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\AN Sigla di Alleanza Nazionale. 

\ANA Sigla di Associazione Nazionale Alpini. 

\àna- Primo elemento che nella terminologia chimica sta a indicare la posizione 1-5 tra i derivati della naftalina. 

\ANAA Sigla di Associazioni Nazionali Arma Aeronautica. 

\ANAAO Sigla di Associazione Nazionale Aiuti e Assistenti Ospedalieri. 

\Anabar Fiume (900 km) della Russia, nella repubblica autonoma della Jacuzia. 

\Anabasi Opera di storia di Senofonte (387 a. C.-372 a. C.). 
Anabasi 
Opera di poesia di Saint-John Perse (1924). 

\anàbasi, sf. Periodo di incremento di una malattia. 

\anabàte, sm. Genere di piccoli Pesci Teleostei d'acqua dolce. Hanno organi respiratori accessori che permettono loro di vivere per breve tempo fuori dall'acqua. Appartiene alla famiglia degli Anabantidi. 

\anabattìsmo, sm. L'anabattismo (XVI sec.) rappresentò la parte più estremista della riforma di Lutero in quanto fu molto più critico nei confronti delle istituzioni religiose e politiche. Gli anabattisti negarono il valore del battesimo nel bambino, incapace d'intendere; il loro nome deriva infatti dal greco anabaptízein che significa "ribattezzare", in quanto ribattezzavano gli adulti, convertendoli così al vero cristianesimo. Politicamente arrivarono a posizioni comunistiche e anche anarchiche. Gli ispiratori del movimento furono T. Münzer e N. Storch. Furono ben presto osteggiati dallo stesso Lutero, ma furono sconfitti nella guerra dei contadini, un'insurrezione (1525) che gli anabattisti avevano fomentato contro la nobiltà e il clero. Attualmente piccoli gruppi di anabattisti sono presenti in Svizzera, nei Paesi Bassi e in America. 

\anabattìsta, agg. e sm. agg. Dell'anabattismo. 
sm. Seguace dell'anabattismo. 

\anabbagliànte, agg. Riferito a qualsiasi schermo atto a diminuire l'intensità di una sorgente luminosa. <> abbagliante. 
 X   agg. dipped, (americ.) dimmed. 

\anabiòsi, sf. Ricomparsa delle funzioni vitali dopo un periodo di vita latente. 

\anabolìsmo, sm. L'insieme dei processi che portano nell'organismo alla formazione di nuovi tessuti. 

\anabolizzànte, agg. e sm. Sostanza (spesso di natura steroidea) che favorisce l'anabolismo. 

\anacàmptico, agg. Di suono che produce i fenomeni dell'eco. 

\anacantìni Antico gruppo di Pesci Teleostei che non avevano raggi spinosi nelle pinne impari e nelle ventrali 

\Anacàpri Comune in provincia di Napoli (5.324 ab., CAP 80071, TEL. 081). 

\Anacardiàcee Famiglia di alberi e arbusti diffusi in ogni parte del mondo, ma presenti prevalentemente nelle regioni calde. 

\anacinesìa, sf. Riabilitazione dei movimenti. 

\anàclasi, sf. Troncatura di un piede per ottenere un metro isocrono, ma diverso. 

\Anaclèto Nome di papi. 
Anacleto I 
(sec. I) Martire, santo e papa, il terzo dopo San Pietro. 
Anacleto II 
(?-Roma 1138) Pietro de' Pierleoni. Antipapa dal 1130 al 1138 in opposizione a Innocenzo II. Incoronò Ruggero II d'Altavilla re di Sicilia (1130). 

\anaclìtico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a un individuo che nella caratterologia psicoanalitica richiama il modello materno nelle scelte amorose. 

\anacolùto, sm. Figura sintattica per cui la costruzione del periodo comincia in un modo e finisce in un altro. 

\Anaconda Catena delle Montagne Rocciose degli USA, nello stato del Montana. Vetta più elevata il monte Evans (3.214 m). 

\anacònda, sf. (Eunectes murinos) Serpente della famiglia dei Boidi, dell'ordine degli Squamati, diffuso nelle foreste tropicali del Sudamerica. L'anaconda comune ha grandi dimensioni (lunga anche più di 7 m con una circonferenza di oltre mezzo metro) e peso (può superare i 100 kg), conduce vita acquatica e, quando è fuori dall'acqua, si adagia sugli alberi; l'Eunectes notaeus o anaconda gialla, ha dimensioni più ridotte (fino a 4 m). Non è velenoso e ha un'indole non aggressiva; si nutre di prede vive, uccelli e piccoli mammiferi che cattura e stritola tra le proprie spire. 

\anacorèsi, sf. Il ritiro in solitudine per dedicarsi alla penitenza e alla contemplazione. 

\anacorèta, sm. Chi si ritirava nel deserto per dedicarsi alla preghiera. ~ asceta. 

\Anacreònte (Teo, Ionia ca. 570-ca. 480 a. C.) Poeta greco. Tra le opere Canti, giambi, elegie (frammenti). 

\anacreontèo, agg. e sm. agg. Relativo ad Anacreonte e al suo stile. 
agg. e sm. Relativo ai versi ritmicamente variati da Anacreonte rispetto alla loro struttura originale. 

\anacromàtico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a un obiettivo in cui non è stata corretta l'aberrazione cromatica. 

\anacronìsmo, sm. 1 Errore o arbitrio cronologico per cui si attribuiscono a un'epoca fatti appartenenti a un'altra. 2 Quanto si rivela in stridente contrasto con i tempi in cui viviamo. 
 X   sm. anachronism. 

\anacronisticaménte, avv. In modo anacronistico. 

\anacronìstico, agg. Che costituisce anacronismo. ~ superato. <> attuale. 
 X   agg. anachronistic. 

\anacrùsi, sf. Sillaba in levare che precede il periodo ritmico con un tempo forte e dà a esso un andamento ascendente. 

\anacusìa, sf. Perdita completa e unilaterale della funzione uditiva. La perdita bilaterale è detta cofosi. 

\Anadyr Regione della Russia, nella Siberia nordorientale. Altezza massima 1.853 m. 
Anadyr 
Fiume (1.170 km) della Russia, nella Siberia nordorientale. 

\anaelèttrico, agg. Detto di corpo che non si elettrizza per strofinamento. 

\anaelettrotòno, sm. Alterazione dell'eccitabilità di un nervo o di un muscolo in presenza di una corrente continua costante. 

\anaeròbico, agg. Che si riferisce all'anaerobiosi. 

\anaerobiòsi, sf. Ambiente biologico privo o scarso di ossigeno in cui possono svilupparsi microorganismi anaerobi. 

\anafàse, sf. Terza fase della mitosi in cui si scinde ogni cromosoma e il fuso nucleare si sposta verso i poli. 

\anafilàssi, sf. Forma di allergia caratterizzata da clamorosa reattività dell'organismo verso determinate sostanze. Si manifesta da pochi secondi a pochi minuti dopo il contatto, ma solo quando l'organismo è già allergizzato, cioè la seconda volta che riceve la sostanza; gli effetti sono tachicardia, ipotensione, sudorazione, prurito, spasmo bronchiale. Diverse sono le sostanze che possono causare shock anafilattico, una delle più frequenti è la penicillina. Può portare alla morte se non immediatamente contrastata. La terapia impiega derivati del cortisone. 

\anafilàttico, agg. Di anafilassi, da anafilassi. 
Shock anafilattico 
La forma più grave di reazione allergica è lo shock anafilattico che, senza un'immediato intervento curativo, può portare il soggetto alla morte. Si determina quando un individuo sviluppa una particolare ipersensibilità verso un determinato allergene. Gli allergeni possono essere di varia natura: alimenti, veleni d'insetti, sostanze inalate o assorbite, farmaci. Come conseguenza dell'esposizione dell'organismo all'allergene si può determinare una brusca e improvvisa caduta della pressione cardiaca a causa di una massiva vasodilatazione; a livello delle vie respiratorie, inoltre, si può determinare un rigonfiamento delle mucose che le rivestono con possibilità d'impedimento del passaggio dell'aria. 
È in sostanza impossibile prevedere l'evoluzione di uno shock anafilattico. Infatti una reazione allergica all'apparenza molto lieve può, nel giro di pochissimi minuti, trasformarsi in una situazione di massima gravità. I segni e i sintomi di uno shock anafilattico possono comprendere: alterazioni dello stato comportamentale, difficoltà nella respirazione, ipotensione, cute arrossata con bolle evidenti come nell'orticaria, gonfiore alle caviglie e ai polsi, prurito, bruciore, vertigini, cefalea, vomito. Trattandosi di una emergenza molto grave, bisogna mettere in atto tutte le misure di rianimazione di base. 

\anafilattòide, agg. Relativo a un fenomeno apparentemente anafilattico senza averne necessariamente l'origine. 

\anàfora, sf. Ripetizione della stessa parola o espressione impiegata in una frase (in genere realizzata attraverso un pronome) • Luigi non lo conosco  

\anaforèsi, sf. Fenomeno di migrazione verso l'anodo delle particelle colloidali in sospensione in un liquido in presenza di un campo elettrico. 

\anafòrico, agg. Che è proprio dell'anafora, che contiene un'anafora. 

\anafrodisìa, sf. Mancanza di desiderio e di potenza sessuale. 

\anafrónte, sm. Superficie frontale dove l'aria attiva è più veloce di quella passiva. 

\anagènesi, sf. Rigenerazione dei tessuti distrutti. 

\anagenìte, sf. Varietà micacea e scistosa di verrucano diffusa nelle Prealpi e in Toscana. 

\anagìride, sm. Nome comune dell'Anagyris foetida, arbusto con fiori gialli in racemi diffuso nella regione mediterranea. Appartiene alla famiglia delle Papilionacee. 

\anaglìfo, sm. Intaglio, cammeo. 

\anaglìttica, sf. 1 L'arte e la tecnica dell'incisione. 2 Procedimento di stampa in rilievo su carta pesanti per poter essere letto dalle persone cieche. 

\anaglìttico, agg. (pl. m.-ci) 1 Riferito all'anaglittica e agli anaglifi. 2 Relativo alla scrittura per ciechi fatta su impressione a rilievo. 

\Anàgni Comune in provincia di Frosinone (20.000 ab., CAP 03012, TEL. 0775), su un colle della Ciociaria che sovrasta la valle del fiume Sacco. Fu conquistata dai romani nel 306 a. C.; nel medioevo divenne un centro molto importante (duomo romanico del XI sec., palazzo reale). È il luogo in cui, nel 1303, papa Bonifacio VIII venne catturato dai due mandatari (Guglielmo di Nogaret e Sciarra Colonna) di Filippo il Bello, poco prima che questi venisse scomunicato dal papa. La leggenda vuole che Bonifacio abbia subito l'oltraggio di essere schiaffeggiato da Sciarra Colonna (schiaffo di Anagni). 

\anagogìa, sf. Interpretazione in senso spirituale di un testo, specialmente delle Sacre Scritture. 

\anagògico, agg. (pl. m.-ci) Relativo all'anagogia. 

\anàgrafe, sf. 1 Registro che documenta il numero e lo stato civile della popolazione di un comune. anagrafe tributaria, elenco dei soggetti sottoposti a tassazione. 2 Ufficio comunale in cui si tiene tale registro. 
 X   sf. 1 (ufficio) registry office. 2 (registro nascite) register of births, (registro morti) register of deaths, (registro matrimoni) register of marriages. 
 @   greco anagraphè iscrizione registro, deriv. da anagrephein registrare. 

\anagraficaménte, avv. Dal punto di vista anagrafico. 

\anagràfico, agg. Dell'anagrafe, registrato all'anagrafe. 

\anagràmma, sm. Procedimento consistente nell'ottenere, con le lettere di una parola o di una frase, parole o frasi di senso differente; le parole o le frasi in tal modo ricavate. 
 X   sm. anagram. 

\anagrammàre, v. tr. Fare un anagramma. 

\anagrammatico, agg. Relativo ad anagramma. 

\anagrammatizzàre, v. tr. Ridurre ad anagramma, fare anagrammi. 

\Anaheim Città (222.000 ab.) degli USA, nello stato della California. 

\ANAI Sigla di Associazione Nazionale Artiglieri d'Italia. 

\analbuminemìa, sf. Termine che designa l'assenza di albumina nel sangue. 

\analcòlico, o analcoolico, agg. e sm. agg. Che non contiene alcol. <> alcolico. 
sm. Bevanda priva di alcol. 
 X   agg. non-alcoholic. 

\anàle, agg. Dell'ano, localizzato all'ano. 

\analèmma, sm. Proiezione ortogonale della sfera celeste lungo il piano del meridiano dal quale si sta effettuando l'osservazione; viene impiegata per stabilire l'orario in cui sorge e tramonta un astro, in particolare il Sole, e nel calcolo della sua altezza in relazione a un punto considerato. 

\analessìa, sf. Termine che designa il recupero delle funzioni vitali. 

\analfabèta, agg., sm. e sf. Che, chi non sa leggere e scrivere. ~ illetterato. <> istruito. 
 X   agg., sm. e sf. illiterate. 
 @   greco analphàbetos, comp. da an-negativo + alphàbetos alfabeto. 

\analfabetìsmo, sm. Il non saper leggere e scrivere di singoli o di gruppi sociali. 
 X   sm. illiteracy. 

\analgesìa, sf. Eliminazione della sensazione di dolore nel corpo o in una parte di esso. 

\analgèsico, agg. e sm. Farmaco che attenua o elimina la sensazione di dolore. ~ antidolorifico. 
 X   agg. e sm. analgesic. 

\analgognosìa, sf. Incapacità di stabilire la sede e la causa di una sensazione dolorosa. 

\analgologìa, sf. Terapia per i malati terminali di cancro per alleviare il dolore nella fase finale. 

\analgotimìa, sf. Percezione e la localizzazione di una sensazione dolorosa senza che ne derivi un sentimento di sofferenza. 

\anàlisi, sf. 1 Metodo di ricerca in cui l'oggetto dell'indagine viene esaminato scomponendolo nei suoi elementi costitutivi (termine usato in questo senso già da Aristotele, poi ripreso, precisato e diffuso da Descartes). ~ scomposizione. <> sintesi. 2 Trattamento psicoanalitico. 3 In informatica, fase che precede la programmazione. 4 Studio accurato. 5 In matematica, l'analisi infinitesimale (vedi sotto). 
 X   sf. 1 analysis. 2 (esame medico) test. 3 (grammaticale) parsing. 4 (matem.) calculus, real analysis. 
In chimica è il procedimento che consente di riconoscere la nature dei componenti di una sostanza o di un insieme di sostanze (analisi qualitativa) e di determinare la quantità dei componenti la sostanza (analisi quantitativa). La determinazione quantitativa può essere fatta per via gravimetrica, o ponderale (analisi gravimetrica), per stabilire i rapporti in peso delle singole sostanze, o per via volumetrica, più rapida e precisa; l'analisi organica elementare permette solo di determinare gli elementi. Accanto ai metodi classici, esistono cosiddetti metodi strumentali, che si servono di apparecchiature più complesse: i metodi elettrici (potenziometria, polarografia, amperometria, coulombometria), i metodi ottici (spettroscopici, spettrofotometrici, rifrattometrici, polarimetrici); vi sono poi metodi basati su particolari proprietà della materia (cromatografia, dosimetria, spettrometria di massa, radiometria). 
    In matematica l'analisi infinitesimale è il ramo che include il calcolo differenziale e integrale e le applicazioni del concetto di limite. Gli studi applicati a questo campo risalgono ad Anassagora, a Zenone, a Eudosso e ad Archimede, ma sono Newton e Leibniz i veri fondatori dell'analisi infinitesimale moderna. 
Analisi numerica 
Applicata soprattutto ai calcolatori elettronici, è rivolta allo studio di algoritmi per risolvere problemi matematici in termini mumerici, cercando di mettere a punto metodi per migliorare l'approssimazione e il tempo con cui si ottengono le soluzioni. 

\analìsta, sm. e sf. 1 Chi esegue analisi chimiche. 2 Psicoanalista. ~ psicoterapeuta. 3 In informatica è lo specialista che individua le caratteristiche di un problema ed elabora algoritmi appropriati per la sua soluzione. 
 X   sm. e sf. analyst. 

\analiticaménte, avv. In modo analitico. ~ approfonditamente. 

\analiticità, sf. In filosofia è la proprietà di un giudizio di essere valido prescindendo dal ricorso all'esperienza. 

\analìtico, agg. 1 Relativo all'analisi, fondato sull'analisi. 2 Atto all'analisi. 3 Dettagliato, particolareggiato. ~ circostanziato. <> sintetico. giudizio analitico
 X   agg. analytic, analytical. 
 @   greco analytikós
• In matematica, una funzione analitica su un insieme aperto I è una funzione F (di varibile complessa o reale) che sia la somma della sua serie di Taylor, cioè tale che la sua serie di Taylor in ogni punto converga a F(x) per x in un intorno del punto. Sono analitiche tutte le funzioni elementari e, per esempio, la funzione gamma e le funzioni di Bessel. Non è analitica per esempio la funzione valore assouto.

\analizzàbile, agg. Che si può analizzare. 

\analizzàre, v. tr. 1 Sottoporre ad analisi. 2 Sottoporre a trattamento psicoanalitico. 3 Esaminare con cura. ~ studiare. <> sorvolare. 
 X   v. tr. 1 to analyse. 2 (esame medico) to test. 
 @   franc. analyser, deriv. da analyse analisi. 

\analizzatóre, sm. 1 Chi effettua l'analisi. 2 Dispositivo per effettuare un'analisi. 

\anallagmàtico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a una figura geometrica trasformata in se stessa da un'inversione circolare o per raggi vettori reciproci. 

\anallèrgico, agg. Che non produce allergia. 

\analogaménte, avv. Nello stesso modo. ~ similmente. <> diversamente. 
 X   avv. likewise. 

\analogìa, sf. 1 Relazione di somiglianza fra due o più cose. ~ affinità. <> difformità. 2 Corrispondenza, attinenza. ~ relazione. <> estraneità. 
 X   sf. analogy. 
 @   lat. analogia, dal greco analogìa. 
In diritto è la procedura in base alla quale, nei casi non direttamente contemplati dalla legge, il giudice applica norme che regolano casi analoghi. 
In anatomia comparata è l'affinità funzionale di organi aventi diverso sviluppo embrionale. 
In filosofia, nella logica aristotelica, è la capacità di un termine di essere predicato di cose diverse senza essere né uguale né del tutto contrario. 

\analogicaménte, avv. Per analogia. 

\analògico, agg. 1 Che procede per analogia, che si fonda sull'analogia. 2 Detto di strumento che registra il variare di un fenomeno fisico mediante un modello analogo di grandezze. orologio analogico  +  
 X   agg. 1 analogic. 2 analog.

\analogìsmo, sm. 1 Rapporto che la fantasia coglie tra oggetti fra loro lontani. 2 Ragionamento per analogia. 

\analogìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) 1 Chi si serve del procedimento analogico. 2 Appartenente alla corrente filosofica e grammaticale che considerava valida solo l'analogia. 

\anàlogo, agg. Che ha analogia, che assomiglia a un'altra cosa. ~ simile. <> difforme. 
 X   agg. similar, analogous. 
 @   lat. analogicus, dal greco análogos

\anamnèsi, sf. In medicina è il complesso di informazioni sull'ammalato, esatte e dettagliate, che il medico ricava interrogando il paziente stesso relativamente a precedenti malattie non solo personali ma anche degli altri membri della famiglia. 

\anamnèstico, agg. Relativo all'anamnesi. 

\anamòrfico, agg. Di anamorfosi, caratterizzato da anamorfosi. 

\anamòrfosi, o anamorfòsi, sf. 1 Rappresentazione di una scena in deformazione prospettica, tale che la visione corretta possa avvenire solo da un determinato punto di vista, diverso da quello frontale. 2 Deformazione di un'immagine realizzata con particolare sistema ottico. 3 Termine medico che designa le normali variabili nella costituzione degli individui. 
 @   greco anamorphosis riformazione, comp. da ana di nuovo + deriv da morphè forma. 

\ànanas, sm. invar. Pianta della famiglia delle Bromeliacee, originaria dell'America meridionale. Viene coltivata, per scopi alimentari, ornamentali e per la produzione di alcuni tipi di fibre, in tutte le regioni tropicali da dove vengono esportati i frutti. Le foglie sono provviste di spine e al centro di esse si trova l'infiorescenza. La specie più diffusa è l'Ananas sativus. Con lo stesso termine si indica anche i frutto dell'omonima pianta, dalla polpa di colore giallo. 
 X   sm. invar. pineapple. 

\Anandavardhana (IX sec.?) Filosofo indiano. Tra le opere La luce della risonanza (in sanscrito). 

\anangioplasìa, sf. Rigidità e la piccolezza dei vasi sanguigni. 

\Ananìa Personaggio biblico. Ebreo convertito al cristianesimo, mentì all'apostolo Pietro e rubò parte dei denari destinati alla comunità cristiana; morì fulminato con sua moglie Saffira, sua complice. 

\Ananke Satellite di Giove, scoperto nel 1951 da Nicholson; il suo raggio è di 10 km, mentre il suo periodo orbitale è di 670 giorni. Occupa il tredicesimo posto per la sua distanza (20.700.000 km). 

\Anantapur Città (120.000 ab.) dell'India, nello stato dell'Andhra Pradesh, capoluogo del distretto omonimo. 

\Anantung Distretto (832.000 ab.) dell'India. 

\anapèsto, sm. Piede composto di due brevi e una lunga a ritmo ascendente. 

\anaplasìa, sf. Alterazione morfologica delle cellule di un tessuto tumorale. 

\anaplastìa, sf. Parziale ricostruzione del corpo per autotrapianto. 

\Ànapo Fiume (52 km) della Sicilia orientale. 

\anapodìttico, agg. (pl. m.-ci) Che non ha bisogno di dimostrazione  (vedi "apodittico").

\Anaporis Fiume (880 km) della Colombia. 

\Anapu Fiume (550 km) del Brasile, nello stato federato di Par´. 

\anarchìa, sf. Mancanza di governo; assenza di ordine e caos politico che consegue alla mancanza di governo. ~ ingovernabilità. <> organizzazione. 
 X   sf. anarchy. 
 @   greco anarchia, comp. da an-negativo + deriv da àrchein comandare. 

\anàrchicaménte, avv. In modo anarchico. 

\anàrchico, agg. e sm. agg. Relativo all'anarchia. ~ caotico. <> disciplinato. 
sm. Chi sostiene l'anarchia. 
 X   agg. anarchical. sm. anarchist. 

\anarchìsmo, sm. 1 Dottrina e movimento politico che propugnano l'abolizione di ogni potere costituito. 2 Atteggiamento anarchico. 
L'ideologia anarchica si identifica nella dottrina politica dell'anarchismo, espressa per la prima volta da Godwin nel 1793. Hanno sviluppato teorie anarchiche pensatori come M. Steiner e P. J. Proudhon; anche M. Bakunin, nell'Ottocento, propagò questa dottrina, entrando in conflitto con le correnti marxiste. Le teorie anarchiche si presentano come rifiuto radicale del sistema economico capitalistico e della sua organizzazione statuale, in nome di un ordine naturale del quale sono parte la famiglia e la società, contrapposto a qualsiasi forma organizzativa non liberamente concordata. L'antistatalismo si accompagna al rifiuto della religione e delle chiese come forma di alienazione dell'uomo, in quanto da esse trae origine lo spirito autoritario che poi si determina nelle istituzioni politiche. Nell'anarchismo esistono tuttavia anche interpretazioni di tipo religioso (Tolstoj) che vedono il messaggio di Cristo come negazione dello stato. Una costante dell'anarchismo è l'idea che la vita sociale deve fondarsi su rapporti volontari liberamente stipulati. Agli inizi del Novecento si formarono energici filoni anarchico-sindacalisti negli Stati Uniti, in Francia e Spagna (durante la guerra civile, 1936-1939). Dopo la seconda guerra mondiale, l'anarchismo è praticamente scomparso dalla scena politica. Il patrimonio migliore delle idee anarchiche viene ripreso da vari gruppi politici, in particolare per difendere le esigenze di libertà dell'individuo (privacy), e contribuisce all'umanizzazione delle organizzazioni statali. 

\anarcòide, agg., sm. e sf. Che, chi ha tendenze vagamente anarchiche; ribelle. 

\anàrco-sindacalìsmo, sm. Dottrina d'ispirazione anarchica che considera i sindacati come lo strumento della rivoluzione politico-sociale. 

\anarmonìa, sf. Dissonanza. ~ disarmonia. 

\anàrrica, sm. Genere di Pesci Teleostei comprendente il pesce lupo tipico del mare del Nord. 

\anartrìa, sf. Disturbo nel linguaggio che consiste nell'incapacità di articolare le parole. 

\ANAS Sigla di Azienda Nazionale Autonoma delle Strade e Associazione Nazionale Allevatori Suini. 

\ànas, sm. Genere di Uccelli Anseriformi cui appartengono le anatre. 

\anasàrca, sf. Deposito di acqua negli interstizi tra i tessuti. 

\anasàzi, agg. invar. Relativo a una cultura neolitica dell'America del Nord. 

\anàspis, sm. invar. Genere di Insetti Coleotteri. 

\anaspongiocitòsi, sf. Apparente scomparsa di cellule del cortico surrenale in condizioni nutrizionali deteriorate. 

\Anassàgora (Calzone 499-Lampasso 428 a. C.) Filosofo greco; della sua opera più importante, Sulla natura, rimangono alcuni frammenti. Sostenne che in ogni cosa sono contenuti i semi, o elementi originali, di tutte le cose; tali semi, chiamati poi da Aristotele omeomerie, che da principio erano tutti insieme nel caos originario, sono regolati dall'intelletto o Nous, supremo ordinatore del mondo. 

\Anassimàndro (Mileto 610-546 ca a. C.) Filosofo greco. Prese parte attiva alla vita della sua città guidando la fondazione di una colonia. Delle sue opere ci restano numerose testimonianze, ma un solo frammento di un lavoro in prosa. Appartenente alla scuola ionica, si interessò anche all'astronomia e alle scienze naturali ed è ritenuto l'inventore dello gnomone o meridiana (orologio solare). Dall'esperienza della navigazione e dei commerci, Anassimandro fu tratto a cercare di immaginare un mondo comprensibile e ordinato. La sua concezione filosofica dell'origine del mondo è il principio dell'apeiron, la mescolanza indeterminata e indefinita da cui trae origine ogni cosa per separazione degli opposti. Secondo le parole del frammento pervenutoci "principio degli esseri è l'apeiron. Da dove infatti gli esseri hanno origine, ivi hanno anche la distruzione secondo la necessità". A partire da esso si sono sviluppati gli elementi (aria, acqua, terra e fuoco) e gli oggetti che costituiscono il mondo dell'esperienza umana. Anassimandro immagina il mondo come un grande meccanismo puramente naturale, per la cui definizione non è necessario ricorrere ad alcun intervento soprannaturale. 

\Anassìmene di Làmpsaco (Lampsaco, Asia Minore, ca. 380-ca. 320 a. C.) Storico greco. Tra le opere Hellenica (ca. 340-335). 

\Anastasi, Anne (New York 1908-New York 2001) Psicologa. Studiò alla Columbia University di New York, laureandosi in psicologia nel 1928. Per oltre un trentennio ha esercitato la professione di docente universitaria di psicologia. Tra le sua opere, Psicologia differenziale (1937), I campi della psicologia applicata (1964) e I test psicologici (1964). 

\Anastàsio Papi Anastasio I 
(?-Roma 401) Papa dal 399 al 401, si oppose alle dottrine di Origene e di Donato. 
Anastasio II 
(?-Roma 498) Papa dal 496 al 498, respinse le dottrine di Acacio. 
Anastasio III 
(?-Roma 913) Papa dal 911 al 913. 
Anastasio IV 
(?-Roma 1154) Papa nel 1153 e 1154. 
Bisanzio Anastasio I 
(Durazzo 430 ca.-Costantinopoli 518) Succedette a Zenone come imperatore bizantino dal 491 al 518. 
Anastasio II 
(?-Costantinopoli 721) Imperatore bizantino dal 713 al 715. Venne spodestato da Teodosio III. 

\Anastàsio Bibliotecàrio (Roma 810 ca.-878?) Fu antipapa in opposizione a Benedetto III (855). Uomo di vasta cultura, celebre per le traduzioni dal greco, fu sospeso a divinis e in seguito reintegrato; fu bibliotecario della Santa Sede. 

\anastaticaménte, avv. In modo anastatico. 

\anastàtico, agg. Procedimento di riproduzione litografica di opere stampate tipograficamente, basato sul trasporto diretto dello stampato alla pietra per ottenere una nuova matrice. 

\anastigmàtico, agg. Si dice di lente o sistema ottico che corregge l'astigmatismo. 

\anastigmatìsmo, sm. Caratteristica che possiedono alcuni sistemi ottici di essere esenti dall'aberrazione astigmatica. 

\anastomizzàre, v. v. tr. Praticare un'anastomosi. 
v. intr. pron. Collegarsi formando un'anastomosi. 

\anàstomo, sm. Genere di Uccelli Ciconiiformi dal becco assai lungo. È presente con due specie in Africa e in Asia. 

\anastomòsi, sf. Comunicazione congenita o realizzata chirurgicamente tra due visceri cavi. 

\anàstrofe, sf. Inversione dell'abituale ordine delle parole di un discorso. 

\anatèma, sm. 1 Scomunica solenne. 2 Maledizione. 

\anatematizzàre, o anatemizzàre, v. tr. Colpire con anatema. 

\anatèssi, sf. Trasformazione subita da rocce metamorfiche situate a grandi profondità in seguito alla presenza di soluzioni di composizione granitica. 

\Anàtidi Famiglia di Uccelli acquatici palmipedi cui appartengono cigni, oche, anatre e altri esemplari. 

\anatocìsmo, sm. Capitalizzazione degli interessi di una somma prestata con conseguente applicazione di interessi composti. 

\Anatol Dramma di A. Schnitzler (1893). 

\Anatòlia Termine con cui i bizantini designavano la penisola occidentale dell'Asia, detta anche Asia Minore. Oggi corrisponde al territorio turco che si estende dagli altipiani d'Armenia e del Kurdistan verso ovest, tra il Mediterraneo orientale (mar di Levante), il mar Egeo e il mar Nero. I greci la colonizzarono dal XIII sec. a. C.; al loro seguì il dominio del regno di Lidia (VI sec.), l'invasione persiana e la conquista di Alessandro Magno (334 a. C.). Morto Alessandro, la regione si divise in parecchi regni poi passati a far parte dell'impero romano. Nel 1071 cadde nelle mani dei turchi selgiuchidi che ne unificarono il territorio nel corso del XIV sec. Nel 1923 venne proclamata territorio della repubblica turca. 

\anatomìa, sf. 1 Scienza che studia gli organismi viventi nella loro struttura. 2 La struttura di un organismo. 3 Analisi. ~ disamina. 
 X   sf. anatomy. 
Il termine deriva dal greco anatomé (dissezione); i primi studi, infatti, si facevano sui cadaveri. 
Anatomia comparata 
Scienza il cui compito è quello di porre a confronto i principali organi animali che hanno stessa origine embriologica (organi omologhi) o stessa funzione (organi analoghi). Il paragone viene generalmente circoscritto alle forme animali, principalmente ai vertebrati; per gli altri tipi, si rientra nella zoologia. Nacque praticamente insieme all'anatomia umana ma si sviluppò in modo autonomo sfruttando le tecniche di ricerca proprie. 
Anatomia umana 
I primi scritti anatomici risalgono alle scuole di Crotone, Cnido e Cos; Ippocrate (V sec. a. C.) e Galeno (II sec. d. C.) sono considerati i fondatori di questa scienza. Dal XIII sec., grazie all'impulso dato dalle università italiane (Salerno, Bologna e Padova in particolare), ripresero le ricerche anatomiche dopo l'arresto subito nel medioevo per la proibizione di sezionare cadaveri. Nel XVII sec., Malpighi ebbe il merito di aver introdotto l'uso del microscopio. Morgagni (XVII-XVIII sec.) iniziò gli studi di anatomia patologica. Nel XX sec., l'uso del microscopio elettronico ha collegato l'anatomia ad altre scienze naturali e biologiche. 

\Anatomia della malinconia Opera scientifica e letteraria di R. Burton (1621). 

\anatomicaménte, avv. Dal punto di vista anatomico. 

\anatòmico, agg. 1 Riguardante l'anatomia. 2 Modellato per ricalcare le forme umane. impugnatura anatomica
 X   agg. 1 anatomical. 2 (sedile) contoured. 
 @   lat. anatomicus, deriv. dal greco anatomikos

\anatomìsta, sm. e sf. Chi studia, insegna o pratica l'anatomia. 

\anatomizzàre, v. tr. Studiare la struttura di organismi animali dopo averli sezionati. 

\anatomofisiològico, agg. (pl. m.-ci) Riferito sia all'anatomia che alla fisiologia. 

\anatomopatològico, agg. (pl. m.-ci) Riferito sia all'anatomia che alla patologia. 

\anatomopatòlogo, sm. 1 Studioso di anatomia patologica. 2 Medico legale. 

\anatòssico, agg. Termine che designa una sostanza che ha perso la tossicità che la caratterizzava. 

\anatossìna, sf. Tossina microbica modificata sia dal calore che dal formolo; a seguito di tale trasformazione, pur perdendo la tossicità, mantiene la qualità di antigene che può produrre immunità. 

\ànatra, sf. Genere di Uccelli Anseriformi ascritto alla famiglia degli Anatidi, in particolare al genere Anas. Palmipedi, vivono in prossimità dell'acqua e sono ottimi nuotatori; spesso sono migratori. Il germano reale, o anatra selvatica, è ritenuto il capostipite di molte delle razze domestiche; alcune invece derivano dall'anatra muta, originaria dell'America meridionale. 
 X   sf. duck, (maschio dell'anatra) drake, (anatra selvatica) mallard. 
Anatra selvatica 
Altra denominazione del germano reale (Anas platyrhynchus). Ha una lunghezza di circa 60 cm, il becco lungo quanto il capo che presenta ai lati dei due rami le tipiche lamelle cornee proprie degli Anseriformi. È caratterizzata da un accentuato dimorfismo sessuale, essendo la livrea delle femmine molto meno appariscente di quella dei maschi. È uccello migratore, anche se piccole minoranze sono stanziali nel nostro paese. Nidifica nelle zone paludose dei laghi e delle acque interne, nuota agilmente e si ciba dei piccoli animali che trova sul fondo. Il germano è cacciato per le carni saporite. 

\anatricoltùra, sf. Allevamento delle anatre. 

\anatròccolo, sm. Il pulcino dell'anatra. 
 X   sm. duckling. 

\ANB Sigla di Associazione Nazionale Bersaglieri. 

\Anbar Governatorato (821.000 ab.) dell'Iraq occidentale, capoluogo Ramadi. 

\ANC Acronimo di African National Congress, partito della Repubblica sudafricana che ha come leader Nelson Mandela; rappresenta la maggioranza della popolazione di colore. Nato nel 1912, fu esautorato nel 1960, ma ha sempre lottato con forza contro il sistema politico razzista, con il consenso e la solidarietà mondiale. Nel 1990 è stato di nuovo legalizzato dal presidente F. W. De Klerk. 
ANC 
Sigla di Alleanza Nazionale dei Contadini. 
ANC 
Sigla di Associazione Nazionale Carabinieri. 

\ànca, sf. Segmento prossimale dell'arto inferiore ossia la giuntura a livello della quale la parte più alta della coscia si congiunge con il bacino; è la porzione più bassa del tronco corporeo. L'articolazione dell'anca è una cavità di forma semisferica nell'osso iliaco (acetabolo) che alloggia la testa del femore. Come tutte le articolazioni mobili, anche quella dell'anca è dotata di un rivestimento cartilagineo e lubrificata da liquido sinoviale. È proprio l'infiammazione delle sacche membranose che producono questo liquido (dette borse sinoviali) a causare, soprattutto in età avanzata, patologie artritiche a carico dell'anca. Altri episodi patologici ricorrenti sono la lussazione (malformazione congenita della testa del femore, che non si articola con il bacino ma slitta verso l'alto) e le lesioni traumatiche. Nei casi in cui l'articolazione dell'anca sia irrecuperabile, è attualmente possibile la sua sostituzione con protesi artificiali.    +  
 X   sf. 1 hip. 2 (zool.) haunch. 
 @   longobardo hanka. 

\Ancaràno Comune in provincia di Teramo (1.753 ab., CAP 64010, TEL. 0861). 

\Ancash Dipartimento (941.000 ab.) del Perú, capoluogo Huar´z. 

\Ancasti, Sierra de Catena montuosa dell'Argentina. Altezza massima 2.000 m. 

\ancàta, sf. Colpo dato con l'anca. 

\ancèlla, sf. Nel mondo romano, schiava al servizio di una matrona. ~ serva. 

\ancestràle, agg. Che appartiene al tempo degli avi. ~ atavico. 

\ànche, cong. 1 Pure, oltretutto. ~ addirittura. 2 Sebbene. 3 Anche se, indica ammesso che. 
 X   1 (inoltre) also. 2 (pure) too. 3 (perfino) even. 4 (anche se) even if. 
 @   etimo incerto. 

\Anche gli angeli mangiano fagioli Film d'avventura, italiano (1973). Regia di E. B. Clucher (Enzo Barboni). Interpreti: Giuliano Gemma, Bud Spencer, Robert Middleton. 

\Anche i boia muoiono Film drammatico, americano (1942). Regia di Fritz Lang. Interpreti: Brian Donlevy, Anna Lee, Walter Brennan, Gene Lockhart. Titolo originale: Hangmen Also Die 

\ancheggiamènto, sm. Dimenare i fianchi camminando. 

\ancheggiàre, v. intr. Dimenare le anche nel muoversi. ~ sculettare. 

\anchiloblèfaro, sm. Aderenza, in genere parziale, dei bordi liberi delle due palpebre. 

\anchiloglossìa, sf. Aderenza eccessiva della lingua al palato. 

\anchìlope, sf. Ascesso posto nell'angolo interno dell'occhio. 

\anchilosàre, v. v. tr. Paralizzare per anchilosi. 
v. intr. pron. Paralizzarsi per anchilosi; intorpidirsi. ~ atrofizzarsi, irrigidirsi. 

\anchilosàto, agg. Detto di articolazione colpita da anchilosi; riferito anche all'arto interessato. ~ intorpidito. 

\anchilòsi, sf. Ridotta mobilità delle articolazioni. 

\anchilòstoma, sm. (pl.-mi) Piccolo verme (Ancylostoma duodenale) nematode cilindrico, parassita intestinale, con l'estremità appuntita e la bocca uncinata, dal corpo cilindrico (8-18 mm), le cui larve penetrano per via orale o cutanea nell'uomo; raggiunto l'intestino tenue, i vermi si attaccano alla parete intestinale, causando l'anchilostomiasi. 
 @   dal greco ankyos curvo + stoma bocca. 

\anchilostomìasi, sf. Malattia causata nell'uomo e negli animali dai vermi nematodi. 

\Anchìse Principe troiano, generò con Venere il figlio Enea. Dopo la caduta di Troia, seguì il figlio in Italia, in Sicilia, e fu sepolto sul monte Erice. 

\anchor man, loc. sost. m. invar. Chi conduce in modo creativo una trasmissione radio-televisiva. 

\Anchorage Città (173.000 ab.) degli USA, centro principale dell'Alaska. Fondata tra il 1914 e il 1915, subì gravi danni a seguito di un violento terremoto nel 1964. Base militare e importante scalo aereo tra gli Stati Uniti e il Giappone. Industrie alimentari, meccaniche e del legno, agricoltura e pesca sono le principali risorse economiche. 

\anchorman, sm. invar. Coordinatore e conduttore di programmi radiotelevisivi. ~ presentatore. 

\ANCI Sigla di Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. 

\ància, sf. (pl.-ce) Lamella flessibile di metallo o di legno che, posta all'imboccatura di alcuni strumenti a fiato, determina la vibrazione della colonna d'aria ivi contenuta producendo il suono. 

\ancillàre, agg. Di ancella, delle ancelle. 

\ancillària, sf. Genere di Molluschi Gasteropodi prosobranchi comparsi nel Cretaceo e tuttora presenti nei mari caldi. 

\ancipìte, agg. 1 Che ha duplice aspetto. 2 A doppio taglio. 3 Misterioso, incerto. ~ ambiguo. 

\anciràno, agg. e sm. 1 Relativo ad Ankara o ad Ancira. 2 Abitante o nativo di Ankara. 

\Ànco Màrzio Quarto re di Roma. Secondo la tradizione regnò dal 642 al 617 a. C. Conquistò città latine, fondò Ostia ove fece costruire il porto, e diede inizio alla costruzione del ponte Sublicio. Fece inoltre realizzare l'acquedotto dell'Acqua Marcia. Il suo regno fu caratterizzato da un periodo di pace e di restaurazione delle tradizioni religiose. 

\Ancohuma Montagna (6.427 m) della Bolivia, nella Cordigliera Reale. 

\ancóna, sf. Tavola dipinta, a soggetto sacro, situata a decorazione di un altare. ~ icona. 

\Ancóna Capoluogo delle Marche (103.000 ab., CAP 60100, TEL. 071) e della provincia omonima, situata sul versante adriatico, alla base del Monte Conero. Il suo porto, che ha sempre avuto un buon movimento commerciale, è il principale porto peschereccio dell'Adriatico; vi hanno sede industrie chimiche, del cemento, alimentari, cantieri navali, stabilimenti farmaceutici, mobilifici. Fu fondata da profughi siracusani nel V sec. a. C. La parte vecchia della città, che si estende dal porto alle pendici del monte Guasco, conserva molti monumenti romani (arco di Traiano) e medievali (chiesa di Santa Maria della Piazza, San Domenico, duomo di San Ciriaco, loggia dei Mercanti). 
Provincia di Ancona 
(439.000 ab., 1.940 km2) Il suo territorio, digradante dalla cresta appenninica al mare, è tutto un susseguirsi di monti e colline. L'agricoltura riveste un ruolo importante nell'economia della provincia: si coltivano vigneti (è zona di produzione del verdicchio), frutteti, olivi, ortaggi; praticato anche l'allevamento di bovini, equini e suini. La pesca occupa un posto di rilievo nella zona costiera (Senigallia, Falconara Marittima). Buona la presenza di industrie meccaniche, navali (Ancona, Senigallia), della carta (Fabriano, Jesi, Senigallia), della seta e di strumenti musicali (Castelfidardo, Osimo), della ceramica (Fabriano). 

\Anconitana Commedia del Ruzante (1522, 1529 o 1534?). 

\ancóra (1), avv. e cong. avv. 1 Anche ora, tuttora, anche adesso. sto ancora rabbrividendo dallo spavento patito un'ora fa. 2 Finora, per ora, per il momento, al momento, attualmente. non ho ancora terminato. 3 Un'altra volta, nuovamente, di nuovo, daccapo. hai ancora avuto ragione. 4 Di più, in aggiunta. ne voglio ancora.
cong. Persino, anche, inoltre. ti sei mostrato ancora più furbo
 X   avv. 1 still. 2 (di nuovo) again. 3 (di più) some more. 4 (non ancora) not yet. 
 @   franc. encore

\àncora (2), sf. Arnese di ferro con due o più bracci atti a far presa sul fondo marino per trattenere il natante a cui è collegato.   +  
 X   sf. anchor. 
 @   lat. ancora, deriv. dal greco ànkyra, ricurvo. 

\Ancora 48 ore Film poliziesco, americano (1990). Regia di Walter Hill. Interpreti: Eddie Murphy, Nick Nolte, Brion James. Titolo originale: Another 48 Hours 

\ancoràggio, sm. 1 L'ancorare, l'ancorarsi. 2 Luogo riparato in cui le navi possono ormeggiare. 
 X   sm. anchorage. 

\ancoràre, v. v. tr. 1 Ormeggiare un natante gettando l'ancora. ~ attraccare. <> salpare. 2 Fissare, assicurare. ~ agganciare. <> staccare. 
v. rifl. Gettare l'ancora, ormeggiarsi. le imbarcazioni si ancorarono al molo
 X   v. tr. e v. rifl. to anchor. 

\ancoràto, agg. A forma di ancora, di uncino. 

\ancorché, cong. Benché, sebbene. ~ nonostante. 

\ancoréssa, sf. Grande ancora a ceppo con una sola marra utilizzata per ancorare boe e segnali galleggianti in genere. 

\ancoròtto, sm. Piccola ancora usata specialmente per le lance. 

\ANCR Sigla di Associazione Nazionale dei Combattenti e Reduci. 

\ancylus, sm. Genere di Molluschi Gasteropodi polmonati d'acqua dolce che vivono attaccati alle pietre e alle piante acquatiche. Appartiene alla famiglia degli Ancilidi. 

\and, sm. In informatica e logica, simbolo dell'operazione prodotto logico.   +  

\Anda Città (132.000 ab.) dell'India, nella provincia di Heilongjiang. 

\Àndali Comune in provincia di Catanzaro (1.173 ab., CAP 88050, TEL. 0961). 

\Àndalo Comune in provincia di Trento (994 ab., CAP 38010, TEL. 0461). 

\Àndalo Valtellìno Comune in provincia di Sondrio (481 ab., CAP 23014, TEL. 0342). 

\Andalusìa Regione della Spagna meridionale (6.850.000 ab., 87.598 km2) tra Sierra Morena, Portogallo, oceano Atlantico, mar Mediterraneo. Comprende le otto province di Almería, C´dice, Córdoba, Granada, Huelva, Jaén e Siviglia. Grazie al clima, mite in inverno e caldo in estate, vi sono estese coltivazioni di ulivi, viti, cereali, ortaggi e agrumi. Fra le industrie le più sviluppate sono quelle alimentari e vinicole; il sottosuolo fornisce rame, ferro, piombo. Già colonia fenicia e cartaginese, si sottomise alla conquista romana (209 a. C.); fu invasa dai vandali nel V sec. (da cui il nome di Vandalusia) e, dopo il 711 subì l'invasione araba diventando il focolare della civiltà araba in occidente; venne unificata alla Spagna nel 1492. 

\andalùso, agg. e sm. agg. Dell'Andalusia. 
sm. Nativo, abitante dell'Andalusia. 

\Andamane e Nicobare Territorio (279.000 ab.) dell'India, formato dai due arcipelaghi omonimi nell'oceano Indiano. Capoluogo Port Blair. Il territorio, caratterizzato da un clima tropicale e da un'abbondante piovosità, è ricco di alberi della gomma e palme da cocco. 

\andaménto, sm. 1 Il modo di andare, di procedere. 2 Il modo di condursi o di manifestarsi di un fenomeno. ~ evoluzione. 
 X   sm. 1 progress, movement, state. 2 (tendenza) trend. 

\andàna, sf. Spazio di terreno fra due filari di alberi. 

\andànte, agg. e sm. agg. Ordinario, di qualità non eccellente. ~ dozzinale. <> pregiato. 
sm. Movimento di media velocità, meno lento dell'adagio, più lento dell'allegretto. 
 X   agg. 1 (corrente) current. 2 (ordinario) ordinary, plain. 3 (scadente) second-rate, poor, cheap. 
sm. (mus.) andante. 

\andantìno, sm. Movimento piuttosto moderato meno veloce dell'andante. 

\andàre, sm. e v. sm. L'atto dell'andare, del muoversi. ha un andare inconfondibile
v. intr. 1 Spostarsi verso un luogo, o senza una meta. ~ dirigersi. <> sostare. LOC: andare con i piedi di piombo, essere molto cauti. 2 Trasformarsi, ridursi. andare a male, guastarsi. 3 Procedere, svolgersi. 4 Funzionare. 5 Trovarsi, circolare; aver corso legale. 6 Essere, sentirsi. 7 Essere venduto. 8 Piacere, essere gradito. non gli andava di fare il protagonista. 9 Essere necessario, destinato a un certo luogo. 10 Seguito dal gerundio di un verbo indica durata. 11 Seguito da un participio passato ha il significato di dover essere. 
 X   v. intr. 1 to go; (a piedi) to walk; (in automobile) to drive; (a cavallo) to ride. 2 (funzionare) to work. 3 (essere adatto) to suit. 4 (a lungo andare) in the long run. 5 (andarsene) to go away. 6 (andare a infinito) to go and …  
 @   lat. ambitare, da ambire andare intorno. 
FRS: Tiremm innanz! (Andiamo avanti!) Frase detta da Amatore Sciesa mentre passava davanti alla propria abitazione, in risposta all'ufficiale austriaco che gli prometteva salva la vita se avesse rivelato i nomi dei suoi complici (1851). 

\andàta, sf. 1 Il recarsi in un luogo. biglietto di sola andata, valido per un solo viaggio. 2 Nello sport, la fase in cui le squadre partecipanti a un campionato si incontrano la prima volta secondo il calendario stabilito dalla federazione. 
 X   sf. 1 going. 2 (viaggio) outward journey. 

\andàto, agg. 1 Trascorso. ~ passato. 2 Rovinato. ~ spacciato. 
 X   agg. 1 (trascorso) gone by, passed. 2 (rovinato) ruined, finished. 3 (persona) finished. 4 (cosa) worn out. 

\andatùra, sf. Il modo di andare, di camminare. ~ incedere. 2 Ritmo, velocità di corsa di un atleta. ~ cadenza. 
 X   sf. 1 (modo di camminare) walk, gait, carriage. 2 (sport) pace. 

\andàzzo, sm. Abitudine, moda deteriore. ~ piega. 
 X   sm. fashion. 

\Ànde, cordiglièra delle Sistema montuoso del versante occidentale dell'America meridionale, molto vicino all'oceano Pacifico; è il più lungo del mondo (più di 7.000 km), attraversa Venezuela, Colombia, Ecuador, Perú, Bolivia, Cile e Argentina, scorrendo, lungo il meridiano di 70° ovest di Greenwich, dall'isola di Trinidad alla Terra del Fuoco. Le Ande presentano differenze di struttura e morfologia; a nord sono caratterizzate da valli e altipiani racchiusi tra catene parallele e ramificate (cordigliere); a sud si congiungono in una sola catena. Le rocce di cui sono formate risalgono alle ere Paleozoica (arenarie, quarziti, scisti), Mesozoica (calcari e conglomerati) e Cenozoica (depositi continentali che racchiudono fossili). Per quanto riguarda il clima, si possono definire tre zone, le tierras calientes (terre calde) fino a 1.000 m di altezza; le tierras templadas (terre temperate) fino a 2.500 m; le tierras frías (terre fredde) dai 2.500 ai 3.200 m. Le piogge sono più frequenti sul versante pacifico. 
Le Ande in Bolivia sono rappresentate dalle due catene della Cordigliera orientale e della Cordigliera occidentale. Esse racchiudono un vasto altopiano (altitudine 3.700 metri) ricco di laghi (Titicaca e Poopó i pù grandi), spesso salati per il mancato deflusso al mare. La Cordigliera occidentale, formata per lo più da vulcani spenti, ha la sua altitudine massima nel Nevado di Sajama (6.544 metri), mentre la Cordigliera Orientale comprende le cime più alte, l'Illimani (6.682 m) e l'Illampú (6.485 m), appartententi alla cosiddetta Cordigliera Reale che domina il lago Titicaca. I rilievi scendono poi verso le pianure orientali con la Cordigliera di Cochabamba, solcata da profonde valli (yungas). In Perú le Ande si articolano nella successione, in senso longitudinale, da est a ovest, di tre catene: la Cordigliera orientale, la Cordigliera centrale e la Cordigliera occidentale, assai differenziate tra loro. La Cordigliera orientale è imponente a sud, dove si innalzano tra gli altri i monti Auzangate (6.384 m) e Salcantay (6.271 m), mentre verso nord si suddivide in una serie di dorsali minori. Anche la Cordigliera centrale è a sua volta piuttosto irregolare, tranne che nella parte più settentrionale, ed è comunque la catena meno imponente. La Cordigliera occidentale è la più imponente, e costituisce un notevole ostacolo alle comunicazioni tra la costa e l'interno; anche i passi infatti sono situati a quote elevatissime: valga l'esempio del passo di Ticlio, raggiunto dalla ferrovia Lima-La Oroya, la più alta del mondo, posto a 4.829 metri di quota. Infine in Cile le Ande occupano una lunghissima fascia (4.300 km) larga mediamente soltanto 150 km; il territorio è prevalentemente montuoso e comprende alcune delle massime cime dell'America Latina (Aconcagua 6.960 m, Ojos del Salado 6.863 m, Cerro Tupungato 6.550 m). 

\Anderlecht Città (88.000 ab.) del Belgio, sobborgo sudoccidentale di Bruxelles, situata nel Brabante. È sede di industrie chimiche, tessili, della carta e del vetro. 

\Andermatt Località della Svizzera nel cantone di Uri (1.600 ab.) situata a 1.444 m di altezza in una piana della valle del Reuss, alle pendici del versante settentrionale del San Gottardo. Molto apprezzata come centro turistico, luogo di villeggiatura e di sport invernali. 

\Anders, Wladislaw (Blonie 1892-Londra 1970) Generale polacco nella seconda guerra mondiale. Combatté in Nordafrica e in Italia, comandando unità affiancate agli alleati. 

\Andersch, Alfred (Monaco 1914-Berzona, Svizzera 1980) Narratore tedesco. Tra le opere Le ciliege della libertà (1952) e La rossa (1960). 

\Andersen, Hans Christian (Odense 1805-Copenaghen 1875) Scrittore danese, ebbe un'infanzia povera e infelice. Le sue prime prove come scrittore furono rappresentate da note di viaggio, commedie e un romanzo ambientato in Italia L'improvvisatore (1835). Iniziò a pubblicare fiabe dal 1835; tra le altre sono da ricordare La principessa sul pisello, La piccola fiammiferaia, Il tenace soldatino di stagno, Il brutto anatroccolo, La sirenetta. Spesso vibranti di dolore, a volte ironiche o sottilmente amare, rivelano la raffinata delicatezza e la forte carica di introspezione psicologica dell'autore. Anche alla sua autobiografia, La fiaba della mia vita (1855), riuscì a dare il colore della fiaba. 

\Anderson, Carl David (New York 1905-San Marino, California 1991) Fisico statunitense. Fu insignito in collaborazione con V. Hess del premio Nobel per la fisica nel 1936. Scoprì il positrone, antiparticella dell'elettrone. 

\Anderson, Lindsay (Bangalore 1923-Angoulême 1994) Regista teatrale e cinematografico inglese. Diresse Io sono un campione (1963), Se ... (1969), O Lucky Man! (1973), Britannia Hospital (1982) e Le balene d'agosto (1987). 

\Anderson, Sherwood (Camden 1876-Colón 1941) Scrittore americano. Si affermò con un volume di novelle, Winesburg, Ohio (1939) cui ne seguirono molti altri, tra cui Riso nero (1925). Il suo interesse è incentrato sulla vita di poveri ed emarginati, sulle condizioni di disagio e incertezza provocate dalla civiltà industriale; spesso, protagonisti delle sue opere sono i neri d'America. 

\Andersson, Bibi (Stoccolma 1935-) Attrice teatrale e cinematografica svedese. Tra le preferite di I. Bergman, partecipò a Il settimo sigillo (1956), Il volto (1958), Persona (1966) e L'adultera (1971). 

\Andersson, Harriet (Stoccolma 1932-) Attrice teatrale e cinematografica svedese. Con I. Bergman, interpretò Sorrisi di una notte d'estate (1955), Come in uno specchio (1961), Sussurri e grida (1973) e Fanny e Alexander (1982). 

\Andersson, Lars (? 1470-Strängnäs 1552) Laurentius Andreae. Riformatore svedese. Dal 1523 fu il segretario del re di Svezia, Gustavo I Vasa, nonché uno dei preminenti artefici della Riforma. Nel 1540 fu condannato a morte per aver contrastato le pretese del re sulla Chiesa; la condanna non fu eseguita ma trasformata in una pena pecuniaria. 

\andesìte, sf. Roccia neovulcanica di colore grigio, nero o verdastro. 

\Andezèno Comune in provincia di Torino (1.693 ab., CAP 10020, TEL. 011). 

\andhra, sm. Gruppo di lingue dravidiche. 

\Andhra Pradesh Stato federato dell'India (276.814 km2, 53.500.000 ab., capitale Hyderabad). Il suo territorio, coperto per buona parte da steppe e savane, abbraccia parte dell'altopiano del Deccan e dei Ghati orientali oltre a una pianura estesa sulla fascia costiera del Coromandel; è attraversato dai fiumi Godavari e Kistna, ed è più o meno intensamente coltivato (riso, arachidi, cotone, tabacco). Dal sottosuolo si ricavano mica e grafite. 

\andi, sm. Lingua appartenente al gruppo caucasico nordorientali. 

\andìgene, sm. Genere di Uccelli, chiamati anche tucani, originari dell'America meridionale. 

\andìno, agg. e sm. agg. 1 Relativo alle Ande. 2 Che vive sulle Ande. 3 Di una razza localizzata soprattutto sulla Cordigliera delle Ande. ~ pueblo-andino. 
sm. Abitante o nativo delle Ande. 

\andirivièni, sm. Passaggio continuo. ~ viavai. 
 X   sm. coming and going. 

\àndito, sm. Ambiente di passaggio o disimpegno. ~ ingresso. 
 X   sm. passage, corridor. 

\Andizan Città (298.000 ab.) dell'Uzbekistan, capoluogo della provincia omonima. 

\Andò, Flavio (Palermo 1851-Marina di Pisa 1915) Attore. Interpretò film con Eleonora Duse. 

\Andòcide, pittóre di (Fine del VI sec. a. C.) Ceramista greco. Tra le opere Anfora con Amazzoni che si armano (ca. 510, Parigi, Louvre). 

\Andòra Comune in provincia di Savona (6.564 ab., CAP 17020, TEL. 0182). 

\Andòrno Mìcca Comune in provincia di Biella (3.681 ab., CAP 13061, TEL. 015). 

\Andorra Principato indipendente, che sorge sui Pirenei, sul confine tra Francia e Spagna (453 km2, suddivisi in 7 comuni, 47.000 abitanti), retto dal 1607 con una sovranità congiunta dalla Francia e dal Vescovado di Urgel (Spagna). 
Il paese è attraversato dal fiume Valira, affluente del Segre, a sua volta affluente dell'Ebro. L'altitudine varia dai circa 1.000 m del fondo valle ai 3.000 delle vette più alte. 
Il clima, data l'altitudine, è montano, con notevoli escursioni termiche stagionali, piovoso a causa dei venti provenienti da sud. 
Gli andorrani rappresentano circa un terzo della popolazione; la metà è rappresentata da spagnoli; presenti comunità francesi e portoghesi. 
L'economia si basa sull'allevamento di bovini e di ovini, che sfrutta la disponibilità dei pascoli montani (molti dei quali affittati ai vicini spagnoli). 
Sono presenti industrie manifatturiere per la lavorazione del tabacco. La principale risorsa rimane comunque il turismo, attivo praticamente tutto l'anno. 
La capitale è Andorra La Vella (15.000 ab.). 
Nel 1993 viene approvata tramite referendum una costituzione che instaura un regime parlamentare. Nello stesso anno viene ammessa all'ONU. 
Abitanti-68.000 
Superficie-453 km2 
Densità-150 ab./km2 
Capitale-Andorra La Vella 
Governo-Repubblica parlamentare 
Moneta-Euro (prima: Franco francese e peseta spagnola)
Lingua-Catalano, spagnolo, francese 
Religione-Cattolica 

\Andrade, Mario de (San Paolo 1893-1945) Scrittore brasiliano. Tra le opere Amare, verbo intransitivo (1927) e Poesie (1941). 

\Andràno Comune in provincia di Lecce (5.112 ab., CAP 73032, TEL. 0836). 

\Andrassy von Csíkszentkir´ly, Gyula (Kosice 1823-Voloska 1890) Statista ungherese. Partecipò alla rivoluzione del 1848-1849 ma, poiché fu condannato a morte, fu costretto all'esilio. Ottenuta la grazia, rientrò in patria dove ebbe parte principale nelle trattative che condussero al compromesso austro-ungarico (1867). Fu presidente del consiglio ungherese (1867-1871) e ministro degli esteri (1871-1879). 
Gyula (Toketerebes 1860-Budapest 1929) 
Figlio del precedente, anche lui fu un importante politico. Nel 1921 sostenne il tentativo di Carlo I di restaurare la monarchia in Ungheria. 

\Andràte Comune in provincia di Torino (469 ab., CAP 10010, TEL. 0125). 

\André de Coutances (sec. XII) Poeta normanno. Tra le opere, la raccolta di rime Roman des Français e la traduzione del Vangelo apocrifo di Niccodemo

\Andrèa (santi) Nome di santi. 
Andrea 
(sec. I) Uno dei dodici apostoli, fratello di San Pietro (Simone), proveniente da Betsaida. Seguace del Battista fu il primo a seguire Gesù nella sua predicazione. Patrono della Scozia e della Russia, subì il martirio nell'Acaia, a Patrasso, su una croce a forma di X, che ne prese il nome. 
Andrea Avellino 
(Castronuovo 1521-Napoli 1608) Dopo essere stato ordinato sacerdote, studiò diritto canonico e si occupò della riforma del monastero di Sant'Arcangelo di Boiano. Nel 1567 divenne superiore di San Paolo Maggiore e nel 1570 si trasferì a Milano, dove san Carlo Borromeo lo nominò dapprima vicario della casa di Santa Maria e poi, l'anno successivo, direttore del seminario di Piacenza. Fu canonizzato nel 1712 a opera di papa Clemente XI. La sua festa si celebra il 10 novembre. 

\Andrèa (sovrani) Nome di sovrani. 
Andrea I 
(?-1060) Re d'Ungheria dal 1047. Dopo aver ottenuto l'indipendenza dall'imperatore Enrico III nel 1058, fu sconfitto e assassinato dal fratello Bela II. 
Andrea II 
(1175-1235) Re d'Ungheria dal 1205. Concesse notevoli privilegi alla nobiltà con l'emanazione della Bolla d'Oro (1222). Partecipò alla quinta crociata nel 1217. 
Andrea III il Veneziano 
(1250 ca.-1301) Re d'Ungheria dal 1290. Figlio di una Morosini e nipote di Andrea II, fu l'ultimo sovrano della sua dinastia. Nel 1308 gli succedettero gli Angioini. 

\Andrèa Avellìno (Castronuovo 1521-Napoli 1608) Santo. Dopo essere stato ordinato sacerdote, studiò diritto canonico e si occupò della riforma del monastero di Sant'Arcangelo di Boiano. Nel 1567 divenne superiore di San Paolo Maggiore e nel 1570 si trasferì a Milano, dove San Carlo Borromeo lo nominò dapprima vicario della casa di Santa Maria e poi, l'anno successivo, direttore del seminario di Piacenza. Fu canonizzato nel 1712 a opera di papa Clemente XI. La sua festa si celebra il 10 novembre. 

\Andrèa Bogoljubskij (1119?-1174) Principe di Suzdal. Figlio di Giorgio Dolgorukij, fu gran principe di Vladimir dal 1157 al 1174; conquistò Kijev (1169), rese Vladimir capitale e fu tra i creatori della futura Moscovia. 

\Andrèa Cappellàno (seconda metà XII sec.) Trattatista. Tra le opere De amore (ca. 1185). 

\Andrea Chénier Dramma storico di U. Giordano, libretto di L. Illica (Milano, 1896). La storia si svolge in Francia, nell'anno 1789. Il poeta Andrea Chénier, durante un ballo dato dalla contessa di Coigny, declama poesie in favore della libertà, su richiesta della contessina Maddalena. Allontanatosi Andrea, irrompe nella sala anche il cameriere Gérard, capo di una folla di popolani, che dichiara il suo desiderio di libertà. Dopo alcuni anni, durante il periodo del Terrore, Maddalena chiede ad Andrea, deluso dalla rivoluzione, di proteggerla. Il protagonista, per salvare la ragazza, deve combattere con Gérard, ora luogotenente di Robespierre, e lo ferisce. Gérard, riconosciuto Chénier, tenta di salvarlo, ma Andrea viene condannato alla ghigliottina. Con lui muore Maddalena, sostituitasi a un'altra condannata. 

\Andrèa da Barberìno (Barberino di Val d'Elsa 1370 ca.-1432?) Andrea de' Mengabotti. Cantastorie italiano. Seguendo la tradizione delle canzoni francesi e bretoni, fu autore di numerose romanze, come l'Aspramonte, l'Ugone d'Alvernia, il Rambaldo, le Storie Narbonesi, i Reali di Francia e il Guerrin Meschino

\Andrèa da Bológna (seconda metà sec. XIV) Pittore italiano. Tra le opere, il polittico della Galleria di Fermo (1369), la Madonna del Latte (1372, Corridonia, chiesa di Sant'Agostino), gli affreschi sulle pareti della navata centrale e su quella d'ingresso dell'abbazia di Pomposa, e una Sant'Orsola (Bologna, chiesa della Trinità). 
Andrea da Bologna 
(sec. XIV) Andrea de' Bartoli. Pittore italiano. Tra le opere, gli affreschi nella cappella del Collegio di Spagna a Bologna e gli affreschi con Storie di Santa Caterina (1368, Assisi, cappella Albornoz nella chiesa inferiore di San Francesco. 

\Andrèa da Firènze (Firenze 1320 ca.-1380 ca.) Andrea di Bonaiuto o Andrea Bonaiuti. Pittore italiano. Attivo a Firenze dal 1343 al 1377, fu autore degli affreschi del cosiddetto Cappellone degli Spagnoli in Santa Maria Novella rappresentanti, fra l'altro, il Trionfo di San Tommaso e l'Esaltazione dell'Ordine domenicano. A Pisa lavorò nel Camposanto, dove realizzò gli affreschi della Vita di San Ranieri

\Andrèa da Salèrno (Salerno 1484-Gaeta 1530) Andrea Sabatini. Pittore italiano. Autore insieme a Cesare da Sesto di opere di soggetto religioso, lavorò quasi esclusivamente in Campania. Della sua produzione artistica occorre ricordare i quadri per l'abbazia di Montecassino, le numerose tele raffiguranti l'Adorazione dei Magi (sei delle quali sono a Napoli, nel Museo Nazionale di Capodimonte), San Benedetto e altri santi (pala conservata a Napoli, nel Museo Nazionale) e gli affreschi di San Domenico Maggiore e del duomo di Napoli (attualmente perduti). 

\Andrèa da San Vìto (Belluno 1430 ca.-San Vito al Tagliamento 1494) Andrea Bellunello detto Andrea di San Vito. Pittore italiano. Probabile allievo di Dario da Treviso, profuse nei propri dipinti una personale interpretazione dello stile rinascimentale. Tra le opere, il polittico di San Floriano con Storie della vita di Cristo (Forni di Sopra, 1480) e la Madonna col Bambino (San Vito al Tagliamento, chiesa parrocchiale). 

\Andrèa del Castàgno (Castagno d'Andrea, San Godenzo 1421 ca-Firenze 1457) Pittore i cui maestri furono Masaccio e Donatello. Nella sua opera, la ricerca plastica fatta sui corpi viene evidenziata dalla nettezza dei contorni e da un uso innovativo e personale della prospettiva; i suoi personaggi spiccano per la loro genuinità tutta popolare. Dipinse gli affreschi di San Zaccaria a Venezia (1442), le Storie della Passione nel refettorio del convento di Santa Apollonia (1445-1450) e l'affresco con il Monumento a Nicola da Tolentino nel duomo di Firenze. 

\Andrèa del Sàrto (Firenze 1486-1530) Pittore che subì l'influenza di Leonardo, Michelangelo e Raffaello e che, imitando i maestri nell'originalità della variazione stilistica, fu l'iniziatore del manierismo. Tra le sue opere, gli affreschi del chiostrino dell'Annunciata, a Firenze, raffiguranti le Storie di San Filippo Benizzi (1510), le Storie del Battista, nel chiostro degli Scalzi (1512-1526), la Madonna delle Arpie (1517, Uffizi). 

\Andrèa di Bàrtolo (attivo tra il 1389 e il 1428) Pittore italiano. Tra le opere, un trittico con Madonna e Santi (Siena, Pinacoteca). 

\Andrèa di Giùsto (ca. 1400-1450) (Andrea di Giusto Manzini o Andrea da Firenze. Pittore italiano. Tra le opere, gli affreschi raffiguranti la Lapidazione e Seppellimento di Santo Stefano e lo Sposalizio della Madonna (1440-1445, duomo di Prato). 

\Andrèa di Niccolò (seconda metà sec. XV) Pittore italiano. Tra le opere, l'Adorazione dei pastori e la Madonna col Bambino (1500, Siena, Pinacoteca). 

\Andrea o i ricongiunti Romanzo di H. von Hofmannsthal (1907-1913). 

\Andrèa Pisàno (Pontedera ca. 1290-Orvieto, dopo il 1348) Andrea da Pontedera detto Andrea Pisano. Scultore e architetto. Discepolo di Giotto, è lontano dagli influssi della scuola pisana, mentre risultano evidenti quelli della scultura francese tra la fine del XIII e l'inizio del XIV sec. Nel 1337 fu nominato capomastro dell'opera del duomo fiorentino e, dieci anni dopo, occupò lo stesso incarico nel duomo di Orvieto. Tra le opere Storie del Battista e Virtù (1330-1336, Firenze, Battistero, porta meridionale), L'arte della tessitura (ca. 1336, Firenze, Museo dell'Opera del Duomo) e Campanile di Santa. Maria del Fiore a Firenze (1334-1359). 

\andreaeobrya, sf. Sottoclasse di Muschi aventi la capsula sorretta da uno pseudopodio e incavata da quattro fessure longitudinali saldate alla sommità. 

\Andreanof Arcipelago degli USA, nell'Alaska. 

\Andreàtta, Beniamìno (Trento 1928-Bologna 2007) Economista e politico democristiano. Parlamentare dal 1976 al 1992, rieletto nel PPI nel 1994; ministro del bilancio nel 1979, del tesoro dal 1981 al 1982 e degli esteri dal 1993 al 1994 e dal 1996 ministro della Difesa del governo Prodi. 

\Andreev, Leonid Nikolaevic (Orel 1871-Repino, San Pietroburgo 1919) Scrittore russo. Tra le opere C'era una volta (1901) e Le maschere nere (1908). 

\Andrèi, Alessàndro (Scandicci 1959-) Campione olimpico di getto del peso (1984); stabilì anche il primato italiano (22,91 m). 

\Andrèis Comune in provincia di Pordenone (393 ab., CAP 33080, TEL. 0427). 

\Andrej Rubliov Film biografico, russo (1969). Regia di Andreij Tarkowskij. Interpreti: Anatolij Solonitsyn, I. Lapikov, Nikolaj Grinko. Titolo originale: Andrej Roublëv 

\Andreòli, Giusèppe (San Possidonio 1791-Modena 1822) Sacerdote. Di idee carbonare, nel 1822 fu arrestato, ridotto allo stato laicale e giustiziato. 

\Andreòtti, Giùlio (Roma 1919-) Membro della Democrazia cristiana, è stato, in successivi ministeri, titolare dell'interno (1954), delle finanze (1955-1958), del tesoro (1958-1959), della difesa (1959-1966 e 1974), dell'industria (1966-1968), del bilancio (1974-1976), degli esteri (1983-1989). È stato inoltre presidente del consiglio in sette governi, nel 1972-1973, nel 1976-1979 e nel 1989-1992. Dal 1991 è senatore a vita. Ha scritto molti saggi storici e politici 

\Andreòtti, Lìbero (Pescia 1875-Firenze 1933) Scultore. Tra le opere Monumento ai caduti (1922) a Roncade. 

\Andres, Stefan (Breitwies 1906-Roma 1970) Scrittore tedesco, vissuto per molti anni (dal 1937 al 1950) in Italia. Tra le sue opere, Noi siamo utopia (1942) e Il viaggio alla Porziuncola (1954), di ispirazione religiosa, liriche e drammi, la traduzione de Il Mulino del Po di Bacchelli e la trilogia, di impostazione storica, Il diluvio (1949-1959). 

\Andrétta Comune in provincia di Avellino (3.021 ab., CAP 83040, TEL. 0827). 

\Andrews, Julie (Walton-on-Thames 1935-) Cantante e attrice cinematografica inglese. Interpretò Mary Poppins (1964), S.O.B. (1981), Victor-Victoria (1982) e Così è la vita (1986). 

\Andrews, Thomas (Belfast 1813-1885) Chimico e fisico inglese. Si occupò approfonditamente della liquefazione dei gas ed elaborò i concetti di temperatura critica e pressione critica

\Àndria (comune) Comune in provincia di Bari (90.00 ab., CAP 70031, TEL. 0883) a 156 m sulle falde orientali delle Murge. Le industrie principali sono quelle alimentari e meccaniche. Fiorì sotto i normanni e fu residenza preferita di Federico II, al quale si deve la costruzione del Castel del Monte (1240-1250). 

\Andria (letteratura) Commedia di A. P. Terenzio (166 a. C.). 

\Andriàno (in ted. Andrian) Comune in provincia di Bolzano (758 ab., CAP 39018, TEL. 0471). 

\Andric, Ivo (Dolac, Travnik 1892-Belgrado 1975) Scrittore serbo. Tra le opere La signorina (1945) e Il ponte sulla Drina (1945). 

\Andringitra Massiccio montuoso del Madagascar. Vetta più elevata il monte Pic Boby (2.658 m). 

\Andro Andro (greco: Andros) è l'isola più settentrionale delle Cicladi, tra cui si distingue anche per la presenza di una ricca vegetazione, favorita dall'abbondanza d'acque. Ha un'estensione di 380 km2 e conta circa 9.000 abitanti. È separata dall'isola d'Eubea dal cosiddetto canal d'Oro, uno stretto di soli 11 km, e la vicinanza alla terraferma è testimoniata anche dall'architettura delle case, a più piani, con tetti ricoperti di tegole. Attualmente, il turismo è limitato ad alcune zone e non rappresenta la principale attività dell'isola. Andro infatti è la terra di molti costruttori navali e armatori greci, che qui registrano le proprie navi da carico. La città è il capoluogo odierno dell'isola; sorge in posizione unica, sulla costa orientale, su uno stretto promontorio che non consente l'attracco di navi e traghetti. Il promontorio è occupato dalla città vecchia (Kastro), caratterizzata da ripide stradine a scalinata, da palazzi patrizi e da antiche chiese. Questo pittoresco quartiere è attraversato da una strada lastricata in marmo la cui estremità ovest è segnalata da un arco (Kamara) e che all'estremità est sbocca in una piazza, sempre lastricata in marmo, da cui si accede all'isoletta di Kastell con i resti della fortezza veneziana. La città nuova ha un aspetto pulito e ordinato e ospita il museo archeologico, notevole per allestimento e pezzi (si segnala in particolare l'Hermes di Andros, un'antica copia della statua di Prassitele). 
Andro fu colonizzata dagli ioni verso l'anno 1000 a. C. e subì inizialmente il dominio di Eretria. In seguito contribuì alla fondazione di altre colonie; fece parte della lega delio-attica ed entrò nella sfera di controllo di Atene. In epoca ellenistica fece parte del regno di Pergamo e infine passò ai romani. In epoca medievale, fu dominata da diverse famiglie veneziane e infine divenne parte dell'impero turco. È tornata alla Grecia dal 1832. 

\andro- Elemento usato per formare parole composte derivante da un vocabolo greco che significa "uomo in quanto essere di sesso maschile". 

\Andrò a sputare sulle vostre tombe Romanzo di B. Vian (con lo pseudonimo V. Sullivan) (1946). 

\androblastòma, sm. Tumore benigno al testicolo. 

\androcèo, sm. 1 Nella Grecia antica, zona della casa riservata agli uomini. 2 Insieme degli organi maschili di un fiore. 

\andròctono, sm. Genere di scorpioni tipici delle zone calde e sabbiose. 
 @   dal greco androktónos uccisore di uomini. 

\androgènesi, sf. Fecondazione di una cellula di uovo privata dell'apparato cromosomico da parte di uno spermatozoo. 

\andrògeno, agg. e sm. Si dice di ormone maschile che controlla la funzione degli organi sessuali e lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari. 

\androginìa, sf. 1 Presenza in un soggetto di caratteri sessuali dell'altro sesso; ermafroditismo. 2 Incompleto sviluppo dell'apparato genitale maschile. 

\androgìno, agg. e sm. 1 Ermafrodito. ~ bisessuato. 2 Si dice di donna dai tratti vagamente maschili. 

\andròide, sm. e sf. Nel linguaggio della fantascienza, sorta di robot dalle sembianze umane. 

\androlatrìa, sf. Culto divino tributato a un uomo. 

\andrologìa, sf. Studio fisiologico e patologico dell'apparato genitale maschile. 

\andròlogo, sm. Medico specializzato in andrologia. 

\Andròmaca Nella mitologia, moglie di Ettore. Secondo l'Iliade, caduta Troia fu schiava e sposa di Pirro, figlio di Achille; alla morte di questi sposò il fratello di Ettore, Eleno. Ispirò Racine, Ennio ed Euripide. 
Andromaca 
Tragedia di Euripide (ca. 452 a. C.). 
Andromaca 
Tragedia di J. Racine (1667). 

\andromastìa, sf. Atrofizzazione o il ridotto sviluppo della mammella femminile. 

\Andròmeda (costellazione) Costellazione dell'emisfero boreale, percepibile a occhio nudo. Si trova tra le costellazioni dei Pesci, di Cassiopea e di Pegaso. Anche se priva di stelle di prima grandezza, è molto conosciuta perché nella stessa regione celeste si può osservare l'omonima nebulosa. 
Nebulosa (Galassia) di Andromeda 
Galassia compresa nella costellazione di Andromeda (M31), è l'unica visibile a occhio nudo e appartiene al sistema di galassie in cui si trova anche la Via Lattea. Con la sua distanza dalla Terra di poco superiore ai 2.000.000 di anni luce, è la galassia a spirale più vicina al nostro pianeta. Prima dell'osservazione con telescopi sufficientemente perfezionati, l'ammasso stellare fu erroneamente classificato come nebulosa (nube di gas e polveri interstellari). Utilizzando i più moderni strumenti di osservazione, è stato possibile rilevare che Andromeda è circondata da varie altre galassie, tra le quali due, più luminose, hanno dimensioni ridotte e forma ellittica. 

\Andròmeda (mitologia) Figura mitologica, figlia bellissima di Cefeo e Cassiopea. Poiché la madre aveva recato offesa al dio del mare, per vendicarsi Poseidone inviò un mostro marino, al quale Andromeda doveva essere sacrificata. Perseo, giunto sul luogo, vide la fanciulla pronta per essere immolata; la liberò e, innamoratosene, la sposò. 

\andromèdidi Sciame di meteore, osservabili tra il 15 novembre e il 6 dicembre, il cui radiante si trova nella costellazione di Andromeda, vicino alla stella γ. Traggono la loro origine dalla cometa di Biela. 

\andróne, sm. Ambiente di passaggio tra il portone e la scala o il cortile interno. 

\Andronìco Nome di sovrani. 
Andronico I Comneno 
(1120 ca.-Costantinopoli 1185) Spodestò Alessio II e divenne imperatore d'oriente dal 1182. Fu ucciso in una rivolta. 
Andronico II Paleologo 
(Nicea 1258-Costantinopoli 1332) Figlio di Michele VIII, fu imperatore d'oriente dal 1282; sposò Iolanda di Monferrato. Lottò aspramente con il nipote Andronico III che lo costrinse ad abdicare nel 1328. 
Andronico III Paleologo 
(Costantinopoli 1297-1341) Prevalse sul nonno Andronico II nel 1328 e divenne così imperatore d'oriente. Combatté in Europa contro bulgari e serbi, perse a vantaggio dei turchi Nicea e Nicomedia. 
Andronico IV Paleologo 
(1348-1385) Spodestò con l'aiuto di Genova il padre Giovanni V, divenendo così imperatore d'oriente dal 1376 al 1379; in quest'anno però il padre, con l'appoggio di Venezia e dei turchi, riconquistò il trono. 

\andropàusa, sf. Nell'uomo, il complesso dei fenomeni fisiologici derivanti dalla diminuzione della funzionalità del testicolo, con la conseguente cessazione dell'attività sessuale. 

\Andropov, Yurij (Stavropol' 1914-Mosca 1984) Uomo politico sovietico. Fu a capo del KGB dal 1967 e succedette a Breznev come segretario del PCUS nel 1982. 

\androsteróne, sm. Ormone sessuale maschile secreto dalle gonadi, dotato di debole attività androgena. 

\anecòico, agg. Privo di echi o di riflessione sonora. 

\aneddòtica, sf. Tradizione di aneddoti riferiti a un personaggio o a un'epoca storica. 

\aneddòtico, agg. 1 Che contiene o riguarda aneddoti. 2 Che ha carattere di aneddoto. 

\anèddoto, sm. Episodio marginale, curioso della storia o della vita privata di un personaggio. ~ storiella. 
 X   sm. anecdote. 

\anèfrico, agg. Mancanza dei reni e della funzionalità renale. 

\Anèla Comune in provincia di Sassari (939 ab., CAP 07010, TEL. 079). 

\anelànte, agg. Concitato. ~ affannoso. 
 X   agg. breathless, panting. 

\anelàre, v. v. intr. 1 Ansimare. 2 Aspirare ardentemente. ~ tendere. 
v. tr. Desiderare intensamente. ~ agognare. 
 X   v. intr. to yearn for, to long for. 
 @   lat. anhelare, comp. da halare soffiare. 

\anelasticità, sf. Mancanza di elasticità. 

\anelàstico, agg. Si dice di corpo privo di elasticità. 

\aneletrìa, sf. Assenza della vagina. 

\anelettròlito, sm. Sostanza che, posta in una soluzione acquosa, non si comporta da elettrolito. 

\anèlito, sm. 1 Respiro affannoso. 2 Desiderio ardente. ~ brama. 
 X   sm. yearning for, longing. 

\anellàre, v. tr. Praticare l'anellatura. 

\anellàto, agg. 1 Adorno di anelli. 2 Di barba e capelli, inanellato. ~ arricciato. 

\anellatùra, sf. Operazione consistente nella rimozione dal tronco di un albero di una anello di corteccia in modo da evitare che i margini dei tagli non si ricongiungano. 

\Anelli di fumo Opera di poesia di L. Goldberg (1935). 

\Anèllidi Animali   +   invertebrati, per la maggior parte cilindrici e vermiformi, caratterizzati da metameri (corpo diviso in segmenti - che sembrano "anelli"); i primi due segmenti (prostomio e peristomio) e l'ultimo (pigidio) sono differenziati; tutti gli altri metameri sono tra loro equivalenti. L'apparato circolatorio è formato da un vaso longitudinale dorsale e un vaso longitudinale ventrale; il sistema nervoso è gangliare; l'apparato escretore è rappresentato da nefridi (due in ciascun metamero). La forma larvale caratteristica degli Anellidi acquatici è la trocofora, molto differente dagli adulti; sono in maggior parte marini, ma sono comuni anche in acque dolci. Sono ripartiti nelle classi degli Archianellidi, Policheti, Mizostomidi, Oligocheti e Irudinei. Tipici rappresentanti sono le sanguisughe e i lombrichi.   +  

\anellièra, sf. Insieme di anelli di diametro decrescente utilizzati per prendere la misura del dito per un anello. 

\anèllo, sm. 1 Cerchietto di metallo portato al dito per ornamento o come simbolo di una condizione. 2 Costruzione, impianto a forma di cerchio. 3 Ciascuno degli elementi che formano una catena. 4 Fede. ~ vera. 
 X   sm. 1 ring. 2 (di una catena) link. 
 @   lat. anellus, dimin. di anulus, dimin. di anus cerchio. 
In algebra è un insieme A con due operazioni binarie, addizione + e moltiplicazione *, che è un gruppo commutativo rispetto a +  (+ è associativa, ossia a+(b+c) = (a+b)+c per ogni a, b e c di A; esite un'unica identità 0, ossia 0+a = a+0 = a per ogni a di A; per ogni a di A esiste l'opposto b, ossia tale che a+b = b+a = 0),  * è associativa  e  vale la proprietà distributiva di * rispetto a +  (ossia a*(b+c) = a*b+a*c e (a+b)*c) = a*c+b*c per ogni a, b e c di A).  Esempi: la struttura dei numeri reali, quelle dei numeri interi relativi e dei numeri razionali, quella dei numeri complessi, quella delle matrici quadrate di numeri reali.  L'anello è detto commutativo se a*b = b*a per ogni a e b in A. Tra gli esempi precedenti l'anello delle matrici quadrate è l'unico non commutativo.   +  
In geometria è a volte usato come sinonimo di toro o di corona circolare. L'anello sferico è il solido formato dalla rotazione di un arco di circonferenza appartenente ad una sfera attorno a un diametro di questa (non passante per esso).
In anatomia è un'apertura di forma tondeggiante o ellittica (anello ombelicale). 
In chimica è una catena chiusa di atomi, a forma di poligono. 
In astronomia insieme di piccolissimi corpuscoli solidi, meteoriti e pulviscolo, situati lungo il piano equatoriale dei pianeti Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Ha una composizione variabile a seconda del pianeta attorno cui ruota, ossia rocciosa in Giove, ghiacciata in Saturno e formata da materiali ricchi di carbonio in Urano; gli anelli di Nettuno apparvero nel corso della missione di Voyager 2 nel 1989. I molteplici sistemi di anelli sono formati da particelle con misure comprese tra qualche micron (Giove) e alcuni metri (Urano). 
In tecnica l'anello di tenuta è un oggetto di forma circolare impiegato nel collegamento di organi per prevenire la fuoriuscita di liquidi; l'anello elastico è un anello posto su un albero o in un foro per tenere saldo un altro organo montato assialmente. 
Anello collettore 
L'anello posto sull'albero del rotore di una macchina elettrica, con la funzione di garantire il contatto elettrico delle parti fisse. 
Anello di accumulazione 
In fisica acceleratore impiegato per lo studio di collisioni fra particelle. 
Anelli di Newton 
Le zone più o meno brillanti (frange) di interferenza circolare di due onde luminose. 

\Anello del Nibelungo, L' Sagra scenica di R. Wagner, testo proprio (Bayreuth, 1876). È una tetralogia composta da quattro opere che si sviluppano in una vigilia e tre giornate. Vigilia: L'oro del Reno; prima giornata: La valchiria; peconda giornata: Sigfrido; terza giornata: Il crepuscolo degli dei. Con quest'opera Wagner si propone un fine romantico filosofico oltre che artistico. Si tratta di una gigantesca epopea ispirata agli antichi miti germanici. 

\Anello di re Salomone, L' Opera di etologia di K. Z. Lorenz (1949). 

\anematopoièsi, sf. Assenza di produzione midollare di cellule del sangue. 

\anemìa, sf. Spossatezza, debolezza, fiacchezza. ~ debilitazione. <> vigore. 
 X   sf. anaemia. 
Malattia del sangue caratterizzata da grave scarsità di globuli rossi o di emoglobina o di entrambi. Tra le affezioni più gravi, l'anemia perniciosa, o malattia di Addison-Biermer. Altre forme morbose assai gravi sono rappresentate dalle anemie emolitiche, dovute alla fortissima riduzione dei globuli rossi, quali l'ittero emolitico costituzionale e l'anemia mediterranea o talassemia. Le terapie consistono in trasfusioni di sangue e somministrazioni dei fattori carenti. Quest'ultimo è il caso delle anemie da carenza di vitamina B (ipercromiche) e da carenza di ferro (ipocromiche). 

\anemicaménte, avv. In modo anemico. 

\anèmico, agg. 1 Che soffre di anemia. 2 Pallido. ~ smorto. <> colorito. 
 X   agg. anaemic. 

\anemo- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco ánemos vento. 

\anemocòro, agg. 1 Di un tipo di disseminazione messo in atto dal vento. 2 Delle piante soggette a tale tipo di disseminazione. ~ anemogamo. 

\anemofilìa, sf. L'impollinazione delle piante anemogame. 

\anemòfilo, agg. Si dice di pianta in cui l'impollinazione avviene per opera del vento. 

\anemògamo, agg. Delle piante in cui l'impollinazione è affidata al vento. ~ anemocoro. 

\anemògrafo, sm. Anemometro che permette di registrare la velocità e la direzione del vento. 

\anemometrìa, sf. Insieme delle tecniche utilizzate per misurare la velocità del vento. 

\anemòmetro, sm. Strumento atto a misurare la velocità del vento. L'irlandese Robertson costruì il primo anemometro a palette nel 1846. Gli anemometri possono essere di tipo meccanico o di tipo elettrico. Il primo è costituito da un sistema di più coppette che, per effetto del vento, fanno ruotare un asse collegato a uno strumento meccanico di misurazione (tachimetro o contagiri). L'anemometro elettrico è l'evoluzione tecnologica di quello meccanico ed è composto dallo stesso sistema di coppette o palette solidali a un asse; quest'ultimo però è collegato a un rotore che gira all'interno di una o più coppie di bobine (statore). Il rilevamento viene effettuato con un amperometro, la cui scala è opportunamente tarata in m/s, che ricava il numero dei giri misurando l'intensità della corrente indotta. I sistemi più moderni, molto più sofisticati, prevedono anche la rilevazione della direzione del vento e sono collegati a strumenti di registrazione, detti anemografi, che consentono di valutare anche altri parametri, come la velocità media o quella di raffica. Altri tipi molto perfezionati di anemometri sono costituiti da rilevatori di pressione statica e dinamica e vengono utilizzati come rilevatori di velocità per gli aeromobili. 

\anèmone, sm. Angiosperma (Anemone) della famiglia delle Ranuncolacee e dell'ordine delle Policarpiche. Pianta erbacea dai fiori colorati, cresce anche nelle zone elevate. In Italia sono molto diffusi l'Anemone pulsatilla o vulgaris e l'Anemone coronaria mentre nel resto dell'Europa, il più diffuso è l'Anemone nemorosa. Esistono anche l'Anemone ranuncoloides dai fiori gialli e l'Anemone japonica coltivate in Giappone a scopo ornamentale. 
 X   sm. anemone. 
Anemone di mare 
Nome con cui normalmente vengono chiamati i Celenterati degli Attiniari. La più comune è l'Actinia equina (o pomodoro di mare), di colore rosso e dotata di tentacoli. Vive in acqua o sugli scogli. 

\anemoscòpio, sm. Banderuola che serve per indicare la direzione del vento. 

\anemotropìsmo, sm. Tendenza di alcuni insetti a volare controvento. 

\anencefalìa, sf. Assenza di sviluppo dell'encefalo. 

\anencèfalo, sm. Individuo privo di encefalo in cui la testa è costituita solo dalla faccia. 

\anencefalomielìa, sf. Assenza di sviluppo del cervello e del midollo spinale. 

\anepatìa, sf. Blocco delle funzioni solitamente svolte dal fegato. 

\anergìa, sf. Diminuzione o l'assenza delle difese immunitarie dell'organismo. 

\aneritroblepsìa, sf. Impossibilità di distinguere il colore rosso. 

\aneritropoièsi, sf. Assenza di produzione di globuli rossi da parte del midollo. 

\aneritropsìa, sf. Disturbo visivo per il quale non si vede il colore rosso, ma una tonalità di grigio. ~ daltonismo. 
 @   dal greco erythrós rosso e ópsis vista. 

\anermenìa, sf. Patologica difficoltà di comprensione. 

\aneròide, agg. e sm. Barometro o manometro metallico, cioè senza fluido. 

\anestesìa, sf. Condizione di abolizione completa della percezione sensitiva, che insorge in seguito alla sospensione degli impulsi nervosi derivanti dai recettori periferici e indirizzati alle cellule corticali. Viene distinta in farmacologica e in patologica; la prima, utilizzata nelle operazioni chirurgiche, è indotta attraverso la somministrazione di anestetizzanti che rendono insensibile la zona da operare; può essere periferica, o locale, oppure totale (o generale, o narcosi). L'anestesia patologica è imputabile a malattie e condizioni morbose di natura neurologica. Nel 1799 l'inglese Humphrey Davy praticò per la prima volta l'anestesia usando protossido d'azoto, ma l'anestesia moderna nacque solo verso il 1850. 
 X   sf. anaesthesia. 

\anestesiologìa, sf. Lo studio dell'azione e delle conseguenze prodotte sull'organismo dai farmaci anestetici. 

\anestesìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Medico specializzato in anestesiologia. 

\anestètico, agg. e sm. agg. Di anestesia; che procura anestesia. 
sm. Sostanza atta a diminuire o a eliminare la sensibilità. ~ narcotico. 
 X   agg. e sm. anaesthetic. 

\anestetizzàre, v. tr. Sottoporre ad anestesia. ~ addormentare, narcotizzare. 

\anestìa, sf. Insofferenza per i propri abiti dovuta a disturbi psichici o a ipersensibilità della pelle. 

\anéto, o anèto, sm. Genere di piante della famiglia delle Ombrellifere (Anethum graveolans). A questo genere appartiene l'aneto, i cui semi sono usati in cucina e come rimedi erboristici. 

\anetòlo, sm. Etere metilico del parapropenilfenolo, uno dei principali costituenti dell'olio di semi di anice. 

\aneurìsma, sm. Dilatazione di un'arteria a causa del deterioramento delle sue pareti. L'aneurisma è agevolmente diagnosticabile per mezzo dei più diffusi strumenti d'indagine radiologica (radiografia, ecografia, TAC) e, nella maggior parte dei casi, richiede la terapia chirurgica, che assume carattere di estrema urgenza nei casi di rottura dell'aneurisma stesso. 

\anfanare, v. intr. 1 Affannarsi inutilmente. ~ arrabattarsi. 2 Parlare a sproposito. ~ sproloquiare. 3 Respirare affannosamente. ~ ansimare. 4 Andare a zonzo, senza scopo. ~ bighellonare. 

\anfetamìna  →  "amfetamina" 

\ANFFAS Sigla di Associazione Nazionale Famiglie di Fanciulli e Adulti Subnormali. 

\anfi- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco amphí intorno. 

\Anfiarào Nella mitologia, re d'Argo e indovino. Partecipò alla spedizione dei Sette, e in questa morì. 

\anfiartròsi, sf. Articolazione semimobile le cui superfici articolari, ricoperte da cartilagine, presentano un disco fibrocartilagineo e sono tenute insieme da legamenti periferici. 

\Anfìbi Classe di   +   animali vertebrati che vivono sia in acqua sia sulla terra. Durante la vita embrionale e larvale sono acquatici e respirano tramite branchie; la larva è detta girino. L'individuo adulto che se ne sviluppa ha invece respirazione polmonare e vita prevalentemente terrestre. Hanno il corpo rivestito di pelle lucida e sempre umettata da uno strato di muco secreto dalle ghiandole cutanee che, in alcuni esemplari, secernono anche liquido venefico. Frequenti sono gli effetti mimetici tramite variazione del colore della pelle. La circolazione, semplice allo stato larvale, diventa doppia e incompleta dopo la metamorfosi. Sono animali a sessi separati; l'accoppiamento avviene generalmente in acqua e la fecondazione è per lo più esterna. Alcuni Anfibi possono riprodursi ancora allo stato larvale. Probabili discendenti dei Pesci Crossotterigi, sono stati i primi vertebrati a quattro arti a vivere sulla terra e rappresentano quindi un importante anello dell'evoluzione della vita sul pianeta. Sono completamente assenti dai mari, dalle regioni aride e desertiche, nonché dai poli, a causa del loro eterotermismo. I rappresentanti di questa classe sono rane, rospi, salamandre, cecilie e sirenidi, divisi negli ordini Anuri, Urodeli e Apodi, o Gimnofioni.   +  

\anfìbio, agg. e sm. agg. Che può vivere sulla terra e nell'acqua. 
sm. 1 Autoveicolo in grado di muoversi indifferentemente sull'acqua e sulla terra. 2 Ogni animale che appartiene alla classe degli Anfibi. ~ batrace. 
 @   lat. amphibius, dal greco amphìbios, comp da amphi-da due parti + bìos vita. 

\anfibolìa, sf. Errore o sofisma causato dall'uso di un costrutto grammaticale o di un termine che non ha un'interpretazione univoca. 

\anfibòlico, agg. (pl. m.-ci) Nelle malattie, il periodo intermedio tra il periodo di stato e la defervescenza. 

\anfibolìte, sf. Roccia costituita in prevalenza da plagioclasti e anfiboli. 

\anfibologìa, sf. Ambiguità di significato di una frase. 

\anfibològico, agg. Che si presta a doppia interpretazione. ~ ambiguo, equivoco. 

\anficàrdi Gruppo di animali a sangue freddo caratterizzati dalla mancanza del setto che, nel cuore, divide atrio e ventricolo. 

\anficarpìa, sf. Fenomeno di una pianta per cui questa produce due tipi di frutti che differiscono per epoca di maturazione o per forma. 

\Anfictènidi Famiglia di Anellidi Policheti tubicoli sedentari che presentano grosse setole dorate poste a protezione della testa. Vivono in tubi costituiti da granelli di sabbi agglomerati. 

\Anfidiscòfore Ordine di Spugne Esattinellidi, viventi nelle acque profonde dei mari tropicali. 

\anfidròmico, agg. (pl. m.-ci) In oceanografia, di un punto nel quale si incrociano le linee cotidali, caratterizzato dal fatto che intorno a esso l'onda della marea ruota in senso orario nell'emisfero boreale e in senso antiorario nell'emisfero australe. 

\anfigonìa, sf. Il tipo di riproduzione sessuale in cui il gamete femminile viene fecondato dal gamete maschile. 

\anfigònico, agg. (pl. m.-ci) Di uova che hanno origine dall'accoppiamento del maschio con la femmina. 

\anfimìssi, sf. 1 Riproduzione sessuata nella quale tutto ha origine da un gamete maschile e da uno femminile che, fondendosi, formano un uovo o uno zigote. 2 La fusione del gamete maschile e di quello femminile. 

\Anfinsen, Christian Boehmer (Monessen 1916-Pikesville 1995) Chimico statunitense. Le sue ricerche sugli enzimi in collaborazione con S. Moore e W. Stein gli valsero nel 1972 il premio Nobel. 

\Anfiòne Nella mitologia, figlio di Zeus e di Antiope, re di Tebe e sposo di Niobe. Grandi mura si formarono miracolosamente intorno a Tebe al suono della sua lira. 
Anfione 
Melodramma danzato in un atto di A. Honegger, testo di P. Valery (Parigi, 1931). 

\anfiòsso, sm. Animale marino pisciforme di piccole dimensioni, prototipo del sottotipo degli Acrani. Rappresenta un organismo di passaggio tra i Tunicati e i Vertebrati. Vive nel Mediterraneo e nelle coste atlantiche europee. 

\Anfipòdi Ordine di Crostacei Malacostraci che vivono in acqua dolce o salata. Hanno il corpo compresso, gli arti anteriori prensili e gli arti posteriori atti al salto. 

\anfipròstilo, agg. Di tempio che presenta una fila di colonne sia sul lato posteriore sia su quello anteriore.   +  
 @   dal greco amphi da una parte e dall'altra, pró davanti e stylos colonna. 

\Anfirìni Gruppo di Vertebrati con organo olfattorio pari che si contrappone al gruppo dei Ciclostomi. 

\anfisbèna, sf. Rettile (noto anche come anfisbena bipede, Bipes canaliculatus) della famiglia degli Anfisbenidi e dell'ordine degli Squamati. Lunga 20 cm, presenta un dorso scuro e un ventre chiaro. Si nutre di formiche e termiti. 

\Anfisbènidi Famiglia di Rettili Squamati dal corpo serpentiforme, gli arti abbozzati o mancanti e gli occhi piccoli dalle palpebre saldate. Vivono sottoterra nelle zone americane e africane calde. 

\anfiteàtro, sm. 1 Teatro romano all'aperto. 2 Edificio a gradinate. 
 X   sm. amphitheatre. 
Edificio romano di forma ovale o ellittica, con gradinate per spettatori disposte intorno a una platea centrale (arena), dove si svolgevano spettacoli di combattimento tra gladiatori (ludi gladiatorii) o contro bestie feroci (venationes). L'anfiteatro più antico è quello di Pompei (80 a. C.), quello più maestoso è l'anfiteatro Flavio, o Colosseo, di Roma (I sec. d. C.). 

\anfitrióne, sm. Chi dà larga ospitalità. <> invitato, ospite. 

\Anfitrióne Personaggio mitologico, re di Tirinto. La tradizione narra che mentre era impegnato in guerra, la moglie Alcmena ricevesse la visita di Zeus che, assunte le sembianze del marito, la rese madre di Eracle. È protagonista delle omonime commedie di Plauto (=> "Amphitruo") e di Molière (1668). 

\Anfitrioni, Gli Commedia di L. V. de Camöes (1544). 

\Anfitrìte Nella mitologia, figlia di Oceano e sposa di Poseidone. 

\Anfiùmidi Famiglia di Anfibi Urodeli vermiformi con arti e brevi e occhi senza palpebre. 

\Ànfo Comune in provincia di Brescia (429 ab., CAP 25070, TEL. 0365). 

\anfògeno, agg. Di specie che produce sia individui di sesso maschile sia individui di sesso femminile. 

\ànfora, sf. Vaso a due anse, più stretto all'imboccatura e al piede. 
 X   sf. amphora. 
 @   lat. amphora, dal greco amphorèus, comp. da am(phi)-da due parti + deriv. da phorèin portare. 

\anfòtero, agg. Di un corpo capace di combinarsi con le basi e con gli acidi. 
 @   dal greco amphóteros l'uno e l'altro. 

\anfràtto, sm. Luogo stretto e tortuoso. ~ cavità. 
 X   sm. ravine. 
 @   lat. anfractus,-us. 

\anfrattuosità, sf. L'essere pieno di anfratti, di precipizi, di sinuosità. 

\anfrattuóso, agg. Pieno di anfratti, scosceso, accidentato. 

\Angara Fiume della Russia diviso in Superiore (452 km) e Inferiore (1.826 km). 

\angarìa, sf. Altra forma di angheria. 
 @   greco angaréia servizio forzato. 
Onere imposto nell'antica Roma ai soldati e ai provinciali costretti a compiere trasporti per conto dello stato. In età feudale indicò prestazioni imposte ai contadini. Fu abolita in Italia nel 1806 da una legge napoleonica. 

\angariàre, v. tr. Fare angherie. ~ opprimere, tormentare. <> favorire. 

\Angarsk Città (266.000 ab.) della Russia, nella provincia di Irkutsk. 

\Angel Heart (Ascensore per l'inferno) Film drammatico, americano (1987). Regia di Alan Parker. Interpreti: Mickey Rourke, Robert De Niro, Charlotte Rampling. Titolo originale: Angel Heart 

\Àngela da Folìgno (Foligno 1248?-1309) Mistica dell'Umbria, beata. Terziaria francescana, diede origine a una dottrina ascetica. 

\Àngela Merìci (Desenzano 1474-Brescia 1540) Santa e religiosa lombarda. Nel 1535 a Brescia fondò la congregazione delle orsoline. 

\Àngela, Pièro (Torino 1928-) Giornalista. Dopo aver fatto esperienza in radio come cronista, esordì sul piccolo schermo in veste di inviato speciale del telegiornale (1955-1968), per poi passare alla conduzione di varie edizioni del Tg. Intraprese la via delle conduzioni di programmi a carattere scientifico e divulgativo con Destinazione uomo (1971), cui seguirono, tra gli altri, Quark (1981) con i programmi derivati Il mondo di Quark, Quark speciale ecc., La macchina meravigliosa (1990) e Superquark (prima edizione 1995). 

\Angeli con la faccia sporca, Gli Film drammatico, americano (1938). Regia di Michael Curtiz. Interpreti: James Cagney, Pat O'Brien, Humphrey Bogart, Ann Sheridan. Titolo originale: Angels with Dirty Faces 

\Angeli con la pistola Film commedia, americano (1961). Regia di Frank Capra. Interpreti: Bette Davis, Glenn Ford, Hope Lange, Arthur O'Connell, Peter Falk. Titolo originale: Pocketfull of Miracles 

\Angeli dell'inferno, Gli Film d'avventura, americano (1930). Regia di Howard Hughes. Interpreti: Ben Lyon, James Hall, Jean Harlow. Titolo originale: Hell's Angels 

\angèlica, sf. Genere di piante perenni della famiglia delle Ombrellifere, caratterizzate da fiori bianchi o rosati e fusto striato. 

\Angèlica Leggendaria principessa del Cataio, eroina dell'Orlando furioso dell'Ariosto e dell'Orlando innamorato del Boiardo. 

\angelicaménte, avv. In modo angelico. 

\angelicàto, agg. Considerato simile a un angelo. 

\angelicità, sf. 1 Qualità degli angeli. 2 Innocenza, candore angelico. ~ purezza. 

\angèlico, agg. 1 Di angelo. ~ celestiale. <> demoniaco. 2 Che ha l'aspetto di un angelo. ~ soave. <> perfido. 
 X   agg. angelic(al). 

\Angèlico, Beàto  →  "Beato Angelico" 

\Angelique Farsa in un atto di J. Ibert, libretto di Nino (Parigi, 1727). 

\àngelo, sm. 1 Nella religione ebraica e cristiana, creatura biblica puramente spirituale che ha il compito di mediare la volontà di Dio tra gli uomini svolgendo funzioni di ministro e messaggero. <> diavolo. 2 Persona di grande bellezza e bontà. <> canaglia. 
 X   sm. 1 angel. 2 (custode) guardian angel. 3 (lunedì dell'Angelo) Easter Monday. 
 @   lat. ecclesiastico angelus, dal greco àngelos nunzio. 
Nella dottrina cristiana, l'angelo custode è un angelo affidato da Dio a ogni uomo con il dovere di vegliarlo durante la vita terrena. Dionigi Aeropagita ha provveduto a stabilire una gerarchia angelica, suddividendo gli angeli in tre ordini, a loro volta suddivisi in tre cori, per un totale di nove classi: Serafini, Cherubini, Troni, Dominazioni, Virtù, Potenze, Principati, Arcangeli e Angeli. 

\Angelo Film commedia, americano (1937). Regia di Ernst Lubitsch. Interpreti: Marlene Dietrich, Herbert Marshall, Melvyn Douglas. Titolo originale: Angel 

\Angelo alla mia tavola, Un Film drammatico, neozelandese (1990). Regia di Jane Campion. Interpreti: Kerry Fox, Alexia Keogh, Karen Fergusson. Titolo originale: An Angel at my Table 

\Angelo azzurro, L' Film drammatico, tedesco (1930). Regia di Josef von Sternberg. Interpreti: Emil Jannings, Marlene Dietrich, Kurt Gerron. Titolo originale: Der Blaue Engel 

\Angelo del male, L' Film drammatico, francese (1938). Regia di Jean Renoir. Interpreti: Simone Simon, Jean Gabin, Fernand Ledoux. Titolo originale: La bête humaine 

\Angelo di fuoco, L' Opera in cinque atti di S. S. Prokof'ev, libretto proprio (Parigi, 1954). 

\Angelo e demone Opera di poesia di M. Eminescu (1870). 

\Angelo sigillato, L' Racconto di N. S. Leskov (1873). 

\Angelo sterminatore, L' Film drammatico, messicano (1962). Regia di Luis Buñuel. Interpreti: Silvia Pinnal, Enrique Rambal, Jacqueline Andere. Titolo originale: En angel exterminador 

\Angelo, guarda il passato Romanzo di Th. C. Wolfe (1929). 

\Angelopulos, Theodoros (Atene 1936-) Regista cinematografico greco. Diresse film critico-storici che diedero grande dignità internazionale al cinema greco, tra cui I giorni del '36 (1972), La recita (1975), Il volo (1986), Il passo sospeso della cicogna (1991) e Lo sguardo di Ulisse (1995). 

\Angels Città (237.000 ab.) delle Filippine, nella provincia di Pampanga sull'isola di Luzon. 

\àngelus, sm. invar. 1 Preghiera in onore del mistero dell'incarnazione. 2 Suono di campana che indica, al mattino, a mezzogiorno e alla sera, l'ora della preghiera dell'angelus. 

\Angèra Comune in provincia di Varese (5.396 ab., CAP 21021, TEL. 0331). 

\Angerman Fiume (450 km) della Svezia, che nasce dai monti Marsfjället e Grönfjell. 

\Angers Città (141.000 ab.) della Francia, nell'Anjou, capoluogo del dipartimento di Maine-et-Loire. 

\angherìa, sf. Prepotenza. ~ sopruso. 
 X   sf. vexation. 

\Anghiàri Comune in provincia di Arezzo (5.877 ab., CAP 52031, TEL. 0575). 

\angi- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco angêion vaso, vaso sanguigno. 

\Angiàri Comune in provincia di Verona (1.728 ab., CAP 37050, TEL. 0442). 

\angiectasìa, sf. Dilatazione congenita o acquisita dei vasi sanguigni o linfatici. 

\angìna, sf. Termine coniato per indicare quelle particolari condizioni morbose nelle quali il paziente avverte, in corrispondenza della parte malata, una sensazione di costrizione. Quando si parla di solo angina si intende la tonsillite, cioè l'infiammazione della cavità orale, laringe e faringe. 
 X   sf. 1 tonsillitis. 2 (angina pectoris) angina. 
Angina abdominis 
Riduzione dell'afflusso sanguigno all'intestino tenue, dovuta ad arteriopatia del circolo mesenterico. Si manifesta con crampi e dolori addominali seguenti l'ingestione di cibo. 
Angina pectoris 
L'angina pectoris è una situazione caratterizzata da sofferenza miocardica acuta e si verifica quando, in determinate situazioni, come durante uno sforzo fisico o stati di stress emozionale, viene richiesta una maggiore ossigenazione del tessuto cardiaco in un soggetto con le arterie coronarie parzialmente ostruite da placche arteriosclerotiche. Il rapporto con una situazione di stress fisico o emozionale è costante (solo quando lo stato delle arterie coronarie è maggiormente compromesso si possono verificare attacchi anginosi anche durante il riposo). Il soggetto, caratteristicamente, accusa un dolore alla regione epigastrica (dietro lo sterno), a volte irradiato verso la spalla sinistra o la regione del collo, che inizia durante lo sforzo, e che lo obbliga di solito a interrompere l'esercizio. Il dolore dura pochi minuti (di solito non più di 5 minuti) e tende a ridursi e a diminuire spontaneamente una volta interrotto lo stato di stress fisico o emozionale. 
Chi debba soccorrere una persona in crisi anginosa potrebbe aiutarla ad assumere il farmaco relativo, che di solito questi soggetti portano sempre con sé; in più sarebbe utile stendere il soggetto in una posizione di riposo e cercare di tranquillizzarlo. In ogni caso, sarà sempre opportuno far trasportare il soggetto in ospedale per i necessari controlli. 

\anginòide, agg. Simile all'angina o all'angina pectoris. 

\Angiò Antica contea della Francia che oggi corrisponde al territorio del dipartimento di Maine-et-Loire e a una parte di alcuni dipartimenti limitrofi. Fu occupata dai galli ed entrò a far parte, in epoca romana, della provincia Lugdumensis tertia. Subì le invasioni di svevi e alani; nel V sec. passò sotto al dominazione dei franchi. Il capostipite dei conti d'Angiò fu Folco il Rosso (888-942); Goffredo il Bello, detto il Plantageneto, sposando Matilde (1129), figlia di Enrico I, re d'Inghilterra, estese il controllo sulla corona inglese. Nel 1154 il figlio Enrico, per diritti materni, divenne re d'Inghilterra (Enrico II), dando inizio alla dinastia anglo-angioina che regnò fino al 1485. La contea d'Angiò fu tolta ai Plantageneti e fu assegnata dal re Luigi IX al fratello Carlo I, re di Sicilia e capostipite della seconda dinastia angioina (1246-1328). Nel 1360 Giovanni il Buono diede la contea al figlio Luigi I, capostipite della terza dinastia angioina. Furono duchi d'Angiò Luigi II, Luigi III, Renato e Carlo V che, ultimo della dinastia, lasciò il ducato al re di Francia, Luigi XI. 

\angioalgìa, sf. Sensazione di dolore localizzata sul percorso di un vaso. 

\angioblàsto, sm. Elemento cellulare dal quale si sviluppa un vaso sanguigno. 

\angioblastòma, sm. Formazione neoplastica del tessuto vascolare. 

\angiocardiografìa, sf. Tecnica radiologica volta a esaminare vasi e cavità cardiache grazie all'introduzione di mezzi di contrasto. 

\angiocardioscleròsi, sf. Indurimento delle pareti dei grossi vasi e del muscolo cardiaco. 

\angiocardìte, sf. Processo infiammatorio del cuore e dei grossi vasi. 

\angiocàrpo, agg. Del corpo fruttifero di alcuni funghi in cui la parte fertile, contenente le spore, viene protetta da porzioni sterili fino alla maturità delle spore stesse. 

\angiocheratòma, sm. Patologia cutanea caratterizzata da dilatazione capillare e ispessimento dell'epidermide. 

\angiocolecistìte, sf. Infiammazione delle vie biliari e della cistifellea causata da infezione. 

\angiocolìte, sf. Infiammazione delle vie biliari. 

\angiodermìte, sf. Alterazione (angiodermite purpurea di Favre) cutanea che interessa i soggetti affetti da varici venose agli arti inferiori. 

\angiodisplasìa, sf. Alterazione dello sviluppo vascolare. 

\angioectopìa, sf. Vistosa variazione del percorso di un vaso. 

\angioedèma, sm. Reazione allergica sottocutanea o sottomucosa. 

\angioemofilìa, sf. Mancanza di coagulazione del sangue. 

\angioencefalografìa, sf. Esame radiologico della circolazione ematica cerebrale. 

\angiofluoroscopìa, sf. Modalità di esame del sistema circolatorio che si avvale di una sostanza fluorescente immessa nel sangue. 

\angiogliòma, sm. Tumore cerebrale costituito da elementi vascolari. 

\angiografìa, sf. Esame radiologico dei vasi sanguigni e linfatici resi opachi grazie all'immissione di sostanze di contrasto. 

\angiòide, agg. Termine medico che designa strisce (strie angioidi) di colore scuro o rossastro sul fondo dell'occhio provocate da un'alterazione retinica. 

\Angioìni Termine che identifica il ramo della dinastia degli Angiò che regnò in Italia (Napoli e Sicilia) dal 1266 al 1435. Furono sovrani Carlo II detto lo Zoppo, Roberto (1309-1343) detto il Saggio che alla morte di Carlo II ereditò il regno di Sicilia, Giovanna I (1343-1381) che rinunciò alla Sicilia, Carlo III che assunse il regno di Napoli a scapito di Giovanna I, Ladislao figlio di Carlo III e Giovanna II (1414-1435). Alla morte di quest'ultima, il regno passò ad Alfonso d'Aragona detto il Magnanimo

\angioìno, agg. Degli Angiò, casata nobiliare francese che regnò sull'Italia meridionale. 

\angioìte, sf. Infiammazione dei vasi. 

\angiolétto, sm. 1 Piccolo angelo. 2 Bambino. 

\angioleucìte, sf. Processo infiammatorio dei vasi linfatici. 

\Angiolièri, Cécco (Siena, ca. 1260-1313) Poeta. Le poche notizie biografiche pervenute testimoniano una vita sregolata e avventurosa. È noto, per esempio, che nel 1281 fu multato per disturbo della quiete pubblica e che nel 1302 vendette un suo podere per procurarsi denaro. Tra le opere Sonetti (ca. 1290-1295) e Rime goliardiche. Le sue poesie, contenenti temi spesso irriverenti, vengono ritenute espressione di una certa maniera goliardica di mettere in ridicolo il gusto tradizionale imperante. 

\Angiolillo, Renàto (Potenza 1901-Roma 1973) Fondò il quotidiano Il Tempo nel 1944. 

\Angiolìni, Gàsparo (Firenze 1731-Milano 1803) Coreografo. Fu creatore del ballo pantomimo, la cui parte omonima si fondeva con quella danzata. Collaborò con Gluck a Vienna. 

\angiolipòma, sm. Malformazione dei vasi nell'ambito del tessuto adiposo. 

\àngiolo, sm. Angelo. 

\angiologìa, sf. Termine che designa un settore dell'anatomia che si occupa dei vasi sanguigni e linfatici. 

\angiòlogo, sm. Medico specialista di angiologia. 

\angiolupòide, sm. Lesione (angiolupoide di Brocg-Pautrier) del volto costituita da chiazze in rilievo di colore rossastro. 

\angiòma, sm. Eccessiva proliferazione (tumore benigno) di vasi sanguigni (emangioma) o linfatici (linfangioma) di natura congenita o acquisita. 
 X   sm. angioma. 

\angiomalacìa, sf. Cedimento delle pareti vascolari causato da degenerazione delle fibre. 

\angiomatòsi, sf. Sindrome costituita da malformazioni vascolari presenti su diversi organi contemporaneamente. 

\angiomegalìa, sf. Eccessivo sviluppo di un vaso. 

\angiomiòma, sm. Tumore benigno costituito da vasi e da tessuto muscolare. 

\angionecròsi, sf. Morte del tessuto vascolare. 

\angioneuròsi, sf. Dolore acuto ai capezzoli e all'areola mammaria dovuto a contrazione muscolare. 

\angiopancreatìte, sf. Processo infiammatorio del pancreas. 

\angiopatìa, sf. Alterazione morbosa dei vasi. 

\angioplàstica, sf. Intervento chirurgico per disostruire restringimenti (stenosi) od occlusioni di un vaso sanguigno o di una valvola cardiaca. È abbreviato con APT (angioplastica percutanea transluminale).  Nei vasi che sono stati dilatati spesso viene applicata una reticella metallica detta stent.
 X   sf. angioplasty, PTA. 

\angiopneumografìa, sf. Esame radiologico dei vasi polmonari resi opachi con l'immissione di un mezzo di contrasto nel circolo venoso periferico. 

\angioreticolìte, sf. Infiammazione della parete dei vasi e degli elementi del sistema reticolo endoteliale. 

\angioscintigrafìa, sf. Esame della rete vascolare di un organo tramite la rilevazione di un isotopo radioattivo iniettato in precedenza. 

\angioscleròsi, sf. Indurimento delle pareti dei vasi. 

\angioscopìa, sf. Osservazione diretta dei vasi interni. 

\angiospàsmo, sm. Aumento del tono della muscolatura liscia dei vasi. 

\Angiospèrme Divisione che comprende le piante a ovuli chiusi nell'ovario; si contrappongono alle  →  Gimnosperme che, invece, hanno ovuli e semi scoperti. Si dividono in Magnoliopside e Liliopside. Il nome deriva dal greco aengeion cioè involucro e sperma cioè seme. Sono rappresentate da un gran numero di generi e specie (circa 300.000), divise nelle due classi delle Dicotiledoni e Monocotiledoni.   +   Quasi tutte le specie erbacee e arboree conosciute appartengono a questo genere tranne le conifere. Le Angiosperme si distinguono per il caratteristico fiore costituito da un germoglio di quattro parti: il calice cioè la parte esterna normalmente verde; più all'interno la corolla, formata da foglie di vari colori; gli stami e le antere, organi maschili di produzione del polline e infine i carpelli, gli organi femminili che uniti formano il pistillo. 

\angiostenòsi, sf. Restringimento di una parte di un vaso. 

\angiotensìna, sf. Polipeptide che si forma nel plasma a seguito della liberazione, da parte di un rene ischemico, di renina. Ha una forte azione vasocostrittrice. 

\angiotomografìa, sf. Esame radiologico della circolazione in una parte del corpo mediante l'immissione di un mezzo di contrasto. 

\angiotripsìa, sf. Emostasi ottenuta chirurgicamente schiacciando i vasi con una pinza. 

\angipòrto, sm. Stradetta angusta, vicolo. 

\angìras Secondo la religione vedica, i "figli degli dei" che raggiunsero l'amicizia di Indra e l'immortalità per mezzo del sacrificio. 

\angìte, sf. Denominazione generica di affezioni del sistema vascolare. 

\Angiùlli, Andrèa (Castellana 1837-Roma 1890) Pedagogista e filosofo italiano. Fondatore della Rivista critica di scienze, lettere ed arti, insegnò pedagogia alle università di Bologna e di Napoli. Fu un convinto difensore delle teorie positiviste, che applicò principalmente nel campo dell'insegnamento. Tra le opere, La filosofia e la ricerca positiva (1868), La pedagogia e la filosofia positiva (1872), La pedagogia, lo Stato e la famiglia (1876) e La filosofia e la scuola (1888). 

\anglesìte, sf. Solfato di piombo localizzato nelle miniere dell'Iglesiente, in Sardegna e in Africa, a Tsumeb. 

\Ànglia Denominazione medievale di Inghilterra. 

\anglicanésimo, sm. Complesso di dottrine, riti e gerarchie della chiesa anglicana che, separatasi da Roma, si costituì nel 1534 a opera di Enrico VIII; il re provocò lo scisma perché papa Clemente VII non gli concesse l'annullamento del matrimonio con Caterina d'Aragona; con l'Atto di supremazia, approvato dal Parlamento, pose se stesso a capo della chiesa. Durante il regno di Edoardo VI fu redatto il Book of Common Prayer (1549), mentre con Elisabetta I furono introdotti alcuni principi della dottrina protestante calvinista (matrimonio dei religiosi, liturgia in volgare ecc.), oltre a Trentanove articoli di religione (1571), che costituirono il corpo ufficiale della dottrina anglicana. Durante il regno di Anna Stuart, si riconfermò il carattere subalterno della Chiesa nei confronti della corona (Atto di uniformità, 1713; Atto sullo scisma, 1714). Divergenze e polemiche si fecero presto sentire: alla fine del XVIII sec., W. Law e i fratelli Wesley avviarono il movimento metodista; gli evangelici, di orientamento calvinista, organizzarono la corrente della Low Church (chiesa bassa); nel XIX sec. il movimento di Oxford, istituendo la High Church (chiesa alta) recuperò alcuni tratti del cattolicesimo. Gli anglicani sono circa sessanta milioni. 
 X   sm. Anglicanism. 

\anglicàno, agg. e sm. agg. Della chiesa protestante d'Inghilterra. 
sm. Chi professa la religione anglicana. 
 X   agg. e sm. Anglican. 

\anglicìsmo, sm. Parola o costrutto della lingua inglese entrato in un'altra lingua. 
 X   sm. Anglicism. 

\anglicizzàre, v. v. tr. Adattare, improntare agli usi e costumi inglesi. 
v. intr. pron. Assumere costumi o atteggiamenti propri degli inglesi. 

\ànglico, agg. 1 Degli antichi angli. 2 Inglese, anglosassone. 

\Anglin, Margaret (Ottawa 1876-Toronto 1958) Attrice canadese. Dotata di notevole versatilità artistica, passò indifferentemente dall'interpretazione di ruoli classici in opere di Sofocle e Shakespeare all'interpretazione di ruoli moderni in opere di Shaw e Wilde. 

\anglìsmo, sm. Anglicismo. 

\anglìsta, sm. e sf. Studioso di lingua e letteratura inglese. 

\anglìstica, sf. Studio della lingua, della letteratura e della cultura inglesi. 

\ànglo, sm. Appartenente all'antica popolazione germanica stanziata nell'attuale Inghilterra. 

\angloamericàno, agg. e sm. Pertinente all'Inghilterra e agli Stati Uniti d'America con riferimento alla comune tradizione linguistica e ad alcuni aspetti culturali. 
 X   agg. e sm. Anglo-American. 

\anglocattòlici, sm. Anglicani che hanno ripreso gli usi e i costumi inglesi del periodo antecedente la riforma. 

\anglòfilo, agg. e sm. Che, chi simpatizza per gli inglesi e per ciò che è inglese. 

\anglòfono, agg. e sm. Che, chi parla la lingua inglese. 

\Anglóna Regione della Sardegna settentrionale che si affaccia sul golfo dell'Asinara. I centri principali sono Sassari, Castelsardo, Osilo, Porto Torres, Sorso e Sennori. 

\anglo-normànno, agg. e sm. agg. e sm. Relativo agli elementi della cultura francese introdotti in Inghilterra dopo la conquista di Guglielmo I, nel 1066. 
sm. Dialetto che si diffuse in Inghilterra nel 1066. 

\anglosàssone, agg. e sm. 1 Che, chi apparteneva agli antichi popoli germanici che dominarono la Gran Bretagna dal V all'XI sec. d. C. 2 Che, chi appartiene ai paesi e ai popoli di lingua inglese. 
 X   agg. e sm. Anglo-Saxon. 

\anglosàssoni Tribù germaniche dei sassoni, degli angli e degli iuti che, nel V sec. invasero e colonizzarono le isole britanniche. Cacciati i britanni nel nord e nell'ovest dell'isola, gli anglosassoni fondarono sette regni (eptarchia), Kent, Essex, East Anglia, Northumbria, Mercia, Wessex e Sussex, che furono a lungo in conflitto per il mantenimento esclusivo del potere. Nel VII secolo il Wessex ottenne la supremazia, che prima era stata della Northumbria, con i re Egberto (802-839) e Alfredo il Grande (871-899), e la mantenne fino a che i danesi divennero padroni di quasi tutta l'isola (878); danesi e anglosassoni convissero fino alla conquista dell'isola da parte dei normanni con il re Guglielmo di Normandia, detto il Conquistatore (battaglia di Hastings, 1066). 
Lingua 
L'anglosassone, o Old English, è la lingua nata dell'unione dei dialetti dei popoli celtici e bretoni e delle popolazioni germaniche; nella lingua furono introdotte anche parole derivanti dal lessico latino, in seguito all'opera degli evangelizzatori (VII sec.). La letteratura si può dividere in due fasi, l'una (V-IX sec.) fatta di opere essenzialmente in versi (elegie pagane, poema epico Beowulf, poemi religiosi di Cynewulf), scritte nel metro allitterativo germanico, l'altra (metà IX-inizio XI sec.) in cui non vi furono figure di scrittori e poeti di spicco, ma si sviluppò una grande opera in volgare, unica nel suo genere, la Cronaca anglosassone (849-899), ispirata dal re Alfredo il Grande. 
Arte 
L'arte anglosassone e irlandese, o iberno-sassone, sviluppatasi nelle isole britanniche fra V e X sec., si esprime soprattutto attraverso la miniatura, con i tipici motivi zoomorfi e geometrici riccamente colorati e intrecciati, con caratteri bizantini e orientali; tra i capolavori l'Evangelario di Lindisfarne (698) e il Libro di Kells (800). Caratteristici sono anche piccoli manufatti in metallo e oggetti di oreficeria (Croce di Ruthwell e Calice di Ardagh). 

\Angola Situata nel continente Africano, si affaccia sull'oceano Atlantico, con una fascia costiera che si estende tra le foci del Congo a nord e del Cunene a sud. Confina inoltre a nord con lo Zaire, a est con lo Zambia e a sud con la Namibia. La parte centrale del paese è occupata dall'altopiano del Biè, di altezza non superiore ai 500 m. L'altopiano è delimitato da alcune formazioni montuose (2. 620 m del Monte Moco, 2.490 m della Serra da Neve). L'altopiano ha caratteristiche miste (savana, foresta e pascoli). 
Lungo la costa atlantica scorre una pianura che si restringe da nord a sud, fino a diventare di poche decine di km. L'interno è ricco di corsi d'acqua come il Cuanza e il Cunene che sfociano direttamente nell'Atlantico, mentre altri sono affluenti di grossi fiumi (il Cuando dello Zambesi e il Cuango del Congo). 
Il clima è estremamente variabile; si passa da quello equatoriale a quello tropicale (umido al nord e secco al sud), da quello temperato nella pianura a quello arido e desertico in alcune zone. 
La capitale è Luanda, (1.192.000 ab.), antico porto sulla costa atlantica. Altre città sono Huambo (62.000 ab.), Lubito, Berguela, Lubango e Malanje. La popolazione è composta prevalentemente da neri bantu e da comunità nomadi boscimani sul litorale meridionale. Il paese rimane povero nonostante sia ricco di risorse naturali. L'economia si basa sullo sfruttamento dei giacimenti di diamanti, di minerali di ferro, fosfati, rame, oro e soprattutto petrolio. L'agricoltura resta la risorsa nella quale è impiegata la maggior parte della popolazione, con prodotti destinati all'industria e all'esportazione, quali il caffè, il cotone, le banane, l'olio di palma, il tabacco e la canna da zucchero. Produce inoltre manioca, mais, miglio e ortaggi. Nel sud è diffuso l'allevamento, in particolare bovino. Lungo la costa è ampiamente praticata la pesca. 
STORIA Popolata fin dal neolitico, la regione è occupata nel primo millennio a. C. dalla popolazione bantu che ancor oggi rappresenta la maggioranza. Nel XV sec. riceve il suo nome dalla dinastia Ngola (regno Ndongo). 
La scoperta del paese da parte di Diogo Cão avvia l'occupazione portoghese (1484). Dal 1580 al 1625, i portoghesi lottano contro il regno Ndongo. La tratta degli schiavi diventa la prima attività del paese. Negli anni 1877-1879, Serpa Pinto esplora l'interno. Nel 1955 l'Angola acquista lo status di provincia portoghese. 
L'insurrezione di Luanda (1961), inaugura la guerra di indipendenza, ma il movimento nazionalista è diviso. Nel 1975 viene proclamata l'indipendenza; scoppia la guerra civile. Il Movimento popolare di liberazione dell'Angola (MPLA) di Agostinho Neto s'impone grazie all'aiuto di Cuba, senza vincere completamente la ribellione, sostenuta dall'Africa del Sud. Alla morte di Neto nel 1979, gli succede alla guida dello stato Dos Santos. 
Nel 1988 un accordo tra l'Angola e l'Africa del Sud e Cuba, stabilisce un cessate il fuoco nel nord della Namibia e nel sud dell'Angola. L'accordo è seguito dalla ritirata delle truppe sudafricane e cubane (1989-1991). 
Nel 1991 viene instaurato il multipartitismo. Dos Santos firma un accordo di pace con l'UNITA. L'anno successivo si tengono le prime elezioni legislative presidenziali libere, vinte dal MPLA al potere. Ma il rifiuto dell'UNITA di accettare il risultato dello scrutinio, comporta una ripresa della guerra civile. Un nuovo accordo di pace tra il governo e l'UNITA viene firmato nel 1994. Il paese deve far fronte a una situazione economica catastrofica (siccità). 
Abitanti-11.100.000 
Superficie-1.246.700 km2 
Densità-8,9 ab./km2 
Capitale-Luanda 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Nuovo kwanza 
Lingua-Portoghese e bantu 
Religione-Cattolica, protestante e animista 

\angolàno, agg. e sm. agg. Dell'Angola. 
sm. Nativo, abitante dell'Angola. 

\angolàre, agg., sm. e v. agg. Relativo a un angolo. pietra angolare, fondamento di ogni cosa. 
sm. Profilato metallico con sezione a L. 
 X   agg. angular. 
 @   lat. angularis
v. tr. 1 Indirizzare la palla verso un angolo della porta o del campo. 2 Inquadrare un soggetto dentro un obiettivo cinematografico con una determinata angolazione. 
 @   deriv. da angolo

\angolarità, sf. L'essere angolare. 

\angolàto, agg. Nel calcio e in altri sport con la palla, si dice di tiro indirizzato verso l'angolo della porta. 

\angolazióne, sf. 1 Ripresa di una scena da un determinato angolo visuale. 2 Punto di vista da cui si considera l'argomento. ~ prospettiva. 
 X   sf. angle. 

\angolièra, sf. Mobile destinato a occupare l'angolo di una stanza. 

\àngolo, sm. 1 La parte di piano compresa tra due semirette uscenti da uno stesso punto. 2 Spigolo. • ho preso un colpo nell'angolo della porta. 3 Luogo appartato. • sta sempre in un angolo. ~ cantuccio. 
 X   sm. 1 (geom.) angle. 2 (sport) corner. 
Ognuna delle due regioni in cui il piano risulta diviso da due semirette (lati) uscenti dallo stesso punto (vertice). Se i lati si trovano uno sul prolungamento dell'altro, i due angoli derivanti sono uguali tra loro e vengono detti piatti; se i lati sono sovrapposti, si parla di angolo giro; negli altri casi i due angoli derivanti sono uno convesso (quello che non contiene i prolungamenti dei lati), l'altro concavo. L'angolo retto, che è metà dell'angolo piano, è formato da due lati perpendicolari fra loro. Gli angoli convessi minori di un angolo retto si dicono angoli acuti, quelli maggiori si dicono angoli ottusi.  +   A seconda delle relazioni intercorrenti fra loro, gli angoli possono essere consecutivi, se hanno in comune un lato senza essere uno contenuto nell'altro, opposti al vertice, se sono due angoli non consecutivi dei 4 angoli formati dall'intersezione di due rette di un piano, complementari, se la loro somma è un angolo retto, supplementari, se la loro somma è un angolo piatto, adiacenti, quando sono consecutivi e supplementari. Rispetto a due rette parallele intersecate da una trasversale, possono essere corrispondenti, alterni (interni o esterni), coniugati (interni o esterni).  +  
La misura degli angoli nella pratica si effettua in gradi sessagesimali (novantesima parte dell'angolo retto) o centesimali (centesima parte dell'angolo retto). In matematica come misura di un angolo α si assume la lunghezza dell'arco di cerchio di raggio 1 avente α come corrispondente angolo al centro; l'angolo piatto è quindi ampio π e 1° (il grado sessagesimale) è definito come π/180. Nella pratica, quando si vuole usare questo modo di indicare la misura di un angolo, si dice che è misurato in radianti (un angolo piatto misurebbe π radianti); in realtà il radiante è una unità di misura fittizia.  +  
In Fisica, nel Sistema Internazionale (SI), gli angoli sono espressi, come in matematica, come numeri puri, eventualmente aggiungendo l'unità di misura fittizia rad (radiante).
L'angolo solido, o sterangolo, è la parte dello spazio delimitata da un cono (inteso come superficie generata dal movimento di una semiretta che mantiene ferma l'origine e un cui punto fissato descrive una curva nello spazio); si misura mediante l'area della parte della superficie sferica di raggio 1 avente come centro il vertice del cono che sta all'interno del cono stesso. In Fisica, in genere, si aggiunge l'unità di misura fittizia dello steradiante
Angolo limite 
In fisica è il massimo angolo di incidenza, superato il quale, un raggio luminoso che attraversa un mezzo più o meno rifrangente, non subisce rifrazione, ma è interamente riflesso dalla superficie di separazione dei due mezzi. 
Angolo orario 
Arco di equatore di un astro, compreso tra il meridiano che passa per la congiungente astro-centro della Terra e un meridiano di riferimento. Viene solitamente calcolato sull'equatore da sud a ovest e viene misurato in ore, minuti e secondi; il suo nome è quello del meridiano considerato (locale, di Greenwich). 

\Àngolo Tèrme Comune in provincia di Brescia (2.507 ab., CAP 25040, TEL. 0364). 

\angolosità, sf. L'essere angoloso, spigolosità. 

\angolóso, agg. 1 Che ha molti angoli. ~ spigoloso. 2 Scontroso. ~ scorbutico. <> affabile. 

\àngora, sm. 1 Originario della Turchia, è un tranquillo gatto da casa. Presenta un mantello bianco con una folta coda. 2 Specie di capre e di conigli. 3 Filato ricavato dal pelo delle capre e dei conigli d'angora. 
 X   sm. angora. 

\Angoscia Opera di poesia di P. Lagerkvist (1916). 

\angòscia, sf. Stato d'ansia, di inquietudine. ~ tormento. <> serenità. 
 X   sf. deep anxiety, anguish. 
 @   lat. angustia. 
In psicologia è una sensazione assimilabile all'ansia, caratterizzata da senso di paura e impotenza, accompagnato da disturbi fisici di tipo psicosomatico (costrizione alla gola, oppressione toracica, tachicardia ecc.); si manifesta quando la psiche non è in grado di controllare gli stimoli che la investono. 
Nella filosofia esistenzialista è lo stato umano derivante dalla tensione tra essere e nulla. Il termine fu introdotto da Kierkegaard (Concetto dell'angoscia, 1844), secondo il quale l'angoscia è la condizione dell'uomo di fronte alle possibilità dell'esistenza. Heidegger intende per angoscia la situazione di impossibilità dell'uomo che acquista la consapevolezza del suo essere per la morte

\Angoscia Film drammatico, americano (1944). Regia di George Cukor. Interpreti: Ingrid Bergman, Charles Boyer, Joseph Cotten. Titolo originale: Gaslight 

\angosciàre, v. v. tr. Dare angoscia. ~ affliggere. <> confortare. 
v. rifl. Provare angoscia. ~ attanagliarsi. <> calmarsi. 
 X   v. tr. to afflict, to anguish, to grieve. v. rifl. to get anxious, to be distressed. 
 @   lat. angustiare, deriv. da angustia. 

\angosciàto, agg. Afflitto dall'angoscia. ~ tormentato. 
 X   agg. anguished, distressed. 

\angosciosaménte, avv. In modo angoscioso. ~ ansiosamente, tormentosamente. 

\angoscióso, agg. 1 Che dà angoscia. ~ assillante. 2 Che è pieno d'angoscia. ~ penoso. <> consolante. 
 X   agg. 1 (pieno di angoscia) anguished, distressed. 2 (che provoca angoscia) painful, distressing. 

\angostùra, sf. Nome comune della Cusparia officinalis, rutacea la cui scorza è utilizzata in liquoristeria, per le sue caratteristiche aromatiche, e in medicina, per le sue proprietà toniche ed emetiche. L'angostura è originaria del Venezuela. 
 @   dal nome della città di Angostura. 

\Angren Città (133.000 ab.) dell'Uzbekistan, nella provincia di Taskent. 

\Àngri Comune in provincia di Salerno (29.753 ab., CAP 84012, TEL. 081). Centro agricolo e commerciale (coltivazione e mercato di frutta, uva, olive e cereali) e industriale (prodotti tessili e alimentari). Gli abitanti sono detti Angresi

\Angrógna Comune in provincia di Torino (724 ab., CAP 10060, TEL. 0121). 

\ångström, sm. invar. Unità di misura di lunghezza che deriva il nome da quello dello scienziato svedese A. J. Ångström; adatta per grandezze molto piccole, è usata soprattutto in spettrometria. Il suo simbolo è Å; 1Å equivale a 10-10 metri, cioè un decimillionesimo di mm. 

\Ångström, Anders Jones (Lödgö 1814-Uppsala 1874) Fisico svedese. Eseguì studi approfonditi sull'ottica dei cristalli e sul magnetismo, ma è ricordato specialmente per la sua analisi degli spettri di emissione del Sole e delle stelle. Identificò per primo i limiti delle frequenze del campo visibile. Diede il nome all'unità di lunghezza nella spettroscopia, pari a un decimillesimo di micron, oggi sostituita dal nanometro in base alle norme di unificazione delle unità di misura. 

\anguicrinìto, agg. Che ha le chiome formate da serpenti o intrecciate con serpenti. 

\Ànguidi Famiglia comprendente una cinquantina di specie di Rettili Squamati diffuse nelle regioni tropicali. Gli anguidi hanno lingua protrattile biforcuta. 

\Anguilla Isola corallina delle Piccole Antille (isole Leeward, 96 km2 7.000 ab.); insieme all'isolotto di Sombrero costituisce dal 1976 una dipendenza britannica. La popolazione è in gran parte nera. Le risorse sono l'agricoltura (patate dolci, ananas, cotone), la pesca e il turismo. Il clima è subtropicale. Fu scoperta da Cristoforo Colombo nel 1493. 

\anguìlla, sf. 1 Pesce commestibile degli Anguilliformi, che vive in acque dolci e salate. 2 Persona che sfugge alle responsabilità. 
 X   sf. eel. 
Pesce (Anguilla anguilla) della famiglia degli Anguillidi. Ha una caratteristica forma allungata e cilindrica, la femmina misura fino a 130 cm, il maschio fino a 80 cm; la pelle, viscida perché ricca di ghiandole mucose, è povera di scaglie. Le anguille sono Pesci talassotochi, depongono le uova in mare, a una profondità di circa 500 m; da queste nascono le larve (leptocefali) che vengono trasportate dalle correnti verso le coste; da qui risalgono le acque dolci dei fiumi dove vivono fino al raggiungimento della maturità sessuale, poi tornano nelle acque marine per riprodursi. Assume diversi nomi a seconda del periodo riproduttivo: argentina (prima della riproduzione), ceca (nella fase infantile) e capitone (la femmina pronta per la riproduzione). 
Anguilla elettrica 
Pesce (Electrphorus electricus) della famiglia degli Elettroforidi e dell'ordine dei Cipriniformi. Lungo fino a 2 m, stordisce le prede con scariche elettriche. 
Anguilla europea 
Pesce (Anguilla anguilla) della famiglia degli Anguillidi e dell'ordine degli Anguilliformi. Lunga sino a 1,5 m, vive nelle acque dolci d'Europa. Si riproduce nel mar dei Sargassi. 

\anguillàia, sf. Luogo di raccolta o di allevamento delle anguille. 

\Anguillàra Sabàzia Comune in provincia di Roma (10.083 ab., CAP 00061, TEL. 06). Località turistica sul lago di Bracciano. Gli abitanti sono detti Anguillaresi

\Anguillàra Vèneta Comune in provincia di Padova (5.204 ab., CAP 35022, TEL. 049). 

\Anguillàra, Giovànni Andrèa dell' (Sutri 1517?-Roma o Sutri 1572?) Letterato italiano. Scrisse satire politiche in versi, come l'Edippo (1556), parodia popolaresca delle tragedia di Sofocle, e fu autore di una pregevole traduzione delle Metamorfosi di Ovidio (1561). 

\Anguillàra, làgo déll' Altra denominazione del lago di Bracciano. 

\anguillésco, agg. (pl. m.-chi) 1 Relativo all'anguilla. 2 Da anguilla. ~ sfuggente. 

\Anguìllidi Famiglia di Pesci Teleostei apodi dell'ordine degli Anguilliformi. 

\anguillòsi, sf. Infezione causata dall'introduzione nell'organismo del verme Strongyloides stercoralis tramite la pelle. 

\anguìllula, sf. Nome comune di alcuni Nematodi che vivono nell'acqua, nei terreni umidi o in ambienti particolari come su sostanze organiche in decomposizione. Le anguillule hanno corpo cilindrico, allungato e non segmentato. 

\anguinàia, sf. 1 Inguine. 2 Enfiagione di ghiandole che può manifestarsi nell'inguine o in altra parte del corpo. 

\angùria, sf. Cocomero. 
 X   sf. watermelon. 
 @   greco tardo angùrion cetriolo. 

\angustaménte, avv. 1 In modo angusto. ~ ristrettamente. 2 Meschinamente. ~ grettamente. 

\angùstia, sf. 1 Strettezza, scarsità. <> larghezza. 2 Ansia, angoscia. ~ tribolazione. 
 X   sf. 1 (povertà) poverty, want. 2 (ansia) anguish, anxiety. 3 (di spazio) narrowness. 

\angustiàre, v. v. tr. Provocare sofferenza. ~ addolorare. <> confortare. 
v. rifl. Preoccuparsi. 
 X   v. tr. to distress. v. rifl. to worry, to be tormented. 
 @   lat. tardo angustiare. 

\angusticlàvio, sm. 1 Fascia purpurea posta sulla toga dei cavalieri romani per distinguerli dai senatori. 2 La toga stessa. 

\angustiòso, agg. 1 Che angustia, assillante. ~ tormentoso. 2 Pieno di angustia, difficoltoso. ~ tormentato. 3 Di vedute ristrette. ~ meschino. 

\angùsto, agg. 1 Stretto. ~ limitato. <> ampio. 2 Gretto, misero. ~ meschino. <> aperto. 
 X   agg. 1 (stretto) narrow, cramped. 2 (fig.) mean, petty. 

\Anhui Provincia (58.000.000 ab.) della Cina, nella Regione dell'Est. Capoluogo Hefei. 

\ani, sm. invar. Nome comune di un uccello brasiliano cuculiforme. 

\ANIA Sigla di Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici. 

\ANIAI Sigla di Associazione Nazionale Ingegneri e Architetti Italiani. 

\Aniànte, Antònio (Viagrande, Catania 1900-Sanremo 1983) Pseudonimo di Antonio Rapisarda. Scrittore italiano. Romanziere fantasioso e autore di teatro, collaborò alla rivista '900 di M. Bontempelli e trascorse in Francia un lungo periodo della propria vita. Tra le opere, i romanzi Sara Lilas (1925) e Ultime notti di Taormina (1930), le opere teatrali Gelsomino d'Arabia (1926), Carmen Darling (1929) e La rosa di zolfo (1958) e i libri autobiografici Confession d'un petit Sicilien (1939), Né sur le Mont Gibel (1946), La fin du monde (1949), L'uomo di genio davanti alla morte (1958) e Memorie di Francia (1973). 

\ANICA Sigla di Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche e Affini. 

\ànice, sm. Frutti aromatici estratti dall'erba omonima usati in farmacia, in pasticceria e nella preparazione di liquori. 
 X   sm. 1 (bot.) anise. 2 (cuc.) aniseed. 
 @   greco ànison. 

\anicìno, sm. 1 Tipo di biscotto con semi di anice. 2 Piccolo confetto dal sapore di anice. 

\anidràsi, sf. Enzima. 
Anidrasi carbonica 
Enzima che accelera il raggiungimento dell'equilibrio della reazione. 

\anidremìa, sf. Perdita di acqua da parte del sangue. 

\anidrìde, sf. Termine usato per definire composti chimici costituiti dalla combinazione di un non metallo con l'ossigeno; l'anidride, reagendo con l'acqua, forma un ossiacido. Di recente questo nome è stato abbandonato a favore di quello di ossido; viene invece ancora impiegato in chimica organica. Per tutti quegli elementi che possono dare origine a più di un'anidride, il nome di ciascun composto è caratterizzato da un suffisso o da un prefisso che ne rivela il grado di ossidazione. Nel dettaglio, il suffisso-ica indica le anidridi con grado di ossidazione maggiore, mentre-osa contraddistingue quelle con grado minore. I prefissi per-e ipo-vengono invece utilizzati per contrassegnare, rispettivamente, il grado massimo e minimo. Ma l'ossido più conosciuto è con tutta probabilità l'anidride carbonica (CO2 biossido di carbonio). Il suo contenuto nell'atmosfera terrestre è relativamente basso (circa 330 ppm), ma ha un ruolo fondamentale nella fotosintesi vegetale, che si può definire il processo chimico più importante per la vita sul nostro pianeta. 
 X   sf. (carbonica) carbon dioxide. 

\anidrìte, sf. Minerale costituito da solfato anidro di calcio. Si trova cristallizzato nel sistema rombico; è un minerale che si forma direttamente dall'evaporazione delle acque del mare; si può trasformare in calcio e salgemma. In Italia lo si ritrova a Volpino, nei pressi di Lovere, dove è nota con il nome di volpinite

\ànidro, agg. Di sostanza che non contiene acqua. 

\anidro- Primo elemento di parole composte. Indica i composti derivabili da altri per eliminazione di acqua. 
 @   dal greco ánydros senza acqua. 

\anidrobiòsi, sf. Presenza di vita pur in assenza di acqua. 

\anidròsi, sf. Diminuzione dell'attività delle ghiandole sudoripare. 

\Aniène Fiume (99 km) del Lazio comunemente conosciuto con il nome di Teverone che nasce dal monte Tarino e confluisce nel Tevere presso Roma. Durante il suo corso forma le cascate di Tivoli e Trevi. Alcuni suoi affluenti riforniscono l'acquedotto di Roma. 

\anìle, sm. Ammina formata dall'anilina e da un'aldeide. 

\anilìde, sm. Denominazione delle ammidi ottenute dall'anilina. 

\anilìna, sf. Composto organico di formula C6H5NH2, detto anche fenilammina o amminobenzene; è la più semplice delle ammine aromatiche. È un importante prodotto di partenza per la preparazione di coloranti, prodotti farmaceutici e materie plastiche. 

\anilinìsmo, sm. Avvelenamento causato dall'assunzione di anilina o di suoi derivati. 

\ànima, sf. 1 Il principio vitale degli esseri viventi. 2 Principio vitale proprio dell'uomo e sede delle facoltà spirituali; nella concezione cristiana entità immateriale e immortale infusa da Dio nell'uomo. ~ spirito. <> materia. 3 Parte interna di un oggetto. ~ nucleo. 4 Persona o cosa che rappresenta un elemento essenziale, che vivifica. 
 X   sf. 1 soul. 2 (abitante) inhabitant. 
 @   lat. anima. 
Alcune filosofie e religioni la vedono come la componente spirituale e immortale dell'uomo. Platone la intende come principio immortale, di origine divina, che dà esistenza al corpo. Aristotele la descrive come una funzione dell'organismo (entelechia) e la distingue in vegetativa, sensitiva e razionale. Sant'Agostino riprende il dualismo platonico, come anche Cartesio che separa il corpo (res extensa) e lo spirito (res cogitans). Hume nega l'esistenza dell'anima come sostanza, mentre la vede come coscienza, come principio di sensazioni. Kant, criticando la psicologia razionale, vuole provare la non autenticità del ragionamento che ha come oggetto di conoscenza l'anima come sostanza, in quanto l'anima è un'attività pensante (Io penso). Per Hegel l'anima è lo Spirito nel suo primo momento di sviluppo; il positivismo, rifacendosi a Hume, ne accentua maggiormente l'aspetto psicologico e getta le basi per la moderna psicologia. 

\Anima buona di Sezuan, L' Dramma di B. Brecht (1939-1940). 

\Anima e il volto, L' Film drammatico, americano (1946). Regia di Curtis Bernhardt. Interpreti: Bette Davis, Glenn Ford, Dane Clark. Titolo originale: A Stolen Life 

\Anima persa Film drammatico, italiano (1977). Regia di Dino Risi. Interpreti: Vittorio Gassman, Catherine Deneuve, Danilo Mattei. 

\Anima, L' => "De anima" 

\animàle, agg. e sm. agg. Proprio degli animali; che si ricava dagli animali. 
sm. 1 Ogni organismo vivente dotato di sensi e movimento autonomo. 2 Persona ignorante. ~ bruto. 3 Bestia. 
 X   agg. e sm. 1 animal. 2 (domestico) pet. 
 @   lat. animal,-alis. 
I primi animali comparvero circa 500 milioni di anni fa nel Paleozoico. L'era fu contraddistinta dalla comparsa di organismi invertebrati (Artropodi), di vertebrati (Pesci), Anfibi e Rettili. L'atmosfera infatti divenne più accogliente e ricca di ossigeno, per cui il clima sempre più caldo e con temperature costanti facilitò la comparsa della vita sulla terraferma. Nel periodo Devoniano comparvero le Ammoniti, Molluschi Cefalopodi che si estinsero solo nel Cretaceo (periodo dell'era del Mesozoico) e che devono il nome al dio egizio Ammone. Infatti la forma delle loro conchiglie ricorda il corno ritorto del dio egizio. Per commenti ed esempi dettagliati vedi  +  

\animalescaménte, avv. In modo animalesco. ~ bestialmente, irragionevolmente. 

\animalésco, agg. Proprio o degno di un animale. ~ bestiale. 

\animalìsmo, sm. Movimento ecologista che ha come fine la tutela degli animali e la salvaguardia del loro ambiente naturale. 

\animalìsta, agg., sm. e sf. 1 Che, chi dipinge o scolpisce soggetti animali. 2 Che, chi aderisce al movimento ecologista dell'animalismo. 

\animalità, sf. L'insieme delle qualità proprie degli animali, in contrapposizione a quelle spirituali dell'uomo. 

\animàre, v. v. tr. 1 Infondere l'anima, la vita. Dio animò la creta. 2 Dare brio, vivacità. ~ vivacizzare. <> spegnere. 3 Stimolare. ~ incitare. <> mortificare. 
v. intr. pron. 1 Acquistare vivacità. 2 Infervorarsi. la conversazione si animò eccessivamente
 X   v. tr. to give life to, to liven up, to enliven. v. intr. pron. 1 to become animated. 2 (persone) to get lively. 3 (luoghi) to grow busy. 
 @   lat. animare

\animataménte, avv. In modo animato. ~ briosamente. 

\animatìsmo, sm. Tendenza a considerare tutte le cose animate. 

\animàto, agg. 1 Dotato di anima, di vita. ~ vivente. cartoni animati, fotogrammi composti da disegni di soggetti in movimento. 2 Acceso, movimentato. ~ accalorato. <> flemmatico. conversazione animata. 3 Vivace, brioso. ~ frizzante. <> serio. 
 X   agg. 1 animate. 2 (vivace) animated. 3 (movimentato) busy. 

\animatóre, agg. e sm. agg. Che anima. 
sm. Chi anima, chi vivacizza uno spettacolo, un'attività. ~ intrattenitore. 
 X   sm. 1 guiding spirit. 2 (turistico) entertainment organiser. 

\animazióne, sf. 1 L'animare. ~ entusiasmo. <> distacco. 2 Affollamento. ~ viavai. <> mortorio. 3 Calore, vivacità. ~ brio. <> pacatezza. 4 Procedura cinematografica usata per animare disegni o oggetti inanimati. 
 X   sf. 1 liveliness. 2 (cinema) animation. 
L'animazione si ottiene mediante la ripresa di disegni rappresentanti le successive fasi del movimento, cioè fotogramma per fotogramma, in modo che, proiettati velocemente, diano l'effetto del moto. I primi a sperimentare la tecnica furono Émile Reynaud, Georges Mélièe ed Émile Cohl, ma l'animazione si affermò con successo grazie alle strisce e ai cartoni americani della Walt Disney e alle tecniche sovietiche e giapponesi. Oggi, nuove tecniche e strumenti, tra cui il computer, hanno permesso di sviluppare prodotti sempre più originali. 
In informatica designa una simulazione dei movimento naturale ottenuto tramite la rapida successione di immagini sullo schermo. 

\Anime morte, Le Romanzo di N. Gogol (1842). Scritta quasi completamente a Roma, l'opera è considerata tra i romanzi più significativi della letteratura mondiale. Il protagonista, Cicikov, avventuriero senza scrupoli, percorre la campagna russa e compra dai proprietari terrieri le anime, cioè i servi morti dopo l'ultimo censimento. Così Cicikov si propone di ottenere l'assegnazione di terre, che lo stato accorda a chi dimostra di possedere un sufficiente numero di servi della gleba. I viaggi del protagonista forniscono l'occasione per delineare una sorta di commosso poema della terra russa e contemporaneamente descrivere tutta la degradazione e la degenerazione spirituale connessa alla servitù della gleba sia per i servi sia per proprietari, schiavi del denaro. Il romanzo doveva essere formato di tre parti, ma la terza non venne mai scritta, mentre il manoscritto della seconda venne bruciato dall'autore. 

\animèlle, sf. pl. Parti commestibili delle interiora dell'agnello o del vitello. 
 X   sf. pl. (cuc.) sweetbreads. 

\animìsmo, sm. In molte religioni primitive, è l'inclinazione ad attribuire un'anima a tutte le cose che, in questo modo, divengono motivo di culto e venerazione. Il termine fu adottato per la prima volta dall'antropologo britannico E. B. Taylor (1832-1917). 

\animìsta, sm. e sf. Seguace dell'animismo. 

\animìstico, agg. Che riguarda l'animismo. 

\ànimo, sm. 1 L'anima dell'uomo in quanto sede dei sentimenti, dell'intelletto e della volontà. forza d'animo, stato d'animo, sensibilità, predisposizione. 2 Proposito. ~ intenzione. aveva l'animo di colpire qualcuno. 3 Coraggio, anche come incitazione. ~ audacia. <> codardia. perdersi d'animo, scoraggiarsi. 
 X   sm. 1 (mente) mind. 2 (coraggio) courage. 3 (cuore) heart. 
 @   lat. animus

\animosaménte, avv. Con animosità. ~ astiosamente, ostilmente, coraggiosamente. 

\animosità, sf. Malanimo, rancore. ~ acredine. <> benevolenza. 

\animóso, agg. 1 Coraggioso, audace. ~ ardito. <> pusillanime. 2 Polemico. ~ ostile. 3 Focoso. ~ impetuoso. <> calmo. 

\Animùccia, Giovànni (Firenze ca. 1514-Roma 1571) Compositore. Tra le opere Laudi spirituali (due libri, 1563 e 1570). 

\animùs, sm. Volontà cosciente di esercitare un diritto. 
 @   voce lat. che significa "volontà". 

\aniòne, sm. Ione negativo ovvero atomo o molecola cui i processi fisici hanno dato carica elettrica negativa, tramite la cattura di uno o più elettroni. Nel corso dell'elettrolisi gli anioni si accumulano sul polo positivo o anodo. 

\aniònico, agg. (pl. m.-ci) Dell'anione. 

\aniridìa, sf. Assenza dell'iride. 

\anisétta, sf. Liquore dolce all'anice. 

\aniso- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco ánisos disuguale. 

\anisocitòsi, sf. Variabilità di dimensioni delle cellule di un tessuto. 

\anisocorìa, sf. Differenza di dimensione tra le due pupille. 

\anisocromìa, sf. Diversità di contenuto di emoglobina nei globuli rossi. 

\anisoeiconìa, sf. Alterazione della vista per la quale l'immagine appare più grande vista con un occhio che con l'altro. 

\anisofillìa, sf. Presenza sul medesimo tratto di fusto di foglie disuguali. 

\anisogamìa, sf. Accoppiamento di due gameti morfologicamente diversi. ~ eterogamia. 

\anisomenorrèa, sf. Irregolarità del ciclo mestruale. 

\anisometropìa, sf. Alterazione della vista per la quale la messa a fuoco non è uguale sulle due retine. 

\Anisomiàri Ordine di Molluschi Bivalvi che hanno il muscolo adduttore anteriore della conchiglia rudimentale o non l'hanno affatto. 

\anisonèmidi Gruppo di Protozoi Flagellati dal corpo compresso, caratterizzati dalla presenza di un organulo che funziona da citofaringe. 

\anisostenìa, sf. Azione diseguale di gruppi muscolari che dovrebbero agire insieme. 

\anisotropìa, sf. Caratteristica per cui una sostanza non presenta le stesse proprietà fisiche in tutte le direzioni. 

\anisurìa, sf. Oscillazione della diuresi tra un giorno e l'altro. 

\ànitra, sf.  →  "anatra" 

\Anitra selvatica, L' Dramma di H. Ibsen (1884). 

\anitròccolo, sm. Anatroccolo. 

\anittèrico, agg. Patologia che non crea ittero. 

\aniùma, sf. Nome comune di alcuni Uccelli Anseriformi della famiglia degli Animidi, di grandi dimensioni. 

\anjananjana, sm. Legno fornito da alcuni alberi del genere Leptochlaena, della famiglia delle Clenacee, originari del Madagascar. 

\Ankang Città (212.000 ab.) della Cina, nella provincia dello Shanxi. 

\Ankara Capitale della Turchia (2.250.000 ab.) e capoluogo della provincia omonima, situata su un colle (851 m) nel cuore dell'Anatolia. Il nucleo storico occupa la cima del colle, mentre alla sua base vi sono quartieri moderni e occidentali. Notevole l'importanza delle industrie tessili e meccaniche e del mercato agricolo e di quello della lana. La tradizione la vuole fondata da re Mida, che la chiamò Ancyra; divenne nel 25 a. C. capoluogo della provincia romana della Galazia; appartenne poi a bizantini, arabi, turchi selgiuchidi, ottomani. Divenne capitale della Turchia nel 1923. Tra i monumenti di rilievo, quasi tutti di epoca romana e bizantina, il tempio di Roma e Augusto, che custodisce il Monumentum Ancyranum, un'iscrizione latina con traduzione greca, che celebra le imprese di Augusto. 

\Ankaratra Massiccio vulcanico del Madagascar. Vetta più elevata il monte Tsiafajavona (2.643 m). 

\ankerite, sf. Varietà di dolomite ferrifera che si presenta in cristalli selliformi di colore marrone. 

\Ankobra Fiume (205 km) del Ghana, nella Regione Occidentale. 

\ANM Sigla di Associazione Nazionale Magistrati. 

\ANMI Sigla di Associazione Nazionale Marinai d'Italia. 

\ANMIC Sigla di Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili. 

\ANMIL Sigla di associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro. 

\Ann Arbor Città (ca. 108.000 ab.) degli USA, nel sud dello stato del Michigan. Il nome, che significa "giardino di Anna", deriva da quello di Anna Allen e Anna Rumsey, mogli dei due fondatori. Sorge sul fiume Huron, in una regione straordinariamente fertile. Ospita l'università del Michigan, che, fondata nel 1817, è oggi una delle università più importanti degli Stati Uniti d'America. Nell'area metropolitana di Ann Arbor si trovano importanti industrie (elettrotecniche, siderurgiche, di costruzione di strumenti scientifici). 

\ànna, sf. Moneta dell'India in circolazione fino al raggiungimento dell'indipendenza del paese (1947). Valeva 1/16 di rupia

\Ànna (Bibbia) Nome di vari personaggi maschili e femminili citati nella Bibbia. 
Anna, madre di Samuele 
(ca. 1080 a. C.). Il Primo libro di Samuele contiene tutte le notizie sul personaggio. Visse a Rama, una città della regione montuosa di Efraim. Suo marito, Elcana, ogni anno partiva dalla sua città e andava al santuario di Silo per offrire sacrifici e pregare Dio di poter avere un figlio da Anna, che egli amava molto. L'altra moglie di Elcana, Fenenna, la umiliava continuamente per il fatto che era sterile. Per avere il figlio sospirato, Anna fece voto di consacrarlo al Signore. Finalmente il figlio nacque e venne chiamato Samuele, nome che, in ebraico, somiglia al verbo domandare. In ringraziamento del figlio ottenuto, Anna pronunciò un cantico di grazie ed Elcana offrì un sacrificio al santuario di Silo. Il piccolo Samuele venne precocemente inviato a servire il Signore nello stesso santuario di Silo. Anna ebbe ancora tre figli e due figlie. 
Anna, sposa di Tobia 
Secondo il racconto del Libro di Tobia Tobi sposò Anna, una donna della sua parentela e da essa ebbe un figlio che chiamò Tobia. Con la conquista di Gerusalemme da parte del re Sannacherib, Tobi e Anna vennero deportati a Ninive in Assiria (701 a. C.). A Ninive, Anna si guadagnò da vivere tessendo la lana. Alla sua morte venne seppellita dal figlio Tobia vicino alla tomba del padre, morto in precedenza a centododici anni. 
Anna, sommo sacerdote ebreo 
Il più noto personaggio di nome Anna fu sommo sacerdote a Gerusalemme dal 6 al 15 d. C. Deposto dal procuratore romano, rimase però anche in seguito l'uomo più influente del sinedrio, sebbene l'ufficio di sommo sacerdote passasse ai suoi figli e in particolare al genero. Durante il processo a Gesù, il sommo sacerdote in carica era Giuseppe, detto Caifa, che esercitò il pontificato dal 18 al 36, ma Anna, suo suocero, è a lui associato come sommo sacerdote di fatto. Ne danno notizia il vangelo di Luca (cap. 3, 2), il vangelo di Giovanni (cap. 18, 13) e gli Atti degli apostoli (cap. 4, 6). L'evangelista Giovanni riferisce che Gesù, subito dopo l'arresto, viene condotto da Anna. L'ultima notizia su Anna è contenuta negli Atti degli apostoli e si riferisce alla comparsa di Pietro e Giovanni, arrestati mentre predicavano al popolo dopo la resurrezione di Gesù, davanti al supremo tribunale di Israele, il Sinedrio, del quale il sommo sacerdote Anna faceva parte insieme a Caifa. Gli altri vangeli, nelle stesse circostanze non precisano i nomi, ma parlano di sommi sacerdoti

\Ànna (sante) Nome di sante. 
Anna, madre di Maria Vergine 
Moglie di Gioacchino, mise al mondo, in età avanzata, la Vergine Maria. Si tratta di un personaggio non ricordato nei vangeli canonici e noto da un vangelo apocrifo, il cosiddetto Protovangelo di Giacomo. La sua festa fu stabilita da papa Gregorio XIII nel 1584. Patrona delle vedove e delle gestanti, delle lavandaie e delle ricamatrici. Il suo culto è molto diffuso nella zona di Napoli. La sua festa si celebra il 26 luglio. 
Anna, profetessa 
Le notizie sul personaggio sono contenute nelle pagine iniziali del vangelo di Luca che costituiscono il cosiddetto Vangelo dell'Infanzia, nel quale sono raccolti numerosi episodi inediti della vita di Gesù, come l'annuncio della nascita di Giovanni Battista, l'annunciazione di Maria, la visitazione di Maria a Elisabetta, la circoncisione di Gesù, la presentazione di Gesù al tempio (Luca, cap. 1, 1-3). L'episodio della profezia di Anna è collocato subito dopo la profezia di Simeone in occasione della presentazione di Gesù al tempio: "C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti si aspettavano la redenzione di Gerusalemme". 

\Ànna (sovrane) Nome di sovrane. 
Francia Anna di Francia 
(1460-Chantelle 1522) Figlia primogenita di re Luigi XI di Francia, andò sposa a Pietro di Beaujeu. Alla morte di Luigi XI (30 agosto 1483), divenne reggente per il fratello Carlo VIII, re designato ancora tredicenne. Resse energicamente il trono di Francia durante la minorità di Carlo VIII (1483-1491), sedò la rivolta feudale detta guerra folle capeggiata da Luigi d'Orléans (futuro Luigi XII) sconfiggendolo nella battaglia di Saint-Aubin-du-Cormier (1488). 
Anna di Bretagna 
(Nantes 1477-Blois 1514) Regina di Francia. Unica figlia del duca di Bretagna Francesco II, ereditò il ducato di Bretagna nel 1488 e sposò Massimiliano I d'Asburgo nel 1490. Nel 1491 divorziò da Massimiliano I e sposò Carlo VIII di Francia, per salvare il ducato. Come conseguenza, la Bretagna si trovò unita alla Francia. Alla morte di Carlo VIII senza eredi, Anna sposò il suo successore Luigi d'Orléans che divenne re con il nome di Luigi XII (1499). Ebbe due figlie, Claudia di Francia (futura sposa di Francesco I) e Renata di Francia (futura sposa di Ercole I d'Este). 
Anna d'Austria 
(Valladolid 1601-Parigi 1666) Regina di Francia. Figlia del re di Spagna Filippo III, divenne moglie del re di Francia Luigi XIII (1615). Ebbe due figli maschi: Luigi (il futuro re Luigi XIV) e Filippo. Alla morte di Luigi XIII (1643), divenne reggente per il figlio minorenne Luigi XIV e nominò ministro e consigliere il cardinale Giulio Mazarino, assecondandone la politica di rafforzamento della monarchia. Il suo regno coincise con uno dei periodi più burrascosi della storia di Francia: dopo la guerra dei trent'anni (1618-1648), dovette affrontare le due Fronde (Fronda del parlamento di Parigi, 1648-1649; Fronda dei principi, 1650-1652). In entrambe le occasioni, Mazarino fu costretto ad allontanarsi da Parigi. Nella Fronda dei principi, Anna si trovò di fronte a un'insurrezione di Parigi e al tradimento del Condé, passato dalla parte degli spagnoli. Sotto il suo regno, la Francia annetteva la regione dell'Alsazia, oltre all'Artois e al Roussillon. Luigi XIV raggiunse la maggiore età nel 1652, ma l'influenza di Anna sulla politica francese si protrasse fino alla morte del cardinale Mazarino (1661). Nel 1661, lasciati tutti gli incarichi pubblici, si ritirò in convento. 
Anna di Kiev 
(1024-dopo il 1075) Regina di Francia. Figlia di Jaroslav I, principe di Kiev, divenne moglie del re di Francia Enrico I. Ebbe un figlio (il futuro Filippo I re di Francia). Nel 1062, sposò Rodolfo II, conte di Crépy. 
Anna di Russia 
(1024 ?-1075) Regina di Francia. Moglie di Enrico I re di Francia (1049), alla sua morte divenne reggente per il figlio Filippo II. 
Impero Anna Dalassena 
(m. 1105) Reggente dell'impero bizantino. Favorì l'ascesa al trono del figlio Alessio, dal quale fu nominata reggente. 
Anna di Savoia 
(1306-1360) Imperatrice d'Oriente. Figlia del conte Amedeo V di Savoia, sposò l'imperatore d'Oriente Andronico III Paleologo e si convertì alla fede ortodossa cambiando il proprio nome Giovanna in Anna. Alla morte del marito, nel 1341, divenne reggente per conto del figlio Giovanni V, dividendo il potere con Giovanni Cantacuzeno, in precedenza ministro dell'imperatore. Incline a una politica di riconciliazione con il papato, non riuscì tuttavia a orientare in questo senso né Giovanni Cantacuzeno, divenuto imperatore col nome di Giovanni VI (1347-1354) né il figlio Giovanni V Paleologo, che inizialmente divise il potere con Giovanni VI e succedette a questi dopo il suo ritiro in convento (1534). 
Inghilterra Anna di Clèves 
(Clèves 1515-Chelsea 1557) Regina d'Inghilterra. Figlia del nobile luterano tedesco Giovanni duca di Clèves, divenne la quarta moglie di Enrico VIII d'Inghilterra, che la sposò nel 1540. Il matrimonio era stato combinato per rafforzare l'alleanza tra il re e i protestanti tedeschi. Sei mesi più tardi il matrimonio fu annullato dal re per motivi politici: Anna diede il proprio accordo all'annullamento e restò in Inghilterra col titolo di Sorella del re e una ricca rendita. 
Anna di Danimarca 
(1574-1619) Regina d'Inghilterra. Figlia del re di Danimarca Federico II, sposò Giacomo VI di Scozia (il futuro Giacomo I d'Inghilterra) nel 1589. Di religione luterana, si avvicinò successivamente al cattolicesimo, ma si mantenne al di fuori delle contese religiose del tempo. Dei numerosi figli dati alla luce, solo due sopravvissero: Elisabetta (futura regina di Boemia) e Carlo (futuro Carlo I re d'Inghilterra). 
Anna Stuart 
(Londra 1665-1714) Regina d'Inghilterra. Figlia di Giacomo II d'Inghilterra, nel 1683 sposò Giorgio di Danimarca. Quando nel 1688 Guglielmo d'Orange-Nassau, suo cognato, fu proclamato re d'Inghilterra col nome di Gugliemo III (nella cosiddetta rivoluzione gloriosa), Anna, che era rimasta protestante, gli fu a fianco contro il padre. Alla morte di Guglielmo III senza eredi diretti (1702), divenne regina d'Inghilterra ed ebbe la fortuna di regnare in un periodo di grande sviluppo della nazione inglese, che accresceva l'influenza nel Mediterraneo con l'acquisto di Gibilterra. Tra l'altro, nel 1707 veniva attuata l'unione con la Scozia in un solo regno di Gran Bretagna (Union act). Fu alquanto discussa nella politica interna, poiché si dovette destreggiare nelle lotte fra il partito whig (di ispirazione liberale) e il partito tory (di ispirazione monarchica). Si appoggiò al partito tory (al governo dal 1702 al 1705 e dal 1708 al 1714) ma poi dovette subire l'influenza dei whig (al governo dal 1705 al 1708) grazie ai loro successi militari nella Guerra di Successione spagnola. Alla sua morte, la Gran Bretagna aveva definitivamente affermato il proprio predominio marittimo. Fu apprezzata per la sua moderazione nella politica religiosa. Con il Regency Act designò alla successione al trono il nipote Giorgio di Hannover (il futuro Giorgio I), dopo aver tentato invano di convincere il fratellastro Giacomo ad abbandonare il cattolicesimo in vista della possibile successione. 
Polonia Anna Iagellona di Polonia 
(1522-1596) Regina di Polonia. Figlia del re di Polonia Sigismondo I e moglie di Enrico di Valois, fu eletta regina nel 1575, quando il maritò lasciò il trono. Divise la corona con Stefano B´thory, duca di Transilvania, che sposò l'anno successivo. 
Russia Anna Ivanovna 
(Mosca 1693-Pietroburgo 1740) Imperatrice di Russia dal 1730 al 1740. Figlia dello zar Ivan V e nipote di Pietro il Grande, succedette allo zar Pietro II, ultimo rappresentante maschile della famiglia Romanov. Con l'elezione al trono, il Consiglio supremo pose ad Anna una serie di condizioni da rispettare, tra le quali quella di rinunciare al matrimonio e alla nomina di un erede al trono, oltre all'obbligo di ascoltare il consiglio supremo per tutte le questioni di pace e di guerra. Divenuta imperatrice, Anna strappò le condizioni e sciolse il Consiglio supremo che le aveva poste. Proseguì l'opera riformatrice di Pietro I, circondandosi di funzionari di origine tedesca, tra i quali il favorito Ernst Johann Biron, e mettendo da parte i rappresentanti della nobiltà russa. Tra le riforme realizzate durante il suo regno, sono da ricordare il riordinamento delle finanze dello stato, che le guerre di Pietro il Grande avevano messo a dura prova, e interventi sul sistema fiscale. In politica estera, continuò l'espansione dello stato russo, a nord con l'intervento nella guerra di successione polacca e con l'occupazione di Danzica (1734) e a sud con la guerra contro la Turchia (1735-1739). Prima della sua morte designò successore Ivan, nipote della sorella Caterina Ivanovna e, su richiesta dei suoi ministri, nominò E. J. Biron reggente. Una sollevazione dell'esercito sostituì la madre di Ivan, Anna Leopoldovna, all'inviso E. J. Biron. 
Sardegna Anna Maria di Savoia 
(1669-1728) Duchessa di Savoia e poi regina di Sardegna. Figlia di Filippo di Orléans e nipote del re di Francia Luigi XIV, sposò il duca Vittorio Amedeo II di Savoia. Dimostrò notevoli capacità politiche, occupandosi dello stato durante le campagne militari del marito, grazie alle quali il piccolo ducato poté espandersi in modo sensibile con l'acquisizione del Monferrato, della Lomellina, di Novara e della Sicilia (ceduta nel 1718 in cambio della Sardegna). 
Spagna Anna d'Absburgo d'Austria 
(Cigales 1549-Badajoz 1580) Regina di Spagna. Figlia dell'imperatore Massimiliano II d'Absburgo, si fidanzò con Don Carlos e, alla morte di questi (1570), andò sposa al re di Spagna Filippo II. 
Ungheria Anna Iagellona d'Ungheria 
(1503-1547) Regina di Ungheria e di Boemia. Figlia di Ladislao VII re d'Ungheria. Andò sposa al fratello di Carlo V, Ferdinando d'Austria nel 1526. Dal 1526 succedette al fratello Luigi II, rimasto ucciso nella battaglia di Moh´cs contro i turchi che avevano invaso la parte orientale dell'Ungheria. Dopo Moh´cs, alla corona ungherese restò solamente la parte occidentale del paese. 

\Ànna Amàlia (Wolfenbüttel 1739-Weimar 1807) Duchessa di Sassonia-Weimar. Figlia del duca Carlo di Braunschweig-Wolfenbüttel, andò sposa al duca Ernesto Augusto Costantino di Sassonia-Weimar nel 1756. Alla morte del marito (1758) divenne reggente per il figlio Carlo Augusto, ufficio che svolse fino al 1775, dimostrando una grande energia e avvedutezza nella gestione dello stato. In questo periodo, la corte di Weimar si illustrò della presenza di C. M. Wieland, al quale Anna Amalia affidò l'educazione del figlio (1772), e poi di J. W. Goethe, F. Schiller e J. G. Herder, divenendo il centro di irradiazione della cultura romantica in Germania e in Europa. Alla maggiore età del figlio (1775) lasciò a lui la gestione delle cose dello stato, dedicandosi alla promozione e protezione della vita intellettuale di Weimar. Vennero, tra l'altro, costruiti un museo e un teatro. Nel 1788-1789 compì un lungo viaggio in Italia che fu preparato spiritualmente con l'aiuto dello stesso J. W. Goethe. Nel soggiorno a Roma e a Tivoli fu accompagnata da una guida di eccezione nella persona di J. G. Herder. Goethe le dedicò i suoi Epigrammi veneziani

\Ànna Bolèna (1507-Londra 1536) Nome italianizzato, dall'inglese Anne Boleyn. Regina d'Inghilterra, madre di Elisabetta I. Figlia di Sir Thomas Boleyn, fu per alcuni anni damigella alla corte di Francesco I di Francia, poi divenne damigella d'onore della regina Caterina d'Aragona, moglie di Enrico VIII. Di comportamento vivace, ebbe molti corteggiatori; se ne invaghì anche Enrico VIII: ne divenne l'amante fin dal 1529 e la sposò segretamente nel 1533, dopo aver ripudiato la prima moglie col pretesto che non gli aveva dato figli maschi. Papa Clemente VII, probabilmente sensibile alle pressioni del re di Spagna, si rifiutò di annullare il precedente matrimonio di Enrico VIII, ma questi in risposta attuò la separazione della chiesa anglicana dalla chiesa di Roma e si autonominò capo della chiesa inglese. Nello stesso 1533, Anna Bolena diede alla luce una bambina, che venne dichiarata erede legittima al trono inglese (sarebbe stata la futura regina Elisabetta I). Il matrimonio di Enrico VIII con Anna Bolena durò poco: nel 1536, accusata di adulterio e incesto con il fratello, Anna fu arrestata, insieme a quattro cortigiani e allo stesso fratello, ritenuti correi. I cinque arrestati vennero giustiziati con la decapitazione; Anna Bolena si dichiarò innocente, ma fu condannata a morte dal consiglio dei Pari nominati dal re e decapitata per ordine di Enrico VIII due giorni dopo gli altri. Subito dopo Enrico VIII annunciò il fidanzamento con Jane Seymour, che sarebbe diventata la sua terza moglie. La vicenda di Anna Bolena ha ispirato la tragedia Enrico VIII di W. Shakespeare e l'opera lirica Anna Bolena di G. Donizetti, libretto di F. Romani (Milano, 1830). 

\Anna Christie Dramma di Eugene O'Neill, rappresentato per la prima volta nel 1921; vinse il premio Pulitzer nel 1922. Rappresentato più volte con successo, contribuì a consacrare la fama internazionale dell'autore. Il lavoro mette in scena una vicenda realistica ambientata a bordo di una chiatta. La protagonista Anna, che dà il titolo all'opera, è la figlia del capitano, che nella dura vita di bordo cerca una via di riscatto morale. 
Anna Christie Film drammatico, americano (1930). Regia di Clarence Brown. Interpreti: Greta Garbo, Charles Bickford, George Marion. Titolo originale: Anna Christie 

\Ànna Comnéna (1083-1150 ca.) Principessa bizantina, scrittrice. Figlia dell'imperatore d'Oriente Alessio I, compì approfonditi studi classici. Andò sposa al generale Niceforo Briennio. Morto il padre nel 1118, Anna tentò di organizzare una congiura contro l'erede al trono, il fratello Giovanni. Il tentativo fallì per la lealtà del marito Niceforo nei confronti dell'erede legittimo. Anna fu costretta a ritirarsi in convento. Proseguì un lavoro di storiografia, Alexias (Alessiade), centrato sul periodo di regno del padre dal 1069 al 1118. L'opera, completata nel 1148, è suddivisa in quindici libri ed è considerata una creazione originale, pur se modellata sulle opere classiche di Polibio e di Tucidide. Gli studiosi hanno rilevato la serietà dell'indagine e la considerano una fonte importante per la conoscenza del periodo storico affrontato. 

\Anna e Bruno, e altri racconti Racconti di R. Bilenchi (1938). 

\Anna Karenina Romanzo di L. N. Tolstoj (1875-1877). Grande successo letterario, l'opera concentra l'attenzione su due coppie: Anna Karenina e Aleksej Vronskij, Levin e Kitty. Anna, moglie insoddisfatta dell'avvocato Karenin, si innamora del brillante ufficiale Vronskij. Il marito le impone il rispetto delle formalità esteriori, ma Anna, che è rimasta incinta dell'amante, fugge con lui in Italia. La buona società mette al bando l'adultera, mentre il marito le impedisce di vedere il figlio nato dal loro matrimonio e non le concede il divorzio. Convinta erroneamente che anche Vronskij non l'ami più, Anna si uccide gettandosi sotto un treno. Vronskij, sconvolto, parte per la guerra di Crimea. Alla vicenda di Anna, si alternano quelle del proprietario Levin, che, spinto dal bisogno di dare un senso all'esistenza, riesce pur tra le difficoltà, a costruirsi una vita familiare serena con la moglie Kitty, lontano dalla società frivola; e il commovente amore di Daria per Oblonskij, basato essenzialmente sul sacrificio e sulla rassegnazione. Come nelle altre sue grandi opere, l'autore non contrappone moralisticamente le due vicende, ma assume un punto di vista più problematico, che cerca di cogliere la totalità del reale in tutte le sue manifestazioni, comprendere gli altri e giungere al senso profondo della vita. Secondo la moda del tempo, il romanzo venne inizialmente pubblicato a puntate sul giornale Russkij Vestnik (Messaggero russo) dal 1875 al 1877. La vicenda è stata più volte portata sullo schermo; si ricorda la forte interpretazione di Greta Garbo (1935) con la regia di Clarence Brown. 
Anna Karenina Film drammatico, americano (1935). Regia di Clarence Brown. Interpreti: Greta Garbo, Fredric March, Freddie Bartholomew. Titolo originale: Anna Karenina 

\Ànna Perènna Divinità romana celebrata nella festa rurale che si teneva nelle idi di marzo (15 marzo), con giochi e divertimenti, in un bosco situato nei pressi del Tevere a lei dedicato. Alcune notizie sulla dea sono contenute in Ovidio, che recepisce varie leggende che la riguardano. Secondo una di queste leggende, Anna Perenna rappresenta la dea della luna e la personificazione delle fasi lunari (in latino perenna significa "che dura tutto l'anno") o forse dell'anno che si rinnova. Secondo la tradizione popolare, si trattava di una donna che avrebbe rifornito di cibo la plebe romana ritirata sul monte Sacro, e questa, al ritorno a Roma, le avrebbe dedicato un santuario, deificandola con ilnome di Perenna. 

\Ànna Porfirogenéta (963-1011) Principessa di Kiev. Figlia dell'imperatore d'Oriente Romano II. Nel 989 fu data in sposa a Vladimiro I principe di Kiev, a condizione che il marito si convertisse al cristianesimo. 

\Anna, prendi il fucile Film musicale, americano (1950). Regia di George Sidney. Interpreti: Betty Hutton, Howard Keel, Louis Calhern. Titolo originale: Annie Get Your Gun 

\Annaba Città (228.000 ab.) dell'Algeria, capoluogo del wilaya omonimo. 

\Annabèlla (La Varenne-Saint-Hilaire 1909-Neully-sur-Seine 1996) Nome d'arte dell'attrice francese Suzanne-Georgette Charpentier. Tra le sue interpretazioni di successo, si ricordano Il Milione (1931) e 14 luglio (1933) del regista Réné Clair. 

\annacquaménto, sm. L'annacquare. 

\annacquàre, v. tr. 1 Mescolare, diluire con acqua. ~ allungare. <> concentrare. 2 Temperare, mitigare, svigorire. ~ attenuare. <> rafforzare. 
 X   v. tr. to water down, to dilute. 

\annacquàta, sf. 1 L'annacquare leggero. 2 Pioggerellina. 

\annacquàto, agg. 1 Diluito, allungato con acqua. 2 Fioco, sbiadito. ~ scialbo. <> vivace. 

\annacquatùra, sf. L'annacquare, la cosa annacquata. 

\annaffiaménto, sm. L'annaffiare, l'essere annaffiato. 

\annaffiàre, v. tr. Bagnare con l'acqua a modo di pioggia. ~ irrorare. 
 X   v. tr. to water. 
 @   lat. inafflare, comp. da in-+ ad + flare soffiare. 

\annaffiàta, sf. 1 L'annaffiare poco, leggermente. ~ spruzzata. 2 Pioggia di breve durata. 

\annaffiatóio, sm. Recipiente con manico e beccuccio, traforato all'estremità, usato per annaffiare. 
 X   sm. watering can, sprinkler. 

\annaffiatùra, sf. Distribuzione di acqua su colture o a scopi igienici. 

\annàli, sm. pl. 1 Grandi raccolte di notizie storiche trascritte, in ordine cronologico, di anno in anno. 2 Titolo di pubblicazioni periodiche accademiche. 3 Annuario. 
 X   sm. pl. annals. 
A Roma, fino al II sec. a. C., questo incarico era di competenza del pontefice, che registrava i fatti più importanti (civili, bellici, nomi di consoli e magistrati ecc.). I primi storiografi romani adottarono la trattazione annalistica, che ritroviamo nelle opere di Livio e di Tacito. 

\Annali (o Annales) Opera storiografica di C. Tacito (98-117). L'opera non è altro che la storia del principato dalla morte dell'imperatore Augusto a quella di Nerone. Il titolo presente nei manoscritti (Ab excessu divi Augusti) sembra richiamare quello dell'opera di Tito Livio Ab urbe condita. Non si conosce il numero esatto dei libri che costituivano gli Annales. Dai frammenti rimasti, si deduce che fossero almeno 16. Sono conservati i libri I-IV, un frammento del V, parte del VI, i libri XI-XVI (l'XI è lacunoso, il XVI è mutilo). La storia narrata va dal 14 d. C. a circa il 62 d. C. 
Nei libri I-V oltre ad avvenimenti minori, si assiste all'affermarsi dell'assolutismo di Tiberio fino alla sua morte, all'ascesa e alla caduta di Seiano, alle campagne di Germanico in Germania e alla sua morte in Oriente. 
Oggetto dei libri XI-XII è il regno di Claudio, vittima della seconda moglie Agrippina, che, tolto di mezzo il marito con il veleno, mette sul trono Nerone. 
Nei libri XIII-XVI sono narrati gli avvenimenti relativi al regno di Nerone che, sottrattosi rapidamente alle influenze della madre e del filosofo Seneca, dà inizio alle sue bizzarrie e ai suoi delitti. Ne sarà vittima anche la madre Agrippina. Nella repressione seguita alla congiura di Gaio Pisone e al famoso incendio di Roma, vengono eliminati, tra gli altri, Seneca, Lucano e Petronio; inizia la persecuzione dei cristiani, accusati di essere gli incendiari. 
Il racconto di Tacito è impostato prevalentemente sul registro tragico, giustificato dal tramonto della libertà politica dell'aristocrazia senatoria (alla quale anche l'autore apparteneva) e da vicende obiettivamente sconvolgenti come quelle degli imperatori succeduti ad Augusto. Il pessimismo dello storico si alimenta di elementi precisi che evidenziano la diffusa decadenza morale e la corruzione. Dalla sua narrazione emerge un quadro dalle tinte fosche, quasi senza luce e senza speranza. Lo stile di Tacito è di grande effetto, proverbialmente conciso e austero, che non rifugge da metafore ardite né dagli arcaismi, tutti utilizzati in funzione espressiva. 

\Annali d'Italia Opera di storia di L. A. Muratori (1744-1749). 

\annalìsta, sm. Scrittore di annali. 

\annalìstica, sf. Il genere storiografico degli annali. 

\annalìstico, agg. Che si riferisce agli annalisti, all'annalistica. 

\Annam Regione storica della penisola indocinese orientale (Viet Nam), compresa tra il Tonchino a nord, la Cocincina a sud-ovest, il Laos e la Cambogia a ovest. Ha una morfologia prevalentemente montuosa, un regime irregolare di piogge (iniziano a settembre e durano ininterrottamente per tre, quattro mesi) ed è soggetta a monsoni. Il paese è prevalentemente agricolo (tè, caffè, riso, mais, tabacco, canna); le foreste forniscono legnami pregiati. Centri principali sono Hue, Dong Hoj, Da Nang. 

\annamìta, agg. e sm. agg. Relativo all'Annam. 
sm. Abitante o nativo dell'Annam. 

\Annapolis (città) Città portuale degli Stati Uniti d'America, capitale dello stato del Maryland dal 1694. Ha una popolazione di circa 33.000 ab. (1990). Inizialmente denominata Providence nel 1649, Annapolis si trova a 3 km dalla baia di Chesapeake sul fiume Severn. Sede dell'Accademia navale degli Stati Uniti e del St. John's College. Il porto grazie alla sua posizione protetta, ospita numerose navi da pesca. La città ha conservato la pianta dell'insediamento coloniale di un tempo. Fu tra i principali centri della rivolta che portò all'indipendenza degli Stati Uniti. Vie strette si diramano dalle piazze Church Circle e State Circle, quest'ultima sede dell'edificio statale nel quale George Washington lasciò nel 1783 l'incarico di comandante dell'esercito e nel quale, alcune settimane più tardi, il Congresso ratificò il trattato di pace di Parigi. Nel 1786 la città ospitò la Convenzione di Annapolis, che condusse alla Convenzione costituzionale del 1787. Alla città fu dato il nome di Annapolis in onore della principessa (più tardi regina) Anna, nel 1694, quando la capitale della colonia venne spostata ad Annapolis da St. Mary's City. 

\Annapolis (fiume) Fiume canadese, lungo 160 km. Nasce nella Nuova Scozia e sbocca nell'Annapolis Basin. 

\Annapurna Cima (8.078 m) del Nepal, nella catena dell'Himalaya centrale. Fu, nel 1950, la prima cima superiore agli 8.000 m a essere conquistata da una spedizione. 

\annaspàre, v. intr. 1 Muovere scompostamente le braccia come per afferrare qualcosa che sfugge. ~ brancolare. annaspava nel vuoto. 2 Confondersi; esprimersi con difficoltà. ~ imbrogliarsi. sta annasapando da un'ora su quel problema
 X   v. intr. to flounder. 
 @   da innaspare, deriv. da aspo

\annaspìo, sm. Movimento continuato, scomposto, inconcludente. 

\annàspo, sm. Aspo, bindolo, arcolaio. 

\annaspóne, sm. Chi si dà un gran daffare senza concludere niente perché incapace o perché si affida al caso. 

\annàta, sf. 1 Lo spazio di un anno. vino di buona annata. 2 Insieme dei numeri di un periodico usciti in un anno. 3 Insieme di fenomeni o di attività avvenuti in un anno. 4 Stipendio, affitto da corrispondere relativamente a un anno. 
 X   sf. 1 year. 2 (vino) vintage wine. 3 (importo annuo) annual amount. 

\Annaud, Jean-Jacques (Juvisy-sur-Orge 1943-) Regista cinematografico francese. Diresse Noirs et Blanc en couleurs (1976, Oscar come miglior film straniero), La guerra del fuoco (1980), Il nome della rosa (1986, dal romanzo di Umberto Eco), L'orso (1987). 

\annebbiaménto, sm. L'annebbiare, l'annebbiarsi, l'essere annebbiato. 

\annebbiàre, v. v. tr. 1 Oscurare, ottenebrare. ~ offuscare. <> schiarire. 
v. intr. pron. Offuscarsi. 
 X   v. tr. to obscure, to cloud. v. intr. pron. to grow dim, to become foggy. 
 @   da a-+ deriv. da nebbia. 

\Annecy Città della Francia (50.000 ab.) capoluogo dell'Haute-Savoie, situata sulla costa nordoccidentale del lago omonimo. Fu capitale nel X sec. dei conti di Ginevra e fu dei Savoia dal 1401 al 1860. È sede di industrie metallurgiche. 

\annegaménto, sm. L'annegare; morte per affogamento. 
 X   sm. drowning. 
Si verifica in seguito all'introduzione massiccia di liquidi all'interno dell'apparato respiratorio. L'acqua, occupando gli spazi alveolari, impedisce gli scambi respiratori con conseguente insorgenza di asfissia e morte. Le cause possono essere diverse: lesioni traumatiche dopo un tuffo; come conseguenza all'uso di alcool o di droghe; l'insorgere di manifestazioni patologiche concomitanti, come infarto miocardico acuto, crisi epilettiche, fenomeni sincopali dovuti a idrocuzione; imperizia o insufficiente abilità al nuoto; mancata osservazione delle norme di sicurezza. 
La morte in genere è causata da una brusca e improvvisa perdita di coscienza subito dopo l'ingresso in acqua, soprattutto con l'esecuzione di un tuffo. I fattori che possono scatenare questa situazione possono essere diversi: traumatismo determinato dall'impatto improvviso e violento dell'acqua con strutture corporee quali occhi, genitali, regione sternale, che può comportare lo scatenamento di riflessi nervosi che possono portare all'instaurarsi di episodi sincopali; eccessivo sbalzo termico tra la temperatura dell'acqua e quella del corpo, che può portare a un'improvvisa alterazione della dinamica circolatoria e determinare il crollo della pressione cardiaca e l'arresto circolatorio, in particolare dopo aver praticato intensa attività fisica oppure dopo abbondante sudorazione o prolungata esposizione ai raggi solari; fattori digestivi come conseguenza di ingresso in acqua troppo ravvicinato dopo pasti abbondanti. 
Possono essere presenti cianosi, pallore cutaneo, tosse, fuoriuscita di schiuma rossastra dalla bocca e dal naso, tachicardia, presenza di eventuali lesioni traumatiche, alterazioni dello stato di coscienza. A volte la situazione si presenta grave con il soggetto in stato di shock e in arresto cardiorespiratorio. Le principali operazioni da eseguire (oltre ovviamente alla richiesta di soccorsi) sono: controllare lo stato di coscienza, assicurare la pervietà delle vie aeree, aprendo con le dita la bocca dell'infortunato per rimuovere eventuali corpi estranei, fare molta attenzione a muovere il soggetto se si sospettano lesioni traumatiche alla colonna vertebrale o altre eventuali fratture, inclinare il capo del soggetto leggermente verso il basso per favorire l'eventuale fuoriuscita di acqua dalla bocca e iniziare immediatamente, se le condizioni dell'infortunato lo richiedono, le manovre di rianimazione cardiopolmonare. 
Occorre tenere sempre a mente le più importanti norme di prevenzione prima di effettuare un bagno: non affrontare situazioni difficili senza un'adeguata preparazione; se si è stati per molto tempo sotto il sole e ci si accinge a fare un bagno, sarebbe opportuno non entrare nell'acqua in modo brusco, ma bagnarsi preventivamente alcune zone del corpo, quali il torace e le braccia; attendere almeno tre ore dalla fine di un pasto, specialmente se particolarmente abbondante, prima di effettuare un bagno; evitare se possibile di bagnarsi se la forma fisica non è accettabile; se non si è particolarmente esperti, ma si vuole comunque nuotare in acque profonde, può essere utile munirsi, se non di un salvagente, di un oggetto galleggiante quale palla, materassino ecc. da mantenere a portata di mano in caso di bisogno. 

\annegàre, v. v. tr. Far morire per affogamento. ~ sommergere. 
v. intr. Morire per soffocamento in acqua. 
v. rifl. Uccidersi per affogamento. 
 X   v. tr., v. intr. e v. rifl. to drown. 
 @   lat. volg. adnecare, comp. da ad-+ necare uccidere. 

\annegàto, agg. e sm. Che, chi è morto per annegamento. 

\anneràre, v. tr. e intr. Annerire. 

\anneriménto, sm. L'annerire, l'annerirsi. 

\annerìre, v. v. tr. e intr. Far diventare nero. ~ scurire. <> schiarire. 
v. intr. pron. Divenire nero. 
 X   v. tr. to blacken. v. intr. to become black. 

\Annése, Gennàro (Napoli 1604-1648) Armaiolo. Nel 1647, morto Masaniello, guidò gli insorti napoletani contro gli spagnoli. Al ritorno di questi fu decapitato. 

\annessióne, sf. Atto con cui uno stato amplia il proprio territorio a spese di un altro stato. 
 X   sf. annexation. 
 @   lat. tardo annexio,-onis, deriv. da annectere annettere. 

\annessionìsmo, sm. La politica di uno stato che tende a compiere annessioni. 

\annessìte, sf. Processo infiammatorio di varia natura relativo alle trombe uterine e alle ovaie (annessi uterini). L'annessite può essere acuta, subacuta o cronica. La forma acuta comporta dolori al basso ventre, che si acutizzano con i movimenti e nei rapporti sessuali, e irregolarità mestruali. L'annessite subacuta è spesso di origine tubercolare. Quella cronica, infine, è normalmente conseguente a una delle due precedenti forme ed è caratterizzata da un'attenuazione dei sintomi. La forma acuta può essere trattata con antibiotici. 
 X   sf. adnexitis. 

\annèsso, agg. e sm. agg. Unito, congiunto. ~ allegato. <> separato. villa con piscina annessa. 
sm. Al plurale, parti accessorie di una costruzione. annessi e connessi, ciò che per legge è costituito da oggetti o beni non separabili; in senso figurativo anche le implicazioni di un fatto. 
 X   agg. 1 attached. 2 (pol.) annexed. 
 @   lat. adnexus, p.p. di adnectere annettere. 

\annèttere, v. tr. 1 Unire, collegare. ~ accludere. <> scindere. 2 Detto di uno stato, effettuare un'annessione. ~ conglobare. annettere una regione a uno Stato. 3 Attribuire. annettere importanza. 
 X   v. tr. 1 (accludere) to attach. 2 (pol.) to annex. 
 @   lat. adnectere, comp. da ad-+ nectere congiungere. 

\Anni di apprendistato di Wilhelm Meister, Gli Romanzo di J. W. Goethe (1795-1796). 

\Anni di peregrinazione di Wilhelm Meister, Gli Romanzo di J. W. Goethe (1829). 

\Anni difficili Film drammatico, italiano (1947). Regia di Luigi Zampa. Interpreti: Umberto Spadaro, Ave Ninchi, Milly Vitale, Massimo Girotti, Delia Scala. 

\Anni facili Film commedia, italiano (1953). Regia di Luigi Zampa. Interpreti: Nino Taranto, Clelia Matania, Giovanna Ralli, Gino Buzzanca. 

\Anni in fiore della signorina Brodie, Gli Romanzo di M. Spark (1961). 

\Anni in tasca, Gli Film commedia, francese (1975). Regia di François Truffaut. Interpreti: Nicole Felix, Chantal Mercier, Jean-François Stevenin. Titolo originale: L'argent de poche 

\Ànnia Galèria Aurèlia Lucìlla Augùsta Figlia dell'imperatore romano Marco Aurelio (121-180), andò sposa a Lucio Vero (associato a Marco Aurelio nella gestione del potere dal 161 al 169). Confinata a Capri sotto l'accusa di cospirazione contro l'imperatore Commodo (161-192), fu giustiziata. 

\Annìbale Nome di diversi militari cartaginesi. Annibale, figlio di Giscone, morto a Imera nel 406 a. C. in seguito a un'epidemia; Annibale comandante della flotta cartaginese durante la prima guerra punica, crocifisso in Sardegna dai suoi stessi soldati nel 259 a. C., in seguito a varie sconfitte. 
Annibale Barca 
(247-183 a. C.) Generale cartaginese, figlio di Amilcare. Dando inizio, nel 218, alle ostilità contro la città spagnola di Sagunto, alleata dei romani, provocò la seconda guerra punica. Valicati i Pirenei e le Alpi alla testa di un esercito di circa 25.000 uomini e 27 elefanti, si scontrò con i romani sconfiggendoli al Ticino e al Trebbia (218), al Trasimeno (217) e a Canne (216), impadronendosi di molte zone dell'Italia meridionale. I romani iniziarono una tattica di logoramento, riuscendo a sconfiggere e a uccidere il fratello di Annibale, Asdrubale, al Metauro (207 a. C.). Richiamato in patria per salvare Cartagine dalle mire di Scipione, l'esercito di Annibale fu disfatto a Zama (202 a. C.). Rifugiatosi prima presso Antioco III di Siria poi presso Prusia di Bitinia, Annibale preferì avvelenarsi piuttosto che cadere nelle mani dei nemici (183 a. C.). 
Annibale 
Biografia di G. Granzotto (1981). 

\annibàlico, agg. Relativo al famoso Annibale cartaginese; giuramento a., odio a., per antonomasia, implacabile. 

\Annìcco Comune in provincia di Cremona (2002 ab., CAP 26021, TEL. 0374). 

\annichilazióne, sf. Processo fisico che prevede l'interazione di una particella con la propria antiparticella e la relativa trasformazione della loro massa in energia, in base alla formula della teoria della relatività di Einstein E = mc2

\annichiliménto, sm. L'annichilire, l'annichilirsi. ~ annientamento. 

\annichilìre, v. v. tr. Ridurre al nulla. ~ umiliare, annientare. 
v. rifl. Ridursi al nulla, umiliarsi. ~ avvilirsi. 
 X   v. tr. to annihilate. 

\annidaménto, sm. 1 L'annidare, l'annidarsi. 2 Fissazione dell'uovo fecondato nella mucosa dell'utero. 

\annidàre, v. v. tr. 1 Porre nel nido. 2 Accogliere, dare asilo. 3 Nascondere. annidare dei tristi propositi
v. rifl. 1 Fare il nido. 2 Nascondersi. ~ rintanarsi. 3 Trovare posto, insediarsi. 
 X   v. rifl. to nest, to hide. 
 @   da a-+ deriv. da nido

\annientaménto, sm. L'annientare, l'annientarsi, l'essere annientato. 
 X   sm. destruction. 

\annientàre, v. v. tr. 1 Ridurre a niente, distruggere. ~ disintegrare. 2 Prostrare. 3 Sgominare, sconfiggere. ~ sbaragliare. lo annientò con il solo sguardo
v. rifl. Ridursi a niente. ~ abbattersi, umiliarsi. 
 X   v. tr. to destroy, to annihilate. 
 @   da a-+ deriv. da niente

\Annigóni, Piètro (Milano 1910-Careggi 1988) Pittore. Famoso per i ritratti, fra cui quelli dei reali inglesi, la sua produzione artistica mette in risalto notevoli doti di abile disegnatore. Dopo aver collaborato alla stesura del Manifesto dei pittori moderni della realtà, lavorò in Inghilterra dal 1949. Tra le opere Elisabetta I d'Inghilterra (Castello di Windsor). 

\anniversàrio, agg. e sm. agg. Che ricorre ogni anno. 
sm. Ricorrenza annuale di un giorno degno di essere ricordato. 
 X   sm. anniversary. 

\ànno, sm. 1 Tempo impiegato dal Sole per il suo ritorno apparente all'equinozio di primavera. 2 Periodo di dodici mesi che rappresenta l'unità di tempo per la determinazione delle date, a partire dalla nascita di Cristo. 3 Periodo non coincidente con l'anno civile, durante il quale si svolge un ciclo di attività. 
 X   sm. year. 
La durata di un'intera rivoluzione della Terra attorno al Sole prende il nome di anno sidereo (365 giorni, 6 ore, 9 primi, 10 secondi). L'anno tropico, o solare, (365 giorni, 5 ore, 48 primi, 46 secondi) comprende il tempo che trascorre tra due ritorni consecutivi del Sole allo stesso punto equinoziale. Da questo deriva l'anno civile, di 365 giorni negli anni comuni, e 366 negli anni bisestili, che hanno cadenza quadriennale. L'anno inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre. L'anno anomalistico è lo spazio temporale tra due passaggi successivi del Sole al perigeo (365 giorni 6 ore 13 minuti 53 secondi). L'anno draconico è lo spazio di tempo tra due successivi passaggi del Sole attraverso lo stesso nodo dell'orbita lunare (346 giorni 14 ore 53 minuti). 
Anno liturgico 
Detto anche ecclesiastico o calendario liturgico, corrisponde all'insieme delle festività religiose stabilite dalla chiesa per celebrare la Redenzione. 
Anno luce 
È la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un anno solare alla velocità di 299.792,5 km/sec. Dato che un anno solare è pari a 365 giorni 5 ore 48 minuti e 46 secondi, cioè a 31.556.926 secondi, l'anno luce equivale a 9.460.529.737.855 km. Per la misura delle distanze astronomiche, gli scienziati utilizzano comunemente l'anno luce oppure, in alternativa, il parsec (pari a 3,26 anni luce). 
Anno lunare 
Anno che corrisponde a dodici rivoluzioni sinodiche della Luna; ha una durata di 357d 4h 2m

\Anno della morte di Ricardo Reis, L' Romanzo di J. Saramago (1984). 

\Anno Domini MCMXXI Opera di poesia di A. Achmatova (1922). 

\Anno scorso a Madrienbad, L' Film drammatico, francese (1961). Regia di Alain Resnais. Interpreti: Giorgio Albertazzi, Delphine Seyrig, Sacha Pitoëff. Titolo originale: L'année dernière à Marienbad 

\Anno sull'altopiano, Un Romanzo di E. Lussu (1938). 

\annobilìre, v. tr. Accrescere in nobiltà o bellezza. 

\annoccàre, v. tr. Piegare i tralci di una vite o i rami di una pianta impedendone l'ulteriore sviluppo, per prepararli al trapianto o per ottenere una maggior quantità di frutti. 

\annodaménto, sm. Formazione di uno o più nodi. 

\annodàre, v. v. tr. Legare con un nodo. ~ allacciare. <> snodare. 
v. intr. pron. Arruffarsi. 
 X   v. tr. 1 to tie, to knot. 2 (fig.) to form. 
 @   da a-+ deriv. da nodo. 

\annodatùra, sf. L'annodare; il nodo stesso. 

\annoiàre, v. v. tr. Recare noia. ~ tediare. <> interessare. 
v. intr. pron. Provare noia. ~ seccarsi, stufarsi.
 X   v. tr. 1 to bore. 2 (importunare) to annoy. v. intr. pron. to be bored, to get bored. 
 @   provenzale enoiar, dal lat. tardo inodiare avere in odio. 

\annoiàto, agg. Che prova noia, fastidio. 

\annoiatóre, sm. Chi annoia. 

\annòna, sf. Ufficio pubblico che organizza e disciplina i rifornimenti di alimentari o di altri generi essenziali e ne controlla la qualità e i prezzi. 

\annonàrio, agg. Che riguarda l'annona. 

\Annóne (sec. V a. C.) Navigatore cartaginese. Si spinse lungo le coste occidentali dell'Africa fino al golfo di Guinea; la relazione dei suoi viaggi (Periplo di Annone) ci è pervenuta in greco. 

\Annóne di Briànza Comune in provincia di Lecco (1.807 ab., CAP 22048, TEL. 0341). 
Annone 
Lago in provincia di Lecco. Diviso in due bacini dalla penisola di Isella e dal promontorio omonimo. 

\Annóne Vèneto Comune in provincia di Venezia (3.238 ab., CAP 30020, TEL. 0422). 

\annosità, sf. L'essere annoso. 

\annóso, agg. Che esiste da anni. ~ logoro. <> nuovo. 
 X   agg. age-old. 

\annotàre, v. tr. 1 Prendere nota. 2 Corredare di note un testo. ~ chiosare. 
 X   v. tr. 1 (prendere nota) to note, to jot down. 2 (commentare) to annotate. 
 @   lat. adnotare, comp. da ad-+ notare. 

\annotazióne, sf. 1 Appunto. ~ promemoria. 2 Commento. ~ glossa. 
 X   sf. annotation, note. 

\annottàre, v. impers. Farsi notte. <> albeggiare. 

\annoveràre, v. tr. Considerare nel numero di, contare tra. ~ comprendere. <> escludere. 
 X   v. tr. to count, to number. 

\annuàle, agg. 1 Di ogni anno. 2 Annuo. 
 X   agg. annual, yearly. 

\annualità, sf. Rata annuale di una rendita o di un prestito. 

\annualménte, avv. Ogni anno, una volta all'anno. 
 X   avv. annually, yearly. 

\annuàrio, sm. Pubblicazione annuale che registra avvenimenti o elenca persone appartenenti a un dato gruppo. 
 X   sm. yearbook. 

\annuènza, sf. L'atteggiamento di chi è o si dimostra d'accordo. 

\annuìre, v. intr. Fare cenno di assenso. ~ acconsentire. <> negare. 
 X   v. intr. 1 to nod. 2 (accettare) to agree. 

\annulìte, sf. Infiammazione del cercine anulare di sostegno di una valvola cardiaca. 

\annullàbile, agg. Che può essere annullato. 

\annullaménto, sm. 1 L'annullare, il dichiarare non valido. ~ abolizione. <> ratifica. 2 Annullo postale. ~ obliterazione. 
 X   sm. cancellation. 

\annullàre, v. v. tr. 1 Dichiarare nullo. ~ revocare. <> confermare. annullare un matrimonio. 2 Vanificare. con certi atteggiamenti annulla tutto ciò di positivo che ha. 3 Togliere valore a un atto dichiarandone giudizialmente la nullità. 4 In matematica, porre a zero un'espressione. 
v. rifl. rec. Escludersi a vicenda. 
 X   v. tr. 1 to annul, to annihilate. 2 (bollo, documento) to cancel. 3 (sentenza) to quash. v. rifl. rec. to cancel each other out. 
 @   da a-+ deriv. da nullo

\annullatìvo, agg. Soppressivo, abrogatorio. 

\annullàto, agg. Di francobollo, che reca il timbro dell'annullatore. 

\annùllo, sm. Timbro o altro contrassegno apposto sul francobollo per impedirne un'ulteriore utilizzazione. 
 X   sm. cancellation. 

\annunciàre, v. tr. 1 Dare notizia. ~ notificare. <> celare. 2 Comunicare la presenza di visitatori. ~ introdurre. al loro arrivo furono annunciati agli ospiti. 3 Lasciar prevedere, far presagire. ~ promettere. quelle nuvole non annunciano niente di buono. 
 X   v. tr. 1 to announce. 2 (lasciar prevedere) to indicate, to herald. 
 @   lat. adnuntiare, comp. da ad-+ nuntiare

\annunciàto, agg. Previsto. ~ comunicato. <> celato. 

\annunciatóre, sm. Chi legge annunci alla televisione. ~ speaker. 
 X   sm. announcer. 

\annunciazióne, sf. 1 Annuncio. 2 L'annuncio dell'incarnazione del Verbo a Maria Vergine. 3 Opera d'arte che ha come soggetto l'Annunciazione. 
 X   sf. Annunciation. 
 @   lat. adnuntiatio,-onis

\annùncio, sm. 1 Notizia. ~ comunicazione. 2 Sintomo, avvisaglia. ~ segnale. 
 X   sm. 1 announcement. 2 (economico) small ad, classified advertisement. 3 (pubblicitario) advertisement. 

\Annuncio a Maria, L' Dramma di P. Claudel (1912). 

\annunziàre => "annunciare" 

\Annunziàta, sf. 1 Appellativo di Maria Vergine, con riferimento all'annunciazione. 2 La festa dell'Annunciazione. 

\annunziatìna, sf. Religiosa appartenente alle congregazioni dedicate al nome dell'Annunziata. 

\ànnuo, agg. Della durata di un anno. ~ annuale. 
 X   agg. yearly, annual. 

\annùrca, sf. Varietà di mela di piccole dimensioni, buccia rosso violacea e polpa bianca dal sapore asprigno. 

\Annus mirabilis Poema di J. Dryden (1667). 

\annusàre, v. tr. Fiutare, intuire. ~ subodorare. 
 X   v. tr. to smell, to sniff. 

\annuvolaménto, sm. 1 L'annuvolarsi; formazione di una massa di nuvole. 2 Turbamento. 

\annuvolàre, v. v. tr. 1 Coprire di nuvole. ~ rannuvolare. <> rasserenare. 2 Offuscare. ~ annebbiare. 
v. intr. pron. 1 Coprirsi di nuvole. ~ oscurarsi. <> schiarirsi. 2 Rabbuiarsi. ~ adombrarsi. <> tranquillizzarsi. 
 @   lat. adnubilare, comp. da ad-+ deriv. da nubilus nuvoloso. 

\-ano (suffisso) Suffisso usato per indicare gli idrocarburi saturi nella nomenclatura chimica ufficiale. 

\àno, sm. Estremità terminale dell'apparato digerente e orifizio di comunicazione con l'esterno, attraverso il quale vengono eliminati i rifiuti organici solidi. Nell'uomo è la parte finale dell'intestino retto. Si dice ano preternaturale un'apertura chirurgica che sopperisce alle funzioni dell'ano in caso di malattia o anomalia dello stesso. 
 X   sm. anus. 
 @   lat. anus anello. 

\anòa, sm. invar. Piccolo bufalo, appartenente al gruppo dei bovini cavicorni, originario dell'isola di Celebes, in Malesia. 

\Anobìidi Famiglia di Coleotteri di piccole dimensioni che si annidano nel legno vecchio. Vivono in particola modo nelle regioni calde. 

\anoblepsìa, sf. Disturbo per il quale lo sguardo viene involontariamente fissato verso l'alto. 

\anòdico, agg. (pl. m.-ci) Relativo all'anodo. 

\anodinìa, sf. Assenza di sensazioni dolorose. 

\anodìno, agg. 1 Che toglie il dolore, calmante. ~ sedativo. 2 Privo di un carattere definito. ~ amorfo. <> significante. 

\anodizzàre, v. tr. Ricoprire una superficie metallica con una pellicola protettiva di ossido. 

\ànodo, sm. Elettrodo positivo di una cella elettrolitica, che attrae gli anioni (ioni negativi). In un tubo elettronico è l'elettrodo, o uno degli elettrodi, a potenziale più elevato (placca), che raccoglie gli elettroni emessi dal catodo. 

\anodónte, sm. Genere di Molluschi Bivalvi di acqua dolce dell'ordine degli Eulamellibranchi. 

\anodontìa, sf. Assenza, acquisita o congenita, dei denti. 

\anoètico, agg. (pl. m.-ci) Che non implica l'attività dell'intelletto, la riflessione. <> dianoetico. 

\anòfele, sm. Genere di zanzara dell'ordine dei Ditteri, molto pericolosa per l'uomo in quanto gli trasmette, tramite puntura da parte della femmina, il plasmodio della malaria, di cui l'insetto rappresenta l'ospite intermedio. 

\anofelìsmo, sm. Presenza di zanzare Anopheles in una regione. 

\anoftalmìa, sf. Assenza di uno o di entrambi gli occhi. 

\Anòia Comune in provincia di Reggio Calabria (3.020 ab., CAP 89020, TEL. 0966). 

\anòmala, sf. Genere di Insetti Coleotteri della famiglia degli Scarabeidi, dalla livrea dai colori metallici. 

\anomalìa, sf. 1 Deviazione dalla norma, dalla struttura normale. 2 Anormalità. ~ stranezza. <> regolarità. 
 X   sf. anomaly. 
 @   greco anomalìa. 
Anomalia congenita   (birth defect) 
Anomalia anatomica presente già alla nascita (o che si manifesta nella prima infanzia) che consiste nell'assenza parziale o totale di alcuni segmenti o strutture, o nel mancato compimento del loro normale sviluppo intrauterino.
Anomalia eccentrica 
Angolo che si forma tracciando un cerchio concentrico all'ellisse di un pianeta e il cui raggio sia pari al semiasse maggiore (cerchio ausiliario); la posizione occupata dal pianeta viene proiettata su tale cerchio ausiliario e si effettua la misurazione dell'angolo costituito dal Sole, proiezione del pianeta e centro del cerchio ausiliario. 
Anomalia magnetica 
Differenza di valori locali di un campo magnetico terrestre rispetto al modello; esso è causato dalla presenza di materiali magnetici. 
Anomalia media 
Angolo che ha per lati la direzione del perielio e quella di un punto che ruota attorno al Sole, con velocità angolare costante e il cui periodo è uguale a quello del pianeta considerato; il vertice è costituito dal Sole. L'equazione kepleriana lega l'eccentricità dell'orbita, l'anomalia eccentrica e quella media. 
Anomalia vera 
Angolo con i lati rappresentati dai segmenti Sole-pianeta e Sole-perielio del pianeta e con il vertice occupato dal Sole. 
Anomalia (in matematica)   (polar angle)
Una delle coordinate polari usata per individuare la posizione di un punto.   +  

\anomalìstico, agg. Uno dei molteplici termini utilizzati per definire l'anno; in questo caso indica il tempo impiegato dal Sole per effettuare una rivoluzione apparente intorno alla Terra e per ritornare in congiunzione con il perigeo della sua orbita. Il tempo impiegato è di 365 giorni, 6 ore, 13 minuti e 53 secondi. 

\anòmalo, agg. Irregolare, insolito. ~ bizzarro. <> abituale. 
 X   agg. irregular, anomalous. 
 @   lat. anomalus, dal greco anòmalos senza pari, comp. da an-negativo + homalòs pari. 

\anomalùro, sm. Genere di Roditori arboricoli africani simili agli scoiattoli, dotato di un patagio che permette loro di lanciarsi di ramo in ramo. 

\anomèi Eretici ariani che credevano la natura del Verbo diversa da quella del Padre. 

\anomìa, sf. Situazione in cui le norme sociali risultano inefficaci o inadeguate. 

\anòmma, sf. Genere di formiche brune africane della famiglia dei Formicidi, cieche e predatrici. Per attraversare i corsi d'acqua, le anomme si agganciano una all'altra, formando una specie di ponte. 

\Anomùri Gruppo di Crostacei Decapodi marini e d'acqua dolce a cui appartiene il paguro. 

\anòna, sf. Genere di alberi o arbusti tropicali della famiglia delle Anonacee, coltivati per i frutti o a scopo ornamentale. 

\anonichìa, sf. Assenza parziale o completa delle unghie. 

\anonimaménte, avv. In modo anonimo. ~ impersonalmente. 

\anonimàto, sm. Condizione di chi è anonimo. 
 X   sm. anonymity. 

\anonimìa, sf. L'essere senza nome. 

\anònimo, agg. e sm. agg. 1 Senza nome, non firmato. ~ sconosciuto. messaggi anonimi di delazione. 2 Impersonale. ~ insignificante. 3 Senza carattere. è una persona assolutamente anonima
sm. Autore il cui nome è ignoto. 
 X   agg. anonymous. sm. (autore) anonymous writer. 
 @   lat. anonymus, dal greco anonymos, comp. da an-negazione + deriv. da onyma, nome. 

\Anonimo lombardo, L' Racconto di A. Arbasino (1959). 

\Anonimo veneziano Film drammatico, italiano (1970). Regia di Enrico Maria Salerno. Interpreti: Florinda Bolkan, Tony Musante, Toti Dal Monte. 

\anopistògrafo, agg. Di un foglio, una pagina, un volume, scritto o stampato da un solo lato. 

\Anoplocefàlidi Famiglia di vermi platelminti cestodi caratterizzati da larghe proglottidi e scolice privo di uncini. 

\Anoplùri Ordine di piccoli Insetti privi di ali detti anche pidocchi che vivono, come parassiti esterni, sui Mammiferi. Hanno livree poco appariscenti ed esoscheletro generalmente poco consistente. 
 @   dal greco ánoplos disarmato e urá coda. 

\anopsìa, sf. Cecità, permanente o temporanea, di uno o di entrambi gli occhi. 

\anorchìa, sf. Assenza congenita di entrambi i testicoli. 

\anorchidìa, sf. Mancanza completa di testicoli. 
 @   dal greco órchis-idos testicolo. 

\anoressìa, sf. Attenuazione dello stimolo ad alimentarsi. ~ inappetenza. <> bulimia.  Si parla di "anoressia nervosa" quando la persona (nel 90% dei casi giovani donne) rifiuta di mangiare e, se è forzata ad alimentarsi, elimina poi con il vomito autoprovocato quanto ha mangiato. Ne consegue un progressivo dimagrimento che, nei casi gravi, può portare alla morte.
 X   sf. anorexia. 
 @   lat. tardo anorexia, dal greco anorexìa, comp. da an-negativo + deriv. da òrexis appetito. 

\anorèssico, agg. e sm. agg. Relativo ad anoressia. 
sm. Chi soffre di anoressia. 

\anoressizzànte, agg. e sm. Di sostanza che agisce sui centri della fame facendo diminuire l'appetito. 

\anorgànico, agg. (pl. m.-ci) In medicina, di un fenomeno che appare essere non dipendere da una lesione degli organi. ~ funzionale, inorganico. 

\anormàle, agg., sm. e sf. agg. Al di fuori della norma. ~ eccezionale. <> consueto. 
sm. e sf. Soggetto dal livello mentale inferiore alla norma. ~ subnormale. 
 X   agg. abnormal. sm. e sf. subnormal person. 
 @   lat. mediev. anormalus, dall'incrocio del lat. anomalus anormale con il lat. norma regola. 

\anormalità, sf. Irregolarità. ~ singolarità, stranezza. <> normalità. 

\anortìte, sf. Alluminosilicato di calcio appartenente alla famiglia dei Feldspati triclini. 
 @   dal greco orthós dritto. 

\anortosìte, sf. Roccia intrusiva costituita quasi interamente da un plagioclasio. 

\anosmìa, sf. Mancanza del senso dell'olfatto. 

\anosognosìa, sf. Mancanza di coscienza da parte del paziente della propria invalidità. 

\anossìa, sf. Assenza della quantità di ossigeno necessaria al metabolismo cellulare. 

\anossiemìa, sf. Difetto di ossigenazione del sangue. 

\Anouilh, Jean (Bordeaux 1910-Losanna 1987) Drammaturgo e regista francese. Il suo teatro, tutto personale e venato di romanticismo, tocca spesso i toni amari dell'esistenzialismo attraverso virtuosismi tecnici e vivacità di dialogo. Tra le sue opere, L'ermellino (1931), Il ballo dei ladri (1933), Il viaggiatore senza bagaglio (1937), che portò anche sul set cinematografico come regista, Antigone (1944), L'allodola (1953), Becket e il suo re (1959), Non svegliate la signora (1970), L'arresto (1975). 

\anovarìa, sf. Diminuzione o la mancanza della funzione ovarica. 

\anovulatòrio, agg. Di un ciclo mestruale senza ovulazione. 

\anovulazióne, sf. Mancanza di emissione della cellula uovo. 

\ANPAC Sigla di Associazione Nazionale Piloti Aviazione Civile. 

\ANPI Sigla di Associazione Nazionale Partigiani d'Italia. 

\Anqing Città (105.000 ab.) della Cina, nell'Anhui. 

\Anquetil, Jacques (Rouen 1934-1987) Corridore ciclista francese. Vinse il Giro di Francia nel 1957 e dal 1961 al 1964 e il Giro d'Italia nel 1960 e 1964. 

\ànsa, sf. 1 Forte sinuosità di un corso d'acqua ~ meandro. 2 Manico di vaso o di bicchiere. ~ impugnatura, maniglia. 3 Struttura anatomica a forma di U. 
 X   sf. 1 (fiume) loop, bend. 2 (manico) handle. 

\ANSA Sigla di Agenzia Nazionale Stampa Associata. 

\Ansàldo, Andrèa (Voltri 1584-Genova 1638) Pittore italiano. Discepolo di Orazio Cambiaso, viene ricordato per gli affreschi di palazzo Embriaci e della cupola dell'Annunziata a Genova e quelli di palazzo Spinola a Sampierdarena e per alcuni sue tele, come la Pietà conservata nell'Accademia Ligustica di Genova. 

\Ansàldo, Giovànni (Genova 1895-Napoli 1969) Giornalista passato dall'antifascismo a posizioni fasciste, alla guida del Telegrafo dal 1936 al 1943 e del Mattino di Napoli dal 1950 al 1965. 

\ansaménto, sm. Difficoltà di respiro, di affanno. 

\ansànte, agg. Affannato, affannoso. ~ trafelato. 

\ansàre, v. intr. L'ansimare. 
 X   v. intr. to pant. 

\Anseàtica, Léga (Hansa) Unione dei mercanti tedeschi all'estero, nata per tutelare i loro interessi comuni. I mercanti anseatici instaurarono traffici fra i due mari settentrionali dell'Europa e nel XIV sec. avevano il monopolio nella pesca e nel traffico marittimo. Anche i mercanti di altre città e nazioni fondarono società simili ma temporanee (Società dei mercanti di Lombardia e Toscana dimoranti in Francia, Unione dei lombardi, formata da mercanti di Piemonte, Lombardia, Toscana, Emilia). L'Hansa non fu mai una vera e propria federazione con regole e statuti, anche se teneva assemblee regolari (diete) a Lubecca. Le città della Lega ebbero il maggiore sviluppo industriale tra XIV e XV sec., ma iniziarono a declinare verso la fine del sec. XV, in seguito al capovolgimento della situazione politica. All'ultima dieta tenutasi a Lubecca nel 1669, parteciparono solo sei città. 

\anseàtico, agg. Dell'Hansa, relativo alla Lega anseatica. 

\Ansedònia Località toscana della provincia di Grosseto, sul mar Tirreno, famosa per le rovine etrusche e romane. A piedi del colle si trova l'antica Cosa, mentre a est della piccola baia si trova la Tagliata etrusca. 

\Ansèlmi, Tìna (Castelfranco Veneto 1927-) Esponente politica prima della DC e poi del PPI. È stata la prima donna ministro in Italia (ministro del lavoro dal 1976 al 1978 e ministro della sanità dal 1978 al 1979). Fu presidente della commissione parlamentare sulla loggia P2 dal 1981 al 1985. 

\anselmìno, sm. Moneta di mistura e poi d'argento coniata nel XVI-XVII sec. a Mantova. 

\Ansèlmo da Campióne (XII-XIII sec.) Architetto e scultore. Tra le opere il pontile con scene della Passione di Cristo (1160-1180, Modena, Duomo). 

\Ansèlmo da Lùcca (Milano 1035?-Mantova 1086) Vescovo di Lucca (1073). Sostenne il movimento patarino e appoggiò Gregorio VII nella lotta per le investiture. 

\Ansèlmo d'Aòsta (Aosta 1033-Canterbury 1109) Santo, dottore della chiesa, arcivescovo di Canterbury. Tra i fondatori della scolastica, rifacendosi a Sant'Agostino e in opposizione a Roscellino e Gaunilone, sostenne la concretezza delle idee e la possibilità di dimostrare, per via razionale, l'esistenza della natura divina (prova ontologica). Tra le sue opere Monologium, Proslogium

\anser, sm. invar. Genere di Uccelli Anseriformi della famiglia degli Anatidi comprendente, tra l'altro, anche l'oca selvatica, dalla quale è derivata l'oca domestica. 

\ansèridi Anatine. 

\Anserifòrmi Ordine di Uccelli carenati acquatici caratterizzati da piedi palmati, becco largo con lamelle cornee ai lati e piumaggio ricco. 

\anserìno, agg. Di oca, simile a oca. 

\Anshan Città (1.203.000 ab.) della Cina, nella provincia di Liaoning (Manciuria). 

\Anshun Città (201.000 ab.) della Cina, nella provincia di Guizhou. 

\ànsia, sf. Stato di agitazione o di preoccupazione. ~ trepidazione. <> serenità.   Esiste un livello di ansia "fisiologico" e uno "patologico", per cui ci si peoccupa e allarma anche in assenza di situazioni precipitanti.
 X   sf. anxiousness, anxiety. 
 @   lat. tardo anxia. 

\ansietà, sf. Stato di chi è ansioso. ~ angustia. <> tranquillità. 
sf. anxiety. 

\ansimànte, agg. Ansante, affannato. ~ boccheggiante, trafelato. <> ritmico, regolare. 

\ansimàre, v. intr. Respirare affannosamente. ~ boccheggiare. 
 X   v. intr. to gasp, to pant. 

\ansiògeno, agg. Che causa ansia. 

\ansiolìtico, agg. e sm. Sostanza o una psicoterapia capace di ridurre i disturbi d'ansia di vario tipo. 
 X   anxiolytic. 

\ansiosaménte, avv. In modo ansioso. 

\ansióso, agg. e sm. agg. Che sente ansia; impaziente. ~ desideroso. <> calmo, tranquillo. 
sm. 1 Chi tende a mettersi in ansia. 2 Persona affetta da ansia. 
 X   agg. 1 anxious. 2 (bramoso) eager. 
 @   lat. anxiosus

\An-Ski, Shelomoh (Vitebsk 1863-Varsavia 1920) Drammaturgo polacco. Tra le opere Dybbuq (1917). 

\Anspèrto Arcivescovo di Milano dall'868 all'881. Ricostruì le mura della città ed edificò l'atrio di Sant'Ambrogio e la chiesa di San Satiro. 

\ant(i)- Prefisso che può indicare un'idea di opposizione, ostilità, la capacità di prevenire oppure la possibilità di impedire. 

\ànta, sf. Battente di finestra, di porta, di mobile. ~ sportello. 
 X   sf. 1 (armadio) door. 2 (finestra) shutter. 

\antagonìsmo, sm. Rivalità. ~ opposizione. <> accordo. 
 X   sm. antagonism. 

\antagonìsta, agg., sm. e sf. Che, chi è in antagonismo con altri. ~ rivale. <> alleato. 
 X   sm. e sf. antagonist, opponent. 
 @   greco antagonistès avversario nella lotta. 

\antagonisticaménte, avv. Con antagonismo. 

\antagonìstico, agg. Di antagonismo; che è in antagonismo. 

\Antàlcida Politico spartano, stipulò l'omonima pace con il re Artaserse II di Persia che stabiliva il dominio persiano sulle città greche dell'Asia Minore e sulle isole costiere, danneggiando gravemente la potenza marittima di Atene. 

\antàlgico, agg. e sm. Sostanza che diminuisce o elimina una sensazione di dolore. ~ analgesico. 

\Antalya Città (378.000 ab.) della Turchia, capoluogo della provincia omonima. 

\Antananarivo Capitale del Madagascar (1.050.000 ab.) e capoluogo della provincia omonima, situata a un'altezza di 1.381 m sull'altopiano centrale lungo il fiume Betsiboka. Fondata nel XVII sec., i francesi la occuparono nel 1895. Le industrie di maggiore interesse sono quelle siderurgiche, metallurgiche, meccaniche e alimentari. Possiede un aeroporto internazionale. 

\Antares Stella appartenente alla classe di stelle denominate supergiganti rosse; è dotata di una luminosità superiore a tutte le altre con le quali costituisce la costellazione dello Scorpione. Ha una magnitudine 1,2.   +  

\antàrtica, corrènte Corrente marina, dovuta all'azione dei venti di ponente, che parte dall'Antartide e poi, con movimento ascensionale, raggiunge le coste sudoccidentali di Africa, America e Australia. Genera le correnti del Benguela, delle Falkland, del Perù e di capo Horn. 

\antàrtico, agg. e sm. agg. Concernente la regione intorno al Polo Sud. ~ australe. <> artico. 
sm. Il Polo Sud e la zona geografica intorno a esso. 
 X   agg. e sm. Antarctic. 

\Antàrtico, mare Glaciàle Mare dell'emisfero australe che circonda il polo antartico, chiamato anche oceano Antartico; è formato dalle acque degli oceani Atlantico, Pacifico e Indiano, ma da queste si differenzia per le particolarità chimico-fisiche (temperatura, salinità, densità); include i mari di Ross, Amundsen, Bellingshausen, Weddel, Dumont e d'Urville. Nei pressi della costa dell'Antartide la sua larghezza varia dai 1.800 ai 3.600 km e si riduce a 960 km nel canale di Drake. 

\Antàrtide Continente non abitato che si estende attorno al Polo Sud, quasi tutto incluso nel Circolo Polare Artico, formato da un numero di isole grandi e piccole poste intorno a una terra ad altopiano; la sua superficie, comprese le isole e la banchisa di ghiaccio (ice-shelf), è di 14.107.637 km2, senza l'ice-shelf è di 13.176.727 km2
Una prima sommaria conoscenza del continente deriva dalle spedizioni navali di James Weddel (1823) e John Biscol (1832). Le spedizioni verso l'interno portarono Ernest Shackleton (1908) a 88° 23' di latitudine sud, e il norvegese Roald Amundsen fino al Polo Sud. Anche Robert Scott, esploratore inglese, raggiunse il Polo (12 gennaio 1912) ma morì insieme ai suoi compagni durante il ritorno. Nel 1990 Reinhold Messner e Arved Fuchs percorsero, per la prima volta a piedi, circa 3.500 km in tre mesi. 
È bagnato dalle acque meridionali degli oceani Atlantico, Pacifico e Indiano. La penisola antartica, montuosa, è la più grande delle diramazioni continentali; si prolunga verso l'America meridionale ed è l'estrema propaggine della catena Andina. Le maggiori rientranze sono quelle del mare di Ross e del mare di Weddel; la linea che congiunge queste due insenature, divide l'Antartide in orientale e occidentale. La parte orientale, che è la più consistente, è costituita da un enorme altopiano di arenarie a strati orizzontali, poste su una base di gneiss di epoca archeozoica e paleozoica. Sono presenti imponenti coni vulcanici, tra cui il monte Erebus (3.794 m). Anche l'Antartide occidentale consta di un elevato altopiano che, nella zona della Terra di Marie Byrd, supera i 4.000 m. Il clima è abbastanza omogeneo; le basse temperature (sottozero in estate, scendono anche a-80 °C in inverno) sono responsabili del regime di alta pressione sulla massa continentale; al contrario, le zone periferiche, per l'influenza mitigatrice dell'oceano, presentano temperature più alte e pressioni più basse. Il continente è perennemente ricoperto da un mantello di ghiaccio (inlandis), per cui la terraferma è quasi completamente nascosta; questa calotta si prolunga fino ai mari vicini sotto forma di immense lingue di ghiaccio; è qui che si staccano gli iceberg, che poi vengono spinti a nord dalle correnti. L'Antartide è suddivisa in settori di differente influenza politica. La sezione continentale compresa tra il parallelo di 60° latitudine sud, i meridiani di 20° e 80° di longitudine ovest, le Orcadi Australi, le Shetland Australi, la Georgia del Sud e le Sandwich Australi appartengono alla Gran Bretagna, la Ross Dependency, compresa tra 160° longitudine est e 150° ovest, alla Nuova Zelanda. Il territorio antartico australiano, compreso tra 160° e 45° di longitudine est (tranne la Terra Adelia che è della Francia) e le isole Macquarie, Heard e McDonald, sono sotto il dominio dell'Australia, le isole Marion e Principe Edoardo della Repubblica sudafricana, la Terres Australes et Antarctiques Françaises (cioè gli arcipelaghi delle Kerguelen e di Crozet, le isole San Paolo e Nuova Amsterdam e la Terra Adelia, situate a sud del 60° parallelo e fra i meridiani di 136° e 142° est) della Francia, le isole Bouvet e Pietro I e il settore tra 20° longitudine ovest e 45° longitudine est (terra della Regina Maud) della Norvegia. Gli Usa detengono il settore compreso tra 150° e 80° di longitudine ovest; il Cile reclama il settore delimitato dai meridiani di 53° e 90° di longitudine ovest e l'Argentina il territorio compreso tra i meridiani di 25° e 74° ovest oltre la Georgia del Sud. Il Trattato internazionale sull'Antartide ha bloccato la divisione territoriale permettendo solo attività di ricerca e pacifiche; oggi sono attive molte stazioni scientifiche, tra cui una italiana. Con la ratifica del Giappone (1998) del Trattato dell'Antartico e di un suo protocollo siglato nel 1991, è entrato in vigore il divieto di estrazione di minerali dall'Antartide, a sud del sessantesimo parallelo. 
 X   sf. Antarctica. 

\ante- Prefisso indicante una precedenza nel tempo o nello spazio. 

\ànte, avv. Prima. 

\ante litteram, loc. agg. invar. Espressione latina che significa "prima della lettera". Nei testi a stampa indicava l'illustrazione che precedeva un capitolo. Viene usata per designare l'anticipazione di caratteri estetici o culturali prima che si manifestino compiutamente. 

\antebèllico, agg. Prebellico. 

\antecambrìano, agg. Precambriano. ~ archeozoico. 

\antecedènte, agg. e sm. agg. Che viene prima. ~ precedente. <> posteriore. pagine, premesse antecedenti
sm. Fatto che ne precede un altro con cui ha un qualche rapporto. 
 X   agg. preceding, antecedent. 

\antecedenteménte, avv. Prima, in precedenza. ~ anteriormente. 
 X   avv. before, previously. 

\antecèdere, v. tr. e intr. Precedere nel tempo. 

\antecessóre, sm. 1 Chi ha ricoperto una carica, o svolto determinate mansioni nel passato, rispetto all'attuale titolare. 2 Antenato. 

\antefàtto, sm. Ciò che è avvenuto prima. ~ retroscena. 
 X   sm. antecedent, previous history, previous events. 

\antefìssa, sf. Negli edifici greci, etruschi e romani, elemento ornamentale in pietra o terracotta collocato lungo la linea di gronda.   +  

\Antegnàte Comune in provincia di Bergamo (2.169 ab., CAP 24051, TEL. 0363). 

\anteguèrra, sm. invar. Periodo anteriore a una guerra. 
 X   sm. pre-war period. 

\antèla, sf. Infiorescenza composta dai fiori portati da peduncoli. 
 @   dal greco ánthos fiore. 

\Antèlami, Benedétto (circa 1150-1230 o 1233) Architetto e scultore lombardo, esponente significativo del momento di passaggio dal romanico al gotico. Tra le sue opere, la Deposizione (1178, duomo di Parma); non attribuibili con certezza sono i rilievi del portale mediano della facciata di Sant'Andrea a Vercelli (1225 circa). 

\Antelào Monte (3.264 m) del Cadore, nelle Alpi Orientali (Dolomiti d'Ampezzo). 

\antélice Prolungamento verso il capo dell'elice, la parte più esterna del padiglione auricolare. 

\antèlio, sm. Fenomeno luminoso che produce un'immagine bianca, quella del Sole, sul cerchio parelico, in direzione opposta a quella dell'astro. È facilmente visibile ad alta quota, in quanto la superficie ricoperta di neve e l'atmosfera formano una specie di sistema ottico che crea l'immagine del Sole, osservabile insieme al Sole stesso. 

\antelucàno, agg. Che precede la luce del giorno. ~ buio, notturno. <> diurno, crepuscolare. 

\antemàrcia, agg. e sm. Che, chi era iscritto al partito fascista prima della marcia su Roma del 28 ottobre 1922. 

\Antèmio Procòpio (?-Roma 472) Imperatore romano d'occidente dal 467 al 472, genero di Marciano. Il genero Ricimero lo assediò e lo uccise a Roma. 

\antemuràle, sm. 1 Opera di difesa esterna di un porto, per ripararne l'imboccatura dalle onde provenienti dal largo. 2 Fortezza o luogo periferico di difesa contro aggressioni o invasioni, posto ai confini di uno stato. 

\antenàto, sm. Progenitore. ~ avo. <> discendente. 
 X   sm. forefather, ancestor. 
 @   lat. ante natus noto prima. 

\anténna, sf. 1 Asta usata per l'armo di vele latine (o vele triangolari), che si monta sull'albero in posizione inclinata verso poppa.  Palo di varia lunghezza che serve a reggere bandiere, stendardi e altri segnali.  Elemento verticale portante dei ponteggi provvisori o d'incastellature per sollevamento di pesi.  In zoologia è l'appendice articolata di cui sono dotati gli Artropodi antennati (Crostacei, Miriapodi, Insetti); di solito è un organo di tatto e di olfatto; in alcuni Crostacei funge da organo di locomozione in acqua.  Dispositivo che irradia (antenna trasmittente) o raccoglie (antenna ricevente) onde elettromagnetiche, il cui primo esemplare fu inventato nel 1895 dal russo Aleksandr Popov. Le antenne sono omnidirezionali o isotropiche quando irradiano o raccolgono l'energia uniformemente e in tutte le direzioni, direzionali o direttive quando ricevono o trasmettono energia maggiore da una direzione, come le antenne Yagi che ricevono programmi televisivi. Le antenne possono avere forme diverse, ma sono fondamentalmente costituite da un'asta o un filo metallico con lunghezza commisurata alla lunghezza d'onda, che è inversamente proporzionale alla frequenza che si desidera ricevere o trasmettere. In pratica, la lunghezza dell'antenna è normalmente pari a metà (dipoli a mezz'onda), a un quarto (semidipoli) oppure a multipli della lunghezza d'onda. La forma di un'antenna è invece strettamente legata al particolare utilizzo che si intende farne. Esistono pertanto antenne a elica, a stilo (utilizzate soprattutto in connessione ad apparecchiature mobili), a telaio (usate quasi esclusivamente come radiogoniometri), a tromba (utilizzate per le microonde), rombiche (caratterizzate da una banda passante molto ampia) e paraboliche (adatte alla trasmissione e ricezione via satellite), oltre alle già citate antenne Yagi che affollano i tetti delle abitazioni.
 X   sf. 1 (radio, TV) antenna, aerial. 2 (naut.) yard. 3 (zool.) feeler.

\antennàle, sm. Lato della vela che è fissato, a seconda del tipo di imbarcazione, all'antenna o all'albero.   +  

\antennària, sf. Genere di piante erbacee della famiglia delle Composite, tipiche delle regioni temperate e artiche e caratterizzate da foglie biancastre e fiori bianchi o rosati disposti in capolini. 

\Antennàti Gruppo di Artropodi muniti di antenne e di piedi articolati almeno nel secondo segmento del capo. ~ mandibolati. 

\antennìsta, sm. Chi installa o ripara antenne televisive. 
 X   sm. aerial fitter. 

\Antènore (arte) (Seconda metà del VI sec. a. C.) Scultore greco. Operò ad Atene, probabilmente in qualità di scultore ufficiale della fazione avversaria al tiranno Pisistrato. Tra le opere il gruppo bronzeo dei Tirannicidi (andato perduto) e Kore (ca. 520, Atene, Museo dell'Acropoli). 

\Antènore (mitologia) Eroe troiano. Fu accusato di tradimento per aver consigliato di restituire Elena a Menelao. Giunse così in Italia, dove fondò la città di Padova. 

\antepagméntia Cornici di legno e terracotta che venivamo applicate alle testate delle travi del tetto. 

\antepórre, v. tr. Porre avanti; preferire. ~ preporre. <> posporre. 
 X   v. tr. to put before, to place before. 
 @   lat. anteponere, comp. da ante davanti + ponere porre. 

\anteposizióne, sf. L'anteporre; l'essere anteposto. 

\anteprìma, sf. Presentazione di uno spettacolo prima della rappresentazione pubblica. 
 X   sf. preview. 
 @   da ante-+ prima. 

\antèra, sf. Porzione terminale dello stame dei fiori, in cui si forma il polline.   +  

\anterìdio, sm. Organo sessuale all'interno del quale si formano i gameti maschili. Gli anteridi sono propri delle Briofite, delle Felci, di alcune Alghe e di molti Funghi.   +  

\anterióre, agg. 1 Posto davanti. ~ antistante. 2 Che precede nel tempo. ~ antecedente. <> successivo. 
 X   agg. 1 (davanti) front. 2 (avvenimenti) preceding, previous, former. 

\anteriorità, sf. L'essere anteriore in ordine cronologico o logico. 

\anteriorménte, avv. 1 Davanti. 2 Prima, in precedenza. ~ antecedentemente. 

\Anterìvo (in ted. Altrei) Comune in provincia di Bolzano (395 ab., CAP 39040, TEL. 0462). 

\Àntero (?-Roma 236) Santo, papa nel 235 e 236. 

\anterozòide, sm. Gamete maschile che si forma all'interno dell'anteridio. 

\antesfòrie Nell'antica Grecia e nella Magna Grecia erano feste floreali in onore di Proserpina che venne rapita da Plutone mentre coglieva fiori. 
 @   dal greco ánthos fiore e phérein portare. 

\antèsi, sf. Schiusura del bocciolo durante la fioritura. 

\antesignàno, sm. Chi per primo abbraccia idee nuove o è il precursore di un movimento. ~ precorritore. <> seguace. 
 X   sm. precursor, forerunner. 

\antestèrie Feste agricole e familiari dell'antica Grecia, celebrate in onore di Dioniso. Ad Atene duravano dall'11 al 13 del mese di antesterione. 

\antesterióne, sm. Ottavo mese dell'anno ateniese, compreso tra febbraio e marzo. 

\antesubbiètto, sm. In filosofia, ciò che procede cronologicamente o logicamente il soggetto. 

\Antey Saint André Comune in provincia di Aosta (510 ab., CAP 11020, TEL. 0166). 

\anthem, sm. invar. Composizione religiosa basata su traduzioni libere di testi biblici, caratteristica della chiesa anglicana. 

\anthurium, sm. invar. Genere di piante tropicali americane della famiglia delle Aracee. 

\antiabbagliànte, agg. e sm. Si dice si struttura o dispositivo atto a evitare l'abbagliamento. 

\antiabortìsta, agg., sm. e sf. Che, chi è contrario all'aborto. 
 X   agg., sm. e sf. anti-abortionist. 

\antiacustìco, agg. Che attutisce i rumori. 

\antiaèrea, sf. L'insieme delle misure e dei mezzi difensivi atti a contrastare le incursioni aeree. 

\antiaèreo, agg. Atto a contrastare le incursioni aeree. 

\antiaggregànte piastrìnico, sm. Farmaco impiegato nelle vasculopatie per protezione da episoidi trombotici.
 X   sm. antiplatelet drug.

\antialcàlino, agg. e sm. Acidificante. 

\antialcòlico, agg. Che combatte l'alcolismo. 

\antialisèo, sm. Controaliseo. 

\antiallèrgico, agg. e sm. Detto di farmaco che combatte le allergie. 

\antialóne, agg. e sm. Dello strato che viene posto tra il supporto di una pellicola e le emulsioni fotografiche al fine di evitare la formazione di aloni. 

\antiandrògeno, agg. e sm. Composto di sintesi in grado di inibire la sintesi di ormoni androgeni o di combatterne l'azione. 

\antiappannànte, agg. e sm. Si dice di sostanza o dispositivo che impedisce l'appannamento dei vetri. 
 X   agg. demisting. sm. demister. 

\Antiappennìno Sistema montuoso di altezza modesta che contorna i versanti della catena appenninica (Preappennino). Prevalentemente di origine vulcanica, si distingue in Antiappennino toscano, laziale, campano e adriatico. L'Antiappennino toscano comprende le Alpi Apuane, i monti del Chianti, le colline Metallifere, il Civitello e l'Argentario. L'Antiappennino laziale è costituito dai monti Volsini, Cimini, della Tolfa, Sabatini, Lepini, Ausoni, Aurunci e dai colli Albani. L'Antiappenino campano comprende il gruppo di Roccamonfina, del Vesuvio e i Campi Flegrei. L'Antiappennino adriatico comprende i rilievi del Gargano e i tavolati del Salentino e di Taranto. 

\antiàrco, sm. Lega metallica con la funzione di ostacolare la formazione dell'arco elettrico nelle apparecchiature elettriche. 

\antiariète, sm. Dispositivo posto nelle canalizzazioni al fine di attutire il colpo d'ariete provocato dall'onda di sovrapressione derivante da una modificazione repentina della velocità del liquido. 

\antiatòmico, agg. 1 Atto a difendere dalle armi atomiche. 2 Che si oppone all'uso delle armi atomiche. 
 X   agg. 1 anti-nuclear. 2 (rifugio) fallout shelter, nuclear shelter. 

\antiàtomo, sm. Atomo teorico composto di "antimateria" (è costituito da un antinucleo attorno al quale ruota una nube di antielettroni di carica positiva). 

\antibàcchio, agg. e sm. (pl. m.-chi) Piede a tre sillabe, delle quali le prime due lunghe e la terza breve. 

\antibàgno, sm. Ambiente che separa il bagno dal resto della casa. 

\antibécco, sm. Sporgenza in legno o in muratura messa a monte della pila di un ponte per proteggerla dalla corrente dell'acqua e dagli oggetti trascinati da essa. 

\Antibes Città della Francia meridionale (63.000 ab.), sulla Costa Azzurra, nel dipartimento delle Alpes-Maritimes, presso il capo d'Antibes; è uno dei più famosi centri balneari della Francia. Oltre all'industria turistica, sono sviluppate la floricoltura e la lavorazione di ceramiche. Colonia greca (Antipolis), subì la dominazione romana; il castello (XIV-XV sec.) è sede del museo Grimaldi (antichità greco romane, pitture e ceramiche di Picasso). 

\antibiogràmma, sm. Esame che valuta la sensibilità di un ceppo batterico nei confronti di un certo antibiotico. 

\antibiòsi, sf. Attività di alcuni microrganismi di ostacolare lo sviluppo e la proliferazione di altri. 

\antibiòtico, agg. e sm. Sostanza chimica prodotta da microrganismi, capace di inibire la crescita di altri microrganismi (azione batteriostatica) o di distruggerli (azione battericida). Viene prodotto anche per sintesi o modificando la struttura chimica dei componenti naturali. La sfera d'azione antimicrobica di un determinato antibiotico, si chiama spettro antibiotico. Il primo antibiotico conosciuto e impiegato per usi terapeutici fu la penicillina, scoperta da A. Fleming nel 1928. Fu introdotto intensivamente in Inghilterra a partire dal 1941. Si classificano antibiotici battericidi (che uccidono i batteri) e batteriostatici (che ne rallentano la moltiplicazione). L'azione degli antibiotici sui batteri si esercita sia a livello della parete cellulare sia del nucleo e del suo patrimonio riproduttivo. 
 X   agg. e sm. antibiotic. 

\antibioticoterapìa, sf. Cura di infezioni batteriche per mezzo di antibiotici. 

\antiblàstico, agg. Funzione inibitoria di alcune sostanze nei confronti di batteri ed elementi cellulari. 

\Antìbo, Salvatóre (Palermo 1962-) Mezzofondista. Conquistò il terzo posto agli europei del 1986 e il secondo alle olimpiadi del 1988 nei 10.000 metri; medaglia d'oro nei 5.000 e 10.000 m agli europei del 1990; primatista italiano dei 5.000 m (13'05''59) e dei 10.000 m (27'16''50). 

\anticàglia, sf. 1 Oggetto antico, pezzo d'antiquariato. 2 Uso o costume antiquato. 3 Oggetto vecchio o passato di moda. 

\anticaménte, avv. In tempi antichi. ~ un tempo. <> attualmente. 

\anticàmera, sf. 1 La prima stanza di un appartamento o di un ufficio, sala di attesa. ~ atrio. 2 Attesa. ~ inizio, premessa. 
 X   sf. 1 anteroom, hall. 2 (albergo) lobby. 

\anticàncro, agg. invar. Destinato a prevenire o combattere il cancro. 

\anticarcinogenètico, agg. Sostanza capace di contrastare lo sviluppo di una neoplasia. 

\anticàrie, agg. e sm. invar. Sostanza destinata a prevenire o combattere la carie. 

\anticarrèllo, sm. Piastra con i comandi che viene montata sulla parte anteriore del carrello di un tornio parallelo. 

\anticàrro, agg. invar. Che serve a impedire l'avanzata dei carri armati. 

\anticatarràle, agg. e sm. Farmaco o altro medicamento che combatte il catarro. 

\anticàtodo, sm. Placca posta all'interno di un tubo a vuoto al fine di arrestare i raggi catodici. Di solito gli anticatodi sono di metallo. 

\antìchi Stàti italiàni 1 Gli stati in cui era divisa l'Italia prima dell'unificazione. 2 In filatelia è l'insieme degli stati italiani che emisero francobolli tra il 1850 e il 1870. 

\antichìsta, sm. e sf. Studioso di storia antica, in particolare greca e romana. 

\antichità, sf. 1 L'essere antico. 2 L'età antica. 3 Al plurale, oggetti antichi. ~ vestigia. 
 X   sf. 1 antiquity. 2 (oggetti antichi) antiques. 

\Antichità di Roma Opera di poesia di J. du Bellay (1558). 

\Antichità giudaiche Opera di storia di Giuseppe Flavio (I sec.). 

\Antichità romane Opera di storia di Dionigi di Alicarnasso (I sec. a. C.). 

\anticiclogènesi, sf. Insieme dei processi di formazione di un anticiclone. 

\anticiclóne, sm. Area di alta pressione atmosferica al centro di un'area di pressione minore. Le caratteristiche meteorologiche sono opposte a quelle del ciclone; il moto dell'aria è ascendente, il cielo, per effetto dei venti, è generalmente sereno, le temperature sono alte in estate e molto basse nella stagione invernale. 
 X   sm. high, anticyclone. 

\anticiclònico, agg. Di un anticiclone. 

\Antìcidi Famiglia di Insetti Coleotteri di piccole dimensioni comprendente circa 2.500 specie. 

\anticipànte, agg. Di un fenomeno periodico che si presenta a intervalli sempre più ravvicinati. 

\anticipàre, v. tr. 1 Fare qualcosa prima del tempo stabilito. <> posticipare. 2 Pagare una somma prima della scadenza. gli anticipò parte della spesa. 3 Dare informazioni ufficiose. ~ preannunciare. 4 Precedere. ~ precorrere. <> seguire. 
 X   v. tr. 1 (prevenire) to anticipate, to bring forward. 2 (denaro) to pay in advance, to advance. 
 @   lat. anticipare, comp. da ante prima + capare prendere. 

\anticipataménte, avv. Con anticipo. 
 X   avv. beforehand, in advance. 

\anticipàto, agg. Fatto, dato o ricevuto prima del tempo stabilito. 

\anticipatóre, sm. Chi anticipa, chi precorre i tempi. 

\anticipazióne, sf. 1 L'anticipare, essere anticipato. 2 Somma di denaro anticipata. 3 Previsione. ~ anteprima. 4 Nota o gruppo di note emesse in anticipo rispetto all'accordo di appartenenza. 
 X   sf. 1 anticipation. 2 (denaro) advance. 3 (notizie) advance information. 
Nella filosofia stoica ed epicurea è il processo di formazione spontanea e anticipata dei concetti di specie e genere elaborati dalla mente prima di percepire il particolare. Per Bacone era un concetto di generalizzazione opinabile. In Kant l'anticipazione della percezione indica il secondo gruppo dei principi sintetici a priori dell'intelletto. 
Anticipazione bancaria 
Contratto con cui una banca si impegna a tenere a disposizione del cliente un capitale su prestazione di garanzia su titoli o merci. 

\antìcipo, sm. 1 Anticipazione, tempo anticipato. <> ritardo. giunse con molto anticipo. 2 Versamento anticipato di denaro. il falegname esigeva un anticipo su un lavoro di quell'entità
 X   sm. 1 anticipation. 2 (denaro) advance. 
 @   deriv. da anticipare

\anticlepsìdra, sf. Solido geometrico ottenuto togliendo a un cilindro di diametro uguale all'altezza i due coni aventi per basi le basi del cilindro e per vertice il punto medio dell'asse del cilindro. 

\anticlericàle, agg., sm. e sf. Che, chi si oppone all'influenza del clero nella vita politica, sociale. 

\anticlìmax, sm. Procedimento stilistico consistente nel passare, in una frase, da una gradazione ascendente a una discendente dell'enunciato. 

\anticlinàle, agg. e sm. Di una piega in cui gli strati sono convessi e posti in modo da avere i più antichi nel nucleo. 

\anticlòro, sm. Sostanza atta a eliminare l'eccesso del cloro o degli ipocloriti usati per candeggiare i tessuti. 

\antìco, agg. e sm. agg. 1 Risalente a tempi remoti. ~ vetusto. <> recente. le antiche tradizioni mai perdute. 2 Di vecchia data. ~ sorpassato. <> d'oggi. 
sm. pl. Uomo appartenente alla civiltà antica. 
 X   agg. 1 ancient. 2 (oggetto) antique. 
 @   lat. antiquus, deriv. da ante prima. 

\Antico Testamento La prima parte della Bibbia è chiamata dai cristiani Antico Testamento e consta di libri scritti in ebraico e aramaico prima della venuta di Cristo (ca. XI secolo a. C.-ca. II secolo a. C.), che sono sacri per gli ebrei e per tutte le confessioni cristiane. 
In particolare, fanno parte dell'Antico Testamento: 
1. La Legge (in ebraico Torah), cioè Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio (questi libri vennero chiamati, nella traduzione greca, Pentateuco, cioè cinque rotoli); 
2. I Profeti (in ebraico Nebi'im), cioè i libri che riferiscono l'attività dei profeti (Giosuè, Giudici, Samuele 1 e 2, Re 1 e 2, Isaia, Geremia, Ezechiele, Osea, Gioèle, Amos, Abdìa, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia); 
3. Gli Scritti (in ebraico Ketubim), cioè Salmi, Giobbe, Proverbi, Rut, Cantico, Qoèlet o Ecclesiaste, Lamentazioni, Ester, Daniele, Esdra, Neemia, Cronache 1 e 2) 
A questi tre gruppi di libri, detti protocanonici, i cattolici e gli ortodossi aggiunsero, in un secondo tempo, anche alcuni libri, scritti in greco, detti deuterocanonici (Ester greco, Tobia, Giuditta, Primo e secondo libro dei Maccabei, Sapienza, Siracide o Ecclesiastico, Baruc, Lettera di Geremia, supplementi al libro di Daniele). 
L'Antico Testamento occupa un posto importantissimo nella storia del Cristianesimo, dell'Ebraismo e dell'Islam; è un monumento di storia e letteratura scritto nell'arco di più di un millennio. 

\anticoagulànte, agg. e sm. Sostanza che ritarda o impedisce la coagulazione del sangue. 

\anticodóne, sm. Tripletta di nucleotidi con i quali l'acido nucleico t-RNA riconosce il codone presente sull'm-RNA. 

\Antìcoli Corràdo Comune in provincia di Roma (940 ab., CAP 00022, TEL. 0774). 

\anticolinesteràsico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Di sostanza in grado di inibire la colinesterasi causando così un blocco o un rallentamento della conduzione nervosa. 

\anticollisióne, agg. invar. Di dispositivo che serve per evitare le collisioni di aeromobili in volo. 

\anticomunìsmo, sm. Atteggiamento contrario, ostile al comunismo. 

\anticomunìsta, agg., sm. e sf. Che o chi si oppone al comunismo. 

\anticoncezionàle, agg. e sm. Contraccettivo. ~ antifecondativo. 
 X   agg. e sm. contraceptive. 

\anticonformìsmo, sm. Atteggiamento di rifiuto delle idee correnti. 

\anticonformìsta, sm. e sf. Chi pensa o si comporta in modo opposto alle opinioni e ai costumi correnti. ~ controcorrente. <> tradizionalista. 
 X   sm. e sf. nonconformist. 

\anticonformìstico, agg. Proprio dell'anticonformismo. 

\anticongelànte, agg. e sm. Sostanza che, aggiunta a un liquido, ne abbassa il punto di congelamento. ~ antigelo. 

\anticongiuntùrale, agg. Relativo ai mezzi atti a contrastare una determinata congiuntura economica. 

\anticonvulsivànte, agg. e sm. 1 Di farmaco che calma o impedisce le convulsioni. ~ anticonvulsivo. 2 Di farmaco che contrasta le convulsioni epilettiche. 

\anticonvulsìvo, agg. Anticonvulsivante. 

\anticorodàl, sm. invar. Nome commerciale di una lega di alluminio che viene in genere utilizzata in seguito a un trattamento termico di bonifica. 

\anticòrpo, sm. Proteina del gruppo delle gammaglobuline, che si forma nel sangue quando in esso penetra, spontaneamente o per iniezione artificiale, un antigene, cioè la sostanza proteica che provoca la formazione di specifici anticorpi che, una volta formati, reagiscono con l'antigene non appena questo penetra una seconda vota nell'organismo. Gli anticorpi vengono liberati nel sangue dai linfociti B quando raggiungono lo stadio differenziativo terminale di plasma cellulare. 
 X   sm. antibody. 

\anticorrosìvo, agg. e sm. Di sostanza che impedisce la corrosione. 

\anticostituzionàle, agg. Che è contrario alla costituzione dello stato. 
 X   agg. unconstitutional. 

\antìcresi, sf. Contratto col quale un debitore, o una terza persona per lui, mette a disposizione del creditore un immobile a garanzia del credito, concedendogli di percepire i frutti sia a estinzione degli interessi maturati sia in conto dei capitali impiegati. 

\anticrìmine, agg. invar. Diretto a prevenire o combattere il crimine e la criminalità. 
 X   agg. anticrime. 

\anticrìsto, sm. 1 Personificazione apocalittica della brutale rivolta mondana a Cristo e al suo vangelo di pace. 2 Ogni oppositore di Cristo o della chiesa. 

\anticrittogàmico, agg. e sm. Detto di composto chimico usato per combattere le crittogame parassite delle piante. ~ pesticida. 
 X   agg. anticryptogamic. sm. fungicide. 

\anticucìna, sf. Piccolo ambiente che separa la cucina dal resto della casa. 

\antidàta, sf. Data anteriore rispetto a quella giusta, apposta illegittimamente in atti pubblici o scritture private. 

\antidatàre, v. tr. Retrodatare. 
 X   v. tr. to backdate. 

\antidemocràtico, agg. e sm. Che, chi è contrario alla democrazia. 
 X   agg. undemocratic. 

\antidepressìvo, agg. e sm. Farmaco che agisce contro la depressione. 
 X   agg. e sm. antidepressant. 

\antiderapànte, agg. Di pneumatico che serve a impedire lo slittamento. 

\antidetonànte, agg. e sm. Additivo chimico che, aggiunto al carburante, permette di evitare la detonazione delle miscele nell'interno del cilindro di un motore a combustione interna, innalzando il rapporto di compressione. 

\antideutóne, sm. In fisica, nucleo di antimateria costituito da un antiprotone e un antineutrone.

\antidiaforètico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Di farmaco che blocca o rallenta la secrezione del sudore. 

\antidiarròico, agg. e sm. Farmaco che combatte la diarrea. 

\antidiftèrico, agg. Di rimedio per prevenire e combattere la difterite. 

\antidiluviàno, agg. 1 Che esisteva prima del diluvio universale. ~ preistorico. 2 Antiquato. ~ superato. <> attuale. 

\antidiurètico, agg. Sostanza capace di ridurre la produzione di urina. 

\antidìvo, sm. Personaggio che, pur essendo molto popolare, rifugge da atteggiamenti divistici. 

\antidivorzìsmo, sm. Atteggiamento contrario al divorzio o alla legislazione che lo consente. 

\antidogmatìsmo, sm. La posizione di chi avversa il dogmatismo. 

\antidolorìfico, agg. e sm. Farmaco che attenua o elimina il dolore. 
 X   agg. e sm. analgesic. 

\antidòping, agg. e sm. invar. Controllo con cui, mediante analisi chimiche dei liquidi organici, si accerta se un atleta o un animale ha assunto droghe o stimolanti vietati. 

\antìdoro, sm. Nella chiesa ortodossa, pane benedetto che viene distribuito alle persone che non si comunicano. 

\antidotìsmo, sm. Proprietà, propria di particolari sostanze, di impedire l'azione tossica esercitata da altre sostanze. 

\antìdoto, sm. 1 Sostanza che neutralizza l'azione di un veleno. ~ contravveleno. 2 Rimedio. ~ panacea. 
 X   sm. antidote. 

\antidròga, agg. invar. Diretto a combattere l'uso e il commercio clandestino degli stupefacenti. 

\antidumping, agg. invar. Di politica economica tesa a scansare i danni del dumping effettuato da altri paesi. 

\antieconòmico, agg. Contrario alle leggi, ai principi dell'economia; svantaggioso. 

\Anti-Edipo, L' Opera di psicologia di G. Deleuze (con F. Guattari) (1972). 

\antielettróne, sm. Particella avente stessa massa e spin dell'elettrone, ma carica elettrica positiva. ~ positrone. 

\antièlio, sm. Antiatomo dell'elio avente il nucleo formato da due antiprotoni e da un antineuroni. 

\antielmìntico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Di medicamento che combatte vermi o elminti che si sono insidiati nell'organismo. 

\antiemètico, agg. e sm. Farmaco atto a prevenire o a far cessare il vomito. 

\antiemorràgico, agg. e sm. Farmaco che previene o arresta le emorragie. 

\antienzìma, sm. Sostanza che contrasta l'attività enzimatica del sangue successiva all'introduzione di un enzima nell'organismo. 

\antiepilèttico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Di farmaco utilizzato nel trattamento dell'epilessia. 

\antiestètico, agg. Non rispondente a criteri di un certo gusto o di una certa estetica. ~ pacchiano. 

\antiestrògeno, agg. e sm. Di farmaco non steroideo che contrasta gli estrogeni. 

\antifading, sm. invar. Apparato posto in un ricevitore per ponte radio allo scopo di impedire le variazioni di ricezione. 

\antifascìsmo, sm. Movimento italiano contrario al fascismo, al quale gli esponenti diedero voce sia in parlamento sia attraverso organi di stampa, nel periodo compreso tra gli anni 1922-1924; la matrice, originariamente socialista e comunista, si allargò anche all'ideologia cattolica e liberale dopo l'assassinio di Matteotti (1924); dopo tale fatto l'antifascismo assunse carattere di clandestinità. All'estero, l'opposizione venne condotta da socialisti e repubblicani; nel 1927 nacque in Francia (Parigi) la Concentrazione antifascista mentre in Italia fu espressa dai comunisti, dal movimento Giustizia e Libertà (fondato nel 1929) e da intellettuali guidati da Benedetto Croce. Le prime affermazioni militari antifasciste, si ebbero durante la guerra di Spagna del 1937. Quando il paese entrò in guerra, l'antifascismo si fece sempre più compatto e, dopo l'8 settembre del 1943, si identificò con l'azione partigiana (Resistenza) e con i CLN (Comitati di liberazione nazionale). Queste organizzazioni e i rinati partiti formarono nel 1944 il governo guidato da Bonomi. A partire dal 1945 l'antifascismo ebbe un ruolo di controllo sia sui tentativi di neoformazioni fasciste, sia sulla politica antidemocratica dello stato. 

\antifascìsta, agg., sm. e sf. Che, chi è o è stato contrario al fascismo. 

\antifebbrìle, agg. e sm. Antipiretico. 

\antifecondatìvo, agg. e sm. Metodo impiegato per impedire la fecondazione della donna e quindi il concepimento; viene anche detto anticoncezionale. I metodi anticoncezionali possono essere meccanici sia maschili (profilattico) sia femminili (spirale endouterina, diaframma), farmacologici (pillola), chirurgici (chiusura delle tube e vasectomia). Tra i metodi naturali, sono da ricordare quello della temperatura basale, di Ogino-Knaus, di Billings. ~ anticoncezionale. 

\antifemminìsmo, sm. Atteggiamento di chi è contrario al femminismo. 

\antifemminìsta, agg. e sm. Che, chi è contrario al femminismo. 

\antiferromagnetìsmo, sm. Tipo di magnetismo caratteristico di certi ossidi di metalli e di non metalli, di alcuni fluoruri e del cloruro di rame. 

\antiflogìstico, agg. e sm. Termine medico che designa ciò che inibisce un processo infiammatorio. 

\antìfona, sf. 1 Canto a cori alternati di un salmo. 2 Nella liturgia cristiana, il brano che precede l'intonazione di un salmo e che viene ripetuto alla fine di questo. 3 Il senso più o meno coperto di un discorso. ~ allusione. 4 Premessa immancabile, monotona, ripetuta a ogni argomento. ~ lungaggine. 
 @   lat. mediev. antiphona, dal greco antìphonos che suona in risposta. 

\Antifona, L' Dramma in versi di D. Barnes (1958). 

\antifonàrio, sm. Libro che raccoglie le antifone e anche libro che contiene tutti i canti dell'ufficio divino e della messa. 

\Antifónte (Ramnunte 480 ca.-Atene 411 a. C.) Politico greco di Ramnunte. Fu promotore del colpo di stato dei quattrocento (411) e alla caduta di questo fu giustiziato. Compose tre orazioni e dodici esercitazioni. 

\antifórfora, agg. invar. Che combatte la forfora. 

\antìfrasi, sf. Uso di un'espressione con significato opposto a quello proprio. 

\antifràstico, agg. Relativo all'antifrasi; che ha valore di antifrasi. 

\antifùrto, agg. e sm. invar. Dispositivo destinato a impedire un furto o a segnalarne il tentativo. 
 X   sm. anti-theft device, burglar alarm. 

\ànti-G, agg. invar. Che si oppone agli effetti dell'accelerazione di gravità. 
 @   composto da anti contro e g simbolo dell'accelerazione di gravità. 

\antigàs, agg. invar. Dispositivo precauzionale o protettivo contro l'azione dei gas nocivi. 

\antigèlo, agg. e sm. invar. Anticongelante. 
 X   agg. e sm. antifreeze, deicer. 

\antìgene, sm. Sostanza che produce lo sviluppo di anticorpi in un organismo. Gli antigeni possono essere sostanze estranee all'organismo, come virus e batteri, oppure molecole che fanno parte dell'organismo stesso (autoantigeni). In quest'ultimo caso, gli anticorpi prodotti vengono chiamati autoanticorpi. 
Antigene Australia 
Antigene così definito perché individuato la prima volta in un aborigeno australiano; si ritrova quasi costantemente nel sangue di persone affette da epatite virale di tipo B e più raramente in soggetti clinicamente sani, nei quali si pensa abbia il significato di infezione latente. 
Antigene carcinoembrionario 
Antigene prodotto in condizioni normali durante la vita intrauterina da vari tessuti fetali, non è poi più presente nel sangue delle persone adulte. Ricompare in concomitanza con alcuni tumori (carcinomi); tuttavia anche una grande varietà di malattie non neoplastiche, come quelle polmonari croniche e la cirrosi epatica, determinano una variazione dell'antigene. 

\antigenoterapìa, sf. Somministrazione di antigeni all'organismo nell'ambito di una cura medica. 

\antighiàccio, agg. e sm. invar. Di un procedimento o del mezzo utilizzato per impedire la formazione di ghiaccio sugli aeromobili. 

\antigiènico, agg. Contrario alle norme igieniche. ~ insalubre. <> salutare. 

\Antignàno Comune in provincia di Asti (992 ab., CAP 14010, TEL. 0141). 

\Antìgone Personaggio mitologico nato dall'unione incestuosa di Edipo con la madre Giocasta che accompagnò il padre esule e cieco a Colono. Quando suo fratello Polinice morì, gli diede sepoltura benché il tiranno di Tebe, Creonte, ne avesse negato il permesso; per punizione fu condannata a essere sepolta viva in una caverna, dove si tolse la vita. Sul suo cadavere si uccise il fidanzato Emone, figlio di Creonte. 
Antigone 
Tragedia di Sofocle (443-442 a. C.). 
Antigone 
Tragedia di V. Alfieri (1776). 
Antigone 
Dramma di J. Anouilh (1944). 

\Antìgono Nome di sovrani. 
Antigono I Gonata 
(276-239 a. C.) Re di Macedonia, figlio di Demetrio Poliorcete. Durante il suo regno riuscì a far risplendere la vitalità culturale e a rafforzare l'esercito nonostante le continue pressioni di traci, illiri e galati, dei suoi rivali come Pirro, e tenendo testa alle mire autonomistiche delle leghe etolica e achea. 
Antigono II Dosone 
(263-301 a. C.) Reggente e tutore del futuro Filippo V dal 229, fu re di Macedonia dal 227 al 221 a. C. Strinse un'alleanza contro Sparta con Arato di Sicione, vinse il re spartano Cleomene a Sellasia (222) e ristabilì così il dominio macedone sulla Grecia. 
Antigono Mattatia 
(?-37 a. C.) Ultimo dei Maccabei, fu re di Giudea dal 40 al 37 a. C. Fu abbattuto da Erode con l'appoggio dei romani e fu fatto uccidere da Antonio. 

\Antìgono Monoftàlmo (382-301 a. C.) Generale macedone. Nel 323, alla morte di Alessandro Magno, al comando delle truppe in Asia tentò di riunificare l'impero provocando l'ira degli altri diadochi. Nel 306 si proclamò re, ma nel 301 fu sconfitto e ucciso a Ipso. 

\Antigòrio Valle del Piemonte, nella provincia di Novara. 

\antìgrafo, agg. e sm. Di un manoscritto che la copia di un altro. 

\antigràndine, agg. invar. Relativo ai mezzi e ai metodi atti a prevenire la caduta della grandine. 

\Antigua e Barbuda Stato indipendente del Commonwealth, nelle isole Sottovento, costituito dalle isole di Antigua (280 km2), Barbuda (160,5 km2) e dalla disabitata Redonda (1,5 km2). Antigua è piuttosto arida, mentre Barbuda è ricca di vegetazione e di corsi d'acqua. La capitale è St. John's (30.000 ab., su Antigua). La lingua ufficiale è l'inglese. L'economia si basa soprattutto sul turismo, sull'agricoltura (ortaggi, cotone e canna da zucchero) e sulla pesca. Distillerie di rhum e industria petrolchimica. Scoperta da Cristoforo Colombo nel 1493, indipendente dal 1981. 
Abitanti-66.000 
Superficie-442 km2 
Densità-149,3 ab./km2 
Capitale-Saint John's 
Governo-Stato indipendente nell'ambito del Commonwealth 
Moneta-Dollaro dei Caraibi orientali 
Lingua-Inglese, creolo-inglese 
Religione-Anglicana, protestante, cattolica 

\antiHIV, sm. invar. Ricerca degli anticorpi del virus HIV effettuata con svariate metodologie sierologiche. 

\antiidrico, agg. Sostanza che diminuisce la produzione di sudore. 

\Antìlle Arcipelago dell'America centrale che snoda le sue numerose isole a partire dalla Florida fino al Venezuela, formando un enorme arco naturale di 4.700 km che segna il confine tra Atlantico e mar dei Caraibi. Montuoso e di origine vulcanica, si divide in tre gruppi che sono le Bahama, le Grandi Antille e le Piccole Antille. Le maggiori sono Cuba, Giamaica, Puerto Rico e Hispaniola che presentano i rilievi più alti, fino a 3.000 m. Nelle Piccole Antille vi sono le isole Sottovento, Sopravvento, Trinidad, Tobago e Barbados. Le Bahama sono di origine corallina e si sono sviluppate sullo zoccolo del continente americano. Il clima è tropicale e influenzato dalle correnti oceaniche e dagli alisei. Violenti uragani si formano nella stagione estiva e le forti precipitazioni sviluppano una vegetazione lussureggiante. 
 X   sf. West Indies. 

\Antìlle olandési Unità amministrativa autonoma dei Paesi Bassi che comprende nelle isole Sottovento Curaçao e Bonaire e nelle isole Sopravento Saba, Sint Maarten (solo per la parte meridionale, quella settentrionale è francese) e Sint Eustatius nel gruppo delle Piccole Antille per una superficie totale di 800 km2. Capoluogo è Willemstad, lingua ufficiale l'olandese. L'attività agricola è concentrata sulla produzione di agrumi, dalle quali si ottiene il famosissimo liquore Curaçao; l'industria petrolchimica e il turismo sono le altre risorse economiche di un certo interesse. 

\Antìllo Comune in provincia di Messina (1.279 ab., CAP 98030, TEL. 0942). 

\antilocàle, agg. e sm. Di dispositivo dell'apparecchio telefonico, detto anche circuito antilocale, che serve per evitare il passaggio delle correnti modulate prodotte dal microfono del ricevitore. 

\antilocàpra, sf. Mammifero (Antilocapra antilocapra) della famiglia degli Antilocapridi e dell'ordine degli Artiodattili. Dotata di corna biforcute lunghe sino a 30 cm, vive nelle zone aride dell'America del Nord. Si nutre di vegetali.   +  

\Antìloco Mitico eroe dell'Iliade, figlio di Nestore, ucciso da Memmone sotto le mura di Troia. 

\antilogarìtmo, sm. Funzione inversa del logaritmo; dato un numero N, è il numero di cui N è il logaritmo; equivale all'elevamento a potenza. 

\antilogìa, sf. Contraddizione tra due passi di un'opera, due idee filosofiche o due opinioni che uno stesso autore esprime in opere diverse. 
 @   dal greco antí contro e lógos discorso. 

\antìlope, sf. Nome di molti Mammiferi Artiodattili, ascritti alla famiglia dei Bovidi. Di forme eleganti e molto agile, vive nelle savane e nelle pianure dell'Africa. L'antilope cervicapra (Antilope cervicapra) è l'unica esponente della sottofamiglia degli Antilopini; si ritrova soprattutto nelle zone pianeggianti di India e Pakistan, dove vive in branchi di 30-40 esemplari.   +     +  
 X   sf. antelope. 
Antilope nera 
Mammifero (Hippotragus niger) della famiglia dei Bovidi e dell'ordine degli Artiodattili. Di colore nero brillante, possiede corna che arrivano a misurare 173 cm. Vive in boschi ricchi d'acqua dell'Africa sudorientale. 

\Antimachiavelli Opera politica di Federico II di Prussia (1739). 

\antimàfia, agg. invar. Finalizzato a combattere la mafia. 

\antimagnètico, agg. Che non subisce l'influsso di un campo magnetico. 

\antimatèria, sf. L'insieme delle antiparticelle. 

\antimatèria (razzo ad) Tecnica di propulsione spaziale, ancora in via di sperimentazione, che cerca di ottenere l'esplosione dell'idrogeno sfruttando le reazioni tra protoni e antiprotoni. 

\antimènsio, sm. Altare portatile utilizzato nella chiesa greca, costituito da un quadrato o un rettangolo di tela o seta con una piccola borsa per le reliquie. 
 @   dal greco antí al posto di + lat. mensa tavolo. 

\antimeridiàno, agg. e sm. agg. Che precede il mezzogiorno. ~ mattutino. <> pomeridiano. 
sm. Meridiano opposto a quello considerato. 
 X   agg. morning. 

\antìmero, sm. Ogni parte di un corpo vegetale o animale la cui ripetizione attorno al medesimo asse produce una simmetria. 

\antimetabolìto, sm. Composto che è in grado di bloccare l'attività metabolica di una certa sostanza chimicamente analoga. 

\antimicòtico, agg. Sostanza antibiotica o chemioterapica impiegata contro le infezioni da funghi. 

\antimicrofònico, agg. (pl. m.-ci) Di apparecchio atto a trasformare un segnale elettrico quando il segnale d'uscita non è alterato da vibrazioni trasmesse dall'esterno all'apparecchio o da rumori provenienti dall'ambiente. 

\antimilitarìsmo, sm. Dottrina che avversa le istituzioni militari in quanto strumento di violenza. ~ pacifismo. <> militarismo. 

\antimilitarìsta, agg., sm. e sf. Che, chi è contrario al militarismo. 

\antimìne, agg. invar. Atto a proteggere contro il pericolo o l'azione delle mine. 

\antimìssile, agg. invar. Sistema di difesa per distruggere o neutralizzare missili. Per ogni tipo di missile da avversare c'è un particolare antimissile; contro i missili intercontinentali si usano missili teleguidati nel primo tratto e automatici verso la fine; contro i missili a breve gittata (missili antinave) si usano piccole bocche da fuoco con grande frequenza di tiro e provviste di spolette di prossimità, che creano una cortina di fuoco nella direzione da cui proviene il missile. 

\antimitòtico, agg. Composto che inibisce la proliferazione delle cellule. 

\antimodernìsta, agg. Contrario al modernismo cattolico. 

\antimoniàle, agg. Di sostanza che non contiene antimonio. 

\antimònio, sm. Elemento chimico di simbolo Sb, numero atomico 51, peso atomico 121,75. L'antimonio metallico viene ricavato dalla stibina trattata a caldo con ferro metallico o carbone, in presenza di carbonio sodico. L'antimonio metallico puro, viene utilizzato in lega con piombo e stagno. Alcuni derivati trovano impiego in farmacologia. 

\antimonìte, sf. Trisolfuro di diantimonio che si presenta in cristalli rombici, teneri e facilmente fusibili, di colore grigio piombo. Viene usato per estratte l'antimonio. 

\antimonopolìsta, agg., sm. e sf. Che, chi è contrario ai monopoli. 

\antimonopolìstico, agg. Contrario ai monopoli. 
 X   agg. antitrust. 

\antimùffa, agg. e sm. invar. Sostanza che combatte o previene la formazione della muffa, anche, di materiale inattaccabile dalla muffa. 

\antinazionàle, agg. Contrario alla nazione, agli interessi morali e materiali della nazione. 

\antincèndio, agg. invar. Dispositivo, organizzazione o misura protettiva che serva a prevenire, combattere, segnalare incendi. ~ ignifugo. <> infiammabile. 
 X   agg. invar. fire-proof. 

\antinduttìvo, agg. Di circuito nel quale viene ridotta al minimo l'induttanza. 

\antinébbia, agg. e sm. invar. Dispositivo che migliora la visibilità in caso di nebbia. ~ fendinebbia. 
 X   agg. fog lights. 

\antineoplàstico, agg. Termine medico che designa ciò che contrasta un tumore maligno. 

\antineutrìno, sm. Antiparticella del neutrino. 

\antinéve, agg. invar. Ciò che agisce contro gli effetti dannosi della neve. 

\antinevràlgico, agg. e sm. Farmaco che combatte i dolori nevralgici. ~ antalgico 

\antinfettìvo, agg. e sm. Di farmaco che cura le infezioni causate da parassiti patogeni. 

\antinfiammatòrio, agg. e sm. Farmaco o trattamento che combatte le infiammazioni. 

\antinflatìvo, agg. Che combatte o previene l'inflazione. ~ antinflazionistico. 

\antinflazionìstico, agg. Antiflativo. 

\antinfluenzàle, agg. e sm. Farmaco che previene o combatte l'influenza. 

\antinfortunìstico, agg. Rivolto alla prevenzione degli infortuni. 

\antinodàle, agg. Di due punti dell'asse ottico di un sistema centrato tali che ogni raggio passante per il primo punto passa sempre anche per il secondo. 

\antinomìa, sf. Contraddizione. ~ discordanza. <> corrispondenza. 
 X   sf. antinomy.
In logica e matematica è la coesistenza, in uno stesso enunciato, di due proposizioni contraddittorie ma perfettamente giustificabili. Il termine è usato per descrivere la situazione di impossibilità di stabilire la verità o falsità di un enunciato. 
In filosofia denota lo stato di contrasto di due proposizioni entrambe dimostrabili (tesi e antitesi). Per Kant, le antinomie della ragion pura sono le contraddizioni che nascono dell'idea di mondo; alle quattro categorie associate a quest'idea (quantità, qualità, relazione, modalità), Kant fa corrispondere quattro antinomie scaturite ognuna da una tesi e da un'antitesi (eternità e temporalità del mondo, finità e infinità spaziale, divisibilità e indivisibilità, necessità e libertà nelle leggi della natura). 
In logica il termine antinomia designa un enunciato tale che sia la sua affermazione sia la sua negazione implicano una contraddizione. Le più note antinomie logiche sono: l'antinomia di Russell, l'antinomia di Cantor, l'antinomia di Burali-Forti, l'antinomia di Berry e l'antinomia del mentitore. Quest'ultima è forse la più conosciuta. Si consideri un mentitore che dica: "L'enunciato che sto pronunciando in questo momento è falso". Se tale enunciato è vero, allora è falso, e se è falso, è vero.  Per approfondimenti,  →  "paradosso".

\antinòmico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo all'antinomia. 2 Che forma antinomia. 

\antinomìsmo, sm. Dottrina per la quale si deve mostrare indifferenza alla legge in nome della supremazia della grazia. 
 @   dal greco anti e nómos legge. 

\antinomìsta, agg. e sm. agg. 1 Relativo all'antinomismo. 2 Dell'antinomismo. 
sm. Seguace dell'antinomismo. 

\Antinoo Opera di poesia di F. A. N. Pessoa (1918). 

\Antinòri, Oràzio (Perugia 1811-Let Marefià 1882) Esploratore e naturalista, tra i fondatori della Società geografica italiana (1867). Esplorò i paesi del Mar Rosso, l'Etiopia, la Tunisia, i laghi equatoriali e il Nilo Azzurro. 

\antinquinaménto, agg. invar. Diretto a prevenire o combattere l'inquinamento. 

\antinucleàre, agg. Contrario all'uso bellico o anche a quello non bellico dell'energia nucleare. 

\antinùcleo, sm. Nucleo formato da antiparticelle. 

\Antiòchia Città della Turchia sudorientale (110.000 ab.), capoluogo della provincia di Hattay; sorge sulle rive del fiume Oronte (oggi Nahr-el-Asi), al confine con la Siria; il suo nome turco è Antakya. La popolazione è costituita in prevalenza da turchi, siriani, alawiti, armeni, greci e arabi. Centro di commercio dei prodotti coltivati nei dintorni (cotone, olivi, cereali), è dotata anche di alcune industrie di trasformazione. Fondata nel IV sec. a. C. da Seleuco I di Siria, in ricordo del padre Antioco, fu poi sede del governatore romano della Siria e provincia romana sotto Marco Aurelio; i crociati se ne impadronirono nel 1098 e ne fecero un principato autonomo. Nel 1268 fu conquistata dai mamelucchi; dal 1939 è passata sotto la repubblica turca. 
Scuola di Antiochia 
Scuola sviluppatasi tra 370 e 430, i cui membri si dedicavano all'esegesi biblica; sostenne e difese l'interpretazione letterale e antiallegorica delle Sacre Scritture. 

\Antìoco Nome di sovrani. 
Antioco I Sotere 
(324-Efeso 261 a. C.) Figlio di Seluco I, divenne re nel 280 a. C.; sostenne l'ellenizzazione del paese e sconfisse i galati che avevano invaso l'Asia Minore, meritandosi il titolo di Sotere (salvatore). Ebbe minore fortuna contro Tolomeo II Filadelfo ed Eumene di Pergamo. 
Antioco II Teo 
(286-247 a. C.) Figlio di Antioco I, divenne re nel 261; combatté contro Tolomeo Filadelfo d'Egitto nella seconda guerra siriaca e conquistò Panfilia, Cilicia e Ionia. Fu assassinato dalla moglie Laudice, che lo avvelenò. 
Antioco III il Grande 
(242-Belo 187 a. C.) Figlio di Seleuco II Callinico, successe al fratello Seleuco III Cerauno nel 223; subì una sconfitta a Rafia (217 a. C.), durante la guerra contro l'Egitto. Conquistò Armenia, Battriana (212-205 a. C.), Fenicia e Palestina (204-194 a. C.); fu battuto a Termopoli (191 a. C.) dai romani di M. Acilio Glabrione e in Asia da Cornelio Scipione (190 a. C.). 
Antioco IV Epifane 
(215-Tabai 164 a. C.) Figlio di Antioco III, succedette al fratello Seleuco IV come re di Siria dal 175 al 164 a. C. Ostaggio dei romani, fu da questi imposto come re nel 175 a. C.; riconquistò Fenicia e Palestina e, dopo aver sconfitto Tolomeo IV d'Egitto a Pelusio (168 a. C.), i romani gli impedirono di espandersi ulteriormente. Trovò una fiera opposizione degli ebrei guidati dai Maccabei alla sua volontà di ellenizzazione del regno. 
Antioco V Eupatore 
(173-162 a. C.) Succedette al padre, Antioco IV, all'età di nove anni; Demetrio I Sotere ne ordinò l'uccisione, mentre il generale Lisia reggeva per lui il trono. 
Antioco VI Epifane 
(?-141 a. C.) Re di Siria dal 145 al 141 a. C. Venne deposto nel 141 e ucciso nel 138 ancora bambino dal tutore Trifone. 
Antioco VII Sidete 
(164-129 a. C.) Figlio di Demetrio I Sotere, salì al trono nel 139 a. C., dopo avere ucciso l'usurpatore Diodoto Trifone. 
Antioco VIII Gripo 
(141-96 a. C.) La madre, Cleopatra Tea, gli affidò il trono nel 125 a. C. e in seguito fu da lui avvelenata; venne ucciso in una lotta contro il fratello Antioco IX. 
Antioco IX Ciziceno 
(135-97 a. C.) Figlio di Antioco VII, rivendicò i diritti sul regno paterno, proclamandosi re nel 115 a. C. Regnò di fatto solo su Fenicia e Celesiria e cercò di spodestare il fratello Antioco Gripo; il figlio di quest'ultimo, Seleuco VI, lo fece uccidere. 
Antioco X Eusebe 
Re di Siria dal 94 al 83 a. C. Figlio di Antioco IX, vendicò il padre uccidendo il suo assassino Seleuco VI. 
Antioco XI Epifane Filadelfo 
(?-84 a. C.) Figlio di Antioco VIII, fu sconfitto da Antioco X. 
Antioco XII Dioniso 
(?-84 a. C.) Ultimo dei figli di Antioco VIII Gripo, fu eletto re nell'87 a. C. quando il fratello Demetrio III cadde prigioniero dei parti; morì nella guerra contro i nabatei. 
Antioco XIII Asiatico 
(?-64 a. C.) Figlio di Antioco X, si rifugiò a Roma quando la Siria fu occupata dal re armeno Tigrane; Lucullo lo ripose sul trono nel 69 a. C. Pompeo lo depose nel 64 a. C., reclamando la Siria dopo aver sconfitto Tigrane. 

\antiofìdico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Di siero usato come antidoto contro il veleno dei serpenti. 
 @   dal greco anti e óphis serpente. 

\antiomèga méno, loc. sost. f. invar. Antiparticella dell'omega meno. 

\Antìope Figlia di Nitteo, fu genitrice con Zeus di Anfione e Zeto. Dirce, moglie del re di Tebe Lico, la tenne a lungo in schiavitù; fu riconosciuta e liberata dai figli. 

\Antioquia Dipartimento (4.535.000 ab.) della Colombia. 

\antioràrio, agg. Di senso contrario a quello delle lancette dell'orologio. 
 X   agg. anticlockwise. 

\antiormóne, agg. e sm. Di farmaco avente una specifica azione antiormonale. 

\antiossidànte, agg. e sm. Si dice di sostanza che rallenta o impedisce l'ossidazione. 

\antiossìgeno, agg. e sm. Di composto in grado, se presente in una sostanza in piccole quantità, di impedire l'ossidazione spontanea della sostanza stessa. 

\antipàpa, sm. Ecclesiastico che, sostenuto da alcuni membri del clero, insorge contro il pontefice eletto legittimamente, usurpandone nome e autorità; questa figura sorse tra il III e il XV sec. Il primo fu Ippolito (217-235); seguirono: Novaziano (251), Felice II (355-365), Ursino (366-367), Eulalio (418-419), Lorenzo (498 e 501-505), Dioscoro (530), Teodoro (686-687), Pasquale (687-688), Costantino II (767-768), Anastasio III (855), Cristoforo (903-904), Bonifacio VII (974-984), Giovanni XVI (997-998), Benedetto X (1058-1059), Onorio II (1061-1072), Clemente III (1080-1100), Silvestro IV (1105-1111), Gregorio VIII (1118-1121), Celestino II (1124), Anacleto II (1130-1138), Vittore IV (Gregorio, 1138), Vittore IV (Ottaviano di Monticelli, 1159-1164), Pasquale III (1164-1168), Callisto III (1168-1178), Innocenzo III (1179-1180), Niccolò V (1328-1330), Clemente VII (1378-1394), Benedetto XIII (1394-1409), Alessandro V (1409-1410), Giovanni XXIII (1410-1415), Clemente VIII (1423-1429) e Felice V (1440-1449). 

\antipapàle, agg. 1 Proprio di un antipapa. 2 Contrario al papa e alle sue autorità. 

\antiparallèlo, agg. Detto di due enti geometrici aventi stessa direzione, ma verso opposto (es. rette antiparallele). 

\antiparassitàrio, agg. e sm. Sostanza o preparato che distrugge i parassiti vegetali o animali. ~ anticrittogamico. 
 X   agg. pesticidal. sm. pesticide. 

\antiparlamentàre, agg. Contrario al regime parlamentare. 

\antiparticèlla, sf. In fisica è un corpuscolo elementare avente massa uguale a quella delle particelle ordinarie, dalle quali però differisce per alcune caratteristiche quantiche, che sono di segno opposto. Fu P. A. Dirac a postularne l'esistenza; la prima antiparticella isolata è stata l'antielettrone, o positrone, nel 1932. L'antielettrone e l'antiprotone differiscono dalle relative particelle ordinarie per la carica. L'antiparticella del neutrone, privo di carica, si differenzia nel rapporto giromagnetico. Il fotone e il mesone, infine, coincidono con la propria antiparticella. Se una particella incontra una propria antiparticella si verifica il fenomeno dell'annichilazione, che provoca la scomparsa delle due particelle e la produzione di energia corrispondente alla loro massa (E=mc2, secondo Einstein) ma di forma diversa. Per esempio, nel caso dell'annichilazione di una coppia elettrone-positrone si potrebbero formare due fotoni. Essendo il numero delle particelle enormemente superiore a quello delle antiparticelle, la vita di queste ultime è brevissima. La scoperta delle antiparticelle ha indotto l'ipotesi dell'esistenza di un mondo fisico parallelo al nostro e costituito di antimateria, nel quale il rapporto tra il numero delle antiparticelle e quello delle particelle è esattamente l'inverso; in questo mondo, sarebbero quindi le "nostre" particelle ad avere vita brevissima. 

\antipastièra, sf. Vassoio a scompartimenti sul quale si servono gli antipasti. 

\antipàsto, sm. Vivanda servita per prima per stuzzicare l'appetito. ~ stuzzichini. 
 X   sm. hors d'oeuvre. 

\antipatìa, sf. Sentimento di avversione istintiva. ~ ripugnanza. <> propensione. 
 X   sf. antipathy, dislike. 
 @   lat. antipatia, dal greco antipàtheia, comp. da antì-contro + deriv. di pàthos sentimento. 

\antipaticaménte, avv. In modo antipatico. 

\antipàtico, agg. Che suscita antipatia. ~ detestabile. <> simpatico. 
 X   agg. disagreeable, unpleasant. 

\antipatriòttico, agg. Contrario all'amor di patria; che nuoce agli interessi di patria. 

\Antìpatro (398?-319 a. C.) Generale macedone, reggente in Macedonia e Grecia in vece di Alessandro durante la sua spedizione in Asia. Nel 322 sconfisse gli ateniesi a Crannone. 

\Antìpatro I (?-287 a. C.) Re di Macedonia dal 296 al 293 a. C. Nipote del generale Antipatro, venne spodestato da Demetrio Poliorcete e assassinato dal suocero Lisimaco. 

\antiperistàltico, agg. (pl. m.-ci) Delle contrazioni del tubo digerente contrarie alle contrazioni peristaltiche. 

\antipièga, agg. invar. Resistente alle pieghe; ingualcibile. 
 X   agg. crease-resistant. 

\antipirètico, agg. e sm. Si dice di farmaco che combatte la febbre. ~ antifebbrile. 

\antìpode, sm. Luogo della superficie terrestre diametralmente opposto a un altro. 

\Antìpodi, ìsole dégli Gruppo di isolotti disabitati appartenenti alla Nuova Zelanda, scoperti dal capitano Waterhouse nel 1800, posti circa agli antipodi di Greenwich. 

\antipolarità, sf. Correlazione di tipo involutorio che lega antipolare e antipolo. 

\antipòlio, agg. invar. Detto di trattamento che immunizza contro la poliomielite. 
 X   polio vaccination. 

\antipopolàre, agg. 1 Lesivo dei diritti del popolo o diretto a vanificarne le aspirazioni. 2 Tale da provocare il malcontento del popolo. ~ impopolare. 

\antipòrta, sf. 1 Porta che sta davanti a un'altra; androne fra due porte. 2 Opera di fortificazione che protegge la porta di fortezze o città. 

\antiproibizionìsmo, sm. 1 Opposizione al proibizionismo. 2 Movimento politico e d'opinione contrario alla penalizzazione dell'assunzione e della vendita di droghe. 

\antiproièttile, agg. invar. Resistente ai proiettili. 
 X   agg. bullet-proof. 

\antiprolattinèmico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Di farmaco che inibisce la secrezione della prolattina. 

\antiproliferàtivo, agg. e sm. Di farmaco antitumorale, antineoplastico, antimicotico o citostatico. 

\antiprotóne, sm. Antiparticella del protone. 

\antiprotrombìna, sf. Sostanza che impedisce alla protrombina di convertirsi in trombina. 

\antiquària, sf. 1 Scienza dell'antichità che un tempo veniva identificata con l'archeologia. 2 Antiquariato. 

\antiquariàto, sm. Commercio di quadri, mobili, oggetti, libri antichi. 
 X   sm. antique trade, antiques. 

\antiquàrio, agg. e sm. agg. Relativo alle antichità come oggetto di studio o di commercio. 
sm. Chi commercia in oggetti antichi. 
 X   sm. antique dealer. 
 @   lat. antiquarius, deriv. da antiquus antico. 

\Antiquario, L' Romanzo di W. Scott (1816). 

\antiquarium, sm. Raccolta di materiale archeologico allestita sul luogo stesso del ritrovamento. 

\antiquàto, agg. Caduto in disuso. ~ vetusto. <> aggiornato. 
 X   agg. antiquated, old fashioned, obsolete. 

\Antique Provincia (345.000 ab.) delle Filippine, capoluogo San José. 

\Antiquitates italicae medii aevi Opera di storia di L. A. Muratori (1743). 

\antiràbbica, sf. Vaccinazione contro l'infezione da rabbia introdotta nel 1885 da L. Pasteur. 

\antiràbbico, o antiràbico, agg. Che previene o combatte l'idrofobia. 

\antiracket, agg. invar. Nell'uso giornalistico, che ha il compito di combattere il racket. 

\antiràdar, agg. invar. Dispositivo diretto a neutralizzare o disturbare la ricezione radar. 

\antireferendàrio, agg. Contrario al referendum come metodo di democrazia diretta. 

\antireligióso, agg. Avverso, contrario alla religione. 

\antìreumàtico, agg. e sm. Farmaco o altro mezzo che previene e cura le affezioni reumatiche. 

\antiriflèsso, agg. 1 Di uno strato estremamente sottile, trasparente, che si mette sulla superficie dei vetri d'ottica per diminuire l'intensità della luce riflessa. 2 Di un vetro così trattato. 

\antirivoluzionàrio, agg. e sm. Che, chi si oppone a una rivoluzione o all'idea stessa. 

\antirollànte, agg. Di qualsiasi apparecchiatura atta a ridurre i movimenti di rollio. 

\antirollìo, agg. invar. Antirollante. 

\antiromànzo, sm. Opera narrativa che non è conforme con la struttura del romanzo tradizionale. 

\antirotatòrio, agg. In meccanica, che si oppone a un moto rotatorio. ~ antigiratorio. 

\antirùggine, agg. e sm. invar. Vernice o trattamento per proteggere il ferro dalla ruggine. 
 X   agg. rust-proof, anti-rust. 

\antirùghe, agg. invar. Di prodotto cosmetico che attenua le rughe sulla pelle. 

\antisàla, sf. Ambiente che serve di passaggio a una sala; anticamera. 

\antisatèllite, agg. Di arma ideata per intercettare e distruggere un satellite. ~ ASAT. 

\antiscàlo, sm. La parte dello scalo al di sotto del livello del mare. 

\antiscàsso, agg. invar. Dotato di un sistema di sicurezza che ne impedisce lo scasso. 
 X   agg. anti-theft. 

\antischiùma, agg. e sm. invar. Agente chimico atto a evitare la formazione di schiuma. 

\antisciòpero, agg. invar. Di qualsiasi provvedimento o legge intesa a limitare o abolire il diritto di sciopero. 

\antiscìppo, agg. invar. 1 Fornito di dispositivi di sicurezza atti a rendere vano un tentativo di scippo. 2 Volto a prevenire e combattere il reato di scippo. 

\antiscìvolo, agg. invar. Antisdrucciolevole. 

\antiscleròtico, agg. Termine medico che designa tutte quelle misure dirette a prevenire lo sviluppo della placca ateromasica della parete arteriosa. 

\antisdrucciolévole, agg. Che non fa scivolare. ~ antiscivolo. 

\antisemìta, agg. e sm. Che, chi è ostile agli ebrei. 
 X   agg. anti-Semitic. 

\antisemìtico, agg. Ostile agli ebrei. 

\antisemitìsmo, sm. Ostilità nei riguardi degli ebrei. 

\antisèpsi, sf. Termine medico che designa le misure attuate per inibire la contaminazione da parte di microorganismi patogeni. 

\antisèttico, agg. e sm. Sostanza o trattamento che uccide i germi patogeni e previene le infezioni. ~ disinfettante. 
 X   agg. e sm. antiseptic. 

\antisfondaménto, agg. invar. Fatto in modo da non essere sfondato. 

\antisièro, sm. Siero di un soggetto a cui sono state praticare iniezioni di un siero estraneo. 

\antisìgma, sm. Antiparticella dell'iperone sigma. 

\antisilùrante, agg. e sm. Di arme e dispositivi che in passato, a bordo delle grandi navi da guerra, servivano per prevenire o contrastare gli attacchi con siluri. 

\antisimmètrico, agg. (pl. m.-ci) Che possiede caratteristiche opposte a quelle di simmetria. 

\antisindacàle, agg. Contrario al sindacato; che ostacola o impedisce l'esercizio delle attività sindacali. 

\antisìsmico, agg. Costruito in modo da resistere alle scosse di terremoto. 
 X   agg. aseismic. 

\antismòg, agg. invar. Volto a prevenire lo smog, oppure a eliminarne o limitarne le conseguenze. 

\antisociàle, agg., sm. e sf. Ribelle alle norme del vivere sociale. 

\antisocialìsta, agg., sm. e sf. Che, chi è contrario al socialismo. 

\antisolàre, agg. e sm. Preparato chimico o cosmetico che protegge dalle conseguenze di un esposizione prolungata ai raggi del sole. 

\antisòm, agg. e sm. invar. Abbreviazione di antisommergibile. 

\antispasmòdico, agg. e sm. Antispastico. ~ anticonvulsivo, sedativo. 

\antispàstico, agg. e sm. Detto di sostanza che calma gli spasmi muscolari. 
 X   agg. e sm. antispasmodic. 
Gli antispastici sono farmaci capaci di far rilassare e decontrarre le fibre muscolari lisce dei vari organi interni (stomaco, intestino ecc.) che risultino contratte per stati di spasmo durante coliche renali e biliari e spasmi addominali. 

\antisportìvo, agg. Contrario allo spirito e agli ideali dello sport. 

\antistamìnico, agg. e sm. Farmaco che cura le allergie. 
 X   agg. e sm. antihistamine. 
Gli antistaminici sono capaci di neutralizzare l'istamina e le sostanze istaminosimili, occupandone i recettori di tipo H1. Vengono utilizzati come trattamento sintomatologico di allergie respiratorie e alimentari, svolgendo un'azione antinfiammatoria. Come effetto secondario, gli antistaminici influiscono sul sistema nervoso centrale, inducendo sonnolenza e vertigini. Durante tutto il periodo di trattamento è pertanto sconsigliabile l'assunzione di alcolici e lo svolgimento di attività impegnative, come la guida di un autoveicolo. I farmaci che hanno la proprietà di limitare la secrezione degli acidi gastrici, inibendo i recettori di tipo H2, sono invece utilizzati per la terapia di ulcere gastroduodenali e non vengono abitualmente annoverati tra gli antistaminici. 

\antistànte, agg. Situato di fronte. ~ prospiciente. <> retrostante. 

\antistàre, v. tr. Stare davanti. 

\antistàtico, agg. Che impedisce l'accumularsi di elettricità statica sulla superficie di materiali dielettrici sottoposti nella loro preparazione a sfregamento contro superfici metalliche. 

\antistereogràfica, sf. Curva determinata dall'intersezione di una sfera con il cono il cui vertice è un punto della sfera e la cui direttrice è una curva qualsiasi tracciata sul punto equatoriale corrispondente al vertice. 

\antistoricìsmo, sm. Opposizione allo storicismo. 

\antistòrico, agg. Che trascura o contrasta il significato degli eventi. 

\antìstrofa, sf. Seconda strofa dei binomi strofici del canto corale. Di solito ripete la struttura metrica della prima strofa con la quale è in responsione metrica. 

\antitàrlo, agg. e sm. invar. Prodotto che protegge il legno dai tarli. 

\antitàrme, agg. e sm. invar. Di prodotto chimico che serve a proteggere dalle tarme i tessuti che ne possono venire danneggiati. Alcuni antitarme scacciano gli insetti con l'odore, altri le uccidono. 

\antitàrmico, agg. e sm. Prodotto che protegge i tessuti dalle tarme. 
 X   agg. e sm. moth-repellent. 

\antitàrtaro, agg. invar. Detto di prodotto per l'igiene orale che previene la formazione del tartaro. 
 X   agg. antitartar. 

\Antitàuro Gruppo montuoso della Turchia. 

\antiteìsmo, sm. Per Proudhon era la radicale opposizione tra natura umana e natura divina. 

\Antitèrra Uno dei dieci oggetti che costituivano il sistema cosmologico elaborato dal greco pitagorico Filolao (V secolo a. C.). L'Antiterra era sempre invisibile all'occhio umano, mentre gli altri oggetti erano la Terra, la Luna, il Sole e i cinque pianeti visibili nell'antichità (Mercurio, Venere, Giove, Marte e Saturno). 

\antiterrorìsmo, agg. e sm. invar. agg. invar. Volto a prevenire e combattere il terrorismo. 
sm. invar. Reparto di polizia che opera nella lotta al terrorismo. 

\antiterrorìstico, agg. Di antiterrorismo; che previene, combatte il terrorismo. 

\antìtesi, sf. Contrasto irriducibile. ~ incompatibilità. <> accordo. 
Figura retorica che si basa sull'accostamento di parole o concetti di significato opposto, per sottolineare meglio, tramite il contrasto, ciò che si vuole esprimere. 
In filosofia Aristotele ne teorizzò i vari aspetti, distinguendoli in relazione, contrarietà, steresi e contraddizione. In Kant rappresenta non più il rapporto di opposizione ma il suo termine negativo (tesi e antitesi). Per Hegel è il secondo momento del processo dialettico nato dalla tesi che, insieme a quest'ultima, genera la sintesi. 

\antitetànico, agg. Sostanza o rimedio profilattico che immunizza l'organismo contro il tetano. 

\antiteticaménte, avv. In modo antitetico. 

\antitètico, agg. Che è in antitesi, in contrasto. ~ opposto. 

\antitiroidèo, agg. e sm. Di farmaco inibitore della formazione degli ormoni tiroidei. 

\antitòssico, agg. e sm. Antagonista delle tossine. 

\antitossìna, sf. Anticorpo prodotto nel sistema reticoloendoteliale dell'organismo per neutralizzare l'azione di una tossina. 

\antìtrago, sm. Quella sporgenza del padiglione auricolare posta sotto l'antelice e di fronte al trago. 

\antitraslazióne, sf. Trasformazione geometrica piana che si ottiene da una simmetria assiale composta con una traslazione lungo una retta parallela all'asse della simmetria (conserva le distanze, ma trasforma una figura in una seconda figura non sovrapponibile, in generale, alla prima). 

\antitrinitarìsmo, sm. Eresia cristiana che nega il dogma trinitario. 

\antitrombìna, sf. Antagonista di parecchi fattori della coagulazione. 

\antitromboplastìna, sf. Sostanza che impedisce la coagulazione del sangue inattivando la trombina. 

\antìtropo, agg. In botanica, relativo a quell'embrione che si sviluppa negli ovuli ortotropi e che presenta una posizione quasi capovolta rispetto a quella del seme. 
 @   da anti e dal greco trépein volgere. 

\antitrust, agg. invar. Di legge o provvedimento che tende a impedire o scoraggiare la costituzione di monopoli. 

\antitubercolàre, agg. Che cura e combatte la tubercolosi. 

\antitumoràle, agg. e sm. Farmaco o trattamento che contrasta lo sviluppo dei tumori. 

\antitussìgeno, agg. e sm. Di farmaco sedativo della tosse. 

\antiùlcera, agg. e sm. invar. Di farmaco per la cura dell'ulcera peptica. 

\antiuòmo, agg. invar. Di arma diretta a mettere fuori combattimento le unità che combattono a piedi, o a impedirne l'avanzata. 

\antiùrico, agg. Farmaco che contrasta l'accumulo dell'acido urico, facilitandone l'eliminazione attraverso le urine. 

\antiùrto, agg. e sm. invar. Dispositivo che riduce gli effetti degli urti. 

\antivedére, v. tr. Prevedere, presagire. 

\antiveggènza, sf. Facoltà, capacità di leggere nel futuro. 

\antivenèreo, agg. e sm. Di farmaco usato contro le malattie veneree. 

\antivigìlia, sf. Il giorno che precede la vigilia. 

\antivìpera, agg. e sm. invar. Siero che neutralizza il veleno di una vipera. 

\antiviràle, agg. Di farmaco o terapia impiegata nelle malattie da virus. 

\antivitamìna, sf. invar. Sostanza che contrasta l'azione di una vitamina o la inattiva. 

\Antizana Vulcano (5.704 m) dell'Ecuador. 

\anto- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco ánthos fiore. 

\Antoceròtali Ordine di Epatiche aventi gametofito piccolo e talloso e sporofito dalla struttura complessa. 

\antocianìna, sf. Pigmento glucosidico che cambia colore a seconda della reazione del liquido in cui è disciolto. ~ antociano. 

\Antofagasta Città (227.000 ab.) del Cile, capoluogo della regione omonima. Porto principale del Cile settentrionale, sorge sull'oceano Pacifico. Linee ferroviarie la collegano alla Bolivia e all'Argentina. Fiorenti sono le industrie alimentari, tessili, metallurgiche. Estrazione di oro, argento, rame, zolfo e nitrati dai giacimenti della regione. 

\Antofagasta II Regione (407.000 ab.) del Cile. 

\antofillìte, sf. Silicato di magnesio e di ferro di colore bruno, della famiglia degli Anfiboli rombici. 

\antofìllo, sm. Denominazione delle foglie modificate (foglie fertili e foglie sterili) che costituiscono i vari pezzi fiorali. 

\antòfilo, agg. Relativo a quegli animali, soprattutto agli insetti, che cercano il nutrimento nei fiori. 

\antòfite Tutte le piante cosiddette superiori che si riproducono per mezzo di semi. ~ spermatofite. 

\Antognóni, Giancàrlo (Marsciano, Perugia 1954-) Calciatore. Giocatore della Fiorentina dal 1972 al 1987, ha disputato 73 partite con la nazionale azzurra, segnando sette gol, e ha fatto parte della squadra vincitrice del campionato mondiale in Spagna nel 1982. 

\Antoine Bloyé Romanzo di P. Nizan (1933). 

\Antoine, André (Limoges 1858-Le Paulignen 1943) Regista teatrale francese. Operò una messa in scena di rigoroso naturalismo nel Thèâtre Libre, da lui fondato nel 1887. Più tardi fu direttore del Thèâtre Antoine e dell'Odéon. 

\antologìa, sf. 1 Raccolta di passi in prosa o in versi di uno o più autori (solitamente di quelli ritenuti più significativi) di una letteratura, di un’epoca, di un genere o di un gusto particolare. • antologia della poesia italiana dell'Ottocento. ~ raccolta, scelta, selezione, miscellanea. 2 Selezione di opere musicali o artistiche (pitture, sculture, film, …). 3 Usato anche in senso figurato, per indicare qualcosa di eleganza, ricchezza espressiva, … particolari. • questa è una pagina da antologia. ~ da manuale, esemplare, impeccabile, memorabile, perfetto.
 X   sf. anthology. 
 @   greco anthologìa raccolta di fiori. 

\Antologia di Spoon River Opera poetica di E. L. Masters (1915). Ispirandosi agli epigrammi sepolcrali greci dell'Antologia Palatina, l'autore fa rivivere i morti di un cimitero di una piccola città del Midwest, tracciando in versi asciutti ma partecipi un folgorante ritratto corale della provincia americana. Il libro ebbe un successo immediato e clamoroso che assicurò la notorietà internazionale dell'autore. 

\Antologia di Totò Film comico, francese/italiano (1978). Regia di Jean-Louis Comolli. Interpreti: Totò 

\Antologia palatina Antologia di epigrammi greci ordinati per argomento in 15 libri di autori vari (III sec. a. C.-VI sec. d. C.). 

\Antologìa, L' Periodico letterario culturale fondato a Firenze nel 1821 da G. P. Viesseux. Tra i suoi collaboratori ebbe G. Capponi, P. Colletta, P. Giordani, R. Lambruschini, G. D. Romagnosi, G. Leopardi. Di ispirazione liberale e progressista, per motivi politici fu osteggiato e soppresso nel 1833; risorse nel 1886 come La Nuova Antologia

\antologicaménte, avv. In modo antologico. 

\antològico, agg. Di antologia. 

\antologizzàre, v. tr. Scegliere passi di uno o più autori, di una o più opere, per farne un'antologia. 

\Antonèlli, Alessàndro (Ghemme, Novara 1798-Torino 1888) Architetto. Tra le opere la cupola di San Gaudenzio a Novara (1841) e la mole Antonelliana a Torino (1863-1880). 

\Antonèlli, Giàcomo (Sonnino 1806-Roma 1876) Cardinale. Fu segretario di stato di papa Pio IX e a lui ispirò la politica antiliberale. 

\antonelliàna (Mole) Edificio torinese commissionato nel 1863 ad Alessandro Antonelli come tempio della comunità israelitica e portato a termine nel 1878. 

\Antonèllo da Messìna (Messina 1430-1479) Pittore che subì l'influenza degli artisti fiamminghi e di Piero della Francesca, molto attento alla cura del particolare e agli effetti di luce oltre che alla compiutezza formale. SecondoVasari fu Antonello da Messina a introdurre la tecnica della pittura a olio in Italia. Tra le sue opere più importanti, Salvator Mundi (1465, Londra, National Gallery) Crocifissione (1473, Museo di Anversa), San Sebastiano (Pinacoteca di Dresda); i numerosi ritratti mostrano una profonda penetrazione psicologica dei suoi personaggi (Autoritratto, Londra, National Gallery). 

\Antonescu, Ion (Pitesti 1882-Jilava 1946) Ministro della guerra romeno. Di indole filonazista, nel 1940 costrinse il re Carlo ad abdicare in favore del figlio Michele e nel 1941 impose la dittatura, facendo entrare la Romania nella seconda guerra mondiale a favore dell'Asse. Fu arrestato e fucilato nel 1944. 

\antonimìa, sf. Il rapporto che esiste tra due parole antonime. 

\antonìmico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Di parola che ha significato contrario a quello di un'altra. 

\Antonimìna Comune in provincia di Reggio Calabria (1.532 ab., CAP 89040, TEL. 0964). 

\antònimo, agg. e sm. Parola di senso opposto a un'altra. ~ contrario. 

\antoniniàno, agg. e sm. agg. Di opere e innovazioni risalenti agli Antonini, in particolare a Marco Aurelio Antonino (Caracalla). 
sm. Moneta romana imperiale d'argento introdotta da Caracalla nel 215. 

\Antonìno (Firenze 1389-1459) Santo. Entrato nell'ordine dei domenicani nel 1405, nel 1445 venne nominato arcivescovo di Firenze. Si dedicò alla formazione del clero e alle opere di carità e sostenne i fiorentini contro i Medici. Scrisse opere morali, a carattere divulgativo: Confessionale, Cronicon, Sermoni, Lettere). Canonizzato da Adriano VI nel 1522. La sua festa si celebra il 10 maggio. 

\antonìno, agg. Di Antonino Pio. 

\Antonìno Pìo (Lanuvio 86-Lorio 161) Imperatore romano. Adottato da Adriano che lo designò come erede al trono, regnò dal 138 fino alla morte. Per la sua bontà e mitezza, fu ben voluto da tutti; riguardoso dei diritti del Senato, indulgente verso cristiani ed ebrei, favorì la pace sia all'interno sia all'esterno. Vinse i mauri in Africa e i briganti in Britannia dove fece costruire una nuova linea fortificata (Vallo di Antonino). 

\Antònio Nome di santi. 
Antonio 
(Coma, Egitto, 250 ca.-356). Santo, eremita. Si spogliò dei propri beni terreni donandoli ai poveri e, ritiratosi in montagna, si diede a vita ascetica. Successivamente si trasferì nel deserto dove visse per vent'anni, a pane e acqua, chiuso in un castello abbandonato. A questo periodo sono da far risalire le cosiddette "tentazioni di Sant'Antonio" da parte del demonio, che hanno avuto un notevole rilievo nell'arte dei sec. XV e XVI e nelle credenze popolari. Dedicò gli ultimi anni della sua vita all'organizzazione delle prime comunità anacoretiche e alla lotta all'eresia ariana. È considerato il protettore degli animali domestici. 
Antonio da Padova 
(Lisbona 1195-Padova 1231) Santo di origine portoghese, oratore e taumaturgo, dottore della chiesa dal 1946. Dapprima tra i canonici di Sant'Agostino, nel 1220 divenne frate minore francescano. Curò la fondazione della scuola teologica dell'ordine a Bologna (1223); trascorse gli ultimi mesi della sua vita a Padova, da dove la sua fama di fervente predicatore si diffuse in tutt'Italia. Si dedicò all'evangelizzazione delle zone rurali e la sua influenza fu tale da stemperare le lotte politiche. Il santo è venerato popolarmente per la sua fama di taumaturgo. 
Antonio Maria Claret 
(Sallent 1807-Fontfroide 1869) Santo. Ordinato sacerdote, si dedicò alle missioni, fondando nel 1849 la congregazione missionaria dei Figli del cuore immacolato di Maria. La sua festa si celebra il 24 ottobre. 
Antonio Maria Zaccaria 
(Cremona 1502-1539) Santo e asceta. Fattosi sacerdote nel 1528, si dedicò alla riforma del clero, fondando la congregazione dei barnabiti (1530) e la congregazione delle angeliche, e della famiglia, con la fondazione della congregazione dei coniugati. Canonizzato nel 1897 da Leone XIII. La sua festa si celebra il 5 luglio. 

\Antonio Das Mortes Film drammatico, brasiliano (1969). Regia di Glauber Rocha. Interpreti: Mauricio Do Valle, Othon Bastos, Odete Lara. Titolo originale: O Drag´o da Maldade contro o' Santo Quereiro 

\Antonio e Cleopatra Dramma di W. Shakespeare (1606-1607). 

\Antònio Màrco (143-87 a. C.) Politico romano. Percorse brillantemente la carriera politica (il cosiddetto cursus honorum dell'antica Roma). Fu console nel 99 a. C. e censore nel 97 a. C. Esponente del partito senatorio, durante la guerra tra Mario e Silla, si schierò per gli aristocratici e morì vittima delle proscrizioni ordinate da Mario e Cinna. Cicerone lo esaltò nel De Oratore e nel Brutus come il tipo dell'oratore pronto, spontaneo ed efficace. 
Antonio Marco 
(Roma 82-Alessandria 30 a. C.) Militare e politico romano. Nipote di Cesare, e suo strenuo difensore, quando questi morì tentò di usurpare la successione di Ottaviano ma poi, accordatosi con Ottaviano e Lepido, costituì con loro il secondo triumvirato (43). Con la battaglia vittoriosa di Filippi (42) si guadagnò il governo dell'oriente e, spinto dal grande amore per Cleopatra, organizzò una federazione di monarchie orientali. Per questo motivo, Ottaviano lo dichiarò nemico della patria e lo sconfisse nella battaglia navale di Anzio (31); caduta Alessandria, si tolse la vita per sfuggire al vincitore. 

\Antoniòni, Michelàngelo (Ferrara 1912) Regista cinematografico tra i più impegnati, il suo interesse è volto in particolare ad approfondire la crisi dei sentimenti nella società moderna e industriale. Passato al cinema negli anni del dopoguerra, dopo un'iniziale attività di critico e saggista, come assistente e autore di cortometraggi di impostazione neorealista (Gente del Po, 1947, L'amorosa menzogna, 1949), ha esordito come regista di lungometraggi nel 1950 con Cronaca di un amore, divenendo uno dei maestri indiscussi del cinema mondiale. Tra i suoi film, Le amiche (1955), L'avventura (1960), La notte (1961), L'eclisse (1962), Deserto rosso (1964), Blow-up (1967), Zabriskie Point (1970), Professione reporter (1975), Identificazione di una donna (1982), Al di là delle nuvole (1995). Autore anche dei documentari Gente del Po (1943-1947) e Chung Kuo (girato in Cina nel 1972). Nel 1982 ha ottenuto il premio alla carriera al festival di Cannes e nel 1995 ha ricevuto il premio Oscar alla carriera. 

\antonomàsia, sf. Traslato per cui si adopera, per designare una persona celebre, in luogo del nome proprio, il suo attributo o la sua apposizione più nota (o, viceversa, si usa un nome comune al posto del nome prorio). L'oratore romano (Cicerone). Non fare il Casanova (il seduttore).
 @   lat. antonomasia, dal greco antonomasìa, comp. da anti-invece di + deriv. da ònoma nome. 

\antonomàstico, agg. (pl. m.-ci) Proprio dell'antonomasia. 

\Antònomo, sm. Genere di Insetti Coleotteri fitofagi della famiglia dei Curculionidi, caratterizzati dall'avere la parte anteriore del capo che si allunga a formare rostro. 

\Antonovic, Maksim Alekseevic (Belopole 1833-? 1918) Critico letterario russo. Amico dello scrittore N. G. Cernysevskij, fu collaboratore della rivista Sovremennik (Il contemporaneo). Tra le opere Un romanzo mistico-ascetico (1881) sostanzialmente demolitore de I fratelli Karamazov di F. M. Dostoevskij. 

\antoptòsi, sf. Cascola floreale. 

\antoxantìna, sf. Nome generico di alcuni glucosidi che sono la causa del colore giallo di molti fiori. 

\Antozòi Classe del regno animale comprendente organismi coloniali marini comunemente detti coralli. Del tipo dei Celenterati, sottoregno dei Metazoi, comprendono gli Esacoralli e gli Ottocoralli: alla prima sottoclasse appartengono le Attinie e le Madrepore a scheletro calcareo che conformarono le barriere coralline; alla seconda i coralli comuni. 

\antràce, sm. Infiammazione simultanea di più follicoli piliferi. 

\antracène, sm. Idrocarburo triciclico presente nel catrame di carbon fossile. Ormai utilizzato assai raramente, serviva per ottenere industrialmente l'antrachinone. 
 @   dal greco ánthrax-akos carbone. 

\antracènico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo all'antracene. 2 Che deriva dall'antracene. 

\antrachinóne, sm. Prodotto di ossidazione dell'antracene, è un cromogeno da cui si ottengono coloranti molto usati, i coloranti antrachinonici

\antrachinònico, agg. (pl. m.-ci) Derivato dall'antrachinone. 

\antraciclìne Gruppo di antibiotici, prodotti dal fungo Streptomyces peucetius, aventi azione antineoplastica 

\antracìte, agg. e sf. agg. invar. Grigio scurissimo, ma brillante. 
sf. Carbone fossile di colore nero, formatosi nel Paleozoico (Carbonifero). 
Brucia con fiamma corta, ha un elevato potere calorico (oltre 7.700 calorie/kg) e un basso residuo di ceneri; contiene un'alta percentuale di carbonio (93-95 %) e una bassa percentuale di sostanze volatili (ossigeno, azoto, idrogeno). Anche se presenta maggiori difficoltà di accensione rispetto ad altri carboni, l'antracite è in grado di produrre notevole energia con scarsa produzione di fumo e viene quindi utilizzato sia come combustibile sia per produrre carbonio industriale. Il coke che si ottiene dalla sua distillazione ad alta temperatura è di scarsa qualità, friabile e polveroso, ma possiede la prerogativa di provocare un inquinamento atmosferico molto ridotto. Le miniere di antracite più vaste del continente euroasiatico si trovano in Cina, in entrambe le Coree, in Spagna, in Germania e nelle Repubbliche dell'ex Unione Sovietica; nel continente americano, invece, solo gli Stati Uniti ne possiedono un certo numero di giacimenti. 

\antracnòsi, sf. invar. Denominazione di numerose malattie parassitarie delle piante provocate da funghi dell'ordine Melanconiales. Le antracnosi si manifestano con macchie necrotiche depresse formantesi su tutta la pianta. 

\antracòsi, sf. Deposito di materiale carbonioso nei polmoni. 

\antracosilicòsi, sf. Deposito di polvere di carbone e di silicio nei polmoni. 

\àntro, sm. 1 Caverna. ~ grotta. 2 Ambiente buio e squallido. ~ tugurio. 

\Antrodòco Comune in provincia di Rieti (3.011 ab., CAP 02013, TEL. 0746). 

\Antróna Schierànco Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (604 ab., CAP 28030, TEL. 0324). 

\Antróna, val d' Valle delle Alpi Pennine, nell'Alto Novarese. 

\antróne, sm. Forma tautomera chetonica dell'antranolo. 

\antròpico, agg. Relativo all'uomo. 

\antropizzazióne, sf. Trasformazione delle caratteristiche di un territorio per effetto dell'intervento umano. 

\antropo- Primo elemento di parole composte. Derivano da un termine greco che significa "uomo". 

\antropocèntrico, agg. Relativo o conforme all'antropocentrismo. 

\antropocentrìsmo, sm. Concezione filosofica che considera l'uomo come centro e fine ultimo dell'universo. 

\antropocòro, agg. Di pianta disseminata, di solito involontariamente, dall'uomo. 

\antropofagìa, sf. L'uso istintivo o tradizionale, o anche la pratica eccezionale, di cibarsi di carne umana. ~ cannibalismo. 

\antropòfago, agg. e sm. Che, chi pratica il cannibalismo. ~ cannibale. 

\antropòfilo, agg. Relativo alle piante che crescono in ambienti profondamente modificati dall'uomo. 

\antropogènesi, sf. Ramo dell'antropologia che si occupa della ricerca dell'origine e dell'evoluzione dell'uomo. Il suo esponente principale è stato Darwin. 

\antropogeografìa, sf. Ramo della geografia che studia la distribuzione e le attività dell'uomo in rapporto all'ambiente geografico. 

\antropogonìa, sf. Studio dell'origine dell'uomo secondo la teologia o la mitologia. 

\antropòide, agg. e sm. Si dice di scimmia antropomorfa o di ominide di tipo primitivo. 

\antropolàtra, sm. e sf. 1 Chi divinizza e adora un essere umano. 2 Chi adora un dio che ha sembianze umane. 

\antropologìa, sf. Branca delle scienze biologiche che studia l'uomo (antropologia fisica) e i processi evolutivi, culturali, comportamentali e di relazione con l'ambiente naturale (antropologia culturale). I filosofi greci avevano già gettato le basi dello studio dell'uomo come persona fisica e raziocinante, ma fu solo nel XIX sec. che l'interesse assunse caratteri di scienza grazie al positivismo e all'evoluzionismo che fecero opera di collezione e comparazione di dati e di divulgazione di teorie sullo sviluppo dell'uomo. Sul finire dell'Ottocento la scienza iniziò a specializzarsi e dividersi in varie branche (paleoantropologia, antropologia biologica, antropologia sociale, antropologia linguistica ecc.). 
 X   sf. anthropology. 

\Antropologia strutturale Opera di antropologia di C. Lévi-Strauss (1958). 

\antropologicaménte, avv. Dal punto di vista antropologico. 

\antropològico, agg. Di antropologia. 

\antropologìsmo, sm. Ogni dottrina filosofica il cui centro di riflessione sia rappresentato dall'uomo, considerato nella sua interezza come essere biologico e pensante. 

\antropòlogo, sm. Studioso di antropologia. 
 X   sm. anthropologist. 

\antropometrìa, sf. Parte dell'antropologia fisica che si occupa della misurazione del corpo umano e delle sue parti. 

\antropomètrico, agg. (pl. m.-ci) Relativo all'antropometria. 
Punti antropometrici 
Punti stabiliti di un essere vivente o di uno scheletro necessari all'esecuzione di qualsiasi misurazione. 

\antropòmetro, sm. Strumento per misurare le dimensioni segmentarie del corpo umano. 

\antropomorfìa, sf. L'insieme delle caratteristiche fisiche degli animali che ricordano l'aspetto umano. 

\antropomòrfico, agg. Relativo all'antropomorfismo. 

\antropomorfìsmo, sm. Tendenza a dare una spiegazione basata su concetti propri della natura umana a espressioni del mondo esterno. 
In religione è l'attribuzione di forme umane alle divinità. 

\antropomòrfo, agg. Che presenza somiglianze con l'aspetto umano. 

\antroposfèra, sf. La parte della biosfera costituita dalla collettività umana e dalle opere da esse prodotte. 

\antroposofìa, sf. Dottrina teosofica di Rudolf Steiner. 

\antropozòico, agg. Si dice dell'era geologica quaternaria, caratterizzata dalla comparsa dell'uomo. ~ neozoico. 

\antropozoonòsi, sf. Malattia che può attaccare sia l'uomo sia gli animali. 

\antrustióne, sm. Uomo merovingio libero che entrava a far parte del seguito del re dopo avergli giurato fedeltà. 

\Antsiranana Città (100.000 ab.) del Madagascar, capoluogo della provincia omonima. 

\Anu Dio supremo dei Sumeri, re del cielo, padre degli dei e dio principale della triade che formava con Ea ed Enlil. 

\Anùbi Nell'antico Egitto, divinità funeraria (in egiziano, Inpu). Figlio di Osiri, lo assisteva nella psicostasia. Dio dei morti, veniva raffigurato come un cane, uno sciacallo seduto o come un uomo con la testa di sciacallo. Aiutò Iside nella sepoltura di Osiride. 

\anulàre, agg. e sm. agg. Che ha forma di anello. ~ circolare. 
sm. Quarto dito della mano, nel quale si porta l'anello. 
 X   agg. ring. sm. third finger, ring finger. 

\Anùri Ordine di Vertebrati della classe degli Anfibi, comprendenti specie caratterizzate dall'assenza di coda. Il loro corpo è corto, tozzo e direttamente collegato con il capo; le zampe posteriori, solide, sono atte a saltare; la lingua è spesso estroflessibile e attaccata alla parte anteriore della cavità orale; la pelle è liscia e bagnata. Tra le specie che fanno parte di quest'ordine, rane e rospi. L'esemplare maschio in molte specie di Anuri, emette caratteristici suoni di richiamo. La riproduzione avviene per accoppiamento e le uova deposte, si schiudono dopo circa cinque giorni, dando vita ai girini (stadio larvale) dotati di branchie e coda. Con il passare del tempo le branchie vengono sostituite da polmoni, la coda sparisce e prendono forma le zampe. Gli Anuri normalmente si nutrono di insetti, vermi e piccoli pesci; alcune specie riescono anche a inghiottire piccoli topi e bisce. Le rane arboricole o raganelle (famiglia degli ilidi), sono dotate di piedi adesivi che permettono loro di arrampicarsi sugli alberi.   +  

\anurìa, sf. Soppressione della secrezione urinaria consistente nell'impossibilità di evacuare l'urina in quanto la vescica sembra vuota. 

\anùro, agg. Privo di coda. 

\anuscopìa, sf. Osservazione clinica dell'ano e della prima parte del retto. 

\Anvèrsa Città del Belgio (185.000 ab.), capoluogo della provincia omonima, sulla riva destra della Schelda, a circa 90 km dal mare del Nord; raggiunge i 700.000 ab. con i sobborghi di Berchem, Borgerhout, Merksem, Ekeren, Wilrijk, Deurne, Mortsel e Hoboke. Per la sua vantaggiosa posizione sull'estuario di un grande fiume (largo 550 m) con acque profonde (da 10 a 20 m) e un'ampia marea (4,3 m di media), è la città e il porto più importante dello Stato. Centro industriale di primaria importanza (cantieri navali, industrie automobilistiche, metallurgiche, alimentari petrolchimiche, del taglio dei diamanti) è anche notevole centro finanziario e dei trasporti con l'interno grazie ai sistemi di collegamento con i centri più importanti (Bruxelles, la Mosa, il Waal). La parte medievale della città abbonda di pregevoli opere d'arte (cattedrale gotica con opere di Rubens, palazzo reale, castello, Hôtel de Ville, la Borsa) e di musei (Museo Reale di Belle Arti) ed è connessa con i quartieri più nuovi, che sorgono sulla riva sinistra del fiume, da due tunnel che dal 1933 scorrono sotto la Schelda. Il suo nome francese è Anvers, quello fiammingo Antwerpen. In origine era un villaggio fortezza su un'isola del fiume; si sostituì a Bruxelles come centro del commercio tra continente e Gran Bretagna a partire dal XIV sec. Nel 1460 vi venne creata la prima borsa merci d'Europa. Il suo splendore si offuscò con Filippo II e le guerre religiose; con gli arciduchi Alberto e Isabella fiorì in senso artistico e si riprese economicamente alla fine del XVIII sec. 

\Anvèrsa dégli Abrùzzi Comune in provincia di L'Aquila (439 ab., CAP 67030, TEL. 0864). 

\Anyang Città (130.000 ab.) della Cina, nella provincia di Henan. 

\Anzàni, Alessàndro (Gorla, Milano 1877-Franceville Plage, Calvados 1956) Inventore. La sua realizzazione più famosa è un motore per aereo della potenza di 15 CV a due cilindri contrapposti e raffreddamento ad aria che, in versione potenziata a tre cilindri e 25 CV, fu il propulsore utilizzato da Bleriot per l'aereo con il quale attraversò l'Atlantico. 

\Anzàno dél Pàrco Comune in provincia di Como (1.400 ab., CAP 22040, TEL. 031). 

\Anzàno di Pùglia Comune in provincia di Foggia (2.365 ab., CAP 71020, TEL. 0881). 

\Anzàsca Valle del Piemonte, percorsa dal torrente Anza, racchiusa tra il Monte Rosa e la valle del Toce. 

\ànzi, avv., cong. e prep. avv. 1 Prima. 2 All'opposto. 
cong. 1 Invece, al contrario. 2 Con valore rafforzativo, di più. ~ addirittura. LOC: dovevo trattarlo male, anzi cacciarlo proprio. 3 O meglio. ~ piuttosto. ci troviamo fra un'ora, anzi prima se possibile
prep. Prima di. rientrare anzi notte
 X   avv. 1 (invece, al contrario) on the contrary. 2 (o meglio) or rather. 3 (o piuttosto) or better still. 
 @   lat. volg. antia

\Ànzi Comune in provincia di Potenza (2.158 ab., CAP 85010, TEL. 0971). 

\anzianità, sf. 1 L'essere anziano. ~ senilità. <> giovinezza. 2 Periodo di tempo trascorso in un'attività. 
 X   sf. seniority, old age. 

\anziàno, agg. e sm. Che, chi è in età avanzata. ~ attempato. <> giovane. 
 X   agg. old, elderly, senior. sm. old person, senior citizen, senior member. 
 @   lat. anteanus, deriv. da ante prima. 

\anziché, cong. Piuttosto che. ~ invece di. 
 X   cong. 1 (piuttosto che) rather than. 2 (invece di) instead of. 

\anzidétto, agg. Che è stato detto prima. ~ summenzionato. 

\Ànzio Comune in provincia di Roma (33.497 ab., CAP 00042, TEL. 06). Centro industriale (prodotti alimentari e chimici), porto peschereccio e turistico (balneazione) sul mar Tirreno. Fu fondata dai Volsci e nel IV sec. a. C. divenne colonia romana con il nome di Antium. Luogo di nascita di Nerone, vi si trovano i resti della sua villa, le grotte a lui dedicate, il museo civico e un castello di origini medievali. Nel 1944 vi sbarcarono le truppe anglo-americane. 

\anzitèmpo, avv. 1 Prima del tempo. 2 Prematuramente. ~ anticipatamente. 

\anzitùtto, avv. Prima di tutto, innanzitutto. ~ principalmente. <> secondariamente. 
 X   avv. first of all. 

\Anzo´tegui Stato (924.000 ab.) del Venezuela, capitale Barcelona. 

\Anzòla déll'Emìlia Comune in provincia di Bologna (10.040 ab., CAP 40011, TEL. 051). 

\Anzòla d'Òssola Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (442 ab., CAP 28020, TEL. 0323). 

\Anzolétti, Màrco (Trento 1866-1929) Musicista e compositore. Figlio d'arte, studiò violino al Conservatorio di Milano e a Vienna. Dopo una brillante carriera come concertista, dal 1889 insegnò presso il Conservatorio di Milano e compose numerose opere teatrali, orchestrali e da camera. 

\Aomori Città (288.000 ab.) del Giappone, nell'isola di Honshu. 

\aorìsto, sm. Tempo della coniugazione greca e di altre lingue indoeuropee che indica il carattere momentaneo e puntuale di un'azione. 

\aòrta, sf. L'arteria più grossa e importante dell'organismo umano; origina direttamente dal ventricolo sinistro del cuore, si incurva a delineare l'arco aortico, discende lungo il lato sinistro della colonna vertebrale fino al livello della quarta vertebra lombare dove si biforca in due grosse arterie terminali, iliache, e nella sacrale media. Dall'aorta si distaccano tutte le principali arterie dell'organismo, tranne le polmonari.   +  

\aortectomìa, sf. Resezione di una parte dell'aorta. 

\aòrtico, agg. Relativo all'aorta. 

\aortìte, sf. Processo infiammatorio a carico delle varie tuniche dell'aorta. 

\aortografìa, sf. Radiografia dell'aorta eseguita dopo aver praticato l'iniezione di una sostanza di contrasto. 

\aortotomìa, sf. Incisione della parete dell'aorta. 

\Aòsta Città dell'Italia settentrionale (36.000 ab., CAP 11100, TEL. 0165), capoluogo della regione autonoma della Valle d'Aosta, a 583 m di altezza sulla riva sinistra della Dora Baltea. È l'antica Augusta Pretoria che trasse le sue origini da una colonia militare fatta lì stabilire da Augusto; successivamente divenne dominio dei Borgogna che nell'XI sec. la cedettero ai Savoia (dal nome della città deriva il titolo del ramo secondogenito Savoia-Aosta). Conserva resti di monumenti romani (arco di Augusto) e monumenti di epoca romanica e gotica. La sua economia si fonda su industrie tessili, siderurgiche e meccaniche e sul turismo. 

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