Miti da sfatare sull'alimentazione
Sull'alimentazione esistono alcuni luoghi comuni diffusi e radicati che non corrispondono a delle regole comportamentali sane da seguire per il nostro benessere fisico. Eccone una breve rassegna.
Consumare alimenti integrali fa dimagrire.  La differenza del potere calorico tra alimenti integrali e raffinati è trascurabile. Gli alimenti integrali hanno invece il pregio di avere un più agevole transito intestinale per la presenza delle fibre.
Al mattino basta una tazzina di caffé o: la colazione è il pasto più importante della giornata.  Sono entrambi dei modi sbagliati di affrontare il problema.  Da una parte affrontare a stomaco vuoto la prima parte della giornata non tiene adeguatamente conto delle energie necessarie per affrontarla; poi, spesso, si cerca di recuperare a cena il buco energetico senza che durante la notte (se non c'è un adeguato distacco temporale rispetto a quando si va a letto) si sia in in grado di smalitire l'eccesso di calorie assunte.  Dall'altra le singole persone hanno, per un complesso di fattori legati anche al lavoro svolto e agli atteggiamenti psciologici, esigenze diverse di distribuire l'alimentazione durante la giornata: non è affatto vero che il corpo per restare in forma debba ingerire necessariamente molto cibo ogni mattina.
Meglio usare le bibite gassate light, che non fanno ingrassare.  È una cosiddetta "americanata" (il paese dell'obesità). I dolcificanti presenti in esse alterano la percezione del gusto dolce facendo perdere il senso di sazietà dovuto al saccarosio; poi molti dei dolcificanti usati in queste bibite sono chimicamente simili al classico zucchero, per cui quando vengono metabolizzati dal corpo forniscono quantità non trascurabili di energia.  In ogni caso, per dissetarsi, è meglio non bere bibite gassate dolci, in quanto stimolano l'ulteriore assunzione di acqua per il loro assorbimento.
La frutta deve essere mangiata a fine pasto.  La frutta (così come i succhi di frutta) prolunga la digestione. Consumata lontano dai pasti è invece altamente digeribile e favorisce lo svuotamento dell'intestino dai residui dei pasti precedenti.
Pane, paste e riso ingrassano.  Questi alimenti a base di amido ingrassano solo se assunti in quantità eccessiva, ma ciò vale per qualsiasi categoria di alimenti. Anche nelle diete "dimagranti" è giusto che gli amidi rappresentino circa il 50% delle calorie assunte nel corso della gironata.
I grissini non fanno ingrassare.  Non bisogna scambiare la leggerezza di peso con il contenuto di calorie: a parità di peso i grissini hanno il doppio di calorie rispetto al pane.
E le diete basate su un solo tipo di alimenti?  Queste diete e quelle basate sull'alternanza (un giorno solo patate, un altro solo frutta, …) non hanno alcun fondamento scientifico.
La carne è necessaria per una crescita regolare.  Sono necessarie le proteine, che sono presenti anche in uova, latte e suoi derivati, legumi e cereali, se assunti in modo adeguato (alcuni amminoacidi essenziali sono scarsamente presenti nei vegetali, per cui è opportuno comunque alimentarsi anche di cibi contenenti uova, latte o suoi derivati, o di carne).
Lo studio e le attività intellettuali richiedono un'alimentazione più ricca di energia.  Il cervello consuma sempre una quantità fissa e molto ridotta di energia. Senza uno sforzo fisico non si ha un significativo aumento del fabbisogno di calorie.
Gli aperitivi stimolano l'appetito.  Essi in realtà, specie se accomagnati da salatini, contengono molte calorie e quindi deprimono l'appetito, oltre a costringere ad un lavoro digestivo prima del pasto.
È bene conludere un pasto con del formaggio.  Pessima abitudine in quanto, per la sua ricchezza di grassi e proteine, contribuisce ad un notevole sovraccarico di calorie. Altro è usarlo in alternativa al secondo piatto.
 

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