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\Coo Isola della Grecia (17.000 ab., 290 km2) nel mar Egeo, al largo delle coste dell'Anatolia. Fa parte del Dodecaneso. Il territorio è prevalentemente montuoso. Le risorse economiche sono l'agricoltura (olive, uva, frutta), la pastorizia, la pesca e il turismo. Nell'antichità conobbe le civiltà micenea e persiana, per poi essere contesa da Atene e Sparta nella guerra del Peloponneso. Divenne romana e in seguito bizantina, nel 1315 passò ai cavalieri di San Giovanni. Conquistata dai turchi nel 1522, passò all'Italia nel 1912. Al termine della seconda guerra mondiale, fu restituita alla Grecia. 

\coobbligàto, sm. Chi è tenuto insieme con altri all'adempimento di un'obbligazione. 

\Cook (arcipelago) Arcipelago dell'oceano Pacifico centrale situato nella Polinesia a nord-est della Nuova Zelanda di cui fu una diretta dipendenza dal 1901 al 1965 e a cui ora è associata, ma con pieno autogoverno interno. 
Si estende per 240 km2 e ha una popolazione di 18.000 abitanti. 
A nord troviamo il gruppo delle Northern Cook Islands che comprende le isole Penrhyn (o Tongareva) Manihiki, Puka Puka, Rakahanga e altre; a sud il gruppo delle Southern Cook Islands, più esteso e più densamente abitato, comprende le isole Rarotonga, Aitutaki, Mangaia e numerose altre isole e isolotti. 
Vi si producono agrumi, ananas, noci di cocco e banane. 
Rilevante la pesca e l'artigianato della madreperla. 
Attivo anche il turismo. 

\Cook (Nuova Zelanda) Stretto marittimo della Nuova Zelanda, tra l'isola del Nord e l'isola del Sud. 
Cook 
Vetta (3.764 m) più elevata della Nuova Zelanda, nell'isola del Sud. 

\Cook (USA) Stretto degli USA, nella costa meridionale dell'Alaska. 

\Cook, James (Marton 1728-Hawaii 1779) Navigatore ed esploratore inglese. Condusse tre fondamentali spedizioni scientifiche nell'oceano Pacifico, esplorò la Polinesia e scoprì lo stretto e le isole che presero il suo nome. I suoi rilevamenti cartografici furono molto importanti per la marina inglese. Esplorò le isole Hawaii dove fu ucciso dagli indigeni. 

\Cookstown Città della costa australiana nordorientale, sulla sponda del mar dei Coralli, alla base della penisola di Capo York. 

\cool jazz, loc. sost. m. invar. Moderna forma di jazz, più ricercata da punto di vista armonico. 

\Cooley, Thomas Benton (Ann Arbor 1871-1945) Medico statunitense. Scoprì una grave forma di anemia ereditaria ( →  talassemia). 

\Coolidge, Calvin (Plymouth, Vermont 1872-Northampton, Massachusetts 1933) Politico statunitense. Di ideologia repubblicana, fu dapprima senatore e governatore del Massachusetts, quindi fu il trentesimo presidente degli USA nel 1923, in seguito alla morte del presidente in carica Harding. Il suo mandato fu rinnovato e rimase in carica fino al 1929. 

\Coolidge, William (Hudson 1873-Schenectady 1975) Fisico statunitense. Nel 1912 inventò particolari tubi in grado di produrre raggi X. 

\coolie, sm. invar. Indigeno al quale vengono affidati i lavori più umili, solitamente in Indocina e Estremo Oriente. 

\coonestàre, v. tr. Fare apparire volutamente onesto ciò che in realtà non è tale. 

\COOP Sigla di Cooperativa. 

\Cooper, Gary (Helena 1901-Brentwood 1961) Attore cinematografico statunitense. Impersonò, prevalentemente nel genere western, la figura dell'eroe americano idealista e onesto. Premio Oscar come migliore attore nel 1941 con Il sergente York e nel 1952 con il celebre Mezzogiorno di fuoco. Altri film famosi sono Marocco (1930), Addio alle armi (1932), I lancieri del Bengala (1935), Per chi suona la campana (1943), Tamburi lontani (1951), Vera Cruz (1954), Il dubbio (1961). Ottenne l'Oscar alla carriera nel 1961. 

\Cooper, James Fenimore (Burlington 1789-Cooperstown 1851) Scrittore, romanziere statunitense. I suoi racconti illustrano la vita dei pionieri e degli indiani delle praterie. Le opere principali sono I pionieri, L'ultimo dei Mohicani, La prateria, Il cercatore di piste. Scrisse anche romanzi storici e di avventure marinare. 

\Cooper, Leon (New York 1930-) Fisico statunitense. Si occupò soprattutto di superconduttività, e nel 1972 insieme a J. Bardeen e J. R. Schrieffer, fu insignito del premio Nobel. 

\cooperàre, v. intr. Operare insieme con altri. ~ collaborare. 
 X   v. intr. to cooperate in. 
 @   lat. tardo cooperari, comp. da cum con + operari lavorare. 

\cooperatìva, sf. Società formata da almeno nove persone che persegue fini non lucrativi, il cui scopo è quello di fornire beni o servizi ai soci a condizioni migliori di quelle offerte dal libero mercato. Al suo interno vige il principio democratico del voto assembleare dei soci, anche se questi ultimi non partecipano alla distribuzione degli utili. ~ associazione, consorzio. 
 X   sf. cooperative. 
Cooperativismo 
Movimento che promuove la cooperativa come strumento per sottrarsi ai problemi del libero mercato. Nato in Gran Bretagna nella prima metà dell'Ottocento, in Italia si diffuse nel XIX sec., sfociando nel 1886 nella costituzione della Lega nazionale delle cooperative. 

\cooperativìsmo, sm. Movimento favorevole alla diffusione delle cooperative. 

\cooperativìstico, agg. (pl.-ci) Del cooperativismo o delle cooperative. 

\cooperatìvo, agg. Che è fondato sulla cooperazione. 

\cooperatóre, agg. e sm. (f.-trìce) 1 Chi coopera. 2 Chi è socio di una cooperativa. 

\cooperazióne, sf. 1 Atto, effetto del cooperare. 2 L'insieme delle attività cooperative. 
 X   sf. cooperation. 
 @   lat. tardo cooperatio,-onis. 

\cooptàre, v. tr. Chiamare qualcuno a far parte di un collegio. 

\cooptazióne, sf. Atto, effetto del cooptare. 

\coordinaménto, sm. Collegamento, disposizione ordinata e funzionale. 

\coordinàre, v. tr. 1 Raccogliere, ordinare più cose a un fine determinato. ~ organizzare, dirigere. coordinare un lavoro affinch giunga a buon fine; coordinare le idee prima dell'esposizione. 2 Collegare fra loro due proposizioni dello stesso tipo, collocandole sullo stesso piano. 
 X   v. tr. to coordinate. 
 @   lat. coordinare, comp. da co-+ deriv. da ordo,-inis ordine 

\coordinàta, sf. 1 Ognuno dei numeri che permettono di individuare la posizione di un punto rispetto a un sistema di riferimento, in una retta, in un piano, o nello spazio. 2 Ciascuno dei numeri che permettono di individuare un punto sulla superficie terrestre.   +  
 X   sf. coordinate.
Coordinate astronomiche  (astronomical coordinates)
Coppia di numeri che indicano la misura degli angoli (in gradi sessagesimali o in ore, minuti, secondi) indispensabili per l'identificazione della posizione di un astro sulla sfera celeste. Le coordinate sono raggruppate in vari sistemi, differenti per il piano di riferimento adottato e per l'asse polare corrispondente; si tratta di sistemi equatoriali, eclittici, galattici, azimutali e orari. 
Coordinate cartesiane  (Cartesian coordinates)
Ogni punto P del piano è indicato da una coppia ordinata di numeri reali (ascissa e ordinata), che rappresentano rispettivamente la misura della proiezione del segmento OP sull'asse delle x e delle y (fissata in O l'origine degli assi). 
Coordinate geografiche  (geographic coordinates)
Coordinate usate per stabilire dove si trova un punto sulla superficie terrestre. Vengono rappresentate dalla latitudine e dalla longitudine, i cui elementi di riferimento sono i meridiani e i paralleli. La latitudine è la distanza angolare di un punto dall'Equatore; la longitudine la distanza angolare del punto da un meridiano fondamentale (Greenwich). 
Coordinate polari  (polar coordinates)
Ciascuno dei due valori relativi a un sistema di riferimento nel piano in cui viene fissata un'origine O (polo) di una semiretta orientata r (asse polare) e opportune unità di misura lineari e angolari, per stabilire la posizione di un punto P nel piano; il primo è detto raggio vettore e indica la distanza di P da O; il secondo, chiamato anomalia, è l'angolo formato da OP e dall'asse polare. 
Sistema azimutale  (celestial coordinate system)
Sistema di coordinate che prende come punto di riferimento la direzione della verticale e la giacitura del piano dell'orizzonte; le distanze azimutali sono l'altezza, la distanza zenitale e l'azimut. Tale sistema viene utilizzato negli studi di astronomia e cronometria, impiegando strumenti con montatura azimutale. 
Sistema dell'eclittica  (ecliptic coordinate system)
Sistema, utilizzato nello studio dei pianeti, che fa riferimento alla direzione dell'asse e alla giacitura del piano dell'eclittica; le sue coordinate sono la longitudine e la latitudine celeste. 
Sistema equatoriale  (equatorial coordinate system)
Sistema fondato sul piano del sistema orario e sulla medesima direzione; le coordinate equatoriali sono la declinazione e l'ascensione retta. 
Sistema galattico  (galactic coordinate system)
Sistema di riferimento basato sulla giacitura del piano galattico e sulla direzione dell'asse di rotazione galattico. 
Sistema orario  (equatorial coordinate system)
Sistema che si basa sulla direzione dell'asse terrestre e sulla giacitura del piano equatoriale; le coordinate orarie sono la declinazione e l'angolo orario. 

\coordinatìvo, agg. Che serve a coordinare. 

\coordinàto, agg. e sm. agg. 1 Ordinato insieme per un dato fine. con azioni coordinate, i vari reparti eseguirono alla perfezione la manovra di accerchiamento. 2 Piani coordinati, sistema di riferimento geometrico. 
sm. Se usato al plurale, insieme formato di capi di vestiario di varie specie. coordinati per il bagno

\coordinatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi coordina. 

\coordinazióne, sf. Funzione del sistema nervoso centrale che guida l'organizzazione di complessi atti motori. 
 @   lat. tardo coordinatio,-onis. 
Composto di coordinazione 
Composto formato da un atomo centrale, generalmente metallico di transizione, legato in modo diretto (corrispondente alla sua valenza) ad alcuni atomi esterni e in modo indiretto (valenza di coordinazione) ad altri. 

\Coorg Distretto (378.000 ab.) dell'India, nello stato di Karnataka. Capoluogo Mercara. 

\coòrte, sf. 1 Unità costitutiva della legione romana. 2 Schiera di armati. 

\Copacabana Quartiere sudorientale (130.000 ab.) di Rio de Janeiro, in Brasile. Famosa località balneare. 

\copàle, sm. o sf. 1 Resina estratta da alberi con cui si fanno vernici. 2 Sorta di pelle per calzature. 

\Cop´n Dipartimento (226.000 ab.) dell'Honduras, capoluogo Santa Rosa de Cop´n. 

\copàte, sf. pl. Tipici dolci senesi. 

\Copeau, Jacques (Parigi 1879-Beaune 1949) Regista e critico teatrale francese. In collaborazione con Gide e Claudel, nel 1908, fondò la Nouvelle revue fran aise; fu inoltre tra i fondatori del teatro Vieux Colombier (1913-1914 e 1920-1924). 

\copèco, sm. (pl.-chi) Moneta divisionale russa equivalente alla centesima parte del rublo. 

\copellazióne, sf. In metallurgia, processo di preparazione dell'argento mediante il quale questo viene purificato dal piombo che lo accompagna. 

\Copenaghen Città della Danimarca (470.000 ab.), capitale dello stato e capoluogo della contea omonima. Si trova sulla costa orientale dell'isola Sj lland, di fronte alla città svedese di Malmoe, da cui è divisa dallo stretto resund. Il porto è la principale fonte delle attività economiche, essendo uno dei maggiori dell'Europa settentrionale; vi sono industrie cantieristiche, alimentari, tessili, chimiche, metalmeccaniche e della gomma. Tradizionale è l'industria della porcellana. Sorta come piccolo centro di pescatori (Havn, XI sec.), conobbe grande sviluppo come centro commerciale nel XV sec. quando divenne capitale del regno di Danimarca nel 1443, avendo strappato il primato di maggior centro per il commercio alle città anseatiche del Baltico e in particolar modo a Lubecca. Degli antichi monumenti medievali e rinascimentali rimangono il castello di Rosenborg, la chiesa della Trinità; altri monumenti sono la Borsa, il quartiere Frederiksstaden, la cattedrale Thorvaldsen e museo, la gliptoteca Ny Carlsberg. 
Scuola di Copenaghen 
Gruppo di fisici e matematici, riuniti nell'istituto di fisica teorica fondato da N. Bohr a Copenaghen, che studiarono l'interpretazione probabilistica della meccanica quantistica. Tra gli altri Enrico Fermi, W. Pauli. Questa comunità di fisici arrivò, in massima parte stimolata da Planck, alla formulazione più ortodossa della meccanica quantistica, detta interpretazione di Copenaghen. 

\copèrchio, sm. Arnese che serve per coprire un recipiente. 
 X   sm. 1 cover. 2 (pentola) lid. 
 @   lat. cooperculum, deriv. da cooperire coprire. 

\copernicàno, agg. Di Copernico. 

\Copèrnico, Niccolò (Torun 1473-Frombork 1542) Nome italianizzato di Nikolaj Kopernik. Astronomo polacco, compì i propri studi presso le università di Bologna e di Padova e arrivò alla formulazione matematica della cosmologia eliocentrica, raccolta nell'opera De revolutionibus orbium coelestium (1543), pubblicata postuma. Secondo questa teoria, la Terra e gli altri pianeti ruotano attorno al Sole; con Copernico è iniziata l'opera di disgregazione delle concezioni geocentriche tolemaiche (Terra al centro dell'universo), ritenute dogmi intoccabili dalla chiesa. Copernico ebbe anche il merito di ipotizzare gli altri due movimenti astronomici della Terra: quello di rotazione attorno al proprio asse e quello dell'asse stesso nei confronti del piano dell'eclittica. Queste sue elaborazioni, ampiamente osteggiate sia dall'ambiente religioso che da quello scientifico contemporaneo (che le riteneva incompatibili con l'apparente staticità delle stelle e la traiettoria verticale dei corpi in caduta), vennero poi riprese e ampliate da Galileo Galilei, Keplero e Newton il quale, con la sua legge gravitazionale, riconoscerà all'astronomo polacco la paternità di una vera e propria rivoluzione culturale che svincolava l'uomo dal centro dell'universo. 

\copèrta, sf. 1 Panno che serve a coprire. ~ trapunta, piumino. in inverno utilizzo tre coperte di lana per dormire; far da coperta, sfruttare la propria autorità per proteggere qualcuno. 2 Panno o fodera che serve a riparare un oggetto dalla polvere, dall'umidità e altro. 3 Ponte scoperto della nave che si stende da poppa a prua. ~ tolda. <> sottocoperta. l'equipaggio stava tutto in coperta. 4 Rivestimento. 5 Falsa apparenza. 
 X   sf. 1 cover. 2 (di lana) blanket. 3 (ponte della nave) deck. 
 @   da coperto, p.p. di coprire

\copertaménte, avv. 1 Di nascosto. ~ segretamente. 2 In modo poco chiaro. 

\copertìna, sf. 1 Coperta per bambini. 2 Foglio esterno di cartoncino che ricopre un quaderno, un volume e simili. 3 Taglio di carne di bue corrispondente alla parte superiore della spalla. 
 X   sf. 1 (di libro) cover, jacket. 2 (di disco) sleeve. 
 @   dimin. di coperta. 

\Copertìno Comune in provincia di Lecce (23.475 ab., CAP 73043, TEL. 0832). Centro agricolo (coltivazione di frutta, cereali, viti e olive) e industriale (prodotti alimentari) del Salento. Vi si trovano la collegiata della Madonna delle Nevi, dell'XI sec., e il castello, edificato nel XVI sec. Gli abitanti sono detti Copertinesi

\copèrto, agg. e sm. agg. 1 Riparato, chiuso. ~ protetto. 2 Detto di persona che indossa abiti che riparano dal freddo. a capo coperto, con il cappello in testa. 3 Occultato. ~ nascosto. 4 Interamente cosparso. 5 Ambiguo. ~ vago. 6 Adeguatamente garantito. assegno coperto, il cui conto corrente presenta fondi sufficienti per pagarlo. 
sm. Usato al singolare, luogo protetto, riparato. si misero tutti al coperto
 X   agg. 1 covered. 2 (abito) clothed. 3 (cielo) overcast. sm. 1 shelter, cover. 2 (sport) indoor. 
 @   lat. copertus, p.p. di cooperire

\copertóne, sm. 1 Telone impermeabile che serve a proteggere dalle intemperie merci, veicoli e simili. 2 Involucro di gomma che racchiude e protegge la camera d'aria nei pneumatici dei veicoli. 
 X   sm. 1 tarpaulin. 2 (pneumatico) tire, tyre, rubber tyre. 

\copertùra, sf. 1 Atto del coprire. 2 Ciò che copre. 3 Qualsiasi materiale o vegetale o detrito che nasconda gli affioramenti rocciosi. 4 Insieme di valori a garanzia dei rischi cui vanno incontro le operazioni finanziarie. 5 Difesa. ~ protezione. 
 X   sf. cover, covering. 
Copertura aurea 
Copertura delle banconote circolanti con l'equivalente riserva d'oro. 

\còpia, sf. 1 Grande quantità. 2 Facoltà. ~ opportunità. far copia delle proprie sostanze, dare senza problemi. 3 Trascrizione esatta di uno scritto. ~ duplicato. <> originale. in bella copia, nella stesura definitiva. 4 Ciascun esemplare di un libro, di un giornale e simili. ~ riproduzione. era direttore di un giornale con tiratura di poche copie. 5 Detto di foto, positiva stampata su carta sensibile. 6 Riproduzione falsificata di un'opera d'arte. 
 X   sf. 1 copy. 2 (fotocopia) photostat. 3 (brutta copia) rough copy. 4 (bella copia) final copy. 
 @   lat. copia, comp. da co-+ deriv. da ops, opis mezzi. 

\copialèttere, sm. invar. 1 Registro contenente le copie delle lettere scritte. 2 Piccolo torchio usato un tempo per ottenere copia su velina di lettere e simili scritte con inchiostro copiativo. 

\Copiàno Comune in provincia di Pavia (1.413 ab., CAP 27010, TEL. 0382). 

\copiapìte, sf. Solfato basico e idrato di ferro, magnesio, rame, derivato dall'ossidazione dei solfuri. Si presenta in cristalli monoclini. 

\Copiapó Città (101.000 ab.) del Cile, capoluogo della regione III Atacama sul fiume omonimo. 

\copiàre, v. tr. 1 Riprodurre esattamente qualcosa. ~ duplicare. <> creare. copiare a man salva, in modo spudorato. 2 Imitare qualcosa o qualcuno. ~ emulare, scimmiottare. copiava ogni sua posa. 3 Plagiare. ~ contraffare. 4 Trascrivere. ~ ricopiare. 
 X   v. tr. to copy. 
 @   deriv. da copia

\copiatìvo, agg. Che serve a copiare. 

\copiatóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi copia. 2 Copista. 

\copiatrìce, sf. Apparecchio per la riproduzione di documenti. 
 X   sf. copying machine, copier. 

\copiatùra, sf. 1 Atto, effetto del copiare. 2 La cosa, il passo copiato. 

\copìglia, sf. Asticciola metallica posta dietro a una vite per impedirne lo svitamento.   +  

\copióne, sm. Testo di un lavoro teatrale dal quale si copiano le parti che i diversi attori devono recitare. 
 X   sm. script. 

\copiosaménte, avv. 1 In grande quantità. ~ abbondantemente, molto, ampiamente. <> scarsamente. 2 Con facondia. ~ riccamente, doviziosamente. <> poveramente. 

\copiosità, sf. L'essere copioso. 

\copióso, agg. Che è in grande quantità. ~ abbondante, ricco, numeroso. <> esiguo, magro. 
 @   lat. copiosus, deriv. da copia abbondanza. 

\copìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Trascrittore di codici. 

\copisterìa, sf. Impresa che cura la riproduzione di documenti. 

\Copland, Aaron (New York 1900-1990) Compositore statunitense. Autore di musiche per radio, cinema e balletto tra cui Billy the kid (1938) e Appalachian Spring (1944). Del 1985 è la sua autobiografia, La nostra musica nuova

\copolìmero, sm. Polimero formato da più monomeri di natura diversa. 

\Còppa Nome italiano della piccola costellazione Crater, situata a sud della costellazione del Leone, nell'emisfero celeste australe; particolarmente visibile nelle notti primaverili. 

\còppa, o cóppa, sf. 1 Bicchiere di cristallo molto largo e poco fondo che si regge su di un piede a stelo. 2 Trofeo a forma di calice che si dà come premio ai vincitori di gare sportive. 3 Parte del motore in cui si raccoglie l'olio di lubrificazione. 4 Parte posteriore del capo. 5 In Lombardia, taglio di carne del bue macellato. 6 Salume fatto con carni della testa del maiale, cotte e pressate. 7 Usato al plurale, uno dei quattro semi delle carte da gioco napoletane. 
 X   sf. 1 glass, goblet. 2 (trofeo sportivo) cup, trophy. 3 (olio motore) oil sump. 
Coppa dell'olio 
Vaschetta collocata sotto il motore che raccoglie l'olio lubrificante. 
Coppa di Nettuno 
Spugna enorme, a forma di calice, che vive nell'oceano Pacifico. 

\Coppa d'oro, La Romanzo di H. James (1904). 

\Coppàro Comune in provincia di Ferrara (19.273 ab., CAP 44034, TEL. 0532). Centro agricolo (coltivazione di cereali in genere e di frutta) e industriale (prodotti dell'abbigliamento, del mobile, meccanici e poligrafici). Gli abitanti sono detti Copparesi

\coppatùra, sf. Trucco commerciale consistente nel coprire la merce scadente con merce buona. 

\Coppelia (o La ragazza dagli occhi di smalto) Azione coreografica in due atti e tre quadri, musica di L. Delibes, libretto di Ch. Nuitter e A. Saint-Léon (Parigi, 1870). 

\coppèlla, sf. Tipo di crogiolo poroso usato per purificare o saggiare metalli. 

\coppellàre, v. tr. Depurare l'oro e l'argento nella coppella. 

\coppellazióne, sf. Processo per ottenere l'argento da minerali di piombo argentiferi; consiste nel sottoporre questi ultimi a ossidazione in forni, in modo che il piombo si separi come ossido. 

\Copperbelt Provincia (1.579.500 ab.) dello Zambia, capoluogo Ndola. 

\Coppermine Fiume (845 km) del Canada, che nasce da un lago a Nord del Gran Lago degli Schiavi e sfocia nel golfo Coronation. 

\coppétta, sf. 1 Piccolo vaso di vetro per salasso. 2 Piccolo recipiente a fondo tondeggiante per macedonie, gelati e simili. 

\Cóppi, Fàusto (Castellania 1919-Novi ligure 1960) Corridore ciclista. Vinse il Giro d'Italia cinque volte (1940, 1947, 1949, 1952 e 1953), il Giro di Francia due volte (1949 e 1952) e dal 1942 al 1956 fu primatista dell'ora con 45,848 km. 

\còppia, sf. 1 Due unità legate per qualche scopo. ~ paio. 2 Nei giochi di carte, due carte uguali. 3 In meccanica è l'insieme di due forze uguali e parallele che operano in direzioni opposte, con risultante nulla; applicate a un corpo ne producono la rotazione.   +   4 In matematica, si dice coppia (o coppia ordinata) un insieme ordinato (a,b) cosituito da due elementi.   +  
 X   sf. 1 (cose, specie se in qualche modo collegate; persone, specie se accoppiate; cani da caccia) couple. 2 (cose, persone, animali) pair. 3 (buoi o altri animali collegati da un giogo) yoke. 4 (capi di selvaggina, invariato al plurale) brace. 5 (a coppie) two by two. 6 (matem.) pair, ordered pair. 7 (fis.) force couple.
 @   lat. copula legame. 
Momento di una coppia 
Prodotto di una delle due forze di una coppia per la distanza tra le rette lungo cui esse agiscono. Equivale alla somma dei momenti delle due forze rispetto all'asse di rotazione (la distanza tra tali rette è il doppio della distanza di ciascuna di esse dal centro di rotazione).
Coppia cinematica 
Insieme di due organi meccanici mobili uniti tra loro in modo da avere una superficie di contatto (es.: cassetto e cassettiera, vite e madrevite, articolazione scapola-omero). Per la schematizzazione di due esempi:   +  
Coppia termoelettrica 
Insieme di due conduttori elettrici con estremità a contatto diretto o tramite altri conduttori. Se tra i due punti di contatto si crea una differenza di temperatura, tra di essi si ottiene una differenza di potenziale. È impiegata nella misurazione di temperature fino a qualche migliaio di gradi centigradi. 

\Coppie Romanzo di J. Updike (1968). 

\coppière, sm. Chi versa da bere ai commensali. 

\coppiétta, sf. Coppia di giovani fidanzati. 

\Coppìno, Michèle (Alba 1822-Torino 1901) Politico. Tra il 1867 e il 1888 fu quattro volte ministro della pubblica istruzione. Con la legge del 15 agosto 1877 istituì la frequenza obbligatoria al primo biennio elementare. 

\coppiòla, sf. Detto di due colpi di fucile sparati uno dopo l'altro. 

\cóppo, sm. 1 Grande recipiente panciuto in terracotta. 2 Laterizio a forma di mezzo tronco di cono, poggiante su listelli per la copertura di edifici in genere. 3 Parte di armatura del capo, in cuoio o metallo opportunamente foggiato. 
 @   deriv. da coppa. 

\Còppo di Marcovàldo (Firenze ca. 1225-ca. 1280) Pittore. Tra le opere Madonna col Bambino (1268, Orvieto, Santa Maria dei Servi) e Crocifisso (1274, Pistoia, Duomo). 

\còppola, sf. Berretto basso con visiera, portato dai contadini siciliani. 

\Coppola, Francis Ford (Detroit 1939-) Regista e sceneggiatore cinematografico e produttore americano. Diresse La conversazione (1974), Il padrino I, II e III (1972, 1974 premio Oscar per la regia e la sceneggiatura, 1990), Apocalypse now (1979, Palma d'oro a Cannes), Cotton Club (1984), Tucker (1988), Dracula (1992), L'uomo della pioggia (1997). 

\còpra, sf. Albume essiccato della noce di cocco da cui si estrae un olio. 

\copresidènte, sm. Chi presiede insieme ad altri un'istituzione. 

\copribùsto, sm. invar. Corpetto che la donne portavano sopra il busto. 

\copricalorìfero, sm. Mobiletto che serve a contenere e mascherare il calorifero. 

\copricànna, sm. invar. Copertura parziale o totale che serve per proteggere la canna di un fucile. 

\copricàpo, sm. invar. Cappello, berretto o simili con cui ci si ripara il capo. 
 @   da copri + capo. 

\copricaténa, sm. invar. Nelle biciclette e nelle motociclette lo stesso che carter. 

\copricostùme, sm. invar. Indumento femminile che si indossa sopra il costume da bagno. 

\coprifiàmma, sm. invar. Specie di imbuto d'acciaio applicato alle armi da fuoco per proteggere dalla vampata. 

\coprifuòco, sm. (pl.-chi) Proibizione della circolazione in alcune ore prestabilite del giorno. 
 X   sm. curfew. 
 @   dal franc. couvre-feu. 

\coprigiùnto, sm. Lamiera di rinforzo inchiodata su lamiere da collegare nelle giunzioni. 

\coprilètto, sm. invar. Coperta da stendere sopra al letto come motivo ornamentale. 
 X   sm. bedcover, bedspread. 
 @   da copri + letto. 

\coprimózzo, sm. Coperchio di metallo che copre negli autoveicoli, il mozzo di ogni ruota. 

\coprìno, sm. Fungo (noto anche come coprino chiomato, Coprinus comatus) della famiglia delle Coprinacee e della classe dei Basidiomiceti. Commestibile appena colto. 

\coprioggètto, sm. invar. Piccola lastra di vetro con cui si coprono i vetrini per facilitarne l'osservazione microscopica. 

\copripièdi, sm. Piccola coperta da letto destinata a coprire i piedi. 

\copripùnto, sm. Fettuccia o cordoncino piatto applicato a una cucitura per nasconderla. 

\copriradiatóre, sm. Mascherina che si applicava in inverno sulla calandra dell'automobile. 

\coprìre, v. v. tr. 1 Nascondere o riparare una cosa. <> scoprire. 2 Rivestire. ~ foderare. <> sfoderare. 3 Occultare, offuscare. ~ mascherare. <> svelare. 4 Riparare dalle offese nemiche. ~ difendere. la ritirata fu coperta dall'artiglieria pesante. 5 Superare per intensità. ~ sovrastare. i fischi coprivano ormai gli applausi. 6 Soddisfare. ~ garantire. 7 Colmare. ~ riempire. <> vuotare. fu coperto di baci. 8 Percorrere. aveva coperto quella distanza in una sola notte di viaggio. 9 Recuperare. ~ pareggiare. riusc a coprire le spese sostenute. 10 Occupare uno spazio. la neve copre tutto il giardino
v. intr. pron. 1 Diventare pieno. 2 Rannuvolarsi. il cielo si copr di nuvole
v. rifl. 1 Riparare il proprio corpo con indumenti. ~ vestirsi. 2 Difendersi. ~ pararsi. 3 Premunirsi dei rischi di operazioni bancarie. 4 Colmarsi. ~ riempirsi. <> vuotarsi. si coperto di debiti per soddisfare la sua ambizione
 X   v. tr. 1 to cover. 2 (rivestire) to hold. v. rifl. 1 to cover up, to wrap up. 2 (cielo) to cloud over. 
 @   lat. cooperire, comp. da co-+ operire coprire. 

\coprivivànde, sm. invar. Arnese composto da una fitta rete metallica a forma di cupola che serve per proteggere le vivande dalle mosche. 

\copro- Primo elemento di parole composte, derivante dal greco kopros, sterco. 

\coprocessóre, sm. In informatica indica un processore che opera in parallelo con un'unità aritmetico logica (in genere esegue calcoli in virgola mobile). 

\coproduttóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi appartiene a una coproduzione. 

\coproduzióne, sf. Produzione di spettacoli o altro finanziata da più imprenditori. 

\coprofagìa, sf. (pl.-gìe) Disturbo mentale che porta il paziente a ingerire feci. 

\copròfago, agg. e sm. Manipolatore e ingestore di escrementi. 

\coprolalìa, sf. Impulso morboso a usare espressioni oscene. 

\coprolàlico, agg. e sm. agg. Che riguarda la coprolalia. 
agg. e sm. Si dice di persona affetta da coprolalia. 

\coprolìto, sm. 1 Escremento fossile ricco di fosfati minerali utilizzato come fonte di fertilizzanti. 2 Formazione calcarea nelle feci. 

\coproporfirìna, sf. Cromoproteide derivante dall'emoglobina, che si trova, nel corso di alcune malattie, sia nelle feci che nell'urina. 

\coprostanòlo, sm. Sterolo che rappresenta il prodotto di eliminazione del colesterolo, attraverso le feci. 

\coprostàsi, sf. Costipazione conseguente alla mancata espulsione delle feci che si accumulano nell'intestino. 

\coptis, sf. Genere di piante erbacee e sempreverdi, appartenente alla famiglia delle Ranuncolacee, dalla cui radice si ricava una sostanza amara e tonica. Si trova nelle regioni artiche e temperato-fredde. 

\còpto, agg. e sm. Che, chi appartiene ai copti. 
Termine impiegato dagli arabi per designare gli egiziani dopo la conquista dell'Egitto; oggi indica gli egiziani di religione cristiana. La lingua copta deriva dall'egiziano antico; è scritta con alfabeto greco, aggiungendo qualche lettera e si distingue in vari dialetti. È scomparsa come lingua parlata nel 1600. 

\còpula, sf. 1 Accoppiamento. ~ congiungimento. 2 Coito. 3 Congiunzione o verbo copulativo (vedi sotto). 

\copulànte, sm. In fotografia, prodotto chimico alla cui presenza alcuni rivelatori di colore reagiscono originando coloranti complementari rispetto ai colori base, per cui ogni strato della pellicola risulta sensibilizzata. 

\copulàre, v. v. tr. Accoppiare. 
v. rifl. Congiungersi. 
 @   lat. copulare. 

\copulatìvo, agg. Che serve a congiungere. verbi copulativi, in grammatica introducono un predicativo del soggetto; per esempio, egli è/diventerà/morì ricco. 
 @   lat. copulativus

\copulazióne, sf. Congiungimento sessuale. 

\copyleft, sm. invar. Termine che designa un tipo di diritto d'autore con il quale la diffusione di un'opera viene concessa liberamente per scopi non commerciali. 

\copyright, sm. invar. 1 Diritto d'autore su opere artistiche. 2 Il marchio di chi detiene il diritto di autore e la data di scadenza. 

\copywriter, sm. e sf. invar. Redattore di testi pubblicitari. 

\coque, sf. invar. Detto di uovo cotto col guscio nell'acqua. 

\Coquimbo Città (123.000 ab.) del Cile, nella regione omonima. 
Coquimbo 
Regione (502.000 ab.) del Cile, capoluogo La Serena. 

\Coracìidi, o Coracìdi Famiglia di Uccelli. 

\coraco- Primo elemento di parole che in anatomia si riferiscono alla scapola. 

\coracobrachiàle, agg. Di un muscolo dell'arto superiore che viene teso alla faccia interna dell'omero dal processo caracoideo della scapola. 

\coracòide, sm. Osso del cinto scapolare. 

\coràggio, inter. e sm. inter. Esortazione a non lasciarsi abbattere. 
sm. 1 Forza morale che mette in grado di intraprendere grandi cose e di affrontare difficoltà con piena responsabilità. ~ ardimento, valore, eroismo. <> viltà. avere un coraggio da leone, essere molto coraggiosi; perdersi di coraggio, scoraggiarsi. 2 Imprudenza, sfacciataggine. ~ ardire. <> pavore, pavidità. hai un bel coraggio a chiedermi ancora qualcosa. 3 Grinta. ~ baldanza. <> timidezza. 
 X   sm. 1 bravery, courage. 2 (eroismo) boldness. 3 (sfacciataggine) impudence. 
 @   provenz. coratge, franc. courage, dal lat. coraticum, deriv. da cor, cordis cuore. 

\coraggiosaménte, avv. In modo coraggioso. ~ valorosamente, arditamente, baldanzosamente. 

\coraggióso, agg. 1 Che ha coraggio. ~ intrepido. <> pavido. 2 Che dimostra coraggio. ~ eroico. 
 X   agg. 1 brave, courageous. 2 (eroico) bold. 

\coràle, agg. e sm. agg. 1 Di o da coro. 2 Unanime. 3 Cordiale. 
sm. 1 Composizione per coro. 2 Composizione musicale per strumenti. 3 Composizione o ispirazione letteraria in cui i diversi motivi tendono a fondersi come le voci di un coro. 
 @   lat. mediev. choralis, deriv. da chorus. 
Composizione musicale scritta in lingua volgare o ispirata ai canti popolari tedeschi o eseguita coralmente dai fedeli, affermatasi a partire dalla riforma protestante. Anche con l'aggiunta della polifonia, la parte principale è quella melodica cantata dalla voce più acuta. Il corale ha interessato numerosi musicisti dell'area protestante, tra i quali si ricordano J. S. Bach, J. P. Sweelinck, S. Scheidt e J. Pachelbel. Su tutti primeggiano i Corali di J. S. Bach insuperati per fantasia musicale e perfezione stilistica. 

\coralità, sf. L'essere corale. 

\corallàio, sm. Chi lavora o vende coralli. 

\Corallàrii Classe di Celenterati a cui appartengono i Coralli detti anche Antozoi. 

\Coràlli, màre déi Mare dell'oceano Pacifico, compreso tra Australia, Nuova Guinea, isole Salomone, Vanuatu e Nuova Caledonia. È costellato di microisole coralline, tra le quali Cato, Coringa, Willis, tutte controllate dall'amministrazione di Norfolk. Nel 1942 gli americani riportarono una vittoria sui giapponesi, a seguito di una battaglia aerea che segnò la fine delle aspirazioni nipponiche di conquista di Port Moresby. 

\corallìfero, agg. Che è formato da coralli. 

\corallìna, sf. Barca attrezzata per la pesca del corallo. 

\Corallinàcee Famiglia di Alghe marine rosse. 

\corallìno, agg. e sm. agg. 1 Di corallo. 2 Che ha il colore del corallo. 
sm. Marmo rosso screziato. 

\coràllo, agg. e sm. invar. agg. Di colore rosso acceso. 
sm. Nome comune di Celenterati Antozoi. 
 X   sm. coral. 
 @   lat. tardo corallum, dal greco kor llion. 
I coralli vivono in mari temperati o caldi fino a 200 m di profondità; formano colonie di polipi a forme arborescenti e dai colori rosso, nero e bianco. La parte esterna dell'alberello, il cenosarco, ha canali che consentono la comunicazione tra i polipi fissi nelle nicchie. Tipico esemplare è il corallo rosso (Corallium rubrum). 

\coralménte, avv. In modo corale, unanime. ~ insieme. 

\coram populo, loc. avv. Espressione latina che significa "di fronte al popolo". Indica una situazione pubblica e priva di segretezza 

\coràme, sm. Cuoio lavorato o generico. 

\coramèlla, sf. Striscia di cuoio usata dai barbieri per affilare i rasoi. 

\coramìna, sf. Farmaco stimolante del cuore e del centro respiratorio usato nei casi di collasso. 

\Coràna Comune in provincia di Pavia (860 ab., CAP 27050, TEL. 0383). 

\corànico, agg. (pl. m.-ci) Del Corano. 

\Coràno Libro sacro per i musulmani, conserva la dottrina rivelata dall'arcangelo Gabriele a Maometto (La Mecca 567 ca.-Medina 632) tra il 609 e il 632 d. C. Termine derivante dall'arabo Qur'an che significa "recitazione, testo da salmodiare". È diviso in 114 capitoli (sure, ciascuna con un proprio titolo) scritti in arabo rimato e comprende tutti gli insegnamenti del profeta, trascritti dai segretari o tramandati a memoria. Le sure sono di vario contenuto, ordinate secondo la loro estensione, quelle più lunghe all'inizio, quelle più brevi alla fine, per un totale di circa 6.200 versetti (ay t). Le sure sono note con un titolo derivato dal contenuto: Il sole, La notte, Il terremoto, Le torri celesti, Il veniente di notte, L'ora avvolgente, Le puledre veloci, La fenditura, L'ora che batte, Misericordioso, Famiglia di Imr n, Confederati, Vittoria, Pentimento, Bottino, Donne, Culto sincero, Aurora, Uomini, Grumo di sangue, Vacca, Luce, Caverna. Forse i versetti più noti sono quelli della sura di apertura (Nel nome di Dio, clemente misericordioso! Sia lode a Dio, Signore del Creato, il Clemente, il Misericordioso, il Padrone del d del Giudizio! Te noi adoriamo, Te noi invochiamo in aiuto: guidaci sulla retta via, la via di coloro sui quali Tu hai effuso la Tua grazia, la via di coloro con i quali non sei adirato, la via di quelli che non vagano nell'errore!). Secondo la tradizione, la prima raccolta delle sure fu fatta dal segretario di Maometto Zaid ibn Thabit su incarico del califfo Abu Bakr, mentre la redazione definitiva fu curata da Zaid ibn Thabit insieme a un gruppo di collaboratori e risale al 650, durante il califfato di Othman. Il fondamento religioso del Corano si basa sull'esistenza di un solo Dio che tramite profeti divulga le regole religiose e di vita da seguire. Rappresentazione della parola di Dio trasmessa a Maometto, ha un ruolo fondamentale per l'Islam; è materia di insegnamento scolastico e fa parte delle preghiere obbligatorie. La prima interpretazione del Corano, fu di al-Tabari che lo studiò in ogni singolo versetto. Ancora oggi viene usato questo procedimento. La prima traduzione latina avvenne a opera di Roberto di Chester nel XII sec. 
 X   sm. Koran. 

\coràta, sf. Cuore, fegato, milza, polmoni di animali macellati. 

\coratèlla, sf. Corata di piccoli animali. 

\Coràto Comune in provincia di Bari (42.750 ab., CAP 70033, TEL. 080). Centro agricolo (coltivazione di olivi, viti e cereali) e industriale (prodotti della ceramica e alimentari) delle Murge. Vi si trovano le chiese di San Vito, di San Domenico, del XIV sec., e di Santa Maria Maggiore, del XIII sec. Gli abitanti sono detti Coratini

\coràzza, sf. 1 Armatura del busto composta di due pezzi. ~ blindatura. 2 Rivestimento osseo, calcareo, corneo di molti animali. ~ carapace, conchiglia, esoscheletro, guscio, valva. 3 Guscio protettivo applicato a vari oggetti. 4 Difesa, protezione. ~ riparo, scudo. 
 X   sf. 1 armour. 2 (rivestimento osseo di animali) shell, carapace. 
 @   lat. volg. coriacea, dall'aggettivo coriaceus fatto di cuoio. 

\corazzàre, v. v. tr. 1 Armare. ~ fortificare. 2 Difendere. ~ premunire. 
v. rifl. Munirsi di corazza. ~ proteggersi. 

\corazzàta, sf. Possente nave rinforzata della marina militare, munita di artiglieria pesante. Il suo primo utilizzo risale alla metà del XIX sec., come nave con limitate prestazioni offensive; la creazione e lo sviluppo delle portaerei durante la seconda guerra mondiale ha limitato moltissimo la strategia della corazzata, scomparsa nel corso dell'ultimo dopoguerra. 
 X   sf. battleship. 

\Corazzàta Potemkin, La Film russo (1926). Regia: Sergej M. Ejzenstein. 

\corazzàto, agg. Armato di corazza. ~ blindato. 

\corazzatùra, sf. Il corazzare. 

\corazzière, sm. 1 Anticamente, soldato a cavallo armato di corazza e spadone. 2 Guardia d'onore del presidente della Repubblica. 3 Persona molto alta e solenne. 

\Corazzìni, Sèrgio (Roma 1886-1907) Poeta. Povera di avvenimenti esteriori, la sua brevissima vita si risolse tutta nell'attività poetica e nel rapporto con scrittori che sentì spiritualmente affini (A. Palazzeschi, C. Govoni e M. Moretti). Tutte le opere furono pubblicate nei tre anni precedenti la morte: Dolcezze (1904), L'amaro calice (1905), Libro per la sera della domenica (1906) e Piccolo libro inutile (1906). Ha lasciato anche un testo teatrale Il traguardo (1905). La sua poesia, segnata profondamente dalla malattia, vive di toni sommessi e di atmosfere crepuscolari, con i motivi ricorrenti della solitudine esistenziale, del mondo delle piccole cose e del pensiero della morte. 

\còrba, sf. 1 Grande cesta di vimini o di strisce di legno intrecciate. 2 Unità di misura di capacità per aridi (circa 80 mc). 
 @   lat. corbis. 

\Corbaccio Prosa di G. Boccaccio (1365-1366). 

\corbàccio, sm. Grosso corvo. 

\corbàme, sm. Ossatura del bastimento nella sua integrità. 

\Corbàra Comune in provincia di Salerno (2.420 ab., CAP 84010, TEL. 081). 

\corbeille, sf. Cestino di fiori disposti con arte. 

\corbellàggine, sf. Sciocca ottusità. ~ stupidità. 

\corbellàre, v. v. tr. Canzonare. ~ schernire. 
v. intr. Scherzare, non fare sul serio. 

\corbellatùra, sf. Atto, effetto del corbellare. 

\corbellerìa, sf. Balordaggine. ~ sciocchezza. 
 X   sf. stupid remark. 

\corbèllo, sm. 1 Cesto rotondo fatto di vimini o di strisce di legno intrecciate, usato per trasportare frutti, patate e simili. 2 Uomo stupido. ~ sciocco. 3 Testicolo. 
 @   lat. corbella, dimin. di corbis. 

\Corbétta Comune in provincia di Milano (13.362 ab., CAP 20011, TEL. 02). Centro industriale (prodotti meccanici, dell'abbigliamento, chimici e calzaturifici). Gli abitanti sono detti Corbettesi

\corbézzola, sf. Frutto del corbezzolo. 

\corbézzoli, inter. Esprime meraviglia, stupore. 

\corbézzolo, sm. Angiosperma (Arbutus unedo) della famiglia delle Ericacee e dell'ordine delle Ericali. Arbusto sempreverde, alto fino a 10 m, tipico della macchia mediterranea. 
 @   lat. sorbus sorbo. 

\Corbìno, Órso Màrio (Augusta 1876-Roma 1937) Fisico. Nel 1921 quale ministro della pubblica istruzione, creò il primo nucleo della Scuola di Roma. Fu scopritore di un particolare effetto di polarizzazione della luce in collaborazione con T. Macaluso. 

\Còrbola Comune in provincia di Rovigo (2.630 ab., CAP 45015, TEL. 0426). 

\Corbulóne, Gnèo Domìzio (?-67) Generale romano. Sconfisse i parti, ma fu accusato di congiura e condannato a morte da Nerone. 

\Còrchia Monte (1.677 m) delle Alpi Apuane, a ovest della Pania di Croce. 

\Corchiàno Comune in provincia di Viterbo (3.067 ab., CAP 01030, TEL. 0761). 

\Corciàno Comune in provincia di Perugia (13.090 ab., CAP 06073, TEL. 075). Centro agricolo e industriale (prodotti meccanici e calzaturifici). Vi si trova la chiesa di Santa Maria, contenente dipinti del Perugino. Gli abitanti sono detti Corcianesi

\corcontènto, sm. Persona serena, tranquilla, felice del proprio stato. 

\cord, sm. invar. Tessuto atto alla gommatura caratterizzato da trama sottile e ordito di fili grossi. 

\còrda, sf. 1 Treccia di fili attorcigliata per legare. ~ fune, canapo, cavo.  tagliare la corda, scappare;  tirare la corda, esasperare una situazione;  dare corda a qualcuno, incoraggiarlo. 2 Nell'alpinismo, attrezzo di fibra sintetica, usato nelle ascensioni. 3 Filo di minugia, metallo, nylon, che teso e fatto opportunamente vibrare produce un suono. 4 Nell'arco, per tendere e curvare l'asta e lanciare la freccia. 5 Struttura assile a funzione di sostegno che caratterizza i Cordati; nei vertebrati intorno ad essa si forma la colonna vertebrale. 6 Trama di un tessuto a corde rilevate.  mostrare la corda, di un tessuto che lascia vedere la trama e, in senso lato, di una persona che fa comparire, sotto sotto, le proprie intenzioni. 7 Tortura consistente nel tener legato per mani e piedi il torturato per poi lasciarlo cadere in un colpo solo.  tenere qualcuno sulla c., tenerlo in un'incertezza angosciosa. 8 Catena che sostiene i pesi in alcuni orologi a muro.  essere gi di c., essere "scarico", privo di brio. 9 Ognuna delle funi che delimita il quadrato in cui si svolgono incontri di pugilato e di lotta.  essere alle corde, essere in difficoltà. 10 Fune che viene impugnata alla due estremit per eseguire salti sul posto o correndo, o l'attivit stessa (faccio la corda ogni mattina). 10 In anatomia la c. vocale è ciascuna delle quattro formazioni membranose della laringe che vibrando producono la voce. 11 Segmento che ha per estremi due punti di una curva.   +  
 X   sf. 1 (fune) rope, cord. 2 (spago) twine, string. 3 (arco, violino, racchetta) string. 4 (anat.) cord. 5 (geom.) chord. 4 tagliare la corda: to sneak off, dare corda a qualcuno: to let somebody have his/her way, tenere sulla corda: to keep on tenterhooks, saltare la corda: to skip.  
 @   lat. chorda, dal greco chord . 
Acqua alle corde. Frase pronunciata durante il trasporto dell'obelisco di piazza San Pietro. Il papa Sisto V aveva pubblicato un editto che imponeva che nessuno parlasse durante l'operazione, ma Bresca di San Remo vedendo che le corde che reggevano il monolito si allungavano, non curandosi della minaccia papale, gridò la famosa frase. L'operazione riuscì felicemente e il papa lo ricompensò. 
Corda dorsale 
Struttura assile di sostegno, costituita da tessuto gelatinoso, tipica dei Cordati; nei Vertebrati è sostituita dalla colonna vertebrale. 
Corda vocale 
Lamina cartilaginea e muscolare collocata nella faringe; le corde vocali delimitano l'inizio della trachea. Possono essere vere (quelle inferiori) o false (quelle superiori). Sono indispensabili all'uomo per emettere suoni. 
Punto di corda   (apex in Inglese)
In una curva descritta da un veicolo, il punto "centrale" della curva, quello in cui, in genere, si dovrebbe smettere di frenare e inziare, lentamente, ad accelerare. Se la curva affrontata "bene", corrisponde al punto in cui si pi vicini al centro del cerchio che meglio approssima la curva (il cosiddetto cerchio  →  osculatore). A volte viene chiamato "apice" della curva. Il nome deriva, probabilmente, dall'idea di tirare con una corda un oggetto in movimento per farlo curvare.

\Corda, La Opera di poesia di B. Achmadulina (1962). 

\cordàio, sm. 1 Chi è addetto alla fabbricazione delle corde. 2 Chi vende corde. 

\cordàme, sf. 1 Assortimento di corde. 2 Insieme delle corde in una nave. 

\cordàta, sf. 1 In alpinismo, complesso degli alpinisti legati a una stessa corda durante le ascensioni. 2 Gruppo di operatori economici riuniti per raggiungere un determinato obiettivo. per portare a termine l'operazione fu costituita una cordata di imprenditori locali

\Cordàti Tipo della classificazione   +   animale, diviso nei sottotipi Urocordati (o tunicati), Cefalocordati (o anfiossi) e Vertebrati (Mammiferi, Uccelli, Rettili, Anfibi e Pesci), appartenente al gruppo Deuterostomi, sottoregno dei Metazoi. La caratteristica saliente è la presenza della coda dorsale o di una colonna vertebrale, nel solo embrione o fino allo stadio adulto: la sua funzione è di sostegno del corpo e di innesto della muscolatura. 

\cordàto, agg. A forma di cuore. 
 @   dal lat. cor, cordis cuore. 

\cordatrìce, sf. Macchina per la fabbricazione delle corde. 

\cordatùra, sf. Operazione mediante la quale viene fabbricata una corda. 

\cordèlla, sf. Piccolo nastro usato sugli abiti come ornamento. ~ fettuccia. 

\cordellìna, sf. 1 Nastro usato per allacciare gli abiti. ~ cordoncino. 2 Piccola treccia portata intorno alla spalla da soldati e ufficiali quale segno distintivo. 

\cordellìno, sm. Tipo di tessuto in cui le righe in diagonale sono in rilievo. 

\cordellóne, sm. Tessuto a coste in rilievo di seta o di lana. 

\Cordenòns Comune in provincia di Pordenone (15.485 ab., CAP 33084, TEL. 0434). Centro industriale (cartiere e prodotti tessili). Gli abitanti sono detti Cordenonesi

\corderìa, sf. 1 Fabbrica di corde. 2 Nei cantieri e negli arsenali, officina per la fabbricazione di cavi e simili. 

\Cordèro Lànza di Montezèmolo, Giusèppe (Roma 1901-1944) Militare. Quale ufficiale, nel 1943 comandò il Centro militare clandestino di Roma. Venne fucilato alle Fosse Ardeatine. 

\Cordévole Torrente (72 km) del Veneto. Nasce dal gruppo del Sella e confluisce nel fiume Piave. 

\cordiàle, agg. e sm. agg. 1 Detto di sentimento che viene dal cuore. ~ sentito. 2 Affabile, affettuoso, amichevole. ~ caloroso. <> freddo. 3 Abbordabile. ~ accessibile. 4 Che fa bene al cuore. ~ tonico. 
sm. 1 Bevanda, liquore, che corrobora. 2 Brodo con uova stemperate e succo di limone. 
 X   agg. hearty, cordial, warm. sm. (bevanda) cordial. 
 @   lat. mediev. cordialis, deriv. da cor, cordis cuore. 

\cordialità, sf. 1 Qualità di chi è cordiale; calore, espansività, giovialità. ~ affabilità. 2 Saluto affettuoso, sincero. 

\cordialménte, avv. 1 Con affabilità. ~ cortesemente. <> villanamente. 2 Di vero cuore. ~ sinceramente. 

\cordicèlla, sf. Corda sottile. 

\cordièra, sf. Stecca di legno, d'avorio e simili su cui si annodano le corde del violino e simili. 

\cordierìte, sf. Silicato di alluminio, ferro e magnesio. 

\cordiglièra, sf. Nome di alcune catene montuose dell'America Centrale e Meridionale. 
 @   spagn. cordillera, deriv. da cordilla piccola corda. 

\cordiglièro, o cordiglière, sm. Nome usato in passato dal popolo per indicare i frati francescani minori. 

\cordìglio, sm. Cordone con nodi che i frati e le monache portano sopra all'abito. 

\Cordignàno Comune in provincia di Treviso (5.803 ab., CAP 31016, TEL. 0438). 

\Cordilìdi Famiglia di Rettili Laceratidi diffusi in Africa. ~ Zanuridi. 

\Cordillera Dipartimento (207.000 ab.) del Paraguay, capoluogo Caacupé. 

\cordìno, sm. Piccola corda usata per scopi speciali. 

\cordìte, sf. 1 Esplosivo da lancio. 2 Infiammazione delle corde vocali. 

\cordless, agg. invar. Si dice di apparecchio telefonico che funziona senza fili, a batteria. 

\Córdoba (Argentina) Città (969.000 ab.) dell'Argentina, capoluogo dell'omonima provincia. Seconda città del paese, importante centro commerciale, industriale e nodo ferroviario. Sono sviluppati l'allevamento e il commercio di cereali, frutta e ortaggi. Altre risorse importanti sono le industrie meccaniche, metallurgiche, automobilistiche, tessili, alimentari, conciarie e del cemento. Fondata nel 1573 è sede della più antica università Argentina e di un osservatorio astronomico. 
C rdoba 
Provincia (2.629.000 ab.) dell'Argentina, tra le Ande e il fiume Paran´. 

\Córdoba (Colombia) Dipartimento (1.149.000 ab.) della Colombia, capoluogo Monteri´. 

\Córdoba (Spagna) Città dell'Andalusia in Spagna (298.000 ab.) situata su fiume Guadalquivir, ai piedi della Sierra Morena. Fondata dai fenici, fu colonia romana e patria di Seneca e di Lucano. Conquistata dai visigoti nel 572 e dagli arabi nel 711, divenne capitale di un emirato indipendente nel 756. Nel 1236 fu annessa al regno di Castiglia. Principali risorse sono il commercio dei prodotti agricoli, le numerose industrie (alimentari, chimiche, tessili, metalmeccaniche e del cemento) e il turismo. Numerosi i monumenti d'interesse storico artistico tra i quali, il ponte romano a sedici arcate, ricostruito dagli arabi, la grande moschea del 785, trasformata in cattedrale, le chiese di Santa Marina, di San Giacomo e di Santa Chiara. 

\Córdoba, Sierras de Rilievi montuosi dell'Argentina, tra le province di Santiago del Estero e di San Luis. Vetta più elevata il Cerro Champaquí (2.884 m). 

\cordòfono, sm. Strumento musicale in cui il suono è prodotto dalla vibrazione di una o più corde tese su una cassa armonica. 

\cordòglio, sm. 1 Dolore per la scomparsa di una persona cara. 2 Lamento. 
 X   sm. grief, sorrow. 
 @   lat. cordolium, comp. da cor cuore + deriv. da dolere provare dolore. 

\còrdolo, sm. 1 Ciascuno degli strati terrosi che costituiscono gli argini. 2 Lieve rialzo del piano stradale che delimita i sensi di marcia e simili. 

\cordòma, sm. (pl.-i) Tumore generalmente maligno che si sviluppa dai residui della corda dorsale. 

\cordon bleu, loc. sost. m. invar. Abile cuoco (dal francese)  (il termine viene spesso usato a sproposito per indicare particolari piatti).

\cordonàre, v. tr. 1 Circondare con un cordone. 2 Praticare la cordonatura. 

\cordonàta, sf. 1 Bordo a cordone che cinge un'aiuola. 2 Rampa attraversata da cordoni che formano ampi scalini ad alzata piccolissima. 

\cordonàto, agg. e sm. Si dice di tessuto con corde in rilievo. 

\cordonatùra, sf. 1 Solco che si pratica mediante impressione a secco su cartoni o cartoncini. 2 Elemento decorativo aggettante sulla superficie di vasi. 3 Difetto per cui i tronchi di certi alberi presentano sulla corteccia grosse vene. 

\cordoncìno, sm. Cordone di piccole dimensioni usato per guarnizioni. 

\cordóne, sm. 1 Corda di media grossezza di materiale e usi diversi. il cordone di San Francesco, quello portato dai frati francescani. 2 Collana o collare degli ordini cavallereschi come supremo grado dell'ordine. 3 Organo o formazione che per struttura e flessibilità ricorda un cordone. cordone ombelicale. 4 Modanatura architettonica di forma cilindrica liscia o decorata. 5 Banco sabbioso di detriti parallelo a una costa. 6 Linea di persone affiancate lungo una strada per misure di ordine pubblico. cordone sanitario, sbarramento per impedire il diffondersi di epidemie da una zona infetta. 
 X   sm. 1 cord, string. 2 (fig., di polizia) cordon, line. 3 (ombelicale) umbilical cord. 
 @   accresc. di corda

\cordonétto, sm. Intreccio di più fili di cotone, seta o lino che viene usato per il ricamo a mano. 

\Cordovàdo Comune in provincia di Pordenone (2.441 ab., CAP 33073, TEL. 0434). 

\cordovàno, agg. e sm. agg. e sm. 1 Relativo alla città di Cordoba. 1 Nativo o abitante della città di Cordoba. 
sm. Cuoio di pelle di capra. 

\Cordovano, Il Opera in un atto di G. Petrassi, testo di M. de Cervantes (Milano, 1949). 

\cordyceps, sm. invar. Genere di Funghi parassiti di Insetti. 

\còre, sm. Cuore. 

\Corèa Stretto che separa la penisola di Corea dall'isola giapponese di Tsushima. Collega il mar del Giappone col mar Cinese. 

\còrea, sf. Gruppo di malattie che inducono nei pazienti movimenti improvvisi e involontari del corpo; assenti durante il sonno vengono acuiti da freddo, fatica ed emozioni. La più conosciuta è la corea di Sydenham, detta anche ballo di San Vito o corea minor. Una forma pi grave (corea maior), piuttosto rara, dovuta alla degenerazione di alcune cellule e strutture nervose. Anche se è possibile una terapia sintomatologica basata su farmaci neurolettici, la cura delle coree non può essere che preventiva, con consulenze genetiche tendenti a sconsigliare la procreazione ai membri di famiglie in cui esistono frequenti casi della patologia stessa. 
 X   sf. chorea. 

\Corèa del Nord Repubblica popolare democratica dell'Asia orientale, confina a nord con la Cina e per un breve tratto con la Russia, a sud con la Corea del Sud lungo una linea di demarcazione stabilita nel 1953 e ampia circa 1.200 km2
Il paese è nettamente montuoso; nella parte settentrionale cime impervie si collegano a nord-ovest alle catene della Manciuria, mentre a nord-est scendono fino sul Mar del Giappone. 
Il versante occidentale è invece più regolare nella superficie e le coste sono pianeggianti e adatte a essere coltivate; la costa del mar Giallo è inoltre fronteggiata da numerosi scogli e isolotti. 
I fiumi hanno corso breve e irregolare; da segnalare il Tumen e lo Yalu. 
Il clima è continentale con inverni lunghi e molto rigidi ed estati calde e piovose che risentono dell'influsso dei monsoni. 
La capitale P'yongyang (1.850.000 ab.) è un importante nodo di comunicazioni e un notevole centro industriale. 
Il paese è molto ricco di risorse dal punto di vista minerario; si estraggono carbone, minerali di ferro, piombo, zinco, molibdeno, tungsteno. La ricchezza di risorse, associata a un'abbondanza di energia idroelettrica, ha permesso lo sviluppo dell'industria siderurgica, metallurgica, meccanica, chimica e tessile nonché quella del cemento e della carta. 
Decisamente più povera era l'attività agricola che costringeva il paese a massicce importazioni; la riforma fondiaria dei primi anni '60 ha avviato tuttavia un processo di ristrutturazione e di ammodernamento delle tecniche di coltivazione che ha permesso al paese di raggiungere l'autosufficienza alimentare. 
Si producono riso, frumento, soia, cotone e tabacco. 
La repubblica fu diretta, a partire dalla sua fondazione nel 1948, da Kim Il-Sung (fino alla morte nel 1994), che instaurò un'organizzazione di tipi sovietico e avviò il paese verso la costruzione del socialismo. Gli succede il figlio Kim Jong-Il. Nel 1991 le due Coree hanno fatto il loro ingresso nell'ONU e hanno firmato un accordo di riconciliazione. Dalla metà degli anni '90 la nazione è colpita da una gravissima crisi economica ed è costretta a ricorrere agli aiuti (anche alimentari) delle organizzazioni internazionali. 
Abitanti-23.917.000 
Superficie-120.538 km2 
Densità-198,4 ab./km2 
Capitale-P'yongyang 
Governo-Repubblica democratica popolare 
Moneta-Won 
Lingua-Coreano 
Religione-Buddhismo, confucianesimo, sciamanesimo 

\Corèa del Sud Repubblica presidenziale dell'Asia orientale, confina a nord con la Corea del Nord lungo la linea di demarcazione del 1953, occupando la punta della penisola coreana, bagnata a est dal Mar del Giappone, a sud dal mare Cinese orientale e a ovest dal mar Giallo. 
La parte orientale è occupata da una zona montuosa che rappresenta il prolungamento del sistema di rilievi della Corea del Nord; si diramano vari contrafforti interrotti da pianure ben irrigate e intensivamente coltivate percorse dai principali fiumi (Nagdong, Geum, Han). 
La costa orientale è pressoché rettilinea e alta mentre più frastagliate sono la costa meridionale e quella occidentale che presentano un continuo susseguirsi di promontori e rientranze e sono fronteggiate da numerosissime piccole isole. L'unica isola di un certo rilievo è Cheju (1.825 km2). 
La capitale è Seul (9.690.000 ab.), importante nodo di comunicazioni e rilevante mercato agricolo e centro industriale. 
All'interno si trovano le città di Daegu, oggi fortemente industrializzata, Dajeon e Gwangju. 
Il paese, tradizionalmente agricolo, ha subito un forte processo di industrializzazione avviato negli anni '60 e da forte esportatore attualmente ha perso la propria autosufficienza. 
Il principale prodotto agricolo è il riso (nelle regioni occidentali le condizioni climatiche consentono due raccolti annui) anche se si coltivano altri cereali (orzo, mais e miglio); importanti sono anche la soia, le patate dolci e altri prodotti ortofrutticoli, mentre destinati all'industria di trasformazione sono il tabacco, il cotone, il sesamo e la colza. 
Coltivazione tipica quella del ginseng, dalla cui radice essiccata si ricavano medicinali. 
Le foreste sono molto estese e forniscono notevoli quantità di legname, alimentando numerose cartiere. 
Trascurabile l'allevamento, mentre la pesca riveste un ruolo rilevante, consentendo una fiorente industria di trasformazione del pescato. 
Il sottosuolo offre diverse risorse tra cui oro, argento, rame, manganese, piombo, nichel, ma soprattutto tungsteno di cui la Corea del Sud è uno dei massimi produttori mondiali. 
Notevoli anche i giacimenti di carbone e molto rilevanti le risorse idroelettriche. 
L'industria produce circa il 40% del prodotto nazionale lordo; tradizionali sono il settore tessile (cotone e seta), alimentare e della manifattura del tabacco, ma un notevolissimo sviluppo hanno subito il settore chimico (fertilizzanti, fibre sintetiche ecc.) e petrolchimico, siderurgico e metallurgico nonché l'industria meccanica (montaggi di veicoli, meccanica di precisione). Molto attive sono l'industria della carta, della gomma e del cemento. 
Presieduta da Syngmang Rhee (1948-1960) al quale sono succeduti Park Chung-Hee (1973-1979) e Chun Doo-Hwan (1980-1988), la Repubblica di Corea è sottoposta a un regime autoritario ma nel 1987 venne avviato un processo di democratizzazione. Una nuova costituzione approvata con un referendum u seguita dall'elezione di Roh Tae-Woo alla presidenza della repubblica. Nel 1991, le due Coree fanno il loro ingresso all'ONU e firmano un accordo di riconciliazione. Nel 1992, la Corea del Sud normalizza le sue relazioni con la Cina. Kim Young-Sam, eletto alla presidenza della repubblica, succede a Roh Tae-Woo nel 1993. Nel 1998 diventa presidente Kim Dae Jung del Congresso nazionale per le nuove politiche. 
Abitanti-44.850.000 
Superficie-99.484 km2 
Densità-451 ab./km2 
Capitale-Seul 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Won 
Lingua-Coreano 
Religione-Buddhismo, confucianesimo, protestantesimo e cattolicesimo 

\coreàno, agg. e sm. agg. Della Corea. 
sm. Abitante o nativo della Corea. 

\CoReCo Sigla di Comitato Regionale di Controllo. 

\Còredo Comune in provincia di Trento (1.323 ab., CAP 38010, TEL. 0463). 

\Coréglia Antelminèlli Comune in provincia di Lucca (4.866 ab., CAP 55025, TEL. 0583). 

\Coréglia Lìgure Comune in provincia di Genova (220 ab., CAP 16040, TEL. 0185). 

\corègo, sm. (pl.-ghi) 1 In Grecia, cittadino che sosteneva una coregia. 2 In teatro, il capo del coro. 

\corègone, o coregóne, sm. Pesce teleosteo (Coregonus lavaretus) dei Salmoniformi lungo fino a 60 cm diffuso nelle acque dolci, specie nei laghi di Europa, Asia e America. In Italia si trovano il coregone azzurro (Coregonus wartmanni) e il coregone bianco (Coregonus schinzii helveticus), apprezzati per le ottime carni. 

\corèico, agg. (pl. m.-ci) 1 Che si riferisce alla danza. 2 Che si riferisce alla corea. 

\Corèidi Famiglia di Insetti Emitteri comprendente vari tipi di cimici terrestri. 

\Corèlli, Arcàngelo (Fusignano, Ravenna, 1653-Roma 1713) Compositore e violinista lavorò principalmente a Roma ma le sue opere contribuirono a influenzare l'intero panorama musicale europeo. Precisò la forma del concerto grosso e della sonata per violino solista e basso continuo. Geniali le invenzioni introdotte nell'orchestrazione: note doppie, arpeggi, capacità polifonica; tutto plasmato con maestria entro un preciso schema formale. Tra le sue opere, si ricordano quattro libri di Sonate a tre (due libri di sonate da chiesa e due libri di sonate da camera) e le dodici Sonate dell'op. 5 (1700). Famosa è la sonata conosciuta come Follia. 

\coremorfòsi, sf. Formazione di una pupilla artificiale tramite intervento chirurgico. 

\Corèno Ausònio Comune in provincia di Frosinone (1.876 ab., CAP 03040, TEL. 0776). 

\corèo, sm. Usato come sinonimo di trocheo. 

\coreografìa, sf. Arte di comporre danze appositamente in linea con determinati brani musicali. 
 X   sf. choreography. 
 @   greco chor ia danza + grafia. 

\coreograficaménte, avv. In modo coreografico. 

\coreogràfico, agg. (pl. m.-ci) 1 Che si riferisce alla coreografia. 2 Che si svolge in modo fastoso e appariscente. 

\coreògrafo, sm. Chi compone o dirige coreografie. 

\coreopsis, sf. invar. Genere di piante erbacee, annue o perenni. 
 @   dal greco k ris-e s cimice e psis aspetto. 

\corepiscopàto, sm. Ufficio e carica di corepiscopo. 

\corétto, sm. Piccolo ambiente dal quale si poteva assistere alle funzioni religiose della chiesa adiacente senza essere visti. 

\corèuta, sm. Nell'antica Grecia, corista. 
 @   da ch ros coro di danza. 

\corèutica, sf. Arte della danza. 

\Corfìnio Comune in provincia di L'Aquila (968 ab., CAP 67030, TEL. 0864). 

\Corfù Nome italiano di Kerkyra, la più importante delle isole Ionie. È situata nel mar Adriatico, affacciata sulle coste dell'Albania. Ha un'estensione di 592 km2 e una popolazione di 98.000 abitanti. Il suo territorio è caratterizzato da aspri rilievi nella parte settentrionale, culminanti nella doppia cima del monte Pantokrator (m 906), e da colline e pianure verdeggianti nella parte meridionale. Grazie alla sua vegetazione rigogliosa e al clima mite, Corfù costituisce da tempo una delle isole greche preferite dai turisti. L'unica risorsa economica, oltre al turismo, è l'agricoltura (viti, olivi, alberi da frutto). Corfù è il capoluogo dell'isola, situata circa a metà della costa orientale. La città vecchia conserva chiare impronte dell'origine veneziana nelle sue viuzze strette bordate da alte case dai colori delicati, intervallate da piazzette e da antiche chiese bizantine. Tra queste si segnala in particolare la chiesa di Agios Spiridon, con preziose icone e il sarcofago argenteo del santo patrono dell'isola. Questo caratteristico quartiere è incuneato tra due fortezze, i due complessi architettonici che dominano la città. La fortezza vecchia risale al XIV sec. e sorge su un promontorio collegato alla terraferma da un ponte. Fu costruita in più riprese e ampliata nel corso dei secoli, ma oggi ne restano soltanto le rovine. Davanti alla fortezza si trova la Spianata, la più vasta piazza della città, in parte sistemata a giardini e contornata da portici, su cui si affaccia l'ex palazzo reale in stile neoclassico. La fortezza nuova fu costruita dai veneziani nel XVI sec., su una collina a ovest della città e conserva ancora gran parte delle mura, dei bastioni, delle casematte e dei camminamenti su più livelli. La parte moderna della città presenta bei viali alberati, eleganti ville e palazzi signorili, fiancheggiati da portici, con caffè all'aperto. Nella parte moderna si trova il Museo Archeologico, con materiali che vanno dall'epoca preistorica a quella romana. Il pezzo più interessante è il frontone della Gorgone, da un tempio dedicato ad Artemide. Nella parte meridionale della città sorge la villa di Mon Repos, già residenza estiva della famiglia reale. La villa è in stato di abbandono, ma è circondata da uno splendido parco, ora giardino botanico. Di fronte all'ingresso della villa sono in corso gli scavi di Paleopolis, con resti delle antiche mura, case, botteghe e di una chiesa paleocristiana. Corfù è stata identificata come l'isola dei feaci, che secondo la tradizione omerica accolsero Ulisse e lo riportarono a Itaca dopo aver ascoltato la sua odissea. L'isola venne originariamente abitata da popolazioni di origine italica; la sua ascesa iniziò dopo la colonizzazione da parte di Corinto (con la denominazione di Corcira) e fu tale da suscitare la preoccupazione della madrepatria. Questo conflitto con Corinto costituì una delle cause della guerra del Peloponneso. Fu annessa dai romani alla provincia di Macedonia (148 a. C.). Nell'XI e XII sec. fu contesa dai normanni, veneziani, bizantini e Angioini. Passò a Venezia nel 1386 fino al 1797, in seguito fu occupata dai francesi e dagli inglesi che la cedettero, nel 1864, alla Grecia con le altre isole ioniche. Nel 1941 fu occupata da truppe italiane. 

\cori- Primo elemento di composti. 
 @   dal greco ch r s separatamente. 

\Còri Comune in provincia di Latina (10.257 ab., CAP 04010, TEL. 06). 

\Cori Gerty, Theresa Radnitz (Praga 1896-Saint Louis 1957) Biochimico statunitense di origine ceca. Collaborò agli studi del marito Carl Ferdinand. 

\Cori, Carl Ferdinand (Praga 1896-Cambridge, USA 1984) Biochimico statunitense di origine ceca. Insieme alla moglie e a B. Houssay, per i suoi studi sul metabolismo dei carboidrati, nel 1947 fu insignito del premio Nobel. 

\coriàceo, agg. 1 Di cuoio, duro e resistente. ~ rigido. <> morbido. 2 Persona priva di sensibilità. <> mite, docile. 

\coriàmbico, agg. (pl. m.-ci) Di versi in cui compaiono i coriambi. 

\coriàmbo, sm. Piede metrico della poesia greca e latina. 

\coriàndolo, sm. 1 Pianta i cui frutti vengono utilizzati per aromatizzare cibi o bevande liquorose. 2 Dischetto di carta variamente colorato che ci si getta addosso durante alcuni festeggiamenti. 
 X   sm. 1 (pianta) coriander. 2 (confetto) pl. confetti. 
 @   lat. coriandrum, dal greco kor andron, nome di una pianta e del suo frutto. 

\Coriàno Comune in provincia di Rimini (7.385 ab., CAP 47040, TEL. 0541). 

\Coriariàcee Famiglia di piante arbustive o erbacee. 

\coribànte, sm. Nell'antica religione greca, sacerdote della dea Cibele. 

\coribàntico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo ai coribanti. 2 Frenetico. ~ concitato. 

\coricàre, v. v. tr. 1 Mettere a giacere nel letto. ~ deporre, stendere. 2 Adagiare. ~ distendere. <> drizzare. 
v. rifl. 1 Mettersi a giacere. ~ stendersi. <> alzarsi. 2 Tramontare, detto del sole. ~ calare. <> levarsi. 
 X   v. tr. to put to bed. v. rifl. to go to bed. 
 @   lat. tardo collocare porre a letto. 

\Coridàlidi Famiglia di Insetti Neurotteri di grandi dimensioni. 

\coridòra, sm. (pl.-i) Genere di Pesci Actinopterigi Siluriformi della famiglia dei Callittidi molto ricercati per gli acquari. 

\corifèna, sf. Genere di Pesci Actinopterigi Perciformi della famiglia dei Corifenidi. 

\Corifènidi Famiglia di Pesci Actinopterigi comprendente il genere Corifena. 

\corifèo, sm. 1 Capo dell'antico coro greco. ~ portavoce. 2 Capo di una corrente artistica, di un partito e simili. ~ guida, propugnatore. 

\Corigliàno Càlabro Comune in provincia di Cosenza (36.615 ab., CAP 87064, TEL. 0983). Centro agricolo (coltivazione di olivi e agrumeti) e industriale (prodotti alimentari). Nelle vicinanze si trova il monastero di Santa Maria del Patir, del XII sec. e il castello Compagna, del XV sec. Gli abitanti sono detti Coriglianesi

\Corigliàno d'Òtranto Comune in provincia di Lecce (5.627 ab., CAP 73022, TEL. 0836). 

\Corinàldo Comune in provincia di Ancona (5.236 ab., CAP 60013, TEL. 071). 

\corindóne, sm. Minerale le cui varietà preziose sono conosciute come rubino e zaffiro. 

\Corinna o l'Italia Romanzo di Madame de Staël (1807). 

\Corinth, Lovis (Tapiau 1858-Zandvoort, Olanda 1925) Pittore tedesco. Tra le opere Ragazza nel letto (ca. 1895, Brema, Kunsthalle) e Autoritratto con lo scheletro (1896, Monaco, Neue Pinakothek). 

\Corìnto Città della Grecia (23.000 ab.) capoluogo della Corinzia e porto del Peloponneso. Situata allo sbocco occidentale del canale omonimo. Centro commerciale (industrie alimentari) e agricolo (agrumi, olive, frutta, ortaggi e uva); è sviluppato anche il turismo. Nei pressi si trovano le rovine dell'antica città di cui rimangono il tempio di Apollo, l'agorà e l'acropoli. Fu centro storico molto famoso già all'inizio del primo millennio a. C., sede dei giochi istmici dedicati a Poseidone e centro commerciale di primaria importanza. Scatenò la guerra del Peloponneso, lottò contro Atene e fu alleata di Sparta di cui divenne nemica nel corso della guerra corinzia. Centro della lega achea divenne capitale dell'Acaia, provincia romana. 
Canale di Corinto 
Canale marino che mette in comunicazione il mar Egeo con il mar Ionio. Fu aperto nell'istmo di Corinto tra il 1883 e il 1893; è lungo 6.345 m, largo 24 e profondo 8. 
Golfo di Corinto 
Insenatura del mar Ionio tra la Grecia sudoccidentale e il Peloponneso settentrionale. Dal 1893, tramite il canale di Corinto, è in comunicazione con il mar Egeo. È lungo circa 75 km. 

\Corìnzia Nomo (143.000 ab.) della Grecia, capoluogo Corinto. 

\corìnzio, agg. e sm. agg. 1 Di Corinto. 2 Dell'ordine architettonico omonimo. 
sm. 1 Nativo, abitante di Corinto. 2 Ordine, stile architettonico corinzio. 
Ordine architettonico greco la cui colonna ha il capitello ornato di foglie di acanto e brevi volute, il fusto scanalato e la base sagomata.   +     +  
Vasi corinzi 
Vasi d'argilla chiara e finissima con decorazioni a figure nere con particolari rossi su fondo chiaro, con fregi d'animali e motivi mitologici (VII sec. a. C.), disegni geometrici (VI e V sec. a. C.) o a rilievo (IV sec. a. C.). 

\Còrio Comune in provincia di Torino (3.025 ab., CAP 10070, TEL. 011). 

\Coriolàno, Gnèo Màrcio Personaggio romano del V sec. a. C. che sconfisse a Corioli i volsci nel 493 a. C. Esiliato per aver contrastato i tribuni e rifugiatosi presso il re dei volsci, prese con essi le armi contro Roma, giungendo con l'esercito fino alle mura della città; la madre Veturia e la moglie lo dissuasero dal portare l'attacco finale. A esso si ispirò Shakespeare per l'omonima tragedia (1607-1608). 

\Coriolis, Gaspard-Gustave de  [pronuncia: Coriolì]  (Parigi 1792-1843)  Fisico e matematico francese, direttore dell'École Polytechnique. Studioso di meccanica teorica e razionale, contribuì in modo determinante allo sviluppo della meccanica applicata. 
Forza di Coriolis 
Forza "apparente" che sembra agire su un oggetto in rotazione "spingendolo" verso l'esterno.
Teorema di Coriolis 
Teorema secondo il quale l'accelerazione assoluta è uguale alla somma dell'accelerazione relativa, di quella di trascinamento e di quella complementare, detta anche accelerazione di Coriolis.
Forza di Coriolis: effetti sugli scarichi dei lavandini?
C'è chi dice che il verso di rotazione dei vortici che si generano quando di toglie il tappo da un lavandino pieno d'acqua sia antiorario nell'Emisfero boreale (il nostro) e orario nell'Emisfero australe, e che ciò sia dovuto alla forza di Corioilis.  In realtà la forza di Coriolis è trascurabile rispetto agli altri fattori che influiscino sulla rotazione dell'acqua: la forma della vasca e dello scarico, il movimento anche piccolo che aveva inizialmente l'acqua, le correnti d'aria, le vibrazioni causate da un mezzo di trasporto che passa nelle vicinanze, … Gli "sperimentatori" che hanno "dimostrato" questa tesi in realtà hanno indotto il verso di rotazione utilizzando opportune modalità di versamento dell'acqua.

\còrion, sm. invar. 1 In biologia si tratta di membrana vascolarizzata che riveste esternamente l'embrione di Rettili, Uccelli, Mammiferi; in questi ultimi origina propaggini (villi coriali) che formano la placenta. 2 In anatomia è lo strato di tessuto connettivo che sostiene una membrana epiteliale; nella cute dei Vertebrati prende il nome di derma. 

\corionepiteliòma, sm. (pl.-i) Tumore maligno dell'utero che si sviluppa subito dopo una gravidanza o a distanza di molti anni. 

\Coripètale Sottoclasse delle Dicotiledoni, comprende le piante dai petali non attaccati tra loro. 

\corìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) sm. e sf. Chi canta in un coro. 
sm. Strumento che dà l'esatta intonazione del la. 

\Coristìdi Famiglia di Crostacei Decapodi. 

\Corìxidi Famiglia di Insetti Emitteri Eterotteri (pulci d'acqua). 

\Còrizza Città (66.000 ab.) dell'Albania, capoluogo del distretto omonimo. 
C rizza 
Distretto (219.000 ab.) dell'Albania, tra la valle dell'Osum e il lago di Ocrida. 

\còrizza, o còriza, sf. Infezione contagiosa della mucosa e delle fosse nasali.  →  raffreddore.

\Cork Città (134.000 ab.) irlandese del Munster, capoluogo della contea omonima. 
Cork 
Contea (411.000 ab.) dell'Irlanda, affacciata sull'oceano Atlantico. 

\Corleóne Comune in provincia di Palermo (11.261 ab., CAP 90034, TEL. 091). Centro agricolo (coltivazione di ortaggi, frutta, cereali e olive) e industriale (caseifici). Vi si trova il castello, con torre saracena. Gli abitanti sono detti Corleonesi

\Corléto Monfòrte Comune in provincia di Salerno (965 ab., CAP 84020, TEL. 0828). 

\Corléto Perticàra Comune in provincia di Potenza (3.345 ab., CAP 85012, TEL. 0971). 

\Cormack, Alan (Joannesburg 1924-Winchester 1998) Fisico statunitense di origine sudafricana. Si occupò attivamente di radiodiagnostica e anticipò la tomografia. Nel 1979 insieme a G. Hounsfield fu insignito del premio Nobel per la medicina. 

\Corman, Roger (Detroit 1926-) Regista statunitense. Maestro di numerosi registi famosi, fu tra i fondatori della compagnia American International Pictures. 

\Cormàno Comune in provincia di Milano (18.860 ab., CAP 20032, TEL. 02). Centro industriale (cartiere, prodotti chimici, farmaceutici, meccanici ed elettrotecnici) dell'hinterland milanese. Gli abitanti sono detti Cormanesi

\còrmo, sm. Corpo delle piante superiori del quale fanno parte foglie, fusto e radici. 

\Cormòns Comune in provincia di Gorizia (7.553 ab., CAP 34071, TEL. 0481). 

\cormoràno, sm. Uccello dei Pelecaniformi della famiglia dei Falacrocoracidi, con piume nere e becco lungo e adunco, piedi palmati. Vive lungo le sponde di acque dolci e salate ove può sfruttare le ottime doti di tuffatore e nuotatore. Si ciba di pesci; uccello diffuso in tutto il mondo, in Estremo Oriente è usato come uccello da pesca. È detto anche marangone. 
 X   sm. cormorant. 
 @   franc. cormoran. 

\Corn Belt Regione degli USA, estesa tra i fiumi Missouri e Ohio. 

\Còrna Imàgna Comune in provincia di Bergamo (795 ab., CAP 24030, TEL. 035). 

\cornac, sm. invar. Chi in India cura e conduce un elefante. 

\cornàcchia, sf. 1 Uccello (Corvus corone) della famiglia dei Corvidi e dell'ordine dei Passeriformi. 2 Persona ciarliera e inopportuna. 
 X   sf. carrion crow, crow. 
Di colore nero e grigio, è presente in Europa e in Asia. Comune in Italia. Si nutre anche di carogne. Nidifica sugli alberi e sulle rocce ed emette suoni sgradevoli. È dannosa per l'agricoltura. È lunga circa 50 cm.

\Cornàcchia (Abruzzi) Monte (2.003 m) dell'Appennino Abruzzese, tra le valli del Sangro e del Liri. 

\Cornàcchia (Puglia) Monte (1.152 m) della Puglia. La vetta più elevata dei Monti della Daunia. 

\Cornàlba Comune in provincia di Bergamo (298 ab., CAP 24017, TEL. 0345). 

\Cornàle Comune in provincia di Pavia (724 ab., CAP 27050, TEL. 0383). 

\cornamùsa, sf. Strumento a fiato, formato da uno o più tubi sonori ad ancia doppia, innestati in un sacco di pelle pieno d'aria.   +  
 X   sf. pl. bagpipes. 
 @   franc. cornemuse. 

\Cornarédo Comune in provincia di Milano (18.817 ab., CAP 20010, TEL. 02). Centro industriale (prodotti alimentari, fabbriche di materie plastiche, di imballaggi e meccaniche). Gli abitanti sono detti Cornaredesi

\Cornàro, Caterìna (Venezia 1454-1510) Regina di Cipro. Figlia del patrizio veneziano Andrea Cornaro, nel 1472 andò sposa a Giacomo II di Lusignano, re di Cipro, e alla morte di questi (1473) assunse la reggenza per il figlio Giacomo III, ancora minorenne. Con lo scoppio della rivolta di Famagosta contro la repubblica veneta, i veneziani intervennero militarmente limitando la libera sovranità di Caterina. Morto il figlio Giacomo, combattuta tra le pressioni veneziane e le legittime pretese al trono di Carlotta di Lusignano, riuscì con abile politica a destreggiarsi per qualche tempo, finché nel 1488 una nuova cospirazione consentì ai veneziani di intervenire di nuovo e di obbligarla ad abdicare. Caterina venne ricondotta in patria, dove visse lungamente nel castello di Asolo, la cui signoria le era stata assegnata dai veneziani, circondata da una piccola e splendida corte di artisti e letterati, che P. Bembo avrebbe celebrato nella sua opera Asolani

\Cornàro, Caterìna C. (Venezia 1454-1510) Regina di Cipro. Moglie di Giacomo II di Lusignano, re di Cipro, alla morte di questi prese il possesso dell'isola e lo mantenne fino al 1489; alla morte di Giacomo II, con lo scoppio della rivolta a Famagosta, l'intervento dei veneziani limitò la libera sovranità di Caterina. Nel 1488 Venezia la obbligò ad abdicare; in seguito le venne assegnata di forza dal governo veneziano la signoria di Asolo. 

\cornàta, sf. Colpo dato con le corna. 

\Cornàte d'Àdda Comune in provincia di Milano (8.316 ab., CAP 20040, TEL. 039). 

\cornatùra, sf. Disposizione e aspetto delle corna di un animale. 

\còrnea, sf. Parte anteriore trasparente del bulbo oculare che si continua con la sclera. Attraverso essa passa il fascio luminoso, dirigendosi ai recettori nervosi. È formata da cinque strati con uno spessore complessivo di 0,8 mm. Può diventare opaca a seguito di cheratite ulcerosa  +  
Cheratoplastica 
Trapianto della cornea. L'operazione deve essere effettuata utilizzando il tessuto corneale di un donatore deceduto da poche ore e può risolvere i problemi di visione nei pazienti affetti da opacizzazione derivante da traumi o da ulcerazioni. 

\corneàle, agg. Relativo alla cornea. 

\corned beef, loc. sost. m. invar. Carne di bue salata e inscatolata. 

\Cornédo all'Isàrco (in ted. Karneid) Comune in provincia di Bolzano (2.764 ab., CAP 39050, TEL. 0471). 

\Cornédo Vicentìno Comune in provincia di Vicenza (9.504 ab., CAP 36073, TEL. 0445). 

\Cornegliàno Laudénse Comune in provincia di Lodi (1.797 ab., CAP 20070, TEL. 0371). 

\Corneille, Pierre (Rouen 1606-Parigi 1684) Drammaturgo francese. Studiò presso i gesuiti e nel 1628 divenne l'avvocato del re. Ebbe la protezione di Richelieu e poi di Mazzarino. Debuttò con alcune commedie in teatro, ma il successo arrivò con le tragedie Medea (1635), Il Cid (1636), Orazio (1640), Cinna (1641), Poliuto (1642) e Tito e Berenice (1670). È considerato il padre della tragedia classica francese; nel suo teatro dominano i conflitti interiori tra dovere e passione che gli eroi affrontano e risolvono vittoriosamente a favore del dovere, con toni di grande tragicità. 

\Cornèlia (189?-110 ca. a. C.) Matrona romana. Figlia di Scipione l'Africano, fu madre di Tiberio e Gaio Gracco. 

\Corneliàno d'Àlba Comune in provincia di Cuneo (1.845 ab., CAP 12040, TEL. 0173). 

\Cornelius, Peter (Düsseldorf 1783-Berlino 1867) Pittore tedesco. Tra le opere Storie di Giuseppe (1812, Roma, Casa Bartholdy). 

\Cornell, Katharine (Berlino 1898-Vineyard Haven, USA 1974) Attrice e impresaria teatrale statunitense. Dopo varie esibizioni in provincia, nel 1921 recitò a Broadway. Dotata di una straordinaria carica emotiva, si fece ammirare sia nell'interpretazione di ruoli del repertorio classico che del repertorio moderno. Raccolse gli avvenimenti della propria vita in alcuni libri di memorie, Ho voluto fare l'attrice (1939) e Il sipario si alza (1943). 

\còrneo, agg. Che presenta qualità o aspetto di corno. 
 @   lat. corneus, deriv. da cornu corno. 
Lo stato corneo è lo strato più esterno dell'epidermide molto resistente agli agenti esterni. Viene rigenerato costantemente da cellule sottostanti. Normalmente è dotato di formazioni caratteristiche come unghie o peli. 

\còrner, sm. invar. Calcio d'angolo. 

\cornétta, sm. e sf. sm. e sf. Ufficiale che portava la bandierina detta cornetta. 
sf. 1 Bandierina a due punte di una compagnia di cavalleria. 2 Cappello di tela inamidata portato dalle monache dell'ordine di San Vincenzo de' Paoli. 
 X   sf. 1 (tel.) receiver. 2 (mus.) cornet. 
 @   franc. cornette. 

\cornettìsta, sm. (pl.-i) Suonatore di cornetta. 

\cornétto, sm. 1 Piccolo corno usato come portafortuna. 2 Panino dolce o brioche a forma di luna falcata. cornetto gelato, cono e gelato. 3 Strumento a forma di corno usato per sopperire a un difetto di udito. 4 Strumento a fiato di avorio o legno munito di fori e bocchino, a forma di corno. 5 Al plurale, nell'Italia settentrionale vengono definiti i fagiolini freschi. 6 Termine anatomico che designa un osso della cavità nasale. 
 X   sm. (cuc.) croissant. 
 @   dimin. di corno

\corn-flakes, sm. pl. Fiocchi di granturco che si mangiano alla mattina a colazione. 

\Cornforth, John Warcup (Sydney 1917-) Chimico inglese. Di origine australiana, fu assistente del premio Nobel Robinson e si occupò dello studio della struttura degli ormoni steroidi. Nel 1975 insieme a V. Prelog, fu insignito del premio Nobel. 

\cornìce, sf. 1 Inquadratura di legno posta attorno a dipinti, fotografie e simili. ~ riquadro. mettere in cornice, dare importanza. 2 Tutto ciò che limita un luogo, un oggetto e simili. ~ contesto, contorno. la cornice della cerimonia era molto ben organizzata. 3 La parte più alta della trabeazione. 4 Inquadratura di una notizia breve, per darle risalto su un giornale. 5 Stretto gradino di una parete rocciosa meno largo della cengia. 
 X   sf. 1 frame. 2 (fig., sfondo) background, setting. 
 @   lat. cornix,-icis cornacchia, dal greco kor ne cornacchia, cornice. 

\corniciàio, sm. Fabbricante o venditore di cornici. 

\cornicióne, sm. Cornice fortemente sporgente usata a coronamento di un edificio. 
 X   sm. 1 (arch.) cornice. 2 (edificio) ledge. 
 @   accresc. di cornice. 

\còrnico, agg. e sm. agg. Della Cornovaglia. 
sm. Lingua del gruppo celtico. 

\cornificàre, v. tr. Tradire il proprio coniuge. 

\Cornìglia Frazione ligure (674 ab.) del comune di Vernazza in provincia di La Spezia. È una delle Cinque Terre. 

\Cornìglio Comune in provincia di Parma (2.609 ab., CAP 43021, TEL. 0521). 

\còrnio Corniolo. 

\còrniola, sf. 1 Frutto del corniolo. 2 Varietà di calcedonio dura e traslucida. 

\còrniolo, sm. Angiosperma (Cornus mas) della famiglia delle Cornacee e dell'ordine delle Umbelliflore. Albero con foglie ovali il cui legno viene usato per l'intaglio. 

\cornìsta, sm. (pl.-i) Suonatore di corno. 

\còrno, sm. (pl. f. corna, riferito ad animali; pl. m. corni, negli altri significati) 1 Prominenza dura ossea presente sul capo di alcuni animali. 2 Oggetto a forma simile a quella di un corno. 3 Estremità. 4 Strumento di ottone a fiato. 5 (solo sing.) Niente. ~ nulla. 
 X   sm. horn. 
 @   lat. cornu. 
Appendice tegumentale cheratinizzata, ossea, frammista, tipica di alcuni Mammiferi (rinoceronte, antilope, bovini). Può essere perenne o caduco; alcuni esemplari femminili possono esserne privi; la funzione principale è quella di difesa o di offesa, ma risulta indispensabile nei corteggiamenti amorosi. 
Strumento musicale d'ottone formato da un lungo e stretto tubo a spirale, provvisto di bocchino. Anticamente fu costruito con materie animali e poi con il metallo. I greci, i romani e gli etruschi lo utilizzarono come strumento di segnalazione e nel medioevo fu utilizzato come segnale per la caccia. Giambattista Lulli nel 1664 lo utilizzò per la prima volta in un'orchestra nella composizione Princesse d'Elide. Nell'Ottocento il corno a pistoni allargò l'ampiezza tonale dello strumento fino ad arrivare a eseguire l'intera scala cromatica. Beethoven introdusse nell'orchestra sinfonica un quartetto di corni per legare gli archi agli ottoni. Il corno fu utilizzato come strumento solista nelle composizioni sinfoniche da Mozart e Haydn nel Settecento e nell'Ottocento da Beethoven, Schumann e Brahms. Tra i moderni compositori si ricordano Hindemith e Britten. Si distingue anche il corno inglese (simile all'oboe) e quello di bassetto (clarinetto in fa).   +  

\Còrno d'Àfrica Denominazione dell'estremità orientale dell'Africa che si allunga nell'Oceano Indiano. 

\Còrno di Rosàzzo Comune in provincia di Udine (3.193 ab., CAP 33040, TEL. 0432). 

\Còrno d'Òro Insenatura della Turchia, nel mar di Marmara, sulla sponda europea del canale di Bosforo. 

\Còrno Gióvine Comune in provincia di Lodi (1.249 ab., CAP 20070, TEL. 0377). 

\Còrno Grànde Vetta più elevata (2.912 m) del Gran Sasso d'Italia. 

\Cornovàglia Penisola della Gran Bretagna tra la Manica e il canale di Bristol. Il territorio è prevalentemente collinoso con coste alte e incise. È protesa verso ovest dove termina con Land's End, il punto più occidentale dell'Inghilterra. È abitata da popolazioni celtiche fin dalla preistoria, fu conquistata dai sassoni nel IX sec. Divenne contea sotto Guglielmo il Conquistatore e ducato nel 1337. 

\Cornovècchio Comune in provincia di Lodi (231 ab., CAP 20076, TEL. 0377). 

\cornubianìte, sf. (pl.-i) Roccia metamorfica dura e compatta formata dalla trasformazione di scisti argillosi venuti a contatto col magma. 

\cornucòpia, sf. Vaso a forma di corno, simbolo dell'abbondanza. 
 @   lat. tardo cornucopia. 

\Cornucopia del fanciullo, La Opera di filologia e poesia di A. von Arnim e C. Brentano (1806-1808). 

\Cornùda Comune in provincia di Treviso (5.313 ab., CAP 31041, TEL. 0423). 

\cornùto, agg., sm. agg. 1 Fornito di corna. 2 Che termina a forma di corno. 
sm. Tradito dal proprio coniuge. 
 X   agg. 1 horned. 2 (fig., marito) cuckolded. sm. (fig., marito) cuckold. 
 @   lat. cornutus. 

\Cornuto immaginario, Il ved. Sganarello  

\Cornwalland Isle of Scilly Contea (477.000 ab.) della Gran Bretagna, nella penisola di Cornovaglia. Capoluogo Truro. 

\Cornwallis, Charles (Londra 1738-Ghazipur 1805) Politico e militare inglese. Nella lotta contro le colonie americane ribelli, fu sconfitto a Yorktown (1781). Nel 1786 fu comandante in capo delle Indie e in seguito viceré d'Irlanda. 

\Coro Città (125.000 ab.) del Venezuela, capitale dello stato di Falcón. 

\còro, sm. 1 Canto eseguito da più persone. 2 In architettura spazio riservato ai cantori, nella parte terminale della navata centrale, dietro l'altare maggiore.   +   3 Canto, verso di più animali. 4 Schiera di spiriti celesti. 5 Nell'antico teatro greco, intermezzo di canto e danza. 6 Vento di nord-ovest. 
 X   sm. 1 chorus. 2 (chiesa) choir. 
 @   lat. chorus, dal greco chor s. 
Nel teatro greco, era prevalentemente tragico ed era formato da un gruppo di coreuti (dodici in Eschilo e quindici in Sofocle) e da un corifeo che ne era la guida. Nell'ambito musicale acquisisce varie denominazioni in relazione alla composizione e al modo di esecuzione; maschile, femminile, misto, di voci bianche, monodico, polifonico, corale, a cappella. 

\corodidàscalo, sm. Istruttore di coro nell'antica Grecia. 

\Corofìdi Famiglia di Crostacei Anfipodi di piccole dimensioni. 

\corografìa, sf. Descrizione di una regione nei suoi particolari fisici, storici e umani. 

\corogràfico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla corografia. 

\corògrafo, sm. Geografo studioso di corografia o autore di opere corografiche. 

\coròide, sf. Termine anatomico che designa una membrana vascolare, presente nella parte posteriore dell'occhio.   +  

\coroidèo, agg. Relativo alla coroide. 

\coroidìte, sf. Infiammazione della coroide dell'occhio. 

\coròlla, sf. Insieme dei petali di un fiore che circondano gli organi della riproduzione. Se è costituita da petali uniti tra loro viene detta gamopetala, se da petali disgiunti dialipetala. La sua funzione è quella di attirare gli insetti; esistono però alcuni fiori privi di petali. 
 @   lat. corolla, dimin. di corona corona. 

\corollàre, agg. Relativo alla corolla. ~ corollino. 

\corollàrio, sm. 1 Teorema che segue facilmente da un teorerma più generale. 2 Aggiunta. ~ appendice. 
 X   sm. corollary.
 @   lat. corollarium, deriv. da corolla. 

\corollìno, agg. Della corolla. ~ corollare. 

\corologìa, sf. Scienza che studia la distribuzione sulla Terra degli organismi viventi. 

\Coromandèl Costa dell'India, nel Deccan, affacciata al Golfo del Bengala. 

\coróna, sf. 1 Ornamento del capo a forma di cerchio, variamente ornato, simbolo di letizia e nobiltà. 2 Cerchio di fiori o simili da appendere davanti agli edifici in segno di festività. 3 Oggetto che per formazione ricorda una corona. 4 Parte più esterna dell'atmosfera di una stella. 5 In anatomia è la parte di dente fuori dall'alveolo, rivestita di smalto. 6 Serie di elementi posti in cerchio. 7 Parole, detti, frasi, oggetti collegati gli uni agli altri. 8 Antico nome di moneta d'oro e d'argento raffigurante una corona. 9 In musica è un segno convenzionale, usato per prolungare una nota o una pausa. 
 X   sf. 1 crown. 2 (fiori) wreath. 
 @   lat. corona, dal greco kor ne. 
Corona circolare   (ingl.: annulus)
Parte di piano compresa tra due circonferenze concentriche. 
Corona ferrea 
Corona di gemme e oro con una sottile lamina di ferro, proveniente, secondo la tradizione, dalla croce di Cristo; venne donata da Teodolinda alla basilica di San Giovanni Battista a Monza. Si presume che fosse stata utilizzata per l'incoronazione dei re d'Italia, tra cui Federico Barbarossa e Napoleone I. È ancora conservata nel duomo di Monza. 
Corona solare 
Regione più esterna dell'atmosfera al di sopra della cromosfera; è invisibile a occhio nudo, se non durante un'eclissi solare o ricorrendo a un coronografo. È formata da gas rarefatti ionizzati, con una densità decrescente con l'allontanamento dal Sole. Il suo aspetto varia al variare del ciclo delle macchie solari; nel corso della fase di massima attività del Sole, la corona assume una connotazione simile a quella di un'aureola, mentre quando l'attività è limitata, appaiono getti luminosi, orientati in modo perpendicolare all'asse di rotazione solare. 
Effetto corona 
In fisica è il fenomeno, consistente in una debole scarica elettrica, che avviene quando in un conduttore ad alto potenziale, viene mantenuta una pressione superiore alla rigidità dielettrica dell'aria. 

\Coróna Austràle Piccola costellazione, difficilmente osservabile dalle latitudini dell'Italia, situata nell'emisfero celeste australe. 

\Coróna Boreàle Costellazione situata tra Ercole e Bifolco, visibile nelle notti estive e primaverili; si trova nell'emisfero celeste boreale. 

\coróna fèrrea Diadema aureo, ornato da smalti e pietre preziose, della metà del IX sec., conservato nel duomo di Monza. 

\coronàle, agg. 1 Che ha forma di corona. 2 Che riguarda la corona solare. 

\coronaménto, sm. 1 Compimento, degna conclusione. 2 Struttura con cui termina superiormente una costruzione. 3 Orlo superiore della poppa delle navi. 

\coronàre, v. v. tr. 1 Cingere di corona. ~ incoronare. 2 Circondare alla sommità. 3 Dare degno compimento. ~ realizzare, completare. riuscito a coronare il suo sogno d'amore. 4 Premiare. ~ onorare. grazie ai suoi sforzi, fu coronato da un improvviso successo
v. rifl. 1 Cingersi di corona o simile. ~ incoronarsi. 2 Fregiarsi. ~ adornarsi. 
 X   v. tr. 1 to crown. 2 (realizzare) to achieve, to realize. 
 @   lat. coronare

\coronària, sf. Arteria o vena che svolge la funzione di vascolarizzare il sangue. Le arterie si dividono dall'arteria principale in due rami (destro e sinistro). Il flusso venale è inverso e parallelo a quello delle arterie e termina nell'atrio destro. L'occlusione parziale di un ramo coronarico è causa di angina pectoris, mentre un'occlusione totale dà luogo a infarto miocardico. 
 X   sf. coronary artery. 

\coronàrico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alle coronarie. 
Insufficienza coronarica 
Insufficiente transito di sangue nelle arterie coronariche con conseguente ischemia miocardica. 

\coronàrio, agg. Di corona. 

\coronarografìa, sf. Radiografia delle arterie ottenuta mediante iniezione di una sostanza opacizzante. 

\coronaropatìa, sf. Alterazione patologica delle arterie coronariche. 

\Coronàte Ordine di Celenterati Scifozoi che comprende meduse di dimensioni modeste. 

\coronàto, agg. Cinto di corona. 

\coronavirus Famiglia di virus chiamati così per la loro forma di "corona" solare con cui appaiono al microscopio. Sono stati responsabili della grave epidemia di  →  SARS (nel 2012-13) e della gravissima pandemia di COVID-19, del 2019-20, che al 6 settembre 2020 aveva causato almeno 881 mila morti.

\coronèlla, sf. 1 Argine costruito attorno a un altro argine per circoscrivere un bacino di raccolta dell'acqua di un fontanazzo. 2 Genere di Rettili Ofidi della famiglia dei Colubridi comprendente la biscia coronella. 

\Coronèlli, Vincènzo Marìa (Ravenna 165o-Venezia 1718) Geografo. Frate francescano, lavorò alla corte di Francia (1681-1684) e poi a Venezia. Tra le opere, Atlante Veneto (1690), Cronologia universale (1707). 

\coroner, sm. invar. Ufficiale di giustizia inglese e americano designato in Inghilterra alla fine del XII sec. 

\corònide, sf. 1 Segno diacritico della crasi in greco. 2 In manoscritti e codici greci, simbolo grafico della partizione di capitolo, paragrafo e simili. 

\coronìlla, sf. Genere di piante erbacee o arbustacee della famiglia delle Papilionacee caratterizzate da fiori disposti in piccole ombrelle. 

\corònio, sm. Termine generico con il quale si indicava originariamente un elemento ipotetico presente nella corona del Sole. 

\coronògrafo, sm. Strumento astronomico, inventato nel 1930 da B. Lyot, che viene utilizzato per studiare la corona solare; risulta essere formato da un obiettivo e da uno schermo conico, che proietta la luce del disco del Sole sulle pareti annerite del telescopio. In questo modo si realizza un'eclissi artificiale. Il coronografo è completato dall'aggiunta di alcune lenti che rendono più agevole la messa a fuoco. 
La corona solare è osservabile solo eliminando la luce del disco, molto più luminosa della corona stessa. 

\coronoidèo, agg. Di apofisi avente forma simile al becco della cornacchia. Nell'uomo vi sono due paia di apofisi coronoidee. 

\Coropuna, Nevado Monte (6.425 m) del Per , nella Cordigliera andina Occidentale. 

\Corot, Jean-Baptiste Camille (Parigi 1796-1875) Pittore francese, tra i più significativi della pittura dell'Ottocento. Nelle sue numerose opere prevale il desiderio di cogliere tutti gli aspetti della realtà, mettendosi in armonia con essa. Tale sincronia con la realtà e l'importanza data al colore ne fanno un precursore dell'impressionismo. Tra le sue opere, Il Colosseo visto dai giardini Farnese (1826, Parigi, Louvre), Il ponte di Narni (1827, Ottawa, National Gallery of Canada), Firenze: veduta dal giardino di 2Boboli (1830 ca, Parigi, Louvre) Il campanile di Douai, La signora in bleu e La cattedrale di Chartres (1830, Parigi, Louvre). 

\coròzo, sm. Materia simile all'avorio che si ricava dai semi di alcune piante tropicali dell'America Centrale. 

\corpacciùto, agg. Grosso. ~ corpulento. <> smilzo. 

\corpétto, sm. 1 Camiciola per neonati. 2 Panciotto. ~ gilè. 3 Corpino. 

\corpìno, sm. La parte superiore di un abito intero da donna. 

\còrpo, sm. 1 Parte di materia che occupa uno spazio determinato. ~ cosa, materia, oggetto. 2 Complesso degli organi che costituiscono la parte materiale e organica degli animali e degli uomini. 3 Parte dell'organismo dotata di caratteristiche morfologiche e funzionali proprie.  4 In fisica è un insieme di masse preso come un'unica entità. Per esempio una palla può essere considerata in certi ambiti un unico corpo anche se consiste di molte particelle. Pi specificamente, con corpo si intende un insieme di corpuscoli a cui si attribuiscono le propriet macroscopiche della materia (estensione, divisibilit , impenetrabilit ); un eventuale aggettivo ne specifica una propriet (rigido, elastico, deformabile, …), o lo stato (gassoso, amorfo, …), o altre caratteristiche (grigio, nero, …).  5 Pancia, basso ventre. 6 La parte sostanziale di qualcosa. 7 Consistenza. ~ solidità. 8 Persone che costituiscono un gruppo, una classe e simili. 9 Specialità militare. 10 Raccolta completa e ordinata di più opere. 11 Scafo, fusto della nave. 12 Cassa di strumenti a corda in cui si fa la risonanza. 13 Parte verticale del torchio da stampa. 14 In matematica, struttura matematica che ha le stesse proprietà di un  →  campo, tranne la commutatività della moltiplicazione. Un esempio è fornito dal corpo dei quaternioni. 
 X   sm. 1 body. 2 (organismo diplomatico, militare) corps. 3 (contundente) blunt instrument. 4 (in matematica) skew-field  
 @   lat. corpus,-oris. 
Corpo umano   +  
Mens sana in corpore sano. (Mente sana in corpo sano) Proverbio latino citato da Giovenale nelle Satire
Corpi cavernosi 
Formazioni erettili a struttura spugnosa capaci di riempirsi di sangue (pene, uretra e glande nel maschio, clitoride e bulbi del vestibolo nella femmina). 
Corpo vitreo 
Parte del globo oculare, contenuto nella membrana ialoidea; si trova tra cristallino e retina. 
Corpo striato 
Formazione di sostanza grigia dei Mammiferi, posta alla base del cervello. 
Corpo luteo 
Nell'ovaia dei Mammiferi è la formazione cellulare giallastra che ricopre il follicolo, dopo l'ovulazione. Se non vi è concepimento, esso dura alcuni giorni; alcuni mesi in caso di gravidanza. Secerne il progesterone. 
Corpo fruttifero 
Parte differenziata del tallo di Mixomiceti, Funghi e Licheni, che contiene le spore. 
Corpo nero 
Secondo Kirchoff corpo con una capacità di assorbimento uguale a 1, ossia in grado di assorbire tutta l'energia che riceve. In natura non è possibile individuarlo, ma lo si può ricreare in laboratorio. Il corpo nero emette delle radiazioni comprese in uno spettro che varia al variare della temperatura assoluta. Lo studio dello spettro di emissione di un corpo nero è molto utile in astrofisica, in quanto costituisce il punto di partenza della teoria dei quanti. La radiazione cosmica di fondo è stata misurata a varie lunghezze d'onda e coincide con lo spettro d'emissione di un corpo nero a 3 °K. 
Problema dei tre corpi 
In meccanica celeste è il problema che cerca di determinare, in casi particolari, le posizioni relative di tre corpi gravitanti, in un istante generico, conoscendo la loro posizione e velocità a un istante iniziale. Il problema è risolvibile quando i tre corpi sono allineati o sono al vertice di un triangolo equilatero. Negli altri casi, molto diffusi nella meccanica dei corpi celesti, la soluzione è approssimata. 

\Corpo ippocratico Opera di medicina di Ippocrate (V-IV sec. a. C.). 

\corporàle, agg. e sm. agg. Del corpo umano. 
sm. Piccolo quadrato di lino bianco che il sacerdote stende sull'altare per deporvi il calice, la patena o l'ostensorio. 
 X   agg. 1 bodily. 2 (punizione) corporal. 
 @   lat. corporalis, deriv. da corpus,-oris. 

\Corporale Romanzo di P. Volponi (1974). 

\corporalità, sf. Natura corporea. 

\corporalménte, avv. Col corpo. ~ materialmente. 

\corporate banking, loc. sost. m. invar. Terminale elettronico con il quale le aziende comunicano direttamente con le banche per i rapporti di cassa. 

\corporativìsmo, sm. Dottrina politico-sindacale del fascismo che organizzava i datori di lavoro e i lavoratori, in cooperative di categoria. 
 @   deriv. da corporativo. 

\corporativìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al corporativismo. 

\corporatìvo, agg. 1 Di corporazione. 2 Improntato al corporativismo. 
 @   lat. mediev. corporativus, deriv. da corporatus. 

\corporatùra, sf. Aspetto, forma del corpo umano. ~ costituzione, figura, struttura. 
 X   sf. physique, build. 
 @   lat. corporatura. 

\corporazióne, sf. Associazione di mestiere, rivolta alla tutela degli interessi degli associati. Si sviluppò nell'età comunale divenendo, nel XX sec., centro del corporativismo. In Italia venne istituita durante il regime fascista, al fine di garantire lo sviluppo produttivo tramite la solidarietà. L'ordinamento corporativo venne abolito nel 1944. 
 X   sf. corporation. 
 @   lat. tardo corporatio,-onis. 

\corporeità, sf. Qualità dell'aver corpo. 

\corpòreo, agg. 1 Pertinente al corpo umano. 2 Che ha corpo. 
 @   lat. corporeus, deriv. da corpus,-oris. 

\corposaménte, avv. In modo corposo. ~ massicciamente. 

\corposità, sf. Qualità di ciò che è corposo. 

\corpóso, agg. Denso, compatto. ~ consistente. 
 X   agg. full-bodied. 

\corpulènto, agg. Grosso di corpo. ~ massiccio. <> esile, magro. 
 X   agg. stout. 
 @   lat. corpulentus. 

\corpulènza, sf. Qualità di corpulento. 
 @   lat. corpulentia. 

\corpus, sm. Raccolta sistematica di leggi, iscrizioni, opuscoli. 

\Corpus Christi Città (231.000 ab.) degli USA, nello stato del Texas. 

\Corpus Domini, loc. sost. m. invar. Solennità che celebra la presenza del Corpo e del Sangue di Cristo nell'Eucarestia, e che ricorre tre settimane dopo l'Ascensione. 

\Corpus iuris civilis Nome dato nel 1583 da Dionigi Gotofredo all'opera legislativa di Giustiniano (Digesto, Istituzioni, Codice, Novelle). 

\corpuscolàre, agg. Di corpuscolo, concernente i corpuscoli. 

\corpùscolo, sm. Corpo di piccole dimensioni. 

\corradicàle, agg. Detto di vocabolo che ha la stessa radice di un altro. 

\Corradìni, Enrìco (San Miniatello di Montelupo 1865-Roma 1931) Politico. Nel 1903 fondò la rivista Il regno e nel 1911 il giornale L'idea nazionale. Principale esponente del Movimento nazionalista italiano, nel 1903 ottenne la fusione di questo con il Partito fascista. 

\Corradìno di Svévia (Wolfstein 1252-Roma 1268) Ultimo della dinastia degli Hohenstaufen, figlio di Corrado IV dal quale ereditò il regno di Sicilia e quello di Gerusalemme, oltre al ducato di Svevia. In seguito alla morte dello zio Manfredi, venne invitato dai ghibellini italiani a scendere in Italia per contendere il regno di Sicilia agli Angioini. Venne scomunicato da Clemente IV, sconfitto a Tagliacozzo e catturato a Torre Astura da Giovanni Frangipane; fu processato e decapitato per ordine di Carlo d'Angiò. 

\Corràdo Nome di sovrani e di un marchese. 
Germania Corrado I di Franconia 
(?-918) Re di Germania dal 911, lottò contro gli ungari e conquistò l'Alsazia. 
Corrado II di Franconia 
(990 ca.-Utrecht 1039) Detto il Salico, fu re di Germania dal 1024 e imperatore del Sacro Romano Impero dal 1027. Emanò nel 1037 la Consitutio dei feudis, con la quale sanciva l'ereditarietà dei feudi. Divenne re di Borgogna nel 1033. 
Corrado III di Svevia 
(1093?-Bamberg 1152) Si oppose a Lotario di Supplimburgo, re di Germania, e in seguito alla sua morte si batté con l'alta feudalità e in particolare con i duchi di Baviera e Sassonia della casa guelfa. 
Corrado IV di Svevia 
(Andria 1228-Lavello 1254) Figlio di Federico II, fu re di Germania dal 1237. In seguito, nel 1251, fu costretto ad abbandonarla e a scendere in Italia dove si impadronì del regno di Sicilia retto dal fratellastro Manfredi. 
Monferrato Corrado I 
(1146?-Tiro 1192) Marchese del Monferrato dal 1188. Nella lotta contro i comuni, appoggiò il Barbarossa e in seguito partecipò alla terza crociata. Nel 1191 fu eletto re di Gerusalemme, ma venne ucciso da alcuni sicari della setta degli assassini. 

\Corràdo (Mantoni) (Roma 1924-Roma 1999) Presentatore radiofonico e televisivo, conduttore della Corrida dal 1986 al 1998. 

\corral, sm. invar. 1 In America, recinto in cui vengono radunate le mandrie di cavalli o di buoi per controllarne il numero, eseguire la marchiatura ecc. 2 In India, recinto usato per catturare gli elefanti selvatici e operazioni effettuate per la cattura. 

\corrasióne, sf. Disgregazione ed erosione delle rocce a opera degli agenti atmosferici. 

\corredàre, v. v. tr. Rifornire di cose necessarie. ~ dotare, equipaggiare. 
v. rifl. Rifornirsi. ~ provvedersi. 
 X   v. tr. to furnish, to provide. 

\corredentrìce, sf. Detto di Maria Vergine, salvatrice del mondo. 

\corrèdo, sm. 1 Complesso degli attrezzi necessari a un'attività. 2 Insieme dei capi di vestiario e della biancheria che portano con sé spose, collegiali, militari e simili. il corredo nuziale rappresentava spesso un motivo di discordia in passato. 3 Indicazioni di vario genere aggiunte a un testo. il corredo di illustrazioni di un testo. 4 Possesso di qualità, nozioni e simili. 
 X   sm. 1 equipment. 2 (biancheria) trousseau. 
 @   deriv. da corredare

\corrèggere, v. v. tr. 1 Liberare da difetti o errori. ~ rivedere. correggere un calcolo errato. 2 Modificare il sapore di una vivanda o di una bevanda, aggiungendo un ingrediente. solito correggere il caff con il cognac. 3 Ammonire. ~ rimproverare. 4 Eliminare. stava cercando di correggere quella sua cattiva abitudine
v. intr. pron. Liberarsi di un difetto. ~ ravvedersi. 
 X   v. tr. 1 to correct. 2 (compiti) to mark. 
 @   lat. corrigere, incrociato con reggere

\corrèggia, sf. Striscia, cinghia di cuoio. 

\correggiàto, sm. Antico strumento formato da due bastoni uniti da una striscia di cuoio usato per la trebbiatura a mano dei cereali. 

\correggìbile, agg. Che si può correggere. 

\Corréggio (Correggio 1489-1534) Soprannome di Antonio Allegri, pittore. La sua formazione avvenne nell'ambiente mantovano grazie all'influenza di A. Mantegna, dal quale maturò l'interesse per l'illusionismo pittorico e il gusto per l'antico. Il suo stile personale fu influenzato anche da Leonardo e da Raffaello. Gran parte delle sue opere furono realizzate a Parma, come la Visione di San Giovanni a Patmo (cupola di San Giovanni Evangelista) e l'Assunzione della Vergine (cupola del duomo). Tra le altre opere, le due pale d'altare del Giorno (Madonna di San Gerolamo) e della Notte (Adorazione dei pastori), Ganimede, Danae

\Corréggio (comune) Comune in provincia di Reggio Emilia (20.113 ab., CAP 42015, TEL. 0522). Centro agricolo, dell'allevamento di bovini e industriale (prodotti meccanici, chimici, tessili ed enologici). Vi si trovano la basilica di San Quirino, del XVI sec., e il palazzo dei Principi. Gli abitanti sono detti Correggesi

\corregidor, sm. invar. Nell'antica Spagna, primo ufficiale di giustizia in alcune città. 

\Corregidor, Il Opera in quattro atti di H. Wolf, libretto di R. Mayreder-Obermayer (Mannheim, 1896). 

\corregionàle, agg., sm. e sf. Chi, che é della stessa regione di altri. 

\correità, sf. Condizione di correo. 

\correlàre, v. tr. Mettere in correlazione. 
 @   deriv. da correlazione. 

\correlatìvo, agg. 1 Che ha relazione reciproca. 2 Si dice di avverbi, particelle in genere, che stabiliscono correlazioni tra le diverse parti del discorso; particelle correlative, quelle poste in corrispondenza l'una dell'altra (tanto ... quanto). 
 @   lat. correlativus, comp. da con-, da cum con + relativus relativo. 

\correlatóre, sm. (f.-trìce) Dispositivo elettronico impiegato nella tecnica radar per rivelare segnali in presenza di rumore. 

\correlazióne, sf. 1 Reciproca relazione esistente tra due o più elementi. ~ rapporto. 2 Consecuzione. ~ consequenzialità, dipendenza. 
 X   sf. correlation. 
 @   da con-+ relazione. 
In geologia è il riconoscimento dell'uguaglianza tra sezioni stratificate diverse e della contemporaneità dei fenomeni biologici che vi si svolsero. 
In statistica indica la tendenza di due fenomeni quantitativi a variare proporzionalmente.   +  

\correligionàrio, agg. e sm. Che, chi professa la stessa religione. 

\corrènte, agg. e sm. agg. 1 Che corre. 2 Fluente. ~ scorrevole. 3 Che è in uso, in circolazione. ~ vigente. <> estemporaneo. 4 Comune, molto diffuso. ~ usuale. <> anomalo. 
sm. 1 Movimento di masse aeriformi o liquide in una data direzione. 2 Massa di materia in movimento. 3 Flusso di cariche elettriche in un conduttore sotto l'azione di un campo elettrico. 4 Uso, moda. ~ tendenza. 5 Insieme di persone che professano le stesse idee. 
 X   agg. 1 running. 2 (fiume, acqua) flowing, running. 3 (usuale) current, common. 4 (al corrente, informato) well informed (about …).  sm. 1 stream. 2 (elettr.) current. 3 (moda) trend. 4 (di persone) current.
La corrente elettrica viene misurata in ampère. Una corrente è continua se la sua intensità è costante nel tempo; variabile nel caso contrario. Una forma particolare di corrente variabile è quella alternata, la cui intensità varia nel tempo con legge sinusoidale. 
Corrente di deriva 
Corrente provocata dall'azione di trascinamento per attrito da parte del vento. 
Corrente di Foucault 
Correnti indotte, generate per induzione elettromagnetica all'interno di masse metalliche immerse in un campo magnetico variabile. 
Corrente di gradiente 
Corrente provocata su una superficie dall'ineguale distribuzione della pressione. 
Corrente fluida 
Movimento di un liquido o sostanza aeriforme in un condotto. 
Corrente marina 
Movimento di una massa d'acqua in una determinata direzione. Tale spostamento dipende dall'energia disponibile, ossia quella dovuta alla forza di gravità, al riscaldamento del mare e all'azione dell'atmosfera. 
Corrente tellurica 
In geofisica è la corrente elettrica circolante sulla superficie terrestre causata dalla formazione di potenziali spontanei del suolo e dalle variazioni nel campo magnetico terrestre provocate dall'attività del Sole. 
Linee di corrente 
Le traiettorie percorse dalle cariche elettriche che corrispondono alle linee di forza del campo elettrico. L'insieme delle linee costituisce il circuito. 

\correnteménte, avv. 1 Speditamente. ~ fluidamente. 2 Usualmente, comunemente. ~ generalmente. <> raramente. 3 Attualmente. ~ adesso. <> in passato, anteriormente. 
 X   avv. commonly. 

\correntézza, sf. 1 Scioltezza. ~ naturalezza. 2 Condiscendenza. ~ indulgenza. 

\Corrénti, Césare (Milano 1815-Meina 1888) Politico e pubblicista, studioso di economia, storia e statistica, partecipò alle Cinque Giornate di Milano e fu segretario del governo provvisorio lombardo. Fu ministro della pubblica istruzione e uno dei massimi esponenti della destra liberale, dalla quale si distaccò per divenire collaboratore e consigliere di A. Depretis. Fu senatore dal 1886. Tra le sue opere, Teoria della statistica (1842), L'Austria e la Lombardia (1847), I dieci giorni dell'insurrezione di Brescia nel 1849 (1849). 

\correntìsta, sm. e sf. (pl.-i) Chi è parte di un contratto di un conto corrente. 
 X   sm. e sf. current account holder. 

\correntògrafo, sm. Apparecchio registratore che serve a definire direzione e velocità delle correnti marine. 

\correntòmetro, sm. Apparecchio usato per stabilire la direzione di spostamento e la velocità di particelle fluide. 

\corrèo, sm. Chi partecipa con altri a un reato. ~ complice, coimputato. <> estraneo, innocente. 

\correptio, sf. invar. Fenomeno metrico che indica l'abbreviazione di una vocale lunga dinanzi a un'altra vocale. 

\còrrere, v. v. tr. 1 Percorrere. 2 Disputare. ha corso la gara in un tempo da record italiano
v. intr. 1 Andare, muoversi velocemente con il proprio corpo. ~ affrettarsi. correre a precipizio, molto velocemente. 2 Agire, pensare con precipitazione. correre dietro alle donne, corteggiarle. 3 Trascorrere. ~ passare. 4 Presentarsi alla vista come una serie di oggetti in movimento. 5 Circolare. ~ diffondere. le voci corrono in fretta! 6 Fluire. ~ scorrere. 
 X   v. tr. 1 to run. 2 (pericolo) to face. 3 (sport) to compete in. v. intr. 1 to run. 2 (precipitarsi, affrettarsi) to hurry, to rush. 3 (gara) to race. 4 (veicoli) to speed along. 
 @   lat. currere

\corresponsàbile, agg. Che è responsabile insieme ad altri. ~ complice, coimputato. <> estraneo, innocente. 
 @   da con-+ responsabile

\corresponsabilità, sf. L'essere corresponsabile. 

\corresponsabilizzàre, v. tr. Rendere corresponsabile. 

\corresponsióne, sf. Pagamento di una data somma. 
 @   da con-+ lat. responsio,-onis risposta. 

\correttaménte, avv. 1 Con correttezza. ~ giustamente, esattamente, bene. <> scorrettamente. 2 Onestamente, rettamente. ~ lealmente. <> disonestamente. 3 Civilmente. ~ educatamente. <> scortesemente. 

\correttézza, sf. 1 Qualità di chi è corretto. ~ onestà. <> disonestà, scorrettezza. 2 Educazione. ~ urbanità. 
 @   deriv. da corretto. 

\correttìvo, agg. e sm. agg. Si dice di ciò che serve a correggere. 
sm. Ingrediente di una bevanda che ne modifica il sapore. 

\corrètto, agg. 1 Privo di errori o difetti. ~ esatto. <> errato. il tuo ragionamento corretto. 2 Conforme alle regole del vivere civile. ~ educato. <> ineducato. non era molto corretto da parte sua. 3 Che rispetta le norme dell'ambiente in cui vive. ~ onesto. <> disonesto. 4 Detto di bevanda il cui sapore è stato modificato con l'aggiunta di altro. <> liscio. caff corretto con la grappa
 X   agg. 1 right, correct, proper. 2 (onesto) honest, fair. 3 (caffè) spiked, laced. 
 @   lat. correctus, p.p. di corrigere correggere. 

\correttóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi corregge. 2 Chi attende alla correzione del materiale da stampa. 
 X   sm. 1 corrector. 2 (tip.) proofreader. 

\Corrèze Dipartimento (238.000 ab.) della Francia, nel Limousin. Capoluogo Tulle. 

\correzionàle, sm. Riformatorio. 

\correzióne, sf. 1 Il correggere. ~ modifica, rifacimento. 2 Punizione. ~ castigo. 3 Mutamento. ~ modificazione. 4 Educazione corretta. 
 X   sf. correction, marking. 
 @   lat. correctio,-onis. 

\Correzzàna Comune in provincia di Milano (1.595 ab., CAP 20050, TEL. 039). 

\Corrézzola Comune in provincia di Padova (5.195 ab., CAP 35020, TEL. 049). 

\Corri, coniglio Romanzo di J. Updike (1960). 

\corricórri, sm. invar. Confusione precipitosa. ~ bolgia. 

\corrìda, sf. Lotta spettacolare tra uomini e tori in un'arena chiusa; è tipica della Spagna e di altri paesi latinoamericani. Il primo cavaliere castigliano ad affrontare il toro fu il Cid Campeador. Lo scontro a piedi tra toro e uomo si diffuse dal XVIII sec., secondo regole scritte in appositi trattati. La prima scuola tauromaca fu istituita a Siviglia nel 1815 da Ferdinando VII. Oggi la corrida segue le nuove direttive imposte dai grandi toreri dal 1852 (J. Belmonte, Joselito, Manolete). Il tipo di corrida popolare (encierro) viene praticata oltre che in Spagna anche nella Francia del sud, ove si svolge in un quartiere nel quale vengono lasciati liberi dei torelli, oggetto di caccia da parte dell'intera popolazione. 
 @   spagn. corrida (de toros) corsa (dei tori). 

\Còrrido Comune in provincia di Como (722 ab., CAP 22010, TEL. 0344). 

\corridóio, sm. 1 Passaggio lungo e stretto che mette in comunicazione i vani di uno stesso edificio. 2 Striscia di corridoio incuneata in un altro stato. corridoio aereo, navale. 3 Nel tennis, la parte laterale del campo compresa tra la linea che delimita lo spazio destinato al singolare e quello destinato al doppio. 
 X   sm. corridor. 
 @   deriv. da correre

\Corridóni, Filìppo (Pausula, oggi Corridonia 1888-Carso 1915) Politico. Dal 1913 fu dirigente dell'Unione sindacale italiana (USI). Durante la prima guerra mondiale fu tra i sostenitori dell'interventismo rivoluzionario. 

\Corridònia Comune in provincia di Macerata (12.555 ab., CAP 62014, TEL. 0733). Centro agricolo (coltivazione di frutta e di barbabietole) e industriale (calzaturifici e mobilifici). Fondata dai romani con il nome di Pausolae, nel 1931 le venne dato il nome attuale in onore di F. Corridoni. Nelle vicinanze si trova la chiesa di San Claudio al Chienti, in stile romanico, del XII sec. Gli abitanti sono detti Corridoniani

\corridóre, agg. e sm. (f.-trìce) agg. Che è atto alla corsa. 
sm. Chi disputa gare di corsa. 
 X   sm. runner. 
 @   deriv. da correre. 

\Corrientes Città (258.000 ab.) dell'Argentina, capoluogo della provincia omonima. 
Corrientes 
Provincia (781.000 ab.) dell'Argentina, che si estende sul fiume Paran´. È attraversata dal fiume omonimo. 

\corrièra, sf. 1 Autoveicolo che trasporta un numero piuttosto elevato di passeggeri su un percorso di linea. ~ autobus, autocorriera. 2 Gabbia in cui si ospitano uccelli di richiamo. 
 X   sf. bus, coach. 

\corrière, sm. 1 Incaricato del recapito di lettere, oggetti, dispacci e altro. ~ messaggero, portaordini. corriere diplomatico, chi trasporta oggetti o scritti verso una sede diplomatica. 2 Chi esercita il mestiere di servizio di trasporto. ~ trasportatore. 3 Servizio postale. 4 Battello che fa servizio di posta. 5 Denominazione di vari quotidiani. 
 X   sm. 1 carrier. 2 (diplomatico) courier. 3 (postale) post, mail. 
 @   deriv. da correre, con il suffisso-iere

\Corriere dello Sport Quotidiano sportivo nato nel 1924 a Bologna che rappresenta uno dei giornali sullo sport più seguiti. Dopo numerosi cambi di titolo e di proprietà, riacquistò il titolo attuale nel 1944. 

\corrigèndo, agg. e sm. Che, chi deve essere corretto. 

\corrimàno, sm. Barra laterale a una scala o sul tettuccio interno di mezzi di trasporto pubblici per consentire una presa sicura. 
 X   sm. handrail. 

\corrióne bióndo, loc. sost. m. Denominazione volgare del Cursorius cursor, un uccello di colore biondo con macchie nere sulla nuca e zampe lunghe e sottili che vive in Asia, in Africa ed è presente anche in Italia. 

\corrispettività, sf. L'essere corrispettivo. 

\corrispettìvo, agg. e sm. agg. 1 Che è in rapporto reciproco con qualcuno. 2 Che si dà in cambio di ciò che si riceve. 
sm. Equivalente in denaro o natura di altra prestazione. 
 X   sm. amount due. 
 @   da con-+ rispettivo. 

\corrispondènte, agg., sm. e sf. agg. 1 Somigliante; che ha stretta relazione con qualcosa. ~ equivalente, corrispettivo, correlato, analogo, simile, relativo. nella nostra lingua manca un termine corrispondente, la fotografia non corrispondente a quell'uomo. 2 Adeguato. ~ pari, proporzionato, conforme, coerente, conveniente. la paga non corrispondente alla fatica necessaria. 3 Dello stesso significato. il corrispondente termine inglese non esiste. 4 Angoli corrispondenti:   +  
sm. e sf. 1 Chi è in relazione epistolare con qualcuno. 2 Il giornalista incaricato da un giornale o una televisione di inviare servizi dalla città in cui è stato inviato; inviato; reporter. corrispondente di guerra per un quotidiano. 3 Istituto di credito o persona privata che svolge affari per conto di un'azienda in luogo diverso da quello dell'azienda stessa; agente; rappresentante.
 X   agg. corresponding. sm. e sf. correspondent. 

\corrispondènza, sf. 1 Relazione di uguaglianza, somiglianza, proporzione e simili. non c'era corrispondenza tra quanto affermava e quanto aveva visto il testimone. 2 Scambio di lettere per tempi lunghi. manteneva una fitta corrispondenza con i vecchi compagni di collegio. 3 Scritto o servizio di un corrispondente o inviato speciale. 4 Contraccambio. 5 In due classi d'oggetti, la possibilità di associare a ciascun oggetto uno dell'altra. corrispondenza biunivoca, corrispondenza uno a uno. 
Corrispondenza (matematica)
Una corrispondenza tra due insiemi A e B è un insieme di coppie (x,y) tali che x sia un elemento di A ed y sia un elemento di B. In altre parole, è un sottoinsieme del prodotto cartesiano A×B. È un sinonimo di relazione   +  .
Principio di corrispondenza (fisica)
Coincidenza di due leggi dedotte da teorie diverse. È stato enunciato da N.Bohr per giustificare il fatto che le leggi della  →  meccanica quantistica hanno una parziale coincidenza con quelle della fisica classica, in particolare nel caso di processi che dipendono dal comportamento statistico di un gran numero di atomi e che coinvolgono stati nei quali le transizioni di energia tra stati contigui sono piccole (per es. per grandi numeri quantici).
 X   sf. 1 correspondence. 2 (posta) mail. 
 @   da con-+ rispondenza

\Corrispondenza completa Opera epistolare di M. du Deffand (1865). 

\corrispóndere, v. v. tr. 1 Dare, versare una somma a titolo retributivo. ~ versare. lo stipendio gli veniva corrisposto direttamente sul suo conto corrente bancario. 2 Contraccambiare. le sue attenzioni non sono corrisposte.
v. intr. 1 Avere somiglianza. il gatto corrisponde, in piccolo, al leone. 2 Equivalere. ~ coincidere. 3 Essere in connessione, vicino, in rapporto di simmetria o proporzione …  un metro corrisponde a circa tre piedi. i due testi corrispondono. 4 Ricambiare un sentimento. ~ ripagare. per insicurezza, non osava corrispondere al suo amore. 5 Avere relazione epistolare con qualcuno. ~ scrivere. 6 Essere prospiciente. ~ comunicare. 7 Essere all'altezza. ~ valere. 8 Succedere, soddisfare. il raccolto non ha corrisposto alle aspettative dei contadini
 X   v. tr. 1 to pay. 2 (contraccambiare) to return, to reciprocate. 
 @   lat. correspondere esser conforme, incrociato con rispondere

\corrispósto, agg. 1 Contraccambiato. 2 Pagato. ~ versato. 

\corrivàre, v. tr Far affluire acque allo stesso bacino o corso d'acqua. 

\corrivazióne, sf. Confluenza delle acque di precipitazione cadute in un bacino imbrifero nel letto principale. 
Tempo di corrivazione 
Tempo necessario affinché le acque cadute raggiungano una determinata sezione del letto principale. 

\corrività, sf. L'essere corrivo. 

\corrìvo, agg. 1 Che agisce in modo avventato. 2 Credulone, sempliciotto. 

\corroboraménto, sm. Il corroborare, il corroborarsi. 

\corroborànte, agg. e sm. agg. Che corrobora. ~ energetico, fortificante. <> debilitante, sfibrante. 
sm. Sostanza o farmaco con azione rinvigorente. 

\corroboràre, v. v. tr. 1 Fortificare. ~ rinvigorire. 2 Avvalorare. ~ convalidare. 
v. rifl. Ritemprarsi. ~ fortificarsi. 
 X   v. tr. 1 to fortify, to strengthen. 2 (fig.) to corroborate. 
 @   lat. corroborare, comp. da con-+ roborare rafforzare. 

\corroboratìvo, agg. e sm. agg. Corroborante. 
sm. Medicinale che corrobora. 

\corroboratóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che o chi corrobora. 

\corroborazióne, sf. 1 Rinvigorimento. 2 Conferma. 

\corroboree, sm. invar. Danza rituale collettiva australiana legata al rito della prolificità. 

\corródere, v. v. tr. e intr. Sgretolare. ~ intaccare. 
v. intr. pron. Sgretolarsi, frantumarsi poco a poco. ~ consumarsi. 
 X   v. tr. e v. intr. pron. to corrode. 
 @   lat. corrodere, comp. da con-+ rodere rodere. 

\corrodibilità, sf. Proprietà di materiale che subisce corrosione. 

\corrómpere, v. v. tr. 1 Esercitare un'azione di disfacimento, deterioramento e simili. ~ alterare, decomporre. <> risanare, bonificare. l'inquinamento di quegli scarichi corrompe l'aria di questa zona. 2 Depravare, fuorviare. ~ traviare. 3 Indurre con doni o altro a fare cosa lontana dal dovere. ~ comprare. cercarono cos di corrompere i magistrati, in modo da ottenere sconti di pena. 4 Inquinare, ammorbare. ~ contaminare. 
v. intr. pron. 1 Andare in putrefazione; degenerare, deteriorarsi, decomporsi. ~ putrefarsi. i cibi freschi si corrompono se lasciati all'aria aperta. 2 Depravarsi. ~ fuorviarsi. 
 X   v. tr. 1 to corrupt. 2 (comprare) to bribe. 
 @   lat. corrumpere, comp. da con-+ rumpere

\corrompìbile, agg. Che si può corrompere. 

\corrompiménto, sm. Il corrompere, il corrompersi. 

\Corròpoli Comune in provincia di Teramo (3.691 ab., CAP 64013, TEL. 0861). 

\corrosióne, sf. Fenomeno di deterioramento superficiale di un metallo provocato da agenti ossidanti. Quella chimica è provocata da agenti naturali (ossigeno atmosferico) o artificiali (anidride solforosa); quella elettrochimica è provocata da un fenomeno elettrolitico (tipico della pila) in cui due metalli diversi sono immersi in una soluzione elettrolitica (per esempio acqua di mare). 
 X   sf. corrosion. 
 @   lat. tardo corrosio,-onis, deriv. da corrosus, p.p. di corrodere. 

\corrosivaménte, avv. In modo distruttivo, corrosivo. 

\corrosività, sf. Proprietà di materiale che produce o subisce corrosione. 

\corrosìvo, agg. e sm. agg. 1 Che corrode. ~ acido. 2 Caustico. ~ mordace. 
sm. Sostanza che corrode. 
 X   agg. corrosive. 

\corróso, agg. Sgretolato, attaccato dagli agenti atmosferici. 
 @   lat. corrosus, p.p. di corrodere. 

\corrótto, agg. Deteriorato. ~ depravato. <> onesto. 
 X   agg. corrupt. 
 @   lat. corruptus, p.p. di corrumpere. 

\corrucciàre, v. v. tr. Addolorare, muovere a sdegno. ~ rattristare. <> rallegrare. 
v. intr. pron. 1 Provare un sentimento di dolore misto a ira e pena. ~ sdegnarsi. 2 Detto dei lineamenti del viso, assumere un'espressione triste e risentita. ~ rabbuiarsi. <> rasserenarsi. 
 X   v. intr. pron. to grow angry. 

\corrucciàrsi, v. intr. pron. 1 Adirarsi. ~ sdegnarsi. 2 Del tempo, rabbuiarsi. 

\corrùccio, sm. Sentimento di ira, dolore. ~ risentimento. 

\corruccióso, agg. 1 Che mostra corruccio. ~ corrucciato. 2 Pieno di corruccio. ~ accigliato. 3 Che si corruccia facilmente. 

\corrugaménto, sm. 1 Atto del corrugare. 2 Complesso di fenomeni tettonici il cui effetto è la formazione di grandi pieghe degli strati della crosta terrestre. 

\corrugàre, v. v. tr. Increspare, coprire di rughe in segno di turbamento. ~ aggrottare. 
v. intr. pron. Aggrinzarsi in segno di sdegno, malumore, collera. ~ accigliarsi. 
 X   v. tr. to wrinkle. 
 @   lat. corrugare, comp. da con-+ deriv. da ruga grinza. 

\corruptio optimi pessima, loc. avv. Locuzione latina che significa "la corruzione del migliore è la peggiore" e indica quando un'autorità diventa dispotica o simili. 

\corruscàre, v. intr. Mandare bagliori. ~ lampeggiare. 

\corrùsco, agg. (pl. m.-chi) 1 Risplendente di luce vivissima. 2 Fiammeggiante. 

\corruttèla, sf. Corruzione dei costumi. ~ immoralità. 

\corruttìbile, agg. Che si può corrompere. 

\corruttìbilità, sf. Qualità e condizione di ciò che è corruttibile. 

\corruttìvo, agg. Che può corrompere. 

\corruttóre, agg. e sm. (f.-trìce) Chi, che corrompe. 

\corruzióne, sf. Nell'ambito giuridico è una condotta illecita che dà luogo a diversi reati. 
 X   sf. 1 corruption. 2 (comprare) bribery. 
 @   lat. corruptio,-onis, deriv. da corruptus, p.p. di corrumpere. 
Corruzione di minori 
Reato commesso da colui che compie atti di libidine su persona o in presenza di persona minore di sedici anni. Il codice penale considera inoltre corruttore di minori anche chi induce una persona minore di sedici anni a compiere atti di libidine su se stesso, sul corruttore o su altre persone. Per la corruzione di minori sono previste pene variabili da sei mesi a tre anni. 
Corruzione di pubblico ufficiale 
Reato commesso da pubblico ufficiale o dall'incaricato di pubblico servizio che ottiene un compenso non dovuto per compiere, ritardare o non compiere affatto un atto d'ufficio (corruzione impropria) o compiere un atto contrario ai suoi doveri (corruzione propria). La corruzione può inoltre avvenire prima o dopo il compimento dell'atto illecito (corruzione antecedente o susseguente). Le pene per i corrotti possono variare da un anno (per la corruzione impropria susseguente) fino a un massimo di cinque anni di reclusione (per la corruzione propria antecedente). Eventuali aggravanti possono anche portare un aumento della pena fino a un massimo di vent'anni di reclusione. Analoghe pene sono previste anche per i corruttori. 

\Corruzione al palazzo di giustizia Dramma di U. Betti (1949). 

\córsa, sf. 1 Movimento veloce compiuto con il proprio corpo. ~ rapidità, velocità. <> lentezza. 2 Competizione sportiva di velocità. 3 Tentativo frenetico di superare gli altri nell'accaparrarsi qualcosa. 4 Ciascuno dei viaggi di un mezzo di trasporto pubblico tra due stazioni terminali. 5 Spazio percorso da un mezzo di locomozione pubblico. 6 Percorso ripetuto e uguale delle oscillazioni del pendolo e di qualsiasi oggetto a moto alterno. 7 Insieme di azioni belliche con navi per danneggiare il commercio marittimo dei nemici e impedire quello dei neutrali. 
 X   sf. 1 run. 2 (su mezzo pubblico) journey, trip. 3 (sport) race. 
 @   da corso, p.p. di correre al f. 
Guerra di corsa 
Insieme delle operazioni di guerra navale, compiute da privati, per impedire il traffico navale nemico; viene autorizzata dallo stato, contrariamente alla pirateria. Venne praticata dai grandi esploratori e marinai, quali F. Drake, W. Releigh, J. Howkins, J. Bart, che finirono per agevolare il diffondersi della pirateria e per rendere difficile e pericolosa la navigazione. Venne disciplinata dal trattato di Utrecht (1713) e abolita nel secolo scorso. 

\corsac, sm. invar. Nome comune di una piccola volpe dalla pelliccia fulvo-biancastra che vive nell'Europa orientale e nell'Asia sudoccidentale. 

\corsalétto, sm. Corazza del solo petto e schiena di ferro. 

\Corsàno Comune in provincia di Lecce (5.345 ab., CAP 73033, TEL. 0833). 

\corsarésco, agg. (pl.-chi) Di corsaro. 

\corsàro, agg. e sm. agg. Di corsaro. 
sm. Comandante di nave privata autorizzato dal proprio stato alla guerra contro navi nemiche. ~ pirata, bucaniere, predone. 
 @   lat. mediev. cursarius, deriv. da cursus,-us viaggio. 

\Corsaro dell'isola verde, Il Film d'avventura, americano (1952). Regia di Robert Siodmak. Interpreti: Burt Lancaster, Eva Bartok, Nick Cravat. Titolo originale: The Crimson Pirate 

\Corsaro Nero, Il Romanzo di E. Salgari (1899). 

\corseggiàre, v. v. tr. Saccheggiare come un corsaro. 
v. intr. Praticare la guerra di corsa. 

\corsetterìa, sf. 1 Articoli di abbigliamento intimo femminile. 2 Fabbrica o negozio di tali articoli. 

\corsétto, sm. 1 Bustino di tessuto resistente con pareti elastiche e stecche. 2 Corsaletto. 
 X   sm. corset. 
 @   franc. corset. 

\corsìa, sf. 1 Passaggio tra due file di letti in un dormitorio. ~ corridoio. : :e corsie degli ospedali non potevano pi ospitare altri degenti. 2 Settore di una pista o di un campo sportivo, entro cui procede ciascun concorrente in una competizione. 3 Sezione di un'autostrada. la corsia d'emergenza riservata a particolari mezzi di intervento. 4 Lungo tappeto che si stende nei corridoi o nelle scale. 5 Il lungo tavolato che andava da poppa a prua nelle galee. 6 Acqua corrente di fiumi o di torrenti 
 X   sf. 1 aisle. 2 (ospedale) ward. 3 (stradale) lane. 
 @   da acqua corsiva

\Còrsica Isola della Francia (241.000 ab., 8.680 km2), nel mar Mediterraneo, a nord della Sardegna. dalla quale è divisa dalle Bocche di Bonifacio. È divisa in Corse du Sud, con capitale Ajaccio e Haute-Corse, la cui capitale è Bastia. I centri principali sono Ajaccio, Bastia, Propriano, Calvi. Il territorio è prevalentemente montuoso; le coste si estendono per 1.200 km, assumendo caratteristiche diverse tra est e ovest; quella occidentale è ricca di insenature (golfo di Calvi, Porto, Sagone, Ajaccio, Valinco), mentre quella orientale è bassa e regolare. Il clima è mediterraneo. Fonti di ricchezza economica sono l'agricoltura (olivi, frutta, viti), l'allevamento e l'industria di trasformazione. Il fattore più importante rimane sempre il turismo. Fu ceduta alla Francia dalla repubblica di Genova con il trattato di Versailles nel 1768. 

\Còrsico Comune in provincia di Milano (37.385 ab., CAP 20094, TEL. 02). Centro industriale (fabbriche di materiali refrattari, della carta, vetrarie, conciarie e della ceramica) sul Naviglio Grande. Gli abitanti sono detti Corsichesi

\corsièro, sm. Cavallo da corsa e da battaglia. 

\Corsìni Canale lungo 11 km, tra Ravenna e il mar Adriatico. 

\Corsìni, Néri (Firenze 1771-1845) Politico. Nel 1815 fu plenipotenziario al Congresso di Vienna. In seguito, sotto Leopoldo II, fu ministro dell'interno, quindi presidente del consiglio nel 1804. Durante questa carica seguì una politica di assolutismo illuminato. 

\Corsiòne Comune in provincia di Asti (185 ab., CAP 14020, TEL. 0141). 

\corsìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi frequenta un corso di studi professionale. 

\corsivìsta, sm. e sf. (pl.-i) Redattore, autore di corsivi. 

\corsìvo, agg. e sm. agg. 1 Si dice della scrittura corrente inclinata verso destra. ~ italico. <> tondo. carattere corsivo, carattere tipografico inclinato sulla destra. 2 Che scorre. 3 Corrente, detto di moneta. 
sm. 1 La scrittura corsiva. 2 Breve articolo satirico, brillante o polemico. ~ trafiletto. era uno scrittore di corsivi molto taglienti
 X   agg. (tip.) italic. sm. cursive writing. 
 @   lat. cursivus, deriv. da cursus corso. 

\Còrso Penisola della Corsica, percorsa dai rilievi montuosi La Serra. 

\còrso (1), agg. e sm. agg. Relativo alla Corsica. 
sm. Nativo o abitante della Corsica. 

\córso (2), sm. 1 Lo scorrere delle acque. ~ scorrimento. i salmoni risalgono il corso dei fiumi. 2 L'atto del correre. 3 Il procedere del tempo. nel corso degli anni avrebbe imparato. 4 Viaggio fatto per mare. era un capitano di lungo corso, di grande esperienza. 5 Il movimento reale o apparente degli astri. 6 Serie ordinata di lezioni o esercitazioni. i corsi accademici sarebbero iniziati la settimana successiva. 7 Periodo che comprende un ciclo di studi. corso di laurea; studente fuori corso. 8 Movimento di persone in una strada. 9 Strada cittadina di particolare importanza. ~ passeggiata, passeggio, viale. 10 La condizione della moneta in rapporto al suo uso e all'obbligo di accettarla per legge. 11 Detto di titoli o valute, prezzo determinatosi in borsa. 12 Nelle opere murarie, elementi uguali disposti in linea. 13 Fila longitudinale di tavole o lamiere che formano il fasciame di una nave. 
 X   sm. 1 course. 2 (strada) main street. 3 (serie di lezioni) course. 
 @   lat. cursus,-us, deriv. da currere correre. 
c rso, sm. e agg. 
agg. Della Corsica. 
sm. Nativo, abitante della Corsica. 

\Corso di filosofia positiva Opera di filosofia di A. Comte (1830-1842). 

\Corso di linguistica generale Opera di linguistica di F. de Saussure (1916). 

\Corso, Gregory (New York 1930-Minneapolis 2001) Poeta. Tra le opere Benzina (1958) ed Elegiaci sentimenti americani (1970). 

\corsóio, agg. e sm. agg. Scorsoio. 
sm. 1 Guida entro cui scorre un organo meccanico. 2 Nel regolo calcolatore, telaietto trasparente con linee di fede. 

\Cortàccia Sùlla Stràda dél Vìno (in ted. Kurtatsch An Der Weinstrasse) Comune in provincia di Bolzano (1.812 ab., CAP 39040, TEL. 0471). 

\Cortàle Comune in provincia di Catanzaro (2.898 ab., CAP 88020, TEL. 0968). 

\Cortandóne Comune in provincia di Asti (253 ab., CAP 14010, TEL. 0141). 

\Cortànze Comune in provincia di Asti (295 ab., CAP 14020, TEL. 0141). 

\Cort´zar, Julio (Bruxelles 1914-Parigi 1984) Scrittore argentino. Tra le opere Il gioco del mondo (1963) e Tanto amore per Glenda (1980). 

\Cortazzóne Comune in provincia di Asti (539 ab., CAP 14010, TEL. 0141). 

\córte, sf. 1 Cortile delle case di città. 2 Nel medioevo, l'insieme degli edifici attorno al castello feudale. In altri usi, la piazza centrale del castello.   +   3 Residenza di un sovrano. ~ palazzo reale, reggia. 4 Collegio, organo. 
 X   sf. court. 
 @   lat. cohors, cohortis luogo recintato. 
Corte costituzionale 
Organo della costituzione che vaglia la rispondenza delle leggi ordinarie ai principi costituzionali, togliendo loro efficacia in caso di contrasto. Risolve i conflitti tra poteri dello stato e fra stato e regioni; giudica anche sul presidente della repubblica e sull'ammissibilità dei referendum. 
Corte d'appello 
Organo giudiziario che svolge la funzione di giudice di secondo grado nei processi civili e penali. 
Corte di Cassazione 
Organo giurisdizionale supremo, con sede a Roma, che controlla le sentenze. Giudica in terzo e ultimo grado, con autorità di cassare, o annullare, una sentenza precedente. Garantisce l'osservanza della legge. Regola i conflitti d'attribuzione e di competenza. 

\Córte Brugnatèlla Comune in provincia di Piacenza (914 ab., CAP 29020, TEL. 0523). 

\Córte de' Cortési cón Cignóne Comune in provincia di Cremona (993 ab., CAP 26020, TEL. 0372). 

\Córte de' Fràti Comune in provincia di Cremona (1.395 ab., CAP 26010, TEL. 0372). 

\Córte Frànca Comune in provincia di Brescia (5.305 ab., CAP 25040, TEL. 030). 

\córte marziàle Tribunale militare straordinario che generalmente adottava una procedura sommaria. 

\Córte Palàsio Comune in provincia di Lodi (1.190 ab., CAP 20070, TEL. 0371). 

\cortéccia, sf. (pl.-ce) 1 Involucro che ricopre il tronco e i rami di un albero. 2 Parte esterna di qualche cosa. 
 X   sf. 1 bark. 2 rind. 3 (corteccia cerebrale) cerebral cortex.
Complesso di tessuti vegetali compresi tra l'epidermide e il cilindro centrale presenti nei fusti e nelle radici. Parte esterna di rami e fusti staccati opportunamente e commercialmente utili; in molte cortecce abbonda il tannino. 
Corteccia cerebrale 
Parte esterna del cervello rivestita dalla pia madre. È di colore grigio.   +  
Corteccia renale 
Porzione periferica del rene, di colore rosso giallastro. 
Corteccia surrenale 
Parte esterna del surrene, ove vengono sintetizzati numerosi ormoni (cortisone, aldosterone, testosterone, estrogeni). 

\corteggiaménto, sm. Attività rivolta a corteggiare. 

\corteggiàre, v. tr. 1 Rendere servizi a un principe. 2 Fare la corte a qualcuno. ~ filare, ronzare attorno a. 3 Far corteggio intorno a qualcuno. ~ adulare. 
 X   v. tr. to court. 
 @   deriv. da corte. 

\corteggiatóre, sm. (f.-trìce) Chi corteggia. ~ ammiratore, cavaliere. 
 X   sm. suitor. 

\cortéggio, agg. Seguito di persone che accompagnano un corteo. ~ corteo, corte. 

\Cortegiano, Il ved. Libro del Cortegiano, Il  

\Cortemaggióre Comune in provincia di Piacenza (4.481 ab., CAP 29016, TEL. 0523). 

\Cortemìlia Comune in provincia di Cuneo (2.587 ab., CAP 12074, TEL. 0173). 

\Córteno Gòlgi Comune in provincia di Brescia (2.100 ab., CAP 25040, TEL. 0364). 

\Cortenòva Comune in provincia di Lecco (1.217 ab., CAP 22040, TEL. 0341). 

\Cortenuòva Comune in provincia di Bergamo (1.410 ab., CAP 24058, TEL. 0363). 

\cortèo, sm. Seguito di persone che accompagnano una cerimonia in modo ordinato. ~ corte, corteggio. 
 X   sm. cortege, procession. 

\Corteolóna Comune in provincia di Pavia (1.733 ab., CAP 27014, TEL. 0382). 

\Cortés Dipartimento (706.000 ab.) dell'Honduras, al confine con il Guatemala. Capoluogo San Pedro Sula. 

\Cortés, Hern´n (Medellin 1485-Castillejia de la Cuesta 1547) Conquistatore spagnolo, membro di famiglia nobile decaduta, conquistò con un esercito limitato, il Messico e le coste dello Yucat´n, fondando la città di Vera Cruz; sottomise la repubblica di Tlaxcala e, giunto a Tenochtitlan, capitale dell'impero azteco, catturò Montezuma. Venne nominato da Carlo V governatore e capitano della Nuova Spagna (1522). 

\cortése, agg. 1 Gentile. ~ garbato. <> scortese. aveva sempre mostrato modi cortesi. 2 Generoso. ~ prodigo. <> avaro. 3 Di corte. armi cortesi, le armi impiegate nei tornei di corte. 
 X   agg. 1 kind. 2 (garbato) polite, courteous. 
 @   provenz. cortes, proprio della corte. 

\Cortése, Valentìna (Milano 1924-) Attrice teatrale e cinematografica. In teatro interpretò validamente Pirandello, Shakespeare, Schiller e Brecht. Per il cinema Effetto notte (1973). 

\corteseménte, avv. In modo cortese. ~ amabilmente, cordialmente, educatamente. <> scortesemente. 

\cortesìa, sf. 1 L'essere cortese. ~ affabilità, garbo. <> scortese, sgarbato. 2 Atto cortese. ~ gentilezza. <> scortesia, sgarbatezza. 3 L'insieme delle qualità richieste a un cavaliere di corte. 4 Liberalità di modi e di vita. 5 Omaggio. ~ servizio. 
 X   sf. kindness, courtesy. 
 @   deriv. da cortese. 

\cortèzza, sf. L'essere corto. 

\Córti, Alfònso (Gambarana 1821-Corvino San Quirico 1876) Anatomista. Fu lo scopritore di un organo a spirale posizionato nell'orecchio interno, precisamente nella chiocciola, mediante il quale le sensazioni uditive vengono tradotte in vibrazioni sonore. 

\Córti, Marìa (Milano 1915-Milano 2002) Critico letterario. Tra le opere Metodi e fantasmi (1969), Principi della comunicazione letteraria (1976), Metamorfosi di Marcolfo (1990), lo studio su Dante, Percorsi dell'invenzione. Il linguaggio poetico e Dante (1991) e il romanzo Ombre dal fondo (1997). 

\corticàle, sf. Di corteccia. 
Zona corticale 
Il termine designa la parte più esterna di un organo, morfologicamente differenziata rispetto a quella più interna (cervello, rene, surrene). 

\corticìcolo, agg. Riferito alle piante che crescono sulla corteccia degli alberi. 

\cortico- Primo termine di parole composte. 
 @   dal lat. cortex-icis corteccia. 

\corticosteròide, sm. Nome di ormone secreto dalla corteccia surrenale sotto lo stimolo dell'ACTH o ormone adrenocorticotropo. La suddivisione dei corticosteroidi è funzione del loro tipo di attività: i glicoattivi agiscono sul metabolismo delle proteine, dei lipidi e dei glucidi; i mineralattivi invece provvedono al ricambio dell'acqua e degli ioni salini. Fra essi il cortisone, il cortisolo, il corticosterone e l'aldosterone. 

\corticosurrenàle, agg. Della corteccia surrenale. 

\corticotropìna, sf. Sinonimo di ACTH. 

\cortigiàna, sf. Donna di corte. 
 X   sf. courtesan. 

\Cortigiana, La Commedia di P. L'Aretino (1525 e 1534). È basata su due burle, l'una giocata a un aspirante cortigiano, l'altra a un innamorato di una nobile romana. Quest'ultima burla, in particolare, consente all'Aretino di imbastire un convegno amoroso equivoco, che gli dà occasione di mettere in mostra tutte le sue risorse istrioniche. È l'opera teatrale più famosa dell'Aretino, nella quale viene rappresentata la corruzione della società romana, che l'autore era stato costretto ad abbandonare dopo gli scandali e l'attentato subìto il 28 luglio 1527. 

\cortigianerìa, sf. L'essere cortigiano. 

\cortigianésco, agg. (pl. m.-chi) 1 Di, da cortigiano. 2 Cerimonioso. 

\cortigiàno, agg. e sm. agg. 1 Di, da corte. 2 Che lusinga. 
sm. 1 Gentiluomo di corte. 2 Adulatore. 
 @   deriv. da corte. 

\Cortiglióne Comune in provincia di Asti (560 ab., CAP 14040, TEL. 0141). 

\cortìle, sm. 1 Area libera interna a uno o più edifici. ~ corte. 2 Corte della casa colonica. 
 X   sm. 1 court, courtyard, yard, (per la ricreazione) playground. 2 (aia) barnyard. 
 @   deriv. da corte. 

\cortìna, sf. 1 Tenda che si alza e abbassa. ~ tendaggio, drappo. 2 Qualsiasi cosa che si frapponga tra due elementi. 3 Nelle fortificazioni, muro compreso tra due torri o due bastioni. 4 Sipario. ~ scena. 5 Il tripode di Apollo. 
 X   sf. curtain. 
 @   lat. cortina. 

\Cortìna d'Ampèzzo Comune di Belluno (7.100 ab., CAP 32043, TEL. 0436) situato nelle Dolomiti. Tra le più frequentate e rinomate stazioni climatiche e di sport invernali ed estivi d'Europa. La sua importanza turistica ha visto un rapido incremento dopo le olimpiadi invernali nel 1956. 

\Cortìna Sùlla Stràda dél Vìno (in ted. Kurtinig An Der Weinstrasse) Comune in provincia di Bolzano (1.812 ab., CAP 39040, TEL. 0471). 

\cortinàggio, sm. Tendaggio. 

\cortinàrio, sm. Genere di funghi della famiglia delle Cortinariacee e della classe dei Basidiomiceti. Vi appartengono il cortinario orellano (Cortinarius orellanus), letale per l'uomo, e il cortinario prestante (Cortinarius praestans), commestibile.   +  

\Cortìno Comune in provincia di Teramo (1.028 ab., CAP 64040, TEL. 0861). 

\cortisòlo, sm. Ormone corticosteroide prodotto dalle cellule della zona fascicolata della corteccia surrenale. 

\cortisóne, sm. Ormone prodotto dalla corteccia surrenale che svolge la sua attività sull'equilibrio glucidico ed elettrolitico, scoperto nel 1938 dagli americani E. Kendall e P. Hench. La secrezione del cortisone avviene partendo dal colesterolo ed è governata dall'ipofisi che, per mezzo del suo ormone adrenocorticotropo (ACTH), ne stimola la produzione al mattino e ne provoca una riduzione nelle ore serali. È utilizzato nella terapia di allergie, shock, malattie neurologiche e immunitarie. Il cortisone possiede inoltre proprietà immunodeprimenti, sfruttate nel trattamento successivo ai trapianti d'organo. Proprio per questa ragione, quando viene impiegato in qualità di antinfiammatorio, come nei casi di artrite, reumatismo articolare e pleurite, deve essere associato a una terapia antibiotica. La sua somministrazione comporta numerosi effetti collaterali. 

\cortisònico, agg., sm. (pl. m.-ci) agg. Del cortisone. 
sm. Preparato farmaceutico di sintesi dotato di proprietà simili a quelle del cortisone. 

\còrto, agg. e avv. agg. 1 Di poca lunghezza. ~ breve. <> lungo. ferri corti, armi utilizzate nei combattimenti corpo a corpo; essere ai ferri corti, lottare, contendere con durezza. 2 Che non dura a lungo. ~ breve, ridotto. 3 Scarso. ~ insufficiente. avere la vista corta, essere miope. 4 Succinto. ~ limitato. per farla corta, per farla breve. 
avv. In poco tempo. ~ brevemente. tagliar corto, concludere in modo netto. 
 X   agg. short. 
 @   lat. curtus

\Corto circuito Film di fantasia, americano (1986). Regia di John Badham. Interpreti: Ally Sheedy, Steve Guttenberg, Fisher Steven. Titolo originale: Short Circuit 

\Corto circuito 2 Film commedia, americano, (1988). Regia di Kenneth Johnson. Interpreti: Fisher Stevens, Michael McKean, Jack Western. Titolo originale: Short Circuit II 

\cortocircuitàre, v. tr. Mandare in cortocircuito. 

\cortocircùito, sm. Improvviso collegamento di due punti di un circuito elettrico tra cui esiste una differenza di potenziale elettrico mediante un conduttore di resistenza (o di impedenza, nel caso si tratti di corrente alternata) molto piccola. In questa situazione si manifestano correnti di intensità molto alta, con vari pericoli causati dal surriscaldamento. 
 X   sm. short circuit. 

\cortometràggio, sm. (pl. cortometràggi) Film di durata non superiore a 15 minuti. 
 X   sm. short film. 

\Cortóna Comune di Arezzo (22.400 ab., CAP 52044, TEL. 0575) situato su un colle ai margini della val di Chiaia. Fu importante città etrusca (Coryto) e romana; divenne comune libero fin dall'XI sec. e dal 1412 subì la dominazione fiorentina. Sono ancora visibili i resti della cinta muraria etrusca e le tombe; importanti edifici medievali e rinascimentali. Tra le attività si ricorda l'importante mercato dell'antiquariato. 

\cortonése, agg. e sm. agg. Relativo a Cortona. 
sm. Nativo o abitante di Cortona. 

\Corubal Fiume (483 km) dell'Africa occidentale. Nasce in Guinea e sfocia nell'oceano Atlantico. 

\ oruh Fiume (376 km) della Turchia nordorientale. Nasce dal Monte Mescit e sfocia nel mar Nero. 

\ orum Città (116.000 ab.) della Turchia, nell'Anatolia. Capoluogo della provincia omonima. 
orum 
Provincia (622.000 ab.) della Turchia, sul fiume Kizilirmak. 

\Coru a, La Città della Spagna (245.000 ab.) capoluogo della provincia omonima. Situata in Galizia, nella parte occidentale del paese, è un importante porto commerciale e peschereccio sull'Atlantico e centro industriale (cantieri navali, industrie meccaniche, chimiche, del tabacco). Da visitare la Collegiata di Santa Maria del Campo e la chiesa di Santiago (XII sec.), il Castillo de San Antón (XVI sec.), il museo de Bellas Artes. 
Coru a 
Provincia (1.097.000 ab.) della Spagna estesa su territori prevalentemente boscosi. 

\Corvàra Comune in provincia di Pescara (333 ab., CAP 65020, TEL. 085). 

\Corvàra in Badìa (in ted. Kurfar) Comune in provincia di Bolzano (1.236 ab., CAP 39033, TEL. 0471). 

\corvè, o corvé, sf. In età feudale, prestazione di lavoro dovuta al signore e al vassallo. ~ faticata, sforzo. 

\corvétta, sf. 1 Nave da guerra leggera. 2 Andatura ritmica del cavallo che si alza sulle zampe posteriori e avanza contemporaneamente. 
 @   franc. corvette. 

\corvettàre, v. intr. 1 Far corvette. 2 Saltellare. 

\Còrvidi Famiglia di Uccelli Passeriformi di grosse dimensioni, dal piumaggio variopinto o uniforme e intenso e dal becco generalmente grosso e robusto. 

\corvìna, sf. Nome comune del pesce Sciaena umbra  +  

\corvìno, agg. Che ha il colore nero lucido caratteristico delle penne del corvo. 
 @   lat. corvinus. 

\Corvìno San Quìrico Comune in provincia di Pavia (1.164 ab., CAP 27050, TEL. 0383). 

\còrvo, sm. 1 Genere d'uccello dei Passeriformi con piume blu nere, iridescente, becco robusto e appuntito. Appartiene alla famiglia dei Corvidi. 2 Pesce degli Scienidi, dal dorso scuro, commestibile. 
 X   sm. raven, rook, crow. 
Corvo comune (Corvus frugilegus) - (in inglese) rook
Onnivoro, si nutre di carogne d'animali, vive in montagna, in radure aperte ed è di passaggio anche in Italia. Misura circa 45 cm.
Corvo imperiale (Corvus corax) - (in inglese) common raven
Il più grosso dei Passeriformi (70 cm) vive perennemente in Italia. 

\Còrvo (costellazione) Costellazione di piccole dimensioni, visibile nelle notti primaverili; si trova a sud-ovest della Vergine, nell'emisfero celeste australe. 

\Corvo (isola) Isola delle Azzorre, nell'oceano Atlantico. Fa parte del distretto portoghese di Horta. 

\Corvo e altre poesie, Il Opera di poesia di E. A. Poe (1845). 

\Corvo rosso non avrai il mio scalpo Film western, americano (1972). Regia di Sydney Pollack. Interpreti: Robert Redford, Will Geer, Stefan Gierasch. Titolo originale: Jeremiah Johnson 

\Corvo, Il Film drammatico, francese (1943). Regia di Henri-Georges Clouzot. Interpreti: Pierre Fresnay, Ginette Leclerc, Pierre Larquey. Titolo originale: Le corbeau 

\corydalis, sf. invar. Genere di piante spontanee della famiglia delle Papaveracee a fiori bianchi o rossi in genere tuberose. 

\Corydon Racconto di A. Gide (1924). 

\corymbites, sm. invar. Genere di piccoli Insetti Coleotteri Diversicorni della famiglia degli Elateridi che presentano una livrea dai colori vivaci. 

\Corynebacteriàcee Famiglia di Batteri. 

\corynebacterium, sm. invar. Genere di Schizomiceti che comprende specie contraddistinte dalla presenza di granulazioni che assumono colorazioni particolari. 

\corypha, sf. invar. Genere di palme asiatiche dal fusto alto e sottile e foglie a forma di ventaglio il cui legname viene usato per costruzioni. 

\coryphée, sf. invar. Ballerino o ballerina facente parte del corpo di ballo e che esegue brani come solista. 

\Corzàno Comune in provincia di Brescia (896 ab., CAP 25030, TEL. 030). 

\corzétti (o croxetti) Tipica pasta ligure di due tipi: i corzetti stampati, più diffusi, dalla forma di medaglione, e quelli della Valpolcevera, dalla forma a piccolo otto.   +  

\cos Simbolo del coseno. 

\cosà, avv. In questo modo. 

\còsa, sf. 1 Termine generico per indicare qualsiasi entità. ~ aggeggio, roba. le cose del creato. 2 In senso più ristretto, oggetto materiale concreto. un personaggio fra i cui meriti si annovera l'aver fatto tante cose buone per questo borgo. 3 Averi, affari. ~ beni. badare solo alle proprie cose, ai fatti propri. 4 Ciò che si pensa, conosce, scrive e simili. 5 Lavoro, opera, fatto, gesto. ~ azione. 6 Causa, ragione. ~ scopo. 7 Circostanza. quante cose mi sono successe da stamattina! 
 X   sf. 1 thing. 2 (faccenda) matter, business, affair. 
 @   lat. causa causa, affare. 

\Cosa buffa, La Romanzo di G. Berto (1966). 

\Còsa Nòstra Appellativo utilizzato dalla mafia siciliana per autodefinirsi e che veniva comunemente usata per indicare la mafia americana. 

\cosàcco, agg. e sm. agg. Relativo ai cosacchi. 
(pl. m.-chi; f.-che) sm. Membro di popolazione di stirpe tartara. 

\cosàre, v. tr. e intr. Verbo utilizzato quando non si riesce a trovare un verbo o un'espressione appropriata. 

\Cos-B Primo satellite scientifico dell'ESA, fu lanciato il 7 agosto 1975 allo scopo di identificare oggetti stellari emittenti radiazioni gamma. 

\còsca, sf. Gruppo organizzato, malavitoso. ~ banda, ghenga. 

\còscia, sf. (pl.-sce) 1 Parte della gamba situata fra le ginocchia e le anche. per essere una ballerina, aveva le cosce corte. 2 Parte dei calzoni che ricopre la coscia. 3 Ciascuno dei due pilastri che fanno da sostegno al torchio da stampa. 4 Parte di un ponte fondata sulla riva. 
 X   sf. 1 thigh. 2 (pollo, tacchino) leg, drumstick. 
 @   lat. coxa, anca. 

\cosciàle, sm. 1 In antichità, la parte dell'abito e dell'armatura che copriva la coscia. 2 Parte del letto operatorio su cui si appoggiano le cosce del paziente. 

\cosciènte, agg. Che ha coscienza. 
 X   agg. conscious. 

\coscienteménte, avv. 1 Con coscienza. ~ coscienziosamente. <> incoscientemente. 2 Consciamente. ~ consapevolmente. 

\cosciènza, sf. 1 Consapevolezza che l'uomo ha di sé. ~ cognizione. <> incoscienza. 2 Sistema dei valori di una persona. 3 Lealtà. ~ onestà. 4 Senso del dovere. ~ scrupolo. 5 Sensibilità e interesse. 
 X   sf. 1 conscience. 2 (conoscenza, consapevolezza) consciousness. 
 @   lat. conscientia, deriv. da conscire essere consapevole. 
Normalmente è collegata alla conoscenza o al giudizio della morale (Sant'Agostino, Kant); nelle correnti idealistiche spesso si identifica con lo spirito. 

\Coscienza delle parole, La Saggio di E. Canetti (1975). 

\Coscienza di Zeno, La Romanzo di I. Svevo (1923). Pubblicato a spese dell'autore, fu accolto dal pubblico con indifferenza. Presentato come una raccolta di memorie pubblicate da uno psicanalista, il libro ripercorre gli anni dell'infanzia del protagonista Zeno Cosini, per passare in rassegna le fasi cruciali della sua vita (capitoli Il fumo, La morte di mio padre, La storia del mio matrimonio, La moglie e l'amante, Storia di un'associazione commerciale e Psico-analisi). È l'opera più famosa di I. Svevo (gli altri due suoi romanzi sono Una vita e Senilit ) e appartiene al genere cosiddetto del monologo interiore. Spesso considerata iniziatrice del romanzo psicanalitico, l'opera di Svevo è stata paragonata ai lavori di M. Proust (La strada di Swann è del 1913) e di J. Joyce (l'Ulisse è del 1922). 

\coscienziosaménte, avv. In modo coscienzioso. ~ scrupolosamente, seriamente. 

\coscienziosità, sf. Qualità di coscienzioso. ~ diligenza, serietà. 

\coscienzióso, agg. 1 Che ha molta coscienza. ~ serio, scrupoloso, diligente. <> negligente. 2 Attuato con grande scrupolo. aveva fatto una ricerca coscienziosa
 X   agg. conscientious. 
 @   deriv. da coscienza

\Coscìle Fiume (50 km) della Calabria. Nasce dal Monte Pollino e sfocia nel mar Ionio. 

\còscio, sm. Coscia di bestia grossa macellata. 

\cosciòtto, sm. Coscia di animale macellato. 
 X   sm. leg. 

\coscrìtto, agg. e sm. agg. Relativo ai senatori romani. 
sm. Soldato di leva appena arruolato. 
 X   sm. conscript. 
 @   lat. conscriptus, p.p. di conscribere. 

\coscrìvere, v. tr. Chiamare sotto le armi. 
 @   lat. conscribere, comp. da cum con + scribere scrivere. 

\coscrizióne, sf. Arruolamento. 

\Cose di carnevale Commedia di I. L. Caragiale (1885). 

\Coseàno Comune in provincia di Udine (2.205 ab., CAP 33030, TEL. 0432). 

\cosec Simbolo di cosecante. 

\cosecànte, sf. Funzione trigonometrica reciproca del seno. 

\Cosegüina Penisola del Nicaragua, dominata dal vulcano (859 m) omonimo. 

\coséno, sm. Funzione trigonometrica periodica con periodo 2π, il cui valore oscilla tra meno uno e uno.  Nel piano cartesiano il coseno di t, per t compreso tra 0 e 2π, è l'ascissa del punto P sulla circonferenza di raggio unitario con il centro O collocato nell'origine tale che OP forma con l'asse orizzontale un angolo di ampiezza (in radianti) t.  In un triangolo rettangolo, il coseno di un angolo è il rapporto tra il cateto adiacente all'angolo e l'ipotenusa.   +  
Coseno iperbolico 
Funzione iperbolica, con rappresentazione grafica costituita da una catenaria, la cui formula è coshx=(ex+e-x)/2.   +  
 X   cosine 

\cosentìno, agg. e sm. agg. Relativo a Cosenza. 
sm. Nativo o abitante di Cosenza. 

\Cosènza Città della Calabria (104.000 ab., CAP 87100, TEL. 0984) capoluogo di provincia alla confluenza dei fiumi Crati e Busento. Tra le sue risorse l'agricoltura (cereali, prodotti ortofrutticoli, vini, bestiame) e industrie alimentari, chimiche, meccaniche, del mobile e dell'abbigliamento. L'università ha sede nella vicina Arcavacata. L'antica Cosentia, fondata dai bruzi, divenne colonia romana nel II sec. a. C. Fu in seguito conquistata da Alarico e nel Trecento dagli Angioini. Fu centro dei moti mazziniani del 1844 che diedero vita all'impresa dei fratelli Bandiera. Monumenti di rilievo sono il duomo gotico circestense del XIII sec., il castello normanno gotico, la chiesa di San Francesco (XIII sec.), la chiesa di Santa Caterina (XV sec.). 
Provincia di Cosenza 
La provincia (6.650 km2; 787.000 ab.) si estende tra il golfo di Taranto e il mar Tirreno, con territorio in parte montuoso e collinare. Le principali fonti di reddito sono l'attività agricola (olio, vino, cereali), l'allevamento ovino, la produzione di energia elettrica, lo sfruttamento delle foreste e il turismo balneare. Località principali Paola, Acri, Castrovillari, San Giovanni in Fiore, Rossano. 

\Cosènza, Luìgi (Napoli 1905-1984) Ingegnere italiano. Esponente del razionalismo napoletano, cercò sempre di mantenere la tradizione locale e il rispetto dell'ambiente. Tra le opere, lo stabilimento Olivetti a Pozzuoli (1957-1959 e 1961-1969). 

\cosh. Simbolo di coseno iperbolico. 

\così, agg., avv. e cong. agg. Siffatto. ~ tale. 
avv. 1 In questo modo. sono fatto così e non posso cambiare. 2 Tanto. ~ talmente. era così giovane eppure mostrava una grande saggezza
cong. 1 In proposizioni modali, unito a come. 2 In correlazione con che introduce proposizioni consecutive. come tratterai gli altri, cos sarai trattato. 3 Con valore conclusivo. 4 Con valore desiderativo. cos sia! 5 Quantunque. ~ sebbene. 6 In correlazione con appena che, indica azione immediata. 
 X   agg. 1 (così come) like that. 2 (tale) such. avv. 1 thus, so. 2 (in quel modo) that way, like that. 3 (in questo modo) this way, like this. 
 @   lat. eccum sic

\Così bella così dolce Film drammatico, francese (1969). Regia di Robert Bresson. Interpreti: Dominique Sanda, Guy Frangin, Jane Lobre. Titolo originale: Une femme douce 

\Così è (se vi pare) Dramma in 3 atti di L. Pirandello (1917). In un capoluogo di provincia arriva il signor Ponza, impiegato alla prefettura, con la moglie e la suocera, signora Frola, la quale vive da sola e sembra possa comunicare con la figlia solo attraverso bigliettini calati in un paniere. La stranezza della situazione fa moltiplicare le supposizioni e i pettegolezzi dei curiosi. I protagonisti racconteranno ciascuno la propria verità. La signora Frola e il signor Ponza si credono reciprocamente pazzi, mentre i curiosi del paese sono condannati a non sapere chi dei due abbia ragione. Tratto dalla novella La Signora Frola e il Signor Ponza suo genero (1915), ruota intorno al problema dei rapporti tra apparenza e realtà. 

\Così fan tutte (ovvero La scuola degli amanti) Dramma giocoso in due atti di W. A. Mozart, libretto di L. Da Ponte (Vienna, 1790). 

\Così muore la carne Romanzo di S. Butler (postumo 1903). 

\Così parlò Zarathustra Opera di filosofia di F. W. Nietzsche (1883-1885). 

\Così va il mondo Commedia di W. Congreve (1700). 

\cosicché, cong. Di modo che, in conseguenza di ciò. 

\cosiddétto, agg. Denominato in questo modo. 
 X   agg. so-called. 

\Cosiddetto male, Il Opera di etologia di K. Z. Lorenz (1963). 

\cosiffàtto, agg. Tale. ~ simile. 

\Còsimo Nome di duchi e granduchi di Toscana. 
Cosimo I de' Medici 
(Firenze 1519-Villa di Castello 1574) Figlio di Giovanni dalle Bande Nere succedette (1537) nel ducato di Firenze, in seguito all'uccisione di Alessandro da parte del cugino Lorenzino, con l'approvazione di Carlo V. Con l'aiuto degli spagnoli conquistò Siena e divenne granduca con l'appoggio dell'imperatore e di Pio V (1569). Negli ultimi anni affidò il potere al figlio Francesco. A Firenze fece costruire il Palazzo degli Uffizi, il Ponte di Santa Trinità e ingrandì Palazzo Pitti. 
Cosimo II de' Medici 
(Firenze 1590-1621) Figlio di Ferdinando I e Cristina di Lorena, dal 1609 alla morte fu granduca di Toscana. Applicò una politica filospagnola, potenziò il porto di Livorno e richiamò allo studio pisano Galileo. 
Cosimo III de' Medici 
(Firenze 1639-1723) Dal 1670 fu granduca di Toscana. Concesse grandi favori al clero e lasciò il governo nelle mani di cortigiani e avventurieri. 

\cosinusòide, sf. In un sistema di coordinate cartesiane, curva che rappresenta il coseno dell'angolo in funzione dell'angolo stesso. 

\Còsio di Arròscia Comune in provincia di Imperia (359 ab., CAP 18020, TEL. 0183). 

\Còsio Valtellìna Comune in provincia di Sondrio (4.990 ab., CAP 23013, TEL. 0342). 

\Còsma e Damiàno (secc. III-IV) Santi e martiri, fratelli, patroni dei medici. 

\cosmatésco, agg. (pl. m.-chi) Dei maestri Cosmati, decoratori e architetti, attivi nel XII, XIII e XIV sec. nell'Italia Centrale. 

\Cosmàti Artisti del marmo romani (tra cui i Vassalletto), attivi nel Lazio nel XII e XIII sec., che elaborarono uno stile decorativo incentrato sull'uso di tasselli marmorei. Tra le opere più significative, le decorazioni delle chiese romane di Santa Maria in Cosmedin, di San Clemente, di Santa Maria in Trastevere, la facciata del Duomo di Castellana, i chiostri di San Giovanni in Laterano e di San Paolo, a Roma, il portale di San Pietro a Tuscania. 

\cosmèsi, sf. Arte che cura la conservazione della bellezza del corpo. 
 @   greco k smesis, deriv. da kosm in abbellire. 

\cosmètica, sf. Cosmesi. 

\cosmètico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. Che è atto a conservare il corpo. 
sm. Prodotto cosmetico. ~ belletto, trucco. 
 X   agg. e sm. cosmetic. 

\cosmetologìa, sf. (pl.-gìe) Scienza della cosmesi. 

\cosmicaménte, avv. Universalmente. 

\cosmicità, sf. Il sentimento dell'infinito, della vita universa. 

\còsmico, agg. (pl. m.-ci) 1 Che si riferisce al cosmo. i raggi cosmici. 2 Universale. il pessimismo cosmico del Leopardi. 
 @   lat. cosmicus, dal greco kosmik s, da k smos cosmo. 

\Cosmicomiche, Le Racconto di I. Calvino (1965). 

\còsmo, sm. 1 L'universo come insieme ordinato e armonico. 2 Gli astri e la materia esistente nell'universo. ~ infinito, spazio, galassia. 
 X   sm. cosmos. 
 @   greco kosmo-, da k smos universo. 

\cosmobiologìa, sf. Disciplina che si occupa dello studio di tutti i fenomeni e problemi collegati alla diffusione della vita nell'universo. Può essere galattica o solare, secondo il campo di indagine. 

\cosmòdromo, sm. Stazione spaziale. 

\cosmogonìa, sf. Spiegazione dell'origine dell'universo, sia dal punto di vista religioso, sia da quello scientifico. 

\cosmogònico, agg. Relativo alla cosmogonia. 

\cosmografìa, sf. 1 Descrizione dell'universo. 2 Sezione dell'astronomia che si occupa di descrivere i moti diurni della sfera celeste, la sfera stessa e tutto l'universo. La sua origine è molto antica e costituisce ancora oggi uno strumento molto importante per la navigazione astronomica. 

\cosmogràfico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla cosmografia. 

\cosmògrafo, sm. Studioso di cosmografia. 

\Cosmoledo Arcipelago delle Seicelle, nell'oceano Indiano. 

\cosmologìa, sf. (pl.-gìe) Scienza che si occupa della nascita, evoluzione e struttura dell'universo. 
Esistono due teorie sulla nascita dell'universo, entrambe formulate nel corso del XX sec.: la prima, detta teoria dello stato stazionario, fu proposta da tre studiosi inglesi, Thomas Gold, Herman Bondi e Fred Hoyle, agli inizi degli anni '50. Secondo questa ipotesi, non è possibile identificare l'istante in cui l'universo ha avuto origine, in quanto quest'ultimo è sempre esistito e si evolverebbe con la creazione di materia per mantenere costante la sua densità media, essendo in continua espansione nello spazio. La teoria oggi più accreditata è tuttavia la seconda, detta del big bang, secondo la quale circa quindici miliardi di anni fa l'universo ha cominciato a espandersi dopo un istante zero (quello appunto della grande esplosione o big bang). Negli attimi successivi al big bang, in seguito al raffreddamento dovuto all'espansione, si formarono le particelle elementari (protoni, elettroni e neutroni). Solo dopo un periodo di tempo enorme (600.000 anni) si ebbe la formazione dei primi atomi di idrogeno, dando origine alla materia, che si cominciò a distinguere dalla radiazione. Quest'ultima continuò a diminuire e secondo la teoria la radiazione fossile rilevata nel 1965 da Wilson è ciò che rimane del big bang iniziale. La radiazione fossile (o radiazione di fondo a 3 K) sarebbe quindi un indizio a favore della teoria del big bang, mentre non verrebbe giustificata dalla teoria dello stato stazionario. 

\cosmològico, agg. (pl. m.-ci) Che si riferisce alla cosmologia. 

\cosmòlogo, sm. (pl.-gi) Studioso di cosmologia. 

\cosmonàuta, sm. e sf. (pl. m.-i) Navigatore degli spazi cosmici. Il termine originariamente indicava gli astronauti sovietici. ~ astronauta. 

\cosmonàutica, sf. Navigazione spaziale. 

\cosmonàve, sf. Veicolo spaziale. 

\cosmopolìta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) agg. 1 Detto di luogo frequentato da gente di ogni nazione. c'era una folla cosmopolita. 2 Detto di persona che osserva da un punto di vista universale. 3 Di animale diffuso nella maggioranza delle regioni della Terra. 
sm. e sf. Chi ha per patria il mondo. 
 X   agg. cosmopolitan. 
 @   greco kosmopolites, comp. da kosmos-cosmo + polites cittadino. 

\cosmopolìtico, agg. (pl. m.-ci) Di cosmopolita. 

\cosmopolitìsmo, sm. Dottrina che rifiuta le divisioni nazionalistiche e propende per la visione di uomini come cittadini del mondo. 

\cosmoràma, sm. (pl.-i) Strumento ottico usato un tempo per vedere immagini panoramiche ingrandite e in rilievo. 

\Cosmos Denominazione di numerosi satelliti artificiali sovietici, il primo dei quali venne lanciato il 16 marzo 1962. 

\cosmotrìche, sf. invar. Genere di Insetti Lepidotteri Eteroneuri (farfalle) della famiglia dei Lasiocampidi. 

\cosmotróne, sm. Nome del protosincrotrone di Brookhaven negli Stati Uniti. 

\còso, sm. Oggetto di cui non si ricorda il nome. 
 X   sm. whatsit. 

\Cosoléto Comune in provincia di Reggio Calabria (1.154 ab., CAP 89050, TEL. 0966). 

\COSPAR Sigla di Committee on Space Research (Comitato di ricerca spaziale). 

\cospàrgere, v. tr. 1 Disseminare, spargere di qua e di là. ~ diffondere. 2 Spruzzare, spolverizzare, spalmare. ~ aspergere. 
 X   v. tr. to strew, to sprinkle. 
 @   lat. conspargere. 

\cospàrso, agg. Disseminato qua e là. ~ sparso. 

\cospèrgere, v. tr. 1 Bagnare. <> asciugare. 2 Cospargere. 
 @   lat. conspergere, comp. da con-+ spargere. 

\cospètto, sm. 1 Presenza. ~ vista. 2 Mente. ~ pensiero. 
 X   sm. in the presence of. 
 @   lat. conspectus,-us, deriv. da conspicere vedere. 

\cospicuità, sf. L'essere cospicuo. 

\cospìcuo, agg. 1 Degno di nota. 2 Ingente. ~ notevole. <> esiguo, irrilevante. 3 Visibile. 
 X   agg. considerable, large. 

\cospidòsoma, sm. (pl.-i) Genere di piccoli Insetti Imenotteri Terebranti della famiglia dei Calcididi. Sono parassiti dei bruchi. 

\cospiràre, v. intr. 1 Accordarsi segretamente per perseguire un fine. ~ complottare. cercavano di cospirare contro il regime. 2 Tentare di nuocere a qualcuno 3 Concorrere. LOC. hanno cospirato in molti a questo successo
 X   v. intr. to conspire. 
 @   lat. conspirare, comp. da con-, da cum con + spirare soffiare. 

\cospiratìvo, agg. Di cospirazione. 

\cospiratóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi cospira. 2 Persona sospettosa. 

\cospiratòrio, agg. Di cospirazione. 

\cospirazióne, sf. 1 Atto, effetto del cospirare. 2 Unione di più persone o elementi che tendono al medesimo fine. ~ congiura. 
 X   sf. conspiracy. 
 @   lat. conspiratio,-onis. 

\Cospirazione, La Romanzo di P. Nizan (1938). 

\Còsroe Nome di sovrani. 
Cosroe I il Grande 
(531-579) Re di Persia dal 531, lottò contro Bisanzio dal 540 al 562, contro gli unni eftaliti nel 560 e contro gli armeni ribelli nel 571. Diede forte impulso alle opere pubbliche e alle riforme. 
Cosroe II 
(590-628) Nipote di Cosroe I, fu re di Persia dal 590. Riuscì a conquistare ai bizantini Gerusalemme nel 614 e l'Egitto (616). Eraclio lo sconfisse a Ninive nel 627. 

\Còssa, Francésco dél (Ferrara ca. 1436-ca. 1478) Pittore. Esponente della cultura figurativa ferrarese del Quattrocento, svolse buona parte della propria attività a Bologna. Subì l'influenza di C. Tura e P. della Francesca, i cui affreschi (eseguiti a Ferrara nel 1449) ebbe modo di studiare. Tra le opere Mesi (1470-1490, Ferrara, Palazzo Schifanoia) e Santa. Lucia e San Floriano (1473, Washington, National Gallery of Art). 

\Cossàno Bèlbo Comune in provincia di Cuneo (1.145 ab., CAP 12054, TEL. 0141). 

\Cossàno Canavése Comune in provincia di Torino (528 ab., CAP 10010, TEL. 0125). 

\Cossàto Comune in provincia di Biella (15.321 ab., CAP 13014, TEL. 015). Centro industriale (prodotti tessili, del legno e meccanici). Gli abitanti sono detti Cossatesi

\Cossèria Comune in provincia di Savona (974 ab., CAP 17010, TEL. 019). 

\Cossìga, Francésco (Sassari 1928-) Politico democristiano. Dal 1976 al 1978 fu ministro degli interni, quindi divenne presidente del consiglio (1979-1980) e infine presidente della repubblica (1985-1992). Nel 1998 ha costituito l'UDR (Unione Democratica per la Repubblica) con lo scopo di riunire le forze di centro. Nel 1999 ha lasciato la formazione. 

\Cossignàno Comune in provincia di Ascoli Piceno (1.043 ab., CAP 63030, TEL. 0735). 

\Cossógno Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (577 ab., CAP 28054, TEL. 0323). 

\Cossoìne Comune in provincia di Sassari (1.077 ab., CAP 07010, TEL. 079). 

\Cossombràto Comune in provincia di Asti (426 ab., CAP 14020, TEL. 0141). 

\Cossòtto, Fiorènza (Crescentino, Vercelli 1935-) Mezzosoprano italiano, interprete di rilievo delle opere di Bellini e di Verdi. 

\Còssovo ved. Kosovo  

\costà, avv. In codesto luogo. 
 X   avv. there. 
 @   lat. eccum istac

\Costa Catena montuosa del Venezuela, lungo il mar delle Antille. Vetta più elevata il Picco Naiguat´ (2.765 m). 

\còsta, sf. 1 Osso del torace (sinonimo: costola). 2 Dorso di un libro. 3 Nervatura centrale di una foglia. 4 Cucitura che tiene unite due parti di un indumento. 5 Nelle navi, pezzo trasversale che tiene unito il fasciame esterno. ~ fianco. 6 Falda di monte molto ripida, rocciosa, coperta di vegetazione. ~ pendice. 7 Zona di terraferma prospiciente il mare. ~ litorale, riva, spiaggia. 
 X   sf. 1 coastline, coast, shore. 2 (bordo di libro) spine. 3 (pendio) slope. 4 (anat.) rib. 
 @   lat. costa. 
Ognuna delle ossa piatte (dette anche costole), a forma di arco, che costituiscono la gabbia toracica. Sono 12 paia, simmetriche rispetto alla colonna vertebrale e, tranne le ultime tre (fluttuanti), sono articolate anteriormente con lo sterno.   +  

\Còsta Azzùrra Costa mediterranea della Francia (Côte d'Azur), compresa tra la frontiera italiana e originariamente Cannes, oggi estesa fino a Marsiglia. La costa, frastagliata, ricca di insenature e rocciosa, grazie a un clima mite, è una rinomata meta turistica; basta ricordare i centri di Montecarlo, Mentone, Cannes, Antibes, Nizza e Saint-Tropez. Coltivazioni di frutta e ortaggi e importante zona per la floricoltura. 

\Costa Brava Costa della Spagna, nella Catalogna. Si estende tra il golfo de Rosas e la foce del fiume Tordera, poco distante da Barcellona. Fortemente urbanizzata è una delle aree turistiche e balneari più famose dell'Europa. 

\Còsta d'Avòrio Repubblica di tipo presidenziale dell'Africa occidentale confina a est con la Liberia e la Guinea, a nord con il Mali e il Burkina, a est con il Ghana mentre si affaccia a sud sul golfo di Guinea. 
Il paese ha una forma all'incirca quadrata ed è occupato da un altopiano di altezza media di 350 m, caratterizzato da vegetazione di savana; l'altopiano si innalza a ovest fino a culminare con i 1.752 m del monte Nimba. La fascia costiera è bassa e sabbiosa, orlata di lagune, fittamente coperta di foreste ricche di legnami pregiati; si estende per circa 550 km. 
Data la struttura del paese, una sorta di piano inclinato da nord a sud, i fiumi percorrono il territorio più o meno paralleli l'uno all'altro da nord a sud; i principali sono il Sassandra (1.000 km) il Bandama (720 km), il Comoé (765 km) e il Cavally (515 km) che traccia in parte il confine con la Liberia, tutti poco navigabili per la presenza di rapide. Nella parte settentrionale del paese il Bagoè e il Baoulè appartengono al bacino del Niger, essendo affluenti del Bani a sua volta affluente del Niger. 
Il clima è di transizione tra il subequatoriale e il tropicale, la parte meridionale del paese è caratterizzata da abbondanti piogge concentrate in due stagioni, la tardo-primaverile e l'autunnale, con temperature costantemente elevate; nella parte settentrionale le precipitazioni diminuiscono e sono concentrate in un'unica stagione estiva a cui si contrappone una stagione secca. 
La vecchia capitale è Abidjan (1.700.000 ab.), situata nel golfo di Guinea, principale porto di esportazione e sede di industrie. La nuova capitale (costruita a partire dal 1983) è Yamoussoukro. 
Centro portuale è Grand-Bassan e all'interno Bouaké di recente industrializzazione. Da segnalare anche le cittadine di Daloa e Man. 
Attualmente la Costa d'Avorio (ex Dahomey) è uno dei paesi con una maggiore espansione del settore centro occidentale dell'Africa. 
L'agricoltura rappresenta una delle risorse principali; si coltivano prodotti destinati al consumo locale quali la manioca e altri cereali (miglio, sorgo, mais e riso), ma assai più rilevanti per l'economia del paese sono i prodotti destinati all'esportazione, in particolare il caffè di cui il paese è tra i primi produttori mondiali e il cacao di cui è il massimo produttore mondiale. 
Non si devono trascurare i prodotti ortofrutticoli e le piante destinate all'industria di trasformazione: cotone, tabacco, canna da zucchero e oleaginose. 
Un'altra grande risorsa sono le foreste, da cui si ricavano legnami pregiati, soprattutto mogano nella zona di Ona, mentre di recente introduzione è la coltura del caucciù. 
L'allevamento è assai meno sviluppato e non riesce a soddisfare il fabbisogno interno; anche la pesca, praticata per lo più con metodi tradizionali, dà una produzione piuttosto modesta. 
Buone le prospettive del settore minerario, soprattutto per il petrolio (cospicui giacimenti scoperti nelle acque territoriali), il manganese e il minerale di ferro. Queste risorse hanno dato un notevole impulso ai settori chimico, petrolchimico e metallurgico. 
Assai articolata l'attività manifatturiera della trasformazione dei prodotti agricoli e forestali, cotonifici, tabacchifici, segherie e industrie conserviere. 
STORIA Nel XVI sec., popolazioni mandingo islamizzate si uniscono alle popolazioni senoufo. Nei secoli XVII-XVIII vengono formati alcuni regni (in particolare quello dioula di Kong). Nel 1984 i francesi s'impadroniscono della zona lagunare. Negli anni 1895-1896 la colonia della Costa d'Avorio, creata nel 1893, entra a far parte dell'Africa Occidentale Francese. Il governatore Angoulvant (1872-1932) conquista militarmente il paese tra il 1908 e il 1915. Nel 1934 diventa capitale Abidjan. 
Il paese vive delle piantagioni di cacao e di caffè e dello sfruttamento delle foreste, facilitato dalla creazione della ferrovia Abidjan-Niger, che arrivava prima della guerra fino alla frontiera con l'Alto Volta (collegata in parte alla Costa d'Avorio dal 1932 al 1947). Territorio d'oltremare dal 1946, il paese diventa Repubblica autonoma della Costa d'Avorio nel 1958. Nel 1960 ottiene l'indipendenza e ha come presidente Felix Houphouët-Boigny, fedele alla cooperazione con la Francia e successivamente costantemente rieletto. Nel 1990 una grave crisi politica e sociale porta Houphouët-Boigny ad aprire il paese al multipartitismo. Dopo la morte di Houphouët-Boigny (1993), gli succede il presidente dell'assemblea nazionale, Henri Konan Bédié, secondo la costituzione. Nel 1995 H. K. Bédié si conferma a capo dello stato. 
Abitanti-14.230.000 
Superficie-322.462 
Densità-44,1 ab./km2 
Capitale-Yamoussoukro 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Franco CFA 
Lingua-Francese e lingue delle diverse tribù (sulla costa il kwa, nell'interno dialetti sudanesi) 
Religione-Musulmana, animista, cattolica e protestante 

\Costa de la Luz Tratto spagnolo della costa atlantica, nell'Andalusia. Si estende tra la foce del fiume Guadiana e la punta de Tarifa. 

\Còsta de' Nòbili Comune in provincia di Pavia (395 ab., CAP 27010, TEL. 0382). 

\Còsta dégli Schiàvi Regione costiera del golfo di Guinea nell'oceano Atlantico. Condivisa da Ghana, Togo, Benin e Nigeria. 

\Còsta déi Piràti Regione costiera degli Emirati Arabi, nel golfo Persico, tra il Qatar e la penisola di Musandam. 

\Costa del Sol Tratto spagnolo della costa mediterranea, tra il canale de Gata e la punta de Tarifa. Sviluppato il turismo. 

\Còsta di Mezzàte Comune in provincia di Bergamo (2.098 ab., CAP 24060, TEL. 035). 

\Còsta di Rovìgo Comune in provincia di Rovigo (3.060 ab., CAP 45023, TEL. 0425). 

\Còsta di Serìna Comune in provincia di Bergamo (888 ab., CAP 24010, TEL. 0345). 

\Costa Dorada Tratto spagnolo della costa mediterranea, tra la foce del fiume Tordera e quella del fiume Ebro. Vi si affacciano le città di Barcellona, Tarragona e Sitges. Area di interesse turistico e balneare. 

\Còsta d'Oro  →  Ghana

\Còsta Masnàga Comune in provincia di Lecco (4.331 ab., CAP 22041, TEL. 031). 

\Costa Rica Repubblica di tipo presidenziale dell'America centrale, confina a nord con il Nicaragua e a sud con Panam´, si affaccia a ovest e sud-ovest sull'oceano Pacifico e a nord-est sul mar delle Antille. 
Il territorio è percorso in senso nord-ovest/sud-est da rilievi, molti dei quali di origine vulcanica. 
I rilievi raggiungono i 3.432 m del monte Irazù e i 3.820 m del Chirripò nella Cordigliera di Talamanca. 
Tra le due catene troviamo un altopiano sui 1.000 m, la cosiddetta Meseta Central, le cui condizioni territoriali e climatiche sono particolarmente adatte all'insediamento umano. 
Lungo la costa orientale si estende una pianura relativamente vasta, di tipo alluvionale con coste basse e rettilinee; di limitate dimensioni sono invece le pianure del versante del Pacifico con coste accidentate e articolate in promontori, penisole (di Nicoya e di Osa) e insenature. 
I fiumi sono brevi (100-150 km), ma di portata notevole e spesso facilmente navigabili. 
Nel mar delle Antille si gettano il San Joan (che segna per un buon tratto il confine con il Nicaragua), il Reventazon e il Sixaola che scorre al confine con il Panam´; nel Pacifico si gettano il Tempisque e il Rio Grande del Tarcoles. 
Il clima è tipicamente tropicale, caldo e umido, con precipitazioni particolarmente copiose sul versante atlantico (fino a 4.000 mm annui), mentre sul Pacifico si alternano una stagione più piovosa estiva e una più secca invernale; le temperature sono uniformemente elevate durante l'anno. All'interno invece il clima è condizionato dall'altitudine: le Tierras Templadas sono comprese tra gli 800 e i 1.600 m e le Tierras Frìas superano i 1.600 m, con temperature nettamente più basse e forti escursioni giornaliere. 
La capitale San José (270.000 ab.) sorge sulla Meseta Central nella regione delle piantagioni di caffè; altri centri sono Puntarenas (50.000 ab.) sul Pacifico e Limòn (48.000 ab.) sulla costa Atlantica, entrambi centri industrializzati. 
L'economia del paese si basa tuttora ampiamente sull'agricoltura e ha le colture più redditizie nel caffè, diffuso nelle alte terre centrali, e nelle banane coltivate nelle piantagioni lungo la costa. 
Altre colture industriali o destinate all'esportazione sono il cacao, la canna da zucchero, il tabacco e il cotone. 
Le foreste, nonostante una discreta estensione, sono scarsamente sfruttate; infatti contenuta è la produzione di legname, soprattutto cedro e balsa. 
Assai più rilevante invece il settore zootecnico (prevalentemente bovini, ma anche suini e animali da cortile) che alimenta l'industria conserviera e incrementa le esportazioni. 
Ridotta è l'attività della pesca prevalentemente sul Pacifico; da segnalare la pesca al tonno, gestita da imprese statunitensi. 
Le risorse minerarie sono pressoché nulle. Notevole invece il patrimonio idroelettrico che sfrutta il potenziale delle acque che scendono dalle terre alte. 
Il Costa Rica è il paese più industrializzato del centro America. Attivo è il settore manifatturiero e recenti interventi governativi e aiuti statunitensi hanno incrementato grandi complessi industriali, meccanici, farmaceutici, chimici e di raffinazione del petrolio (Limon). 
STORIA Il Costa Rica viene scoperto da Cristoforo Colombo nel 1502. Nel 1569 viene aggregato alla capitaneria generale del Guatemala. Nel 1821, senza alcuna insurrezione, il paese ottiene l'indipendenza. Negli anni 1824-1838 diventa una delle cinque repubbliche delle Provincie Unite dell'America centrale, prima di essere stato sovrano (1839). Negli anni successivi, l'espansione della coltivazione del caffè porta la prosperità economica e consente una vita democratica duratura. 
Nel 1857 il Costa Rica, riesce a respingere l'armata dell'avventuriero americano William Walker. Nel 1871, si stabilisce nel paese l'United Fruit Company, che sviluppa la coltivazione delle banane; il paese passa sotto la dipendenza economica degli Stati Uniti. Negli anni dal 1949 al 1974 la vita politica è dominata da José Figueres. Nel 1986, Oscar Arias succede a Alberto Monge. Per sua iniziativa, vengono firmati accordi tra Costa Rica, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Salvador, tesi a ristabilire la pace nell'America centrale. Nel 1990 viene eletto alla presidenza della repubblica Angel Rafael Calderón. Quattro anni dopo diventa presidente della repubblica José Maria Figueres (figlio del presidente con lo stesso nome), sostituito nel 1998 dall'esponente del partito unitario sociale-cristiano M. A. Rodriguez Echevarria. 
Abitanti-3.424.000 
Superficie-50.700 km2 
Densità-67,5 ab./km2 
Capitale-San José 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Colón 
Lingua-Spagnolo, creolo-inglese 
Religione-Cattolica 

\Còsta Smeràlda Costa nordorientale della Sardegna, in provincia di Sassari, sul mar Tirreno, tra il golfo di Cugnana e quello di Arzachena. Prende il nome dalla caratteristica colorazione delle acque; presenza di insenature, scogliere, calette e dirupi. Centri turistici principali (presenza di lussuosi complessi alberghieri): Porto Cervo, Porto Rotondo e Baia Sardinia. Vegetazione di tipo mediterraneo. 

\Còsta Vàlle Imàgna Comune in provincia di Bergamo (654 ab., CAP 24030, TEL. 035). 

\Còsta Vescovàto Comune in provincia di Alessandria (363 ab., CAP 15050, TEL. 0131). 

\Còsta Volpìno Comune in provincia di Bergamo (8.213 ab., CAP 24062, TEL. 035). 

\Còsta, Andrèa (Imola 1851-1910) Politico. Nel 1881 fondò il Partito socialista rivoluzionario di Romagna. Nel 1882 fu il primo socialista a essere eletto deputato. 

\Còsta, Àngelo (Genova 1901-1976) Armatore e fondatore dell'omonima società di navigazione. Fu due volte presidente della Confindustria, dal 1945 al 1955 e dal 1966 al 1970. 

\Còsta, Giovànni (Roma 1826-Bocca d'Arno 1903) detto Nino. Pittore. Tra le opere Donne sulla spiaggia di Anzio (1852, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna). 

\Còsta, Lorènzo (Ferrara 1460-Mantova 1535) Pittore. Svolse la propria attività a Bologna, dal 1483 al 1506, realizzando opere come gli affreschi del palazzo Bentivoglio (1483), le tele dei Trionfi della Fama e della Morte in S. Giacomo Maggiore (1488-1490) e quindi alla corte dei Gonzaga a Mantova, dove fu chiamato nel 1506 per sostituire il Mantegna. Tra le opere di questo periodo il Regno delle Muse (Parigi, Louvre), il Ritratto di Isabella d'Este (1506, Parigi, Louvre) e il Ritratto di Giovanni II Bentivoglio (Firenze, Uffizi). 

\Còsta, Lùcio (Tolone 1902-Rio de Janeiro 1998) Architetto brasiliano. Tra le opere il piano urbanistico di Brasilia (1957). 

\Còsta, Oràzio (Roma 1911-Firenze 1999) Regista teatrale. Allievo di Copeau, diresse una serie di spettacoli ispirati a una concezione religiosa della rappresentazione e della parola con il medesimo rigore del maestro. 

\Costabissàra Comune in provincia di Vicenza (4.957 ab., CAP 36030, TEL. 0444). 

\Costacciàro Comune in provincia di Perugia (1.289 ab., CAP 06021, TEL. 075). 

\costaggiù, avv. In codesto luogo. 

\costàle, agg. Della costola. 

\Costalùnga Passo (1.753 m) delle Dolomiti, tra il Catinaccio e il Latemar. 

\costantàna, sf. Lega composta al 55% di rame e al 45% di nichel utilizzata per la costruzione di resistori per la bassa conducibilità elettrica. 

\costànte, agg. e sf. agg. 1 Che non subisce variazioni. ~ stabile. <> incostante. 2 In fisica numero, puro o dimensionale, che entra in un rapporto tra grandezze fisiche e non cambia valore al variare delle grandezze stesse. ~ fisso. <> variabile. 3 Detto di persona, saldo nei suoi propositi. ~ perseverante, tenace. <> incostante. 
sf. 1 Quantità non variabile. 2 Elemento fisso e caratteristico. 3 In matematica, nome che rappresenta un valore che, in un fissato contesto, non cambia. In fisica le "costanti" sono grandezze a cui viene assegnato un valore costante a priori.    +   
 X   agg. e sf. 1 constant. 2 (persona tenace) steadfast. 
 @   lat. constans,-antis, p.pres. di constare arrestarsi. 
Costante solare 
Quantità di energia solare che riceve 1 cm2 di superficie, quando questa viene colpita dai raggi solari in modo perpendicolare, in un minuto e alla distanza media Terra Sole. Ha un valore medio di 1,97 cal · cm-2 · min-1; possibili cambiamenti sono dovuti al ciclo undecennale delle macchie solari. 

\Costànte Nome di imperatori. 
Costante I 
(320 ca.-Illiberis 350) Figlio di Costantino, fu imperatore dal 337 insieme ai fratelli Costantino II e Costanzo III. Nel 340 uccise il primo di questi ottenendo così tutto l'impero d'occidente. Venne ucciso in una rivolta scatenata da Magnenzio. 
Costante II Eraclio 
(630-Siracusa 668) Figlio di Costantino III, fu imperatore bizantino dal 641. Dal 642 al 659 fu occupato a tentare di arginare l'espansione araba. Tra il 663 e il 668 sconfisse gli slavi e tentò di riconquistare l'Italia. 

\costanteménte, avv. In modo costante, continuamente. ~ fermamente. 

\Costantìna Città dell'Algeria (450.000 ab.) situata a 640 m di altezza in una ricca regione forestale e cerealicola. Importante mercato agricolo e centro industriale (industrie tessili, alimentari, del pellame). Strategica fortezza naturale fu capitale del Regno di Numidia e poi romana. Devastata nel III sec., fu restaurata da Costantino, da cui prese il nome; fu conquistata nell'VIII sec. dagli arabi e nel 1837 passò ai francesi. Numerose le moschee situate nella parte antica della città. 

\costantiniàno, agg. Di Costantino il Grande. 

\Costantìno Nome di papi e di sovrani. 
Papi Costantino I 
(?-715) Papa dal 708. 
Costantino II (antipapa) 
Alla morte di Paolo I, nel 767, venne eletto, ma venne deposto l'anno successivo. 
Impero romano d'oriente Costantino I 
ved. Costantino I il Grande  
Costantino II 
(Arles 317?-Aquileia 340) Figlio di Costantino I, nella divisione dell'impero romano d'oriente, nel 337, ebbe Britannia, Gallia e Spagna. Tentò di invadere l'Italia, ma venne sconfitto e ucciso dal fratello minore Costante I. 
Costantino III 
(612-641) Figlio di Eraclio, alla sua morte divise il potere con il fratellastro Eracleone e la matrigna Martina. 
Costantino IV Pogonato 
(654?-685) Figlio di Costante II, gli succedette nel 668. Nel 678 sconfisse gli arabi che assediavano Costantinopoli e si oppose ai bulgari. 
Costantino V Copronimo 
(718-Costantinopoli 775) Figlio di Leone III l'Isautrico, gli succedette nel 741 e ne proseguì la politica iconoclastica. Sconfisse bulgari e arabi. 
Costantino VI 
(771-797) Imperatore del regno sotto la reggenza della madre Irene dal 780, venne da lei deposto e accecato. 
Costantino VII Porfirogenito 
(905-959) Figlio di Leone VI, fu imperatore dal 912. 
Costantino VIII 
(960-1028) Nel 1025 succedette al potere al fratello Basilio. 
Costantino IX Monomaco 
(1000-1055) Fu incoronato imperatore in seguito al matrimonio del 1042 con l'imperatrice Zoe. La moglie mantenne comunque il governo effettivo. 
Costantino X Ducas 
(?-1067) Nel 1059 succedette a Isacco I. Non riuscì a contenere l'espansione di ungari, normanni e turchi. 
Costantino XI Paleologo, detto Dragazes 
(1404-1453) Nel 1449 succedette all'imperatore Giovanni VIII come imperatore d'oriente. Venne sconfitto mentre difendeva eroicamente Costantinopoli assediata dagli ottomani. Fu l'ultimo imperatore d'oriente. 
Grecia Costantino I 
(Atene 1868-Palermo 1923) Re dal 1913 al 1917 e dal 1920 al 1922, all'inizio della prima guerra mondiale abdicò; in seguito tentò di tornare sul trono, ma abdicò nuovamente dopo la sconfitta contro i turchi. 
Costantino II 
(Psychiko 1940-) Re dal 1964 al 1974. In quest'ultimo anno un referendum popolare sancì la nascita della repubblica privandolo del trono. 

\Costantìno I il Grande (Naisso 280-Nicomedia 337) Figlio di Costanzo Cloro e di Elena, crebbe alla corte di Diocleziano; fu chiamato in Britannia dal padre e venne acclamato imperatore augusto (306) dall'esercito, avvenimento che, spezzando le regole del sistema tetrarchico, scatenò un'aspra guerra di successione che vide ben sei pretendenti combattersi per guadagnare il titolo di imperatore: oltre a Costantino, Massimiano, Massenzio, Licinio, Galerio e Massimino. Costantino ristabilì la pace interna, dopo l'eliminazione di Massimiano e la morte di Galerio: scese in Italia e a Roma sconfisse definitivamente Massenzio, figlio di Massimiano, nella battaglia del ponte Milvio. Secondo la tradizione, in questa battaglia Costantino ebbe la visione di una croce, alla quale si farebbe risalire la sua conversione. Sempre secondo la leggenda, Massenzio morì affogato nel Tevere. Al nord dapprima si alleò con Licinio, che aveva ereditato le terre di Massimino alla sua morte; in seguito lo sconfisse e condannò a morte restando così unico imperatore. Il regno di Costantino è legato all'importante editto di Milano del 313, con il quale l'imperatore accordava la libertà di culto ai cristiani; il paganesimo era tollerato ma il cristianesimo diveniva la religione ufficiale dello stato cui erano riconosciute immunità fiscale e autorità giurisdizionale. Inoltre prese alcune decisioni che legavano in modo sempre più stretto lo stato al culto cristiano; riconobbe la santità della domenica e l'autorità dei tribunali dei vescovi, che potevano sostituire quella del governatore. Con lui si venne consolidando l'idea di imperatore per volontà di Dio. Nel 330 Costantino portò la capitale dell'impero a Bisanzio (che in suo onore fu ribattezzata Costantinopoli), chiudendo così l'epoca della supremazia della città di Roma nella storia antica. 
Costantino, arco di trionfo di 
Eretto nel 315 d. C. dal Senato di Roma per celebrare la vittoria di Costantino su Massenzio, avvenuta tre anni prima nei pressi del Ponte Milvio. La battaglia è circondata dalla leggenda secondo la quale Costantino ebbe una visione in cui Cristo gli ordinava di tracciare una croce sugli scudi. L'episodio ha una particolare valenza, in quanto vi si fa risalire la prima conversione di un imperatore romano. Il monumento ha ricevuto parecchi contributi di diverse epoche. Il nucleo più antico risale al II sec., in quanto alcune statue di prigionieri daci provengono dal Foro di Traiano, altri fregi da quello di Marco Aurelio e Adriano. Ulteriori aggiunte al monumento si ebbero nel medioevo e l'ultimo restauro che lo portò nella veste attuale è datato alla fine del XVIII sec. 
Il lato settentrionale, che guarda il Colosseo, porta su un piedistallo le quattro statue dei prigionieri daci, oltre ad alcuni bassorilievi raffiguranti il trionfo di Marco Aurelio. I quattro medaglioni si riferiscono invece ad Adriano e al suo sport preferito, la caccia. Le sculture più recenti, del IV sec., raffigurano invece Costantino e il suo regno. Sul lato meridionale vi sono altri riferimenti a Marco Aurelio, con scene di guerra e di sacrifici. I medaglioni hanno invece come tema la caccia e il sacrificio di Diana. 

\Costantìno Porfirogènito (905-959) Trattatista. Tra le opere Le cerimonie e I temi

\Costantinòpoli Nome di Bisanzio attribuitole da Costantino I, che la fece capitale del regno bizantino. Venne ampliata, abbellita, inaugurata nel 330 e rimase capitale fino al 1453; in seguito prese il nome di Istanbul. 
Concili di Costantinopoli 
Vari concili ecumenici tenuti nella città; il secondo (381) fu convocato da Teodosio I per definire la questione trinitaria, affermando la consustanzialità dello Spirito Santo. Il quinto (553) venne convocato da Giustiniano al fine di ristabilire l'unità religiosa dell'impero e il sesto (680), convocato da Costantino IV, per condannare il monotelitismo. Il settimo (787), convocato dall'imperatrice Irene e da papa Adriano I, causò disordini e venne trasferito a Nicea. L'ottavo (869), convocato dall'imperatore Basilio I, fissò il primato della chiesa di Roma sull'oriente. 

\costantinopolitàno, agg. e sm. agg. Relativo a Costantinopoli. 
sm. Abitante o nativo di Costantinopoli. 

\costànza, sf. 1 Qualità di costante. <> incostanza. 2 Nel linguaggio scientifico, invariabilità di una grandezza al variare dei parametri a essa relativi. 
 X   sf. constancy, steadiness. 
 @   lat. constantia. 

\Costànza (Germania) Città della Germania (68.000 ab), nel Baden-Württemberg, affacciata sul lago omonimo al confine con la Svizzera. È un importante centro turistico, anche per il porto che consente la navigazione sul lago. Sviluppato è anche il settore industriale (meccanica, legno, chimica). Venne fondata nel IV sec. dall'imperatore Costanzo, acquisendo notevole importanza nell'ambito commerciale; passò agli Asburgo e nel 1805 al granducato di Baden. Di notevole pregio il centro storico medievale; importanti centri della vita cittadina sono il mercato del pesce e il municipio. 
Concilio di Costanza 
Concilio ecumenico, convocato nel 1414 da Sigismondo di Lussemburgo, per porre termine allo scisma d'occidente con l'elezione di Martino V. Ribadita la superiorità del concilio ecumenico sul papa, ci fu la condanna al rogo per eresia di G. Hus, Girolamo da Praga e di John Wycliffe. 
Pace di Costanza 
Pace stipulata nel 1183 tra Federico Barbarossa e gli inviati di molte città dell'Italia settentrionale e centrale, con la quale si sancì il riconoscimento, da parte dell'imperatore, delle libertà comunali. 
Lago di Costanza 
Lago subalpino, generato dal Reno, tra Germania, Austria e Svizzera. 

\Costanza (Romania) Città (351.000 ab.) della Romania, nella Dobrugia, capoluogo del distretto omonimo, sul mar Nero. Principale porto del paese, esporta cereali e petrolio. Vi si trovano industrie meccaniche, tessili, chimiche, alimentari e cantieristiche. Sviluppato il turismo. Fondata nel IV sec. da Costantino I. 

\Costànza d'Altavìlla (1146-Palermo 1198) Ultima erede dei re normanni. Figlia di Ruggero II di Sicilia, nel 1186 sposò Enrico di Svevia, il quale acquisì quindi il diritto di successione nel regno di Sicilia. Alla morte di questi nel 1197 governò in nome del figlio, futuro Federico II. 

\Costànza d'Aragóna (1247-Barcellona 1302) Figlia di Manfredi di Svevia e moglie (1262) di Pietro III d'Aragona. Il marito dopo i vespri siciliani del 1282 rivendicò i diritti di lei, ottenendo la corona di Sicilia. 

\Costanzàna Comune in provincia di Vercelli (912 ab., CAP 13033, TEL. 0161). 

\Costànzo Nome di sovrani. 
Costanzo I 
(250 ca.-Eboracum 306) Imperatore romano di origine illirica. Nel 293 fu adottato dal suocero Massimiliano, quindi nominato cesare in occidente e in seguito all'abdicazione di Diocleziano e Massimiano, nel 305, proclamato imperatore con Galerio. Perì combattendo in Britannia. 
Costanzo II 
(Sirmio 317-Mopsucrene 361) Figlio di Costantino il Grande. Augusto in oriente dal 337 insieme ai fratelli Costantino II e Costante I, rimase unico imperatore dal 353 dopo aver sconfitto l'usurpatore Magnenzio. Fu un aperto sostenitore dell'arianesimo. 

\Costànzo, Maurìzio (Roma 1938-) Giornalista e conduttore radiofonico e televisivo. Diresse Bont loro (1976-1978) e dal 1982 il Maurizio Costanzo show. 

\Costarainèra Comune in provincia di Imperia (639 ab., CAP 18017, TEL. 0183). 

\costàre, v. intr. 1 Avere un costo. ~ valere. quel vestito costava molto salato. 2 Richiedere fatica e dolore. non gli costava nulla accontentarla
 X   v. intr. 1 to cost. 2 (caro) to cost a lot, to be expensive. 
 @   lat. constare, consistere, comp. da con-+ stare

\costaricàno, agg. e sm. agg. Della Costarica. 
sm. Abitante o nativo della Costarica. 

\costàta, sf. Taglio di carne bovina o suina prelevata lungo le costole o le vertebre dorsali. ~ braciola, costoletta, nodino. 
 X   sf. large chop. 

\costatàre ved. constatare  

\costàto, sm. Il complesso delle costole. 
 X   sm. pl. ribs. 

\costeggiàre, v. tr. 1 Navigare senza allontanarsi dalle coste. ~ bordeggiare, stare sottocosta. 2 Camminare lungo la riva di un fiume. 3 Fiancheggiare. 
 X   v. tr. 1 (per mare) to coast. 2 (per terra) to skirt. 3 (fiancheggiare) to be close to, to run alongside. 

\costèi, pron. dimostr. f. sing. Femminile di costui. 

\costellàre, v. tr. 1 Cospargere di stelle. 2 Cospargere in modo uguale. 
 X   v. tr. 1 to constellate. 2 to stud.

\costellàto, agg. Cosparso, disseminato. ~ punteggiato. 
 X   agg. studded (studded with mistakes; costellato di errori).

\costellazióne, sf. 1 Gruppo di stelle nella stessa zona di cielo. 2 Gruppo di persone celebri e ammirate. 
 X   sf. constellation. 
 @   lat. tardo constellatio,-onis. 
Nel 1930 l'Unione astronomica internazionale ha suddiviso la sfera celeste in ottantotto zone, rappresentanti le costellazioni, delle quali quarantotto di origine antica (già elencate da Tolomeo) e quaranta moderne. I nomi delle costellazioni sono forniti in latino e in forma abbreviata (Ursa Maior = Uma). Le stelle più splendenti vengono denominate ricorrendo a lettere greche minuscole seguite dal genitivo del nome latino della costellazione. Le ottantotto costellazioni presenti nella sfera celeste si dividono in boreali, australi e zodiacali, in relazione alla loro posizione (nell'emisfero boreale, nell'emisfero australe o nella fascia zodiacale). Le dodici costellazioni zodiacali si trovano sul piano dell'eclittica per cui il Sole le attraversa tutte durante l'anno.   +  

\Coster, Laurens Janszoon (Haarlem 1405-1484) Xilografo olandese. Secondo fonti olandesi del XVI sec., peraltro prive di riscontro storico certo, sarebbe stato l'inventore della stampa, avendo stampato lo Speculum humanae salvationis, utilizzando dei caratteri di legno. 

\costeréccio, sm. La carne del maiale attorno alle costole. 

\Costermàno Comune in provincia di Verona (2.385 ab., CAP 37010, TEL. 045). 

\costernàre, v. tr. Avvilire, affliggere. ~ sconfortare. 
 @   lat. consternare. 

\costernàto, agg. Gravemente afflitto. ~ abbattuto. 
 X   agg. dismayed. 

\costernazióne, sf. Smarrimento, abbattimento dell'animo. ~ disperazione, dolore. 
 @   lat. consternatio,-onis. 

\costì, avv. In codesto luogo, nel luogo vicino a chi parla o scrive. 
 @   lat. eccum istic. 

\costièra, sf. 1 Tratto di costa. 2 Pendio montano poco accidentato. 
 X   sf. stretch of coast. 
 @   deriv. da costa. 

\Costiera Catena montuosa degli USA, nelle Montagne Rocciose. Vetta più elevata il monte Olympus (2.424 m). 

\Costiere Montagne dell'Alaska e della Columbia Britannica. Vetta più elevata il monte Waddington (4.042 m). 

\costièro, agg. Della costa. 
 X   agg. coast, coastal. 

\costifórme, agg. Simile alle coste. 

\Costigliòle d'Àsti Comune in provincia di Asti (5.940 ab., CAP 14055, TEL. 0141). 

\Costigliòle Salùzzo Comune in provincia di Cuneo (3.097 ab., CAP 12024, TEL. 0175). 

\costìna, sf. Taglio di carne suina costituita dalle costole e dalla carne circostante. 

\costipaménto, sm. Atto, effetto del costipare. 

\costipànte, agg. Che provoca costipazione. 

\costipàre, v. v. tr. 1 Comprimere il terreno per ridurne la sofficità. 2 Rendere stitico. ~ astringere. 
v. intr. pron. 1 Divenire stitico. 2 Prendersi un forte raffreddore. 
 @   lat. constipare, comp. da cum con + stipare raccogliere. 

\costipàto, agg. 1 Ammassato. ~ accatastato. 2 Raffreddato. 3 Stitico. 

\costipatóre, sm. Rullo per costipare un terreno. 

\costipazióne, sf. 1 Compressione per cause naturali di un terreno di natura organica. 2 Stitichezza. ~ stipsi. 
 X   sf. (raffreddore) cold. 
 @   lat. constipatio,-onis. 

\costituènte, agg. e sm. agg. 1 Che costituisce. 2 L'assemblea eletta dal popolo per correggere o redigere la costituzione. 
sm. 1 Ogni elemento di un composto. 2 Membro di un'assemblea costituente. : :l costituente puntava a far valere le ragioni collettive e non individuali 

\costituìre, v. v. tr. 1 Organizzare. ~ fondare. uno stato costituito da pochi rivoluzionari. 2 Mettere insieme. ~ dar vita a. 3 Formare. ~ comporre. costituirono allora una societ per occuparsi di quell'affare. 4 Essere. ~ rappresentare. : :i che hai detto costituisce per me motivo di grande orgoglio. 5 Dichiarare. 6 Eleggere. ~ nominare 
v. intr. pron. 1 Formarsi. ~ comporsi. : :n seguito alla guerra si costituirono numerose piccole repubbliche. 2 Presentarsi spontaneamente a un'autorità giudiziaria. costituirsi parte civile 
 X   v. tr. 1 to set up, to constitute. 2 (comporre) to make up. v. intr. pron. to give oneself up. 
 @   lat. constituere, comp. da con-+ statuere

\costitùito, agg. Istituito per legge. 

\costitutàrio, sm. Chi fa o modifica le costituzioni di una società commerciale. 

\costitutìvo, agg. Che costituisce. 

\costitutóre, sm. Chi costituisce. 

\costituzionàle, agg. 1 Relativo alla costituzione. <> incostituzionale. spirito costituzionale, l'insieme dei principi ispiratori della costituzione. 2 Che è fondato su una costituzione. monarchia costituzionale. 3 Della costituzione fisica dell'individuo. malattia costituzionale
 X   agg. constitutional. 

\costituzionalìsmo, sm. Sistema politico in cui i diritti e i doveri dei cittadini e dello stato sono regolati da una costituzione. 

\costituzionalìsta, sm. e sf. (pl.-i) Studioso di diritto costituzionale. 

\costituzionalìstico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo al costituzionalismo. 2 Parte della medicina che studia la costituzione fisica dell'individuo e le malattie connesse. 

\costituzionalìtà, sf. L'essere costituzionale. 

\costituzionalménte, avv. 1 In modo costituzionale, secondo la costituzione. <> incostituzionalmente. 2 Fisicamente. 

\costituzionàrio, agg. Sostenitore della costituzione. 

\costituzióne, sf. 1 Atto, effetto del costituire. ~ formazione, fondazione. <> scioglimento. 2 L'insieme delle condizioni di un corpo o di un oggetto. ~ corporatura, struttura. 3 La legge fondamentale di uno stato alla quale tutte le altre devono adeguarsi. 4 Atto, decreto emanato dall'autorità. 5 Il costituirsi alla giustizia dichiarandosi colpevole. 6 Il depositare nella cancelleria del tribunale i documenti necessari per entrare in giudizio come attore o convenuto. 
 X   sf. 1 constitution. 2 (fondazione) setting up. 
 @   lat. constitutio,-onis, deriv. da constitutus, p.p. di constituere. 
Costituzione civile del clero 
Decreto votato il 12 luglio 1790 dall'Assemblea nazionale costituente francese e sancito il 24 agosto dal Luigi XVI, che adattò l'organizzazione ecclesiastica a quella civile. Il clero secolare si trasformò in un complesso di funzionari statali, con l'obbligo di fedeltà alla costituzione. Papa Pio VI condannò la costituzione il 10 marzo 1791. 
Costituzione italiana 
Testo costituzionale elaborato e approvato dall'assemblea costituente, entrato in vigore il 1° gennaio 1948. È formato da 139 articoli, seguiti da diciotto disposizioni finali e transitorie. È una costituzione rigida, vale a dire impossibile da modificare attraverso leggi ordinarie. 

\Costner, Kevin (Compton 1955-) Attore cinematografico statunitense. Interpretò Silverado (1985), Gli intoccabili (1987), Bull Durham (1988), JFK (1991), Guardia del corpo (1992) e Waterworld (1995). Interpretò inoltre e diresse Balla coi lupi (1990) e Wyatt Earp (1994). 

\costo- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal lat. costa costola. 

\còsto, sm. 1 Spesa che bisogna sostenere per acquistare qualcosa. ~ esborso. <> entrata, guadagno. 2 Sacrificio sostenuto per la produzione di beni. 3 Prezzo. ~ valore. 
 X   sm. cost. 
 @   deriv. da costare. 
Costo opportunit  
Concetto economico di costo che spesso coincide con quello rilevato dalla contabilità generale dell'azienda. L'impresa rinuncia alla somma di denaro investita nell'acquisto di servizi del fattore produttivo (lavoro, materie prime). 
Costo del lavoro 
Insieme dei costi diretti (retribuzione) e indiretti (oneri contributivi), che l'imprenditore sostiene al fine di assicurarsi che la forza lavoro sia disponibile. 
Formazione dei costi / curva dei costi   (ingl.: cost curve):    +  

\costoclavicolàre, agg. Di legamento teso tra la clavicola e la prima cartilagine costale. 

\còstola, sf. 1 Costa. 2 Linea in rilievo. ~ spigolo. 3 Di un oggetto tagliente, la parte opposta alla lama. 4 In una imbarcazione, ciascuno degli elementi di legno o ferro che costituiscono l'ossatura dello scafo. 
Ognuna delle ossa piatte (dette anche coste), a forma di arco, che costituiscono la gabbia toracica. Sono 12 paia, simmetriche rispetto alla colonna vertebrale e, tranne le ultime tre (fluttuanti), sono articolate anteriormente con lo sterno.   +  
 X   sf. rib. 
 @   lat. tardo costula, dimin. di costa costola. 

\Costola di Adamo, La Film commedia, americano (1949). Regia di George Cukor. Interpreti: Spencer Tracy, Katharine Hepburn, David Wayne. Titolo originale: Adam's Rib 

\costolàto, agg. e sm. agg. Che presenta costole. 
sm. La parte da cui, in un animale macellato, si ottengono le bistecche. 

\costolatùra, sf. 1 L'insieme delle costole. 2 Rilievo o gruppo di rilievi a forma di costola. 

\costolétta, sf. Parte piana di carne di vitello, agnello, maiale, comprendente la rosetta e l'osso. 
 X   sf. cutlet. 

\costolóne, sm. 1 Nervatura in pietra o in mattoni delle cupole o delle volte.   +   2 Lungo dosso montano. 3 Uomo grande, grosso e rozzo. 

\costóne, sm. Cresta spigolosa di montagne, formata di rocce. 

\costóro, pron. dimostr. Forma plurale di costui e costei. 

\costosaménte, avv. In modo costoso. <> economicamente. 

\costóso, agg. 1 Che costa molto. <> caro. <> economico. 2 Che richiede fatica. ~ gravoso. 
 X   agg. dear, costly, expensive. 

\costotomìa, sf. Resezione chirurgica di una o più coste. 

\costòtomo, sm. Sega usata per tagliare le coste. 

\costotraversàrio, agg. Relativo alle articolazioni formate dalle coste insieme alle apofisi trasverse delle vertebre e ai legamenti relativi. 

\costovertebràle, agg. Delle articolazioni formate dalla testa delle coste insieme ai corpi vertebrali. 

\costrìngere, v. tr. 1 Obbligare. ~ coartare, forzare. 2 Stringere. ~ comprimere. <> allentare. 
 X   v. tr. to compel, to force. 
 @   lat. constringere, comp. da con-+ stringere. 

\costrittìvo, agg. Che costringe. 

\costrittóre, agg. Detto di muscolo che contraendosi diminuisce l'apertura di un orifizio. 

\costrizióne, sf. 1 Atto, effetto del costringere. ~ imposizione, vincolo, obbligo. <> liberazione. 2 Restringimento. 
 X   sf. compulsion, constraint. 
 @   lat. tardo constrictio,-onis. 

\costruìbile, agg. Che si può costruire. 

\costruìre, v. tr. 1 Edificare. ~ fabbricare. <> demolire. 2 Mettere insieme. ~ congegnare. ha costruito un castello di bugie. 3 Disegnare una figura geometrica. costruire il quadrato sul cateto
 X   v. tr. 1 to construct. 2 (fabbricare) to build. 
 @   lat. costruere, comp. da con-+ struere costruire. 

\costruttivìsmo, sm. 1 Nome di alcune tendenze artistiche d'avanguardia rivoluzionaria russa; si ispirò inizialmente al cubofuturismo ed ebbe in Tatlin (1915) il maggiore esponente (autore del monumento alla terza Internazionale). Nega l'estetica borghese, individuando nell'arte uno strumento di azione rivoluzionaria. Tra i maggiori architetti costruttivisti, si ricordano Ginzburg, Burov, Vesnin.  2 Particolare approccio alla problematica dei fondamenti delle matematica   +  
 X   sm. constructivism.

\costruttìvo, agg. 1 Che è atto a costruire. ~ produttivo. <> distruttivo. 2 Che mira a rendere positivo qualcosa. ~ positivo. <> negativo. 
 X   agg. constructive. 

\costrùtto, agg. e sm. agg. Messo insieme con ordine. 
 @   lat. constructus, p.p. di construere. 
sm. 1 Disposizione delle parole in una frase. 2 Utilità. ~ vantaggio. 
 @   lat. constructum

\costruttóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi costruisce. 

\costruzióne, sf. 1 L'operazione del costruire. ~ fabbricazione. <> demolizione, distruzione. 2 La cosa costruita. ~ edificio. 3 Il modo in cui una cosa è costruita. 4 Ordinata disposizione delle parole in una frase o di frasi in una proposizione. 
 X   sf. building, construction. 
 @   lat. constructio,-onis, deriv. da construere. 
Costruzione geometrica 
Determinazione di una grandezza attraverso il disegno; generalmente antitetica alla determinazione numerica. Il problema viene cioè risolto costruendo geometricamente la soluzione. 
Scienza delle costruzioni 
Complesso di teorie utilizzate nella progettazione delle costruzioni, per determinare il comportamento delle strutture sottoposte a carichi. 

\Costruzione della muraglia cinese, La Romanzo di F. Kafka (1918). 

\Costruzione logica del mondo, La Opera di filosofia di R. Carnap (1928). 

\cost-saving, sm. invar. Tipo di ristrutturazione industriale che si pone per obiettivo la diminuzione del costo del prodotto venduto. Insieme al capital-intensive ha caratterizzato l'industria italiana degli anni Ottanta. 

\costùi, pron. dimostr. Questa persona vicina a chi parla o a chi ascolta. 
 X   pron. 1 (soggetto) he, she. 2 (complemento) him, her, pl. them. 
Carneade! Chi era costui?. Domanda che nei Promessi Sposi Don Abbondio si faceva a proposito del filosofo greco Carneade, vissuto fra il 213 e il 129 a. C.; da qui il detto rimasto a significare una persona priva di fama. 

\costumànza, sf. Usanza propria di una persona o di un popolo. 

\costumàre, v. intr. Essere consueto. 

\costumatézza, sf. Qualità di chi ha buona educazione. 

\costumàto, agg. Cortese, pudico, composto. ~ morigerato. <> scostumato. 

\costumbrìsmo, sm. Movimento letterario spagnolo della prima metà del XIX sec. che descriveva scene o quadri di costume popolare con lo scopo di divertire. 

\costùme, sm. 1 Modo in cui un individuo abitualmente pensa e agisce. ~ uso, abitudine. aveva dei costumi che gli imponevano di riposare dopo aver mangiato. 2 Condotta morale di una persona. mal costume. 3 Proprietà. ~ potere. 4 Vesti indicative di un periodo storico. secondo i costumi del luogo. 5 Abiti, specialmente costume da bagno. costume da bagno, ballo in costume
 X   sm. 1 use, custom. 2 (indumento) costume. 3 (condotta morale) morality, morals. 4 (da bagno) bathing costume. 5 (da bagno femminile) swimsuit. 
 @   lat. consuetumen,-inis, deriv. da consuetudo,-inis consuetudine. 

\costumìsta, sm. e sf. (pl.-i) Chi si occupa di tutto ciò che riguarda i costumi per una rappresentazione teatrale o cinematografica. 

\costùra, sf. Cucitura di rilievo a costa che unisce due pezzi di stoffa, cuoio e simili. 

\Cotabato Città (84.000 ab.) delle Filippine, nell'isola di Mindanao. 

\cotàle, agg. e pron. agg. invar. m. e f. Tale. ~ siffatto. 
pron. invar. m. e f. Un tale, una certa persona. 

\cotangènte, sf. Funzione trigonometrica reciproca della tangente. 

\cotangentòide, sf. Curva piana di equazione y=cotg x. 

\cotànto, agg., avv. e pron. agg. invar. Tanto, così grande. 
avv. Tanto, così a lungo. ~ talmente. 
pron. invar. Questa cosa soltanto. 

\còte, sf. Pietra nerastra ricca di quarzo granulare, usata per affilare ferri da taglio. 

\cotechìno, sm. Specie di salame da cuocere composto di cotenne e di carne di maiale pestate insieme. 
 @   settentrionale codeghin, deriv. da codega cotica. 

\Côte-d'Or Dipartimento (494.000 ab.) della Francia, nella Borgogna, capoluogo Digione. Le principali risorse economiche sono rappresentate dall'agricoltura (vite, frutta e luppolo), dall'allevamento bovino, dalle attività forestali, dalle industrie enologiche, siderurgiche, meccaniche e del legno. Le città più importanti del dipartimento sono Beaune, Auxonne e Montbard. 

\côtelé, agg. Di tessuto avente le coste in rilievo. 

\coténna, sf. 1 Pelle dura e spessa del maiale. ~ cotica. 2 Pelle dell'uomo. 
 X   sf. bacon rind. 
 @   lat. cutinna, deriv. da cutis pelle. 

\cotennóso, agg. Fornito di grossa cotenna. 

\Cotentin Penisola della Francia, nella Normandia. Si protende, nella Manica, tra la foce del fiume Vire e il golfo di Saint Malo. 

\Côtes-d'Armor Dipartimento (539.000 ab.) della Francia, nella Bretagna. Capoluogo Saint-Brieuc. 

\cotésto vedi "codesto" 

\cotestùi, o codestùi, pron. dimostr. (f. codestèi, pl. m. e f. codestóro) Costui. 

\cotg. Simbolo di cotangente. 

\cothon, sm. invar. Grande tazza di ceramica che in epoca minoica veniva usata per scopi rituali e funerari. In età classica veniva usato nei banchetti. 

\cótica, sf. 1 Cotenna del maiale. 2 Strato superficiale compatto del terreno prativo costituito dalle erbe e dalle loro radici. 
 @   lat. tardo cutica, deriv. da cutis pelle. 

\cotidàle, agg. invar. In oceonografia indica una linea che passa tra tutti i punti di un alta marea. 

\Cotignòla Comune in provincia di Ravenna (6.921 ab., CAP 48010, TEL. 0545). 

\còtile, sm. Cavità articolare di un osso. 

\cotilèdone, sm. Piccola foglia embrionale, intera, carnosa, che si trova all'interno del seme, con funzione di assorbimento, riserva (nel pisello) e di protezione.   +  

\cotillon, sm. invar. 1 Regalo distribuito durante una festa o simile. 2 In passato, danza terminante con la distribuzione di regali. 

\Cotilosàuri Ordine di Rettili Anapsidi, simili agli Anfibi Stegocefali, vissuti tra il Carbonifero e il Triassico. 

\Cotìngidi Famiglia di Uccelli Passeriformi dal piumaggio variopinto e dal becco largo e forte originari dell'America tropicale. 

\cotógna, agg. e sf. 1 Frutto del cotogno. 2 Mela. 
 X   sf. quince. 

\cotognàta, sf. Marmellata solida di mele cotogne. 

\cotógno, sm. Pianta appartenente alle Rosacee (Cydonia oblonga), alta 4-5 m, con foglie ovali, fiori solitari con petali rosei e grosso frutto mangereccio. È originario dell'Asia. 

\cotolétta, sf. Fetta di carne passata nell'uovo, impanata e fritta. 
 X   sf. 1 cutlet. 2 (maiale, montone) chop. 
 @   franc. c telette

\cotonàceo, agg. Simile al cotone. 

\cotonàre, v. tr. 1 Trattare un tessuto in modo da renderlo simile al cotone. 2 Eseguire la cotonatura dei capelli. 

\cotonàto, agg. e sm. agg. Si dice di capelli che hanno subito la cotonatura. 
agg. e sm. Si dice di tessuto trattato in modo da renderlo simile al cotone. 

\cotonatùra, sf. Atto, effetto del cotonare i capelli. 

\cotóne, sm. Nome comune di varie specie di piante erbacee e arboree delle Malvacee, della famiglia Gossypium. Diffuso nelle zone tropicali e subtropicali, dai suoi semi si ricava la fibra tessile omonima. È coltivato anche in Italia; può raggiungere i 2 m di altezza, ha foglie lobate, fiori gialli e capsule con molti semi ricoperti di peli bianchi che formano la bambagia. I maggiori produttori sono Cina, USA, Pakistan, Uzbekistan, Kazakistan, Ucraina, India, Federazione Russa. 
 X   sm. 1 cotton. 2 (idrofilo) cotton wool. 
 @   arabo qutun. 
Cotone collodio 
Prodotto di nitrazione della cellulosa che viene utilizzato nella preparazione di esplosivi, polveri senza fumo e collodio. 

\cotoneaster, sm. invar. Genere di piante della famiglia delle Rosacee aventi foglie vellutate o grigiastre, frutti rossi e fiori rossi, bianchi o rosati. 

\cotonerìa, sf. Insieme di filati o stoffe di cotone. 

\cotonicoltùra, sf. Coltivazione di cotone. 

\cotonière, sm. Industriale del cotone. 

\cotonièro, agg. Del cotone. 

\cotonifìcio, sm. Fabbrica dove si fila e si tesse il cotone. 
 X   sm. cotton mill. 
 @   da cotone +-ficio. 

\cotonìna, sf. Tela leggera di cotone. 

\cotonizzàre, v. tr. Trattare una materia tessile in modo da renderla simile al cotone per aspetto e qualità. 

\cotonóso, agg. Che ha l'aspetto del cotone. 

\Cotonou Città (533.000 ab.) del Benin, capoluogo della provincia di Atlantique. 

\Cotopaxi Vulcano (5.897 m) dell'Ecuador, nella cordigliera crientale delle Ande. È il vulcano attivo più alto della terra e la sua cima è perennemente ricoperta di neve. 
Cotopaxi 
Provincia (277.000 ab.) dell'Ecuador, capoluogo Latacunga. 

\Cotronèi Comune in provincia di Crotone (5.331 ab., CAP 88073, TEL. 0962). 

\Cotronèi, Adólfo (Napoli 1878-Milano 1950) Giornalista sportivo e schermitore italiano. Fu redattore del Corriere della Sera e redattore capo della Gazzetta dello Sport

\còtta, sf. 1 L'azione del cuocere. 2 Nel linguaggio sportivo, lo stato di prostrazione e intontimento in cui viene a trovarsi durante la competizione un atleta per aver mal dosato le forze. 3 Ubriacatura. 4 Forte innamoramento. ~ sbandata. aveva preso una cotta per lei. 5 Sopravveste femminile o maschile usata nell'antichità. 6 Veste liturgica di lino bianco. 7 Tunica medievale dalle larghe maniche. cotta d'arme, indossata dai soldati sopra l'armatura. 
 X   sf. (innamoramento) crush. 
 @   deriv. da cotto, p.p. di cuocere; nel significato [6] e [7]: german. kotta

\còttabo, sm. Gioco usato in Etruria e in Grecia durante i banchetti dal quale si traevano presagi. Consisteva nel gettare le ultime gocce di una coppa di vino su di un bersaglio. 

\cottage, sm. invar. Casetta di campagna, elegante, di stile rustico. ~ villetta. 

\Cottanèllo Comune in provincia di Rieti (597 ab., CAP 02040, TEL. 0746). 

\Cottbus Città (129.000 ab.) della Germania, nella Lusazia. Capoluogo del distretto omonimo. 

\Cotten, Joseph (1905-1994) Attore cinematografico statunitense. Interpretò Quarto potere (1941), L'ombra del dubbio (1942), Il terzo uomo (1949) e Niagara (1953). 

\Còttidi Famiglia di Pesci Actinopterigi Perciformi caratterizzati dalla mancanza, totale o parziale, di scaglie. 

\cottimìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi lavora a cottimo. 

\còttimo, sm. Prestazione d'opera retribuita in base alla quantità di lavoro compiuto. 
 X   sm. jobbing, piecework. 

\còtto, agg. e sm. agg. 1 Che è stato sottoposto a cottura. farne di cotte e di crude, combinarne di tutti i colori. 2 Bruciato. ~ scottato. 4 Ubriaco. 5 Innamorato. ~ preso. era cotto di lei. 6 Prostrato, stravolto. ~ sfinito. era cotto, dopo quella camminata sotto il sole
sm. 1 Mattone o terracotta. costruzioni in cotto. 2 Mosto fatto bollire per produrre vini pregiati. 
 X   agg. 1 cooked. 2 (al forno) baked. 3 (innamorato) madly in love, head-over-heels in love. sm. pl. terracotta tiles. 
 @   lat. coctus, p.p. di coquere cuocere. 

\Cotton Belt Regione agricola degli USA, che costeggia l'oceano Atlantico fino al Texas. 

\Cotton club Film drammatico, americano (1984). Regia di Francis Ford Coppola. Interpreti: Richard Gere, Diane Lane, Gregory Hines. Titolo originale: The Cotton Club 

\cottùra, sf. Preparazione di vivande per mezzo di una fonte di calore. 
 X   sf. 1 cooking. 2 (al forno) baking. 3 (in umido) stewing. 
 @   lat. coctura, deriv. da coctus. 

\coturnàto, agg. 1 Che porta il coturno. 2 Proprio dello stile tragico. ~ pomposo. 

\cotùrnice, sf. Uccello (Alectoris graeca) della famiglia dei Fasianidi e dell'ordine dei Galliformi, detto anche pernice sassatile. Vive su alcune catene montuose dell'Eurasia; in Italia è diffusa sulle Alpi, sugli Appennini e in Sicilia, ma la sua presenza è in forte diminuzione, essendo preda dei cacciatori per le sue carni molto pregiate. Di colore grigio striato di scuro, con collare nero, becco e zampe rosse, nidifica a terra. È onnivora. Il maschio è talvolta coinvolto nella cova. 

\cotùrno, sm. 1 Calzatura dalla suola alta usata dagli attori greci. 2 La tragedia, lo stile della tragedia. 

\Coty, René (Le Havre 1882-1962) Politico francese. Fu presidente della repubblica dal 1954 al 1959. 

\Coubertin, Pierre de (Parigi 1863-Ginevra 1937) Diplomatico francese. Nel 1894 promosse i giochi olimpici moderni. Gli venne assegnata la presidenza del Comitato internazionale olimpico fino al 1925. 

\coulisse, sf. invar. 1 Incastro. ~ scanalatura. 2 Quinta di teatro. 3 Sistema applicato ad alcuni strumenti a fiato per allungare il tubo. 

\coulomb, sm. invar. Unità di carica elettrica definibile come la carica che passa in un secondo nella sezione di un conduttore percorso da una corrente costante di un ampere. 

\Coulomb, Charles-Augustin de (Angoulême 1736-Parigi 1806) Fisico francese, gettò le basi dell'elettrostatica e del magnetismo. 
Bilancia di Coulomb 
Bilancia di torsione per cui l'angolo di torsione di un filo elastico è direttamente proporzionale alla lunghezza del filo e al momento torcente e inversamente a r4, ove r è il raggio del filo. 
Legge di Coulomb 
Legge fondamentale dell'elettromagnetismo che afferma che la forza agente tra due cariche puntiformi q1 e q2 (o due poli magnetici) è proporzionale al prodotto delle due cariche elettriche e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza d secondo una costante k dipendente dal mezzo in cui si trovano. La forza è attrattiva se le cariche o i poli sono di segno opposto, repulsiva se di segno uguale.
Nel vuoto k (chiamata costante di Coulomb) è pari (approssimando) a 8.987552·109 N m2 C−2. In presenza di un dielettrico la forza minore (k viene diviso per εr). Per approfondimenti vedi qui   +   il capitolo 35.
Teorema di Coulomb 
Teorema di elettrostatica che definisce che l'intensità del campo elettrico in un punto infinitamente vicino alla superficie di un conduttore è proporzionale alla densità della carica della superficie del conduttore in quel punto. 

\coulombiàno, agg. Di grandezza relativa alla legge di Coulomb. 

\count down, loc. sost. m. invar. Conto alla rovescia. 

\country, agg. e sm. invar. Si dice dello stile musicale ispirato a quello popolare e campagnolo degli Stati Uniti. 

\country-club, sm. invar. Insieme di impianti e costruzioni situato di solito nelle vicinanze di zone residenziali. 

\coup de foudre, loc. sost. m. invar. Colpo di fulmine, amore improvviso. 

\coupé, sm. invar. 1 Carrozza chiusa a quattro ruote. 2 Automobile di tipo sportivo a due porte. 

\Couperin, François (Parigi 1668-1733) Compositore francese. Tra le opere composizioni vocali e Pi ces de clavecin (quattro libri, 1713-1730). 

\couperose, sf. Malattia della pelle, che presenta dilatazione dei piccoli vasi sanguigni, originata da microbi o da disturbi del sistema endocrino. Colpisce le donne tra i trenta e i cinquanta anni. È aggravata da condizioni climatiche negative e dallo stress. 

\couplet, sm. invar. Parte della strofa immediatamente precedente al ritornello. 

\coupon, sm. invar. Tagliando, cedola. ~ buono. 

\Courant, Richard (Lubleniec 1888-New York 1972) Matematico statunitense. Di origine polacca, quale assistente di D. Hilbert, compì studi che diedero importanti contributi alla fisica matematica. 

\Courentyne Fiume (700 km) dell'America Meridionale, che nasce dalla Serra Acaraí, presso il confine col Brasile, e sfocia nell'oceano Atlantico. 

\Courier, Jim (1970-) Tennista statunitense. Nel 1991 e 1992 vinse gli internazionali di Francia, nel 1992 vinse inoltre il Master e l'Open di Australia. Riconfermò quest'ultimo titolo nel 1993. 

\Courmayeur Comune in provincia di Aosta (2.545 ab., CAP 11013, TEL. 0165). 

\Cournand, André (Parigi 1895-Great Barrington 1988) Fisiologo statunitense di origine francese. Le sue ricerche nel campo della cardiologia gli valsero nel 1956 insieme a D. Richards e W. Forsmann il premio Nobel. 

\Courrèges, André (Pau 1923-) Stilista francese. Trasferitosi a Parigi senza terminare gli studi di ingegneria civile, esercitò il proprio estro creativo lavorando dal 1949 al 1961 nella maison di Balenciaga. Quando fu in grado di aprire una propria casa di moda, si impose subito lanciando modelli di abiti e gonne cortissimi, tailleur pantalone e stivali bianchi. 

\court-bouillon, sf. invar. Tipo di brodo usato soprattutto per cuocere pesci in bianco. 

\Courteline, Georges (Tours 1858-Parigi 1929) Pseudonimo di Georges Moinaux. Scrittore. Tra le opere il romanzo Quelli delle mezze maniche (1893) e la commedia Boubourouche (1893). 

\Cousin, Victor (Parigi 1792-Cannes 1867) Filosofo. Tra le opere Corso di storia della filosofia (1828-1829) e Del vero, del bello e del bene (1853). 

\Cousteau, Jacques-Yves (Saint-André-de-Cubzac 1910-Parigi 1997) Oceanografo francese. Compì importanti ricerche sull'inquinamento marino, realizzò film (Il mondo del silenzio, 1955, e L'uomo e il mare, 1969) e dal 1988 entrò a far parte dell'Acadèmie Française. 

\coutènte, sm. e sf. Chi ha diritto di usare insieme ad altri un bene. 

\couture, sf. invar. L'alta moda femminile e la sua organizzazione. 

\couturier, sm. Sarto per donna di grande fama e prestigio. 

\couvade, sf. invar. Antica usanza consistente nella simulazione delle doglie da parte del padre. Nato come rito di compartecipazione dell'uomo al dolore della donna, è divenuto poi un simbolo dell'autorità patriarcale. 

\cóva, sf. 1 L'azione, il tempo, il luogo del covare. 2 Covo di animali. 

\Cóva, Albèrto (Cremnago di Invernigo, Como 1958-) Atleta mezzofondista. Nel 1982 fu medaglia d'oro agli europei nei 10.000 m, titolo che riconfermò ai campionati mondiali del 1983 e alle olimpiadi del 1984. 

\covàccio, sm. 1 Covo di animali. ~ tana, cuccia. 2 Giaciglio dell'uomo. ~ letto. 

\covacénere, sm. e sf. invar. Persona pigra, che ama oziare. 

\covalènte, agg. Relativo alla covalenza. ~ omeopolare. 

\covalènza, sf. Tipo di legame chimico non ionico in cui i due atomi implicati sono collegati da elettroni comuni a entrambi. 

\covàre, v. v. tr. 1 Curare, custodire gelosamente. ~ difendere. covava con gli occhi quella splendida ragazza. 2 Nutrire in segreto dentro di sé. ~ celare. nonostante l'apparenza tranquilla, covava un gran desiderio di vendetta
v. intr. Stare celato. ~ nascondersi. qui gatta ci cova, c'è un inganno. 
 X   v. tr. 1 to sit, to brood, to hatch. 2 (fig., malattia) to be sickening for. 
 @   lat. cubare essere coricato, giacere. 

\covariànza, sf. In matematica, termine che viene usato in vari modi, per indicare la relazione che c' tra il cambiamento di due variabili. Tra i più diffusi:  per "misurare", in statistica, la tendenza di due variabili a variare proporzionalmente   +  ;  come particolare trasformazione di coordinate (vedi   +  , a cui si accede dalla parte 6 di   +  )
 X   sf. covariance.

\Covasna Distretto (234.000 ab.) della Romania, capoluogo Sfîntu Gheorghe. 

\covàta, sf. 1 Insieme delle uova che un uccello cova in una volta. 2 I bambini di una stessa famiglia. 

\covatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che o chi cova. 

\covatrìce, sf. Apparecchio che sostituisce la chioccia nella cova delle uova e ne consente la schiusa. 

\covatùra, sf. Covata. ~ cova. 

\covellìte, sf. Solfuro di rame di colore azzurro indaco dalle lamelle esagonali, sfruttato per l'estrazione del rame. 

\covenant, sm. invar. 1 In Scozia era un'associazione con precise finalità politico-religiose. 2 Denominazione del patto che era alla base della Società delle Nazioni. 

\covenanter, sm. invar. 1 Membro o aderente di un covenant. 2 Firmatario del National Covenant scozzese del 1638. 

\coventrizzàre, v. tr. Distruggere per mezzo di bombardamenti aerei. 

\Coventry Città (306.000 ab.) della Gran Bretagna, nella contea di West Midlands, sul fiume Avon. 

\cover girl, loc. sost. f. invar. Fotomodella la cui immagine compare sulle riviste. 

\cover-crop, sm. invar. Strumento simile a un polverizzatore formato da due serie di dischi inclinati tra di loro e adiacenti. Viene usato in agricoltura. 

\covìle, sm. 1 Luogo dove si nascondono e riposano gli animali selvatici. ~ stalla, baracca. 2 Stanza o letto miserabile. ~ stamberga, tugurio. 

\cóvo, sm. 1 Cavità ove riparano gli animali selvatici. ~ tana. 2 Ricovero, rifugio. ~ nascondiglio. 
 X   sm. den, lair. 
 @   deriv. da covare. 

\Cóvo Comune in provincia di Bergamo (2.902 ab., CAP 24050, TEL. 0363). 

\covolùme, sm. Limite al quale tende il volume di un gas reale, al crescere indefinito della pressione. 

\covóne, sm. Fascio di spighe tagliate. 
 X   sm. sheaf. 
 @   accresc. del lat. covus. 

\cow-boy, sm. invar. Mandriano delle praterie, nell'ovest degli Stati Uniti. ~ bovaro. 

\cowper, sm. invar. Apparecchio a inversione usato in siderurgia. Viene utilizzato per recuperare il calore latente dei gas che escono dagli altiforni e preriscaldare l'aria indirizzata nelle tubiere. 

\Cowper, William (Alresbford 1666-Londra 1709) Anatomista e chirurgo inglese. Nel 1702 descrisse le ghiandole bulbo-uretrali, che presero il suo nome. 

\cowperìte, sf. Infiammazione delle ghiandole di Cowper. 

\cox(o)- Primo elemento di parole composte. In anatomia viene utilizzato per designare l'anca. 
 @   dal lat. coxa coscia. 

\coxa, sf. 1 In medicina, sinonimo di anca. 2 In zoologia, articolo prossimale dell'arto toracico degli Insetti.   +  

\coxalgìa, sf. Artrite tubercolare dell'anca. 
Coxalgia isterica 
Contrazione isterica dei muscoli della coscia. 

\coxìte, sf. Infiammazione dell'articolazione dell'anca. 

\coxofemoràle, agg. Relativo all'articolazione formata dalla testa del femore con quella dell'anca. 

\coyòte, sm. Carnivoro della famiglia dei Canidi, diffuso in America settentrionale e centrale, di taglia media e dal muso aguzzo, robusto e intelligente cacciatore. Abita le praterie e le foreste e ha abitudini notturne. 
 X   sm. coyote. 

\Coysevox, Antoine (Lione 1640-Parigi 1720) Scultore francese. Dopo aver realizzato le decorazioni della Galleria degli Specchi e del Salone della Guerra della reggia di Versailles, dal 1670 si dedicò al ritratto scultoreo, eseguendo una serie di busti ornamentali di celebri personaggi dell'epoca. Tra le opere, la statua bronzea di Luigi XIV (1689; Parigi, Museo Carnavalet), il monumento funebre del cardinale Mazzarino (Institut de France), il busto di Luigi II di Borbone, soprannominato Gran Condé (1686, Museo del Louvre, Parigi) e il busto di Luigi XIV (1680, Londra, Wallace Collection). 

\Còzie Sezione delle Alpi Occidentali, tra i colli della Maddalena e del Moncenisio. Vetta più elevata il Monviso (3.841 m). 

\Cozumel Isola del Messico, nel mar delle Antille, presso la costa dello Yucat´n. 

\còzza, sf. 1 Mollusco. 2 Ragazza brutta. 
 X   sf. (mollusco) mussel. 
Mollusco (noto anche come mitilo, Mytilus, o muscolo) della famiglia dei Mitilidi e della classe dei Bivalvi. Le valve sono nere esternamente e madreperlacee internamente. È lungo fino a 8 cm, vive sugli scogli (a cui si attacca col bisso) in grandi colonie. Si ciba di microrganismi (plancton). È diffuso nei climi temperati, su tutte le coste europee e americane; è usato come esca per i pesci, ma è anche commestibile (è coltivato intensamente anche in Italia).   +  

\cozzàre, v. v. tr. 1 Urtare con violenza. ~ colpire. alla fine della corsa, l'auto cozz contro alcune pietre. 2 Contrastare. avevano idee che cozzavano apertamente fra loro
v. intr. 1 Colpire con le corna. 2 Urtare con violenza. ~ sbattere. <> scansare, evitare. 3 Mettersi in lite. ~ bisticciare. 
v. rifl. rec. Urtarsi con violenza. 
 X   v. intr. 1 to butt. 2 (contro) to collide, to bang, to crash. 
 @   deriv. da coccia testa. 

\cozzàta, sf. 1 Colpo dato con le corna. 2 Urto. ~ scontro. 

\còzzo, sm. 1 Colpo dato cozzando. ~ botto. 2 Urto violento. ~ impatto. 3 Contrasto. 

\Còzzo Comune in provincia di Pavia (427 ab., CAP 27030, TEL. 0384). 

\Cozzolìno, Vincènzo (Napoli 1853-1911) Medico. Specialista in otorinolaringoiatria, inventò nuovi strumenti e nuove tecniche per l'effettuazione degli interventi chirurgici. Tra le opere, Igiene dell'orecchio (1888). 

\cozzóne, sm. Sensale di cavalli. 

\cp In informatica è il nome di un comando (copy) del sistema operativo UNIX che permette di copiare un file. 
CP 
Sigla di Casella Postale. 

\cpi In informatica è la sigla di characters per inch (caratteri per pollice). Misura la densità di stampa. 

\CPK vedi "creatinfosfochinasi" 

\cps In informatica è la sigla di characters per second (caratteri al secondo). Misura la velocità di stampa. 

\CPU In informatica è la sigla di Central Processing Unit (unità centrale di elaborazione). È un insieme di circuiti che effettua l'esecuzione di un programma mediante il prelevamento delle istruzioni dalla memoria centrale e la decodifica delle stesse. 

\cpv Sigla di capoverso. 

\Cr Simbolo chimico del cromo. 

\cra cra, loc. sost. m. invar. Il gracchiare di corvo e cornacchia. 

\Crab nebula Quarta costellazione dello zodiaco, si trova nell'emisfero celeste boreale; il Sole è presente nel suo segno dal 21 giugno al 22 luglio, nella sua costellazione dal 29 luglio al 10 agosto. 

\crac, inter. e sm. inter. Riproduce il suono di una cosa che si sfascia o si rompe. 
sm. 1 Il rumore di una cosa che si frantuma. 2 Rovina, fallimento. ~ sfascio. 
 X   sm. (fallimento) crash. 

\Cràcidi Famiglia di Uccelli Galliformi dal piumaggio nero e con zampe provviste di pollice sviluppato. I Cracidi sono originari dell'America centromeridionale. 

\crack, sm. invar. 1 Nel linguaggio dell'ippica, cavallo di altissima classe. 2 Giocatore imbattibile nel poker e in altri giochi simili. 3 Droga sintetica. 
 X   sm. invar. (droga) crack. 

\cracker, sm. invar. 1 Sottile galletta croccante spesso salata. 2 Nel linguaggio informatico indica quelle persone che accedono, eludendo i sistemi di sicurezza, a un sistema. 

\cracking, sm. invar. Piroscissione. 

\Cràco Comune in provincia di Matera (971 ab., CAP 75010, TEL. 0835). 

\Cracòvia (745.000 ab.) Città della Polonia, capoluogo del voivodato omonimo, si affaccia sul fiume Vistola. Divenne sede vescovile nell'anno 1000 dopo essere stata un importante nodo commerciale. Capitale polacca dal 1320, subì un brusco ridimensionamento a causa del trasferimento della capitale a Varsavia, operato da Sigismondo III Vasa. All'indomani dell'insurrezione del 1794, ci fu l'annessione all'Austria che ne detenne il controllo fino al 1918. All'inizio della prima guerra mondiale vi nacque il movimento per l'indipendenza nazionale di J. Pilsudski. Subì l'occupazione tedesca (1939), dalla quale fu liberata dai sovietici nel 1945. Rimangono alcuni edifici di notevole valore artistico, quali il castello reale, il duomo, la chiesa di San Felice e Adeucto, la chiesa di Santa Maria, il Collegius maius, il mercato dei tessuti, la chiesa dei santi Pietro e Paolo e la Biblioteca jagellonica. Per la vicinanza degli importanti giacimenti di carbone della Slesia, è ricca di industrie siderurgiche, chimiche, elettrotecniche, farmaceutiche, tessili e alimentari. 

\cràfen, sm. invar. Adattamento di krapfen. 

\craie, sf. invar. Roccia calcarea friabile e farinosa di colore bianco-giallastro, costituita soprattutto da microrganismi calcarei. La sua formazione risale al Cretaceo superiore. 

\Craig, Gordon (Hertford 1872-Vence 1966) Regista, scenografo e teorico teatrale inglese. Tra le sue opere, L'arte del teatro (1905) e Verso un nuovo teatro (1912). 

\Craigavon Distretto (75.000 ab.) della Gran Bretagna, nell'Irlanda del Nord. 

\Craiova Città (304.000 ab.) della Romania, capoluogo del distretto di Dolj. 

\CRAL Sigla di Circolo Ricreativo Assistenziale Lavoratori. 

\Cramer, Gabriel (Ginevra 1704-Bagnol-sur-Céze 1752) Matematico svizzero. Ideò un metodo di risoluzione dei sistemi di equazioni di primo grado che prese il suo nome. Scrisse un'opera pionieristica di geometria analitica, Introduzione all'analisi delle curve algebriche (1750). 
Regola di Cramer   (Cramer's rule)
Se il sistema di N equazioni lineari in N incognite x1,..., xN
  a1 1 x1 + ... + a1 N xN = b1
    ...
  aN 1 x1 + ... + aN N xN = bN
ha det(A) = D ≠ 0, dove A è la matrice ai j dei coefficienti, allora esso ha come unica soluzione (x1,...,x N) = (D/D1, ..., (D/DN) dove Di è il determinante della matrice che si ottiene sostituendo in A gli elementi della colonna i-esima con i termini noti b1,...,bN.

\cràmpo, sm. Improvvisa e dolorosa contrazione di uno o più muscoli e la conseguente impossibilità di muovere l'arto colpito. È determinato da una contrazione involontaria, spasmodica e dolorosa dei muscoli, soprattutto a livello degli arti inferiori. Fattori scatenanti possono essere: affaticamento eccessivo, perdita di sali minerali per eccessivo calore, disturbi della circolazione, accumulo di prodotti del metabolismo muscolare come l'acido lattico ecc. L'aspetto predominante è caratterizzato da dolore localizzato alla parte muscolare interessata e dalla limitazione a compiere movimenti. Nei crampi dovuti al calore si possono aggiungere anche senso di vertigine e di malessere generale. 
In caso di crampi dovuti all'affaticamento muscolare, per esempio durante una partita di calcio, si deve cercare di allungare gradatamente e senza manovre brusche la parte muscolare interessata; se possibile effettuare anche un massaggio leggero. 
In caso invece di crampi da calore è opportuno adagiare il soggetto in un luogo fresco, somministrare una soluzione salina, massaggiare e applicare impacchi umidi sul capo e sulle parti colpite. Condurre rapidamente al più vicino pronto soccorso il soggetto nel caso in cui i crampi persistessero o la sintomatologia generale si aggravasse. 
Come prevenzione seguire una dieta equilibrata con un giusto apporto di sali minerali, idratarsi adeguatamente, effettuare esercizi di allungamento muscolare, evitare di compiere esercizi muscolari intensi e prolungati senza un'adeguata preparazione in ambienti molto caldi e umidi. 
 X   sm. cramp. 
 @   franc. crampe. 

\Cranach, Lucas il Vécchio (Kronach 1472-Weimar 1553) Pittore tedesco. Tra le opere Crocifissione (1503, Monaco, Alte Pinakothek) e Riposo durante la fuga in Egitto (1504, Berlino, Gemäldegalerie). 

\Cràndola Valsàssina Comune in provincia di Lecco (256 ab., CAP 22050, TEL. 0341). 

\Crane, Stephen (Newark, New Jersey 1873-Badeweiler, Germania 1900) Romanziere statunitense. Tra le opere Maggie ragazza di strada (1893), Il segno rosso del coraggio (1894), una raccolta di racconti, tra i quali La scialuppa (1898), resoconto del naufragio vissuto durante una viaggio a Cuba, e la raccolta di poesie The Black Riders and Other Lines (1895). 

\Crangònidi Famiglia di Crostacei Decapodi natanti. 

\craniàle, agg. Relativo al cranio. 

\crànico, agg. (pl. m.-ci) Del cranio. 

\craniectomìa, sf. Asportazione chirurgica di una parte delle ossa del cranio. 

\crànio, sm. Insieme delle ossa della testa. È formato da ossa piatte, pari e simmetriche (temporale parietale) e da ossa impari mediane (frontale, etmoide, sfenoide, occipitale). Tutte le ossa formano la scatola cranica, al cui interno c'è il cervello. Svolge la funzione di protezione dell'encefalo e degli organi di senso; sostiene la bocca e le branchie nei vertebrati acquatici. ~ scatola cranica, calotta cranica.   +  
 X   sm. skull. 
 @   greco kran on teschio. 
Trauma cranico 
Nelle lesioni craniche spesso la gravità del quadro non è immediatamente desumibile in base a come si presenta il soggetto. Infatti potrebbe capitare che l'infortunato appaia in discrete condizioni, e di lì a poco precipiti in una situazione di estrema gravità. Trovandosi di fronte a persone con lesioni al cranio è comunque sempre una buona regola presumere la possibilità che esistano anche lesioni alla colonna vertebrale. 

\cranioclastìa, sf. Operazione effettuata in ostetrica e consistente nella frantumazione del cranio del feto in caso di parto estremamente difficoltoso. 

\cranioclàsto, sm. Strumento usato durante il parto per frantumare il cranio di un feto morto in modo da rendere possibile il parto. 

\cranioencefàlico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al cranio e all'encefalo. 

\craniofacciàle, agg. Relativo al cranio e alla faccia. 

\craniofaringiòma, sm. (pl.-i) Tumore che si sviluppa dai resti del tratto embrionale che collega la faringe all'ipofisi. 

\craniòforo, sm. Strumento utilizzano in craniometria per effettuare studi comparativi. 

\craniografìa, sf. Studio della conformazione del cranio per indagini antropologiche. 

\cranioléso, agg. e sm. Che, chi presenta lesione al cranio. 

\craniologìa, sf. Studio del cranio dell'uomo per quegli aspetti che interessano l'antropologia. 

\craniològico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla craniologia. 

\craniòlogo, sm. (pl.-gi) Studioso di craniologia. 

\craniomalacìa, sf. Modificazione delle ossa del cranio costituita da una depressione molle. 

\craniometrìa, sf. Scienza che si occupa della misurazione del cranio. 

\craniomètrico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla craniometria. 
Punti craniometrici 
Punti del cranio utilizzati per effettuare misurazioni antropologiche. 

\craniòmetro, sm. Strumento per la craniometria. 

\cranioscopìa, sf. Esame del cranio a scopo scientifico. 

\craniòstato, sm. 1 In antropologia, sinonimo di cranioforo. 2 In medicina, apparecchio per effettuare diagnosi neuroradiologiche. 

\Craniòti Sottotipo di Cordati. ~ Vertebrati. <> Acrani. 

\craniotomìa, sf. Perforazione del cranio. ~ cefalotomia. 

\Cranko, John (Rustenburg, Transvaal 1927-presso Dublino 1973) Coreografo sudafricano. Lavorò principalmente al Royal Ballet di Londra. 

\Cranmer, Thomas (Aslacton 1489-Oxford 1556) Arcivescovo di Canterbury. Di religione anglicana, annullò il matrimonio di Enrico VIII con Caterina d'Aragona e servì la politica ecclesiastica del re. La regina cattolica Maria lo condannò al rogo. 

\cràpula, sf. Il bere e il mangiare oltre misura. ~ bisboccia. <> moderazione. 

\crapulàre, v. intr. Mangiare e bere senza ritegno. ~ ingurgitare. 

\crapulóne, sm. (f.-a) Chi si dà abitualmente alla crapula. ~ festaiolo. <> morigerato, parco. 

\craquelé, agg. e sm. invar. agg. Si dice di oggetto il cui smalto presenti screpolature. 
sm. Il procedimento per ottenere questo effetto di screpolatura. 

\craquelure, sf. invar. Intreccio di screpolature che si forma, naturalmente o artificialmente, sulla superficie di dipinti o porcellane. 
 @   dal francese craqueler incrinare. 

\cràsi, sf. 1 Fusione di vocale iniziale e finale di due parole in contatto. 2 Nell'antica medicina, mescolanza di medicamenti e umori. 

\craspèdio, sm. Lembo o velo circolare che si estende lungo il margine dell'ombrello delle Meduse. 
 @   dal greco kr spedon velo. 

\Craspedosòmidi Famiglia Miriapodi Diplopodi dal corpo stretto e allungato costituito da numerosi segmenti e dal rivestimento calcareo. 
 @   dal greco kr spedon velo. 

\craspedòte Piccole Meduse trasparenti appartenenti ai Celenterati Idrozoi, caratterizzate dalla presenza di un velo circolare attorno all'ombrello provvisto di muscoli e avente funzione motoria. ~ Idromeduse. 

\Crassatèllidi Famiglia di Molluschi Lamellibranchi Eulamellibranchi marini caratterizzati da una spessa conchiglia madreperlacea di forma triangolare. 

\cràsso, agg. 1 Denso. ~ spesso. 2 Grossolano. ~ volgare. <> raffinato. 
 @   lat. crassus. 

\Cràsso, Màrco Licìnio (Roma 114-Carre 53 a. C.) Uomo politico romano, proveniente da ricca famiglia senatoria, favorì la vittoria di Silla e represse la rivolta di Spartaco in Lucania. Fu vicino a Pompeo, con il quale fu console (70 a. C.); censore, sostenne l'annessione dell'Egitto. Entrò nel primo triumvirato con Cesare (60 a. C.). Ottenne un comando straordinario in Siria ove affrontò i parti; fu ucciso a tradimento a Carre. 

\Crassulàcee Famiglia di piante dell'ordine delle Rosali caratterizzata da foglie e fiori spessi. Queste piante, note come piante grasse, sono quasi tutti adattate ai terreni aridi.   +  

\Cratère Costellazione a sud del Leone nell'emisfero australe. Si può osservare in primavera. 

\cratère, sm. 1 Vaso a bocca larga e due anse, in cui gli antichi mescolavano acqua e vino. ~ coppa. 2 Orlo circolare che circonda il camino di un vulcano e dal quale escono i prodotti vulcanici. 3 Formazione montuosa di forma circolare. 
 X   sm. crater. 
 @   lat. crater,-eris, dal greco krat r. 
Cratere lunare 
Aspetto tipico della superficie della Luna, ha una dimensione che può variare da pochi chilometri a oltre 200 km, mentre l'altezza massima supera i 2.000 m; è formato da un anello montuoso circolare che comprende tutta la zona pianeggiante. Si ritiene ormai assodata l'origine meteoritica dei crateri, malgrado non siano mancate in passato forti contrarietà; questa convinzione si basa sul fatto che sono stati effettivamente osservati crateri nuovi oltre a quelli più antichi. 
Crateri meteorici 
Sono stati creati principalmente dall'impatto di meteoriti, raramente sono di origine vulcanica, si osservano sulla superficie dei corpi del sistema solare con crosta solida (Luna, Marte e Mercurio, satelliti di Giove e Saturno). 

\craterellus, sm. invar. Genere di Funghi Basidiomiceti della famiglia delle Teleforacee aventi forma di piccolo ombrello di colore scuro e commestibili. 

\Cràti Fiume (81 km) della Calabria. Nasce sulla Sila Grande e sfocia nel golfo di Taranto. 

\Cratilo Opera di filosofia di Platone (prima metà IV sec. a. C.). 

\cratóne, sm. Grande blocco di crosta terrestre suscettibile di traslazioni orizzontali e verticali, ma non più deformabile. 

\crauròsi, sf. Disseccamento di un organo. 
Craulosi vulvare 
Atrofia e retrazione degli organi genitali femminili esterni, spesso unita a grande prurito. 

\cràuti, sm. pl. Foglie di cavolo tagliate a liste sottili, condite con sale e fatte fermentare. 

\Cravagliàna Comune in provincia di Vercelli (312 ab., CAP 13020, TEL. 0163). 

\Cravanzàna Comune in provincia di Cuneo (441 ab., CAP 12050, TEL. 0173). 

\cravàtta, sf. 1 Striscia di stoffa che gli uomini portano annodata al collo. far cravatta, prestare soldi a usura 2 Nastro che si annoda in cima all'asta della bandiera. 3 Nella lotta greco-romana, uno dei colpi proibiti consistente nello stringere il collo dell'avversario con il proprio braccio. 
 X   sf. tie. 
 @   franc. cravate, dal tedesco krawat croato, perché veniva portata dai soldati croati. 
Risalente all'epoca romana, la cravatta veniva usata dalle persone anziane e malate. Successivamente derivò dai colletti di pizzo del Seicento che si allungarono sul petto in due strisce. Questo particolare colletto venne chiamato cravatta, termine derivato da hrvat che in croato significa "croato", in quanto sotto il regno di Luigi XIV prestarono servizio in Francia alcuni mercenari croati, la cui uniforme prevedeva una striscia di stoffa che dal collo scendeva sul petto. La cravatta si trasformò poi in una fascia di seta annodata al collo e utilizzata anche dalle donne. Nell'Ottocento la cravatta era formata da una lunga striscia stretta con nodo intorno alla gola e veniva usata solo dagli uomini. Altri tipi di cravatta sono il papillon a farfalla, il plastron, la lavallière con cocche sul petto, la cravatta nera per lo smoking, la cravatta bianca per la marsina e la comune cravatta fabbricata con una vasta gamma di tessuti e disegni. 

\cravattàio, sm. Chi fabbrica o vende cravatte. 

\cravattìno, sm. Piccola cravatta a lembi corti annodata a farfalla. 

\Cravèggia Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (762 ab., CAP 28034, TEL. 0324). 

\Crawford, Joan (San Antonio, Texas 1908-New York 1977) Nome d'arte dell'attrice cinematografica statunitense Billie Cassin, che inizialmente adottò il nome di Lucille Le Sueur. Attrice particolarmente nota per le sue interpretazioni di donne volitive. Ha impersonato l'epoca d'oro di Hollywood interpretando più di ottanta film in quaranta anni di carriera. Tra le sue interpretazioni, Grand H tel (1932), Il romanzo di Mildred (Mildred Pierce, 1945, premiato con l'Oscar), Johnny Guitar (1954) e Che fine ha fatto Baby Jane? (1962). 

\crawl, sm. invar. Particolare stile di nuoto, in cui il corpo rimane orizzontale e sfrutta il movimento delle gambe e quello alternato delle braccia. Si è diffuso in Australia e, dalla fine del secolo scorso, in Gran Bretagna. È lo stile delle gare a stile libero. 

\crawlìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Esperto nuotatore dello stile crawl. 

\Cràxi, Bettìno (Milano 1934-Hammamet 2000) (Benedetto Craxi) Uomo politico e segretario del Partito socialista italiano dal 1976 fino al 1992, quando è stato coinvolto, con altri compagni di partito, in molteplici inchieste giudiziarie sulla corruzione del sistema politico amministrativo (tangentopoli), che lo hanno costretto ad abbandonare qualsiasi attività pubblica e l'Italia. È stato presidente del consiglio dal 1983 al 1987 e rappresentante dell'ONU per i problemi del Terzo Mondo. 

\craxiàno, sm. Socialista seguace dell'onorevole Bettino Craxi. 

\cràzia, sf. Moneta di rame del valore di 7 centesimi del granducato di Toscana. È rimasta in uso fino al XIX sec. 
 @   dal tedesco kreuz croce. 

\CRC In informatica è la sigla di Cyclic Redundancy Check (controllo a ridondanza ciclica). È una tecnica per la rilevazione degli errori durante la trasmissione dei dati. 

\creànza, sf. Il complesso delle maniere di una persona ben educata. ~ garbo. <> maleducazione. 
 X   sf. pl. manners. 
 @   spagn. crianza, deriv. da criar allevare. 

\creàre, v. v. tr. 1 Produrre dal nulla. ~ realizzare. <> disfare. 2 Suscitare. ~ provocare. 3 Eleggere. ~ nominare. <> dimettere. 
v. intr. pron. Prendere consistenza, nascere. ~ formarsi. 
 X   v. tr. 1 to create. 2 (provocare) to cause, to produce. 
 @   lat. creare. 

\creatìna, sf. Nome dell'acido metil-guanidinacetico, composto chimico organico di importanza fondamentale nella trasformazione dell'energia chimica in energia cinetica nei Vertebrati. 

\creatinemìa, sf. Tasso della creatina nel sangue. Costituisce una delle componenti dell'azotemia. 

\creatinfosfochinàsi, sm. Enzima presente in concentrazioni particolarmente elevate nei muscoli striati e nella muscolatura liscia del miocardio, oltre che nel tessuto cerebrale. La sua concentrazione nel sangue aumenta sia in condizioni non patologiche (sforzi fisici) sia patologiche (infarto). 

\creatinìna, sf. Nome con cui si indica l'anidride interna della creatina; è una sostanza prodotta dal catabolismo muscolare. Viene trasportata dal sangue e dalle urine. 

\creatininùria, sf. Eliminazione di creatinina con le urine. Normalmente è di 1-2 gr al giorno. 

\Création du monde, La Balletto in un atto di B. Cendras, libretto di D. Milhaud (Parigi, 1923). 

\creatiùria, sf. Eliminazione per via urinaria di creatina. 

\creativaménte, avv. In modo creativo, innovativo. 

\creatività, sf. Capacità creativa, inventiva. ~ fantasia. 

\creatìvo, agg. e sm. agg. 1 Pertinente alla creazione. 2 Che può creare. ~ estroso. 
sm. Chi propone idee per una campagna pubblicitaria. ~ copywriter. 
 X   agg. e sm. creative. 

\creàto, agg. e sm. agg. Formato. 
sm. Insieme delle cose create da Dio. ~ cosmo. 
 X   sm. creation. 

\creatóre, agg. e sm. (f.-trìce) 1 Chi, che crea. ~ autore, inventore. 2 Che, chi inventa e produce qualche cosa di nuovo. ~ artefice. 
 X   agg. creative. sm. 1 creator. 2 (inventore) inventor. 
 @   lat. creator,-oris. 

\creatùra, sf. 1 Ogni essere creato. 2 Bambino. aveva due creature da mantenere. 3 Persona protetta da un personaggio influente. una creatura dell'amministratore delegato
 X   sf. creature. 
 @   lat. creatura

\Creatura di Prometeo, La Ballo in sei atti di S. Viganò, musiche di L. Van Beethoven (Vienna, 1801). 

\creaturàle, agg. Che è proprio di una creatura o delle creature nei confronti del creatore. 

\creazióne, sf. 1 Modo, atto del creare. ~ produzione. 2 Invenzione. ~ trovata. 3 Oggetto di invenzione. ~ manufatto. 4 Fondazione. ~ istituzione. <> soppressione. 
 X   sf. 1 creation. 2 (fondazione) foundation. 
 @   lat. creatio,-onis. 

\creazionìsmo, sm. Dottrina che spiega l'origine della vita in genere con l'intervento diretto di un Dio creatore. 

\Creàzzo Comune in provincia di Vicenza (9.953 ab., CAP 36051, TEL. 0444). 

\Crècchio Comune in provincia di Chieti (3.184 ab., CAP 66014, TEL. 0871). 

\Credàro Comune in provincia di Bergamo (2.038 ab., CAP 24060, TEL. 035). 

\credènte, agg. e sm. agg. Che ha una fede religiosa. ~ osservante. <> ateo. 
sm. Chi ha una fede religiosa. ~ praticante. <> miscredente. 
 X   sm. e sf. believer. 

\credènza, sf. 1 Fede. ~ credo. 2 Opinione, convinzione. ~ idea. 3 Fiducia. 4 Nel comune medievale, collegio di esperti che assisteva i consoli in pratiche delicate. 5 Mobile da cucina. ~ madia. 
 X   sf. 1 belief. 2 (mobile, armadio) sideboard. 
 @   lat. mediev. credentia, deriv. da credere. 

\credenziàle, agg. e sf. agg. Si dice di documenti che accreditano. lettere credenziali, documenti di riconoscimento che i diplomatici presentano ai paesi esteri, in rappresentanza del proprio paese. 
sf. 1 Al plurale, lettere credenziali. 2 Al plurale, ordine di pagamento effettuato a favore di qualcuno. 
 @   deriv. da credenza

\credenzière, sm. (f.-a) 1 Chi ha la cura della credenza. 2 Anticamente, persona addetta alla preparazione dei dolci in case signorili. 

\Credèra Rubbiàno Comune in provincia di Cremona (1.691 ab., CAP 26010, TEL. 0373). 

\crédere, sm. e v. sm. sing. Opinione. 
v. tr. 1 Ritenere vero ciò che è stato detto da altri. ~ giudicare, ritenere. 2 Stimare, giudicare. ~ reputare. non credevo di offenderlo con quelle parole. 3 Ritenere probabile. ~ supporre. 
v. intr. 1 Avere la certezza dell'esistenza di qualcuno o qualcosa. ~ essere sicuro, fidarsi. <> avere dei dubbi. 2 Avere fede nella divinità. credere nei dogmi della religione. 3 Contare, confidare. ~ sperare. <> diffidare. non credevo che saresti venuta. 
v. rifl. Pensare di essere. non mi credo di essere tanto pi stupido di altri
 X   v. tr. e intr. to believe. 
 @   lat. credere

\credìbile, agg. Che si può credere. ~ ammissibile, attendibile. <> incredibile. 
 X   agg. 1 credible. 2 (ammissibile) reliable. 

\credibilità, sf. L'essere creduto. ~ attendibilità. <> inaffidabilità. 

\CREDIOP Sigla di Consorzio di Credito per le Opere Pubbliche. 

\CREDIT Sigla di Credito Italiano. 

\credit card, loc. sost. f. invar. Carta di credito. 

\creditìzio, agg. Del credito. 

\crédito, sm. 1 Il credere, l'essere creduto. 2 Buona reputazione. ~ considerazione. <> disistima. 3 Diritto a una prestazione pecuniaria. ~ spettanza. <> debito. 4 Scambio nel quale una parte cede all'altra una certa somma di denaro o bene materiale, per un lasso di tempo determinato, dietro promessa di pagamento. 
 X   sm. 1 credit. 2 (reputazione) repute, esteem. 
 @   lat. creditum, p.p. neutro di credere affidare. 
Credito agevolato 
Facilitazione di credito concessa al fine di incentivare l'attività produttiva e valorizzare le risorse economiche. 

\creditóre, sm. (f.-trìce) Chi ha un diritto di credito. 
 X   sm. creditor. 
 @   lat. creditor,-oris. 

\crèdo, sm. invar. 1 Insieme delle dottrine fondamentali di una religione. ~ fede. 2 Simbolo apostolico che racchiude le verità dogmatiche delle chiese cristiane. 3 Complesso delle convinzioni di una persona. ~ ideale. il suo credo politico non poteva certamente essere messo in dubbio
 X   sm. invar. creed. 
 @   dalla prima parola del testo latino della professione di fede cattolica. 

\credo quia absurdum, loc. avv. Espressione latina che significa "credo proprio perché assurdo". Venne usata da Tertulliano in polemica con coloro che criticavano il cristianesimo in quanto irrazionale. 

\credulità, sf. L'essere credulo. ~ dabbenaggine. <> scetticismo. 

\crèdulo, agg. Che si lascia convincere con molta facilità. ~ ingenuo. <> incredulo. 

\credulóne, agg. e sm. (f.-a) Chi crede a tutto. ~ sempliciotto. <> accorto. 
 X   sm. dupe, sucker. 

\creek, sm. invar. Nome usato in America del Nord per indicare corsi d'acqua secondari di portata variabile. 

\crèma, sf. 1 Parte grassa del latte affiorante alla superficie. ~ panna. 2 Gli elementi scelti di un gruppo. ~ élite. cercava di frequentare la crema della societ . 3 Vivanda dolce a base di zucchero, tuorli d'uova, latte, farina. ~ budino. crema al cacao. 4 Cosmetico per la cura della pelle. ~ pomata. crema protettiva per l'abbronzatura. 5 Si dice di cibi fluidi o bevande dense. 6 Materia untuosa per lucidare scarpe. ~ lucido. 7 Colore giallo chiaro. 
 X   sf. 1 cream. 2 (con uova, latte e zucchero) custard. 
 @   franc. cr me, dal lat. crama incrociato con chrisma unguento. 

\Crèma Comune in provincia di Cremona (33.200 ab., CAP 26013, TEL. 0373) sul fiume Serio. Importante mercato agricolo (cereali, formaggi, bestiame), industrie meccaniche, chimiche, metallurgiche, alimentari, tessili e degli strumenti musicali (organi e campane). Comune libero combatté con Milano contro il Barbarossa che la rase al suolo (1159). Fu sotto il dominio di Milano e Venezia e nel 1815 fu annessa dall'Austria nel Lombardo Veneto. Tra i monumenti il duomo e numerosi edifici rinascimentali, fra i quali il palazzo del Comune (1525). 

\cremaglièra, sf. Ingranaggio con dentatura rettilinea che ingrana con una ruota dentata. ferrovia a cremagliera
 @   franc. cremaill re

\cremàre, v. tr. Bruciare un cadavere. ~ incenerire. 
 X   v. tr. to cremate. 

\cremastère, sm. Muscolo striato contenuto negli involucri del testicolo. 

\crematogaster, sf. invar. Genere di Insetti Imenotteri Aculeati della famiglia dei Formicidi tipici delle regioni calde e temperate e caratterizzati da testa e livrea rosse. 

\crematóio, sm. Parte del crematorio dove il corpo viene bruciato. 

\crematòrio, agg. e sm. agg. Che serve a cremare. 
sm. Edificio annesso al cimitero in cui si cremano i corpi. 

\cremazióne, sf. Procedimento per cui un cadavere viene ridotto in cenere. 
 X   sf. cremation. 
 @   lat. tardo crematio,-onis. 

\crème, sf. 1 Si usa in luogo di crema. 2 Alta società, gente di riguardo. 

\crème caramel, loc. sost. m. e f. invar. Dolce a base di uova e latte, cotto in uno stampo sul cui sfondo si fa caramellare lo zucchero. 

\Cremèlla Comune in provincia di Lecco (1.352 ab., CAP 22060, TEL. 039). 

\Cremenàga Comune in provincia di Varese (800 ab., CAP 21030, TEL. 0332). 

\Cremèno Comune in provincia di Lecco (879 ab., CAP 22040, TEL. 0341). 

\cremerìa, sf. Latteria in cui si vendono anche gelati, dolci e simili. 

\Crèmia Comune in provincia di Como (777 ab., CAP 22010, TEL. 0344). 

\crèmisi, agg. e sm. agg. Di colore rosso molto acceso. 
sm. Il color cremisi. 

\cremisìno, agg. e sm. agg. Di color cremisi. 
sm. Stoffa di color cremisi. 

\Cremlìno Fortezza al centro della città di Mosca, inglobata in una cerchia muraria di 2 km con venti torri. Venne edificata da architetti italiani per volontà di Ivan III il Grande, come residenza degli zar; dal 1918 è sede del governo. 

\cremlìno, sm. Cinta di mura e quartiere centrale di una città russa. 
 @   dal russo kreml' cittadella. 

\cremlinòlogo, sm. (pl. m.-gi) Esperto della politica della Russia. 

\cremolàto, sm. Gelato molle che si serve in coppa o in bicchiere. 

\Cremolìno Comune in provincia di Alessandria (828 ab., CAP 15010, TEL. 0143). 

\Cremóna Città della Lombardia (75.000 ab., CAP 26100, TEL. 0372), capoluogo della provincia omonima. Si trova sulla sponda sinistra del fiume Po. È un ricco mercato agricolo (cereali e foraggi) e del bestiame, con industrie alimentali (produzione di salumi, mostarda, torroni e caseifici), tessili, meccaniche e della lavorazione del legno. Tradizionale è la fabbricazione di strumenti musicali (fu patria di Stradivari). Tra i monumenti da visitare, il duomo gotico lombardo, il palazzo del Comune, la Loggia dei militi e la chiesa di San Sigismondo. Venne conquistata dai romani nel 222 a. C. divenendo municipio nel 90; i longobardi la occuparono nei primi anni del VII sec. Fu libero mercato nell'XI sec., prima di entrare nel 1334 nel ducato di Milano. Subì anche la dominazione di veneziani, spagnoli e austriaci. 
Provincia di Cremona 
(328.000 ab., 1.771 km2) La provincia di Cremona si estende nella bassa pianura lombarda, tra i fiumi Adda, Oglio e Po. La fonte di ricchezza economica consiste nell'agricoltura (riso, frumento, foraggi). Le industrie sono collegate all'agricoltura e l'allevamento (riserie, caseifici, zuccherifici) oppure agiscono nel settore chimico, tessile e della lavorazione delle porcellane. 

\Cremóna, Luìgi (Pavia 1830-Roma 1903) Matematico e politico. Sudiò i rapporti tra geometria pura e geometria analitica. Collaborò alla redazione dei programmi Coppino (1867), introducendo nei licei italiani lo studio della versione originale degli Elementi di Euclide, suscitando numerose critiche tecniche e culturali [  +  ]. Nel 1898, per circa un mese, fu anche ministro della Pubblica Istruzione. 

\Cremóna, Tranquìllo (Pavia 1837-Milano 1878) Pittore, fratello di Luigi. Esordì con soggetti storici e aderendo alla Scapigliatura; contestò le regole accademiche sul colore, che assume nelle sue opere solo importanza per la luminosità e l'interpretazione simbolica, piuttosto che per le tonalità. Tra le sue opere si ricordano I due cugini (1867) e L'edera (1878), conservate rispettivamente nelle gallerie di arte moderna di Roma e Torino. 

\cremonése, agg., sm. e sf. agg. Di Cremona. 
sm. e sf. Abitante o nativo di Cremona. 
sf. Chiusura di battenti formata da aste verticali i cui estremi entrano in fori degli infissi. 

\cremóre, sm. La parte più densa di una sostanza. 

\cremortàrtaro, sm. Deposito di bitartrato di potassio che si può formare nelle botti di vino. Una delle cause della formazione del cremortartaro è la refrigerazione del vino. 

\Cremosàno Comune in provincia di Cremona (1.060 ab., CAP 26010, TEL. 0373). 

\cremóso, agg. Che contiene molta crema. 
 X   agg. creamy. 

\crèn, sm. invar. 1 Barbaforte. 2 Salsa piccante. 

\crenàto, agg. Che presenta crenature. 

\crenatùra, sf. Dentello arrotondato ai margini delle foglie. 

\crènno vedi "cren" 

\creno- Primo elemento di parole composte, viene usato per indicare sorgenti termali o di acque minerali. 

\crenoterapìa, sf. Cura medica praticata mediante l'ingerimento di acque minerali o l'applicazione esterna di fanghi, vapori e simili. 

\Crenotrichacee Famiglia che comprende tre generi di Ferrobatteri. 

\Creodónti Sottordine di Mammiferi carnivori fossili diffusi nel Terziario inferiore. 

\creolìna, sf. Liquido saponoso derivato dal catrame di carbon fossile, usato in soluzione acquosa come disinfettante. 

\crèolo, agg. e sm. Individuo nato in America latina, da genitori spagnoli o francesi; termine usato per differenziarlo dagli emigrati nati in Europa. Il concetto venne poi esteso a tutti i bianchi nati in America. 
Lingue creole 
Lingue nate dall'uso di una lingua colta europea da parte di una comunità in luoghi coloniali, in particolare quelle parlate dagli schiavi africani deportati in America. Esempi di tali lingue si possono riscontrare nelle Antille Olandesi, ad Haiti, Curaçao e Capo Verde. 

\Creónte Re di Tebe. Cognato di Laio e fratello di Giocasta, citato nel mito degli Eraclidi e dei Labdacidi. Fu il responsabile della condanna a morte di Antigone, murata viva per aver trasgredito il suo divieto di dare sepoltura a Polinice. Dapprima Eschilo (Sette contro Tebe) quindi in particolar modo Sofocle (Edipo re, Edipo a Colono e Antigone) ne hanno fatto un personaggio dai tratti aggressivi e violenti. 

\crèpa, sf. 1 Apertura lunga e stretta prodottasi in un terreno o in una roccia per lesioni o altro. ~ fenditura. 2 Grave dissapore tra persone amiche. ~ screzio. 
 X   sf. 1 crack. 2 (fenditura) fissure. 
 @   deriv. da crepare. 

\crepàccio, sm. Profonda fenditura nel terreno o nei ghiacciai. ~ spaccatura. 
 X   sm. 1 (ghiacciaio) crevasse. 2 (terreno) fissure, large crack. 

\crepacuòre, sm. Dolore, angoscia struggente. ~ struggimento. 
 X   sm. broken heart. 

\crepapèlle, avv. Tanto da sentirsi quasi scoppiare. 

\crepàre, v. v. intr. 1 Spaccarsi, fendersi. ~ incrinarsi. la cupola del duomo si era crepata, in seguito al sisma. 2 Scoppiare. : :repare dalla fatica. 3 Schiattare. ~ morire. crepi l'avarizia, detto quando si fanno spese che eccedono la norma 
intr. pron. Spaccarsi. ~ screpolarsi. 
 X   v. intr. 1 (morire) to snuff it, to die. 2 (scoppiare) to burst. v. intr. pron. to crack. 
 @   lat. crepare

\crepatùra, sf. Atto, effetto del crepare. 

\crêpe, sf. invar. 1 Specie di sottile frittata dolce o salata. 2 Crespo. 

\crepèlla, sf. Tessuto di lana o altro con leggera increspatura. 

\crèpida, sf. Calzatura nazionale della Grecia antica usata in seguito anche a Roma. Era una specie di sandalo dalla suola alta allacciato alla caviglia tramite corregge. 

\crepitàre, v. intr. 1 Scoppiettare. il fuoco crepitava dolcemente nel camino. 2 Frusciare. ~ stormire. 3 Picchiettare. ~ tamburellare. 
 X   v. intr. 1 to crack, to crackle. 2 (scoppiettare) to pop. 3 (tamburellare di pioggia) to patter. 
 @   lat. crepitare, da crepare scricchiolare, strepitare. 

\crepitazióne, sf. Rumore prodotto dalle ossa fratturate. 

\crepitìo, sm. Il crepitare frequente e continuo. 

\crèpito, sm. 1 Il crepitare. 2 Piccolo scoppio. ~ scoppiettio. 

\crepuscolàre, agg. e sm. agg. 1 Del crepuscolo. 2 Incerto, vago. ~ indistinto. <> lampante. 3 Della corrente poetica chiamata crepuscolarismo. 
sm. Poeta appartenente alla corrente poetica chiamata crepuscolarismo. 

\crepuscolarìsmo, sm. Termine creato da G. A. Borghese, per indicare l'opera di un gruppo di giovani poeti attivi all'inizio del secolo (Gozzano, Moretti, Martini, Palazzeschi). Fattore tipico dei poeti crepuscolari è l'attenzione all'introspezione e alle piccole cose quotidiane, espressa con toni malinconici e a volte ironici. Il crepuscolarismo fu fautore della rottura della metrica tradizionale attraverso uno stile discorsivo. 

\crepùscolo, sm. 1 Luce diffusa dalle particelle degli alti strati dell'atmosfera, prima del sorgere e dopo il tramonto del Sole, dovuta alla rifrazione e alla diffusione dei raggi solari. 2 Tramonto. 3 Declino. ~ decadenza. <> nascita. 
 X   sm. dusk, twilight. 
 @   lat. crepusculum. 
Crepuscolo astronomico 
Periodo durante il quale si percepisce la luce solare, che termina quando il Sole è a 18° sotto l'orizzonte; la sua durata aumenta a seconda della latitudine e varia da un minimo durante l'equinozio a un massimo estivo. 
Crepuscolo civile 
Crepuscolo che inizia o finisce quando il Sole è a 6° sotto l'orizzonte. 
Crepuscolo nautico 
Si ha quando il Sole è tra i 6° e 12° sotto l'orizzonte. 

\Crepuscolo degli dei, Il Terza giornata in un prologo e tre atti che fa parte della tetralogia L'anello del Nibelungo di R. Wagner, libretto proprio (Bayreuth, 1876). 
Siegfried dona a Brunilde l'anello, ignaro della maledizione. Mediante un filtro magico preparato dal figlio di Alberich, l'eroe perde la memoria del passato e, non riconoscendo l'amata, le strappa l'anello donandolo a un'altra donna. Brunilde, sentendosi tradita, rivela che l'eroe può essere ucciso solo colpendolo nella schiena. Così viene ucciso da Hagen, il figlio del Nibelungo. L'anello, dopo alcuni passaggi, viene preso dalla valchiria e restituito alle Ondine. Inutili sono gli sforzi di Hagen che muore mentre Brunilde si lascia avvolgere dalle fiamme insieme al corpo di Siegfried, le stesse fiamme che raggiungono la sede degli dei. 

\crescèndo, sm. invar. 1 In una composizione musicale, passaggio dal piano al forte. 2 Progressivo aumento di intensità. 

\crescènte, agg. e sm. agg. Che cresce. <> decrescente. • funzione crescente    +  
sm. 1 Falce di Luna. 2 Simbolo che rappresenta una mezzaluna. 
 X   agg. growing, (funzione) increasing function, (luna) waxing moon.  sm. crescent.

\Crescentìno Comune in provincia di Vercelli (7.150 ab., CAP 13044, TEL. 0161). 

\crescènza, sf. 1 Crescita. 2 Sorta di formaggio grasso e molle. 

\crèscere, v. v. tr. 1 Accrescere. ~ aumentare. <> diminuire. 2 Allevare. ~ educare. stato cresciuto in base a buoni principi. 
v. intr. 1 Svilupparsi come organismo naturale. ~ formarsi. <> regredire. 2 Aumentare di massa. ~ ingrossarsi. <> ridursi. il fiume cresceva ormai a vista d'occhio. 3 Salire di grado, fare progressi. ~ migliorare. <> peggiorare. la scuola deve aiutare a crescere i giovani. 4 Essere in più, sovrabbondare. 5 Allungarsi. ~ alzarsi. <> accorciarsi. le unghie crescevano a ritmi superiori al normale
 X   v. tr. to raise, to bring up. v. intr. 1 to grow up. 2 (ingrossare) to rise, to increase. 
 @   lat. crescere

\Crescìni, Vincènzo (Padova 1857-1932) Filologo e critico letterario. Docente a Padova, fu autore del Manuale per l'avviamento agli studi provenzali (1892). 

\crescióne, sm. Nome comune di alcune Crodifere, quali il crescione d'acqua, il crescione di terra e il crescione inglese. 
 @   dal francese cresson

\crèscita, sf. Atto, effetto del crescere. ~ sviluppo. <> calo. 
Crescita proporzionale, lineare / polinomiale / esponenziale  (proportional / linear / polynomial / exponential growth)
La funzione ad 1 input F ha una crescita proporzionale / lineare / polinomiale / esponenziale se ad x associa un termine del tipo h·x / h·x+k / P(x) / ax (con h>0, a>1, P funzione polinomiale).
 X   sf. 1 growth. 2 (ingrossamento) rise, increase. 

\cresciùta, sf. Crescita, soprattutto di una pianta. 

\Cresìla (not. 450-ca. 420 a. C.) Scultore greco. Tra le opere Amazzone ferita (Roma, Musei Capitolini, copia) e Pericle (440-430, Londra, British Museum, copia romana). 

\crésima, sf. Nella chiesa cristiana cattolica e nelle chiese orientali, sacramento della confermazione, tramite cui i fedeli vengono consacrati al culto di Cristo e sono confermati nell'appartenenza alla Chiesa. Con il rito dell'unzione della fronte con il santo crisma, i fedeli ricevono lo Spirito Santo e la conferma della grazia ottenuta con il battesimo. La cresima è ordinata dal vescovo nella chiesa cattolica e dal sacerdote in quella orientale. 
 X   sf. confirmation. 
 @   lat. chrisma, dal greco chr sma unzione. 

\cresimàndo, agg. e sm. Che, chi sta per ricevere la cresima. 

\cresimàre, v. v. tr. Amministrare il sacramento della cresima. 
v. rifl. Ricevere il sacramento della cresima. 

\crèso, sm. Persona enormemente ricca. 

\Crèso In greco Kris s. Figlio di Aliatte, re di Lidia, ultimo sovrano dei Mermnadi, dal 560 al 546 ca. a. C., anno in cui venne sconfitto da Ciro che invano aveva cercato di ostacolarlo con l'appaggio di Egitto e di Sparta. Grazie alla sua politica filoellenica, stabilì ottimi rapporti tra lidi e greci. Famoso per la sua straordinaria ricchezza, per estensione creso indica una persona ricchissima. 

\créspa, sf. 1 Piega fatta nella stoffa a scopo ornamentale. 2 Onda dei capelli. 3 Piccola onda formata dal vento. ~ increspatura. 4 Grinza della pelle. ~ ruga. 

\Crespadòro Comune in provincia di Vicenza (1.243 ab., CAP 36070, TEL. 0444). 

\Crespàno dél Gràppa Comune in provincia di Treviso (3.902 ab., CAP 31017, TEL. 0423). 

\crespàre, v. tr. Rendere crespo. 
 @   lat. crispare. 

\crespàto, agg. Pieno di crespe. 

\crespatùra, sf. L'increspare un tessuto. 

\crespélla, sf. Specie di sottile frittata, dolce o salata. 
 @   deriv. da crespo. 

\Crespellàno Comune in provincia di Bologna (7.149 ab., CAP 40056, TEL. 051). 

\Créspi, Danièle (Busto Arsizio, Varese, 1598/1600-Milano 1630) Allievo del Cerano, pittore esponente della scuola caravaggesca. Tra le opere Storie dei benedettini (1629, Milano, Certosa di Garegnano). 

\Créspi, Giovànni Battìsta (Cerano, Novara, 1575-Milano 1632) detto Cerano. Pittore, scultore e architetto. Interprete convinto della controriforma lombarda al tempo del vescovo Federico Borromeo. Tra le sue opere pittoriche si citano Paliotto di San Carlo, Fatti della vita del beato Carlo, Miracoli di San Carlo (tutti nel duomo di Milano), il Battesimo di Cristo (1601, Francoforte, Städelsches Kunstinstitut), la Deposizione (1610, Novara, Museo Civico), la Messa di San Gregorio (1617, Varese, San Vittore), il Battesimo di Sant'Agostino (1618, Milano, San Marco), la Crocifissione (1628, Venegono, seminario arcivescovile), la Vittoria sugli Albigesi (1632, Cremona, Museo Civico). Tra le sue opere architettoniche, si cita la facciata di San Paolo Converso a Milano (1611-1613) 

\Créspi, Giusèppe Marìa (Bologna 1665-1747) Detto "Lo Spagnolo", pittore. Educato allo studio dei Carracci e dei pittori veneti, fu artista originale, innovativo e antitradizionale che si rivolse a soggetti concreti con un atteggiamento bonario di partecipazione. Tra le opere, si ricordano le Tentazioni di Sant'Antonio (1690, San Nicolò degli Albari), La fiera di Poggio a Caiano (1709, Firenze, Galleria degli Uffizi), Un casolare (Bologna, Pinacoteca Nazionale), l'Autoritratto (Milano, Pinacoteca di Brera), La pulce (1710 ca., Firenze, Galleria degli Uffizi) e gli Affreschi di palazzo Pepoli (1691) a Bologna. 

\Crespiàtica Comune in provincia di Lodi (1.447 ab., CAP 20070, TEL. 0371). 

\Crespìna Comune in provincia di Pisa (3.241 ab., CAP 56042, TEL. 050). 

\crespìno, sm. Nome comune del Barberis vulgaris, pianta arbustacea dai fiori gialli molto usata per formare siepi, i cui frutti, piccoli e rossi, vengono utilizzare per preparare confetture. La corteccia e la radice del crespino vengono usate come febbrifughi. 

\Crespìno Comune in provincia di Rovigo (2.375 ab., CAP 45030, TEL. 0425). 

\crespo, agg. e sm. agg. 1 Di capello, pelo, fittamente ondulato. ~ boccoluto. <> diritto. 2 Non liscio. 3 Rugoso. ~ grinzoso. <> liscio. 
sm. Tessuto increspato. 
 X   agg. 1 (capelli) frizzy, curly. 2 (tessuto) puckered. 
 @   lat. crispus. 

\crespùto, agg. Detto di capelli e barba, arricciato. ~ crespo. 

\Crèssa Comune in provincia di Novara (1.448 ab., CAP 28012, TEL. 0322). 

\crèsta, sf. 1 Escrescenza carnosa sul capo di uccelli, polli e simili. alzare la cresta, mostrarsi superbi. 2 Testa, capo. la cresta metallica dell'obelisco risplendeva di luce. 3 Antica cuffia femminile con nastri. 4 Rilievo sul casco medievale. cresta dell'elmo, l'ornamento di piume. 5 Linea di congiungimento di due versanti montuosi opposti che si uniscono a tetto. 6 Sommità, cima. ~ vertice. 
 X   sf. 1 crest. 2 (uccello) comb, crest. 
 @   lat. crista
Cresta di gallo 
Nome volgare della Celosia crestata, una pianta ornamentale dalla caratteristica infiorescenza. 

\crestàia, sf. Chi fa cappellini femminili. 

\crestàto, agg. Che ha la cresta. 

\crestìna, sf. Cuffietta o acconciatura bianca che completa l'uniforme delle cameriere. 

\crestomazìa, sf. Antologia. 

\Crèta Isola greca del Mediterraneo (8.258 km2, 500.000 ab.), a sud-est del Peloponneso. È abitata da greci e da una minoranza turca; è divisa in quattro nomi: Candia, Lasìti, Rétimo e La Canea. L'economia si basa sull'agricoltura (olio, vino, patate, carrube) e sull'allevamento ovino, anche se la fonte principale di ricchezza consiste nel turismo. Iraklion o Iraklio è il nome odierno di Candia, capoluogo dell'isola già ai tempi della dominazione veneziana, situata circa a metà della costa settentrionale. La città moderna ha superato la cinta delle mura veneziane, che tuttavia ne costituiscono ancora la nota dominante. Anche gli altri elementi di maggior interesse d'Iraklion risalgono al periodo veneziano, come l'elegante fontana Morosini, la fontana Bembo, la basilica di San Marco, la loggia Veneziana e la fortezza prospiciente il mare. La parte moderna della città, invece, è costituita da edifici piuttosto anonimi, costruiti in modo caotico al di qua e al di là delle mura. Iraklion ospita tuttavia un museo archeologico di straordinario interesse. Cnosso è un sito archeologico del massimo interesse, a 5 km a sud-est di Iraklion, dove in epoca minoica sorgeva la capitale dell'isola. I primi scavi sono stati effettuati dall'inglese A. Evans nel 1900 e affiancati da una parziale ricostruzione di alcuni elementi del palazzo. Nonostante abbia suscitato critiche e perplessità sulla fedeltà storica dei risultati, tale ricostruzione permette ai visitatori di farsi un'idea di come doveva apparire originariamente il palazzo. In realtà, il palazzo riportato alla luce da Evans è il risultato della ricostruzione e dell'ampliamento effettuato in un lungo arco di tempo, dal 1900 a. C. al 1400 a. C., su palazzi precedenti, distrutti da terremoti e incendi. La complessità dell'impianto su più piani, la finezza delle decorazioni e le soluzioni tecniche adottate, sia nelle parti residenziali sia nelle parti di servizio, testimoniano l'alto grado di civiltà raggiunto in epoca minoica. Il palazzo di Cnosso viene identificato con il labirinto del Minotauro, una delle storie più terribili della mitologia greca. La storia di Creta è legata a quella della civiltà minoica che fiorì dal 2500 al 1000 a. C. che qui ha lasciato testimonianze dell'altissimo livello di sviluppo raggiunto. Lo sviluppo della civiltà minoica viene suddiviso nei quattro periodi: prepalaziale, protopalaziale, neopalaziale (cui risalgono Cnosso, Festo e Malia) e postpalaziale. Si presume che la fine della civiltà minoica sia stata dovuta a terremoti che accompagnarono l'eruzione di Santorini. In seguito Creta fu conquistata dagli achei, quindi dai dori e subì le vicende della storia greca. Fu occupata dai romani tra il 69 e il 67 a. C. e successivamente dagli arabi, quindi dai veneziani e dai turchi (1669), che la sottoposero a una crudele dominazione cui i cretesi si ribellarono più volte, finché nel 1913 Creta divenne parte della Grecia. 

\créta, sf. 1 Terra argilloso-calcarea facilmente plasmabile. ~ caolino, argilla. 2 Qualsiasi oggetto di creta. ~ coccio, terraglia. 
 X   sf. clay, chalk. 
 @   lat. creta. 

\cretàceo, agg. e sm. agg. 1 Che ha la natura, l'aspetto della creta. 2 Che si riferisce al Cretaceo. 
sm. Terzo e ultimo periodo del Mesozoico, durato da 130 a 65 milioni di anni fa. 
Il Cretaceo fu caratterizzato da profonde mutazioni marine, dalla nascita dell'oceano Atlantico e il conseguente distaccamento delle Americhe dall'Europa e dall'Africa. A livello marino, si verificarono estinzioni di specie (Ammoniti), la comparsa di bivalvi sessili, di foraminiferi e delle tartarughe; a livello di flora si verificò lo sviluppo delle Angiosperme dicotiledoni, mentre la fauna continentale fu dominata da dinosauri e da Rettili volanti; tra gli Anfibi comparvero gli Urodeli, mentre Mammiferi e Uccelli non erano ancora molto affermati. Il nome deriva dal calcare bianco simile a creta di depositi foraminiferi. 

\Créteil Città (83.000 ab.) della Francia, capoluogo del dipartimento del Val-de-Marne. 

\cretése, agg., sm. e sf. agg. Di Creta. 
sm. e sf. Abitante o nativo dell'isola di Creta. 

\cretese-micenèo, agg. e sm. Della civiltà preellenica che fiorì a Creta, in Grecia, nel II millennio a. C. e successivamente a Micene nel Peloponneso. 

\crètico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Nella metrica latina e greca, piede formato da due lunghe fra le quali si inserisce una breve. 

\cretinàta, sf. 1 Azione e frase da cretino. ~ stupidaggine. 2 Bazzecola, inezia. ~ quisquilia. 

\cretinerìa, sf. 1 L'essere cretino. ~ scemenza. <> perspicacia. 2 Discorso o gesto da cretino. 

\cretinétti, sm. invar. Persona ridicola e sempliciotta. ~ sciocco. 

\Cretinétti Nomignolo italiano dell'attore comico francese André Deed. 

\cretinìsmo, sm. 1 Alterazione dello sviluppo intellettuale e corporeo, dovuto a malattie acquisite o congenite a livello della tiroide. 2 Balordaggine. 
 @   deriv. da cretino. 

\cretìno, agg. e sm. 1 Affetto da cretinismo. ~ deficiente, idiota. 2 Che o chi manifesta stupidità. ~ imbecille. <> sveglio. 
 X   agg. idiotic, stupid. sm. fool, idiot. 
 @   franc. cr tin. 

\cretinòide, agg. Di persona con una deficienza mentale e fisica simile al cretinismo, ma con aspetti meno accentuati. 

\cretonne, sf. invar. Stoffa di cotone, apprettata sul rovescio, stampata a colori vivaci e disegni. 

\cretóso, agg. Detto di terreno ricco di creta. 

\crétto, sm. Crepa, fenditura. 

\crétula, sf. Impronta di un sigillo in argilla. 
 @   dal lat. creta

\Creus, Cabo de Promontorio della Spagna, sulla costa mediterranea nella Catalogna. 

\Creùsa Personaggio omerico, moglie di Enea. Quest'ultimo la smarrì nella notte dell'incendio di Troia, ed ella venne assunta tra gli dei. 

\Creuse Dipartimento (132.000 ab.) della Francia, capoluogo Guéret. 
Creuse 
Fiume (255 km) della Francia. Nasce dal Plateau de Millevaches e confluisce nella Vienne.

\Creutzfeldt-Jakob, malattìa di Malattia del sistema nervoso centrale provocata da un prione (piccolissima particella proteica infettante) che rimane latente a lungo (anche vent'anni) prima di manifestarsi con demenza progressiva, perdita del controllo muscolare e movimenti patologici involontari. Una sua variante colpisce anche i bovini ("morbo della mucca pazza"), dalla cui carne può trasmettersi all'uomo. 

\crêuza, sf. vocabolo genovese (che ha origine dal francese creux, incavo) usato per indicare le vie in salita e discesa, con la pavimentazione composta da mattoni al centro (ad uso dei viandanti) e da ciottoli ai lati (un tempo ad uso degli animali da soma), che collegano il centro storico di una città con la sua parte alta; le crêuze hanno un assetto convesso per consentire il drenaggio laterale dell'aqua piovana. Sono diventate universalmente note grazie alla canzone Crêuza de mä (che apre l'omonimo album) di  →  Fabrizio De André.

\Crevacuòre Comune in provincia di Biella (1.935 ab., CAP 13015, TEL. 015). 

\Crevalcòre Comune in provincia di Bologna (11.511 ab., CAP 40014, TEL. 051). Centro agricolo (coltivazione di barbabietole, foraggi e cereali), dell'allevamento e industriale (caseifici, prodotti tessili e del legno). Gli abitanti sono detti Crevalcoresi

\Crévari Frazione genovese, sulle alture di Voltri, vicino al confine col comune di Arenzano. È famosa a tutti i genovesi e ai turisti per le sue "focaccette".   +  

\Crevoladòssola Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (4.606 ab., CAP 28035, TEL. 0324). 

\CRI Sigla di Croce Rossa Italiana. 

\cri, o cri cri, inter. Riproduce il verso del grillo. 

\crìa, sf. L'ultimo nato di una covata. 

\crìbbio, inter. Esclamazione di rabbia o di meraviglia. ~ accidenti. 

\cribràre, v. tr. 1 Passare al crivello. 2 Esaminare con cura. 

\crìbro, sm. 1 Crivello. ~ vaglio. 2 Esame critico. 

\cribróso, agg. 1 Detto di formazione animale o vegetale attraversata da canalicoli. 2 Bucherellato. 

\cribrovascolàre, agg. Librolegnoso. 

\cric, inter. e sm. inter. Riproduce il suono dello scricchiolio del ghiaccio, del vetro rotto e simili. 
sm. invar. 1 Voce omonima che imita il rumore del vetro che si rompe. 2 martinetto
 X   sm. invar. (mecc.) jack. 

\crìcca, sf. 1 Gruppo di persone che si favoriscono a vicenda, a danno degli altri. ~ ghenga. 2 Fessura, crepa. 
 X   sf. clique. 
 @   franc. clique, deriv. da cliquer chiacchierare. 

\criccàre, v. intr. Fendersi, detto di laminati o di getti metallici. 

\cricchiàre, v. intr. Fare cri, scricchiolare. 

\crìcchio, sm. Scricchiolio, suono secco provocato da legno che si rompe. 

\crìcco   →  cric

\cricèto, sm. Mammifero (Cricetus cricetus) della famiglia dei Cricetidi e dell'ordine dei Roditori. Chiamato anche hamster, il criceto vive principalmente in Europa centrale e orientale. Ha corpo tozzo, pelo morbido di colore vario ed è lungo 30 cm circa. Di colore rosso-giallastro, ha le parti inferiori nere, coda e arti corti e zampe dotate di forti unghie. Vegetariano, può anche nutrirsi di insetti, lucertole e topi. In estate scava nei campi tane con varie gallerie che portano a camere laterali, a volte aperte verso l'esterno, utilizzate per allevare i piccoli e dove raccoglie riserve di cibo (noci, castagne, semi vari per l'inverno). Per trasportare il cibo nella tana utilizza come serbatoio le proprie guance. In autunno si ritira nella tana scavata in estate chiudendo tutte le vie di accesso. Il criceto, a volte dannoso per le colture agricole, si riproduce molto velocemente. 
 X   sm. hamster. 

\Crick, Francis (Northampton 1916-San Diego 2004) Chimico e biologo inglese. Chiarì la struttura a doppia elica del DNA in collaborazione con J. Watson. Con quest'ultimo e con Wilkins, nel 1962 fu insignito del premio Nobel. 

\cricket, sm. invar. Sport a squadre, diffusissimo in Gran Bretagna, giocato ancora con modalità analoghe a quelle del XVIII sec. Viene praticato in un campo con delle piccole porte (a 20 m di distanza) al centro, consistenti in tre piccoli pioli che sorreggono una tavoletta orizzontale. Le squadre sono formate da undici giocatori che devono centrare la tavoletta, per farla cadere, colpendo con una mazza di legno la palla di stoffa lanciata da un avversario. 

\crico- Elemento che in anatomia indica la cartilagine cricoidea. 
 @   dal greco kr cos agnello. 

\cricòide, sf. Termine anatomico che designa una cartilagine a forma di anello che si trova al di sopra della trachea. 

\cricotiroidèo, agg. Di un muscolo pari della laringe che serve per tendere le corde vocali. 

\Crimèa Penisola dell'Ucraina (2.456.000 ab.) tra il mar Nero e il mar d'Azov, collegata alla terraferma con l'istmo di Perekop. Territorialmente molto arida, piana e stepposa, si eleva a sud-est con la catena dei monti omonimi. L'economia si basa sull'agricoltura (vite, tabacco, cereali), sull'allevamento e sullo sfruttamento dei giacimenti di petrolio, ferro, gas naturale. Presenti anche industrie metalliche e chimiche. Il clima è mite e consente il turismo balneare. Oltre alla capitale Simferopol, altre città sono Jalta e Sebastopoli. 
Guerra di Crimea 
Guerra combattuta dal 1853 al 1856 tra la Russia e l'impero ottomano. La Russia, erigendosi a difesa dell'ortodossia cattolica, mirava a espandersi a spese della Turchia. Ma l'Inghilterra si oppose al piano di spartizione territoriale voluto dallo zar Nicola I, il quale dal canto suo poteva fare affidamento sull'appoggio dell'Austria. Francesi e inglesi si allearono contro questo progetto e una loro flotta si posizionò al largo dei Dardanelli. La Turchia dichiarò guerra il 23 ottobre 1853 dopo aver intimato invano l'abbandono dei principati danubiani occupati dai russi. Francesi e inglesi entrarono in guerra nel marzo dell'anno dopo, seguiti dalle milizie piemontesi di quindicimila uomini guidati da Lamarmora. Le sconfitte sulla Cernaia e la caduta di Sebastopoli convinsero il nuovo zar Alessandro II (succeduto a Nicola I nel marzo 1855) a firmare la pace, al congresso di Parigi (25 febbraio 1856), anche a condizioni svantaggiose: alla Russia fu intimato di restituire i territori occupati alla Turchia; Moldavia, Valacchia e Serbia cessarono di essere sotto protettorato russo e la navigazione sul Danubio fu assicurata da un controllo internazionale. Per quanto riguarda la questione religiosa, ai cattolici dell'impero ottomano fu garantita la libertà di culto. 

\crimen, sm. (pl. crimina) Nel diritto romano era il delitto contro l'ordine pubblico e veniva punito con pene pubbliche. Si contrapponeva al delitto privato o maleficium. 
 @   è il lat. crimen delitto. 

\criminàle, agg., sm. e sf. agg. 1 Che concerne il crimine. ~ banditesco. si era reso complice di un'azione criminale. 2 Criminoso. ~ delittuoso. atti criminali. 3 Malvagio. ~ scellerato. <> onesto. 
sm. e sf. Chi è colpevole di crimini o ha la tendenza a commetterne. ~ malvivente. <> onestuomo. criminale di guerra
 X   agg., sm. e sf. criminal. 
 @   lat. criminalis, deriv. da crimen,-inis delitto. 

\criminalìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Penalista. 

\criminalità, sf. 1 Condizione di criminale. 2 Complesso di attività criminali. ~ malavita. 
 X   sf. crime. 

\criminalizzàre, v. tr. Considerare criminale ciò che giuridicamente non lo è. 

\criminalizzazióne, sf. Il colpevolizzare. 

\Criminalpol Sigla di Polizia Criminale. 

\crìmine, sm. Delitto efferato. ~ scelleratezza. 
 X   sm. crime. 
 @   lat. crimen,-inis delitto. 

\criminologìa, sf. (pl.-gìe) Scienza che studia i crimini e i criminali. 

\criminòlogo, sm. (pl.-gi) Studioso di criminologia. 

\criminosaménte, avv. In modo criminoso. 

\criminosità, sf. L'essere criminoso. 

\criminóso, agg. Che ha i caratteri di delitto. ~ delinquenziale. 

\crinàle, agg. e sm. agg. Di capelli. 
sm. In una catena di monti, il profilo delle vette che fa da linea di separazione tra un versante e l'altro. ~ spartiacque. 

\crìne, sm. 1 Pelo della criniera e della coda degli animali. 2 Materia formata da crine di animali. 3 Chioma, capigliatura. ~ capelli. 
 X   sm. horsehair. 
 @   lat. crinis. 

\crinièra, sf. 1 L'insieme dei crini del collo del cavallo o del leone. 2 Folta capigliatura. 
 X   sf. mane. 
 @   deriv. da crine. 

\crinìto, agg. Fornito di criniera. 

\Crinòidei Animali marini Echinodermi, spesso a forma di fiore; sono muniti di corpo a disco e a calice, a piastre calcaree, dal quale escono le braccia ramificate (crini), collegate al substrato da un peduncolo. Il giglio di mare (Antedon mediterranea), con diametro di 20 cm, tramite la forza delle braccia può fissarsi al substrato. Si ciba di plancton ed è diffuso nel Mediterraneo. 

\crinolìna, sf. Sottana larghissima e rigida, foderata di tessuto di crine e sostenuta da stecche di balena, che nell'Ottocento le donne portavano sotto al vestito per mantenerlo gonfio. 

\crio- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco kr os ghiaccio, gelo. 

\crioanestesìa, sf. Utilizzazione del freddo per finalità anestetiche. 

\criobiologìa, sf. Scienza che studia l'uso delle bassissime temperature per la conservazione delle cellule viventi. 

\criocauterizzazióne, sf. Raffreddamento localizzato della cute. 

\criochirurgìa, sf. Utilizzazione del freddo per finalità chirurgiche. 
 @   da crio-+ chirurgia. 

\crioclastìsmo, sm. Fenomeno di frammentazione e disgregazione delle rocce causato dal succedersi di gelo e disgelo. 

\crioconservazióne, sf. Tecnica di conservazione di campioni cellulari per periodi di tempo lunghi. 

\criodecapàggio, sm. Tecnica per la preparazione di campioni cellulari utilizzata in microscopia elettronica. 

\criogenìa, sf. Produzione di temperature bassissime. 

\criògeno, agg. e sm. agg. Che genera freddo. 
sm. In fisica, miscuglio refrigerante. 

\crioglobulìna, sf. Globulina precipitabile dal freddo e responsabile di sensibilizzazione al freddo, cancrena, emorragie, sindrome di Raynaud ecc. 

\criolìte, sf. Fluoruro di alluminio e sodio molto usato nella metallurgia dell'alluminio e nell'industria delle porcellane che si presenta in cristalli monoclicni color ghiaccio. 

\criologìa, sf. 1 Parte della fisica che studia il comportamento della materia alle bassissime temperature. 2 Criogenia. 

\crioluminescènza, sf. Emissione di luce da parte di certe sostanze come alcool, solfuro di carbonio ecc. quando vengono immerse in aria liquida. 

\Crioplàncton, sm. invar. Il complesso delle Alghe che vivono nelle nevi perenni e che possono causare una colorazione delle nevi stesse. 

\crioscopìa, sf. Scienza che studia le leggi che regolano le variazioni del punto di congelamento delle soluzioni. Tra queste la legge di Raoult dice che l'abbassamento della temperatura di congelamento di una soluzione diluita non elettrolizzabile è proporzionale alla concentrazione C della soluzione e inversamente proporzionale al peso molecolare M della sostanza disciolta. La legge di Raoult è rappresentata dalla funzione: ΔT = k C/M dove k è la costante crioscopica del solvente. 

\crioscòpico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla crioscopia. 
Costante crioscopica del solvente 
Coefficiente k della legge di Raoult. 
Punto crioscopico 
Detto anche punto di congelamento, è la temperatura alla quale una soluzione diluita passa allo stato liquido. 

\crioscòpio, sm. Apparecchio che serve per misurare l'abbassamento del punto di congelamento di una soluzione. 

\criosfèra, sf. Massa totale dei ghiacciai e delle nevi perenni che ricoprono la superficie terrestre. 

\criotècnica, sf. L'applicazione delle bassissime temperature in campo tecnologico. 

\crioterapìa, sf. Procedimento terapeutico fondato sull'uso delle basse temperature. 

\Crìppa, Robèrto (Monza 1921-Milano 1972) Pittore. Tra le opere Spirali (1953, Milano, Museo d'Arte Contemporanea). 

\crìpta, sf. Sotterraneo di una chiesa, spesso adibito a sepoltura. 
 @   lat. crypta, dal greco krypt . 

\Cripta dei cappuccini, La Romanzo di J. Roth (1938). 

\criptàre, v. tr. Codificare un dato o un segnale in modo che possa risultare incomprensibile a chi non conosce la chiave per decodificarlo o non possiede il decodificatore adatto. 

\criptestesìa, sf. L'insieme dei fenomeni di percezione extrasensoriale. 

\crìptico, agg. (pl. m.-ci) 1 Misterioso. ~ enigmatico. <> evidente. 2 Cifrato. 

\cripto- Primo elemento di parole composte. È usato anche nella forma critto-. 
 @   dal greco krypt s nascosto. 

\crìpto, sm. Elemento chimico, peso atomico 83,80, numero atomico 36, simbolo Kr. Fa parte del gruppo dei gas nobili e si trova nell'aria. È impiegato, insieme all'argo, nelle lampade fluorescenti a bassa pressione e in lampeggiatori per riprese fotografiche. Venne scoperto nel 1898. 

\Criptobrànchidi Famiglia di Anfibi Urodeli a cui appartiene la salamandra alligatore del Nord America. 

\criptocalvinìsta, agg. e sm. agg. Relativo al criptocalvinismo. 
agg. e sm. Dei teologi luterani che furono accusati di essere favorevoli, in segreto, al calvinismo. ~ filippista. 

\Criptococcàcee Famiglia di Funghi a cui appartengono generi come il Criptococco e la Candida che sono patogeni per l'uomo e per gli animali. 

\criptodepressióne, sf. Depressione continentale il cui fondo è ricoperto da un mare interno o da un lago. Sono criptodepressioni il mar Morto, formatosi per sprofondamento tettonico, e i laghi prealpini italiani, nati per opera dei ghiacciai quaternari. 

\Criptòdiri Sottordine di Rettili Cheloni comprendente testuggini dal collo lungo e ossa del bacino non saldate allo scheletro cutaneo. 

\Criptofàgidi Famiglia di Insetti Coleotteri Diversicorni con elitre pelose e di piccole dimensioni. 

\Criptoficèe Classe di Alghe Pirrofite unicellulari che comprende sia forme che sono fisse al substrato sia forme che si muovono per mezzo di flagelli vibratili. 

\criptografìa, sf. Crittografia. 

\criptolalìa, sf. Uso di un linguaggio oscuro, di difficile comprensione. 

\criptomenorrèa, sf. Assenza apparente delle mestruazioni che in realtà si verificano, ma non possono fluire all'esterno. 

\criptomerìa, sf. Gimnosperma (nota anche come criptomeria del Giappone, Cryptomeria japonica) della famiglia delle Taxodiacee e della classe delle Conifere. Diffusa in Asia orientale; viene utilizzata come materiale da costruzione. 

\Criptomonadàli Ordine di Alghe Pirrofite mobili della classe delle Criptoficee. 

\Criptonemiàli Ordine di Alghe rosse prive di cellule ausiliarie che comprende, tra l'altro, la famiglia delle Corallinacee. 

\criptònimo, sm. Pseudonimo di uno scrittore e simili. 

\criptopòrtico, sm. (pl.-ci) Portico coperto, in parte sotterraneo, tipico dell'architettura romana. 

\criptorchidìa, sf. 1 In medicina, malformazione congenita consistente dalla mancata discesa nelle borse scrotali di uno o di ambedue i testicoli. 2 In veterinaria, stato patologico di un animale causato dalla ritenzione di uno o di entrambi i testicoli nella cavità addominale. 
 @   dal greco krypt s nascosto e rchis testicolo. 

\criptorchidìsmo, sm. Anomalia del testicolo, che non occupa la normale posizione, dovuta dalla mancata discesa di uno o di entrambi i testicoli dall'addome allo scroto. È un'alterazione congenita da curare in quanto porta a iposviluppo del testicolo ritenuto con conseguente ridotta fertilità fino alla sterilità e possibile insorgenza di tumori in questa sede. La terapia è ormonale e, se senza successo, chirurgica. 

\crisàlide, sf. Stadio di sviluppo delle farfalle intermedio tra il bruco e la forma adulta, provocato dal richiudersi della larva dentro il bozzolo. 
 @   lat. chrysallis,-idis, dal greco chrysall s. 

\crisantèmo, sm. Nome comune di piante del genere Chrysanthemun della famiglia delle Composite, originario della Cina e del Giappone. Ha foglie dentate o lobate e fiori in capolini colorati; ve ne sono a fioritura estiva e autunnale, a fiori semplici e doppi, annui o perenni. 
 X   sm. chrysanthemum. 

\Crisèide Figlia di Crise, sacerdote di Apollo Sminteo, fu imprigionata da Achille e data in dono ad Agamennone, il quale dovette restituirla al padre per placare la collera di Apollo. Dalla sua unione con Agamennone nacque Crise. 
 @   dal greco Chryse s

\criselefantìno, agg. Composto di oro e avorio. 

\crìsi, sm. 1 Peggioramento delle condizioni di un malato. ~ attacco. durante la notte ebbe una crisi di nervi. 2 Stato transitorio di difficoltà. ~ emergenza. <> benessere. stava attraversando un periodo di crisi
 X   sm. 1 crisis. 2 (med.) attack, fit. 
 @   lat. crisis, dal greco kr sis giudizio, deriv. da kr nein distinguere. 

\Crìsi Uno dei molti mari presenti sulla superficie della Luna; hanno tutti nomi molto fantasiosi (mar della Tranquillità), a differenza dei rilievi montuosi, che hanno ricevuto il nome dei corrispondenti sistemi montuosi terrestri. 

\Crisìdidi Famiglia di Insetti Imenotteri provvisti di aculeo, diffusi ovunque e comprendenti elementi di dimensioni piccole e medie e dalla livrea dai colori metallici. 

\crisìna, o crisòlo, sf. o sm. Pigmento presente nelle gemme di pioppo, ha colore giallo pallido e fonde a 275 °C. 

\Crisìppo (Soli, Cilicia, 281/277-Atene ca. 204 a. C.) Filosofo greco. Tra le opere Sui possibili

\crìsma, sm. 1 Olio consacrato dal vescovo il Giovedì Santo. ~ unguento. 2 Convalida data da un superiore. ~ approvazione. <> dissenso. ha passato la prova con tutti i crismi
 X   sm. chrism. 
 @   lat. chrisma, dal greco chr sma unzione. 

\crismàle, sm. Panno destinato a coprire le unzioni con il sacro crisma. 

\criso- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco chrys s oro. 

\Crisobalanàcee Famiglia di piante tropicali sempreverdi. 

\crisoberìllo, sm. Alluminato di berillo avente cristalli a forma di prisma, di colore gialliccio e di grande durezza. Alcune varietà sono utilizzate come gemme. 

\crisocàlco, sm. Lega di ottone con altissima percentuale di rame e piccolissima parte di stagno e piombo, che imita l'oro. 

\crisocòlla, sf. Silicato idrato di rame di colore azzurro-verdastro che si trova nella zona di ossidazione dei giacimenti di rame. 
 @   dal greco chrys s oro e k lla colla. 

\crisoelefantìno vedi "criselefantino" 

\Crisofanìni Sottofamiglia di Insetti dell'ordine dei Lepidotteri dalle livree appariscenti. 

\Crisofìte Suddivisione del regno vegetale, classe delle Protofite, comprendente circa 10.000 specie. Anche dette alghe gialle o Diatomee. Costituenti del plancton, vivono in mare aperto, hanno uno scheletro esterno (guscio) siliceo e una dotazione di clorofilla pigmentata di giallo. Sono unicellulari e di varia forma. 

\crisografìa, sf. Scrittura in lettere d'oro. 

\crisolìto, sm. Varietà di olivina in cristalli limpidi e di color verde, usati come pietra ornamentale. 

\Crisomèlidi Famiglia di Insetti Coleotteri Fitofagi che vivono sulle piante e comprendente circa 30.000 specie. 

\crìsopa, sf. Insetto (Chrisopa carnea) della famiglia dei Crisopidi e dell'ordine dei Planipenni. Diffusa in Europa e in Asia, si nutre di afidi. 

\crisopràsio, sm. Varietà di calcedonio di colore verde mela. ~ crisopazio. 

\crisòstomo, agg. Si dice di persone molto eloquenti. 
 @   dal greco chys s oro e st ma bocca. 

\crisoterapìa, sf. Somministrazione di sali aurei a scopo terapeutico. Serve per curare l'artrite reumatoide. 

\Crispàno Comune in provincia di Napoli (10.467 ab., CAP 80020, TEL. 081). 

\Crìspi, Francésco (Ribera 1818-Napoli 1901) Uomo politico, nel 1859 preparò l'impresa dei Mille in Sicilia. Fu consigliere di Garibaldi durante la dittatura dell'isola e fu eletto deputato della sinistra nel 1861. Da ministro degli interni (1877-1879) e da presidente del consiglio mise in atto una politica interna autoritaria e repressiva e una politica estera volta all'intesa con gli imperi centrali (Triplice Alleanza), di lotta economica con la Francia e di penetrazione in Africa, con il trattato di Uccialli e con la creazione della colonia di Eritrea. Diede le dimissioni in seguito alla sconfitta di Adua nel 1886. L'opera principale è I mille, pubblicata postuma. 

\Crispiàno Comune in provincia di Taranto (12.905 ab., CAP 74012, TEL. 099). Centro agricolo (coltivazione di viti e olive) e industriale (prodotti alimentari). Gli abitanti sono detti Crispianesi

\Crispìno Santo originario di Soissons, di professione artigiano. Nel 1287 venne martirizzato. È protettore dei ciabattini. 

\Crispino e la comare Opera giocosa in tre atti di L. Ricci, libretto di F. M. Piave (San Benedetto, 1850). 

\criss, sm. invar. Adattamento del malese kriss. 

\Crissòlo Comune in provincia di Cuneo (247 ab., CAP 12030, TEL. 0175). 

\Cristàldi, Frànco (Torino 1924-Principato di Monaco 1992) Produttore cinematografico e fondatore della Vides. Produsse film di Fellini, Germi, Rosi, Bellocchio e Visconti. 

\cristallàio, sm. Chi vende o fabbrica cristalli. 

\cristallàme, sm. Varietà di oggetti di cristallo. 

\cristallerìa, sf. 1 L'insieme dei pezzi di cristallo necessari alla tavola. 2 Fabbrica o negozio di cristalli. 

\cristallièra, sf. Mobile a ripiani, con parte delle pareti in cristallo o vetro usato per riporre ed esporre la cristalleria. 

\cristallìno, agg. e sm. agg. 1 Di cristallo, simile al cristallo. 2 Si dice di minerale che si presenta sotto forma di cristallo. 3 Si dice di rocce di origini endogene. 4 Chiaro, limpido. ~ trasparente. <> opaco. 5 Argentino, squillante. ~ tintinnante. <> sordo. 6 Onesto, integro. ~ irreprensibile. <> dubbio. 
 X   agg. crystal. 
In anatomia è la struttura a forma di lente collocata dietro la pupilla. Il variare della sua curvatura (per opera del muscolo ciliare di Zinn) consente la messa a fuoco dell'immagine sulla retina. Le sue alterazioni provocano difetti di visione (ipermetropia e miopia), mentre la sua opacizzazione (cataratta) causa una diminuzione della vista nel suo insieme.   +  

\cristallizzàre, v. v. tr. 1 Sottoporre a cristallizzazione. 2 Immobilizzare. si trattava ora di cristallizzare quei sentimenti in abitudini. 
v. intr. e intr. pron. 1 Passare allo stato cristallino. 2 Rimanere fisso su idee ben definite. ~ fossilizzarsi. <> aggiornarsi. si ormai cristallizzato su quel metodo e non accetta innovazioni
 X   v. intr. 1 to crystallize. 2 (fig.) to become fossilized. 
 @   greco krystall zein. 

\cristallizzatóre, sm. 1 Apparecchio con cui si applica una cristallizzazione. 2 Operaio addetto all'uso di tale apparecchio. 

\cristallizzazióne, sf. Processo di creazione di una sostanza solida con struttura cristallina. È possibile ottenere la precipitazione di un soluto da una soluzione mediante sovrasaturazione, raffreddamento o evaporazione del solvente. Con il primo metodo, la soluzione viene portata a una concentrazione tale da provocare i movimenti molecolari necessari alla separazione dei cristalli. Negli altri due casi, lo stesso moto viene ottenuto con l'abbassamento o l'innalzamento della temperatura. Spesso i tre metodi vengono opportunamente combinati tra loro. La cristallizzazione di una sostanza viene abitualmente utilizzata per ridurne le impurità (cristallizzazione frazionata). 
Cristallizzazione magmatica 
Solidificazione di minerali che si verifica nel processo di raffreddamento di un magma. Quando tale raffreddamento avviene durante un'intrusione, la cristallizzazione si articola in tre fasi distinte. Se invece interessa una effusione, la cristallizzazione può essere incompleta e portare alla formazione di masse vetrose. 

\cristàllo, sm. 1 Corpo solido, di struttura poliedrica, omogeneo e anisotropo, di origine naturale. 2 Vetro trasparente, incolore a elevata rifrangenza, caratterizzato da un contenuto elevato di piombo, in sostituzione del calcio, tipico dei vetri comuni. Il piombo attribuisce al vetro notevole rifrazione, elasticità, brillantezza e sonorità. 
 X   sm. crystal. 
 @   lat. crystallum (-us), dal greco krystallos ghiaccio. 
Il cristallo ha una struttura tridimensionale periodica ed è formato da particelle disposte a intervalli regolari nelle tre dimensioni dello spazio. 

\cristalloblàstico, agg. (pl. m.-ci) In petrografia, relativo alla struttura delle rocce metamorfiche che hanno subito una nuova cristallizzazione senza ordine, in cui la forma dei cristalli è stata determinata da quella dei cristalli vicini. 

\cristallochìmica, sf. Scienza che studia i rapporti tra struttura e composizione chimica di un cristallo. 

\cristallografìa, sf. Branca della mineralogia che si occupa della forma, composizione, struttura e proprietà fisiche dei cristalli. La cristallografia divide i cristalli in trentadue classi, suddivise in sette sistemi (cubico, esagonale, trigonale, tetragonale, rombico, monoclino e triclino), a loro volta riuniti in tre gruppi (monometrico, dimetrico e trimetrico). Circa la struttura, il cristallo è rappresentato da un reticolo di punti solidi, visti come ripetizione spaziale di una cella elementare. 

\cristallogràfico, agg. (pl. m.-ci) Della cristallografia. 

\cristallògrafo, sm. Studioso di cristallografia. 

\cristallòide, agg. e sm. Si dice di sostanza che può assumere una struttura affine a quella dei cristalli. 

\cristallomanzìa, sf. Pratica dell'occultismo consistente nella divinazione tramite immagini che dovrebbero comparire su bocce di vetro, specchi o altri oggetti lucidi. 

\Cristatèlla, sf. Genere di Briozoi Lofopodi mobili d'acqua dolce molto diffusi in pozze e stagni. Si riuniscono in colonie che si spostano sull'acqua assumendo l'aspetto di un'aiuola mobile. 

\cristianaménte, avv. In modo cristiano, caritatevolmente. 

\cristianésimo, sm. 1 Religione dei fedeli di Gesù, detto Cristo in quanto Messia promesso nell'Antico Testamento. 2 L'insieme delle dottrine, dei principi e di tutte le forme di civiltà originate dall'insegnamento di Cristo. 
 X   sm. Christianity. 
Elementi fondamentali di questa fede sono l'affermazione di Dio come creatore dell'uomo e dell'universo, il riconoscimento dell'origine divina di Gesù e della sacralità della Bibbia, l'amore in Dio e quello per il prossimo, la credenza nella trinità (Padre, Figlio e Spirito Santo). Gesù Cristo si è crocifisso per la redenzione umana e la sua seconda e definitiva venuta segnerà l'affermazione del regno di Dio. La predicazione dell'evangelo (o della "buona novella") porta un messaggio d'amore verso il prossimo e insegna a dedicare la propria vita a Dio per la salvezza finale. Il cristianesimo unisce i credenti nella vita comunitaria della Chiesa. Le rivelazioni contenute nella Bibbia sono fondamentali e hanno dato vita a numerose interpretazioni e alla nascita di nuove forme religiose. I primi cristiani ebbero la conoscenza diretta di Gesù Cristo e dei suoi insegnamenti. In seguito grazie alla predicazione degli apostoli la religione si estese oltre la Giudea e acquistarono importanza religiosa i centri di Corinto, Efeso, Alessandria e Roma. La penetrazione su tutto l'impero romano diede vita alle persecuzioni ordite dai vari imperatori che temevano il non riconoscimento della loro divinità. Solo nel IV sec. gli editti di Costantino e Teodosio tollerarono e costituirono il cristianesimo. La chiesa cominciò a convocare i primi concili ecumenici che si occuparono della definizione dei dogmi. Nel medioevo il cristianesimo riuscì a resistere alle invasioni barbariche e notevole fu lo sforzo di conversione compiuto dalla chiesa durante i regni romano-barbarici. Nel V sec. si sviluppò l'eremitismo dei monaci benedettini che non solo accentrarono la cultura e la spiritualità medievale all'interno dei loro monasteri, ma organizzarono l'economia agricola. Dal VII sec. le popolazioni germaniche sotto il dominio di Carlo Magno vennero cristianizzate. Lo sviluppo dell'impero d'oriente e d'occidente, accentuò le tensioni nate all'interno del cristianesimo sulle questioni dottrinali. Questa situazione nel 1054 portò alla reciproca scomunica tra la chiesa di Roma e la chiesa ortodossa-bizantina. Il crescente accentramento dei poteri del papa nella chiesa romana, portò a sminuire il potere imperiale. Ma tra l'XI e il XII sec., la decadenza morale del clero, portò a scismi e a movimenti che vennero repressi anche in modo cruento. Ulteriori spaccature si crearono a cavallo tra il XIV e il XV sec. (scisma d'Occidente); nel XVI sec., si ebbe il riconoscimento del protestantesimo a opera di M. Lutero che coinvolse anche altri stati europei (nascita della chiesa anglicana). I dissidi religiosi terminarono nel 1648 con la pace di Westfalia. La dottrina cristiana è stata sottoposta a un lungo processo di elaborazione; dapprima si è discusso sulla duplice natura di Gesù (umana e divina), poi sulla funzione e sui poteri della chiesa, infine sui rapporti fra grazia divina, fede e libertà. Nei secoli queste controversie sono state superate e hanno portato a una pluralità di confessioni religiose. Nel XX sec., il cristianesimo ha dovuto combattere con l'avanzata comunista, con i regimi dittatoriali e i principi razzisti del nazismo. Nascono nuove teologie di stampo protestante (K. Barth). Importante l'ecumenismo che tende alla collaborazione e al dialogo tra le varie religioni cristiane. Del 1960 è il segretariato per l'unità dei cristiani istituito da papa Giovanni XXIII. Nel cristianesimo ci sono attualmente quattro gruppi fondamentali; il cattolicesimo, la chiesa ortodossa, le chiese evangeliche (protestantesimo, luteranesimo) e l'anglicanesimo. 

\cristiània, sm. invar. Nello sci, sistema per effettuare un cambiamento di direzione a sci paralleli. 

\cristianità, sf. 1 La religione cristiana. 2 La qualità di cristiano. 3 L'universalità dei cristiani considerati complessivamente. 

\cristianizzàre, v. tr. Convertire al cristianesimo. ~ evangelizzare. 

\cristianizzazióne, sf. Conversione al cristianesimo. 

\cristiàno, agg. e sm. agg. 1 Relativo a Gesù. 2 Che professa la fede di Cristo. insegnamento cristiano. 3 Buono. ~ caritatevole. <> crudele. comportarsi in modo cristiano, avere un atteggiamento disponibile e solidale. 
sm. 1 Chi accette la fede di Cristo. 2 Essere umano. non cibo da cristiani, non è mangiabile. 
 X   agg. e sm. Christian. 
 @   lat. Christianus, dal greco Christian s

\Cristiàno Nome di sovrani. 
Cristiano I 
(1426-Copenaghen 1481) Re di Danimarca dal 1448 e capostipite della dinastia degli Holdenburg. Dal 1450 fu re di Norvegia e dal 1457 al 1464 anche di Svezia. 
Cristiano II 
(Nyborg 1481-Kalundborg 1559) Re di Danimarca e Norvegia dal 1513 al 1523 e dal 1520 al 1521 anche di Svezia. Fu privato della corona svedese dall'insurrezione di Gustavo Vasa, che nel 1521 proclamò l'indipendenza del paese. Nel 1523 dovette rinunciare anche al trono danese e fuggì in esilio in Olanda. Nel 1531 tentò di riconquistare la Norvegia, ma venne catturato e rinchiuso in carcere, dove morì. 
Cristiano III 
(Gottorp 1503-Koldling 1559) Re di Danimarca e Norvegia dal 1534 al 1559. Proclamò il luteranesimo religione di stato nel 1536. 
Cristiano IV 
(Frederiksborg 1577-Copenaghen 1648) Re di Danimarca e di Norvegia dal 1588, si batté contro gli svedesi per l'egemonia sul Baltico e dal 1625 al 1629 fu a capo dei principi luterani nella guerra dei trent'anni. Fondò Cristiania, l'odierna Oslo. 
Cristiano V 
(Frenzburg 1646-Copenaghen 1699) Re di Danimarca e di Norvegia dal 1670. Tra il 1675 e 1679 lottò contro la Svezia nel tentativo di conquistare la Scania. Poco dopo aver concluso una coalizione contro Carlo XII di Svezia, morì. 
Cristiano VI 
(Copenaghen 1699-Irscholm 1746) Re di Danimarca e di Norvegia dal 1730. Fu un attivo promotore dello sviluppo civile e sociale del paese. 
Cristiano VII 
(Copenaghen 1749-Rendsburg 1808) Re di Danimarca e di Norvegia dal 1766 al 1784. Ebbe problemi medici di ordine sia fisico che mentale, quindi lasciò il governo a consiglieri e ministri. Nel 1784 prese il suo posto sul trono il figlio Federico VI. 
Cristiano VIII 
(Copenaghen 1786-1848) Re di Danimarca dal 1839, fu proclamato re di Norvegia dal 1814, anno in cui questa tornò indipendente dalla Svezia, ma fu costretto ad abdicare in seguito all'invasione svedese. 
Cristiano IX 
(Gottorp 1818-Copenaghen 1906) Re di Danimarca dal 1863. Nel 1864 perse i ducati dello Schleswig, Hollstein e Lauenburg con i prussiani. 
Cristiano X 
(Charlottenlund 1870-Copenaghen 1947) Re di Danimarca dal 1912 e dal 1919 al 1944 anche d'Islanda. Nel 1915 fu tra gli artefici della costituzione democratica e durante la seconda guerra mondiale si oppose all'occupazione nazista. 

\Cristìna (sec. III) Santa e martire. Fu uccisa a Bulsena durante la persecuzione di Diocleziano. È forse identificabile con la martire descritta nel Martirologio cristiano. Nel giorno della sua festa, il 24 luglio, avevano luogo rappresentazioni mediante figure animate (misteri). 

\Cristìna di Svèzia (Stoccolma 1626-Roma 1689) Regina svedese, salita al trono a sei anni, regnò sotto la reggenza del cancelliere A. Oxenstierna fino al 1644. Si convertì al cristianesimo nel 1654, prima di abdicare in favore del cugino Carlo X Gustavo e trasferirsi a Roma, ove diede un notevole impulso culturale. Fondò l'Accademia Reale e l'Accademia Clementina, dalla quale sarebbe scaturita l'Arcadia. 

\Crìsto => "Gesù Cristo" 

\Cristo si è fermato a Eboli Romanzo di C. Levi (1945). Nel romanzo Levi rievocò i personaggi e l'ambiente del confino, al quale era stato condannato dal regime fascista (1935-1936), facendo scoprire l'umanità che si cela ai margini della civiltà. Il titolo riprende un detto dei contadini lucani, secondo cui il cristianesimo e la civiltà si sarebbero fermati a Eboli, prima di entrare nella loro regione. La volontà di comprendere portò l'autore a rivelare in modo partecipe le condizioni di miseria, sofferenza e oppressione che avvolgevano il mondo della Lucania contadina, lontano anni luce dal movimento della storia. 

\cristobalìte, sf. Modificazione della silice causata da temperatura elevata. 

\cristocentrìsmo, sm. Corrente teologica che pone Gesù Cristo e la sua opera come fulcro dell'intera creazione e termine ultimo del creato. 

\Cristòfori, Bartolomèo (Padova 1655-Firenze 1732) Costruttore di strumenti musicali. Gli è attribuita l'invenzione del pianoforte (Firenze, 1700 ca.). 

\Cristòforo (santo) (sec. III) Santo e martire, probabilmente sotto Decio. Secondo la leggenda, portò sulle spalle Gesù bambino. Fu identificato con un cananeo di nome Reprobo che svolgeva la sua predicazione in Licia. Le leggende che avvolgono questo misterioso personaggio crebbero nel medioevo, periodo in cui il suo culto era particolarmente sentito. Veniva infatti invocato contro la peste. È protettore dei pellegrini e degli automobilisti e fa parte dei quattordici santi ausiliatori. 

\Cristòforo (sovrani) Nome di sovrani. 
Cristoforo I 
(1219-Ribe 1259) Re di Danimarca dal 1252. Ebbe numerosi conflitti con il clero e con i grandi feudatari. 
Cristoforo II 
(1276-1332) Re di Danimarca dal 1320. 
Cristoforo III 
(1418-1448) Già reggente dell'unione di Kalmar dal 1439, dal 1441 divenne anche re di Danimarca e di Svezia e dal 1442 anche di Norvegia. 

\Cristoforo Colombo Dramma lirico in tre atti e un epilogo di A. Franchetti (Genova, 1892). 

\cristologìa, sf. (pl.-gìe) Parte della teologia che tratta delle nature di Cristo e anche studio dei documenti su Cristo. 

\cristològico, agg. (pl. m-ci) Che riguarda la cristologia. 

\critèrio, sm. 1 Regola per giudicare qualcosa. ~ norma. 2 Giudizio, senno. ~ avvedutezza. <> leggerezza. 3 Criteri di eguaglianza dei triangoli: vedi   +  .
 X   sm. 1 criterion, principle. 2 (giudizio, senno) common sense. 3 (crit.eg.tr.) SSS, SAS, ASA, ASS theorems
 @   lat. tardo criterium, dal greco krit rion elemento per giudicare. 

\critèrium, sm. invar. Competizione sportiva dedicata a certe categorie di concorrenti. 

\crìtica, sf. 1 L'arte di esaminare qualcosa in base a criteri precisi. ~ valutazione, osservazione. non avere capacit critica. 2 L'insieme dei critici e delle opere di critica. la critica non ha accolto favorevolmente il saggio. 3 Giudizio espresso da qualcuno. ~ recensione. 4 Giudizio malevole e sfavorevole. ~ biasimo. <> consenso. non si interessava delle critiche
 X   sf. 1 criticism. 2 (revisione) review. 
 @   lat. critica, dal greco kritik , arte del giudicare. 

\Critica del giudizio Opera di filosofia di I. Kant (1790). 

\Critica della ragion pratica Opera di filosofia di I. Kant (1788). 

\Critica della ragion pura Opera di filosofia di I. Kant (1781, 1787). 

\Critica e poesia Opera di critica letteraria di M. Fubini (1956). 

\Critica e verità Opera di critica letteraria di R. Barthes (1966). 

\criticàbile, agg. Che si può criticare. ~ discutibile. <> meritorio. 

\criticaménte, avv. In modo critico. 

\criticàre, v. tr. 1 Sottoporre a esame critico. ~ censurare. <> esaltare. 2 Giudicare biasimando. ~ stigmatizzare. <> approvare. 
 X   v. tr. to criticize. 
 @   deriv. da critica. 

\criticìsmo, sm. Qualsiasi dottrina filosofica che intenda mostrare i limiti della ragione. 

\criticità, sf. 1 Qualità di ciò che è critico. 2 Stato di un reattore nucleare, nel quale è innescata la reazione a catena delle fissioni. 

\crìtico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. 1 Che è proprio della critica. occhio critico, particolarmente attento ai dettagli. 2 Proprio di una crisi. ~ difficile. <> agevole. il periodo critico per le assunzioni. 3 Particolari valori di entità fisiche corrispondenza dei quali si verificano determinati fenomeni. 4 Delicato, instabile. ~ incerto. <> saldo. 5 Valutativo. ~ estimativo. 6 Accusatorio. ~ censorio. <> apologetico. 
sm. Chi esercita per professione la critica. ~ recensore. il critico di quel quotidiano sempre molto severo. 
 X   agg. critical. sm. 1 critic. 2 (recensore) reviewer. 
 @   lat. criticus, dal greco kritik s, deriv. da kr nein giudicare. 

\criticóne, sm. (f.-a) Chi trova da ridire su tutti e su tutto. 

\critofilm, sm. invar. Film critico sull'arte. 

\critto- Primo elemento di parole composte. È usato anche nella forma cripto-. 
 @   dal greco krypt s nascosto. 

\Crittògame Gruppo che nella vecchia classificazione rappresentava l'ultima classe del sistema sessuale di Linneo. Comprendeva batteri, funghi, alghe e in genere tutti i vegetali con organi sessuali non palesi. 

\crittogàmico, agg. (pl. m.-ci) Di crittogama. 

\crittografàre, v. tr. Cifrare un testo secondo le regole della crittografia. 

\crittografìa, sf. 1 Sistema segreto di scrittura in codice. 2 Gioco enigmistico consistente in una specie di rebus oscuro. 
La crittografia può usare un testo reso invisibile con inchiostri speciali oppure può avvalersi di un linguaggio corrente, interpretabile con un codice o scrittura cifrata. I metodi più comuni usati per crittografare un messaggio sono due: la trasposizione letterale e la cifratura. Nel primo caso, il testo viene scritto senza spazi tra le parole e con le lettere disposte in modo da formare un rettangolo; si procede poi a trasporre le lettere seguendo uno schema prefissato. Chi riceve il messaggio può interpretarlo facilmente applicando in senso contrario lo schema di trasposizione. La cifratura invece solitamente non elimina gli spazi tra le parole e utilizza un algoritmo di sostituzione semplice o multipla delle singole lettere del testo. La decrittazione di questi messaggi si effettua operando le sostituzioni inverse e può anche essere ottenuta automaticamente per mezzo di speciali macchine telescriventi, opportunamente programmate. Le nuove tecnologie informatiche di trasmissione dei messaggi tramite canali non riservati (posta elettronica) hanno determinato la nascita di sistemi crittografici commisurati alla sempre crescente potenza di calcolo degli elaboratori elettronici. 

\crittogràfico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo alla crittografia. 2 Difficile da interpretare. ~ oscuro. 3 Di gioco, svolto in forma crittografica. 

\crittògrafo, sm. 1 Esperto in crittografia. ~ crittologo. 2 Strumento che serve per cifrare e per decifrare. 3 Enigmografo o solutore specializzato in crittografie. 

\crittogràmma, sm. (pl.-i) 1 Testo scritto in una scrittura cifrata. 2 In enigmistica, gioco simile alla crittografia. 

\crivellàre, v. tr. 1 Passare al setaccio. 2 Bucare come un crivello. ~ sforacchiare. 
 X   v. tr. to riddle. 

\crivellatùra, sf. Il crivellare. 

\Crivèlli, Càrlo (Venezia 1430/1435-Ascoli Piceno 1494/1500) Pittore. Tra le opere Madonna della Passione (ca. 1460, Verona, Museo di Castelvecchio), Polittico del Duomo di Ascoli (1473, Ascoli, Sant'Emidio), L'Arcangelo Michele e San Gerolamo (ca. 1475, Londra, National Gallery) e Trittico di Camerino (1482, Milano, Brera). 

\crivèllo, sm. Setaccio, buratto. ~ vaglio. 
 X   sm. riddle. 

\crivellóne, sm. Sorta di setaccio nelle trebbiatrici che separa i chicchi di grano dalla paglia. 

\Crizia Opera di filosofia di Platone (prima metà del IV sec. a. C.). 

\Crìzio (V sec. a. C.) Scultore greco tra i più famosi del periodo iniziale del cosiddetto stile severo, del quale il gruppo bronzeo I tirannicidi Armodio e Aristogitone (477 a. C., Napoli, Museo Archeologico Nazionale, copia romana) è una delle opere più significative. Tra le altre opere Efebo (ca. 480 a. C., Atene, Museo dell'Acropoli). 

\Croàzia Repubblica dell'Europa balcanica, confina a nord con la Slovenia e l'Ungheria, a est con la Serbia, a sud con la Bosnia Erzegovina e il Montenegro ed è bagnata a ovest dal mar Adriatico. 
Il territorio è piuttosto vario: a est troviamo le propaggini terminali del bassopiano Pannonico, compreso tra la Drava e la Sava, con la Slavonia, considerata il granaio della Croazia; a ovest si innalzano i rilievi delle Alpi Dinariche, che presentano vasti altopiani carsici (Gorski Kotar, Lika) spesso a strapiombo sulla costa; più all'interno la pianura di Zagabria. 
La costa (costituita dagli sbocchi al mar d'Istria e dalla Dalmazia) si estende fin quasi al confine albanese ed è fronteggiata da numerosissime isole, con golfi e insenature e con porti di qualche importanza. Appartengono alla Croazia l'Istria e quasi tutta la Dalmazia (entrambe calcaree) e la fitta serie di isole prospicienti il litorale. 
I fiumi Drava e Sava interessano il bacino del Danubio. Sfociano invece nell'Adriatico alcuni corsi d'acqua della regione dalmata (Zrmanja, Krka, Cetina, Narenta). 
Il clima è di tipo mediterraneo sulla costa, ma assume tratti sempre più continentali mentre ci si addentra all'interno. 
La capitale è Zagabria (1.230.000 ab.), città antica e ora importante centro industriale; altre città sono Fiume (160.000 ab.), Pola (59.000 ab.), Zara, Sebenico, Spalato (235.000 ab.) sulla costa, mentre all'interno troviamo Osijek, Sisac e Varazdin. 
La popolazione è costituita in maggioranza da croati e da una minoranza di serbi. 
Il paese è coinvolto nelle guerre etniche che interessano gli stati dell'ex Iugoslavia ed è indipendente dal giugno 1991. L'economia è naturalmente condizionata dai conflitti sia interni che con le repubbliche confinanti; largamente praticata è l'agricoltura i cui prodotti principali sono cereali, patate, barbabietole da zucchero, ortaggi e frutta all'interno, uva e olive sulla costa. 
Diffuso l'allevamento del bestiame, bovini, suini, ovini e animali da cortile. 
Rilevanti nelle zone montuose sono le risorse forestali; alla pesca di discrete proporzioni si associa l'industria conserviera. 
Il sottosuolo offre carbone, bauxite, petrolio e gas naturale; per la produzione di energia si sfruttano, almeno in parte, le potenzialità idroelettriche e discreto è il processo di industrializzazione in ambito siderurgico, metallurgico, meccanico, chimico e petrolchimico. Buona anche l'industria alimentare, tessile e del legno. 
Il turismo rappresentava per la Croazia un'attività fiorente (in particolare sulla costa adriatica, sui laghi e nei parchi naturali dell'interno come quello dei laghi di Plitvice), attualmente assai compromessa dai conflitti in atto. 
STORIA Popolata dagli illiri, la regione appartiene all'impero romano a partire dal 6-9 d. C. e viene invasa dagli slavi nel VI sec. Nel 925 Tomislav (910-928) riunisce sotto la propria autorità i croati della Pannonia e della Dalmazia e assume il titolo di re. Nel 1102 il re d'Ungheria viene riconosciuto re della Croazia. Negli anni 1526-1527 una parte del paese cade sotto la dominazione degli ottomani mentre l'altra parte viene annessa ai possedimenti d'Austria. Nel 1848 i croati sostengono gli Asburgo contro i rivoluzionari ungheresi. Il compromesso austro-ungarico del 1867-1868 annette la Croazia all'Ungheria con la quale viene concluso il trattato ungaro-croato. 
Nel 1918 la Croazia aderisce al regno di Serbia, Croazia e Slovenia. Negli anni successivi, all'interno di questo regno, divenuto la Iugoslavia, i croati si oppongono al centralismo serbo. Oppositori del regime creano la società segreta Ustascia (1929) e ricorrono al terrorismo (assassinio di Alessandro I Karadjordjevic a Marsiglia nel 1934). Durante la seconda guerra mondiale, lo stato indipendente croato, controllato dai tedeschi e dagli italiani, è governato da A. Pavelic. 
Nel 1945 la Croazia diventa una delle sei repubbliche della Repubblica Popolare Federativa di Iugoslavia, ma il movimento nazionale croato persiste. Le prime elezioni libere del 1990 sono vinte dalla Comunità democratica croata guidata da Franjo Tudjman, che diventa presidente. L'anno successivo, la Croazia dichiara la propria indipendenza (giugno). Violenti combattimenti oppongono i croati ai serbi di Croazia e all'armata federale. Nel 1992, l'indipendenza è riconosciuta dalla comunità internazionale (gennaio). 
La Croazia accetta il piano di pace proposto dall'ONU e il dispiegamento di una forza di protezione affermando la sua volontà di restaurare la propria autorità su tutto il territorio (compresa la Krajina, nella quale i serbi hanno proclamato una repubblica nel 1991). Nel 1995 l'armata croata riconquista la Krajina (agosto) e sostiene la controffensiva delle truppe croato-musulmane in Bosnia. Il presidente Tudjman firma l'accordo di pace sulla Bosnia Erzegovina. 
Abitanti-4.495.000 
Superficie-56.538 km2 
Densità-79,5 ab./km2 
Capitale-Zagabria 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Kuna 
Lingua-Croato 
Religione-Cattolica, ortodossa, musulmana 

\cròbilo, sm. Pettinatura maschile in uso nell'antica Grecia che si otteneva rialzando i capelli in un ciuffo sopra la fronte o in una crocchia dietro la nuca e fissandoli con uno spillone a forma di cicala. 

\croccànte, agg. e sm. agg. Si dice di cibo secco o cotto da poco che scricchiola sotto i denti. 
sm. Dolce fatto con mandorle e zucchero cotto. 
 X   agg. crunchy. sm. almond brittle. 

\crocchétta, sf. Polpettina bislunga di patate, carne o riso, fritta. 

\cròcchia, sf. Rotolo o treccia di capelli avvolti a ciambella e raccolti dietro al capo. ~ chignon. 

\crocchiàre, v. intr. 1 Scricchiolare. ~ cigolare. 2 Produrre un suono sordo, detto di oggetti in frantumi. 3 Chiocciare, detto specialmente della gallina. 

\cròcchio, sm. 1 Suono sordo emesso dalle cose che crocchiano. 2 Gruppo di persone riunite a conversare. ~ assembramento. 
 @   deriv. da crocchiare. 

\crocchiolàre, v. intr. Il chiocciare lungo e insistente delle galline. 

\cròccia, sf. Abito rosso porpora dei cardinali. 
 @   dal lat. crocea [vestis] veste color croco. 

\cròcco, sm. Gancio di ferro usato per catturare e trascinare i tonni nei palischermi durante la mattanza. 

\croccolàre, v. intr. 1 Chiocciare. 2 Di un liquido, gorgogliare. ~ borbogliare. 

\Cròccolo, Càrlo (Napoli 1927-) Attore. Dopo aver iniziato come attore cinematografico, nel 1956 esordì sul piccolo schermo recitando nello sceneggiato L'alfiere. Successivamente, apparve ne Il musichiere (1960) in veste di ospite e come conduttore di Il borsacchiotto (1977). 

\croccolóne, sm. Nome comune della Gallinago media, un grosso uccello pivieriforme di colore bianco striato di nero e dal lungo becco sottile. Vive nell'Europa settentrionale e in Siberia. 

\cróce, sf. 1 Antico strumento di tortura. 2 Patibolo di Gesù. 3 Oggetto, segno, simbolo a forma di croce. 4 Tormento, pena. ~ sofferenza. <> sollievo. 5 Nome di vari enti per il soccorso di persone malate o feriti. 6 Fregio a forma di croce usato come insegna o come stemma di un ordine cavalleresco. 7 Preoccupazione, cruccio. ~ assillo. <> consolazione. 8 Una delle due facce di una moneta metallica; il termine "testa o croce" deriva dalle sagome che un tempo erano spesso usate sulle facce di molte monete.
 X   sf. 1 cross. 2 (di traverso) crosswise. 3 (farsi il segno della croce) to make the sign of the cross. 4 (mettere in croce qualcuno) to crucify someone. 5 (a occhio e croce) at rough guess. 6 (fig., mettici una croce sopra) just forget it. 7 (testa o croce) heads or tails (teste o code; nelle monete antiche spesso, in alternativa alla croce, era raffigurato un leone dalla lunga coda).
 @   lat. crux, crucis
Antico strumento di morte formato da un grosso legno piantato in terra e da un altro congiuntogli trasversalmente. Il condannato veniva legato per i piedi sul legno verticale, le mani all'estremità dell'asse orizzontale. È stata utilizzata dall'iconografia cristiana, quale simbolo di sofferenza, per ricordare il supplizio subito da Gesù. 
Croce rossa internazionale 
Organizzazione internazionale di assistenza, istituita in Svizzera nel 1864 da H. Dunant. 

\Cróce dél Sud Costellazione australe, formata da tante stelle, quattro delle quali danno origine a una croce il cui asse maggiore indica il polo sud celeste; viene avvolta a nord dal Centauro. 

\Croce e il nulla, La Saggio di S. Quinzio (1984). 

\Croce Rossa Italiana (CRI) Associazione a carattere internazionale avente scopi di assistenza sanitaria e sociale. Nacque per iniziativa dell'associazione medica di Milano dopo la convenzione del 22 giugno 1864. 

\Cróce vérde Organizzazione assistenziale formata da volontari che soccorrono malati e feriti e li trasportano in ospedali e case di cura. 

\Cróce, Benedétto (Pescasseroli 1866-Napoli 1952) Storico, filosofo, critico letterario e uomo politico italiano. Fu ministro della pubblica istruzione nel 1920-1921; si ritirò dalla vita politica per incompatibilità con il fascismo; fu presidente del partito liberale fino al 1948. Riscoprì Vico, tramite De Sanctis e Labriola, e lo interpretò in senso idealistico. Riprese l'idealismo hegeliano, criticando la divisione triadica di Idea, Natura e Spirito, essendo lo Spirito l'unica realtà, suddiviso in categorie che convivono senza rinnegarsi. La filosofia di Croce identifica la vita con la realtà e la storia (storicismo assoluto). Tra le sue opere, Filosofia dello spirito, Storia d'Italia dal 1871 al 1915, La poesia, Carattere della filosofia moderna

\Cróce, Èlena (Napoli 1915-Roma 1994) Scrittrice e saggista italiana. Figlia del filosofo Benedetto Croce, ha lasciato libri di memorie come Ricordi familiari (1952), L'infanzia dorata (1966) e Due citt (1985). Fu promotrice di molteplici attività e iniziative culturali tra cui la fondazione delle riviste Aretusa (1948-1960), Lo spettatore italiano (1948-1957) e Italia Nostra fondata nel 1955. Fu autrice di numerosi saggi critici, tra cui Romantici inglesi e altri saggi (1962), Silvio Spaventa (1969) e Salvatore Di Giacomo (1977). 

\Cróce, Francésco (Milano 1696-1773) Architetto. Tra le opere il palazzo Sormani a Milano (1736). 

\Cròce, Giùlio Césare (San Giovanni in Persiceto, Bologna 1550-Bologna 1609) Scrittore. Tra le opere Le sottilissime astuzie di Bertoldo (1606) e Le piacevoli e ridicolose semplicit di Bertoldino (1608). 

\Crocefiéschi Comune in provincia di Genova (500 ab., CAP 16010, TEL. 010). 

\crocefìggere ved. crocifiggere  

\cròceo, agg. Del colore dello zafferano, tra il giallo e l'arancione. 

\crocerìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi partecipa a una crociera. 

\crocerossìna, sf. Infermiera della Croce Rossa. 

\crocesegnàre, v. tr. Sottoscrivere un documento con una croce. 

\croceségno, sm. Segno che gli analfabeti possono apporre sui documenti al posto della firma. Il crocesegno, in genere una croce, deve essere controfirmato da due testimoni. 

\crocétta, sf. 1 Piccola croce. 2 Segno araldico costituito da una croce assottigliata. 3 In marina, insieme di due traverse poste longitudinalmente sulle navi a vela e aventi lo scopo di sostenere la coffa insieme alle barre traverse o formare l'albero di gabbia. 

\Crocétta dél Montèllo Comune in provincia di Treviso (5.662 ab., CAP 31035, TEL. 0423). 

\crocevìa, sm. invar. Luogo dove si incontrano due o più strade. ~ bivio. 
 X   sm. invar. crossroads. 
 @   da croce + via. 

\Crocevia della morte Film poliziesco, americano (1990). Regia di Joel Coen. Interpreti: Gabriel Byrne, Albert Finney, John Turturro. Titolo originale: Miller's Crossing 

\crochet, sm. invar. 1 Uncinetto. 2 Nel pugilato, gancio. 

\crociaménto, sm. L'insieme degli elementi che formano l'intersezione di due rotaie. 

\crociàre, v. v. tr. Segnare qualcosa o qualcuno con la croce. 
v. intr. Farsi il segno di croce. ~ segnarsi. 

\crociàta, sf. 1 Spedizione militare nel medioevo fatta con l'intento di riconquistare la Terra Santa. 2 Azione collettiva a scopi politici, sociali, religiosi e simili. 
 X   sf. crusade. 
 @   deriv. da crociato. 
Vi furono otto crociate, bandite da diversi papi (Urbano II, Eugenio III, Innocenzo III) e capeggiate da figure eroiche, quali Federico Barbarossa, Riccardo Cuor di Leone, Luigi IX e Carlo d'Angiò. La motivazione di fondo consisteva nel liberare Gerusalemme, città sacra cristiana per eccellenza, dall'occupazione musulmana. Non tutte le crociate diedero i risultati sperati; molte finirono in tragedia o in nulla di fatto. 
Prima crociata 
Si svolse tra il 1096 e il 1099. I crociati raggiunsero Costantinopoli e, alleatisi con i bizantini, riuscirono a conquistare Nicea. L'anno successivo vennero conquistate Edessa e Antiochia. Nel 1099 viene conquistata Gerusalemme. Successivamente si assistette alla nascita degli stati cristiani d'oriente. 
Seconda crociata 
Si svolse tra il 1147 e il 1149. Edessa, liberata nella prima crociata, venne invasa dai turchi. Papa Eugenio III bandì la seconda crociata che, guidata da Luigi VII di Francia e Corrado III, fu sconfitta a Dorileo. In seguito ai vani tentativi di conquistare Damasco, fu sciolta. 
Terza crociata 
Si svolse tra il 1189 e il 1192. Nel 1187 Saladino occupò Gerusalemme. Papa Clemente III, al fine di liberarla, chiese e ottenne l'appoggio di Federico I Barbarossa, Guglielmo II di Sicilia, Filippo II Augusto di Francia e Riccardo Cuor di Leone d'Inghilterra. Nel 1190, Barbarossa morì e il suo esercito si sciolse; Riccardo Cuor di Leone conquistò Cipro e nel 1191 San Giovanni d'Acri. Saladino venne sconfitto a Giaffa e Arsuf, ma Gerusalemme non fu liberata. Riccardo Cuor di Leone fu costretto a stipulare con Saladino una tregua. Questo portò alla nascita del secondo regno di Gerusalemme che comprendeva San Giovanni d'Acri e che fu affidato a Corrado del Monferrato. 
Quarta crociata 
Si svolse tra il 1202 e il 1204. Venne bandita da papa Innocenzo III. I crociati guidati da Baldovino IX di Fiandra, Bonifacio I del Monferrato e Teobaldo di Champagne, cercarono di riconquistare Zara per conto di Venezia che li aveva finanziati. Nel 1203, capeggiati dal doge Enrico Dandolo, si diressero a Costantinopoli che conquistarono l'anno successivo. Scomunicati dal papa, nominarono regnante di Costantinopoli Baldovino di Fiandra. Ebbe così origine l'impero latino d'oriente. 
Quinta crociata 
Si svolse tra il 1217 e il 1221. Venne bandita da Onorio III. Nel 1217, i crociati guidati da Andrea II d'Ungheria, Leopoldo VI d'Austria e Giovanni di Brienne re di Gerusalemme, conquistarono Damietta. Il sultano d'Egitto, disposto a liberare Gerusalemme in cambio di Damietta, non venne ascoltato. Le successive battaglie videro capitolare i crociati che furono costretti ad abbandonare l'Egitto. 
Sesta crociata 
Si svolse tra il 1228 e il 1229, ma in realtà, fu solo una trattativa portata avanti da Federico II con il sultano d'Egitto Malik al-Kamil. Nel 1229, con il trattato di Giaffa la Terra Santa venne liberata. 
Settima crociata 
Si svolse tra il 1248 e il 1254. Venne proclamta da Innocenzo IV. Nel 1244 Gerusalemme cadde nuovamente in mano ai musulmani. Luigi IX di Francia, giunto in Egitto, conquistò Damietta, ma venne fatto prigioniero nella sconfitta di El-Mansura. Liberato in seguito allo scambio di Damietta e ritiratosi a San Giovanni d'Acri, vi restò in attesa di riprendere la crociata. Nel 1254 tornò in Francia. 
Ottava crociata 
Si svolse nel 1270. Venne indetta da papa Clemente IV. Guidati ancora da Luigi IX, i crociati sbarcarono a Tunisi. Qui Luigi IX morì di peste e così si spense l'ultimo tentativo di liberazione della Terra Santa. 

\crociàto, agg. e sm. agg. Dotato di croce. 
sm. 1 Chi lotta per un ideale. 2 Soldato di una crociata. 
 @   deriv. da croce. 

\crocìcchio, sm. Luogo dove si incontrano due o più strade. ~ incrocio. 

\crocidàre, v. intr. Detto di corvi e cornacchie, emettere un suono forte e sgradevole. 

\crocidolìte, sf. Anfibolo alcalino di aspetto fibroso detto anche amianto azzurro o del capo. 

\crocidùra, sf. Genere e nome comune di Mammiferi insettivori della famiglia dei Soricidi. 

\crocièra, sf. 1 Navigazione secondo un itinerario stabilito per divertimento e svago. velocit di crociera, velocità mantenuta durante un viaggio da un mezzo di trasporto, inferiore alla massima raggiungibile. 2 Trasvolata. 3 Disposizione di linee, barre, a forma di croce. 4 Nelle basiliche, punto di incrocio tra la navata principale e il transetto. volta a crociera
 X   sf. 1 cruise. 2 (velocità) cruising speed. 
 @   franc. croisiere, deriv. da croiser incrociare; nei significati [3] e [4]: deriv. da croce

\crocière, sm. Uccello (Loxia recurvirostra) della famiglia dei Fringillidie dell'ordine dei Passeriformi. Di colore rosso negli esemplari maschi, verde nelle femmine, prende il nome dalla posizione incrociata delle mandibole. 

\Crocìfere Famiglia di piante erbacee e di arbusti propri delle regioni temperate e fredde; il nome deriva dalla disposizione dei petali, quattro in croce. Presenta frutti a siliqua o siliquetta. Tra le specie commestibili si annoverano il crescione e il cavolo, tra quelle ornamentali la violacciocca. Da alcune si estrae olio (ravizzone e colza). 

\crocìfero, agg. Che porta la croce. 

\crocifìggere, v. tr. Mettere in croce. ~ tormentare. <> confortare. 
 X   v. tr. to crucify. 
 @   lat. crucifigere, comp. da crux, crucis croce + figere conficcare. 

\crocifissióne, sf. 1 Supplizio di Gesù. 2 Rappresentazione del supplizio di Gesù. 
 X   sf. crucifixion. 
 @   lat. tardo crucifixio,-onis, deriv. da crucifixus, p.p. di crucifigere. 

\crocifìsso, agg. e sm. agg. Messo in croce. 
sm. 1 Cristo messo in croce. 2 Immagine dipinta o scolpita di Cristo in croce. 
 X   sm. crucifix. 
 @   lat. crucifixus, p.p. di crucifigere. 

\crocifissóre, sm. Chi crocifigge. 

\crocióne, sm. Nome popolare del tallero austriaco d'argento, coniato a Milano durante gli ultimi decenni del XIX sec. 

\Crockett, Davy (Limestone 1786-San Antonio 1836) Cacciatore statunitense. Perì nella strenua difesa di Forte Alamo (Texas), assediato dai messicani. 

\cròco, sm. (pl.-chi) Genere di piante della famiglia delle Iridacee che comprende anche lo zafferano. Per estensione colore giallo aranciato tipico dello zafferano. 

\Crocodìlidi Famiglia di Rettili dell'ordine dei Coccodrilli che comprende coccodrilli, alligatori e gaviali. 

\crocoìte, o crocoisìte, sf. Cromato di piombo molto lucente di colore rosso aurora che si presenta in prismi monoclini. 

\cròda, sf. 1 Nel Veneto, conglomerato di sassi, ghiaia, cemento. 2 Nome delle tipiche guglie delle Dolomiti. 

\crodaiòlo, sm. Nell'alpinismo, arrampicatore che pratica scalate specialmente nel versante dolomitico. 

\crodatùra, sf. Malattia del riso che provoca la caduta precoce delle cariossidi della pannocchia. 

\Cròdo Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (1.614 ab., CAP 28036, TEL. 0324). 

\crogiolàre, v. v. tr. Cuocere a fuoco lento. 
v. intr. pron. Bearsi di una situazione particolarmente piacevole. ~ deliziarsi. <> struggersi, rodersi. 
 X   v. intr. pron. to bask. 
 @   deriv. da crogiolo. 

\crogiòlo, sm. 1 Recipiente tronco-conico di materiale refrattario con cui si compiono reazioni chimiche o si fondono metalli. 2 Ambiente, centro in cui avviene una fusione. 3 Cottura di vivande effettuata a fuoco lento. 
 X   sm. 1 crucible. 2 (fig.) melting pot. 
 @   deriv. da crogiolare

\Crognaléto Comune in provincia di Teramo (1.778 ab., CAP 64043, TEL. 0861). 

\croissant, sm. invar. Mezzaluna di pasta sfoglia, dolce o salata, cotta al forno. ~ cornetto. 

\crollàre, v. v. tr. Scuotere, agitare. crollare la testa
v. intr. 1 Cadere rovinosamente. ~ precipitare. fecero appena in tempo ad allontanarsi che videro crollare la torre. 2 Sprofondare, schiantarsi. ~ stramazzare. <> rizzarsi. quel sogno per croll all'improvviso. 3 Arrendersi. ~ abbandonarsi. <> resistere. 
 X   v. intr. 1 to fall down, to collapse. 2 (prezzi) to slump. 
 @   lat. volg. corrotulare

\cròllo, sm. 1 Forte scossa. ~ scuotimento. 2 Caduta improvvisa. ~ schianto. 3 Caduta definitiva. ~ sfascio. 4 Calo, ribasso. ~ picchiata. <> boom. con la guerra ci fu il crollo finanziario del paese
 X   sm. 1 collapse. 2 (prezzi) slump. 
 @   deriv. da crollare

\Crollo della Baliverna, Il Racconto di D. Buzzati (1954). 

\crom(o)- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco chr ma colore. 

\cròma, sf. Valore di una nota o di una pausa corrispondente a 1/8 di battuta intera. 

\cromaffìne, agg. Detto di cellule che assumono particolare colorazione bruna con il cromo. Tipiche dei Vertebrati, sembra che siano in grado di secernere adrenalina. 

\Cro-Magnon Località della Francia di interesse archeologico, nel dipartimento della Dordogne. 

\cromàre, v. tr. Ricoprire un metallo con un rivestimento di cromo. 
 @   deriv. da cromo. 

\cromàtica, sf. Colorimetria. 

\cromaticaménte, avv. In modo cromatico. 

\cromaticità, sf. Qualità dell'essere cromatico. 

\cromàtico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. 1 Del colore. 2 Si dice di una serie di note distanti un semitono l'una dall'altra. intervallo cromatico
sm. Suono o canto cromatico. 
 X   agg. chromatic.
 @   greco khromatik s, deriv. da chroma, colore; nel significato [2]: dal lat. chromaticus. 

\cromatidìo, sm. Ciascuna delle due metà longitudinali del cromosoma. 

\cromatìna, sf. Sostanza del nucleo delle cellule, colorabile con coloranti basici. Gli acidi desossiribonucleico e ribonucleico ne sono i costituenti primari. Partecipa attivamente alla mitosi cellulare. 

\cromatìnico, agg. (pl. m.-ci) Di un fenomeno, la riduzione cromatinica, a causa del quale da una cellula madre si formano due cellule figlie avente il numero di cromosomi pari alla metà dei cromosomi del nucleo della cellula madre. ~ cromatico. 

\cromatìsmo, sm. 1 In pittura, tendenza a usare con molto spicco i colori. 2 Procedimento musicale. 3 Imperfezione di un sistema ottico che dà un'immagine con i bordi colorati. 
In musica è il procedimento con il quale si altera di un semitono, ascendente o discendente, una o più note della scala nella tonalità data. Particolarmente apprezzato nel XVII sec. (J. S. Bach), venne rivalutato in epoca romantica (Beethoven, Schubert, Chopin, Wagner), nel XIX sec. (Franck) e nel XX sec. (Schönberg). Nella musica moderna è alla base dell'atonalità. 

\cromato- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco chr ma-atos colore. 

\cromàto, agg. e sm. agg. Si dice di metallo sottoposto a cromatura. 
sm. Composto di colore giallo costituto da cromo, ossigeno e un metallo. 
 X   agg. chromium-plated. 

\cromatòforo, sm. 1 In botanica, organulo cellulare proprio delle Alghe. ~ cloroplasto. 2 Cellula del derma ricca di pigmento e ramificata, presente in vari animali. 

\cromatografìa, sf. Procedimento di analisi chimica (ideato da Tswett) usato per scindere, identificare, ripulire i componenti di miscele complesse di materie organiche o inorganiche, aventi proprietà chimiche simili. Si fonda sulla diversa capacità di assorbimento, ripartizione, scambio ionico di più sostanze componenti il miscuglio. 

\cromatògrafo, sm. Apparecchio per eseguire la cromatografia. 

\cromatopsìa, sf. 1 Percezione visiva dei colori. 2 In medicina, disturbo visivo che consiste nell'insorgenza di allucinazioni a causa di lesioni dei centri ottici cerebrali o per effetto di droghe o farmaci. 

\cromatoptometrìa, sf. Misura dell'acuità visiva per i diversi colori e determinazione di eventuali difetti. 

\cromatóre, sm. (f.-trìce) Chi esegue cromature. 

\cromatoscopìa, sf. Visione dei colori. 

\cromatùra, sf. L'operazione del cromare. 

\cròmico, agg. (pl. m.-ci) Dei composti del cromo trivalente e del cromo esavalente. 
Ossidazione cromica 
Ossidazione che usa un composto del cromo come agente ossidante. 

\cromìte, sf. Ossido di ferro (38%) e cromo (dal 44 al 64%) e contenente anche magnesio (dallo 0 al 18%), appartenente al gruppo degli spinelli. Viene utilizzata come materiale refrattario poco fusibile. ~ cromoferrite. 

\cromlech, sm. invar. Monumento megalitico preistorico costituito da un insieme di pietre conficcate nel terreno e disposte in circolo, ritenuto luogo di culto o monumento funebre. Tra i cromlech, diffusi nell'Europa occidentale e nel Nord Africa, l'esempio più noto è costituito dai triliti di Stonehenge in Inghilterra. 

\cròmo, sm. Elemento chimico, di simbolo Cr, numero atomico 24, peso atomico 51,966, non presente in natura allo stato libero, ma in minerali di cui il più importante è la cromite. È un metallo grigio splendente molto duro; si ottiene per riduzione dell'ossido con l'alluminio e viene usato per indurire l'acciaio e per la cromatura. Alcuni suoi composti vengono usati nell'industria tessile come mordenti. 
 X   sm. chromium, chrome. 
 @   greco chr ma colore. 

\cromocistoscopìa, sf. Esame delle secrezioni renali eseguito usando il citoscopio. L'esame deve essere preceduto dall'iniezione di una sostanza colorante eliminabile. 

\cromodinàmica, sf. Teoria quantistica che studia le interazioni tra quark, o androni, dovute all'esistenza del colore. ~ quantocromodinamica. 

\cromòfilo, agg. Di alcune cellule normali o patologiche o di microrganismi che hanno una grande affinità per le sostanze coloranti. 

\cromofotografìa, sf. Fotografia a colori. 

\cromògeno, agg. e sm. agg. Di elemento che produce sostanze colorate. Tale elemento può essere una sostanza incolore che però può formare, sotto l'influenza di alcuni reattivi, prodotti colorati, oppure un batterio che secerne prodotti colorati influenzando così il colore della colonia. 
sm. In chimica, sostanza che contiene gruppi cromogeni. 

\cromolitografìa, sf. Litografia a colori. 

\cromòmero, sm. Porzione di cromosoma ricca di DNA e intensamente colorabile alla quale corrisponde un tratto simile sul cromosoma omologo. 

\cromonèma, sm. (pl.-i) Filamento assiale spiralato del cromosoma. 

\cromoplàsto, sm. Plastidio della cellula vegetale che produce i pigmenti carotenoidi. 

\cromoscopìa, sf. 1 Verifica dell'integrità della visione colorata. 2 Esame della funzionalità renale nel quale si studia l'eliminazione urinaria di una sostanza colorata previamente somministrata. 

\cromosfèra, sf. Lo strato più basso dell'atmosfera solare costituito da idrogeno incandescente. È un involucro gassoso che si trova al di sopra della fotosfera; ha uno spessore di 10.000 km e ne è consentita la visione durante gli ultimi attimi di un'eclissi solare. Risulta essere la parte più bassa dell'atmosfera e al suo interno le condizioni fisiche subiscono molti cambiamenti, con la temperatura che varia da 4.000 °K della base fino ai 106 °K della parte superiore. 

\cromosfèrico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla cromosfera. 

\cromosòma, sm. (pl.-i) Organulo del nucleo cellulare, portatore dei geni, ossia dei caratteri ereditari. È formato da cromatina, il cui costituente più importante è il DNA ed è visibile solo durante la mitosi (divisione cellulare). Le sue proprietà genetiche dipendono dalla struttura del DNA. È formato da due subunità, cromatidi, a loro volta formati da due filamenti. 
 X   sm. chromosome. 
Cromosoma sessuale 
Cromosoma che determina il sesso nell'uomo, animali, piante. Nell'uomo ci sono quarantasei cromosomi, formati da ventidue paia di cromosomi omologhi (autosomi; ventidue paterni e ventidue materni), ai quali si aggiunge una coppia di cromosomi sessuali, uguali nella femmina (cromosomi X) e diversi nel maschio (cromosomi X e Y). Quando si creano i gameti, la femmina forma gameti tutti uguali, aventi ciascuno il cromosoma X, il maschio gameti con il cromosoma X (50%) e con il cromosoma Y (50%). In altre specie è la femmina ad avere cromosomi sessuali diversi. 

\cromosòmico, agg. Di cromosoma. 

\cromoterapìa, sf. 1 Trattamento di infezioni ottenuta utilizzando sostanze colorate. 2 Trattamento di malattie per mezzo di luci colorate. 

\cromotipìa, sf. Stampa a colori. 

\Cromwell Dramma di V. Hugo (1827). 

\Cromwell, Oliver (Huntingdon 1599-Londra 1658) Statista inglese, fu deputato al Lungo Parlamento (1640), come oppositore puritano. Carlo I l'Inghilterra, ispirato alle idee del più rigoroso assolutismo, aveva fatto sciogliere il parlamento e dato il via alla persecuzione dei puritani. La ribellione partì dalla Scozia; Cromwell organizzò un suo esercito e riportò le importanti vittorie di Marston Moor e di Naseby, giungendo a epurare il parlamento (1648) e a far condannare a morte re Carlo I, giustiziato nel febbraio del 1649. Cromwell instaurò di fatto una dittatura, reprimendo con violenza i cattolici dell'Irlanda. Morì il 3 settembre 1658. Alla sua morte venne sostituito dal figlio Richard. 

\Cromwell, Thomas (Putney 1485?-Londra 1540) Politico inglese. In qualità di consigliere di Enrico VIII, gli garantì nel conflitto con Clemente VII l'appoggio del parlamento. Caduto in disgrazia agli occhi del sovrano, venne accusato di alto tradimento e ucciso. 

\Crònaca (Firenze 1457-1508) Simone del Pollaiolo detto il Cronaca. Architetto. Tra le opere il cortile di palazzo Strozzi a Firenze (1493-1504). 

\crònaca, sf. 1 Narrazione con intento storico di fatti registrati secondo l'ordine della loro successione. ~ cronistoria. 2 Narrazione, descrizione particolareggiata. ~ resoconto, racconto. 3 Informazione scritta su eventi di maggior interesse. 
 X   sf. 1 chronicle. 2 (stampa) news, reporting. 3 (rubrica) column. 4 (resoconto) account. 5 (radio, TV) commentary. 
 @   lat. tardo chronica, dal greco chronik . 
Forma storiografica medievale, segnò il passaggio dalla semplice annalistica alla moderna storiografia (Eusebio di Cesarea). Tra le più importanti la cronaca anglosassone, di Neutro, quella latina della grandi abbazie italiane e quella della storia degli imperatori. 

\Cronaca anglosassone Cronaca di anonimo (IX-XII sec.). 

\Cronaca dell'alba Ciclo di romanzi di R. J. Sender (1942-1966). 

\Cronaca di famiglia Romanzo di S. T. Aksakov (1856). 

\Cronaca di una morte annunciata Romanzo di G. Garcia M´rquez (1981). 

\Cronaca di una vita Romanzo di K. G. Paustovskij (1946-1962). 

\Cronaca familiare Film drammatico, italiano (1962). Regia di Valerio Zurlini. Interpreti: Marcello Mastroianni, Jacques Perrin, Salvo Randone. 

\Cronache della galassia Romanzo di I. Asimov (1951). 

\Cronache di poveri amanti Romanzo di V. Pratolini (1947). Film di Carlo Lizzani (1954), con Marcello Mastroianni, Cosetta Greco, Antonella Lualdi (nonostante il premio speciale della giuria al Festival di Cannes, ebbe problemi per la distribuzione e l'esportazione per motivi di censura politica).   +  

\Cronache marziane Romanzo di R. Bradbury (1950). 

\cronachìsmo, sm. Narrazione degli avvenimenti del passato nel loro ordine. 

\cronachìsta, sm. (pl.-i) Autore di cronache. 

\cronachìstica, sf. Lo studio delle antiche cronache. 

\cronachisticaménte, avv. In modo cronachistico. 

\cronachìstico, agg. (pl. m.-ci) Che ha carattere di cronica. 

\cronèma, sm. (pl.-i) Unità di tempo necessaria per emettere il gruppo vocale più consonante. 

\Cronenberg, David (Toronto 1945-) Regista canadese. Diresse Videodrome (1983), La mosca (1986), Il pasto nudo (1992), M. Butterfly (1993) e Cash (1996). 

\Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi Cronaca di D. Compagni (ca. 1310-1312). 

\cronicaménte, avv. In modo cronico. 

\cronicàrio, sm. Casa di cura per malati cronici. 

\crònici Nome dei seguaci di una frazione del Partito costituzionale siciliano del 1812-1814 che erano favorevoli a un intervento inglese deciso. 

\cronicità, sf. Stato di cronico. 

\cronicizzàre, v. v. tr. Rendere cronico. 
v. intr. pron. Diventare cronico. 

\cronicizzazióne, sf. L'assumere carattere di cronicità. 

\crònico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. 1 Di malattia ad andamento prolungato. ~ inguaribile, cronicizzato. <> curabile, guaribile. 2 Radicato. ~ inveterato. <> passeggero. 
agg. e sm. Chi è affetto da una malattia cronica. 
 X   agg. chronic. 

\Cronin, Archibald Joseph (Helensburgh 1896-Montreux 1981) Romanziere inglese. Già medico tra i minatori del Galles, Cronin vi ha ambientato numerosi libri all'epoca assai popolari. Tra le opere E le stelle stanno a guardare (1935), La cittadella (1937), Le chiavi del regno (1942) e Anni verdi (1944). 

\Cronin, James (Chicago 1931-) Fisico statunitense. Si occupò principalmente delle simmetrie fondamentali delle particelle elementari. Nel 1980 fu insignito del premio Nobel con V. L. Fitch. 

\cronìsta, sm. e sf. (pl.-i) 1 Antico scrittore di cronache. 2 In un giornale, redattore addetto ai servizi di cronaca. ~ reporter. 
 X   sm. e sf. reporter. 
 @   deriv. dal greco chr nos tempo. 

\cronistòria, sf. La semplice esposizione dei fatti storici secondo la loro successione. 

\crono- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco chr nos tempo. 

\cròno, sf. invar. Gara a cronometro. 

\Cròno Dio greco, figlio di Urano e Gea, il titano più giovane. Uccise il padre divenendo padrone del mondo. Sposata Rea, ebbe molti figli che mangiava per il timore di vedersi sottratto il trono da loro. L'unico scampato alla morte fu Zeus che, diventato adulto, fece precipitare il padre nel Tartaro dopo averlo costretto a restituire i fratelli ingoiati. Viene identificato dai romani con Saturno. 

\cronobiologìa, sf. Studio dei ritmi biologici. 

\cronobiòlogo, sm. Studioso di cronobiologia. 

\cronofotografìa, sf. Tecnica che permette di ottenere una serie di fotografie successive, a intervalli assai brevi, di un oggetto o di un fenomeno. 

\cronografìa, sf. 1 Ordine e data degli avvenimenti storici. 2 Scienza che studia tempi e date degli avvenimenti storici. 3 Opera cronografica. 

\cronògrafo, sm. Cronometro che misura e registra gli intervalli di tempo desiderati. 

\cronògrafo del 354 Denominazione comune di una raccolta compiuta da Dionigi Filocalo nel 354 a. C. comprendente un calendario astrologico e civile oltre a testi storico-cronologici. 

\cronogràmma, sm. (pl.-i) Data fornita da lettere corrispondenti a numeri romani e inserite nelle parole di un verso o di una frase. 

\cronologìa, sf. 1 Ordine nel quale si succedono determinati fatti. 2 Scienza che si propone di studiare le date esatte degli avvenimenti storici. 
 X   sf. chronology. 

\cronologicaménte, avv. In modo cronologico, con successione temporale. 

\cronològico, agg. (pl. m.-ci) Della cronologia. 
 X   agg. chronological. 

\cronòlogo, sm. (pl.-gi) 1 Chi si occupa di cronologia. 2 Scrittore di cronologie. 

\cronometràggio, sm. Operazione del cronometrare. 

\cronometràre, v. tr. Misurare il tempo in modo preciso specialmente durante gare sportive. 
 X   v. tr. to time. 

\cronometrìa, sf. Disciplina che si occupa della misurazione del tempo. 

\cronometricaménte, avv. Con puntualità cronometrica. 

\cronomètrico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo alla cronometria. 2 Relativo a un cronometro. 3 Esatto, puntuale. ~ preciso. <> approssimativo. 

\cronometrìsta, sm. e sf. (pl.-i) Persona incaricata di misurare i tempi. 

\cronòmetro, sm. e sf. sm. 1 Apparecchio per la misurazione del tempo. 2 Cronografo da polso. 
sf. Gara ciclistica a cronometro. 
 X   sm. 1 chronometer. 2 (da polso) stopwatch. 
 @   franc. chronom tre. 

\cronopròlogo, sm. (pl.-ghi) Nel ciclismo, gara a cronometro che funge da prologo di una corsa a tappe. 

\cronoscalàta, sf. Nel ciclismo, gara a cronometro su un percorso in salita. 

\cronoscòpio, sm. Apparecchio elettronico che consente di leggere la durata di fenomeni ottici, acustici, elettrici ecc. su un galvanometro tarato in millisecondi. 

\cronotachìgrafo, sm. Tachigrafo registratore montato su automezzi pesanti per controllare che non superino la velocità regolamentare. 

\cronotàppa, sf. Tappa a cronometro. 

\cronòtopo, sm. L'entità spazio-temporale a quattro dimensioni usata nella teoria della relatività. 

\cronstedtìte, sf. Silicato idrato di ferro del gruppo del serpentino, di colore nero e di forma esagonale. 

\Crookes, William (Londra 1832-1919) Fisico e chimico inglese. Diede il nome ai tubi per la produzione di raggi catodici, che egli realizzò dotati di due elettrodi e contenenti gas a bassa pressione. Studiandone la scarica elettrica, scoprì i raggi catodici. 

\Cropalàti Comune in provincia di Cosenza (1.548 ab., CAP 87060, TEL. 0983). 

\Cròpani Comune in provincia di Catanzaro (3.659 ab., CAP 88051, TEL. 0961). 

\croquants (Rivolte dei) Rivolte di contadini avvenute tra la fine del XVI sec. e la metà del XVII sec. in Francia. 

\croquet, sm. invar. Gioco simile al golf con percorso obbligato. 

\Cròsa Comune in provincia di Biella (343 ab., CAP 13060, TEL. 015). 

\Crosby, Harry détto Bing (Tacoma 1904-Madrid 1977) Attore, cantante e ballerino americano. Nei primi anni trenta divenne celebre con canzoni sentimentali e melodiche. Nel 1944 ottenne l'Oscar per La mia vita. Tra i film Le campane di Santa Maria (1945), La ragazza di campagna (1954) e Bianco natale (1955) in cui cantò la celeberrima melodia natalizia. 

\Crosby-Still-Nash & Young Complesso statunitense del genere folk-rock, nato nel 1968, formato da D. Crosby (1941), S. Still (1945), G. Nash (1942) e N. Young (1945). 

\crosciàre, v. intr. 1 Produrre un rumore forte e continuato, detto di pioggia che scende. 2 Frusciare. 

\cròscio, sm. Il crosciare, scroscio. 

\Crosìa Comune in provincia di Cosenza (8.209 ab., CAP 87060, TEL. 0983). 

\Cròsio délla Vàlle Comune in provincia di Varese (476 ab., CAP 21020, TEL. 0332). 

\cross, sm. invar. 1 Nel calcio, traversone. 2 Nel pugilato, diretto, colpo d'incontro. 3 Corsa campestre. 4 Motocicletta usata elle gare di motocross. 

\Cross River Stato (1.866.000 ab.) della Nigeria, al confine col Camerun. Capoluogo Calabar. 

\Cross, Henri Edmond (Douai 1856-St-Clair 1910) Pittore francese. Tra le opere Paesaggio con cipressi (1896, Ginevra, Fondazione Ghez). 

\crossàre, v. intr. Nel gioco del calcio, fare un cross. 

\cross-bar, sm. invar. Selettore telefonico a barre incrociate o multisettore. 

\cross-country, sm. invar. Nell'ippica, nel ciclismo e nel motociclismo, corsa campestre. 

\crossing-over, sm. invar. Fenomeno di incrociamento di due cromosomi omologhi che determina un interscambio di pozioni cromosomiche. Si verifica nella meiosi. 

\crossòdromo, sm. Impianto sportivo che comprende o simula terreni naturali per corse da cross. 

\Crossopterìgi Sottospecie di Pesci molto diffusi nel Carbonico. Ne sopravvivono pochissimi esemplari, suddivisi negli ordini dei Ripidisti e dei Celacantiformi. Oggi i Crossopterìgi sono rappresentati dalla latimeria. Gli studiosi ritengono che l'aspetto di questa specie sia rimasto immutato con il trascorrere dei millenni. Ritenuti estinti, nel 1938 ne furono trovati esemplari lungo le coste dell'Africa meridionale. Caratteristiche sono le pinne fornite di peduncoli. Un esemplare può superare il metro e mezzo di lunghezza e pesare fino ai 70 kg. 

\cròsta, sf. 1 Strato esterno indurito che ricopre la superficie di alcuni corpi. 2 Aspetto superficiale che nasconde la realtà. ~ apparenza. <> sostanza. 3 Strato superficiale solido della Terra. 4 Sangue e siero disseccato sopra a una ferita. 5 Guscio dei Crostacei. 6 Squama di colore che si stacca da un dipinto antico. 
 X   sf. 1 crust. 2 (ferita) scab. 
 @   lat. crusta. 
Crosta lattea  (o dermatite seborrica infantile)
Forma di dermatite presente nei lattanti. Si forma, sulla fronte e sul cuoio capelluto, un eritema squamoso, di colore giallastro, che pu estendersi anche al petto e alle ascelle, la cui vera causa rimane sconosciuta (un tempo si pensava che fosse causata da intolleranza ai grassi del latte). 
Crosta terrestre 
Strato superficiale della terra, con bassa velocità di propagazione delle onde sismiche, compreso tra le discontinuità di Mohorovicic. Forma la litosfera insieme alla parte superficiale del mantello. 

\Crostàcei Classe di   +   Artropodi acquatici, con corpo metamerico, ricoperto da un esoscheletro di chitina e calcare e costituito da un cefalotorace e da un addome. Vivono in mare e nelle acque dolci, ma esistono anche Crostacei che vivono sulla terra: gli Isopodi (si trovano nei terreni umidi e si nutrono di resti in decomposizione). Sono muniti di un gran numero di arti (antenne, pinze o chele). Hanno respirazione cutanea e branchiale. Ne esistono circa 30.000 specie. Tra gli esemplari più diffusi, i granchi, le aragoste e i gamberi. Principalmente la riproduzione è sessuata e raramente asessuata. Secondo le specie, possono vivere da pochi giorni a diversi anni. Alcuni esemplari si nutrono di animali, altri di vegetali, altri ancora riescono ad assorbire il nutrimento filtrando l'acqua. Esistono specie parassite e infine quelle di più grandi dimensioni possono nutrirsi anche di detriti organici. Possono essere classificati in due sottoclassi: gli Entomostraci (i segmenti toracici portano appendici biramose mentre quelli addominali ne sono privi, salvo l'ultimo che porta due cerci) e i Malacostraci (tutti i segmenti addominali portano appendici biramose: ricordiamo gli Isopodi, tra cui l'Ave Maria, e i Decapodi).   +  
 X   sm. shellfish. 

\crostàre, v. tr. Cuocere una vivanda in modo che si formi una crosta sulla sua superficie. 

\crostàta, sf. Dolce di pasta frolla, cotta al forno e ricoperta di marmellata e, quindi, di strisce di pasta a griglia. Chiamata anche (specie a Genova) "torta a griglia" o "grigliata".   +  
 X   sf. tart. 
 @   deriv. da crosta. 

\crostìno, sm. Fetta di pane fritta o abbrustolita, spalmata con ingredienti saporiti e servita come antipasto. 
 X   sm. canapé 

\crostóne, sm. 1 Suolo formato da detriti cementati, dovuto all'erosione o all'intensa evaporazione di climi aridi. 2 Crostini di dimensioni maggiori usate per guarnire pietanze. 

\crostóso, agg. Ricoperto di croste. 

\Crotalària, sf. Genere cosmopolita di Papilionacee con più di duecento specie. 

\cròtali, sm. pl. Antico strumento a percussione formato da una forcella a due bracci sulle cui estremità era posto un disco di bronzo avente diametro compreso tra i 5 e i 6 centimetri. 

\Crotàlidi Famiglia di Rettili Ofidi. Vi appartiene il serpente a sonagli. 

\cròtalo, sm. 1 Rettile (Crotalus viridis) della famiglia dei Crotalidi e dell'ordine degli Squamati. 2 Strumento simile alle nacchere. 
Serpente di colore marrone punteggiato di scuro, il crotalo misura 1 m. Sulla coda presenta anelli che funzionano come sonagli; è molto robusto, resistente e velenosissimo. Si trova nelle regioni desertiche e aride delle due Americhe. 

\Crotóne Città della Calabria (62.000 ab., CAP 88074 TEL. 0962) capoluogo della provincia omonima. Situata sulla costa ionica, importante mercato agricolo (cereali, vino, olio, ortaggi e agrumi) e centro industriale (industrie chimiche, meccaniche, alimentari, del legno e della ceramica). Centro balneare e porto industriale e peschereccio. Noto come Croton nell'antichità, fu colonia achea e corinzia della Magna Grecia, e decadde dopo la conquista romana (277 a. C.). Riacquistò la sua importanza economica sotto la dominazione normanna, divenne marchesato sotto gli Angioini, nel 1444 entrò a far parte del regno di Napoli (sotto il dominio degli Aragonesi). 

\cròtta, sf. Nell'alto medioevo il termine indicava uno strumento simile alla lira. Nei secc. X e XI venne a indicare uno strumento ad arco considerato l'antenato della viola. 
 @   dal gallese crwth

\Cròtta d'Àdda Comune in provincia di Cremona (690 ab., CAP 26020, TEL. 0372). 

\croupier, sm. invar. Banchiere nelle case o sale da gioco. 

\Cròva Comune in provincia di Vercelli (472 ab., CAP 13040, TEL. 0161). 

\Croviàna Comune in provincia di Trento (506 ab., CAP 38027, TEL. 0463). 

\crown, sm. invar. Vetro d'ottica di basso valore dispersivo. 

\Croydon Città (314.000 ab.) della Gran Bretagna, nella contea della Grande Londra. 

\Crozet Arcipelago dell'Antartide, nell'oceano Indiano. Si estende nelle terre australi e Antartiche francesi. 

\CRT Sigla di Cathode Ray Tube (tubo a raggi catodici). 

\crucciàre, v. v. tr. Tormentare. ~ addolorare. 
v. intr. pron. Darsi pena. ~ rodersi. <> consolarsi. 
 @   lat. cruciare, deriv. da crux, crucis croce. 

\crucciàto, agg. Addolorato, afflitto. ~ rattristato. 

\crùccio, sm. 1 Afflizione. ~ dolore. <> gioia. 2 Atto di collera, d'ira. 
 X   sm. torment, worry. 
 @   deriv. da crucciare. 

\cruccióso, agg. 1 Pieno di cruccio, irritato. ~ imbronciato. 2 Che mostra cruccio. ~ accigliato. 3 Sdegnoso. ~ fiero. 4 Di mare e cielo, scuro, agitato. ~ infuriato. 

\crùcco, sm e agg.  Tedesco:  soprannome scherzoso-spregiativo che fu dato durante la seconda guerra mondiale ai Tedeschi, e che fu prima applicato agli Slavi del sud (con i quali i soldati italiani erano a contatto), che chiamavano il pane kruch. 

\cruciàle, agg. Che richiede inevitabilmente una decisione. ~ nevralgico. <> insignificante. 
 X   agg. crucial. 

\crucifige, sm. invar. Grido urlato da coloro i quali volevano la crocifissione di Gesù. 

\crucifórme, agg. Che ha forma di croce. 

\crucìte, sf. 1 Varietà di chiastolite. 2 Idrossido ferrico pseudonimo di arsenopirite. 

\crucivèrba, sm. invar. Gioco enigmistico per il quale si devono indovinare parole disposte orizzontalmente e verticalmente in base alla loro definizione. 
 X   sm. invar. crossword puzzle. 

\Crùcoli Comune in provincia di Crotone (3.936 ab., CAP 88070, TEL. 0962). 

\crudaménte, avv. In modo crudo, spietato. 

\crudèle, agg. 1 Che non ha compassione. ~ spietato. <> umano. 2 Che dà dolore. ~ tormentoso. <> sopportabile. 
 X   agg. cruel. 
 @   lat. crudelis, deriv. da crudus sanguinante. 

\crudelménte, avv. In modo crudele. 

\crudeltà, sf. 1 Qualità di crudele. 2 Atto crudele. ~ sadismo. <> pietà. 3 Atrocità, barbarie. ~ efferatezza. 
 X   sf. cruelty. 
 @   lat. crudelitas,-atis. 

\crudézza, sf. 1 Qualità di crudo. 2 Rigidezza. ~ durezza. 3 Asprezza. ~ rudezza. 

\crudità, sf. L'essere crudo. 

\crudìvoro, agg. Che si nutre di cibi crudi. 
 @   dal lat. crudus e vorare divorare. 

\crùdo, agg. 1 Non sottoposto all'azione del calore o del fuoco. <> cotto. mattoni crudi, essiccati al sole. 2 Rigido. ~ inclemente. <> clemente, docile. stavano attraversando un crudo inverno. 3 Brusco, deciso. ~ brutale. <> gentile. utilizzava dei toni crudi nel parlare, non aveva reticenze. 4 Greggio. ~ grezzo. <> lavorato. la seta cruda, non bollita. 5 Crudele. ~ brutale. erano sotto il giogo di un crudo tiranno
 X   agg. 1 raw. 2 (rigido) harsh, crude, severe. 
 @   lat. crudus sanguinante. 

\Crudo e il cotto, Il Opera di antropologia di C. Lévi-Strauss (1964). 

\cruènto, agg. Sanguinoso. ~ sanguinario. <> incruento. 
 X   agg. bloody. 

\cruise, sm. invar. Missile fornito di sistema di autoguida con volo programmato, dotato di caratteristiche che gli consentono di eludere l'intercettazione della difesa nemica. 

\Cruise, Tom (Syracuse 1962-) Attore cinematografico statunitense. Interpretò Risky Business (1983), Top gun (1986), Il colore dei soldi (1986), Rain Man (1988), Nato il 4 luglio (1989), Codice d'onore (1992), Intervista col vampiro (1994), Missione impossibile (1996) e Jerry Maguire (1997). 

\cruiser, sm. invar. Imbarcazione a motore attrezzata per crociera. 

\crumiràggio, sm. Comportamento da crumiro. 

\crumìro, sm. Lavoratore che rifiuta di scioperare o che lavora al posto di chi sciopera  (il nome è usato spesso per indicare il biscotto  →  krumiro)
 X   sm. scab, blackleg. 
I Crumiri erano delle tribù nordafricane (tra la Tunisia e l'Algeria) le cui azioni di banditismo furono usate dalla Francia (nel 1881) come pretesto per occupare la Tunisia. In Francia "crumiri" fu poi usato come termine ingiurioso per indicare gli operai che, come "cotrabbandieri", sostituivano i lavoratori che partecipavano ad uno sciopero.  I biscotti "krumiri" furono ideati nel 1878 dal pasticciere Domenico Rossi di Casale Monferrato, ma la scelta del nome fu fatta solo per la sua originalità e facilà nell'essere ricordato.

\crùna, sf. Piccolo occhiello all'estremità dell'ago. 
 X   sf. eye. 

\Cruna dell'ago, La Romanzo di K. Follet (1980). 

\cruràle, agg. Relativo alla gamba o alla coscia. 

\cruralgìa, sf. Dolore che si estende dai lombi ai glutei e dall'inguine alla coscia anteriore. 

\crùsca, sf. 1 Residuo della macinazione dei cereali. 2 Accademia della Crusca, la maggior accademia linguistica italiana nata, con l'intento di difendere la purezza della lingua, nel XVI sec. 
 X   sf. bran. 
 @   antico alto ted. crusc. 

\Crùsca, Accadèmia délla Accademia nata a Firenze nel 1583, da incontri di letterati (Brigata dei Crusconi), tra i quali A. F. Grazzini, G. B. Deti, B. Canigiani, B. Zanchini e L. Salviati. Elaborò un vocabolario di concezione purista, al fine di conservare e di ordinare la lingua dei classici fiorentini. Il vocabolario dell'Accademia della Crusca (1612), ebbe cinque edizioni. Dal 1964 l'Accademia sta lavorando a una nuova edizione. Ha sede nel palazzo Medici Riccardi. 

\cruscànte, agg. e sm. agg. e sm. 1 Che, chi è ligio alle norme di purità linguistica. 2 Che, chi è pedante nel parlare e nello scrivere. 
sm. Accademico della Crusca. 

\cruscheggiàre, v. tr. Usare nel parlare e nello scrivere modi dell'Accademia della Crusca. 

\cruschèllo, sm. Tritello. 

\cruscóne, sm. 1 Tipo di crusca molto grossa. 2 Accademico della Crusca, in senso scherzoso o spregiativo. 

\cruscóso, agg. 1 Pieno di crusca. 2 Cosparso di lentiggini. 

\cruscòtto, sm. Pannello recante gli strumenti di guida e di comando di un veicolo. 
 X   sm. dashboard. 

\Cruyff, Johann (Amsterdam 1947-) Calciatore olandese. Conquistò con l'Ajax la Coppa dei Campioni tre volte (1971, 1972 e 1973) e nel 1972 anche la Coppa intercontinentale. Come allenatore vinse la Coppa delle coppe nel 1989 alla guida del Barcellona. 

\Cruz, Juana Inés de la (San Miguel de Nepantla 1648-Città del Messico 1695) Religiosa e scrittrice messicana, al secolo Juana de Asbaje y Ramírez. Di grande intelligenza e bellezza, brillò per breve tempo alla corte del viceré spagnolo. Nel 1667 scelse la vita del convento, senza rinunciare a un'attività intellettuale autonoma, che riteneva essere un proprio diritto. Di formazione autodidatta, ebbe come modelli i classici spagnoli (Pedro Calderón de la Barca, San Juan de la Cruz e Luis de Góngora y Argote). Tra le opere, si ricordano il poemetto allegorico Primo sogno (1690); Il divino Narciso (1690) auto sacramental di argomento sacro; e i due lavori teatrali Gli impegni di una casa e Amore un labirinto). È considerata la figura letteraria di lingua spagnola più significativa del periodo coloniale. 

\cruzeiro, sm. Unità monetaria del Brasile. 

\Cruzeiro do Sul Città dello stato dell'Acre, in Brasile, posta sul fiume Juruà, sulle pendici della formazione de La Monta a. 

\cryotron, sm. invar. Dispositivo di commutazione, formato da una sottile sbarra di materiale superconduttore costituente il nucleo di un solenoide, basato sul controllo magnetico della superconduttività. Viene impiegato nei circuiti logici e nelle memorie criogeniche di alcuni calcolatori elettronici. 

\crypt, sm. invar. In informatica è il nome di un filtro del sistema operativo UNIX che permette di codificare e decodificare l'input standard utilizzando la password dell'utente. 

\Cs Simbolo chimico del cesio. 
cs 
Sigla di come sopra. 
CS 
Sigla di Codice della Strada. 

\CSCE Sigla di Conferenza per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa. Ne facevano parte 48 paesi. Dal 1995 ha assunto la denominazione di OSCE. 

\CSD Sigla di Commissione Suprema di Difesa. 

\Csepel Isola dell'Ungheria, racchiusa tra due rami del Danubio. 

\csh, sm. invar. In informatica è il nome della C-Shell del sistema operativo UNIX. Si tratta di un interprete di comandi che realizza un'interfaccia tra l'utente e il sistema. 

\CSI Comunità degli Stati Indipendenti. Organizzazione creata nel dicembre 1991 che riunisce undici repubbliche dell'ex URSS (Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Uzbekistan, Russia, Tagikistan, Turkmenistan, Ucraina). La Georgia si è associata nel 1993. 

\CSM Sigla di Consiglio Superiore della Magistratura. 

\CSN Sigla di Consiglio Sanitario Nazionale. 

\Csongr´d Contea (438.000 ab.) dell'Ungheria, capoluogo Seghedino. 

\CSS Sigla di Consiglio Superiore di Sanità. 

\CT Sigla di Commissario Tecnico. 

\CTE Sigla di Certificato del Tesoro in Ecu. 

\cteno- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco kt is, kten s pettine. 

\ctenocephalus, sm. invar. Genere di Insetti Afanitteri della famiglia dei Pulcididi. Comprende pulci parassite esterne di Roditori e Carnivori. 

\Ctenòfori Animali   +   ermafroditi pelagici. Privi di scheletro, si spostano attraverso l'uso di lamelle vibratili. Sono trasparenti e gelatinosi; l'esemplare più noto è il Cinto di Venere, tipico del Mediterraneo e la Pleurobranchia cosmopolita. Si suddividono in Tentacolati e Nudi.   +  

\Ctenòstomi Ordine di Briazoi Stelmatopodi aventi esoscheletro gelatinoso o chitinoso, tentacoli retrattili e zoeci tubolari. 

\Ctesifónte (IV a. C. sec.) Politico ateniese. Eschine lo accusò di illegalità per avere proposto di donare una corona d'oro a Demostene. Quest'ultimo lo difese nel 330 a. C. con l'orazione Per la corona

\CTF Sigla di Chimica e Tecnologia Farmaceutica. 

\CTO Sigla di Certificato del Tesoro con Opzioni. 

\CTP Sigla di Certificato del Tesoro Poliennale. 

\Ctrl, sm. invar. Nel linguaggio informatico indica quel tasto che viene premuto insieme ad altri per inviare determinati comandi a un calcolatore. 

\CTS Sigla di Certificato di credito del Tesoro a Sconto. 

\Cu Fiume (1.030 km) emissario del lago Issyk-kul si perde nelle steppe del Kazakistan. 

\Cu (sigla) Simbolo chimico del rame. 
CU 
Sigla di Commissario Unico. 

\Cuando Fiume (735 km) dell'Africa meridionale. Nasce dall'altopiano di Bíe nell'Angola e confluisce nello Zambesi. 

\Cuando-Cubango Provincia (135.000 ab.) dell'Angola, capoluogo Menongue. 

\Cuango Fiume del Congo. Nasce nell'Angola e confluisce nel fiume Kasai. 

\Cuanza Fiume (960 km) dell'Angola. Nasce dall'altopiano di Bié e sfocia nell'oceano Atlantico. 

\Cuanza Norte Provincia (394.000 ab.) dell'Angola, nell'entroterra di Luanda. Capoluogo Ndalatando. 

\Cuanza Sul Provincia (668.000 ab.) dell'Angola, sull'oceano Atlantico. Capoluogo Sumbe. 

\Cuarto, Río Fiume (250 km) dell'Argentina, che unendosi col Río Tercero forma il Río Carcara ´. 

\Cuàsso al Mónte Comune in provincia di Varese (2.779 ab., CAP 21050, TEL. 0332). 

\Cùba Isola e repubblica delle Grandi Antille, si trova tra l'oceano Atlantico, il mar delle Antille e il golfo del Messico, circa 200 km a sud dell'estremità della penisola della Florida (USA). 
L'isola principale si estende per più di 1.300 km in direzione nord-ovest/sud-est, è di forma allungata (larghezza media 80 km) ed è prevalentemente occupata da una pianura di natura calcarea, con qualche rilievo alle estremità: a ovest la Sierra de los Organos e a sud-est la Sierra Maestra, massiccio cristallino che raggiunge i 1.974 m col Pico Turquino. Nella zona centrale si eleva invece la Sierra de Escambray. 
Le coste sono sabbiose, spesso paludose, orlate di scogliere coralline e ricche di insenature. 
Attorno all'isola principale ci sono circa 1.500 fra scogli e isole; tra queste, l'isola della Gioventù nel mar delle Antille, gli arcipelaghi dei Colorados a nord-ovest, di Sabana e di Camagüey al largo della costa settentrionale, dei Jardines de la Reina e del Canarreos al largo della costa meridionale. 
Il clima è caldo umido, caratterizzato da due stagioni, una piovosa da maggio a ottobre e una relativamente asciutta. 
Data la morfologia del territorio e la disposizione dei rilievi, i corsi d'acqua sono tutti brevi, spesso ricchi d'acqua, ma a carattere irregolare. Il più lungo è il Rio Cauto (250 km) che nasce dal versante settentrionale della Sierra Maestra. 
La capitale è Avana (2.050.000 ab.), attrezzato porto e attivo centro industriale, oltre che culturale, politico e amministrativo del paese. Altre città sono: Santiago de Cuba (367.000 ab.), all'interno Santa Clara e Camagüey (entrambi centri industriali di trasformazione della canna da zucchero), Holguin e Guantanamo, mercato agricolo. 
Dalla presa del potere di Castro del 1959 Cuba ha potuto contare sugli aiuti sovietici. Alla disgregazione dell'URSS è seguita una crisi profonda e sono in atto nuovi tentativi di superare l'isolamento, (particolarmente severo l'embargo imposto dagli Stati Uniti). 
All'agricoltura si dedica circa il 20% della popolazione; il reddito agricolo è costituito per un terzo dalla coltivazione della canna da zucchero; seguono per importanza altre coltivazioni destinate all'esportazione, in particolare tabacco, caffè e varie colture frutticole, ananas, agrumi e banane. 
Il paese è quasi autosufficiente per quanto riguarda i cereali, in particolare mais e riso, le patate e la manioca. Intensiva la coltivazione del pomodoro e di una certa rilevanza la coltivazione di alcune fibre tessili, quali il kenaf, l'henequen e il cotone. 
Grande importanza ha la pesca che alimenta l'industria conserviera: rilevante anche lo sfruttamento forestale. 
Il sottosuolo è relativamente ricco (un decimo delle riserve mondiali di nichel, cromite, manganese e minerali del rame). 
Il paese non è autosufficiente neanche dal punto di vista energetico, scarse infatti sono le risorse idroelettriche. 
Le principali attività industriali continuano a riguardare la trasformazione dei prodotti agricoli: zuccherifici, manifatture di tabacchi (che producono i famosi sigari), distillerie (rhum) e industria tessile. 
Notevoli gli sforzi nel settore chimico e petrolchimico, cementiero e metallurgico. 
Il commercio estero si svolge tuttora per oltre il 70% con l'ex URSS e i paesi ex socialisti. 
STORIA Popolata all'origine dagli indiani Arawak, l'isola è scoperta nel 1492 da Cristoforo Colombo. Nel 1511 Cuba viene conquistata da Diego Vel´zquez. Fin dai primi tempi della colonizzazione, gli schiavi neri sostituiscono gli indiani, sterminati. Ricca colonia di piantagioni (tabacco), l'isola diventa grande produttrice di canna da zucchero. Nel 1818 i cubani ottengono la libertà generale di commercio. Con la soppressione di una rivolta di schiavi neri, l'élite creola si mantiene fedele alla Spagna. Nel 1868 gli abusi dell'amministrazione coloniale provocano un'insurrezione generale, durata dieci anni. L'isola ottiene una relativa autonomia. Nel 1880 la schiavitù è abolita. Nel 1895 il poeta Martì e i generali Maximo Gomez e Antonio Maceo sono i fautori della guerra di indipendenza. Nel 1898, a seguito dell'esplosione della loro corazzata Maine in rada all'Havana, gli Stati Uniti entrano in guerra contro la Spagna, che deve rinunciare a Cuba (trattato di Parigi). Fra il 1898 e il 1901 s'insedia nell'isola un governo militare americano. 
Nel 1901 la Repubblica cubana riceve una costituzione di tipo presidenziale, ma rimane strettamente dipendente dagli Stati Uniti, che intervengono nell'isola nel 1906, 1912 e 1917, rinforzando il loro dominio economico. Fra il 1925 e il 1933 il paese è governato da un dittatore, Gerardo Machado, che viene rovesciato dai militari. Dal 1933 il generale Batista, protetto dagli Stati Uniti, esercita il potere di fatto fino al 1940, quandi diventa presidente. Nel 1952 ritornato al potere con un colpo di stato, Batista sospende la costituzione. Nel 1953 dopo la sconfitta di una prima rivolta, Fidel Castro viene imprigionato e in seguito esiliato, ma tre anni dopo sbarca a Cuba e si rifugia nella Sierra Maestra. Nel 1959 l'offensiva generale dei guerriglieri termina con la fuga di Batista. Manuel Urrutia viene proclamato presidente della repubblica. 
Divenuto primo ministro, Fidel Castro intraprende una politica di nazionalizzazioni che provoca l'embargo degli Stati Uniti sul commercio cubano, mentre l'URSS apporta il suo sostegno al nuovo regime. Nel 1961 un tentativo di sbarco di cubani anticastristi viene respinto (Baia dei Porci) e l'anno dopo l'installazione di testate atomiche sovietiche nell'isola provoca una crisi internazionale. Con il rafforzamento del regime (nazionalizzazione del commercio privato; libretto di lavoro obbligatorio; istruzione militare nelle scuole) si assiste a un'emigrazione massiccia; Cuba aderisce al Comecon e si allinea alla politica dell'URSS. Nel 1975 F. Castro diventa presidente della Repubblica cubana e concentra tutti i poteri nelle proprie mani. Cuba interviene militarmente in Africa (Angola, 1975; Etiopia, 1977). Nel 1979 Cuba sale alla presidenza del movimento dei paesi non allineati, la cui conferenza si tiene all'Avana. Alla fine degli anni '80 Cuba si disimpegna dal continente africano (ritiro dall'Etiopia e dall'Angola). Nel 1994 una nuova ondata di emigrazioni di cubani verso la Florida provoca profonda tensione con gli Stati Uniti. Nel 1998 Castro viene rieletto presidente del Consiglio di stato. 
Indebolito dalle trasformazioni dei paesi dell'est e dalla disintegrazione dell'URSS, il regime cubano persiste comunque nell'ortodossia marxista e si trova sempre più isolato sulla scena internazionale. 
Abitanti-11.000.000 
Superficie-110.861 km2 
Densità-99,6 ab./km2 
Capitale-L'Avana 
Governo-Repubblica socialista 
Moneta-Peso cubano 
Lingua-Spagnolo 
Religione-Cattolica 

\cubàno, agg. e sm. agg. Di Cuba. 
sm. Abitante o nativo di Cuba. 

\cubàre, v. tr. Calcolare la terza potenza di un numero. 

\cubatùra, sf. Misura e calcolo di un volume. 

\cubèbe, sm. invar. Nome comune di un arbusto rampicante originario delle isole della Sonda, il Piper cubeba, i cui frutti sono utilizzati in medicina. 

\Cubèrli, Lèlla (Autin, Texas 1947-) Soprano statunitense naturalizzato italiano. Ha esordito nel 1972 a Siena e preferisce il repertorio settecentesco e del primo Ottocento. 

\cubétto, sm. Piccolo oggetto a forma di cubo. 
 X   sm. cube. 

\cubìa, sf. Foro nella murata di una nave per il passaggio di funi e catene. 

\cùbica, sf. Equazione polinomiale di terzo grado. 
 X   sf. cubic equation.

\cubicità, sf. L'essere cubico. 

\cùbico, agg. (pl. m.-ci) Che ha forma di cubo. 
 X   agg. cubic. 
 @   lat. cubicus, dal greco kybik s. 
Sistema cristallografico del gruppo monometrico avente la caratteristica di tre assi ortogonali uguali. 

\cubìcolo, sm. Nell'antica stanza romana, camera da letto. 

\cubiculàrio, sm. 1 A Roma era il servo o il liberto che si occupava dei servizi delle camere da letto. 2 Nell'Impero bizantino era un funzionario di grado elevato e solitamente eunuco addetto al palazzo imperiale. 

\cubifórme, agg. Che ha forma di cubo. 

\cubilòtto, sm. Forno cilindrico usato per fondere metalli e simili. 

\cubìsmo, sm. Movimento artistico del XX sec., iniziato da P. Picasso con l'opera Les demoiselles d'Avignon (1907) e da G. Braque. Il termine venne coniato, in senso denigratorio, dal critico d'arte Vauxcelles che aveva rilevato la tendenza di Braque a ridurre tutto a cubi. Al centro della corrente artistica è la ricerca di un nuovo metodo di raffigurazione della realtà, nel quale gli oggetti sono rappresentati attraverso i volumi e senza nessuna resa prospettica. Il procedimento cubista elabora un modo del tutto nuovo di concepire lo spazio pittorico. Gli oggetti sono rappresentati come se fossero osservati da diversi punti di vista contemporaneamente. Per ottenere questo effetto, essi vengono prima sottoposti a un processo di scomposizione e poi ricostruiti secondo la nuova logica strutturale. Si distinguono tre periodi: il cubismo primitivo (fino al 1909), quello analitico (1909-1911) e quello sintetico (1912-1913). Altri esponenti del cubismo furono F. Léger, J. Gris e R. Delaunay e gli scultori A. Archipenko, C. Brancusi, R. Duchamp-Villon, H. Laurens e J. Lipchitz. 
 X   sm. cubism.

\cubìsta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) agg. Del cubismo. 
sm. e sf. 1 Artista seguace del cubismo. 2 Chi in discoteca balla su un cubo illuminato. 

\cubitàle, agg. 1 Del cubito. 2 Di grandi dimensioni. ~ colossale. <> microscopico. 

\cubitièra, sf. Parte dell'armatura che difendeva il gomito. 

\cùbito, sm. 1 Gomito. 2 Antica unità di misura di lunghezza. 

\cùbo, agg. e sm. agg. Cubico. metro cubo, unità di misura di volume, corrispondente a un cubo di lato un metro. 
sm. 1 Figura geometrica solida con sei facce quadrate di lato uguale. 2 Qualsiasi oggetto dalla forma circa regolare di un cubo. 3 Il prodotto di un numero moltiplicato tre volte per se stesso. 
 X   agg. cubic. sm. 1 cube. 2 (elevare al cubo) to cube. 
 @   lat. cubus, dal greco kybos dado. 

\cubòide, agg. Che ha pressappoco la forma di cubo. 

\Cubomedùse Ordine di Celenterati Scifozoi comprendente meduse prive di velo e aventi un ombrello di forma piramidale o cubica ai cui angoli si trovano quattro lunghi tentacoli. 

\cubottaèdro, sm. Cristallo la cui forma deriva dall'associazione delle facce dell'ottaedro regolare e del cubo. 

\cucaracha, sf. invar. Ballo popolare messicano. 

\cuccàgna, sf. 1 Paese favoloso. ~ eldorado. albero della cuccagna, palo insaponato su cui vengono posti dei premi destinati a chi riesce ad arrampicarsi. 2 Luogo di godimento e ricchezza. 3 Evento fortunato. 4 Pacchia. ~ manna. <> miseria. 5 Vita piacevole e allegra. 6 Abbondanza. la cuccagna finita! 
 X   sf. 1 (paese) land of plenty. 2 (fig., albero) greasy pole. 
 @   provenz. cocanha, deriv. dal gotico koka torta. 

\cuccàre, v. tr. 1 Ingannare, imbrogliare. 2 Conquistare. 

\Cùccaro Monferràto Comune in provincia di Alessandria (404 ab., CAP 15040, TEL. 0131). 

\Cùccaro Vètere Comune in provincia di Salerno (695 ab., CAP 84050, TEL. 0974). 

\cuccétta, sf. Lettino su navi, treni e simili. 
 X   sf. 1 (treno) couchette. 2 (nave) berth. 

\cuccettìsta, sm. Ferroviere addetto ai servizi delle cuccette. 

\Cùcchi, Ènzo (Morro d'Alba, Ancona 1950-) Pittore e scultore. Esponente della Transavanguardia, la sua opera è caratterizzata dal linguaggio espressionista e dall'uso di materiali compositi. Tra le opere, Senza titolo (1990) e Fontana (Prato, collezione museo Pecci d'Arte Contemporanea). 

\cucchiàia, sf. 1 Grosso cucchiaio. 2 Strumento usato nelle miniere per asportare i frammenti rocciosi dal fondo dei pozzi di perforazione. 

\cucchiaiàta, sf. Quantità contenuta in un cucchiaio. 
 X   sf. spoonful. 

\cucchiaìno, sm. 1 Piccolo cucchiaio (per caffè, tè, …). 2 Esca a forma di spatolina che attira i pesci con il suo luccichio. 
 X   sm. 1 (da caffè) coffeespoon, (da tè) teaspoon. 2 (da pesca) fishing spoon.

\cucchiàio, sm. 1 Utensile da tavola formato da una paletta concava terminante con un manico con cui si porta alla bocca cibo più o meno liquido. era ormai da raccogliere con il cucchiaio, era sfinito. 2 Cucchiaiata. 3 Utensile simile al cucchiaio. 
 X   sm. spoon. 
 @   lat. cochlearium, deriv. da cochlea chiocciola. 

\cucchiaióne, sm. Sorta di mestolo per versare liquidi e altro nei piatti. 

\cùccia, sf. (pl.-ce) 1 Giaciglio del cane. 2 Lettuccio, giaciglio. 
 X   sf. dog's bed. 
 @   franc. couche, deriv. da coucher mettere a letto. 

\Cùccia, Enrìco (Roma 1907-Milano 2000) Industriale e fondatore di Mediobanca. Illuminato operatore finanziario, pilotò tra l'altro la fusione Montecatini-Edison e i salvataggi della Pirelli e del gruppo Ferruzzi. 

\Cucciàgo Comune in provincia di Como (2.785 ab., CAP 22060, TEL. 031). 

\cucciàre, v. tr. Stare a cuccia. 

\cucciolàta, sf. Tutti i cuccioli nati da un parto di un animale. 

\Cucciòlla, Riccàrdo (Bari 1924-Roma 1999) Attore cinematografico e televisivo. Interpretò Sacco e Vanzetti (1971) e Antonio Gramsci (1977). 

\cùcciolo, sm. 1 Piccolo di animale. 2 Persona fragile e inesperta. ~ pivellino. <> veterano. 
 X   sm. 1 cub. 2 (cane) puppy. 

\Cucciolo, Il Romanzo di M. K. Rawlings (1938). 

\cùcco, sm. (pl.-chi) 1 Persona sciocca. 2 Persona prediletta in una famiglia. 

\cuccù vedi "cucù" 

\cùccuma, sf. Bricco. ~ caffettiera. 

\cuccumeggiàre, v. intr. Fare il verso della civetta. 

\cuccurucù, inter. e sm. invar. Voce omonima che imita il verso del gallo. 

\Cucèglio Comune in provincia di Torino (843 ab., CAP 10090, TEL. 0124). 

\Cuchraj, Grigorij Naumovic (Melitopol' 1921-) Regista cinematografico sovietico. Diresse Ballata di un soldato (1959) e Cieli puliti (1961). 

\cucìna, sf. 1 Locale attrezzato per la preparazione di vivande. 2 Atto del cucinare. ~ culinaria. 3 Le vivande stesse, e il modo di cucinarle. cucina internazionale, basata su piatti comuni a molti paesi; cucina genovese, la maniera di cucinare i cibi alla genovese.   +    4 Apparecchio a fornelli per la cottura dei cibi. 5 L'insieme dei mobili che arredano la cucina.
 X   sf. (stanza) kitchen. 2 (il cucinare) cooking, cookery. 3 (apparecchio) stove, cooker, range. 
 @   lat. volg. cucina, da coquina, deriv. da coquere cuocere. 

\cuciniéra, sf. ricettario.

\cucinàre, v. tr. 1 Preparare e cuocere vivande. ~ pop. spadellare, spignattare. 2 Trattare, conciare male. ~ sistemare. 
 X   v. tr. to cook. 
 @   lat. volg. cocinare. 

\cucinière, sm. (f.-a) Chi fa da mangiare in una comunità. 

\cucinìno, sm. Piccolo vano adibito a cucina comunicante con il tinello. 
 X   sm. kitchenette. 

\cucinòtto, sm. Cucinino. 

\cucìre, v. tr. 1 Unire pezzi di tessuto servendosi dell'ago e del filo. ~ agucchiare, impunturare. cucire la bocca a una persona, imporgli il silenzio. 2 Mettere insieme, comporre. ~ ricucire. cucire un discorso
 X   v. tr. to stitch, to sew. 
 @   lat. cosere, da consuere, comp. da con-, da cum con + suere cucire. 

\cucirìno, sm. Filo di cotone o di seta per cucire e ricamare. 

\cucìta, sf. Cucitura rapida e sommaria. 

\cucìto, agg. e sm. agg. Unito mediante il filo e l'ago. 
sm. Lavoro del cucire. 
 X   sm. needlework. 

\cucitóre, sm. (f.-trìce) Chi cuce. 

\cucitrìce, agg. e sf. agg. Che cuce. 
sf. 1 Apparecchio usato per la cucitura in tipografia e legatoria. 2 Attrezzo che, attraverso punti metallici, unisce più fogli insieme. ~ spillatrice. 
 X   sf. (apparecchio) stapler. 

\cucitùra, sf. 1 Atto, effetto del cucire. 2 Punto in cui sono cucite le parti di stoffa. le cuciture del vestito era realizzate in modo pessimo. 3 Margine interno dei libri verso il dorso. 4 In legatoria, operazione con cui si uniscono le segnature di un libro. 
 X   sf. 1 sewing, stitching. 2 (margine) seam. 

\cucù, inter. e sm. inter. 1 Riproduce il canto del cuculo. 2 Richiamo tra bambini che giocano a nascondersi, per sviare chi li sta cercando. 
sm. Canto del cuculo. 

\cuculiàre, v. v. tr. Prendere in giro. ~ beffeggiare. 
v. intr. Fare o imitare il verso del cuculo. 

\cucùllo, sm. Fritella ligure fatta con la farina di ceci o di patate.   +  

\cucùlo, sm. Uccello della famiglia dei Cuculidi, con piumaggio grigio scuro e con parti inferiori più chiare. Depone le uova nel nido di altri uccelli, che provvedono alla loro cova e all'allevamento. È comune in Italia in estate; si nutre di insetti, larve e loro uova. 
 X   sm. cuckoo. 
 @   lat. cuculus. 

\cucùrbita, sf. Caldaia dell'alambicco. 

\Cucurbitàcee Famiglia di piante, per lo più erbacee e rampicanti, dell'ordine delle Cucurbitali, dalle foglie alterne e senza stipole e frutti dalla polpa dolce e spesso commestibile. Vivono prevalentemente nelle regioni calde. Tra di esse ci sono il cocomero, la zucca e il melone. 

\cucùzza vedi "cocuzza" 

\cucùzzolo vedi "cocuzzolo" 

\Cuddalore Città (130.000 ab.) dell'India, nello stato di Tamil Nadu. 

\cudù, sm. invar. Nome comune di Antilopi africane, appartenenti alla famiglia dei Bovidi, caratterizzate da una specie di criniera sulla nuca e da grosse corna cave spiralate nel maschio e di dimensioni superiori a quelle del cervo. 

\Cuenca (Ecuador) Città (195.000 ab.) dell'Ecuador, capoluogo della provincia di Azuay. 

\Cuenca (Spagna) Provincia (206.000 ab.) della Spagna. Territorio prevalentemente montuoso. 
Cuenca, Serran a de 
Regione montuosa della Spagna, che chiude a sud il sistema Iberico. 

\Cuernavaca Città (280.000 ab.) del Messico, capitale dello stato di Morelos. 

\Cueva, Juan de la (Siviglia ca. 1543-1610) Drammaturgo. Tra le opere I sette infanti di Lara (1579) e Il calunniatore (1581). 

\cùffia, sf. 1 Copricapo leggero aderente. per il rotto della cuffia, in modo fortunoso. 2 Accessorio per l'ascolto individuale e diretto del suono. ~ auricolare. 3 Oggetto o apparecchio destinato a coprire qualcosa. 4 Complesso muscolo-tendineo della spalla (più precisamente: cuffia dei rotatori) che forma un importante mezzo di stabilizzazione dell'articolazione scapolo-omerale e che permette il movimento della spalla, formando una "cuffia" che copre la testa dell'omero.   +  
 X   sf. 1 cap. 2 (audio) headphones, earphones. 3 (shoulder) rotator cuff.
 @   lat. cofea, dal greco kypheios simile a vaso per bere. 

\Cuggiòno Comune in provincia di Milano (7.236 ab., CAP 20012, TEL. 02). 

\Cugina Bette, La Romanzo dello scrittore francese Honoré de Balzac (titolo originale La cousine Bette, 1846), che unito al romanzo Il cugino Pons (Le cousin Pons, 1847), ricevette il titolo complessivo Les parents pauvres. Personaggio principale del romanzo è Lisbeth Fischer, la cugina Betta, una zitella misantropa e malefica. 

\cuginànza, sf. L'essere cugini. 

\cugìno, sm. Figlio di uno zio o di una zia. 
 X   sm. cousin. 
 @   lat. volg. cosinus. 

\Cugino Pons, Il Romanzo di H. de Balzac contenuto nell'opera La commedia umana (1847). 

\Cugliàte-Fabiàsco Comune in provincia di Varese (2.716 ab., CAP 21030, TEL. 0332). 

\Cùglieri Comune in provincia di Oristano (3.401 ab., CAP 09073, TEL. 0785). 

\Cùgnoli Comune in provincia di Pescara (1.752 ab., CAP 65020, TEL. 085). 

\cùi, loc. cong. e pron. loc. cong. Per cui, per ciò, per la qual cosa. 
pron. rel. 1 Si usa in luogo di il quale, la quale, i quali. una persona il cui nome per ora mi sfugge. 2 Al quale, alla quale, ai quali. 3 Che, come complemento oggetto. 4 Del quale, della quale, dei quali. una posizione estrema di cui non condivido proprio nulla
 X   pron. 1 (persona) whom. 2 (animali e cose) which. 3 (luogo) where. 4 (tempo) when. 5 (per) therefore, so. 6 (tra cui) including. 7 (possesso) whose. 
 @   lat. cui da qui

\cui bono?, loc. avv. Locuzione latina che significa "per quale vantaggio?". 

\cui prodest?, loc. avv. Locuzione latina che significa "a chi giova?". Viene usata nelle inchieste giudiziarie o poliziesche come primo indizio da seguire per scoprire l'autore di un delitto. 

\Cui, Tzezar Antonovic (Vilna 1835-San Pietroburgo 1918) Compositore russo. Autore tra l'altro di La figlia del capitano (opera, 1911). 

\Cuiab´ Città (402.000 ab.) del Brasile, sull'omonimo fiume. Capitale dello stato del Mato Grosso. 

\cuique suum, loc. avv. Aforisma della legislazione romana che significa "a ciascuno il suo.". 

\cuius regio eius religio, loc. avv. Locuzione latina che significa "la religione di un paese [sarà] quella di chi lo governa". Durante la riforma si utilizzò per indicare ai sudditi di un principe l'obbligo di adeguarsi alla sua religione. 

\Cukci Mare (582 km2) a nord-est della Siberia. Bagna l'omonima penisola. 

\Cukor, George (New York 1899-Hollywood 1983) Regista cinematografico statunitense. Diresse Pranzo alle otto (1933), Piccole donne (1933), Donne (1939), Nata ieri (1950), nata una stella (1954), My Fair Lady (1964) e In viaggio con la zia (1973). 

\cul de sac, loc. sost. m. invar. 1 Strada senza uscita, vicolo cieco. 2 Cavità a fondo cieco. 

\culàccio, sm. Parte posteriore della bestie macellate. 

\culàta, sf. Colpo dato col culo cadendo a terra. 

\culatèllo, sm. Salume fatto con lombi di maiale. 
 @   deriv. da culo. 

\culàtta, sf. 1 Parte posteriore estrema della bocca da fuoco. 2 Parte della pelle dei bovini situata accanto alla coda. 3 Rigonfio dei calzoni troppo larghi. 

\culbiànco, sm. Nome volgare dell'Oenanthe o Saxicola oenanthe, piccolo uccello passeriforme dal piumaggio lucido che vive in preferenza nei luoghi aridi e sassosi. Presenta una grande macchia alla base della coda. 

\culdèo, sm. Monaco di comunità religiose cattoliche celtiche, scozzesi e irlandesi dell'VIII e IX secolo. 

\culex, sm. Generi di Insetti Ditteri Nematoceri dal corpo allungato e sottile e zampe lunghe a forma di bastoncino che vivono comunemente nelle acque stagnanti. ~ zanzara. 

\Culiac´n Città (602.000 ab.) del Messico, sull'omonimo fiume. Capitale dello stato di Sinaloa. 

\Culìcidi Famiglia di Insetti Ditteri Nematoceri provvisti di proboscide atta a pungere e succhiare. I Culicidi, tra cui vi è la zanzara, vivono nelle acque stagnanti e sono portatori di numerose malattie, tra cui malaria e febbre gialla. 

\Culicifórmi Gruppo di Insetti Ditteri Nematoceri con apparato boccale che punge e succhia. Comprende anche la famiglia dei Culicidi. 

\culinària, sf. Arte della cucina. ~ gastronomia. 
 X   sf. cookery. 

\culinàrio, agg. Attinente alla culinaria. ~ gastronomico. 
 @   lat. culinarius, deriv. da culina cucina. 

\cùlla, sf. 1 Lettino per neonati. ~ zana. 2 Luogo di nascita. 3 Organo dell'affusto costituito da un grosso manicotto entro cui scorre la bocca da fuoco durante il rinculo. 
 X   sf. cradle. 
 @   lat. tardo cunula, dimin. di cuna culla. 

\cullàre, v. v. tr. 1 Dondolare un bimbo fra le braccia. ~ ninnare. 2 Custodire, accarezzare. ~ nutrire. cullava molti sogni di difficile realizzazione
v. rifl. 1 Dondolarsi ritmicamente. farsi cullare dalle onde del mare, abbandonarsi a quel movimento. 2 Adagiarsi in speranze vane. ~ illudersi. 
 X   v. tr. 1 to rock. 2 (in braccio) to dandle. v. rifl. (fig.) to cherish. 
 @   deriv. da culla

\cullàta, sm. Atto, effetto del cullare. 

\Cullberg, Birgit (Nyköping 1908-Stoccolma 1999) Coreografa svedese. Compose balletti di gusto espressionistico. 

\Cullmann, Oscar (Strasburgo 1902-Chamonix 1999) Teologo calvinista francese. Compì importanti studi sul cristianesimo delle origini. 

\culminàle, agg. Relativo al culmine. 

\culminànte, agg. Che è al culmine. ~ decisivo. <> marginale. 

\culminàre, v. intr. 1 Di un astro, essere nel punto più alto della propria traiettoria. 2 Venire al sommo, all'apice. ~ elevarsi. <> sprofondare. la cerimonia culmin con la consegna delle onorificenze
 X   v. intr. to culminate. 
 @   lat. culminare, deriv. da culmen,-inis culmine. 

\culminazióne, sf. Transito di un astro al meridiano celeste del luogo di osservazione, che si verifica due volte al giorno a seconda che l'astro si trovi alla minima o alla massima distanza dallo zenit. 

\cùlmine, sm. 1 Punto più alto di qualcosa. ~ sommità. <> baratro. 2 Il momento migliore per qualcosa. ~ apice. <> fondo. 
 X   sm. summit, top. 
 @   lat. culmen,-inis. 

\cùlmo, sm. Fusto erbaceo delle Graminacee che viene utilizzato solitamente come foraggio o per preparare la lettiera degli animali. Può essere utilizzato anche per fare cappelli di paglia e per impagliare le sedie. 

\cùlo, sm. 1 Sedere. ~ deretano. 2 Fondo di recipiente. 
 X   sm. arse; (americ.) ass. 

\culottes, sf. pl. Mutandine per donna. 
 @   franc. coulottes, deriv. da cul. 

\Culpa Fiume (296 km) della Croazia. Nasce dal monte Risnjac e confluisce nella Sava. 

\cult, agg. e sm. invar. agg. Detto di chi o di ciò che è assurto a oggetto di culto. 
sm. Qualsiasi cosa fatta oggetto di culto. 

\cult movie, loc. sost. m. invar. Film che ha un valore eccezionale per un pubblico di spettatori appassionati. 

\culteranìsmo, sm. Il termine designa lo stile di alcuni scrittori spagnoli, caratterizzato da raffinatezza erudita e dalla ricerca attenta di parole e immagini. 

\cultìsmo, sm. Parola o espressione di origine colta. 

\cùltivar, o cultivàr, sf. invar. Varietà botanica che è oggetto di coltivazione. 

\cùlto, sm. 1 Complesso delle ritualità con cui si esprime un sentimento religioso. ~ rito. 2 Nella teologia cattolica, complesso degli atti mediante i quali si rende onore a Dio. ~ liturgia. 3 Religione. 4 Rispetto, ammirazione quasi ideale per una persona. ~ stima. <> disprezzo. culto dei genitori. 5 Adorazione, venerazione. ~ devozione. culto della bellezza
 X   sm. 1 worship, cult. 2 (religione) religion. 
 @   lat. cultus,-us deriv. da colere venerare. 

\Culto dell'io, Il Romanzo di M. Barrès (1888-1891). 

\cultóre, sm. (f.-trìce) Chi si dedica a una scienza o a un'arte. ~ studioso. <> ignorante. 2 Appassionato, amatore. ~ estimatore. <> profano. 

\cùltro, sm. Coltello che veniva usato dai romani per uccidere gli animali che dovevano essere sacrificati. 

\cultuàle, agg. Del culto, della religione. 

\cultùra, sf. 1 Qualità di ciò che è colto. 2 Insieme delle tradizioni di un popolo. ~ costumi. cultura del Paleolitico. 3 Civiltà. la cultura del rinascimento. 4 Coltivazione. 5 Istruzione, formazione. ~ educazione. 6 Conoscenza, sapienza. ~ erudizione. <> ignoranza. una persona di eccezionale cultura
 X   sf. 1 culture. 2 (istruzione) learning, education. 
 @   lat. cultura, deriv. da colere coltivare, venerare. 

\culturàle, agg. 1 Pertinente alla cultura. 2 Che favorisce la diffusione della cultura. 
 X   agg. cultural. 

\culturalìsmo, sm. Vacua ostentazione di cultura. 

\culturalménte, avv. In modo legato alla cultura. 

\culture free test, loc. sost. m. invar. Prova i cui risultati non conseguono dal fatto che l'individuo appartenga a una data cultura. 

\culturìsmo, sm. Pratica regolare di cultura fisica per aumentare la massa muscolare e armonizzare il corpo. ~ body building. 
 X   sm. body-building. 

\culturìsta, sm. (pl.-i) Chi pratica il culturismo. 

\cum grano salis, loc. avv. Espressione latina che significa "con un granello di sale". Indica la discrezione con la quale devono essere trattati affari delicati. 

\Cùma Antico centro campano del comune di Pozzuoli e Bacoli all'estremità occidentale dei Campi Flegrei. Fu colonia calcidese dal VII sec. a. C., cadde sotto il controllo sannita, prima di divenire alleata di Roma. Ancora presenti alcuni resti archeologici tra cui il tempio di Apollo e l'oracolo della Sibilla. 

\cumalìna, sf. Lattone dietilenico che si ottiene riscaldando l'acido cumalico. 

\Cuman´ Città (213.000 ab.) del Venezuela, sul mar delle Antille. Capitale dello stato di Sucre. 

\Cumània Regione naturale dell'Ungheria, attraversata dal Tibisco e dal Danubio. 

\cumàrico, agg. (pl. m.-ci) Dell'acido trans-2-ossi-cinnamico ottenuto per diazotazione dell'acido orto-amminocinnamico. 

\cumaróne, sm. Liquido che bolle a 172° C. ~ benzofurano. 

\cumarònico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al cumarone. 
Resine cumaroniche 
Polimeri ottenuti trattando con acido solforico il cumarone, i suoi omologhi e l'indene presenti in frazioni di catrame di petrolio o di carbon fossile. 

\Cumberland (Gran Bretagna) Penisola della Gran Bretagna, che si spinge nel mar d'Irlanda. 

\Cumberland (USA) Altopiano degli USA, negli Appalachi. Vetta più elevata il Big Black (1.265 m). 
Cumberland 
Fiume (1.106 km) degli USA. Scende dagli Allegheny e confluisce nell'Ohio. 

\cumbia Ballo di coppia tipico della Colombia e dei paesi sudamericani confinanti, danzato avanzando e indietreggiando, senza contatto diretto. È nato come danza collettiva esguita dagli uomini di colore impiegati nelle piantagioni e poi si è modificato integrandosi con caratteristiche e strumentazioni europee.

\Cumbre Passo (3.842 m) delle Ande, tra l'Argentina e il Cile. 

\Cumbria Contea (491.000 ab.) della Gran Bretagna, al confine con la Scozia. Capoluogo Carlisle. 

\cumène, sm. Idrocarburo benzenico. ~ isopropilbenzene. 

\Cumiàna Comune in provincia di Torino (6.182 ab., CAP 10040, TEL. 011). 

\Cumignàno sul Navìglio Comune in provincia di Cremona (446 ab., CAP 26020, TEL. 0374). 

\cumìnico, agg. (pl. m.-ci) Di un'aldeide, di un alcol, di un acido derivati dall'isopropilbenzene. 

\cumìno, sm. Nome comune del Cominum cyminum o falso anice, un'ombrellifera erbacea annuale originaria dell'Asia, di modeste dimensioni, i cui frutti sono utilizzati in cucina come droga o per usi curativi. 

\Cummings, Edward Estlin (Cambridge, Massachussets 1894-New Conway, New Hampshire 1963) Poeta e romanziere. Tra le opere Tulipani e camini (1923) e La stanza enorme (1922). 

\cùmolo vedi "cumulo" 

\cumulàbile, agg. Che si può cumulare. 

\cumulàre, v. tr. Mettere insieme, ammassare. 
 X   v. tr. to combine. 
 @   lat. cumulare. 

\cumulativaménte, avv. Complessivamente. 

\cumulatìvo, agg. Comprensivo, collettivo, complessivo. ~ globale. <> singolo. 
 X   agg. 1 cumulative. 2 (prezzo complessivo) inclusive. 3 (tutto compreso) all-in. 

\cumulatóre, sm. (f.-trìce) Chi cumula. 

\cumulazióne, sf. Azione ed effetto del cumulare. 

\cumulifórme, agg. Che ha forma di cumulo. 

\cùmulo, sm. 1 Insieme di cose sovrapposte. ~ mucchio. 2 Nube bassa a forma di cupola. 3 Unione, somma. ~ insieme. <> separazione. 
 X   sm. 1 pile, heap. 2 (nubi) cumulus. 3 (redditi) combined income. 
 @   lat. cumulus. 

\cumulonémbo, sm. Nube densa, scura a forte sviluppo verticale, portatrice di pioggia. 

\cumulostràto, sm. Stratocumulo. 

\cumulovulcàno, sm. Vulcano caratterizzato dall'uscita dal condotto vulcanico di una massa di lava solida avente forma di cupola. 

\CUN Sigla di Centro Ufologico Nazionale. 

\cùna, sf. 1 Culla. 2 Cunetta. 
 @   lat. cuna. 

\Cunàrdo Comune in provincia di Varese (2.381 ab., CAP 21035, TEL. 0332). 

\Cundinamarca Dipartimento (1.690.000 ab.) della Colombia, capoluogo Bogot´. 

\cuneàto, agg. Munito di cunei. 

\cuneifórme, agg. A forma di cuneo. 
Scrittura cuneiforme 
Scrittura costituita da segni o caratteri a forma di cuneo incisi, mediante oggetto appuntito, nella roccia o nell'argilla. Era in uso presso gli assiro-babilonesi e altri antichi popoli dell'Asia occidentale tra la fine del IV e l'inizio del III millennio a. C. In scrittura cuneiforme è redatto il famoso Codice di Hammurabi, raccolta di leggi del fondatore dello stato babilonese (XVIII sec. a. C.) incisa in cinquantuno colonne su una stele di diorite scoperta a Susa nel 1902 e conservata oggi nel museo del Louvre. 

\Cunene Fiume (945 km) dell'Africa sudoccidentale. Nasce nell'altopiano del Bié e sfocia nell'oceano Atlantico contrassegnando, nel suo corso inferiore, il confine tra l'Angola e la Namibia. 

\Cùneo Città del Piemonte (56.000 ab., CAP 12100, TEL. 0171), alla confluenza del fiume Stura di Demonte e del Gesso. Centro commerciale (prodotti agricoli e zootecnici) e industriale (meccanica, della gomma, laterizi), è anche sede episcopale. I monumenti principali sono la chiesa di San Francesco di periodo barocco, la chiesa dei Gesuiti e la parrocchia di Sant'Ambrogio. Di origine medievale, fu libero comune fino alla metà del 1200, quando divenne degli Angioini, poi dei Saluzzo e infine dei Visconti. Nel 1382 passò ai Savoia. 
Provincia di Cuneo 
(550.000 ab., 6.903 km2) Occupa i versanti interni delle Alpi Marittime e delle Alpi Cozie. È prevalentemente agricola (vigneti) e dedita all'allevamento di bestiame; è famosa per i tartufi di Alba, la frutta del Saluzzese, le castagne delle media montagna. Centri principali sono Saluzzo, Alba, Mondovì, Fossano. 

\cùneo, sm. 1 Figura solida che ha forma di un prisma a base triangolare. 2 Oggetto di ferro o legno che si adopera per spaccare legname o pietre. ~ zeppa. 3 Ciascuna delle pietre usate per formare un arco a volta. ~ tassello. 4 Nel teatro greco, ciascuno dei settori in cui era divisa la cavea. 
 X   sm. 1 wedge. 2 (per spaccare il legname o pietre) splitter. 
 @   lat. cuneus. 

\cunétta, sf. 1 Canaletto di scolo per le acque piovane, posto ai lati delle strade. 2 Avvallamento, specialmente del fondo stradale. ~ infossamento. 
 X   sf. bump. 

\Cùnevo Comune in provincia di Trento (545 ab., CAP 38010, TEL. 0461). 

\Cùnico Comune in provincia di Asti (470 ab., CAP 14020, TEL. 0141). 

\cunìcolo, sm. Piccola galleria o passaggio sotterrano sia naturale che artificiale. ~ tunnel. 
 @   lat. cuniculus. 

\cunicoltóre, sm. (f.-trìce) Chi alleva conigli. 

\cunicoltùra, sf. Allevamento di conigli. 

\Cunningham, Alan Gordon (Dublino 1887-Kent 1983) Generale britannico, fratello di Andrew Browne. Capeggiò l'occupazione dell'Africa orientale italiana nel 1941. 

\Cunningham, Andrew Browne (Bishop's Waltham 1883-Londra 1963) Ammiraglio britannico. Durante la seconda guerra mondiale fu al comando delle forze navali alleate nel Mediterraneo. 

\Cunningham, Merce (Centralia 1915-New York City 2009) Coreografo statunitense, tra i maggiori esponenti dell'avanguardia nella danza moderna. Fra le sue creazioni più importanti si possono citare Summerspace (1958-1966), Duest (1980), Windows (1995) e Rond (1996). 

\Cunto de li cunti, Lo Novella di G. Basile (postuma, 1634-1636). 

\cuòcere, v. v. tr. 1 Sottoporre all'azione del fuoco o del calore. ~ arrostire. cuocere vasi d'argilla. 2 Portare a cottura. 3 Bruciare. il sole gli aveva cotto tutte le braccia. 3 Far innamorare. quella ragazza lo aveva completamente cotto
v. intr. Essere sottoposto a cottura. 2 Bruciare, inaridire. ~ seccare. 3 Essere umiliante, offensivo. 
v. intr. pron. 1 Scottarsi. ~ abbronzarsi. 2 Affliggersi. si cuoceva d'amore per quella ragazza. 3 Giungere a cottura. d'estate si cuoce in automobile, fa molto caldo. 
 X   v. tr., intr. e intr. pron. 1 (cibi) to cook, to roast. 2 (argilla, mattoni) to fire. 3 (pane) to bake. 4 (bruciare, in senso proprio e fig.) to burn.
 @   lat. volg. cocere, da coquere

\cuòco, sm. (f.-a; pl.-chi) Chi cucina per mestiere. ~ chef. 
 X   sm. cook. 
 @   lat. tardo cocus. 

\Cuòco, Vincènzo (Civitacampomarano 1770-Napoli 1823) Storico e uomo politico, membro del governo della Repubblica Partenopea (1799), sventò la congiura realista dei fratelli Baccher e fu esiliato dai Borboni. Riparato a Milano, svolse incarichi per la Repubblica Cisalpina, fu direttore del Giornale Italiano (1804). Durante il soggiorno milanese, scrisse il Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799 (1801) ove analizzò le ragioni del fallimento rivoluzionario. Al suo ritorno a Napoli, in seguito alla vittoria di G. Bonaparte, servì nell'amministrazione statale di Bonaparte e Murat. Tra le altre opere, Platone in Italia (1804-1806), romanzo con il quale cantò la civiltà italica e Rapporto al re G. Murat per l'organizzazione della pubblica istruzione (1809). 

\cuoiàio, sm. Chi concia o vende cuoio. 

\cuoiàme, sm. Assortimento di oggetti di cuoio. 

\cuòio, sm. (pl. cuòi) 1 Pelle animale di varia consistenza che, dopo il trattamento chiamato concia, mantiene la sua struttura originale e non può essere intaccata dalla putrefazione. 2 Pelle del corpo umano. 
[plurale: i cuoi (pelli conciate), le cuoia (tutta la pelle umana in locuzioni del tipo: tirare le cuoia, nel significato di "morire")]
 X   sm. 1 leather. 2 (capelluto) scalp. 3 (pelle) hide. 
 @   lat. corium. 
Dopo le operazioni di macerazione, eliminazione dei peli e scarnatura, la cosiddetta pelle in trippa viene posta in speciali contenitori cilindrici. Dopo aver introdotto le sostanze conciarie, il contenitore viene fatto ruotare per alcune ore; la pelle conciata viene quindi rifinita ed essiccata. La consistenza del cuoio è determinata dalla qualità della pelle e dalla sostanza usata per la concia; quello più pesante e resistente si ottiene con una concia al tannino, mentre qualità progressivamente più morbide vengono prodotte usando rispettivamente il cromo, l'olio o il grasso. 
Cuoio capelluto 
Strato cutaneo che riveste il cranio, abitualmente coperto da capelli. Aderisce intimamente con la sottostante superficie ossea ed è caratterizzato da una fitta rete di capillari e da numerosissime ghiandole sebacee. 

\Cuòmo, Màrio (1932-) Politico statunitense di origine italiana. Di ideologia democratica, fu governatore dello stato di New York dal 1982. 

\cuòr contènto vedi "corcontento" 

\cuòr di Marìa Nome volgare della Dicentra spectabilis

\cuòra, sf. Prato acquitrinoso. 

\Cuore Romanzo di E. De Amicis (1886). 

\cuòre, sm. 1 Muscolo centro motore dell'apparato circolatorio. 2 Sede degli affetti. ~ intimo. 3 Parte del petto dove sta il cuore. 4 Oggetto a forma di cuore. 5 Coraggio, ardimento. ~ intrepidezza. <> timore. 6 Entusiasmo, tenacia. 7 Parte più interna di qualcosa. ~ nocciolo. 8 Il centro dello scudo. 9 Al plurale, uno dei quattro semi delle carte da gioco francesi. 
 X   sm. 1 heart. 2 (avere buon cuore) to be kind-hearted. 3 (nel cuore della notte) at dead of night. 4 (squadra del cuore) favourite team. 
 @   lat. cor, cordis
Nell'uomo si trova nella cavità compresa tra i polmoni (mediastino); ha la forma di cono con apice in basso, collocato verso sinistra. È diviso in quattro cavità, due atri superiori e due ventricoli inferiori. Nell'atrio destro confluiscono le vene cave e la grande vena coronaria; in quello sinistro le quattro vene polmonari. Verticalmente il cuore è diviso da un setto interatriale e interventricolare. Dal ventricolo destro parte l'arteria polmonare, mentre dal sinistro l'arteria aorta, munite di valvole (valvole semilunari). Il cuore è rivestito da due membrane (endocardio quella interna e pericardio quella esterna), nelle quali si trova il miocardio, costituito da fibre striate muscolari. Il primo modello di cuore umano artificiale fu applicato nel 1982 dall'équipe medica del chirurgo americano Robert Jarvik.   +  
Arresto cardio-respiratorio 
È caratterizzato dalla cessazione improvvisa delle funzioni circolatoria e respiratoria. Come conseguenza si determina una rapida e progressiva diminuzione dell'apporto di ossigeno ai tessuti, primo fra tutti il cervello. Le cause possono essere molteplici: ictus, annegamento, ostruzione delle vie aeree per corpo estraneo, infarto del miocardio, inalazione di fumi, traumi ecc. 
Il soggetto è privo di coscienza, non respira e non ha pulsazioni cardiache. La situazione è di pericolo estremo. In queste condizioni il soggetto, lasciato a sé andrebbe incontro a danni organici irreversibili fino alla morte. Ricordare che in situazioni di questo tipo è fondamentale agire con la massima tempestività. I risultati migliori si ottengono se si attuano le manovre rianimatorie nei primi minuti dall'evento. Infatti, già dopo 4 minuti dall'assenza di circolazione iniziano i primi danni alle strutture cerebrali (il cervello, per le sue caratteristiche intrinseche è il tessuto più sensibile alla diminuzione dell'apporto di ossigeno da parte del circolo sanguigno). 
Attacco cardiaco 
L'attacco cardiaco è una situazione di sofferenza acuta delle strutture cardio-circolatorie. La gravità dei quadri patologici è variabile, ma spesso si tratta di episodi che rappresentano un pericolo immediato per la sopravvivenza del soggetto, come alcuni casi di infarto miocardico acuto, dove parte di tessuto cardiaco va incontro a necrosi per mancanza di ossigenazione a causa di un'ostruzione delle arterie coronarie, i vasi sanguigni che irrorano il cuore. 
Ciclo cardiaco 
Il ciclo cardiaco può essere diviso in tre fasi: la presistole che consiste nella contrazione degli atri, cui corrisponde la seconda fase, la diastole ventricolare, durante la quale il sangue passa dagli atri ai rispettivi ventricoli e la sistole ventricolare, che provoca l'immissione del sangue in circolo. 

\Cuore di cane Romanzo di M. A. Bulgakov (1925). 

\Cuòre di Gesù Cuore di Gesù inteso sia come organo del Dio fatto uomo sia come l'amore del Salvatore per gli uomini. È oggetto del culto di latria per la chiesa cattolica. 

\Cuòre di Marìa Cuore della Madonna al quale la chiesa cattolica rende il culto di iperdulia in quanto cuore della madre di Dio. 

\Cuore di tenebra Romanzo di J. Conrad (1902). 

\Cuore in inverno, Un Film sentimentale, francese (1992). Regia di Claude Sautet. Interpreti: Daniel Auteuil, Emmanuelle Béart, André Dussollier. Titolo originale: Un coeur en hiver 

\Cuore selvaggio Film drammatico, americano (1989). Regia di David Lynch. Interpreti: Nicolas Cage, Laura Dern, Diane Ladd. Titolo originale: Wild at Heart 

\Cuorgnè Comune in provincia di Torino (10.248 ab., CAP 10082, TEL. 0124). Centro del Canavese, sul fiume Orco. Vi si trovano torri medievali. Gli abitanti sono detti Cuorgnetesi

\cuorifórme, agg. Che ha forma di cuore. 

\cupaménte, avv. In modo cupo, con cupezza. 

\Cupèllo Comune in provincia di Chieti (4.169 ab., CAP 66051, TEL. 0873). 

\cupézza, sf. Qualità di ciò che è cupo. 

\cupidaménte, avv. Con cupidigia. 

\cupidìgia, sf. (pl.-gie) Sfrenato e intenso desiderio di beni e piaceri materiali. ~ avidità. <> misura. 
 X   sf. covetousness, greed. 
 @   lat. mediev. cupiditia. 

\cupidità, sf. Cupidigia. 

\cùpido, agg. Assai desideroso, bramoso. ~ ingordo. <> moderato. 
 @   lat. cupidus. 

\Cupìdo Personaggio mitologico, dio romano dell'amore, identificato con il greco Eros. 

\cùpo, agg. 1 Profondo. ~ cavernoso. <> acuto. suono cupo. 2 Di tonalità scura. ~ tetro. <> luminoso. il cielo era molto cupo. 3 Basso, indistinto. <> alto. 4 Imbronciato, preoccupato. ~ arrabbiato. aveva un viso cupo, in seguito a quel litigio. <> sereno. 5 Chiuso, taciturno. ~ introverso. <> socievole. 
 X   agg. 1 dim, dark. 2 (fig.) gloomy, dismal, sullen. 3 (colore, suono) deep. 
 @   deriv. dal lat. cupa botte. 

\cùpola, sf. 1 Copertura a volta di pianta ellittica, poligonale o circolare. 2 Tetto apribile e girevole a forma emisferica. 3 La parte tondeggiante e convessa di un cappello. 4 Involucro legnoso in forma di piccola scodella che avvolge un frutto o parte di esso. 
 X   sf. dome. 
 @   lat. tardo cupula, dimin. di cupa botte. 
Presente già nell'antichità ha assunto varie forme (a catino, a calotta, ogivale, a bulbo); è costruita su un tamburo o raccordata a strutture murarie verticali per mezzo di pennacchi.   +  
Luogo all'interno del quale si trova un osservatorio astronomico; viene abitualmente tinteggiato di bianco, al fine di evitare che si riscaldi di giorno e che di notte dia luogo a moti convettivi indesiderati per un'osservazione corretta. La sua forma può essere rettangolare o emisferica; nel primo caso, il tetto risulta essere scorrevole su due rotaie; nel secondo caso, essa gira attorno a un asse verticale e ha un'apertura lungo un meridiano, per raggiungere facilmente qualunque punto nel cielo. 

\cupolìno, sm. 1 Piccola cupola. 2 Piccolo capanno, posto come ornamento nei giardini, costituito da canne ricoperte di rampicanti. 3 Lanterna di una cupola. 4 In teatro, cuffia. 

\cupolóne, sm. La cupola di San Pietro a Roma e di Santa Maria del Fiore a Firenze. 

\cupóne, sm. Forma italianizzata del francese coupon. 

\Cuppìni, Gilbèrto (Milano 1924-Sarzana, La Spezia 1996) Batterista italiano di jazz detto Gil. Fu tra i più attivi musicisti italiani a partire dal dopoguerra. Fondò, tra l'altro, diverse grandi orchestre. 

\Cùpra Marìttima Comune in provincia di Ascoli Piceno (4.564 ab., CAP 63012, TEL. 0735). 

\cuprallumìnio, sm. Lega di rame con alluminio. 

\Cupramontàna Comune in provincia di Ancona (4.868 ab., CAP 60034, TEL. 0731). 

\cùpreo, agg. (pl. m.-ci) Del rame. 

\Cupressàcee Famiglia di Conifere a cui appartiene il cipresso. 

\cùprico, agg. (pl. m.-ci) Di rame, che contiene rame. 

\cuprìsmo, sm. Intossicazione cronica da rame. 

\cuprìte, sf. Ossido di rame. 

\cupro- Prefisso indicante la presenza di rame in una lega o in un composto. ~ cuprico-. 
 @   dal lat. cuprum rame. 

\cuproléga, sf. Lega in cui il componente principale è il rame. 

\cupromanganése, sm. Lega di rame e manganese (30%) utilizzata come depuratore del bagno liquido nelle leghe a base di rame e come elemento basilare per fabbricare ottoni e bronzi. Per la sua resistività elettrica viene utilizzato per costruire resistenze elettriche. 

\cuproterapìa, sf. Uso di rame o di sali di rame a scopo terapeutico, soprattutto per curare alcune forme reumatiche. 

\cùra, sf. 1 Interessamento. ~ attenzione. <> indifferenza. seguiva con molta cura l'evolversi della situazione. 2 Oggetto di costante interesse. 3 Affanno. 4 Grande impegno o attenzione nel fare qualcosa. ~ precisione. <> incuria. era completamente preso dalle cure domestiche. 5 Direzione, gestione. ~ amministrazione. 6 Nel diritto romano, funzioni amministrative dei singoli magistrati. 7 Ufficio e ministero del sacerdote cattolico. 8 Insieme di medicamenti e rimedi per il trattamento di una malattia. ~ terapia. la cura medica non aveva sortito alcun effetto
 X   sf. 1 care. 2 (trattamento medico) treatment. 3 (specifica) cure. 
 @   lat. cura

\Cùra Carpignàno Comune in provincia di Pavia (1.267 ab., CAP 27010, TEL. 0382). 

\cura te ipsum, loc. inter. Locuzione latina che significa "cura te stesso". 

\curàbile, agg. Che si può curare. ~ sanabile. <> irrimediabile. 

\curaçao, sm. invar. Liquore dolce a base di scorza di arancia. 

\Curaçao Principale isola delle Antille Olandesi (154.000 ab., 444 km2) nel mar Caraibico, di fronte alle coste venezuelane. A causa della conformazione vulcanica, il territorio è arido e roccioso; sviluppata è la coltivazione delle arance per la produzione del liquore omonimo, limoni e sisal. Presenti molte raffinerie di petrolio del Venezuela, giacimenti di fosfati di calcio. Scoperta dagli spagnoli (da A. de Ojeda nel 1499), subì la dominazione degli olandesi dal 1634. Ha ottenuto l'autonomia nel 1954. 

\curànte, agg. Che cura. 

\curapìpe, sm. invar. Arnese di metallo atto alla pulizia delle pipe e alla compressione del tabacco in esse contenuto. 

\curàre, v. v. tr. 1 Fare oggetto di cura. ~ badare. <> trascurare. curare i propri interessi. 2 Procurare, fare in modo. curava che al suo ritorno tutto fosse pronto. 3 Avere in cura un malato. ~ assistere. 4 Stimare. 5 Imbiancare filati e tessuti grezzi. 6 Gestire, amministrare. ~ governare. 7 Controllare, sorvegliare. ~ vigilare. 8 Guarire, sanare. ~ lenire. 
v. rifl. 1 Avere cura della propria salute. <> trascurarsi. 2 Preoccuparsi, interessarsi. ~ occuparsi. non si era curato dei consigli altrui
 X   v. tr. 1 to take care of. 2 (med.) to treat. 3 (guarire) to heal, to cure. 4 (libro) to edit. v. rifl. 1 to take care. 2 (med.) to follow a course of, to follow a treatment. 
 @   lat. curare, deriv. da cura cura. 

\curàrico, agg. (pl. m.-ci) 1 Simile al curaro. 2 Di sostanza avente azione curarizzante. 

\curarìna, sf. Uno degli alcaloidi isolati dai curari. 

\curarizzànte, agg. Avente un'azione farmacologica simile a quella del curaro. 

\curàro, sm. Sostanza velenosa che esercita azione paralizzante. 
 @   franc. curare. 

\curatèla, sf. Ufficio, funzione di curatore. 

\curatìvo, agg. Di cura medica. ~ terapeutico. 

\curàto, agg. e sm. agg. 1 Fatto con cura. ~ preciso. ~ approssimativo. 2 Medicato, guarito. 
sm. Sacerdote che esercita la cura delle anime. ~ pievano. 
 X   sm. 1 parish priest. 2 (protestante) vicar. 
 @   lat. curatus. 

\curàtolo, sm. In Sicilia, sorvegliante di azienda agricola a contratto annuo. 

\curatóre, sm. (f.-trìce) 1 Persona delegata ad amministrare per conto terzi. ~ gestore. 2 Chi cura, provvede. ~ tutore. 
 X   sm. 1 trustee. 2 (libro) editor. 

\curatorium, sm. Comitato composto da dodici membri, incaricato della direzione dell'insegnamento nell'Accademia di diritto internazionale dell'Aia. 

\curbàscio, sm. (pl.-ci) Particolare tipo di scudiscio. 

\Cùrcio, Renàto (Monte Rotondo 1941-) Leader delle Brigate rosse, nel 1976 riportò una serie di condanne che lo portarono in carcere. Nel 1983 ottenne la semilibertà. 

\Curculio Commedia di T. M. Plauto (205-191 a. C.). 

\Curculiònidi Famiglia di Insetti Coleotteri Rincofori comprendente più di 50.000 specie e caratterizzati da un rostro che prolunga il capo e all'estremità del quale si apre l'apparato boccale. 

\cùrcuma, sf. Genere di piante ornamentali della famiglia delle Zingiberacee il cui rizoma, polverizzato, viene utilizzato in cucina come surrogato dello zafferano, nella composizione della mostarda inglese e nella composizione del curry. 

\curcumìna, sf. Sostanza colorante dei rizomi di curcuma che forma prismi di colore arancione e riflessi blu. 
Curcumina S 
Colorante azoico giallo sella serie dello stilbene. 

\Curcùris Comune in provincia di Oristano (321 ab., CAP 09030, TEL. 0783). 

\cùrdi Popolazione iranica seminomade di religione musulmana di rito sciafeita. I curdi vivono nella regioni montuose comprese tra il Caucaso e la Mesopotamia e tra Iran e l'Anatolia. Hanno sempre rivendicato l'autonomia, già ai tempi dell'impero ottomano; il trattato di Sèvres (1920) aveva previsto la formazione di uno stato nazionale curdo, ma il trattato di Losanna (1923) sancì la divisione della regione del Kurdistan tra Turchia, Iran e Iraq, provocando una ripresa dei movimenti di guerriglia indipendentisti, che vennero bruscamente repressi dagli stati interessati, anche ricorrendo alle armi chimiche (Iraq e Iran). 

\cùrdo, agg. e sm. 1 Che, chi appartiene alla popolazione dei Curdi. 2 La lingua parlata da questa popolazione. 
 @   arabo kurd

\Curèggio Comune in provincia di Novara (2.139 ab., CAP 28060, TEL. 0322). 

\curèti Nella mitologia, accoliti di Rea. Eseguirono una danza con le armi sul monte Ida intorno a Zeus neonato per nasconderne i vagiti, che non dovevano essere uditi da Crono. Vennero spesso identificati con i coribanti. 

\cùria, sf. 1 Nel diritto romano, ripartizione amministrativa e territoriale della tribù. 2 Nel mondo medievale, organo amministrativo con funzioni giudiziarie. 3 Complesso dei procuratori e degli avvocati di un luogo. 4 Complesso dei dicasteri di cui si avvale il papa per trattare affari che riguardano la chiesa. 5 Corte. 
 @   lat. curia, deriv. da coviria insieme di uomini. 
La forma più antica di organizzazione politica del popolo romano. All'epoca erano più di trenta, dieci per ognuna delle tribù Tities, Ramnes e Luceres. 

\curiàle, agg. e sm. agg. 1 Della curia. 2 Cortigiano. 
sm. Avvocato, uomo di legge. 

\curialésco, agg. (pl. m.-chi) Da curiale. 

\curiàto, agg. Delle curie di Roma antica. 

\curie, sm. invar. Unità di misura di una sostanza radioattiva. 

\Curie, Marie Sklodowska (Varsavia 1867-Sallanches 1934) Fisica francese di origine polacca, divenne moglie di Pierre Curie, con il quale lavorò allo studio delle radiazioni emesse dalla pechblenda, arrivando a scoprire radio e polonio. Ottenne il premio Nobel nel 1903 con il marito e con H. Becquerel. Nel 1906 fu la prima donna a ricoprire una cattedra alla Sorbonne di Parigi; proseguì le ricerche circa la radioattività e i prodotti di decadimento con la figlia Irene. Ottenne il Nobel per la scoperta del radio metallico (1911) e morì qualche anno dopo per contaminazione radioattiva. 

\Curie, Pierre (Parigi 1859-1906) Fisico francese, si dedicò alla piezoelettricità, compì delle ricerche sul magnetismo e sulla radioattività insieme alla moglie Marie. Ottenne il premio Nobel nel 1903 con la moglie e H. Becquerel. 
Punto di Curie 
Temperatura oltrepassata la quale una sostanza ferromagnetica perde alcune caratteristiche e diviene paramagnetica. 

\Cùriel, Eugènio (Trieste 1912-Milano 1945) Politico. Aderì al Partito comunista e tra il 1943 e il 1945 creò il Fronte della gioventù. Venne ucciso dai fascisti. 

\Curìglia con Monteviàsco Comune in provincia di Varese (247 ab., CAP 21010, TEL. 0332). 

\Curili, ìsole Arcipelago russo dell'oceano Pacifico settentrionale, tra la penisola della Kamcatka e l'isola giapponese di Hokkaido. Comprende trentadue isole e moltissimi scogli vulcanici. Capoluogo è Severo-Kurilsk, nell'isola di Paramusir. La popolazione, indigena e giapponese immigrata, vive lungo le coste. L'arcipelago venne scoperto nel 1634 da M. de Vries; appartenne al Giappone, alla Russia e ancora al Giappone. Nel 1945 venne annesso dall'URSS; il Giappone lo ha sempre rivendicate, subordinando la firma del trattato di pace per la seconda guerra mondiale con l'URSS stessa alla restituzione delle isole (rivendicazione effettuata ancora recentemente nel 1991). Nel novembre del 1997 la Russia e il Giappone si sono accordati per la restituzione ai nipponici entro il 2000. 
Fossa delle Curili 
Fossa sottomarina, che va dalla penisola della Kamcatka all'isola di Hokkaido, con profondità fino a 10.542 m. 

\Curìnga Comune in provincia di Catanzaro (6.824 ab., CAP 88022, TEL. 0968). 

\Curìno Comune in provincia di Biella (507 ab., CAP 13060, TEL. 015). 

\cùrio, sm. Elemento chimico artificiale, transuranico, radioattivo creato nel 1944 da T. Seabrog e A. Chiorso. Il suo simbolo è Cm, il numero atomico 96 e il peso atomico 247. È di colore bianco e in molti casi è simile al gadolinio. Assorbito dal corpo provoca gravi disturbi; accumulandosi nelle ossa danneggia l'eritropoiesi. 

\Cùrio Dentàto, Mànio (?-270 a. C.) Console romano. Nel 275 a. C. a Benevento sconfisse sanniti, lucani e Pirro. 

\curiosàggine, agg. L'essere curioso per abitudine. 

\curiosaménte, avv. In modo curioso, strano. ~ bizzarramente, stranamente. 

\curiosàre, v. intr. Cercare di sapere i fatti altrui. ~ ficcare il naso. 
 X   v. intr. 1 to nose, to pry. 2 (guardare) to look round. 
 @   deriv. da curioso. 

\curiosità, sf. 1 L'essere curioso. ~ interesse. <> indifferenza. 2 Cosa rara, insolita. ~ stranezza. 3 Indiscrezione, petulanza. ~ invadenza. <> tatto. 
 X   sf. curiosity. 
 @   lat. curiositas,-atis. 

\curióso, agg. 1 Che desidera sapere qualche cosa per capriccio. ~ pettegolo. <> discreto. 2 Desideroso di sapere, di istruirsi. ~ interessato. <> indifferente. curioso di novit scientifiche. 3 Che desta curiosità. ~ bizzarro. <> banale. un personaggio curioso, con una disinvoltura particolare nel vestire
 X   agg. curious. 
 @   lat. curiosus che si interessa, deriv. da cura impegno. 

\Curioso delle donne Il Romanzo di A. Bevilacqua (1983). 

\curìte, sf. Ossido d'uranio e piombo idrato che si può trovare nei giacimento di urano nel Katanga. 
 @   dal nome di Pierre e Marie Curie. 

\Curitiba Città (1.313.000 ab.) del Brasile, capitale dello stato del Paran´. 

\curling, sm. invar. Gioco simile a quello delle bocce che si svolge sul ghiaccio facendo scivolare pietre piatte rotonde munite di impugnatura. 

\Cùrno Comune in provincia di Bergamo (6.757 ab., CAP 24035, TEL. 035). 

\Curón Venósta (in ted. Graun im Vintschgau) Comune in provincia di Bolzano (2.331 ab., CAP 39020, TEL. 0473). 

\curos, sm. invar. Statua rappresentante un giovane nudo, caratteristica dell'arte scultorea dell'antica Grecia. 

\currenti calamo, loc. avv. Locuzione latina che significa "a penna corrente". Si usa per indicare uno scritto prodotto senza badare alla forma. ~ di getto. 

\curricolàre, agg. Di curricolo. 

\currìcolo, sm. => "curriculum". 

\currìculum, sm. invar. 1 Carriera scientifica o burocratica di una persona. ~ precedenti. 2 Attività di programmazione degli operatori scolastici mediante l'integrazione flessibile di obiettivi, metodi, e simili 

\curriculum vitae, loc. sost. m. invar. Carriera scientifica o burocratica di una persona. ~ precedenti. 

\cùrro, sm. 1 Nell'antichità, carro. 2 Movimento. 3 In marina, rullo che si pone sotto le imbarcazioni per tirarle a secco. 

\curry, sm. invar. Polvere piccante originaria dell'estremo Oriente. 

\Cùrsi Comune in provincia di Lecce (4.190 ab., CAP 73020, TEL. 0836). 

\Cùrsolo Oràsso Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (168 ab., CAP 28050, TEL. 0323). 

\cursóre, sm. 1 Chi porta ambasciate. 2 Indice mobile lungo una scala di uno strumento. 3 Vettore supposto scorrevole sulla sua retta. 4 Elemento che scorre su una cerniera lampo. 
 X   sm. 1 messenger, cursor  2 slider, sliding rule
 @   lat. cursor,-oris, deriv. da currere correre. 

\cursòrio, agg. Che viene fatto di corsa, in fretta. 

\cursus, sm. invar. In una frase, cadenza metrica dei membri di un periodo o alla fine del periodo e disposizione ritmica dei vocaboli. 

\cursus honorum, loc. sost. m. invar. Nell'antica Roma era l'ordine progressivo delle cariche pubbliche che potevano rivestire i cittadini. 

\curtain wall, loc. sost. m. invar. Locuzione inglese che significa "parete a tenda" e che indica una parete esterna di edifici costituita da pannelli prefabbricati formanti una grande superficie vetrata. 

\curtàna, sf. Spada con punta smussata. 

\Curtaròlo Comune in provincia di Padova (5.930 ab., CAP 35010, TEL. 049). 

\Curtatóne Comune in provincia di Mantova (10.410 ab., CAP 46010, TEL. 0376). Centro agricolo (coltivazione di viti e cereali) e industriale (prodotti del legno, fabbriche meccaniche e alimentari). Il 29 maggio 1848 fu teatro di una battaglia tra le truppe piemontesi e quelle austriache. Gli abitanti sono detti Curtatonesi

\curtènse, agg. Si dice del sistema economico prevalente nel medioevo, nel quale il castello del signore feudale costituiva un'unità economica autosufficiente. 

\Cùrti Comune in provincia di Caserta (6.370 ab., CAP 81040, TEL. 0823). 

\curtis, sf. invar. Unità economico-amministrativa costituita da vaste estensioni di terreno coltivabile poste sotto conduzioni diverse. 

\Curtis, Tony (New York 1925-) Attore cinematografico e televisivo statunitense. Interpretò A qualcuno piace caldo (1959) e un serial con R. Moore, Attenti a quei due

\Curtius, Ernst (Lubecca 1814-Berlino 1896) Archeologo e storico tedesco. Dal 1875 fu direttore degli scavi di Olimpia e scrisse Storia greca (1857-1861). 

\Curtius, Ernst Robert (Thann, Alsazia 1886-Roma 1956) Saggista e critico tedesco. Eseguì e pubblicò numerosi saggi di cultura e letteratura francese. La sua opera più importante è Letteratura europea e medioevo latino (1948). 

\Curtze, Maximilian (Ballenstadt 1837-Thorn 1903) Storico tedesco. Docente all'università di Thorn, si occupò di storia della matematica. Curò, tra l'altro, la pubblicazione (1868) dell'Algorismus proportionum di Nicola di Oresme (1323-1382). 

\curùle, agg. Detto del sedile d'avorio spettante di diritto ai magistrati romani di grado più elevato. 

\cùrva, sf. 1 Linea non retta. ~ arco. 2 Qualsiasi rappresentazione grafica (anche rettilinea) di una funzione o di un'equazione. 3 Curvatura. ~ piegatura. 4 Settore delle gradinate di uno stadio sportivo corrispondente a uno dei lati minori. 5 Svolta, tornante. ~ deviazione. <> rettilineo. 6 al pl. le rotondità del corpo femminile (che curve che ha la Lollobrigida!). 
 X   sf. 1 curve, bend. 2 (svolta) turn 3 contour line (curva di livello).  v.tr. to contour: "segnare con curve di livello", "costruire strade lungo una collina o una costa".
 @   deriv. da curvo. 
Una curva è aperta quando, partendo da un suo punto e percorrendola nello stesso senso, è impossibile tornare al punto di partenza; è chiusa nel caso contrario. Si dice piana quando è contenuta interamente in un piano; è rappresentata analiticamente da un'equazione del tipo F(x,y) = 0, che è soddisfatta da tutte e sole le coordinate dei punti (x,y) della curva.   +  
Curva di luce 
Diagramma nel quale vengono rappresentati i cambiamenti di luminosità di una stella, in relazione al tempo. 
Curva di livello
 →  "isoipsa" o  →  "isobata"

\curvàbile, agg. Che si può curvare. 

\curvadòrsi, sm. invar. In legatoria forma di legno o metallo sulla quale si dà la forma curva al dorso dei libri. 

\curvàre, v. v. tr. Piegare ad arco. ~ flettere. <> raddrizzare. curvare la schiena dalla fatica
v. intr. 1 Svoltare, detto di veicoli. ~ girare, voltare. l'automobile curv all'improvviso. 2 Formare una curva, detto di strade. 
v. rifl. Piegarsi. ~ inchinarsi. <> ergersi. si curvato per raccogliere l'oggetto e ha sentito un forte dolore alla schiena
 X   v. tr. 1 to bend, to curve. 2 (svoltare) to turn. v. intr. to bend down. 
 @   lat. curvare, deriv. da curvus curvo. 

\curvatrìce, sm. Macchina per curvare lamiere, tubi e simili. 

\curvatùra, sf. 1 Atto, effetto del curvare. 2 Punto nel quale un oggetto si curva. 
 X   sf. curvature.
In matematica è una grandezza pari all'inverso del raggio del cerchio osculatore a una curva in un punto P, che indica la tendenza di una curva piana a staccarsi dalla tangente in quel punto o di una curva sghemba da una curva piana (torsione). 
Curvatura di campo 
In un sistema ottico rappresenta una delle aberrazioni sferiche extrassiali, a causa delle quali le immagini si presentano sfuocate o deformate ai margini del campo. 
Curvatura dello spazio 
Nel sistema spazio-tempo a quattro dimensioni della teoria della relatività di Einstein, la presenza di un campo gravitazionale creato da una massa comporta una curvatura dello spazio. 

\curvilìneo, agg. e sm. agg. 1 Di figura costituita da linee non rette. 2 Che segue un andamento a curva. ~ arcuato. <> diritto. 
sm. Strumento usato per disegnare le curve. 

\curvìmetro, sm. Strumento per misurare la lunghezza di un arco di curva. 

\cùrvo, agg. 1 Piegato ad arco. ~ inarcato. <> rettilineo. 2 Piegato, gobbo. ~ ingobbito. <> eretto. 3 Abbassato. ~ chino. 
 X   agg. 1 curved. 2 (piegato) bent. 
 @   lat. curvus. 

\Cùrzi, Alessàndro (Roma 1930-Roma 2008) Giornalista. Dopo varie esperienze giornalistiche, approdò alla televisione nazionale, dove assunse l'incarico di direttore del Tg3 (dal 1987). Successivamente (1993), passò alla direzione del Tg di Telemontecarlo, ma tre anni dopo l'incarico gli fu revocato. 

\Cùrzio Rùfo, Quìnto (I sec.) Storico latino. Tra le opere Storia di Alessandro Magno

\Cùrzola Isola della Croazia, nel mar Adriatico. Capoluogo la località omonima. 
Curzola 
Canale lungo 15 km, che separa l'omonima isola da quella di Lesina. 

\Curzon of Kedleston, George Nathaniel (Kedleston 1859-Londra 1925) Politico britannico. Tra il 1919 e il 1922 fu ministro degli esteri e propose la linea di confine tra Polonia e URSS. 

\CUS Sigla di Centro Universitario Sportivo. 

\Cusàgo Comune in provincia di Milano (2.012 ab., CAP 20090, TEL. 02). 

\Cusàno Milanìno Comune in provincia di Milano (21.357 ab., CAP 20095, TEL. 02). Centro industriale (prodotti tessili, meccanici, del vetro e chimici). Gli abitanti sono detti Cusanesi

\Cusàno Mùtri Comune in provincia di Benevento (4.469 ab., CAP 82033, TEL. 0824). 

\Cusàno, Nicòla (Cues 1400-Todi 1464) Filosofo e matematico tedesco, astronomo, cardinale e vescovo di Bressanone. Partecipò alle controversie filosofiche e teologiche dell'epoca combattendo le eresie; sostenne, da buon teorico platonico agostiniano, l'infinità dell'universo, anticipando Copernico, e l'infinità di Dio nella quale tutte le contraddizioni spariscono (Coincidentia oppositorum). Affermò che la ragione non era sufficiente a comprendere tale infinità, ma che può solo avvicinarla per approssimazioni. Il suo pensiero influenzò molto G. Bruno e G. W. Leibniz, venendo considerato come precursore della filosofia moderna. Tra le sue opere, De concordantia catholica, De docta ignorantia, De mathematica perfectione

\Cuscatl´n Dipartimento (168.000 ab.) dell'El Salvador, capoluogo Cojutepeque. 

\cuscinàta, sf. Colpo dato con il cuscino. 

\cuscinétto, sm. 1 Oggetto simile a un piccolo cuscino adibito a vari usi. 2 Organo meccanico sul quale trova appoggio ed entro cui si muove un albero. 
 X   sm. 1 pad. 2 (organo meccanico) bearing. 
Nelle macchine è l'organo posto tra supporto e perno che consente la rotazione relativa senza attrito. Può essere a strisciamento o a rotolamento a seconda delle tecniche usate per limitare l'attrito; può essere formato da un anello fisso (bronzina) in bronzo, ottone o materie plastiche, oppure da due anelli coassiali, solidali al supporto e al perno, con sedi appropriate per consentire lo scorrimento di sfere o rulli. Può essere anche portante e radiale, quando la direzione del carico è normale all'asse di rotazione, oppure di spinta quando la direzione del carico coincide con l'asse di rotazione dell'albero. 

\cuscìno, sm. Sacchetto imbottito di lana, crine o altro su cui si poggia la testa o su cui ci si siede. ~ guanciale. 
 X   sm. 1 cushion. 2 (guanciale) pillow. 
 @   lat. mediev. coxinum, deriv. da coxa coscia. 

\Cuscìti, o Kushiti Gruppo di popolazioni autoctone dell'Europa meridionale e dell'Etiopia formate da tribù di agricoltori e pastori nomadi. 

\cuscìtico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Relativo all'insieme delle lingue africane non sudanesi e non semitiche dell'Abissinia e delle regioni costiere dell'oceano Indiano e del mar Rosso. 

\Cusco Città (258.000 ab.) del Per , situata a 3.399 m sul livello del mare nella Cordigliera Orientale. Capoluogo del dipartimento omonimo. Situata nella valle dei fiumi Huatanay e Urubamba, a 500 km dalla capitale Lima. Mercato agricolo (cereali e coca) e del bestiame. Industrie chimiche, meccaniche e alimentari. Centro turistico di interesse archeologico. Ospita la più antica sede vescovile del paese e un'università. Fu capitale dell'antico impero degli Incas e venne conquistata nel 1533 dagli spagnoli di Francesco Pizarro. Teatro di sanguinose rivolte dei discendenti incas, conserva numerose testimonianze dell'epoca incaica e coloniale (tempio delle Vergini del Sole, cattedrale del XVII sec.). 

\cuscùs, sm. invar. Vivanda di origine araba a base di pallottoline di semola, carne, verdure e salsa piccante. 

\cùscuta, sf. Angiosperma (Cuscuta) della famiglia delle Cuscutacee e dell'ordine delle Tubiflore. Pianta erbacea rampicante priva di clorofilla. 

\Cushing, Harvey Williams (Cleveland 1869-New Haven 1939) Chirurgo statunitense. Compì importanti studi di endocrinologia e oncologia. 
Malattia e sindrome di Cushing 
Malattia endocrina causata da iperproduzione di cortisolo. 

\Cusìno Comune in provincia di Como (277 ab., CAP 22010, TEL. 0344). 

\Cùsio Comune in provincia di Bergamo (370 ab., CAP 24010, TEL. 0345). 

\cuspidàle, agg. Che termina in cuspide. 

\Cuspidàridi Famiglia di Molluschi Lamellibranchi che presentano una conchiglia, due sifoni posteriori disuguali e saldati alla base e un piede lungo e stretto, flessibile. 

\cuspidàto, agg. Che termina con una cuspide. 

\cùspide, sf. 1 Vertice, punta di lancia, di freccia. 2 Elemento architettonico triangolare posto a coronamento di un edificio.  +   ~ guglia. 
 X   sf. cusp, spire. 
 @   lat. cuspis,-idis. 
• In matematica una cuspide un punto angoloso che individua un angolo di ampiezza nulla   +  .

\Custer, George Armstrong (New Rumley 1839-Little Big Horn 1876) Generale statunitense, combatté con gli unionisti nella guerra per la secessione (1861-1865), nelle battaglie di Gettysburg, Woodstock e Cedar Creek. Combatté anche contro gli indiani, finendo per essere il responsabile del massacro dei cheyenne a Washita (1868). Venne ucciso da un comando di sioux di Toro Seduto. 

\custòde, agg., sm. e sf. agg. Che custodisce. 
sm. e sf. 1 Chi custodisce e sorveglia. ~ portinaio. 2 Bidello. 3 Protettore, tutore. ~ garante. 4 Amministratore. ~ depositario. 
 X   sm. e sf. 1 guardian, keeper. 2 (portinaio) concierge. 
 @   lat. custos,-odis

\custòdia, sf. 1 Atto, effetto del custodire. ~ affidamento. 2 Astuccio in cui si custodisce un oggetto. ~ scatola. 3 Protezione, difesa. ~ tutela. 
 X   sf. 1 care. 2 (dir.) custody, guardianship. 3 (astuccio) holder, case. 
 @   lat. custodia. 

\Custòdia di Terrasànta Ente religioso internazionale addetto al culto dei luoghi santi di Palestina. 

\custodìre, v. v. tr. 1 Conservare con cura lontano da pericoli e danni. ~ proteggere. 2 Assistere alla salute di persone e animali. ~ curare. <> trascurare. 3 Sorvegliare. ~ vigilare. 
v. rifl. Badare alla propria salute. 
 X   v. tr. to guard, to keep. 
 @   lat. custodire, deriv. da custos,-odis custode. 

\Custonàci Comune in provincia di Trapani (4.571 ab., CAP 91015, TEL. 0923). 

\Custóza Frazione di Sommacampagna (Verona), sulle colline alla sinistra del Mincio. Il 25 luglio 1848 durante la prima guerra d'indipendenza Radetzky sconfisse le truppe di Carlo Alberto, mentre durante la terza guerra d'indipendenza il 24 giugno 1866 le truppe italiane furono sconfitte dalle truppe dell'arciduca austriaco Alberto. 

\cut-and-paste, sm. invar. Letteralmente significa taglia e incolla. Nel linguaggio informatico indica un'operazione che, nei programmi per elaborazione di testi o di grafica, permette di spostare elementi testuali o grafici sullo schermo. 

\cutàneo, agg. Della cute. ~ epidermico 

\cut-back, sm. invar. Metodo di messa in opera di bitume per i lavori stradali. 

\cùte, sf. La pelle dell'uomo. ~ derma. 
 X   sf. skin. 
 @   lat. cutis. 
Rivestimento corporale dei vertebrati di spessore variabile da 0,5 a 5 mm, estremamente flessibile, formato dall'epidermide esterna, dal derma intermedio e dal sottostante ipoderma. La prima è costituita dal tessuto epiteliale, ricco di ghiandole, che svolge una funzione isolante e protettiva. La sua superficie è disseminata di microscopiche aperture in corrispondenza dei bulbi piliferi e dei condotti sudoripari e sebacei. Il derma è formato da un tessuto connettivo che contiene la rete linfatica e le terminazioni nervose. L'ipoderma è infine costituito da uno strato adiposo e unisce i due strati più esterni agli organi sottostanti. La cute svolge importanti funzioni di percezione sensoriale (tatto), di eliminazione delle scorie (sudorazione) e di termoregolazione, oltre al compito fondamentale di barriera protettiva interposta tra l'organismo e il mondo esterno. 

\Cuterèbridi Famiglia di Insetti Ditteri Branchiceri di grandi dimensioni. 

\Cuthbert, Betty (1935-) Atleta australiana. Vinse tre medaglie d'oro alle Olimpiadi di Melbourne del 1956, nelle specialità dei 100 m piani, dei 200 m piani e nella staffetta 4 per 100. Nel 1964 durante le olimpiadi giapponesi, stabilì a Tokyo, con il tempo di 52" netti il record mondiale nei 400 m. Durante l'attività agonistica ha conquistato 18 record mondiali. 

\cuticàgna, sf. Collottola, nuca. 

\cutìcola, sf. Pellicola, epidermide. 

\cuticolàre, agg. Che appartiene alla cuticola. 

\Cutigliàno Comune in provincia di Pistoia (1.827 ab., CAP 51024, TEL. 0573). 

\cutìna, sf. Sostanza delle piante secreta dalle cellule epidermiche e costituente la cuticola. 

\cutireazióne, sf. Prova biologica di reazione allergica controllata dalla cute. 

\cut-off, sm. invar. Dispositivo che viene montato su alcuni carburatori e serve per intercettare il carburante nel momento in cui si solleva il piede dall'acceleratore. 

\Cùtolo, Alessàndro (Napoli 1899-Milano 1995) Studioso italiano, fu docente di storia medievale e moderna all'università di Milano. Tra le opere si ricordano Il regno di Sicilia negli ultimi anni di Carlo II d'Angi (1924) e Napoli fedelissima (1958). 

\cutréttola, sf. Uccello (Motacilla flava) della famiglia dei Motacillidi e dell'ordine dei Passeriformi. Di colore giallo con ali scure, vive in Eurasia e in Africa nelle zone umide. 
Di colore grigio, presenta zampe e collo molto lunghi. Vive nelle praterie dell'Australia. 

\Cùtro Comune in provincia di Crotone (11.431 ab., CAP 88075, TEL. 0962). Centro agricolo (coltivazione di cereali in genere). Gli abitanti sono detti Cutresi

\Cutrofiàno Comune in provincia di Lecce (9.577 ab., CAP 73020, TEL. 0836). 

\Cuttack Città (403.000 ab.) dell'India, nell'Orissa. 

\cutter, sm. invar. Imbarcazione da regata o da diporto dotata di un solo albero e di più fiocchi. 

\cutting, sm. invar. Insieme di frammenti di roccia che si formano nella perforazione dei pozzi petroliferi. 

\cuvée, sf. invar. Vino prodotto dalla fermentazione di uve diverse nello stesso tino. 

\Cuvéglio Comune in provincia di Varese (2.492 ab., CAP 21030, TEL. 0332). 

\Cùvia Valle delle Prealpi Lombarde, in provincia di Varese. È attraversata dal torrente Boesio. 

\Cuvillés, François de (Soignies 1695-Monaco 1768) Architetto. Tra le opere il padiglione di Amalienburg (1734-1739) nel parco di Nymphenburg a Monaco. 

\Cùvio Comune in provincia di Varese (1.367 ab., CAP 21030, TEL. 0332). 

\Cuyo Arcipelago delle Filippine, nel mar di Sulu. Isole principali, l'omonima e quella di Agutaya. 

\Cuypers, Petrus Josephus Hubertus (Roermond 1827-1921) Architetto olandese. Tra le opere il Rijksmuseum ad Amsterdam (1877-1885). 

\Cuyuni Fiume (560 km) dell'America Meridionale. Nasce in Venezuela, confluisce nell'Essequibo. 

\Cuzco, o Cusco Città del Perù meridionale (257.850 ab.) capoluogo dell'omonimo dipartimento. Situata a 3.399 m d'altezza, è nodo ferroviario e stradale e centro commerciale. 
Dipartimento di Cuzco 
Dipartimento del Perù meridionale (76.300 Km2, 1.050.000 ab.). 

\CV Sigla di Cavallo Vapore (unità di misura fisica).  In ambito medico CV viene spesso usato per abbreviare "cardiovascolare".

\cvd (o c.v.d. o CVD) Sigla di "come volevasi dimostrare", per segnalare la conclusione di una dimostrazione, spesso simboleggiata alternativamente con un quadrato, pieno, vuoto o crociato. In inglese di usa di solito Q.E.D. (QED), che sta per "quod erat demonstrandum".

\Cvetaeva, Marina Ivanovna (Mosca 1892-Elabuga 1941) Poetessa russa. Tra le opere Versi a Blok (1922) e Il mestiere (1923). 

\Cx Sigla di Coefficiente di penetrazione aerodinamica. 

\cyan, sm. invar. 1 Nella riproduzione grafica a colori rappresenta uno dei tre colori primari. ~ ciano. 2 Termine che indica il colore blu-verde delle radiazioni che hanno lunghezza d'onda compresa tra 490 e 494 μm. 

\cyberpunk, sm. invar. Settore della fantascienza cinematografica e letteraria che descrive futuribili simbiosi uomo-macchina, correlazioni con sostanze chimiche e alterazioni del sistema nervoso causate da sostanze chimiche. 

\cyberspace, sm. invar. Indica lo spazio della realtà virtuale in cui l'utente si muove e interagisce con vari oggetti. 
 @   dall'inglese cybernetic space spazio cibernetico. 

\cyborg, sm. invar. Termine di origine fantascientifica che designa un essere ibrido tra la macchina e l'uomo. 

\Cybo-Varano, Caterìna (1501-1557) Duchessa di Camerino. Moglie di Giovanni Maria Varano, signore di Camerino. Nel 1527, rimasta vedova, dovette sventare la congiura ordita dai parenti per impossessarsi del ducato. Fu scomunicata da papa Paolo III, per l'interesse mostrato verso una riforma della chiesa. Nel 1529 fu deposta e andò a vivere a Firenze. 

\cycas, sf. invar. Genere di piante arboree della famiglia delle Cicadacee simili alle palme. Sono originarie delle zone calde. 
 @   dal greco k ix palma dum. 

\cycle oil, loc. sost. m. invar. Nel cracking analitico indica ogni prodotto che abbia il punto di ebollizione superiore a quello della benzina. 

\cyclette, sf. invar. Attrezzo da camera che permette di eseguire lo stesso esercizio fisico di chi va in bicicletta. 
 X   sf. exercise bike. 

\cypherpunk, sm. e sf. invar. Nel linguaggio informatico indica una persona che utilizza in modo enfatizzato i programmi di cifratura per proteggere le informazioni spedite in rete. 

\cypris, sm. invar. 1 Genere di piccoli Crostacei Ostracodi di acqua dolce o salata della famiglia dei Cirripedi. 2 Stadio larvale dei Crostacei Cirripedi. 

\Cyrano de Bergerac vedi "Cirano di Bergerac" 

\Cyrano de Bergerac, Savinien de (Parigi 1619-1655) Commediografo e romanziere. Tra le opere Il pedante gabbato (1654) e L'altro mondo o gli stati e gli imperi della luna (1657). 

\cystoseria, sm. Genere di Alghe di aspetto arborescente. 

\cytomegalovirus, sm. invar. Virus la cui infezione causa un aumento di volume delle cellule (citomegalia), che può risultare irrilevante nell'adulto ma gravissima nel neonato. 

\Czestochowa Città (260.000 ab.) della Polonia, sul fiume Warta. Capoluogo del voivodato omonimo. 

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