sf. Termine medico che designa le affezioni virali delle prime vie respiratorie. 

\Adeodàto Nome di papi. 
Adeodato I 
Papa dal 615 al 618. 
Adeodato II 
Papa dal 672 al 676. 

\adèpto, sm. Affiliato, iscritto a una società segreta, a una setta religiosa. ~ iniziato. <> profano. 

\Adèrbale Figlio di Micipsa, re di Numidia, fu vinto e messo a morte da Giugurta nel 112 a. C. 

\aderènte, agg., sm. e sf. agg. 1 Che aderisce; pertinente. ~ attinente. <> improprio. 2 Stretto, fasciante. ~ attillato. <> largo. 
sm. e sf. Chi aderisce a un'associazione. ~ membro. <> estraneo. 
 X  agg. 1 adhesive. 2 (abito) tight, close-fitting. 

\aderènza, sf. 1 L'essere aderente. ~ pertinenza. <> improprietà. 2 Formazione fibrosa che collega tessuti disgiunti. 3 Al plurale, amicizie, appoggi altolocati. ~ conoscenze. 4 Adesione. ~ partecipazione. <> opposizione. 5 (matem.) punto di – all'insieme I: punto (di uno spazio metrico o topologico) in ogni intorno del quale esiste almeno un elemento di I. Tutti i punti di  →  accumulazione sono di aderenza, ma non vale il viceversa (ogni punto di I è infatti aderente ad I). 
 X  sf. 1 (gen.) adhesion. 2 (delle ruote) grip. 3 (med.) adhesion. 4 (conoscenze) connections. 5 (punto di -) adherent point.

\adèrgere, v. v. tr. Innalzare. ~ sollevare. 
v. rifl. Innalzarsi. ~ elevarsi. 

\aderìre, v. intr. 1 Essere strettamente unito, far presa. ~ appiccicarsi. <> scollarsi. 2 Farsi seguace, acconsentire. ~ condividere. <> rifiutare. 3 Affiliarsi, unirsi. ~ associarsi. <> ricusare. 
 X  v. intr. 1 to stick, to adhere. 2 (acconsentire) to agree, to accept. 
 @   lat. adhaerere, comp. da ad-+ haerere stare attaccato. 

\adescaménto, sm. 1 Uso dell'esca per attirare pesci, uccelli e similari; lusinga. ~ allettamento. 2 Invito al libertinaggio in luogo pubblico che costituisce illecito penale. 3 L'operazione di adescare. 

\adescàre, v. tr. 1 Attirare con l'esca. 2 Allettare, attrarre con lusinghe; attirare commettendo reato di adescamento. ~ sedurre. <> allontanare, respingere. 3 Riempire di liquido una pompa o un sifone per ottenerne il funzionamento. 
 X  v. tr. to entice, to lure. 
 @   lat. tardo adescare, comp. da ad-+ deriv. da esca cibo. 

\adescatóre, agg. e sm. Chi adesca. 

\adesióne, sf. 1 Forza che si sviluppa tra le molecole di due corpi a contatto e tende a tenerli uniti. 2 Consenso, partecipazione. ~ approvazione. <> dissociazione. 
 X  sf. 1 adhesion. 2 (consenso) agreement. 
A differenza della forza di coesione (che agisce su molecole dello stesso tipo), l'adesione manifesta i propri effetti su molecole di natura diversa. Esempio macroscopico di adesione è il corpo che, dopo l'immersione nell'acqua, viene estratto bagnato. Alcuni solidi non vengono bagnati dal liquido, come il mercurio, perché la forza di coesione di quest'ultimo è di gran lunga superiore a quella di adesione. Anche altri fenomeni, come l'attrito e la capillarità, trovano spiegazione nell'effetto della forza di adesione. 
Contratti per adesione 
Contratti le cui clausole vengono stabilite in anticipo da una delle parti e che vengono sottoscritti dalla parte contraente senza porre in discussione il contenuto delle stesse. Tipico esempio sono le polizze di assicurazione. L'imprenditore che li predispone è solito inserire nei contratti per adesione clausole atte a renderli più favorevoli alla propria impresa che al cliente. Tuttavia quest'ultimo trova tutela ai propri interessi proprio nel codice civile (artt. 1341, 1342 e 1370) che stabilisce norme atte a difendere il consumatore da clausole vessatorie o di significato dubbio. 

\adesività, sf. Proprietà o capacità collante. 

\adesìvo, agg. e sm. agg. Che aderisce; che serve a far aderire. ~ colloso. 
sm. 1 Sostanza naturale (colla) o artificiale (resina) impiegata per unire fermamente due o più superfici. ~ collante. 2 Etichetta. 
 X   agg. e sm. adhesive. 
Nel vasto campo degli adesivi, quelli per contatto agiscono per evaporazione del solvente e sono idonei per legno, materie plastiche e gomma; quelli termocollanti sono a base di polimeri applicati a caldo senza intervento di solventi. 

\adèsso, avv. 1 In questo momento, ora. ~ attualmente. <> allora. te lo dico fin da adesso. 2 Fra poco. ~ subito. sarà qui adesso. 3 Poco fa. sono rientrato adesso
 X  avv. 1 now. 2 (poco fa) just now. 
 @   forse lat. ad ipsum (tempus) allo stesso (tempo). 

\adhàn, sm. Appello alla preghiera fatto cinque volte al giorno dal muezzin dall'alto dei minareti. 

\àdi Abbreviazione di anno dominicae incarnationi, cioè nell'anno dell'incarnazione del Signore. Tale espressione era utilizzata nei documenti medievali che venivano redatti prendendo come inizio dell'anno il 25 marzo, giorno dell'annunciazione. 

\adiabaticità, sf. Proprietà di un sistema fisico che non fornisce né riceve calore dall'esterno. 

\adiàbatico, agg. Detto della trasformazione di un aeriforme, che avviene senza scambi di calore con l'esterno. 
Trasformazione adiabatica 
Trasformazione termodinamica durante la quale un sistema fisico muta temperatura, volume e pressione senza scambi di calore con l'ambiente esterno. 

\adiacènte, agg. 1 Che sta vicino, che si trova nelle vicinanze. ~ contiguo. <> distante. i comuni adiancenti alla città. 2 angoli adiacenti: due angoli con un lato in comune l'unione dei quali è un angolo piatto
 X  agg. adjacent. 
 @   lat. adiacens,-entis, p.pres. di adiacere giacere presso, comp. da ad-+ iacere

\adiacènza, sf. L'essere adiacente, luogo adiacente. 

\adiadococinesìa, sf. Incapacità di compiere movimenti alternati causata da lesioni al cervelletto. 

\adiaforèsi, sf. Diminuzione o mancanza di secrezione sudorifera. 

\adiastolìa, sf. Riempimento deficitario delle camere cardiache durante la diastole. 

\adibìre, v. tr. Riservare a un determinato uso. ~ destinare. 
 X  v. tr. to use for, to use as. 
 @   lat. adhibere. 

\Adidas Gruppo industriale tedesco fondato nel 1947 da Adi Dassler leader mondiale nella produzione di articoli sportivi. 

\adiettìvo, agg. e sm. Aggettivo. 

\Àdige Fiume delle Venezie, è il più lungo d'Italia dopo il Po (410 km) con un bacino di 12.200 km2. Ha origine nelle Alpi Venoste, presso il passo di Resia, scorre lungo la val Venosta e la val Lagarina bagnando le città di Merano, Trento e Rovereto e arricchendosi delle acque dei fiumi Passirio, Isarco, Avisio e Noce. Dopo aver attraversato Verona, procede fino a sfociare nell'Adriatico poco a sud di Chioggia. In caso di piena, le sue acque vengono fatte scaricare nel lago di Garda grazie a una condotta sotterranea. Importante come fonte di energia elettrica e per l'irrigazione. 

\Adigétto Canale navigabile che collega l'Adige al Po. Lungo 87 km. bagna la città di Rovigo. 

\Adigèzia Repubblica Autonoma russa (447.100 ab. nel 2002), nel Territorio di Krasnodar. 

\Adilabad Città (108.000 ab. nel 2001) dell'India, capoluogo del distretto omonimo nello stato federato dell'Andhra Pradesh. 

\adimàre, v. v. tr. 1 Volgere in basso. ~ abbassare. 2 Umiliare. 
v. rifl. Abbassarsi. ~ scendere. 

\adimensionàle, o adimensionàto, agg. Privo di dimensioni. Si usa per caratterizzare una grandezze fisica che è data dal rapporto tra due grandezze omogenee, e che quindi è esprimibile mediante un numero senza unità di misura (esempi: peso specifico relativo, angolo). 

\adinamìa, sf. Condizione di estrema debolezza fisica che impedisce ogni attività. 

\adinàmico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo a uno stato fisico caratterizzato dall'adinamia. 2 Senza forze, abbattuto. ~ debole. 

\àdipe, sm. Il grasso accumulato nel corpo. ~ ciccia. 
 @   lat. adeps, ipis. 

\adìpico, agg. (pl. m.-ci) Relativo all'acido omonimo che è rappresentato da un solido incolore che fonde a 151 °C. È un importante intermedio nella sintesi del naylon. 

\adipocéra, sf. Processo di saponificazione del tessuto adiposo dei cadaveri. 

\adipofobìa, sf. Timore ossessivo dell'obesità. 

\adipogènesi, sf. Produzione di grasso nell'organismo. 

\adipolìsi, sf. Trasformazione dei grassi di riserva che vengono mobilizzati successivamente per il loro utilizzo da parte dell'organismo. 

\adipòsi, sf. Aumento eccessivo del grasso dei tessuti. 

\adiposità, sf. Accumulo eccessivo di grasso. 

\adipóso, agg. Grasso. ~ pingue. <> segaligno, magro. 

\adiposogenitàle, agg. Relativo a una distrofia nota con il nome di morbo di Fröhlich. 

\adipsìa, sf. Assenza dello stimolo ad assumere liquidi. 

\adiràre, v. v. tr. Muovere a ira. ~ irritare. 
v. intr. pron. Lasciarsi prendere dall'ira. 

\adiràrsi, v. intr. pron. Lasciarsi prendere dall'ira. ~ incollerirsi. <> rabbonirsi. 
 X  v. intr. pron. to get angry. 
 @   da a-+ irarsi. 

\adirataménte, avv. In modo adirato. 

\adiràto, agg. Irato; sdegnato. 
 X  agg. irate, angry. 

\adìre, v. tr. Appellarsi a un'autorità giudiziaria. 
 X  v. tr. (dir.) to take legal proceedings. 
 @   lat. adire, comp. da ad-+ ire

\àdito, sm. 1 Entrata, passaggio, accesso. 2 Dare adito a sospetti, far sospettare. 3 Facoltà di entrare, di accedere. 
 X  sm. (dare adito a) to give rise to. 

\aditus ad antrum, loc. avv. Locuzione latina che significa "accesso alla caverna". Il termine è utilizzato in anatomia per indicare il canale osseo che mette in comunicazione le cavità mastoidee con la cassa del timpano. 

\adiutòre, agg. e sm. (f.-trìce) Che o chi aiuta. 

\adiuvànte, sm. Sostanza chimica aggiunta al sapone per accrescerne la resa pur diminuendone la quantità di acidi grassi. 

\Adíyaman Città (179.000 ab. nel 2007) della Turchia, capoluogo della provincia omonima. 

\adizióne, sf. Atto tramite il quale l'erede dichiara di accettare l'eredità. 

\Adjani, Isabelle (Algeri 1955-) Attrice francese cinematografica e teatrale, di origine algerina. Giovanissima entrò a far parte della Comédie Française. Dal 1975, passò a recitare per il cinema. Tra le sue interpretazioni cinematografiche, Adele H. una storia d'amore (1975) di F. Truffault, Nosferatu (1978) di W. Herzog, Camille Claudel (1988) e La regina Margot (1994) di P. Chéreau. Nel 1995 ha vinto il premio César. 

\Adler, Alfred (Vienna 1870-Aberdeen, Scozia 1937) Psicologo austriaco. Come allievo di Sigmund Freud, approfondì le teorie alla base della psicoanalisi. Nel 1911 però si staccò dall'ortodossia freudiana per fondare una propria scuola di psicoanalisi. Secondo la sua teoria, alla base della maggioranza dei comportamenti psicopatologici è il cosiddetto complesso di inferiorità. Tra le sue opere, Temperamento nervoso (1912), Prassi e teoria della psicologia individuale (1918) e Stile di vita (1930). 

\Adler, Friedrich Wolfgang (Vienna 1879-Zurigo 1960) Uomo politico austriaco. Fu segretario della Seconda internazionale dal 1923 al 1939 oltre che uno degli esponenti dell'austromarxismo. 

\Adler, Max (Vienna 1873-1940) Sociologo austriaco. Direttore della rivista Marx-Studien, si dedicò allo studio del pensiero marxiano. Tra le opere, Kausalität und Teleologie (Causalità e teleologia, 1904), Marx als Denker (Marx come pensatore, 1908) e Kant und Marxismus (Kant e il marxismo, 1925). 

\Adler, Viktor (Praga 1852-Vienna 1918) Uomo politico austriaco, fondò il Partito operaio socialdemocratico unificato (1889). 

\adn Abbreviazione di acido desossiribonucleico. ~ DNA. 

\adnàto, agg. Relativo ad organi botanici attaccati o saldati l'uno all'altro. 

\ADN-Kronos Sigla di Allgemeiner Deutscher Nachrichtendienst (agenzia giornalistica dell'ex RDT). 

\adòbe, sm. invar. Mattone non cotto di argilla impastato con paglia e seccato al sole. Utilizzato nel Messico e nelle zone meridionali degli Stati Uniti. 

\adocchiaménto, sm. Scelta istintiva a vista d'occhio. 

\adocchiàre, v. tr. Guardare con interesse o desiderio. ~ puntare. 
 X  v. tr. 1 to glimpse. 2 (con interesse) to eye. 3 (avvistare) to catch sight of. 
 @   lat. volg. adoculare, comp.da ad-+ deriv. da oculus occhio. 

\Ado-Ekiti Città (447.000 ab. nel 2004) della Nigeria, nello stato di Ondo. 

\adogmatìsmo, sm. Tendenza contraria ad ammettere dogmi nella religione. 

\adolescènte, agg., sm. e sf. agg. Proprio dell'adolescenza. ~ acerbo. <> maturo. 
sm. e sf. Chi è nell'adolescenza. ~ teen-ager. 
 X  agg. teenage. sm. e sf. teenager, adolescent. 

\Adolescente, L' Romanzo di F. M. Dostoevskij (1875). 

\adolescènza, sf. Periodo tra la fanciullezza e l'età adulta. 
 X  sf. adolescence. 
 @   lat. adolescentia, deriv. da adolescere crescere. 

\Adolescenza clementina Opera di poesia di C. Marot (1532). 

\adolescenziàle, agg. Relativo all'adolescenza. ~ puberale. 

\Adolfàti, Andrèa (Venezia 1711-Genova 1760 ca.) Compositore italiano. Compì i propri studi di musica con B. Galuppi e fino al 1745 fu maestro di cappella nella chiesa di Santa Maria della Salute a Venezia. Dopo una breve permanenza a Modena, dal 1748 ricoprì lo stesso incarico nella chiesa dell'Annunciazione di Genova. Le sue opere più significative sono Artaserse (1742), Didone abbandonata (1747), Arianna (1750) e La clemenza di Tito (1753). 

\Adolfo Romanzo di B. Constant (1806, pubblicato nel 1816). 

\Adòlfo di Nassau (1255-Göllheim 1298) Imperatore che succedette a Rodolfo d'Asburgo nel 1292. 

\adombraménto, sm. 1 Ombreggiamento. 2 Scarto di un quadrupede che si adombra. 3 Lieve indizio, accenno. ~ parvenza. 4 Turbamento. 

\adombràre, v. v. tr. 1 Coprire d'ombra. ~ oscurare. <> rischiarare. 2 Esprimere in modo velato, indiretto. ~ simboleggiare. 3 Nascondere, mascherare, celare. ~ dissimulare. 
v. intr. e intr. pron. 1 Spaventarsi, davanti a un ombra o per altro motivo, detto di animali, specialmente cavalli. ~ imbizzarrirsi. 2 Essere suscettibile, turbarsi, detto di persona. ~ prendersela. 
 @   lat. adumbrare segnare le ombre in pittura, comp. da ad-+ deriv. da umbra ombra. 

\adonàre, v. v. tr. Abbattere, prostrare. ~ domare. 
v. intr. pron. Abbattersi. ~ cedere. 

\adóne, sm. Giovane molto bello (dalla divinità greca Adone). 

\Adóne (fisica) Anello di accumulazione, succeduto al più piccolo ADA, nel quale si scontrano fasci di elettroni e protoni con energie di 1,5 GeV. Venne progettato da B. Touschek e costruito nel 1968 a Frascati. 

\Adóne (mitologia) Divinità greca di origine semitica, il cui culto è presente a Cipro, ad Atene (V sec. a. C.) e ad Argo. Nato dall'amore incestuoso di Mirra col padre, non è restituito da Persefone ad Afrodite che glielo aveva affidato da fanciullo. Zeus derime la questione fra le due dee, entrambe invaghite di Adone, sentenziando che il ragazzo viva un terzo dell'anno con Persefone, un terzo con Afrodite e un terzo da solo. Adone decide di trascorrere il terzo a lui assegnato con Afrodite, ma Ares, indispettito, lo fa uccidere da un cinghiale. 

\Adone, L' Poema di G. Marino (1623). 

\adònide, sf. Genere di piante erbacee e velenose. Appartiene alla famiglia delle Ranuncolacee. 

\adonidìna, sf. Polvere amara e solubile in acqua con proprietà cardiotoniche e diuretiche estratta dall'Adonis vernalis

\adònio, agg. Relativo ad Adone. 

\adonìte, sf. Nome attribuito a una pentite lineare contenuta nell'Adonis vernalis. È un solido molto solubile in acque che fonde a 120 °C. 

\adontaménto, sm. Sdegno profondo suscitato da un'offesa ricevuta, spesso unito al desiderio di soddisfazione o di vendetta. 

\adontàre, v. v. tr. Recare onta. ~ offendere. 
v. intr. pron. Sdegnarsi, risentirsi. 

\adoperàbile, agg. Che si può adoperare. 

\adoperàre, o adopràre, v. v. tr. Fare uso, servirsi di; usare, impiegare. ~ avvalersi. 
v. rifl. Darsi da fare. ~ prodigarsi. <> disinteressarsi. 
 X  v. tr. to use, to employ. v. rifl. to strive. 
 @   lat. volg. adoperare, comp.da ad-+ deriv. da opus,-eris opera. 

\adoperàto, agg. Non più nuovo. ~ usato. <> nuovo. 

\adoràbile, agg. Degno di essere adorato; detto di persona amabile. ~ squisito. <> detestabile. 
 X  agg. charming, adorable. 

\adorabilménte, avv. In modo adorabile. 

\adorànte, avv. Si dice di figura rappresentata nell'atto di adorare la divinità. 

\adoràre, v. tr. 1 Tributare adorazione alle divinità. ~ venerare. adorare Dio. 2 Avere passione o entusiasmo per qualcosa. ~ prediligere. <> detestare. adorare un gruppo musicale. 3 Fare oggetto di grandissimo amore. <> aborrire. 
 X  v. tr. to adore. 
 @   lat. adorare, comp. da ad-+ orare, pregare. 

\adoratóre, sm. 1 Chi adora. 2 Corteggiatore, ammiratore. ~ spasimante. 

\adorazióne, sf. 1 L'adorare; culto dovuto a Dio. ~ devozione. 2 Amore grandissimo. <> disprezzo. 

\adornaménto, sm. Abbellimento, ornamento. 

\adornàre, v. v. tr. Fare più bello. ~ abbellire, addobbare. 
v. rifl. Farsi bello, vestirsi con cura. 

\Adòrni, Vittorio (Parma 1937-) Ciclista italiano. È stato campione del mondo su strada (1968) e ha vinto un giro d'Italia (1965), un giro della Svizzera e un campionato italiano (1969), due giri di Romandia (1965 e 1967). 

\adórno, agg. Abbellito con ornamenti. ~ decorato. <> sguarnito. 

\Adorno, Theodor Wiesengrund (Francoforte sul Meno 1903-Visp, Svizzera 1969) Filosofo, sociologo e critico musicale tedesco. I suoi interessi furono molto vari, studiò musica e composizione, s'interessò d'arte e di politica. Nel 1925 divenne allievo di A. Berg a Vienna. Nel 1927 tornò a Francoforte, ove nel 1931 ottenne la cattedra di filosofia all'università. Fondò, insieme a H. Marcuse e M. Horkheimer, la Scuola di Francoforte. Attraverso l'applicazione dei concetti della psicoanalisi e del marxismo, egli indicò il capitalismo e i mass media come i principali imputati dell'alienazione delle coscienze. Studiò a fondo anche l'autoritarismo e l'inclinazione al razzismo. Costretto a lasciare la Germania, espatriò in America, dove raggiunse M. Horkheimer, E. Fromm, H. Marcuse e gli altri esponenti della Scuola di Francoforte, anch'essi costretti dal regime nazista a lasciare l'Europa. Nel 1947 con M. Horkheimer scrisse la Dialettica dell'illuminismo. Ripercorrendo le tappe dell'affermazione dell'Illuminismo, Adorno e Horkheimer denunciano la logica del dominio presente nella società moderna che ha tradito lo spirito del movimento di pensiero. Ritornati in patria nel 1949 ripresero a insegnare a Francoforte nel 1951. Nel 1949 Adorno pubblicò la Filosofia della musica moderna, importante opera di estetica musicale. Nella Dialettica negativa (1966), propose l'uso della critica (o dialettica negativa) come alternativa al sistema di dominio sociale, in modo da isolare le contraddizioni della società. 
I risultati delle ricerche sviluppate da Adorno e Hokheimer si ritrovano oggi in una serie di strumenti e concetti di analisi sociale considerati generalmente acquisiti, al di là della matrice marxista che li ha generati. Tra questi, si citano i concetti di sistema di dominio presente nelle società moderne, di industria culturale, di mercificazione delle opere d'arte, di personalità autoritaria. Tra le opere principali di Adorno, oltre quelle già citate, Minima moralia (1951), Lezioni di sociologia (1956), Introduzione alla sociologia della musica (1962). 

\adottàbile, agg. Che si può adottare. 

\adottabilità, sf. Possibilità di essere adottato. 

\adottàndo, agg. e sm. Che, chi si vuole adottare. 

\adottànte, agg., sm. e sf. agg. Che adotta. 
sm. e sf. Colui che, mediante adozione, attribuisce la posizione di figlio a chi è stato generato da altri. 

\adottàre, v. tr. 1 Assumere un figlio altrui in qualità di figlio legittimo. adottare un orfano. 2 Attuare, prendere. 3 Scegliere, far proprio. ~ condividere. <> ricusare. LOC: adottare un libro di testo per le lezioni. 
 X  v. tr. to adopt. 
 @   lat. adoptare, comp. da ad-+ optare desiderare, scegliersi. 

\adottàto, agg. e sm. Che, chi è assunto come figlio adottivo legittimo. 

\adottìvo, agg. Che è divenuto tale in seguito a un atto di adozione. ~ putativo. <> carnale, naturale. 
 X  agg. adopted, adoptive. 

\Adour Fiume (335 km) della Francia. 

\adozióne, sf. 1 Istituto giuridico per cui i minori in stato di adottabilità diventano figli legittimi. ~ affiliazione. 2 Scelta. ~ elezione. 
 X  sf. adoption. 
Con l'adozione si viene a creare lo stesso vincolo di parentela che sussiste tra genitori e figli legittimi, con tutti i diritti e i doveri che ne derivano. La legge 4 maggio 1983 n. 184, regolamenta l'istituto dell'adozione stabilendo normative distinte per i casi di adozione di minori, adozione di persone maggiori di età e adozione internazionale
Adozione di minori 
Possono farne richiesta i coniugi sposati da almeno tre anni che dimostrino la loro idoneità a educare, istruire e mantenere l'adottato. È consentita l'adozione di minori che siano stati dichiarati adottabili e che, se maggiori di quattordici anni, acconsentono esplicitamente all'adozione. Lo stato di adottabilità, determinato da particolari situazioni familiari del minore, viene stabilita dal tribunale dei minori, che è anche preposto ad accogliere le richieste di adozione. Accertata l'esistenza dei requisiti di idoneità dei coniugi che intendono procedere all'adozione, procede all'affidamento del minore. Dopo un anno dalla data dell'affidamento, durante il quale vengono effettuati ripetuti e accurati controlli, il tribunale dei minori può revocare l'affidamento oppure decidere per l'adozione definitiva. 
Adozione di persone maggiori di età 
Coniugi o persone singole di età superiore ai trentacinque anni che non abbiano figli legittimi hanno la facoltà di adottare una persona maggiorenne che non sia un proprio figlio naturale. L'adozione viene convalidata dal tribunale ordinario solo se esiste l'assenso dell'adottante, del suo eventuale coniuge, dell'adottato, dei suoi genitori naturali e del suo eventuale coniuge. 
Adozione internazionale 
L'adozione di minori stranieri da parte di coniugi italiani o di minori italiani da parte di genitori residenti all'estero (sia italiani che stranieri) è regolamentata da apposite norme della citata legge 184/1983. 

\adozionìsmo, sm. Eresia del sec. II basata sull'ipotesi della natura umana di Cristo, che sarebbe figlio di Dio per adozione. L'eresia fu condannata nel 1177. Presenta analogie con il nestorianesimo. Già presente a Roma ove fu diffusa da Teodoto di Bisanzio si diffuse in Spagna nell'VIII sec. sostenuta dal vescovo Elipando. 

\ADP Sigla di Automatic Data Processing. Nel linguaggio informatico indica quei processi o programmi che effettuano un'elaborazione automatica dei dati. 

\adragànte, agg. e sf. agg. Lattice biancastro estratto da piante asiatiche; se ne ricava la gomma adragante oggi prodotta anche sinteticamente per usi di farmacia e industriali. 
sf. Gomma adragante. 

\Adràno Comune in provincia di Catania (36.000 ab. nel 2007, CAP 95031, TEL. 095). Centro agricolo (coltivazione di pistacchi, agrumi e olive), nelle cui vicinanze sorge una centrale solare a specchi da 1 MV. Di origine neolitica, divenne colonia di Siracusa nel V sec. a. C., con il nome di Adranon; fu poi romana e quindi passò agli arabi e ai normanni. Vi si trovano il monastero di Santa Lucia, costruito tra il XV e il XVII sec., e il castello normanno, del sec. XI, al cui interno si trova il Museo Archeologico. Gli abitanti sono detti Adraniti

\Adrar Provincia (402.000 ab. nel 2008) dell'Algeria. 

\Adràra San Martìno Comune in provincia di Bergamo (1.900 ab. nel 2008, CAP 24060, TEL. 035). 

\Adràra San Ròcco Comune in provincia di Bergamo (840 ab. nel 2008, CAP 24060, TEL. 035). 

\Adràsto Nella mitologia re dorico di Argo, figlio di Talao, organizzatore della spedizione dei Sette a Tebe, di cui fu l'unico sopravvissuto. 

\àdren(o)- Primo elemento di parole composte che identifica il surrene o i prodotti della sua secrezione. 

\adrenalìna, sf. Ormone elaborato dalla parte midollare del surrene, dai neuroni di mesencefalo e diencefalo e dai gangli simpatici, detta anche epinefrina; si ottiene anche per sintesi chimica. Scoperta agli inizi del secolo, l'adrenalina venne usata a lungo come terapia del collasso cardiaco e anche oggi trova alcuni impieghi come cardiotonico. Infatti la sua azione stimola le terminazioni del sistema nervoso simpatico, agendo da vasocostrittore, elevando la pressione arteriosa e ridistribuendo il flusso sanguigno verso cuore, muscoli e cervello. Altri suoi effetti sono l'inibizione dei processi digestivi, il miglioramento della respirazione, la dilatazione di pupille e bronchi e la stimolazione del metabolismo. La sua produzione, che in condizioni psicofisiche normali è a livelli minimi, viene enormemente aumentata quando si verificano particolari situazioni di eccitazione emotiva o di ansia. 

\adrenalinemìa, sf. Concentrazione dell'adrenalina nel sangue. 

\adrenalinolìtico, agg. Termine medico che qualifica le sostanze che inibiscono l'azione dell'adrenalina. 

\adrenalinosìmile, agg. Riferito ai composti chimici che hanno composizione e azione simili a quelle dell'adrenalina. 

\adrenalóne, sm. Chetone corrispondente all'adrenalina. 

\adrenàrca, sm. Fase che precede il periodo puberale dell'età evolutiva. 

\adrenergìa, sf. Termine medico che designa gli effetti fisiologici o patologici dell'azione dell'adrenalina. 

\adrenopàusa, sf. Cessazione della produzione ormonale surrenalica legata all'età. 

\adrenosteróne, sm. Ormone androgeno prodotto dalla corteccia surrenale. 

\Àdria Comune in provincia di Rovigo (20.500 ab. nel 2008, CAP 45011, TEL. 0426), nel Polesine, da cui prende il nome il mare Adriatico. Un tempo si affacciava direttamente sul mare, oggi ne dista 25 km in seguito al trasporto e deposito di limo operato dai fiumi Po e Adige. Antica città veneta (Atria), fu importante porto etrusco (V-IV sec. a. C.) e gallico (IV-III sec. a. C.) ma decadde in epoca romana. È prevalentemente centro agricolo e commerciale con una buona presenza di industrie alimentari e un efficiente sistema di canali che la collegano ai fiumi e al mare. 

\Adrian, Edgard Douglas (Londra 1889-Cambridge 1977) Neurologo inglese. Premio Nobel per la medicina (1932) in collaborazione con C. Sherrington per le scoperte sulla funzione del neurone. 

\Adriana Lecouvreur Opera in quattro atti di F. Cilea, libretto di A. Colautti (Milano, 1902). 

\Adriàno Nome di papi. 
Adriano I 
(-Roma 795) Succeduto a papa Stefano III nel 772, fu l'artefice della discesa di Carlo Magno in Italia che accorse per difenderlo dal re longobardo Desiderio. Ingrandì il territorio della chiesa, ottenendo il rinnovo della Promissio Carisiaca (774). 
Adriano II 
(Roma 792-872) Eletto papa nell'867, successore di Niccolò I. Sotto il suo pontificato si aggravarono i contrasti con Costantinopoli e con il carolingio Carlo il Calvo, contro il quale sostenne il fratello Ludovico II, che incoronò imperatore a Roma (872). 
Adriano III 
(?-Nonantola 885) Santo e papa. Il suo brevissimo periodo di pontificato fu segnato dalle lotte intestine nell'aristocrazia romana. 
Adriano IV 
(Langley 1100-Anagni 1159) Al secolo Nicola Breaksper, fu l'unico papa di origine inglese. Salito al pontificato nel 1154, ottenne di essere mandato in esilio durante le sommosse a Roma guidate da Arnaldo da Brescia. Si alleò con Federico Barbarossa; quest'ultimo gli consegnò Arnaldo che fu arrestato e mandato al rogo. Nel 1155 incoronò imperatore Federico Barbarossa. 
Adriano V 
(Genova-Viterbo 1276) Fu papa per pochissimo tempo, due mesi dell'anno 1276. Nipote di Innocenzo IV, ottenne l'appoggio di Carlo d'Angiò. 
Adriano VI 
(Utrecht 1459-Roma 1553) Fu eletto papa nel settembre del 1522 alla morte di Leone X, dopo esser stato precettore di Carlo V. Invano tentò di porre fine alla lotta tra Carlo V e Francesco I. 

\Adriano in Siria Opera seria in tre atti di G. B. Pergolesi, libretto di P. Metastasio (Napoli, 1743). 

\Adriàno, Pùblio Èlio (Italica 76-Baia 138) Imperatore romano, succedette al cugino Traiano nel 117. Cedette parte dei territori orientali conquistati da Traiano per assicurarsi il mantenimento della pace e il consolidamento dei confini. Viaggiò a lungo nei paesi dell'impero per curarne l'amministrazione, mettere a punto postazioni difensive (Vallo di Adriano) e promuovere opere pubbliche, tra cui la Villa Adriana e la Mole Adriana, oggi Castel Sant'Angelo. Mise in atto riforme finanziarie, fiscali e giudiziarie, e diminuì i poteri del senato a favore della classe equestre. 
Vallo di Adriano 
Opera di difesa fatta costruire da Adriano in Britannia tra il 122 e il 127. Sorge tra l'imboccatura del Tyne e del Solway ed è costituito da un muro lungo 117 km e alto circa 6 m che segnava il confine della conquista romana. 

\Adrianòpoli Antico nome della città di Edirne; fondata da Adriano alla confluenza dell'Hevros con il Tonzo, fu il più importante centro della Tracia e con Diocleziano fu capitale della provincia dell'Haemimontium. Nel 378 l'imperatore Valente vi fu sconfitto e ucciso dai visigoti di Fritigerno. A lungo contesa fra avari, bulgari e crociati, fu conquistata dai veneziani (1294) e nel 1361 dai turchi che la fecero capitale del loro impero. I russi la occuparono nel 1829; a questa occupazione seguì quella dei serbi e dei bulgari nel 1913. Dopo la prima guerra mondiale passò alla Grecia, ma fu poi ridata alla Turchia. 
Pace di Adrianopoli (1568) 
Pace stipulata fra i turchi e Massimiliano II d'Asburgo che riconobbe il dominio ottomano dell'Ungheria. 
Pace di Adrianopoli (1829) 
Pace che terminò il conflitto russo-turco col riconoscimento dell'indipendenza della Grecia, l'autonomia della Serbia, della Valacchia e della Moldavia. La Russia barattò il controllo dei territori occupati in Armenia e Georgia con il libero accesso ai Dardanelli. 
Pace di Adrianopoli (1878) 
Fu la premessa alla pace di Santo Stefano che pose fine al conflitto russo-turco. 

\adriàtico, agg. e sm. Del Mare Adriatico o delle regioni contermini. 
agg. e sm. adriatic. 

\Adriàtico, màre Parte del Mediterraneo racchiusa fra la costa orientale della penisola italiana e quella occidentale della penisola balcanica (Slovenia, Croazia, Albania). La sua superficie di 132.000 km2 occupa la depressione inclusa tra gli Appennini e le Alpi Dinariche, per una lunghezza di 800 km circa e una larghezza di 100-200 km; a sud, il canale d'Otranto lo mette in comunicazione con il mare Ionio. Non è un mare mediamente molto profondo, superando di poco i 1.200 m al largo di Bari, mentre la parte settentrionale ha una profondità di 70-80 m e raggiunge un massimo di 270 m tra Pescara e Sebenico. A causa di ciò l'altezza di marea è di circa 30 cm nel bacino meridionale e di circa 90 cm in quello settentrionale. La costa occidentale, interrotta solo dal delta del Po e dai promontori del monte Conero e del Gargano, non presenta rientranze rilevanti. Uniforme anche la costa settentrionale, interrotta dalle lagune di Venezia, Marano e Grado e dal golfo di Trieste. Frastagliata ed erta la costa orientale fino al confine con l'Albania, ricca di golfi, porti e isole, tra cui Meleda, Curzola, Lissa, Lesina, Veglia, Cherso e Pago. La costa albanese, articolata nei golfi di Durazzo e di Valona, è piuttosto piatta. La salinità delle acque, 3,5 % in media, è minore a nord per l'afflusso maggiore di acque dolci (Isonzo, Tagliamento, Piave, Brenta, Adige, Po). Affluenti di sud sono i fiumi Tronto, Fortore, Ofanto sul versante italiano, Neretva, Drin e Voiussa su quello balcanico. Noto per il turismo balneare, nonostante i fenomeni di eutrofizzazione e di espansione algale, il mare Adriatico è importante anche per le attività di pesca e le comunicazioni. La piattaforma sottomarina conserva riserve di metano e petrolio oggi sistematicamente sfruttate al largo di Romagna, Marche e Abruzzo. 
 X  Adriatic. 

\Àdro Comune in provincia di Brescia (6.770 nel 2004, CAP 25030, TEL. 030). 

\adròma, sm. Porzione legnosa dei fasci vascolari. 

\adróne, sm. Termine generico con il quale si denominano le particelle elementari che possono causare un'interazione forte. Vengono solitamente divise in adroni bosonici (mesoni) e adroni fermionici (barioni). 

\ADS Sigla di Azione Dinamico Specifica degli alimenti, usata in medicina per definire l'aumento del metabolismo basale riscontrabile dopo il pasto. 

\adsorbènte, agg. Relativo alle sostanze che danno luogo a fenomeni di adsorbimento. 

\adsorbìre, v. tr. Concentrare sulla propria superficie sostanza disciolte. 

\adstràto, sm. Influenza reciproca che due lingue diverse, ma geograficamente vicine, esercitano tra loro generando convergenze linguistiche. 

\Àdua Città dell'Etiopia (42.000 ab. nel 2005) a sud di Asmara. Fu teatro di una sconfitta italiana il primo marzo 1896 durante la prima guerra italo-etiopica. 

\Adua e le compagne Film commedia, italiano (1960). Regia di Antonio Pietrangeli. Interpreti: Simone Signoret, Sandra Milo, Emmanuelle Riva, Marcello Mastroianni. 

\aduggiaménto, sm. Stato delle piante private di luce che, non generando clorofilla allungano eccessivamente gli internodi. 

\aduggiàre, v. v. tr. 1 Coprire d'ombra. 2 Nuocere, opprimere. 

\aduggiàrsi, v. intr. pron. Inaridirsi. 

\Adula Gruppo montuoso svizzero delle Alpi Lepontine (altezza massima 3.402 m con il Rheinwaldhorn). 

\adulàre, v. tr. Lodare in modo esagerato e insincero. ~ incensare. <> denigrare (si dice adùlo, non àdulo). 
 X  v. tr. to adulate, to flatter. 
 @   lat. adulari. 

\adularìa, sf. Varietà limpida di ortoclasio. 

\adulatóre, agg. e sm. Che, chi adula. ~ leccapiedi. <> detrattore. 

\adulatoriaménte, avv. In modo adulatorio. 

\adulatòrio, agg. Che serve ad adulare. ~ servile. 

\adulazióne, sf. Esaltazione eccessiva si qualcuno per interesse o servilismo; espediente che serve ad adulare. ~ incensamento, piaggeria. <> maldicenza. 
 X  sf. adulation, flattery. 

\Adultera, L' Romanzo di T. Fontane (1882). 

\adulteràbile, agg. Che si può adulterare. 

\adulteraménto, sm. Adulterazione. 

\adulteràre, v. tr. 1 Mutare a fini di lucro la qualità di un prodotto. adulterare il vino, corromperlo con altre sostanze. 2 Corrompere, distorcere. hai adulterato completamente il mio pensiero
 X  v. tr. to adulterate. 
 @   lat. adulterare, comp. da ad-+ alterare rendere diverso, corrompere. 

\adulteràto, agg. 1 Alterato, peggiorato, contraffatto; sofisticato. ~ falsificato. <> schietto. 2 Corrotto, guastato. ~ depravato. <> puro. 

\adulterazióne, sf. 1 Alterazione di una sostanza. ~ sofisticazione. 2 Corruzione. 

\adulterìno, agg. Relativo ad adulterio; nato da un adulterio. ~ illegittimo. <> naturale. 

\adultèrio, sm. Infedeltà sessuale del coniuge. ~ tradimento. <> fedeltà. 
 X  sm. adultery. 

\adùltero, agg. e sm. Che, chi commette adulterio. ~ fedifrago. 

\adùlto, agg. e sm. agg. 1 Che ha raggiunto la piena maturità fisica e psichica. ~ maturo. <> infantile. animale adulto. 2 Sviluppato, maturo. ~ cresciuto. <> giovane. 
sm. Persona adulta. ~ uomo. <> ragazzo. spettacolo per adulti
 X  agg. e sm. adult, grown-up. 
 @   lat. adultus cresciuto, p.p. di adolescere crescere. 

\adunaménto, sm. L'adunare. ~ raduno. 

\adunànza, sf. Riunione di persone. ~ raduno, simposio. 
 X  sf. meeting, assembly. 

\adunàre, v. v. tr. Raccogliere in adunata, radunare. ~ riunire. <> disperdere. 
v. intr. pron. Riunirsi. 
 X  v. tr. to gather, to assemble. 
 @   lat. tardo adunare, comp. da ad-+ deriv. da unus uno. 

\adunàta, sf. 1 Convocazione di militari in un luogo. suonare l'adunata. 2 Raduno. la protesta si concluse con un'adunata in piazza. 3 Assemblea di popolo. i rappresentanti dell'opposizione espressero chiaramente le loro idee all'adunata
 X  sf. parade. 

\adùnco, agg. Ricurvo come un uncino. ~ arcuato. <> rettilineo. 
 X  agg. hooked. 

\adunghiàre, v. tr. Afferrare con le unghie o con gli artigli; afferrare saldamente. 

\adùnque, cong. Dunque. 

\adusàre, v. v. tr. Assuefare, abituare, avvezzare. 
v. rifl. Abituarsi. 

\adùso, agg. Abituato. 

\advaìta, sm. Voce sanscrita che significa "non dualità". Dottrina base del vedánta secondo la quale il dualismo dell'io e del mondo è il risultato dell'illusione e dell'ignoranza. 

\advertisement, sm. invar. Annuncio pubblicitario. 

\advertising manager, sm. invar. Persona responsabile della pubblicità di una ditta. 

\Advocatus Dei Nel diritto canonico è colui che postula una causa di beatificazione e di canonizzazione in antitesi all'advocatus diaboli

\Advocàtus Diaboli 1 Nel diritto canonico è colui che, in una causa di beatificazione o di canonizzazione, deve sollevare tutte le possibili obiezioni per accertare la virtù del beato. 2 Per estensione chi difende ragioni contrarie a quelle dell'interlocutore solo per amore di discussione. 3 Chi sospinge al male. 

\adynaton, sm. Figura retorica consistente nel subordinare l'avverarsi di un fatto a una condizione impossibile, affermando così la sua irrealizzabilità. 

\Adzaristan Repubblica autonoma (386.000 ab.) della Georgia, al confine con la Turchia. 

\AEC Sigla di Atomic Energy Commission (commissione per l'energia atomica). 

\AEDA Sigla di Autori Editori Associati. 

\aedes, sm. invar. Nome di un genere di zanzare le cui femmine pungono spesso durante il giorno. Appartiene alla famiglia dei Culicidi. La specie aegypti è nota per essere la portatrice del virus della febbre gialla. 

\aèdo, sm. 1 Cantore epico della Grecia antica. 2 Poeta, vate. 

\AEG Sigla di Allgemeine Elektricitats Gesellschaft (società generale di elettricità). 

\aegocèras, sm. invar. Ammonite diffusasi nel Lias inferiore appartenente alla famiglia delle Egoceratidi. 

\aegopodìum, sm. invar. Genere di Ombrellifere spontanee in Europa e nelle regioni temperate dell'Asia. 

\aegosòma, sm. invar. Genere di Coleotteri Cerambicidi. In Italia è diffuso l'Aegosoma scabricorne, polifago delle latifoglie e infestante i tronchi degli alberi morti. 

\AEI Sigla di Associazione Elettrotecnica ed Elettronica Italiana. 

\AEN Sigla di Agenzia per l'Energia Nucleare. 

\aeòlis, o aeolìdia, sm. o sf. Genere di Molluschi Gasteropodi Opistobranchi simili alle chiocciole. Appartiene alla famiglia degli Eolidi. 

\Aepyornis Uccelli simili agli struzzi vissuti nel Pleistocene dotati di ali ridotte che raggiungevano fino ai 3 m di altezza. 

\aeràre, v. tr. Dare aria. ~ arieggiare. 
 X  v. tr. to ventilate, to air. 
 @   deriv. da aere. 

\aeràto, agg. Ventilato; impregnato di aria, di gas. ~ arioso. 

\aeratóre, sm. Apparecchio atto ad aerare ambienti chiusi. ~ ventola. 

\aerazióne, sf. 1 Circolazione dell'aria, arieggiamento. ~ ventilazione. 2 In varie tecnologie, immissione di aria in altre sostanze, specialmente liquidi. 

\àere, sm. Aria, atmosfera. 
 @   lat. aer, aeris, greco aèr. 

\aeremìa, sf. Presenza di aria allo stato gassoso nel sangue. 

\aerènchima, sm. Tipo di tessuto parenchimatico con ampie lacune per facilitare il passaggio dell'aria. 

\aèreo, agg. e sm. agg. 1 Che vive nell'aria. 2 Lieve, leggero. ~ impalpabile. <> greve. le cime aeree degli alberi. 3 Che avviene nell'aria. 4 Che è costituito da aria. ~ aeriforme. <> liquido, solido. 5 Campato per aria. ~ inconsistente. <> fondato. sogni aerei. 6 Riguardante l'aviazione. flotta aerea
sm.  →  Aeroplano. ~ velivolo. ho viaggiato in aereo
 X  agg. aerial, air. sm. (di linea) airliner, (militare) plane, (a reazione) jet. 
 @   lat. aerius, agg. di aer, aeris aria. 

\aèreo-canard, sm. Aereo che, rispetto alla concezione classica, ha gli impennaggi nella parte anteriore della fusoliera e le ali in quella posteriore. 

\aereonavàle  →  "aeronavale" 

\aèreo-sanitàrio, sm. Aereo attrezzato per il trasporto dei feriti e dei malati sia in guerra che in pace. 

\aèreo-scuòla, sm. Aereo provvisto di doppi comandi destinato alla formazione dei piloti. 

\aèreo-soccòrso, sm. Aereo terrestre o idrovolante utilizzato per ricercare e ricuperare feriti o naufraghi e per trasportare malati. 

\aerìcolo, agg. e sm. Riferito ad animali che volano o vivono sulla superficie della terra. 

\aerifórme, agg. e sm. agg. Che è allo stato gassoso o di vapore. ~ volatile. 
sm. Gas, vapore. 

\Aeritàlia s.p.a. Industria aeronautica fondata nel 1969. Nel 1990 si è fusa con la Selenia dando vita all'Alenia. 

\Aermàcchi Sezione per la produzione di aerei del gruppo Aeronautica Macchi S.p.A. 

\aerobersàglio, sm. Piccolo aereo senza pilota che funge da bersaglio o che traina uno o due bersagli a bandiera, utilizzato per simulare il tiro contro aerei e missili. 

\aeròbica, sf. Danza-ginnastica i cui movimenti sono connessi con la respirazione. 
 X  sf. aerobics. 

\aeròbico, agg. Relativo ad aerobiosi; ginnastica aerobica, ginnastica basata su movimenti compiuti a tempo di musica e coordinati col ritmo respiratorio. 

\aeròbio, agg. Relativo ai microrganismi che si sviluppano in presenza di aria o di ossigeno libero. <> anaerobio. 

\aerobiològia, sf. Raccolta e analisi del plancton aereo. 

\aerobiòsi, sf. Realizzazione di un processo biologico in un ambiente ricco di ossigeno. 

\aerobrigàta, sf. Unità organica dell'aeronautica militare italiana costituita sullo schema del wing americano. 

\àerobus, o aèrobus, sm. Aereo per trasporto di passeggeri a brevi distanze. 
 X  sm. airbus. 

\aerocèntro, sm. Luogo di concentramento di materiale e personale aeronautico. 

\aerocistèrna, sf. Aeroplano attrezzato per rifornire di carburante altri aeromobili in volo. 

\aeroclub, sm. Associazione per l'incremento e l'organizzazione delle attività aeronautiche. 

\aerocolìa, sf. Presenza eccessiva di gas nell'intestino crasso. 

\aerodìna, sf. Qualsiasi veicolo aereo più pesante dell'aria e a sostentazione dinamica. 

\aerodinàmica, sf. Parte della fluidodinamica che studia sia il comportamento dell'aria in movimento, sia il movimento di corpi immersi in un aeriforme. Si parla di gasdinamica se il fluido gassoso non è aria. Si interessa soprattutto di calcolare la resistenza dell'aria sui veicoli terrestri, come auto e treni, di determinare le azioni di forza del vento su strutture fisse quali ponti ed edifici e di studiare le forze che intervengono sugli oggetti che si muovono nell'atmosfera terrestre. Tra coloro che per primi condussero studi di aerodinamica occorre ricordare Leonardo da Vinci, Newton e Bernoulli. Attualmente vi è la tendenza a identificare questa scienza con lo studio delle interazioni fra corpi solidi in movimento e l'aria che li circonda. In generale, una massa d'aria ferma si può considerare soggetta a una sola forza: la pressione atmosferica. Questa viene generata dall'addensamento delle molecole dell'aria vicina alla superficie terrestre per effetto del peso dell'aria soprastante. Quindi qualsiasi corpo non in movimento che sia immerso nell'aria ferma viene influenzato solo dalla pressione atmosferica salendo, scendendo o restando immobile se la sua densità è, rispettivamente, minore, maggiore o uguale a quella dell'aria che lo circonda. Quando invece lo stesso corpo è in movimento, la pressione dell'aria sulla sua superficie si discosta da quella atmosferica in modo proporzionale alla direzione e alla velocità del moto stesso. In particolare, quando la superficie lambita dall'aria è parallela alla direzione del moto, aumentando la velocità si verifica una diminuzione della pressione. Data la sua complessità, attualmente si tende a suddividere questa scienza in aerodinamica delle basse velocità, aerodinamica delle alte velocità subsoniche, aerodinamica transonica, aerodinamica supersonica e aerodinamica ipersonica
 X  sf. aerodynamics. 

\aerodinamicaménte, avv. In modo aerodinamico. 

\aerodinamicità, sf. Insieme delle qualità aerodinamiche di un corpo. 

\aerodinàmico, agg. Costruito in modo da offrire la minima resistenza all'aria. ~ slanciato. <> tozzo. è un'automobile molto aerodinamica, quindi ha consumi decisamente ridotti
 X  agg. aerodynamic, streamlined. 
 @   da aero + dinamico

\aeròdromo, sm. Aeroporto. 

\aeroelasticità, sf. Scienza che studia i fenomeni di aerodistorsione e i sistemi per ridurli. 

\aeroelettrònica, sf. Applicazione dell'elettronica all'aeronautica. 

\aerofagìa, sf. Deglutizione di aria e il conseguente eccessivo accumulo della stessa nello stomaco o nell'intestino. Più frequente negli individui ansiosi o affetti da dispepsia, provoca gonfiore allo stomaco e, talvolta, alla parte superiore del colon. Di solito l'aerofagia provoca anche eruttazione e flatulenza. 

\aerofàro, sm. Luce aeronautica di superficie per il volo notturno. 

\Aeròflot Compagnia di navigazione aerea russa. 

\aerofobìa, sf. 1 Paura dell'aria, del vento, delle correnti d'aria, ecc. 2 Timore o repulsione per il volo. 

\aeròfono, sm. 1 Apparecchio per determinare la provenienza di un suono o di un rumore, utilizzato in aeronautica. 2 Strumento musicale basato sulla vibrazione di una colonna di aria. l'organo è un esempio di strumento aerofono. 
 @   da aero + fono

\aeròforo, sm. Apparecchio per l'areazione di un ambiente privo di aria respirabile. 

\aerofotocartògrafo, sm. Speciale apparecchio che ricostruisce topograficamente la superficie fotografata. 

\aerofotografìa, sf. Tecnica dei fotogrammi aerei da ottenere con apparecchi fotografici installati a bordo di velivoli; fotografia così ottenuta. 

\aerofotogrammetrìa, sf. Tecnica di rilievo topografico che, dall'analisi delle fotografie scattate da aerei e satelliti, consente di riprodurre, con l'ausilio di restitutori e comparatori, la rappresentazione cartografica del territorio fotografato. 

\aerogastrìa, sf. Presenza nello stomaco di una certa quantità d'aria che può determinare disturbi digestivi. 

\aerogìro, sm. Aeromobili con superfici sostentatrici rotanti. 

\aerografìa, sf. Lo studio dell'aria atmosferica, specialmente a fini geofisici. 

\aerògrafo, sm. Apparecchio ad aria compressa per spruzzare vernice su una superficie. 

\aerogràmma, sm. Biglietto postale inoltrato per via aerea. 

\aerolìnea, sf. Linea aerea. 

\aeròlite, sm. Meteorite litoide, ossia non metallica, costituito in prevalenza da silicati di ferro e magnesio; in relazione alla tessitura, può essere condrite o acondrite. ~ asteroide. 

\aeromarìttimo, agg. Detto di attività aerea che si svolge sul mare. 

\aeromeccànica, sf. Parte della meccanica che studia le leggi della statica e della dinamica degli aeriformi. 

\aeromòbile, sm. Nome generico di ogni veicolo che si sostiene nell'aria. ~ velivolo. 

\aeromodellìsmo, sm. Tecnica e attività riguardanti gli aeromodelli. 

\aeromodellìsta, sm. e sf. 1 Chi pratica l'aeromodellismo. 2 Chi costruisce modelli di aerei in scala ridotta. 

\aeromodellìstica, sf. Aeromodellismo. 

\aeromodèllo, sm. Riproduzione in scala ridotta di aeromobili in progetto. 

\aeromorfòsi, sf. Modificazione di un organo dovuta al fatto di dover vivere a contatto dell'aria, con particolare riferimento alle piante acquatiche. 

\aeromòto, sm. Forte spostamento di masse d'aria che si verifica in corrispondenza di terremoti, perturbazioni atmosferiche eccezionali e esplosioni violente. 

\aeromotóre, sm. Motore alimentato con energia eolica capace di produrre energia elettrica. A causa della sorgente notevolmente discontinua di energia, si può utilizzare solo quando l'azionamento del motore può essere discontinuo (irrigazioni, controllo del riempimento di serbatoi). La forza del vento risulta essere perpendicolare al piano contenente ruote dentate, costituite da lamelle di legno di ridotto spessore, azionate da un timone. Trova impiego in agricoltura o nei sistemi di alimentazioni idriche. 

\aeronaùta, sm. e sf. Navigatore aereo con aerostato; chi pilota un aeromobile. 

\aeronàutica, sf. 1 Scienza, tecnica e attività della progettazione e costruzione di aeromobili. 2 Corpo civile o militare addetto alla navigazione aerea. ~ aviazione. 
 X  sf. aeronautics, (Aeronautica Militare) Air Force. 
I primi studi scientifici del volo umano si devono a Leonardo che progettò un elicottero e compì ricerche sull'uso del paracadute, come testimonia il suo Codice Atlantico, mentre il termine comparve per la prima volta nel 1695 in un'opera di Pasch. Solo nel 1783 si sperimentò il primo volo a opera dei fratelli Montgolfier che si servirono di un aerostato ad aria calda (mongolfiera) da loro progettato; il primo volo con un mezzo più pesante dell'aria, fu condotto da O. Lilienthal nel 1848. L'adozione del motore a scoppio permise al conte F. Von Zeppelin di costruire il primo dirigibile di impianto rigido (1897). Questo mezzo, soggetto a molti incidenti (da ricordare l'incidente dell'Hindenburg, 1937) si rivelò altamente insicuro e fu soppiantato dall'aeroplano. Nel 1903 i fratelli Wright riuscirono a mantenere in volo per circa un minuto un velivolo da loro costruito. Nel 1907 Breguet realizzò il primo elicottero. Da allora l'aeronautica ha compiuto rapidi progressi, in particolare l'impiego di aeroplani per scopi bellici ne ha stimolato lo sviluppo, arrivando alla costruzione del primo aereo a reazione nel 1939. Il motore a turbina ha permesso di superare la velocità del suono e negli ultimi tempi sono stati costruiti velivoli a decollo e atterraggio corti e verticali oltre a velivoli capaci di compiere voli orbitali. 

\aeronàutico, agg. Dell'aeronautica. 

\aeronavàle, agg. Detto di attività a cui partecipano mezzi aerei e navali. 

\aeronàve, sf. Dirigibile. 

\aeronavigazióne, sf. Navigazione aerea. 

\aeronomìa, sf. Scienza che studia le regioni superiori dell'atmosfera. 

\aeropagìta, sm. Giudice membro dell'Areopago. 

\aeropagìtico, agg. Relativo all'Areopago o agli aeropargiti. 

\aeropittùra, sf. Tipo di pittura, fondato da Marinetti nel 1929, volto a esprimere l'aviazione, il volo e gli stati d'animo aerei. 

\aeroplàncton, sm. invar. Insieme dei microrganismi, delle spore ecc. presenti nell'aria. 

\aeroplàno, sm. Apparecchio più pesante dell'aria in grado di volare, grazie alla spinta di motori e utilizzo di ali fisse, poste su uno stesso piano. ~ aereo, velivolo. aeroplano di linea, di ricognizione
 X  sm. plane, (americ.) airplane. 
 @   da aero +-plano
Il termine fu coniato nel 1855 da Pline per differenziarlo dagli aerostati sferici, essendo in generale l'aeroplano ad ala piana. Il primo aeroplano fu progettato e collaudato dai fratelli Wright nel 1903. L'ala all'inizio aveva forma biplana, era costituita cioè da due piani alari connessi da cavi e montanti, poi ha assunto l'attuale aspetto monoplano, con un unico elemento piano di sostentamento. Alettoni, ipersostentatori e impennaggi garantiscono stabilità, equilibrio e direzione al velivolo. Ali e impennaggi sono fissati alla fusoliera che è adibita al trasporto di equipaggio, passeggeri e merci. Notevoli modifiche di materiali e tecniche costruttive hanno consentito l'aumento della velocità (dai 709 km/h di Agello nel 1934 al superamento della barriera del suono). Negli ultimi tempi sono stati costruiti velivoli a decollo e atterraggio corti e verticali oltre a velivoli capaci di compiere voli orbitali.   +  
aeroplano di carta:  vedi   +  

\aeropletismògrafo, sm. Meccanismo che misura l'espansione toracica inspiratoria per valutare la funzione respiratoria. 

\aeroportàto, agg. Trasportato per via aerea. 

\aeropòrto, sm. Zona attrezzata con piste per il decollo e l'atterraggio degli aerei, edifici per il ricovero e la manutenzione dei mezzi (hangar), per i servizi di rifornimento oltre che per l'accoglimento e lo smistamento di merci e passeggeri. ~ aviostazione.   +  
 X  sm. airport. 
Gli aeroporti possono essere civili, militari e militari aperti anche al traffico civile. Fondamentali sono la torre di controllo, che disciplina il traffico a terra e i collegamenti con gli aerei in decollo e atterraggio, e il centro di controllo aereo, che controlla il traffico aereo relativo all'aeroporto. I controllori di volo possono vigilare sulla situazione generale attraverso il radar, mentre un sistema di atterraggio strumentale, ILS o Instrument Landing System, permette al pilota di effettuare correttamente l'avvicinamento e di atterrare in modo radioguidato anche in caso di scarsa visibilità. L'ICAO (Organizzazione Internazionale per l'Aviazione Civile) divide gli aeroporti civili in sette classi, definite con le lettere che vanno dalla A alla G, sulla base della lunghezza delle piste e del carico supportato. 

\aeroportuàle, agg. e sm. agg. Relativo al funzionamento di un aeroporto. 
sm. Il complesso dei tecnici e del personale addetto al funzionamento di un aeroporto. 

\aeropostàle, agg. e sm. agg. Di aeroposta. 
sm. Aereo adibito al trasporto della posta. 

\aeroràzzo, sm. Velivolo con propulsione a razzi. 

\aeroreattòre, sm. Motore a reazione per aerei. 

\aerorifornimènto, sm. Rifornimento effettuato mediante aeroplani. Il rifornimento in volo è il procedimento usato per rifornire un aeroplano tramite un'aviocisterna dotata di una speciale tubazione. 

\aeroriméssa, sf. Locale o capannone adibito al ricovero coperto di aerei. ~ hangar, aviorimessa. 

\aerosbàrco, sm. Operazione militare di sbarco da aerei da trasporto. 

\aeroscàlo, sm. Aeroporto per dirigibili; in un aeroporto, scalo per aerei. 

\aeroscivolànte, sm. Termine col quale talvolta viene reso in italiano l'inglese hovercraft. 

\aeroscòpio, sm. Strumento per l'analisi microscopica del pulviscolo atmosferico. 

\aerosilurànte, sm. Aereo che colpisce dall'aria mediante siluri. 

\aerosilùro, sm. Siluro lanciato da un aereo. 

\aerosòl, sm. invar. 1 Sospensione colloidale di sostanze medicamentose nell'aria. medicinale da usarsi per aerosol. 2 Prodotto liquido immesso in un contenitore con speciali propellenti, che ne facilitano la dispersione in aria. profumo in confezione aerosol
 X   sm. aerosol. 
 @   da aero-+-sol(uzione) 

\aerosolterapìa, sf. Terapia basata sull'impiego di aerosol. 

\aerosostentazióne, sf. Sostentazione dovuta a forze aerostatiche o aerodinamiche. 

\aerospaziàle, agg. Relativo alla navigazione nello spazio. 
 X   agg. aerospace. 

\aerostàtica, sf. Scienza che studia l'equilibrio degli aeriformi. 

\aerostàtico, agg. Dell'aerostatica o degli aerostati; di corpo che si libra nell'aria. 

\aeròstato, sm. Aeromobile, con peso specifico più leggero dell'aria, che sfrutta la spinta aerostatica per salire e rimanere in quota, secondo il principio di Archimede. Si dicono dirigibili gli aeromobili con propulsore autonomo, mongolfiere, o palloni, quelli senza propulsori. La sperimentazione del primo aerostato avvenne nel 1783 a opera dai fratelli Montgolfier. Riempiti in origine di aria calda, oggi gli aerostati utilizzano gas più leggeri dell'aria, come l'idrogeno (molto più efficace, ma altamente infiammabile) e l'elio (meno leggero dell'idrogeno, ma non infiammabile). Oltre all'impiego nel volo aerostatico sportivo, che utilizza ancora la spinta dell'aria calda (prodotta però con piccoli bruciatori a gas), attualmente gli aerostati vengono principalmente utilizzati per rilievi meteorologici (palloni sonda) e trasportano esclusivamente strumenti scientifici per lo studio dell'atmosfera. ~ dirigibile, mongolfiera. 

\aerostazióne, sf. Negli aeroporti civili, complesso di edifici in cui hanno sede i servizi. 
 X   sf. air terminal. 

\aerotàxi, o aerotassì, sm. Aereo impiegato per voli a domanda. 

\aerotècnica, sf. Scienza che studia i corpi che si muovono nell'aria, sia dal punto di vista aerodinamico che di quello delle costruzioni. 

\aeroterapìa, sf. Impiego terapeutico dell'aria. 

\aerotèrmo, sm. Apparecchio di riscaldamento ad aria calda. 

\aerotermodinàmica, sf. Scienza che studia i fenomeni termici provocati dalle correnti aerodinamiche a velocità supersoniche. 

\aeroterrèstre, agg. D'aria e di terra. 

\aerotopogràfia, sf. Tecnica di applicazione dell'aerofotogrammetria per la realizzazione di carte topografiche. 

\aerotrainàre, v. tr. Trainare un aeromobile per mezzo di un altro aeromobile. 

\aerotràino, sm. Traino di uno o più aeromobili per mezzo di un altro aeromobile. 

\aerotrasportàre, v. tr. Trasportare con mezzi aerei. 

\aerotraspòrto, sm. Trasporto per via aerea. 

\aerotrèno, sm. 1 Gruppo formato da un aerorimorchiatore e da uno o più alianti a traino (anche da bersagli mobili o striscioni pubblicitari). 2 Veicolo ferroviario a cuscino d'aria, con propulsione determinata da ruote pneumatiche (alle basse velocità) o motori elettrici ed eliche (alle alte velocità). 

\aerotropìsmo, sm. Tropismo condizionato dall'aria. 

\aeroturbìna, sf. Impianto o dispositivo atto a trasformare la forza dei venti in energia elettrica. 

\aerovìa, sf. Corridoio aereo lungo il quale è assicurato agli aerei il continuo collegamento radio con le basi. 

\aeschna, sf. Genere di Odontotati che comprende grandi libellule colorate che possono raggiungere anche i dieci centimetri di apertura alare. Appartiene alla famiglia degli Escnidi. 

\aethusa, sf. Genere di Ombrellifere composto dall'unica specie Aethusa cynapium. Per la presenza della cinapina risulta essere velenosa e fetida. 

\aetìte, sf. Varietà di ossido di ferro idrato. Detta anche pietra aquilina poiché le aquile la portavano nel loro nido per facilitare la deposizione delle uova. 

\AF Sigla di Alta Frequenza. 

\àfa, sf. Caldo umido e opprimente. ~ calura. <> refrigerio. 
 X   sf. closeness, sultriness. 

\afachìa, sf. Mancanza, congenita o acquisita, del cristallino. 

\Afanasiev, Aleksandr Nikolaevic (Voronez 1802-Mosca 1871) Scrittore. Tra le opere Raccolta di favole popolari russe (1863). 

\Afanìtteri, sm. Ordine di piccoli Insetti ematofagi cui appartengono le pulci. Sono parassiti temporanei; talvolta le femmine possono diventare permanenti. Spesso sono vettori di malattie infettive. 

\àfar, sm. Lingua del gruppo cuscitico meridionale parlata dai danachili etiopi. 

\afasìa, sf. Disturbo causato da lesioni cerebrali a carico dei centri del linguaggio che si manifesta con la difficoltà di articolare e comprendere le parole. L'afasia si può suddividere in motoria e sensoriale. Il primo caso è caratterizzato da un'incapacità da parte di chi ne è affetto di esprimersi verbalmente, non accompagnata da reali difficoltà percettive. Il secondo tipo, invece, inibisce le facoltà di analisi e comprensione del soggetto, impedendogli l'apprendimento delle tecniche di espressione (parola, scrittura e gestualità). 
 @   greco aphasìa, comp. da a-+ deriv da phànai parlare. 

\afàsico, agg. e sm. 1 Relativo ad afasia. 2 Affetto da afasia. 

\afelchìa, sf. Temporanea fuga mentale dalla realtà. 

\afèlio, sm. Il punto dell'orbita di un pianeta (o di una cometa) in cui questo viene a trovarsi alla massima distanza dal Sole. La Terra raggiunge il suo afelio il 4 luglio. <> perielio. 

\Afèltra, Gaetàno (Amalfi 1915-Milano, 2005) Giornalista, direttore de Il Giorno dal 1972 al 1980. Tra i suoi scritti, Desiderare la donna d'altri, Famosi a modo loro, Missiroli e i suoi tempi (1985) e Mordi la mela ragazzo (1995). 

\afemìa, sf. Termine in uso un tempo dai neurologi per indicare l'afasia motoria. 

\afèresi, sf. 1 Caduta di un suono o gruppo di suoni all'inizio di parola, per esempio Tonio invece di Antonio oppure spedale invece di ospedale (da non confondersi con  →  il troncamento). 2 Gioco di enigmistica consistente nel trovare due parole di cui la seconda è ottenuta dalla prima per aferesi. 
 @   lat. aphaeresis, dal greco aphàiresis sottrazione, comp. da apo via da + deriv. da hairèin prendere, togliere. 

\Aff. Est. Sigla di Ministero degli Affari Esteri. 

\affàbile, agg. Che dà ascolto e si intrattiene col prossimo con estrema cordialità e semplicità. ~ amabile. <> scorbutico. 
 X   agg. affable. 

\affabilità, sf. Cordialità. ~ comunicativa. <> distacco. 
 @   lat. affibilitas,-atis. 

\affabilménte, avv. In modo affabile. 

\affabulàre, v. tr. 1 Raccontare in forma di favola, di finzione scenica. 2 Avvolgere in una trama illusoria. ~ ingannare. 

\affabulazióne, sf. Nel linguaggio della critica, le parole con cui l'autore presenta o commenta il soggetto, svolgendo nei confronti del lettore o dello spettatore un'opera di persuasione improntata a notevole impegno stilistico. 

\affaccendaménto, sm. Movimentata attività, talvolta inutile e ostentata. 

\affaccendàrsi, v. rifl. Darsi molto da fare, occuparsi attivamente. ~ adoperarsi. <> oziare. 

\affaccendàto, agg. Che è molto occupato. ~ indaffarato. <> sfaticato. 
 X   busy. 

\affacchinàre, v. v. tr. Costringere a lavori faticosi. 
v. rifl. Sottoporsi a fatiche eccessive. 

\affacciàre, v. v. tr. 1 Mettere in vista, far vedere. ~ esporre. 2 Avanzare: affacciare un dubbio. ~ manifestare. 
v. intr. Essere esposto, essere rivolto verso. 
v. intr. pron. 1 Mostrarsi. ~ comparire. <> ritrarsi. 2 Presentarsi, prendere corpo, emergere. ~ prospettarsi. <> svanire. 
 X   v. intr. pron. to show oneself, to appear. 
 @   da a-+ deriv. da faccia. 

\affacciàto, agg. Che è posto faccia a faccia. 

\affàccio, sm. La vista, il panorama su cui affacciano le finestre o i balconi di un appartamento. 

\affagottàre, v. tr. 1 Avvolgere in fagotto o a guisa di fagotto. 2 Vestire senza grazia, infagottare. 

\affaire, sm. Fatto o caso di una certa importanza, con risvolti politici o sociali. ~ vicenda. 

\Affaire Moro, L' Saggio di L. Sciascia (1978). 

\affamàre, v. tr. Ridurre alla fame, gettare sul lastrico. ~ impoverire. 
 @   da a-+ deriv. da fame. 

\affamàto, agg. e sm. agg. 1 Che ha fame, che soffre la fame. ~ famelico. <> sazio. 2 Avido. ~ bramoso. <> soddisfatto. 
sm. 1 Chi ha fame. 2 Miserabile. 
 X   agg. 1 starving, hungry. 2 (fig.) eager, avid. 

\affamatóre, sm. Chi affama, chi sfrutta impoverendo. ~ strozzino. 

\affannàre, v. v. tr. Dare affanno. ~ affliggere. <> rincuorare. 
v. intr. pron. 1 Provare affanno. ~ ansimare. 2 Darsi molto da fare. ~ affaccendarsi, sbattersi. <> distendersi. 
 X   v. tr. to leave breathless, to worry. v. intr. pron. to trouble oneself, to worry oneself. 
 @   provenzale afanar durar fatica. 

\affannàto, agg. 1 Ansante. ~ trafelato. <> serafico. 2 Angosciante. 

\affànno, sm. 1 Respirazione difficoltosa, fiato grosso. ~ tachicardia, fiatone. 2 Ansia, angoscia, pena, afflizione, preoccupazione, assillo. ~ ambascia. <> serenità. 
 X   sm. 1 breathlessness. 2 (angoscia) anxiety, (pena) worry. 

\affannosaménte, avv. In modo affannoso. 

\affannóso, agg. 1 Che rivela affanno. ~ spasmodico. <> regolare. 2 Pieno di affanni; penoso, faticoso. ~ travagliato. <> sereno. 
 X   agg. 1 breathless. 2 anxious. 3 (fig.) troubled. 

\affardellàre, v. tr. 1 Ridurre, avvolgere qualcosa in un fardello; riunire in qualche modo più cose. affardellare i vestiti. 2 Disporre il corredo personale nel modo regolamentare, per ottenere un bagaglio poco ingombrante. 
 @   da a-+ deriv. da fardello

\affàre, sm. 1 Cosa da compiere; faccenda, impegno. ~ incombenza. LOC: non sono affari che mi riguardano. 2 Caso giudiziario o politico di grande rilievo. ~ affaire. l'affare Dreyfuss. 3 Operazione finanziaria o commerciale. ~ business. 4 Arnese, cosa. ~ aggeggio. 5 Stato, condizione. gente di mal affare. 
 X   sm. 1 affair, matter. 2 (econ.) transaction, deal, business. 3 (occasione) bargain. 
 @   da a-+ fare, dal franc. affaire

\Affare Dreyfus, L' Dramma di A. J. Rehfisch (con W. Herzog) (1929). 

\Affare Makropulos, L' Opera in tre atti di L. Jan´cek, libretto proprio (Brno, 1926). 

\Affare Saint-Fiacre, L' Romanzo di G. Simenon (1932). 

\Affari sporchi Film poliziesco, americano (1990). Regia di Mike Figgis. Interpreti: Richard Gere, Andy Garcia, Nancy Travis. Titolo originale: Internal Affairs 

\affarìo, sm. Affaccendamento agitato e confuso. 

\affarìsmo, sm. Attività di chi è affarista. 

\affarìsta, sm. e sf. Chi pensa soltanto a guadagnare, anche non facendosi scrupoli. ~ faccendiere. 
 X   sm. profiteer. 

\affarìstico, agg. Degli affari, dell'affarista. 

\affàrsi, v. rifl. Confarsi. ~ convenire. 

\affasciàre, v. tr. Raccogliere in fascio. ~ affastellare. 

\affascinànte, agg. Attraente, incantevole, seducente. ~ ammaliante. <> repellente. 
 X   agg. charming, fascinating, enchanting. 

\affascinàre, v. tr. 1 Avvincere col fascino. ~ sedurre. <> schifare. 2 Attrarre, far colpo. ~ abbagliare. <> disgustare. 
 X   v. tr. to fascinate, to charm. 
 @   da a-+ deriv. da fascino. 

\affastellaménto, sm. 1 Disposizione in fastelli; ammasso, accumulo confuso e disordinato. 2 Nel gergo teatrale, la recitazione dell'attore che inizia la battuta prima che l'interlocutore abbia finito la propria. 
 X   sm. (fig.) jumble.

\affastellàre, v. tr. Ammassare, mettere insieme confusamente. ~ accozzare. <> disseminare. 
 X   v.tr. (rami) to tie up in bundles, to bundle (up), (fig.) to pile up/on.

\affaticaménto, sm. L'affaticare, l'affaticarsi, l'essere affaticato. ~ spossatezza. <> vigore. 

\affaticàre, v. v. tr. Sottoporre a sforzo, stancare. ~ fiaccare. <> rinvigorire. 
v. rifl. Sottoporsi a fatica. ~ prodigarsi. <> infischiarsene. 
 X   v. tr. to tire. v. rifl. to tire oneself out. 
 @   da a-+ deriv. da fatica. 

\affaticàto, agg. Stanco. ~ esausto. <> riposato. 
 X   agg. tired. 

\affàtto, avv. 1 Del tutto, interamente. ~ totalmente. 2 Per nulla; niente affatto, assolutamente no. ~ tutt'altro. 
Nota. Spesso (specie alla televisione!) viene usato "affatto" nel significato, opposto, di "niente affatto": è un errore, evidentemente, molto grave.
 X   avv. 1 completely. 2 (niente affatto) not in the last, not at all. 

\affatturàre, v. tr. Ammaliare con una fattura; stregare. 

\affazzonàre, v. tr. Mettere insieme, accomodare, aggiustare alla bell'e meglio, con risultati appena passabili. 

\affè, inter. In verità, per davvero, sulla fede, per sottolineare energicamente un'affermazione. 

\afferènte, agg. 1 Si dice di qualsiasi organo con funzione conduttiva. ~ portante. 2 Attinente, concernente. ~ riguardante. <> estraneo. 

\afferìre, v. intr. Concernere, riguardare, spettare. • quel corso afferisce alla Facoltà di Scienze 

\affermàbile, agg. Che si può affermare. 

\affermàre, v. v. tr. 1 Dare per certo, dichiarare; dire di sì. ~ assentire. <> negare. 2 Sostenere con decisione. ~ asseverare. <> ritrattare. 
v. rifl. 1 Avere successo, farsi strada. ~ segnalarsi. <> fallire. 2 Imporsi, rafforzarsi, prendere piede. ~ diffondersi. <> scemare. 
 X   v. tr. to affirm, to declare, (dichiarare) to maintain. v. rifl. 1 to be successful. 2 (imporsi) to impose oneself. 
 @   lat. affirmare render saldo, comp. da ad-+ firmare, deriv. da firmus saldo. 

\affermatìva, sf. Asserzione, affermazione. 

\affermativaménte, avv. In modo affermativo. 

\affermatìvo, agg. Che esprime un'approvazione. ~ favorevole. <> negativo. 

\affermàto, agg. Che ha raggiunto la notorietà. ~ celebre. <> sconosciuto. 

\affermazióne, sf. 1 L'affermare; parola o frase affermativa. ~ asserzione. <> smentita. 2 L'affermarsi; successo. ~ trionfo. <> disfatta. 
 X   sf. 1 assertion, affirmation. 2 (successo) success, achievement. 

\afferràbile, agg. Che si può afferrare. 

\afferràggio, sm. Accoppiamento fisso di sicurezza fra una macchina per prove meccaniche e la provetta da esaminare. 

\afferràre, v. v. tr. 1 Prendere, tenere con forza. ~ abbrancare. <> mollare. 2 Capire. ~ comprendere. 
v. rifl. Tenersi, attaccarsi, appigliarsi. ~ aggrapparsi. 
 X   v. tr. to grasp, to seize. v. rifl. to grasp at, to cling to. 
 @   lat. mediev. afferrare impugnare il ferro, comp. da ad-+ deriv. da ferrum. 

\affettàre, v. tr. 1 Tagliare a fette. ~ tranciare. 2 Dimostrare, esibire, simulare. ~ ostentare. 
 X   v. tr. 1 to slice. 2 (esibire) to affect. 
 @   da a-+ deriv. da fetta. 

\affettataménte, avv. In modo affettato. ~ leziosamente, artificiosamente. 

\affettàto, agg. e sm. agg. Artefatto, ostentato, lezioso. ~ manierato. <> semplice. 
sm. Salume tagliato a fette. 
 X   agg. sliced. sm. sliced cold meat. 

\affettatóre, sm. Chi affetta. 

\affettatrìce, sf. e agg. Macchina per affettare salumi o altri prodotti. 
 X   sf. slicing machine. 

\affettatùra, sf. Operazione del tagliare a fette. 

\affettazióne, sf. Ostentazione artificiosa. ~ finzione, innaturalezza. <> immediatezza, semplicità, naturalezza. 

\affettivaménte, avv. Dal punto di vista affettivo. 

\affettività, sf. 1 Capacità affettiva. ~ affettuosità. <> indifferenza. 2 Insieme dei sentimenti propri di un individuo. 
I moti dell'animo possono essere gradevoli, come amore, gioia, allegria, o sgradevoli, come odio, paura, rabbia, dolore. Anticamente veniva associata alle passioni, ree di causare turbamenti all'anima. Il primo a studiarne i meccanismi fu Cartesio (Trattato delle passioni dell'anima, 1649). Si deve però attendere fino agli inizi del Novecento per avere una valida teoria scientifica dell'affettività, quando E. Titchener (1909) affermò che i sentimenti hanno molta affinità con le sensazioni elementari e, come queste ultime, tendono ad attenuarsi con l'abitudine. Successivamente, la scuola psicoanalitica studiò l'affettività nell'ambito più vasto dell'incoscio e quella behaviourista (studio del comportamento) ne valutò le cause, mettendole in relazione con gli stimoli ambientali. La moderna psicoterapia ritiene che i disturbi a carico dell'affettività (depressione o eccitamento a livelli patologici) siano alla base di quasi tutte le malattie mentali. 

\affettìvo, agg. 1 Che deriva da affetto. ~ affettuoso. <> freddo. 2 Incline agli affetti. ~ sentimentale. <> impersonale. 
 X   agg. affective, emotional. 

\affètto, agg. e sm. agg. Preso (da un sentimento); colpito (da una malattia). ~ sofferente. <> immune. 
sm. 1 Sentimento di vivo attaccamento; bene. ~ amore. <> disaffezione. 2 L'oggetto di tale sentimento. 
 X   sm. 1 affection. 2 (con affetto) with love. 
 @   lat. affectus, deriv. da afficere influire, comp. da ad-+ facere. 

\affettuosaménte, avv. Con affettuosità; amorosamente, premurosamente. ~ dolcemente. 

\affettuosità, sf. 1 L'essere affettuoso. ~ premura. <> distacco. 2 Manifestazione d'affetto. ~ effusione. <> sgarbo. 

\affettuóso, agg. Che sente o esprime affetto; incline all'affetto. ~ amorevole. <> insensibile. 
 X   agg. affectionate, tender. 

\affezionàre, v. v. tr. Destare affetto. 
v. rifl. Legarsi affettivamente. ~ innamorarsi. <> disamorarsi. 
 X   v. rifl. to grow fond of. 
 @   deriv. da affezione. 

\affezionataménte, avv. In modo affezionato. 

\affezionàto, agg. Che sente affetto; legato da vincoli di affetto. ~ devoto, attaccato. <> ostile. 
 X   agg. affectionate, fond of. 

\affezióne, sf. 1 Disposizione d'animo affettuosa. ~ benevolenza. <> avversione. manifestare affezione verso un amico. 2 Malattia. ~ morbo. affezione epatica
 @   lat. affectio,-onis, deriv. da afficere influire, comp. da ad-+ facere

\Àffi Comune in provincia di Verona (2.260 ab. nel 2008, CAP 37010, TEL. 045). 

\affiancàre, v. v. tr. 1 Mettere accanto; avvicinare. ~ accostare. <> scindere. 2 Aiutare. ~ sostenere. <> boicottare. 
v. rifl. e rifl. rec. Mettersi a fianco. 
 X   v. tr. 1 to place side by side. 2 (mil.) to flank. 3 (supportare) to support. v. rifl. to come alongside, to stand beside. 
 @   da a-+ deriv. da fianco. 

\affiataménto, sm. Accordo. ~ intesa. <> discordia. 
 X   sm. concord, harmony. 

\affiatàre, v. v. tr. Creare affiatamento. 
v. rifl. e rifl. rec. Acquistare affiatamento, familiarità. 
 @   da a-+ deriv. da fiato in senso musicale. 

\affibbiàre, v. tr. 1 Appioppare. ~ accollare. <> sollevare. affibbiare una moneta falsa. 2 Legare, fermare. ~ allacciare. <> sciogliere. affibbiare la cintura. 3 Mollare, assestare. ~ sferrare. 
 X   v. tr. to give. 
 @   lat. volg. affibulare, comp. da ad-+ deriv. da fibula fibbia. 

\affibbiatùra, sf. Chiusura mediante fibbia. 

\affiche, sf. invar. Manifesto, locandina. ~ cartellone. 

\affidàbile, agg. Che dà buone garanzie. ~ attendibile. <> infido. 
 X   agg. reliable. 

\affidabilità, sf. 1 Grado di fiducia che si può riporre in qualcuno o in qualcosa. 
 X   sf. reliability. 

\affidaménto, sm. 1 Il dare in custodia. ~ attribuzione. <> revoca. affidamento di animali al canile. 2 Assegnamento; fiducia. ~ garanzia. è una persona di nessun affidamento. 3 Credito concesso da una banca. 
 X   sm. 1 reliance, trust. 2 (fare affidamento) to rely on. 3 (custodia di minori) custody. 
Affidamento dei minori 
Assegnamento provvisorio di un minore a una famiglia o a un ente che assicurino quell'assistenza, morale e materiale, che la famiglia d'origine non è stata in grado di fornire. Dura fino a quando non si ristabiliscano le condizioni per il reinserimento nella famiglia naturale; se ciò non avviene, il minore viene dichiarato in stato di adottabilità e può, in seguito, essere adottato. 

\affidàre, v. v. tr. Dare, consegnare qualcosa alla custodia di persona fidata. ~ raccomandare. 
v. rifl. Abbandonarsi alla protezione; confidare. ~ rimettersi. <> diffidare. 
 X   v. tr. to confide, to entrust. v. rifl. to trust in, to rely on. 
 @   lat. mediev. affidare, deriv. dal lat. fidus fedele. 

\affidatàrio, agg. e sm. Che, chi ha in affidamento qualcuno o qualcosa. 

\affìdo, sm. Affidamento di un minore. 

\affievoliménto, sm. Indebolimento. ~ attenuazione. 

\affievolìre, v. v. tr. 1 Rendere fievole. ~ smorzare. <> alzare. 2 Allentare, indebolire. ~ fiaccare. <> ingagliardire. 
v. intr. pron. Venire meno. 
 X   v. intr. to fade, to grow weak. 
 @   da a-+ deriv. da fievole. 

\affievolìto, agg. 1 Indebolito. 2 Si dice di un diritto che viene meno quando entra in contrasto con la pubblica utilità. 

\affìggere, v. tr. Attaccare in luogo pubblico. ~ fissare. <> staccare. 
 X   v. tr. to post up, to stick up. 
 @   lat. affigere, comp. da ad-+ figere attaccare. 

\affigliàre  →  "affiliare" 

\affilacoltèlli, sm. invar. Attrezzo o dispositivo per affilare la lama dei coltelli. 

\affilàre, v. v. tr. Rendere tagliente il filo di una lama; appuntire. ~ acuminare. <> smussare. 
v. intr. pron. Assottigliarsi. 
 X   v. tr. to sharpen. 
 @   da a-+ deriv. da filo. 

\affilàto, agg. 1 Tagliente. ~ aguzzo. <> spuntato. 2 Magro. ~ emaciato. <> grassottello. 
 X   agg. sharp. 

\affilatóio, sm. Arnese per affilare. 

\affilatrìce, sf. Macchina a mole rotanti per l'affilatura di utensili metallici. 

\affilatùra, sf. L'operazione e il risultato dell'affilare; la parte affilata. 

\Affìle Comune in provincia di Roma (1.590 ab. nel 2008, CAP 00021, TEL. 0774). 

\affiliàndo, agg. e sm. Che, chi sta per essere affiliato. 

\affiliànte, agg., sm. e sf. Che, chi opera un'affiliazione. 

\affiliàre, v. v. tr. 1 Assumere giuridicamente come figlio un minore. 2 Iscrivere qualcuno a un'organizzazione, un'associazione, soprattutto riservata o segreta. 
v. rifl. Iscriversi, associarsi a un'organizzazione, a una setta. ~ aggregarsi. <> dissociarsi. 
 X   v. tr. to affiliate. v. rifl. to become affiliated to. 

\affiliàto, agg. e sm. Che, chi è iscritto a organizzazioni, associazioni. ~ adepto. 

\affiliazióne, sf. Iscrizione, adesione a un'associazione, un'organizzazione, una setta. 

\affinaménto, sm. L'affinare, l'affinarsi; l'essere affinato. 

\affinàre, v. v. tr. 1 Rendere fino; aguzzare. 2 Raffinare (metalli). ~ disgrossare. 3 Perfezionare. ~ migliorare. <> deteriorare. 
v. intr. pron. Perfezionarsi. 
 X   v. tr. to sharpen. 

\affinatóre, sm. Tecnico specializzato in processi di affinazione. 

\affìnatùra, sf. Operazione o processo di miglioramento o purificazione. 

\affinazióne, sf. Operazione che permette di estrarre le impurità di alcuni prodotti. Viene impiegata principalmente per la trasformazione della ghisa in acciaio attraverso l'ossidazione del carbonio in eccesso. Il processo può avvenire su ghisa allo stato solido (sistema Kalling), su ghisa allo stato pastoso (pudellaggio), al convertitore (sistema Bessemer e Thomas), al forno elettrico (sistema Martin Siemens), al forno a gas o su ghisa allo stato liquido. È anche utilizzata per eliminare bolle d'aria e particelle non vetrificate dalla pasta di vetro fuso, allo scopo di purificarla e renderla più omogenea. 

\affinché, cong. Al fine di. ~ perché. 
 X   cong. so that, in order that. 

\affìne, agg., sm. e sf. agg. Che ha affinità, simile. ~ somigliante. <> differente. 
sm. e sf. Ciascuno dei parenti di uno dei coniugi nei confronti dell'altro. 
 X   agg. similar. 
 @   lat. affinis vicino, comp. da ad-+ finis confine. 

\affinità, sf. 1 Attinenza, somiglianza. ~ analogia. <> contrasto. affinità di idee. 2 Simpatia, attrazione. ~ reciprocità. <> incompatibilità. 3 Legame di parentela. 4 Tendenza delle sostanze chimiche a reagire per formare dei composti. 
 X   sf. affinity. 
 @   lat. affinitas,-atis, deriv. da affinis vicino, collegato. 
In diritto è il legame che si instaura tra un coniuge e i parenti dell'altro coniuge; non si interrompe in seguito alla morte del coniuge da cui deriva. 
In musica è il rapporto tra due tonalità rispetto al numero di note che condividono; può essere massima, come tra do maggiore e la minore; minima, come tra do maggiore e fa diesis maggiore; nulla, come tra do maggiore e do diesis maggiore
In geometria è una traformazione geometrica ottenibile componendo traslazioni, rotazioni, ribaltamenti e trasformazioni di scala anche non monometriche; le affinità mantengono l'allineamento (cioè trasformano segmenti in segmenti), il parallelismo e l'eguaglianza di segmenti paralleli, ma non (sempre) gli angoli di incidenza (le affinità corrispondono alle proiezioni parallele; si pensi all'ombra di una figura piana generata dal sole su una superficie piana: un quadrato può diventare un parallelogramma non rettangolo e non rombo).   +  

\Affinità elettive, Le Romanzo di J. W. Goethe (1809). L'opera ha per soggetto una famiglia che si dissolve per lo sviluppo contemporaneo di due storie d'amore che coinvolgono gli sposi e due giovani loro ospiti, secondo una ricombinazione di rapporti che l'autore assimila a una reazione chimica. Il romanzo si conclude in modo tragico, come era nel gusto del tempo, con la morte del bambino e di due amanti, a breve distanza uno dall'altro. 

\affiochiménto, sm. L'affiochire, l'affiochirsi. 

\affiochìre, v. v. tr. Rendere fioco. 
v. intr. Divenire fioco. 
v. intr. pron. Divenire fioco, smorzarsi. ~ affievolirsi. <> intensificarsi. 

\affioraménto, sm. 1 L'affiorare, l'emergere. 2 Parte di roccia o di giacimento minerario che affiora. 

\affioràre, v. intr. 1 Apparire alla superficie. ~ emergere. <> sprofondare. 2 Presentarsi, manifestarsi. ~ trapelare. 
v. intr. to surface, to emerge, to appear. 

\affissàre, v. v. tr. Guardare intensamente, fissamente. ~ fissare. 
v. rifl. Fermare a lungo l'attenzione, il pensiero o il desiderio su qualcosa. 

\affissióne, sf. L'affiggere un manifesto, un avviso. 
 X   sf. 1 billsticking, billposting. 2 (divieto di affissione) post no bills, stick no bills. 
 @   lat. affixio,-onis, deriv da affigere attaccare. 

\affìsso, sm. Elemento che, incorporandosi in una parola, ne forma un'altra di significato diverso. 
 X   sm. poster, bill. 

\affittacamere, sm. e sf. invar. Chi dà in affitto camere ammobiliate. 
 X   sm. landlord. sf. landlady. 

\affittànza, sf. La concessione in affitto e il rapporto giuridico che ne deriva; locazione. 

\affittàre, v. tr. 1 Dare in affitto. ~ locare. 2 Prendere in affitto, a nolo. ~ noleggiare. 
 X   v. tr. 1 (dare in affitto) to rent, to let (out). 2 (prendere in affitto) to rent. 3 (prendere a noleggio) to hire. 4 (dare a noleggio) to hire out. 
 @   da a-+ deriv. da fitto. 

\affittìre, v. v. tr. Render fitto, infittire. 
v. intr. Farsi fitto. 

\affìtto, sm. 1 Cessione temporanea di un bene dietro pagamento. ~ locazione. prendere in affitto un appartamento. 2 Il prezzo della locazione. ~ canone. fu incaricato della riscossione degli affitti. 
 X   sm. 1 rent. 2 (contratto) lease. 
 @   deriv. da affittare

\affittuàrio, sm. Chi ha in affitto un bene immobile. ~ locatario. <> proprietario. 

\afflàto, sm. 1 Alito. ~ soffio; 2 Ispirazione. ~ estro. 

\affliggènte, agg. Che affligge; tormentoso. 

\afflìggere, v. v. tr. 1 Dare dolore. ~ angosciare. <> confortare. il suo comportamento lo affligge. 2 Tormentare. ~ crucciare. <> allietare. LOC: è afflitto dall'ulcera. 3 Provocare fastidio. l'afflisse tutto il giorno con chiacchiere inutili
v. rifl. Rattristarsi, addolorarsi. ~ amareggiarsi. <> consolarsi. 
 X   v. tr. 1 to distress, to afflict. 2 (tormentare) to torment, to bother. v. rifl. to grieve. 
 @   lat. affligere abbattere, comp. da ad-+ fligere battere 

\affliggiménto, sm. Afflizione. 

\afflittìvo, agg. Diretto a comprimere o reprimere. 

\afflìtto, agg. e sm. Che soffre. ~ angustiato. <> spensierato. 
 X   agg. afflicted, tormented, troubled, distressed. 

\afflizióne, sf. Tristezza, abbattimento, angoscia. ~ dispiacere. <> soddisfazione. 
 X   sf. torment, distress. 

\afflosciàre, v. v. tr. Rendere floscio. ~ ammosciare. <> rassodare. 
v. intr. pron. o rifl. Diventare floscio; svenire. ~ deprimersi. <> risollevarsi. 
 X   v. tr. to make flabby. v. intr. pron. to wilt, to droop. 
 @   da a-+ deriv. da floscio. 

\affluènte, sm. Torrente o fiume che si immette in un fiume maggiore. ~ immissario. <> emissario. 
 X   sm. tributary. 
 @   lat. affluens,-entis, p.pres. di affuere scorrere verso, comp. da ad-+ fluere. 

\affluènza, sf. Grande concorso di persone; afflusso. ~ moltitudine. <> scarsità. 
 X   sf. 1 inflow, influx, flow. 2 (di persone) attendance, crowd. 

\affluìre, v. intr. Giungere in gran quantità. ~ confluire, riversarsi. <> sciamare, defluire. 
 X   v. intr. 1 to flow, to stream. 2 (persone e cose) to crowd, to flock. 
 @   lat. affluere scorrere verso, comp. da ad-+ fluere. 

\afflùsso, sm. L'affluire verso un dato luogo. ~ raduno. <> deflusso. 
 X   sm. stream, flow, influx. 

\Affmo Sigla di Affezionatissimo. 

\affocàre e affuocàre, v. tr. 1 Mettere a fuoco. ~ incendiare. 2 Eccitare. ~ infiammare. 3 Arroventare. 

\affogaménto, sm. L'affogare, l'affogarsi, l'essere affogato. 

\affogàre, v. v. tr. 1 Uccidere qualcuno immergendolo in acqua. ~ annegare. 2 Soffocare. affogò la tristezza in un bicchiere di vino
v. intr. 1 Morire per soffocamento in acqua. 2 Essere oppresso. 3 Respirare a fatica. vi si affogava dal fumo
v. rifl. Togliersi la vita per annegamento. 
 X   v. tr. e intr. to drown. 
 @   lat. volg. affocare stringere alla gola, comp. da ad-+ deriv. da fauces fauci. 

\affogàto, agg. e sm. agg. Ucciso, morto per affogamento. 
sm. Persona morta per affogamento. 

\affogliamènto, sm. Operazione bancaria che consente di sostituire con un altro nuovo un titolo mobiliare le cui cedole risultino esaurite. 

\affollaménto, sm. Ressa, folla. ~ calca. 

\affollàre, v. v. tr. Riempire di folla un luogo. ~ stipare. <> disertare. 
v. intr. pron. o rifl. Radunarsi in folla. ~ assembrarsi. <> diradarsi. 
 X   v. tr. to crowd. v. rifl. to crowd, to throng. 
 @   da a-+ follare. 

\affollàto, agg. Fitto di folla, gremito. ~ fitto. <> vuoto. 
 X   agg. crowded. 

\affoltàre, v. v. tr. Raccogliere in gran numero. ~ ammassare. 
v. intr. pron. 1 Divenire folto. ~ accalcarsi. 2 Infittirsi. 

\affondaménto, sm. L'affondare. ~ inabissamento. <> affioramento. 

\Affondamento del Titanic, L' Opera di poesia di H. M. Enzesberger (1978). 

\affondamìne, sm. invar. Nave militare destinata alla posa delle mine; posamine. 

\affondàre, v. tr. 1 Mandare a fondo. ~ sommergere. 2 Far penetrare. ~ conficcare. <> estrarre. gli affondò la spada nel ventre. 3 Far diventare più profondo. affondò ulteriormente il solco
 X   v. tr. 1 to sink. 2 (penetrare) to drive. 
 @   da a-+ deriv. da fondo

\affondatòio, sm. Leva di ferro utilizzata per liberare l'ancora dai serrabozze. 

\affondatóre, agg. e sm. Autore dell'affondamento di una o più navi. 

\affóndo, sm. 1 Nella ginnastica, lo spostarsi in avanti, appoggiandosi su una gamba piegata. 2 Nella scherma, colpo portato distendendo in avanti il braccio armato e la gamba corrispondente. ~ stoccata. 3 Critica. ~ aggressione. 

\afforcàre, v. v. tr. 1 Ancorare la nave in afforco. 2 Riunire due pezzi di legno a tenone e forcella. 
v. rifl. Ancorarsi dando fondo alle due ancore di posta con uguali lunghezze di catena. 

\affòrco, sm. (pl.-chi) Tipo particolare di ormeggio. 

\afforzàre, v. tr. Render forte o più forte, fortificare. 

\affossaménto, sm. L'affossare o l'affossarsi. ~ avvallamento, incavo. <> dosso, prominenza. 

\affossàre, v. v. tr. Seppellire, accantonare. ~ insabbiare. <> approvare. 
v. intr. pron. Divenire incavato. 

\affossatóre, sm. 1 Chi scava fosse, specie nel cimitero. 2 Chi affossa iniziative, progetti, proposte. 

\affossatùra, sf. Affossamento. 

\affrancaménto, sm. L'affrancare, l'affrancarsi, l'essere affrancato. ~ emancipazione. <> assoggettamento. 

\affrancàre, v. v. tr. 1 Rendere libero. ~ riscattare. <> asservire. affrancò il popolo dalla schiavitù. 2 Applicare i francobolli. ~ bollare. 3 Esentare, sollevare. ~ svincolare. <> obbligare. affrancare un'abitazione dall'ipoteca
v. rifl. 1 Liberarsi. ~ emanciparsi. <> assoggettarsi. LOC: si affrancò dalla soggezione per il capo. 2 Riscattarsi. 
 X   v. tr. 1 to frank, to liberate, to free. 2 (posta) to stamp. 3 (stato) to redeem. 4 (americ.) to meter. 
 @   da a-+ deriv. da franco

\affrancatrìce, sf. Macchina che consente di stampare in modo automatico l'importo dell'affrancatura sulla corrispondenza. 

\affrancatùra, sf. Apposizione di un francobollo; francobollo. 
 X   sf. 1 (postale) postage, franking, stamping, (americ.) metering. 2 (senza affrancatura) unstamped. 

\affrancazióne, sf. Concessione o riconoscimento di uno stato di libertà. 

\affràngere, v. tr. Abbattere, spossare. ~ fiaccare. 

\affrànto, agg. Sfinito dal dolore. ~ prostrato. <> rasserenato. 
 X   agg. 1 (addolorato) broken-hearted. 2 (esausto) worn out. 3 (abbattuto) overcome. 

\affratellaménto, sm. L'affratellare, l'affratellarsi. 

\affratellàre, v. v. tr. Far sentire come fratelli, unire in stretta amicizia. ~ accomunare. <> inimicare. 
v. rifl. rec. Unirsi in fraterna amicizia. ~ fraternizzare. <> inimicarsi. 

\affraternàre, v. tr. Rendere fratelli. ~ affratellare. 

\affrenellàre, v. tr. Mettere il frenello al remo o al timone. 

\affrescàre, v. tr. Dipingere o decorare con affreschi. 

\affreschìsta, sm. Pittore di affreschi. 

\affrésco, sm. 1 Particolare tipo di pittura murale che si esegue sull'intonaco fresco, impiegando terre colorate diluite con acqua. LOC: una villa con molti affreschi. 2 Tecnica con cui si realizzano questi dipinti. 
 X   sm. fresco. 
 @   dall'espressione (dipingere) a fresco. 
L'affresco ha origini antichissime, ma furono i romani a sperimentare per primi il procedimento attuale, che si diffuse nel medioevo in tutta Europa: su una base di intonaco grezzo, il pittore riporta il disegno complessivo dell'opera, bucherellando il cartone in corrispondenza delle linee di contorno e spolverandolo con nerofumo; la traccia ottenuta è ricalcata con terra di Sinope sciolta in acqua (sinopia). Viene poi steso un intonaco più fine (scialbo) sul quale si dipinge mentre è ancora umido. Il pittore non deve stendere più intonaco di quello che può dipingere in una giornata. L'esecuzione, infatti, deve essere precisa e veloce perché il colore, asciugando, si incorpora direttamente nell'intonaco. La tecnica consente di eseguire opere resistenti al tempo e agli agenti atmosferici. 

\affrettàre, v. v. tr. Sollecitare, far premura. ~ incalzare. 
v. rifl. 1 Far presto, allungare il passo. ~ accelerare. <> rallentare. 2 Farsi premura. ~ sbrigarsi. <> attardarsi. 
 X   v. tr. to speed up, to quicken. v. rifl. to hurry. 
 @   da a-+ deriv. da fretta. 

\affrettataménte, avv. In modo affrettato. ~ frettolosamente. 

\affrettàto, agg. Eseguito in fretta, accelerato; fatto con poca cura. ~ raffazzonato. <> accurato. 
 X   agg. 1 (poco curato) rushed. 2 (eseguito in fretta) hasty. 

\affricàto, agg. Si dice di suono consonantico risultante dalla combinazione di un'occlusiva con una fricativa. 

\affrontàre, v. v. tr. 1 Andare incontro; fronteggiare con decisione. ~ sfidare, assalire, aggredire. <> schivare, evitare, scansare, aggirare. 2 Intraprendere; cominciare a esaminare; prendere in esame; trattare. ~ discutere, abbordare, approcciare, esaminare, svolgere, sviluppare, approfondire, parlare di, applicarsi a, dedicarsi a, cimentarsi in. <> eludere, sfuggire. 
v. rifl. rec. 1 Scontrarsi in combattimento. ~ battersi, azzuffarsi. 2 Venire a confronto.
 X   v. tr. 1 (un persona, un avversario) to confront, to tackle. 2 (la sofferenza, la morte) to face. 3 (una situazione, una questione) to face up to, to deal with. 4 (una spesa) to meet. v. intr. 1 to come to blows. 2 to confront each other.
 @   lat. volg. affrontare, comp. da ad-+ frons, fontis fronte. 

\affrontàto, agg. Si dice di due animali o figure posti l'uno di fronte all'altro. 

\affrontatùra, sf. Collocazione di due pezzi meccanici reciprocamente attestati. 

\affrónto, sm. Offesa. ~ oltraggio. <> complimento. 
 X   sm. affront, outrage, insult. 

\affumicamènto, sm. Azione dell'affumicare. Si effettua nelle operazione di apicoltura per rendere inoffensive le api quando si ispeziona l'alveare. 

\affumicàre, v. tr. Esporre al fumo sostanze alimentari. 
 X   v. tr. 1 to fill with smoke. 2 (cibo) to cure, to smoke. 
 @   lat. fumigare, deriv. da fumus fumo. 

\affumicàto, agg. 1 Annerito dal fumo. 2 Sottoposto ad affumicatura. 3 Detto di vetri e simili, oscurato, colorato in bruno. 
 X   agg. smoked. 

\affumicatùra, sf. Operazione, effetto dell'affumicare. 

\affusióne, sf. Irrigazione a pioggia di una parte del corpo. 

\affusolàre, v. tr. Dare forma di fuso, assottigliare. 

\affusolàto, agg. 1 Sottile; snello. ~ fusiforme. <> tarchiato. 2 Detto di abito, aderente. 
 X   agg. tapering, tapered. 

\affùsto, sm. La base su cui poggia una bocca da fuoco. 

\afgàno, o afghàno, agg. e sm. agg. Dell'Afghanistan. 
sm. Chi è nato, chi abita nell'Afghanistan. 

\Afghanistan Repubblica dell'Asia centrooccidentale, confina con il Turkmenistan, l'Uzbekistan, il Tagikistan a nord, con la Cina per un breve tratto a est, con il Pakistan a est e a sud-est e con l'Iran a ovest. 
Il territorio si estende dal prolungamento dell'altopiano iraniano fino ai massicci del Pamir e del Karakorum ed è attraversato nella parte settentrionale da un sistema montuoso, le catene del Paropamisus e dell'Hindukush (con cime oltre i 5.000 m), che divide il paese in due grandi aree, quella a nord-ovest che scende verso l'Amudarja (il fiume che per un lungo tratto traccia il confine settentrionale) e l'altra a sud-ovest molto più ampia, un altopiano che scende dai 1.500 m fino alle poche centinaia di metri della depressione del Sistan. 
La cima più alta si trova nel massiccio del Koh-i-Baba (5.143 m). 
Le valli sono generalmente ampie e percorse da fiumi che nella stagione del disgelo raggiungono portate notevoli. I fiumi in massima parte appartengono a tre bacini distinti, dell'Amudarja a nord, dell'Indo a est e dell'Helmand a ovest (è quest'ultimo il maggiore fiume del paese, 1.400 km). Quasi tutti terminano nei bacini desertici meridionali. 
Il clima è continentale e prevalentemente arido, poiché le piogge variano dai 100 mm nelle pianure ai 300 mm delle montagne. Altitudine e continentalità determinano forti escursioni termiche, sia diurne che stagionali. La capitale Kabul (3.200.000 ab. nel 2007) sorge all'incrocio di importanti vie di comunicazione stradale. Altre città sono Kandahar, Herat, Mazar-i-Sharif, Jalalabad, Kunduz, Baghlan. 
Buona parte della popolazione è stanziale e abita prevalentemente le vallate dei fiumi principali, ma il fenomeno del nomadismo assume proporzioni rilevanti (popolazione dei Pathani). Il nord è abitato da numerose comunità di origine iranica. 
Il paese è sostanzialmente sottosviluppato e la sua economia si basa sull'agricoltura (cereali e frutta) e la pastorizia nomade. La coltivazione del cotone e l'allevamento di ovini (si ricorda la razza karakul) alimentano l'industria tessile, principale attività industriale insieme e quella alimentare. Buone le risorse naturali (cromo, ferro, berillio) e notevole la produzione di gas naturale che rappresenta con il commercio di tappeti una delle principali voci dell'esportazione. 
STORIA Provincia dell'impero persiano achemenide (VI-IV sec. a. C.), ellenizzata dopo la conquista di Alessandro (329) particolarmente nella Bactriana, la regione fa parte dell'impero kusana (I sec. a. C.-V sec. d. C.) influenzato dal buddhismo. Cominciata con la conquista di Harãt da parte degli arabi (651), l'islamizzazione continuò sotto i Ghaznevidi. Nel 1221-1222 il paese è devastato dalle invasioni mongole. 
Nei secoli XVI-XVII, dopo la rinascita timuride del XV sec., viene suddiviso tra l'Iran e l'India moghul. L'indipendenza, conquistata nel 1747 con l'insediamento di un potere nazionale, minacciata dall'avanzata degli inglesi in India (guerre del 1839-1842, 1878-1880) e da quella dei russi in Asia Centrale, viene riconosciuta nel 1921. 
Dopo l'instaurazione della repubblica (1973) e il successivo colpo di stato comunista (1978), l'URSS, coinvolta a partire dal 1955 in una politica di cooperazione, interviene militarmente nel paese nel dicembre 1979. Il regime che la sostiene e la sua armata di occupazione si scontrano con la resistenza dei moudjahidin. Nel 1988-1989 le truppe sovietiche si ritirano dal paese. Nel 1992, la caduta del regime comunista è seguita dall'instaurazione di un potere islamico. Ma i combattimenti tra fazioni rivali continuano. 
Abitanti-31.900.000 (2007) 
Superficie-647.497 km2 
Densità-49,2 ab./km2 
Capitale-Kabul 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Afghani 
Lingua-Pashto e dari 
Religione-Musulmana di rito sunnita e sciita 

\AFI Sigla di Alfabeto Fonetico Internazionale. 

\afibrinogenemìa, sf. Affezione di tipo emorragico causata da una sensibile diminuzione o all'assenza totale di fibrinogeno nel sangue. 

\aficionado, sm. 1 Acceso ammiratore; fanatico, tifoso. ~ fan. 2 Frequentatore abituale. ~ habitué. 

\àfide, sm. Insetto (noto anche come afide delle rose, Macrosiphon rosae) della famiglia degli Afididi e dell'ordine degli Emitteri. Lungo poco meno di 5 mm, è molto dannoso per i germogli. 

\Afìdidi Famiglia di Insetti Emitteri cui appartengono i pidocchi delle piante. 

\afilàssi, sf. Assenza dei meccanismi di difesa cellulari e umorali. 

\afìllo, agg. Riferito alle piante il cui fusto è privo di foglie. 

\aflatossìna, sf. Micotossina ritenuta la causa dell'insorgere negli organismi superiori di alcuni tumori procurati dalla sua capacità di interagire con il DNA. 

\AFL-CIO Sigla di American Federation of Labour-Congress of Industrial Organization (federazione americana del lavoro-associazione delle organizzazioni industriali). 

\àfnio, sm. Elemento chimico metallico di simbolo Hf, numero atomico 72 e peso atomico 178,49. Si trova nei minerali di zirconio, in quantità comprese tra l'1% e il 5%. Si può ottenere per riduzione del tetracloruro di zirconio con magnesio. Lucente, duttile e resistente alla corrosione, viene impiegato nel controllo dei reattori nucleari. 

\afocàle, agg. Riferito a un sistema ottico centrato i cui fuochi si trovano all'infinito. 

\afòdio, sm. Genere di Insetti Coleotteri. 

\afonìa, sf. Impossibilità di produrre suoni per un'alterazione del meccanismo della fonazione. 

\àfono, agg. Colpito da afonia. ~ flebile. <> squillante. 
 X   agg. voiceless. 
 @   greco àphonos, comp. da a-privativo + phonè voce. 

\aforìsma, sm. Sentenza breve che esprime sinteticamente un pensiero, un insegnamento di vita, un precetto morale risultante da meditazione (voce dotta dal greco aphorismòs, definizione). Si cita, per esempio, un famoso aforisma (o pensiero) di B. Pascal: "Il cuore possiede ragioni che la ragione non conosce". Lo scopo è di colpire l'attenzione con la sinteticità del pensiero e spingere il lettore alla riflessione personale. Famosi furono gli aforismi di Ippocrate (V-VI sec. a. C.). Altre opere che si strutturano sul modello di Ippocrate sono i Saggi di M. de Montaigne (1580), Le massime di F. de La Rochefoucauld (1656), gli Aforismi sulla guerra di R. Montecuccoli (1670), i Pensieri di B. Pascal (1670), I caratteri di J. de La Bruyère (1688), le Lettere dall'Inghilterra di G. C. Lichtenberg e gli Aforismi sulla saggezza della vita del filosofo tedesco A. Schopenhauer (1851). Altri autori che hanno spesso utilizzato aforismi sono J. W. Goethe, Novalis, F. Nietzsche e K. Kraus. ~ massima, motto. 

\Aforismi Prosa di G. Ch. Lichtenberg (postuma 1902-1908). 

\aforisticaménte, avv. In modo aforistico. 

\aforìstico, agg. Che ha forma di aforisma; sentenzioso e conciso. 

\afosità, sf. L'essere afoso. 

\afóso, agg. Detto del tempo o dell'aria, opprimente per l'afa. ~ torrido. <> ventilato. 
 X   agg. sultry, close, sweltering. 

\afòtico, agg. (pl. m.-ci) Privo di luce. Riferito in particolare alla regione delle acque marine che si trova sotto i 200 m. 

\AFP Sigla di Agence France Presse (agenzia della stampa francese). 

\Afragòla Comune in provincia di Napoli (63.900 ab. nel 2007, CAP 80021, TEL. 081). Centro commerciale (mercato di ortaggi e frutta) e industriale (prodotti alimentari, dell'abbigliamento ed edili). Gli abitanti sono detti Afragolesi

\afrasìa, sf. Incapacità di esprimersi correttamente per scritto od oralmente. 

\Àfrica Una delle terre più vecchie del nostro pianeta, fa parte, insieme a Europa e Asia, del continente antico. È divisa dall'equatore quasi a metà della sua lunghezza e i due terzi del suo territorio sono compresi tra i due tropici. È bagnata dal Mediterraneo a nord, dall'oceano Indiano e dal mar Rosso a est, dall'oceano Atlantico a ovest; è separata dall'Eurasia tramite il canale di Suez che fu aperto nel 1869. Si sviluppa per circa 72° (da 37° 20' nord a 34° 50' sud) in longitudine e per circa 69° (da 17° 32' ovest a 51° 23' sud) in latitudine. È larga circa 7.500 km e lunga circa 8.000 km, con una superficie di 30.286.170 km2 (pari a un quinto delle terre emerse). 
Solo nel 1488 il portoghese Bartolomeo Diaz raggiunse il capo di Buona Speranza e Vasco de Gama portò a compimento la circumnavigazione dell'Africa negli anni 1497-1498. L'interno del continente fu perlustrato solo alla fine del XVIII sec., grazie alle spedizioni lungo il Niger dello scozzese M. Park (1795-1805).   +  
Morfologia e rilievo 
La sua forma è compatta e allargata verso ovest, nella parte settentrionale, e triangolare con apice rivolto a sud, nella parte meridionale. Su uno zoccolo di origine archeozoica si sono depositati strati di rocce sedimentarie. Molto comuni sono perciò i bassi e gli altipiani (il più particolare è l'Acrocoro etiopico). Presenti anche numerose fosse tettoniche, originarie dall'unica Grande Rift Valley africana. Le principali sono le due grandi fosse tettoniche di sprofondamento: quella centroafricana, che si sviluppa dalla baia di Sofala alla vallata del medio Nilo, e quella estafricana che inizia a ovest del Kilimangiaro per protrarsi a nord nelle zone del mar Rosso e del mar Morto. Sui tavolati si elevano, solitari, gli antichi massicci vulcanici sahariani dell'Ahaggar (2.918 m) e del Tibesti (3.415 m), e più a sud-est, quelli di formazione più nuova del Kilimangiaro (5.895 m) e del Kenya (5.199 m). Vere catene montuose si incontrano solo a nord, nella regione dell'Atlante, di epoca cenozoica, e all'estremo sud, con le catene sudafricane della regione del Capo. Il litorale è poco articolato, con coste che si estendono per 30.500 km, è piatto e basso a nord, alto e scosceso a sud. Tra le isole che rientrano nel continente, il Madagascar, le Comore, le Seicelle e Socotra nell'oceano Indiano; Madeira, le Canarie, Ascensione, Sant'Elena, isole del Capo Verde, di Bioko, di São Tomé nell'oceano Atlantico. 
Idrografia 
Contrariamente a quanto si pensa, l'Africa è interessata dai bacini dei suoi fiumi per circa la metà del suo territorio e le acque hanno una superficie totale di oltre 600.000 km2. Per la sua struttura, nel continente sono presenti ampi bacini idrografici di cui sono collettori molti fiumi, tra cui il Nilo (che con il Kagera ha una lunghezza di 6.671 km), che riceve le acque che giungono dall'Africa orientale e sfocia nel Mediterraneo, il Congo (4.300 km), o Zaire, nel quale confluiscono le acque equatoriali e che si getta nell'oceano Atlantico, lo Zambesi (2.600 km) e il Limpopo che ricevono le acque dell'Africa centromeridionale e sfociano nell'oceano Indiano, il Niger (4.160 km) e l'Orange che accolgono l'uno le acque delle zone centrooccidentali, l'altro quelle delle zone meridionali e si riversano nell'oceano Atlantico. Tipici delle zone aride sono gli uidian, quasi sempre asciutti. Molto estesi sono i bacini che non hanno un deflusso al mare (bacini dei laghi Ciad e Ngami) e le zone prive di corsi d'acqua (Sahara e Kalahari). I laghi in genere sono localizzati in alcune zone delle fosse tettoniche (Niassa, Tanganica, Kivu, Edoardo, Alberto, Turkana); solo il Vittoria, tra i più grandi del mondo (68.100 km2), è un lago d'altopiano. Il Ciad, lo Ngami e il Makarikani sono poco più grandi di stagni. 
Clima 
Il clima varia molto nelle diverse regioni. Si può distinguere una zona equatoriale, con un clima caldo-umido, minime escursioni termiche stagionali. A nord e a sud di questa fascia vi sono due zone tropicali, con temperature elevate, maggiore escursione termica annuale e una minore piovosità rispetto alla zona equatoriale (1.500 mm annui contro 2.500-4.000 mm). Le zone del Sahara, del Kalahari e della Namibia presentano un clima desertico con temperature che in estate raggiungono i 50°, consistenti escursioni annuali e diurne, precipitazioni quasi inesistenti. Le estreme regioni settentrionali e australi hanno un clima temperato con inverni miti, piogge invernali a nord, estive nella zona del Capo. 
Flora e fauna 
Nella zona settentrionale si ha la tipica vegetazione mediterranea, con pini, querce, agrumi, vite, olivo, palma, coltivazioni di cereali, legumi e cotone; nelle zone più calde ma più alte, e perciò mitigate, si coltivano caffè e tabacco. Le zone desertiche presentano solo vegetazione idonea a vivere in ambienti aridi, con l'eccezione di poche oasi, dove invece crescono palme da dattero, cereali e ortaggi. Nel deserto sono caratteristici i cammelli e i dromedari. Nelle aree subtropicali, vi sono steppe erbose e savane, con alberi come il baobab e il sicomoro. In esse vivono gazzelle, antilopi, struzzi, elefanti, giraffe, gnu, zebre e molti altri erbivori che sono spesso preda di leoni e leopardi. Nella zona equatoriale vi sono ricche foreste pluviali, dove abbondano legni pregiati come il tek, il palissandro, l'ebano e il mogano. Nelle foreste vivono scimmie (gorilla e scimpanzé inclusi), rettili vari, uccelli e insetti. Le coltivazioni tipiche delle zone equatoriali e tropicali sono la canna da zucchero, il caucciù e il banano. La fauna delle zone temperate consta di sciacalli, iene, coccodrilli, avvoltoi, aironi ecc. 
Popolazione 
L'Africa è una delle zone del mondo meno abitate; la sua popolazione, infatti, è di circa 920 milioni di abitanti nel 2005, con una densità di 30 unità per km2, e una distribuzione alquanto eterogenea: le zone desertiche e quelle equatoriali sono praticamente disabitate, mentre zone come quella della valle del Nilo hanno una densità assai elevata, oltre 700 ab per km2. La zona mediterranea, alcune zone del golfo di Guinea, dell'Africa orientale e la zona del Capo, hanno una densità di 40-50 ab. per km2. La popolazione bianca, cioè i più antichi popoli del basso Nilo, i berberi e gli arabi, è prevalente a nord; al sud del deserto prevalgono i neri (sudanesi, nilotici del medio e alto Nilo, bantù); nelle zone di contatto vi sono popolazioni che derivano dall'antica mescolanza tra bianchi e neri (i fellata nel Sudan, i tedà nel Sahara centrale, gli etiopici ecc.). Nelle aspre regioni della steppa dell'Africa australe si ritrovano ottentotti e boscimani; minoranze europee sono nell'Africa mediterranea (francesi, italiani) e nell'estremo sud (inglesi, boeri). Nel Madagascar orientale la popolazione è il risultato dell'unione tra genti nere e malesi; nelle zona equatoriali sono presenti, anche se in numero limitato, i negrilli, o pigmei. 
Economia 
Nelle zone in cui gli europei si sono stabiliti perché hanno trovato condizioni migliori di clima e ambiente (Sudafrica, Zimbabwe, Kenya), l'agricoltura viene praticata in modo più funzionale e vario, così come succede anche in Algeria e Tunisia, dove sono molto diffusi vite, olivo, agrumi ecc. Le zone più colpite dal problema della fame, che negli ultimi trent'anni è cresciuto in maniera vertiginosa, sono quelle dell'Africa centrale e occidentale; la fascia del Sahel è quella che risente maggiormente della siccità. L'allevamento, soprattutto nelle zone della savana e della steppa predesertica, è basato sulla transumanza stagionale, propria della pastorizia nomade; nei periodi di siccità questo trasferimento provoca spesso la morte di migliaia di capi. 
Immense sono le risorse minerarie che servono però a rifornire i paesi industrializzati: bauxite (Guinea), ferro (Liberia, Mauritania, Repubblica sudafricana), rame (Zambia, Zaire). Il primato nel settore minerario è detenuto dalla Repubblica sudafricana che è il maggior produttore mondiale di cromo (di cui è ricco anche lo Zimbabwe) e di oro. Insieme allo Zaire, è tra i maggiori produttori mondiali anche di diamanti; inoltre, è al secondo posto nel mondo (primo in Africa) per la produzione di manganese (che si trova in grande quantità anche in Gabon), e di uranio (insieme a Niger e Namibia, fornisce oltre un terzo della produzione mondiale). Marocco e Tunisia sono grandi produttori di fosfati; Niger e Libia sono tra i produttori mondiali di petrolio, seguiti da Egitto e Algeria. 
Accanto alle mediocri industrie di trasformazione dei prodotti agricoli e di raffinazione dei minerali, hanno visto la luce le prime installazioni meccaniche, metallurgiche, chimiche e petrolchimiche, gli oleodotti per il trasporto del petrolio dai pozzi dell'interno ai porti, i gasdotti e numerose raffinerie costiere. Le industrie non sono ripartite in modo uniforme sul territorio: a parte il Sudafrica, i quattro quinti sono concentrati in dieci paesi, tra cui Egitto (25 % della produzione africana, escluso il Sudafrica), Algeria, Marocco, Nigeria, Kenya, Tunisia, Zambia. 

\Africa (letteratura) Poema di F. Petrarca (1338-1343). 

\Africana, L' Opera in cinque atti di G. Meyerbeer, libretto di E. Scribe (Parigi, 1865). 

\africander  →  "afrikander" 

\africanìsmo, sm. 1 Tendenza favorevole all'espansione coloniale in Africa. 2 Azione politica volta all'autonomia nazionale dei paesi africani. 

\africanìsta, sm. e sf. Studioso di africanistica. 

\africanìstica, sf. Complesso delle scienze umane applicate allo studio dell'Africa. 

\africàno, agg. e sm. agg. Dell'Africa. 
sm. 1 Chi è nato, chi abita in Africa. 2 Dolce o pasticcino ricoperto di cioccolato. 
 X   agg. e sm. African. 

\Àfrico Comune in provincia di Reggio Calabria (3.380 ab. nel 2007, CAP 89030, TEL. 0964). 

\àfrico, sm. Vento che spira da sud-ovest; libeccio. 

\afrikaans, sm. invar. La lingua degli afrikander. 

\afrikander, sm. e sf. invar. Persona di razza bianca nativa del Sudafrica e discendente dai coloni olandesi. 

\afrikaner, agg. e sm. Riferito ai coloni olandesi e ai loro attuali discendenti della Repubblica Sudafricana. 

\Àfro (Udine 1912-Zurigo 1976) Nome d'arte di Afro Basaldella. Pittore. Tra le opere Per un anniversario (1955, New York, Salomon R. Guggenheim Museum). 

\afroamericàno, agg. e sm. Della popolazione americana di origine africana. 

\afroasiàtico, agg. e sm. agg. Dell'Africa e dell'Asia. 
sm. Al plurale, gli abitanti dell'Africa e dell'Asia nel loro insieme. 

\afrocubàno, agg. e sm. Della popolazione cubana di origine africana. 

\afrodisìa, sf. Intensificazione patologica dell'impulso sessuale spontaneo o provocato da farmaci. 

\afrodisìaci Sostanze, generalmente farmacologiche, che possono essere dotate di azione eccitante sugli istinti e sulle funzioni sessuali dell'uomo e della donna. Va rammentato che tale effetto è attestato più da credenze popolari che da dati dimostrati scientificamente. 

\afrodisìaco, agg. e sm. Detto di sostanza (cibo o farmaco) che stimola il desiderio e il piacere sessuale o di aumentare le prestazioni sessuali. ~ erotizzante. <> inibitore. 
 X   agg. e sm. aphrodisiac. 
 @   lat. aphrodisiacus, greco aphrodisiakòs sessuale. 

\Afrodìte Dea dell'amore nella mitologia greca, corrisponde a Venere in quella romana. Un mito la fa nascere dalla spuma del mare fecondata da Urano, un altro la vuole figlia di Zeus e Dione. Moglie di Efesto, amante di Ares, con il quale generò Eros, fu amata anche dai mortali Adone e Anchise, dal quale nacque Enea. Paride, ritenendola più bella di Era e Atena, le offrì la mela d'oro e volle in premio Elena, moglie di Menelao. Questo portò alla guerra di Troia nella quale Afrodite si schierò con i troiani. I maggiori centri di culto dedicati alla dea furono Cipro, Citera, Erice e Corinto. 

\afróre, sm. 1 L'odore penetrante dell'uva in fermentazione. 2 Odore acre di sudore. 

\afrosità, sf. Proprietà del vino di formare schiuma. 

\àfta, sf. Piccola lesione della mucosa degli occhi, della bocca dovuta a infezione. 

\Aftalion, Albert (Ruse 1874-Ginevra 1956) Economista di origine bulgara naturalizzato francese. Tra le sue opere, Le crisi periodiche di sovrapproduzione (1913). 

\aftartodocèti Eretici del Vi sec. che si riallacciavano all'eresia monofisita. 

\after-effect, sm. invar. In psicologia è la variazione nella stima della grandezza, del colore e della forma di una figura quando essa viene percepita subito dopo una figura differente. 

\after-shave, agg. e sm. invar. Dopobarba. 

\aftongìa, sf. Perdita della facoltà di produrre dei suoni dovuta a uno spasmo dei muscoli fonatori. 

\afwillìte, sf. Silicato di calcio idrato monoclino. 

\Afyonkarahisar Città (160.000 ab. nel 2008) della Turchia, capoluogo della provincia omonima. 

\Ag Simbolo chimico dell'argento. 
AG 
Sigla di Autorità Giudiziaria. 

\Agadèz Città (88.600 ab. nel 2005) del Niger, capoluogo del dipartimento omonimo. In passato capitale di un regno Tuareg, oggi importante centro per l'estrazione del sale. 

\Agadir Città e porto del Marocco (350.000 ab. nel 2004), è capoluogo dell'omonima provincia situata sulla costa atlantica. Centro agricolo, commerciale (esportazione di zinco, piombo e manganese), industriale (prodotti metallurgici e alimentari), porto peschereccio e turistico. Vi si trova un aeroporto. Costruita dai portoghesi nel XVI sec., fu rasa al suolo e ricostruita in seguito al violento terremoto del 1960. 
Incidente di Agadir 
Crisi diplomatica internazionale scoppiata nel 1911 in seguito all'invio, da parte della Germania, della nave da guerra Panther nel porto di Agadir, per contrastare le mire di politica coloniale che la Francia aveva sul Marocco. In seguito a trattative, la Germania riconobbe il predominio francese sul Marocco in cambio della cessione di vasti territori in Africa equatoriale. 

\agalattìa, sf. Mancata comparsa del latte nella madre dopo il parto. 

\agàma, sf. Rettile (Agama agama) della famiglia degli Agamidi e dell'ordine degli Squamati. Lunga circa 40 cm, presenta variazioni cromatiche negli esemplari maschili durante il periodo degli accoppiamenti. 

\Agamennon Tragedia di L. A. Seneca (seconda metà del I sec.). 

\Agamènnone Eroe dell'Iliade, figlio di Atreo e re di Argo e Micene. Fu comandante dei greci nella spedizione condotta contro Troia per vendicare il fratello Menelao. Fu costretto a sacrificare la figlia Ifigenia per placare l'ira di Artemide che non permetteva alla flotta di partire; dopo nove anni di assedio, ritornò vittorioso in patria conducendo con sé la schiava Cassandra ma fu ucciso per mano della moglie Clitennestra e del suo amante Egisto. Fu il figlio Oreste a vendicarlo, uccidendo a sua volta la madre e l'usurpatore del trono di suo padre. Le vicende di Agamennone sono narrate nelle tragedie omonime di Eschilo, Seneca e Alfieri. 
Agamennone 
Tragedia di Eschilo contenuta in Oresteia (458 a. C.). 

\àgami, sm. Nome volgare della Psophia crepitans, trampoliere dell'America Latina. Appartiene alla famiglia dei Psofiidi. 

\agammaglobulinemìa, sf. Affezione che consiste in un'assenza o in un forte calo delle gamma-globuline nel sangue; è spesso congenita su base ereditaria. 

\àgamo, agg. Relativo alle piante apparentemente prive di organi sessuali, che si riproducevano asessualmente per agamia. 

\agapanthus, sm. invar. Genere di piante erbacee dell'Africa australe che comprende solamente la specie detta agapanto, coltivata in Europa a scopo ornamentale. 

\àgape, sf. Pasto collettivo e fraterno, fino al II sec. unito strettamente all'Eucarestia, in uso nelle primitive comunità cristiane. Si hanno notizie di questa consuetudine fino al VII sec. Per estensione è divenuto sinonimo di un pasto tra amici in segno di comune affetto. 

\agapète Vedove o vergini della chiesa primitiva che si consacravano al servizio dei religiosi. 

\Agàpito Nome di due papi. 
Agapito I 
Papa tra il 535 e il 536, santo, si oppose alla guerra di Giustiniano contro i Goti. 
Agapito II 
Papa dal 946 al 955. 

\Agar Personaggio biblico. Di origine egiziana, schiava di Sara, concepì con Abramo il suo primogenito Ismaele. Dopo la nascita del figlio di Sara, Isacco, Agar fu costretta ad allontanarsi nel deserto portandosi appresso Ismaele. 

\agar-àgar, sm. invar. Sostanza colloidale estratta da alcune alghe marine. 

\Agaricàcee Famiglia di Funghi Basidiomiceti. Hanno un corpo fruttifero ben sviluppato con le lamelle del cappello che si irradiano dalla porzione centrale. 

\Agaricàli, sm. Ordine di Funghi Basidiomiceti. Alcuni micologi lo considerano un sottordine degli Imenomiceti. 

\agàrico, sm. Fungo (noto anche come agarico delle nebbie, Clitocybe nebularis) della famiglia delle Ticolomotacee e della classe dei Basidiomiceti. Di colore bianco, è commestibile. 

\Agartala Città (189.000 ab. nel 2001) dell'India, capitale dello stato di Tripura. 

\Agàsia di Efeso (I sec. a. C.) Scultore greco. Tra le opere Gladiatore Borghese (I sec. a. C., Parigi, Louvre). 

\Agasse, Jacques Laurent (Ginevra 1767-Londra 1849) Pittore svizzero. Visse per un breve periodo a Parigi per poi stabilirsi a Londra. Dal 1801 al 1845 espose le sue tele, rappresentanti animali, alla Royal Academy. Fu considerato il capofila dei pittori animalisti del suo tempo. 

\Agassi, André (Las Vegas, Nevada 1970-) Tennista statunitense. Professionista dal 1986, dal 1991 entrò nella squadra americana di coppa Davis e l'anno successivo vinse a Wimbledon. Fu anche vincitore agli Open negli Stati Uniti (1994) e in Australia (1995). 

\Agassiz, Louis (Môtier 1807-Cambridge, Mass.1873) Naturalista svizzero, studioso dei Pesci, insegnò alla Harvard University dal 1846. Si oppose alle teorie di Darwin ed elaborò la teoria delle glaciazioni (1841). 

\agastrìa, sf. Mancanza dello stomaco provocata da intervento chirurgico. 

\àgata, sf. Pietra ornamentale tipica di Brasile e Uruguay. È una varietà fibrosa di calcedonio. 

\Àgata Vergine e santa, morì martire circa nel 250, sotto l'imperatore Decio, a Catania, di cui è patrona. Venerata particolarmente in Sicilia, la santa protegge anche la repubblica di San Marino e l'isola di Malta. La tradizione cristiana la vuole invocata contro il fuoco e i fulmini. 

\Agàtocle (Terme 361 a. C.-289 a. C.) Tiranno di Siracusa. Dopo essersi impadronito del potere con la forza nel 317 a. C., cercò di conquistare tutta la Sicilia. La sua condotta provocò l'intervento dei cartaginesi che lo sconfissero a Ecnomo nel 310 a. C. e assediarono Siracusa. Agatocle riuscì a sbarcare in Africa con il suo esercito e, dopo molte vicende, concluse la pace con Cartagine; in breve riconquistò il predominio su tutte le città siciliane, tranne Agrigento. 

\Agatóne Nome di un santo e di un letterato. 
Agatone 
Originario della Sicilia, santo e Papa dal 678 al 681, condannò gli eretici monoteliti durante il sesto concilio ecumenico di Costantinopoli (680-681). Interruppe anche la tradizione di inviare un tributo all'imperatore all'atto dell'elezione di un nuovo pontefice. 
Agatone di Atene 
(Atene 445-Pella 400 ca. a. C.) Vissuto tra gli anni 440 e 400 a. C., poeta tragico greco. Viene ricordato come il probabile iniziatore del genere tragico (Anthos), in cui i personaggi e le circostanze sono libero frutto della fantasia. Restano pochissimi frammenti delle sue opere. 

\àgave, sf. Genere di piante delle Amarillidacee che annovera più di 300 specie originarie della flora messicana e del centro America e presenti nelle zone dal clima arido e semiarido. Sono piante dalle foglie carnose, in rosetta radicale, con margini aculeati e apice spinoso. La fioritura, in genere, avviene una sola volta, in età adulta, tra il decimo e il quarantesimo anno, e spesso è seguita dalla morte della pianta.   +  
 X   sf. agave. 

\Àgave Una delle baccanti. Assassinò il figlio Penteo. 

\Agazzàno Comune in provincia di Piacenza (2.030 ab. nel 2007, CAP 29010, TEL. 0523). 

\Agàzzi, Ròsa (Volongo, Cremona 1866-1951) Educatrice. Diresse, aiutata dalla sorella Carolina (Volongo, Cremona 1870-1945), il "nuovo asilo" di Mompiano (Brescia), primo esperimento italiano di scuola materna attiva per l'educazione della prima infanzia. Il metodo innovativo adottato consisteva nell'impiego di materiali di uso comune e nell'incoraggiamento delle attività individuali spontanee dei bambini, inquadrate nella vita comunitaria della grande famiglia dei bambini. Veniva stimolato il senso di responsabilità e il dialogo dei piccoli. Tra le sue opere, Guida per le educatrici dell'infanzia (1932). 

\agazzìno, sm. Nome volgare del cotoneaster pyracantha arbusto sempreverde a fiori bianchi e frutti rossi. Appartiene alla famiglia delle Rosacee. 

\Agca, Mehmet Alì (Malatya 1958-) Terrorista turco. Ferì gravemente papa Giovanni Paolo II in un attentato il 13 maggio 1981 e nel luglio dello stesso anno fu condannato all'ergastolo. 

\AGDGADU A Gloria Del Grande Architetto Dell'Universo (motto della Massoneria). 

\AGe Sigla di Associazione Genitori. 
AGE 
Sigla di Associazione Giornalisti Europei. 

\age quod agis, loc. avv. Locuzione latina che significa "fa quello che fai". Espressione utilizzata nel senso di porre la massima attenzione a quello che si fa. 

\agelèna, sf. Genere di grossi ragni che vivono tra le erbe o i cespugli dove formano caratteristiche ragnatele a imbuto. 

\Agèllo, Francésco (Casalpusterlengo 1902-Bresso 1942) Asso dell'aviazione. Nel 1934 conquistò il primato di velocità su un idrovolante (709,2 km/h). 

\agèmina, sf. Tecnica di decorazione del metallo che consiste nell'intarsio di lamine di metallo di colore diverso. Tipico dell'arte araba, ma di origine orientale. 

\ageminàre, v. tr. Decorare con agemina. 

\ageminatùra, sf. Decorazione ad agemina. 

\agènda, sf. 1 Taccuino con calendario, in cui si annotano le cose da fare ogni giorno. ~ vademecum. 2 Lista degli argomenti, ordine del giorno. ~ scaletta. 
 X   sf. (diario) diary. 
 @   lat. agenda cose da fare. 

\agenesìa, sf. Patologia che non permette lo sviluppo dell'embrione o di alcuni suoi organi. 

\agenìa, sf. Genere di Insetti Imenotteri che costruiscono il nido sui muri o tra i sassi. Appartiene alla famiglia dei Pompilidi. 

\agenitalìsmo, sm. 1 Malformazione che consiste nella mancanza degli organi genitali. 2 Insufficiente secrezione endocrina delle gonadi. 

\Agèno, Mario (Livorno 1915-Roma 1992) Fisico nucleare italiano. Noto per i lavori sui nuclei e sui rivelatori nucleari. Fu anche studioso di biofisica e di filosofia della scienza. 

\agènte, sm. e sf. 1 Chi agisce; chi produce un dato effetto. ~ incaricato. 2 Chi compie servizi per conto di altri; agente di cambio, operatore di borsa, agente di polizia, poliziotto. 3 Rappresentante, commesso viaggiatore. ~ piazzista. 4 Concessionario, mediatore. ~ intermediario. 5 Causa che provoca una trasformazione. ~ fattore. gli agenti atmosferici erodono il suolo
 X   sm. 1 agent. 2 (polizia) policeman, police officer. 3 (di cambio, di borsa) stockbroker. 
 @   lat. agens,-entis, p.pres. di agere fare. 

\Agente 007 nome in codice di James Bond, agente segreto creato dallo scrittore inglese Jang Fleming, e protagonista di molti film di avventura e spionaggio:   +  
Agente 007 Licenza di uccidere (1962). Regia di Terence Young. Interpreti: Sean Connery, Ursula Andress. Titolo originale: Dr. No (primo film della serie 007). 
A 007 Dalla Russia con amore (1963). Regia di Terence Young. Interpreti: Sean Connery, Daniela Bianchi, Lotte Lenya. Titolo originale: From Russia, with Love 
Agente 007 Missione Goldfinger (1965). Regia di Guy Hamilton. Interpreti: Sean Connery, Gert Froebe, Honor Blackman. Titolo originale: Goldfinger 
Agente 007 Thunderball - Operazione tuono (1966). Regia di Terence Young. Interpreti: Sean Connery, Claudine Auger, Adolfo Celi. Titolo originale: Thunderball 
Agente 007 Vivi e lascia morire (1973). Regia di Guy Hamilton. Interpreti: Roger Moore, Yaphet Kotto, Jane Seymour. Titolo originale: Live and Let Die 
Mai dire mai (1983). Regia di Irvin Kershner. Interpreti: Sean Connery, Klaus Maria Brandauer; Kim Basinger. Titolo originale: Never Say never Again 
007 Vendetta privata (1989). Regia di John Glen. Interpreti: Timothy Dalton, Robert Davi, Anthony Zerbe. Titolo originale: License to Kill 
007 GoldenEye (1996). Regia di Martin Campbell. Interpreti: Pierce Brosnan, Sean Bean, Izabella Scorupco. Titolo originale: GoldenEye
altri film: Agente 007 Si vive solo due volte (You Only Live Twice, 1967, Connery). Agente 007 Al Servizio Segreto Di Sua Maestà (On Her Majesty's Secret Service, 1969, George Lazenby). Agente 007 Una Cascata di diamanti (Diamonds are forever, 1971, Connery). Agente 007 L'Uomo Dalla Pistola D'Oro (The Man With The Golden Gun, 1974, Moore). Agente 007 La Spia Che Mi Amava (The Spy Who Loved Me, 1977, Moore). Moonraker - Operazione Spazio (Moonraker, 1979, Moore). Agente 007 Solo Per I Tuoi Occhi (For Your Eyes Only, 1981, Moore). Octopussy - Operazione priova (Octopussy, 1983, Moore). 007 Bersaglio mobile (A View To A Kill, 1985, Moore). 007 Zona Pericolo (The Living Daylights, 1987, Dalton). Il Domani Non Muore Mai (Tomorrow never dies, 1997, Brosnan). 007 Il mondo non basta (The World Is Not Enough, 1999, Brosnan). 007 La morte può attendere (Die Another Day, 2002, Brosnan)

\Agente segreto, L' Romanzo di J. Conrad (1907). 

\agenzìa, sf. 1 Impresa che assume e tratta affari come intermediaria. ~ concessionaria. agenzia immobiliare. 2 Organizzazione che fornisce determinati servizi. 3 Succursale. ~ filiale. 
 X   sf. 1 agency. 2 (succursale) branch. 3 (collocamento) Employment agency. 
 @   da agente, in modo analogo a mercanzia da mercante

\ageratum, sm. invar. Genere di piante cespugliose dell'America tropicale. Appartiene alla famiglia delle Composite. 

\Agèrola Comune in provincia di Napoli (7.390 ab. nel 2004, CAP 80051, TEL. 081). 

\Agesàndro, Atanodòro, Polidòro (II sec. a. C.) Scultori greci. Autori del celebre gruppo Laocoonte (Vaticano, Musei Vaticani). 

\AGESC Sigla di Associazione Genitori Scuole Cattoliche. 

\AGESCI Sigla di Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani. 

\Agesilào (444?-Cirene 360 ca. a. C.) Re di Sparta circa dal 400 al 360 a. C. Combatté i Persiani in Asia Minore, vinse ma fu in seguito sconfitto dai tebani. Scrissero di lui Nepote, Plutarco e Senofonte. 

\ageusìa, sf. Mancanza della sensibilità gustativa. 

\agevolaménto, sm. Agevolazione. 

\agevolàre, v. tr. 1 Rendere agevole. ~ appianare. <> complicare. 2 Aiutare. ~ favorire. <> osteggiare. 
 X   v. tr. 1 to facilitate. 2 (favorire) to favour. 
 @   deriv. da agevole. 

\agevolazióne, sf. L'agevolare, l'essere agevolato. ~ facilitazione. <> impedimento. 
 X   sf. facility, facilitation. 

\agévole, agg. Che non presenta difficoltà. ~ semplice. <> complesso. 
 X   agg. 1 easy. 2 (strada) smooth. 
 @   lat. mediev. agibilis, deriv. dal lat. agere fare. 

\agevolézza, sf. Facilità e agilità, scioltezza. 

\agevolménte, avv. Senza sforzo, con agilità. 

\Agfa-Gevaert Società tedesca con sede a Leverkusen tra le maggiori produttrici di pellicole fotografiche, nastri magnetici e apparecchi per il trattamento delle immagini. 

\aggallàto, sm. Terreno galleggiante che si forma per l'ammucchiarsi di erbe, rami secchi, piante palustri. 

\agganciaménto, sm. 1 L'agganciare, l'agganciarsi. 2 Modo in cui sono agganciate due parti meccaniche. 

\agganciàre, v. v. tr. 1 Unire tramite gancio. agganciare un vagone al convoglio. 2 Fermare qualcuno per parlargli; stabilire un contatto. ~ contattare. LOC: ha agganciato una ragazza. 3 Inseguire il nemico per obbligarlo a combattere. 
v. rifl. 1 Collegarsi tramite un gancio. 2 Collegarsi, far riferimento. ~ congiungersi. <> disgiungersi. 
 X   v. tr. 1 to hook. 2 (collegare) to link. 3 (ferr.) to couple. 
 @   da a-+ deriv. da gancio

\agganciatòre, sm. 1 Operaio di una squadra di perforazione addetto ad avvitare e svitare le aste della batteria di perforazione per la trivellazione di un pozzo petrolifero. 2 Addetto alla stazione di un pozzo di estrazione che si occupa di agganciare e sganciare i vagoni di un convoglio. 

\aggàncio, sm. 1 Agganciamento. ~ relazione. 2 Dispositivo meccanico per collegare due veicoli. 3 Al plurale, aderenze, contatti. ~ appoggi. 
 X   sm. (contatto) contact. 

\aggangheràre, v. tr. Fornire di gangheri; fermare con gangheri. 

\aggéggio, sm. Oggetto che non si sa ben definire. ~ arnese. 
 X   sm. device, contraption, gadget. 

\aggelàre, v. v. tr. Gelare. ~ agghiacciare. 
v. intr. Agghiacciarsi. ~ raggelare. 

\aggentilìre, v. tr. Ingentilire. 

\Aggèo (sec. VI a. C.) Decimo profeta minore della Bibbia, operò intorno al 520 a. C. al ritorno dall'esilio. Attivissimo nella ricostruzione del tempio di Gerusalemme, della quale perorò la causa nell'omonimo scritto indirizzato ai Giudei. 

\àggere, sm. Rialzo edificato a difesa di accampamenti o per espugnare fortificazioni. Può essere in terra, legname o muratura. 

\aggettàre, v. intr. Sporgere in fuori, detto di elementi architettonici come cornici, bozze e simili. 

\aggettivàle, agg. Di aggettivo. 

\aggettivàre, v. tr. Conferire valore aggettivale. 

\aggettivazióne, sf. 1 L'aggettivare. 2 Il modo di usare gli aggettivi. 

\aggettìvo, sm. Parte variabile del discorso che qualifica o determina un sostantivo. ~ attributo. 
 X   sm. adjective. 
 @   lat. tardo adiectivum, deriv. da adiectus, p.p. di adicere aggiungere. 

\aggètto, sm. 1 Sporgenza di un elemento rispetto al profilo di una costruzione; l'elemento stesso. 2 In alpinismo, sporgenza rocciosa. 

\agghiacciaménto, sm. Intenso e repentino raffreddamento. 

\agghiacciànte, agg. Spaventoso, terribile. ~ terrificante. 
 X   agg. appalling, dreadful, (fig.) chilling. 

\agghiacciàre, v. v. tr. 1 Gelare. 2 Paralizzare per lo spavento. 
v. intr. pron. Diventare di ghiaccio. 

\agghiàccio, sm. Locale della macchina del timone. 

\agghindaménto, sm. L'agghindare, l'agghindarsi, l'essere agghindato. 

\agghindàre, v. v. tr. Vestire, adornare con eleganza ricercata; abbellire. ~ addobbare. <> spogliare. 
v. rifl. Ornarsi, farsi bello con leziosità e affettazione. ~ azzimarsi. 
 X   v. rifl. to dress oneself up, to deck oneself out. 

\àggio, sm. Maggior valore di una valuta nei confronti di un'altra rispetto alla parità ufficiale; in borsa è la differenza fra il valore nominale di un titolo e la sua quotazione più elevata. 

\aggiogàre, v. tr. 1 Sottomettere al giogo. 2 Soggiogare. 

\aggiornaménto, sm. 1 L'aggiornare, l'aggiornarsi, l'essere aggiornato. 2 Rinvio, posticipazione ad altra data. aggiornamento di una riunione ad altra data. 3 Adeguamento a nuove necessità. 
 X   sm. 1 bringing up to date, updating. 2 (rinvio) postponement, adjournment. 
 @   deriv. da aggiornare

\aggiornàre, v. v. tr. 1 Adeguare ai livelli di ricerca più recenti. ~ rivedere. 2 Mettere al corrente. fu aggiornato sulle ultime novità. 3 Rimandare a data successiva la prosecuzione di una riunione. ~ prorogare. i lavori del parlamento furono aggiornati ad altra data. 4 Rinnovare. aggiornare il guardaroba
v. rifl. Rinnovare la propria preparazione culturale, adeguarsi ai tempi. ~ informarsi. 
 X   v. tr. 1 to bring up to date, to update. 2 (rinviare) to postpone. v. rifl. to keep oneself up to date. 
 @   franc. ajourner

\aggiornàto, agg. 1 Riveduto, rielaborato secondo le conoscenze più recenti. 2 Si dice di chi è bene informato su notizie e avvenimenti recenti o di chi si sa adattare alle situazioni. 
 X   agg. up-to-date. 

\aggiotàggio, sm. Reato commesso da chi, con notizie false o con altri mezzi, tende a far variare i prezzi delle merci per trarne profitti illeciti. 
 X   sm. stockjobbing, agiotage. 

\aggiotatóre, sm. Colpevole di aggiotaggio. 

\aggiraménto, sm. L'aggirare, l'essere aggirato. ~ inganno, raggiro. 

\aggiràre, v. v. tr. 1 Circondare, prendere alle spalle. ~ accerchiare. 2 Scansare, evitare. ~ schivare. <> affrontare. aggirare un ostacolo. 3 Abbindolare qualcuno. si fece aggirare con facili promesse
v. intr. pron. 1 Vagare, andare attorno. ~ gironzolare. 2 Ammontare a circa. ~ approssimarsi. il guadagno si aggira sui tre milioni
 X   1 to go round. 2 (ingannare) to trick. v. intr. pron. to wander about. 
 @   da a-+ girare

\aggiudicàre, v. tr. Assegnare una cosa a qualcuno. ~ conferire. <> revocare. la commissione gli aggiudicò l'appalto
 X   v. tr. 1 to award. 2 (all'asta) to knock down. 
 @   lat. adiudicare, comp. da ad-+ iudicare giudicare. 

\aggiudicatàrio, sm. Colui al quale si aggiudica qualcosa. 

\aggiudicazióne, sf. L'attribuzione al maggior offerente dell'oggetto che si vende all'asta; l'assegnazione dell'accollo all'appaltatore. 

\aggiùngere, v. v. tr. Mettere, dare, dire in più; soggiungere; sommare. ~ addizionare. <> decurtare. 
v. intr. pron. o rifl. Unirsi. ~ aggregarsi. <> levarsi. 
 X   v. tr. to add. 
 @   lat. adiungere, comp. da ad-+ iungere. 

\aggiùnta, sf. Ciò che si aggiunge. ~ integrazione. 
 X   sf. addition. 

\aggiuntàre, v. tr. Congiungere insieme due o più pezzi complementari di una stessa cosa. 

\aggiuntatùra, sf. Congiunzione di pezzi complementari, per lo più non rigidi. 

\aggiuntìvo, agg. 1 Che viene aggiunto. ~ supplementare. 2 Che serve ad aggiungere. ~ integrativo. <> basilare, essenziale. 

\aggiùnto, agg. Si dice di chi aiuta o sostituisce qualcuno in un ufficio. 
Operatore aggiunto (o più semplicemente aggiunto) di una matrice: vedi "aggiunzione".
 X   agg. assistant.  (the adjoint of a matrix)

\aggiunzióne, sf. 1 Atto, operazione dell'aggiungere. 2 La cosa aggiunta. 3 In matematica, con questo termine vengono indicate diverse operazioni che assegnano a insiemi, matrici, … altri oggetti matematici (per esempio vedi   +   qui per le matrici aggiunte)
 X   sf. (mat.) adjunction, (matrice aggiunta) adjoint matrix.

\Àggius Comune in provincia di Sassari (1.640 ab. nel 2008, CAP 07020, TEL. 079). 

\aggiustàbile, agg. Che si può aggiustare; a cui si può porre rimedio. 

\aggiustàggio, sm. Operazione che consiste nel dare a un pezzo le dimensioni in modo da farlo combaciare esattamente con gli altri. 

\aggiustaménto, sm. Accomodamento. ~ conciliazione. <> dissidio. 

\aggiustàre, v. v. tr. 1 Rimettere in buono stato; riparare. ~ sistemare. <> danneggiare. aggiustare un'apparecchiatura. 2 Sistemare. fu trovato il modo di aggiustare la questione. 3 Acquistare precisione. aggiustare la mira. 
v. rifl. Venire a un accordo. 
v. intr. pron. Sistemarsi. la questione si aggiusterà da sola
 X   v. tr. 1 (riparare) to fix, to repair, to mend. 2 (ordinare) to adjust. 
 @   da a-+ deriv. da giusto

\aggiustàta, sf. Riparazione fatta alla meglio. 

\aggiustatòre, sm. Operaio capace di forgiare pezzi metallici seguendo un modello utilizzando le soli mani o servendosi di utensili specifici. 

\aggiustatùra, sf. Operazione dell'aggiustare, riparazione; il punto in cui un oggetto è stato aggiustato. 

\agglomeraménto, sm. Ammasso di cose o assembramento molto fitto di persone. 

\agglomerànte, sm. Materiale cementizio usato come legante idraulico. 

\agglomeràre, v. v. tr. Ammassare, ammucchiare insieme cose diverse e di varia origine. ~ accumulare. <> spargere. 
v. rifl. Ammassarsi. 
 X   v. tr. e rifl. to agglomerate.
 @   lat. agglomerare aggomitolare, comp. da ad-+ deriv. da glomus,-eris gomitolo. 

\agglomeràto, sm. 1 Insieme di edifici che formano un centro abitato. ~ nucleo. 2 Blocco di frammenti rocciosi. ~ ammasso. 
 X   sm. 1 (urbano) urban conglomeration. 2 (rocce) conglomerate. 

\agglomerazióne, sf. L'agglomerare, l'agglomerarsi. 

\agglutinànte, agg. Che agglutina. 

\agglutinàre, v. v. tr. 1 Unire con il glutine o con sostanze adesive. ~ saldare. <> scollare. 2 Produrre agglutinazione. 
v. intr. pron. Agglomerarsi. 

\agglutinazióne, sf. 1 Fenomeno per cui elementi corpuscolari sospesi in un liquido si ammassano e precipitano. 2 Fenomeno per cui a un tema invariato si aggiunge un affisso o un altro elemento grammaticale. 
 @   lat. agglutinatio,-onis. 

\agglutinògeno, sm. Sostanza antigenica che stimola la comparsa dei corrispondenti anticorpi detti agglutinine. 

\aggobbìre, v. v. tr. Far divenire gobbo. 
v. rifl. e intr. Divenire gobbo o curvo della persona. 

\aggomitolàre, v. v. tr. Avvolgere in gomitolo. ~ avvolgere, avviluppare, avvoltolare. <> sgomitolare. 
v. rifl. Rattrappirsi, ripiegarsi su se stesso. 

\aggottàre, v. tr. Togliere l'acqua da scavi o da una barca. 

\aggottatóio, sm. Arnese per aggottare. 

\aggottatùra, sf. L'aggottare. 

\aggradàre, v. intr. Piacere, riuscire gradito. ~ garbare. <> dispiacere. 

\aggradiménto, sm. Gradimento. 

\aggradìre, v. tr. Gradire. 

\aggraffàre, v. tr. Afferrare con graffe. 

\aggraffatùra, sf. 1 Agganciatura con graffe. 2 Unione di due lamiere o di due bordi della stessa lamiera eseguita sovrapponendo i lembi e ripiegandoli due volte assieme. 

\aggraffignàre, v. tr. Sgraffignare. 

\aggranchiàre, v. intr. Intirizzire per il freddo, rattrappirsi. 

\aggranchìre, v. tr. Rattrappire. ~ intirizzire. 

\aggrandìre, v. tr. Far grande. 

\aggrappànte, agg. Relativo a un organo vegetale che consente di sostenere una pianta (es. radici dell'edera). 

\aggrappàre, v. v. tr. Afferrare. 
v. rifl. Appigliarsi, afferrarsi. ~ agguantarsi. <> staccarsi. 
 X   v. rifl. to cling to. 
 @   da a-+ deriv. da grappa. 

\aggraticciàre, v. tr. Intrecciare a mo' di graticcio. 

\aggravaménto, sm. Peggioramento, specialmente di una malattia. 

\aggravànte, agg. Che aggrava; elemento che rende più grave un reato. ~ peggiorativo. <> attenuante. 
 X   agg. aggravating circumstance. 

\aggravàre, v. v. tr. Rendere più grave; peggiorare. ~ accrescere. <> alleviare. 
v. intr. Peggiorare. 
v. intr. pron. Peggiorare. ~ acuirsi. 
 X   v. tr. 1 (peggiorare) to make worse. 2 (aumentare) to increase. 3 (appesantire) to make heavy, to weigh down. v. intr. pron. to worsen. 
 @   lat. aggravare, comp. da ad-+ deriv. di gravis pesante. 

\aggravàto, agg. e sm. 1 Che è fatto più grave. 2 Di malato, peggiorato. 

\aggràvio, sm. Peso che aggrava; aumento di oneri, di tributi. ~ gravame. <> alleggerimento. 

\aggraziànte, agg. Che aggrazia. 

\aggraziàre, v. tr. Dare grazia. 

\aggraziàto, agg. Pieno di grazia, armonioso. ~ leggiadro. <> goffo. 
 X   agg. graceful. 

\aggredìre, v. tr. 1 Assalire con violenza e improvvisamente. ~ assalire. 2 Investire con ingiurie o con minacce. ~ insultare. 3 Affrontare, prendere di petto. <> evitare. aggredire un problema
 X   v. tr. to attack, to assault. 
 @   lat. aggredi, comp. da ad-verso + gradi incedere, camminare. 

\aggregàbile, agg. Che si può aggregare. 

\aggregàre, v. v. tr. Unire a un gruppo. ~ annettere. <> disgregare. 
v. intr. pron. o rifl. 1 Associarsi, unirsi. 2 Ammassarsi. 
 X   v. tr. (annettere) to annex. v. intr. pron. o rifl. 1 to aggregate. 2 (unirsi a) to join. 
 @   lat. aggregare, comp. da ad-+ deriv. da grex, gregis gregge. 

\aggregàto, agg. e sm. agg. Unito a un gruppo, associato. ~ aggiunto. <> dissociato. 
sm. Unione di parti. ~ complesso, insieme. 

\aggregazióne, sf. 1 L'aggregare, l'aggregarsi, l'essere aggregato. ~ congiungimento. <> disgregazione. 2 Attrazione molecolare da cui dipende lo stato fisico della materia. 

\aggreggiàre, v. v. tr. Unire al gregge. ~ imbrancare. 
v. rifl. Formare un gregge. ~ aggrupparsi. 

\aggressìna, sf. Sostanza che resiste alla fagocitosi e fa calare le difese naturali dell'organismo. 

\aggressióne, sf. 1 L'aggredire, assalto improvviso. ~ attacco. 2 Offensiva. ~ incursione. 
 X   sf. attack, assault, aggression. 

\aggressivaménte, avv. In modo aggressivo. ~ violentemente. 

\aggressività, sf. L'essere aggressivo; violenza. ~ irruenza. 
 X   sf. aggressiveness. 
In psicoanalisi è il fattore che sta alla base di fantasie e comportamenti volti alla distruzione di sé o di altri. 
In psicologia è l'inclinazione a instaurare rapporti di competitività con altre persone per soddisfare i propri bisogni. 
In etologia è il complesso degli atteggiamenti di ostilità che si manifestano come reazione a minacce al proprio potere; in genere sono diretti alla difesa del territorio, alla conquista di una preda o al successo dell'accoppiamento. 

\aggressìvo, agg. e sm. agg. Che aggredisce o è pronto ad aggredire; violento, irruento. ~ impetuoso. <> accomodante. 
sm. 1 Persona aggressiva. 2 Sostanza tossica usata in genere come mezzo di offesa. ~ acido, corrosivo. 
 X   agg. aggressive. 

\aggressóre, agg. e sm. 1 Che, chi aggredisce o ha aggredito. ~ assalitore. <> vittima. 2 Invasore, attaccante. ~ nemico. 
 X   sm. aggressor, assailant. 

\aggricciàre, v. tr. Agghiacciare per freddo o per spavento. 

\aggrinzàre, v. tr. Raggrinzire. 

\aggrinzìre, v. v. tr. Rendere grinzoso. 
v. rifl. Prendere le grinze. 

\aggrondàre, v. intr. e rifl. Aggrottare le sopracciglia in segno di corruccio, sdegno, o perplessità. 

\aggroppàre, v. tr. Curvare come una groppa. 

\aggrottàre, v. tr. Contrarre le ciglia per ira, minaccia o severità. ~ corrugare. <> distendere. 
 X   v. tr. (sopracciglia) to frown. 

\aggrottàto, agg. Corrugato, accigliato. 

\aggrovigliaménto, sm. L'aggrovigliare, l'aggrovigliarsi. ~ groviglio. 

\aggrovigliàre, v. v. tr. Fare un groviglio, intrecciare. ~ avviluppare. <> dipanare. 
v. intr. pron. o rifl. Avvilupparsi, intrecciarsi. ~ ingarbugliarsi. <> semplificarsi. 
 X   v. tr. to tangle. v. rifl. (fig.) to become complicated. 
 @   da a-+ deriv. da groviglio. 

\aggrovigliàto, agg. 1 Intrecciato, ingarbugliato. 2 Complicato, confuso. ~ complesso. <> chiaro. 
 X   agg. tangled. 

\aggrovigliatùra, sf. L'aggrovigliare, l'aggrovigliarsi e l'effetto. 

\aggrumàre, v. v. tr. Far coagulare; rapprendere in grumi. 
v. intr. pron. Coagularsi, rapprendersi. ~ raggrumarsi. 

\aggruppaménto, sm. L'aggruppare. 

\aggruppàre, v. tr. Raccogliere in gruppo. 

\agguagliaménto, sm. 1 Azione ed effetto dell'agguagliare. 2 In veterinaria è lo studio del consumo degli incisivi negli animali domestici per valutarne l'età. 

\agguagliàre, v. tr. Uguagliare. ~ pareggiare. 

\agguàglio, sm. Confronto. ~ paragone. 

\agguantàre, v. tr. Prendere con prontezza e con forza. ~ acciuffare, ghermire. <> mollare. 
 X   v. tr. to seize, to catch. 

\agguàto, sm. 1 Attacco improvviso; imboscata. ~ trappola. 2 Il luogo da cui si tende l'agguato. 
 X   sm. 1 (trappola) trap, snare. 2 (imboscata) ambush. 

\agguerrìre, v. v. tr. Rendere atto alla guerra. ~ armare. <> sguarnire. 
v. rifl. Prepararsi alla guerra. ~ rafforzarsi. 

\agguerrìto, agg. 1 Forte, resistente. ~ fortificato. <> vulnerabile. 2 Valente, preparato, ferrato. ~ esperto. <> impreparato. 
 X   agg. fierce. 

\àghà, sm. Titolo, di derivazione turca, per indicare funzionari del sultano, civili o militari. 

\aghétto, sm. Cordoncino con puntale di metallo per allacciare fascette, scarpe e simili. ~ stringa, passamano. 

\aghifòglia, sf. Pianta arborea con foglie aghiformi. <> latifoglia. 

\aghifórme, agg. Che ha forma di ago. ~ aguzzo. <> smussato. 

\AGI Sigla di Associazione Guide Italiane. 

\agiataménte, avv. In modo agiato; comodamente, confortevolmente. ~ bene. 

\agiatézza, sf. Comodità di vita, prosperità. ~ benessere. <> indigenza. 
 X   sf. ease, comfort. 

\agiàto, agg. Benestante, abbiente. ~ facoltoso. <> squattrinato. 
 X   agg. 1 (modo di vivere) easy. 2 (persona) well-to-do, well-off. 

\agìbile, agg. Detto di costruzione che ha i requisiti di sicurezza previsti dalla legge. ~ utilizzabile. <> inabitabile. 
 X   agg. (fabbricato) habitable. 

\agibilità, sf. Il possesso dei requisiti che rendono agibile un edificio. 

\Àgide Nome di sovrani. 
Agide I 
Fondò la dinastia spartana degli Agiadi. 
Agide II 
(?-397 a. C.) Re di Sparta dal 426 al 401 a. C. Fratello di Agesilao, si dimostrò un valente generale nella guerra del Peloponneso. 
Agide III 
(?-331 a. C.) Re di Sparta dal 338 al 331 a. C. Si alleò ai persiani contro Alessandro Magno. 
Agide IV 
(?-240 a. C.) Re di Sparta dal 245 al 241 a. C. Tentò di mettere in atto una riforma sociale, ma fu assassinato dagli efori. Ispirò a Plutarco la sua Vita e ad Alfieri una tragedia. 

\àgile, agg. 1 Che si muove con scioltezza. ~ flessuoso. <> impacciato. 2 Pronto. ~ spigliato. <> maldestro. 3 Vivace. ~ acuto. <> tardo. 
 X   agg. nimble, agile. 
 @   lat. agilis, deriv. da agere spingere. 

\agilità, sf. 1 Scioltezza e facilità nei movimenti. ~ scatto. <> goffaggine. 2 Vivacità, prontezza. ~ perspicacia. <> ottusità. 
 X   sf. nimbleness, agility. 

\agilménte, avv. 1 Con agilità. ~ scioltamente. 2 Scorrevolmente. ~ facilmente. 

\Agilùlfo (?-Milano 616) Re dei longobardi dal 591 al 616, fu marito di Teodolinda, figlia di Garibaldo, duca di Baviera e già moglie di Autari. Agigulfo consolidò sotto il suo dominio il regno longobardo in Italia; in particolare lottò contro il duca ribelle Gaidulfo di Bergamo e l'esarca di Ravenna. L'influenza di Teodolinda sul re fu determinante nella conversione dei longobardi al cattolicesimo. Infatti Agigulfo in un primo tempo avverso a papa Gregorio Magno, concluse con questi una pace in seguito alla quale fece anche battezzare il figlio Adaloaldo. S'impegnò contro i duchi ribelli all'autorità regia consolidando lo stato longobardo e ampliandone i confini. Sotto il suo regno il Friuli fu teatro dell'invasione degli avari (610). 

\àgio, sm. 1 Comodità; possibilità; il tempo necessario per fare qualcosa. ~ comfort. <> disagio. 2 Al plurale, le comodità della vita. ~ ricchezza. <> ristrettezze. 
 X   sm. comfort, ease. 

\agiografìa, sf. 1 Biografia di un santo; studio a fini edifficatori della vita dei santi. 2 Biografia celebrativa. 

\agiogràfico, agg. 1 Che si riferisce all'agiografia. 2 Acriticamente elogiativo; celebrativo. ~ apologetico. <> denigratorio. 

\agiògrafo, sm. Chi scrive o studia le vite dei santi. 
 @   greco hàgios santo + grafo. 

\agiologìa, sf. Studio documentato della vita e delle opere dei santi. 

\agiòlogo, sm. Studioso di agiologia. 

\AGIP Sigla di Azienda Generale Italiana Petroli. 

\Agìra Comune in provincia di Enna (8.360 ab. nel 2007, CAP 94011, TEL. 0935). 

\agìre, v. intr. 1 Operare, fare. ~ comportarsi. <> oziare. 2 Esercitare un'azione. ~ funzionare. 
 X   v. intr. 1 to operate, to act. 2 (compiere un'azione) to take effect. 3 (tecn.) to function, to work. 
 @   lat. agere fare. 

\AGIS Sigla di Associazione Generale Italiana dello Spettacolo. 

\agitaménto, sm. L'operazione dell'agitare. 

\agitàre, v. v. tr. 1 Scuotere con energia. ~ sballottare. 2 Discutere. ~ dibattere. agitare una questione. 3 Turbare. ~ impressionare. <> rassicurare. i pensieri gli agitarono la mente. 4 Eccitare, sobillare, infiammare. ~ istigare. <> placare. 
v. intr. pron. o rifl. 1 Muoversi con ansia. ~ smaniare. 2 Di idee, turbinare nella mente. ~ ribollire. 3 Unirsi in un'agitazione politica o sociale. LOC: gli operai si agitarono per rivendicare trattamenti migliori. 4 Turbarsi. ~ inquietarsi. 
 X   v. tr. 1 to shake, to agitate. 2 (turbare) to disturb. v. intr. pron. o rifl. 1 to toss. 2 (inquietarsi) to become upset. 3 (pol.) to agitate. 
 @   lat. agitare

\agitàto, agg. 1 Mosso, sconvolto. ~ burrascoso. mare, oceano agitato. 2 Eccitato, inquieto. ~ concitato. <> placido. era agitato dalla preoccupazione. 3 Esecuzione concitata, in musica. 
 X   agg. 1 rough, agitated, troubled. 2 (irrequieto) restless. 

\agitatóre, sm. 1 Chi incita ad azioni di protesta. ~ sovversivo. <> conciliatore. 2 Ogni strumento usato per agitare e mescolare. 

\agitazióne, sf. 1 Turbamento, eccitazione. ~ inquietudine, fermento. <> imperturbabilità. 2 Azione politica o sindacale di protesta. ~ vertenza. 
 X   sf. 1 agitation, anxiety. 2 (pol.) unrest. 

\Aglàia Divinità latina. Una delle tre Grazie. 

\àgli, prep. art. m. pl. Composta da a e gli. 

\Agli dei ulteriori Prosa di G. Manganelli (1972). 

\agliàceo, agg. Di aglio. 

\agliàio, sm. Luogo piantato ad agli. 

\Agliàna Comune in provincia di Pistoia (16.270 ab. nel 2008, CAP 51031, TEL. 0574). Centro industriale (prodotti tessili). Gli abitanti sono detti Aglianesi

\agliànico, sm. Vitigno tipico dell'Italia meridionale; il vino che se ne ricava. 

\Agliàno Comune in provincia di Asti (1.710 ab. nel 2009, CAP 14041, TEL. 0141). 

\agliària, sf. Nome volgare dell'Alliaria officinalis così chiamata per il suo odore di aglio. 

\agliàta, sf. Salsa a base di aglio e aceto. 

\Agliè Comune in provincia di Torino (2.590 ab. nel 2009, CAP 10011, TEL. 0124). 

\Aglièntu Comune in provincia di Sassari (1.170 ab. nel 2007, CAP 07020, TEL. 079). Centro agricolo (cereali, uva e olive) e dell'allevamento (bovini, ovini) della Gallura. 

\agliétto, sm. Aglio fresco, in erba. 

\àglio, sm. Angiosperma (Alium sativum) della famiglia delle Gigliacee e dell'ordine delle Liliiflore. A forma di bulbo, è ampiamente utilizzato in gastronomia, ma trova utilizzo anche in medicina per la cura dell'ipertensione e per le sue proprietà diuretiche. È originario dell'Asia centrale. 
 X   sm. garlic. 

\Àglio, Andrèa Salvatóre (Arzo, Lugano 1736-1786) Scultore italiano. Tra le opere, le statue del Grande Giardino a Dresda, un tavolo realizzato per il re di Sardegna e un altare rococò (1756, chiesa di Borna). 

\aglipòrro, sm. Pianta ortiva detta comunemente cipollina. 

\aglobulìa, sf. Eccessiva mancanza di globuli rossi nel sangue. 

\aglossìa, sf. Mancanza della lingua causata da un'alterazione nel corso dello sviluppo embrionale. 

\Àgna Comune in provincia di Padova (3.290 ab. nel 2007, CAP 35021, TEL. 049). 

\Agnadèllo Comune in provincia di Cremona (3.650 ab. nel 2008, CAP 26020, TEL. 0373). 

\Agnàna Càlabra Comune in provincia di Reggio Calabria (650 ab. nel 2007, CAP 89040, TEL. 0964). 

\Agnàno Antico cratere dei campi Flegrei in trasformazione solfarica. Il lago che si era formato lungo i 6,5 km. di perimetro venne prosciugato nel 1870. 

\Agnàno Tèrme Centro della Campania in provincia di Napoli. Noto per l'omonimo ippodromo, il più importante della Campania. Oggi Agnano corrisponde ad una zona di Napoli, a cavallo tra i quartieri di Fuorigrotta e di Bagnoli, che fanno parte della decima municipalità del Comune. Una piccola parte di Agnano rientra nel comune di Pozzuoli (frazione Pisciarelli) 

\Agnàti  Gruppo (non sistematico) di   +   vertebrati acquatici privi di mandibole e mascelle; comprendono le lamprede e i missionidi.

\agnatìa, sf. Mancanza dello sviluppo dell'osso della mandibola. 

\agnatìzio, agg. Che riguarda l'agnazione. 

\agnàto, sm. Congiunto in linea maschile. 

\agnazióne, sf. Parentela in linea maschile. 

\agnellatùra, sf. Il tempo che nascono gli agnelli; la nascita di essi. 

\Agnèlli, Giovanni (Villar Perosa 1866-1945) Grande pioniere dell'automobilismo italiano, nel 1899 fondò la società automobilistica FIAT, della quale fu dapprima amministratore delegato e poi presidente. 
Giovanni, detto Gianni, (Torino 1921-) 
Nipote dell'omonimo fondatore della FIAT, nel 1966 ha assunto la presidenza del gruppo. Nel 1991 è stato eletto senatore a vita. Nel 1996 ha lasciato la direzione a Cesare Romiti. 
Umberto (Losanna 1934-) 
Fratello di Gianni, fu amministratore delegato della FIAT dal 1970 al 1979 e poi vicepresidente di FIAT e IFI. 
Susanna (Torino 1922-) 
Sorella di Gianni e Umberto, ha scelto di dedicarsi alla vita politica. Nel 1975 ha pubblicato Vestivamo alla marinara. 

\agnellìno, agg. e sm. agg. Relativo all'agnello. 
sm. 1 Pelle d'agnello conciata in bianco con bioccoli di lana. 2 Lana d'agnello utilizzata per la fabbricazione di alcuni tipi di cappelli. 

\agnèllo, sm. 1 Il nato dalla pecora. 2 Persona mite, inoffensiva. non si rivolta mai in malo modo, è proprio un agnello. 3 Piatto composto da carne di agnello. 4 Pelle d'agnello, utilizzata per pellicce. 
 X   sm. lamb. 
 @   lat. agnellus, dimin. di agnus agnello. 

\agnellóne, sm. 1 Ovino dai due ai sei mesi destinato alla macellazione. 2 Pelliccia di agnello adulto. 

\agnellòtto, sm. Minestra di pasta, con ripieno. ~ raviolo, tortellino. 

\Agnèse Nome di due sante cristiane. 
Agnese 
Vergine e santa. Patì il martirio a soli dodici anni, nel 251 sotto Decio. Altri fanno risalire la sua morte a Valeriano o Diocleziano. Lo stesso Costantino iniziò il culto di questa vergine santa facendo costruire una basilica sopra la sua tomba a Roma (via Nomentana). 
Agnese di Assisi 
(Assisi 1197-1253) Sorella di Santa Chiara, fu badessa al convento fiorentino fondato del 1219. Fu canonizzata da Benedetto XIV. 

\Agnese di Dio Film drammatico, americano (1985). Regia di Norman Jewison. Interpreti: Jane Fonda, Anne Bancroft, Meg Tilly. Titolo originale: Agnes of God 

\Agnese va a morire, L' Romanzo di R. Viganò (1949). 

\Agnèsi, Marìa Gaetàna (Milano 1718-1799) Matematica. Si applicò allo studio della cubica razionale nota come versiera. Tra le sue opere, Istituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana (1748). 

\Agnétti, Vincenzo (Milano 1926-1981) Artista italiano. Esponente dell'arte concettuale. Tra le opere Sei villaggi differenti (1974) e Della provvisorietà (1977). 

\agnizióne, sf. Nella letteratura teatrale e romanzesca, la rivelazione finale della vera identità di uno o più personaggi. ~ riconoscimento. 

\Àgno Fiume (110 km) del Veneto, affluente del Brenta. 

\agnocàsto, sm. Nome volgare di un alberello della regione mediterranea. Appartiene alla famiglia delle Verbenacee. 

\agnolòtto, sm. Quadratino o mezzaluna di pasta all'uovo ripieno di carne brasata, uovo e formaggio. ~ raviolo.   +  

\agnòmen, sm. Quarto elemento del nome di un cittadino romano dopo il praenomen, il nomen e il cognomen

\Agnon, Shemuel Josef (Buczac, Ucraina 1888-Rehovoth, Tel Aviv 1970) Pseudonimo di Shemuel Josef Czaczkes. Romanziere. Tra le opere Le mogli abbandonate (1908) e Ieri e avant'ieri (1945). 

\Agnóne Comune in provincia d'Isernia (5.440 ab. nel 2008, CAP 86081, TEL. 0865). 

\agnosìa, sf. Disturbo neurologico che provoca l'incapacità di utilizzare e interpretare le informazioni sensoriali. 

\Agnòsine Comune in provincia di Brescia (1.870 ab. nel 2001, CAP 25071, TEL. 0365). 

\agnosticìsmo, sm. L'astenersi dal prendere posizione di fronte a un problema. ~ indifferenza. <> coinvolgimento. 

\agnòstico, agg. Si dice di persona che si astiene dal prendere posizione su problemi religiosi, sociali o politici. ~ neutrale. <> partecipe. 

\àgo, sm. 1 Asticciola d'acciaio appuntita fornita di un foro in cui si fa passare il filo per cucire. 2 Strumento metallico, di forma allungata e appuntito. ~ indicatore. ago magnetico, è contenuto nella bussola, ago per iniezioni, la siringa. 3 Aculeo. ~ pungiglione. 
 X   sm. needle, (di una bilancia) tongue.
 @   lat. acus

\agobiopsìa, sf. Prelievo di frammenti di organi o di tessuto per l'esame al microscopio. Viene effettuato sull'individuo immettendo un grosso ago e aspirando piccoli pezzettini dall'organo. 

\agògica, sf. 1 Movimento ascendente della melodia in uso nell'antichità. 2 Secondo H. Riemann indica ogni modificazione momentanea di rapidità o di lentezza che si può apportare a un ritmo base. 

\Agógna Torrente (140 km) del Piemonte. Nasce dal monte Mottarone, scorre attraverso le province di Novara e Pavia tra il fiume Sesia a ovest e il fiume Ticino a est e confluisce nel Po. 

\agognàre, v. tr. e intr. Desiderare ardentemente, bramare. ~ anelare. <> disprezzare. 

\Agon Balletto per dodici danzatori, musica di I. Stravinskij (New York, 1967). 

\agonàle, agg. Di agone. 

\agonàli 1 Manifestazioni per giovani atleti in vigore nella Roma antica. 2 Gare regionali, sportive o culturali, in auge tra i giovani durante il periodo fascista. 

\agóne, sm. Luogo destinato a gare di forza, di agilità, d'ingegno. 

\agonìa, sf. 1 La fase che precede la morte, caratterizzata dalla progressiva perdita delle funzioni vitali. ~ coma. 2 Attesa angosciosa. ~ strazio. 
 X   sf. 1 agony, torment. 2 (che precede la morte) death struggle. 
 @   lat. tardo agonia, dal greco agonìa lotta, angoscia, deriv. da agòn lotta, agone. 

\agònico, agg. Di agonia, proprio dell'agonia. 

\agonìsmo, sm. Spirito combattivo di atleti e squadre in gara. ~ competitività. 

\agonìsta, agg., sm. e sf. agg. In medicina, muscoli la cui contrazione provoca movimento. 
sm. e sf. Nella Grecia classica, partecipante a un agone. 

\agonisticaménte, avv. In modo agonistico. 

\agonìstico, agg. 1 Che si riferisce all'agonismo o a competizione sportiva. 2 Battagliero, competitivo. ~ combattivo. <> pacifico. 
 X   agg. 1 athletic. 2 (fig.) competitive. 

\agonizzànte, sm. e sf. Chi è in agonia. ~ moribondo. 

\agonizzàre, v. intr. 1 Essere in agonia. 2 Sopravvivere a stento. 
 X   v. intr. to be dying. 

\agopuntùra, sf. Procedimento terapeutico cinese dalle origini antichissime (III millennio a. C.). Consiste nell'infissione di sottili aghi in particolari punti cutanei, detti agopunti, corrispondenti agli organi malati e situati su linee dette meridiani. Impiegata in origine per curare sintomatologie reumatiche, è stata poi usata per quasi tutte le patologie. 
 X   sf. acupuncture. 

\agorà, o àgora, sf. Nelle antiche città greche, la piazza ove si teneva mercato e si riunivano i cittadini in assemblea; l'assemblea stessa. 

\agorafobìa, sf. Timore patologico provocato in alcuni soggetti da aree molto vaste e aperte. 

\agoràio, sm. Piccolo astuccio per gli aghi. 

\agorànomo, sm. Magistrato di molte città greche. Tra le sue mansioni doveva vegliare e mantenere l'ordine sull'Agorà, prevenire le frodi nel mercato, rilasciare le autorizzazione per le vendite al dettaglio e controllare le derrate. 

\Àgordo Comune in provincia di Belluno (4.260 ab. nel 2007, CAP 32021, TEL. 0437). 

\Àgosta Comune in provincia di Roma (1.617 ab. nel 2001, CAP 00020, TEL. 0774). 

\agostàno, agg. 1 Di agosto. 2 Che matura o si semina in agosto. 

\agostàre, v. v. tr. Trasformare in legno i germogli degli alberi. 2 Rendere maturo. 
v. rifl. Tipico lignificare in agosto dei giovani rametti. ~ fortificarsi. 

\Agósti, Màrco (Calcinato 1890-Brescia 1983) Pedagogista. In qualità di presidente del Centro Didattico Nazionale, tra il 1925 e il 1940 promosse e sperimentò un metodo didattico che si basava sulla collaborazione tra alunni e docenti. 

\Agósti, Stéfano (Caprino Veronese 1930-) Critico letterario italiano. Tra i maggiori esponenti della critica linguistico-strutturale. Tra le opere Il testo poetico. Teorie e pratiche d'analisi (1972) e Poesia italiana contemporanea (1995). 

\Agostìni, Giàcomo (Lovere 1942-) Corridore motociclista. Vinse quindici titoli mondiali nelle classi 350 e 500 cc tra il 1966 e il 1975. 

\agostiniàno, agg. e sm. agg. 1 Del filosofo e padre della chiesa Sant'Agostino. 2 Che appartiene all'ordine eremitico di Sant'Agostino. 
sm. Religioso agostiniano. 

\Agostino Romanzo di A. Moravia (1944). 

\Agostìno di Canterbury (?-604) Santo. Abate a Roma dell'ordine benedettino inviato missionario tra gli angli. Divenne primate d'Inghilterra nel 601. 

\Agostìno di Dùccio (Firenze 1418-Perugia 1481) Scultore e architetto. Tra le opere Angeli musicanti e Arti liberali (1449-1455, Rimini, Tempio Malatestiano) e Oratorio di San Bernardino a Perugia (1457-1461). 

\Agostìno, Aurèlio (Tagaste, oggi Souk-Ahras, Algeria 354-Ippona 430) Filosofo latino, grande dottore della chiesa e santo; il padre, Patrizio, era pagano, la madre, Monica, cristiana. Compiuti i primi studi a Tagaste e Madaura, studiò retorica a Cartagine dove aderì all'eresia manichea. Maestro di retorica a Cartagine (375-383), si trasferì a Roma, poi a Milano dove, per interessamento del praefectus urbis Simmaco, ebbe una cattedra di retorica (384). In seguito alla predicazione di Sant'Ambrogio e alle letture di Plotino e dei neoplatonici, maturò una crisi religiosa che lo portò ad abbandonare il manicheismo e a farsi cristiano. Lo stesso Ambrogio lo battezzò nel 387. Ritornato in Africa, fu ordinato sacerdote (391) a Tagaste e poi eletto vescovo (395-396) di Ippona dove fondò l'ordine che da lui prese il nome e scrisse la Regula ad servos. L'opera più originale di Agostino è rappresentata dalle famosissime Confessiones in tredici libri, scritte tra il 397 e il 401, nelle quali narra, in un continuo dialogo con Dio, la sua vita e l'esperienza spirituale della conversione. L'opera è meritatamente famosa per l'acutezza dell'introspezione psicologica e della speculazione. Uno dei temi principali che ricorrono è l'idea della provvidenza divina come artefice della storia. Scritto tra il 413 e il 426, il De civitate Dei (22 libri) è l'opera filosofico-teologica più nota che ha avuto una profonda influenza su tutta la filosofia e teologia medievale. Secondo Agostino, due città, la civitas terrena e la civitas Dei si contendono il dominio della terra ed entrambe aspirano alla pace. Nello svolgimento della storia i contorni delle due città non sono però nettamente distinguibili: la chiesa non coincide con la città di Dio, perché all'interno della chiesa convivono buoni e cattivi, così come la città terrena non si identifica con nessuna entità politica determinata. La filosofia di Agostino è finalizzata alla conciliazione di ragione e fede; punti centrali sono l'autorità e la gerarchia nella chiesa, l'unità della Trinità e il dualismo fra città di Dio e città terrena. Della sua copiosa produzione letteraria, oltre alle opere già citate, si ricordano in particolare De immortalitate animae, De libero arbitrio, De vera religione e De Trinitate

\agósto, sm. Ottavo mese dell'anno. 
 X   sm. august. 

\Agosto 1914 Romanzo di A. I. Solzenicyn (1971). 

\Agosto, moglie mia non ti conosco Romanzo di A. Campanile (1930). 

\àgra, sf. Siero inacidito del latte utilizzato per la preparazione della ricotta. 

\Àgra (comune) Comune in provincia di Varese (330 ab. nel 2001, CAP 21010, TEL. 0332). 

\Agra (India) Città (1.260.000 ab. nel 2004) dell'India, nello stato dell'Uttar Pradesh. 

\agràfe, sf. invar. 1 Fibbia. ~ fermaglio. 2 Graffa. ~ gancio. 3 Punto metallico per riunire fogli di carta o per suture chirurgiche. L'agrafe di Dujarier è una piccola stecca metallica utilizzata per l'osteosintesi. 

\agrafìa, sf. Incapacità di esprimersi per mezzo della scrittura provocata da lesione cerebrale. 

\agrammàtico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo all'agrammatismo. 2 Affetto da agrammatismo. 

\agrammatìsmo, sm. 1 Elaborazione imperfetta delle frasi che riduce il linguaggio all'essenziale. ~ afasia sintattica. 2 Difetto di pronuncia che consiste nell'omettere alcune lettere di una parola. 

\agranulocitòsi, sf. Sindrome che presenta la scomparsa quasi totale dei granulociti del sangue (ed anche del midollo osseo) seguita da uno stato infettivo delle parti dotate di flora batterica. È causata soprattutto da farmaci, sostanze chimiche e radiazioni ionizzanti.

\agrària, sf. Insieme delle scienze relative all'agricoltura. ~ agronomia. 
 X   sf. agriculture. 

\agràrio, agg. e sm. agg. Che riguarda l'agricoltura. ~ agricolo. 
sm. Proprietario terriero. ~ latifondista. 
 X   agg. agricultural, agrarian. 
 @   lat. agrarius, deriv. da ager, agri campo coltivato. 
In diritto si chiama diritto agrario l'insieme delle leggi giuridiche che disciplinano i rapporti di attività connesse all'agricoltura. 
Questione agraria 
Problemi di carattere politico, economico e sociale, inerenti la suddivisione della terra tra chi la lavora e chi la possiede. Nella Roma antica fu un problema di divisione e assegnazione della terra dello stato, ager publicus, concessa ai cittadini, nobili e plebei. Per regolamentare la questione, vennero promulgate varie leggi: la prima fu la Lex Cassia del 486 a. C., importanti furono anche la legge Licinia-Sestia (336 a. C.), le leggi Sempronie (133 e 123 a. C.) e le leggi Giulie (59 a. C.). 

\Agràte Briànza Comune in provincia di Milano (14.900 ab. nel 2008, CAP 20041, TEL. 039). Centro industriale (prodotti alimentari, tessili, del legno, fabbriche di meccanica di precisione ed elettromeccaniche). Gli abitanti sono detti Agratesi

\Agràte Contùrbia Comune in provincia di Novara (1.180 ab. nel 2005, CAP 28010, TEL. 0322). 

\agraviàdos, o perseguidos Quando salì al trono la dinastia dei Borboni agli inizi del XVIII sec. vollero così chiamarsi i nobili spagnoli legati alla casa d'Austria poiché non erano stati da essa riconosciuti come "Grandi di Spagna". 

\agreement, sm. invar. Patto, accordo (soprattutto se utilizzato in campo politico). ~ intesa. 
 @   dall'omonima parola inglese il cui significato è consenso, gradimento. 

\agrément, sm. invar. 1 Guarnizione di un abito. 2 Favore. ~ piacere. 

\agrèsta, sf. Varietà di uva che, non arrivando mai a piena maturazione, ha sapore acidulo. 

\agrèste, agg. Di campagna; rustico. ~ campagnolo. <> cittadino. 

\agrèsto, agg. e sm. agg. Agro. 
sm. Agresta; succo che se ne ricava. 

\agrétto, sm. 1 Sapore piuttosto agro, ma non spiacevole. 2 Pianta erbacea delle crocifere con foglie dal sapore asprigno. 

\agrézza, sf. 1 Sapore agro, acidità. ~ asprezza. <> dolcezza. 2 Acredine. <> amabilità. 

\Àgri (Basilicata) Fiume (136 km) della Basilicata. Nasce dall'Appennino Lucano e, dopo aver formato il lago artificiale di Pietra del Pertusillo, sfocia nel Golfo di Taranto presso Policoro. 

\Agri (Turchia) Città (70.000 ab. nel 2004) della Turchia, capoluogo della provincia omonima. 

\Agrìcola (Georg Bauer) (Glauchau 1494-Chemnitz 1555) Nome latinizzato di Georg Bauer. Scienziato tedesco tra i fondatori della metallurgia. Tra le sue opere, De re metallica (1530). 

\Agrìcola (Johann Schneider) (Eisleben 1494-Berlino 1566) Nome assunto dal teologo protestante Johann Schneider. Tra i principali esponenti dell'antinomismo. 

\Agrìcola, Gnèo Giùlio (Forum Iulii 40-Roma 93) Console e governatore di Britannia. Fu suocero di Tacito, che ne scrisse una biografia (Agricola, 98). 

\agrìcolo, agg. Che concerne l'agricoltura. ~ campestre, rurale. 
 X   agg. farm, agricultural. 

\agricoltóre, sm. 1 Chi coltiva la terra. ~ contadino. 2 Chi possiede o dirige un'azienda agricola. ~ mezzadro. 
 X   sm. farmer. 
 @   lat. agricultor,-oris, comp. da agri (genitivo di ager) del campo + cultor coltivatore. 

\agricoltùra, sf. Complesso dei compiti inerenti la coltivazione del terreno per ricavarne prodotti vegetali destinati al sostentamento dell'uomo e degli animali domestici. ~ agraria. 
 X   sf. farming, agriculture. 
L'uomo preistorico, nomade, si limitava alla raccolta dei frutti spontanei. Le prime forme organizzate di lavoro si ebbero nelle fertili valli di Mesopotamia (VI e V millennio a. C.), Egitto, Cina, India e da allora tecniche e metodi di coltivazione hanno subito costanti progressi: si è passati dal bastone alla zappa, dall'aratro ligneo alle potenti macchine di oggi. La rotazione delle colture, l'impiego di fertilizzanti e la selezione dei prodotti, hanno contribuito a migliorare la produzione. Gli alti costi delle attrezzature hanno favorito la nascita di grandi aziende, fattorie e organizzazioni cooperativistiche. La FAO è il più famoso degli organismi internazionali che promuovono la ricerca in campo agricolo e lo studio di metodi per combattere la carenza di risorse alimentari. 
Agricoltura biologica 
Metodo alternativo al modo classico di fare agricoltura, intende preservare uomo e ambiente dai danni derivanti dall'industrializzazione dell'agricoltura. Non ammette l'uso di prodotti chimici o nocivi, quali fertilizzanti, diserbanti e antiparassitari, e impiega tecniche che non ledano gli equilibri ambientali. 

\agrifòglio, sm. Angiosperma (Ilex aquifolium) della famiglia delle Aquifogliacee e dell'ordine delle Celastrali. Il suo legno viene usato in ebanisteria. 
 X   sm. holly. 

\Agrigènto Città della Sicilia (59.100 ab. nel 2008, CAP 92100, TEL. 0922), capoluogo dell'omonima provincia, domina la valle dei Templi. Colonia greca, fu avversaria di Cartagine. Occupata dai romani nel 210 a. C., subì una lunga dominazione araba. Fino al 1927 si chiamava Girgenti. Ricchissima di testimonianze archeologiche, conserva rovine della cinta muraria del VI sec. a. C. e dei templi dorici dei VI e V sec. a. C., che la rendono interessante centro turistico. Buona è la presenza di industrie di trasformazione alimentare. 
Provincia di Agrigento 
(454.900 ab., 3.042 km2) Confina a nord con la provincia di Palermo, a est con quella di Caltanisetta, a ovest con quella di Trapani e a sud si affaccia sul mare Africano; comprende anche le isole Pelagie. Il territorio, collinoso e montuoso, dirada dolcemente a sud fino al mare dove la costa è bassa e poco frastagliata. L'economia è prevalentemente agricola (cereali, ortaggi, agrumi, uva, olive); anche la pesca occupa un posto importante. Una delle maggiori risorse economiche è rappresentata dall'estrazione dello zolfo; il sottosuolo fornisce, inoltre, salgemma, gesso e marmi. L'industria è ben avviata nei settori chimici, alimentari e del legno. Oltre al capoluogo, sono centri importanti Favara, Canicattì, Aragona, Palma di Montechiaro, Sciacca, Licata e Porto Empedocle, che fanno di questa provincia una zona turistica di grande interesse. 

\agrìgno, agg. Di sapore asprigno. 

\agrìlus, sm. Genere di Coleotteri che comprende circa tremila specie di piccoli insetti che si sviluppano in piante legnose con ciclo annuale. Appartiene alla famiglia dei Buprestidi. 

\agrimensóre, sm. Chi esercita l'agrimensura. 
 X   sm. land surveyor. 

\agrimensùra, sf. Parte della topografia che si occupa della misurazione e della rappresentazione cartografica di campi e terreni. 

\agrimònia, sf. Genere di piante erbacee. Appartiene alla famiglia delle Rosacee. Dall'Agrimonia eupatoria si ricava un olio astringente utilizzato in farmacia. 

\agrìon, sf. Genere di piccole libellule dal corpo sottile e cilindrico. 

\Agriònidi Famiglia di Insetti Odonati le cui larve possiedono tre branchiotrachee nella posizione terminale del corpo. 

\agriotes, sm. invar. Genere di piccoli Insetti Coleotteri le cui larve divorano le radici di molte piante. 

\agriòtto, sm. Varietà di ciliegio; visciola. 

\agriotypus, sm. invar. Genere di Insetti Imenotteri terepranti agriotipidi che comprende le sole specie amratus e gracilis

\agripnìa, sf. Termine medico sinonimo di insonnia. 

\Agrìppa di Nettesheim, Heinrich Cornelius (Colonia 1486-Grenoble 1535) Medico e filosofo tedesco. Sostenne la teoria magico-astrologica, influenzato dai neoplatonici e dalla tradizione cabbalistica. Tra le sue opere, De occulta philosophia (1510) e De incertitudine et vanitate scientiarum (1527). 

\Agrìppa, Màrco Vipsànio (63?-12 a. C.) Console e generale romano, guidò la vittoriosa spedizione navale contro Antonio. Fu genero e amico intimo di Augusto; fece edificare il Pantheon. 

\Agrìppa, Menènio Vissuto tra il VI e il V sec., fu console romano nel 503 a. C.; vinse i sabini nel 494 a. C. Una tradizione dai contorni leggendari narra che, durante la ribellione del popolo contro i soprusi dei patrizi, Agrippa riuscì a convincere i plebei, rifugiatisi sull'Aventino, a tornare in città narrando il famoso apologo sulla necessità che le membra, cioè la plebe, cooperassero con lo stomaco, cioè i patrizi, per evitare di arrecare danno a tutto il corpo. 

\agrippìna, sf. Divano con una sola spalliera e un solo bracciolo. 

\Agrippìna Maggióre (14 a. C.-23 d. C.) Figlia di M. Vipsanio Agrippa, moglie di Germanico e madre di Caligola. 

\Agrippìna Minóre (Oppidum Ubiorum, oggi Colonia, 15-Baia 59) Figlia di Agrippina Maggiore e di Germanico. Non ancora quattordicenne, sposò Domizio Enobarbo, dal quale nacque Nerone. Nel 40 fu esiliata a Ponza dal fratello Caligola. Quando fece ritorno a Roma, sposò prima Passieno Crispo e poi l'imperatore Claudio, che adottò Nerone. Nerone, divenuto imperatore, stanco della troppa ingerenza di Agrippina, la fece uccidere. 

\agriturìsmo, sm. Forma di turismo che consiste nel soggiornare presso un'azienda agricola dietro pagamento o collaborando. 
 X   sm. pl. farm holidays. 

\agriturìstico, agg. Relativo all'agriturismo. 

\àgro, agg. e sm. agg. 1 Di sapore acido, brusco. ~ acidulo. <> dolciastro. 2 Severo, tagliente, pungente. ~ mordace. <> garbato. 
sm. 1 Sapore acidulo. 2 Campi. ~ campagna. 
 X   agg. sharp, sour. 

\Àgro Pontìno Territorio laziale in provincia di Latina, tra i monti Lepini e il mare Tirreno. La sua riva si presenta bassa e sabbiosa, con la sponda percorsa da tumuleti (dune); la zona è costellata anche di parecchi laghi costieri (Fogliano, Sabaudia). La pianura, prima invasa dalle paludi Pontine, fu bonificata tra il 1926 e il 1939. Nella regione è praticato l'allevamento, in particolare di bufali, l'agricoltura (coltivazioni ortofrutticole) e l'attività industriale (prodotti elettronici, alimentari e chimici). 

\agroalimentàre, agg. Concernente il ciclo da prodotto agricolo a prodotto alimentare. 
 X   agg. 1 agroindustrial. 2 (industria) agroindustry. 

\agroalimentazióne, sf. Tipo di alimentazione basata sui prodotti genuini della campagna preparati secondo gli usi contadini. 

\agrobattèrio, sm. Genere di Batteri Schizofiti che nei vegetali che parassitano provocano alterazioni tumorali. 

\agrobiologìa, sf. Scienza che studia i rapporti tra terreno agrario e organismi animali e vegetali che in esso vivono. 

\agrochìmica, sf. Chimica agraria. 

\agrodólce, agg. e sm. agg. 1 Di sapore fra l'agro e il dolce. peperoni agrodolci, cotti nell'aceto con zucchero. 2 Benevolo e contemporaneamente aspro. accoglienza agrodolce
sm. 1 Modo di cucinare che fonde l'agro col dolce. 2 Salsa composta principalmente da zucchero e aceto. 
 X   agg. 1 bittersweet. 2 (salsa) sweet and sour. 
 @   da agro + dolce

\agroecosistèma, sm. Ecosistema artificiale dovuto all'attività agricola dell'uomo, la quale ha modificato l'ecosistema originario con l'inserimento di nuove colture. 

\agroindùstria, sf. Industria agricola. 

\agroindustriàle, agg. Concernente l'abbinamento di agricoltura e industria. 

\agrologìa, sf. Scienza che studia i fenomeni fisici legati all'agricoltura e le leggi naturali, matematiche ed economiche che regolano l'agronomia. 

\Agromìzidi Famiglia di piccoli Insetti le cui larve vivono a spese delle foglie di alcune piante o parassitano gli afidi e le cocciniglie. Appartiene all'ordine dei Ditteri Brachiceri. 

\agromyza, sf. invar. Genere di piccole mosche le cui larve si evolvono nelle foglie e nei fusti di alcune piante. Appartiene alla famiglia degli Agromizidi. 

\agrònica, sf. Disciplina che studia le possibili applicazioni delle tecnologie e dei prodotti elettronici all'agricoltura e alla zootecnia. 

\agronometrìa, sf. Scienza che misura le capacità produttive del suolo. 

\agronomìa, sf. Scienza che riguarda la coltura e l'amministrazione della terra allo scopo di ottenere la maggior produzione e la migliore utilizzazione dei prodotti. ~ agraria. 

\agrònomo, sm. Esperto di agronomia. 
 X   sm. agronomist. 

\agropastoràle, agg. Che concerne l'agricoltura e la pastorizia, che si fonda su di esse. 

\Agròpoli Comune in provincia di Salerno (20.700 ab. nel 2008, CAP 84043, TEL. 0974). Domina parte del golfo di Salerno. La sua economia si regge su agricoltura, pesca e turismo balneare. 

\agrosistèma, sf. L'insieme delle condizioni che caratterizzano un ambiente agricolo. 

\agrostèmma, sm. Genere di Cariofilalcee che comprende l'unica specie detta gittaione o mazzettone che infesta i campi di frumento. 

\agròstide, sf. Genere di piante erbacee originarie delle regioni temperate dell'emisfero settentrionale. 

\agròtis, sf. invar. Genere di farfalle cosmopolite i cui bruchi sono polifagi e nocivi a molte piante. Appartiene alla famiglia dei Nottuidi. 

\agrùme, sm. 1 Albero con fiori bianchi e frutti ricchi di vitamine e oli essenziali. 2 Frutto di tali piante. 3 Sapore sgradevole, difficile da sopportare. 
 X   sm. (pianta) citrus, (frutto) citrus fruit. 
 @   lat. acrumen,-inis, condimento aspro, incrociato con agro
Gli agrumi sono alberi o arbusti sempreverdi eccetto la Citrus trifoliata. Le foglie sono ovate o lanceolate, i fiori sono solitari o in piccole infiorescenze corimbose con calice breve, corolla con petali liberi e pistillo con ovario a 5 o più logge. Il frutto è detto esperidio, solitamente globoso, con epicarpio rugoso, mesocarpio spugnoso ed endocarpio membranaceo. Gli spicchi si separano facilmente e sono costituiti da emergenze fusiformi con cellule a succo acido, più o meno dolce. I semi presentano un guscio coriaceo. Le principali specie sono arancio, bergamotto, cedro, chinotto, limone, mandarino e pompelmo.   +  

\agruméto, sm. Terreno coltivato ad agrumi. 

\agrumìcolo, agg. Relativo alla coltivazione e al commercio degli agrumi. 

\agrumicoltòre, sm. Coltivatore di agrumi. 

\agrumicoltùra, sf. Coltivazione degli agrumi. 

\Agua Vulcano spento (3.760 m) del Guatemala. 

\àgua, sm. Nome volgare di un grande rospo dell'America tropicale lungo tra i 15 e i 25 cm il cui grido assomiglia a un muggito. 

\Aguarico Fiume (379 km) dell'Ecuador, nasce dalle Ande. 

\Aguascalientes Città (664.000 ab. nel 2005) in Messico, capitale dello stato omonimo. 

\agucchiàre, v. tr. e intr. Lavorare con l'ago; cucire senza troppa cura. 

\agùglia, sf. Pesce (Belone belone) della famiglia dei Belonidi e dell'ordine dei Beloniformi. Di colore blu e argentato, misura fino a 1 m. Vive nei mari europei.   +  

\Agugliàno Comune in provincia di Ancona (4.700 ab. nel 2009, CAP 60020, TEL. 071). 

\Agugliàro Comune in provincia di Vicenza (1.380 ab. nel 2008, CAP 36020, TEL. 0444). 

\aguglióne, sm. Grosso ago da materassaio. 

\agugliòtto, sm. Ciascuno dei perni con cui si collega alla nave il timone ordinario. 

\Agulhas Negras, Pico das Monte (2.787 m) del Brasile sudorientale. 

\Agung Vulcano attivo (3.142 m) dell'Indonesia, nell'isola di Bali. 

\agùto, sm. Genere di piccoli Mammiferi roditori con coda corta e arti alti e sottili. ~ dasyprocta. 
 X   sm. agouti. 

\Agùtidi Famiglia di Roditori Istriciformi cui appartengono gli aguti. 

\aguzzaménto, sm. L'aguzzare e l'effetto. 

\aguzzàre, v. v. tr. 1 Rendere aguzzo. ~ appuntire. 2 Stimolare. ~ eccitare. 
v. intr. pron. Diventare aguzzo, più aguzzo. 
 X   v. tr. to sharpen. 
 @   lat. acutiare, deriv. da acutus. 

\aguzzìno, sm. 1 Sorvegliante severo. ~ carceriere. 2 Persecutore. <> vittima. 

\agùzzo, agg. 1 Acuminato, appuntito. ~ acuto. <> tondeggiante. 2 Penetrante, vivo. ~ sottile. 
 X   agg. pointed, sharp. 

\Ah Simbolo di amperora. 

\ah, àhi, inter. Esprime dolore fisico e morale. 

\Ahaggar Massiccio montuoso dell'Algeria (Sahara centrale). 

\ahimè, inter. Esprime dolore, rimpianto, pentimento. ~ povero me. 

\ahìmsa, sf. Termine sanscrito che identifica il principio della non violenza comune a tutte le religioni dell'India, con particolare riferimento al giainismo. 

\Ahmadabad Città dell'India (4.525.000 ab.) nello Stato del Gujarat di cui, fino al 1973 è stata capitale; capoluogo del distretto omonimo con una superficie di 8.707 km2 , situata presso il fiume Sabarmati. Centro commerciale e industriale per la seta, le fibre tessili artificiali e per il cotone. Nodo ferroviario sulla Bombay-Delhi. Università, fondata nel 1412 sotto i Mogol, ebbe periodi di splendore e di decadenza. Famosi edifici civili e religiosi sorgono nell'antica cinta muraria. Fu sede politica di Gandhi. Si chiama anche Ahmedabad

\Ahmadnagar Città (307.000 ab. nel 2001) dell'India, nello stato di Maharashtra, capoluogo del distretto omonimo. 

\Ahmed Nome di sultani. 
Ahmed I 
(Magnesia 1590-Costantinopoli 1617) Fu sultano ottomano dal 1603 al 1617, succedendo a Maometto III. Firmò la pace di Zsitvatorok con l'Austria. 
Ahmed II 
(1643-Adrianopoli 1695) Fu sultano ottomano dal 1691 al 1695. 
Ahmed III 
(1678-1736) Fu sultano ottomano dal 1703 al 1736. Riformatore e mecenate, strappò Azov alla Russia (1713) e la Morea a Venezia, ma dovette cedere vari territori all'Austria. 

\ahram Quotidiano egiziano pubblicato al Cairo. Fondato alla fine del XIX sec. è tuttora diffuso in molti stati arabi. 

\Ahuachapán Città (110.000 ab. nel 2007) dell'El Salvador, capoluogo del dipartimento omonimo. 

\Ahwaz Città (1.338.000 ab. nel 2006) dell'Iran, capoluogo della provincia del Khuzistan. 

\AI Sigla di Aeronautica Italiana e di Amnesty International. 

\àia, sf. Spazio piano situato davanti alla casa colonica (dove un tempo si facevano disseccare le messi). ~ cortile. 
 X   sf. threshing floor. 

\AIA Sigla di Associazione Italiana Arbitri. 

\Aia, L' Città dei Paesi Bassi (479.000 ab. nel 2008) presso il mare del Nord, capoluogo dell'Olanda meridionale. Importante centro economico, finanziario e politico, è sede del governo, della corte, della corte suprema dello stato e, dal 1945, della corte internazionale di giustizia. Centro commerciale e industriale, dove particolarmente fiorenti sono i settori alimentare, dell'abbigliamento, dell'elettricità e della gomma. Turismo balneare nella frazione di Scheveningen. Nel XVI sec. fu teatro della rivolta contro la Spagna da parte dei protestanti e divenne sede degli stati generali. Nel XVIII sec. divenne capitale del paese; nel XIX sec. Luigi Bonaparte spostò la sede della corte ad Amsterdam; ve la riportò Guglielmo II, nella seconda metà del 1800. Vi si trovano il castello costruito nel XIII sec. da Guglielmo II, il castello Reale, il municipo del XVI sec. e una chiesa in stile gotico del XV sec. 
Conferenze dell'Aia 
Si tratta di due conferenze internazionali per la pace e il disarmo, promosse dallo zar Nicola II, l'una nel 1899 alla quale parteciparono ventiquattro nazioni e l'altra del 1907 alla quale parteciparono quarantaquattro nazioni. 
Trattato dell'Aia 
Patto stipulato tra Olanda, Inghilterra e Svezia nel 1668 contro le conquiste della Francia durante la guerra di devoluzione. Nel 1701, Olanda, Inghilterra e Impero si unirono a formare la Grande Alleanza contro la Francia, in vista della guerra di successione spagnola. 

\AIAC Sigla di Associazione Italiana Agenti di Cambio. 

\Aiàce Oilèo Re dei locresi, comandò la spedizione contro Troia e morì in un naufragio cagionato da Cassandra che così si vendicò degli oltraggi subiti da parte dell'eroe. 

\Aiàce Telamònio Figlio di Eribea e Telamone, re di Salamina, fu il più valoroso combattente greco dopo Achille. Impazzito per essere stato defraudato da Ulisse delle armi di Achille morto, Aiace si tolse la vita, dopo aver fatto strage di mandrie e greggi scambiati per nemici. La sua figura, oltre a Omero, ha ispirato le tragedie di Sofocle (450-442 a. C.) e di Foscolo (1811). 

\AIAF Sigla di Associazione Italiana Analisti Finanziari. 

\AIAS Sigla di Associazione Italiana per l'Assistenza agli Spastici. 

\AIBA Sigla di Associazione Italiana Brokers di Assicurazione. 

\AIC Sigla di Associazione Italiana Cineoperatori. 

\AICA Sigla di Associazione Italiana Calcolo Automatico. 

\AICC Sigla di Alleanza Italiana Cooperative di Consumo. 

\Aichi Prefettura (6.700.000 ab.) nella parte centrale dell'isola di Honshu. 

\aichmofobìa, sf. Timore ossessivo degli oggetti appuntiti. 

\AICS Sigla di Associazione Italiana di Cultura e Sport. 

\Aicùrzio Comune in provincia di Milano (2.010 ab. nel 2008, CAP 20040, TEL. 039). 

\Aida Opera in quattro atti di G. Verdi, libretto di A. Ghislanzoni (Il Cairo, 1871). 
La storia si svolge nell'antico Egitto. Protagonista è Radames che comanda l'esercito egiziano contro gli etiopi. Questi ama Aida, schiava etiope, incerta tra l'amore per lui e per il suo popolo. Gli egiziani vincono i nemici, Aida e suo padre Amonasro vengono presi prigionieri. Il padre, spiando un colloquio tra la figlia e Radames, scopre un piano d'attacco contro gli etiopi. Radames, per questo, viene imprigionato. Amneris, figlia del Faraone, innamorata di lui, lo esorta a rinunciare ad Aida in cambio della salvezza. Egli rifiuta e viene condannato a essere sepolto vivo. Con lui sceglie di morire Aida, mentre Amneris piange il suo dolore. 

\AIDDA Sigla di Associazione Imprenditrici Donne Direttrici d'Azienda. 

\aìdes Nell'ordinamento feudale erano i contributi in denaro che erano dovuti al signore da parte del vassallo. 

\AIDO Sigla di Associazione Italiana Donatori di Organi. 

\Aidomaggióre Comune in provincia di Oristano (540 ab. nel 2001, CAP 09070, TEL. 0785). 

\Aidóne Comune in provincia di Enna (5.270 ab. nel 2006, CAP 94010, TEL. 0935). 

\AIDS Sigla di Acquired Immune Deficiency Syndrome (sindrome da immunodeficienza acquisita), malattia di tipo virale di recente scoperta (1981). Si presenta con infezioni frequenti, gravi anche se causate da agenti non particolarmente patogeni per individui sani. Il quadro clinico contempla linfoadenopatia, febbre, calo di peso. La causa è da attribuirsi al virus HIV che, gradatamente, provoca la distruzione degli anticorpi, predisponendo così l'organismo a infezioni e tumori del sistema linfatico (più precisamente penetra in particolari globuli bianchi - i linfociti T - che sono responsabili dei fenomeni di immunità cellulare, e li distrugge). L'infezione da virus si trasmette tramite sangue, sperma e secreto vaginale. Si suppone che il ceppo del virus sia di origine centroafricana. I soggetti più a rischio sono considerati gli omosessuali e i tossicodipendenti. Nel 1998 le persone infette, sieropositivi compresi, erano circa trenta milioni, con sei contagi al minuto e quattro decessi al minuto. La zona più colpita era l'Africa subsahariana con il 70% degli infetti del mondo. Nel 1998 in Italia si avevano 14 mila malati, 76 mila sieropositivi (contro gli 890 mila negli USA), con un'età media di circa 32 anni. Nel 2010 in Italia si avevano circa 120 mila sieropositivi. La malattia, se giunge nella fase conclamata, conduce alla morte in quanto non è ancora stata individuata una cura che ne determini la guarigione. Negli ultimi anni si è avuta una riduzione della mortalità (in particolare in Italia si è passati dal 55% del 1995 al 13% del 1998, fino ad arrivare al 6%, nel 2013). 

\AIE Sigla di Associazione Italiana degli Editori e di Associazione Internazionale per l'Energia. 

\AIEA Sigla di Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica. 

\AIED Sigla di Associazione Italiana Educazione Demografica. 

\AIEG Sigla di Associazione Italiana Editori Giornali. 

\Aièlli Comune in provincia di L'Aquila (1.470 ab. nel 207, CAP 67041, TEL. 0863). 

\Aièllo Càlabro Comune in provincia di Cosenza (2.180 ab. nel 2007, CAP 87031, TEL. 0962). 

\Aièllo del Friùli Comune in provincia di Udine (2.230 ab. nel 2008, CAP 33041, TEL. 0431). 

\Aièllo del Sàbato Comune in provincia di Avellino (3.780 ab. nel 2007, CAP 83020, TEL. 0825). 

\Aiéta Comune in provincia di Cosenza (860 ab. nel 2007, CAP 87020, TEL. 0985). 

\aigrètte, sf. invar. 1 Ciuffo di penne che sta sul dorso di alcuni uccelli tra cui gli aironi. 2 Ciuffo di piume usato come ornamento in acconciature femminili e maschili. 3 Fascio di fili di metallo che recano pietre preziose e sono disposti a forma di piuma o di spruzzo. 

\aiguìlle, sf. invar. Voce francese che indica quelle cime delle Alpi Occidentali che hanno la forma di sottili guglie. 

\aikido, sm. invar. Tecnica di difesa personale. 

\aikinìte, sf. 1 Solfuro rombico di piombo, di rame o di bismuto. 2 Wolframite pseudomorfa della scheelite. 

\Ailàno Comune in provincia di Caserta (1.470 ab. nel 2001, CAP 81010, TEL. 0823). 

\ailanthus, sf. Genere di piante arboree originarie dell'Asia con fiori che terminano in grandi pannocchie. Appartiene alla famiglia delle Simarubacee. 

\ailànto, sm. Nome volgare dell'Ailanthus altissima noto anche come albero del sole o albero del paradiso. È un albero alto fino a 30 metri importato dalla Cina, ma ora comune anche in Italia. 

\Ailey, Alvin (Rogers 1931-New York 1989) Coreografo statunitense. 

\aillòli, sm. invar. Salsa provenzale a base di aglio, uova, olio d'oliva, sale e limone. 

\Ailly, Pierre de (Compiègne 1350-Avignone 1420) Cardinale e teologo francese. Fu fautore del conciliarismo. 

\Ailòche Comune in provincia di Biella (330 ab. nel 2008, CAP 13010, TEL. 015). 

\ailùro, sm. Genere di Mammiferi Carnivori asiatici grossi come dei gatti con arti tozzi e plantigradi con unghie semiretrattili. 

\ailurofobìa, sf. Timore ossessivo dei felini. 

\ailuròpo, sm. Nome dell'unico genere di Carnivori della famiglia degli Aurolopidi. L'unica specie del genere è il panda gigante, Ailuropus melanoleucus, che vive nelle grandi altitudini del Tibet orientale. 

\AIMA Sigla di Azienda Statale per gli Interventi sul Mercato Agricolo, sciolta alla fine del 1997. 

\aimè  →  "ahimè" 

\Aimée, Anouk (Parigi 1932-) Nome d'arte dell'attrice cinematografica francese Françoise Sorya. Affermatasi in Italia con i film di Fellini (La dolce vita, Otto e mezzo), raggiunse il successo internazionale con Un uomo, una donna di Lelouch (1966). Tra le altre interpretazioni, L'amante perduta (1968), Una sera, un treno (1968), Justine (1969), Un uomo, una donna, oggi (1987). 

\Ain Dipartimento (567.000 ab. nel 2006) della Francia, il cui territorio è costituito da una zona collinare ricca di praterie e stagni e dai versanti sud-occidentali del Giura. Situato nella regione Rhône-Alpes tra la Svizzera, la Saône e il Rodano. Capoluogo Bourg-en-Bresse. Industrie tessili, metallurgiche e della plastica. 
Ain 
Fiume (200 km) della Francia che nasce dal Giura centrale e dopo aver attraversato il dipartimento omonimo, sfocia nel Rodano di cui è affluente di destra. Navigabile nel suo basso corso, le sue acque alimentano centrali idroelettriche. 

\Ainmiller, Max Emmanuel (Monaco 1807-1870) Pittore tedesco. È autore dei disegni per le vetrate delle cattedrali di Ratisbona, Colonia e Spira. 

\ainu Popolazione appartenente al ramo degli europoidi, stanziata nelle isole settentrionali dell'arcipelago giapponese (Hokkaido) e nell'isola di Sakhalin che attualmente consta di circa 15.000 unità. I modi di vita e la cultura hanno mantenuto molti aspetti primitivi; questo popolo vive di caccia, pesca e raccolta di frutta; i suoi membri conoscono l'arte della scultura lignea e della tessitura. Di religione animista, adorano divinità naturali. 

\àio, sm. Precettore. 

\aiòla  →  "aiuola" 

\aiòlo, sm. Rete stesa sull'aia per catturare uccelli. 

\aióne, sm. Parte della salina dove viene fatto asciugare il sale. 

\Aïr Massiccio montuoso della Nigeria, nel Sahara centro-meridionale. 

\air bag, sm. invar. Sistema di sicurezza sulle automobili costituito da un palloncino che si gonfia in caso di urto per impedire lo schiacciamento del guidatore contro il volante. 

\Air France Compagnia nazionale francese di navigazione aerea. Fondata nel 1933 come società anonima, ha inaugurato nel 1976 l'era del trasporto supersonico con il Concorde. 

\Air India Compagnia aerea indiana che ha assunto il nome attuale a partire dal 1962. 

\air mail, loc. sost. m. invar. Termine che significa "posta aerea"; è utilizzato anche in paesi non di lingua inglese. 

\air terminal, loc. sost. m. invar. Aerostazione urbana collegata all'aeroporto da un servizio di trasporto terrestre. ~ terminal. 

\Airàsca Comune in provincia di Torino (3.760 ab. nel 2007, CAP 10060, TEL. 011). 

\airbag, sm. invar. Dispostivo di sicurezza delle automobili consistente in un cuscino gonfiabile automaticamente in caso d'urto. 

\airbus, sm. invar. Grande aereo per trasporto di passeggeri su brevi tragitti. 

\AIRC Sigla di Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. 

\AIRE Sigla di Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero. 

\aìre, sm. Spinta, slancio. ~ rincorsa. 

\airedale terrier Originario dell'Inghilterra, è un cane da caccia dotato di grande resistenza. 

\airglow, sm. invar. In geofisica, luminescenza nel cielo notturno. 

\Airòla Comune in provincia di Benevento (7.620 ab. nel 2001, CAP 82011, TEL. 0823). 

\Airòle Comune in provincia d'Imperia (480 ab. nel 2007, CAP 18030, TEL. 0184). 

\airóne, sm. Nome comune di alcune specie di Uccelli Ciconiformi della famiglia degli Ardeidi. Hanno un lungo collo, che tengono ripiegato a S durante il volo, ali grandi e allungate, capo piuttosto piccolo, zampe lunghe e sottili, becco lungo e appuntito. Vivono in zone paludose nutrendosi di pesci e anfibi. 
Airone cinerino 
Uccello (Ardea cinerea) della famiglia degli Ardeidi e dell'ordine dei Ciconiformi. Di color cenere, vive in Africa e in Eurasia in prossimità dell'acqua. 
Airone guardabuoi 
Uccello (Ardeola ibis) della famiglia degli Ardeidi e dell'ordine dei Ciconiformi. Deriva il suo nome dall'abitudine di cibarsi dei parassiti delle mandrie al pascolo. 
Airone rosso 
Uccello (Ardea purpurea) della famiglia degli Ardeidi e dell'ordine dei Ciconiformi. Di colore rossiccio, vive in Africa e in Eurasia in prossimità dell'acqua. 
 X   sm. heron. 

\Airport Film drammatico, americano (1970). Regia di George Seaton. Interpreti: Burt Lancaster, Dean Martin, Jean Seberg. Titolo originale: Airport 

\Airport '75 Film drammatico, americano (1974). Regia di Jack Smight. Interpreti: Charlton Heston, Karen Black, Dana Andrews. Titolo originale: Airport '75 

\Airport '77 Film d'avventura, americano (1977). Regia di Jerry Jameson. Interpreti: Jack Lemmon, Lee Grand, Brenda Vaccaro. Titolo originale: Airport '77 

\Airport 80 Film d'avventura, americano (1979). Regia di David Lowell Rich. Interpreti: Alain Delon, George Kennedy, Silvia Kristel. Titolo originale: The Concorde (Airport '79) 

\Airùno Comune in provincia di Lecco (2.610 ab. nel 2001, CAP 22050, TEL. 039). 

\Airy, George Biddel (Alnwich 1801-Greenwich 1892) Astronomo inglese, attivo studioso di ottica. 

\AIS Sigla di Associazione Internazionale per lo Sviluppo. 

\AISCAT Sigla di Associazione Italiana Concessionarie Autostrade e Trafori a Pedaggio. 

\AISE Sigla di Association Internationale des Sciences Economiques (associazione internazionale di scienze economiche). 

\Aisèn, del General Carlos Ib´ñex del Campo Regione XI (82.000 ab.) del Cile meridionale. 

\A'isha (Mecca 614?-Medina 678) Seconda moglie di Maometto, figlia di Abu Bakr, fu fiera oppositrice di Alì. 

\Aisne Dipartimento (536.000 ab. nel 2005) della Francia, tra l'Île de France e la Champagne. È percorso dal fiume omonimo e dai fiumi Somme, Oise, Serre e Marna. Capoluogo Laon. Le principali risorse economiche sono l'agricoltura (cereali e frutta) e l'industria (tessili, alimentari, chimiche e metallurgiche). 
Aisne 
Fiume (280 km) della Francia che nasce nelle Argonne ed è affluente di sinistra dell'Oise. Nel suo corso attraversa la Champagne e l'Île-de-France. Durante la prima guerra mondiale fu teatro di numerose battaglie tra francesi e tedeschi. 

\Aisóne Comune in provincia di Cuneo (260 ab. nel 2007, CAP 12010, TEL. 0171). 

\AIT Sigla di Alleanza Internazionale del Turismo. 

\aìta, sf. Aiuto, soccorso in espressioni poetiche. 

\aitànte, agg. Robusto, prestante. ~ gagliardo. <> gracile. 

\Aitia Opera di poesia di Callimaco (III sec. a. C.). 

\Aitken, Robert Grant (Jackson 1864-Berkeley 1951) Astronomo statunitense. Compose un fondamentale catalogo di stelle doppie, di cui 3.000 da lui stesso scoperte. 

\aiuòla, sf. Striscia di terreno coltivata a scopo ornamentale. 
 X   sf. lawn, flowerbed. 

\aiutànte, sm. e sf. 1 Chi aiuta o assiste qualcuno. ~ collaboratore. 2 Ufficiale coadiutore. ~ assistente. 
 X   sm. e sf. assistant. 

\aiutàre, v. v. tr. 1 Prestare aiuto, soccorrere. ~ assistere. <> danneggiare. 2 Rendere agevole, favorire. ~ facilitare. <> ostacolare. 
v. rifl. Ingegnarsi. ~ industriarsi. 
 X   v. tr. to help. 
 @   lat. adiutare, forma intensiva di adiuvare. 

\Aiuti alla riflessione Prosa di S. T. Coleridge (1825). 

\aiùto, sm. 1 Opera o servizio che si presta a qualcuno. ~ soccorso. <> danno. 2 Negli ospedali, il medico di più alto grado dopo il primario. 3 Chi aiuta, assistente. 
 X   sm. 1 aid, help. 2 (assistenza) assistance. 3 (aiutante) assistant, helper. 
 @   lat. adiutus, p.p. di adiuvare aiutare. 

\AIV Sigla di Associazione Internazionale di Vulcanologia. 

\Aix-en-Provence Città della Francia meridionale (140.000 ab. nel 2005), nel dipartimento di Bouches-du-Rhône, fondata nel 122 a. C. dai romani che la chiamarono Aquae Sextiae, per le acque calde che vi sgorgavano. Fu scenario della vittoria conseguita da Mario sui teutoni nel 102 a. C. Nel basso impero divenne capoluogo della provincia narbonese, e dal IX all'XI sec. fu capitale della contea di Provenza. Nel XV sec. ebbe la sua università, divenendo importante centro di cultura. Numerosi gli edifici di prestigio artistico, tra cui la cattedrale romanico gotica di San Salvatore (XI-XIV sec.), con chiostro romanico e battistero del V sec., e la chiesa di Saint Jean de Malte del 1285 ca. Commercialmente la città è un centro importante per la produzione di frutta, vino, olio d'oliva. Vi sono, inoltre, industrie alimentari, elettrotecniche e meccaniche. 

\Aizawl Città (228.000 ab. nel 2001) dell'India, capitale dello stato federale di Mizoram. 

\Aizoàcee Famiglia di piante erbacee Xerofile, con foglie carnose e frutti a capsule. Appartiene alla famiglia delle Centrosperme. 

\aizzaménto, sm. L'aizzare e l'effetto. 

\aizzàre, v. tr. Istigare, provocare, metter su. ~ sobillare. <> sedare. 
 X   v. tr. to incite. 
 @   da a-+ deriv. da izza. 

\aizzatóre, sm. Chi aizza. 

\Ajaccio Città della Francia insulare (53.000 ab. nel 1999), capoluogo della Corsica e del dipartimento Corse-de-Sud, nel golfo omonimo. Ricordata fin dal VI sec., fu distrutta dai saraceni nel X secolo, dominata dai pisani (XI-XII sec.) per poi cadere, nel 1284, nelle mani dei genovesi che fondarono la città nuova nel 1492. Ceduta alla Francia, con la Corsica, nel 1768, è famosa per aver dato i natali a Napoleone Bonaparte (1769). Conserva una cittadella e una cattedrale del XVI sec. Importanti le attività portuali e il turismo. 

\Ajax Società calcistica di Amsterdam. Più volte campione d'Olanda, ha vinto la coppa dei campioni nel 1971, 1972, 1973 e 1995, la coppa intercontinentale nel 1972, la supercoppa nel 1973, la coppa delle coppe nel 1987 e la coppa UEFA nel 1992. 

\Ajdukiewicz, Kazimierz (Ternoapol' 1890-Varsavia 1963) Studioso di logica polacco. Tra le sue opere, Linguaggio e conoscenza

\Ajman Emirato (360.000 ab. nel 2008) degli Emirati Arabi Uniti. 

\Ajmer Città (485.000 ab. nel 2001) dell'India, nello stato del Rajasthan, capoluogo del distretto omonimo. 

\Ajo nell'imbarazzo, L' Opera buffa in due atti di G. Donizetti, libretto di J. Ferretti (Roma, 1824). 

\ajoène, sm. Potente antitrombotico isolato dall'aglio con azione che combatte l'aggregazione piastrinica. 

\ajowan, sm. invar. Nome commerciale dei frutti del Carum ajowan, ombrellifera annua coltivata in India, Egitto e Iraq. 

\Ajtmatov, Cingis (Seker, Kirghizistan 1928-) Romanziere russo. Tra le opere La vela bianca (1970). 

\Ajusco, Cerro del Vulcano inattivo (3.929 m) del Messico. 

\Akashi Città (293.000 ab. nel 2008) del Giappone, nella prefettura di Hyogo. 

\Akbar (Umarkot 1542-Agra 1605) Imperatore mongolo noto come Gran Mogol, figlio dell'imperatore Humayun e discendente del leggendario Tamerlano, riuscì a unificare l'India settentrionale parificando musulmani e indù. Rafforzò l'amministrazione dell'impero conferendole un'estensione notevole (i confini raggiungevano l'Iran) e diede forte impulso all'arte e alla cultura. Diede avvio al culto di una religione monoteistica di cui si proclamò capo spirituale. 

\Akdag Nome di alcuni monti della Turchia, tutti nell'Anatolia. 

\akèbia, sf. Genere di arbusti rampicanti originari della Cina e del Giappone. 

\akèe, sf. Nome africano della blighia sapida. 

\Akerman, Chantal (1950-) Regista cinematografica belga. Diresse Je, tu, il, elle (1974), Jeanne Dielman (1975) e Golden Eighties (1986). 

\akermanìte, sf. Silicato di magnesio e di calcio della serie della melilite, di formula Ca2MgSi2O7

\Akershus Contea (489.000 ab. nel 2003) della Norvegia, a nord e a est del fiordo di Oslo. 

\Akhnaten Opera in tre atti di Ph. Glass, libretto proprio in collaborazione con S. Goldman (Stoccarda, 1984). 

\Akihito, Tsugumo (Tokyo 1935-) Imperatore del Giappone (il centoventicinquesimo), succedette a suo padre Hiroito nel 1989. 

\Akita Città (329.000 ab. nel 2007) del Giappone, capoluogo della prefettura omonima nell'isola di Honshu. 

\Aklan Provincia (495.000 ab. nel 2007) delle Filippine, capoluogo dell'isola di Panay. 

\Akola Città (400.000 ab. nel 2001) dell'India, nello stato del Maharashtra, capoluogo del distretto omonimo. 

\Akron Città (208.000 ab. nel 2007) degli USA nello stato dell'Ohio. 

\Aksakov, Sergej Timofeevic (Ufa 1791-Mosca 1859) Romanziere. Tra le opere Cronaca di famiglia (1856). 

\Aksehir, làgo di Lago salato (332 km2) della Turchia. 

\Aktjubinsk Città (262.000 ab. nel 2005) del Kazakistan, capoluogo della provincia omonima. 

\Akure Città (380.000 circa ab. nel 2008) della Nigeria, capoluogo dello stato di Ondo. 

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