indice       <<< 

\Bat Yam Città (146.000 ab.) di Israele, sobborgo di Giaffa. 

\Bataan Provincia (323.000 ab.) delle Filippine, nell'isola di Luzon, capoluogo Balañga. 

\batàcchio, sm. Bacchio, bastone. ~ battaglio. 

\Batailles, Georges (Billom, Clermont-Ferrand 1897-Parigi 1962) Romanziere e saggista. Tra le opere L'erotismo (1957) e La letteratura e il male (1957). 

\bàtalo, sm. Lista di panno che, apposta alla toga, indicava la dignità dei dottori. 

\Batangas Città (144.000 ab.) delle Filippine, capoluogo della provincia omonima. 

\batàta, sf. Angiosperma (Ipomoea batatas) della famiglia delle Convolvulacee e dell'ordine delle Tubiflore. Pianta erbacea perenne rampicante. Dai tuberi si estrae fecola e alcol. È detta anche patata americana. 

\batàvia, sm. Armatura utilizzata per fabbricare un tessuto spigato nel quale l'ordito ha un effetto pari a quello della trama. 

\batèa, sf. Piatto circolare che serve per le prime fasi delle ricerche minerarie, consistenti nel lavaggio sommario di campioni di terreno. 

\bateau-lavoir Casa di Parigi in cui abitarono artisti come Picasso, Juan Gris, Herbin, Max Jacob e Van Dongen. Deve il suo nome, che significa "battello-lavatoio", alla presenza di una scala in legno al suo interno e all'originalità dell'arredamento. 

\Batèlli, Vincènzo (Firenze 1786-1858) Tipografo. Pubblicò (1827) a Firenze la prima edizione illustrata del romanzo I promessi sposi di A. Manzoni. 

\Bates, Alan (Allestree 1934-Londra 2003) Attore cinematografico e teatrale inglese. Interpretò Una maniera d'amare (1962), Zorba il greco (1964) e Messaggero d'amore (1971). 

\Bates, Herbert Ernst (Rushden, Northampton 1905-Canterbury 1974) Narratore inglese. Tema prevalente dei suoi libri è la vita rurale. Tra le opere My uncle Silas (Mio zio Silas, 1940), The Jaracanda tree (L'albero di Jaracanda, 1949). 

\Bateson, Gregory (Cambridge 1904-San Francisco 1980) Psichiatra e antropologo statunitense. Scrisse Verso un'ecologia della mente (1972). 

\Bath Città (80.000 ab.) della Gran Bretagna, nella contea di Avon. 

\Batha Prefettura (288.000 ab.) del Ciad, capoluogo Ati. 

\bati- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco bathýs profondo. 

\batiàle, agg. Relativo alle profondità marine 
Zona batiale 
Regione di profondità compresa tra i 200 e i 1.000 o i 3.000 m, posta tra la regione neridica e la regione abissale e corrispondente alla scarpata continentale. 

\batigrafìa, sf. Scienza che studia la profondità dei mari e dei laghi. 

\batigràfico, agg. (pl. m.-ci) Di curva, la curva batigrafica, che rappresenta l'area del fondo di una conca lacustre o marina in funzione della profondità e consente il calcolo della profondità media della conca stessa. 

\batik, sm. invar. Procedimento di colorazione a disegni delle stoffe tipico dell'Indonesia. 

\batimetrìa, sf. Parte dell'oceanografia che studia la misurazione della profondità delle acque marine e lacustri. 

\batimètrico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla batimetria. 
Carta batimetrica 
Carta sulla quale sono riportate le curve di livello del fondo marino rispetto al livello del mare. 
Curva batimetrica 
Curva di livello del fondo del mare alla quale corrispondono valori negativi rispetto allo zero rappresentato dal livello del mare. 

\batìmetro, sm. Scandaglio per misurare la profondità delle acque. 

\Batinah Regione costiera dell'Oman. 

\batiscàfo, sm. Scafo sommergibile utilizzato per l'esplorazione sottomarina. 

\batiscòpio, sm. 1 Strumento per la perlustrazione del fondo marino che funziona eliminando i riflessi dell'acqua. 2 Apertura che, nei sottomarini e negli scafi marini, serve per guardare il mare al di sotto della superficie. 

\batisfèra, sf. Cabina metallica sferica per esplorare le profondità marine. ~ batosfera. 

\batìsta, sf. invar. Tessuto con armatura a tela, molto fine. 

\Batista y Zaldivar, Fulgencio (Banés 1901-Marbella 1973) Militare cubano. Dal 1940 al 1944 fu presidente della repubblica, ma nel 1952 instaurò una feroce dittatura, poi sconfitta dalla rivoluzione castrista nel 1959. 

\batitermògrafo, sm. Strumento atto alla misurazione della temperatura marina assieme alla profondità alla quale avviene l'operazione. 

\Batman Città (114.000 ab.) della Turchia, nella provincia di Siirt. 

\Batman (Il ritorno) Film di fantascienza, americano (1992). Regia di Tim Burton. Interpreti: Michael Keaton, Danny De Vito, Michelle Pfeiffer. Titolo originale: Batman Returns 

\batmòtropo, agg. Relativo a una fibra muscolare che ha un'eccitabilità variabile periodicamente. 
 @   dal greco bathmós gradino e trépein girare. 

\Batna Città (185.000 ab.) dell'Algeria, capoluogo del wilaya omonimo. 

\batòcchio, sm. 1 Grosso bastone a forma di spatola. 2 Batacchio di campana. 

\batoidèi 1 Genere di Pesci cartilaginei che vivono nelle acque profonde. 2 In paleontologia, squali fossili del periodo Giurassico, con tenti trituranti, simili alle attuali razze. 
 @   dal greco batís-ídos razza. 

\batolìte, sf. Massiccio di roccia cristallina posto in profondità nella crosta terrestre. 

\bàtolo => "batalo" 

\Baton Rouge Città (220.000 ab.) degli USA, capitale dello stato della Louisiana. Importante nodo ferroviario e porto fluviale sul fiume Mississippi. Sede di un'università. Produttrice di canna da zucchero e semi di soia, possiede imponenti raffinerie di petrolio rifornite da oleodotti provenienti dall'interno. Fondata dai francesi nel 1719, passò in seguito sotto gli inglesi. Durante la guerra di indipendenza americana, fu conquistata dagli spagnoli e infine, dopo la battaglia di Baton Rouge del 1810, venne annessa agli Stati Uniti e alla Florida. 

\Batóni, Pompèo (Lucca 1708-Roma 1787) Pittore. Tra le opere Pietro Leopoldo d'Austria (1769, Vienna, Kunsthistorisches Museum). 

\batoniàno, agg. e sm. Relativo al piano superiore del Giurassico medio, compreso tra il Baiociano e il Calloviano. 

\batoscòpico, agg. Atto a esplorare le profondità dei mari e dei laghi. 

\batosfèra, sf. Batisfera. 

\batòsta, sf. 1 Legnata. ~ percossa. 2 Grave danno fisico, morale o economico. ~ tracollo. 

\bàtrace, sm. Rana, rospo. 

\batracìna, sf. Sostanza tossica contenuta nel veleno cutaneo del Dendrobates tinctorius, un anfibio anuro dell'America tropicale. 
 @   dal greco bátrachos rana. 

\batracomiomachìa, sf. Contesa futile e ridicola. 

\Batracomiomachia Poema di anonimo (VI sec. a. C.). 

\battage, sm. invar. Campagna pubblicitaria di vaste dimensioni. ~ propaganda. 

\Battàgio, Giovànni di Doménico (Lodi, not. 1465-1493) Architetto. Tra le opere Santa Maria Incoronata (1488-1513) a Lodi. 

\battàglia, sf. 1 Scontro fra eserciti. ~ combattimento. battaglia campale, che si svolge in campo aperto; cavallo di battaglia, ciò che permette di esprimere il meglio di sé;  battaglia navale gioco:   +   2 Contrasto di idee, di interessi. 3 L'insieme delle attività finalizzate al raggiungimento di un obiettivo. la battaglia occupazionale, per ridurre la disoccupazione.
 X   sf. 1 battle, (navale) battleship. 2 (combattimento) fight, struggle. 
 @   lat. battalia, deriv. da battere

\Battaglia di Alamo, La Film western, americano (1960). Regia di John Wayne. Interpreti: John Wayne, Richard Widmark, Richard Boone. Titolo originale: The Alamo 

\Battaglia di Algeri, La Film drammatico, italiano (1966). Regia di Gillo Pontecorvo. Interpreti: Jean Martin, Yacef Saadi, Brahim Haggiag. 

\Battaglia di Legnano, La Tragedia lirica in quattro atti di G. Verdi, libretto di S. Cammarano (Roma, 1849). 

\Battàglia Tèrme Comune in provincia di Padova (4.082 ab., CAP 35041, TEL. 049). 

\Battàglia, Felìce (Palmi Calabro 1902-Bologna 1977) Filosofo e giurista italiano. Tra le opere Corso di filosofia del diritto (1949-1950), Il problema morale dell'esistenzialismo (1949) e Morale e storia nella prospettiva spiritualistica (1954). 

\battagliàre, v. intr. Far battaglia. ~ combattere, guerreggiare. 

\battaglièro, agg. Combattivo. ~ bellicoso. <> arrendevole. 

\Battaglìn, Giovànni (Marostica, Vicenza 1951-) Corridore ciclista italiano. Nel 1981 vinse il Giro d'Italia e quello di Spagna. 

\battàglio, sm. Grosso ferro pendente al centro della campana per farla risuonare. ~ batocchio. 
 X   sm. clapper. 
 @   provenz. batalh, dal lat. battuaculum. 

\battagliòla, sf. Ringhiera di catenella che corre sul bordo dei ponti scoperti delle navi. 

\battaglióne, sm. Unità tattica di soldati, formata da più compagnie. 
 X   sm. battalion. 
 @   deriv. da battaglia. 

\Battambang Provincia (837.000 ab.) della Cambogia. Il suo territorio prevalentemente montuoso è ricoperto da vaste foreste e nel suo sottosuolo si trovano giacimenti di pietre preziose. L'antico centro di Anghor è ricco di grandi monumenti archeologici. 

\battàna, sf. Piccolo battello a fondo piatto. 

\Battani, al- (Harran, Mesopotamia 858?-Samarra 929) o Albatenio. Astronomo arabo, molto conosciuto in antichità. Le sue opere infatti furono tradotte in latino con il titolo Opus astronomicum o De motibus stellarum. Con una notevole precisione corresse i calcoli astronomici dell'Almagesto; misurò l'obliquità dell'eclittica e la durata dell'anno solare, rettificando anche la costante di precessione, grazie a un osservatorio ad al-Raqqa sull'Eufrate. Il De scientia stellarum fu tradotto da C. A. Nallino e G. Schiapparelli. 

\battellière, sm. Chi pilota un battello. ~ barcaiolo. 

\battellìno, sm. Piccolo battello a remi che, sulle navi e sulle barche da diporto, serve per il servizio di ormeggio e per effettuare il traffico con la terra. 

\battèllo, sm. Grossa imbarcazione per la navigazione lacustre. ~ imbarcazione, vaporetto. 
 X   sm. boat. 
 @   franc. antico batel. 

\Battello ebbro, Il Poema di A. Rimbaud (1871). 

\battentatùra, sf. Rilievo tratto dalle soglie di porte-finestre e porte esterne avente lo scopo di arrestare la parte inferiore di un infisso e rendere quindi ermetica la chiusura. 

\battènte, agg. e sm. agg. 1 Che batte. risposta a tamburo battente, senza la minima esitazione. 2 Martellante, scrosciante. ~ incessante. 
sm. 1 Ciascuna delle due metà di una finestra o di una porta. ~ anta. chiudere i battenti, cessare un'attività. 2 Martelletto che rintocca le ore negli orologi con soneria. 
 X   sm. 1 (finestra) shutter. 2 (porta) wing, leaf. 3 (orologio) hammer. 

\Batterbee Catena montuosa dell'Antartide, vetta più elevata 2.600 m. 

\bàttere, v. v. tr. 1 Picchiare, colpire. battere la carne per ammorbidirla; batter cassa, richiedere dei soldi; battere il ferro finché è caldo, approfittare di una situazione positiva fino a quando è possibile. 2 Vincere. <> perdere. 3 In giochi con la palla, effettuare una battuta. 4 Percorrere. 
v. intr. 1 Cadere, picchiare su qualcosa. ~ sbattere. 2 Insistere. ~ accanirsi. <> rinunciare. : :attendo su quell'argomento riuscii finalmente a farlo rinsavire. 3 Pulsare. il cuore gli batteva fortemente a causa dell'agitazione 
v. intr. pron. Lottare, combattere. battersi per delle idee
v. rifl. Combattere, duellare. ~ scontrarsi. si batterono per quella donna
 X   v. tr. (picchiare) to beat. v. intr. (bussare alla porta) to knock; (a macchina) to type. 2 (tennis) to serve. 3 (cuore) to beat. 4 (mani) to clap. 5 (in un batter d'occhio) in the twinkling of an eye. v. intr. pron. to fight. 
 @   lat. volg. battere

\batterìa, sf. 1 Unità fondamentale dell'artiglieria. 2 Complesso di strumenti a percussione suonati da un unico esecutore. ~ percussioni. 3 Insieme di pile o accumulatori collegati tra loro. 4 Complesso di elementi necessari per un dato scopo. ~ kit. 
 X   sf. 1 battery. 2 (mus.) percussion, drum kit, (pl.) drums. 3 (fis.) battery. 4 (attrezzatura) kit.
 @   deriv. da battere. 
In elettrotecnica è un aggregato di celle elettriche connesse tra loro per generare energia. Le batterie elettriche sono formate da elementi galvanici (pile, accumulatori) collegati in serie o in parallelo, in cui l'energia elettrica scaturisce da reazioni chimiche. La più comune tra le batterie elettriche di accumulatori è quella formata da celle in serie contenenti elettrodi in piombo immersi in acqua acidulata con acido solforico (elettrolita). Esistono però attualmente altri tipi di batterie di accumulatori (al nichel-cadmio, al cloruro di zinco, al litio-ferro ecc.) che, pur avendo peso e dimensioni ridotte, forniscono prestazioni migliori di quelle al piombo. L'unico ostacolo alla loro diffusione è la maggiore criticità nella ricarica e il costo elevato. Le batterie solari sono invece sistemi che convertono l'energia solare in energia elettrica sfruttando le proprietà di determinati materiali semiconduttori fotosensibili (silicio, arseniuro di gallio ecc.). Dato che ogni cella è in grado di generare correnti e tensioni piuttosto basse, le batterie solari sono abitualmente composte da pannelli che contengono diversi gruppi di celle collegate fra loro in serie, mentre i gruppi sono in parallelo fra di loro. Le batterie solari hanno un rendimento molto limitato e vengono quindi tipicamente utilizzate per alimentare apparecchiature collocate fuori della portata di altre fonti energetiche (come i satelliti artificiali). Le batterie tampone, collocate parallelamente alla rete elettrica che le mantiene in carica, vengono di solito impiegate nei sistemi che assorbono limitate quantità di energia elettrica, ma devono essere ininterrottamente alimentate; sono dotate di questo tipo di batteria le reti telefoniche, i calcolatori, i dispositivi di controllo e sorveglianza. In caso di deficienza di energia nella rete di distribuzione si attivano le batterie tampone fino all'entrata in funzione dei gruppi di continuità. 
In musica è un insieme di strumenti nato e affermatosi con la musica jazz. Gli strumenti base della batteria sono la grancassa, percossa tramite un meccanismo a pedale, il tamburo, il tom-tom (tamburi cilindrici affiancati, derivati dal tamburo militare), i piatti sospesi e i due piccoli piatti contrapposti e manovrati anch'essi tramite un pedale che ne produce la percussione reciproca.   +  

\battericìda, agg. e sm. Termine medico che designa sostanze ed elementi che provocano la morte di batteri. 

\battèrico, agg. Dei batteri. 

\batteriemìa, sf. Presenza transitoria di germi patogeni nel sangue. 

\battério, sm. Piccolissimi esseri viventi visibili solo all'ingrandimento microscopico, il cui corpo risulta formato da una sola cellula; le loro dimensioni vanno da 0.2 a 2 micron di larghezza e fino a 100 micron di lunghezza. Presentano una parete cellulare e non sono dotati di clorofille. A seconda della loro forma si suddividono fondamentalmente in cocchi, se di forma ovolare, e bacilli, se allungati e sottili a guisa di bastoncino. Entrambi i tipi frequentemente non sono isolati poiché al momento della divisione cellulare la scissione di ogni cellula può dimostrarsi non completa, dando luogo a diplococchi (cocchi in coppia), streptococchi (cocchi a catena), stafilococchi (cocchi a grappolo) o a cocchi a tetrade. Anche i bacilli possono avere forme diverse: a bastoncino, streptobacillari (raggruppamento di bacilli che si moltiplicano senza disgiungersi, formando agglomerati simili a canne di bambù), fusiformi (con i lembi assottigliati), con una o due curve o spirali (vibrioni o spirilli), con varie curve (spirochete). I batteri si sviluppano generalmente per scissione binaria, cioè una cellula ne origina due con lo stesso genotipo; questo tipo di generazione facilita la trasmissione immutata delle caratteristiche ereditarie. Rispetto al modo in cui si nutrono, si dividono in schizomiceti autotrofi, che si servono di carbonio e azoto, e schizomiceti eterotrofi, che richiedono invece composti organici; di quest'ultima categoria fanno parte tutti i batteri patogeni e alcuni batteri non patogeni. Le necessità nutritive sono alla base di un'ulteriore differenziazione dei batteri in saprofiti, che conducono la loro vita su sostanze inanimate e sono assai frequenti nel terreno, nelle acque e nella natura in genere, e parassiti, che vivono su organismi viventi dai quali ricavano nutrimento. I parassiti si dividono a loro volta in commensali (simbionti), se non causano malattie all'organismo ospite, e patogeni, se provocano malattie o intossicazioni. I batteri sono presenti su tutta l'area terrestre e rivestono grande importanza; possono vivere anche in assenza di ossigeno, mentre molti di quelli che vivono su sostanze organiche, impiegano i prodotti di scarto del metabolismo di altri organismi e, attraverso processi di fermentazione, rilasciano carbonio, azoto e idrogeno.  Si considerano oggi parte del regno dei batteri anche i cianobatteri (o alghe azzurre).  ~ bacillo, germe.    +  
 X   sm. bacterium (pl. bacteria)

\batteriocecìdi Formazioni ipertrofiche che possono apparire sui vegetali a opera di batteri. Possono avere sia carattere patologico che fisiologico, come i tubercoli radicali delle leguminose. 

\batteriologìa, sf. Branca della medicina che studia i batteri. Originatasi con gli studi di Spallanzani, Bassi e Pacini, ebbe un notevole impulso dopo il 1850 con le scoperte di Pasteur e di Koch. 

\batteriològico, agg. Che si riferisce alla batteriologia o ai batteri. 

\batteriòlogo, sm. Studioso di batteriologia. 

\batterioscopìa, sf. Studio microscopico dei batteri. 

\batterioscòpico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla batterioscopia. 

\batteriòsi, sf. Gruppo di malattie determinate da batteri. 

\batteriostàsi, sf. Arresto della moltiplicazione di un germe ottenuta con un batteriostatico. 

\batteriostàtico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Relativo a un farmaco antibiotico atto a impedire la proliferazione dei germi. 

\batterioterapìa, sf. Somministrazione di batteri all'organismo a scopo curativo. 

\batterìsta, sm. e sf. Chi suona la batteria. ~ percussionista. 

\battesimàle, agg. Relativo al battesimo. 

\battésimo, sm. 1 Nel Cristianesimo, il primo dei sacramenti, con cui si entra a far parte della Chiesa. ~ iniziazione. 2 Inaugurazione. ~ varo. battesimo di una linea ferroviaria
 X   sm. christening, baptism. 
 @   lat. baptismus, dal greco baptismos immersione, deriv. da baptizein immergere. 

\battezzàndo, agg. e sm. Chi deve ricevere il battesimo. 

\battezzàre, v. v. tr. 1 Amministrare il battesimo a una persona. ~ consacrare. 2 Bagnare con acqua. : :a pioggia battezzò la cerimonia all'aperto 
v. intr. pron. 1 Ricevere il battesimo. 2 Assumere abusivamente un titolo. 
 X   v. tr. to christen, to baptize. 
 @   lat. baptizare, dal greco baptìzein immergere. 

\Battiàto, Frànco (Jonia, Catania 1945-) Cantante e compositore. Tra le opere Pollution (1972), La voce del padrone (1981), Fisiognomica (1989), Messa arcaica (1992), Il cavaliere dell'intelletto (1994) e Imboscata (1996). 

\battibaléno, sm. Attimo, momento brevissimo. 

\battibécco, sm. Breve disputa verbale. ~ diverbio. 

\batticàrne, sm. Utensile di cucina per pestare la carne. 

\batticóda, sf. invar. Altro nome della cutrettola. 

\batticòffa, sm. In marina, rinforzo in tela che protegge le vele dallo sfregamento. 

\batticùlo, sm. Parte dell'armatura dei secc. XIV e XV che era posta a protezione delle natiche. In genere era a rete, a lamine o a scaglie. 

\batticuòre, sm. 1 Acceleramento del battito del cuore provocato da spavento o altra forte commozione. ~ palpitazione. 2 Ansia. ~ trepidazione. 
 X   sm. pl. palpitations. 

\battifàlce, sm. invar. Piccola incudine su cui si batte la lama della falce quando ha perso il filo. 

\battifiànco, sm. Parete o asse mobile che separa i cavalli nella stalla. 

\battifòlle, sm. Antica fortificazione in legno che veniva posta in campo aperto per fronteggiare il nemico. Spesso aveva forma di torre. 

\Battifòllo Comune in provincia di Cuneo (273 ab., CAP 12070, TEL. 0174). 

\battifóndo, sm. Gioco d'azzardo al biliardo. 

\battifrédo, sm. 1 Torre lignea medievale stabile, provvista di campana per dare l'allarme. 2 Torre mobile, utilizzata per attaccare durante gli assedi. 

\battìgia, sf. (pl.-gie) Striscia di spiaggia lungo la quale si smorzano le onde. ~ battima. 

\battilàrdo, sm. Tagliere in legno su cui si battono carne, lardo, verdure e similari. 

\battiliàno, sm. Operaio addetto alla preparazione della lana per imbottiture. 

\battilòro, sm. invar. Artigiano che riduce l'oro e l'argento in lamine o in foglie. 

\bàttima, sf. Battigia. ~ bagnasciuga, riva. 

\battimàno, o battimàni, sm. Applauso. ~ approvazione. <> fischi. 
 X   sm. applause, clap. 

\battimàre, sm. invar. Riparo delle navi a poppa. 

\battiménto, sm. Modo e atto del battere. 

\battìo, sm. 1 Il battere rapido. 2 Applauso prolungato. 

\Battipàglia Comune in provincia di Salerno (47.139 ab., CAP 84091, TEL. 0828). Centro agricolo, industriale (produzione di mozzarelle) e dell'allevamento di bufali. Gli abitanti sono detti Battipagliesi

\battipàlo, sm. 1 Macchina utilizzata per infiggere pali nel terreno mediante caduta di un maglio. 2 Operaio addetto alla manovra di tale macchina. 

\battipànni, sm. Arnese di vimini intrecciati o plastica, per battere i panni e farne uscire la polvere. 
 X   sm. carpet-beater. 

\battipìsta, sm. invar. Mezzo cingolato che prepara una pista battendola. 

\battipòrta, sm. 1 Batacchio, picchiotto. 2 Seconda porta, di rinforzo alla prima. 

\battiscópa, sm. invar. Fascia di legno o altro materiale che corre in basso lungo le pareti di una stanza a protezione di un muro. ~ zoccolo. 

\battìsta, agg., sm. e sf. Appartenente a una delle confessioni cristiane riformate che amministrano il battesimo solo al fedele adulto. 

\Battìsta, Vincènzo Marìa (Napoli 1823-1873) Compositore. Autore di 12 opere teatrali che ottennero un certo successo tra i contemporanei. 

\Battistèlli, Stéfano (Roma 1969-) Nuotatore. Nel 1988 ottenne, per primo in Italia, un titolo olimpico (bronzo nei 400 misti). Nel 1991 fu medaglia d'argento ai mondiali nei 200 dorso e nella stessa disciplina nel 1992 fu primatista italiano e bronzo olimpico. 

\battistèro, sm. 1 Edificio minore costruito presso la chiesa per amministrarvi il battesimo. 2 Fonte battesimale. 
 X   sm. baptistery. 

\Battìsti, Césare (Trento 1875-1916) Politico e patriota. Di ideologia socialista, combatté per l'autonomia del Trentino dall'Austria-Ungheria. Fu deputato al parlamento di Vienna nel 1911. Durante la prima guerra mondiale si arruolò nell'esercito italiano (alpini) ma fu catturato e impiccato come disertore dagli austriaci il 12 luglio 1916 insieme a F. Filzi. 

\Battìsti, Lùcio (Poggio Bustone 1943-Milano 1998) Cantante e cantautore. Agli inizi degli anni '70 ha diffuso in Italia la canzone d'autore (Mi ritorni in mente, Emozioni, Giardini di marzo e Pensieri e parole). 

\battistràda, sm. invar. 1 Chi apre la strada a cortei, processioni e similari. 2 Parte del pneumatico che viene a contatto con la strada. 3 Chi precede o annunzia qualcuno. ~ precursore. 4 In una gara di corsa, chi, in testa, fa l'andatura. 
 X   sm. 1 (nelle gare) pacemaker. 2 (pneumatico) tread. 

\battitàcco, sm. Nastro rinforzato per proteggere l'orlo interno dei calzoni. 

\battitappéto, sm. Aspirapolvere per pulire tappeti e moquette. 
 X   sm. 1 carpet sweeper, carpet cleaner. 2 vacuum cleaner. 

\bàttito, sm. 1 Atto di battere, palpitare. 2 In anatomia si chiama battito cardiaco il fenomeno acustico determinato dalla pulsazione arteriosa e dalla contrazione cardiaca. ~ pulsazione. 3 Rintocco. 
 X   sm. 1 beat, throb. 2 (cardiaco) heartbeat. 
Battito cardiaco 
Originato da stimoli che hanno origine in un nodo nervoso all'interno dello stesso miocardio, il battito cardiaco non è altro che la manifestazione sonora di due fasi della pulsazione del cuore. L'attività cardiaca si sviluppa con un susseguirsi di contrazione (sistole) e distensione (diastole) dei muscoli che avvolgono ventricoli e atri. In particolare, si susseguono una sistole atriale (accompagnata dall'apertura delle valvole mitrale e tricuspide), una sistole ventricolare (con chiusura delle valvole atrioventricolari e apertura di quelle semilunari) e un periodo di riposo. È proprio la sistole ventricolare a produrre i due suoni che compongono il battito cardiaco, con la chiusura delle valvole atrioventricolari, immediatamente seguita da quella delle valvole semilunari (che controllano il flusso sanguigno tra ventricoli e arterie). A ognuna delle fasi appena descritte è associata la produzione di debolissime correnti elettriche; l'esame elettrocardiografico, registrando queste correnti, è in grado di tracciare un grafico che rispecchia fedelmente l'attività cardiaca. La normale frequenza del battito cardiaco (circa settanta pulsazioni al minuto) può essere rallentata (bradicardia) o accelerata (tachicardia) da cause esterne.   +  
Battito in testa 
Fenomeno di combustione irregolare nei motori a benzina che si manifesta come una rapida successione di rumori metallici; è dovuto al fatto che la miscela si accende prima di aver raggiunto il punto morto superiore. Le cause possono essere una scorretta regolazione del circuito elettrico di accensione o l'impiego di un carburante a basso numero di ottani che esplode indipendentemente per compressione. 

\battitóio, sm. Macchina per la filatura che ha lo scopo di pulire e sfilacciare. 

\battitóre, sm. 1 Chi, nella caccia, batte i cespugli per stanare la selvaggina. ~ perlustratore. 2 Chi batte la palla per primo. 3 Nelle aste, chi aggiudica l'oggetto al miglior offerente. ~ banditore. 4 Chi batteva il grano. 
 X   sm. 1 (sport) batsman, batter. 2 (nelle vendite all'incanto) auctioneer. 
 @   deriv. da battere

\battitrìce, sf. Trebbiatrice. 

\battitùra, sf. 1 Il battere. ~ battuta. 2 L'operazione di battere il grano. 3 Impronta lasciata dal battere, specialmente col martello. ~ colpo. 

\Battle, Kathleen (Portsmouth, Ohio 1948-) Soprano statunitense. Nel 1976 debuttò all'Opera di New York, interpretando il ruolo di Susanna nelle Nozze di Figaro di W. A. Mozart. Dopo varie esibizioni nei migliori teatri del mondo, nel 1985 cantò al Covent Garden di Londra nel ruolo di Zerbinetta nell'Arianna a Nasso di Richard Strauss. 

\bàttola, sf. 1 Tabella. 2 Utensile utilizzato per spianare il cemento fresco. 3 Arnese in legno che agitato produce rumore secco; era utilizzato nelle battute di caccia o per richiamare l'attenzione dei fedeli alle funzioni religiose. 
 @   deriv. da battere

\battologìa, sf. Ripetizione inutile di una stessa parola, frase o idea. ~ pleonasmo. 
 @   dal greco battología balbuzie. 

\battóna, sf. Prostituta che batte il marciapiede. ~ puttana. 

\Battriàna Antica regione dell'Asia che si stende tra l'Amudarja e la catena dell'Hindukush (oggi Afghanistan settentrionale, a Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan). Fu una provincia dell'impero persiano (a partire da Ciro il Grande), della quale si impadronì Alessandro Magno (329 a. C.); in seguito fece parte del regno ellenistico, passò sotto il dominio dei popoli nomadi (saci) dell'Asia settentrionale, ai quali seguirono turchi e arabi, che vi introdussero l'islamismo. 

\Battùda Comune in provincia di Pavia (375 ab., CAP 27020, TEL. 0382). 

\battùta, sf. 1 Percossa, carica di botte. ~ bastonatura. 2 Misura di tempo musicale. 3 Colpo dato sul tasto della macchina per scrivere. ~ carattere. 4 Caccia con più cacciatori; vasta azione della polizia contro i malviventi. ~ perlustrazione. 5 Frase di un dialogo teatrale; risposta spiritosa. ~ arguzia. 6 Colpo di chi mette in gioco la palla. 
 X   sf. 1 (macchina per scrivere) stroke. 2 (mus.) bar. 3 (caccia) hunting, hunt. 4 (spiritosa) witticism, witty remark. 5 (tennis) service. • as a first step, as a starting point (in prima battuta)  
Nella notazione musicale indica la frazione del pentagramma racchiusa tra due barre verticali e che comprende le note il cui valore complessivo eguaglia la misura del tempo del brano musicale. 

\battùto, agg. e sm. agg. 1 Percosso. 2 Vinto, sconfitto. è stato battuto su tutta la linea, ha subito una completa sconfitta. 3 Lavorato col martello. ferro battuto. 4 Di strada, frequentato. 
sm. 1 Composto di lardo, erbe, carne e spezie, tritati per condimento di vivande. 2 Pavimento costruito con terra compressa o calcestruzzo di cemento. 
a spron battuto, in modo molto rapido. 
 @   p.p. di battere

\Batu Monte (4.310 m) dell'Etiopia, in provincia di Bale. 

\batùffolo, sm. Piccolo ammasso di materiale soffice. ~ bioccolo. 
 X   sm. flock. 

\Batumi Città (138.000 ab.) della Georgia, capoluogo della Repubblica autonoma dell'Adzaristan. 

\Baty, Gaston (Pélussin 1885-1952) Regista e teorico teatrale francese. Sostenitore della superiorità della regia e della messinscena rispetto alla parola, considerava il teatro delle marionette la più alta forma di rappresentazione. 

\bàu, inter. Riproduce l'abbaiare del cane. 

\Baucìna Comune in provincia di Palermo (2.105 ab., CAP 90020, TEL. 091). 

\baud Unità di misura della velocità di trasmissione dei dati usata in telegrafia e in telematica e nelle comunicazioni digitali; è la quantità massima di elementi di codice inviata in un secondo. Così chiamato in onore di Jean-Maurice Emile Baudot, ingegnere francese inventore della telescrivente, il baud viene spesso confuso con il numero di bit per secondo (bps). In realtà, soprattutto nelle attuali comunicazioni telematiche, a ogni cambiamento di livello della linea corrisponde la trasmissione di più bit di dati. I più moderni modem utilizzano protocolli di trasmissione che comprimono quattro, otto o più bit in un solo impulso di uscita; pertanto, una velocità di 1.200 baud può corrispondere alla trasmissione di 4.800 bps, 9.600 bps ecc. Anche il cosiddetto baud rate (velocità massima che un modem può utilizzare nella trasmissione dei dati) viene attualmente espresso in bit per secondo. 

\Baudelaire critico Opera di critica letteraria di G. Macchia (1939). 

\Baudelaire, Charles (Parigi 1821-1867) Poeta e critico francese, ritenuto il padre del simbolismo; esercitò una notevole influenza sui poeti successivi. Nel 1841 compì un lungo viaggio in oriente dove raccolse impressioni e immagini che si ritrovano nelle sue liriche. Tornato a Parigi, si diede a condurre una vita di sperperi all'insegna della sregolatezza, dell'alcol e della droga, dissipando in breve tempo l'eredità paterna. La sua famiglia giunse al punto di interdirlo; egli cercò più volte di suicidarsi. La sua prima raccolta di liriche, I fiori del male, uscì nel 1857; si tratta di composizioni nelle quali l'occhio del poeta scruta le profondità dell'animo umano in modo ardito e fortemente innovativo. Il poeta può sublimare il male nel candore puro del canto, illuminando gli angoli tenebrosi dello spirito umano con la luce dell'idealismo. Altre sue opere furono i Poemetti in prosa, pubblicati dal 1857, il cui influsso fu cruciale sulla lirica successiva e sulla creazione del verso libero (alcuni vennero pubblicati sul Figaro con il titolo di Lo spleen di Parigi); I paradisi artificiali, del 1861, in cui il poeta disserta sull'effetto che alcune sostanze eccitanti hanno sull'immaginazione; i Diari intimi furono pubblicati postumi nel 1909. Fu anche critico letterario, musicale e un grande teorico dell'impressionismo come testimoniano le opere Salons (1845-1846) e L'arte romantica (uscita postuma nel 1868). 

\baudìsmo, sm. Sostantivo derivato dal presentatore catanese Pippo Baudo: sta a indicare un uomo di spettacolo o un mega conduttore. 

\Bàudo, Pìppo (Militello 1936-) Presentatore e conduttore televisivo e dal 1989 direttore artistico del Teatro stabile di Catania. Condusse Domenica in (1975-1985) e Fantastico (1981-1986; 1990). Fu direttore artistico della RAI dal 1994 al 1996. 

\Baudot, Jean-Maurice Émile (Magneaux 1845-Sceaux 1903) Inventore francese. Appose perfezionamenti al telegrafo. 

\Baudrillard, Jean (Reims 1929-Parigi 2007) Sociologo. Tra le opere Il sistema degli oggetti (1967), Lo scambio simbolico e la morte (1976), Della seduzione (1980), L'illusione della fine (1993), La televisione ha ucciso la realtà? (1996). 

\Bauer, Otto (Vienna 1881-Parigi 1938) Politico austriaco. Di ideologia socialista, sostenitore dell'austromarxismo, fu ministro degli esteri nel 1918 e 1919. 

\Bàuer, Riccàrdo (Milano 1896-1982) Una delle grandi figure della Resistenza con P. Gobetti e F. Parri. Fu responsabile della giunta militare del CLN con G. Amendola e S. Pertini. 

\Bauernfeind, Karl Maximilian von (Arzberg 1818-Monaco di Baviera 1894) Ingegnere tedesco. Studioso di geodesia, progettò strumenti destinati a migliorare la precisione delle rilevazioni topografiche. 

\Bauhaus Scuola tedesca d'arte applicata e di architettura fondata a Weimar, nel 1919, dall'architetto Walter Gropius; in seguito fu trasferita a Dessau (1925). Scopo principale della scuola, e del movimento artistico a essa legato, era quello di giungere alla creazione di un'opera d'arte unitaria mediante lavoro di gruppo nella quale si fondessero compiutamente le esigenze di progettazione e produzione, colmando, per quanto possibile, il distacco tra arte e artigianato. Insigni artisti di fama mondiale (L. Feininger, P. Klee, V. V. Kandinskij, L. Moholy-Nagy, T. Van Doesburg, A. Meyer) collaborarono e insegnarono in questa scuola che, nonostante sia stata soppressa dal nazismo per il suo carattere internazionale, continuò a influenzare l'architettura e l'arredamento. 

\Baulàdu Comune in provincia di Oristano (685 ab., CAP 09070, TEL. 0783). 

\baulàre, v. tr. Effettuare una baulatura, ossia sistemare un terreno con opportuni lavori di aratura e di sterro. 

\baùle, sm. Cassa con coperchio che serve per trasportare abiti, biancheria. ~ cassapanca. 
 X   sm. 1 trunk. 2 (aut.) boot. 
 @   spagn. baùl. 

\baulétto, sm. 1 Diminutivo di baule. 2 Cofanetto per oggetti femminili, specialmente per gioielli. 

\baumé L'unità di misura della densità dei liquidi e la scala corrispondente. Il grado baumé viene indicato con le abbreviazioni °Bé o °B. 

\Baumé, Antoine (Senlis 1728-Parigi 1804) Chimico francese. Fu inventore di un areometro tarato in gradi che prese il suo nome. 

\Baumeister, Willy (Stoccarda 1889-1955) Pittore tedesco. Tra le opere Ideogramma colorato II (1939, Colonia, Collezione privata) e Safer 1, con punti II (1954, Milano, Collezione privata). 

\Baumgarten, Alexander Gottlieb (Berlino 1714-Francoforte sull'Oder 1762) Filosofo. Tra le opere Estetica (1750-1758). 

\Baunèi Comune in provincia di Nuoro (4.071 ab., CAP 08040, TEL. 0782). 

\Bauru Città (179.000 ab.) del Brasile, nello stato di São Paulo. 

\baùtta, sf. 1 Mantellina nera con cappuccio e maschera usata dai veneziani durante il carnevale nel Settecento. 2 Mascherina di seta o velluto per coprire la parte superiore del volto. 
 @   voce venez. baùta, deriv. da bava

\bauxìte, sf. Miscela di idrossidi di alluminio e ferro, gibbsite, diaspro, boehmite, parzialmente sotto forma di gel amorfi. Caratterizzata da un colore variabile dal paglierino al rosso bruno, determinato dalla prevalenza di impurità, ha densità 2 e durezza compresa tra 1 e 3. È il più importante minerale dal quale, con processi di purificazione e conversione, si ricava l'allume o l'alluminio metallico. I maggiori fornitori di bauxite sono Guinea, Giamaica, Australia, Croazia e Slovenia. 

\bàva, sf. 1 Liquido viscoso che cola dalla bocca di animali o persone in condizioni fisiche anormali. ~ saliva. far venire la bava alla bocca, innervosire fortemente. 2 Soffio lieve. durante la notte, alita una bava di vento
 X   sf. 1 (vento lieve) breath. 2 (animali o persone) slobber, slaver. 3 (lumaca) slime. 
 @   lat. baba

\Bàva Beccàris, Fiorènzo (Fossano 1831-Roma 1924) Generale. Comandò la sanguinosa repressione dei moti popolari di Milano contro il carovita nel maggio 1898. 

\Bàva, Màrio (Sanremo 1914-Roma 1980) Regista cinematografico e direttore della fotografia italiano. Nel suo repertorio figurano film dell'orrore, di fantascienza o che narrano le leggende di eroi mitologici quali Sansone ed Ercole. Il suo primo film come regista fu La maschera del demonio (1960). 

\bavaglìno, sm. Tovagliolino da legare al collo dei bambini. 
 X   sm. bib. 

\bavàglio, sm. Fazzoletto che si applica alla bocca di persone cui si vuol impedire di gridare. 
 X   sm. gag. 
 @   deriv. da bava. 

\bavarése, agg., sm. e sf. agg., sm. e sf. Della Baviera. 
sf. Semifreddo a base di latte, uova, panna. 

\Bavarése, sèlva Massiccio tedesco situato tra il Danubio e il confine cecoslovacco che limita a sud-ovest la Boemia. Dal 1970 ospita il primo parco nazionale della Germania Federale (131 Km2). In tedesco Bayrischer Wald. 

\Bavarési, Àlpi Settore delle Alpi centrorientali, situate sul versante esterno, tra il Fernpass e l'Inn. Le cime principali sono il Parseier Spitze (3.037 m, in Austria) e lo Zugspizte (2.967 m, in Germania). In tedesco Bayrischer Alpen. 

\bavèlla, sf. 1 Insieme delle bave esterne del bozzolo del filugello. 2 Tessuto ricavato dal filo omonimo. 

\Bavéno Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (4.510 ab., CAP 28042, TEL. 0323). 

\bàvera, sf. Collo ampio pieghettato o increspato attorno a una scollatura. 

\baverìna, sf. Colletto femminile ricamato a merletto. 

\bàvero, sm. Colletto. 
 X   sm. collar. 

\bavétta, sf. 1 Sbavatura che si forma talvolta nella fusione dei metalli. 2 Al plurale, linguine. 

\bavièra, sf. Parte della celata. 

\Bavièra Stato confederato (Land) della Germania (70.553 km2, 11.221.000 ab.; capitale Monaco), il più vasto del paese; confina a nord con Turingia e Sassonia, a est con Cecoslovacchia e Austria, a ovest con il Baden-Württemberg, a nord-ovest con l'Assia. Tra le città principali Augusta, Norimberga, Ratisbona, Bayreuth. Il suolo è prevalentemente montuoso e culmina a sud nella cima della Zugspitze (2.963 m); i principali fiumi che lo solcano sono Danubio, Meno, Inn, Naab, Lech e Isar. L'economia si basa sull'agricoltura (frutta, luppolo, patate, orzo), sull'allevamento e sulle industrie in prevalenza tessili, chimiche, del vetro e del legno. Fece parte della provincia Rezia, in epoca romana fu abitata da una popolazione celtica e, nel V sec., entrò in possesso dei bavari dai quali prese il nome. Subì il processo di cristianizzazione nel VII sec. ed entrò a far parte dell'impero franco di Carlo Magno. A partire dall'XI sec. fu un ducato sotto la casa Welfen e nel XII sec. sotto la dinastia dei Wittelsbach che governarono fino al 1918. Schierata con Napoleone, Massimiliano I ne fece un regno (1806) ed entrò nella Confederazione germanica. Dopo il 1866 si alleò con la Prussia; nel 1870 entrò nel Reich germanico. Dopo la prima guerra mondiale fu centro propulsore del nazismo. 

\bavósa, sf. Nome comune dei Pesci del genere blennio.   +  

\bavóso, agg. Pieno di bava. 

\Bawean Isola (53.000 ab.) dell'Indonesia, nel mar di Giava. 

\Baxter, Anne (Michigan City, Indiana 1923-New York 1985) Attrice. Tra le sue interpretazioni di successo, si cita Eva contro Eva (1950) del regista Joseph Mankiewicz, a fianco di Bette Davis. 

\Bayamo Città (139.000 ab.) di Cuba, capoluogo della provincia di Gramma. 

\Bayamón Città (220.000 ab.) del Puerto Rico. 

\Bayard, Pierre Terrail signóre di (Bayard 1473-Romagnano Sesia 1524) Militare francese, chiamato in Italia Baiardo. Difese strenuamente Mézières che era assediata dalle truppe imperiali (1521). 

\Bayazid Nome di sultani. 
Bayazid I 
(Demotika 1354-Aksehir 1403) Successore del padre Murad I al sultanato ottomano, combatté i cristiani infliggendo loro gravi perdite a Nicopoli e nell'assedio di Costantinopoli. Durante la conquista mongola, fu fatto prigioniero da Tamerlano dopo la disfatta nella battaglia di Ankara (1402). 
Bayazid II 
(Demotika 1448?-1512) Figlio di Maometto II, fu sultano ottomano dal 1481 al 1512. Strappò a Venezia alcune città e isole ioniche e conquistò Croazia ed Erzegovina. 

\Baybars I (Kiptchak 1223-Damasco 1277) Sultano mamelucco di Egitto, Siria e Palestina dal 1260 al 1277. 

\Bayer, Herbert (Haag 1900-Santa Barbara, California 1985) Pittore austriaco naturalizzato statunitense. Allievo di V. Kandinskij, insegnò dal 1925 al 1929. Riparò negli Stati Uniti d'America nel 1938. La sua pittura risente dell'influenza surrealista. 

\Bayern Nome tedesco della Baviera. 

\Bayes, Thomas (Tunbridge Wells 1702-1761) Matematico inglese, membro della Royal Society. Con l'omonimo teorema spiegò il passaggio dalla probabilità a priori alla probabilità a posteriori che tiene conto della modificazione dell'informazione originale derivante dal risultato sperimentale. Scrisse un'opera (postuma) sulle serie asintotiche.   +  

\Bayle, Antoine-Laurent-Jessé (Vernet, Provenza 1799-Parigi 1858) Medico francese. Il suo nome è legato allo studio sulla paralisi progressiva (malattia di Bayle). Scrisse trattati di anatomia e opere di storia della medicina. 

\Bayle, Pierre (Carlat, Foix 1647-Rotterdam 1706) Filosofo. Tra le opere Pensieri diversi sulla cometa (1682) e Dizionario storico-critico (1696-1697). 

\Bayonne Città della Francia (42.000 ab.) nel dipartimento dei Pirenei Atlantici. In italiano Baiona. 

\Bayreuth Città della Germania, nel Land della Baviera (70.000 ab.). L'industria è rappresentata da officine meccaniche di precisione, tessili, della carta, della porcellana. Ogni anno durante il periodo estivo ospita il più importante festival mondiale di musiche di Wagner, al quale ha anche dedicato il teatro (progettato da G. Semper) e un importante museo. Fu capitale di principato nel XII sec., nel XIII sec. passò agli Hohenzollern e nel 1791 alla Prussia. 

\bazàr, sm. invar. 1 Mercato tipico dell'Oriente islamico e dell'Africa settentrionale. 2 Emporio di merci d'ogni genere. 
 X   sm. invar. bazaar. 

\Bazard, Saint-Armand (Parigi 1791-Courtry 1832) Politico francese. Fu tra i principali esponenti del sansimonismo con Enfantin. 

\Bazega Provincia (307.000 ab.) del Burkina Faso, capoluogo Kombissiri. 

\Bazille, Jean-Frédéric (Montpellier 1841-Beaune-la-Rolande 1870) Pittore francese. Tra le opere Il vestito rosa (1864, Parigi, Musée d'Orsay). 

\bazooka, sm. invar. 1 Lanciarazzi anticarro portatile. 2 Cavalletto a un solo piede per sostenere la cinepresa. 

\bàzza, sf. 1 Colpo di fortuna, pacchia. 2 Mento. 

\bazzàna, sf. Pelle assai morbida di pecora, usata per rilegare libri. 

\Bazzàno Comune in provincia di Bologna (5.309 ab., CAP 40053, TEL. 051). 

\bazzècola, sf. Cosa da nulla, insignificante. ~ quisquilia. 
 X   sf. trifle. 

\bàzzica, sf. 1 Gioco alle carte simile alla briscola. 2 Gioco al biliardo. 

\bazzicàre, v. v. tr. Frequentare abitualmente. ~ praticare. <> scansare. 
v. intr. Recarsi sistematicamente in un luogo. ~ aggirarsi. 
 X   v. tr. e intr. to frequent. 

\bazzìte, sf. Silicato di berillio e scandio che si presenta in cristalli prismatici esagonali di colore azzurro cielo. 

\bazzòtto, agg. Detto di uovo cotto in acqua bollente ma non completamente sodo. 

\BBC Sigla di British Broadcasting Corporation, organismo radiofonico e televisivo britannico fondato nel 1922. 

\BBPR Sigla dello studio degli architetti e urbanisti Banfi Gian Luigi (Milano 1910-Mauthausen 1945), Barbiano di Belgioioso Ludovico (Milano 1909), Peressutti Enrico (Pinzano di Tagliamento 1908-Milano 1976) e Rogers Ernesto Nathan (Trieste 1910-Gardone 1968). Tra le opere Torre Velasca (Milano, 1956-1958). 

\BBS Sigla di Bullettin Board System. In informatica indica un sistema di accesso pubblico remoto per personal computer che offre vari servizi agli utenti. 

\BCC Sigla di Blind Courtesy Copy (copia di cieca cortesia). Nel linguaggio informatico indica un messaggio in posta elettronica inviato senza che i destinatari vengano a conoscenza delle altre persone che hanno ricevuto lo stesso messaggio. 

\BCD Sigla di Binary Coded Decimal (decimale codificato in binario).   +  

\BCG Sigla di Bacillo di Calmette e Guérin. Si tratta di un vaccino utilizzato nella prevenzione della tubercolosi. 

\BCI Sigla di Banca Commerciale Italiana. 

\bdèllio, sm. Gommoresina ricavata dalla Commiphora africana e dal Mukul, arbusti africani e indiani, che viene sfruttata per preparati farmaceutici. 

\ => "bèe" 

\be' => "bèh" 

\Be Simbolo chimico del berillio. 

\BEA Sigla di British European Airways (linee aeree britanniche per l'Europa). 

\Bea, Augustin (Balden 1881-Roma 1968) Gesuita tedesco e poi cardinale. Le Dichiarazioni del Vaticano II su libertà religiosa e religioni non cristiane furono in gran parte ispirate da lui. 

\beach volley, loc. sost. m. invar. Pallavolo che si gioca sulla spiaggia con squadre formate da due giocatori. 

\Beadle, George Wells (Wahoo 1903-Pomona 1989) Biologo statunitense. I suoi studi con J. Lederberg e F. L. Tatum gli valsero il premio Nobel nel 1958. 

\beagle, sm. Cane originario dell'Inghilterra, bassotto a zampe diritte, è un segugio dotato di particolare velocità. 

\Beal, congiuntivìte di Infiammazione congiuntivale (congiuntivite di Beal e Morex) dovuta a cause virali. 

\bealèra, sf. Canale o roggia che trasporta acqua allo scopo di irrigare o per essere utilizzata come forza motrice. 

\beam test, loc. sost. m. invar. Tipo unificato di prova di aderenza nell'armatura di una trave tra una barra dell'armatura e il calcestruzzo. 
 @   X   locuzione inglese che significa "prova della trave". 

\Beamon, Bob (New York 1946-) Atleta statunitense. Detentore del primato di salto in lungo dal 1968 al 1992 con 8,90 m. 

\Bear Fiume (563 km) degli USA. 

\Beardsley, Aubrey (Brighton 1872-Mentone 1898) Incisore e disegnatore inglese. Tra le opere illustrazioni per Salomé di Oscar Wilde (1893-1894) e per Il ricciolo rapito di A. Pope (1896). 

\beàre, v. v. tr. Far beato, felice. 
v. rifl. Dilettarsi, estasiarsi. ~ deliziarsi. <> rattristarsi. 
 @   lat. beare. 

\Bearzòt, Ènzo (Gorizia 1927-) Allenatore di calcio. Giocatore nel ruolo di mediano destro, passò all'attività di allenatore nel 1964. Fu commissario tecnico della nazionale azzurra dal 1975 al 1986 e con essa vinse il campionato mondiale di calcio nel 1982 in Spagna. 

\Beas Fiume (460 km) dell'India. 

\beat, agg., sm. e sf. invar. agg. invar. Dei beat. 
sm. e sf. invar. 1 Appartenente a un movimento letterario e culturale di protesta nato negli Stati Uniti d'America negli anni '50. 2 Negli anni '60, giovane protestatario verso la società contemporanea. ~ anticonformista. 

\beatificàre, v. tr. 1 Colmare di beatitudine. ~ gratificare. <> denigrare. 2 Dichiarare beato, per autorità ecclesiastica. 
 @   lat. mediev. beatificare. 

\beatificazióne, sf. Atto con il quale la chiesa cattolica permette che un servo di Dio sia onorato con culto pubblico e con titolo di beato. 

\beatìfico, agg. Che fa beato. 

\beatitùdine, sf. 1 Felicità perfetta. ~ gaudio. <> mestizia. 2 Benessere, appagamento. ~ serenità. 

\Beatitudine e altri racconti Racconti di K. Mansfield (1920). 

\Beatles, The Celebre complesso musicale inglese divenuto famoso negli anni '60; trovò largo seguito tra i giovani dell'epoca e fu l'emblema del fenomeno beat. Il gruppo era composto da John Lennon (1940-1980), Paul McCartney (1942), George Harrison (1943) e Ringo Starr (pseudonimo di Richard Starkey, 1942); i famosi quattro di Liverpool si divisero nel 1970, dopo aver ottenuto un successo mondiale che era iniziato con Please Please me (1962). 

\beàto, agg. e sm. agg. 1 Che gode di perfetta felicità. ~ sereno. <> addolorato. viveva beato in mezzo ai suoi libri antichi. 2 Pago, tranquillo. ~ soddisfatto. <> inappagato. 3 Attributo della Madonna. : :a Beata Vergine. 4 Che comunica, manifesta gioia. vita beata 
sm. Chi gode della visione di Dio in cielo. 
 X   agg. 1 blissful, blessed. 2 (fig.) happy. 
 @   lat. beatus, p.p. di beare, rendere felice. 
Beati i poveri di spirito, perché loro è il regno dei cieli. Vangelo di S. Matteo, cap. V-S. Luca, cap. VI. 

\beàto amedèo Denominazione che venne data alla moneta d'argento coniata a Torino e Vercelli sotto il ducato di Carlo Emanuele I di Savoia (1580-1630), recante sul rovescio l'immagine del beato Amedeo IX di Savoia (1465-1472). 

\Beàto Angèlico (Vicchio di Mugello 1400 ca-Roma 1455) Pseudomino del frate domenicano Giovanni da Fiesole, al secolo Guido di Pietro. La sua opera pittorica, connubio di ispirazione religiosa e artistica, fatta di sapiente trattamento del colore unito a linea gotica delle forme e prospettiva rinascimentale, è la trionfante affermazione dello spirito naturalistico del Quattrocento. L'originalità inimitata dei suoi lavori, volta a rendere visibile tra gli uomini l'essenza divina, si ritrova in opere come Incoronazione della Vergine (1430-1435, Parigi, Louvre), Tabernacolo dei Linaioli (1433, Firenze, Museo di San Marco), Storie dei Santi Stefano e Lorenzo (1447-1450, Roma, Vaticano) e affreschi nel convento di San Marco a Firenze. 

\Beaton, Cecil (Londra 1904-Broadchalke 1980) Fotografo inglese e scenografo attivo soprattutto nel musical (My Fair Lady, 1959). 

\beatrìce, agg. e sf. 1 Che, chi rende beato, dona felicità spirituale. 2 Che, chi ispira nobili sentimenti. 

\Beatrìce Nome di sovrane, duchesse e marchese. 
Beatrice d'Aragona 
(Napoli 1457-1508) Figlia di Ferdinando I, re di Napoli, nel 1475 sposò il re d'Ungheria Mattia Corvino. Alla morte del marito (1490) si sposò segretamente con Ladislao Jagellone, re di Boemia. Dall'Italia portò alla corte magiara un seguito di artisti e letterati che influirono notevolmente sulla vita di corte e sull'intera nazione, diffondendo la cultura italiana. Dopo il ripudio, ritornò a Napoli. 
Beatrice d'Este 
(Ferrara 1475-Milano 1497) Figlia di Ercole I d'Este, duca di Ferrara, giovanissima sposò Ludovico il Moro (1491), assumendo il titolo di duchessa di Milano. 
Beatrice di Toscana 
(1015?-Pisa 1076) Figlia del duca Federico di Lussemburgo, sposò Bonifacio di Toscana (1037) divenendo marchesa di Toscana; dall'unione nacque Matilde. 
Beatrice di Savoia 
(1206-1266) Figlia di Tommaso I di Savoia, nel 1219 sposò Berengario IV, conte di Provenza, e divenne contessa di Provenza. 
Beatrice di Tenda 
(Tenda 1372-Binasco 1418) Duchessa di Milano. Figlia di Pietro Balbo Lascaris, sposò in prime nozze Facino Cane; alla morte del marito si risposò con Filippo Maria Visconti. Fu decapitata con la presunta accusa di adulterio, dopo essere stata imprigionata nel castello di Binasco (Milano). 
Beatrice d'Olanda 
(Soestdijk, Baarn 1938-) Regina dei Paesi Bassi, subentrata alla madre Giuliana che ha abdicato nel 1980. 

\Beatrice di Tenda Tragedia lirica in due atti di V. Bellini, libretto di F. Romani (Venezia, 1833). 

\Beattie, Ann (Washington 1947-) Scrittrice americana. In apparenza, la sua vita è priva di eventi particolari. Cresciuta in un sobborgo della classe media di Washington, si laureò all'università del Connecticut. Iniziò presto a scrivere racconti e a inviarl al New Yorker. A venticinque anni era già una scrittrice con una posizione invidiata. Nel 1976 pubblicò contemporaneamente Distorsioni e il suo primo romanzo Fredde scene invernali. Nei suoi libri vengono ritratti personaggi contemporanei con attenzione ai particolari più minuti della vita quotidiana, con uno stile essenziale e brillante, che risente delle esperienze dell'avanguardia letteraria americana. Tra le sue opere, si ricordano Distorsioni (1976) e Dove mi troverai (1986) che raccolgono racconti apparsi precedentemente nel New Yorker; oltre ai romanzi Amore sempre (1985) e Picturing Will (1990). 

\Beatty, Warren (Richmond 1937-) Attore statunitense. Interpretò Splendore nell'erba (1961), Gangster story (1967) e Bugsy (1991). Interpretò e diresse come regista Reds (1981), Dick Tracy (1990) e Love affair-Un grande amore (1995). 

\Beau Geste Film d'avventura, americano (1939). Regia di William A. Wellman. Interpreti: Gary Cooper, Ray Milland, Robert Preston. Titolo originale: Beau Geste 

\beauburg, sm. Appellativo con cui è noto il centro parigino George Pompidou. 

\beaufort, sm. invar. Formaggio francese simile al gruviera. Viene prodotto nella regione di Beaufort e in Tarantasia. 

\Beaufort, Francis (Navan 1774-1857) Ammiraglio inglese, ideatore dell'omonima  →  scala per la classificazione dei venti (1806) che nel 1874 venne adottata internazionalmente (fu rivista nel 1926 e nel 1954). 

\Beauharnais, Alexandre (Fort-Royal 1760-Parigi 1794) Politico francese. Deputato agli stati generali, fu poi vittima del Terrore. Nel 1796, Napoleone ne sposò la vedova e adottò i figli Eugenio e Ortensia. 

\Beauharnais, Eugènio (Parigi 1781-Monaco 1824) Figliastro di Napoleone. Fu viceré d'Italia dal 1805 al 1814. 

\beaujolais, sm. invar. Vino prodotto nella regione del Beaujolais, in Borgogna. 

\Beaujolais Regione storica della Francia sudorientale, a nord-ovest di Lione, nella valle del Rodano. Zona collinare ricoperta di vigneti, è famosa per la produzione vinicola. L'agricoltura (cereali), l'allevamento, la silvicoltura e il turismo sono le altre risorse economiche. 

\Beaumarchais, Pierre-Augustin Caron de (Parigi 1732-1799) Scrittore e drammaturgo francese, appassionato di musica. Iniziò l'attività scrivendo due drammi (Eugenia, 1767 e I due amici, 1770) e componendo parades, cioè corti componimenti di tono comico popolare, ma la sua fama è legata ai capolavori Il barbiere di Siviglia (1775), musicato da Paisiello nel 1780 e da Rossini nel 1816, e Il matrimonio di Figaro rappresentato nel 1784 e musicato da Mozart due anni dopo. Il successo delle due commedie si spiega con la vivacità delle situazioni e dei personaggi, assai diversi da quelli del teatro tradizionale. Il personaggio di Figaro resta una delle creazioni più vive di tutta la storia del melodramma. 

\Beaumont Città (118.000 ab.) degli USA, nel Texas. 

\Beaumont, Léonce Élie de (Canon 1798-Parigi 1874) Geologo francese. Secondo la sua teoria le catene montuose deriverebbero da una contrazione della Terra dovuta a raffreddamento. 

\Beauneveu, André (Valenciennes 1330-prima del 1413) Miniatore francese. Tra le opere le miniature per il Libro d'ore del duca di Berry (Bruxelles, Bibliothèque Royale) e un salterio (1386, Parigi, Bibliothèque Nationale). 

\Beaunier, André (Évreux 1869-Parigi 1925) Scrittore e critico francese. Collaboratore della Revue des Deux Mondes e dell'Écho de Paris, fu prima di tutto un affermato romanziere e saggista. Tra le opere, Les Dupont-Leterrier (1900), La fille de Polichinelle (1909), Trois amies de Chateaubriand (1910), Visages de femmes (1913), Sidonia ou le malheur d'être jolie (1920) e Suzanne et le plaisir (1921). 

\beauty, sm. invar. Termine inglese che significa "bellezza". 

\beauty-case, loc. sost. m. invar. Bauletto atto ad accogliere gli oggetti di toeletta e i prodotti per il trucco. ~ necessaire. 

\Beauvais Città (54.000 ab.) della Francia, capoluogo del dipartimento dell'Oise. 

\Beauval, Jeanne-Olivier Bourguignon Pitel de (1648-Parigi 1720) Attrice francese. Componente della compagnia di Molière, sposò l'attore Jean Pitel de Beauval (1635-1709). Impersonò prevalentemente parti comiche. 

\Beauvoir, Simone de (Parigi 1908-1986) Scrittrice francese, autrice di romanzi e saggi nei quali trattò energicamente e con profondità concettuale i diritti e la condizione della donna nella società occidentale moderna. Incontrò J. P. Sartre durante la preparazione dell'esame di stato per l'insegnamento della filosofia superato da entrambi nel 1929. Ammirata per un'intelligenza che riconosceva superiore alla sua, divenne la compagna di Sartre. Insegnante a Marsiglia, a Rouen e poi a Parigi (fino al 1943), Simone de Beauvoir non trovò nella professione le condizioni favorevoli a un'emancipazione totale. La sua carriera di scrittrice iniziò nel 1943. Tra le sue opere sono da ricordare romanzi e saggi, oltre ai quattro volumi dell'autobiografia: L'invitata (romanzo, 1943), Per una morale dell'ambiguità (saggio, 1947), Il secondo sesso (saggio, 1949-1950), I mandarini (romanzo, 1954), Le belle immagini (saggio), La terza età (saggio sulla vecchiaia, 1979), Memorie di una ragazza perbene (autobiografia vol. 1, 1959), La forza dell'età (autobiografia vol. 2, 1960), La forza delle cose (autobiografia vol. 3, 1963), A conti fatti (autobiografia vol. 4, 1972), Una dolcissima morte (riflessioni sulla morte della madre, 1964), Una donna spezzata (1967), La cerimonia degli addii (narrazione della morte del compagno della sua vita, Jean-Paul Sartre, 1981). 

\Beaverbrook, William Maxwell Aitken lord (Maple 1879-Leater Lead 1964) Editore e politico britannico. Di origine canadese, divenne proprietario a partire dagli anni '20 di un'importante catena di quotidiani. 

\beaviorìsmo, sm. => "behaviorismo" 

\Beazley, John David (Glasgow 1885-Oxford 1970) Archeologo inglese. Fornì una classificazione stilistica e cronologica della ceramica greca. 

\bebè, sm. invar. Bambino molto piccolo. ~ lattante. 

\Bebel, August Friedrich (Köln 1840-Passug 1913) Politico tedesco. Di ideologia marxista e ortodosso, si oppose al revisionismo di Bernstein; è considerato tra i fondatori del Partito socialdemocratico (1869). 

\be-bop, loc. sost. m. invar. 1 Stile di jazz caratterizzato da libertà degli strumenti ritmici e dall'uso di tempi speciali e salti di note. 2 Ballo moderno a ritmo veloce. 

\bécca, sf. 1 Cocca del fazzoletto. 2 Sciarpa di seta che veniva portata a tracolla da professori universitari, accademici, magistrati e prelati. 3 Nastro, generalmente di seta, che veniva utilizzato un tempo per legare le calze sotto al ginocchio. 4 A Venezia, copricapo a due punte del doge. 5 Nelle Alpi, voce dialettale indicante una cima aguzza. 

\beccàccia, sf. Uccello caradriforme (Scolopax rusticola) ascritto alla famiglia degli Scolopacidi; ha un lungo becco e una livrea poco vistosa che gli consente di mimetizzarsi con il terreno del sottobosco. Vive nelle zone boscose e umide di pianura e di montagna. In Italia è di passo. 
 X   sf. woodcock. 
Beccaccia di mare 
Uccello (Haematopus ostralegus) della famiglia degli Ematopodidi e dell'ordine dei Caradriformi. Di colore bianco e nero, è dotata di un lungo becco arancione. Vive sulle spiagge di tutti i continenti cibandosi di molluschi. 

\beccaccìno, sm. 1 Piccola imbarcazione a vela da regata con scafo in legno, progettata nel 1931 da W. Crosby. 2 Famiglia di Uccelli caradriformi ascritti a tre generi della famiglia degli Scolopacidi (Gallinago, Lymnocryptes e Coenocorypha), somiglianti alla beccaccia, ma più piccoli e con arti più lunghi. 
Il beccaccino comune (Gallinago gallinago) ha piume nere e bianche con strisce rossastre. Vive nelle zone paludose e nidifica a terra. Caratteristico il lungo e sottile becco, molto sensibile, che viene usato come sonda per cercare semi, vermi e insetti di cui nutrirsi. Preda dei cacciatori, si difende volando a zig zag. Si riproduce nell'Europa settentrionale e durante le migrazioni invernali lo si può ritrovare anche in Italia. 
 X   sm. (uccello) snipe. 

\beccafìco, sm. (pl.-chi) Nome comune di Uccelli Passeriformi europei di piccole dimensioni del genere Sylvia, famiglia dei Silvidi. I beccafichi si nutrono di frutta, larve e insetti. 

\Beccafùmi, Doménico (Montaperti, Siena 1486-Siena 1551) Pittore. Tra le opere Stimmate di Santa Caterina (ca. 1515, Siena, Pinacoteca Nazionale) e San Michele scaccia gli angeli ribelli (ca. 1524-1525, Siena, Pinacoteca Nazionale). 

\beccàio, sm. 1 Macellaio. 2 Carnefice. 

\Beccàli, Luìgi (Milano 1907-Rapallo 1990) Atleta. Nel 1932 a Los Angeles conquistò il titolo olimpico nei 1.500 m piani e fu primatista mondiale con 3'49''. 

\beccamòrti, sm. Becchino. ~ necroforo. 

\beccamòrto, sm. 1 Beccamorti. 2 Corteggiatore, spasimante. 

\beccamoschìno, sm. Nome comune della Cisticola juncidis, un uccello passeriforme palustre di piccole dimensioni della famiglia dei Silvidi, dalla coda corta e dal piumaggio fulvo striato di nero. 

\beccapésci, sm. invar. Nome comune della Sterna sandwicensis, un uccello gabbianiforme acquatico della famiglia dei Laridi, con il ventre di colore rosso e bianco e il dorso bluastro. 

\beccàre, v. v. tr. 1 Afferrare il cibo col becco. 2 Colpire col becco. 3 Ottenere; cogliere sul fatto. ~ acciuffare. sei già stato beccato una volta, fa che non accada più. 4 Mangiucchiare, piluccare. ~ spizzicare. <> divorare. 5 Molestare. è una persona che ha come unico divertimento quello di beccare il prossimo. 6 Guadagnare. sei riuscito finalmente a beccarti uno stipendio decente
v. rifl. Polemizzare. ~ bisticciare. 
 X   v. tr. 1 to peck. 2 (acchiappare) to catch. v. rifl. (fig.) to squabble. 
 @   deriv. da becco

\Beccarìa, Césare (Milano 1738-1794) Giurista ed economista tra i più eminenti del Settecento, fece parte del gruppo che fondò la rivista illuminista Il Caffè. Ispirandosi a Montesquieu, s'interessò ai problemi dello stato della giustizia e trattò l'argomento nel libro Dei delitti e delle pene (Livorno, 1764), dove affermò l'urgenza di riforma del sistema giudiziario penale e, in particolare, si schierò per l'abrogazione della tortura e della pena di morte a favore di un periodo di detenzione adeguato al delitto. La sua posizione contribuì a innescare polemiche e discussioni in tutt'Europa, dando inizio a un processo di ammodernamento del sistema penale. Gran parte dei principi da lui enunciati in polemica contro l'arbitrio e la crudeltà del sistema penale dell'antico regime costituiscono ancora oggi i fondamenti di un ordinamento penale razionale e garantista. Tra gli altri suoi scritti si ricordano Dei disordini e dei rimedi delle monete nello stato di Milano nel 1762 (1762) e le Lezioni di economia pubblica (1769). 

\beccastrìno, sm. Zappa grossa e stretta per lavorare terreni sassosi. 

\beccàta, sf. 1 Colpo di becco; quantità di cibo che un uccello prende con il becco. 2 In teatro, commento derisorio del pubblico. ~ frecciata. 

\beccatèllo, sm. 1 Mensola in legno per sostenere parti in aggetto di un edificio. 2 Piolo dell'attaccapanni. 

\beccatóio, sm. Recipiente per il becchime degli uccelli in gabbia. 

\beccatùra, sf. Atto del beccare; il segno lasciato da un colpo di becco. 

\beccheggiàre, v. intr. Detto di natanti e aeromobili, oscillare in senso longitudinale. ~ dondolare. 
 X   v. intr. to pitch. 

\beccheggiàta, sf. Nel movimento di beccheggio, oscillazione del galleggiante. 

\becchéggio, sm. Il beccheggiare.   +  
 X   sm. pitching. 

\beccherìa, sf. Macelleria. 

\becchettàre, v. v. tr. Beccare con colpi leggeri e ravvicinati. 
v. rifl. rec. Bisticciare. 

\becchettìo, sm. 1 Il becchettare. 2 Il rumore prodotto dal becchettare degli uccelli. 

\becchétto, sm. Finimento laterale delle scarpe munito di buchi atti a infilarvi stringhe, lacci o simili. 

\becchìme, sm. Mangime per uccelli. 
 X   sm. birdseed. 

\becchìno, sm. Chi, per mestiere, seppellisce i morti. ~ beccamorti. 
 X   sm. gravedigger. 
 @   deriv. da beccare. 

\bécco, sm. 1 Formazione cornea che avvolge le mascelle di Cheloni, Uccelli e Monotremi senza denti. ~ rostro. 2 Terminazione appuntita di un oggetto. 1 Maschio della capra. ~ montone. 2 Marito di donna infedele. ~ cornuto. 
 X   sm. bill, beak. 
 @   lat. beccus. 
Si presenta con grande varietà di forma, dimensione e consistenza; è composto da due parti, tra le quali si trova la lingua; generalmente in corrispondenza dell'attaccatura della parte superiore sono presenti le narici. L'organo è fondamentalmente destinato alla ricerca, presa e frantumazione del cibo, ma può costituire anche un'arma di difesa o di offesa, oppure essere usato dagli Uccelli per incidere e forare il legno, per intrecciare nidi ecc. 
In tecnica è un bruciatore per gas o vapori. Il becco Bunsen è un bruciatore di gas formato da un tubo di rame o di ottone all'interno del quale si immette il gas, fornito di fori laterali attraverso i quali si immette l'aria. 
In botanica è un'estensione, sagomata a becco d'uccello, riscontrabile su alcuni organi, in particolare frutti. 
Becco a cucchiaio 
Nome comune del Cochlearius cochlearius, un uccello trampoliere. 
Becco a scarpa 
Uccello (Balaeniceps rex) della famiglia dei Balenicipitidi e dell'ordine dei Ciconiformi. Dotato di un grosso becco, piatto e uncinato, vive nelle paludi dell'Africa. Si ciba di pesci e animali acquatici. 
Becco di clarino 
Potatura di un ramo attraverso un taglio trasversale o taglio di una marza per innesto. 
Becco di luccio 
Callo che si forma su tronchi e rami in corrispondenza di una fenditura cicatrizzata. 

\beccofrusóne, sm. Uccello (Bombycilla garrulus) della famiglia dei Bombicillidi e dell'ordine dei Passeriformi. Di colore marrone, migra in grandi stormi verso l'Europa dal Circolo Polare Artico in cerca di cibo. 

\beccùccio, sm. 1 Dimensione di becco. 2 Piccolo prolungamento sporgente di ampolle, anfore e similari da cui si versa il liquido. ~ cannello. 3 Pinzetta per conservare l'arricciatura ai capelli. 

\beceràta, sf. Frase oscena, grossolana e volgare. 

\bécero, agg. e sm. agg. Volgare, insolente. ~ triviale. <> raffinato. 
sm. Persona volgare, rozza e ineducata. ~ cafone. <> educato. 

\becerùme, sm. Marmaglia, gentaglia. 

\béchamel, sf. invar. Besciamella. 

\becher, sm. invar. Recipiente di vetro o di porcellana con beccuccio, usato in laboratorio. 

\bèchico, agg. Termine medico che designa le sostanze che calmano la tosse. 

\bécio, sm. (pl.-ci) Lombrico, verme. 

\Beck, Julian (New York 1925-1985) Regista e attore statunitense. In collaborazione con la moglie J. Malina, fondò il Living Theatre nel 1951. 

\Beck, Ludwig (Biebrich 1880-Berlino 1944) Generale tedesco. Nel luglio del 1944 fu arrestato e ucciso per essere stato uno degli organizzatori del fallito attentato a Hitler. 

\Beck, Max Vladimir (Währing 1851-Vienna 1943) Politico austriaco. Presidente del consiglio (1906-1908). Il suo nome è legato all'introduzione del suffragio universale in Austria. 

\Becke, Friedrich (Praga 1855-Vienna 1931) Mineralogista boemo. Ideò un metodo per determinare l'indice di rifrazione dei minerali (linea di Becke). 

\Beckenbauer, Franz (Monaco di Baviera 1945-) Calciatore tedesco. Nel 1974 fu campione del mondo con la Germania, e nel 1990 riconquistò il titolo come commissario tecnico della stessa nazionale. 

\Becker, Boris (Heidelberg 1967-) Tennista tedesco. Tra i principali successi il torneo di Wimbledon (1985, 1986 e 1989), il Master (1988), l'Open USA (1989) e l'Open d'Australia (1991); conquistò inoltre l'oro olimpico a Barcellona nel 1992 in coppia con Stich. 

\Becker, Gary Stanley (Pottsville 1930-) Economista statunitense. I suoi contributi alla teoria del capitale umano e all'economia della famiglia gli valsero il premio Nobel nel 1992. 

\Becker, Jacques (Parigi 1906-1960) Regista cinematografico francese. Tra i maggiori esponenti del realismo, diresse Casco d'oro (1952), Grisbi (1954) e Il buco (1960). 

\Becket e il suo re Dramma di J. Anouilh (1959). 
Becket e il suo re 
Film storico, britannico (1964). Regia di Peter Glenville. Interpreti: Richard Burton, Peter O'Toole, John Gielgud. Titolo originale: Becket 

\Beckett, Samuel (Foxrock 1906-Parigi 1989) Scrittore e drammaturgo irlandese, studiò all'università protestante di Dublino (Trinity College) e si trasferì definitivamente a Parigi nel 1937. Dapprima insegnante, occasionalmente segretario di James Joyce e traduttore. In inglese scrisse il suo primo romanzo, Murphy (1938), con scarso successo. Nel 1945 iniziò a scrivere in francese, lingua nella quale compose le sue opere più importanti. Subito dopo la guerra, tra il 1951 e il 1953, pubblicò tre romanzi correlati tra loro, Molloy (1951), Malone muore (1952) e L'innominabile (1953). Si affermò con le opere teatrali, che lo consacrarono come una delle personalità più rappresentative del teatro dell'assurdo (assieme a Ionesco e Adamov): Aspettando Godot (1948), Finale di partita (1957), Tutti quelli che cadono (1957), Giorni felici (1961), Non io (1972). L'opera più nota è senza dubbio Aspettando Godot. La commedia è estremamente semplice. Due derelitti (Vladimir ed Estragon) aspettano invano l'arrivo di un enigmatico personaggio di nome Godot. Una commedia divertente e amara, che manca di qualsiasi sviluppo e nella quale non accade assolutamente nulla, cupo specchio dell'esistenza umana disperata. Nel 1969 fu insignito del premio Nobel per la letteratura. 

\Beckmann, Ernst (Lipsia 1884-New York 1950) Pittore tedesco. Vicino alla pittura della Nuova Oggettività, presenta influenze cubiste ed espressioniste. Tra le opere La notte (1919, Düsseldorf, Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen), Zingara (1928, Zurigo, Kunsthaus) e Partenza (1932, New York, Museum of Modern Art). 

\Beckmann, Max (Lipsia 1884-New York 1950) Pittore tedesco. Tra le opere La notte (1919, Düsseldorf, Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen) e Zingara (1928, Zurigo, Kunsthaus). 

\beclometasóne, sm. Antinfiammatorio topico steroideo che viene utilizzato nella terapia dell'asma tramite aerosol. 

\Becque, Henry (Parigi 1837-1899) Drammaturgo. Tra le opere I corvi (1877) e La parigina (1885). 

\becquerel Unità del Sistema Internazionale (simbolo Bq) che misura l'attività di una sostanza radioattiva in riferimento all'attività di una sostanza che subisce un decadimento al secondo. Ha preso il posto del curie. 

\Becquerel, Antoine-Henri (Parigi 1852-Croisic 1908) Fisico francese. Insegnante di fisica al Museo di storia naturale (1892) e all'Ecole Polytechnique (1895) di Parigi, continuò l'opera del padre, Edmond (studioso degli spettri ultravioletti), e del nonno svolgendo ricerche sulla spettroscopia, sulla fosforescenza e sulla fluorescenza. Nel corso dei propri studi, nel 1896 scoprì casualmente le emissioni radioattive dell'uranio. Nel 1903 gli fu conferito il premio Nobel per la fisica insieme ai coniugi Curie. Tra le opere di divulgazione scientifica Ricerche sulla fosforescenza (1882-1897) e Scoperta delle radiazioni invisibili emesse dall'uranio (1896). 

\Bèda il Veneràbile (Monkton 672-Jarrow 735) Santo e dottore della chiesa anglosassone. Monaco erudito, scrisse omelie, vite di santi e la Historia ecclesiastica gentis anglorum. Influenzò enormemente la cultura scolastica medievale. 

\bedàno, sm. Scalpello d'acciaio fuso e temprato usato per la mortasatura, di spessore maggiore della lunghezza. 

\bedeguàr, sm. invar. Galla midollare cespugliosa provocata nelle piante di rosa dalla puntura dei Rhodites rosae, Insetti Imenotteri della famiglia dei Cinipidi. 

\Bèdero Valcùvia Comune in provincia di Varese (504 ab., CAP 21039, TEL. 0332). 

\Bedéschi, Giùlio (Arzignano, Vicenza 1915-Verona 1990) Memorialista. Tra le opere Centomila gavette di ghiaccio (1963). 

\Bédier, Joseph (Parigi 1864-Grand-Serre, Drôme 1938) Filologo. Tra le opere Favolelli (1893) e Le leggende epiche (1908-1913). 

\Bedizzòle Comune in provincia di Brescia (8.196 ab., CAP 25081, TEL. 030). 

\bedlington terrier, loc. sost. m. invar. Razza di cani da tana dal pelo denso e cotonato di colore blu, sabbia o fegato. 

\Bedóllo Comune in provincia di Trento (1.436 ab., CAP 38043, TEL. 0461). 

\Bedònia Comune in provincia di Parma (4.443 ab., CAP 43041, TEL. 0525). 

\beduìna, sf. Lungo mantello femminile con cappuccio, usato un tempo per la sera. 

\beduìno, sm. 1 Tribù di nomadi che abitano le zone desertiche e steppose dell'Africa settentrionale, del Medio Oriente e della penisola arabica, di lingua araba e religione islamica. 2 Persona di apparenza rozza o strana. 
 @   arabo bedewin abitatore del deserto. 
Originariamente stanziati prima in Egitto e Siria, poi in Caldea e Mesopotamia, i beduini si spinsero nel VII sec. fino all'Africa settentrionale, minando l'equilibrio delle attività urbane e agricole dei territori invasi. Tuttora i beduini sono organizzati in famiglie patriarcali rette da uno sceicco che trasmette il proprio titolo al primogenito. Si distinguono quattro classi sociali determinate dalla nascita e dalla ricchezza personale. I beduini vivono di pastorizia e allevamento e in Medio Oriente la maggior parte della popolazione è ora dedita a un nomadismo stagionale. 

\Bedulìta Comune in provincia di Bergamo (613 ab., CAP 24030, TEL. 035). 

\bèe, inter. Riproduce il belato della pecora. 

\Bèe Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (675 ab., CAP 28050, TEL. 0323). 

\Bee Gees Gruppo musicale costituito in Australia dai fratelli inglesi Brian, Robin e Maurice Gibb negli anni '60. Tra gli album New York Mining Disaster 1941 (1967), Massachusetts (1967), Words (1968), Broken Heart (1971), Stayin' Alive (1977), Night Fever (1977), Tragedy (1979), Woman in You (1983). Recentemente Still Waters (1997). 

\beefeater, s.  guardia della Torre di Londra; beefeaters (che signifca "mangioni") è il nomignolo che sta per "Yeomen Warders of Her Majesty's Royal Palace and Fortress the Tower of London" (Guardie del Palazzo Reale di Sua Maestà e della fortezza della Torre di Londra).

\bèen, sm. invar. Olio estratto dai semi della Moringa oleifera. Viene utilizzato come commestibile, come lubrificante e nell'industria chimica. 

\Beer, tècnica di Elettrofolgorazione endoscopica dei tumori vescicali. 

\Beerbohm, Max (Londra 1872-Rapallo 1956) Narratore e critico inglese. Collaboratore della rivista Saturday Review. Tra le opere Zuleika Dobson (1911), Rossetti and his circle (Rossetti e il suo circolo, 1922) e Observations (Osservazioni, 1925). 

\Beersmans, Maria Catharina (Turnhout 1844-Rotterdam 1889) Attrice. Considerata la più grande attrice fiamminga dell'epoca, si esibì ad Anversa, a Rotterdam e anche all'estero. 

\Beethoven Film commedia, americano (1992). Regia di Brian Levant. Interpreti: Charles Grodin, Bonnie Hunt, Dean Jones. Titolo originale: Beethoven 

\Beethoven, Ludwig van (Bonn 1770-Vienna 1827) Compositore tedesco. Ludwig van Beethoven nacque a Bonn il 16 dicembre 1770, da Johann van Beethoven e Maria Magdalena Keverich. La sua carriera, iniziata a soli otto anni con il debutto in pubblico, può essere divisa in tre periodi stilistici. Il periodo della preparazione, corrispondente alla giovinezza, è trascorso a Bonn. Il periodo di mezzo, dal 1793 al 1814, rappresenta quello creativo, mentre gli ultimi tredici anni portano alla trasfigurazione nell'ultimo Beethoven. In quell'epoca Bonn, sede principale degli arcivescovi di Colonia, era una città di grande fioritura culturale. In questo ambiente trovò spazio anche il protestante Christian Gottlob Neefe, organista di corte, che come maestro del giovane, lo influenzò non tanto dal punto di vista artistico, quanto dal punto di vista umano. È di questo periodo (1782) la pubblicazione della sua prima opera, Variazioni per clavicembalo su una marcia di (Ernst Christoph) Dresler. Il 27 giugno 1784 Beethoven venne assunto come secondo organista di corte. In quel periodo a Bonn fioriva la produzione moderna: sinfonie, opera seria e buffa, commedia musicale tedesca, concerti e musica da camera. Su questo terreno di attualità si basa l'esperienza del giovane Beethoven. I lavori di questi anni sono principalmente per pianoforte con l'eccezione di un unico abbozzo di un tema in campo sinfonico. Nel 1787, consigliato da Neefe, Beethoven si recò per la prima volta a Vienna da Mozart. Quest'ultimo era però molto occupato per la prima esecuzione del Don Giovanni e Beethoven venne presto richiamato in patria per la malattia della madre, che morì nello stesso anno. Nel 1789 iniziò a frequentare la facoltà di filosofia di Bonn. In questo periodo la sua formazione umana è influenzata da Breuning e dall'amicizia con Franz Wegeler, suo amico sino alla morte. Nel luglio del 1792 Joseph Haydn si trattenne per un breve periodo a Bonn e incoraggiò Beethoven a ritornare a Vienna. Fu così che, nel novembre del 1792, lasciò definitivamente Bonn. Le prime opere di questo nuovo periodo viennese (i trii op. 1, i quartetti, le prime sonate per pianoforte, le sinfonie) furono improntate allo stile di Mozart e Haydn anche se in esse comparve una personalità completamente nuova e unica. Beethoven non era dotato di grande facilità nel comporre e le sue opere furono continuamente riviste e sottoposte a severa autocritica. A Vienna, grazie alla protezione del conte di Waldstein, Beethoven riuscì a introdursi subito nei circoli liberali dove il principe Karl Lichnowsky divenne il suo primo protettore ufficiale. Nel 1794, abbandonati gli insegnamenti di Haydn perché troppo lenti, Beethoven iniziò a studiare con il teorico Johann Georg Albrechtsberger e prese lezioni dal maestro di corte, Antonio Salieri, sull'arte di accompagnare le parole con la musica, pur continuando, anche in questo periodo di studio, la sua attività artistica con concerti pubblici nei saloni della nobiltà e della borghesia agiata. Nel 1796, accompagnato da Lichnowsky, si recò in tournée a Norimberga, a Praga, a Dresda e a Berlino dove suonò a corte. Per il berlinese Duport, amante della musica da camera, Beethoven compose le due sonate per pianoforte e violoncello op. 5, pezzi tipicamente virtuosi. Gli anni di Vienna videro affermarsi la sua originalità artistica e le sinfonie ne furono la prova. La prima fu subito all'altezza delle sinfonie dell'epoca (Haydn, Mozart). Nella seconda si fecero strada il suo genio e la sua soggettiva espressione musicale che trovarono completo sfogo nella terza sinfonia, l'Eroica. Questo è un periodo di intensa produzione. Beethoven compone tutte le opere numerate dall'1 al 21, tra cui ricordiamo il Canto di addio ai cittadini di Vienna alla partenza dei volontari (1797), Settimino op. 20 (1799) dedicato a Maria Teresa, seconda moglie di Francesco I d'Austria; sei quartetti per archi op. 18 (1800), la sonata Primavera op. 24 (1800), la Sonata a Kreutzer (1802). Sempre a questo periodo appartengono le due romanze per violino opp. 40 e 50 (1802), Cristo sul monte degli ulivi op. 85 (1803), il lied Adelaide, il sestetto per strumenti a fiato op. 71, la scena e l'aria Ah perfido op. 65, due concerti per pianoforte, due sonate per violoncello, la musica per il balletto Gli uomini di Prometeo, l'Eroica (1803) e, a conclusione di questo periodo, la Sonata a Waldestein e Appassionata (1804). Per l'Eroica il pubblico si divise in due gruppi: quelli che desideravano che il compositore tornasse al suo vecchio stile, quello delle prime due sinfonie e di Settimino, e un ristretto gruppo di quelli che entusiasticamente gli tributarono un enorme riconoscimento. Già nel 1798 Beethoven ebbe l'idea di una sinfonia eroica per esaltare il console Napoleone, ma quando questi si fece proclamare imperatore, egli vide cadere l'immagine del suo mito. Dopo il simbolico gesto di strappare la dedica a Napoleone, il reale contenuto della poderosa opera risultò comunque evidente: sparì l'eroicità esteriore e comparì quella interiore, quella che l'autore stesso viveva, diviso tra la rinuncia alla vita e la ribellione contro il destino. Questa grande opera sinfonica prese forma proprio quando Beethoven riuscì a rivestire di eroici panni i sentimenti dell'umanità, vittoriosa o sofferente che fosse. In questo periodo viennese egli raggiunse la perfezione tecnico-compositiva, l'epoca che segnò il conseguimento di una completa libertà artistica dello spirito; la commissione divenne sempre meno importante, mentre ebbe sempre più spazio l'impulso personale e soggettivo. Già in questo felice periodo, Beethoven aveva avuto i primi segnali della sua sordità, che segnò inequivocabilmente lo stile della sua maturità. Il senso del suono, fortunatamente, rimase chiarissimo, anzi la malattia riuscì a sublimare i suoni e i toni. Quando si manifestarono i primi sintomi della sordità, Beethoven si vide costretto a rinunciare alla carriera di pianista. Si chiuse, per lui, il mondo della società viennese e morì il lato espansivo della sua personalità. Soltanto la natura e la sua bellezza gli furono di conforto, diventando una fonte delle più nobili energie umane. Spesso Beethoven, durante questi anni, si rifugiò a Heiligenstadt, un luogo vicino a Vienna, e lì, nell'estate del 1802, scrisse quello che oggi noi conosciamo come il Testamento di Heiligenstadt, indirizzato ai suoi due fratelli. L'autore vi scrisse tutto il suo dolore, la sua perplessità sul mondo e su se stesso, cercò di spiegare come il suo comportamento, apparentemente da misantropo, fosse completamente opposto alla sua indole. Con l'Eroica il prestigio e la fama di Beethoven non rimasero circoscritti a Vienna e le sue opere ottennero grandi successi in Francia e in Inghilterra. Iniziò il periodo creativo di mezzo che trovò i suoi estremi nella terza e ottava sinfonia. 
Di questo periodo sono: il magnifico concerto per violino op. 61, i tre quartetti Rasumosky op. 59, i due quartetti per archi opp. 74 e 95, la fantasia per coro op. 80, il grande concerto per pianoforte in mi bemolle maggiore op. 73, le sonate per pianoforte opp. 78 e 81 a (Les adieux), l'ultima sonata per violino op. 96, le musiche operistiche per il Coriolano e per l'Egmont, la quinta e la sesta sinfonia (Pastorale) opp. 67 e 68. Le opere di questo periodo furono le confessioni di una personalità che volle mostrare a quell'ambiente detestabile la propria immagine umana del mondo, a dispetto di tutti i colpi del destino. Nel 1808 Beethoven ricevette la nomina di direttore dell'orchestra di Kassel alla corte di re Girolamo, che egli accettò, dopo molte perplessità. Ciò gli conferì una posizione di totale sicurezza economica, situazione ideale per un artista che voglia dedicarsi completamente all'elaborazione di grandi opere, senza assilli di ordine pratico. Nel 1813, con la curiosa sinfonia La battaglia di Victoria op. 91, Beethoven registrò il più grande trionfo di pubblico della sua vita. Nel 1814, anno dei massimi successi della sua vita ci furono due repliche davanti ai principi del Congresso di Vienna. Sempre in questo anno Beethoven ritrovò una vena creativa piena di freschezza, prima che iniziasse il periodo di isolamento, di completamento e perfezionamento, cioè il terzo e ultimo periodo stilistico. Nel 1814 il compositore rielaborò definitivamente il Fidelio. Nel 1803 Beethoven, ancora principiante nel campo operistico, aveva iniziato la prima redazione del Fidelio. La prima esecuzione di quest'opera avvenne nel 1805 con il nome di Leonora. Fu un fiasco; cominciò così la completa revisione che portò il Fidelio al successo nel 1814. Le opere drammatiche di Beethoven iniziarono col Fidelio e continuarono con l'ouverture del Coriolano (1807), e dell'Egmont. Queste tre ouverture fanno parte del repertorio fisso di tutti i programmi concertistici. Il terzo periodo stilistico coincide con l'ultimo decennio di vita dell'artista. Divenne sempre più solitario, la sua sordità sempre più completa. A quest'ultimo periodo appartengono le tre ultime sonate per pianoforte opp. 109, 110, 111, iniziate nel 1820 e terminate nel 1822, gli ultimi quartetti (1822-1826), il canone a cinque voci Ottimo Signor Conte, Lei è una pecora (dedicata al conte Lichnowsky), 33 Variazioni Diabelli op. 120, la nona sinfonia e la Missa solemnis eseguite per la prima volta nel 1822 e infine Dottore chiudete la porta alla morte (1825). La nona sinfonia fu la chiave di volta di tutte le opere sinfoniche e insieme l'apoteosi che le sintetizzò. In essa vennero riuniti tutti i temi fondamentali delle grandi sinfonie drammatiche: l'eroicità della terza, il fatalismo della quinta, l'esaltazione vitale della settima. Fattore innovativo fu l'inserimento di una parte dell'inno di Schiller, Alla gioia, che da tempo Beethoven pensava di musicare. L'introduzione di un coro in un'opera strumentale derivò, probabilmente, dal desiderio di esprimere, grazie alle voci umane, la gioia di vivere e l'affermazione dei valori della vita. La Missa solemnis si configurò come un opera maestosa che occupò a pieno Beethoven. L'adattamento al testo della messa divenne una lotta spasmodica e personale con i problemi religiosi; alla fine risultò più una confessione personale che un'opera liturgica. Le ultime sonate per pianoforte furono composte in una forma nuova e con suoni nuovi, suoni esplicitamente voluti e non causati dalla sordità. Esse riflettono la profondità della vita spirituale dell'artista: i sentimenti, la tenerezza, il romanticismo, il dolore, la tempesta, la potenza demoniaca. I quartetti per archi, i primi tre commissionati dal principe Galitzin, furono l'epilogo della vita del compositore, un epilogo di massimo vigore, intriso di forza creatrice e alto grado di spiritualizzazione. Questi ultimi quartetti (opp. 127, 130, 133 e 135) furono rivalutati e veramente amati solo nel nostro secolo, tanto da essere divenuti oggi un punto di partenza e di riferimento per la creazione della moderna musica da camera. Per capire i quartetti, come per molte altre opere di Beethoven, fu fondamentale la lettura dei libri di abbozzi. Beethoven lavorò sempre lentamente e faticosamente, i pensieri gli venivano a sprazzi, doveva provarli più volte, rivederli, correggerli prima di stendere la forma definitiva. Beethoven, instancabile, continuò a lavorare su nuovi abbozzi: una ouverture B-A-C-H, la decima sinfonia e una messa in do diesis. Pensò a un requiem, a un oratorio, a una musica per il Faust e a un'opera (Melusina). La fantasia lavorò più che mai. Purtroppo la salute di Beethoven peggiorava rapidamente. Nel 1820 ebbe un'itterizia come primo segno della malattia di fegato che lo portò, in seguito, alla morte. Nel 1826 le condizioni fisiche subirono un brusco decadimento, ma lo spirito non perdette vigore se non negli ultimissimi giorni. Beethoven morì il 26 marzo 1827 verso le sei di sera mentre un temporale, accompagnato da una tempesta di neve, infuriava sulla città. 

\befàna, sf. 1 Epifania. 2 Personaggio fantastico raffigurato come una vecchia brutta ma benefica. 3 Donna brutta. 
 X   sf. 1 Epiphany. 2 (fig., donna vecchia e brutta) hag, witch. 
 @   greco apiphàneia apparizione. 
La tradizione popolare la dipinge come una vecchietta che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, a cavallo di una scopa, entra in segreto attraverso i camini nelle case e lascia regali nelle calze (un tempo appese ai camini) dei bambini. L'origine di questa figura, assai antica, è legata a tradizioni magico popolari antecedenti il cristianesimo. 

\bèffa, sf. 1 Burla. ~ celia. 2 Parola di scherno. ~ sfottò. 
 X   sf. 1 joke, practical joke. 2 (scherno) mockery. 

\beffàrdo, agg. 1 Che si compiace di deridere e beffare. 2 Che rivela scherno o ironia. ~ canzonatorio. 
 X   agg. mocking, scornful. 

\beffàre, v. v. tr. 1 Schernire, prendere in giro. ~ deridere. 2 Imbrogliare, truffare. ~ turlupinare. 
v. rifl. Disinteressarsi. ~ infischiarsene. <> preoccuparsi. 
 X   v. tr. to make a fool of. 
 @   deriv. da beffa. 

\beffatóre, sm. Chi schernisce qualcuno o lo mette in ridicolo con malignità o insolenza. 

\Beffatore di Siviglia e Convitato di pietra, Il Dramma di Tirso de Molina (1630). 

\beffeggiàre, v. tr. Beffare con particolare accanimento. ~ burlare, canzonare. 

\beffeggiatóre, agg. e sm. Che o chi fa le beffe. 

\beffroi, sm. invar. Torre comunale di guardia con campana e, a partire dal XIV sec., orologio, presente in Fiandra, Artois e Hainaut. 

\bèga, sf. 1 Bisticcio futile. ~ litigio 2 Faccenda fastidiosa. ~ grattacapo. 
 X   sf. quarrel. 
 @   gotico bega lite. 

\Beggar's opera, The Opera di J. Gay, musica di J. P. Pepusch (Londra, 1728). 

\Beggiatoàcee Famiglia di Schizomiceti del gruppo dei Solfobatteri, molto utili per la purificazione delle acque, che vivono nelle acque contenenti zolfo. 

\beghìna, sf. 1 Religiosa di comunità cattoliche fondate nel XII secolo. 2 Donna che vive in una comunità religiosa osservando i voti temporanei di castità e ubbidienza. 3 Bigotta. 

\beghìnàggio, sm. 1 Comunità delle beghine. 2 Devozione esagerata e ostentata. 

\beghìno, sm. 1 Nel XII sec., appartenente ad associazioni religiose aventi tendenze ereticali. 2 Persona smodatamente zelante nelle pratiche religiose. ~ bigotto, bacchettone. 

\bègia, sm. Lingua parlata dai begia. Appartiene al gruppo cuscitico. 

\Begin, Menahem (Brest-Litovsk 1913-Gerusalemme 1992) Politico israeliano. Leader del Likud e primo ministro dal 1967 al 1983. Condusse le trattative con il presidente egiziano Sadat che portarono all'accordo di Camp David (USA 1978), accordo per il quale fu insignito con lui del premio Nobel. Il 26 marzo 1979 firmò il trattato di pace a Washington. 

\begònia, sf. Angiosperma (Begonia) della famiglia delle Begoniacee e dell'ordine delle Parietali. Presenta fiori semplici o doppi variamente colorati. 

\Begoniàcee Famiglia di piante tropicali dell'ordine delle Parietali a cui appartiene la begonia. 

\béguine, sf. invar. Ballo originario dei Caraibi, a ritmo lento. 

\bégum, sf. invar. Principessa, signora di rango elevato nel mondo musulmano. 

\beh, inter. 1 Bene, proprio così. 2 Ebbene, dunque. 
 X   inter. 1 well. 2 (allora?) so what?, and then? 

\behaviorìsmo, sm. Comportamentismo. 

\Behrens, Peter (Amburgo 1868-Berlino 1940) Architetto tedesco. Tra le opere le fabbriche AEG a Berlino (1909-1913), la fabbrica Höechst a Francoforte (1920-1924) e i grandi magazzini in Alexanderplatz a Berlino (1927). 

\Behring, Emil von (Handsdorf 1854-Marburg 1917) Batteriologo tedesco. Le sue scoperte gli valsero nel 1901 il premio Nobel per la medicina: trovò infatti il siero antidifterico e in collaborazione con S. Kitasato quello antitetanico. 

\BEI Sigla di Banque Européenne d'Investissement (banca europea per l'investimento). 

\Bei tempi Romanzo di F. Innerhofer (1974). 

\Beida, El Città (67.000 ab.) della Libia, capoluogo del baladya Gebel e Achdar. 

\beidellìte, sf. Silicato idrato di alluminio del gruppo dei minerali delle argille. 

\beige, agg. e sm. invar. agg. invar. Detto di sfumatura di grigio tendente al nocciola più o meno chiaro. 
sm. invar. Il colore beige. 

\beilicàle, agg. Relativo al bey. 

\beilicàto, sm. 1 Dignità di bey. 2 Governo di un bey. 3 Territorio governato da un bey. 

\Beinàsco Comune in provincia di Torino (18.744 ab., CAP 10092, TEL. 011). Centro industriale (prodotti meccanici). Gli abitanti sono detti Beinaschesi

\Beineix, Jean-Jacques (Parigi 1947-) Regista cinematografico francese. Diresse Diva (1981), Betty Blue (1986) e IP5 (1992). 

\Beinétte Comune in provincia di Cuneo (2.656 ab., CAP 12081, TEL. 0171). 

\Beira (Mozambico) Città (350.000 ab.) del Mozambico, capoluogo della provincia di Sofala. 

\Beira (Portogallo) Regione storica del Portogallo. 

\Beirut Capitale del Libano (700.000 ab.) e della provincia omonima, sulle rive del Mediterraneo. Possiede un aeroporto internazionale e un attivo porto. Il commercio è basato sull'esportazione di cereali, ortaggi, agrumi, olio, vino, lana, seta e sull'importazione di petrolio, prodotti meccanici, legnami e tessuti. Con le sue industrie (in particolare tessili e alimentari) e le sue università (cattolica, francese e americana) è il più importante centro commerciale e culturale del paese. La città conobbe periodi di splendore dopo essere stata riedificata dai romani, durante l'occupazione araba (VII-X secc.), all'epoca delle crociate e poi sotto il possesso dei musulmani; iniziò a sfiorire quando fu occupata dai turchi ottomani nel 1516. Divenne provincia autonoma sotto l'influenza dei francesi dopo il 1861. Nel 1975 ebbe inizio la guerra civile religiosa tra musulmani e cristiano-maroniti. Nel 1982 fu occupata dagli israeliani e nel 1990 dall'esercito siriano. Possiede un museo archeologico; tra i monumenti notevoli si ricordano la chiesa di San Giovanni Battista (XII sec.) trasformata in moschea e la cattedrale maronita di San Giorgio. 
Provincia di Beirut 
La più piccola provincia del Libano, comprende solo il nucleo dell'omonima cittadina. 

\Béjard, Armande (1642-1700) Attrice francese. Nel 1662 sposò Molière. 

\Béjard, Maurice (Marsilia 1927-Losanna 2007) Coreografo francese. Ideò balletti rappresentati in luoghi non tradizionali con spettacolari effetti scenici. Lavorò a lungo a Bruxelles (Ballet du XX siécle) dove nel 1988 fondò il Ballet Lausanne

\Béjart, Madeleine (1618-1672) Attrice francese e amante di Molière, si associò con lui per la fondazione dell'Illustre Thèâtre. 

\Békéscsaba Città (68.000 ab.) dell'Ungheria, capoluogo della contea di Békés. 

\Bekési, Georg von (Budapest 1889-Honolulu 1972) Fisico statunitense. Di origine ungherese, studiò attivamente l'acustica fisiologica e per questi studi fu insignito del premio Nobel per la medicina nel 1961. 

\bèl, sm. invar. Unità di misura dell'attenuazione acustica ed elettroacustica. 

\Bel Paese, Il Prosa di A. Stoppani (1875). 

\Béla Nome di sovrani. 
Bela I 
(?-1063) Re d'Ungheria della dinastia degli Arp´d dal 1061 al 1063. Tolse il regno al fratello Andrea I. 
Bela II il Cieco 
(?-1141) Succedette a Stefano II come re d'Ungheria nel 1131. Appartenente alla dinastia Arp´d, conquistò la Bosnia. 
Bela III 
(?-1196) Succedette a Stefano III come re d'Ungheria nel 1172. Appartenente alla dinastia Arp´d, combatté contro Venezia per conservare la Dalmazia dal 1180 al 1188. 
Bela IV 
(1206?-1270) Re d'Ungheria dal 1235, della dinastia Arp´d. Ricostruì il paese distrutto dall'invasione mongola del 1241. Dal 1254 regnò sul ducato di Stiria, che gli venne poi tolto da Ottocaro II di Boemia (1260). Risottomise la Serbia nel 1268. 

\Belaja Fiume (1.430 km) della Russia. 

\Belaja Cerkov Città (176.000 ab.) dell'Ucraina, nella provincia di Kijev. 

\Bel-Ami Romanzo di G. de Maupassant (1885). Uno dei sei romanzi pubblicati da Maupassant tra il 1881 e il 1890 insieme a circa 300 novelle, al colmo del suo successo letterario. Il pessimismo dell'autore porta a esasperare il tema della scalata sociale effettuata con tutti i mezzi. Il protagonista, Georges Duroy, soprannominato Bel-Ami, sfrutta la propria bellezza fisica e il successo con le donne per arricchirsi e calpesta senza pietà i sentimenti di quelle che si innamorano sinceramente di lui. 

\belàre, v. intr. 1 Emettere belati. 2 Lamentarsi. ~ frignare. 
 X   v. intr. to bleat. 
 @   lat. tardo belare. 

\belàto, sm. Verso di pecore e capre. 

\Belaúnde Terry, Fernando (Lima 1912-Lima 2002) Politico peruviano di ideologia moderatamente progressista. Fu presidente della repubblica dal 1963 al 1968. Venne esautorato dal golpe di J. V. Alvardo, ma fu nuovamente eletto presidente dal 1980 al 1985. Gli succedette Alan Garcìa. 

\Belbèllo da Pavìa (not. 1430-1462) Miniatore. Tra le opere miniature del Messale del Duomo di Mantova (1461). 

\Bèlbo Torrente (86 km) del Piemonte sudorientale. Nasce dai colli di Montezemolo e confluisce nel Tanaro. 

\belcànto, sm. 1 Stile di canto molto ornato che veniva praticato dagli evirati e dalle cantanti liriche italiane nei secc. XVII-XIX. 2 L'arte del canto virtuosistico. 

\Belcàstro Comune in provincia di Catanzaro (1.648 ab., CAP 88050, TEL. 0961). 

\Belcher Arcipelago del Canada, della baia di Hudson. 

\Belém Città (1.245.000 ab.) del Brasile, capitale dello stato di Par´. 

\belemnìte, sf. Genere di Molluschi Cefalopodi dibranchiati fossili della famiglia delle Belemnitidi. 

\Belemnòidi Sottordine di Molluschi Cefalopodi Dibranchiati fossili comprendente le famiglie degli Aulacoceratidi, dei Chitinoteutidi, dei Belemnitidi, dei Neobelemnitidi e dei Belemnoteutidi. 

\Belfagor arcidiavolo Novella di N. Machiavelli (1515). 

\Belfast Capitale dell'Irlanda del Nord (318.000 ab.) dal 1920 e capoluogo dell'Ulster sotto il governo della Gran Bretagna. Giace alla foce del fiume Lagan, nel Belfast Lough, sul canale del Nord. È un importante porto e un ragguardevole centro industriale per costruzioni navali, aeronautiche, tessitura del lino, siderurgia, prodotti chimici, manifattura del tabacco, calzaturifici. Fondata nel XII sec. con la costruzione di un castello da parte dei normanni, venne poi occupata nel XVI sec. dagli inglesi. La sua annessione alla Gran Bretagna avvenne nel 1613. Il suo sviluppo iniziò nella seconda metà del XVII sec. quando sorse il quartiere industriale e venne avviata, in particolare, l'industria calzaturiera. Dal 1958 è teatro delle tragiche lotte tra cattolici e protestanti, condotte per ottenere l'indipendenza. Vi si trovano la cattedrale di St. Anne, l'Ulster Museum del 1890, il Belfast College of Technology, l'Union Theological College e la Queen's University. Presso Aldergrove ha sede l'aeroporto della città. 

\Belfióre Comune in provincia di Verona (2.623 ab., CAP 37050, TEL. 045). 

\Belfort Città (50.100 ab.) della Francia, capoluogo del territorio omonimo (134.000 ab.), tra i monti Vosgi e Giura. 

\Belfòrte all'Isàuro Comune in provincia di Pesaro (707 ab., CAP 61020, TEL. 0722). 

\Belfòrte dél Chiènti Comune in provincia di Macerata (1.476 ab., CAP 62031, TEL. 0733). 

\Belfòrte Monferràto Comune in provincia di Alessandria (396 ab., CAP 15070, TEL. 0143). 

\bèlga, agg., sm. e sf. Del Belgio. 
 X   agg., sm. e sf. Belgian. 

\Belgaum Città (326.000 ab.) dell'India, nello stato del Karnataka. 

\bèlgica, sf. Nave norvegese che effettuò la spedizione antartica del 1897-1899, guidata dal belga Adrien de Gerlache. 

\Bèlgio Monarchia costituzionale dell'Europa occidentale, confina a nord con i Paesi Bassi, a est con la Germania e il Lussemburgo, a sud e a ovest con la Francia, mentre si affaccia a nord-ovest sul Mare del Nord. 
La costa è lineare, bassa e sabbiosa, l'interno è costituito da una vasta pianura (Fiandra) con alcune formazioni collinari (Brabante e Limburgo) e si estende fino al mare. 
Nel sud-est del paese troviamo il massiccio delle Ardenne, vasto altopiano con profonde vallate, che ha l'elevazione massima a 694 m. 
Il clima è tipicamente atlantico con inverni non troppo rigidi ed estati fresche, le precipitazioni sono distribuite uniformemente nell'arco dell'anno, sui rilievi dell'interno il clima tende a essere più continentale. Date le piogge regolari e abbondanti, i corsi fluviali hanno un regime costante. 
Principali fiumi sono la Mosa e la Schelda (entrambi hanno solo una parte del loro percorso in territorio belga). Importante per la navigazione anche l'Yser. 
La capitale è Bruxelles (circa 1 milione di ab.), grande area metropolitana, centro amministrativo e industriale. Altre città sono Bruges (117.000 ab.), Anversa (490.000 ab.), Gand, Liegi (200.000 ab.) e Ostenda. 
In Belgio vivono due gruppi etnici ben distinti: i fiamminghi nel nord (attualmente più numerosi) e i valloni a sud. 
La principale fonte di ricchezza è l'industria che si basa sui grandi giacimenti carboniferi (regioni della Sambre e della Mosa) che con la vicinanza degli sbocchi marittimi ha costituito un elemento fortemente propulsivo per l'industria; molto sviluppata l'industria estrattiva e siderurgica, chimica, metallurgica, dello zinco e del piombo, del rame e dei minerali uraniferi. 
Ben rappresentati tutti i settori industriali, dal meccanico al chimico, dal siderurgico all'alimentare; un'importanza particolare ha il settore tessile e quello dell'abbigliamento, discendenti diretti dell'artigianato belga medioevale (tessuti delle Fiandre). Questo artigianato continua a essere fiorente nella produzione di pizzi e merletti (Bruges e Bruxelles), vetri e cristalli. 
L'agricoltura è di scarsa rilevanza, a causa dell'indisponibilità di zone agricole; una certa importanza hanno le colture in serra e la produzione del lino. 
Il terziario ha un ruolo fondamentale e produce circa i due terzi del prodotto lordo del paese. 
Da ricordare infine l'importanza dei porti (Anversa, Gand, Bruges). 
Anversa è uno dei maggiori centri mondiali per la lavorazione dei diamanti. 
STORIA Nel 57 a. C. la Gallia belga, occupata dai celti, viene conquistata da Cesare. Sotto l'impero, essa svolge un ruolo importante nella strategia e nell'economia romana. Alla caduta dell'impero romano il nord è invaso dai franchi. 
Nell'843 con il trattato di Verdun, il paese viene suddiviso tra la Francia (a ovest di l'Escaut) e la Lotaringia (inclusa nel regno di Germania nel 925). Più tardi si formano i principati, e le città diventano importanti centri commerciali (tessuti fiamminghi). Nel XIV sec. i Paesi Bassi, all'interno dei quali è integrato il Belgio, si costituiscono in un insieme progressivamente unificato nelle mani dei duchi di Borgogna. 
Nel 1477 il matrimonio di Maria di Borgogna con Massimiliano d'Austria fa passare i Paesi Bassi sotto la casa degli Asburgo. Nel 1555 Filippo II di Spagna sale al trono, ma il suo assolutismo e gli eccessi del duca d'Alba provocano la rivolta dei Paesi Bassi (1572). Nel 1579 le sette provincie del nord diventano indipendenti e formano le Provincie Unite; quelle del sud si pongono sotto l'autorità spagnola. Nel XVII sec. il quadro territoriale del Belgio diventa meglio definito a seguito delle guerre condotte da Luigi XIV. Nel 1713 il trattato di Utrecht riassegna i Paesi Bassi alla casa d'Austria. 
Nel 1789 le riforme che l'imperatore Giuseppe II vuole imporre provocano l'insurrezione e la proclamazione dell'indipendenza (1790) degli Stati Uniti del Belgio. I francesi occupano il paese e l'unificano amministrativamente, ma, alla caduta di Napoleone, nel 1815 le future provincie belghe e le antiche Provincie Unite sono riunificate nel regno dei Paesi Bassi, creato a vantaggio del conte Guglielmo d'Orange, Guglielmo I. Nel 1830 la politica inetta del re provoca la secessione delle province belghe, che proclamano l'indipendenza. 
Nel 1831 la conferenza di Londra riconosce l'indipendenza del Belgio, monarchia costituzionale ed ereditaria, di cui Leopoldo I diventa primo sovrano. Il regno di Leopoldo II (1865-1909) è proficuo, con uno sviluppo industriale che penetra anche in Africa, consentendo al Belgio di annettere il Congo. Sotto Alberto I (1909-1934) e Leopoldo III (1934-1951), il Belgio, stato neutrale, è occupato dai tedeschi durante le due guerre mondiali. 
Nel 1951 Leopoldo III abdica a favore del figlio Baldovino I. Sul piano internazionale, il Belgio aderisce all'ONU (1945), al Benelux (1948) e alla CEE (1957). Nel 1960 il Congo belga viene proclamato indipendente. Nel 1977 sotto il governo di Leo Tindemans, il patto di Egmont suddivide il Belgio in tre regioni: Fiandre, Vallonia e Bruxelles. Questa regionalizzazione è adottata per le Fiandre e la Vallonia dal parlamento nel 1980. Dal 1979 al 1992 a capo del governo è Wilfried Martens, che avvia un processo di decentramento che assegna maggiori poteri alle regioni e alle comunità. A lui succede come primo ministro Jean-Luc Dehaene e nel 1993 la revisione costituzionale trasforma il Belgio in uno stato confederale con poteri decentrati. Alberto II succede al fratello Baldovino I. 
Abitanti-10.113.000 
Superficie-30.514 km2 
Densità-331,4 ab./km2 
Capitale-Bruxelles 
Governo-Monarchia costituzionale 
Moneta - Euro (prima: franco belga) 
Lingua-Fiammingo, francese, tedesco 
Religione-Cattolica 

\Belgioióso Comune in provincia di Pavia (5.188 ab., CAP 27011, TEL. 0382). 

\Belgiràte Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (510 ab., CAP 28040, TEL. 0322). 

\Belgorod Città (300.000 ab.) della Russia, capoluogo della provincia omonima. 

\Belgràdo Capitale della Serbia (1.470.000 ab.), situata alla confluenza della Sava con il Danubio nella pianura del Danato. Durante la prima guerra mondiale fu completamente demolita dai bombardamenti; poco è sopravvissuto della bella città vecchia e oggi è sostanzialmente una città dall'aspetto moderno. È il principale centro politico e culturale del paese con l'università, la biblioteca nazionale e l'Accademia di Scienze e Arti. Vi sono fabbriche di autoveicoli, tessili, della carta, della gomma e meccaniche. La città sorge nel luogo della romana Singidunum; il nome attuale, che significa "città bianca", le fu assegnato dai bizantini nell'XI sec. Ha un aeroporto internazionale, un attivo porto fluviale ed è un importante svincolo ferroviario e stradale. 
Battaglia di Belgrado 
Fu condotta tra impero ottomano e Austria. Le truppe austriache guidate da Eugenio di Savoia sconfissero i turchi (1717) e occuparono la città. 

\Belgrano, Manuel (Buenos Aires 1770-1820) Militare e politico argentino. Nel 1810 fu a capo della guerra d'indipendenza contro gli spagnoli. 

\Belìce Fiume (77 km) della Sicilia. Nasce dai monti dominanti la piana degli Albanesi e sfocia nel canale di Sicilia. Il suo maggior affluente è il cosiddetto Braccio Sinistro del Belice. La valle del Belice è stata sconvolta nel 1968 da un terremoto che ha provocato gravi danni e distrutto numerosi centri. 

\Belinskij, Vissarion Grigorevic (Sveaborg, Helsinki 1811-San Pietroburgo 1848) Critico letterario russo. Tra le opere Meditazioni letterarie (1834) e Sguardo sulla letteratura russa (1846). 

\Belisàrio (500 ca.-Costantinopoli 565) Generale di Giustiniano. A capo dell'esercito vinse i vandali in Africa (534) e gli ostrogoti in Italia (535-540). Venne ingiustamente accusato di complotto contro l'imperatore ma fu presto riabilitato. 

\Belitung Isola (105.000 ab.) dell'Indonesia, capoluogo Tanjungpandan. 

\Belize Stato dell'America centrale, confina a nord con il Messico, a ovest e a sud con il Guatemala e si affaccia a est sul Mar delle Antille. Il paese occupa la parte sudorientale della penisola dello Yucatan; la costa è bassa, sabbiosa, ricca di lagune e zone paludose; davanti a essa una barriera corallina (la seconda del mondo per dimensioni) scorre fra isole e isolotti (le principali sono Turneffe e Ambergris Cay). 
Nell'interno a sud si eleva la zona collinare dei monti Maya (Victoria Peak 1.122 m). 
La pianura è percorsa da numerosi fiumi, tra cui il Belize, il New River e l'Hondo che traccia il confine settentrionale con il Messico. 
Il clima è di tipo subtropicale, caldo e molto umido. 
La capitale è Belmopan (6.000 ab.), ricostruita nell'interno dopo essere stata completamente distrutta dall'uragano Hattie nel 1961. 
Sulla costa sorge invece la città più popolosa, Belize City (50.000 ab.), importante centro commerciale, capitale fino al 1970. 
Le principali risorse sono lo sfruttamento delle foreste (che coprono il 44% del territorio e offrono cedro, mogano e chicle) e l'agricoltura: agrumi, banane e zucchero vengono largamente esportati, destinati al mercato interno sono invece cereali e ortaggi. 
Di una certa importanza l'industria, soprattutto quella manifatturiera. 
Colonia britannica dal 1862 al 1964, divenuta Belize nel 1973, il paese ha ottenuto l'indipendenza nel 1981. Attualmente, dopo le elzioni del 1998, è al governo il partito unitario del popolo guidato da S. Musa. 
Abitanti-215.000 
Superficie-22.965 km2 
Densità-9,4 ab./km2 
Capitale-Belmopan 
Governo-Stato indipendente nell'ambito del Commonwealth 
Moneta-Dollaro del Belize 
Lingua-Inglese, spagnolo, creolo-inglese 
Religione-Cattolica, con forte minoranza anglicana 

\Bell Telephone Laboratories Gruppo americano di laboratori che svolgono ricerca in diversi settori delle telecomunicazioni. È controllato dall'American Telephone and Telegraph Company. 

\Bell, Alexander Graham (Edimburgo 1847-Baddek, Nuova Scozia 1922) Inventore statunitense. Di origine inglese, studiò approfonditamente la fisiologia degli organi vocali dedicandosi alla fonetica, dopo aver lasciato gli studi musicali giovanili; con l'intento di studiare un dispositivo in grado di far udire i sordi, realizzò e avviò le prime applicazioni del telefono nel 1876. La paternità dell'invenzione del telefono fu però contestata dall'italiano Antonio Meucci. 

\Bell, Gertrude Margaret Lowthian (Washington Hall, Durham 1868-Baghdad 1926) Archeologa e viaggiatrice inglese. Tra le opere, The Desert and the Sowa (1907) e Amurath to Amurath (1911), testimonianza dei numerosi viaggi effettuati in Siria, Palestina, Arabia e in Asia Minore per compiere studi archeologici. 

\Bell, paràlisi di Paralisi del nervo facciale causata da una lesione funzionale nervosa. 

\bèlla, sf. 1 Donna bella; fidanzata. fu lasciato dalla sua bella. 2 Partita di spareggio. dopo due incontri in parità si rese necessaria la bella. 3 Bella copia. <> brogliaccio. 
 X   sf. 1 belle, beauty. 2 (copia) fair copy. 3 (spareggio) decider, final game. 
 @   lat. bellus, grazioso. 

\Bèlla Comune in provincia di Potenza (2.789 ab., CAP 85051, TEL. 0976). 

\Bella addormentata nel bosco, La Balletto in tre atti di P. I. Cajkovskij (San Pietroburgo, 1890). 
Bella addormentata nel bosco, La 
Favola contenuta nella raccolta I racconti di mia madre l'Oca di Ch. Perrault (1697). 
Bella addormentata nel bosco, La 
Film d'animazione, americano (1959). Regia di Clyde Geronimi. Produzione di Walt Disney. Titolo originale: Sleeping Beauty. 

\Bella brigata, La Film drammatico, francese (1936). Regia di Julien Duvivier. Interpreti: Jean Gabin, Viviane Romance, Charles Vanel. Titolo originale: La belle équipe 

\bèlla di giórno, loc. sost. f. (pl. bèlle di giórno) Nome comune del Convolvulus tricolor

\Bella di giorno Film drammatico, francese (1968). Regia di Luis Buñuel. Interpreti: Catherine Deneuve, Jean Sorel, Michel Piccoli. Titolo originale: Belle de jour 

\bèlla di nòtte, loc. sost. f. (pl. bèlle di nòtte) Nome comune della Mirabilis jalapa, una pianta dai fiori gialli-rossi che si aprono nelle ore notturne. 

\Bella e la bestia, La Film d'animazione, americano (1992). Regia di Gary Trousdale e Kirk Wise. Titolo originale: The Beauty and the Beast 

\Bella Elena, La Opera buffa in tre atti di J. Offenbach, libretto di H. Meilhac e L. Halévy (Parigi, 1864). Caricatura della guerra di Troia e dell'opera lirica, il lavoro fu uno dei più grandi successi dell'opera buffa. 

\Bella estate, La Raccolta di romanzi di C. Pavese (1949). Il titolo della raccolta corrisponde a quello del primo dei tre romanzi brevi in essa contenuti (gli altri sono Il diavolo sulle colline e Tra donne sole). Si tratta di tre romanzi ambientati nella città di Torino, tre romanzi di giovanili passioni amorose, di entusiasmi e di sconfitte, ma soprattutto di scoperta della città e del suo squallore, anche morale, appena temperato da qualche visione campestre che l'autore fa brillare qua e là. 

\Bella scontrosa, La (Divertimento) Film commedia, francese (1991). Regia di Jacques Rivette. Interpreti: Michel Piccoli, Jane Birkin, Emmanuelle Béart. Titolo originale: La Belle Noiseuse 

\bèlla védova, loc. sost. f. (pl. bèlle védove) Nome comune dell'Hermodactylus tuberosus, pianta detta anche bocca di lupo. 

\belladònna, sf. Estratto ottenuto dalle foglie e dalle radici della pianta omonima. 

\Bellàgio Comune in provincia di Como (3.012 ab., CAP 22021, TEL. 031). 

\bellaménte, avv. 1 In modo garbato ma deciso. 2 Con baldanza. ~ spavaldamente. 

\Bellàno Comune in provincia di Lecco (3.326 ab., CAP 22051, TEL. 0341). 

\Bellànte Comune in provincia di Teramo (6.296 ab., CAP 64020, TEL. 0861). 

\Bell'Antonio, Il Romanzo di V. Brancati (1949). Secondo in ordine di tempo della cosiddetta trilogia del gallismo (insieme a Don Giovanni in Sicilia e Paolo il caldo) è ritenuta l'opera più valida di Brancati. Protagonista della vicenda è Antonio Magnano, il bellissimo, l'ideale conquistatore e dominatore di donne e uomini, che alla prova dei fatti non si rivelerà all'altezza delle aspettative dei suoi compaesani. Un incidente da nulla, che per lui è una tragedia, lo precipita nella vergogna e nell'angoscia. 
Bell'Antonio, Il 
Film drammatico, italiano (1960). Regia di Mauro Bolognini. Interpreti: Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Pierre Brasseur. 

\Bellària-Igèa Marìna Comune in provincia di Rimini (12.813 ab., CAP 47041, TEL. 0541). Centro turistico e balneare della riviera adriatica. Gli abitanti sono detti Bellariesi

\Bellary Città (201.000 ab.) dell'India, nello stato di Karnataka. 

\Bellatrix Stella di colore blu bianco, facente parte della costellazione di Orione; è al terzo posto per luminosità nella sua costellazione, avendo magnitudine 1,7. 

\bellavìsta, sf. 1 Bella veduta. ~ panorama. 2 Di preparazione culinaria servita con gelatina e numerosi decorativi contorni. 

\belle époque, loc. sost. f. invar. Periodo che va dalla fine dell'Ottocento all'inizio della prima guerra mondiale, caratterizzato, nell'ambito della borghesia, da benessere economico e vita spensierata. 

\Bellègra Comune in provincia di Roma (3.134 ab., CAP 00030, TEL. 06). 

\Bellerofónte Personaggio mitologico. Eroe greco cui venne donato da Poseidone Pegaso, il cavallo alato, grazie al quale uccise la Chimera e si batté contro le Amazzoni e i migliori guerrieri lici; fu infine accolto tra gli dei. 

\Bellessort, André (Laval 1866-Parigi 1942) Poeta, romanziere e critico francese. Durante i suoi frequenti viaggi in America meridionale, Estremo Oriente ed Europa settentrionale si fece portavoce della cultura francese e raccolse spunti e testimonianze per opere come Chili et Bolivie (1897), La Roumainie contemporaine (1905), Le nouveau Japon (1918) e Reflets de la vieille Amérique (1923). Nel 1926 divenne collaboratore del Journal des Débats e segretario della Revue des Deux Mondes e nel 1935 entrò a far parte dell'Académie Française. Altre sue opere di notevole interesse sono Sur les grands chemins de la poésie classique (1914), Virgile, son oeuvre et son temps (1920), Etudes et figures (1921), Balzac (1924), Essai sur Voltaire (1925), Sainte-Beuve (1927), Victor Hugo, essai sur son oeuvre (1930) e Dix-huitième siècle et Romantisme (1941). 

\bellétta, sf. Fanghiglia, melma. 

\bellétto, sm. 1 Crema o cosmetico per il trucco del viso. 2 Artifizio stilistico. ~ orpello. 

\bellézza, sf. 1 Giudizio estetico con il quale si apprezza e ammira la bellezza di una cosa, di una persona o di un discorso, qualità di ciò che è bello. ~ leggiadria. <> laidezza. 2 Persona o cosa bella. ~ splendore. <> squallore. 
 X   sf. beauty. 
Nel giudizio estetico il soggetto è la cosa giudicata e la bellezza che si esprime o si nega è predicato e logica. Il bello è il predicato positivo, mentre il brutto è il predicato negativo cioè il contrario del bello. Il predicato privativo, riferito a un qualsiasi soggetto, indica l'estraneità al giudizio estetico. Il giudizio estetico può derivare dai sensi o dall'intelletto. La bellezza è una qualità che si riferisce a ogni cosa e diventa fondamentale nell'arte. Un quadro, un romanzo o uno spettacolo possono essere giudicati belli anche se rappresentano cose e soggetti brutti, azioni turpi e argomenti spiacevoli. Un'opera d'arte è molto bella per la sua forma e non per il suo argomento o la materia di cui è fatta. 
Kant cercò di rendere oggettivo il concetto di bellezza, sostenendo che il bello è soggettivo e non è quindi una qualità della cosa giudicata ma anche universale, cioè non dipendente dagli interessi individuali. 

\Bellezza del diavolo, La Film fantastico, francese/italiano (1950). Regia di René Clair. Interpreti: Gérard Philipe, Michel Simon, Simone Valère. Titolo originale: La beauté du diable 

\Bellézza, Dàrio (Roma 1944-1996) Poeta e scrittore. Laureatosi in lettere, esordì con il romanzo breve L'innocenza (1970). Tra le opere poetiche Invettive e licenze (1971), Morte segreta (1976, Premio Viareggio), Libro d'amore (1982) e Libro di poesia (1990). Fra i romanzi Lettera da Sodoma (1972), La morte di Pasolini (1981), L'amore felice (1986) e Proclama sul fascino (1996). Nella sua prosa come nella sua poesia, entrambe caratterizzate da uno stile vivace, è rilevabile una prevalenza di toni autobiografici. 

\Belli e perdenti Romanzo di L. Cohen (1966). 

\Bèlli, Giusèppe Gioacchìno (Roma 1791-1863) Poeta dialettale romano. Fondatore dell'Accademia Tiberina, impiegato dapprima come funzionario del governo pontificio, scrisse ben 2.279 Sonetti in romanesco (1819-1847), nei quali dipinse, con toni che vanno dall'ironia alla satira, dall'avvilimento al fatalismo, vita e abitudini del popolo romano (specie dell'aristocrazia) a lui contemporaneo. Poco apprezzato in patria, fu lodato da Gogol e da Sainte-Beuve; la critica ha iniziato ad apprezzare la sua poesia solo negli ultimi decenni. Belli occupa un posto di primo piano nel romanticismo europeo per il suo realismo e per l'introduzione di un'audace novità e varietà di temi. 

\bellicìsmo, sm. Atteggiamento di chi crede di risolvere i problemi internazionali con la forza. ~ militarismo. <> pacifismo. 

\bèllico, agg. Riguardante la guerra. <> guerresco, militare. <> pacifico. 

\bellicóso, agg. 1 Che ama la guerra. 2 Combattivo. ~ battagliero. <> remissivo. 

\belligerànte, agg., sm. e sf. Che, chi è in stato di belligeranza. ~ guerreggiante. <> neutrale. 

\belligerànza, sf. La condizione, dal punto di vista del diritto internazionale, di uno stato in guerra con un altro. 

\bellìgero, agg. Bellicoso. 

\bellimbùsto, sm. Uomo ricercato nel vestire, fatuo e galante. ~ damerino, ganimede, vagheggino, cicisbeo. <> straccione. 

\Bellini, Giovanni => Giambellino 

\Bellìni, Lorènzo (Firenze 1643-1704) Medico e scrittore. Espose i propri studi di anatomia, che lo portarono a scoprire la struttura del rene, nell'opera Exercitatio anatomica de structura et usu renum pubblicata postuma nel 1723. Si cimentò anche nel campo letterario scrivendo, tra l'altro, un poema sulla terra dei buccheri, Bucchereide, rimasto incompiuto. 

\Bellìni, Vincènzo (musica) (Catania 1801-Puteaux, Parigi 1835) Musicista e compositore, tra i maggiori operisti europei. Sia il nonno che il padre erano musicisti di professione, perciò il giovane Vincenzo ricevette un primo insegnamento in ambito familiare. Nel 1819 il comune di Catania gli offrì una borsa di studio per il conservatorio di Napoli. A Napoli fu allievo di N. Zingarelli; in questa città venne rappresentata al teatro San Carlo l'opera Bianca e Fernando (1826) che attirò su di lui l'attenzione dell'impresario milanese Barbaja. Nel 1827, su invito di Barbaja, compose l'opera Il pirata, che ricevette un'accoglienza trionfale al teatro alla Scala di Milano. Allontanandosi d cattolici e protestanti, condotrdi e Rossini, Bellini amplificò la componente lirica e melodica (guadagnandosi l'appellativo di cigno di Catania). Nella sua pur breve vita, oltre alle opere già citate compose La straniera (1829), Zaira (1829), I Capuleti e i Montecchi (1830), La sonnambula (1831), Norma (1831), Beatrice di Tenda (1833), I puritani (1835). 

\Bellìni, Vincènzo (numismatica) (Gambulaga, Ferrara 1708-Ferrara 1783) Numismatico. Sacerdote e studioso, ha lasciato importanti opere di numismatica, tra le quali Delle monete di Ferrara (1761). 

\Bellìno Comune in provincia di Cuneo (234 ab., CAP 12020, TEL. 0175). 

\Bellinzàga o Berinzàga Lomàzzi, Isabèlla Cristìna (Milano 1551-1624) Mistica. Fu collaboratrice di san Carlo Borromeo. Ha lasciato un Breve compendio intorno alla perfezione cristiana, redatto in collaborazione con Achille Gagliardi e pubblicato nel 1611. 

\Bellinzàgo Lombàrdo Comune in provincia di Milano (3.102 ab., CAP 20060, TEL. 02). 

\Bellinzàgo Novarése Comune in provincia di Novara (8.140 ab., CAP 28043, TEL. 0321). 

\Bellinzóna Città (17.000 ab.) svizzera, capoluogo del Canton Ticino dal 1803 (ted. Bellenz). Situata sul Ticino, è dominata da tre imponenti castelli del XV sec. 

\Bellissima Film drammatico, italiano (1951). Regia di Luchino Visconti. Interpreti: Anna Magnani, Walter Chiari, Gastone Renzelli. 

\Bellissimo novembre, Un Romanzo di E. Patti (1967). 

\Bellìzzi Comune in provincia di Salerno (12.350 ab., CAP 84092, TEL. 0828). 

\bèllo, agg., avv. e sm. agg. 1 Che è dotato di bellezza. ~ avvenente. <> sgraziato. 2 Moralmente buono. le belle maniere; giovane di belle speranze, che può aspirare a un futuro radioso; farsi bello con le fatiche altrui, attribuirsene i meriti. 
avv. 1 Adagio adagio, lemme lemme. 2 In modo approssimato. 
sm. 1 Ciò che per aspetto esteriore o per qualità intrinseche provoca impressioni gradevoli. 2 Tempo sereno, bello. 
mi ci volle del bello e del buono per calmarlo, molta fatica. 
 X   agg. 1 beautiful. 2 (uomo) handsome. 3 (aspetto) good-looking. 
 @   lat. bellus, grazioso. 

\Bello, Andrés (Caracas 1781-Santiago del Cile 1865) Poeta venezuelano. Recatosi a Londra al seguito di S. Bolivar, nel 1810 divenne segretario nelle ambasciate di Cile e Colombia. Rimase in Inghilterra fino al 1829, traducendo Byron e Hugo e scrivendo Alocución a la Poesia (1823) e Silvas americanas (1826). Poi tornò in America e si stabilì in Cile, dove pubblicò la Gramática de la lengua castellana (1847) e la Filosofia del entendimiento, sua ultima opera. 

\Bellòcchio, Màrco (Piacenza 1939-) Regista cinematografico. Diresse I pugni in tasca (1965), Salto nel vuoto (1969), Il diavolo in corpo (1985), La condanna (1991) e Il sogno della farfalla (1994). Per la televisione la serie Sogni infranti (1995). 

\bellòccio, agg. Che ha un tipo di bellezza semplice e non particolarmente raffinata. 

\Bellóna (geografia) Comune in provincia di Caserta (4.894 ab., CAP 81041, TEL. 0823). 

\Bellóna (mitologia) Personaggio mitologico. Sorella o moglie di Marte, divinità romana della guerra. 

\Bellónci, Marìa (Roma 1902-1986) Scrittrice. Tra le opere Tu vipera gentile (1972) e Rinascimento privato (1985). 

\Bellosguàrdo Comune in provincia di Salerno (1.165 ab., CAP 84020, TEL. 0828). 

\Bellòtto, Bernàrdo (Venezia 1720-Varsavia 1780) Pittore e incisore. Tra le opere Dresda-La piazza del mercato nuovo dalla Moritzstra¡b¡e (1750-1751, Dresda, Gemäldegalerie) e Pirna-Spiazzo all'Obertor, verso la Marienkirche (1753-1755, Dresda, Gemäldegalerie). 

\Bellow, Saul (Lachine 1915-Brookline 2005) Romanziere statunitense di origine canadese. Nei suoi romanzi l'interesse è rivolto particolarmente verso l'indagine del senso di angoscia e di inquietudine presente nella società contemporanea e il conflitto tra individuo e società; ne derivano personaggi insofferenti alle convenzioni. Tra le sue opere, Le avventure di Augie March (1953), La resa dei conti (1956), Il re della pioggia (1958), Herzog (1964), Il pianeta di Mr. Sammler (1970), Il dono di Humboldt (1975), Il dicembre del professor Corde (1981), Ne muoiono più di crepacuore (1987), La sparizione (1989). Nel 1976 ricevette il premio Nobel per la letteratura. 

\Belloy, Pierre Laurent Buyrette détto Dormont de (Saint Flour 1727-Parigi 1775) Tragediografo francese. Dopo aver abbandonato gli studi di diritto, intraprese la carriera teatrale esibendosi inizialmente come attore e successivamente come autore. Tra le opere, Titus (1758), Zelmire (1762), Le siège de Calais (1765), Gaston et Bayard (1771). 

\Bellùgi, Pièro (Firenze 1924-) Direttore d'orchestra italiano. Direttore stabile delle orchestre di Oakland e di Portland (1956-1959), dal 1962 è direttore della Scala di Milano. 

\belluìno, agg. Pertinente a belva; feroce, selvaggiamente brutale. ~ ferino. <> umano. 

\Bellum lugurthinum Opera di politica di C. G. Sallustio (43-42 a. C.). 

\bellumóre, o bell'umóre, sm. o loc. sost. m. (pl. bègli umóri) Persona allegra e spiritosa. 

\bellunése, agg. e sm. agg. Relativo alla città di Belluno. 
sm. Abitante o nativo di Belluno. 

\Bellùno Città del Veneto (147,18 km2, 36.000 ab., 383 m, CAP 32100, TEL. 0437), capoluogo dell'omonima provincia, situata sulla riva destra del Piave, nella conca montana della val Belluna, tra le Prealpi venete e le ramificazioni laterali delle Dolomiti. Posta su quella che una volta era la strada d'Alemagna, è importante centro turistico invernale ed estivo; attivi il commercio e l'agricoltura; discrete le industrie del legno, della carta, delle confezioni, dei laterizi, meccaniche e alimentari. Già esistente prima dell'epoca romana, fu sottomessa a longobardi e franchi; divenne libero comune nel medioevo quindi, dal 1404 entrò nell'orbita della Repubblica Veneta, condividendone le sorti. Fu annessa al regno d'Italia nel 1866. È ricca di pregevoli edifici gotici e rinascimentali di stile veneziano, oltre al duomo, iniziato nel XVI sec., con il bel campanile di F. Iuvara e notevoli dipinti di S. Ricci, J. Bassano, Palma il Giovane e altri, il neogotico palazzo del Municipio, la torre civica e il palazzo dei Rettori (1491). 
Provincia di Belluno 
(3.678 km2, 214.000 ab.) Include l'alto bacino del Piave e confina a nord con l'Austria, a est con con la provincia di Udine, a sud con le province di Vicenza e Treviso, a ovest con il Trentino-Alto Adige. Il suo territorio è in prevalenza occupato dalle Alpi: comprende la parte orientale delle Dolomiti (Ampezzo, Cadore, Comelico, Agordino) e le Prealpi Bellunesi. Importanti centri sono Agordo, Cortina d'Ampezzo, Feltre, Pieve di Cadore. L'economia si basa principalmente sull'allevamento, sullo sfruttamento forestale e, nei territori dolomitici del Cadore e dell'Agordino, sul turismo; nella zona vi sono importanti impianti idroelettrici e alcune industrie, tra le quali quelle calzaturiere e degli occhiali e altamente specializzate (elettronica, meccanica di precisione). 

\bellùria, sf. 1 Bellezza non sostanziale, apparente. 2 Bellezza non naturale, artefatta. 3 Eleganza di cattivo gusto. ~ vistosità. 

\Bellùsco Comune in provincia di Milano (5.998 ab., CAP 20040, TEL. 039). 

\Belmondo, Jean-Paul (Neuilly-sur-Seine 1933-) Attore cinematografico francese. Interpretò Fino all'ultimo respiro (1960), Il ladro di Parigi (1967) e Borsalino (1970). 

\Belmóndo, Stéfania (Vinadio 1969-) Sciatrice di fondo. Vinse tre medaglie olimpiche nel 1992 (oro nella 30 km, argento nella combinata e bronzo nella staffetta 4x5 km); fu campionessa mondiale 1993 (30 km e combinata, argento nella staffetta); si aggiudicò due medaglie di bronzo nelle olimpiadi del 1994 (combinata e staffetta); ai mondiali del 1997 ha vinto la medaglia d'argento (5, 10, 15 e 30 km) e alle olimpiadi 1998 fu seconda nella 30 km. 

\Belmónte Càlabro Comune in provincia di Cosenza (3.125 ab., CAP 87033, TEL. 0982). 

\Belmónte Castèllo Comune in provincia di Frosinone (781 ab., CAP 03040, TEL. 0776). 

\Belmónte dél Sànnio Comune in provincia d'Isernia (1.048 ab., CAP 86080, TEL. 0865). 

\Belmónte in Sabìna Comune in provincia di Rieti (627 ab., CAP 02020, TEL. 0765). 

\Belmónte Mezzàgno Comune in provincia di Palermo (9.601 ab., CAP 90031, TEL. 091). 

\Belmónte Picèno Comune in provincia di Ascoli Piceno (690 ab., CAP 63020, TEL. 0734). 

\Belmopan Città del Belize (3690 ab.), capitale dello Stato omonimo dal 1970 in sostituzione di Belize City, spesso devastata dai terremoti. Situata al centro del paese, è sede di attività amministrative. 

\Belo Horizonte Città (2.017.000 ab.) del Brasile sudorientale situata a 850 m di altitudine, capitale dello stato del Minas Gerais. Centro commerciale e industriale (prodotti tessili, alimentari, lavorazione del ferro e del cemento) posta in una regione ricca di materie prime (nichel, ferro, oro e manganese). Fondata nel 1895, divenne capitale dello stato nel 1897 al posto di Ouro Prêto. Vi si trovano un'Accademia di Belle Arti costruita nel 1954, un'università statale e una cattolica e nel quartiere di Pampulha, la cappella di São Francisco, ideata da Oscar Niemeyer, con opere del brasiliano Candido Portinari. Sede di un aeroporto. 

\belonofobìa, sf. Terrore ossessivo provocato dalla visione di oggetti appuntiti quali, per esempio, gli aghi. 

\belostòma, sm. (pl.-i) Genere di Insetti Emitteri comprendente cimici sudamericane e asiatiche dalla puntura velenosa che vivono nelle acque dolci. 

\Below, Otto von (Danzica 1857-Basenhausen 1944) Generale tedesco. Guidò la XIV armata austro-tedesca che sfondò il fronte a Caporetto durante la prima guerra mondiale (1917). 

\Belpàsso Comune in provincia di Catania (19.183 ab., CAP 95032, TEL. 095). Centro agricolo (coltivazione di nocciole, mandorle e olivi) e industriale (prodotti meccanici e alimentari) alle pendici dell'Etna. Gli abitanti sono detti Belpassesi

\Belsìto Comune in provincia di Cosenza (901 ab., CAP 87030, TEL. 0984). 

\beltà, sf. 1 Bellezza. ~ avvenenza, fascino. <> bruttezza. 2 Donna di grande bellezza. 

\Beltà, La Opera di poesia di A. Zanzotto (1968). 

\Beltràmi, Eugènio (Cremona 1835-Roma 1899) Matematico. Studiò i primi modelli delle geometrie non euclidee, quali spazi e superfici a curvatura costante. 

\Belucistàn Regione dell'Asia meridionale, tra il fiume Indo, l'Afghanistan, la depressione di Makhran e il monte Arabico. La regione è divisa in due province: capoluoghi Zahedãn e Quetta. Il suo territorio, prevalentemente montuoso e dominato dall'altopiano del Belucistan, è arido e in parte desertico. Le difficili condizioni ambientali hanno reso nomade la popolazione della regione. Le risorse economiche si basano prevalentemente sull'allevamento di cammelli, capre, pecore e, nelle rare zone coltivabili, sulla produzione di cereali e ortaggi. Famosi e pregiati i tappeti. Gli abitanti sono in maggioranza di religione musulmana. Il nome Belucistan deriva dai Beluchi, popolo emigrante proveniente dall'altopiano iraniano. 

\belùga, sm. invar. Nome comune del Delphinapterus leucas o "delfino bianco", un mammifero cetaceo odontoceto dei mari polari della famiglia dei Delfinidi. Ha una pinna caudale suddivisa in due lobi e pinne pettorali corte, è privo della pinna dorsale ed è generalmente lungo 5,5-6 m. Per il suo colore è detto anche "delfinattero bianco".   +  
 X   sm. beluga, beluga whale. 

\Belushi, John (Chicago 1949-Los Angeles 1982) Attore cinematografico statunitense. Interpretò film comico-demenziali quali Animal House (1978), 1941 (1979), Blues Brothers (1980) e I vicini di casa (1981). 

\bélva, sf. 1 Animale feroce. ~ fiera. 2 Persona disumana. 
 X   sf. wild animal. 
 @   lat. belua. 

\belvedére, sm. Luogo elevato da cui si vede un ampio panorama. ~ poggio. 
 X   sm. panoramic viewpoint. 

\Belvedére di Spinèllo Comune in provincia di Crotone (2.935 ab., CAP 88070, TEL. 0962). 

\Belvedére Lànghe Comune in provincia di Cuneo (358 ab., CAP 12060, TEL. 0173). 

\Belvedére Marìttimo Comune in provincia di Cosenza (8.914 ab., CAP 87021, TEL. 0985). 

\Belvedére Ostrènse Comune in provincia di Ancona (2.227 ab., CAP 60030, TEL. 0731). 

\Belvèglio Comune in provincia di Asti (339 ab., CAP 14040, TEL. 0141). 

\Belvì Comune in provincia di Nuoro (803 ab., CAP 08030, TEL. 0784). 

\Belyj, Andrej (Mosca 1880-1934) Pseudonimo di Boris Nikolaevic Bugaev. Poeta, critico letterario e romanziere russo. Laureato in scienze naturali, si dedicò allo studio della filosofia e dell'arte. Tra le opere, le raccolte di versi Oro in azzurro (1904), Cenere (1908), Urna (1909), Cristo è risorto (1918) e La stella (1922), i romanzi Il colombo d'argento (1909), Pietroburgo (1914), Kotik Letaev (1916) e Mosca (1926-1932), e i saggi Il simbolismo (1910), La tragedia dell'opera (1911), Poesia della parola (1922), La maestria di Gogol (1934) e A cavallo di due secoli (1931). 

\belzebù, sm. Uno degli appellativi del diavolo. ~ demonio. 

\Belzóni, Giovànni Battìsta (Padova 1778-Gwato, Nigeria 1823) Egittologo. Esplorò la valle dei re a Tebe nel 1817 scoprendo la tomba di Seti I e nel 1818 per primo penetrò nella piramide di Chefren. 

\Bèma Comune in provincia di Sondrio (149 ab., CAP 23010, TEL. 0342). 

\bèma 1 Nell’antica Grecia piedistallo da cui parlavano gli oratori. 2 Nelle basiliche cristiane, panca lungo la curva dell'abside ai lati della cattedra episcopale; nelle chiese bizantine, presbiterio con relativa abside.   +  

\Bèmbo, Bonifàcio (Brescia ca. 1420-not. fino al 1477) Pittore e miniatore. Legato alla cultura del gotico internazionale, lavorò principalmente per gli Sforza, a Milano, Pavia e Cremona. Tra le sue opere di sicura attribuzione sono i Tarocchi (ca. 1440, Bergamo, Accademia Carrara) e i Ritratti di Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti (1469, Cremona, Chiesa di Sant'Agostino). 

\Bèmbo, Piètro (Venezia 1470-Roma 1547) Poeta e prosatore. Studiò a Firenze, Messina e Padova. Dal 1506 al 1512 fu alla corte di Urbino. Nel 1512 entrò nella carriera ecclesiastica. Nel 1530 ebbe l'incarico di bibliotecario e storico ufficiale della repubblica di Venezia. Nel 1539 fu nominato cardinale da papa Paolo III. Tra le opere, sono da ricordare Rime (1530), Prose della volgar lingua (1525) e Rerum Veneticarum Libri XII (una storia di Venezia in dodici libri, del 1551). Nelle Prose della volgar lingua viene proposta per l'uso letterario una lingua modellata sulla produzione dei grandi scrittori toscani del Trecento (Dante, Petrarca e Boccaccio). Di questa lingua, Bembo stabilisce le regole di ortografia e di grammatica. L'influenza dell'opera fu enorme e determinò la particolare impronta aulica e letteraria che caratterizza tuttora l'italiano scritto. 

\bemòlle, sm. Segno che abbassa di un semitono le note cui si applica. 
 X   sm. flat. 

\Bemporad-Marzocco Casa editrice fiorentina specializzata in letteratura per ragazzi. Fondata da Felice e Alessandro Poggi nel 1840, rimase R. Bemporad e F. fino al 1938 per assumere solo dopo la denominazione Marzotto. Negli anni '70 è stata assorbita dalla Giunti. 

\ben, sm. invar. Parola presente nella lingua ebraica e in alcuni dialetti arabi che significa "figlio". Viene usata nei nomi di persona per indicare la discendenza. 

\bén alzàto, o benalzàto, inter. e sm. inter. Saluto che viene rivolto a una persona che si è appena alzata da letto. 
sm. Nella locuzione dare il benalzato, salutare in questo modo qualcuno. 

\Ben Arous Città (52.100 ab.) della Tunisia, capoluogo del governatorato omonimo. 

\bén arrivàto, o benarrivàto, inter. e sm. inter. Saluto rivolto a una persona appena arrivata. 
sm. Nella locuzione dare il benarrivato, accogliere qualcuno con questo saluto. 

\bén creàto, o bencreàto, agg. 1 Dabbene. ~ beneducato. <> maleducato. 2 Creato per il bene. 

\Ben Hur Romanzo di L. Wallace (1880). 

\Ben Jelloun, Tahar (Fez 1944-) Poeta marocchino. Tra le opere Cicatrici del sole (1972), La preghiera dell'assente (1981), La notte sacra (1987, premio Goncourt), A occhi bassi (1990), Corrotto (1994) e Nadia (1996). 

\Ben Nevis Cima (1.343 m) più elevata della Gran Bretagna. 

\Ben Zvi, Isaac (Poltawa 1884-Gerusalemme 1963) Politico israeliano. Di origine russa, organizzò il movimento sionista, firmò la dichiarazione d'indipendenza d'Israele il 14 maggio 1948 e fu quindi eletto presidente della repubblica (1952-1963). 

\benaccètto, agg. Gradito. ~ benvenuto. <> inviso. 

\Benàco Il nome classico del lago di Garda. 

\Benadir Regione (520.000 ab.) della Somalia, capoluogo Mogadiscio. 

\benamàto, agg. Che è molto amato. ~ adorato. <> aborrito. 

\Benares Città sacra per gli indù dell'Unione Indiana (793.000 ab.), nello stato di Uttar Pradesh, sul fiume Gange presso la confluenza del Gomati. Il suo nome hindi è Varanasi. Nodo stradale e ferroviario, possiede anche un aeroporto. La città, di antichissime origini, è centro religioso e di culto indù; ogni anno è meta di pellegrinaggio per la cerimonia della purificazione nel fiume. Molti i templi (circa 1.500) e i luoghi di culto. È centro commerciale, industriale e artigianale (tappeti, tessuti pregiati, gioielli, broccati); è anche centro culturale con tre università. 

\benarrivàto, agg. e sm. Benvenuto. 

\Benàssi, Doménico (Sorbolo 1891-Bologna 1957) Attore teatrale. Interpretò egregiamente Goldoni, Molière e Shakespeare. 

\benaugurànte, agg. Che è di buon augurio. 

\Benavente, Jacinto (Madrid 1866-1954) Drammaturgo. Tra le opere Il nido altrui (1894) e Gli interessi creati (1907). 

\benché, cong. Sebbene. ~ quantunque. 
 X   cong. although. 

\benchmark Nel linguaggio informatico indica il test che viene eseguito per valutare le prestazioni hardware e software di un elaboratore. 

\Benckiser, anomalìa di Difettosa inserzione del cordone ombelicale la cui estremità si allarga a ventaglio. 

\bènda, sf. Striscia di garza, tela usata per fasciare ferite o fratture. ~ fascia, striscia. 
 X   sf. 1 bandage. 2 (per gli occhi) blindfold. 
 @   german. binda. 

\Benda, Julien (Parigi 1867-1956) Saggista. Tra le opere Il tradimento dei chierici (1927) e Discorso alla nazione europea (1933). 

\bendàggio, sm. Atto del bendare; insieme delle bende con cui si effettua una medicazione. 2 Fasciatura che protegge le mani e i polsi del pugile sotto i guantoni. 
 X   sm. bandage. 

\bendàre, v. tr. 1 Fasciare con bende. ~ medicare. 2 Coprire gli occhi con delle bende per impedire di vedere. 3 Nascondere la verità. bendare gli occhi a qualcuno
 X   v. tr. 1 to bandage. 2 (gli occhi) to blindfold. 
 @   deriv. da benda

\bendatùra, sf. Operazione del bendare; fasciatura. 

\benderèlla, sf. Denominazione di un organo o di una parte di un organo avente la forma di striscia una allungata. 
Benderelle ottiche 
I cordoni bianchi che si trovano agli angoli posteriori del chiasma ottico. 

\Bendery Città (130.000 ab.) della Moldavia. 

\bendir, sm. invar. Strumento musicale arabo a percussione dalla forma simile a quella di un piccolo tamburo. Viene utilizzato per accompagnare danze e canti oppure la musica di un flauto di canna. 

\bendispósto, agg. Favorevole a qualcosa o qualcuno. <> maldisposto. 
 X   agg. well-disposed. 

\Bendix, Vincent (Moline, Illinois 1882-1945) Inventore statunitense. Fondatore delle società Bendix Brake (1912) e Bendix Aviation (1926), ideò un sistema di avviamento dei veicoli e un sistema di frenatura sulle quattro ruote. 

\bène, agg., avv., inter. e sm. agg. Di alta levatura sociale. 
avv. 1 In modo buono, giusto, corretto. <> ingiustamente. 2 Con valore rafforzativo pure, proprio. 3 In modo soddisfacente. 4 In espressioni esclamative esprime consenso. 
inter. 1 Esprime soddisfazione, ammirazione, entusiasmo. 2 Si usa per introdurre o concludere un discorso. 
sm. 1 In generale, tutto ciò che è buono, ha valore, dignità, pregio e prezzo. 2 Opera buona. 3 Nella visione cristiana, Dio, fine ultimo dell'uomo. 4 Amore, persona amata. 5 Ciò che soddisfa un bisogno. 6 Proprietà. 7 Vantaggio. <> danno. 
 X   avv. well; (bene o male) somehow; (né bene né male) so-so; (un uomo per bene) a respectable man; (fare del bene a qualcuno) to do somebody a good turn. sm. 1 good. 2 (proprietà, pl.) goods; (beni mobili) movable property; (beni immobili) real estate; (beni di consumo) consumer goods. 
Nel linguaggio moderno è indicato con il termine valore. In questa accezione, bene è anche la bellezza, l'amore, un'azione buona o la virtù umana. Ugualmente usato con lo stesso significato è il termine buono. All'interno della specificazione, si colloca il riferimento alla morale, cioè ai costumi e ai comportamenti umani: in questo caso il bene è soggetto dell'etica. 
In economia indica un'entità che procura utilità, vantaggio o soddisfa un'esigenza materiale o un bisogno dell'essere umano. 
Nella filosofia platonica è il principio da cui scaturiscono le idee e l'essere: esso dà valore agli oggetti conoscibili ed è sorgente dell'essere dentro e fuori dell'uomo. Nella epicurea è la condizione personale di quieto appagamento delle brame umane; il pensiero cristiano nel Sommo Bene ravvisa il Dio; per Kant è la conformità tra volontà individuale e legge universale. 
In diritto si definisce bene tutto ciò che può divenire oggetto di diritto; si può trattare anche di beni non commerciabili, come quelli demaniali, o soltanto ideali, come il diritto d'autore, i diritti al nome, al marchio ecc., che si definiscono beni immateriali. I beni possono essere mobili o immobili, in relazione alla loro trasportabilità o meno; materiali e immateriali, privati e pubblici, semplici e composti. Le cose che tutti possono avere a disposizione in quantità infinita (res communes omnium), come la luce naturale e l'aria, non sono beni tutelati giuridicamente. Fino al 1975 esistevano i cosiddetti beni parafernali, cioè quelli appartenenti alla moglie, separati da quelli del marito; la legge 19 maggio 1975 del nuovo diritto di famiglia, ha abrogato questo istituto. 

\Bene! Poema di V. V. Majakovskij (1927). 

\Bene Beraq Città (121.200 ab.) di Israele, nelle vicinanze di Tel Aviv. 

\Bène Làrio Comune in provincia di Como (314 ab., CAP 22010, TEL. 0344). 

\bène pùbblico (lega del) Lega che venne istituita nel 1465 dai grandi feudatari francesi che si opponevano al re Luigi XI, accusandolo di essere autoritario e di commettere soprusi contro la chiesa e i nobili. 

\Bène Vagiènna Comune in provincia di Cuneo (3.193 ab., CAP 12041, TEL. 0172). 

\Benedétti, Arrìgo (Lucca 1910-Roma 1976) Giornalista e saggista. Tra le opere Tempo di guerra (1934) e Paura all'alba (1945). 

\Benedétti, Mario (Paso de los Toros 1920-Montevideo 2009) Poeta uruguaiano. Tra le opere La tregua (1959) e Poesie di altri (1974). 

\Benedetti, Vincent (Bastia 1817-Parigi 1900) Diplomatico francese. Nel 1860 trattò con il conte di Cavour la cessione della Savoia e di Nizza alla Francia. Fu ambasciatore a Torino fino al 1864. 

\benedettìno, agg. e sm. agg. Di San Benedetto da Norcia; che si riferisce a un ordine monastico di S Benedetto. 
sm. 1 Appartenente a un ordine benedettino. 2 Persona molto erudita e paziente. 

\benedétto, agg. 1 Che ha ricevuto la benedizione. <> maledetto. 2 Santo. 3 Felice, propizio. giornata benedetta. 4 In espressioni di ringraziamento o di rimprovero benevolo. benedetto ragazzo, vuoi proprio farti cacciare? 
 X   agg. holy, blessed. 

\Benedétto Nome di papi e antipapi. 
Benedetto I 
(?-579) Papa dal 575 al 579. 
Benedetto II 
(?-Roma 685) Papa nel 684 e 685. 
Benedetto III 
(?-Roma 858) Papa dall'855 all'858. 
Benedetto IV 
(?-Roma 903) Papa dal 900 al 903. 
Benedetto V 
(?-Amburgo 965) Papa nel 964 e 965. 
Benedetto VI 
(?-Roma 974) Papa nel 973 e 974. 
Benedetto VII 
(?-Roma 985) Papa dal 975 al 985. 
Benedetto VIII 
(?-Roma 1024) Papa dal 1012 al 1024. Teofilatto, dei conti di Toscolo, con l'appoggio dell'imperatore Enrico II, che incoronò nel 1014, prevalse sui Crescenzi, e operò per la riforma del clero. 
Benedetto IX 
(?-1055?) Teofilatto, nipote di Benedetto VIII, papa dal 1032 al 1044, anno in cui fu cacciato da una sollevazione appoggiata dai Crescenzi. Riprese poi la tiara ad anni alterni (1045, 1047-1048). 
Benedetto X (antipapa) 
Giovanni, vescovo di Velletri, antipapa nel 1058 e 1059. Fu scomunicato e dovette riconoscere Niccolò II. 
Benedetto XI 
(Treviso 1240-Perugia 1304). Niccolò di Boccassio, succedette nel 1303 a Bonifacio VIII come papa, e tentò di riavvicinare il papato alla Francia. Si oppose agli spirituali
Benedetto XII 
(Saverdun 1280 ca.-Avignone 1342) Jacques Fournier, fu papa dal 1334 al 1342. Confermò la residenza ad Avignone e disciplinò benedettini e frati minori. 
Benedetto XIII (antipapa) 
(1342?-Valenza 1424) Pedro de Luna, fu antipapa dal 1394 al 1417 ad Avignone. Succedette a Clemente VII durante lo scisma d'occidente. 
Benedetto XIII 
(Gravina di Puglia 1649-Roma 1730) Pierfrancesco Orsini, fu papa dal 1724 al 1730. Figlio di Ferrante Orsini, a soli ventidue anni venne nominato cardinale. Debole in politica estera, non riuscì a realizzare un progetto di riforma nello stato della chiesa. 
Benedetto XIV 
(Bologna 1675-Roma 1758) Prospero Lambertini, fu papa dal 1740 al 1758. Scrittore brillante ed erudito, fu protettore delle arti, fu abile in politica europea e difese la dottrina della chiesa. 
Benedetto XV 
(Genova 1854-Roma 1922) Giacomo Della Chiesa, papa dal 1914. Definì la prima guerra mondiale un'inutile strage e tolse il veto all'attività politica ufficiale dei cattolici in Italia. Emanò il Codice di diritto canonico (1917). 

\Benedétto da Milàno (Attivo a Vigevano, not. 1504-1511) Creatore di arazzi. Tra le opere Serie dei Mesi (su cartoni del Bramantino, ca. 1504-1509, Milano, Castello Sforzesco). 

\Benedétto da Nòrcia (Norcia 480-Montecassino 547) Santo fondatore dei benedettini. Appartenente a una famiglia di nobili origini, compì i suoi studi a Roma poi si ritirò in un monastero a Vicovaro, da dove se ne andò per la mancanza di disciplina che vigeva nella comunità. Fu poi a Subiaco e Montecassino (529), ove vi fece costruire il noto monastero e nel 540 istituì la Regola benedettina (ora et labora). Fondò dodici monasteri nella valle dell'Aniene. Si festeggia il 21 marzo. 

\benedìcite, inter. e sm. invar. inter. 1 Termine della liturgia con la quale si invita a benedire. 2 Parola usata per la benedizione dei pasti. 3 Formula di saluto con la quale un monaco benedettino più giovane si rivolge a uno più anziano. 
sm. 1 Il momento della liturgia nella quale si invita a benedire. 2 Il momento in cui si invita a benedire un pasto. 

\Benedict, Ruth (New Jork 1887-1948) Antropologo statunitense. Nel 1934 scrisse Modelli di cultura. Diede importanza al sostrato affettivo e ideologico che plasma le istituzioni e i comportamenti di una società. 

\benedìre, v. tr. 1 Pronunciare una benedizione. ~ maledire. 2 Lodare, esaltare. 3 Invocare la protezione di Dio. Dio vi benedica, per l'aiuto che mi avete dato! 
 X   v. tr. to consecrate, to bless. 
 @   lat. benedicere, dir bene di. 

\benedizionàle, sm. Libro in cui sono raccolte formule di benedizioni. 

\benedizióne, sf. 1 Il benedire. 2 Grazia, favore. ~ fortuna. <> disgrazia. la pioggia fu una benedizione per le campagne arse dal sole. 3 L'ultima parte delle funzioni nelle chiese cattoliche. 
 X   sf. blessing. 
 @   lat. benedictio,-onis, deriv. da benedicere

\beneducàto, agg. Che ha ricevuto una buona educazione e ha maniere garbate. <> maleducato 
 X   agg. 1 well-mannered. 2 well-brought-up. 

\benefattóre, agg. e sm. Che, chi fa del bene al prossimo. ~ filantropo. <> egoista. 
 @   lat. tardo benefactor,-oris, deriv. da benefacere benificare. 

\Benefiàl, Màrco (Roma 1684-1764) Pittore. Allievo di Lamberti, fu uno dei primi artisti della corrente neoclassica. Tra le opere, la Morte di S. Agnese nella chiesa della SS. Trinità, la Flagellazione nella chiesa delle Stimmate e i due dipinti su tela dedicati alle Storie di S. Margherita da Cortona (1732, Roma, S. Maria in Aracoeli). 

\beneficàre, v. tr. Far del bene a qualcuno. ~ assistere. <> danneggiare. 

\beneficènte, agg. Benefico. <> malefico. 

\beneficènza, sf. Forma di aiuto ad attività private e volontarie dei cittadini, enti e istituti religiosi. ~ carità. 
 X   sf. charity. 
 @   lat. beneficentia, deriv. da beneficus benefico. 
Il cristianesimo incominciò a esortare i ricchi a dare quello che essi avevano di superfluo ai poveri, cercando di superare le diseguaglianze sociali, secondo il precetto evangelico ama il prossimo tuo come te stesso. Con l'affermarsi del cristianesimo, la beneficenza si diffuse e si diede al clero il compito di gestirla e amministrarla. Beneficenza furono le donazioni in denaro e in immobili gestite dal clero; nel V sec. a Roma i vescovi iniziarono la costruzione di ospizi per aiutare i pellegrini. 
Nel medioevo furono associazioni laiche a occuparsene, sotto il controllo della Chiesa. Nella seconda metà del XV sec., soprattutto in Francia, l'opera della Chiesa ebbe un periodo di crisi e nel secolo successivo si diede allo Stato il compito di occuparsi delle opere di beneficenza. Si riorganizzarono i Monti di Pietà, nati nel Quattrocento, e furono aperti anche orfanotrofi. Nacquero nuovi ordini religiosi (teatini, barnabiti, gesuiti, figlie della carità di San Vincenzo di Paola). Per tutto il Seicento e verso la fine del Settecento le forme assistenziali crebbero con l'apertura di centri per non abbienti. 
Nel 1601 in Inghilterra il Poor Law dava alle parrocchie la funzione di aiutare i poveri. Con l'illuminismo iniziò la discussione sulla natura del volontariato e ben presto s'introdusse il concetto di assistenza come dovere morale. Con la rivoluzione francese le opere di beneficenza furono riorganizzate. Nel 1793 la Convenzione abolì l'elemosina privata e fece confluire in un fondo comune tutti i fondi di beneficenza. Attualmente al concetto di beneficenza volontaria si è affiancato quello di assistenza sociale gestita dallo Stato. 

\beneficiàre, v. intr. Ricevere un beneficio. ~ avvantaggiarsi. 
 X   v. intr. to take advantage of, to benefit from. 
 @   lat. mediev. beneficiare. 

\beneficiàrio, agg. e sm. agg. Che fruisce di un beneficio. 
sm. Persona in favore della quale si compie un atto o si rilascia un titolo. 

\beneficiàta, sf. 1 Rappresentazione teatrale il cui introito va a profitto di uno o più attori. 2 Periodo di tempo durante il quale la sorte favorisce più volte la stessa persona. 

\beneficiàto, agg. e sm. agg. e sm. Che, chi è titolare di un beneficio ecclesiastico. 
sm. 1 Chi ha ricevuto un vantaggio, un beneficio. ~ raccomandato. 2 Colui a cui viene attribuita una beneficiata o una serata d'onore. 

\benefìcio, sm. 1 Atto del beneficiare. 2 Vantaggio. <> perdita. 
 X   sm. 1 benefit. 2 (vantaggio) advantage. 3 (con beneficio d'inventario) with reservations. 
 @   lat. beneficium, comp. da bene bene + ficium, da facere fare. 
Nel diritto romano era un vantaggio che i singoli richiedevano in concessione all'autorità. Nel medioevo indicava la concessione di terreno come compenso di servizi; insieme al vassallaggio era alla base del rapporto feudale. 
Beneficio d'inventario 
Procedimento per cui l'erede può tenere distinto il proprio patrimonio da quello del defunto procedendo all'inventario dei beni ereditati. 
Benefici di legge 
Espressione che indica un vantaggio concesso a certi imputati dopo che è stata pronunziata la sentenza di condanna; può indicare la non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale e/o la concessione della sospensione condizionale della pena. 
Beneficio ecclesiastico 
Complesso di beni stabilmente destinati al mantenimento del titolare di un ufficio sacro ammesso dallo stato (vescovadi, parrocchie, canonicati ecc.). 

\benèfico, agg. 1 Che fa bene. 2 Dedito a opere di bene. ~ caritatevole. <> avaro. ha un cuore benefico. 3 Provvidenziale, positivo, vantaggioso. ~ giovevole. <> deleterio. pioggia benefica
 X   agg. 1 beneficial. 2 (beneficenza) charitable. 
 @   lat. beneficus

\benefìzio e derivati => "benefìcio e derivati" 

\Benèlli, Sèm (Prato 1877-Zoagli, Genova 1949) Drammaturgo. Tra le opere La cena delle beffe (1909) e Paura (1947). 

\Benelux Nome dell'unione doganale tra Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, operante dal 1° gennaio 1948 e successivamente trasformata in accordo di integrazione economica (1960). Nacque per istituire una tariffa doganale unica tra i tre paesi, tesa a facilitare la circolazione e lo scambio di merci e prodotti e una politica estera comune. 

\benemerènza, sf. Merito acquisito. ~ riconoscimento. <> demerito. 
 X   sf. merit. 

\benemèrito, agg. e sm. Che, chi si è acquistato meriti. ~ encomiabile. <> indegno. 
 X   agg. meritorious. 
 @   lat. bene meritus, p.p. di bene mereri bene meritare. 

\beneplàcito, sm. Consenso. ~ autorizzazione. <> disapprovazione. 

\benèssere, sm. 1 Stato prospero di salute. ~ appagamento. <> disagio. 2 Agiatezza. ~ prosperità. <> indigenza. 
 X   1 welfare, well-being. 2 comfort. 
 @   da bene + essere. 
Economia del benessere 
Teoria che tratta degli effetti delle diverse politiche economiche sulla prosperità della società moderna, ossia mirante a indagare i fattori attraverso i quali sia possibile aumentare il benessere, inteso come una certa misura di beni sociali non esclusivamente materiali. A tale scopo è stato definito in modo abbastanza preciso il concetto di benessere individuale, mentre resta controverso quello di benessere collettivo. Secondo il pensiero utilitarista, il benessere della collettività può essere calcolato mediante la somma algebrica di quello degli individui che compongono la collettività stessa. Tuttavia tale teoria non tiene minimamente conto della distribuzione del benessere, giustificando quindi quelle politiche economiche che, pur di ottenere il benessere generalizzato della popolazione, inducono uno stato di bisogno in alcune minoranze. Altre correnti di pensiero non si discostano molto da quello utilitarista oppure arrivano alla dimostrazione dell'inesistenza del benessere collettivo. L'attuale metro economico utilizzato per misurare il benessere collettivo è il reddito nazionale lordo o netto. Questa grandezza non permette di evidenziare la distribuzione della ricchezza o l'eventuale presenza di minoranze povere. È tuttavia possibile ipotizzare che un aumento del reddito nazionale porti a un aumento del benessere medio della collettività, con vantaggi anche per le classi meno abbienti. 

\benestànte, sm. e sf. Che vive agiatamente. ~ abbiente, agiato. <> nullatenente. 
 X   sm. e sf. well-off, well-to-do. 

\benestàre, sm. invar. 1 Benessere. 2 Esplicita e formale approvazione. ~ beneplacito, consenso. <> divieto. 
 X   sm. 1 consent, authorization. 2 approval. 

\Benestàre Comune in provincia di Reggio Calabria (2.462 ab., CAP 89030, TEL. 0964). 

\Benét, Stephen Vincent (Bethlehem, Pennsylvania 1898-New York 1943) Poeta e narratore statunitense. Autore di ispirazione epica, vinse due volte il premio Pulitzer: nel 1929 con il poema John's Brown body (Il corpo di John Brown) e nel 1944 con Western Star (Stella dell'ovest, 1943). 

\Benetton Azienda tessile e commerciale veneta con sede a Ponzano Veneto. Fondata dai fratelli Benetton nel 1965, è divenuta società per azioni negli anni '70, nel 1986 è entrata nella Borsa italiana e nel 1988 è stata quotata all'estero. 

\Benetùtti Comune in provincia di Sassari (2.292 ab., CAP 07010, TEL. 079). 

\Benevèllo Comune in provincia di Cuneo (419 ab., CAP 12050, TEL. 0173). 

\Benevènto Città della Campania (129,96 km2, 65.000 ab., 135 m, CAP 82100, TEL. 0824), capoluogo dell'omonima provincia, posta su di un colle alla confluenza dei fiumi Sabato e Calore. Importante nodo di comunicazione e di scambi commerciali. Industria e commercio hanno subito un apprezzabile incremento negli ultimi anni: nuovi insediamenti, per la lavorazione del legno, birrifici ecc., si sono aggiunti a quelli già esistenti (molini, pastifici, fabbriche di liquori). Anticamente si chiamava Maleventum; dopo la battaglia contro Pirro (275 a. C) da cui uscirono vittoriosi, i romani le mutarono il nome in Beneventum. Rasa al suolo dai goti, nel 571 divenne centro del ducato che qui fondarono i longobardi. Nel 1051 si mise sotto la protezione della chiesa per ricevere una difesa contro gli attacchi normanni. Fino al 1860, anno in cui entrò nel regno d'Italia, rimase quasi ininterrottamente di proprietà della Santa Sede. 
Provincia di Benevento 
(2.071 km2, 301.000 ab.) Il suo territorio, solcato dal fiume Calore, è in prevalenza montuoso e collinoso. Diffusa l'agricoltura (olivi, vigneti, cereali, frutta, tabacco) e l'allevamento. 
Battaglie di Benevento 
Una fu quella vinta dai romani contro Pirro (275 a. C.), in seguito alla quale venne deciso l'odierno nome della città. L'altra pose fine al dominio svevo in Italia e si svolse tra Carlo d'Angiò e Manfredi di Svevia nel 1266; Manfredi fu sconfitto e morì sul campo. 

\benevolènza, sf. 1 Buona disposizione d'animo verso qualcuno. <> malevolenza. 2 Indulgenza, favore specifico in rapporti gerarchici. 
 @   lat. benevolentia. 

\benevolménte, avv. In modo benevolo. 

\benèvolo, agg. 1 Ben disposto verso qualcuno. <> avverso. 2 Favorevole, indulgente. <> inflessibile. 
 X   agg. 1 benevolent well-disposed. 2 (favorevole, indulgente) indulgent. 

\benfàtto, agg. 1 Ben formato fisicamente. ~ armonico. <> malfatto. 2 Compiuto bene. 

\Benfica Società polisportiva di Lisbona. È nota soprattutto per la sezione calcistica che ha vinto la coppa dei Campioni nel 1961 e nel 1962. 

\bengàla, sm. Fuoco d'artificio variamente colorato. 

\Bengàla Regione (214.000 km2) dell'Asia meridionale, divisa tra l'India e il Bangladesh, con capitale Calcutta che si estende sul delta dei fiumi Gange e Brahmaputra. Il Bengala è una delle regioni più popolate dell'India e del mondo. La densità media raggiunge gli 800 ab/km2. Il suo territorio, a eccezione della parte settentrionale montuosa dell'Himalaya, è prevalentemente costituito da una fertile pianura alluvionale. Le acque dei fiumi e il clima monsonico caratterizzato da piogge abbondanti, consentono un'agricoltura intensiva, basata fondamentalmente sulla coltivazione del riso, con due raccolti all'anno. Altre risorse agricole sono la canna da zucchero, il thè e la juta. Diffuso anche l'allevamento di elefanti, bovini e baco da seta. Nella regione si trovano miniere di carbone. La popolazione è prevalentemente induista. Nel secolo scorso, durante l'occupazione dell'India, gli inglesi contribuirono a diffondere in questa zona la coltivazione della juta, pianta da cui si trae una fibra tessile che viene poi lavorata industrialmente e che ha economicamente irrobustito l'economia della regione. 
Bengala, golfo del 
Golfo dell'oceano Indiano, tra l'isola di Sri Lanka (Ceylon), l'India e la penisola indocinese. 

\Bengàla Occidentàle Stato federato (68.000.000 ab.) dell'India, capitale Calcutta. 

\bengalìno, sm. Nome commerciale attribuito a Uccelli Passeriformi africani appartenenti a generi diversi della famiglia dei Ploceidi, tutti caratterizzati da un piumaggio variopinto. 

\Bengàsi Città (446.200 ab.) della Libia, capitale dello stato e capoluogo del baladiya omonimo. Porto commerciale e della pesca sul Mediterraneo, nel golfo della Sirte. Sede di un'università e di un aeroporto. Di origine greca, fu distrutta dai vandali e ricostruita nel XV secolo; il suo sviluppo si è accelerato durante l'occupazione italiana e soprattutto dopo la scoperta dei vicini giacimenti petroliferi che hanno dato impulso all'economia cittadina. Altre risorse economiche sono le industrie chimiche, l'agricoltura (frumento, agrumi, ortaggi, datteri e tabacco), la pesca (tonno e sardine) e l'allevamento. 

\Bengbu Città (450.000 ab.) della Cina, nell'Anhui. 

\Bengkulu Città (147.000 ab.) dell'Indonesia, sull'isola di Sumatra, capoluogo della provincia omonima. 

\bengòdi, sm. Paese immaginario di abbondanza. ~ cuccagna. 

\Benha Città (116.000 ab.) dell'Egitto, capoluogo del governatorato di Qalyzbîya. 

\Ben-Hur Film d'avventura, americano (1959). Regia di William Wyler. Interpreti: Charlton Heston, Jack Hawkins, Stephen Boyd. Titolo originale: Ben-Hur 

\Beni Fiume (970 km) della Bolivia. Nasce dalle Ande e confluisce nel fiume Mamoré. 
Beni 
Dipartimento (252.000 ab.) della Bolivia, capoluogo Trinidad. 

\Beni Suêf Città (152.000 ab.) dell'Egitto, capoluogo del governatorato omonimo. 

\beniaminìti Denominazione degli israeliti che discendono da Beniamino. 

\beniamìno, sm. 1 Figlio prediletto. 2 Persona che gode di particolare predilezione. <> cenerentola. 

\Beniamìno Personaggio biblico, ultimo figlio di Giacobbe e Rachele. Fu capostipite dell'omonima tribù di Israele cui appartennero Geremia, Saul e l'apostolo Paolo. 

\Benìgni, Robèrto (Misericordia, Arezzo 1952-) Attore e regista cinematografico. Nato artisticamente come cabarettista irriverente e dissacrante, esordì in televisione nello sceneggiato Le sorelle Materassi (1972), ma fu con le trasmissioni Onda libera (1976) e L'altra domenica (1976) che ottenne un notevole successo. Come attore ha interpretato Berlinguer ti voglio bene (1977) di G. Bertolucci, Chiedo asilo (1979) di M. Ferreri, Il pop'occhio (1981) di R. Arbore. Come regista e interprete ha diretto Tu mi turbi (1982), Non ci resta che piangere (1984), Il piccolo diavolo (1989), Johnny Stecchino (1991), Il mostro (1994), La vita è bella (1998, tre premi Oscar 1999 fra cui quelli come miglior attore e miglior film straniero). 

\benignità, sf. 1 Qualità di benigno. 2 Indulgenza, clemenza. 

\benìgno, agg. 1 Benevolo. ~ affabile. <> maldisposto. commissione benigna, ben disposta. 2 Di natura non letale. ~ curabile. <> inguaribile. tumore benigno
 X   agg. 1 kind, kindly. 2 (med.) benign. 3 (commissione) favourable. 
 @   lat. benignus, comp. da bene + gignere generare. 

\Beni-Mellal Città (95.000 ab.) del Marocco, capoluogo della provincia omonima. 

\Benin Repubblica dell'Africa occidentale, confina a nord con il Burkina e il Niger, a est con la Nigeria e a ovest con il Togo, si affaccia a sud sul golfo di Guinea nell'oceano Atlantico. 
Il paese disposto longitudinalmente da nord a sud si affaccia al mare con un breve tratto di costa con molte lagune; procedendo verso l'interno il territorio si innalza gradualmente e raggiunge un'altitudine di 800 m (massiccio dell'Atakora) verso il confine con il Burkina. 
Il fiume principale che percorre il paese da nord a sud per 450 km è l'Ouémé che sfocia nella laguna di Nokouè. Altri corsi scendono paralleli all'Ouémé; tra questi il Momo che traccia nella sua parte inferiore il confine con il Togo. L'area settentrionale del paese interessa il bacino del Niger per 150 km. Il Niger stesso traccia il confine con l'omonimo stato; numerosi i suoi affluenti, tra cui l'Alivori e il Mèkrou. 
Il clima varia sensibilmente tra la costa e l'interno; sulla costa è tipicamente guineiano, ovvero caldo umido con due stagioni piovose (da marzo a luglio e da settembre a ottobre). L'interno invece presenta un clima cosiddetto sudanese, più asciutto e con escursioni termiche giornaliere e stagionali assai più marcate. 
Capitale è Portonovo, città di vecchio stampo africano. Molto attiva è anche Cotonou, moderno porto e rilevante centro commerciale. 
All'interno sorge Parakou importante mercato agricolo. 
La popolazione è composta da più di sessanta gruppi che si possono dividere in guineiani al sud (i fon, i più numerosi, gli yoruba, gli adja) e sudanesi al nord. 
Il paese è assai povero e l'economia si basa su un'agricoltura limitata a una coltura principale, la palma da olio; minore importanza hanno il cotone, il caffè e il cacao. 
Di una certa importanza l'allevamento e la pesca. 
L'industria è quella tipica di trasformazione dei prodotti agricoli; la principale risorsa naturale del sottosuolo è il petrolio, scoperto (1982) nelle acque territoriali. 
STORIA Nel XVI sec. si formano alcuni principati, in particolare quello di Porto Novo, Allada e Abomey. L'espansione, nei secoli successivi, di questi primi principati, determina la creazione del regno Dan Homé che trae gran parte delle proprie entrate dalla tratta degli schiavi. Nel XIX sec. cresce l'influenza francese malgrado gli sforzi del re Glélé e del figlio Béanzin, fatto prigioniero nel 1894. Il Dahomey, colonia inclusa nell'Africa Occidentale Francese (1895), territorio d'oltremare (1946) e quindi membro della comunità (1958), diventa repubblica indipendente nel 1960. Guidato dal 1972 da Kérékou, diventa nel 1975 la Repubblica Popolare del Benin. Nel 1990, Kérékou, abbandonando ogni riferimento al marxismo-leninismo, avvia la democratizzazione del paese (nuova costituzione che instaura un regime presidenziale). Nell'elezione del 1991, viene battuto da Nicéphore Soglo che gli succede alla guida dello stato. 
Abitanti-5.500.000 
Superficie-112.622 km2 
Densità-49 ab./km2 
Capitale-Porto Novo 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Franco CFA 
Lingua-Francese, idiomi locali 
Religione-Animista, cattolica, musulmana 

\Benin City Città (213.000 ab.) della Nigeria, capoluogo dello stato di Edo. 

\benintenzionàto, agg. Che ha buoni propositi. ~ disponibile. <> malintenzionato. 
 X   agg. well-intentioned. 

\benintéso, avv. Certamente, naturalmente, come risposta affermativa o rafforzativo. ~ ovviamente. 
 X   avv. of course. 

\Benito Cereno Racconto di H. Melville contenuto nell'opera I racconti della veranda (1856). 

\Benjamin, Walter (Berlino 1892-Port Bou, Spagna 1940) Critico letterario tedesco. Tra le opere Dramma barocco tedesco (1923-1925) e L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica (1936). 

\Benjedid, Chadli (Bouteldja 1929-) Militare e uomo politico algerino. Fu a capo delle forze armate e presidente della repubblica dal 1979 al 1992. 

\Benn, Gottfried (Mansfeld, Prussia occidentale 1886-Berlino 1956) Poeta. Tra le opere Morgue (1912) e Poesie statiche (1948). 

\Bènna Comune in provincia di Biella (1.111 ab., CAP 13030, TEL. 015). 

\bènna, sf. 1 Macchinario per la presa e lo spostamento di materiali sciolti. 2 Porzione lavorante di macchine per lo spostamento della terra (scavatrici). ~ treggia. 
 @   lat. benna. 

\bennàto, agg. Gentile. ~ beneducato. <> villano. 

\Bennàto, Edoàrdo (Bagnoli 1949-) Cantante e cantautore. Tra le opere Burattino senza fili (1977). 

\Bennet Disordinata proliferazione del midollo che produce il sangue (morbo di Bennet)

\Bennett, James G. (Keith 1795-New York 1872) Giornalista statunitense. Nel 1834 fondò il New York Herald

\Bènni, Stéfano (Bologna 1947-) Scrittore e giornalista. Tra le opere, di impostazione satirica e parodistica, Bar sport (1976), Non siamo stati noi (1978), Il Benni furioso (1979), Terra! (1983), Comici, spaventati guerrieri (1986), Il bar sotto il mare (1987), Baol (1990), La compagnia dei Celestini (1992) e L'ultima lacrima (1994). 

\Bennóne (1010-1066) Santo, vescovo di Meissen. È il patrono di Monaco di Baviera. 

\Benoni Città (207.000 ab.) della Repubblica Sudafricana, nella provincia del Transvaal. 

\Bénoué Dipartimento (448.000 ab.) del Camerun, capoluogo Garoua. 

\benpensànte, agg., sm. e sf. Che, chi pensa come la maggioranza delle persone; conformista. ~ giudizioso. <> irragionevole. 

\benportànte, sm. Florido, prosperoso. ~ giovanile. <> malandato. 

\Bense, Max (Strasburgo 1910-1990) Filosofo tedesco. Si è occupato in particolare di semiotica e di teoria dell'informazione. Tra le opere Estetica (1954-1960). 

\benservìto, sm. Attestato rilasciato a chi ha servito bene. 

\bensì, cong. Ma, invece. 
 X   cong. but rather. 

\Bentham, Jeremy (Londra 1748-1832) Filosofo. Tra le opere Introduzione ai principi della morale e della legislazione (1789) e Deontologia o scienza della moralità (postumo, 1834). 

\bènthos, sm. Il complesso degli organismi che vivono sui fondi marini o delle acque interne. 

\Bentinck, William (Portland 1774-Parigi 1839) Militare e politico inglese. Comandò le forze inglesi nel Mediterraneo dal 1811, fu ministro plenipotenziario in Sicilia, esautorò Ferdinando IV di Borbone e fece approvare dal parlamento siciliano una costituzione liberale nel 1812. 

\Bentivòglio Comune in provincia di Bologna (4.094 ab., CAP 40010, TEL. 051). 

\Bentivòglio, Annìbale Signore di Bologna di parte guelfa dal 1443 al 1445. 

\Bentivòglio, Antòn Galeàzzo Signore di Bologna di parte guelfa (1420). 

\Bentivòglio, Giovànni I Signore di Bologna di parte guelfa (1401). 

\Bentivòglio, Giovànni II Signore di Bologna di parte guelfa dal 1463 al 1506. Dovette infine cedere Bologna a papa Giulio II nel 1506. 

\Bentivòglio, Guìdo (Ferrara 1577-Roma 1644) Ecclesiastico e storico. In qualità di prefetto della congregazione del Sant'Uffizio, nel 1633 pronunziò la condanna di Galileo. 

\Bentivòglio, Màrco Cornélio (Ferrara 1668-Roma 1732) Cardinale e letterato. Dopo un lungo soggiorno in Francia in qualità di nunzio apostolico, venne eletto cardinale e ottenne l'incarico di ambasciatore del regno di Spagna in Vaticano. Tra le sue opere è da segnalare la traduzione della Tebaide di Stazio. 

\Bentivòglio, Sànte Signore di Bologna di parte guelfa dal 1446 al 1463. 

\Bentlage, Margarete zur (Menslage 1891-Garmisch-Partenkirchen 1954) Scrittrice tedesca. Nelle sue opere, ambientate nella terra natale, traspose la naturalezza del mondo contadino, percepito nella vita di ogni giorno, come in Sotto le querce (1933). 

\bentònico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al bentos. 

\bentonìte, sf. Tipo di argilla di origine vulcanica. 

\bentornàto, agg. e sm. agg. Saluto a chi torna. 
sm. Persona bene accolta al suo ritorno. 

\bèntos, sm. invar. Il complesso di tutti gli organismi, animali o vegetali, fissi o mobili, che vivono o sono legati in qualche modo al fondo marino. 

\bentrovàto, agg. Si usa come saluto, anche come risposta a "bentornato". 

\Benue Fiume (1.400 km) dell'Africa occidentale, principale affluente del Niger. 
Benue 
Stato (2.780.000 ab.) della Nigeria, capoluogo Makurdi. 

\Benùssi, Vittòrio (Trieste 1878-Padova 1927) Psicologo. Introdusse tra i primi la psicologia sperimentale e la psicoanalisi in Italia. 

\Benveniste, Émile (Aleppo, Siria 1902-Parigi 1976) Linguista francese. Tra le opere Le origini della formazione dei nomi in indoeuropeo (1935) e Problemi di linguistica generale (1966-1974). 

\Benvenùti, Nìno (Isola d'Istria, Trieste 1938-) Pugile. Fu campione olimpico dei welter (1960), campione mondiale dei medi junior (1965 e 1966) e dei medi (1967-1970). 

\benvenùto, inter., agg. e sm. inter. Saluto con cui si dimostra di gradire l'arrivo di una persona. 
agg. Ben accetto, gradito.
sm. 1 Nella locuzione dare il benvenuto, accogliere qualcuno con questo saluto; accogliere festosamente. 2 Nella locuzione essere il benvenuto, essere bene accetto. 
 X   inter., agg., sm.  welcome.

\Benvenuto Cellini Opera in due atti di H. Berlioz, libretto di L. de Wailly e A. Barbier (Parigi, 1838). 

\Benvenùto, Giórgio (Gaeta 1937-) Politico. Fu segretario generale della UIL dal 1976 al 1992 e per un breve periodo succedette a B. Craxi come segretario del PSI nel 1993. 

\benvìsto, agg. Visto di buon occhio. ~ benaccetto. <> sgradito. 

\benvolére, v. tr. Voler bene, stimare. 

\benvolùto, agg. Caro, amato. ~ benamato. <> detestato. 

\Benxi Città (768.000 ab.) della Cina, nel Liaoning. 

\Benz, Karl Friedrich (Karlsruhe 1844-Landenburg, Baden 1929) Inventore tedesco. Fu il costruttore di uno dei primi motori a combustione interna a due tempi nel 1878 e quindi impiantò una delle prime fabbriche di automobili (1883). La prima vettura aveva tre ruote ed era spinta da un motore a quattro tempi. La società di Benz si fuse con la Daimler Motoren Gesellschaft nel 1926. 

\benzaldèide, sf. Aldeide benzoica. 

\benzàle, sm. Gruppo bivalente avente formula C6H6CH=. 

\benzedrìna, sf. Nome commerciale dell'anfetammina. 

\benzène, sm. Chiamato anche benzolo, è un idrocarburo aromatico di formula C6H6. Si presenta come un liquido incolore, volatile e infiammabile; bolle a + 80,1 °C, solidifica a + 5,5 °C, ha una densità di 0,9. È strutturato ad anello (anello benzenico), con i sei atomi di carbonio e idrogeno disposti ognuno al vertice di un esagono regolare, legati fra loro alternativamente da un legame semplice e doppio; è il primo termine degli idrocarburi aromatici della serie benzenica di formula generale CnH2n-6, derivanti da una serie di anelli benzenici addizionati tra loro. Si deriva da carbon fossile e petrolio. È impiegato come solvente, specialmente per grassi, gomme, resine, nella preparazione di esplosivi, prodotti farmaceutici e fibre; si usa anche per molte miscele carburanti. Una inalazione protratta di vapori di benzene (cancerogeni) può provocare pericolose intossicazioni (benzolismo). 

\benzènico, agg. (pl. m.-ci) Di una sostanza o di un gruppo molecolare simile al benzene per costituzione. 

\benzidìna, sf. Diarilammina derivata dal difenile che viene usata come colorante per il cotone non mordenzato. 

\benzidìnico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla benzidina. 
Trasposizione benzidinica 
Reazione degli idrazoderivati dalla quale si ottiene la formazione di sostanze analoghe alla benzidina. 

\benzìna, sf. Mistura di idrocarburi liquidi della serie alifatica, saturi e insaturi, a catena aperta o chiusa, che contengono da quattro a dodici atomi di carbonio, e idrocarburi della serie etilenica e aromatica. Le benzine di migliore qualità sono ottenute per cracking e per idrogenazione; si procede quindi al processo di reforming, durante il quale si acquisiscono benzene, isottano e altri idrocarburi con elevato potere antidetonante. La benzine hanno una densità tra 0,72 e 0,76, un punto di ebollizione tra 20 °C e 200 °C e un potere calorifico fino a 11.300 kcal/kg. In base alla composizione e utilizzo la benzina viene detta normale, usata in ambito farmaceutico, auto (normale, super e verde cioè senza additivi al piombo), gasolina (ricavata da gas naturali e molto leggera), stabilizzata, senza idrocarburi gassosi e primaria, prodotta dalla prima distillazione del prodotto grezzo. A partire dagli anni '80 sono state commercializzate le benzine verdi dove, in luogo del piombo, sono i composti aromatici o l'etanolo a conferire il potere detonante. Le benzine sono usate anche come solventi oltre che come carburanti. 
 X   sf. petrol, (americ.) gasoline. 
 @   deriv. da benzoino. 

\Benzina Opera di poesia di G. Corso (1958). 

\benzinàio, sm. Persona addetta a un distributore di benzina. 
 X   sm. petrol pump attendant. 

\benzoàto, sm. Salo o estere dell'acido benzoico. 

\benzochinóne, sm. Chinone. 

\benzodiazepìne Nome generico di un gruppo di sostanze dotate di attività ansiolitica, tranquillante, miorilassante o antiepilettica. 

\benzòico, acido Acido carbossilico aromatico. Presente anche in resine naturali, deriva dal benzene sostituendo un atomo di idrogeno con il gruppo carbossilico-COOH. Quasi insolubile in acqua, si diluisce facilmente con l'etere. Grazie alle sue proprietà antisettiche, viene utilizzato per la conservazione di prodotti alimentari. Tra i composti derivati dall'acido benzoico, il sale sodico è impiegato come disinfettante, mentre gli esteri vengono utilizzati per la produzione di profumi. 

\benzoìno, sm. Resina odorosa che stilla da alcuni alberi di Giava, usata in medicina e come profumo. 

\benzolìsmo, sm. Intossicazione provocata dal benzolo, idrocarburo utilizzato nell'industria come solvente. 

\benzòlo, sm. Idrocarburo liquido che si ottiene dalla distillazione del catrame. 

\benzopirène, sm. Idrocarburo aromatico policiclico fortemente cancerogeno. 

\bèola, sf. Gneiss micaceo a tessitura tabulare; particolarmente usato in lastre per balconi, scale ecc. 

\beóne, sm. Chi ha il vizio del bere. ~ avvinazzato. <> astemio. 
 @   lat. bibo,-onis, deriv. da bibere bere. 

\beòta, sm. 1 Abitante della Beozia. 2 Tardo d'ingegno. ~ sciocco. <> intelligente. 

\beotàrca, sm. (pl.-chi) Membro del consiglio della Lega beotica che era il rappresentante ufficiale delle città che vi appartenevano. 

\beòtico, agg. (pl. m.-ci) Della Beozia. 

\Beowulf Poema di anonimo (VIII-IX sec.). 

\Beòzia Nomo della Grecia centrale (2.952 km2, 117.000 ab., capoluogo Livadia). Provincia attica dal territorio prevalentemente montuoso e collinare che si protende sui golfi di Corinto e dell'Eubea e la Focide. Sviluppati, nella zona pianeggiante, l'agricoltura (coltivazione di tabacco, ortaggi, frumento e cotone) e l'allevamento; è nota per le sue cave di marmo. Fu sede dei regni di Orcomeno, Tebe e Arne e successivamente venne conquistata dagli eoli e poi dai beoti che fondarono numerose città. La più importante di esse fu Tebe che costituì intorno al 600 a. C. la Lega beotica, una sorta di confederazione formata da quattordici città stato. La Lega beotica venne sciolta a seguito della sconfitta subita contro gli ateniesi, ma ricostituitasi nel 447 a. C. sconfisse gli spartani a Leuttra nel 371 a. C., facendo in modo così che la Beozia dominasse sulla Grecia fino al 338 a. C. Nel 335 a. C. Tebe venne distrutta da Alessandro Magno e questo decretò definitivamente la fine dell'influenza politica della Beozia sulla Grecia. 

\Béqaa Provincia (204.000 ab.) del Libano, capoluogo Zahlé. Le principali risorse economiche sono l'agricoltura, l'allevamento, il legno. 

\bequàdro, o beqquàdro, sm. Segno musicale, che, posto davanti a una nota, annulla il valore dei diesis e dei bemolle. 
 X   sm. natural. 

\bequille, sf. invar. In aeronautica, pattino di coda per l'atterraggio sulla neve. 

\Beràrdi, Màrco (Cosenza sec. XVI) Brigante soprannominato re Marcòne. Con la sua banda arrivò a controllare un territorio molto esteso e fu reso inoffensivo solo grazie al massiccio intervento del vicerè di Napoli. 

\Berbènno Comune in provincia di Bergamo (2.197 ab., CAP 24030, TEL. 035). 

\Berbènno di Valtellìna Comune in provincia di Sondrio (4.135 ab., CAP 23010, TEL. 0342). 

\Berberian, Cathy (Attleboro, Massachusetts 1928-Roma 1983) Soprano statunitense. Artista poliedrica, oltre agli studi musicali si dedicò all'arte scenica, alla danza e alla letteratura. Fu anche compositrice di varie opere come Anatema con varie azioni per sette strumenti e Stripsody per viola sola. Grazie alla dimestichezza con le tecniche di canto non tradizionali, si fece apprezzare come interprete di musica contemporanea. Per lei scrissero autori come I. Stravinskij, J. Cage, S. Bussotti e il marito, il maestro e compositore Luciano Berio. 

\berberìna, sf. Alcaloide estratto dalle Rutacee, dal crespino e dalle specie affini al crespino. Ha sapore amaro e colore giallo. 

\bèrbero, agg. e sm. agg. Di una popolazione diffusa nelle regioni interne dell'Africa nordoccidentale. 
sm. 1 Chi appartiene alla popolazione berbera. 2 Cavallo berbero. 
 @   arabo al-Barbar, dal greco barbaroi barbari. 
I Bèrberi sono nuclei di individui stanziati nell'Africa settentrionale a ovest dell'Egitto (Algeria, Libia, Tunisia e Marocco). Discendono dai più antichi abitanti della regione del ramo europoide; vivono divisi in varie tribù e sono in prevalenza musulmani e di lingua camitica (con molti dialetti). Quelli che vivono nelle vicinanze delle coste praticano principalmente l'agricoltura; nelle zone interne invece è più diffuso l'allevamento. 

\berceau, sm. invar. Pergolato o chiosco situato in un giardino o simili avente la forma di cupola o di galleria. ~ bersò. 

\Berceo, Gonzalo de (Berceo, Logroño, ca. 1198-ca. 1264) Poeta spagnolo. Tra le opere I miracoli di Nostra Signora (prima metà XIII sec.). 

\Bercéto Comune in provincia di Parma (2.746 ab., CAP 43042, TEL. 0525). 

\berceuse, sf. invar. Composizione musicale ispirata alla ninnananna. 

\berchèlio, sm. Elemento chimico avente numero atomico 97 e simbolo Bk. 
 @   da Berkeley città degli Stati Uniti. 

\Berchet, Giovànni (Milano 1783-Torino 1851) Patriota, poeta e teorico del romanticismo italiano. Nel 1816 scrisse l'opuscolo Sul Cacciatore feroce e sulla Eleonora di G. A. Bürger: Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo, nel quale, prendendo posizione per i romantici, l'autore chiarisce i programmi e i limiti del romanticismo italiano: lo scrittore deve utilizzare un linguaggio semplice per rivolgersi al popolo ed educarlo. Nel 1818 fu tra i fondatori del Conciliatore. Esule in Belgio e in Inghilterra, tornò in Italia nel 1845 e partecipò all'insurrezione di Milano (le Cinque giornate). Rifugiatosi in Piemonte, fu eletto deputato. Nelle sue opere torna spesso il tema dell'esilio accanto a quello del Medioevo nelle sue liriche patriottiche e sentimentali. Tra le sue opere sono da ricordare, I profughi di Parga (1822); Romanze, tra le quali Il giuramento di Pontida (1822-1827); Fantasie (1829). 

\Berchìdda Comune in provincia di Sassari (3.353 ab., CAP 07022, TEL. 079). 

\berciàre, v. v. tr. 1 Gridare una frase in modo sguaiato. 2 Cantare in modo sgraziato. 
v. intr. Strillare, sbraitare. ~ gridare. 

\bèrcio, sm. (pl.-ci) Grido scomposto. ~ strillo. 

\bercióne, sm. Chi bercia in continuazione. 

\bére, sm. e v. tr. sm. Il vizio del bere. 
v. tr. 1 Inghiottire un liquido. bere a piccoli sorsi. 2 Assorbire. 3 Credere ingenuamente. non tutti bevvero la sua storia. <> diffidare. 4 Dissetarsi. ~ abbeverarsi. 5 Nel biliardo, concedere dei punti all'avversario. 
 X   sm. drinking. v. tr. to drink. 
 @   lat. bibere

\Beregàzzo cón Figliàro Comune in provincia di Como (2.221 ab., CAP 22070, TEL. 031). 

\Bereguàrdo Comune in provincia di Pavia (2.215 ab., CAP 27021, TEL. 0382). 

\Berengàrio Nome di sovrani. 
Berengario I 
(850 ca.-Verona 924) Marchese e duca del Friuli (874), fu incoronato re d'Italia a Pavia nell'888; nel 915 divenne imperatore con l'appoggio del pontefice Giovanni X. Nel 923 Berengario fu sconfitto e destituito a Fiorenzuola dal suo avversario Rodolfo di Borgogna. 
Berengario II 
(900 circa-Bamberg 966) Marchese di Ivrea, ottenne la corona d'Italia nel 950 insieme al figlio Adalberto. Per la sua ferocia suscitò anche l'opposizione del pontefice che chiamò in soccorso Ottone I (951), incoronato re d'Italia a Pavia. Ottone intervenne una seconda volta nel 961, obbligando Berengario all'esilio a Bamberga. 

\Berenìce (28 d. C.-?) Principessa giudea figlia di Erode Agrippa I. Innamoratasi di Tito, lo seguì a Roma, ma egli dovette abbandonarla per evitare lo scandalo. La vicenda ispirò Corneille e Racine. 
Berenice 
Opera di poesia di Teocrito (III sec. a. C.). 
Berenice 
Tragedia di J. Racine (1670). 

\Berenson, Bernhard (Butremanz, Lituania 1865-Settignano, Firenze 1959) Critico d'arte statunitense. Trascorse gran parte della sua vita a Settignano (Firenze), dove morì. Fu collezionista e autore di importanti trattati sul rinascimento (Pittura italiana del rinascimento, 1932). 

\Beresìna Fiume (613 km) della Bielorussia e affluente di destra del fiume Dnepr. Nel 1812, durante la ritirata napoleonica vi morirono migliaia di soldati francesi sotto il fuoco dell'armata russa. 

\Beretta Pietro s.p.a. Fabbrica di armi da fuoco che rappresenta un grande complesso industriale titolare di molti brevetti in tutti il mondo. Fondata da Pietro Beretta nel 1680, ha sede a Gardone val Trompia. 

\Berétta, Caterìna (?1840 ca.-Milano 1911) Ballerina e maestra di danza. Dotata di una tecnica straordinaria, divenne prima ballerina al teatro alla Scala di Milano, alla Fenice di Venezia e al teatro Regio di Torino. Nel 1887 si trasferì a Pietroburgo per assumere l'incarico di insegnante di danza al teatro Mariinskij. Tra le sue allieve ebbe O. Préobrajenska e A. Pavlova. Nel 1902 fece ritorno in Italia per dirigere, fino al 1908, la scuola di ballo del teatro alla Scala. 

\Berezniki Città (201.000 ab.) della Russia, nella provincia di Perm. 

\Berg, Alban (Vienna 1885-1935) Compositore austriaco. È autore, tra l'altro, di Wozzeck (opera, 1921), Lulu (opera incompiuta), Concerto per violino (1935), Kammerkonzert per violino, pianoforte e tredici fiati (1925), Suite lirica per quartetto d'archi (1926) e Sonata per pianoforte (1908). 

\Berg, Max (Stettino 1870-Baden-Baden 1947) Architetto tedesco. Pioniere nello sviluppo della tecnologia del cemento armato. Tra le opere Jahrhunderthalle a Breslavia (1912-1913) e la stazione ferroviaria di Breslavia (1914). 

\Berg, Paul (New York 1926-) Genetista statunitense. Tra gli iniziatori delle manipolazioni genetiche, ne mise in luce la pericolosità. I suoi lavori in collaborazione con F. Sanger e W. Gilbert gli valsero nel 1980 il premio Nobel per la chimica. 

\Bergàlli, Luisa (Venezia 1703-1779) Letterata. Moglie di Gaspare Gozzi, ne fu la collaboratrice. Curò traduzioni del commediografo latino Publio Terenzio Afro e del drammaturgo francese Jean Racine. Tra le opere, Agide (melodramma, 1725), Teba (tragedia, 1728), Le avventure del poeta (commedia in versi, 1730). 

\Bergamàsco Comune in provincia di Alessandria (806 ab., CAP 15022, TEL. 0131). 

\bergamìna, sf. In Lombardia, azienda agricola che si occupa principalmente dell'allevamento dei bovini da latte. 

\Bergamìni, Albèrto (San Giovanni in Persiceto 1871-Roma 1962) Giornalista e politico. Direttore del Giornale d'Italia (1901-1923), senatore (1920), presidente dell'Associazione stampa italiana (1923-1924), antifascista, fu costretto a lasciare l'attività giornalistica nel 1924. Dopo la caduta del fascismo, fu eletto deputato nel 1946 e quindi senatore nel 1948. 

\bergamìno, agg. e sm. agg. Di Bergamo. 
sm. Addetto alla cura dei bovini. 

\Bèrgamo Città della Lombardia (38,76 km2, 118.000 ab., 249 m, CAP 24100, TEL. 035) e capoluogo dell'omonima provincia; posta ai piedi delle Prealpi nella pianura padana dove sboccano la valle del Serio e la valle Brembana. È nettamente divisa in due parti: quella moderna, che si estende ai piedi di un colle, e quella antica di aspetto tipicamente medievale, che si sviluppa sul colle stesso. L'industria nei settori metallurgico, meccanico e tessile è molto sviluppata. Conserva notevoli monumenti, tra cui il palazzo della ragione (1198), la basilica di Santa Maria Maggiore (XII sec.), la cappella Colleoni (Amadeo, 1470-1475) che contiene la tomba di Colleoni e affreschi eseguiti da Tiepolo, il duomo, la chiesa di San Bartolomeo, il battistero, la chiesa di Santo Spirito con dipinti di Lotto, Previtali e Borgognone. L'Accademia Carrara è sede di una fornita pinacoteca (opere di Raffaello, Tiepolo, Beato Angelico). Ben conservate le mura veneziane che ancora oggi attorniano la città alta, risalenti al 1561, epoca in cui Bergamo era di proprietà della Repubblica veneta (1427-1796). Dopo che Napoleone smembrò la Serenissima, fu capoluogo del dipartimento del Serio nel regno Italico; passata all'Austria, entrò nel regno d'Italia nel 1859. 
Provincia di Bergamo 
(2723 km2, 910.000 ab.) Include le valli del Serio e del Brembo e le dorsali collinose poste ai lati di queste, dalle Alpi Orobie alla pianura padana. Il settore agricolo produce cereali e frutta in particolare; estesi i pascoli e i boschi (produzione di legname). Si produce energia elettrica. 

\bergamòtta, sf. Il frutto del bergamotto. 

\bergamòtto, sm. Angiosperma (Citrus bergamia) della famiglia delle Rutacee e dell'ordine delle Terebintali, originario della Persia. In Italia viene coltivato nelle regioni mediterranee e soprattutto sulla costa ionica della Calabria. Somigliante all'albero dell'arancio, ha tronco liscio, altezza di circa 3 m, rami con foglie ovali, perenni e lucide e piccoli fiori bianchi. Produce frutti di forma sferica dalla polpa verdognola (succosa e dal sapore agrodolce) e dalla buccia gialla e liscia, contenente oli essenziali che vengono estratti per la preparazione di profumi, liquori e canditi. 

\Bergantìno Comune in provincia di Rovigo (2.839 ab., CAP 45032, TEL. 0425). 

\Bergànza, Terèsa (Madrid 1934-) Mezzosoprano spagnolo, apprezzata interprete di Mozart e Rossini. 

\Bergéggi Comune in provincia di Savona (987 ab., CAP 17042, TEL. 019). 

\Bergelson, David (Ochrimovo, Ucraina 1884-Mosca 1952) Romanziere. Tra le opere Dopotutto (1913) e Presso il Dnepr (1936). 

\Bergen Città della Norvegia (218.000 ab.), capoluogo della contea di Hordaland. Situata in due insenature del Byfjord, ha un importante porto che smista le merci importate nel paese e fa da base a numerosi pescherecci soprattutto di merluzzi e aringhe. Cantieri navali, industrie del legno, della carta, alimentari, conserviere, dei tessuti. Noto centro culturale. 

\bergère, sf. invar. Poltrona imbottita, ampia e profonda, provvista di poggiatesta laterali. 

\bergerette, sf. invar. Canzone a strofe del XVIII sec. a soggetto amoroso o pastorale e talvolta licenzioso. 

\Bergisches Land Regione della Germania, nella Renania-Westfalia. 

\Bergius, Friedrick Karl Rudolf (Goldschmieden 1884-Buenos Aires 1949) Chimico tedesco. Di origine polacca, fu insignito del premio Nobel nel 1931 insieme a C. Bosch. 

\Bergman, Ingmar (Uppsala 1918-Faro 2007) Regista teatrale e cinematografico svedese. Il suo nome rientra a diritto nella storia del cinema. In particolare ha indagato con acutezza la situazione di solitudine e di inquietudine dell'uomo di fronte alla morte e a Dio. Tra i suoi lavori cinematografici, Il settimo sigillo (1956), Il posto delle fragole (1957), La fontana della vergine (1959), Il volto (1959), Il silenzio (1963), Sussurri e grida (1973), Scene da un matrimonio (1974), Il flauto magico (1975), trasposizione dell'opera mozartiana, Sinfonia d'autunno (1978), Fanny e Alexander (1981), Il segno (1986). Tra le regie teatrali, Amleto (1987) e Long Day's Javonay Into Night (1988). Ha scritto un'autobiografia nel 1987 (Lanterna magica). 

\Bergman, Ingrid (Stoccolma 1915-Londra 1982) Grande attrice cinematografica svedese, lavorò principalmente a Hollywood. Tra le sue interpretazioni, Casablanca (1943), Per chi suona la campana (1943), Angoscia (1944), Notorius (1946), Anastasia (1956), Assassinio sull'Orient-Express (1974), Sinfonia d'autunno (1978), Una donna di nome Golda (film per la televisione, 1978). 

\Bergmann, Max (Fürth 1886-New York 1944) Chimico tedesco. Docente a Berlino e a Dresda, emigrò negli Stati Uniti d'America nel 1936. Studiò in particolare la chimica dei carboidrati. 

\Bergoglio, Jorge Mario (Buenos Aires 1936 -) È il primo pontefice della Compagnia di Gesù e il primo pontefice proveniente dal continente americano. La sua famiglia, emigrata in Argentina nel 1928, ha origini piemontesi e liguri. Prima dell'elezione al pontificato era arcivescovo di Buenos Aires, carica che ha vissuto con grande semplicità (viveva in un comune appartamento, si cucinava i pasti da solo, …).

\Bergognóne (not. 1451-1522) Ambrogio da Fossano detto il Bergognone. Pittore. La sua pittura è satura di elementi franco provenzali e fiamminghi; nelle opere più tarde, rivela l'influsso di Leonardo e Bramante. Tra le opere Sant'Ambrogio e santi (1490, Pavia, Certosa), Incoronazione della Vergine (ca. 1508, Milano, San Simpliciano) e Presentazione al tempio (ca. 1510, Lodi, Chiesa dell'Incoronata). 

\Bèrgolo Comune in provincia di Cuneo (73 ab., CAP 12070, TEL. 0173). 

\bèrgolo, agg. e sm. agg. e sm. Ciarlatano. 
sm. Grossa gabbia di vimini che viene riempita di sassi e utilizzata per proteggere le rive dei fiumi. 

\Bèrgomi, Giusèppe (Milano 1963-) Calciatore. Nell'Inter, ha vinto una Coppa Italia (1982) e uno scudetto (1989). Ha fatto parte della squadra azzurra campione del mondo nel 1982 in Spagna. 

\Bergóndi, Andrèa (attivo nel sec. XVIII) Scultore italiano. Tra le opere, le sculture per la chiesa della SS. Annunziata e il bassorilievo con Agrippa per la fontana di Trevi. 

\Bergónzi, Càrlo (Vidalenzo, Parma 1924-) Tenore italiano, ritiratosi dalle scene nel 1988. Dapprima baritono, in seguito, come tenore, si è imposto come uno dei maggiori interpreti delle opere verdiane. 

\Bergson, Henri (Parigi 1859-1941) Filosofo francese. Il suo pensiero si oppone al materialismo e al positivismo; in particolare è celebre la sua critica al concetto di tempo così come lo interpretava la scienza positivista, cioè come un avvicendamento di attimi indistinti esprimibili in modo matematico quantitativo. Bergson oppose a questa valutazione un concetto di tempo visto nel suo aspetto qualitativo, caratterizzato dall'unitarietà che scaturisce dalla coscienza interiore. Intese la realtà come manifestazione di una carica creatrice intelligibile con l'intuizione e non con la ragione. Tra le sue opere, Materia e memoria (1896), Il riso (1900), L'evoluzione creatrice (1907), Le due fonti della morale e della religione (1932). Nel 1927 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. 

\Berhampur Città (162.000 ab.) dell'India, nello stato di Orissa. 

\beribèri, sm. Sindrome causata dalla mancanza di vitamina B, diffusa nei paesi sottosviluppati. 

\beri-bèri, o beribèri, sm. invar. Malattia provocata dalla mancanza di vitamina B1

\Bèrici Colline di origine vulcanica del Veneto centrale nei pressi di Vicenza. La cima più elevata è il monte Alto. 

\Bèrico Rilievo (111 m) dei colli Bèrici, nei pressi di Vicenza. 

\Berija, Lavrentij Pavlovic (1899-Mosca 1953) Uomo politico sovietico. Capo della polizia segreta NKVD (1938), eseguì la politica repressiva di Stalin e organizzò i campi di lavoro coatto (Gulag). Fu quindi vicepresidente del consiglio dei ministri e ministro dell'interno. Alla morte di Stalin (1953), fu accusato di alto tradimento e fucilato nel dicembre dello stesso anno. 

\berìllio, sm. Elemento metallico di simbolo Be, numero atomico 4, peso atomico 9,0122. Si tratta di un metallo alcalino-terroso, buon conduttore, bivalente, che si trova in più di trenta diversi metalli, il più importante dei quali è il berillo. I suoi sali sono tossici. È usato nelle leghe di rame, alluminio, cobalto, ferro, nichel per conferire a questi metalli maggiore durezza e resistenza e nei reattori nucleari come moderatore. 

\berilliòsi, sf. Patologia dell'apparato respiratorio causata dall'inalazione di biossido di berillio. 

\Bering, Vitus Johansen (Horsens 1681-Isola di B. 1741) Navigatore danese. Esplorò la Kamcatka (1725-1728) e scoprì l'omonimo stretto fornendo la prova della separazione fisica tra Asia e America. 
Mare di Bering 
Porzione dell'oceano Pacifico (2.280.000 km2) che è racchiusa fra le Aleutine, la Siberia e l'Alaska, ghiacciata per gran parte dell'anno. 
Stretto di Bering 
Stretto (90 km ca.) compreso fra la penisola asiatica dei Ciukci e la penisola americana Seward. 

\Bèrio, Luciàno (Oneglia 1925-Roma 2003) Compositore dell'avanguardia musicale italiana e direttore d'orchestra, è stato uno dei primi a dedicarsi alla musica elettronica con l'opera Mutazioni (1955). Ha fondato nel 1954 lo studio di fonologia musicale alla RAI di Milano. Tra le sue opere, Omaggio a Joyce (1958), Composizioni elettroniche (1958), 9 sequenze per strumenti solisti (1957-1975), Sinfonia con 8 voci (1969), La vera storia (opera, 1979), Un re in ascolto (opera, 1983), Voci (1984), Shofar (1995) e Outis (1996). 

\beriòlo, sm. Beverino per uccelli. 

\Berkeley Città (103.000 ab.) degli USA, nello stato della California, che si affaccia sulla baia di San Francisco. Collegata a San Francisco mediante un ponte, forma con Oakland un unico centro urbano. Sede dell'Università della California, di numerosi istituti di ricerca e di impianti atomici. Sono presenti industrie metallurgiche, meccaniche, chimiche e farmaceutiche. 

\Berkeley, George (Dysert 1685-Oxford 1753) Seguace delle dottrine filosofiche empiristica e nominalistica, il pensiero centrale del suo sistema filosofico è contenuto e riassunto nel motto esse est percipi, che riduce la sostanza delle cose alla sola percezione. Giunse a mettere in dubbio anche l'esistenza della realtà materiale. Tra le sue opere, Trattato dei principi della conoscenza umana (1710), Tre dialoghi fra Hylas e Philonous (1713). 

\berkèlio, sm. Elemento chimico artificiale di numero atomico 97, simbolo Bk, transuranico. Viene ottenuto per reazione nucleare dall'americio. Fu scoperto nel 1949 e prende nome dall'università di Berkeley, California. Ha tempo di dimezzamento di 4,8 ore. 

\Berkoff, Steven (1937-) Regista inglese. Diresse Alla greca (1979) e Decadence (1981). 

\Berkshire Contea della Gran Bretagna (1.261 Km2, 764.000 ab.), situata a est dei Malborough Downs e a sud del corso superiore del Tamigi. 

\Berlage, Hendrik Petrus (Amsterdam 1856-L'Aia 1934) Architetto olandese. Tra le opere il palazzo della Borsa (1898-1903) e la chiesa scientista (1925-1927) ad Amsterdam. 

\Berle, Adolf (Boston 1895-New York 1971) Giurista statunitense. Studiò approfonditamente la separazione di proprietà e la direzione nell'impresa moderna e scrisse in collaborazione con G. Means nel 1932 Società per azioni e proprietà privata

\Berlese, Antònio (Padova 1852-Firenze 1927) Entomologo. Introdusse la Prospaltella berlisei dall'oriente per combattere la cocciniglia del gelso. 

\berlìcche, sm. Il diavolo secondo il gergo popolare. 

\Berlichingen, Götz von (Jagsthausen 1480-Hornberg 1562) Capitano di ventura tedesco. Fu a capo della rivolta dei contadini del 1525, lottò poi al servizio di Carlo V contro i turchi (1542) e contro i francesi (1544). Ispirò a Goethe l'omonimo dramma. 

\Berlin Alexanderplatz Romanzo di A. Döblin (1929). 

\berlìna, sf. 1 Automobile dotata di carrozzeria chiusa. 2 Scherno. ~ derisione. 
 X   sf. saloon, (americ.) sedan. 
 @   da Berlino. 

\Berlin-Alexanderplatz Film drammatico, tedesco/italiano (1979). Regia di Rainer Werner Fassbinder. Interpreti: Gunter Lamprecht, Hanna Schygulla, Barbara Sukowa. Titolo originale: Berlin-Alexanderplatz 

\berlinése, agg., sm. e sf. Di Berlino. 

\berlìnga, sf. (pl.-ghe) Moneta d'argento che veniva coniata a Milano durante il ducato di Filippo Maria Visconti (1412-1447). Riporta su di un lato il duca a cavallo e sull'altro lato la figura di Sant'Ambrogio seduto con staffile e pastorale. 

\berlingàccio, sm. (pl.-ci) 1 Il giovedì grasso. 2 La maschera che lo rappresentava. 

\Berlìngo Comune in provincia di Brescia (1.682 ab., CAP 25030, TEL. 030). 

\berlingòzzo, sm. Sorta di ciambella tipica della Toscana. 

\Berlinguèr, Enrico (Sassari 1922-Padova 1984) Entrato nel Partito comunista italiano (PCI) nel 1943, occupò la carica di segretario nazionale della Federazione giovanile comunista fino al 1956; nel XXIII congresso del PCI, nel 1972, fu eletto segretario del partito. Principale rappresentante dell'eurocomunismo, sotto la sua guida il PCI prese gradatamente le distanze da Mosca; cercò di entrare nel governo dando vita al cosiddetto compromesso storico con la DC. 

\Berlìno Città della Germania nordorientale (3.410.000 ab., 883 km2), capitale dello Stato e Stato confederato. Si estende nel territorio del Brandeburgo, solcato dai fiumi Sprea e Havel. La sua felice posizione, agevole da difendere e alla confluenza di vie fluviali, ne ha permesso lo sviluppo sin dal medioevo (XIII sec.), da quando cioè la città è stata fondata. Divenne capitale della marca di Brandeburgo nel 1470. Dopo l'occupazione francese (1806-1808), nel 1870 divenne capitale dell'impero germanico, assumendo le caratteristiche proprie di una metropoli e trasformandosi in centro industriale, economico e finanziario di primaria importanza. Dopo il secondo conflitto mondiale la città, che già si presentava ripartita in quattro settori amministrativi appartenenti ciascuno a una potenza vincitrice (Francia, Gran Bretagna, URSS e USA), venne suddivisa in altri due settori, quello occidentale (sotto la supremazia della Repubblica federale di Germania, divenendo un Land separato dal rimanente territorio) e quello orientale (sotto la Repubblica democratica tedesca, di cui fu capitale dal 1949); i due settori furono separati da un muro eretto nel 1961. Nel 1989 il muro venne abbattuto e le due Germanie poterono essere nuovamente riunite; dopo un periodo di assestamento, nel 1991 la città è tornata a essere la capitale della Germania a tutti gli effetti. L'economia è prevalentemente industriale: vi sono fiorenti industrie meccaniche, elettrotecniche (trasformatori, lampadine e impianti per l'energia), elettroniche, chimiche, dell'abbigliamento, calzaturiere, alimentari, del tabacco; elevate le entrate derivanti dal turismo, dal terziario e dal commercio. Possedeva svariati monumenti che per la maggior parte sono stati distrutti nel corso della seconda guerra mondiale; si ricordano il castello Reale, ritoccato da A. Schlüter, il Teatro dell'Opera di G. W. Knobelsdorff, la porta di Brandeburgo di C. G. Langhans, la Neue Wache di C. F. Schinkel, il palazzo del Reichstag, il duomo, oltre a vari istituti culturali (università Federico Guglielmo, ora W. von Humboldt, il Conservatorio e l'Accademia di Belle Arti), teatri e musei. 
Trattati, congressi, conferenze 
Trattato del 1742. Pose fine alla prima guerra di Slesia tra Austria e Prussia. 
Congresso del 1878. La circostanza vide Austria, Francia, Inghilterra, Italia e Prussia raccolte attorno allo stesso tavolo per stabilire l'ordine dell'Europa balcanica invasa dalla Russia dopo la vittoria contro i turchi. Bulgaria e Rumelia furono dichiarate stati autonomi, sudditi della Turchia. Si riconobbe l'indipendenza di Serbia, Romania, Montenegro; all'Austria andò l'amministrazione della Bosnia Erzegovina, alla Russia quella della Bessarabia e all'Inghilterra l'isola di Cipro. 
Conferenza per il Congo del 1884-1885. Riconobbe la divisione dei territori coloniali in base alla reale occupazione degli stessi; fu seguita dalle lotte per la ripartizione dell'Africa tra le potenze europee. 
Trattato del 1926. Concluso tra Germania e Repubblica dei Soviet, prevedeva la non aggressione e la reciproca neutralità tra gli stipulanti. 
Trattato del 1939. Firmato da G. G. Ciano, per l'Italia, e da J. von Ribbentrop, per la Germania, dava luogo al cosiddetto Patto d'acciaio, un'alleanza politico militare tra i due Paesi. 

\Berlìno, pittóre di (not. 500-460 a. C.) Ceramista greco. Tra le opere Anfora con Hermes (Berlino, Staatliche Museen). 

\Berlioz, Louis-Hector (La-Côte-Saint-André, Isère 1803-Parigi 1869) Musicista francese, esponente del romanticismo e sostenitore della musica a programma. Contrario al cromatismo wagneriano, arricchì la sua musica conferendole caratteri maestosi ravvivando la scrittura orchestrale e impiegando organici molto ricchi (nel 1855 il suo Te Deum venne eseguito da ben 900 coristi!). Seppe trarre dall'orchestra effetti eccezionali, con un'abilità ed efficacia singolare e con straordinaria intuizione moderna. Scrisse musica sinfonica (Sinfonia fantastica, 1830; Aroldo in Italia, 1834; Romeo e Giulietta, 1839; La Grande sinfonia funebre e trionfale, 1840), ouverture (Re Lear, 1831; Il carnevale romano, 1839 e Il corsaro, 1845), opere teatrali (Benvenuto Cellini, 1838; La dannazione di Faust, 1846; I Troiani, 1858; Beatrice e Benedetto, 1860-1862) e musica sacra (la Grande messa dei morti, 1837; Te Deum, 1849; la trilogia L'infanzia di Cristo, 1850-1854). Lasciò anche molti articoli e un Trattato di strumentazione (1843) ancora oggi utilizzato e apprezzato. 

\Berlitz, Maximilian David (Württemberg 1852-New York 1921) Pedagogista di origine tedesca naturalizzato statunitense. Docente di lingue moderne, fondò la sua prima scuola di lingue a Providence nello stato del New England nel 1878. Il metodo diretto adottato nelle scuole Berlitz privilegiava la conversazione come mezzo di apprendimento delle lingue straniere. Le scuole Berlitz sono più di trecento, distribuite in trenta paesi. 

\Berluscóni, Sìlvio (Milano 1936-) Uomo d'affari e politico. La sua carriera è iniziata con una serie di felici investimenti nell'edilizia ed è continuata nei settori editoriale, televisivo, assicurativo e della grande distribuzione, sotto il controllo della finanziaria Fininvest. Ha iniziato a dedicarsi alla politica fondando il partito Forza Italia. Nel 1994 è divenuto presidente del consiglio (periodo maggio-dicembre) a capo della coalizione del Polo delle libertà, vincitrice delle elezioni. A causa del distacco dalla coalizione della Lega Nord, il suo governo è caduto. Sconfitto nelle elezioni del 1996, è stato confermato a capo della coalizione del Polo. Alle elezioni politiche del 2001, Berlusconi recupera il rapporto con la Lega di Bossi e consolida il rapporto con Fini; la "Casa delle libertà" vince le elezioni e Berlusconi sale alla Presidenza del Consiglio. La sua ascesa politica è stata oggetto di numerose critiche, anche all'estero, a causa del suo controllo su gran parte dei mass-media italiani, sui conflitti di interessi tra le sue attività imprenditoriali e quelle politiche e per i vari processi (per falsa testimonianza, corruzione, finanziamento illecito ai partiti, falso in bilancio, frode fiscale, corruzione in atti giudiziari, concussione, ...) in cui è stato coinvolto.

\bèrma, sm. (pl.-i) Ripiano o stretto passaggio che separa una trincea, un fosso o un camminamento dalla terra da riporto dello scavo in modo da impedire le frane. 

\Bermejo (Córdoba ca. 1440-not. fino al 1495) Bartolomé de C´rdenas detto il Bermejo. Pittore spagnolo. Tra le opere Pietà (1490, Barcellona, Cattedrale). 

\Bermejo (Paraguay) Fiume (1.600 km), affluente di destra del Paraguay. 

\bermùda, sm. pl. Calzoni che arrivano al ginocchio. 
 X   sm. pl. Bermudas, Bermuda shorts. 
 @   dal nome delle isole Bermude. 

\Bermuda Arcipelago dell'oceano Atlantico, costituito da 150 isolotti, di cui solo una ventina abitati, a circa 900 km al largo della costa della Carolina del Nord. 
La capitale è Hamilton (3.000 ab.), sull'isola di Gran Bermuda. 
La popolazione è formata da neri e meticci; i bianchi sono circa il 30%. 
La principale risorsa è il turismo, favorito da un clima mite e da uno splendido paesaggio. Non trascurabile la produzione agricola, ortaggi e fiori in particolare (essenze e bulbi costituiscono prodotti di esportazione). 
Scoperto nel 1515 dagli spagnoli, inglese nel 1612, l'arcipelago beneficia a partire dal 1968 di un regime di autonomia interna. 

\Bèrna Città della Svizzera (135.000 ab., 540 m), capitale della confederazione elvetica e dell'omonimo cantone (6.049 km2, 949.000 ab.). Giace sull'Aare, principale fiume del paese, che lambisce la vecchia città medievale su tre lati. È importante centro commerciale (cereali, latticini, bestiame, legname, birra, carta ecc.), con prospere industrie di meccanica di precisione (orologi), di tessitura del cotone, farmaceutiche e del cioccolato. Ospita varie istituzioni internazionali, tra cui l'Unione Postale Universale e la Croce Rossa. Fu fondata nel 1191 dal duca Bertoldo V di Zähringen. Divenne libera città nel 1218 e nel 1353 divenne membro della confederazione. È capitale dello Stato e sede del governo federale dal 1848. Vanta numerosi edifici di epoche diverse, dal gotico al rococò, come il duomo (XV-XVI sec.), il municipio (XV sec.) e la torre dell'Orologio (XVIII sec.). 
Convenzione di Berna 
Siglata nel 1886 per la salvaguardia internazionale del diritto d'autore, subì successive modifiche ed emendamenti a Parigi (1896), Berlino (1908), Roma (1928), Bruxelles (1948) e Stoccolma (1967). 

\Bernadette (Lisbona 1844-Nevers 1879) Marie-Bernarde Soubirous, santa. Di povere origini, ebbe a quattordici anni diciotto apparizioni (11 febbraio-16 luglio) di una giovane donna presso Lourdes. Dopo tre anni di inchieste, promosse dal vescovo Laurence, le esperienze di Bernadette furono riconosciute dalla chiesa come reali apparizioni della Vergine Maria. Lo stesso papa Pio IX riconobbe il culto della Madonna di Lourdes. Nel 1866 Bernadette si fece suora a Nerves. Fu canonizzata nel 1933. 

\Bernadot, Marie-Vincent (? 1883-Labastide l'Êvêque 1941) Religioso e giornalista francese. Frate domenicano, fondò le riviste La vie spirituelle (La vita spirituale, 1920) e La vie intellectuelle (La vita intellettuale, 1928) e la casa editrice Les Éditions du Cerf (1970). Tra le opere, Dall'Eucaristia alla Trinità (1919). 

\Bernadotte, Folke (Stoccolma 1895-Gerusalemme 1948) Politico svedese. Fu presidente della Croce Rossa svedese dal 1946 e mediatore per l'ONU in Palestina dal 1948. Venne assassinato dagli estremisti israeliani della banda Stern. 

\Bernadotte, Jean-Baptiste-Jules (Pau 1763-Stoccolma 1844) Fondatore dell'omonima dinastia regnante in Svezia, di origine francese, regnò con il nome di Carlo XIV. 

\Bernàlda Comune in provincia di Matera (12.037 ab., CAP 75012, TEL. 0835). Centro agricolo e industriale (prodotti alimentari e tessili) della valle del Basento. Nelle vicinanze si trovano i resti di Metaponto. Gli abitanti sono detti Bernaldesi

\Bernanos, Georges (Parigi 1888-1948) Scrittore. Tra le opere Sotto il sole di satana (1926), Diario di un curato di campagna (1936) e Dialoghi delle Carmelitane (postumo, 1952). 

\Bernard, Claude (Saint-Julien 1813-Parigi 1878) Fisiologo francese. Scoprì teorie basilari per la moderna fisiologia sperimentale e scrisse Introduzione allo studio della medicina sperimentale (1865). 

\Bernardin de Saint-Pierre, Jacques-Henri (Le Havre 1737-Éragny, Seine-et-Oise 1814) Romanziere. Tra le opere Paolo e Virginia (1787) e La capanna indiana (1790). 

\bernardìni Religiosi benedettini della riforma cisterciense. 

\Bernardìno da Féltre (Feltre 1439-Pavia 1494) Martino Tomitano, predicatore francescano italiano fatto beato. Istituì i monti di pietà, il primo dei quali fu quello che fondò a Mantova nel 1484. 

\Bernardìno da Sièna (Massa Marittima 1380-L'Aquila 1444) Santo francescano. Autore di vivaci prediche in volgare tenute a Firenze (1424-1425) e a Siena (1427), poi raccolte da anonimi fedeli. Descrisse con realismo e vivace capacità di analisi le tradizioni e i costumi della Toscana del suo tempo. Cercò di promuovere nelle sue orazioni il rinnovamento del suo ordine, anche se per alcuni aspetti poco conformi alla chiesa venne più volte accusato di eresia. 

\Bernàrdo d'Aòsta, o di Mentóne (Menton-Saint-Bernard 923-Novara 1081) Santo. Predicatore e arcidiacono della cattedrale di Aosta, è il patrono degli alpinisti. Fece restaurare l'ospizio del Gran San Bernardo e quello del Piccolo San Bernardo. 

\Bernàrdo di Chiaravàlle (Fontaines-lès-Dijon 1090 ca-Clairvaux 1153) Santo e dottore della chiesa (Doctor mellifluus), nel 1115 fondò l'abbazia di Chiaravalle, in francese Clairvaux, di cui fu il primo abate; diede l'avvio alla riforma cistercense dei benedettini. Fu l'anima del nuovo ordine, riconosciuto nel 1119. Avversò con ardore il razionalismo di Abelardo, difese l'ortodossia della chiesa dalle eresie e fu per questo definito il padre della dottrina cristiana. Dispose la regola dei templari. Tra le sue tante opere, Della considerazione, Gradi dell'umiltà e della superbia, Dell'amore divino e un Epistolario. La chiesa lo festeggia il 20 agosto. 

\Bernaréggio Comune in provincia di Milano (6.898 ab., CAP 20044, TEL. 039). 

\Bernàri, Càrlo (Napoli 1909-Roma 1992) Pseudonimo di Carlo Bernard. Romanziere. Tra le opere Tre operai (1934) e Era l'anno del sole quieto (1964). 

\Bernàte Ticìno Comune in provincia di Milano (2.758 ab., CAP 20010, TEL. 02). 

\Bernays, Paul (Londra 1888-Zurigo 1977) Matematico svizzero. Fu autore degli assiomi di una teoria degli insiemi.   +   In collaborazione con David Hilbert scrisse I fondamenti della matematica (1934-1939). 

\Bernèri, Camìllo (Lodi 1897-Barcellona 1937) Anarchico. Fece parte delle brigate internazionali che combatterono in Spagna durante al guerra civile. 

\bernésco, agg. Scherzoso, giocoso, alla maniera del Berni. ~ faceto. <> serio. 

\Bernési, Àlpi Sezione settentrionale delle Alpi Centrali in Svizzera. 

\Bernézzo Comune in provincia di Cuneo (2.554 ab., CAP 12010, TEL. 0171). 

\Bernhard, Thomas (Heerlen, Olanda 1931-Gmunden 1989) Romanziere austriaco. Tra le opere Perturbamento (1968) e La cantina (1976). 

\Bernhardt, Sarah (Parigi 1844-1923) Attrice francese, molto nota nell'Ottocento. Interpretò La signora delle camelie (di Dumas), Lorenzaccio (di Musset) e La città morta (di D'Annunzio). 

\Bèrni, Francésco (Lamporecchio in Val di Nievole, Pistoia, ca. 1497-Firenze 1535) Poeta. Tra le opere Capitoli (postumo, 1537). 

\Bernìna Imponente gruppo montuoso delle Alpi Retiche posto sul confine italo svizzero, tra la Valtellina e il cantone svizzero dei Grigioni. Situato nella valle dell'Inn, la vetta più elevata è rappresentata dal Pizzo Bernina (4.050 m). Vi si trovano note stazioni sciistiche: Pontresina e Saint Moritz. 
Passo del Bernina 
Passo montano delle Alpi Retiche in territorio svizzero (2.323 m), facente parte del gruppo montuoso del Bernina; è percorso dalla strada e dalla ferrovia Tirano-Saint-Moritz. 

\Bernini, Doménico Stéfano (Roma 1657-1723) Figlio di Gian Lorenzo, storico della religione. Tra le opere, Memorie historiche (1685), Historia di tutte le heresie (1711) e la biografia del padre Vita del Cavalier Gio. Lorenzo Bernini (1713). 

\Bernìni, Giàn Lorènzo (Napoli 1598-Roma 1680) Architetto, scultore e pittore, scenografo, costumista, commediografo, realizzò concretamente l'unione di tutte le arti, che costituiva uno degli ideali dell'uomo rinascimentale. Fu allievo del padre Pietro Bernini (Sesto Fiorentino, Firenze 1562-Roma 1629). Con il collega e rivale, Francesco Borromini, fu uno dei protagonisti principali del Seicento romano. La sua opera scultorea, contraddistinta dal ricco movimento e dall'uso delle forme scenografiche, che animano di dinamicità i soggetti classici raffigurati, rimane uno degli esempi più insigni del barocco e costituisce uno dei risultati più alti dell'arte italiana. Tra le sue opere di scultura romane si ricordano Enea e Anchise (opera realizzata insieme al padre Pietro), Ratto di Proserpina, David (1623) e Apollo e Dafne (1622-1624), il Ritratto del cardinale Scipione Borghese (1632) della galleria Borghese; la cattedra di San Pietro (in marmo, bronzo e stucco dorato, 1657-1666), l'Estasi di Santa Teresa in Santa Maria della Vittoria (Cappella Cornaro, 1644-1652), la fontana del Tritone (in piazza Barberini, 1640) e quella dei Fiumi (in piazza Navona, 1648-1651). Ugualmente notevoli sono le opere architettoniche. Debuttò come architetto ad appena ventisei anni, quando il nuovo papa, Urbano VIII Barberini, gli commissionò il Baldacchino di San Pietro (una specie di tabernacolo sostenuto da quattro colonne, posto sopra l'altare maggiore, con lo scopo di indicare visivamente la sottostante tomba del martire). Il difficile compito di non turbare lo spazio michelangiolesco viene risolto con una costruzione apparentemente mobile, alleggerendone le colonne mediante linee avvitate e l'uso di materiali compositi (bronzo con dorature, legno e marmo, 1624-1633). Nel 1642 ricevette da papa Urbano VIII l'incarico di realizzare il monumento funebre da collocare nell'abside di San Pietro (1642-1647). Anche in questo caso, il lontano richiamo delle tombe medicee viene elaborato dinamicamente, attraverso l'uso sapiente del marmo bianco e del bronzo. Con il pontificato di Alessandro VII Chigi, Bernini realizzò la Cattedra e il Colonnato di San Pietro (1657-1665), la Scala regia in Vaticano (1656-1667), la chiesa di Sant'Andrea al Quirinale (1658-1670), il palazzo Barberini (iniziato nel 1625 da C. Maderno con l'aiuto del Borromini, compiuto nel 1633) e il palazzo di Montecitorio (1650-1655). La fama lo portò anche a Parigi, dove eseguì ben tre progetti per il Louvre (1665). Delle opere architettoniche, quella più imponente (284 colonne, 88 pilastri e una corona con 162 statue di santi) e universalmente nota è il colonnato di San Pietro. L'artista è riuscito a trasfondere un fortissimo significato simbolico nella struttura a pianta ellittica che abbraccia idealmente tutta la cristianità. 

\bernòccolo, sm. 1 Protuberanza della testa, naturale o causata da un colpo. ~ bitorzolo. 2 Disposizione naturale. ~ inclinazione. 
 X   sm. 1 bump. 2 (fig.) bent, flair. 
 @   deriv. da nocca, con il prefisso ber-. 

\bernoccolùto, agg. Che ha bernoccoli. 

\Bernoulli Famiglia di matematici e scienziati proveniente da Anversa e stabilitasi in Svizzera, a Basilea, verso la fine del 1300. 
Jacques (o Jakob) 
(Basilea 1654-1705) Allievo di Liebniz, matematico, si dedicò al calcolo infinitesimale. Enunciò la legge dei grandi numeri.   +  
Jean 
(Basilea 1667-1748) Si occupò di chimica, medicina, astronomia e analisi matematica. Tra i suoi allievi ebbe Eulero e il marchese de L'Hospital. 
Daniel 
(Groninga 1700-Basilea 1782) Approfondì il calcolo delle probabilità; si interessò di fisica matematica analizzando il problema delle corde vibranti ed enunciando i principi della teoria cinetica dei gas. Dimostrò il teorema fondamentale per l'idrodinamica sulla conservazione dell'energia meccanica nel moto dei fluidi perfetti (1738), che prese il suo nome. 
Principio (o teorema) di Bernoulli 
Già formulato da Eulero e derivato dalla legge di conservazione dell'energia, dimostra che quando un fluido in movimento aumenta la propria velocità si verifica una diminuzione della sua pressione interna. Questo principio è di fondamentale importanza in aerodinamica, in quanto il suo enunciato può essere applicato anche a quei fluidi che, come l'acqua e l'aria, si muovono lungo una superficie (l'elica di un'imbarcazione o l'ala di un aereoplano). Il principio di Bernoulli trova applicazione pratica negli strumenti per la misurazione della velocità di un fluido, come il flussometro di Venturi. 

\Bernstein, Eduard (Berlino 1850-1932) Politico tedesco di ideologia socialdemocratica dal 1872; esponente della II Internazionale, revisionò il pensiero marxista (I presupposti del socialismo e i compiti della socialdemocrazia, 1899). 

\Bernstein, Leonard (Lawrence 1918-New York 1990) Compositore, direttore d'orchestra e pianista statunitense. Diresse la New York Philharmonic Orchestra dal 1956 al 1966. Compose numerosi lavori, tra cui si ricordano Trouble in Tahiti (opera in un atto, 1952), A quiet place (opera in un atto, 1983), West side story (commedia musicale, 1957), le sinfonie Jeremiah (1943) e The age of anxiety (1949). Inoltre, Kaddish (1963) e Chichester Psalms (1965) per coro e orchestra. 

\Bernutz, ascèsso di Infezione della parete addominale causata da agenti piogeni. 

\Beroso Sacerdote e astronomo caldeo, intorno al 280 a. C. scrisse in greco la storia di Babilonia fino all'epoca di Alessandro Magno. Tale narrazione fu molto importante perché, esponendo la cosmologia, introdusse nel mondo ellenico i primi rudimenti di concezione astrologica caldea. Beroso fondò sull'isola di Coo una scuola di astrologia. 

\Berounka Fiume (247 km) della Repubblica Ceca, nella Boemia. Si forma a Plzeñ e confluisce nella Moldava. 

\Bèrra Comune in provincia di Ferrara (6.611 ab., CAP 44033, TEL. 0532). 

\berrétta, sf. Copertura del capo, di varie fogge. 
Berretta da prete 
Pianta arbustacea della famiglia delle Calastracee i cui semi sono utilizzati per curare le malattie della pelle. ~ fusaggine. 

\berrettàio, sm. Chi fabbrica o vende berretti o berrette. 

\Berretti verdi, I Film di guerra, americano (1968). Regia di John Wayne e Ray Kellogg. Interpreti: John Wayne, David Janssen, Jim Hutton. Titolo originale: The Green Berets 

\berrétto, sm. Copricapo di varie forme, aderente al capo. ~ cappello. 
 X   sm. cap. 
 @   provenz. antico berret, dal lat. birrus mantello con cappuccio. 

\Berretto a sonagli, Il Dramma di L. Pirandello (1917). 

\Berruguete, Alonso (Paredes de Nava ca. 1486-Toledo 1561) Scultore spagnolo. Tra le opere Trasfigurazione (1543-1548, Toledo, Cattedrale). 

\Berruguete, Pedro (Paredes de Nava 1450/55-Avila ca. 1504) Pittore spagnolo. Tra le opere Federico da Montefeltro e suo figlio Guidobaldo (ca. 1477, Urbino, Galleria Nazionale delle Marche). 

\Berrùti, Lìvio (Torino 1939-) Atleta. Nel 1960 fu campione dei 200 metri piani in 20''5. 

\Berry Regione storica della Francia centrale, coincidente all'incirca con gli odierni dipartimenti dello Cher, di Loiret, Creuse e dell'Indre. Il territorio è prevalentemente collinoso, ricco di boschi, pascoli e vigneti. I centri più importanti sono Bourges e Châteauroux. Anticamente Bourges e i territori circostanti erano abitati dalla tribù dei bituriges cubi che, seppur difesi valorosamente da Vercingetorige, nel 52 a. C. furono sottomessi da Cesare. Durante la dominazione romana fu una delle più rigogliose regioni della Gallia. Fu contea indipendente durante il regno carolingio; nel 1360 divenne ducato e nel 1434 fu congiunta alla corona francese in modo definitivo. 

\Berry, Càrlo Ferdinando di Borbone duca di (Versailles 1778-Parigi 1820) Secondo figlio del duca di Artois (futuro Carlo X), fu tra i capi degli ultrarealisti dopo la Restaurazione. Fu ucciso da un rivoluzionario. 

\Berry, Charles Edward (Saint Louis 1926-) detto Chuck B. Cantante, chitarrista e autore statunitense di blues e rock (rock nero). Tra le opere Roll over Beethoven e Sweet little sixteen

\bersagliàre, v. tr. 1 Tirare a un bersaglio ripetutamente. 2 Prendere di mira ~ perseguitare. 
 X   v. tr. to shoot at. 

\bersaglièra, sf. Donna molto pronta e decisa. 

\bersaglière, sm. 1 Militare di una specialità della fanteria italiana. alla bersagliera, allo stesso modo dei bersaglieri. 2 Persona molto spavalda. ha modi di fare da bersagliere
 @   deriv. da bersaglio

\bersaglierésco, sm. 1 Tipico di bersagliere. 2 Deciso, impulsivo. ~ spavaldo. <> tentennante. 

\bersàglio, sm. 1 L'obiettivo da colpire. ~ meta. 2 Oggetto o persona che si vuole colpire. ~ vittima. 
 X   sm. target, mark. 
 @   franc. antico bersail, deriv. da berser colpire con l'arco. 

\Bersaglio di notte Film giallo, americano (1975). Regia di Arthur Penn. Interpreti: Gene Hackman, Susan Clark, Jennifer Warren. Titolo originale: Night Moves 

\Bersèzio, Vittòrio (Peveragno, Cuneo 1828-Torino 1900) Commediografo. Tra le opere Le miserie d'monsù Travet (1863). 

\bersò, sm. Pergolato. 

\Bersóne Comune in provincia di Trento (304 ab., CAP 38085, TEL. 0465). 

\Bèrta (?-Choish-au-Bac 783) Regina dei franchi, moglie di Pipino il Breve e madre di Carlo Magno, cantata nei poemi del ciclo carolingio, come Berta dai gran pie', romanzo del troviero Adenet le Roi (1275 ca.). Il soprannome dal gran piè deriva dal fatto che, si dice avesse un piede più grande dell'altro. 

\bèrta, sf. 1 Burla. 2 Macchina per conficcare pali. 
Denominazione di Uccelli della famiglia dei Procellaridi e dell'ordine dei Procellariformi. 
Berta maggiore 
Specie (Procellaria diomedea) di colore scuro, nidifica nelle coste rocciose del Mediterraneo e del Pacifico. Emette grida lamentose. 
Berta minore 
Specie (Procellaria puffinus) di colore scuro, nidifica nelle coste rocciose del Pacifico. Emette grida rauche. 

\Bèrta di Savòia (1051-1087) Dal 1066 moglie dell'imperatore Enrico IV. 

\Bertàni, Agostìno (Milano 1812-Roma 1886) Medico e politico. Nel 1842 fondò la Gazzetta medica; nel 1848 promosse le cinque giornate di Milano e in seguito ebbe parte nella spedizione dei Mille. Dal 1878, quale deputato, ispirò la politica del Partito radicale. 

\Bertarèlli, Achìlle (Milano 1863-Roma 1938) Bibliofilo. Collezionò stampe. 

\Bertàrio (?-Montecassino 883) Santo. Abate di Montecassino, riordinò e fortificò la città contro i saraceni, dai quali venne ucciso. 

\berteggiàre, v. tr. e intr. Canzonare, deridere, schernire. ~ beffeggiare. 

\Bertèlli, Luìgi (Firenze 1858-1920) Vero nome di Vamba. Narratore. Tra le opere Il giornalino di Giamburrasca (1920). 

\bertésca, sf. 1 Torre o altro riparo di legno nelle fortificazioni.   +   2 Impalcatura per pittori, muratori e similari. 

\Berthelot, Pierre-Eugène (Parigi 1827-1907) Chimico e fisico francese. Creò la termochimica. 

\Berthier, Louis-Alexandre (Versailles 1753-Bamberg 1815) Militare francese. Nella campagna d'Italia (1796-1797) fu capo di stato maggiore; divenne ministro della guerra dal 1800 al 1807 e con Napoleone fu maresciallo di Francia (1804). Nel 1814 si schierò con il Borbone. 

\Berthollet, Claude-Louis (Talloires, Annecy 1748-Arcueil 1822) Chimico francese. Si occupò del meccanismo delle reazioni chimiche tra sali, acidi e basi, studiò i decoloranti a base di ipocloriti, l'impiego delle tinture e dei clorati nella confezione degli esplosivi. Razionalizzò la nomenclatura chimica e scrisse vari saggi, come Ricerche sulle leggi delle affinità chimiche e Saggi di statistica chimica

\Bèrti, Giovànni Lorènzo (Serravezza 1696-Firenze 1766) Teologo. Fervente studioso della dottrina di Sant'Agostino, ne espose il pensiero nell'opera De theologicis disciplinis. Tra le altre opere, la Historia ecclesiastica seu dissertationes ecclesiasticae

\Bertìni, Francésca (Firenze 1892-Roma 1985) Diva del cinema italiano. Interpretò Assunta Spina (1915), Fedora (1916), La donna nuda (1918) e Novecento (1976). 

\Bertinòro Comune in provincia di Forlì (8.601 ab., CAP 47032, TEL. 0543). 

\Bertinòtti, Fàusto (Milano 1940-) Politico e sindacalista. Dopo lunga militanza nella CGIL, divenne segretario di Rifondazione comunista dal 1993. 

\Bertiòlo Comune in provincia di Udine (2.564 ab., CAP 33032, TEL. 0432). 

\Bèrto, Giusèppe (Mogliano Veneto, Treviso 1914-Roma 1978) Romanziere. Tra le opere Il cielo è rosso (1947) e Il male oscuro (1964). 

\Bertolàzzi, Càrlo (Rivolta d'Adda, Cremona 1870-Milano 1916) Commediografo. Tra le opere El nost Milan (1893) e La gibigianna (1898). 

\Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno Titolo sotto il quale si comprendono i racconti Le sottilissime astuzie di Bertoldo (1606) e Le piacevoli e ridicolose semplicità di Bertoldino (1608) di G. C. Croce e la Novella di Cacasenno, figlio del semplice Bertoldino (1620) di A. Banchieri. I due racconti di G. C. Croce (1550-1609), pur se abbastanza modesti da un punto di vista letterario, sono di grande interesse dal punto di vista storico e antropologico. Essi presentano il contrasto tra il mondo della corte longobarda di re Alboino e quello contadino che trova in Bertoldo il suo campione di astuzia; Bertoldino, che non è affatto astuto, ha la funzione di mettere maggiormente in luce le qualità di Bertoldo. La novella Cacasenno del musicista e scrittore A. Banchieri (1567-1634) è una continuazione dei racconti di G. C. Croce. 

\Bertolùcci, Attìlio (San Lazzaro, Parma 1911-Roma 2000) Poeta. Tra le opere Fuochi in novembre (1934) e Viaggio d'inverno (1971). 

\Bertolùcci, Bernàrdo (Parma 1941-) Regista cinematografico. Diresse La strategia del ragno (1970), Ultimo tango a Parigi (1972), Novecento I e II (1976), L'ultimo imperatore (1987, vincitore di nove Oscar nel 1988), Il tè nel deserto (1990), Piccolo Buddha (1993) e Io ballo da sola (1996). 

\Bertolùcci, Giusèppe (Parma 1943-) Regista cinematografico. Diresse Oggetti smarriti (1979), Tuttobenigni (1986) e Amori in corso (1989). 

\bertóne, sm. Bastimento da carico con tre alberi, vele quadre e cassero per gli alloggi a piani rientranti, utilizzato nei secc. XVI e XVII. 

\Bertonicìni, Màrio (Roma 1932-) Pianista e compositore italiano. Autore di opere corali e da camera sperimentali con le quali ha vinto dei primi premi di composizione, svolge anche un'intensa attività concertistica. 

\Bertònico Comune in provincia di Lodi (1.116 ab., CAP 20070, TEL. 0377). 

\bertovèllo => "bertuello" 

\Bertrand, Aloysius (Ceva, Cuneo 1807-Parigi 1841) Prosatore francese. Tra le opere Gaspard de la nuit (postumo, 1842). 

\Bertràndo dél Poggétto (Pouget 1280 ca.-Avignone 1352) Nipote del papa avignonese Giovanni XXII, prelato francese. Nel 1319 fu mandato in Italia per ricostruire lo stato pontificio; sottrasse Bologna ai Visconti (1327), sottomise la Romagna, ma si inimicò i guelfi, che lo vinsero a Ferrara (1333) e lo costrinsero a tornare ad Avignone. 

\bertùccia, sf. Scimmia catarrina (Macaca sylvana) appartenente alla famiglia dei Cercopitecidi e all'ordine dei Primati. Di statura media, ha il corpo coperto da una pelliccia folta ma non lunga, di colore grigio o bruno rossastro ed è totalmente priva di coda. Il maschio è poligamo. È diffusa nei paesi dell'Africa settentrionale e a Gibilterra, rappresentando l'unica scimmia che vive allo stato selvaggio in Europa. 

\bertuèllo, sm. 1 Specie di nassa con più ritrosi per la pesca di orate, saraghi e similari. 2 Rete a imbuto per la cattura di uccelli. 

\Bérulle, Pierre de (Cerilly 1575-Parigi 1629) Ecclesiastico e teologo francese. Fu cardinale dal 1627 e tra i principali artefici della rinascita religiosa in Francia. 

\berzamìno, sm. Tipo di uva da cui si producono vini da pasto. 

\Berzàno di San Piètro Comune in provincia di Asti (354 ab., CAP 14020, TEL. 011). Centro agricolo (uva) del Monferrato. 

\Berzàno di Tortóna Comune in provincia di Alessandria (143 ab., CAP 15050, TEL. 0131). 

\berzeliìte, sf. Arseniato di calcio, magnesio, sodio e manganese che presenta cristalli monometrici. 

\Berzelius, Jöns Jacob (Väversunda 1779-Stoccolma 1848) Barone e chimico svedese. Studiò all'università di Uppsala e insegnò a quella di Stoccolma nella facoltà di medicina e farmacia. Fu membro dell'Accademia delle Scienze di Svezia (1808), che presiedette a partire dal 1810. Scopritore di vari elementi, elaborò una teoria atomica. A lui si deve la suddivisione tra chimica organica e inorganica e la creazione della moderna notazione chimica con lettere e numeri. 

\Bèrzo Dèmo Comune in provincia di Brescia (1.867 ab., CAP 25040, TEL. 0364). 

\Bèrzo Inferióre Comune in provincia di Brescia (1.993 ab., CAP 25040, TEL. 0364). 

\Bèrzo San Férmo Comune in provincia di Bergamo (1.043 ab., CAP 24060, TEL. 035). 

\Berzolàri, Luìgi (Napoli 1863-Pavia 1949) Matematico italiano, insegnò algebra e geometria analitica e successivamente analisi algebrica infinitesimale all'università di Pavia. 

\bès, sm. Unità di misura proposta per il chilogrammo-massa. 

\Besàna in Briànza Comune in provincia di Milano (12.338 ab., CAP 20045, TEL. 0362). Centro industriale (prodotti alimentari, tessili e meccanici). Gli abitanti sono detti Besatesi

\Besançon Città della Francia (130.000 ab.), capoluogo del dipartimento del Doubs. È situata sulla riva sinistra del fiume Doubs in posizione strategica e commerciale molto importante; domina infatti il passaggio che, attraverso i Vosgi e il Giura, porta alla valle del Reno. È centro dell'industria dell'orologeria francese e sede universitaria. Fondata dai sequani con il nome di Vesontio, conquistata da Cesare (58 a. C.), passò poi ai burgundi e agli ungari e rientrò nel Regno dell'Alta Borgogna. Libero comune nel XIII sec., fu quindi occupata dalla Spagna; divenne capoluogo della Franca Contea e nel 1674 rientrò a far parte della Francia. Conserva le rovine di un teatro romano e palazzi del XVI e XVII sec. 

\Besàno Comune in provincia di Varese (2.154 ab., CAP 21050, TEL. 0332). 

\Besant, Annie (Londra 1847-Adyar, India 1933) Pensatrice e riformatrice inglese. Sposò nel 1867 Frank Besant, prete anglicano, dal quale si separò cinque anni dopo a causa di divergenze dottrinali. Si iscrisse alla National Secular Society e lottò insieme al giornalista Charles Bradlaugh rivendicando libertà di pensiero, controllo delle nascite e diritti delle donne. Divenne anche membro della Fabian Society di ispirazione socialista. Nel 1889 si convertì alla teosofia, movimento filosofico-religioso basato sulle intuizioni mistiche. Nel 1894 si recò in India, dove rimase per tutta la vita. A Benares fondò il Central Hindu College e svolse attività politica. Dal 1916, per molti anni fece propaganda per l'indipendenza dell'India. Viaggiò molto in Gran Bretagna e negli Stati Uniti insieme al figlio adottivo Juddu Krishnamurti, inizialmente presentato come il nuovo messia. Fu presidente della sezione inglese della Società teosofica dal 1907 fino alla morte. Lasciò numerosi scritti di teosofia. 

\Besàte Comune in provincia di Milano (1.507 ab., CAP 20080, TEL. 02). 

\besciamèlla, sf. Salsa francese. 
 X   sf. bechamel. 

\Besenèllo Comune in provincia di Trento (1.531 ab., CAP 38060, TEL. 0464). 

\Besenzóne Comune in provincia di Piacenza (1.047 ab., CAP 29010, TEL. 0523). 

\Beskidi Sistema montuoso dei Carpazi, al confine tra la repubblica Slovacca e la Polonia. 

\Besnàte Comune in provincia di Varese (4.645 ab., CAP 21010, TEL. 0331). 

\Besòzzi, Nìno (Milano 1901-1971) Attore italiano. Fece parte di numerose compagnie teatrali specializzandosi nelle parti comico-sentimentali. Esordì nel 1919 con un ruolo drammatico. 

\Besòzzo Comune in provincia di Varese (7.617 ab., CAP 21023, TEL. 0332). 

\Bessaràbia Regione storica dell'Europa centro orientale, oggi Moldavia, situata tra il mar Nero e i fiumi Prut, Dnestr e Danubio. La parte settentrionale è occupata da colline ricche di boschi; quella meridionale è costituita da steppe e paludi (Budjak). L'economia è prevalentemente agricola (cereali, frutta); diffusi l'allevamento bovino ed equino e la pesca. Importante l'estrazione e la lavorazione del sale. Il centro principale è Chisinau. 

\Bessel, Friedrich Wilhelm (Minden, Westfalia 1748-Königsberg 1846) Fisico e matematico tedesco. Si dedicò attivamente all'astronomia, facendo costruire l'osservatorio di Königsberg, da lui stesso diretto a partire dal 1812. Calcolò per primo la distanza di una stella (61 Cygni) e l'orbita della cometa di Halley (1838). In una delle sue molteplici osservazioni (ne raccolse 75.000 in un catalogo stellare) giunse a ipotizzare la presenza di un compagno per Sirio. Si occupò di un'importante classe di funzioni (dette appunto funzioni di Bessel: cerca nel libro di D.Benson qui   +  ). La sua Opera Omnia fu pubblicata postuma a Lipsia (1875). 

\Bessel, malattìa di Malformazione congenita dell'arto superiore (malattia di Bessel-Hagen). 

\Bessemer, Henry (Charlton 1813-Londra 1898) Inventore inglese. Creò un convertitore per la produzione di acciaio. 

\Bèsso, Màrco (Trieste 1843-Milano 1920) Uomo d'affari e letterato. Direttore e amministratore delle Assicurazioni Generali di Venezia, accanto alle opere di carattere finanziario pubblicò numerosi saggi letterari come, per esempio, La fortuna di Dante fuori d'Italia (1912). 

\Besson, Benno (Yverdon 1922-Berlino 2006) Regista teatrale svizzero. Collaborò con B. Brecht e fu autore di importanti messinscene shakespeariane. 

\Besson, Luc (1959-) Regista cinematografico francese. Diresse Subway (1985), Nikita (1990), Léon (1995) e Il quinto elemento (1997). 

\Bessùde Comune in provincia di Sassari (509 ab., CAP 07040, TEL. 079). 

\bestémmia, sf. Espressione ingiuriosa contro Dio. 
 X   sf. 1 curse. 2 (rel.) blasphemy. 
 @   lat. blasphemia, dal greco blasphemìa. 

\bestemmiàre, v. tr. 1 Pronunciare bestemmie. ~ sproloquiare. 2 Imprecare. ~ maledire. 
 X   v. tr. to curse, to blasphemy, to swear. 
 @   lat. blasphemare, dal greco blasphemèin. 

\bestemmiatóre, sm. Chi bestemmia abitualmente. ~ blasfemo. 

\béstia, sf. 1 Ogni animale, in quanto privo di coscienza. ~ animale. bestie da macello, animali allevati per essere successivamente macellati e produrre carni per alimentazione; lavorare come una bestia, faticare molto. 2 Persona ignorante. ~ bruto. 3 Brutalità. 4 Cosa spiacevole. la fame è una brutta bestia
 X   sf. 1 beast, animal. 2 (fig., mandare in bestia) to fly into a rage. 
 @   lat. bestia

\Bestia umana, La Romanzo di É. Zola contenuto nel ciclo I Rougon-Macquart (1890). 
Bestia umana, La 
Film drammatico, americano (1954). Regia di Fritz Lang. Interpreti: Glenn Ford, Gloria Grahame, Broderick Crawford. Titolo originale: The Human Desire 

\bestiàle, agg. 1 Degno di una bestia e non di un uomo. 2 Disumano. ~ brutale. <> mite. 3 Intensissimo. ~ sensazionale. 
 X   agg. 1 beastly. 2 animal. 

\bestialità, sf. Atto, parola di persona ignorante. ~ crudeltà. <> umanità. 

\bestiàme, sm. L'insieme degli animali domestici. 
 X   sm. 1 livestock. 2 (bovino) cattle (richiede il verbo al plurale). 
 @   deriv. da bestia. 

\bestiàrio, sm. 1 Nell'antica Roma, chi aveva cura delle fiere o combatteva con le fiere nel circo. 2 Chi custodisce bestie feroci. 

\Bestiario Racconto di J. Cort´zar (1951). 

\Bestie Romanzo di F. Tozzi (1917). 

\bestinàra, sf. Rete da posta per la pesca dei pesci grossi, verticale e tramagliata. 

\bestìno, agg. e sm. 1 Di odore di animale selvatico. 2 Di odore di pesce non fresco. 3 Di pesce non pregiato. 

\best-seller, loc. sost. m. invar. Libro, disco e simili di cui si vende un gran numero di copie. 

\bèta, sm. o sf. invar. 1 Nome della seconda lettera dell'alfabeto greco. 2 Particelle beta, in fisica sono gli elettroni emessi da corpi radioattivi. 

\Beta Centauri Stella appartenente alla costellazione del Centauro, all'undicesimo posto in tutto il cielo per luminosità; ha una magnitudine apparente 0,7, magnitudine assoluta-4 e dista 280 anni luce. 

\Beta Crucis Stella della costellazione della Croce del Sud, tra le meno luminose, avendo magnitudine apparente 1,3 e assoluta-4; dista 375 anni luce. 

\betabloccànte, agg. e sm. Farmaco efficace nel diminuire l'attività dei recettori beta del sistema vegetativo simpatico. I betabloccanti sono usati nel trattamento dell'ipertensione, dell'asma e di alcune malattie cardiache. 

\beta-lattamìne Gruppo di antibiotici, comprendente penicilline, cefalosporine e antibiotici monolattici, caratterizzati dalla presenza di un nucleo betalattamico. 

\beta-lipotropìna, sf. Polipeptide sintetizzato dalle cellule dell'adenoipofisi che stimola l'utilizzo dei lipidi come fonte di energia. 

\Betancourt, Ròmulo (Miranda 1908-New York 1981) Politico venezuelano. Tra i fondatori del Partito di azione democratica (1941), fu a capo della giunta provvisoria dal 1945 al 1948. Fu quindi eletto presidente della repubblica e rimase in carica dal 1959 al 1964. 

\beta-ossidazióne, sf. Principale mezzo di degradazione dei grassi che si fonda sulla rimozione sequenziale di unità bicarboniose. 

\betasincrotróne, sm. Acceleratore di particelle formato da un sincrotrone in cui vengono introdotti elettroni previamente accelerati da un campo magnetico alternato. 

\beta-stimolànti Sostanze chimiche stimolanti dei recettori beta-1 e beta-2 simpatici, utilizzate nella terapia dell'asma bronchiale e per ritardare i parti prematuri. 

\betaterapìa, sf. Terapia radiante che utilizza particelle beta nella cura delle forme tumorali. 

\betatróne, sm. Termine derivante da beta e da ciclotrone, indica un apparecchio utilizzato come sorgente di raggi X, in grado di accelerare elettroni mediante induzione elettromagnetica allo scopo di generare radiazioni molto penetranti. Fu inventato da D. W. Kerst nel 1941 e trova impiego nella fisica teorica e nelle cure in oncologia. 

\bètel, sm. Bolo da masticare costituito da noce di areca, calce viva, aromi avvolti in una foglia di betel, usato nel mondo indo-malese. 

\Betelgeuse Stella facente parte della costellazione di Orione, segue Beta Centauri come luminosità, collocandosi al dodicesimo posto di tutto il cielo; ha una magnitudine apparente 0,7 e una magnitudine assoluta-5; si trova a 650 anni luce e appartiene alla classe delle giganti rosse. 

\betharramìti Altra denominazione dei preti del Sacro Cuore di Gesù di Béthrram, una congregazione religiosa, fondata da Michele Garicoïts a Bétharram nel 1832, che ha come scopo l'opera missionaria e l'educazione cristiana della gioventù. 

\Bethe, Hans Albrecht (Strasburgo 1906) Fisico americano, ma di origine tedesca, dedicò i suoi studi all'osservazione dell'interazione tra la materia e i raggi b. La scoperta della produzione di energia nelle stelle gli valse il premio Nobel nel 1967. 

\Bethmann-Hollweg, Theobald von (Hohenfinow 1856-1921) Politico tedesco. Cancelliere del Reich dal 1909 al 1917, fu sostenitore dei circoli imperialistici che condussero la Germania verso la prima guerra mondiale. Fu autore della famosa esclamazione secondo la quale i trattati sono pezzi di carta

\bethylus, sm. invar. Genere di Insetti Imenotteri apocriti della famiglia dei Betilidi che parassitano larve di altri Insetti, soprattutto farfalle. 

\Betìa, La Commedia in 5 atti, in dialetto padovano, di Ruzante (1524-1525). Due amici contadini, Zilio e Nale, si sono entrambi invaghiti della giovane Betìa. Tra l'altro, Nale ha già una moglie, Tamia. Dopo varie vicende ed equivoci, la commedia si conclude con un accordo nel quale le due coppie decidono di avere comunanza di tutto, compresi mogli e mariti. L'opera è ambientata in campagna e celebra la vitale sensualità dei contadini in contrapposizione ai modelli amorosi platonici, che andavano di moda a quel tempo. 

\Bètica Cordigliera della Penisola Iberica, tra lo stretto di Gibilterra e il canale Nao. Vetta più elevata il monte Mulhacén (3.478 m). 

\Betlèmme Città della Giordania (25.000 ab.) situata sui monti della Giudea. Sede di pellegrinaggi, come luogo santo della nascita di Gesù, è anche centro agricolo e di artigianato. Fu al centro di molte crociate, conquistata definitivamente dai musulmani nel 1187. Dal 1967 è controllata dagli israeliani. 

\betòn, sm. Calcestruzzo. 

\betònica => "bettonica" 

\betonièra, sf. Macchina rotante utilizzata per impastare calcestruzzo e simili. ~ impastatrice. 
 @   franc. bétonnière, deriv. da béton. 
 X   sf. concrete mixer. 

\Betsiboka Il maggior fiume (520 km) del Madagascar. 

\bétta, sf. Piccola nave ausiliaria, per trasporto. 

\Bèttega, Robèrto (Torino 1950-) Calciatore italiano, ha giocato come ala sinistra e poi come centravanti. Giocatore della Juventus, ha partecipato alla conquista di sette campionati italiani, due coppe Italia e una coppa UEFA. 

\Bettelheim, Bruno (Vienna 1903-New York 1990) Psicologo austriaco. Tra le opere Il prezzo della vita (1960) e La fortezza vuota (1967). 

\Bétti, Làura (Casalecchio di Reno 1927 -Roma 2004) Attrice e cantante di cabaret. Interpretò Teorema (1968), Novecento (1976) e Il gabbiano (1977). 

\Bétti, Ùgo (Camerino, Macerata 1892-Roma 1953) Drammaturgo. Tra le opere Frana allo scalo nord (1936) e Corruzione al Palazzo di Giustizia (1949). 

\Bettinèlli, Savèrio (Mantova 1718-1808) Critico letterario. Tra le opere Lettere virgiliane (1758) e Lettere inglesi (1766). 

\Bèttiza, Ènzo (Spalato 1927-) Giornalista e scrittore. Collaboratore di vari giornali, tra i quali Il Corriere della Sera di Milano, fondò il Giornale nuovo insieme a I. Montanelli. Tra le opere, La nuova cultura tedesca (saggio, 1965), Il comunismo europeo (saggio, 1978) e L'anno della Tigre. Viaggio nella Cina di Deng (saggio, 1987). 

\béttola, sf. Osteria di infimo ordine. ~ taverna. 
 X   sf. dive. 

\Bèttola Comune in provincia di Piacenza (3.452 ab., CAP 29021, TEL. 0523). 

\bettolière, sm. Chi gestisce una bettola. ~ oste, taverniere. 

\bettolìna, sf. Grossa chiatta per trasporto di materiali e di merci. 

\bettolìno, sm. 1 Diminutivo di bettola. 2 Spaccio di bevande e cibi nelle stazioni, caserme, carceri. 

\Bettóna Comune in provincia di Perugia (3.535 ab., CAP 06084, TEL. 075). 

\bettònica, sf. Pianta erbacea medicinale delle Labiate. 

\Betulàcee Famiglia di piante arboree o arbustacee dell'ordine delle Fagali, comprendente un centinaio di specie tra cui la betulla, il carpino e il nocciolo. Si trovano nelle zone temperate dell'emisfero boreale. 

\betùlla, sf. Angiosperma (Betula) della famiglia delle Betulacee e dell'ordine delle Fagali, tipica delle zone climatiche temperate e artiche dell'emisfero boreale. Le betulle sono suddivise in sei generi, che comprendono circa 150 specie. Il legno del genere tipico Betula è utilizzato nella fabbricazione di mobili e di pavimentazioni. La corteccia della Betula papyrifera veniva utilizzata dagli indiani d'America per la costruzione di canoe. Dalla linfa fermentata della Betula verrucosa si ricava la cosiddetta birra di betulla, diffusa nelle regioni nordiche. La Betula pendula (o betulla bianca), molto diffusa in Europa, è usata soprattutto quale ornamento. 
 X   sf. birch. 

\Bèura-Cardézza Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (91.351 ab., CAP 28040, TEL. 0324). Località della val d'Ossola, nella quale si trovano cave di beola. 

\Beuren, cardiopatìa di Malformazione cardiaca congenita caratterizzata da anomalia dell'aorta. 

\Beust, Friedrich Ferdinand von (Dresda 1809-Altenberg 1886) Politico tedesco. Dal 1867 al 1871 fu presidente del consiglio dell'impero asburgico e realizzò l'Ausgleich (1967). 

\bèuta, sf. Recipiente conico di vetro resistente al calore, usato per analisi chimiche. 

\Beuys, Joseph (Krefeld 1921-Düsseldorf 1986) Pittore tedesco. Tra le opere Infiltrazione omogenea (Parigi, Musée National d'Art Moderne). 

\BeV Sigla di Billion electron Volts (unità di misura di energia di particelle). 

\béva, sf. 1 Momento in cui il vino è pronto per essere bevuto. 2 Bevanda di gusto non gradevole. 

\Bevàgna Comune in provincia di Perugia (4.614 ab., CAP 06031, TEL. 0742). 

\bevalac, sm. invar. L'acceleratore per ioni pesanti dell'università di Berkeley, ottenuto modificando il vecchio bevatrone. 

\Bevan, Aneurin (Tredegar 1897-Chesham 1960) Politico britannico. Di ideologia laburista, fu ministro della sanità nel governo Attlee (1945). Emanò l'Health Act nel 1948, che garantiva l'assistenza medica gratuita generalizzata. 

\bevànda, sf. Ogni liquido che si beve. ~ bibita. 
 X   sf. beverage, drink. 
 @   da bevere bere. 

\bevànte, sm. Parte del bicchiere dove si appoggiano le labbra per bere. 

\bevatróne, sm. Il protosincrotrone del Radiation Laboratory dell'università di Berkeley in California dal quale si è ottenuto, attraverso alcune modifiche, il bevalac. 

\beveràggio, sm. Beverone. ~ intruglio. 

\beveréccio, agg. (pl. m.-ci) 1 Che si beve volentieri. ~ gradevole. 2 Che s'imbeve con facilità. 

\Beveridge, William Henry (Rangpur 1879-Oxford 1963) Economista inglese. Fu autore dell'omonimo piano, dal titolo Assicurazioni sociali e servizi connessi (1942). Ispirò il sistema di sicurezza sociale britannico. 

\beverìno, sm. Abbeveratoio nelle gabbie degli uccelli. ~ beriolo. 

\Beverìno Comune in provincia di La Spezia (2.174 ab., CAP 19020, TEL. 0187). 

\Beverly Hills Città degli Stati Uniti (32.382 ab.), situata in California alla periferia di Los Angeles. Ospita le ville di numerosi attori cinematografici. 

\Beverly Hills Cop (Un piedipiatti a Beverly Hills) Film poliziesco, americano (1984). Regia di Martin Brest. Interpreti: Eddie Murphy, Judge Reinhold, John Ashton. Titolo originale: Beverly Hills Cop 

\Beverly Hills Cop II (Un piedipiatti a Beverly Hills II) Film poliziesco, americano (1987). Regia di Tony Scott. Interpreti: Eddie Murphy, Judge Reinhold, Brigitte Nielsen. Titolo originale: Beverly Hills Cop II 

\Beverly Hills Cop III Film commedia, americano (1994). Regia di John Landis. Interpreti Eddie Marphy, Judge Reinhold, Hector Elizondo. Titolo originale: Beverly Hills Cop III 

\beveróne, sm. 1 Bevanda per le bestie, composta di acqua e farina o crusca. 2 Bevanda abbondante e insipida o disgustosa; bevanda medicamentosa. ~ pozione. 

\bevìbile, agg. Potabile, buono a bersi. 

\bevicchiàre, v. intr. Bere poco e adagio, a più riprese. 

\Bevilàcqua Comune in provincia di Verona (1.583 ab., CAP 37040, TEL. 0442). 

\Bevilàcqua, Albèrto (Parma 1934-) Romanziere e poeta. Tra le opere di narrativa La califfa (1964), Questa specie d'amore (1966), L'occhio del gatto (1968), Il viaggio misterioso (1972), Il curioso delle donne (1983), La donna delle meraviglie (1984), Il gioco delle passioni (1989), I sensi incantati (1991). Tra le opere di poesia, L'amicizia perdura (1961), L'indignazione (1973), La crudeltà (1976), Immagine e somiglianza (1982), Vita mia (1985), Il corpo desiderato (1988). Ha svolto anche l'attività di regista cinematografico, curando la riduzione dei suoi romanzi La califfa e Questa specie d'amore per il cinema. 

\Bevin, Ernest (Winsford 1881-Londra 1951) Politico britannico. Di ideologia laburista, fondò la British Transport and General Workers' Union (1922), considerato il maggior sindacato del mondo. Fu ministro del lavoro dal 1941 al 1945 e ministro degli esteri dal 1945 al 1951. 

\bevitóre, sm. Chi o che beve e specialmente bevande alcoliche. ~ beone. <> astemio. 
 X   sm. drinker. 

\Bevitore del vino di palma, Il Opera di narrativa di A. Tutuola (1952). 

\bevùta, sf. 1 L'atto del bere. 2 Bicchierata, rinfresco. 3 Nel gioco del biliardo, perdere punti a favore dell'avversario a causa di un tiro sbagliato. 
 X   sf. drink. 

\Bexley Città (216.000 ab.) della Gran Bretagna, nella contea di Londra. 

\bèy, sm. invar. Dignità politica e amministrativa nell'impero ottomano. 

\Bey daglari Gruppo montuoso della Turchia, nell'Anatolia sudoccidentale. 

\Beza, Teodoro (Vézelay 1519-Ginevra 1605) Thèodore de Bèze, riformatore francese. Impose all'Accademia di Ginevra l'ortodossia calvinista, succedendo a Calvino nella direzione della stessa. Scrisse Vita di Calvino (1564-1565). 

\Béziers Città (71.000 ab.) della Francia, nel dipartimento di Hérault. 

\bezoàr, sm. Termine medico che designa materiali inghiottiti che stazionano nello stomaco senza poter transitare negli organi successivi. 

\Bezold, mastoidìte di Infiammazione purulenta della mastoide. 

\Bezzécca Comune in provincia di Trento (546 ab., CAP 38060, TEL. 0464). 

\bezzicàre, v. tr. 1 Beccare in modo rapido con piccoli colpi ravvicinati. 2 Punzecchiare a parole. ~ molestare. 

\bezzicatùra, sf. 1 Il bezzicare. 2 Segno o ferita prodotta dall'azione del bezzicare. 3 Parola che ferisce. 

\bézzo, sm. 1 Antica moneta veneziana da mezzo soldo. 2 Soldi, quattrini. 

\BF Sigla di Bassa Frequenza. 

\Bhagalpur Città (225.000 ab.) dell'India, nello stato di Bihar. 

\Bhagavad Gita Poema di anonimo contenuto nell'opera Mahabharata (ca. IV sec. a. C.). 

\bhakti, sf. invar. Dottrina religiosa dell'India nordorientale che si basa sull'adorazione di una divinità, il bhadavat, da parte del credente, o bhakta

\bhakti-sutra Denominazione di raccolte di aforismi sull'adorazione del Divino, attribuite, tra gli altri, a Sandilya e a Narada. 

\Bhandara Città (56.000 ab.) dell'India, nello stato di Maharashtra, capoluogo del distretto omonimo. 

\Bhatpara Città (160.000 ab.) dell'India, nello stato del Bengala Occidentale. 

\Bhaunagar Città (400.600 ab.) dell'India, nello stato del Gujarat. 

\bhiksu, sm. invar. Monaco buddista. 
 @   voce sanscrita che significa "mendicante". 

\Bhima Fiume (725 km) dell'India, nel Deccan. Nasce dai Ghati occidentali e confluisce nel Krishna. 

\Bhojpur Distretto (1.995.000 ab.) dell'India, nello stato di Bihar. Capoluogo Arrah. 

\Bhopal Città (1.064.000 ab.) dell'India, capitale dello stato di Madhya Pradesh. 

\Bhubaneswar Città (412.000 ab.) dell'India, capitale dello stato di Orissa. 

\Bhumipol, Adulyadet (Cambridge 1927-) Succedette al fratello Ananda Mahidol come re di Thailandia, con il nome di Rama IX, dal 1946. 

\Bhutan Monarchia dell'Asia, confina a sud con l'India e a nord con la Cina (Tibet). 
Il territorio, esclusivamente montano, è occupato dalla catena dell'Himalaya e si innalza da sud verso nord, passando da una zona collinare ricchissima di vegetazione a una zona di alta montagna le cui vette superano i 7.000 m. 
La popolazione è di origine tibetana con presenze nepalesi. 
Due sono le capitali: quella estiva Thimphu (20.000 ab.) e quella invernale Punakha. La struttura sociale del paese è molto arretrata (vige ancora il feudalesimo e i centri più importanti sono punti focali di culto piuttosto che di vita amministrativa). Le attività economiche sono pertanto orientate all'autosostentamento e si basano sull'agricoltura, la pastorizia e lo sfruttamento delle foreste. L'allevamento riguarda yak, ovini e caprini. Le risorse idroelettriche costituiscono l'unica alternativa attuale all'agricoltura. 
Il commercio è quasi esclusivamente con l'India; il turismo è attivo, ma è ostacolato da un'insufficiente rete di comunicazioni. 
Vassallo dell'India nel 1865, sottoposto a un semiprotettorato britannico (1910) e quindi indiano (1949), è indipendente dal 1971. 
Abitanti-1.630.000 
Superficie-47.000 km2 
Densità-34,7 ab./km2 
Capitale-Estiva Thimphu e invernale Punakha 
Governo-Monarchia costituzionale 
Moneta-Ngultrum 
Lingua-Dzongkha 
Religione-Buddhista (mahayana), induista 

\Bhutto, Zulfikar Alì (Larkana 1928-Rawalpindi 1979) Politico pakistano, fondò nel 1967 il Partito del popolo pakistano (PPP), che divenne nel 1970 il più importante del Pakistan occidentale. Accusato di condurre una politica dittatoriale, nel 1968 venne arrestato per un breve periodo. Nel 1971, dopo la secessione del Bangladesh e la guerra con l'India, fu eletto presidente della repubblica e nel 1973 primo ministro; venne deposto nel 1977 con un colpo di stato militare effettuato dal generale Zia-ul-Haq e, accusato di aver ordinato l'assassinio di un avversario politico, fu condannato e giustiziato nel 1979. La figlia Benazir (Karachi 1953), dopo l'uccisione del padre, si dedicò alla vita politica e quindi venne eletta primo ministro il 1° dicembre 1988. Si dimise il 6 agosto 1990. Guidò il Partito del popolo pakistano (PPP) che nell'ottobre del 1993 vinse le elezioni politiche. 

  indice     >>>