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\GR Sigla di Giornale Radio. 

\GRA Sigla di Grande Raccordo Anulare. 

\Graaf, Reinier de (Schoonhoven 1641-Delft 1673) Fisiologo olandese. Scoprì e diede il nome ai follicoli delle ovaie. 

\Graal Secondo leggende medievali, era il nome (Graal) del sacro calice usato da Gesù nell'ultima cena, nel quale Giuseppe d'Arimatea avrebbe raccolto il sangue del Cristo crocefisso. Portato in occidente e custodito in un luogo misterioso della Bretagna, poteva essere trovato solo da uomini puri che avrebbero trovato, con esso, la felicità terrena e celeste. La ricerca del Graal divenne il tema di molti romanzi e poemi a partire dal Percival ou le conte du Graal (1180 ca.) di Chrétien de Troyes, l'Estoire du Graal del XII sec., Lancelot del XIII sec. e il Parsifal. 
Movimento del Graal 
Comunità religiosa di origine cristiana fondata nel 1929 a Vomperberg, presso Schwaz in Austria da Oskar Ernst Bernhardt (1875-1941). Il messaggio del Graal è la fonte della nuova e completa rivelazione di pugno del fondatore e ha per gli adepti valore canonico (Alla luce della Verit , in tre volumi). Il movimento conta seguaci in Svizzera, Olanda, Austria, Germania, Brasile e Stati Uniti. 

\grabber hand, loc. sost. m. invar. Letteralmente significa mano prensile. In informatica viene così definita quella piccola mano presente sullo schermo che serve a selezionare o spostare testo o grafica. 

\graben, sm. invar. Sinonimo di fossa tettonica. 

\Gràbher, Càrlo (Terni 1897-Firenze 1968) Critico italiano. Scrisse una monografia su Boccaccio, una sul Ruzzante e un commento alla Divina Commedia. Profondo conoscitore della lingua russa ha tradotto Cecov, Gogol e Turgheniev. 

\Grable, Betty (Saint Louis, Missouri 1916-Santa Monica, California 1973) Cantante e attrice americana. Esordì in teatro come cantante e ballerina e successivamente interpretò nel 1930 il musical Happy days. Divenuta famosa, nel 1940 partecipò alla commedia musicale Notti argentine e nel 1944 in Fidanzata di tutti. Cercò invano di cambiare genere, con i film Situazione pericolosa del 1941 e con la commedia L'indiavolata pistolera del 1949. La sua carriera si concluse nel dopoguerra con le commedie Come sposare un milionario del 1953 e Scandalo al collegio del 1955. Nel 1955 interpretò l'ultimo musical dal titolo Mia moglie preferisce suo marito

\Gràcchi Nome di romani appartenenti a famiglia patrizia. 
Tiberio Sempronio Gracco 
Figlio maggiore di Cornelia, figlia di Scipione l'Africano. Elettro tribuno nel 133 a. C., propose una legge che limitava l'occupazione delle terre dello stato a 125 ettari e riassegnava le terre eccedenti ai contadini in rovina. La sua opera, inizialmente appoggiata, fu ben presto osteggiata a causa delle pressioni che esercitava sul senato. Fu ucciso nel 132 a. C. durante una rivolta, e la sua opera fu continuata dal fratello, Caio. 
Caio Sempronio Gracco 
Fratello di Tiberio, eletto tribuno, riprese l'opera di riforma sociale intrapresa dal fratello maggiore. Concepì una riforma di più ampio respiro proponendo leggi che prevedevano il consolidamento del potere tribunizio, l'eliminazione dei tribunali speciali, l'istituzione di colonie, la concessione della cittadinanza romana agli italici, le leggi frumentarie. I patrizi gli contrapposero Druso che riuscì con la demagogia a sobillare il popolo provocando disordini. Non riuscendo a farsi eleggere per la terza volta tribuno, Caio Sempronio si fece uccidere da uno schiavo. 

\gracchiaménto, sm. Atto, effetto del gracchiare. 

\gracchiàre, v. intr. 1 Cantare emettendo un verso roco come i corvi. ~ gracidare. 2 Ciarlare. ~ stridere. quei brontoloni hanno gracchiato tutta la sera
 X   v. intr. to caw. 
 @   deriv. da gracchio

\gracchiàta, sf. Atto, effetto del gracchiare. 

\gràcchio, sm. 1 Il gracchiare frequente e prolungato. 2 Nome di Uccelli della famiglia dei Corvidi e degli Itteridi. 
Gracchio alpino e gracchio corallino 
Appartengono alla famiglia dei Corvidi, hanno piumaggio nero azzurro, becco giallo o rosso (gracchio corallino); vivono sui dirupi montani cibandosi di insetti, bacche e semi. In Italia si trovano sulle Alpi e sugli Appennini. 
Gracchio bronzato e gracchio dalla lunga coda 
Appartengono alla famiglia degli Itteridi. 

\Gràcco, Tibério Semprònio (? 220 ca.-153 a. C. ca.) Generale e politico romano. Padre dei Gracchi difese Scipione l'Africano e ne sposo la figlia Cornelia. Fu tribuno della plebe nel 187 e console nel 177. 

\Graci´n y Morales, Baltasar (Belmonte de Calatayud 1601-Tarragona 1658) Trattatista spagnolo. Tra le opere Acutezza e arte dell'ingegno (1642-1648) e L'oracolo manuale (1647). 

\gracidaménto, sm. Atto, effetto del gracidare. 

\gracidàre, v. intr. 1 Emettere il suono caratteristico delle rane. ~ frinire. 2 Parlare in modo noioso. 
 X   v. intr. to croak. 
 @   lat. tardo gracitare. 

\gracidìo, sm. Il gracidare prolungato. 

\gràcile, agg. 1 Di sottile e delicata struttura fisica. ~ esile. <> aitante. 2 Privo di forza. ~ debole. <> robusto. 3 Malaticcio. ~ cagionevole. <> sano. 4 Inconsistente. ~ debole. <> coerente. 
 X   agg. frail, delicate. 
 @   lat. gracilis. 

\gracilità, sf. Condizione di chi è gracile. ~ esilità, magrezza. <> forza, prestanza. 

\gracilménte, avv. In modo gracile. 

\gracioso Personaggio buffo della commedia classica spagnola. 

\Gràcis, Èttore (La Spezia 1915-Treviso 1992) Direttore d'orchestra italiano. Direttore stabile del teatro La Fenice di Venezia, ha svolto attività in campo sinfonico e teatrale sia in Italia che all'estero. 

\gràcula, sf. Genere di Uccelli Passeriformi cui appartiene il mainate. Appartiene alla famiglia degli Sturnidi. 

\grad. Simbolo dell'operatore di gradiente di un campo scalare. 

\Gradàra Comune in provincia di Pesaro (2.685 ab., CAP 61012, TEL. 0541). 

\gradàre, v. tr. Graduare. 

\gradassàta, sf. Millanteria da gradasso. 

\gradàsso, sm. Fanfarone. ~ spaccone. 
 X   sm. boaster. 

\gradataménte, avv. Per gradi. ~ progressivamente. <> rapidamente. 
 X   avv. by degrees, gradually. 

\gradazióne, sf. 1 Serie a gradi. ~ sequenza. 2 Figura retorica per il quale si esprime un'idea a più frasi aventi una intensità crescente o decrescente. ~ progressione. 3 Percentuale di alcol contenuta nei vini e nei liquori. ~ tasso. 4 Attitudine di un'emulsione a rendere più o meno i contrasti. 
 X   sf. 1 gradation. 2 (alcolica) alcoholic content. 3 (colore) shade. 
 @   lat. gradatio,-onis, deriv. da gradus. 

\Gradenìgo, Bartolomèo (Venezia 1263-1342) Doge di Venezia dal 1339. 

\Gradenìgo, Giovànni (Venezia 1285-1356) Doge di Venezia dal 1355. Partecipò alla repressione della congiura di Marin Faliero. 

\Gradenìgo, Piètro (Venezia 1251-Murano 1311) Doge di Venezia dal 1289, formalizzò il carattere oligarchico del governo. 

\gradévole, agg. Che possiede tutti i requisiti per riuscire gradito. ~ attraente. <> ripugnante. 
 X   agg. agreeable, pleasant. 
 @   deriv. da gradire. 

\gradevolézza, sf. Caratteristica di ciò che è gradito. 

\gradevolménte, avv. In modo gradevole. 

\gradiènte, sm. In analisi vettoriale è l'operatore che trasforma una funzione delle coordinate di un punto (cioè un campo scalare) in un vettore con componenti che sono le derivate parziali della funzione in quel punto: grad F(x,y) = (∂F/∂x, ∂F/∂y). Il prodotto scalare del grad. per un vettore unitario v è la derivata direzionale del campo rispetto alla direzione di v.   +  
In fisica è la variazione di una grandezza in una data direzione in funzione della posizione del punto considerato. 
 X   sm. gradient.
Gradiente barico 
Rapporto tra la differenza di pressione atmosferica tra due punti della superficie terrestre e la distanza di uno di essi dall'isobara passante per l'altro (oosia dal punto più vicino avente la stessa pressione dell'altro). A maggior g.b. (isobare più vicine) corrisponde maggiore velocità dei venti, come a maggior pendenza di un terreno (curve di livello più vicine) corrisponde maggiore velocità delle acque torrentizie. Si parla anche di g.b. verticale quando ci si riferisce al dislivello invece che alla distanza. 
Gradiente geotermico 
Rapporto tra la differenza di temperatura e la differenza di profondità al di sotto della superficie terrestre o del mare. 
Gradiente termico verticale dell'atmosfera 
Rapporto tra la differenza di temperatura che sussiste tra due punti dell'atmosfera e la loro differenza di quota. 

\gradiménto, sm. 1 Senso di intimo compiacimento provocato da persone o cose di nostro gusto. ~ apprezzamento. <> avversione. non trovava alcun piatto di suo gradimento. 2 Accettazione, consenso. ~ preferenza. <> rifiuto. l'indice di gradimento del programma non era elevato
 X   sm. 1 liking, pleasure, satisfaction. 2 (è di suo gradimento?) is it your liking? 3 (indice di gradimento) ratings. 
 @   deriv. da gradire

\gradìna, sf. Scalpello di marmo per rifinire le statue di marmo già dirozzate. ~ scalinata, scalone. 

\gradinàre, v. tr. Rifinire con la gradina. 

\gradinàta, sf. 1 Ordine di gradini generalmente molto ampi. ~ scalinata. 2 Negli anfiteatri e negli stadi ordini di posti costituiti da alti gradini. ~ tribuna. 
 X   sf. 1 flight of steps. 2 (stadio) pl. tiers. 

\gradinatùra, sf. Atto effetto del gradinare. 

\gradìno, sm. 1 Ciascuno dei ripiani costruiti per superare un livello. ~ scalino. salire un gradino della scala sociale, migliorare la propria condizione di vita. 2 Nell'alpinismo, intaccatura praticata con la piccozza su neve dura e ghiaccio. 3 Dislivello in fondo a una carena di uno scafo veloce o di un idrovolante per facilitare lo slittamento in corsa. 4 Piedistallo. 
 X   sm. 1 step. 2 (alpinismo) foothold. 
 @   dimin. di grado

\gradiòmetro, sm. Strumento utilizzato in geofisica per misurare un gradiente. 

\gradìre, v. v. tr. 1 Accogliere di buon grado. ~ apprezzare. <> respingere. 2 Contraccambiare. 
v. intr. Essere gradito. ~ aggradare. <> infastidire. 
 X   v. tr. 1 to enjoy. 2 (accettare) to accept. 3 (desiderare) to like, to wish. 
 @   lat. volg. gratire, deriv. da gratus gradito. 

\Gradìsca d'Isónzo Comune in provincia di Gorizia (6.445 ab., CAP 34072, TEL. 0481). 

\gradìto, agg. Accolto positivamente. ~ benaccetto. <> sgradevole. 
 X   agg. 1 welcome. 2 (piacevole) pleasant, pleasing. 

\gràdo, sm. 1 Piacere. 2 Gratitudine. 3 Qualsiasi punto intermedio nel passaggio da uno stato a un altro. 4 Variazione che assume un aggettivo o un avverbio per connotare particolari funzioni all'interno di un contesto. 5 Posizione di una persona in seno di una gerarchia. ~ rango. 6 Unità di misura degli angoli. 7 Unità di misura enologica. ~ gradazione. 8 Unità di misura della temperatura. 
 X   sm. 1 degree. 2 (livello) level. 3 (sociale, gerarchico) rank. 4 (essere in grado) to be able. 5 (mettere in grado) to enable. 
In algebra, grado di un monomio intero rispetto a un'indeterminata è l'esponente con cui l'indeterminata medesima è raffigurata nel monomio. 
Grado di libertà (statistica) (vedi il link).
Grado sessagesimale  Unità di misura degli angoli, la novantesima parte dell'angolo retto, divisa in sessanta primi e 3.600 secondi; quello centesimale è la centesima parte dell'angolo retto, divisa in decimi e centesimi.   +  
In fisica è l'unità di misura della temperatura a seconda delle varie scale termometriche (grado Celsius, grado Fahrenheit). 
Grado di libert (fisica)  In meccanica è il numero dei parametri indipendenti tramite i quali si può individuare la posizione di un sistema. 
Gradi militari  Nelle strutture delle forze armate, sono i livelli gerarchici in cui viene articolato il personale; graduati di truppa, sottufficiali (a partire dal grado di sergente), ufficiali inferiori (a partire dal grado di sottotenente, guardiamarina per la marina), ufficiali superiori (dal maggiore, o capitano di corvetta), ufficiali generali (dal generale di brigata, o contrammiraglio). 

\Gràdo Comune in provincia di Gorizia (9.073 ab., CAP 34073, TEL. 0481). 

\Grado zero della scrittura, Il Opera di critica letteraria di R. Barthes (1953). 

\Gràdoli Comune in provincia di Viterbo (1.548 ab., CAP 01010, TEL. 0761). 

\gradonaménto, sm. Sistemazione dei terreni declivi con creazione di ripiani o gradini. 

\gradóne, sm. 1 Striscia di terreno orizzontale tipica del gradonamento. ~ terrazzo. 2 Ciascuno dei ripiani di una tribuna di uno stadio. 

\graduàbile, agg. Che si può graduare. 

\graduabilità, sf. Possibilità di graduare. 

\graduàle, agg. e sm. agg. Che si fa o si verifica per gradi, a poco a poco, eventualmente in relazione alle difficolt incontrate. ~ progressivo, sequenziale. 
sm. Nella Messa il gruppo di versetti che si leggono o si cantano dopo l'Epistola. 
 X   agg. gradual. 
 @   deriv. da grado. 

\gradualìsmo, sm. 1 Propensione ad avanzare per gradi. 2 Politica basata su riforme graduali. 

\gradualità, sf. Possibilità di graduazione. ~ progressività. 

\gradualménte, avv. In modo graduale. 

\graduàre, v. tr. 1 Dividere per gradi. ~ regolare. 2 Ordinare per gradi. ~ classificare. graduare le ricompense, in base ai meriti. 3 Conferire carico. ~ promuovere. <> degradare. LOC fu graduato capitano. 4 Tarare. graduare un termometro
 X   v. tr. to grade. 
 @   deriv. da grado

\graduàto, agg. e sm. agg. Diviso o ordinato per gradi. 
sm. Militare di truppa con grado da appuntato a caporal maggiore. 
 X   agg. 1 graded. 2 (termometro) graduated, (retta graduata) graduated straight line. sm. non-commissioned officer. 

\graduatóre, sm. Attrezzo utilizzato per graduare le spolette. 

\graduatòria, sf. Elenco di persone ordinato per merito o per anzianità. ~ classificazione. 
 X   sf. list. 

\graduatòrio, agg. Riferito alla graduazione, che stabilisce la graduazione. 

\graduazióne, sf. 1 Atto, effetto del graduare. 2 Applicazione di una curva in un insieme di numeri. 

\Graf, Artùro (Atene 1848-Torino 1913) Poeta e critico letterario. Fondatore con F. Novati e R. Reiner del Giornale storico della letteratura italiana (1883) che diresse fino al 1890. Pubblicò numerosi studi critici, Attraverso il Cinquecento (1888), Foscolo, Manzoni, Leopardi (1889) e numerose raccolte di poesie, Medusa (1880), Dopo il tramonto (1893), Le Danaidi (1897), Rime della selva (1906). 

\Graf, Steffi (Heidelberg 1969-) Tennista tedesca. Nel 1988 vinse il Grande Slam e la medaglia d'oro alle olimpiadi di Seul. Vinse inoltre Wimbledon (1989, 1991, 1992 e 1995), gli Open d'Australia (1989, 1990 e 1994), gli Open USA (1989, 1993 e 1995) e gli Internazionali di Francia (1987, 1993 e 1995). 

\grafèma, sm. (pl.-i) La più piccola unità distintiva di un sistema grafico. 

\gràffa, sf. 1 Piccola lamina metallica, curvata a forma di U, usata per l'unione stabile di due forme di imballaggio. ~ graffetta. 2 Segno grafico che unisce più righe o racchiude un'espressione numerica o letterale. ~ parentesi. 
 X   sf. 1 clip. 2 (parentesi) brace. 

\graffàre, v. tr. Aggraffare. 

\graffatrìce, sf. Cucitrice. 

\graffétta, sf. 1 Piastrina metallica a forma di semicerchio, usata per fissare piccoli cavi sul muro. 2 Punto metallico. 3 Piccolo fermaglio di metallo per tenere uniti due fogli. 
 X   sf. clip. 

\graffiànte, agg. 1 Incisivo. ~ provocatorio. 2 Che lascia il segno. 

\graffiàre, v. v. tr. 1 Lacerare la pelle con le unghie, o strumenti appuntiti. ~ scorticare. 2 Offendere con parole. ~ provocare. con la sua ironia era in grado di graffiare pesantemente. 3 Rubare. 
v. intr. Stridere. si divertiva a graffiare il gesso sulla lavagna
v. rifl. Lacerarsi l'un l'altro con dei graffi. 
 X   v. tr. to scratch. 
 @   deriv. dal longobardo krapfo uncino, o dal lat. volg. graphiare, deriv. da graphium, dal greco graphi n stilo per scrivere su tavolette di cera. 

\graffiàta, sf. Atto, effetto del graffiare. 

\graffiatòre, sm. 1 Chi, o che graffia. 2 Critico maldicente. 

\graffiatùra, sf. 1 Segno sulla pelle lasciata da un graffio. 2 Incisione fatta su una superficie. 

\graffiétto, sm. Strumento di acciaio tagliente usato da falegnami o da argentieri per far incisioni. 

\Graffignàna Comune in provincia di Lodi (2.553 ab., CAP 20074, TEL. 0371). 

\Graffignàno Comune in provincia di Viterbo (2.330 ab., CAP 01020, TEL. 0761). 

\gràffio, sm. 1 Lacerazione lieve dalla pelle prodotta dalle unghie. ~ escoriazione. 2 Penna fessa del martello per afferrare e strappare i chiodi. 3 Asta uncinata usata un tempo per difendere le mura. 
 X   sm. scratch. 
 @   deriv. da graffiare; nel significato di asta uncinata, longob. krapfo uncino. 

\graffióna, agg. e sf. Varietà di ciliegia a polpa dura. 

\graffìre, v. tr. Eseguire un graffito. 

\graffitìsta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) Relativo al movimento artistico americano che si manifesta con semplici figurazioni elementari tracciate sui muri degli edifici o sulle vetture della metropolitana. 

\graffìto, agg. e sm. agg. Disegnato come un graffito. figura graffita
sm. 1 Disegno o scrittura incisi da una punta sul laterizio. 2 Disegno o scrittura eseguiti da vernice spray. 3 Rievocazione nostalgica di modi di vita, di costume di un recente passato. 
 @   deriv. da graffiare

\grafìa, sf. Modo di rappresentare le parole nella scrittura. ~ calligrafia, scrittura. 
 X   sf. 1 spelling. 2 (scrittura) handwriting. 

\gràfica, sf. 1 Tecnica dell'impostazione tipografica. 2 Insieme delle arti grafiche. 
 X   sf. 1 graphics. 2 (arti) graphic arts. 
Grafica editoriale 
Ha come oggetto la preparazione di libri, riviste e giornali al fine di garantire una buona leggibilità del prodotto. In modo particolare è molto importante la suddivisione della pagina (impaginazione) e la distribuzione al suo interno di testi, foto e illustrazioni. 
Grafica pubblicitaria 
Si esprime attraverso la realizzazione di manifesti e di annunci sulla stampa, con lo scopo di attirare l'attenzione del pubblico, inteso come potenziale acquirente del prodotto pubblicizzato. La sua diffusione ha avuto inizio nel XIX sec., grazie alla scoperta di nuove tecniche grafiche e soprattutto al grande interesse e sviluppo della pubblicità commerciale. Nel campo dell'industria ha grande applicazione nella determinazione dell'immagine di un'azienda, con marchi e sigle appositamente studiati. 

\graficaménte, avv. Per quanto concerne la grafia. 

\gràfico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. 1 Relativo alla grafia. 2 Che si esprime mediante un disegno. ~ figura, prospetto. 3 Di rappresentazioni e metodi basati sul tracciamento di figure. 
sm. 1 Rappresentazione grafica di un fenomeno, o di una relazione matematica ~ diagramma.   +    2 Rappresentazione grafica di un ente. 3 Chi, nel settore dell'editoria, si occupa dell'impaginazione dei testi e delle illustrazioni. 4 Chi lavora nell'industria grafica. 
 X   agg. graphic. sm. 1 chart, graph, dot chart (o dot plot) - usato in statistica per rappresentare dati mediante singoli punti 2 (disegnatore) graphic designer. 
 @   lat. graphicus, dal greco graphik s, deriv. da gr phein scrivere. 

\grafitàggio, sm. Atto, effetto del grafitare. 

\grafitàre, v. tr. 1 Trattare con grafite. 2 Stendere un sottile strato di grafite su un oggetto per rendere la superficie conduttrice di elettricità. 

\grafitazióne, sf. Atto, effetto del grafitare. 

\grafìte, sf. Minerale costituito da carbonio, cristallizzato nel sistema esagonale. Di colore grigio scuro, sfaldabile, untuoso al tatto, è buon conduttore di elettricità. Serve per la preparazione delle mine per matite, per crogiuoli infusibili, come lubrificante secco, per vernici antiossidanti. 
Grafite artificiale o elettrografite   +  
È la miscela di carboni diversi, riscaldati a temperature elevate, usata per la fabbricazione di elettrodi, spazzole per motori elettrici, celle elettrolitiche. 

\grafitizzazióne, sf. Trasformazione del carbonio in grafite nelle rocce che hanno subito processi di dinamometmorfismo. 

\grafo- Primo elemento di parole composte tratto dal greco gr phein che significa "scrivere". 

\gràfo, sm. 1 Uno dei diversi modi in cui un grafema pu venire scritto nei testi a stampa o dalla mano dello scrivente (per es., maiuscolo o minuscolo).  2 In matematica è la rappresentazione formata da un insieme di punti (nodi o vertici) e di linee (rami, lati) aventi per estremi due dei suddetti vertici. Lati consecutivi costituiscono un cammino. Il grafo si dice completo se il cammino è chiuso, connesso se esiste almeno un cammino che unisce ogni coppia di vertici, planare se appartiene a un piano.   +  . Per usi pi generali (anche non matematici) dei grafi "ad albero":  → 
 X   sm. 1 graph. 2 (di flusso) flow chart. 3 (ad albero) tree.
Teoria dei grafi 
Teoria che si fa risalire a L. Eulero (1736) applicata a problemi pratici in fisica teorica, in meccanica statistica, economia, elettrotecnica e topologia, che consente il trattamento unitario di problemi complessi tramite la loro rappresentazione con grafi.   +  

\grafologìa, sf. (pl.-gìe) Studio che, tramite l'analisi della grafia di una persona, cerca di comprenderne le caratteristiche psicologiche e morali. I primi studiosi di questa materia furono C. Baldi (1574-1634), M. A. Severino (1580-1656) e J. K. Lavater (1741-1801) ma il primo a darle un fondamento scientifico e a classificarne i segni grafici (a ogni segno corrisponderebbe un determinato carattere), fu l'abate francese J. H. Michon (1806-1881). In Italia un metodo analitico di valutazione dei segni fu introdotto nel 1935 da G. M. Moretti. Attualmente la grafologia è studiata dal punto di vista clinico psicologico, legale e psicoanalitico. 

\grafològico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla grafologia. 

\grafòlogo, sm. (pl.-gi) Studioso di grafologia. 

\grafòmane, sm. Affetto da grafomania. 

\grafomanìa, sf. Desiderio ossessivo di scrivere. 

\grafòmetro, sm. Dispositivo marittimo per misurare gli angoli nel piano orizzontale. 

\grafospàsmo, sm. Crampo del muscolo dell'avambraccio e della mano che insorge quando ci si mette a scrivere. 

\Gràglia Comune in provincia di Biella (1.615 ab., CAP 13050, TEL. 015). 

\Gragnàno Comune in provincia di Napoli (28.616 ab., CAP 80054, TEL. 081). Centro agricolo (coltivazione di ortaggi, frutta, viti e olive) e industriale (prodotti alimentari e meccanici). Vi si trova la chiesa di Santa Maria Assunta, del XII sec. Gli abitanti sono detti Gragnanesi

\Gragnàno Trebbiénse Comune in provincia di Piacenza (3.102 ab., CAP 29010, TEL. 0523). 

\gragnòla, sf. 1 Serie di percosse rapide e ininterrotte. ~ scarica. 2 Pastina simile a piccoli chicchi di grandine. 

\Graham Penisola dell'Antartide, che si estende verso la Terra del Fuoco. 

\Graham, Martha (Pittsburg 1900-New York 1991) Ballerina e coreografa statunitense. Diede importanti contributi alla tecnica della danza moderna e tenne una delle più importanti scuole di danza a New York. 

\Graham, Thomas (Glasgow 1805-Londra 1869) Fisico e chimico inglese. Studiò nell'università di Edimburgo e in quella di Glasgow, dove poi divenne insegnante di chimica. Compì approfondite ricerche sulla velocità di diffusione dei gas e il loro assorbimento da parte di solidi; riuscì a distinguere i colloidi dai cristalloidi (1850) e a separarli utilizzando un dializzatore a membrana da lui stesso inventato. 
Legge di Graham 
Stabilisce che la velocità di diffusione dei gas in uguali condizioni di pressione e temperatura, attraverso un setto poroso, è inversamente proporzionale alla radice quadrata della densità. La legge di Graham può essere utilizzata per calcolare il peso molecolare di un gas, essendo tale caratteristica direttamente proporzionale alla sua densità. 

\Gràie (Alpi) Sezione delle Alpi occidentali compresa tra il Moncenisio e il colle del Ferret. In essa sorgono il massiccio del monte Bianco e quello del Gran Paradiso. 

\Gràie (mitologia) Personaggi mitologici, figlie del dio marino Forco e del mostro Ceto. Erano Enio, Pefredo e Dino e custodivano le Gorgoni. Avevano in tre un solo occhio e un solo dente, che usavano a turno. 

\grallària, sf. Genere di Uccelli Passeriformi che vivono nelle foreste dell'America tropicale. Appartiene alla famiglia delle Formicaridi. 

\gràllo, sm. Altro nome del gruccione. 

\Gram, Jorgen Pedersen (Nustrup 1850 - Copenhagen 1916) Tra i sui studi ricordiamo l'algoritmo di Gram-Schmidt per ottenere un insieme di vettori ortogonali in opportuni spazi vettoriali (di cui comunque si trovano tracce in precedenti lavori di Laplace e Cauchy).   +  

\Gram, Hans Christian (Copenaghen 1853-1938) Medico danese. Fu autore di una classificazione dei microrganismi in base all'affinità con alcuni coloranti basici, dividendoli così in Gram-positivi e Gram-negativi

\gramàglia, sm. 1 Drappi da lutto usati nei funerali. 2 Abito da lutto. 

\Gramàtica, Èmma (Fidenza 1875-Ostia 1965) Attrice teatrale. Lavorò insieme alla Duse, a Novelli e a Zacconi. Interpretò per il cinema Le sorelle Materassi (1943). 

\Gramàtica, Ìrma (Fiume 1870-Firenze 1962) Attrice teatrale. Lavorò insieme alla Duse, alla Pezzana e a Emanuel. Interpretò per il cinema Le sorelle Materassi (1943). 

\gramézza, sf. L'essere gramo. ~ tristezza. 

\gramicidìna, sf. Antibiotico prodotti dal Bacillus brevis attivo su alcuni germi grampositivi. 

\gramìgna, sf. 1 Denominazione comune di piante erbacee perenni delle graminacee appartenenti ai generi Cynodon, Agrostis, Aegilops ecc., infestanti e dannose alle colture. Tra le più diffuse, Cynodon dactylon, alta 30 centimetri con spighette rossicce. 2 Formato di pasta arricciato e cavo.   +  
 X   sf. weed, couch grass. 

\Graminàcee Genere di piante Monocotiledoni, erbacee, comuni in tutto il mondo, con fusto calvo (culmo), foglie alterne, guainanti, lineari, con fiori riuniti in spighe e frutti a cariossidi. Le Graminacce hanno grande importanza economica per i prodotti che forniscono all'uomo. Dal punto di vista dell'alimentazione umana sono da ricordare i cereali (frumento, riso, granoturco, segale, orzo, avena, miglio) che forniscono vari tipi di farine e vengono anche utilizzati nella fabbricazione di bevande alcoliche (birra, saké ecc.) e la canna da zucchero. Numerose specie appartenenti alle Graminacee hanno un ruolo importante, assieme ai foraggi, per l'alimentazione animale. Alcune Graminacee sono anche utilizzate come piante industriali, da alcune si ricavano fibre e altre ancora sono coltivate a scopo ornamentale (bambù, ginepro ecc.). 

\grammaèstro => "granmaestro" 

\grammàtica, sf. 1 Studio della struttura e della forma del linguaggio che ne definisce e ne descrive gli elementi costitutivi, i suoni, la forma, i costrutti, le parole. 2 Il libro che tratta questa disciplina. 3 Correttezza nell'uso della propria lingua. 4 L'insieme delle cognizioni basilari di una scienza, disciplina o arte. 
 X   sf. grammar. 
Le tre branche principali della ricerca linguistica sono la fonetica (studia i suoni di cui si compongono le parole), la morfologia (studia le varie forme che le parole assumono nel discorso) e la sintassi (studia le relazioni che le parole hanno nella frase e l'insieme delle norme che regolano queste relazioni nella formazione di proposizioni e periodi). 
Grammatica comparata 
Studia, confrontandole, più lingue di una stessa famiglia. 
Grammatica generativo-trasformazionista 
Teoria elaborata da N. Chomsky che sosteneva la capacità dell'essere parlante di creare un numero illimitato di frasi partendo da una frase elementare tramite un numero finito di regole trasformazionali. 
Grammatica normativa 
In linguistica è lo studio che determina le regole dell'espressione della lingua e che colui che parla e colui che scrive devono rispettare. 
Grammatica storica 
Studia l'origine e le varie fasi evolutive di una lingua. 

\Grammatica della fantasia Saggio di G. Rodari (1973). 

\grammaticàle, agg. Che riguarda la grammatica. 
 X   agg. grammatical.  Analisi grammaticale  parsing.  Fare l'analisi grammaticale  to parse.

\grammaticalità, sf. Il fatto che una frase di un determinata lingua sia ben formata rispetto le regole grammaticali. 

\grammaticalizzàre, v. tr. Attribuire a un elemento lessicale funzione di elemento grammaticale. 

\grammaticalizzazióne, sf. Processo attraverso il quale un elemento lessicale assume funzione di elemento grammaticale. 

\grammaticalménte, avv. Dal punto di vista grammaticale. 

\grammàtico, sm. (pl.-ci) 1 Studioso di grammatica. 2 Letterato o critico pedante che attribuisce eccessiva importanza alle regole grammaticali. 

\grammatùra, sf. Il peso in grammi di una stoffa, carta o simili, calcolati per m2

\Gramme, Zénobe-Théophile (Jehay-Bodegnée, Liegi 1826-Bois-Colombes, Senna 1901) Inventore belga. Nel 1869 brevettò una macchina assimilabile alle moderne dinamo: infatti, perfezionando l'anello di Pacinotti, realizzò una macchina a collettore in grado di generare corrente continua. Nel 1878 realizzò un alternatore per applicazioni industriali. 

\grammelot, sm. invar. Emissioni di suoni simili, nel ritmo e nella intonazione, a espressioni di una lingua vera. 

\Grammichèle Comune in provincia di Catania (13.609 ab., CAP 95042, TEL. 0933). Centro agricolo (coltivazione di uva e frumento) e industriale (prodotti alimentari e meccanici). Fu fondata all'inizio del XVIII sec. Gli abitanti sono detti Grammichelesi

\gràmmo, sm. 1 Unità di misura del peso, equivalente al peso di 1 cm3 di acqua distillata.   +   2 Unità di massa. 3 Ombra. ~ briciola. non aveva un grammo di dignit
 X   sm. gramme, gram. 
 @   lat. tardo gramma,-atos

\grammoàtomo, sm. Quantità di un elemento espressa in grammi numericamente uguale al peso atomico: un elemento di peso atomico 98 ha un grammoatomo di 98 g.

\grammoequivalènte, sm. => "equivalente" 

\grammòfono, sm. Apparecchio usato specialmente un tempo per la riproduzione di suoni incisi su dischi fonografi. ~ giradischi. 

\grammomolècola, sf. Quantità di una sostanza semplice o composta la cui misura in grammi è data dallo stesso numero che ne esprime il peso molecolare (es. una g. di ossigeno - O2 - è 16+16 = 32 grammi); ~ mole [ →  mole].

\gràmo, agg. 1 Povero e doloroso. ~ disgraziato. <> fortunato. 2 Infelice. 3 Esiguo, scarso. ~ irrisorio. <> abbondante. 

\gràmola, sf. 1 Arnese dei pastai per rendere morbida la pasta. 2 Macchina tessile per separare le fibre tessili come canapa e lino dalle legnose. 

\gramolàre, v. tr. 1 Lavorare la pasta con la gramola. 2 Dirompere la canapa o il lino con la gramola. 

\gramolàta, sf. Granito. 

\gramolàto, sm. Neve granulare, formata da fiocchi addensati che costituisce i nevai. 

\gramolatùra, sf. Operazione del gramolare. 

\Grampian Regione (528.000 ab.) della Gran Bretagna, nella Scozia. Capoluogo Aberdeen. 

\gràmpo, sm. Genere di Mammiferi Cetacei Odontoceti che vivono nell'emisfero boreale. Appartiene alla famiglia dei Delfinidi.   +  

\Gràmsci, Antònio (Ales 1891-Roma 1937) Pensatore e uomo politico abbandonò da giovane la natia Sardegna alla volta di Torino, per seguire gli studi universitari, nel 1911. Durante questi cominciò a frequentare gli ambienti socialisti allontanandosi dalle originarie posizioni idealiste e divenendo interprete creativo dell'ideologia marxista. Nel 1919 con A. Tasca, U. Terracini e P. Togliatti fondò il settimanale L'Ordine Nuovo, impegnandosi nell'organizzazione di una struttura operaia consiliare, sul modello del soviet russo, nettamente contraria alla linea del Partito socialista. Centro di tale attività fu la realtà industriale della FIAT di Torino. Nel 1921 partecipò alla costituzione del Partito comunista, divenendone segretario generale nel 1924. Nello stesso anno fondò anche L'Unit , organo ufficiale del partito, dopo un soggiorno a Mosca e a Vienna, durante il quale conobbe la moglie; eletto deputato, fu contrario alla linea estremista di A. Bordiga (congresso di Lione, 1926) sostenne la necessità di alleare gli operai del Nord e i contadini poveri del Sud. Il pieno successo della sua linea, sancito a Lione, mitigava solo in parte l'amarezza di dover ormai operare nella clandestinità. Venne arrestato nel 1926 dalla polizia fascista e condannato dal Tribunale Speciale a venti anni di carcere; un massiccio movimento umanitario internazionale, che ne richiedeva il rilascio per le sue cattive condizioni di salute, riuscì a ottenere il trasferimento nel carcere ospedale di Formia e poi a Roma dove morì. In carcere Gramsci scrisse i Quaderni del carcere, trentadue articoli e fascicoli, pregni di analisi illuminanti su questioni letterarie, culturali, artistiche nonché politiche, che vennero pubblicati integralmente nel 1976. La sua elaborazione della tradizione culturale italiana (G. De Santis e B. Croce) alla luce dell'analisi marxista fu particolarmente originale, soprattutto in un periodo in cui la sinistra internazionale si allineava sempre più all'autoritarismo staliniano e al modello sovietico; il richiamo al confronto con le masse, alla repubblica dei consigli, al bisogno di un'egemonia culturale prima che politica, è la base della revisione ideologica che culminò nel dopoguerra con le tesi delle vie nazionali al socialismo. Punto centrale della sua elaborazione fu l'esame del ruolo dell'intellettuale, che finì con l'assegnazione al partito operaio del compito di divenire l'intellettuale collettivo che contribuisse alla formazione di un nuovo blocco storico in grado di sostituire le vecchie classi dominanti.   +  

\gramsciàno, agg. Che si riferisce al politico A. Gramsci. 

\gran, agg. Forma contratta dell'aggettivo grande. 

\Gran Bermùda L'isola (68.000 ab) maggiore del gruppo delle isole Bermuda. In essa ha sede il capoluogo Hamilton. 

\Gran Bretàgna Stato insulare dell'Europa nordoccidentale, bagnato a nord e a sud-ovest dall'oceano Atlantico, a ovest dal mare d'Irlanda e dal mar Celtico, a sud dalla Manica e a est dal Mare del Nord. L'isola principale è circondata da un arcipelago di 550 isolette. Politicamente comprende anche l'Irlanda del Nord e possedimenti e stati associati. 
Il profilo costiero è molto articolato, con penisole e profonde insenature, tanto che non esiste zona del paese che disti più di 150 km dal mare. 
La formazione tipica è rappresentata dalle insenature strette e allungate, dette firth (il Firth of Clyde e il Firth of Forth formano la maggior strozzatura del paese). Più a sud il Solway Firth separa la Scozia dall'Inghilterra. 
Nella parte meridionale il canale di Bristol determina la forma delle due penisole del Galles e della Cornovaglia. 
Il territorio sostanzialmente pianeggiante nella parte sudorientale, diventa collinare o montuoso verso ovest e verso nord; la morfologia è piuttosto complessa, perché presenta numerosi gruppi e massicci separati, residui di catene montuose molto antiche e originariamente elevate, ridotte oggi a modesta altezza dalla corrosione dei ghiacciai. 
La cima più alta (Ben Nevis, in Scozia) raggiunge l'altezza massima di 1.343 m. 
Si distinguono procedendo da nord a sud diversi massicci: North West Highlands, i monti Chevot o Uplands meridionali, i monti Pennini e i monti del Cumberland. 
La mancanza di barriere montagnose espone il paese all'influsso del mare, che rende il clima sostanzialmente oceanico, mite ma particolarmente piovoso (specie sui rilievi). 
Il paese risente dei benefici della Corrente del Golfo, che rende il clima britannico assai meno rigido in inverno degli altri paesi dell'Europa centrale, a parità di latitudine. 
La costa orientale risente maggiormente degli influssi continentali e presenta temperature lievemente più basse e precipitazioni meno frequenti. Tipico è il fenomeno delle nebbie. 
Data la conformazione del territorio, i fiumi hanno corsi maturi e antichi, sono ricchi d'acqua, soprattutto di origine pluviale, e sono spesso ampi e navigabili nella loro parte inferiore; la scarsa pendenza e la regolarità del regime determinano una modesta velocità delle acque e le foci a estuario. 
I fiumi principali sono il Tamigi, nella parte meridionale, il Severn (che si getta nel canale di Bristol), l'Humber (estuario dei fiumi Trent e Ouse), il Tyne (fiume di Newcastle) e il Mersey. 
Il maggiore fiume scozzese è il Clyde. 
Numerosi i laghi in territorio scozzese, che assumono il nome di loch, tipicamente stretti e allungati, incassati in profonde valli (il più vasto è Loch Lomond di 71 km2). 
Capitale è Londra, grande metropoli, indiscusso centro del paese, dal punto di vista economico e amministrativo, oltre che storico e culturale. Sorge sul Tamigi, a circa 60 km dalla sua foce. 
Altri centri sono Manchester, Birmingham, Glasgow, Leeds, Liverpool e Newcastle. 
La Gran Bretagna è il paese di più antica industrializzazione; la cosiddetta rivoluzione industriale ebbe origine in Inghilterra alla fine del '700. Questo fatto, associato ai vastissimi possedimenti coloniali, fece della Gran Bretagna una delle massime potenze economiche mondiali. 
Lo smantellamento dell'Impero dagli anni Cinquanta ha certamente modificato l'assetto economico e finanziario del paese, che resta tuttavia uno dei principali operatori a livello mondiale. 
L'agricoltura occupa tradizionalmente una porzione piccolissima della popolazione (attualmente solo il 2%). Malgrado questo, il settore è ampiamente meccanizzato, tecnologicamente progredito, assistito dalle politiche governative e sufficiente a coprire più della metà del fabbisogno interno. 
Le colture principali sono il frumento, l'orzo (utilizzato nell'alimentazione del bestiame e per la produzione di birra) e l'avena. 
Altre colture sono quelle intensive della barbabietola da zucchero e di frutta, patate e luppolo. 
La recente novità è la produzione orticola e frutticola, in parte condotta in serre chiuse, per quanto insufficiente a coprire la crescente domanda interna. 
Poca rilevanza economica ha lo sfruttamento forestale, più tipico della Scozia; è stata comunque attuata da tempo un'attenta opera di rimboschimento. 
Importante l'allevamento, che sfrutta i prati e i pascoli molto ricchi del paese. Condotto con tecniche razionali e moderne, l'allevamento copre pressoché l'intera domanda di carne, formaggio, uova e latte. 
Prevalgono l'allevamento bovino e quello ovino (rinomata è la produzione di lana, particolarmente in Scozia). 
La pesca dà un contributo rilevante all'economia nazionale, per quanto la sua produzione in Europa sia superata da diversi altri paesi. Può tuttavia contare su una flotta ben attrezzata e su impianti portuali e industriali. 
Il carbone è stato storicamente alla base dello sviluppo economico britannico e rimane a tutt'oggi una delle principali risorse minerarie, fornendo una cospicua parte del fabbisogno energetico. 
Discreta la disponibilità di minerali di ferro, stagno, piombo e salgemma. 
Tuttavia la grande risorsa emergente è il petrolio, di cui si sono scoperti vari giacimenti nel mare del Nord (dal 1975). 
La concomitante presenza di ferro e carbone favorì nel secolo scorso la nascita dell'industria siderurgica, settore attualmente in crisi, la cui produzione è sensibilmente diminuita anche nell'ultimo decennio. Si producono ghisa e acciaio, nonché alluminio, stagno, zinco, magnesio, rame e piombo. 
Notevole impulso invece ha registrato l'industria petrolchimica. Sorta negli anni Cinquanta, dispone di un'imponente serie di raffinerie dislocate sulla costa. 
Numerosi oleodotti collegano le zone di raffinazione con i porti di arrivo del grezzo e con le aree di consumo. 
Anche l'industria chimica ha una lunga tradizione, a partire dai giacimenti di sale del Cheshire e del Lancashire. 
Numerosi sono gli impianti che producono acido solforico, fertilizzanti azotati, coloranti destinati all'industria tessile. Di recente sviluppo è il settore delle materie plastiche e delle resine sintetiche; importante anche l'industria dei pneumatici e dei prodotti farmaceutici. 
Per quanto riguarda la produzione di energia, una parte rilevante è di origine atomica (17%). 
Particolarmente vitali sono i settori delle costruzioni aeronautiche, dell'elettromeccanica, della meccanica di alta precisione e dell'elettronica, mentre l'industria automobilistica e quella cantieristica sono in notevole flessione rispetto al passato. 
Un altro settore che ha rivestito un ruolo fondamentale e che registra oggi un grave declino è quello tessile, anche se risulta pur sempre rinomata la produzione di filati e tessuti di cotone e di lana; notevole importanza rivestono anche le fibre artificiali e sintetiche. 
Tradizionale è anche la lavorazione della pelle e del cuoio e discreta la produzione del settore calzaturiero. 
L'industria alimentare si caratterizza per alcuni prodotti di alta qualità, spesso destinati prevalentemente al mercato interno. 
Prevalgono i birrifici, soprattutto in Inghilterra, le distillerie di whisky (soprattutto quello scozzese) e di gin, nonché industrie dolciarie e di lavorazione dello zucchero. 
Assai rinomata è la produzione di tabacchi (sigarette e sigari) e di antica tradizione è l'industria della ceramica, alla quale si è affiancata l'industria del vetro e del cristallo. 
Diffuse e famose sono anche le tipografie e le case editrici, dislocate soprattutto a Londra, Edimburgo e Oxford. 
STORIA Popolata a partire dal III millennio a. C., l'Inghilterra viene occupata dai celti. Nel 48 d. C. conquistata da Roma, forma la provincia di Bretagna, ma solo nel 407 le legioni tornano sul continente per combattere contro le invasioni barbare. Nonostante una resistenza disperata (re Artù), i bretoni sono respinti dai conquistatori germanici (sassoni e angli) e il territorio si divide in sette regni (eptarchia) e solo nell'825 Egberto unifica l'eptarchia a favore del Wessex. 
Comparsi nel 787, i danesi moltiplicano le loro incursioni, occupando persino Londra, ma si scontrano con la resistenza di Alfredo il Grande. La conquista danese progredisce a poco a poco e diventa totale con Knud il Grande (1016-1035). Solo nel 1042 Edoardo il Confessore ristabilisce una dinastia sassone e nel 1066 Guglielmo di Normandia (il Conquistatore) batte il suo rivale, Aroldo II, ad Hastings. Nel 1154 Enrico II fonda la dinastia dei Plantageneti. Oltre al proprio impero continentale (Normandia, Aquitania, Bretagna ecc.) egli intraprende la conquista del Galles e dell'Irlanda. Per poter affermare il proprio controllo sul clero, fa assassinare Thomas Becket. 
La Francia favorisce la ribellione contro Riccardo Cuor di Leone e intraprende un'attiva lotta contro la monarchia. Filippo Augusto priva Giovanni Senza Terra dei suo possedimenti francesi; i baroni, che ottengono la Magna Charta (1215), accrescono ancora il loro potere sotto Enrico III (1216-1272) e quindi, dopo il regno più forte di Edoardo I (fine della conquista del Galles), sotto Edoardo II (1307-1327). Le pretese di Edoardo III al trono di Francia e la rivalità dei due paesi in Aquitania danno inizio (1337) alla guerra dei Cento Anni. La situazione si deteriora sotto il debole Riccardo II con la rivolta contadina (Wat Tyler), la peste nera, l'eresia di Wycliffe, l'agitazione irlandese e nel 1399 il re viene deposto e sostituito da Enrico IV, primo Lancaster. Enrico V, dopo Azincourt (1415), conquista la metà della Francia ed è riconosciuto erede al trono (trattato di Troyes). Enrico VI perde tutti questi possedimenti; gli York rimettono in discussione i diritti dei Lancaster alla Corona (Guerra delle Due Rose, 1450-1485). Alla fine della guerra dei Cento Anni (accordo di Picquigny, 1475), l'Inghilterra conserva solo Calais (fino al 1558). 
Enrico VII, erede dei Lancaster, inaugura nel 1485 la dinastia Tudor. Nel 1509 Enrico VIII rompe con Roma e si proclama capo della Chiesa anglicana (1534). Il protestantesimo si afferma sotto Edoardo VI (1547-1553) e, dopo l'intermezzo cattolico di Maria I (1553-1558), trionfa con Elisabetta I (1558-1603). La vittoria di questa contro la Spagna (Invincible Armada, 1588) prefigura l'ascesa della potenza inglese. Nel 1603 Giacomo Stuart, re di Scozia, eredita la corona inglese e diventa Giacomo I d'Inghilterra, riunendo a titolo personale le corone dei due regni. Il suo autoritarismo, in materia religiosa e in politica, lo rende impopolare. Nel 1625 gli succede il figlio Carlo I. Ben presto, il re si scontra con il parlamento, nel quale si organizza l'opposizione puritana. 
Nel 1642 la rivolta del parlamento si trasforma in una vera guerra civile, portata avanti dall'esercito puritano, guidato da Oliver Cromwell e nel 1649 Carlo I viene messo a morte. Dopo aver sottomesso l'Irlanda cattolica e la Scozia fedele agli Stuart (1649-1651), Cromwell instaura il regime personale del protettorato o Commonwealth (1653). All'estero, egli conduce una politica mercantilista (atto di navigazione, 1651) che lo oppone alle Province Unite (1652-1654) e alla Spagna (1657-1658). Nel 1658 gli succede il figlio Richard Cromwell, che poco dopo rassegna le dimissioni; viene quindi restaurata la dinastia Stuart. I regni di Carlo II (1660-1685) e Giacomo II (1685-1688) sono di nuovo un periodo di conflitti con il parlamento, che suscitano l'intervento di Guglielmo d'Orange. Nel 1688 il parlamento offre la corona a Maria II Stuart e al marito Guglielmo III d'Orange che regnano congiuntamente dopo aver garantito la Dichiarazione dei Diritti (1689). Le libertà tradizionali vengono consolidate, mentre si accentuano le tendenze protestanti. 
Nel 1701 gli Stuart sono esclusi dalla successione a vantaggio degli Hannover. Sotto il regno di Anna Stuart (1702-1714), la guerra di successione di Spagna rafforza la potenza marittima inglese. Nel 1707 l'atto di unione unisce definitivamente i regni di Scozia e d'Inghilterra. Nel 1714 il paese passa sotto la sovranità degli Hannover e il regno di Giorgio I, più tedesco che inglese, favorisce la permanenza al potere degli whig che dominano la vita politica fino al 1762. Giorgio II governa con una monarchia costituzionale. 
A seguito della guerra del Sette Anni, la Gran Bretagna ottiene con il trattato di Parigi (1763) acquisizioni territoriali considerevoli (Canada e India). Giorgio III cerca di restaurare la prerogativa reale; il suo regno coincide con la prima rivoluzione industriale, che fa della Gran Bretagna la prima potenza economica mondiale. Nel 1776 il sollevamento delle colonie americane si conclude con il riconoscimento degli Stati Uniti d'America. Contro la rivoluzione francese e l'impero, la Gran Bretagna conduce una lotta dalla quale esce vittoriosa a Waterloo. Nel 1800 si ha la formazione nel Regno Unito con l'unione della Gran Bretagna e dell'Irlanda. 
Dopo l'avvento di Guglielmo IV, il ritorno degli whig consente una riforma elettorale (1832) e l'adozione di misure sociali (abolizione della schiavitù, 1833; leggi sui poveri, 1834). Nel 1837 sale al potere la regina Vittoria; l'Inghilterra afferma la propria egemonia con una diplomazia di intimidazione nei confronti delle potenze rivali e con operazioni militari (guerra di Crimea, 1854-1856). All'interno, il movimento riformista allarga poco a poco lo spazio delle classi medie, mentre il cartismo consente lo sviluppo del sindacalismo (Trade Union Act, 1871). Edoardo VII, successore di Vittoria, promuove la Cordiale intesa franco-inglese (1904). La Gran Bretagna partecipa attivamente alla prima guerra mondiale, dalla quale esce economicamente indebolita. 
Nel 1921 il problema irlandese trova soluzione con il riconoscimento dello Stato Libero d'Irlanda (Eire). Nel 1924 per la prima volta i laburisti, sostenuti dai liberali, salgono al potere (MacDonald). Nel 1936 Edoardo VIII succede a Giorgio V, ma abdica quasi subito a favore del fratello Giorgio VI. Nel corso della seconda guerra mondiale, la Gran Bretagna fa uno sforzo eccezionale sotto la guida del conservatore Winston Churchill (primo ministro dal 1940) che conduce il paese alla vittoria. 
Nel dopoguerra il laburista Clement Attlee realizza importanti progressi sociali. Nel 1952 Elisabetta II succede al padre Giorgio VI. Nel 1973 il conservatore Eduard Heath fa entrare la Gran Bretagna nel Mercato Comune e qualche anno dopo il governo conservatore di Margaret Thatcher sviluppa una politica di liberalismo stretto, di denazionalizzazione e di restaurazione monetaria. Nel 1982 l'Inghilterra sconfigge il tentativo di conquista delle Isole Falkland da parte dell'Argentina. Nel 1987 i conservatori vincono le elezioni; Margaret Thatcher è per la terza volta primo ministro, ma si dimette nel 1990 e a lei succede John Major. Nel 1993 il trattato di Maastricht viene ratificato nonostante una forte opposizione all'integrazione europea. Una dichiarazione comune anglo-irlandese rilancia il processo di pace nell'Irlanda del Nord, ma la volontà di smantellare l'IRA ha reso molto difficoltose le trattative e la lotta armata è ripresa all'inizio del 1996. Nel giugno di tale anno le trattative sono riprese con l'esclusione del Sinn Fein. Il 1° maggio 1997 Tony Blair diventa il nuovo primo ministro inglese: alla sua guida i laburisti tornano al governo dopo 18 anni riportando una vittoria schiacciante alle elezioni politiche. 
Irlanda del Nord 
=> "Irlanda del Nord" 
Abitanti-58.300.000 
Superficie-244.064 km2 
Densità-238,8 ab./km2 
Capitale-Londra 
Governo-Monarchia costituzionale ereditaria 
Moneta-Lira sterlina 
Lingua-Inglese, gaelico 
Religione-Anglicana in Inghilterra e presbiteriana in Scozia, protestante, cattolica 

\Gran Canària L'isola (464.000 ab.) più importante del gruppo delle Canarie, nell'oceano Atlantico. Capoluogo Las Palmas. Interamente montuosa, culmina nel vulcano Pozo de las Nieves (1.949 m). Le principali risorse economiche si basano sull'agricoltura, sulla pesca e sul turismo. 

\Gran Caténa Divisòria Serie di catene montuose dell'Australia, che si susseguono attraverso Queensland, Nuovo Galles del Sud e Victoria. 

\Gran Chaco Pianura dell'America meridionale. 

\Gran Desèrto Australiàno Regione desertica dell'Australia Occidentale. 

\Gran dio Pan, Il Romanzo di A. Machen (1894). 

\Gran Fiùme dél Pésce Fiume (650 km) della Repubblica Sudafricana, nella provincia del Capo. Nasce dal Graaff-Reinet e sfocia nell'oceano Indiano. 

\Gran Làgo dégli Órsi Lago (31.792 km2) del Canada, nei territori del nord-ovest, sul Circolo Polare Artico. 

\Gran Làgo dégli Schiàvi Lago (28.438 km2) del Canada, nei territori del nord-ovest. 

\Gran Làgo Salàto Lago (4.690 km2) degli USA, nello stato dell'Utah. 

\Gran Mogol Nome attribuito al più grande diamante rinvenuto in India nella miniera di Kollur nel XVII sec. e ora scomparso. 

\gran mogòl Termine con cui erano noti in occidente i sovrani della dinastia musulmana dei Moghul. 

\Gran Paradìso Massiccio montuoso (4.061 m) delle Alpi Graie, tra la Valle d'Aosta e il Piemonte. Costituito da una serie di dorsali che separano alcune valli molto famose, tra cui la Valsavaranche e la valle di Cogne, la sua vetta più alta domina numerosi piccoli ghiacciai. Tra le vette principali si segnalano il Ciarforon (3.640 m), la Grivola (3.969 m), la Tresenda (3.609 m). Il Col de Nivolet lo collega alla catena spartiacque tra i bacini del Rodano e del Po. 
Parco nazionale del Gran Paradiso 
Parco istituito nel 1922 e comprendente tutto il massiccio del Gran Paradiso e parte del territorio di Cogne per un'area di 2.200 km2 e un perimetro di 180 km2. Ricca di varie specie alpine la flora e abbondante la fauna con stambecchi, camosci, aquile. 

\Gran Pilàstro Montagna del Trentino alta 3510 m. posta a ovest del passo del Brennero al confine con l'Austria. In tedesco Hochfeiler. 

\Gran San Bernàrdo Valico delle Alpi Pennine, al confine tra l'Italia e la Svizzera, a 2.469 m di quota. Mette in comunicazione la valle omonima (percorsa dal torrente Artanavaz, affluente della Dora Baltea), con la valle della Drance d'Entremont (affluente del Rodano) in Svizzera. La vetta situata in territorio svizzero, ospita il celebre ospizio che fu restaurato da San Bernardo da Mentone (XI sec.), gestito dai monaci agostiniani. Attualmente l'edificio contiene una chiesa, un museo, l'osservatorio meteorologico e la scuola di addestramento dei cani San Bernardo. Aperto da giugno a ottobre il passo è ora percorso da un traforo autostradale che collega la Valle d'Aosta con la Svizzera attraverso un tunnel di 5.800 m a quota 1.900 m. Conosciuto e frequentato già in epoca romana, fu attraversato, nel corso della storia, da Carlo Magno e Napoleone. 

\Gran Sàsso Massiccio montuoso, in Abruzzo, la cui punta massima è il Corno Grande (2.912 m). Tra le vette più note il Corno Piccolo (2.637 m), il monte Camicia, il monte Prena, il monte Corvo e il Pizzo Intermesole, tutte superiori ai 2.500 m. Il massiccio è limitato a nord da una stretta gola percorsa dal fiume Vomano e a sud dall'Aterno, che tramite la profonda gola di Popoli lo separa dal Morrone (Maiella). Situato nell'Appennino centrale, è composto da due dorsali calcaree orientate in direzione est ovest, dal passo delle Capannelle fino alla Forca di Penne. Per le sue creste scoscese, i picchi a guglia, le rocce prevalentemente calcaree, le evidenti tracce della glaciazione quaternaria, morfologicamente può essere definito di tipo alpino. A est i rilievi circondano l'ampia depressione chiamata Campo Imperatore (1.800 m). Il Gran Sasso d'Italia, ancora oggi ospita l'unico ghiacciaio degli Appennini (Calderone). Quasi privo di vegetazione boschiva e di corsi d'acqua, abbondano invece i fenomeni carsici. Di rilievo il turismo estivo e invernale (Campo Imperatore, Isola del Gran Sasso d'Italia, Fano Adriano). Numerosissimi sono i rifugi, tra i quali i più noti sono: il rifugio Garibaldi (presso Campo Pericoli) e il rifugio Duca degli Abruzzi (presso Campo Imperatore). 

\Gran tessitore del Kashmir, Il Romanzo di H. K. Laxness (1927). 

\gran tùrco, loc. sost. m. Termine con cui si designava fino al XVIII sec. il sultano di Costantinopoli o l'impero ottomano in genere. 

\gràna, sf. 1 Particella separata. 2 Granulosità. ~ rugosità. 3 Struttura di un corpo come appare se rotto o tagliato. ~ consistenza. grana grossa, fine. 4 Piccola quantità di oro fuso rimasto nel crogiolo. 5 Seccatura. ~ grattacapo. aveva diverse grane da risolvere. 6 Colore carminio. 7 Denaro. ~ quattrini. era a corto di grana quel giorno, era senza soldi. 8 Formaggio semigrasso a pasta dura, cotto, delle zone dell'Emilia e della Lombardia.   +  
 X   sf. 1 grain. 2 (seccatura) problem, trouble. 3 (soldi) cash. 
 @   lat. grana, da granum chicco. 

\Gràna Comune in provincia di Asti (675 ab., CAP 14030, TEL. 0141). 

\Granàcci, Francésco (Firenze 1469-1543) Pittore. Tra le opere Piet con i santi Giovanni, Maddalena, Pietro e Stefano (ca. 1525, Quintole, San Pietro). 

\Granada (Nicaragua) Città (89.000 ab.) del Nicaragua, sul lago Nicaragua. Capoluogo del dipartimento omonimo (163.000 ab.). 

\Granada (Spagna) Città (265.000 ab.) della Spagna, in Andalusia, capoluogo della provincia omonima. È situata in una zona fertile, ai piedi della Sierra Nevada. Importante centro di commercio per i prodotti agricoli, per l'artigianato (ferro battuto, ceramiche), industrie alimentari, tessili e meccaniche. Sviluppato il turismo. Monumenti importanti sono l'Alhambra, residenza dei sovrani arabi, la cattedrale barocca, le chiese di Sant'Anna e di San Giovanni dei Re. Città di origine romana, colonia con il nome di Elvira, fu conquistata dagli arabi nell'VIII sec., divenne emirato autonomo nel XI sec., nel 1232 divenne capitale del regno indipendente dei nasridi. Conquistata dagli spagnoli nel 1492, fece parte del regno di Castiglia. 
Granada 
Provincia (791.000 ab.) della Spagna, che si estende dal mar Mediterraneo alla Sierra de Segura. 
Trattato di Granada 
Trattato segreto tra Luigi XII e Ferdinando il Cattolico firmato nel novembre del 1500; prevedeva l'invasione del regno di Napoli da parte di Luigi XII e la seguente spartizione trai due sovrani, ma sorsero alcuni dissidi che consentirono alla Spagna di appropriarsi dell'intero territorio. 

\Granados, Enrique (Lérida 1867-Stretto della Manica 1916) Compositore spagnolo. Tra le opere Goyescas (composizioni per piano, 1911). 

\granàglia, sf. 1 Semi di cereali per l'alimentazione umana o animale. 2 Piccolissime palline di oro o argento per la lavorazione di oreficeria. 

\Granaglióne Comune in provincia di Bologna (2.063 ab., CAP 40030, TEL. 0534). 

\granàio, sm. 1 Luogo destinato alla conservazione del grano. ~ silo. 2 Regione di forte produzione di grano. 
 X   sm. barn, granary. 
 @   lat. granarium. 

\granaiòlo, agg. e sm. agg. Che si ciba di grani. 
sm. Chi vende o si occupa del commercio del grano. 

\granàrio, agg. Relativo al grano. 

\Granaròlo déll'Emìlia Comune in provincia di Bologna (6.934 ab., CAP 40057, TEL. 051). 

\granàta, sf. 1 Scopa formata da mazzetti di saggina essiccati e legati a un bastone. ~ ramazza. 2 Palla di ferro vuota che riempita di polvere e munita di un accenditore cui si dava fuoco per farla scoppiare una volta lanciata a mano. ~ bomba. 3 Frutto del melograno. 4 Pietra preziosa di colore rosso scuro. 
 X   sf. 1 (bomba) grenade. 2 (frutto) pomegranate. 3 (gemma) garnet. 

\granatièra, sf. Borsa di cuoio per portare le granate in uso presso i granatieri. 

\granatière, sm. 1 Soldato scelto che nei reggimenti di fanteria del XVII sec., aveva il compito di portare e lanciare granate contro il nemico. 2 Persona alta e robusta. ~ corazziere. 3 Nome volgare dell'Euplectes orix, uccello passeriforme. 

\granatìglio, sm. Legno durissimo di colore rosso granato. 

\granatìna, sf. 1 Sorta di piccola scopa senza bastone. 2 Sciroppo di melagrane. 

\granatìte, sf. Roccia metamorfica compatta rossa costituita in particolare da granato. La si può trovare nelle Alpi associata alle serpentine. 

\granàto, agg. e sm. agg. Che è in forma i grani. 
agg. e sm. Colore rosso acceso. 
sm. 1 Il fiore e il frutto del melograno. 2 Gruppo di minerali silicati di un metallo trivalente e un metallo bivalente che costituiscono una serie isomorfa. 
I granati sono minerali della sottoclasse dei nesosilicati, che formano miscele isomorfe di silicati, tra cui le pirope (contenenti magnesio e alluminio), la spessartite (manganese e alluminio), grossularia (calcio e alluminio), l'uvarovite (calcio e cromo), l'almandino (ferro e alluminio). Nel sistema cubico, cristallizzano in cristalli e aggregati pesanti e lucenti e il loro colore cambia a seconda della composizione; sono presente nelle rocce metamorfiche, nei filoni di pegmatite o in giacimenti epigenetici. Vengono utilizzati come abrasivi per la loro durezza, mentre le specie trasparenti diventano gemme di pregio. 

\grancàssa, sf. 1 Il tamburo di dimensioni maggiori nell'orchestra.   +   2 Propaganda, scalpore. ~ battage. 
 X   sm. (tamburo) bass drum.

\grancèvola, o grancèola o gransèola, sf. Nome volgare del granchio Maja squinado

\granché, avv. e pron. indef. avv. Molto (usato solo in frasi negative). 
pron. indef. Ciò che possiede caratteristiche eccezionali. 

\Grànchio Altro nome sotto il quale è conosciuta la costellazione del Cancro. 
Nebulosa del Granchio 
Originatasi da una supernova esplosa nel 1054, la nebulosa del Granchio si espande con una velocità di circa 1.300 km al secondo. Come radiosorgente, è nota con il nome di Taurus A. Caratteristiche sono le formazioni a filamenti di gas. 

\grànchio, sm. 1 Errore. ~ sbaglio. 2 Abbaglio. ~ cantonata. 3 Attrezzo da falegname che serve da morsa. 4 Nome generico di varie specie di Crostacei Decapodi, con l'addome breve ripiegato, con una solida corazza di rivestimento e due potenti pinze dette chele. 
 X   sm. 1 crab. 2 (cantonata) blunder. 
Molte specie sono marine, come il granchio ripario (Carcinus maenas) tipico delle spiagge europee, altre fluviali come il granchio di fiume (Potamon fluviatile), altre terrestri come il Geocarcinus ruricola, diffuso in Messico e molto vorace. Nei mari del Giappone si trova il più grosso granchio vivente, il Macrocheira kaempferi, di colore rosso scarlatto. Altre specie sono la grancevola (Maja squinado), il granciporro (Eriphia spinifrons), il granchio corridore (Pachygrapsus marmoratus).   +  

\grancipòrro, sm. Nome volgare del Cancer pagurus

\Grancóna Comune in provincia di Vicenza (1.595 ab., CAP 36040, TEL. 0444). 

\grancróce, sf. Il più alto grado di alcuni ordini cavallereschi. 

\Grand Bahama Isola (41.000 ab.) delle Bahama, nell'oceano Atlantico, al largo delle coste della Florida. 

\Grand Canyon (cinema) Film drammatico, americano (1991). Regia di Lawrence Kasdan. Interpreti: Danny Glover; Kevin Kline, Steve Martin. Titolo originale: Grand Canyon 

\Grand Canyon (geografia) Immensa, profonda gola scavata dal fiume Colorado, in Arizona (USA), tra la confluenza del Little Colorado e il lago Meat con una lunghezza di circa 350 km, una profondità massima di 1.600 m e una larghezza che varia dai 6 ai 21 km. L'azione erosiva del fiume ha creato una serie stratificata di rocce sedimentarie di vario colore, poggianti su un basamento di graniti e gneiss precambriani. Gran parte dell'area, meta di visitatori da ogni parte del mondo, è racchiusa nel parco nazionale del Grand Canyon (2.724 km2). La formazione di queste enormi gole risale a circa sei milioni di anni fa, e il fenomeno è stato probabilmente accentuato da un innalzamento dell'altipiano del Colorado. Gli strati di roccia multicolori assumono sfumature molto diverse secondo l'esposizione alla luce e le stagioni, proponendo uno spettacolo unico al mondo. Fu avvistato da una spedizione europea guidata dall'esploratore spagnolo Francisco V´zquez de Coronado nel 1540. A causa dell'inaccessibilità della zona fu esplorato a partire dal 1850; il primo passaggio attraverso il canyon avvenne nel 1869 a opera del geologo americano John Wesley Powell insieme ad alcuni compagni di avventura. 

\Grand Combin Massiccio montuoso (4.314 m) delle Alpi Pennine, tra il Colle del Gran San Bernardo e il gruppo del Cervino. 

\Grand Gedeh Contea (109.000 ab.) della Liberia, al confine con la Costa d'Avorio. Capoluogo Tchien. 

\Grand Hotel Film drammatico, americano (1932). Regia di Edmund Goulding. Interpreti: Greta Garbo, John Barrymore, Joan Crawford. Titolo originale: Grand Hotel 

\Grand Macabre, Le Opera in due atti e quattro quadri di G. Ligeti, libretto proprio e di M. Meschke (Stoccolma, 1978). 

\Grand Teton Parco nazionale degli USA, al confine con l'Idaho, nel Wyoming. 

\Grand Turk L'isola più vasta del gruppo delle isole Turks, nell'oceano Atlantico. 

\grandangolàre, sm. Obbiettivo fotografico o cinematografico di focale più corta rispetto a un obbiettivo normale e perciò con un angolo di campo più ampio. 
 X   sm. wide-angle lens. 

\grandàngolo, sm. Grandangolare. 
 X   sm. wide-angle lens. 

\Grandàte Comune in provincia di Como (2.917 ab., CAP 22070, TEL. 031). 

\grànde, agg. e sm. agg. 1 Che ha dimensioni maggiori della norma. ~ consistente. <> trascurabile. 2 Superiore al livello medio. ~ geniale. 3 Alto di statura. ~ lungo. <> basso. 4 Adulto. ~ maturo. <> bambino. 5 Importante, affermato. ~ eminente. <> insignificante. 6 Seguito da un sostantivo ha valore rafforzativo. era un gran mangiatore di salame. 7 Abbondante. furono distribuiti pasti in grande quantit . 8 Vasto. 9 Grandioso. 
sm. Grandezza, grandiosità. riproduzione di una fotografia in grande
 X   agg. 1 great. 2 (vasto) large. 3 (grosso) big. 4 (alto) tall. 5 (elevato) high. 6 (adulto) grown-up. 7 (lungo) long. sm. 1 adult, grown-up. 2 (fare le cose in grande) to do things in style. 
 @   lat. grandis

\Grande caldo, Il Film drammatico, americano (1954). Regia di Fritz Lang. Interpreti: Glenn Ford, Lee Marvin, Gloria Grahame. Titolo originale: The Big Heat 

\Grande campione, Il Film drammatico, americano (1949). Regia di Mark Robson. Interpreti: Kirk Douglas, Marilyn Maxwell, Arthur Kennedy. Titolo originale: Champion 

\Grande Chartreuse Massiccio montuoso della Francia, nelle Prealpi della Savoia. Vetta più elevata il monte Signal de Chamechaude (2.087 m). 

\Grande cielo, Il Film western, americano (1952). Regia di Howard Hawks. Interpreti: Kirk Douglas, Dewey Martin, Elizabeth Threatt. Titolo originale: The Big Sky 

\Grande coltello, Il Film drammatico, americano (1955). Regia di Robert Aldrich. Interpreti: Jack Palance, Ida Lupino, Wendell Corey. Titolo originale: The Big Knife 

\Grande commento Opera di filosofia di Averroè (dopo il 1180). 

\Grande Comore L'isola (249.000 ab.) più vasta del gruppo delle Comore, capoluogo Moroni. Svetta il vulcano attivo Kartala (2.361 m). 

\Grande freddo, Il Film commedia, americano (1983). Regia di Lawrence Kasdan. Interpreti: Tom Berenger, Glenn Close, Jeff Goldblum. Titolo originale: The Big Chill 

\Grande Gatsby, Il Romanzo di F. S. Fitzgerald (1925). È l'opera più famosa di Fitzgerald. Il protagonista impersona un idealismo romantico. La vicenda è narrata da Nick Carraway che si dilunga a rappresentare al lettore la grandezza di Gatsby e l'amante di Gatsby, Daisy, il marito di Daisy, Tom Buchanan, l'amante di Tom, Myrtle Wilson e il pallido marito di Myrtle. Costruito magistralmente e capace di evocare con grande efficacia l'intima aridità dei vitelloni dell'epoca del jazz, è un romanzo di grande suggestione. Il lettore non può fare a meno di avvertire il conflitto tra idealismo e materialismo che ha dato origine e definisce tuttora il carattere americano. 
Grande Gatsby, Il 
Film drammatico, americano (1974). Regia di Jack Clayton. Interpreti: Robert Redford, Mia Farrow, Bruce Dern. Titolo originale: The Great Gatsby 

\Grande guerra, La Film di guerra, Italiano (1959). Regia di Mario Monicelli. Interpreti: Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Silvana Mangano. 

\Grande illusione, La Film drammatico, francese (1937). Regia di Jean Renoir. Interpreti: Jean Gabin, Pierre Fresnay, Erich von Stroheim. Titolo originale: La grande illusion 

\Grànde Lóndra Contea (6.933.000 ab.) metropolitana della Gran Bretagna, nell'Inghilterra sudorientale. Comprende la City of London e altri sobborghi. 

\Grànde Manchester Contea (2.579.000 ab.) metropolitana della Gran Bretagna, nell'Inghilterra nordoccidentale. 

\Grande Meaulnes, Il Romanzo di Alain Fournier (1913). Accolto con entusiasmo al momento della pubblicazione, è un romanzo di grande suggestione per il punto di vista dal quale è narrata tutta la vicenda: ogni lettore attento potrà ritrovare, espresse con chiarezza, le tracce della propria esperienza di adolescente e il primo amore. L'avventura del protagonista Agostino, tra realtà e sogno, è vista con gli occhi di un ragazzo avido di scoprire la novità della festa e del mondo. L'opera fu pubblicata un anno prima della morte del giovane autore che cadrà sul fronte di Verdun. 

\Grànde Muràglia => "Muraglia, Grande" 

\Grande paese, Il Film western, americano (1958). Regia di William Wyler. Interpreti: Gregory Peck, Jean Simmons, Charlton Heston. Titolo originale: The Big Country 

\Grande pioggia, La Romanzo di L. Bromfield (1937). 

\Grande Rio (Brasile) Fiume (600 km) del Brasile, nello stato di Bahia. Nasce dall'unione dei fiumi Ondas e Duros e confluisce nel fiume São Francisco. 

\Grande Rio (Nicaragua) Fiume (550 km) del Nicaragua. Nasce presso Matagalpa e sfocia nel mar delle Antille. 

\Grande Sassière Gruppo montuoso delle Alpi Graie, sul confine italo-francese. Vetta più elevata l'Aiguille de la Grande Sassière (3.751 m). 

\Grande Sertão Romanzo di J. Guimarães Rosa (1956). Opera ambientata nel Sert o brasiliano, regione interna poco popolata dove l'autore è nato e nella quale ha esercitato la professione di medico prima di entrare in diplomazia. In una natura inospitale e violenta, si assiste alle avventure di personaggi che si sostituiscono allo Stato assente per gestire privatamente la giustizia e rispondere alle attese di un mondo più equo. 

\Grande sonno, Il Romanzo di R. Chandler (1939). 
Grande sonno, Il 
Film giallo, americano (1946). Regia di Howard Hawks. Interpreti: Humphrey Bogart, Lauren Bacall, John Ridgely. Titolo originale: The Big Sleep 

\Grande teatro del mondo, Il Auto sacramentale di P. Calderón de La Barca (1663, pubblicata postuma nel 1717). 

\Grande zoo, Il Opera di poesia di N. Guillén (1968). 

\Grànde, Adriàno (Genova 1897-Roma 1972) Poeta italiano. Fondò e diresse le riviste Circoli e Maestrale. Tra le opere: Avventure e preghiere 1925-1955 (1955), Stagioni a Roma (1959) e Acquivento (1962). 

\grandeggiàre, v. intr. 1 Essere grande. ~ campeggiare, sovrastare. 2 Ostentare boria. 3 Eccellere, prevalere. ~ emergere. grandeggiava per il suo genio. 4 Scialare. ~ sperperare. <> economizzare. lesinare. 
 X   v. intr. 1 to tower over. 2 (ostentare boria) to put on airs. 
 @   deriv. da grande

\grandeménte, avv. Assai, molto. ~ parecchio. <> scarsamente. 

\Grandes Jorasses Gruppo di cime nel massiccio del monte Bianco, nella val Ferret. Vetta più elevata la punta Walker (4.206 m). 

\grandézza, sf. 1 Qualità di chi, ciò che è grande. 2 Misura. ~ entità. 3 Grossezza, mole. ~ imponenza. <> limitatezza. 4 Fasto, lusso. ~ magnificenza. <> meschinità. 5 Fama, gloria. ~ rinomanza. <> modestia. 
 X   sf. 1 (dimensione) size, magnitude. 2 (fig.) greatness. 3 (fis.) quantity. 
 @   deriv. da grande. 
In fisica una grandezza (quantity) è un'entità introdotta per descrivere un fenomeno che può essere misurato. Le grandezze possono essere adimensionate (dimensionless) se intese come rapporto di grandezze dello stesso tipo (ad esempio l'ampiezza di un angolo); dimensionate (dimensional) nel caso contrario. Possono essere fondamentali (base) o derivate (derived), in relazione al fatto che siano state assunte a base di un determinato sistema di unit di misura o definite in funzione di queste. Sono grandezze scalari (scalars) se possono essere rappresentate esaurientemente con una misura numerica, grandezze vettoriali (vectors) se possono essere rappresentate mediante vettori, ossia mediante una misura numerica e una direzione.   +  

\grandezzàta, sf. Atto o cosa di ostentata grandezza. 

\Grandi cimiteri sotto la luna, I Saggio di G. Bernanos (1938). 

\Gràndi Làghi Nome con il quale viene comunemente indicato l'insieme dei cinque grandi laghi, di origine glaciale, situati nella parte nordorientale dell'America settentrionale. Con una superficie di 246.500 km2, costituiscono la più grande superficie di acqua dolce del mondo. Formano questo immenso bacino, da est a ovest, il lago Ontario, il lago Erie, il lago Huron, il lago Michigan e il lago Superiore. Il lago Michigan è interamente situato nel territorio degli Stati Uniti, mentre gli altri quattro sono divisi tra Canada e Stati Uniti. Sono collegati tra loro da vari corsi d'acqua e comunicano con l'oceano Atlantico tramite il fiume San Lorenzo. Poiché questi laghi non sono tutti allo stesso livello ma sono situati su tre diversi piani, collegati tra loro da cascate, sono stati necessari, nel corso degli anni, numerosi lavori di sistemazione, terminati nel 1959 con la canalizzazione del San Lorenzo. Il traffico mercantile è notevolissimo (trasporto di carbone, ferro, cereali e idrocarburi). Sulle rive di questi laghi sorgono alcune delle più importanti città dell'America settentrionale e del Canada come: Chicago, Detroit, Cleveland, Buffalo, Milwaukee, Montreal, Quebec e Toronto. 

\Grandi magazzini Film commedia, italiano (1939). Regia di Mario Camerini. Interpreti: Assia Noris, Vittorio De Sica. 

\Gràndi Pianùre Regione dell'America settentrionale, fra il Mississippi e le Montagne Rocciose. 

\Grandi romantici inglesi, I Opera di critica letteraria di E. Cecchi (1957). 

\Grandi speranze Romanzo di Ch. Dickens (1860). 

\Gràndi, Achìlle (Como 1883-Desio 1946) Sindacalista cattolico. Nel 1918 fondò la CIL, Confederazione italiana del lavoro, e ne fu segretario dal 1923 al 1926. Nel 1944 firmò il patto di unità sindacale, quindi divenne segretario della CGIL e fu tra i fondatori delle ACLI. 

\Gràndi, Dìno (Mordano 1895-Bologna 1988) Uomo politico, tra i fondatori del movimento fascista e organizzatore dello squadrismo emiliano. Deputato dal 1924, fu ministro degli esteri dal 1929 al 1932, ambasciatore a Londra (1932-1939) e presidente della camera dei fasci e delle corporazioni. Contrario alla guerra, il suo nome è legato all'ordine del giorno, presentato alla seduta del Gran Consiglio il 25 luglio 1943, che mise in minoranza Mussolini. Fuggito in Portogallo, al processo di Verona fu condannato in contumacia. 

\Gràndi, Giusèppe (Ganna 1843-1894) Scultore. Allievo e collaboratore di O. Tabacchi e, insieme a T. Cremona e D. Ranzoni, esponente del gruppo milanese della scapigliatura, si affermò per l'intenso plasticismo della sua arte. Tra le opere Il paggio di Lara (1872, Milano, Galleria d'Arte Moderna) e Monumento alle Cinque Giornate (1881-1894) a Milano, che costituisce il suo capolavoro. 

\grandìgia, sf. (pl.-gie,-ge) Superbia. 

\grandinàre, v. v. intr. 1 Cadere a grandine. ~ gragnuolare. 2 Cadere violentemente. 
v. tr. Scagliare con forza. 
 X   v. intr. to hail. 

\grandinàta, sf. 1 Il grandinare. ~ tempesta. 2 La grandine caduta. 3 Raffica, scarica. ~ sequela. 
 X   sf. hailstorm. 

\gràndine, sf. Precipitazione atmosferica consistente in chicchi di ghiaccio dal diametro variabile da qualche millimetro ad alcuni centimetri. Di solito questa precipitazione si presenta con carattere temporalesco di singolare intensità e violenza accompagnata da pioggia e la sua durata è di alcuni minuti. La grandine si forma per il congelarsi di gocce di pioggia presenti in strati d'aria fredda o per l'ingrossarsi di fiocchi di neve che incontrano le gocce d'acqua nella caduta. L'evaporazione superficiale fa raffreddare i chicchi che incontrando gocce d'acqua e vapore formano successivi strati di ghiaccio. La grandine cade preferibilmente nei mesi più caldi ed è caratteristica delle regioni a clima temperato. Per evitare i danni che arreca all'agricoltura, si cerca, con razzi grandinifughi lanciati verso le nuvole che potrebbero portare alla formazione di grandine, di provocare squilibri di pressione e di temperatura, al fine di trasformare in pioggia l'eventuale grandine. 
 X   sf. hail. 
 @   lat. grando,-inis. 

\grandinìfugo, agg. Relativo a tutti quei mezzi utilizzati per combattere la grandine e proteggere le colture. 

\grandinìo, sm. Un grandinare violento. 

\grandiosaménte, avv. In modo grandioso. 

\grandiosità, sf. 1 Caratteristica di chi è grandioso. ~ maestosità. <> semplicità. 2 Manifestazione di ostinata grandezza. ~ pompa. <> meschinità. 

\grandióso, agg. 1 Di cosa che desta impressione per le sue dimensioni. ~ solenne. <> insignificante. 2 Di persona che fa le cose alla grande. ~ straordinario. <> banale, normale. 
 X   agg. grand. 
 @   spagn. grandioso, dal lat. mediev. grandiosus, deriv. da grandis grande. 

\Gràndola ed Unìti Comune in provincia di Como (1.179 ab., CAP 22010, TEL. 0344). 

\grandùca, sm. 1 Sovrano di un granducato. 2 Persona insignita del grado di nobiltà inferiore a quello di re e superiore a quello di duca. 
 X   sm. grand duke. 

\granducàle, agg. Del granduca. 

\granducàto, sm. Titolo e dignità del granduca. 

\granduchéssa, sf. 1 Sovrana di un granducato. 2 Moglie o figlia di un granduca. 

\grand'ufficiàle, sm. In vari ordini cavallereschi grado inferiore a quello di commendatore. 

\gràndule, sf. Nome volgare di alcune specie di Uccelli Colombiformi del genere Pterocles. Appartiene alla famiglia dei Pteroclidi. 

\granèllo, sm. 1 Chicco di grano o di altri cereali. 2 Qualsiasi oggetto tondeggiante di piccole dimensioni. un granello di sabbia gli fin nell'occhio. 3 Testicoli di pollo. 4 Quantità minima. ~ pizzico. 
 X   sm. 1 grain. 2 (cereali) seed. 3 (polvere) speck. 4 (sabbia) grain. 
 @   dimin. di grano

\granellóso, agg. Pieno di granelli. 

\grànfia, sf. Zampa armata di arpioni e artigli. ~ grinfia. 

\granfiàta, sf. 1 Colpo inferto con le granfie. 2 Quantità di cose che si possono prendere con le mani. 

\granghignolésco, o granuignolésco, agg. Orribile. ~ truculento. 

\granìcolo, agg. Attinente alla coltivazione e alla produzione del grano. 

\granicoltùra, sf. Coltivazione del grano. 

\granìfero, agg. 1 Che trasporta il grano. 2 Che produce grano. 

\granìglia, sf. Tritume di pietra, che impastata con il cemento, dà un pietra di basso costo utilizzata per fare le mattonelle. 

\granìre, v. v. intr. 1 Fare i chicchi. 2 Formarsi. 
v. tr. 1 Ridurre in grani. 2 Rendere scabro. 3 Nell'esecuzione di un passaggio musicale, fare udire le note ben distinte. 4 In tintoria dare la grana. 

\granìta, sf. 1 Gelato granuloso ottenuto per il congelamento di succhi di frutta o di caffè. ~ gramolata.   +    2 Bibita di sciroppo e ghiaccio ben tritato. ~ ghiacciata. 
 X   sf. 1 (gelato) crushed-ice drink. 2 (bibita) kind of water ice. 

\Granìti Comune in provincia di Messina (1.621 ab., CAP 98036, TEL. 0942). 

\granìtico, agg. (pl. m.-ci) 1 Che ha la natura del granito. 2 Saldo, ferreo. ~ irremovibile. <> tentennante. 

\granitizzazióne, sf. Trasformazione di una roccia in granito; ha luogo nelle zone più profonde della crosta terrestre. 

\granìto, agg. e sm. agg. 1 Che ha la superficie ruvida. 2 Giunto a maturazione (riferito ai cereali). 
sm. Roccia eruttiva costituita prevalentemente da quarzo, ortoclasio, miche e talvolta anche da anfiboli e pirosseni, impiegata per materiale da costruzione e decorazione. 
 X   sm. granite. 
Sale granito 
Varietà di sale comune di buona purezza che si presenta con cristalli abbastanza piccoli. 

\granitóio, sm. Tipo di cesello con la cima piatta coperto di tanti puntini per fare la granatina. 

\granitóre, sm. Incisore addetto ai lavori di granitura. 

\granitùra, sf. 1 Atto, effetto del ridurre in grani. 2 Atto, effetto del granire una lastra metallica. 3 Trattamento della superficie della pietra litografica. 

\granìvoro, agg. Che si nutre di grano e altri cereali. 

\granmaèstro, o gran maèstro, sm. 1 Alto dignitario di corte. 2 Massimo grado gerarchico nella massoneria. 3 Personaggio molto influente. 

\gràno, sm. 1 Chicco, granello. ~ acino, seme. 2 Quantità minima. ~ briciola. 3 Unità di misura della massa, pari a 0,05 g, impiegata per misurare pietre preziose e perle. 4 Denaro, quattrini. ~ soldi. 5 Ognuna delle pallottoline che costituiscono una corona del rosario. 6 Strumento a tre facce di punte ottuse usato per trapanare. 7 Nome comune di piante erbacee delle Graminacee. →  "frumento". 
 X   sm. 1 grain. 2 (cereale) corn. 3 (frumento) wheat. 4 (pepe) peppercorn. 
 @   lat. granum. 
Cupola di correnti convettive che si trovano sotto la superficie del Sole; servono per trasportare all'esterno l'energia che viene generata all'interno del Sole. Si trovano sulla fotosfera, ossia sulla superficie solare e le conferiscono il tradizionale aspetto granuloso. 
Grano saraceno 
Angiosperma (Polygonum fagopyrum) della famiglia delle Poligonacee e dell'ordine delle Poligonali. Pianta erbacea annuale originaria dell'Asia, coltivata per la produzione di farina. 

\granoblàstico, agg. (pl. m.-ci) In petrografia ci si riferisce a un tipo di struttura cristalloblastica. 

\granodiorìte, sf. Roccia eruttiva intrusiva composta fondamentalmente da plagioclasio, intermedia tra i graniti e le dioriti. 

\granóne, sm. Granoturco. 

\granóso, agg. Ricco. 

\granotùrco, o grantùrco, sm. Angiosperma (noto anche come mais, Zea mays) della famiglia delle Graminacee e dell'ordine delle Glumiflore. Pianta erbacea annuale introdotta in Europa nel XVI sec. Viene utilizzata per la produzione di farina e olio commestibile.   +  
 X   sm. maize. 

\Granòzzo cón Monticèllo Comune in provincia di Novara (1.065 ab., CAP 28060, TEL. 0321). 

\Grant, Cary (Bristol 1904-Davenport 1986) Pseudonimo di Alexander Archibald Leach, attore cinematografico americano di origine inglese. Grande interprete di commedie brillanti e di film drammatici, fu uno degli attori preferiti da A. Hitchcock. Tra i moltissimi film, L'orribile verit (1937), La signora del Venerd (1939), Il sospetto (1941), Arsenico e vecchi merletti (1944), Notorius (1946), Intrigo internazionale (1955), Sciarada (1964). Vincitore dell'Oscar speciale nel 1969. 

\Grant, terra di Sezione settentrionale dell'isola canadese di Ellesmere. Territorio montuoso, vetta più elevata il monte Grant (1.828 m). 

\Grant, Ulysses Simpson (Point Pleasant 1822-Mount Mac Gregor 1885) Militare statunitense. In qualità di generale comandò gli unionisti del nord nella guerra di secessione tra il 1861 e il 1865. Fu inoltre presidente degli USA dal 1968 al 1977. 

\Gràntola Comune in provincia di Varese (923 ab., CAP 21030, TEL. 0332). 

\Grantòrto Comune in provincia di Padova (3.741 ab., CAP 35010, TEL. 049). 

\granturìsmo, sm. invar. Automobile con caratteristiche sportive. 

\granulàre, agg. e v. tr. agg. Costituito da granelli. ~ granulato, granuloso. <> levigato, liscio. 
v. tr. Ridurre in granuli. 

\granulàto, agg. Ruvido. 

\granulatóre, sm. 1 Essiccatoio a tamburo utilizzato per essiccare lo zucchero cristallizzato. 2 Dispositivo che serve per la riproduzione in grani di materiale litoide o di minerali. 

\granulazióne, sf. 1 Operazione mediante la quale si riduce in granelli. 2 Aspetto della fotosfera del sole, simile a una moltitudine di piccoli grani. 3 In medicina, formazione di granuli quando si ricostituisce il tessuto connettivo. 
 @   deriv. da granulare
Granulazione solare 
Aspetto della fotosfera, ossia della superficie del Sole, caratterizzato dalla presenza di molti granuli brillanti; essi corrispondono alle cupole delle correnti convettive sottostanti che espellono energia proveniente dall'interno del Sole; hanno un diametro compreso tra i 200 e i 1.800 km. 

\grànulo, sm. 1 Granello. 2 Preparazione farmaceutica in forma di piccola pillola. 
 X   sm. 1 granule. 2 (pillola) pellet. 
 @   lat. tardo granulum, dimin. di granum grano. 

\granulocìto, o granulocìta, sm. Globulo bianco che contiene granulazioni citoplasmatiche che, a seconda della colorazione che possono assumere, permettono di differenziare i globuli bianchi in basofili, eosinofili e neutrofili. 

\granulòma, sm. Neoformazione granulare che si sviluppa in alcuni processi infiammatori (carie dentale, lue, tubercolosi), che può interessare qualunque organo, superficiale o profondo, dell'organismo e può essere a decorso maligno. 
Granuloma apicale 
Formazione di natura infiammatoria che si costituisce all'apice di un dente cariato. 
Granuloma venereo 
Malattia venerea diffusa nelle regioni tropicali e subtropicali causata da un bacillo gram-negativo. 

\granulometrìa, sf. 1 Misurazione della dimensione dei granuli che si formano in una miscela incoerente. 2 Distribuzione delle dimensioni dei granuli che formano una miscela incoerente. 

\granulosità, sf. L'essere granuloso. 

\granulóso, agg. Che contiene granuli. ~ scabro. <> levigato. 

\Granvelle, Antoine Perrenot de (Besançon 1517-Madrid 1586) Politico francese. Al servizio spagnolo, rappresentò Filippo II nel Paesi Bassi e ne sostenne la politica controriformista e accentratrice. 

\Granville-Barker, Harley (Londra 1877-Parigi 1946) Attore, regista e saggista teatrale inglese. Scrisse Prefazioni a Shakespeare (1926-1947). 

\Grànze Comune in provincia di Padova (1.517 ab., CAP 35040, TEL. 0425). 

\graphium, sm. invar. Genere di Funghi imperfetti appartenenti alla famiglia delle Stilbacee e all'ordine degli Ifomiceti. 

\graphiurus, sm. invar. Genere di Mammiferi Roditori diffusi nei paesi africani. Appartiene alla famiglia dei Gliridi. 

\gràppa, sf. 1 Pezzo di ferro di svariate forme per collegare fra loro conci in lavori di muratura. ~ spranga. 2 Acquavite ad alta gradazione alcolica. 
 X   sf. (acquavite) strong brandy. 
 @   gotico krappa uncino; nel significato di liquore, deriv. da grappo. 

\Gràppa Monte (1.775 m) delle Prealpi Venete, tra le valli dei fiumi Cismon, Brenta e Piave. 

\grapperìa, sf. Dove si vende e si beve la grappa. 

\grappétta, sf. Ciascuno dei ferri a più punte che gli alpinisti fissano al tacco degli scarponi per poter camminare sul ghiaccio. 

\grappìno, sm. 1 Ferro per aggrappare. 2 Amo per la pesca. 3 Bicchierino di grappa. 

\gràppolo, sm. 1 Infiorescenza formata da fiori o frutti peduncolati sopra un asse centrale allungato. ~ racemo. 2 Insieme di persone, animali o cose che si radunano insieme a mo' di grappolo. ~ capannello. 
 X   sm. cluster, bunch. 

\Gràpsidi Famiglia di Crostacei Decapodi Brachiuri cui appartengono granchi marini litorali. 

\grascéta, sf. Terreno ricco di sostanze organiche che consentono di produrre molta erba. 

\gràscia, sf. (pl.-sce) 1 Grasso. 2 In epoca medioevale tutte le cose che riguardavano il vitto. 3 In epoca medioevale la magistratura preposta agli approvvigionamenti di viveri nelle città. 4 Regalia di uova o polli che gli agricoltori dovevano ai padroni oltre alla parte dei raccolti. 

\gràspo, sm. Asse florale del grappolo, in particolare è la parte legnosa del grappolo d'uva. 

\Grass, Günter (Danzica 1927-) Scrittore tedesco, esponente del Gruppo 47, esordì nel 1959 con il romanzo Il tamburo di latta, che ebbe un grandissimo successo e che conteneva già tutti gli elementi più significativi del suo stile; un crudo realismo unito a immagini grottesche e oniriche attraverso cui satiricamente descriveva il costume della Germania contemporanea, non disdegnando anche una sottile vena barocca diretta verso lo sperimentalismo. Vittima principale delle sue opere è la società nata dal miracolo economico, attaccata anche attraverso un'intensa attività di pubblicista e saggista. Tra le sue opere Gatto e topo (1960), Vita da cani (1963), Incontro a Telgte (1979), Trilogia di Danzica (1980), La distruzione del genere umano cominciata (1983), La ratta (1986), Mostrare la lingua (1988), Bosco morto (1990), Il richiamo dell'ululone (1992), Un vasto campo (1995). 

\grassàggio, sm. Lubrificazione mediante grasso di varie parti di un veicolo. ~ lubrificazione. 

\grassaménte, avv. Con abbondanza. 

\Grassàno Comune in provincia di Matera (6.065 ab., CAP 75014, TEL. 0835). 

\grassatóre, sm. Chi effettua rapine a mano armata. ~ bandito, rapinatore. 

\grassazióne, sf. Rapina a mano armata. 

\grassèllo, sm. Pezzetto di grasso contenuto nella carne, specialmente per il salame. 

\Grassétti, Césare (Milano 1909-1990) Giurista italiano. Membro della commissione per la revisione della riforma del codice civile, ha scritto Delle successioni legittime (1950) e La responsabilit civile per la produzione e l'impiego dell'energia nucleare (1959). 

\grassétto, agg. Neretto. <> chiaro. 
 X   agg. bold type. 

\grassézza, sf. 1 Caratteristica di ciò che è grasso. ~ adiposità, obesità. <> magrezza. 2 Fertilità del terreno. 3 Abbondanza. 4 Parte untuosa e viscosa di un corpo liquido. 

\gràssi Composti chimici abbondanti in ogni organismo vivente, insolubili in acqua e dotati di una facile solubilità nei solventi organici non polari, come la benzina. Sia negli organismi animali che vegetali svolgono una funzione di riserva, costituiscono un'importante fonte energetica e forniscono nuova materia vivente. Negli animali si trovano prevalentemente nei tessuti connettivi e servono per ridurre la dispersione del calore. Risultano indispensabili in ogni dieta alimentare. Vengono comunemente detti lipidi.
Negli alimenti comuni:   +  

\Gràssi, Corràdo (Torino 1925-) Linguista italiano. Ha diretto l'Istituto dell'Atlante linguistico italiano e le riviste Parole e metodi e Bollettino dell'Atlante linguistico italiano. Tra le opere: Geografia linguistica (1965) e Dizionario della lingua italiana (1982). 

\Gràssi, Giovànni Battìsta (Rovellasca, Como 1854-Roma 1925) Medico, biologo e zoologo. Compì importanti studi sulla malaria e riuscì a individuarne l'agente trasmettitore nell'Anopheles maculipenmnois (1898), giungendo parallelamente allo stesso risultato di R. Ross. In seguito alla sua scoperta promosse la profilassi antimalarica. Studiò anche alcuni vermi parassiti e altre specie zoologiche. Fu socio dell'Accademia dei Lincei e ottenne la laurea ad honorem dall'università di Lipsia. 

\Gràssi, Pàolo (Milano 1919-Londra 1981) Operatore teatrale. Nel 1947 fondò il Piccolo Teatro di Milano, che diresse per venticinque anni insieme a Strehler. In seguito fu sovrintendente del Teatro della Scala e presidente della RAI. 

\Grassmann, Hermann (Stettino 1809-1877) Matematico tedesco. Precursore della moderna algebra multilineare, scrisse Teoria dell'estensione (1844). 

\gràsso, agg., avv. e sm. agg. 1 Che ha molto tessuto adiposo. ~ pasciuto. <> smilzo. 2 Ricco di grassi. formaggi grassi. 3 Untuoso. ~ oleoso. la pelle grassa gli provocava un profondo fastidio. 4 Copioso, nutrito. ~ opulento. <> misero. 5 Fertile, fecondo. ~ produttivo. <> arido. terreno grasso. 6 Sboccato, spinto. ~ triviale. <> pudico. 
avv. Sguaiatamente. ~ volgarmente. <> castamente. 
sm. 1 Tessuto untuoso. 2 Sostanza organica untuosa, insolubile in acqua. 3 Unto. 
 X   agg. 1 fat. 2 (cibo) fatty. 3 (oleoso) oily, greasy. 4 (fig., guadagno) plentiful. sm. 1 fat. 2 (sostanza untuosa) grease. 
 @   lat. crassus
Piante grasse (o succulente).
Piante dotate di particolari tessuti "succulenti", i parenchimi acquiferi, tramite i quali possono immagazzinare grandi quantità di acqua. Foglie, fusti e radici di queste piante sono carnosi e hanno, a seconda del tipo, forme sferiche, di colonna, appiattite, a rosetta, …   +  

\Gràsso, Giovànni (Catania 1873-1930) Attore teatrale e cinematografico. Interpretò Sperduti nel buio (1914). 

\Grassòbbio Comune in provincia di Bergamo (4.743 ab., CAP 24050, TEL. 035). 

\grassòccio, agg. Paffuto. ~ rotondetto. <> magrolino. 
 X   agg. chubby, plump. 

\grassóne, agg. Che, chi è esageratamente grasso. ~ ciccione. 

\grassùme, sm. 1 Eccesso di materia grassa. 2 Oleosità del vino alterato. ~ filante. 3 Concime animale. 

\gràta, sf. Chiusura di finestre o altri vani costituita da elementi di metallo o di legno incrociati che lascia passare aria e luce. ~ inferriata. 
 X   sf. grating. 
 @   lat. cratis graticcio. 

\gratèlla, sf. Graticola da cucina. 

\graticciàre, v. tr. Ingraticciare. 

\graticciàta, sf. Insieme di graticci posti uno di seguito all'altro per proteggere, chiudere e riparare qualcosa. 

\graticciàto, sm. Superficie costituita da più graticci per far seccare la frutta. 

\gratìccio, sm. 1 Elemento di vimini o di canne variamente intrecciato per chiudere, proteggere qualcosa. ~ canniccio. 2 Stuoia intessuta di vimini o di canne per seccare la frutta o allevare bachi da seta. 
 X   sm. trellis. 
 @   lat. craticius. 

\gratìcola, sf. 1 Arnese da cucina costituito da spranghette di ferro su un telaietto, usato per arrostire le vivande. ~ griglia. 2 Piccola grata. ~ gratella. 3 Strumento per il supplizio del rogo. 4 Reticolato di fili tesi su un telaio che si sovrappone a un quadro per riprodurlo nella dimensione desiderata. 
 X   sf. grill, gridiron. 
 @   lat. craticula, dimin. di cratis

\graticolàto, agg. e sm. agg. Fatto a graticola. 
sm. 1 Chiusura fatta con sbarre di metallo o legno. 2 Struttura costituito di legname opportunamente sistemato per sostenere piante. 3 Struttura formata da elementi lunghi e traversi messi come piattaforma per lo scalo in un cantiere. 

\gratìfica, sf. Compenso straordinario che il datore di lavoro corrisponde al lavoratore dipendente in aggiunta alla retribuzione ordinaria, per meriti. ~ ricompensa. 
 X   sf. bonus. 

\gratificànte, agg. Che procura appagamento. 

\gratificàre, v. tr. 1 Concedere un compenso straordinario oltre lo stipendio. ~ premiare. 2 Dare intima soddisfazione. ~ appagare. <> frustrare. si sentiva gratificato dal lavoro svolto
 X   v. tr. to gratify. 
 @   lat. tardo gratificare, comp. da gratus gradito +-ficare fare. 

\gratificazióne, sf. 1 Gratifica. ~ Compenso. 2 Il sentirsi gratificato. ~ appagamento. <> delusione, frustrazione. 
 X   sf. satisfaction, fulfilment. 

\gratìle, sm. Fune che si mette all'orlo inferiore della vela per rinforzo. 

\gratin, sm. invar. Crosta. 

\gratinàre, v. tr. Cuocere al gratin. 

\gràtis, avv. Senza compenso. ~ gratuitamente. <> a pagamento. 
 X   avv. free, for nothing. 

\gratitùdine, sf. Sentimento di affetto e riconoscenza. ~ ringraziamento. <> ingratitudine. 
 X   sf. gratitude. 
 @   lat. tardo gratitudo,-inis, deriv. da gratus grato. 

\gràto, agg. 1 Conforme ai propri gusti. ~ gradito. <> malaccetto. 2 Che è memore dei benefici ricevuti. ~ riconoscente. <> ingrato. 
 X   agg. 1 thankful, grateful. 2 (gradito) agreeable, pleasant. 
 @   lat. gratus. 

\grattacàpo, sm. (pl. grattacapi) Fastidio. ~ scocciatura. 
 X   sm. headache, worry. 

\grattacièlo, sm. (pl. grattacieli) Edificio con uno sviluppo verticale, comunemente indicante le costruzioni con almeno dodici-quindici piani, ossia superiori ai 50 m di altezza. La sua origine è rintracciabile nell'esigenza di costruire grandi edifici per uffici in aree di costo elevato; i primi progetti furono opera della scuola di Chicago, intorno agli anni 1880-1890. In America la struttura del grattacielo è legata all'utilizzo di strutture di acciaio, che consentono di raggiungere altezze significative (Empire State Building a New York, 382 m; Sears Tower a Chicago, 442 m; le due torri gemelle del World Trade Center a New York, 412 m), mentre in Europa vengono edificati generalmente in cemento armato (università Lomonosov a Mosca, 240 m; grattacielo Pirelli a Milano, 127 m). 
 X   sm. skyscraper. 
 @   franc. gratteciel. 

\grattàre, v. v. tr. 1 Stropicciare la pelle con le unghie. 2 Sfregare. ~ raschiare. 3 Sottrarre, rubare. ~ sgraffignare. 4 Grattugiare. ~ sminuzzare, sbriciolare. grattare il formaggio
v. intr. 1 Stridere sfregando. ~ gracchiare. il disco musicale grattava perch la puntina si era consumata. 2 Ingranare male la marcia. 
v. rifl. Stropicciarsi la pelle per fare passare il prurito. sentiva l'esigenza di grattarsi la schiena
 X   v. tr. 1 to scratch. 2 (grattugiare) to grate. 3 (raschiare) to scrape. 4 (fig., rubare) to pinch. v. intr. 1 to grate. 2 (aut.) to grind. v. rifl. to scratch oneself. 
 @   provenz. gratar, dal franco kratton

\grattàta, sf. 1 Atto, effetto del grattare. ~ sfregatura. 2 Nel linguaggio degli automobilisti il rumore secco e raschiante dell'uso improprio del cambio. 

\grattàto, agg. Sfregato. 

\grattatùra, sf. 1 Atto, effetto del grattare. 2 Segno che resta sulla superficie grattata. 

\Grattèri Comune in provincia di Palermo (1.226 ab., CAP 90010, TEL. 0921). 

\grattìno, sm. 1 Arnese per levare il riccio che il bulino lascia allo staccarsi del truciolo. 2 Raschietto a piccola lama per cancellare uno scritto. 

\Grattòn, Lìvio (Trieste 1910-Roma 1991) Astrofisico. Allievo di Fermi, compì importanti studi di cosmologia relativistica e fondò l'istituto di astrofisica spaziale del CNR. 

\grattùgia, sf. 1 Utensile da cucina in lamiera bucata e scabra per grattugiare formaggi, pane e simili. 2 Oggetto ruvido e scabro. 3 Grata del confessionale. 
 X   sf. grater. 
 @   provenz. gratuza. 

\grattugiàre, v. tr. Sminuzzare qualcosa passandola su e giù sulla grattugia. ~ sminuzzare. 
 X   v. tr. to grate. 

\gratuità, sf. Caratteristica di ciò che è gratuito. 

\gratuitaménte, avv. A scrocco, a ufo, a sbafo. ~ gratis. <> a pagamento. 

\gratùito, agg. 1 Che si fa o si dà senza alcun compenso. ~ gratis. <> a pagamento. 2 Nella teologia cattolica, detto di bene o aiuto che è dato da Dio senza meriti della creatura ma per grazia. 3 Che è privo di fondamento. ~ immotivato. <> fondato. 
 X   agg. 1 free. 2 (immotivato) gratuitous. 
 @   lat. gratuitus, deriv. da gratus. 

\gratulatòrio, agg. Fatto per congratularsi. 

\Gràuno Comune in provincia di Trento (150 ab., CAP 38030, TEL. 0461). 

\gràva, o gràve, sf. 1 Termine pugliese che indica una voragine o un inghiottitoio di origine carsica. 2 Termine veneto che identifica una zona del greto di un fiume asciutta e senza vegetazione. 

\gravàbile, agg. Che può essere gravato di imposta o di ipoteca. 

\gravàme, sm. 1 Peso carico. ~ onere. 2 Imposta che grava su immobili. ~ tassa. 3 Impugnazione. ~ ricorso. 

\gravaménto, sm. Azione ed effetto del gravame. 

\gravàre, v. v. tr. 1 Caricare con un peso. ~ sovraccaricare. <> alleggerire. non doveva gravarlo di troppi impegni. 2 Caricare di tributi. ~ oberare. <> alleviare. 3 Colpire con sequestro. ~ vessare. <> allietare. 
v. intr. 1 Premere fortemente. ~ poggiare. sentiva il pesante carico gravare solo sulla sua schiena. 2 Rincrescere. 
v. rifl. Lagnarsi. 
 X   v. tr. to encumber, to burden. v. intr. to weigh. 
 @   lat. gravare, deriv. da gravis pesante. 

\gravàto, agg. Detto di ciò su cui esiste una tassa. ~ oberato, sovraccaricato. <> sgravato. 

\gràve, agg. 1 Pesante. ~ ponderoso. <> leggero. 2 Oneroso. aveva assunto un compito grave. 3 Serio. ~ pericoloso. <> innocuo. ebbe un grave incidente. 4 Solenne. 5 Accento che indica l'accento tonico su parole tronche o il timbro aperto delle vocali "e" e "o". <> acuto. 6 Basso, cupo. ~ profondo. <> squillante. nota musicale grave
 X   agg. 1 severe, heavy, serious. 2 (suono) low-pitched. 3 (solenne) solemn. 4 (austero) grave. 
 @   lat. gravis pesante, grave. 

\Gravedóna Comune in provincia di Como (2.695 ab., CAP 22015, TEL. 0344). 

\Gravellóna Lomellìna Comune in provincia di Pavia (1.994 ab., CAP 27020, TEL. 0381). 

\Gravellóna Tóce Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (7.854 ab., CAP 28025, TEL. 0323). 

\graveménte, avv. Con gravità. 

\graveolènte, agg. Che emana uno sgradevole odore. 

\Gravère Comune in provincia di Torino (617 ab., CAP 10050, TEL. 0122). 

\gravèsia, sf. Genere di piante erbacee nane del Madagascar spesso coltivate in serre a scopo ornamentale come la Gravesia guttata. Appartiene alla famiglia delle Melastomacee. 

\gravettiàno, agg. e m. Relativo all'industria del Paleolitico superiore fiorita in Francia a La Gravette verso il 25.000 a. C. 

\gravézza, sf. 1 Peso. 2 Travaglio. 3 Rigidità. 4 Difficoltà. 

\gravidànza, sf. Stato fisiologico in cui si trova la femmina dei Mammiferi dal giorno del concepimento al parto. ~ gestazione, maternità.
• Nella donna la gravidanza dura circa 280 giorni (9 mesi), mentre la gravidanza legale è diversa nelle varie nazioni.  Una diagnosi precoce (anche a poche ore dalla fecondazione) può essere effettuata tramite test di gravidanza (che si basano sul rilievo dell'aumento nel sangue e nelle urine di alcuni ormoni - in particolare l'hCG).  La gravidanza viene convenzionalmente descritta suddividendola in tre trimestri.  Nel primo trimestre, che inzia con la scomparsa delle mestruazioni, le mammelle e i capezzoli diventano pi voluminosi, le vene superficiali delle mammelle diventano pi evidenti, sono abbastanza frequenti nausea e vomito; nel frattempo l'embrione si avvia a trasformarsi in feto.  Nel secondo trimestre l'ingrossamento dell'utero incomincia a diventare evidente, i capezzoli si induriscono, aumentano appetito e peso corporeo, i lineamenti del volto si fanno pi marcati; verso il 5º mese la gestante sente il feto muoversi, diminuisce la nausea e aumenta la frequenza cardiaca.  Nel terzo trimestre dai capezzoli, spremuti, esce qualche goccia di colostro; sulla pelle possono comparire delle smagliature e una linea scura tra pube e ombelico; nell'ultimo mese la testa del nascituro tende a spostarsi verso il basso migliorando la respirazione della gestante.  Alla fine, l'aumento del peso corporeo materno di circa 12 kg. 
 X   sf. pregnancy. 
Gravidanza extrauterina 
Anomalo impianto dell'uovo fecondato in una delle due tube, o in una delle due ovaie, o nella cavità addominale invece che nell'utero. 
Gravidanza isterica 
Situazione patologica che presenta i sintomi della gravidanza senza che questa sia realmente in corso. 

\gravìdico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla gravidanza. 

\gràvido, agg. 1 Detto della femmina dei Mammiferi e specialmente della donna che è in stato di gravidanza. 2 Pieno. ~ saturo. 3 Foriero. ~ annunciatore. 
 X   agg. pregnant. 
 @   lat. gravidus, deriv. da gravis pesante. 

\gravimetrìa, sf. 1 Parte della geofisica che misura le forze di gravità. 2 Complesso dei metodi dell'analisi gravimetrica. 

\gravimètrico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla gravimetria. 

\gravìmetro, sm. 1 Strumento per misurare le variazioni dell'accelerazione di gravità. 2 Areometro. 

\gravìna, sf. 1 Attrezzo per terreni pietrosi con lama a forza di zappa da una parte e con grosso dente dall'altra. 2 Lungo e tortuoso crepaccio. 

\Gravìna di Catània Comune in provincia di Catania (26.627 ab., CAP 95030, TEL. 095). Centro agricolo (coltivazione di olive, mandorle, liquirizia e agrumi) e industriale (prodotti alimentari). Gli abitanti sono detti Gravinesi

\Gravìna di Pùglia Comune in provincia di Bari (39.261 ab., CAP 70024, TEL. 080). Centro agricolo (coltivazione di olive, frumento e uva), dell'attività estrattiva di tufo e industriale (prodotti alimentari). Vi si trovano la chiesa di San Michele, ricavata in una grotta, e il duomo del XV sec. Gli abitanti sono detti Gravinesi

\Gravìna, Càrla (Gemona del Friuli 1941-) Attrice teatrale e cinematografica. Interpretò Marat-Sade (1967) e Girotondo (1981). Interpretò inoltre il film La terrazza (1980). 

\Gravìna, Giàn Vincènzo (Roggiano 1664-Roma 1718) Letterato, fu tra i fondatori dell'Accademia dell'Arcadia (1690) ed è considerato il maggior teorico e critico di poesia del primo Settecento. Professore di diritto civile (1699) e canonico (1703), fu autore di cinque tragedie e alcuni saggi di estetica. Tra le sue opere principali, Discorso sopra l'Endimione del Guidi (1692), Ragion poetica (1708), Della divisione dell'Arcadia (1712), Della tragedia (1715). 

\gravità, sf. 1 Qualità di ciò che è grave. ~ importanza. <> irrilevanza. 2 Austerità, solennità. ~ sussiego. 
 X   sf. 1 (importanza) seriousness. 2 (fis.) gravity. 
Forza che agisce su tutti i corpi sottoposti al campo gravitazionale di un pianeta. In virtù di tale forza, qualsiasi corpo tende a cadere verticalmente verso la superficie (il centro) del pianeta stesso. La accelerazione con cui il corpo cade è determinata oltre che dalla forza di attrazione del pianeta (regolata dalla legge di gravitazione universale), dalla forza d'inerzia centrifuga prodotta dalla rotazione del pianeta, che ha direzione opposta (la forza di attrazione ridotta della forza centrifuga è la forza peso). Il valore della forza centrifuga della Terra diminuisce l'accelerazione di gravità di un corpo posto all'equatore di circa lo 0.5%, mentre non ha alcun effetto in corrispondenza dei poli. L'accelerazione di gravità terrestre, oltre a crescere con la latitudine, diminuisce con l'altitudine (a causa dell'aumento della distanza tra centro della Terra e centro del corpo); misurata a livello del mare e a 45° di latitudine ha un valore di 9,806 m/s2

\gravitàre, v. tr. 1 Muoversi verso un punto secondo la legge di gravitazione universale. 2 Orbitare. 3 Muoversi nell'ambito dell'influenza di una idea. 4 Premere con il proprio peso. ~ pesare. 
 X   v. tr. to gravitate. 

\gravitazionàle, agg. Relativo alla gravitazione. 
 X   agg. gravitational.

\gravitazióne, sf. Proprietà in base alla quale due corpi si attraggono con una forza che è direttamente proporzionale al prodotto delle masse e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza; tutto ciò è dimostrato nella legge di gravitazione universale, elaborata da I. Newton. La formula di questa legge è F = G·m·M/d2, dove m, M e d sono le masse e la distanza tra i due corpi e G, detta costante di gravitazione universale, venne misurata per la prima volta da H. Cavendish (1798) e risulta essere pari a (6,673 0,003)·10-11 Nm2kg-2 ed è indipendente dal mezzo in cui è osservata l'interazione. 
 X   sf. gravitation.

\gravitóne, sm. Particella elementare del campo gravitazionale analoga del fotone per il campo elettromagnetico. Non ne è ancora stata dimostrata l'esistenza. 

\gravosaménte, avv. In modo gravoso. 

\gravosità, sf. Caratteristica di ciò che è gravoso. 

\gravóso, agg. 1 Che pesa. ~ oneroso. <> leggero. 2 Seccante, importuno. ~ irritante. <> piacevole. 
 X   agg. onerous, burdensome, heavy. 
 @   deriv. da grave. 

\gray, sm. invar. Unità di misura della dose di radiazione assorbita pari alla dose assorbita da 1 kg. di massa di materia al quale le radiazioni ionizzanti comunicano in modo uniforme una energia di 1 joule. Ha sostituito il rad e ha per simbolo Gy. 

\Gray, Stephen (1666-Londra 1736) Fisico inglese. È tra i precursori dello studio dell'elettricità statica; dimostrò nel 1727 che alcuni corpi conduttori isolati potevano essere elettrizzati. Due anni dopo scoprì la conducibilità elettrica e l'elettrizzazione per conduzione. 

\Gray, Thomas (Londra 1716-Cambridge 1771) Poeta. Tra le opere Elegia scritta in un cimitero campestre (1750). 

\Gray, William (1901-1978) Fisico inglese. Compì importanti studi sugli effetti della radioattività. 

\Graz Città (232.000 ab.) dell'Austria, capoluogo della Stiria. 

\gràzia, sf. 1 Leggiadria. ~ finezza. <> sgraziataggine. 2 Gentilezza. ~ garbo. <> rozzezza. 3 Disposizione di benevolenza verso gli altri. ~ simpatia. 4 Concessione di un beneficio. ~ favore. <> sfavore. 5 Condono parziale o totale di una pena. ~ intercessione. 6 In ambito giuridico è l'atto del capo dello stato, che condona o commuta in tutto o in parte, una pena a favore di una sola persona.7 Il dono gratuito soprannaturale conferito da Dio alla creatura razionale. ~ misericordia. 8 Al plurale, moine. 
 X   sf. 1 grace. 2 (concessione) favour. 3 (condono) pardon. 
 @   lat. gratia. 
In virtù di essa l'uomo può pervenire alla salvezza per i meriti derivatagli da Cristo Redentore. Ottenuta con il battesimo, è alimentata con la preghiera e con i sacramenti. È stata definita nel Vangelo di Giovanni e soprattutto nelle Lettere di San Paolo, che considerava la grazia giustificazione e remissione al di là delle opere compiute dall'uomo. Sant'Agostino rafforzò l'idea di indispensabilità della grazia, intendendola come qualcosa di inscindibile dall'uomo, che senza questa azione divina non potrebbe meritarsi la salvezza. San Tommaso ne distingue due, quella abituale e quella attuale; la prima prevede una partecipazione dell'uomo alla natura divina e per accogliere questo dono ci si dispone con la volontà buona, per la quale interviene la seconda grazia. Questa consiste in un aiuto divino che appoggia l'intelletto e rafforza la volontà. Con la riforma protestante di Lutero assumerà un aspetto gratuito e incondizionato, tale per cui si negherà, in alcuni casi, la libera adesione dell'uomo. 

\Graziàni, Rodòlfo (Filettino 1882-Roma 1955) Militare, maresciallo d'Italia, comandò le truppe del fronte meridionale nella guerra italo etiopica (1935-1936) e fu viceré d'Etiopia (1936-1937). Nella seconda guerra mondiale fu comandante delle truppe italiane in Africa settentrionale (1949-1941). Nel 1943 aderì alla Repubblica Sociale di Salò e fu nominato ministro della difesa. Consegnatosi agli Alleati nel 1945, fu condannato a diciannove anni di carcere e amnistiato nel 1950. 

\Graziàno (?-1158) Monaco camaldolese e canonista. Scrisse la Concordia discordantium canonum (1140 ca.), che venne ampiamente diffusa nelle scuole medievali. 

\Graziàno, Flàvio (Sirmio 359-Lione 383) Figlio di Valentiniano I, gli succedette come imperatore romano d'occidente nel 375 insieme al fratellastro Valentiniano II. Influenzato da Sant'Ambrogio, accentuò la politica antipagana. 

\graziàre, v. tr. 1 Concedere una grazia. ~ condonare. <> condannare. 2 Degnare. 
 X   v. tr. to pardon. 

\gràzie, inter. e sm. invar. inter. Comunica gratitudine. grazie tante
sm. invar. Ringraziamento. le disse solo grazie per ci che aveva fatto
 X   sm. 1 thanks, thank you. 2 (grazie mille) thank you very much. 3 (grazie di tutto) thanks for everything. 
 @   da grazia, utilizzato inizialmente nella loc. render grazie, dal lat. gratias agere

\Gràzie Personaggi mitologici, divinità latine, identificazioni delle greche Cariti. Erano Aglaia, Eufrosine e Talia, figlie di Giove ed Eurinome e accompagnavano Venere, Apollo e le muse dispensando bellezza e gioia. 

\Grazie, Le Poema di U. Foscolo (1812-1813). 

\Graziella Racconto di A. de Lamartine (1849). 

\graziòla, sf. Nome della Gratiola officinalis erba amara ad azione purgativa ed emetica. 

\graziosaménte, avv. In modo grazioso. 

\graziosità, sf. Caratteristica di ciò che è grazioso. 

\grazióso, agg. 1 Che risulta gradito. un regalo grazioso. 2 Che è fatto con grazia. ~ amabile. <> meschino. aveva un viso grazioso. 3 Che fa, concede grazie. 4 Squisito, raffinato. ~ pregevole. <> dozzinale. 
 X   agg. pretty, charming. 
 @   lat. gratiosus

\Grazzanìse Comune in provincia di Caserta (6.938 ab., CAP 81046, TEL. 0823). 

\Grazzàno Badòglio Comune in provincia di Asti (705 ab., CAP 14035, TEL. 0141). 

\Grazzàno Viscónti Centro dell'Emilia-Romagna in provincia di Piacenza famoso per l'artigianato del ferro battuto e del mobile in stile antico. 

\Great Abaco Isola delle Bahama, nell'oceano Atlantico. 

\Great Falls Città dello Stato del Montana, situata sull'alto corso del fiume Missouri, ai piedi delle Montagne Rocciose orientali. Importanti industrie metallurgiche ed estrattive e raffinerie di petrolio. Sede vescovile. 

\grèca, sf. 1 Linea ininterrotta che, piegandosi ad angolo retto, forma un motivo geometrico ornamentale.   +   2 Sopravveste femminile aperta davanti usata i passato, comunemente orlata con ricami geometrici. 3 Distintivo di grado dei generali in uso fino al secondo conflitto mondiale.
 X   (Greek) fret (significati 1 e 2)

\grecàle, sm. Forte vento da nord-est che nella stagione fredda spira sul mediterraneo centrale. 

\grecànico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla Grecia; ora in disuso. 

\Gréccio Comune in provincia di Rieti (1.504 ab., CAP 02040, TEL. 0746). 

\grecheggiàre, v. intr. Imitare le usanze o la lingua dei greci. 

\grechétto, sm. Vitigno diffuso in Umbria che produce un'uva di colore giallo ed entra nella produzione di diversi vini fra cui il Vin Santo. 

\Grechètto (G. B. Castiglione) (Genova ca. 1610-Mantova 1665) Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto. Pittore. Tra le opere Adorazione dei pastori (1645, Genova, Santa Lucia). 

\Grèci Comune in provincia di Avellino (1.196 ab., CAP 83030, TEL. 0825). 

\Grècia Repubblica dell'Europa sudorientale, si estende nella penisola balcanica e confina a nord con la Macedonia e la Bulgaria, a nord-ovest con l'Albania e a nord-est con la Turchia; è bagnata a ovest dal mar Ionio, a sud dal Mediterraneo e a est dall'Egeo.   +  
Il territorio è prevalentemente montuoso, di natura carsica. Dal massiccio del Pindo si dipartono due catene che delimitano il bacino pianeggiante della Tessaglia. In questa zona il monte più alto è lo Smolikas (2.657 m). Nella catena settentrionale svetta il monte degli antichi dei greci, l'Olimpo (2.917 m, la vetta più alta della Grecia), quella meridionale culmina nel monte Eta, il cui versante meridionale si affaccia sul golfo di Corinto. La penisola del Peloponneso è anch'essa solcata da rilievi che possono essere considerati una continuazione meridionale del Pindo, interrotta solo da uno stretto braccio di mare. L'area a ovest del Pindo assume un aspetto nettamente differenziato, digradante verso il mare in altipiani calcarei. La vicinanza dei monti al mare rende le coste molto frastagliate. La costa ionica è articolata in due grandi golfi, il golfo di Arta e il golfo di Patrasso. 
La costa meridionale del Peloponneso è caratterizzata da quattro formazioni peninsulari che danno origine ai golfi di Messegna, di Laconia e di Nauplia. Le coste dell'Egeo sono rocciose e alte, fronteggiate per un lungo tratto dall'isola Eubea, a sua volta interrotta da numerosi profondi golfi (golfo di Egina, golfo di Volo, golfo di Salonnico e golfi della penisola Calcidica). 
I fiumi della parte orientale hanno prevalentemente carattere torrentizio; il maggiore è il fiume Aliàkmon, che nasce ai confini con l'Albania e si getta nel golfo di Salonnico. I fiumi del versante occidentale hanno portata più elevata e più regolare. La parte insulare rappresenta ben il 19% del territorio greco. Le isole principali sono le Ionie (Corfù, Leucade, Cefalonia, Zante, Itaca e altre minori) nel mar Ionio. Nell'Egeo sorgono Eubea, le Cicladi, le Sporadi Settentrionali e le Sporadi Meridionali. La più estesa e la più importante è però Creta, che delimita l'Egeo dal mar Mediterraneo vero e proprio. 
Il clima è tipicamente mediterraneo, con inverni miti e piovosi ed estati calde e asciutte; la presenza del monte Pindo differenzia il clima tra la parte orientale e occidentale del paese (quest'ultima presenta inverni più miti e umidi). Nelle zone montuose il clima è quasi continentale o d'alta montagna. 
La capitale è Atene, città dell'Attica di antichissima tradizione storica e culturale, oggi centro politico e amministrativo, che insieme al Pireo e ad altri sobborghi forma un'area urbana con più di 3 milioni di abitanti. Altre città importanti sono Salonicco, Patrasso, Candia, Volo, Larissa, Calamata, Corfù, Rodi e Corinto. 
Paese tradizionalmente agricolo, ha compiuto dagli anni '60 un notevole sforzo di industrializzazione che le ha permesso di essere ammessa alla Comunità economica europea. 
Nonostante la tradizione agricola, la Grecia non è particolarmente favorita dal territorio prevalentemente montuoso e dal clima spesso secco. Il prodotto principale è il frumento, soprattutto coltivato nelle pianure della Macedonia e della Tracia, seguono l'orzo, il mais, il riso e l'avena. 
Più rilevanti ai fini commerciali sono alcune colture di tipo arboreo quali l'olivo (la Grecia è il terzo produttore d'olio d'oliva del mondo) la vite e gli agrumi, destinati in buona parte all'esportazione. 
Dall'uva si ricavano notevoli quantità di vino, rinomato anche all'estero, ma molto rilevante è anche la produzione di uva passa. In crescita sono le produzioni di cotone e di tabacco. Altri prodotti agricoli sono semi oleaginosi, barbabietole da zucchero e prodotti ortofrutticoli. Il manto forestale è assai povero, quindi modesta la produzione di legname, contenuta anche l'attività zootecnica, prevalentemente limitata dalla scarsità di pascoli. Relativamente carente anche la pesca. 
Il sottosuolo presenta una certa varietà di minerali, ma spesso in quantità esigue. Le principali produzioni minerarie sono di nichel, bauxite e magnesite. Si estraggono inoltre lignite, minerali di ferro, manganese e argento. 
Famosi i marmi e lo smeriglio (nell'isola di Nasso), oltre ai materiali da costruzione in genere. La produzione di energia elettrica poggia per il 70% sul petrolio di importazione; in via di sfruttamento due giacimenti petroliferi scoperti al largo dell'isola di Taso. 
L'industria ha subito un forte sviluppo in particolare nel settore tessile (soprattutto cotone, ma anche fibre sintetiche) nel settore alimentare (industrie vinicole, zuccherifici, oleifici, birrifici) e nella manifattura del tabacco. 
Un certo impulso hanno subito inoltre l'industria chimica e petrolchimica, della siderurgia (laminati di ferro) e della metallurgia (piombo, alluminio). 
Importante e in continua crescita è il contributo del turismo. 
Letteratura antica. 
Tre sono i periodi principali: ellenico o arcaico (sec. VIII-VI a. C.), antico o classico (sec. V-IV a. C.), ellenistico (sec. III-I a. C. alessandrino, sec I a. C.-V d. C. greco-romano). L'Iliade e l'Odissea sono le prime testimonianze note (sec. VIII a. C.) in cui sono sfociate le grandi tematiche poetiche dell'età micenea, in cui prevalevano le tradizioni orali ed epiche tramandate dagli aedi. Nel VII sec. si colloca la prima figura di storico, Esiodo, con la Teogonia e le Opere e Giorni. Successivi sono i poeti lirici dell'Asia minore: si distinguono i filoni elegiaco (motivi amorosi, sentenziosi e politici di Mimnermo, Callino, Tirteo e Solone), giambico (autobiografico e aggressivo di Archiloco e Ipponante), melico-monodico (passioni, eros e motivi conviviali di Alceo, Anacreonte e Saffo) e melico-corale (celebrativa del mito con Pindaro e Bacchilide). Al primo periodo risalgono Talete, Pitagora, Eraclito ed Empedocle, rappresentanti della prima storiografia e filosofia o scienza della natura. Il secondo periodo fiorì con centro in Atene e grazie all'avvento della democrazia: la tragedia e la commedia antica sono le forme più significative, entrambe sottolineate dal coro e dal canto lirico (Eschilo, Sofocle ed Euripide per la tragedia, Cratino e Aristofane per la commedia). Nel periodo si collocano Tucidide, Erodoto e Senofonte come storiografi cultori della ricerca delle cause razionali e biografi attenti. Al loro fianco la scuola di pensiero filosofico è alimentata da Socrate, Democrito, Platone e Aristotele. Alessandria d'Egitto è la culla del periodo ellenistico, testimoniato dalla famosa Biblioteca. La letteratura coltiva solo temi di erudizione e ricercatezza formale, fuggendo da ogni funzione sociale o politica: Callimaco è il caposcuola e nella provincia si afferma la poesia bucolica (Teocrito). Sorge il romanzo e la filosofia epicurea e stoica. Polibio è lo storico di maggior spicco mentre nel teatro si afferma la commedia nuova con Menandro. Nel periodo greco-romano si affermano accanto alla biografia (Plutarco) e alla prosa satirica (Luciano) la letteratura dei dottori della chiesa volta a mediare la cultura greca con la religione cristiana: Clemente Alessandrino, Basilio, Origene, Gregorio Nazianzeno sono i più noti esponenti. 
Arte antica. 
Nel sec. X a. C. si assiste alla nascita di una nuova arte tesa allo stile geometrico, non più condizionata dalla religione e dalle dinastie del vicino Oriente: il primo impegno è la ricerca costruttiva, eseguita in forme stilizzate, che sfocia nel VII sec. a dare corpo alla figura umana, accostata a motivi orientali di decorazione fantasiosa quali sfingi, leoni, palme. Contemporaneamente la scultura approda alla figura maschile nuda e a quella femminile vestita, il kouros e la kore, indice di ricerca della bellezza e dell'armonia sempre presenti nell'arte greca. Gli scultori dorici privilegiano la rappresentazione della forza, mentre gli ionici attribuiscono alle forme slancio e grazia sottile: le due scuole si fondono e integrano in epoca attica e tutto il periodo arcaico è caratterizzato dal loro confronto. Il tempio viene delineandosi durante il VI e il V sec., sia in Magna Grecia che nel continente: tempio di Era e di Zeus a Olimpia, di Apollo a Corinto, di Paestum, Selinunte e Agrigento di ordine dorico. In Asia Minore nasce l'ordine ionico. I fregi e i frontoni triangolari sono l'impegno degli scultori. La ceramografia si sviluppa nel periodo arcaico elaborando la tecnica delle figure nere e delle figure rosse su sfondo nero. Nelle sculture di stile severo si evidenziano forti tensioni dinamiche e strutture anatomiche potenti e aggraziate allo stesso tempo come il Discobolo di Mirone, l'Auriga di Delfi, i Guerrieri di Riace. L'età classica è iniziata dal Doriforo di Policleto, nel periodo di Pericle, improntato all'opera di Fidia: a questi e a Ictino si attribuisce la decorazione del Partenone e a Filocle l'Eretteo. I pittori del periodo sono solo testimoniati dalle opere letterarie. In architettura si afferma l'ordine corinzio, rappresentato nel sec. IV dal nuovo Artemisio di Efeso e dal Mausoleo di Alicarnasso. La scultura tenta la raffigurazione degli stati d'animo e con modelli più morbidi approda al primo nudo femminile con Prassitele (Venere di Cnido). L'espansione dell'arte greca arriva in Medio Oriente, Egitto, e Roma, portando il seme dell'individualismo e sostituendosi agli antichi ideali: il verismo di ritratti e caricature, la grazia e la naturalezza prendono il sopravvento sul fantastico e lo stilizzato. I templi dipteri di ordine corinzio e l'assetto monumentale della città (le agorà chiuse da peristili marmorei ad Atene e Cnido) risalgono a questo periodo. 
Religione antica 
La religione greca affonda le proprie radici nella civiltà micenea da cui deriva. In particolare assistiamo all'affermarsi di giochi atletici in onore delle divinità; i più famosi sono i giochi olimpici, in onore di Giove. Anche feste specifiche di ogni polis (città) e giochi o competizioni poetiche collettive contribuiscono all'unitarietà delle coscienze e alla nascita della religione olimpica, così detta dal monte Olimpo su cui si pensava abitassero gli dei. Le divinità vivono una loro vita, senza interferenza diretta con la realtà dell'uomo, e sono pensati con comportamenti mutuati dalla società umana: per primo Esiodo con l'opera Teogonia, in cui descrive il sistema del cosmo e degli dei, cercò di sistemare la materia teologica, organizzando il mondo degli dei in modo gerarchico e valorizzando espressioni religiose quotidiane, in cui si onorano anche divinità minori, dei campi, delle acque ecc. Non è comunque esistito nella religione greca un insieme di norme dottrinarie né nessun centro di direzione privilegiato, anche se il santuario di Delfi (dedicato ad Apollo) e le divinità di città come Atene (Atena) assunsero di volta in volta prestigio tale da indirizzare anche le vicende politiche. 
STORIA Nel VII millennio a. C. compaiono i primi insediamenti umani; all'inizio del II millennio gli indo-europei (achei, dori) fanno la loro comparsa nella regione. Verso il 1600 a. C. si sviluppa la civiltà micenea. Nel 1200 a. C. le invasioni dei dori segnano l'inizio del medioevo greco; nelle città, il regime oligarchico viene sostituito dal regime monarchico. 
Nel 594 a. C. Solone diventa arconte ad Atene, ma nel 560 a. C. Pisistrato e i suoi figli impongono la loro tirannia: solo nel 507 a. C. Clistene dà agli ateniesi istituzioni democratiche. Le guerre persiane oppongono i greci ai persiani, che devono ritirarsi in Asia Minore (490-479). Nel 448 a. C. la pace di Callias mette fine alle ostilità con i persiani. La guerra del Peloponneso (431-404) oppone Sparta e Atene, che capitola nel 404; Sparta sostituisce la propria egemonia a quella di Atene. Nel 371 Sparta è vinta a Leuctres dai tebani che stabiliscono la propria egemonia sulla Grecia continentale. Filippo II di Macedonia, vittorioso a Cheroneo (338), estende progressivamente il proprio dominio sulle città greche e Alessandro il Grande, padrone della Grecia, conquista l'impero di Persia. Dopo la suddivisione dell'impero di Alessandro, la Grecia torna ai re di Macedonia. Incomincia la lotta contro Roma; Filippo V è battuto a Cinoscefale (197) e la Grecia ritrova una semi-indipendenza sotto il controllo romano; nel 146 le città greche coalizzate sono vinte da Roma e Corinto è distrutta; la Grecia diventa una provincia romana. 
Nel 330 viene fondata Costantinopoli che diventa il nuovo centro culturale dell'oriente greco e nel 395, alla morte di Teodosio, l'impero romano viene definitivamente suddiviso: la Grecia è integrata nell'impero d'oriente. 
Sotto il controllo dell'impero bizantino, la Grecia subisce incursioni dagli slavi, dai bulgari e solo nel 1204 la quarta crociata si conclude con la creazione dell'impero latino di Costantinopoli, del regno di Tessalonica, del principato di Acaia (o Morea) e di diversi ducati. In seguito veneziani, genovesi e catalani si disputano il controllo della Grecia mentre gli ottomani occupano la Tracia, la Tessaglia e la Macedonia nella seconda metà del XIV sec. 
Alla fine del XVI sec. i greci commercianti formano una borghesia influente all'interno dell'impero ottomano dopo la firma della capitolazione. Il sentimento nazionale si sviluppa come reazione alla decadenza turca e alla volontà egemonica della Russia di prendere sotto la propria protezione tutti gli ortodossi. 
Solo nel 1821 scoppia l'insurrezione; dopo la presa di Tripoli, il congresso di Epidauro proclama l'indipendenza della Grecia (1822). I turchi reagiscono con massacri (tra i quali quello di Chio). La Gran Bretagna, la Francia e la Russia intervengono e sconfiggono gli ottomani e la flotta di Ibraim Pascià a Navarino. Nel 1828 la Russia entra in guerra contro gli ottomani e ottiene l'autonomia dalla Grecia (trattato di Adrianopoli) e nel 1830 il trattato di Londra stabilisce la creazione di uno stato greco indipendente sotto la protezione della Gran Bretagna, della Francia e della Russia. Le vicende della monarchia greca sono altalenanti finché a seguito delle guerre balcaniche, la Grecia ottiene la maggior parte della Macedonia, il sud dell'Epiro, Creta e le isole di Samo, Chio, Mitilene, Lemno. Nel 1913 Costantino I succede al padre Giorgio I, assassinato e allo scoppio della prima guerrra mondiale il governo greco si divide in filo-tedeschi, raccolti attorno a Costantino I, e partigiani degli Alleati, guidati da Venizélos, che organizza a Tessalonica un governo repubblicano. Nel 1917 Costantino I abdica a favore di Alessandro I e la Grecia entra in guerra a fianco degli Alleati. Alla fine della guerra la Grecia ottiene la Tracia e la regione di Smirne (trattati di Neuilly e di Sévres), ma una nuova guerra greco-turca si conclude con la sconfitta dei greci. Costantino I, ritornato al potere, deve lasciare la corona al figlio Giorgio II e nel 1923 il trattato di Losanna attribuisce la regione di Smirne e la Tracia orientale alla Turchia. Un anno dopo viene proclamata la repubblica. La neonata repubblica non può evitare l'anarchia, che porta a vari colpi di stato, l'ultimo dei quali riesce. Nel 1935 Giorgio II ritorna in Grecia e Venizélos è costretto all'esilio; il paese è sottoposto alla dittatura di Metaxas. Durante la seconda guerra mondiale la Grecia è invasa dall'Italia (1940) e quindi dalla Germania (1941). Si sviluppa un potente movimento di resistenza. 
Al termine del conflitto Giorgio II rientra in Grecia. Il paese è in preda alla guerra civile, che termina con la sconfitta degli insorti comunisti. Nel 1952 la Grecia entra nella NATO e nel 1964 Costantino II (1964-1973) diventa re. Un anno dopo la crisi di Cipro provoca le dimissioni del primo ministro G. Papandreu e una grave crisi interna viene chiusa nel 1967 da una giunta di ufficiali che instaura il Regime dei Colonnelli, dominato da Papadopulos; il re va in esilio. La dittatura termina solo nel 1974 quando il primo ministro K. Karamanlis ripristina la libertà. Lo stesso Karamanlis nel 1980 viene eletto presidente della repubblica. Da allora si alternano governi guidati dalla Nuova Democrazia, governi guidati dai socialisti o governi di coalizione. A partire dal 1992 la vita politica si cristallizza attorno all'affermazione dell'ellenismo e all'opposizione alla costituzione di uno stato indipendente con il nome di Macedonia. Nel 1993 il PASOK vince le elezioni legislative anticipate e Papandreu diventa di nuovo primo ministro. Nel 1995 Kostis Stefanopulos è eletto alla presidenza della repubblica. Papandreu, colpito da polmonite alla fine del 1995, nel gennaio 1996 dà le dimissioni. Gli succede Kostas Simitis (PASOK) alla testa del governo. 
Abitanti-10.450.000 
Superficie-131.944 km2 
Densità-79,2 ab./km2 
Capitale-Atene 
Governo-Repubblica parlamentare 
Moneta-Euro (prima: dracma)
Lingua-Greco, macedone, turco e albanese 
Religione-Greco-ortodossa, con minoranze cattoliche 

\Grècia Centràle Regione (584.000 ab.) della Grecia, comprendente le province di Beozia, Eubea, Euritanía, Fócide e Ftiótide. 

\grecìsmo, sm. Parola propria del greco entrata in un'altra lingua. 

\grecìsta, sm. Studioso della lingua e della letteratura dell'antica Grecia. 

\grecità, sf. 1 L'essere tipicamente greco. 2 La civiltà greca nel suo complesso letterario. 

\grecizzànte, agg. Che imita i greci. 

\grecizzàre, v. v. tr. Ridurre in forma greca. 
v. intr. Imitare i greci nella lingua, nei costumi. 

\grèco, agg. e sm. agg. Della Grecia antica o moderna. croce greca, con i bracci uguali. 
sm. 1 Abitante, nativo, lingua della Grecia. 2 Vitigno coltivato in Calabria e in Campagna che dà un'uva bianca di colore grigio ambrato. 
 X   agg. e sm. Greek. 
 @   lat. Graecus, dal greco Graik s

\Grèco, Agesilào (Caltagirone 1866-1963) Schermidore e insegnante di scherma. 

\Grèco, Emìlio (cinema) (Leporano 1938-) Regista cinematografico. Diresse L'invenzione di Morel (1978), Ehrengard (1982) e Una storia semplice (1991). 

\Grèco, Emìlio (scultura) (Catania 1913-Roma 1995) Scultore. Tra le opere Monumento a Pinocchio (1953-1956) a Collodi, Grande bagnante n. 1 (1956, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), la porta bronzea del duomo d'Orvieto (1964, posta in opera nel 1970). 

\Gréco, Juliette (Montpellier 1926-) Attrice e cantante francese. Interpretò Le radici del cielo (1958). 

\grèco-ortodòsso, agg. e sm. agg. Detto della chiesa cristiana-greca. 
sm. Appartenente della chiesa cristiana greca. 

\grèco-romàno, agg. 1 Relativo ai greci e ai romani. 2 Relativo alla Grecia romana. il periodo greco-romano, dal I sec. a. C. al IV sec. d. C. 
 @   da greco-+ romano

\grèculo, agg. e sm. Greco. 

\Gredos, Sierra de Catena montuosa della Spagna, tra le regioni di Castiglia-La Mancha e Castiglia-León. Vetta più elevata il monte Almanzor (2.592 m). 

\green, sm. invar. Parte del terreno che circonda la buca in un campo da golf. 

\Green River Nome di alcuni fiumi degli USA: un affluente (1.175 km) del fiume Colorado e un affluente (579 km) del fiume Ohio. 

\Greenaway, Peter (Newport 1942-) Regista cinematografico inglese. Diresse con intellettuale sofisticazione I misteri dei giardini di Compton House (1982), Lo zoo di Venere (1985), Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante (1990), L'ultima tempesta (1991), The baby of M con (1993), I racconti del cuscino (1995). 

\Greene, Graham (Berkhamstead 1904-Ginevra 1991) Scrittore britannico, sviluppò nei suoi romanzi, spesso con una tecnica narrativa cinematografica, un'attenta analisi dei conflitti morali e della drammatica coscienza del peccato, con una scrittura di esemplare moralità. Fu giornalista, critico letterario e corrispondente di guerra. La sua attività letteraria cominciò nel 1929 dopo la conversione al cattolicesimo (1927). Tra i suoi romanzi si trovano tra i più grandi successi della narrativa inglese contemporanea: Il potere e la gloria (1940), Il nocciolo della questione (1948), La fine dell'avventura (1951), Il terzo uomo (1950), Il nostro agente all'Avana (1958), Il tranquillo americano (1955), In viaggio con la zia (1969), Il console onorario (1973), Il fattore umano (1978), Il dottor Fischer a Ginevra (1980). Ha anche pubblicato un'autobiografia in due volumi (Una sorta di vita, 1971, e Vie di scampo, 1980). 

\greenmail, sm. invar. Operazione per cui viene acquistata una notevole parte di azioni di una società per poterla minacciare di rivenderle in un secondo tempo ad altri acquirenti. In tal modo la società tessa dovrà ricomprare le azioni a un prezzo superiore. 

\Greenpeace Gruppo ecologista sorto nel 1970 in Canada con sedi in tutto il mondo. Attivo in tutti i campi, dagli esperimenti nucleari, alla caccia alle balene e alle foche e contro l'inquinamento industriale. 

\Greensboro Città (156.000 ab.) degli USA, nello stato della Carolina del Nord. 

\Greenwich Sobborgo della contea di Londra (214.000 ab.) situato sulla riva destra del Tamigi. Sede dell'Accademia navale (Royal Naval College) e dell'osservatorio astronomico, ora chiuso, fondato nel 1675 da Carlo II, per il quale passa il meridiano convenzionalmente adottato, dal 1884, come meridiano di riferimento (0°). Nel 1948 l'osservatorio fu spostato nel Sussex a Hurstmonceux. 
Ora di Greenwich o Tempo medio universale 
Adottata in tutto il mondo come ora di riferimento nei calcoli nautici. 

\Greenwood, Joan (Chelsea, Londra 1921-Londra 1987) Attrice britannica. Inizialmente attiva come attrice teatrale, passò successivamente al cinema e alla televisione. Tra le sue interpretazioni cinematografiche, Lo scandalo del vestito bianco (1951), L'importanza di chiamarsi Ernesto (1952) e Tom Jones (1963). 

\gregàle, agg. Riferito al gregge. ~ gregario. 

\Gregarìne Ordine di Protozoi Sporozoi dal corpo simile a una cellula ovoidale. Sono parassiti del tubo digerente o della cavità celomatica di alcuni vertebrati. 

\gregàrio, agg. e sm. agg. 1 Di, da gregario. ~ passivo. <> intraprendente. 2 Detto di animali che vivono in branco. 
sm. 1 Soldato semplice. ~ subalterno. <> guida. si sentiva un gregario in quel gruppo. 2 Componente di una squadra ciclistica dipendente in tutto dal capo. 
 @   lat. gregarius, deriv. da grex, gregis gregge. 

\gregarìsmo, sm. 1 Tendenza ad accettare un ruolo passivo. 2 Tendenza di alcuni animali di vivere in branchi. 

\grégge, sm. 1 Gruppo di pecore o capre adunato sotto la custodia di un pastore. ~ branco, mandria, bestiame. pascolare il gregge. 2 Moltitudine di persone. ~ nugolo. 3 Moltitudine di gente servile e passiva. ~ branco, massa. uscire dal gregge, distinguersi dalla massa
 X   sm. flock, herd. 
 @   lat. grex, gregis

\Gregge, Il Film drammatico, turco (1979). Regia di Yilmaz Guney. Interpreti: Tarik Akan, Melikr Demirag, Necmettin Cobanoglu. Titolo originale: Sürü 

\gréggio, agg. e sm. agg. (pl. f.-ge) Di ciò che è allo stato naturale, che non ha subito lavorazione. zucchero greggio
sm. Petrolio greggio. il prezzo del greggio sarebbe aumentato ancora
 X   agg. 1 unrefined, raw. 2 (tessuto) unbleached. sm. crude. 
 @   lat. volg. gregius che fa riferimento al gregge. 

\Gréggio Comune in provincia di Vercelli (388 ab., CAP 13030, TEL. 0161). 

\gregoriàno, agg. Proprio dei papi di nome Gregorio. 
Canto gregoriano 
Canto liturgico monodico, in latino, usato nella liturgia della chiesa cattolica e basato sui testi della sacra scrittura e la cui ordinazione in raccolta è attribuita a Gregorio I Magno (535 ca.-604). È costituito da un repertorio di circa 3.000 melodie, composte tra il IV e il IX sec., raccolte nell'Antiphonarium Cento. Il papa riordinò anche la Schola cantorum (costituita da sole voci maschili). Nel XIII sec., con l'affermarsi della polifonia, iniziò la sua decadenza. Venne restaurato, con uno scrupoloso lavoro critico, nel XIX sec. a opera dei benedettini di Solesmes. 
Calendario gregoriano 
Calendario istituito da papa Gregorio XIII nel 1582, che sostituiva quello giuliano, in quanto presentava un errore dovuto alla non conoscenza della durata dell'anno tropico. Il papa ordinò di eliminare i giorni in eccesso tra anno civile e anno solare, così che al 4 ottobre 1582 fece seguire il 15 ottobre 1582, riportando la data dell'equinozio di primavera al 21 marzo. Statuì anche che non potevano essere considerati bisestili gli anni che potevano essere divisi per 100, ma solo quelli divisibili per 400. 
Pontificia universit gregoriana 
Fondazione creata a Roma nel 1551 da sant'Ignazio di Loyola. Dopo una prima riforma attuata da Pio XI, i patti lateranensi le hanno riconosciuto alcuni diritti speciali da parte dello stato italiano. 
Riforma gregoriana 
Riforma promulgata da Gregorio VII nel 1073 con i seguenti punti fondamentali: pienezza dei poteri religiosi, lotta contro i preti ammogliati, accordo tra potestà spirituale e impero. Il Dictatus papae contiene tutti questi principi. 

\Gregòrio Nome di papi. 
Gregorio I 
=> "Gregorio I Magno" 
Gregorio II 
(Roma 669-731) Santo e papa dal 715 al 731. Nel 728 Liutprando gli donò Sutri, il primo nucleo del potere temporale. Contrastò l'iconoclastia. 
Gregorio III 
(Siria-Roma 741) Santo e papa dal 731 al 741. Contrastò l'iconoclastia e richiese inutilmente l'intervento di Carlo Martello contro Liutprando. 
Gregorio IV 
(?-Roma 844) Papa dall'827 all'844. Nell'833 appoggiò Lotario I nello scontro contro suo padre Lodovico il Pio. 
Gregorio V 
(972?-Roma 999) Brunone di Carinzia, fu papa dal 996 al 999. Primo papa tedesco, venne appoggiato da Ottone III, che egli stesso incoronò, contro l'antipapa Giovanni XVI. 
Gregorio VI 
(Roma ?-Colonia 1048) Giovanni Graziano, papa nel 1045 e 1046. Enrico III lo depose e lo esiliò in Germania. 
Gregorio VII 
=> "Gregorio VII" 
Gregorio VIII (antipapa) 
(?-Cava 1137?) Maurizio Bourdin, fu antipapa dal 1118 al 1120 in contrapposizione a Gelasio II per volere di Enrico V, che egli incoronò imperatore. Venne deposto da Callisto II. 
Gregorio VIII 
(?-Pisa 1187) Alberto di Morra, fu papa nel 1187. Nello stesso anno della sua elezione, le armate arabe del Saladino avevano occupato Gerusalemme. In preparazione di quella che sarebbe stata la III Crociata, il papa si recò a Pisa per promuovere la pacificazione tra Pisa e Genova. Morì a due soli mesi dall'elezione. 
Gregorio IX 
(Anagni 1170 ca.-Roma 1241) Ugolino dei Conti di Segni, fu papa dal 1227 e avversario di Federico II, che scomunicò due volte, nel 1227 e nel 1239. 
Gregorio X 
(Piacenza 1210-Arezzo 1276) Tebaldo Visconti, fu papa dal 1271. Nel 1274 attuò una temporanea unione con la chiesa orientale. 
Gregorio XI 
(Rosier-d'Engletons 1329-Roma 1378) Pietro Ruggero di Beaufort, papa dal 1370. Partecipò alla guerra degli otto santi combattendo contro Firenze e nel 1378 riportò la sede pontificia da Avignone a Roma. 
Gregorio XII 
(Venezia 1325?-Recanati 1417) Angelo Correr, papa dal 1406 al 1415. Il concilio di Pisa lo depose nel 1409, ma egli continuò a contrastare gli antipapi Benedetto XIII e Giovanni XXIII e accettò di abdicare solo al concilio di Costanza nel 1415. 
Gregorio XIII 
(Bologna 1502-Roma 1585) Ugo Boncompagni, papa dal 1572. Appoggiò in toto la controriforma, e nel 1582 riformò il calendario, per questo detto gregoriano. 
Gregorio XIV 
(Somma Lombardo 1535-Roma 1591) Niccolò Sfondrati, papa dal 1590. Appoggiò la lega cattolica nelle guerre di religione in Francia e scomunicò Enrico IV. 
Gregorio XV 
(Bologna 1554-Roma 1623) Alessandro Ludovisi, papa dal 1621. Appoggiò la controriforma e la restaurazione cattolica di Ferdinando II d'Austria, e riuscì a imporre una maggioranza cattolica nella dieta imperiale. 
Gregorio XVI 
(Belluno 1765-Roma 1846) Bartolomeo Cappelari, papa dal 1831. Contrario a ogni riforma politica e religiosa, riuscì nel 1831 a ottenere l'intervento austriaco nel proprio stato per difendersi dai moti d'insurrezione. 

\Gregòrio Barbarìgo (Venezia 1625-Padova 1697) Santo, prima vescovo di Bergamo e Padova e quindi cardinale. Acceso sostenitore della controriforma, lavorò per il riavvicinamento con la chiesa d'oriente. 

\Gregòrio di Tours (Clermont-Ferrand 538-Tours 594) Prosatore sacro, santo. Tra le opere Liber in gloria martyrum e Historia Francorum

\Gregòrio I Magno (Roma 1540 ca.-604) Eletto pontefice nel 590. Di nobile famiglia, dedicò gran parte della sua attività a migliorare le condizioni dell'Italia. Provvide alla riorganizzazione amministrativa e agricola del patrimonio della chiesa e notevole fu l'opera di evangelizzazione da lui promossa. La sua influenza sulla regina Teodolinda e la conversione dei longobardi al cattolicesimo, gli permisero di contenere parzialmente la loro avanzata in Italia. Nel 596 mandò in missione in Gran Bretagna Agostino di Canterbury. Santo, si festeggia il 12 marzo. 

\Gregòrio Nazianzéno (Arianzo 330 ca.-390 ca.) Santo, padre della chiesa greca, vescovo di Costantinopoli. Combatté contro l'arianesimo al fianco dei cattolici. Nel 381 rinunciò alla carica di vescovo per vivere una vita solitaria in meditazione. È autore di numerose orazioni e di studi teologici, Orazioni, Poesie, Elogio funebre di Basilio

\Gregòrio Nisséno (Cesarea di Cappadocia 335?-Nissa 395) Santo e padre della chiesa di lingua greca. Origeniano e platonico, tra i massimi ispiratori della teologia cristiano-orientale, fu vescovo di Nissa e poi del Ponto. Difese strenuamente l'ortodossia nel concilio di Costantinopoli del 381. Tra le opere Grande discorso catechetico, Sulla formazione dell'uomo e Vita di Mos , Contra Eunomium, Antirrheticus adversus Apollinarem, contro l'arianesimo. 

\Gregòrio VII (Soana 1020 ca.-Salerno 1085) Ildebrando di Soana, pontefice, succedette ad Alessandro II nel 1073. Cluniacense, si adoperò per l'affermazione ecclesiastica sull'impero e fu animatore della riforma religiosa per la supremazia della chiesa e la sua assoluta indipendenza dal potere civile (libertas ecclesiae). Attuò una politica di grande rigore morale i cui motivi ispiratori raccolse nei Dictatus papae (1075). Con il concilio del 1075 vietò ai vescovi di ricevere l'investitura dall'autorità civile e per questo si scontrò con l'imperatore Enrico IV che, convocato il sinodo di Worms, lo dichiarò deposto. Il papa rispose con la scomunica dell'imperatore, concedendogli il perdono solo dopo averlo umiliato a Canossa (1078) dove l'imperatore si umiliò di fronte al papa. Nel 1080, assediato a Roma da Enrico IV che gli opponeva l'antipapa Clemente III, fu condotto in salvo dai normanni a Salerno dove morì. Santo, si festeggia il 25 maggio. 

\Gregorovius, Ferdinand (Neidenburg, Prussia Orientale 1821-Monaco 1891) Storico tedesco. Tra le opere Storia della citt di Roma nel Medioevo (1859-1873). 

\Gregory, Isabella Augusta (Roxborough, Galway 1852-Coole Park, Galway 1932) Scrittrice irlandese. Creatrice e, insieme a W. B. Yeats, animatrice del centro di cultura creato nella sua proprietà di Coole Park. Curò due raccolte di racconti popolari Cuchulain di Muirthemme (1902) e Un libro di santi e di miracoli (1907), che ispirarono numerosi autori successivi. È autrice delle sette commedie in un atto Sette commedie brevi (1909). 

\Gregory, James (Aberdeen 1638-Edimburgo 1675) Matematico e astronomo scozzese. Fu l'inventore del telescopio a riflessione e anticipò il calcolo differenziale. 

\Grègory, Tùllio (Roma 1929-) Storico della filosofia italiano. Esperto del platonismo e della filosofia del Cinquecento e del Seicento, ha scritto Theofrastus redivivus, Erudizione e ateismo nel Seicento. (1979), Etica e religione nella critica libertina (1986) e L'eclisse delle memorie (1995). 

\Greiffemberg, Katharina Regina (Vach, Bassa Austria 1633-Norimberga 1694) Poetessa. Per evitare la Controriforma, poiché appartenente alla Teutschgesinnte Genossenschaft di Zesen, trovò rifugio a Norimberga. Considerata tra i più valenti autori del barocco tedesco, tra le sue opere si ricordano Sonetti spirituali (1662) e Nient'altro che Ges (1672). 

\grembiùle, o grembiàle, sm. 1 Indumento con o senza pettorina che si indossa sopra gli abiti per proteggerli. ~ falda. 2 Sopravveste indossata dai bambini o da addetti a certi lavori. ~ grembiale. 3 Protezione, copertura in plexiglas di macchine utensili. 4 Nel Kayak, fascia di plastica o simile stretta intorno ai fianchi dei rematori e al pozzetto per impedire all'acqua di entrare. 5 La quantità di oggetti contenibili in un grembiule. ci stava portando un grembiule di pere
 X   sm. 1 apron. 2 (sopravveste) overall. 
 @   deriv. da grembio

\grèmbo, sm. 1 L'incavo che si forma nell'abito tra le ginocchia e il seno, quando una persona specialmente una donna è seduta. 2 Ventre materno. portava in grembo l'erede. 3 Parte più piena e marcata della vela gonfia dal vento. 4 La parte più intima e nascosta di qualcosa. ~ profondità. estrarre dal grembo della Terra. 5 Insenatura, golfo. ~ alveo. 
 X   sm. 1 lap. 2 (ventre materno) womb. 
 @   lat. gremium, incrociato con l'italiano lembo

\Gremiàsco Comune in provincia di Alessandria (403 ab., CAP 15050, TEL. 0131). 

\Grémillon, Jean (Bayeux 1901-Parigi 1959) Regista cinematografico francese. Diresse Tempesta (1939-1941) e Il cielo vostro (1943). 

\gremìre, v. v. tr 1 Riempire specialmente di cose piccole. ~ accalcarsi, ammassarsi. <> disperdersi, evacuare. 2 Affollare un luogo. ~ stipare. <> sfollare. 
v. intr. pron. Diventare pieno. 

\gremìto, agg. Sovraffollato, stipato. ~ traboccante. <> vuoto. 
 X   agg. packed, crammed, crowded. 

\Gremlins Film di fantasia, americano (1984). Regia di Joe Dante. Interpreti: Phoebe Cates, Zach Galligan, Keye Luke. Titolo originale: Gremlins 

\Gren, Gunnar (Goteborg 1929-G teborg 1991) Calciatore svedese. Fu campione olimpico nel 1948 a Londra. Soprannominato "il professore" per la sua intelligenza tattica, formò con i connazionali Nordahl e Liedholm il leggendario trio milanista "Gre-No-Li". 

\Grenada Stato dell'America centrale costituito dall'isola omonima, situata tra il mar delle Antille e l'oceano Atlantico. Lo stato comprende anche le Grenadine meridionali nelle Piccole Antille. 
Le due isole di estensione maggiore sono Grenada (311 km2) e Carriacou (33 km2), entrambe di origine vulcanica e montuose. 
Il territorio è di natura vulcanica e l'altitudine massima è raggiunta dagli 840 m del monte Sainte Catherine nell'isola di Grenada. 
Al centro dell'isola si trova il maggiore dei numerosi laghi craterici, il Grand Etang. 
Il clima è di tipo tropicale, temperato dagli alisei, con copiose precipitazioni tutto l'anno. 
Le uniche attività dell'isola sono l'agricoltura (si coltivano cacao, agrumi, banane, noci di cocco, canna da zucchero, noce moscata), la pesca e il turismo e lo sfruttamento del legname della ricca foresta tropicale. Esistono alcuni impianti di trasformazione dei prodotti agricoli, ma nel suo complesso l'economia dipende interamente dalla Gran Bretagna. 
Abitanti-92.000 
Superficie-344 km2 
Densità-267,4 ab./km2 
Capitale-Saint George's 
Governo-Stato indipendente nell'ambito del Commonwealth 
Moneta-Dollaro dei Caraibi orientali 
Lingua-Inglese, creolo-inglese 
Religione-Cattolica e anglicana 

\Grenadine Arcipelago delle Piccole Antille, formato da 125 isole e numerosi isolotti di origine vulcanica, nel mar dei Caraibi. Politicamente divise tra gli stati Saint Vincent, Grenadine (G. settentrionale) e Grenada (G. meridionale). Le risorse economiche si basano sull'agricoltura (canna da zucchero, mais, cotone e agrumi), la pesca e il turismo. Le principali isole sono Bequia, Cannouan, Mustique e Union. 

\Grenoble (157.000 ab) Città della Francia, nel Delfinato, capoluogo del dipartimento dell'Isère, ai piedi delle Alpi francesi, situata in una conca bagnata dal fiume Isère. Importante centro commerciale e amministrativo ha industrie metallurgiche, elettriche, cartarie, del cemento, dei guanti, tessili (confezioni, maglierie, fibre sintetiche), chimiche, bottonifici. Importante è l'estrazione del carbone bianco. Sede vescovile (dal IV sec.), di un'università (fondata nel 1339) e di un istituto di studi nucleari. Centro turistico che beneficia delle attrattive offerte dai suoi dintorni e dello sviluppo degli sport invernali (ha ospitato le olimpiadi del 1968). Di origine celtica, conserva monumenti quali la cripta di St. Laurent (VIII sec.), il palazzo del municipio (XVI sec.) sede del museo Stendhal, un importante museo delle Belle Arti, La cattedrale di Notre-Dame (XI-XIII sec.), il palazzo di Giustizia (gotico e rinascimentale), il museo del Delfinato situato in una cappella del XVIII sec. Antico centro degli allobrogi, fu in seguito città romana e nel 374 prese il nome dall'imperatore Graziano (Gratianopolis). Importante centro di transito, divenne la capitale dei Delfini di Francia. Al tempo delle guerre di religione fra protestanti e cattolici, fu accanitamente contesa. È la città natale di Stendhal. 

\grep In informatica è il nome di un filtro (generalized regular expression print) del sistema operativo UNIX che permette di cercare all'interno dei file specificati un'espressione regolare e visualizza il risultato sul dispositivo standard di output. 

\gréppia, sf. 1 Rastrelliera sovrastante la mangiatoia nelle stalle. ~ trogolo. 2 Nutrimento. 3 Impiego pubblico e relativo allo stipendio. 
 @   gotico kripja. 

\gréppo, sm. 1 Fianco ripido di una altura. 2 Bolgia infernale. 

\grès, sm. Materiale ceramico ad alto grado di cottura, duro e opaco. Composto da una miscela di argilla e ossidi metallici, è resistente all'usura, agli agenti chimici, è impermeabile e indeformabile. 
Gres fino 
Formato da argilla mescolata a caolino, quarzo e felspati, ottenuto mediante cottura a 1400 °C, di aspetto simile alla porcellana, è usato per apparecchi sanitari. 
Gres ordinario 
Formato da argille plastiche refrattarie, ricche di ferro, mescolate con silice, è ottenuto mediante cottura a 1200-1300 °C e usato per piastrelle e rivestimenti esterni. 

\Gresham, Thomas (Londra 1519-ivi 1579) Banchiere inglese, consigliere della regina Elisabetta e tesoriere della corona. Sostenne il ritorno alla parità tra valore intrinseco e nominale della moneta. 
Legge di Gresham 
Teoria elaborata nel 1558 secondo la quale la moneta che abbia potere d'acquisto minore (moneta cattiva) a parità di valore nominale, elimina dal mercato quella con potere d'acquisto maggiore (moneta buona) che viene tesaurizzata o esportata. 

\Gressàn Comune in provincia di Aosta (2.298 ab., CAP 11020, TEL. 0165). 

\Gressoney-la-Trinité Comune in provincia di Aosta (285 ab., CAP 11020, TEL. 0125). 

\Gressoney-Saint-Jean Comune in provincia di Aosta (763 ab., CAP 11025, TEL. 0125). Centro dell'allevamento (bovino), dell'artigianato del legno e turistico. 

\gréto, sm. 1 Parte del letto del fiume che rimane scoperto dal fiume. 2 Fondo ghiaioso del lido, che resta scoperto. 

\grétola, sf. 1 Ciascuno dei bastoncini o fili di ferro che formano una gabbia. 2 Stecche nelle quali è divisa la rocca per filare. 3 Cavillo. 

\Grétry, André (Liegi 1741-Montmorency 1813) Compositore franco-belga. Autore tra l'altro di Riccardo Cuor di Leone (opera buffa, 1784). 

\grettaménte, avv. In modo gretto. 

\gretterìa, sf. Qualità della persona gretta. ~ meschinità. 

\grettézza, sf. 1 Meschinità. ~ bassezza. <> nobiltà. 2 Avarizia, tirchieria. ~ spilorceria. <> generosità. 

\grétto, agg. 1 Di chi è eccessivamente tirato nello spendere. ~ tirchio. <> prodigo. 2 Meschino. ~ squallido. <> magnanimo. 
 X   agg. 1 stingy. 2 (meschino) mean. 3 (fig.) narrow-minded. 

\Greuze, Jean-Baptiste (Tournus 1725-Parigi 1805) Pittore francese. Tra le opere La fidanzata del villaggio (1761, Parigi, Louvre) e La maledizione paterna (ca. 1765, Parigi, Louvre). 

\grève, agg. 1 Grave. ~ pesante. <> leggero. 2 Doloroso. ~ angoscioso. <> gradevole. 3 Volgare, sboccato. ~ scurrile. <> forbito. 4 Opprimente, soffocante. ~ plumbeo. <> fresco. 

\Grève in Chiànti Comune in provincia di Firenze (11.139 ab., CAP 50022, TEL. 055). Centro agricolo (coltivazione di uva, olive e cereali) e industriale (prodotti enologici, tessili, del cemento e concerie). Vi si trovano la pieve di San Leonino, in stile romanico, del X sec., e i castelli di Montefioralle, dell'XI sec., e di Panzano, del XIII sec. Gli abitanti sono detti Grevigiani

\grevillea, sf. Genere di piante australiane sempreverdi. Appartiene alla famiglia delle Proteacee. 

\Grévy, Jules (Mont-Sous-Vaudrey 1807-1891) Politico francese. Di ideologia repubblicana, fu presidente della repubblica dal 1879 al 1887. 

\Grey, Edward (Fallodon 1862-1933) Politico britannico. Tra il 1905 e il 1916, in qualità di ministro degli esteri, rafforzò l'intesa con la Russia e con la Francia e appoggiò l'intervento inglese nella prima guerra mondiale. 

\Grey, Jane (Bradgate, Leicestershire 1537-Londra 1554) Regina d'Inghilterra. Nel 1553 andò sposa a Guildford Dudley. Il suocero John Dudley ottenne che il re Edoardo VI prima di morire la designasse alla successione. Proclamata regina il 10 luglio 1553, venne deposta nove giorni dopo e sostituita con Maria Tudor (la Sanguinaria). Imprigionata subito dopo, venne condannata a morte e giustiziata nel 1554. 

\greyhound, sm. Originario dell'Inghilterra, è un cane da corsa che ha bisogno di grandi spazi. Ha un'indole piuttosto scontrosa. 

\Grezzàgo Comune in provincia di Milano (1.628 ab., CAP 20056, TEL. 02). 

\Grezzàna Comune in provincia di Verona (9.360 ab., CAP 37023, TEL. 045). 

\grézzo, agg. e sm. agg. 1 Greggio. ~ informe, naturale. <> elaborato. 2 Non ancora formato. 
sm. 1 Materiale utile così come viene estratto dalla miniera. 2 Pietra preziosa o semi preziosa al naturale. 
 X   agg. 1 raw, rough. (petrolio, minerale) crude. 

\Griànte Comune in provincia di Como (762 ab., CAP 22011, TEL. 0344). 

\Griboedov, Aleksandr Sergevic (Mosca 1795-Tehran 1829) Drammaturgo russo. Tra le opere Che disgrazia l'ingegno! (1822-1823). 

\Gricignàno di Avèrsa Comune in provincia di Caserta (8.056 ab., CAP 81030, TEL. 081). 

\grìda, sf. (pl. gride) Bando, editto. ~ avviso, proclama. 
 @   deriv. da gridare. 

\Gridalo forte Romanzo di J. Baldwin (1953). 

\gridàre, v. v. intr. 1 Strepitare con la voce per ira. ~ urlare. <> sussurrare. avevano cominciato a gridare dopo un inizio pacato della discussione. 2 Fare il proprio verso caratteristico. 3 Litigare. 4 Risuonare. 
v. tr. 1 Dire, invocare ad alta voce. ~ proclamare. 2 Diffondere, diramare. ~ divulgare. 3 Sgridare. 4 Domandare, reclamare. la folla gridava vendetta
 X   v. tr. e intr. 1 to cry out, to shout. 2 (strillare) to yell, to scream. 
 @   lat. quiritare, deriv. dall'invocazione Quirites! O Quiriti, invocare l'aiuto dei Quiriti. 

\gridàrio, sm. Collezione di gride. 

\gridàta, agg. Sgridata. 

\gridellìno, sm. Delicato colore viola pallido. 

\gridìo, sm. Un gridare frequente di molte voci insieme. 

\grìdo, sm. 1 Suono alto e intenso emesso da una persona o da un animale. ~ strillo. fece un grido di disappunto. 2 Fama. ~ popolarità. era diventato un avvocato di grido. 3 Novità. ~ voga. seguiva la moda all'ultimo grido
[plurale: i gridi (soprattutto degli animali), le grida (dell'uomo)]
 X   sm. 1 cry, shout, squall. 2 (strillo) scream. 3 (fig., di grido, famoso) famous, renowned. 
 @   deriv. da gridare

\Grido lacerante, Un Romanzo di A. Banti (1981). 

\Grido, Il Film drammatico, italiano (1957). Regia di Michelangelo Antonioni. Interpreti: Alida Valli, Steve Cochran, Dorian Gray. 

\Grièco, Giusèppe (Vico Equense, Napoli 1920-) Giornalista e scrittore italiano. Esordì nel 1955 con Casa Vanacore. Tra le altre opere si ricordano Liturgia di amore e governi (1982), Enrichetta Manzoni Blondel, una donna sapiente all'ombra di un genio (1991) e L'esilio (1995). 

\Grieg, Edvard Hagerup (Bergen 1843-1907) Compositore norvegese. S'ispirò al folclore tradizionale e popolare del suo paese. Formatosi a Lipsia, ebbe modo di conoscere la musica di Schumann e, in seguito, anche di Liszt e Wagner, rimanendone fortemente influenzato. Tra le sue composizioni, il celebre Concerto in la minore (per pianoforte e orchestra), Sonate (per pianoforte, per violino e pianoforte, per violoncello e pianoforte), Pezzi lirici (brevi pezzi pianistici), i Lieder (ciclo di canzoni di Hautgussa) e musiche di scena per il Peer Gynt (1876) di H. Ibsen. 

\Grierson, John (Deanstone 1898-Bath 1972) Regista cinematografico inglese. Diresse Drifters (1929). Fu anche un valido produttore. 

\grifàgno, agg. 1 Detto di uccello da rapina, con becco adunco e occhi rossi e lucidi. ~ predatore. 2 Arcigno, minaccioso. ~ torvo. <> rassicurante. 

\grifèa, sf. Nome volgare dei Molluschi Lamellibranchi che appartengono alla specie Crassostrea. Appartiene alla famiglia degli Ostreidi e all'ordine dei Filibranchi. 

\grìffa, sf. 1 Organo di metallo uncinato per trattenere o trascinare qualcosa. 2 Organo che aggancia il pattino alla scarpa. 3 Chiodo uncinato che si applica alla suola della scarpa da montagna per aumentare l'aderenza. 
 @   longob. grif. 

\griffàre, v. tr. Dare la propria griffe a un prodotto. 

\griffàto, agg. 1 Detto di oggetto o capo di abbigliamento firmato da uno stilista. 2 Detto di chi abitualmente usa oggetti o abiti firmati da stilisti. 

\griffe, sf. invar. 1 Firma con cui uno stilista contraddistingue un prodotto. ~ marchio. 2 Impronta. ~ stile. 

\Griffith Joyner, Florence (Los Angeles 1959-Mission Vejo 1998) Atleta statunitense, alle olimpiadi di Seul dal 1988 vinse la medaglia d'oro nei 100 m piani, nei 200 m piani e nella staffetta 4x100. 

\Griffith, David Wark (Crestwood 1875-Hollywood 1948) Regista e produttore cinematografico americano, innovatore del linguaggio filmico. Pioniere del cinema attuò tecniche moderne come il montaggio, il piano americano, il primo piano e il flashback. Fu fondatore nel 1919 della casa di produzione United Artist insieme a C. Chaplin, M. Pickford e D. Fairbanks. Vincitore dell'Oscar speciale nel 1935. Da ricordare Nascita di una nazione (1915), Intolerance (1916), Giglio infranto (1919), Agonia sui ghiacci (1919), America (1924), Il cavaliere della libert (1930). 

\Griffith, Emile (Saint Thomas, Isole Vergini 1938-) Pugile americano. Campione del mondo dei pesi welters nel 1961, conquistò il titolo anche nei medi nel 1966, ma lo perse contro Nino Benvenuti nel 1969. 

\griffoncìno, sm. Originario del Belgio, grazie alla sua socievolezza è un buon cane da compagnia. Presenta un pelo lungo di colore variabile. 

\griffóne, sm. Cane originario della Francia, noto anche come grifone della Vandea, è un segugio rapido e dotato di un buon fiuto. 

\grìfo, sm. 1 Parte allungata mobile del viso del porco. ~ grugno. 2 Viso umano. ~ ghigna, muso. 3 Rete da pesca a sacco. 

\grifóne, sm. 1 Grande rapace diurno dei falconiformi. 2 Cane da caccia simile allo spinone. 3 Mostro alato mitologico usato come decorazione nei mobili rinascimentali, barocchi e neoclassici. 
Uccello rapace (Gyps fulvus) della famiglia dei Falconidi di grandi dimensioni (lungo un metro circa e con apertura alare di 2,5 m). Ha piumaggio bruno con testa, collo e collaretto bianchi, becco grande e robusto e zampe munite di artigli robusti. Vive nelle zone di montagna e si nutre di carogne. In Italia è presente e nidifica in Sardegna. 

\grigiàstro, agg. Di un grigio non bello. 

\grìgio, agg. e sm. agg. [pl. femminile: grigie o grige] 1 Di colore fra il bianco e il nero. ~ cenerino. 2 Incolore, sbiadito. ~ scialbo. <> stimolante. sentiva che la sua vita era grigia. 3 Triste. 4 Coperto, nuvoloso. ~ plumbeo. <> limpido. giornata grigia
sm. Colore grigio. 
 X   agg. e sm. grey. 
 @   franc. gris

\grigióne, sm. Nome volgare con cui sono noti i Mammiferi Carnivori del genere Galictis, diffusi nell'America centromeridionale. Appartiene alla famiglia dei Mustelidi. 

\Grigióni (180.000 ab.) Cantone della Svizzera orientale, il cui capoluogo è Coira. È il più vasto della confederazione e il meno densamente popolato. Ha territorio prevalentemente montuoso e valli appartenenti ai bacini del Reno, dell'Inn e dell'Adda, collegate tra loro da passi (Maloia, Bernina, Albula, Flüela). Confina con l'Austria, con il Liechtenstein, con l'Italia e i cantoni svizzeri di San Gallo, Glarona, Uri e Ticino. I centri più noti sono legati principalmente al turismo estivo e agli sport invernali, Saint Moritz, Davos, Arosa, Klosters, Pontresina. Le risorse economiche, oltre al già detto turismo, sono dovute all'allevamento dei bovini, allo sfruttamento delle foreste, all'agricoltura (foraggi) e alle centrali idroelettriche. Il cantone è mistilingue, oltre al tedesco e all'italiano è parlato diffusamente il romancio. Conosciuta in epoca romana con il nome di Rezia, la regione divenne poi feudo della Svevia, successivamente si costituì in leghe antiasburgiche che si fusero nella lega dei Grigioni (XV sec.) alla quale appartenne anche la Valtellina fino al 1797. Nel 1803 aderì alla Confederazione Elvetica, diventando un cantone. 

\grigióre, sm. 1 Qualità di ciò che è grigio. 2 Oscurità, nuvolosità. ~ opacità. <> luminosità. 3 Mediocrità, squallore. ~ piattezza. <> vivacità. 

\grigiovérde, agg. e sm. agg. Che ha colore grigio sfumante al verde. 
sm. Colore dell'uniforme dell'esercito italiano. 

\grìglia, sf. 1 Grata. 2 Gratella. ~ graticola. 
 X   sf. 1 grill. 2 (elettrica) grid. 3 (alla griglia) grilled. 4 (grata) grating. 
 @   franc. grille, dal lat. craticula inferriata. 
In radiotecnica, elettrodo interposto tra il catodo e l'anodo di un tubo termoelettronico. Il valore della corrente anodica è influenzato dal potenziale di griglia. Se il potenziale è minore di quello del catodo, impedisce il passaggio degli elettroni verso l'anodo e nel triodo non passa corrente; se è maggiore l'intensità della corrente aumenta; se è uguale a quello del catodo, il comportamento è quello di un diodo. 

\grigliàre, v. tr. Cuocere sulla griglia. 
 X   v. tr. to barbecue, to grill. 

\grigliàta, sf. Piatto di carne, pesce e verdure miste cotte sulla griglia. 
 X   sf. grill. 

\Grignan, Françoise Marguerite de (Parigi 1646-Mazarques, Provenza 1705) Figlia di Madame de Sévigné, nel 1669, sposò il conte di Grignan e andò a vivere in Provenza. Dotata di notevole bellezza e intelligenza, frequentò la società mondana e letteraria del tempo. Il singolare scambio di corrispondenza tenuto con la madre, costituì l'ossatura delle Lettere di Madame de S vign , pubblicate dalla figlia. 

\Grignàni, Frànco (Pieve Porto Morone, Pavia 1908-Milano 1999) Artista e grafico italiano. Ha sperimentato particolari condizioni della percezione visiva, in particolare nelle opere Psicoplastiche (dal 1949) e Isoplastiche (dal 1973). 

\Grignard, Victor (Cherbourg 1871-Lione 1935) Chimico francese. Compì importanti studi sui composti organici del magnesio, e nel 1912, insieme a P. Sabatier, fu insignito del premio Nobel. 

\Grignàsco Comune in provincia di Novara (4.724 ab., CAP 28075, TEL. 0163). 

\Grìgne Gruppo montuoso delle Prealpi Bergamasche, a est del lago di Como. Vetta più elevata il monte Grignone (2.410 m). 

\Grìgno Comune in provincia di Trento (2.327 ab., CAP 38055, TEL. 0461). 

\grignolìno, sm. Vino rosso secco leggermente amarognolo. 

\Grigorovich, Jurij (Leningrado 1927-) Ballerino e coreografo russo. Interpretò Ivan il terribile (1975). Dal 1964 fu direttore artistico del Teatro Bolscioi. 

\Grijalva Fiume (766 km) che nasce nel Guatemala occidentale e sfocia nel golfo di Campeche in Messico. 

\grill, sm. invar. 1 Graticola. ~ spiedo, girarrosto. 2 Cibo arrostito sul grill. 

\grillàia, sf. 1 Zona o periodo senza frutti. 2 Terreno incolto. 

\grillàre, v. intr. 1 Gorgogliare tipico del vino. 2 Avere dei grilli per la testa. 

\grillettàre, v. v. intr. Stridere. 
v. tr. Friggere nell'olio. 

\grillétto, sm. 1 Levetta che nelle armi da fuoco portatili trasmette la pressione del dito allo scatto provocando lo sparo. 2 Punta della linguella dello scacciapensieri. 
 X   sm. trigger. 

\Grìllidi Famiglia di Insetti Ortotteri di cui il Gryllus rappresenta il prototipo. 

\grìllo, sm. 1 Genere di Insetti saltatori della famiglia dei Grillidi. 2 Capriccio. ~ bizzarria. 3 Il pallino del gioco delle bocce. 4 Ponte pensile di legno usato dai muratori per riparare cupole. 5 Elemento metallico di collegamento a forma di U con due fori alle estremità attraverso cui passa un perno a vite.   +  
 X   sm. 1 cricket. 2 (fig., capriccio) whim, fancy. 
Gryllus campestris 
È molto comune, vive nei prati asciutti, scava profonde gallerie nel terreno, è nero e lucente, si nutre di germogli e di piccoli insetti. Il maschio ha alla base delle ali anteriori, un organo stridulante, con il quale emette il tipico stridulio. 
Gryllus domesticus 
Vive, di giorno, nascosto nei muri delle case di campagna, di notte esce alla ricerca di cibo (cereali, pane), è di colore giallo bruno e il suo canto è più monotono. 
Grillo degli alberi innevati (Oecanthus fultoni)  (tree cricket)
Grillo molto diffuso nell'America settentrionale.  +  

\Grìllo, Fernàndo (Perugia 1945-) Compositore e contrabbassista italiano. Specializzato nel repertorio contemporaneo ha composto brani per il suo strumento sia per solo che come orchestra da camera. 

\Grìllo, Giusèppe détto Bèppe (Savignone 1948-) Attore comico cinematografico e televisivo. Interpretò Cercasi Ges (1980) e Te la do io l'America (1981). 

\grilloblàtta, sm. Insetto (Grylloblatta campodeiforme) della famiglia dei Grilloblattidi e dell'ordine dei Nototteri. Privo di occhi, misura fino a 3 cm di lunghezza. Vive in luoghi freddi. 

\grilloblàttidi Unica famiglia degli Insetti Grilloblattoidei che comprende i tre generi Grylloblatta, Grylloblattina e Galloisiana

\Grilloblattoidèi Ordine di Insetti privi di ali e di pigmento. Comprende la sola famiglia dei Grilloblattidi. 

\grillotàlpa, sm. Insetto (Gryllotalpa gryllotalpa) della famiglia dei Grillotalpidi e dell'ordine degli Ortotteri. Scava la propria tana con le zampe anteriori. Si nutre di insetti e di vegetali. 

\Grillotàlpidi Famiglia di Insetti Ortotteri ensiferi che vivono preferibilmente sottoterra. 

\grillòtti, sm. pl. Fili intreciati d'oro, d'argento o di seta che costituiscono le frange delle spalline delle uniformi militari. 

\Grillparzer, Franz (Vienna 1791-1872) Poeta e drammaturgo austriaco. Fuse nelle sue opere gli elementi migliori del classicismo e del romanticismo, descrivendo il conflitto umano tra la coscienza e l'azione, fra l'arte e la vita. Le tragedie Saffo (1819), Il vello d'oro (trilogia 1821), Le onde del mare e dell'amore (1831) riprendono episodi del mito greco. Sono ambientate in epoche storiche più recenti le tragedie, L'ebrea di Toledo (1824-1826), Il sogno una vita (1834). Scrisse anche una tra le migliori commedie comiche del teatro tedesco intitolata Guai a chi mente (1838). 

\grill-room, sm. invar. Rosticceria. 

\Grimàcco Comune in provincia di Udine (591 ab., CAP 33040, TEL. 0432). 

\grimaldèllo, sm. Arnese di ferro variamente uncinato per aprire serrature. 
 X   sm. picklock. 

\Grimàldi Centro ligure della provincia di Imperia nelle cui vicinanze si possono trovare le omonime grotte dette anche dei Balzi Rossi. 

\Grimàldi (comune) Comune in provincia di Cosenza (2.055 ab., CAP 87034, TEL. 0984). 

\Grimàldi (famiglia) Nobile famiglia, di origine probabilmente provenzale, nota fin dal XII sec. Ottenuto grandissimo successo con la mercatura, si è divisa in numerosi rami, il più importante e noto dei quali è quello dei Grimaldi di Monaco, derivato da Carlo I il Grande e continuato con il matrimonio di Luigia Ippolita con J. F. L. Goyon-Matignon, conte di Thorigny (1715), predecessori degli attuali principi di Monaco. 

\Grimàldi, Francésco Marìa (Bologna 1618-1663) Scienziato. Nel 1651 realizzò assieme a G. B. Riccioli una carta della Luna. Scoprì il fenomeno dell'interferenza e della diffrazione della luce e ne diede un'esauriente spiegazione. 

\Grimm, Jacob (Hanau 1785-Berlino 1863) Filosofo e scrittore tedesco, insieme al fratello Wilhelm, fu importantissimo per gli studi di germanistica, dei quali essi stessi posero le basi. Con le Saghe tedesche (1816-1818) e soprattutto con le Fiabe per bambini e per famiglie (1812-1822), ottennero la fama internazionale, per la grande capacità con cui seppero rielaborare in una prosa chiara e semplice i racconti narrati dalla viva voce del popolo tedesco. Tra queste, le più importanti furono Pollicino, Cenerentola, I suonatori ambulanti di Brema. Tra le altre opere, Grammatica tedesca (1819-1837), dove venne enunciata la legge fonetica sulla prima rotazione consonantica delle lingue germaniche; Storia della lingua tedesca (1848), Dizionario tedesco. 

\Grimmelshausen, Hans Jakob Christoffel von (Gelnhausen, Assia, 1621/1622-Renchen, Baden 1676) Romanziere. Tra le opere L'avventuroso Simplicissimus (1669). 

\Grimoàldo (Friuli 600 ca.-Pavia 671) Duca longobardo di Benevento (647), dal 662 fu re dei longobardi. Riuscì a respingere gli attacchi franchi e bizantini. 

\grimpeur, sm. invar. Nome con cui i francesi indicano nel ciclismo lo scalatore. 

\grìnfia, sf. 1 Artiglio. 2 Mano rapace. 3 Al plurale, potere. 

\grìngo, sm. Per gli abitanti della America latina il forestiero di madrelingua non spagnola. 

\grìnta, sf. 1 Faccia truce. ~ grugno. 2 Forza e volontà combattiva. ~ veemenza. 3 Faccia tosta. 4 Determinazione, decisione. ~ risolutezza. <> remissività. 
 X   sf. 1 (forza e volontà) pluck. 2 (espressione) grim expression. 
 @   gotico grimmitha. 

\grintosaménte, avv. In modo grintoso. 

\grintóso, agg. Irruente, risoluto. ~ impetuoso. <> mite. 
 X   agg. plucky. 

\grìnza, sf. Piega. ~ spiegazzatura. 
 X   sf. wrinkle, crease. 
 @   longob. grimmison corrugare. 

\Grinzàne Cavour Comune in provincia di Cuneo (1.613 ab., CAP 12060, TEL. 0173). 

\grinzosità, sf. Caratteristica di ciò che è grinzoso. 

\grinzóso, agg. Che ha o fa grinze. ~ incartapecorito. <> liscio. 
 X   agg. wrinkled, creased. 

\grinzùto, agg. Grinzoso. 

\grippàggio, sm. Atto effetto del grippare. 

\grippàre, v. v. tr. Provocare il blocco del motore per mancanza di lubrificazione. ~ sbiellare, incepparsi. andando a quei ritmi avrebbe facilmente grippato il motore
v. intr. pron. Bloccarsi contro a un altro a contatto per dilatazione dovuta a surriscaldamento. si era grippato il motore, in seguito alla perdita di olio
 X   v. intr. to seize. 
 @   franc. gripper, afferrare. 

\Gris Nez, càpo Promontorio della Francia, nel passo di Calais. È il punto del continente europeo più vicino alle coste inglesi. 

\Gris, Juan (Madrid 1887-Boulogne-sur-Seine 1927) Nome d'arte di José Victoriano Gonz´lez. Pittore spagnolo. Tra le opere Natura morta con vaso cilindrico (1911, Otterlo, Rijksmuseum Kröller-Müller) e Ritratto di Picasso (1912, Chicago, Art Institute). 

\grisàglia, sf. Adattamento di grisaille. 

\grisaille, sf. invar. 1 Qualsiasi tessuto di filati grigi o bianchi e neri con effetto di grigio. 2 Tecnica decorativa pittorica a svariante tonalità di grigio usata in ceramica. 

\Grisbì Film drammatico, francese (1954). Regia di Jacques Becker. Interpreti: Jean Gabin, Jeanne Moreau, René Dary, Delia Scala. Titolo originale: Touchez pas au grisbi 

\grisèlla, sf. Ciascuna delle traversine legate alle sartie con funzione di scale per salire sugli alberi. 

\Grìsi, Carlòtta (Visinada, Istria 1819-Ginevra 1889) Ballerina. Nel 1841 interpretò Giselle

\Grisignàno di Zòcco Comune in provincia di Vicenza (3.966 ab., CAP 36040, TEL. 0444). 

\Grisolìa Comune in provincia di Cosenza (2.497 ab., CAP 87020, TEL. 0985). 

\grisou, sm. invar. Miscuglio esplosivo di gas metano e aria che si sviluppa nelle miniere di carbone, zolfo, eccetera. 

\grissìno, sm. Bastoncello di pane croccante. 
 X   sm. breadstick. 

\grisù, sm. Adattamento di grisou. 

\grisumetrìa, sf. Misurazione del tenore in grisù dell'aria nelle miniere. 

\grisù-naftalìte, sm. Esplosivo base di nitrato d'ammonio, ma senza la nitroglicerina. 

\Grìtti, Andrèa (Bardolino 1455-Venezia 1538) Politico veneziano, fu doge dal 1523. Dopo la sconfitta di Agnadello, nel 1509, riorganizzò l'esercito veneziano. 

\Grìvola, La Monte (3.969 m) delle Alpi Graie, in Val d'Aosta, tra la Valsavarenche e la Val di Cogne. 

\Griziòtti, Benvenùto (Pavia 1884-1956) Economista italiano. Esperto in diritto finanziario e scienza delle finanze, studiò i principi distributivi del carico fiscale cercandone le cause impositive. Tra le opere: La politica monetaria e finanziaria italiana (1925) e Studi di scienza delle finanze e diritto finanziario (1956). 

\Grizzàna Morandi Comune in provincia di Bologna (2.832 ab., CAP 40030, TEL. 051). 

\grizzly, sm. Nome volgare dell'Ursus horribilis, detto anche orso grigio americano. Gigantesco plantigrado onnivoro che abita le foreste del nordamerica, isolato dall'uomo. Può raggiungere dimensioni di 3 metri di altezza e generalmente è erbivoro ma, grazie alla sua forza eccezionale, è in grado di assalire anche mammiferi di notevoli dimensioni, come i bisonti. 

\GRO Sigla del Gamma Ray Observatory, uno dei più grandi satelliti americani dotato di ben quattro telescopi per l'osservazione spaziale dei raggi gamma. 

\Gròcco, Piètro (Albonese, Pavia 1856-Courmayeur 1916) Medico italiano. Ha fondato l'istituto antirabbico di Firenze. 

\Groddeck, Georg Walter (Bad Kösen 1866-Zurigo 1934) Psicanalista e medico tedesco. Considerato il fondatore della medicina psicosomatica, scrisse Lo scrutatore d'anime (1821) e Il libre dell'Es (1823). 

\Grodno Città (270.000 ab.) della Bielorussia occidentale, capoluogo della provincia omonima. 

\groenendael, sm. invar. Razza di cani da pastore belgi a pelo lungo. 

\groenlandése, agg. e sm. agg. e sm. Abitante o nativo della Groenlandia. 
sm. Dialetto eschimese parlato in Groenlandia. 

\Groenlàndia È l'isola più grande del mondo (2.175.600 km2), bagnata dall'oceano Atlantico settentrionale e facente parte delle Terre Artiche. È separata dall'Arcipelago Artico Canadese dallo stretto di Davis, dalla baia di Baffin e dallo stretto di Nares. È divisa dall'Islanda dallo stretto di Danimarca. 
Si estende da nord a sud per 2.650 km, con una larghezza massima di 1.200 km: i due capi estremi sono Capo Morris Jesup (a nord) e Capo Farvel (a sud). 
Il territorio è costituito prevalentemente da un basamento di gneiss e graniti, coperto da ghiacci che raggiungono anche i 2.000 m di spessore. Le cime sono superiori a 3.000 m (Gunnbjúrns Fjeld 3.700 m, monte Forel 3.383 m). 
Solo un'esigua fascia costiera è libera dai ghiacci e profondamente segnata da insenature a fiordo, fronteggiata da numerosissime isole. 
Il clima è rigido, (si arriva fino a-35 gradi centigradi) con estati brevi, scarse precipitazioni e vegetazione ridottissima, per lo più licheni e muschi). 
La popolazione indigena è costituita da eschimesi, che vivono prevalentemente lungo le coste. 
L'economia si basa sulla pesca e sulla caccia (foche e altri mammiferi marini) in via di sviluppo è l'allevamento (renne). 
STORIA Scoperta nel 982 da Erik il Rosso e riscoperta nel XVI sec. da Davis e Hudson, viene colonizzata dai danesi a partire dal 1721. Dipartimento danese a partire dal 1953, dotata di uno statuto autonomo interno dal 1979, la Groenlandia si è ritirata dalla CEE nel 1985. 
Mare di Groenlandia 
Settore dell'oceano Atlantico compreso tra la Groenlandia, le isole Svalbard, l'isola Jan Mayen e l'Islanda. 

\grog, sm. invar. Sorta di ponce a base di rum o cognac in acqua bollente zuccherata con scorza di limone. 

\groggy, agg. invar. Detto del pugile che stordito dai colpi dell'avversario non è più in grado di reagire. ~ sfinito. <> lucido. 

\Grognàrdo Comune in provincia di Alessandria (328 ab., CAP 15010, TEL. 0144). 

\grogrè, sm. Adattamento italiano di gros-grain. 

\Groix Isola della Francia, nell'oceano Atlantico. Appartiene al dipartimento di Morbihan in Bretagna. Capoluogo il centro omonimo. 

\gròlla, sf. Caratteristica coppa in legno della Val d'Aosta. 

\grómma, sf. 1 Incrostazione prodotta dal vino nelle botti. ~ gruma. 2 Incrostazione che si forma per il lungo uso nel caminetto delle pipe. 

\grommàre, v. intr. Ricoprirsi di gromma. ~ incrostarsi. 

\grommàrsi, v. rifl. Incrostarsi di gromma. 

\grommóso, agg. Pieno di gromma. 

\Grómo Comune in provincia di Bergamo (1.252 ab., CAP 24020, TEL. 0346). 

\Gromyko, Andrej Andreevic (Minsk 1909-Mosca 1989) Diplomatico russo, ambasciatore negli Stati Uniti dal 1943 al 1946, rappresentante permanente dell'URSS presso le Nazioni Unite dal 1946 al 1948 e ministro degli esteri, ininterrottamente, dal 1949 al 1985, anno in cui fu eletto capo dello stato fino al 1988. Membro del politburo dal 1979, fu uno dei sostenitori dell'ascesa di M. Gorbaciov e della sua politica di distensione. 

\Grònchi, Giovànni (Pontedera 1887-Roma 1978) Uomo politico italiano, nato a Pontedera (Pisa) nel 1887. Laureatosi nel 1909 in lettere, aderì alla Democrazia cristiana e divenne uno dei primi sindacalisti cattolici. Volontario alla prima guerra mondiale, fu tra i fondatori del Partito popolare (1919) e fu eletto deputato dal 1919 al 1926. Nominato sottosegretario all'industria nel primo governo Mussolini, lasciò l'incarico dopo che nell'aprile del 1923 il Partito popolare decise, durante il congresso di Torino di non collaborare più con il governo. Passò quindi all'opposizione e partecipò alla secessione dell'Aventino. Resse la direzione del Partito popolare dopo le dimissioni di don Sturzo insieme a G. Gambino e G. Spataro. Ritiratosi a vita privata, dopo essere stato dichiarato decaduto da parlamentare (novembre 1926), lasciò anche l'insegnamento per mantenere la propria indipendenza personale. Dopo il 1943 prese parte alla resistenza rappresentando la Democrazia cristiana nel CNL. Fu tra i membri della costituente (1944-1946), divenendo nel 1945 capo della sinistra interna al partito, ed ebbe più volte incarichi di governo (ministro dell'industria e del commercio). Presidente della camera dal 1948 al 1955, nello stesso anno divenne presidente della repubblica fino al 1962. Dedicò i sette anni del suo mandato a favorire il rinnovamento sociale, cercando di spostare a sinistra l'asse della vita politica del Paese. Compì numerosi viaggi all'estero (Stati Uniti, URSS, Brasile) e diventò senatore a vita dopo i sette anni del suo mandato. Morì a Roma nel 1978. 

\grónda, sf. 1 Orlo del tetto che si sporge fuori, perché da esso scoli la pioggia senza toccare il muro. ~ grondaia. camminava sotto le gronde per ripararsi dalla pioggia. 2 Ognuno degli embrici collocati a protezione della gronda. 3 Tutto ciò che per forma assomigli a una gronda. fare le gronde, aggrottare le sopracciglia. 
 X   sf. pl. eaves. 
 @   lat. tardo grunda

\grondàia, sf. 1 Canale a sezione semicircolare sospeso con ferri a collo d'oca ai correntini del tetto per raccogliere l'acqua piovana. ~ gocciolatoio. 2 Incavo nel tetto in cui fare scorrere l'acqua piovana. ~ gronda. 
 X   sf. 1 (canale) roof gutter. 2 (tubo di discesa) gutter, water spout. 

\grondànte, agg. Gocciolante, fradicio. ~ intriso. 

\grondàre, v. v. intr. 1 Cadere dell'acqua piovana. ~ colare. 2 Essere intrisi e colare di sudore, sangue e simili. ~ gocciare, sgocciolare. grondava di sudore dopo quella corsa
v. tr. Versare in abbondanza. la ferita che si era procurato, grondava sangue
 X   v. intr. 1 to pour. 2 (essere intriso) to be dripping. v. tr. to drip with. 
 @   deriv. da gronda

\grondón grondóni, avv. Relativo al modo di camminare curvo e lento di una persona. 

\Grondóna Comune in provincia di Alessandria (511 ab., CAP 15060, TEL. 0143). 

\grondóne, sm. Doccione di terracotta o lamiera che si applica alla gronda. 

\Gróne Comune in provincia di Bergamo (716 ab., CAP 24060, TEL. 035). 

\gróngo, sm. Nome volgare del Conger conger pesce anguilliforme che vive nel Mediterraneo e nei tre oceani. Appartiene alla famiglia dei Congridi.   +  

\Gronìnga Città (170.000 ab.) dei Paesi Bassi, capoluogo della provincia omonima. 
Groninga 
Provincia (555.000 ab.) dei Paesi Bassi, estesa tra il mar del Nord e il confine tedesco. 

\Grontàrdo Comune in provincia di Cremona (1.321 ab., CAP 26044, TEL. 0372). 

\groom, sm. invar. Giovane domestico di una casa signorile. 

\grooming, sm. invar. Termine utilizzato in etologia per indicare i comportamenti di cura del corpo rivolti sia al singolo che ad altri individui. 

\Groote Eylandt Isola dell'Australia situata nel golfo di Carpentaria. 

\Groote, Geert de (Deventer 1340-1384) Predicatore olandese itinerante. Ispirò la nascita dei Fratelli della vita comune e dei Canonici regolari di Sant'Agostino di Windesheim

\Gropèllo Cairòli Comune in provincia di Pavia (3.973 ab., CAP 27027, TEL. 0382). 

\Gropius, Walter (Berlino 1883-Boston 1969) Architetto e urbanista tedesco, fu allievo di P. Behrens e protagonista del movimento moderno. Tra i più importanti esponenti dell'architettura razionalista, si dedicò principalmente all'urbanistica e ai problemi dell'abitazione; fondatore del Bauhaus (1919-1928) lo diresse realizzando un'opera di fondamentale importanza che consentì la soluzione dei problemi inerenti all'applicazione dell'arte alle industrie. Tra le su opere principali, Officine Fagus di Alfeld-an-der-Leine (1911), la sede del Bauhaus di Dessau (1925), l'ambasciata USA ad Atene (1961). 

\gròppa, sf. 1 Dorso degli animali da tiro, da soma e da sella. ~ groppone. 2 Dorso, spalle dell'uomo. ~ schiena. 
 X   sf. 1 rump, back. 2 (dorso, schiena) shoulder, back. 

\Gropparèllo Comune in provincia di Piacenza (2.642 ab., CAP 29025, TEL. 0523). 

\groppàta, sf. 1 Salto che il cavallo fa inarcando la groppa. 2 Aria dell'equitazione d'alta scuola. 

\groppièra, sf. 1 Parte della bardatura da guerra del cavallo che ne proteggeva la groppa. 2 Parte dei finimenti che passa sulla groppa del cavallo. 

\gróppo, o gròppo, sm. 1 Viluppo intricato. ~ groviglio. 2 Difficoltà, scoglio. ~ problema. 3 Perturbazione meteorologica con improvvisa variazione. 4 Nodo. ~ grumo. 
 X   sm. 1 tangle. 2 (fig., avere un groppo alla gola) to have a lump in one's throat. 

\gropponàta, sf. Colpo ricevuto battendo il dorso per terra. 

\gropponatùra, sf. Operazione per cui una pelle di bue o di vacca viene suddivisa in groppone, colletto e fianchi. 

\groppóne, sm. Schiena dell'uomo. • avere molti anni sul groppone, essere anziani; • portare un peso sul groppone, avere un rimorso.

\gros, sm. invar. Tessuto con armatura con effetto a grana piuttosto grossa. 

\Gros, Antoine-Jean (Parigi 1771-Meudon 1835) Pittore francese. Tra le opere Bonaparte che passa il ponte di Arcole (1799, Versailles, Château Royal), La battaglia di Nazareth (1801, Nantes, Musée des Beaux-Arts) e La battaglia di Abukir (1806, Versailles, Château Royal). 

\Gros, Pièro (Salice d'Ulzio, Torino 1954-) Sciatore. Vinse l'oro nello slalom speciale alle olimpiadi del 1976 e nel 1974 la Coppa del mondo di sci alpino. 

\Groscavàllo Comune in provincia di Torino (261 ab., CAP 10070, TEL. 0123). 

\groschen, sm. invar. Unità monetaria nel mondo germanico che indica un qualsiasi multiplo del denario. È tuttora in vigore in Austria come centesimo dello scellino. 

\gros-grain, sm. invar. 1 Tessuto pesante di seta o di lana lavorato a sottile costine. 2 Nastro rigido adatto a sostenere all'interno cinture. 

\Gròsio Comune in provincia di Sondrio (4.966 ab., CAP 23033, TEL. 0342). 

\Grosòtto Comune in provincia di Sondrio (1.685 ab., CAP 23034, TEL. 0342). 

\Gross, Michael (Francoforte 1964-) Nuotatore tedesco. Negli anni '80 stabilì dodici primati mondiali e vinse tre ori olimpici, primeggiando particolarmente nei 100 m e 200 m delfino, ma anche nei 200 m e 400 m stile libero. 

\gròssa, sf. 1 Unità di misura commerciale pari a 12 dozzine. 2 Terza dormita dei bachi da seta. 

\grossàggine, sf. Ignoranza. 

\grosserìa, sf. Azione degna di una persona sciocca. ~ goffaggine. 

\grossetàno, agg. e sm. agg. e sm. Abitante o nativo di Grosseto. 
sm. La regione intorno a Grosseto. 

\Grosséto Città della Toscana (71.000 ab., CAP 58100, TEL. 0564) capoluogo dell'omonima provincia, nella Maremma alla destra dell'Ombrone al centro di una pianura alluvionale. Importante mercato agricolo (cereali, olive, viti), del bestiame (bovini, equini) e della lana. Ha industrie meccaniche, alimentari, tessili, poligrafiche e del legno. Notevole importanza ricopre il turismo balneare. Sede vescovile, di un ippodromo e del museo archeologico e d'arte (opere del XIII-XVII sec., di scuola senese fra cui la Madonna delle ciliegie attribuita al Sassetta). Tra i monumenti, i resti delle mura medicee, il duomo (XIII sec.) e le chiese di San Pietro e di San Francesco (XIII sec.) che conserva una croce dipinta attribuita a Duccio di Buoninsegna. Ricordata all'inizio del IX sec., iniziò il suo sviluppo con gli Aldobrandeschi (XI sec.), diventò sede arcivescovile nel 1138 a opera di Innocenzo II, fu importante centro commerciale della Maremma e finì sotto le mire espansionistiche di Siena nel 1224. Conquistata da Federico II, fu sede del vicariato imperiale (1242-1245) e passò nuovamente sotto il dominio di Siena nel 1259. Nello stesso anno Cosimo I de Medici vi costruì le mura di cinta esagonali, avviando la bonifica dei territori. Dopo un periodo di declino e spopolamento, Pietro Leopoldo le diede un nuovo sviluppo, che si consolidò nell'Ottocento, dopo la formazione dell'Unità d'Italia. Subì gravi danni durante la seconda guerra mondiale, per i bombardamenti degli alleati (1943-1944). 
Provincia di Grosseto 
(220.000 ab., 4.504 km2) Comprende il litorale maremmano tra il golfo di Follonica e il Lazio, all'interno il territorio fino alle colline Metallifere e al monte Amiata; è la provincia più vasta e meridionale della Toscana. Fanno amministrativamente parte della provincia anche le isole del Giglio e di Giannutri e le Formiche di Grosseto. La costa è bassa e sabbiosa in corrispondenza della Maremma, che ha mantenuto l'aspetto caratteristico a macchia mediterranea. Il territorio è costituito in gran parte da colline con la sola eccezione della pianura dell'Ombrone, nella quale, dopo gli interventi di bonifica del XVIII e XIX sec., sono presenti coltivazioni di cereali, prodotti ortofrutticoli, foraggi, vini, olive e l'allevamento di bestiame (bovini da latte, cavalli) praticato dai butteri. Le risorse minerarie sono date da lignite, mercurio, antimonio, piombo, pirite e ferro. All'agricoltura e all'estrazione dei minerali è collegata l'industria (prodotti alimentari, macchine agricole, industrie estrattive). Sviluppato il turismo soprattutto per le zone costiere dell'Argentario e della costa maremmana. Centri principali: Massa Marittima, Orbetello, Follonica, Castiglione della Pescaia. 

\grossétto, sm. Nome attribuito al mezzo grosso agli inizi del XV sec. 

\grossézza, sf. 1 Grandezza di un corpo in riferimento al volume e allo spessore. ~ voluminosità. 2 Grossolanità, rozzezza. ~ ottusità. 
 X   sf. 1 size. 2 (spessore) thickness. 

\Grossglockner La vetta (3.797 m) più alta dell'Austria, tra Tirolo e Carinzia, appartenente al gruppo montuoso omonimo. 

\Gròssi, Tommàso (Bellano 1790-Milano 1853) Scrittore e poeta romantico, amico di C. Porta e di A. Manzoni. Espresse i temi più disparati e caratteristici del romanticismo, del quale era un fautore convinto. Scrisse, in versi dialettali, una satira antiaustriaca (La Prineide, 1815), una novella storica in versi (La fuggitiva, 1816), il poema storico nazionale (I lombardi alla prima crociata, 1826) e il romanzo storico Marco Visconti (1834). 

\grossière, agg. e sm. agg. Rozzo. 
sm. Grossista. 

\grossìsta, sm. (pl.-i) Chi esercita il commercio all'ingrosso. <> dettagliante. 
 X   sm. wholesale dealer, wholesaler. 

\gròsso, agg., avv. e sm. agg. 1 Di proporzioni superiori a quelle normali. ~ massiccio. <> minuto. 2 Di notevole entità. ~ grande. <> piccolo. 3 Robusto. 4 Notevole, considerevole. ~ rilevante. <> insignificante. nel suo ambiente poteva considerarsi un pezzo grosso. 5 Grave, gravoso. ~ arduo. <> semplice. l'aveva fatta grossa questa volta. 6 Pesante. ~ offensivo. 7 Grossolano. ~ rozzo. 8 Agitato. ~ burrascoso. <> quieto. il fiume si faceva grosso
avv. In modo grosso. 
sm. 1 Parte più grossa. il grosso dell'esercito attendeva in disparte. 2 Parte più numerosa. ~ maggioranza. 3 Persona importante. 
 X   agg. 1 great, big. 2 (vasto) large. 3 (grossolano) coarse. 4 (spesso) thick. 5 (mare grosso) rough. 6 (sbagliare di grosso) to be completely wrong. sm. (fig., pezzo grosso) bigwig, VIP. 
 @   lat. grossus

\Gròsso Comune in provincia di Torino (845 ab., CAP 10070, TEL. 011). 

\grossolanaménte, avv. In modo grossolano. 

\grossolanità, sf. 1 Caratteristica di ciò che è grossolano. ~ pacchianeria. <> raffinatezza. 2 Atto, gesto della persona grossolana. ~ dozzinalità. <> finezza. 

\grossolàno, agg. 1 Detto di cosa rozza e senza garbo. ~ ordinario. <> pregiato. aveva fatto un lavoro grossolano. 2 Detto di persona priva di finezza. ~ trasandato. <> accurato. 3 Maleducato, volgare. ~ zotico. <> signorile. 4 Madornale. ~ enorme. <> trascurabile. si trattava di una grossolana svista
 X   agg. 1 coarse, rough. 2 (errore) gross, stupid. 
 @   deriv. da grosso

\grossomòdo, o gròsso mòdo, avv. A grandi linee. ~ approssimativamente. <> esattamente. 
 X   avv. about, roughly. 

\grossulària, sf. Silicato di alluminio e calcio appartenente al gruppo dei granati. 

\Grossvenediger Vetta (3.674 m) dell'Austria, tra il Salisburghese e il Tirolo orientale, appartenente al gruppo degli Alti Tauri. 

\Grosz, Georges (Berlino 1893-1959) Pittore tedesco. Tra le opere A Oscar Panizza (1917-1918, Stoccarda, Staatsgalerie), Non siamo adatti per la Societ delle Nazioni (1919, Stoccarda, Staatsgalerie) e Le colonne della societ (1926, Berlino, Neue Nationale Galerie). 

\Grotewohl, Otto (Brunswick 1894-Berlino 1964) Politico tedesco. Di ideologia socialdemocratica, promosse nel 1946 la fusione del suo partito con quello comunista. Dal 1969 fu presidente del consiglio della RDT. 

\Grothendieck, Alexandre (Berlino 1928-) Matematico francese. Rinnovò le basi della geometria algebrica e nel 1966 fu insignito della medaglia Fields. 

\gròtta, sf. 1 Cavità naturale ~ spelonca. 2 Stanza sotterranea usata come deposito di cibi. 
 X   sf. cave. 
 @   lat. crypta, dal greco krypt . 
Le grotte sono ad andamento prevalentemente orizzontale; se ad andamento verticale, si dicono voragini. L'esplorazione e lo studio delle grotte costituiscono il campo della speleologia. 
In geologia, è una cavità naturale che si è formata per azione costruttiva o distruttiva di agenti endogeni o esogeni. Le grotte sono primarie se hanno origine magmatica, corallina ecc; sono secondarie se sono dovute a erosione eolica, marina, fluviale o carsica. 

\Grotta di Salamanca, La Commedia di M. de Cervantes y Saavedra (1615). 

\Grottaferràta Comune in provincia di Roma (16.361 ab., CAP 00046, TEL. 06). Centro agricolo (coltivazione di viti), turistico (arte) e industriale (prodotti enologici). Vi si trova l'abbazia fondata da San Nilo nel 1004, con annessi una biblioteca, un laboratorio di restauro libri, un monastero e la chiesa di Santa Maria. Gli abitanti sono detti Grottaferratesi

\Grottàglie Comune in provincia di Taranto (30.947 ab., CAP 74023, TEL. 099). Centro agricolo (coltivazione di olive, cereali, uva e tabacco), dell'artigianato, della ceramica e industriale (prodotti alimentari) delle Murge. Vi si trova la chiesa Matrice, costruita tra l'XI e il XII sec. Gli abitanti sono detti Grottagliesi

\Grottaminàrda Comune in provincia di Avellino (8.273 ab., CAP 83035, TEL. 0825). 

\Grottammàre Comune in provincia di Ascoli Piceno (12.787 ab., CAP 63013, TEL. 0735). Centro industriale (prodotti alimentari, tessili e metalmeccanici) e turistico (balneazione) dell'Adriatico. Gli abitanti sono detti Grottammaresi o Grottesi

\Grottanèlli Vinìgi, Lorènzo (Avigliana, Torino 1912-Roma 1993) Etnologo. Effettuò diversi viaggi in Etiopia, Madagascar e Ghana per i propri studi etnografici, i cui risultati sono contenuti nelle opere Ricerche geografiche ed economiche sulle popolazioni (1939), Le popolazioni dell'Etiopia (1955), Principi di etnologia (1961). 

\Grottanèlli, Vinìgi Lorènzo (Avigliana, Torino 1912-Roma 1993) Etnologo italiano. Per più di venti anni fu curatore del Museo etnografico Luigi Pigorini di Roma. Tra le opere: l'etnologia e le leggi della condotta (1964) e Ethnologica, l'uomo e la civilt (1965). 

\Grottazzolìna Comune in provincia di Ascoli Piceno (2.899 ab., CAP 63024, TEL. 0734). 

\Gròtte Comune in provincia di Agrigento (7.449 ab., CAP 92020, TEL. 0922). 

\Gròtte di Càstro Comune in provincia di Viterbo (3.187 ab., CAP 01025, TEL. 0763). 

\Grotterìa Comune in provincia di Reggio Calabria (4.096 ab., CAP 89043, TEL. 0964). 

\grottésca, sf. Decorazione fantastica con mascheroni, meduse, pesci alati e simili. 

\grottésco, agg. e sm. agg. Di ciò che è ridicolo per stranezza. ~ paradossale. <> normale. avevano assistito a uno spettacolo grottesco
sm. 1 Ciò che è grottesco. quella farsa rischiava di cadere nel grottesco. 2 Genere teatrale composto da un intreccio in cui sono contemporaneamente presenti paradosso, cinismo, dramma e ironia. 3 Tipo di ornato capriccioso con foglie. 
 X   agg. grotesque. 
 @   deriv. da grottesca

\gròtto, sm. Grotta per conservare il vino. 

\Gròttole Comune in provincia di Matera (3.006 ab., CAP 75010, TEL. 0835). 

\Grottolèlla Comune in provincia di Avellino (1.680 ab., CAP 83010, TEL. 0825). 

\Grouchy, Emmanuel marchése di (Parigi 1766-1847) Generale napoleonico. Durante i cento giorni era maresciallo e a Waterloo tentò senza successo di impedire ai prussiani di congiungersi con gli inglesi. 

\grovièra, sm. o sf. invar. Formaggio a pasta dura cotta, simile all'emmenthal ma con buchi più piccoli. 
 X   sm. gruyère. 

\grovìglio, sm. 1 Garbuglio di fili. ~ intrico. 2 Accozzaglia. ~ ammasso. 
 X   sm. tangle. 

\Gròzio, Ùgo (Delft 1583-Rostock 1645) Nome italianizzato di Huig Van Groot, giurista olandese. È considerato il fondatore del giusnaturalismo. Fu autore di Mare liberum (1609), dove sostenne il principio della libertà di navigazione, e dell'opera Diritto di guerra e di pace (1625), dove stabilì le norme fondamentali del diritto internazionale di guerra, enunciando principi ancora oggi accettati. Grozio concepì il diritto come presupposto giuridico della pace fra gli stati e la tolleranza come fondamento per comporre i conflitti religiosi. 

\Grozny Città (401.000 ab.) della Russia, capoluogo della repubblica autonoma Ceceno-Inguscezia, alle pendici settentrionali del Caucaso, in una delle zone più ricche di petrolio della Russia. Vi si trovano oleodotti e linee ferroviarie che la collegano al mar Caspio e al mar Nero. Le risorse economiche si basano sulle industrie di raffinazione del petrolio, metallurgiche, chimiche e alimentari. La città fu fondata agli inizi del XIX sec. e subì danni per l'intervento militare russo del 1994-1995. 

\Gru Costellazione, scoperta nel 1603 da J. Bayer, situata nell'emisfero celeste australe; è difficilmente visibile dall'Italia, in quanto coperta dall'orizzonte. 

\gru, sf. 1 Macchina per sollevare i pesi con braccio girevole.   +   ~ argano, binda. 2 Carrello mobile per riprese cinematografiche. 3 Antica macchina da guerra che collocata sulle mure della città assediata, calava delle grosse tenaglie sulle macchine nemiche per danneggiarle. 4 Uccello migratore della famiglia dei Gruidi. 
 X   sf. crane. 
Grus grus o gru cenerina 
Grande uccello, dal piumaggio grigio cenerino sul corpo con due strisce bianche sul capo, con zampe lunghe e sottili, becco e collo lunghi. Vive nelle grandi pianure, nelle zone paludose, nelle vicinanze del mare. Migra in Africa in stormi a forma di v. Si ciba di cavallette, insetti, larve e topi rendendosi utile all'agricoltura. Appartengono alla stessa specie, la gru antigone, la gru della Manciuria (Gru japonensis), la gru bianca asiatica (Gru leucogeranus); la gru pavonina (Balearica pavonina) è propria dell'Africa. 

\Gruàro Comune in provincia di Venezia (2.705 ab., CAP 30020, TEL. 0421). 

\Grube, Max (Dorpat 1854-Meiningen 1934) Attore e regista teatrale tedesco. Dapprima interprete di successo dei drammi di Shakespeare, passò alla regia lavorando a Berlino, a Meiningen e ad Amburgo. Ha lasciato un'opera di storia del teatro intitolata Geschichte der Meininger (Storia della compagnia di Meiningen, 1926). 

\Gruber, Karl (Innsbruck 1909-1995) Politico austriaco. Cattolico, fu ministro degli esteri dal 1945 al 1953 e con questa carica negoziò gli accordi sull'Alto Adige con De Gasperi nel 1946. 

\Grüber, Klaus Michael (Stoccarda 1942-) Regista teatrale tedesco. Diresse spettacoli anticonvenzionali, soprattutto a Parigi e Berlino. 

\Gruber, Max von (Vienna 1853-Berchtesgaden 1927) Batteriologo austriaco. Compì studi sulle reazioni di immunizzazione, scoprendo (1896) il fenomeno dell'agglutinazione specifica. 

\Grubicy de Dragon, Vittore (Milano 1851-1920) Pittore. Tra le opere Alla sorgente (1890-1901, Milano, Galleria d'Arte Moderna) e Inverno in montagna-Poema panteista in otto quadri (1894-1911, Milano, Galleria d'Arte Moderna). 

\grùccia, sf. 1 Lungo bastone terminante all'estremità superiore con un appoggio per sostenere all'ascella chi non può reggersi da solo sulle gambe. ~ stampella. camminare con le grucce. 2 Oggetto a forma di gruccia per diversi usi specialmente appendere abiti. ~ appendiabiti. 3 Strumento che serviva per piantare barbatelle o talee di vite. 
 X   sf. 1 crutch. 2 (appendiabiti) coat-hanger. 
 @   longob. krukkja

\gruccióne, sm. Uccello (Merops apiaster) della famiglia dei Meropidi e dell'ordine dei Coraciformi. Di colore variopinto, migra in Africa. Si ciba di insetti che cattura in volo. 

\gruèra => "groviera" 

\grufolàre, v. v. intr. 1 Fregare con il grifo emettendo grugniti. 2 Mangiare rumorosamente. 
v. rifl. Avvoltolarsi nel sudiciume. 

\grufolìo, sm. Il grufolare. 

\grugàre, v. intr. Emettere il verso del piccione o della tortora. 

\Grugliàsco Comune in provincia di Torino (41.115 ab., CAP 10095, TEL. 011). Centro industriale (prodotti poligrafici, elettronici, chimici, metalmeccanici e dell'automobile). Vi si trova una torre del XIV sec. Gli abitanti sono detti Grugliaschesi

\grugnìre, v. v. intr. 1 Emettere grugniti. ~ bofonchiare, borbottare. 2 Parlare in modo sgradevole. 
v. tr. 1 Borbottare. ~ bofonchiare. 2 Parlare senza farsi capire. 
 X   v. intr. to grunt. 
 @   lat. grundire, grunnire

\grugnìto, sm. 1 Verso caratteristico del porco. 2 Incomprensibile borbottìo. 
 X   sm. grunt. 

\grùgno, sm. 1 Muso del porco. ~ grifo. 2 Faccia dell'uomo. ~ viso. 3 Broncio. ~ cipiglio. 
 X   sm. 1 snout. 2 (viso) mug. 
 @   lat. tardo grunium. 

\Gruiformi Sinonimo di Ralliformi. 

\Gruinàli Ordine di piante Dicotiledoni che comprende nove famiglie. 

\gruìsta, sm. Addetto alla manovra e alla manutenzione della gru. 

\grullàggine, sf. 1 Caratteristica di chi è grullo, stupidità, ottusità. ~ balordaggine. <> sagacia. 2 Credulità. ~ ingenuità. <> malizia. 

\grullerìa, sf. Parola e azione del grullo. 

\grùllo, agg. 1 Che è stupido. ~ citrullo. <> accorto. 2 Lento e torbido nel movimento. ~ imbambolato. <> sveglio. 
 X   agg. stupid, silly. 

\grùma, sf. Gromma. ~ tartaro. 

\grumèllo, sm. Vino rosso dal sapore asciutto e dal profumo vinoso. 

\Grumèllo Cremonése ed Unìti Comune in provincia di Cremona (1.907 ab., CAP 26023, TEL. 0372). 

\Grumèllo dél Mónte Comune in provincia di Bergamo (5.963 ab., CAP 24064, TEL. 035). 

\Gruménto Nòva Comune in provincia di Potenza (1.956 ab., CAP 85050, TEL. 0975). 

\grumeréccio, sm. Fieno serotino più corto e più tenero del maggese. 

\Grùmes Comune in provincia di Trento (412 ab., CAP 38030, TEL. 0461). 

\grùmo, sm. 1 Piccola quantità di liquido rappreso. ~ coagulo. 2 Pallottola che si forma negli impasti male amalgamati. ~ nodo, gnocco. 
 X   sm. 1 clot. 2 (di impasto) lump. 
 @   lat. grumus mucchio di terra. 

\Grùmo Àppula Comune in provincia di Bari (12.029 ab., CAP 70025, TEL. 080). Centro agricolo (coltivazione di uva, olive e cereali) e industriale (prodotti alimentari, dell'abbigliamento e mobilifici). Gli abitanti sono detti Grumesi

\Grùmo Nevàno Comune in provincia di Napoli (19.254 ab., CAP 80028, TEL. 081). 

\grùmolo, sm. Gruppo delle foglie centrali del cespo di una pianta. 

\Grùmolo délle Abbadésse Comune in provincia di Vicenza (3.105 ab., CAP 36040, TEL. 0444). 

\grumóso, agg. Di pianta che forma grumolo. 
 X   agg. lumpy. 

\Grün, Max von der (Bayreuth 1926-Dortmund 2005) Scrittore tedesco. Teorico del Gruppo 61 di Dortmund, ha scelto per i suoi libri soggetti impegnati tratti dalla realtà contemporanea. Tra le opere Stellenweise Glatteis (Strada sdrucciolevole, 1973), Leben im gelobtem Land (Vivere nella terra promessa, 1975) e Etwas ausserhalb der Legalit t (Un po' fuori della legalit , 1980). 

\Grunding, Hans (Dresda 1901-1958) Pittore. Tra le opere Il Reich millenario (1935-1938, Dresda, Staatliche Kunstsammlungen). 

\Grundtvig, Nikolai Frederik Severin (Udby 1783-Copenaghen 1872) Pastore protestante danese. Con il pietismo della devozione popolare, ravvivò il tradizionalismo luterano. Tra le sue opere, Mitologia nordica come linguaggio di simboli (1832) e Raccolta di canti per la chiesa danese (1837-1841). 

\grunge, sm. invar Movimento giovanile dei primi anni '90, originario di Seattle, che propone gusti musicali e di abbigliamento che si rifanno a movimenti di protesta di vent'anni prima. Si contrappone allo yuppismo. 

\gruppàle, agg. Riferito ai gruppi. 

\gruppettàro, sm. Che fa parte di un gruppuscolo. 

\gruppétto, sm. Abbellimento formato da due doppie note di volta ravvicinate, una superiore e l'altra inferiore rispetto alla nota base. 

\grùppo, sm. 1 Complesso unitario di più persone o cose. ~ insieme, aggregato, unione. 2 Complesso vocale o strumentale. ~ band. 3 Raggruppamento, assembramento. ~ capannello. 4 Categoria, classe. ~ tipo. 5 Ambiente, giro. ~ entourage. 6 In ambito sociologico è l'insieme degli individui uniti, spontaneamente o perché costretti, da rapporti sociali durevoli e intensi per perseguire interessi comuni. 
 X   sm. group. 
In algebra moderna è la struttura algebrica formata da un insieme G dotato di una operazione binaria * associativa [a*(b*c) = (a*b)*c], un elemento h neutro rispetto ad essa [a*h = h*a = a] e una operazione ' di inversione[a'*a = a*a' = h]. Nei gruppi commutativi il risultato della operazione non dipende dall'ordine dei due elementi su cui si opera [a*b = b*a]. Es.: se G è l'insieme dei numeri reali si può prendere + come *, 0 come h, –a come a'; se G è l'insieme dei numeri reali diversi da 0 si può prendere · come *, 1 come h, 1/a come a'; se G è l'insieme delle rotazioni attorno a un punto di ampiezza compresa tra 0° e 360°, posso prendere la somma delle ampiezze delle due rotazioni eventualmente diminuita di 360° come * [150°*160° = 310°, 150°*260° = 50°], 0° come 0, quanto manca a 360° come ' [150°' = 210°].   +  
Gruppo di Galilei e Lorentz 
In fisica indica il gruppo di trasformazioni dello spazio tempo relativistico, in base a differenti interpretazioni. 
Gruppo di onde 
Insieme di perturbazioni che si propagano in un'unica direzione. 
Gruppo funzionale 
In chimica indica ogni gruppo di atomi che, con la loro presenza, caratterizzano una molecola; può essere idrossile (-OH), carbossile (-COOH), gruppo amminico (-NH2) e aldeidico (-CHO). 
Gruppo elettrogeno 
In elettronica è l'apparecchio che viene utilizzato nella produzione di energia elettrica; è formato da un motore primo, termico e da un generatore elettrico permanentemente accoppiato. 
Gruppo etnico 
Insieme di individui che hanno una stessa origine o sono accomunati da alcuni elementi particolari e tipici. 
Gruppo locale 
Ammasso di galassie di modeste dimensioni, al quale appartiene anche la Via Lattea. 
Gruppo sanguigno  (blood type, blood group)
Tipo di sangue che viene definito e contraddistinto in base al numero di antigeni presenti nei globuli rossi; ne esistono vari sistemi, il più noto dei quali è il sistema AB0. I globuli rossi possono contenere antigeni A, B, AB, o non averne alcuno (gruppo 0). La trasfusione del sangue può avvenire solo tra gruppi sanguigni compatibili. L'eredità dai gruppi sanguigni avviene in base alla legge di Mendel; altri fattori di isoimmunizzazione sono dati dal fattore Rh, molto interessante per lo studio dei fenomeni di incompatibilità tra madre e feto. Nell'85% degli individui, Rh positivi (Rh+), il sangue contiene un antigene o un fattore Rh; i rimanenti individui sono Rh negativi (Rh-). Se una donna Rh- ha un figlio da un Rh+, nel suo sangue si creeranno degli anticorpi per il fattore Rh che possono distruggere il sangue del feto, passando attraverso il filtro placentare (eritoblastosi fetale); esso è tipico della seconda gravidanza e delle successive. Nel 1920 l'austriaco Karl Landsteiner distinse i quattro gruppi sanguigni, provando l'esistenza del fattore Rh nei globuli rossi. 

\Grùppo dei Dièci L'insieme dei dieci paesi industrializzati che nel 1962 hanno firmato gli "accordi generali di prestito" in base al quale si impegnavano di mettere a disposizione del fondo monetario internazionale valute per sei miliardi di dollari. 

\gruppùscolo, sm. Formazione politica di ridotta consistenza politica. ~ gruppetto. 

\gruyère, sm. invar. Caratteristico formaggio svizzero detto abitualmente groviera. Viene prodotto anche in Francia, Germania e Italia. 

\Gruyère Distretto (28.000 ab.) della Svizzera, nel Cantone di Friburgo. 

\grùzzolo, sm. Quantità di denaro accumulato poco per volta. ~ risparmi. 

\Gryphius, Andreas (Andreas Greif) (Glogau 1616-1664) Poeta e letterato tedesco. Dopo i suoi studi di lingue antiche e moderne a Danzica e Leida, fu esponente di spicco della corrente letteraria barocca della sua nazione. La sua produzione artistica comprende numerose poesie e drammi teatrali in sintonia con il pessimismo imperante ai suoi tempi, come i sonetti della raccolta Kirchhofsgedanken (Pensieri cimiteriali, 1658) e le tragedie Leo Armenius (1650), Katharina von Georgien (1657), Aemilius Papinianus (1659) e Cardenius und Celinde (1657), e commedie molto più leggere e briose, come l'Horribilicribrifax (1663), l'Absurda comica oder Herr Peter Squentz (1657) e Die geliebte Dornrose (L'amata Rosaspina, 1661). 

\Gs Sigla di gauss (unità di misura fisica). 
GS 
Sigla di Gruppo Sportivo. 

\GT Sigla di Gran Turismo. 

\GTI Sigla di Gran Turismo Internazionale. 

\GU Sigla di Gazzetta Ufficiale. 

\gua', inter. Esclamazione per indicare meraviglia. 

\guàciaro, sm. Nome volgare dello Steatornis caripensis, grosso uccello caprimulgiforme dell famiglia degli Steatornitidi. 

\guàda, sf. Rete da pesca quadrata di circa due metri per lato. 

\guadàbile, agg. Che si può guadare. 

\guadagnàre, v. v. tr. 1 Trarre da un impiego, professione, arte, industria e simili. profitto. ~ realizzare. <> perderci. 2 Riuscire a ottenere. ~ conseguire. <> giocarsi. aveva guadagnato terreno nei confronti degli inseguitori. 3 Raggiungere con difficoltà. con fatica riusc a guadagnare la riva nuotando. 4 Acquistare. <> sfigurare. 
v. rifl. Meritarsi. ~ conquistarsi. 
 X   v. tr. 1 to earn. 2 (conseguire) to gain. 3 (vincendo al gioco) to win. 4 (fig., raggiungere) to reach. 
 @   franco waidanjan pascolare, deriv. da waida pascolo. 

\guadàgno, sm. 1 Ciò che si trae in denaro da una attività. ~ profitto. <> perdita.   +    2 Vantaggio. ~ beneficio. <> danno. 3 Fattore di amplificazione in un circuito. 
 X   sm. 1 gain. 2 (entrate) pl. earnings. 3 (profitti) profits. 4 (utile) advantage. 
 @   deriv. da guadagnare. 

\Guadalajara (Messico) Città (1.650.000 ab.) del Messico centro-occidentale, capitale dello stato di Jalisco, a 1.567 m s.l.m., nella valle del Rio Grande de Santiago. La città, seconda per importanza del paese, è un centro agricolo commerciale, industriale (industrie alimentari, conciarie, tessili, meccaniche, della carta e della ceramica) e turistico. Sede di un aeroporto e di un'università. Fu fondata verso la metà del 1500. Vi si trovano edifici in stile coloniale spagnolo: la cattedrale del XVI sec., la chiesa di Santa Monica, un museo (reperti archeologici precolombiani) e una pinacoteca. 

\Guadalajara (Spagna) Città (62.000 ab.) della Spagna, della regione di Castiglia-La Mancha, capoluogo dell'omonima provincia. Ha oleifici, cementifici e concerie. Conserva le chiese di Santa Maria de la Fuente (XIII sec.), di San Ginés (XVI sec.) e il Palacio del Infantado (1461). 
Battaglia di Guadalajara 
Violenta battaglia tra i repubblicani appoggiati dalle brigate internazionali e i franchisti (7-23 marzo 1937), segnò la fine della prima offensiva franchista verso Madrid. Importante dal punto di vista politico in quanto rappresenta il luogo del primo scontro fra i volontari antifascisti italiani del battaglione Garibaldi e l'esercito regolare, comandato dal generale Roatta, inviato da Mussolini in appoggio a Franco. 
Guadalajara 
Provincia (146.000 ab.) della Spagna che si estende nella parte nordorientale della regione di Castiglia-La Mancha. 

\Guadalaviar Fiume (280 km) della Spagna. Nasce dalla Sierra de Albarracín e sfocia nel mar Mediterraneo. 

\Guadalcanal La più estesa isola (6.470 km2, 25.000 ab.) dell'arcipelago delle Salomone nell'oceano Pacifico (Melanesia). Di origine vulcanica, la cima più alta è il monte Popomanotseu (2.331 m) situato nei monti Kavo, che si estendono per tutta la lunghezza dell'isola coperta quasi interamente da foreste. Centro principale è Honiara (capitale delle isole Salomone). Tra le risorse economiche, le piantagioni di cocco e cacao e lo sfruttamento dell'albero della gomma. Scoperta nel XVI sec. dagli spagnoli fu annessa, verso la fine del 1800, alla Gran Bretagna. Occupata dai giapponesi durante la seconda guerra mondiale, fu riconquistata dagli americani, nel 1943, dopo durissimi combattimenti. 

\Guadalete Fiume che scorre in Andalusia e si getta nella baia di Cadice dopo 136 km. 
Battaglia del Guadalete 
Combattimento (avvenuto pi propriamente sulle rive del Rio Salado) che si svolse nel luglio 711 tra gli Ommayyadi di Tariq e i visigoti capeggiati da re Rodrigo. La vittoria dei musulmani pose fine alla monarchia visigota. 

\Guadalquivir Fiume (657 km) della Spagna meridionale che scorre in Andalusia. Nasce dalla Sierra de Segura, bagna Cordova e Siviglia, attraversa la regione paludosa di Las Marismas dove forma due vaste isole (Mayor e Menor) e sfocia infine nell'Atlantico, nel golfo di Cadice. Le sue acque alimentano un'importante rete di canali di irrigazione nei pressi di Siviglia e Córdoba, oltre a numerosi impianti idroelettrici. Navigabile fino a Siviglia. 

\Guadalupa Isola (1.434 km2) delle Piccole Antille, compresa tra il mar delle Antille e l'oceano Atlantico: è divisa in due da uno stretto braccio di mare (Rivière Salèe): a est si trova il territorio Grande-Terre e a ovest Basse-Terre. Con alcune isole (arcipelago di Les Saintes e isola di Marie-Galante) costituisce un dipartimento francese d'oltremare. 
Basse-Terre è di origine vulcanica e i rilievi raggiungono i 1.484 m; Grande-Terre è invece un altopiano (80 m). 
Le attività principali sono l'agricoltura, la pesca e le industrie di trasformazione. 
Capitale è la città di Basse-Terre, mentre Pointe-à-Pitre è il principale porto. 
STORIA Scoperta da Cristoforo Colombo nel 1493, l'isola viene colonizzata dalla Francia a partire dal 1635 e collegata alla corona nel 1674. La schiavitù viene abolita nel 1848. Nel 1946 diventa dipartimento francese d'oltremare. Nel 1983, nel quadro della legge francese sul decentramento, viene formato un consiglio regionale. 

\guadàre, v. tr. Passare a guado. 
 @   lat. vadare. 

\Guadarrama, Sierra de Catena montuosa della Spagna centrale che si estende tra i fiumi Duero e Tago. Vetta più elevata il monte Pe alara (2.430 m). 

\Guadiana Fiume (834 km) della penisola iberica. Sfocia nel golfo di Cadice. 

\guadìno, sm. Retino di forma conica, munito di manico fisso a telescopio per recuperare il pesce pescato con l'amo. 

\guàdo, sm. 1 In un corso d'acqua, zona poco profonda che può essere attraversata a piedi. 2 Passaggio. 
 X   sm. ford. 
 @   lat. vadum. 

\guaglióne, sm. Ragazzo. 

\Guagnàno Comune in provincia di Lecce (6.629 ab., CAP 73010, TEL. 0832). 

\guài, inter. Si usa in esclamazioni per esprimere minaccia. ~ bada, attento. 
 X   inter. (escl., bada, attento a te) woe betide you. 
Dio me l'ha data, guai a chi la tocca. Frase pronunciata da Napoleone mentre cingeva la Corona Ferrea durante la cerimonia dell'incoronazione a re d'Italia il 26 maggio 1805. FRS: Guai ai vinti! Frase esclamata da Brenno dopo aver incendiato Roma. 

\guaiàco, sm. Legname che si ricava da alcune specie di Guaiacum

\guaiacòlo, sm. Sostanza organica, principale componente del creosoto. 

\Guaiana => "Guayana" 

\guaiàva, sf. Frutto commestibile che si ottiene da alcune specie di Psidium

\guaime, sm. Erba tenera che rinasce nei prati dopo la prima o ultima falciatura. 

\guàina, o guaìna, sf. 1 Fodero in materiali vari, destinato a contenere spade, pugnali o altri arnesi da taglio. ~ custodia. 2 Qualsiasi membrana sottile di rivestimento. 3 Indumento intimo femminile aderente per modellare il corpo. ~ body. 4 In anatomia membrana più o meno sottile che ricopre un nervo, un vaso o simili. 5 In botanica parte basale della foglia che abbraccia il fusto inserendosi al nodo. 
 X   1 sheath. 2 (body femminile) girdle. 
 @   lat. vagina. 

\guàio, sm. 1 Malanno. 2 Impiccio. ~ seccatura. <> opportunità. 3 Avversità, disgrazia. ~ sventura. <> fortuna. 
 X   sm. 1 trouble, mishap. 2 (escl., che guaio) what a nuisance. 

\guaiolàre, v. intr. Emettere guaiti leggeri. 

\Guair´ Dipartimento (162.000 ab.) del Paraguay meridionale, capoluogo Villarrica. 

\guaìre, v. intr. 1 Mandare guaiti. ~ mugolare. 2 Lamentarsi. ~ piagnucolare. 
 X   v. intr. to yelp, to whine. 
 @   deriv. da guaio. 

\guaìto, sm. Lamento. ~ gemito. 

\guaiùle, o guayùle, sm. Nome volgare del Parthenium argentatum suffrutice coltivato per produrre caucciù. Appartiene alla famiglia delle Composite. 

\Guajira, La Dipartimento (355.000 ab.) della Colombia, capoluogo Ríohacha. 

\Gualazzìni, Ùgo (Cremona 1905-Cremona 1995) Giurista italiano. Studioso delle istituzioni del comune medievale ha scritto Ricerche sulle scuole preuniversitarie del medioevo (1943). 

\gualcàre, v. tr. Sodare panni con la gualchiera. 

\gualchièra, sf. Follone tessile ad acqua i cui magli battevano la stoffa per conferirgli l'aspetto del feltro. 

\gualcìre, v. Sgualcire. ~ spiegazzare, stropicciare. 

\gualdàna, sf. Manipolo di gente armata a cavallo. 

\Guàldo Comune in provincia di Macerata (965 ab., CAP 62020, TEL. 0733). 

\Guàldo Cattàneo Comune in provincia di Perugia (5.883 ab., CAP 06035, TEL. 0742). 

\Guàldo Tadìno Comune in provincia di Perugia (14.154 ab., CAP 06023, TEL. 075). Centro industriale (prodotti alimentari, dell'abbigliamento e chimici), dell'artigianato artistico della ceramica e turistico (arte). Vi si trovano la Rocca Flea, risalente al XII-XVI sec., un'ex chiesa di San Francesco, del XIV sec., e il duomo del XIII sec. Gli abitanti sono detti Gualdesi

\gualdràppa, sf. Drappo attaccato alla sella che copre la groppa del cavallo. ~ groppiera. 

\Gualtièri Comune in provincia di Reggio Emilia (6.041 ab., CAP 42044, TEL. 0522). 

\Gualtièri Sicaminò Comune in provincia di Messina (2.357 ab., CAP 98040, TEL. 090). 

\Guam Isola (541 km2) situata nell'oceano Pacifico, la maggiore e la più meridionale delle isole Marianne. 
Costituisce un territorio non incorporato degli Stati Uniti. La capitale è Agana. 
Paese esclusivamente agricolo (si coltivano patate, ortaggi e frutta); praticati anche l'allevamento e la pesca. Buono anche il turismo. 
Occupata dai Giapponesi dal 1941 al 1944, l'isola è diventata nel dopoguerra una potente base americana. 

\Guamaggióre Comune in provincia di Cagliari (1.112 ab., CAP 09040, TEL. 070). 

\Guanabara Baia del Brasile, sull'oceano Atlantico. Sulla riva occidentale vi sorge Rio de Janeiro. 

\Guanacaste Provincia (254.000 ab.) di Costa Rica, al confine con il Nicaragua. Capoluogo Liberia. 

\guanàco, sm. Mammifero (Lama guanicoe) della famiglia dei Camelidi e dell'ordine degli Artiodattili. Lungo circa 2 m, presenta una testa piccola posta su un collo lungo. Vive sulle Ande fino a 4.000 m di altezza. 
 X   sm. guanaco. 

\guanajuatìte, sf. Solfoseleniuro di bismuto che presenta una struttura di cristalli aciculari grigiastri. 

\Guanajuato Stato (3.983.000 ab.) del Messico centrale. 

\Guanare Città (64.000 ab.) del Venezuela nordoccidentale, capitale dello stato di Portuguesa. 
Guanare 
Fiume (340 km) del Venezuela. Nasce dalla Cordigliera de Mérida e confluisce nel fiume Portuguesa. 

\guància, sf. (pl.-ce) 1 Parte laterale della faccia. ~ gota. quella bambina aveva delle guance paffute e rosse. 2 Parte carnosa della testa della bestia macellata. 3 Ognuna delle due parti laterali di un oggetto. 
 X   sf. cheek. 
 @   longob. wankja

\guanciàle, sm. 1 Cuscino rettangolare imbottito, su cui si appoggia la testa quando ci si corica. 2 Parte dell'elmo che difende la guancia. 3 Lardo della guancia del maiale. ~ pancetta. 
 X   sm. pillow. 
 @   deriv. da guancia. 

\guancialétto, sm. 1 Imbottitura del vestito per correggere qualche difetto per chi li indossa. 2 Cuscinetto imbevuto per timbri. 

\guancialìno, sm. Cuscinetto. 

\guanciàta, sf. Schiaffo. 

\Guandalìni, Ùgo (Modena 1905-Parma 1971) Fondò nel 1932 a Modena la casa editrice Guanda, che oggi ha sede a Parma. 

\Guangxi Zhuang Regione (43.800.000 ab.) autonoma della Cina meridionale. Capoluogo Nanning. 

\Guangzhou Città (2.914.000 ab.) della Cina meridionale, capoluogo della provincia del Guangdong. 

\guanidìna, sf. Base che si forma nell'ossidazione della guanina. 

\guanìna, sf. Base del gruppo delle purine che si trova nel guano e nel pancreas di alcuni animali. 

\guàno, sm. Deposito di escrementi degli uccelli acquatici lungo le coste. 
 @   spagn. guano. 

\guantàio, sm. Che fabbrica o vende guanti. 

\Guant´namo Città (216.000 ab.) di Cuba, capoluogo della provincia omonima. Mercato agricolo (caffè, canna da zucchero, cotone, banane e cacao) e centro industriale (prodotti alimentari, zuccherifici e del tabacco). Sede di un aeroporto. Durante la guerra contro la Spagna del 1898, nella baia di Guant´namano le truppe americane nel 1903 installarono una base navale rivendicata da Cuba. 

\guanterìa, sf. 1 Negozio dove si vendono guanti. 2 Fabbrica di guanti. 

\guantièra, sf. 1 Scatola elegante per tenere i guanti. ~ astuccio. 2 Vassoio per dolci. 

\guànto, sm. Indumento che riveste e protegge la mano. quella giacca gli calzava come un guanto, gli si adattava bene; gettare il guanto, lanciare una sfida. 
 X   sm. glove. 
 @   franco wanth
Avulsione del guanto 
Consiste in un infortunio sul lavoro, nel quale una mano resta incastrata in un cilindro rotante, per cui la cute viene strappata via come un guanto. La parte di cute con tessuti avulsi quasi certamente si troverà sul luogo dell'incidente. Ricercarla e recuperarla, per trasportarla in ospedale insieme all'infortunato. 

\Guanto di crine Prosa di P. Reverdy (1927). 

\guantóne, sm. Guanto di cuoio imbottito, usato dai pugili. 

\Guanzàte Comune in provincia di Como (4.275 ab., CAP 22070, TEL. 031). 

\Guaporé Fiume (1.200 km) del Brasile. Nasce nel Mato Grosso e confluisce nel fiume Mamoré. 

\guapperìa, sf. Insieme di guappi. 

\guàppo, agg. e sm. agg. Sfrontato. ~ insolente. 
sm. Camorrista. 

\guaràna, sm. Nome brasiliano della Paullinia cupana e della droga ottenuta dai suoi semi. Ricca di caffeina è utilizzata come surrogato del caffè. 

\guaraní Popolazione indigena di lingua tupi guaraní, nel territorio del Paraguay e della Bolivia e nelle aree limitrofe di Brasile e Argentina. Diffusasi per lo più per via fluviale sin dal XV sec., proveniente dalla zona brasiliana più orientale, vive in villaggi agricoli fortificati, formati da lunghe capanne. Dediti principalmente all'agricoltura (cotone, granoturco, tabacco e patate) e all'artigianato, i suoi membri sono monogami e formano la classe sociale più povera dell'area rurale. 

\Guarany, Il Opera in quattro atti di A. C. Gomes, libretto di T. Scalvini (Milano, 1870). 

\Guarcìno Comune in provincia di Frosinone (1.691 ab., CAP 03016, TEL. 0775). 

\Guàrda Vèneta Comune in provincia di Rovigo (1.224 ab., CAP 45030, TEL. 0425). 

\guardàbile, agg. Che si può guardare. 

\guardabóschi, sm. Addetto alla sorveglianza dei boschi. 
 X   sm. forester. 

\Guardabosóne Comune in provincia di Vercelli (322 ab., CAP 13015, TEL. 015). 

\guardacàccia, sm. invar. Guardia giurata incaricata di far rispettare leggi e regolamenti sulla caccia. 
 X   sm. invar. gamekeeper. 
 @   da guarda + caccia. 

\guardacòrpo, sm. L'insieme delle draglie delle navi poste a murata per fare in modo che i marinai possano sostare in coperta quando il mare è agitato. 

\guardacòste, sm. invar. 1 Nave in servizio di vigilanza costiere. 2 Milizia che sorveglia le coste. 
 X   sm. invar. coastguard. 

\guardafìli, sm. Operaio che ha il compito di individuare, a vista, percorrendo il tracciato di una palificazione, guasti ai circuiti aerei causati da rotture. 

\guardalìnee, sm. 1 Cantoniere ferroviario con compito di vigilanza di un tratto di linea. 2 Nel calcio, ciascuno dei collaboratori dell'arbitro che controllano lo svolgimento del gioco lungo le linee laterali. ~ segnalinee. 
 X   sm. (sport, segnalinee) linesman. 

\guardamàcchine, sm. invar. Addetto alla sorveglianza delle macchine in un parcheggio. ~ posteggiatore. 

\Guardamàgna, Dànte (Loreo, Rovigo 1922-Roma 1999) Sceneggiatore e regista italiano. In televisione è stato autore di programmi tratti da opere letterarie quali Puccini (1972) e Melodramma (1984). In teatro ha diretto un riadattamento di Delitto e castigo (1972) e Rocambole (1983). 

\guardamàno, sm. invar. 1 Parte del rifornimento di arma manesca, bianca e da fuoco sotto l'impugnatura a difesa del grilletto. ~ paragrilletto. 2 Manopola da lavoro. 3 Cordone delle scale per appoggio. ~ corrimano. 

\Guardamìglio Comune in provincia di Lodi (2.492 ab., CAP 20070, TEL. 0377). 

\guardapàrco, sm. invar. Guardia di un parco nazionale. 

\guardapésca, sm. invar. Guardia giurata con il compito di far rispettare le leggi sulla pesca. 

\guardaportóne, sm. invar. Portiere in livrea di palazzi. 

\guardàre, v. v. tr. 1 Rivolgere e fissare lo sguardo. ~ contemplare. <> ignorare. guardare in cagnesco, con sguardo torvo. 2 Osservare con attenzione. ~ scrutare, rimirare. guardare le note delle spese. 3 Vigilare. ~ vegliare. <> trascurare. aveva il compito di guardare i bambini quel pomeriggio
v. intr. 1 Fare attenzione. guardava solo ai fatti suoi. 2 Fare in modo. 3 Essere rivolto. ~ affacciarsi. 
rifl. 1 Osservarsi. ~ specchiarsi. 2 Stare in guardia. ~ difendersi. guardati dalle cattive compagnie. 3 Astenersi. 
 X   v. tr. 1 to look at. 2 (osservare) to watch. 3 (custodire) to take care of. 4 (cercare) to look, to search. v. intr. 1 to look. 2 (guardare a) to face. 3 (badare a) to pay attention to, to mind. 4 (considerare) to look on, to regard. v. rifl. 1 (astenersi) to refrain from. 2 (difendersi) to beware of. 
 @   francone wardon stare in guardia. 

\guardaròba, sf. 1 Armadio per la biancheria e il vestiario. 2 Complesso di abiti e altri generi di vestiario. : :on poteva pensare di rinnovare l'intero guardaroba in un unico colpo 
 X   sf. 1 wardrobe. 2 (stanza) linen room. 3 (locale) cloakroom. 4 (armadio) linen cupboard. 
 @   da guarda-+ roba

\guardarobière, sm. 1 Persona di servizio che si occupa del vestiario e della biancheria. 2 Chi, in un pubblico locale, si occupa del guardaroba. 
 X   sm. cloakroom attendant. 

\guardasàla, sm. e sf. invar. Sorvegliante di una sala, per esempio di un museo. 

\guardascèlla, sm. Parte delle armature che proteggeva le ascelle. Generalmente in maglia di ferro era in vigore tra il XV e il XVI sec. 

\guardasigìlli, sm. In passato alto funzionario di corte che aveva il compito di custodire e apporre sigilli del sovrano. 

\guardaspàlle, sm. 1 Chi è addetto alla protezione di un personaggio importante. ~ gorilla. 2 Cavo teso tra gli amantigli a protezione dei marinai che lavorano alle tende. 

\guardàta, sf. Sguardo rapido e superficiale. ~ occhiata. 
 X   sf. 1 look. 2 (occhiata) glance. 

\guardàto, agg. Custodito. ~ difeso. 

\guardatùra, sf. Modo e atto del guardare. 

\Guardavàlle Comune in provincia di Catanzaro (5.613 ab., CAP 88065, TEL. 0967). 

\Guardèa Comune in provincia di Terni (1.709 ab., CAP 05025, TEL. 0744). 

\Guàrdi, Francésco (Venezia 1712-1793) Pittore. Tra le opere Storie di Tobiolo (1750-1753, Venezia, Chiesa dell'Angelo Raffaele), Piazza San Marco verso la Basilica (1755-1765, Londra, National Gallery) e Il doge nel campo di San Zaccaria per Pasqua (ca. 1770-1775, Parigi, Louvre). 

\Guàrdi, Giovànni Antònio (Vienna 1699-Venezia 1760) Pittore. Tra le opere Storie romane (ca. 1750, Oslo, Villa di Bogstad) e Madonna in trono e santi (ca. 1760, Cerete Basso, Chiesa parrocchiale). 

\guàrdia, sf. 1 Atto del guardare a scopo di custodia. ~ sorveglianza. 2 Agente, vigile. ~ sentinella. 3 Pattuglia, picchetto. ~ ronda. 
 X   sf. 1 guard. 2 (sorveglianza) watch. 3 (carceraria) warder. 4 (stare in guardia) to be on one's guard. 5 (del corpo) bodyguard. 
 @   deriv. da guardare. 
Guardia di ferro 
Organizzazione paramilitare (Camicie Verdi) istituita in Romania da Codreanu nel 1930. Fu messa al bando dopo il tentativo di colpo di stato del 1941. 
Guardia di finanza 
Corpo militare alle dipendenze del ministero delle finanze, istituita nel 1862. Ha compiti di polizia tributaria, reprime il contrabbando, concorre al mantenimento dell'ordine pubblico. 
Guardia forestale 
Appartenente al corpo forestale dello stato. 
Guardia nazionale 
Organismo costituito a Parigi durante la rivoluzione (1789) per volontà dell'assemblea nazionale, come forza armata autonoma della borghesia in funzione antimonarchica, ma anche antipopolare. 
Guardia regia 
Corpo di polizia istituito dal governo Nitti nel 1919. Fu soppresso dal fascismo nel 1922. 
Guardia svizzera 
Corpo militare preposto alla difesa e alla protezione del pontefice, istituito da Giulio II nel 1506 e costituita da mercenari svizzeri. Ha ancora la tipica uniforme disegnata da Michelangelo. 
Guardie rosse 
Organizzazione giovanile cinese, protagonista della rivoluzione culturale, in appoggio a Mao Tse-tung, sorta nel 1964, fu sciolta nel 1969. 

\Guardia bianca, La Romanzo di M. A. Bulgakov (1925). 

\Guardia del corpo Film poliziesco, americano (1992). Regia di Mick Jackson. Interpreti: Kevin Costner, Whitney Houston, Gary Camp. Titolo originale: Bodyguard 

\Guàrdia Lombàrdi Comune in provincia di Avellino (2.361 ab., CAP 83040, TEL. 0827). 

\Guàrdia Perticàra Comune in provincia di Potenza (817 ab., CAP 85010, TEL. 0971). 

\Guàrdia Piemontése Comune in provincia di Cosenza (1.630 ab., CAP 87020, TEL. 0982). 

\Guàrdia Sanframóndi Comune in provincia di Benevento (5.786 ab., CAP 82034, TEL. 0824). 

\guardiacàccia => "guardacaccia" 

\guardiacòste => "guardacoste" 

\Guardiagrèle Comune in provincia di Chieti (10.120 ab., CAP 66016, TEL. 0871). Centro industriale (prodotti alimentari e calzaturifici), dell'artigianato del ferro battuto e dell'oreficeria. Vi si trovano la chiesa di San Francesco, del XIV sec., e la collegiata di Santa Maria Maggiore, dell'XI sec. Gli abitanti sono detti Guardiesi

\Guardialfièra Comune in provincia di Campobasso (1.154 ab., CAP 86030, TEL. 0874). 

\guardialìnee => "guardalinee" 

\guardiamarìna, sm. Primo grado degli ufficiali di vascello. 

\guardiàno, sm. 1 Chi ha l'incarico di custodire. ~ custode. 2 Priore o padre superiore di un convento. 3 Secondino. 
 X   sm. 1 guard. 2 (secondino) warder. 3 (custode) custodian. 4 (notturno) night watchman. 
 @   deriv. da guardia. 
Guardiano dei coccodrilli 
Nome volgare del Pluvianus aegyptius uccello caradriforme che prende il nome perché ripulisce la bocca e il dorso dei coccodrilli dai parassiti che li infestano. Appartiene alla famiglia dei Glareolidi. 

\Guardiano, Il Dramma di H. Pinter (1959). 

\Guardiarègia Comune in provincia di Campobasso (855 ab., CAP 86014, TEL. 0874). 

\Guardie e ladri Film commedia, italiano (1951). Regia di Steno e Mario Monicelli. Interpreti: Totò, Aldo Fabrizi, Ave Ninchi. 

\guardìna, sf. Camera di sicurezza dove vengono trattenute temporaneamente le persone fermate dalla polizia. ~ camera di sicurezza, galera. 

\guardinfànte, sm. Cerchio di ferro o vimini che si portava un tempo per scostare le gonne dal corpo. 

\guardìngo, agg. (pl. m.-ghi) Di chi procede cauto e circospetto. ~ oculato. <> imprudente. 
 X   agg. cautious, wary. 

\guardiòla, sf. 1 Piccolo locale riservato al portiere situato all'ingresso degli edifici. ~ portineria. 2 Nelle antiche fabbricazioni piccola torretta sporgente dall'alto delle mura, per postarvi le sentinelle. 
 X   sf. 1 porter's lodge. 2 (torretta) look-out tower. 

\Guardistàllo Comune in provincia di Pisa (938 ab., CAP 56040, TEL. 0586). 

\guàrdo, sm. Sguardo, espressione degli occhi. 

\guàrdolo, sm. Banda di cuoio utilizzata per cucire la tomaia e il fondo delle calzature. 

\guardóne, sm. Chi per morbosa curiosità spia le nudità o gli atti sessuali degli altri. ~ voyeur. 

\guardrail, sm. invar. Robusta ringhiera di lamiera o di cemento posta ai margini delle strade per impedire l'uscita dei veicoli. 

\Guardùcci, Margherìta (Firenze 1902-Roma 1999) Epigrafista. Docente di epigrafia greca, si occupò delle Inscriptiones Creticae, che furono inserite nelle Inscriptiones Grecae a cura dell'Accademia di Berlino. Interpretò le iscrizioni delle grotte vaticane, trovandovi conferma della sepoltura di San Pietro sotto la basilica vaticana. Tra le opere, I graffiti sotto la Confessione di San Pietro, La cosiddetta Fibula Prenestina e Antiquari, eruditi e falsari nella Roma dell'Ottocento (1980). 

\Guarène Comune in provincia di Cuneo (2.546 ab., CAP 12050, TEL. 0173). 

\guarentìgia, sf. Garanzia assicurata dalla legge. ~ malleveria. 

\Guaréschi, Giovànni (Parma 1908-Cervia, Ravenna 1968) Umorista. Dal 1936 al 1943 fu caporedattore del settimanale Bertoldo. Durante la seconda guerra mondiale fu prigioniero dei tedeschi dal 1943 al 1945. Dal 1945 al 1957 fu direttore del settimanale Candido. Sul Bertoldo pubblicò i racconti di satira politica di Mondo Piccolo (1948) ottenendo uno straordinario successo e Don Camillo (1948). Le avventure del parroco Don Camillo alle prese con il sindaco comunista Peppone sono narrate con spassosa comicità che ne fece rapidamente un successo internazionale. Il successo spinse l'autore a moltiplicare gli episodi della guerra paesana, tra i quali si ricordano Don Camillo e il suo gregge (1953), Il compagno don Camillo (1963) e Don Camillo in Russia (1963). I personaggi di Guareschi divennero famosi soprattutto per una fortunata serie di film interpretati da Fernandel nella parte del parroco Don Camillo e Gino Cervi nella parte del sindaco Peppone. Tra le altre opere, si ricordano Il destino si chiama Clotilde (1942), Diario clandestino (1946) e Lo zibaldino (1948). 

\guàri, avv. Molto, assai. 

\guarìbile, agg. Che può guarire. ~ sanabile. <> incurabile. 

\Gu´rico Stato (526.000 ab.) del Venezuela, capitale San Juan de los Morros. 

\Guariènto di Àrpo (not. 1338-1370) Pittore. Tra le opere Gerarchie angeliche (1350-1380, Padova, Museo Civico). 

\guarigióne, sf. 1 Il ristabilirsi in salute. ~ risanamento. 2 Il restituire la salute. ~ ristabilimento. 
 X   sf. recovery. 
 @   deriv. da guarire. 

\Guarìni, Battìsta (Ferrara 1538-Venezia 1612) Poeta. Professore di poetica e retorica all'università di Ferrara, ricoprì vari incarichi diplomatici per la corte estense. Fu amico di Torquato Tasso. Scrisse numerose poesie liriche, una commedia e alcuni saggi, ma la sua fama è legata soprattutto alla favola pastorale Il pastor fido (1590). Essa narra le intricate vicissitudini amorose di due coppie di giovani pastori (Mirtillo e Amarilli, Silvio e Dorinda), che devono superare innumerevoli ostacoli prima di giungere alle sospirate nozze. Guarini intendeva proporre la favola pastorale come un genere drammaturgico esemplare, superando la tradizionale distinzione fra tragedia e commedia. 

\Guarìni, Guarìno (Modena 1624-Milano 1683) Architetto. Dopo aver operato a Modena, Messina e Parigi, nel 1666 fu chiamato a Torino da Carlo Emanuele di Savoia, che due anni dopo lo nominò proprio ingegnere e matematico. Tra le opere la chiesa di San Lorenzo (1666-1680), la cappella della Santa Sindone nel Duomo (1668-1694), la chiesa dell'Immacolata Concezione (dal 1673) e il progetto per palazzo Carignano (1679) a Torino. 

\guarinìte, sf. Fluorosilicato di calcio, sodio e zirconio. 

\Guarìno, Giusèppe (Napoli 1922-) Giurista italiano. Ministro delle finanze nel quarto governo Fanfani (1987) ha scritto Potere giuridico e diritto soggettivo (1949), Dizionario amministrativo (1978), Quale costituzione (1987) e Dalla Costituzione alla Unione Europea. Del fare diritto per cinquant'anni (1994). 

\guarìre, v. v. tr. 1 Far ritornare in salute. ~ sanare. 2 Far passare la malattie. ~ risanare. 3 Liberare da un vizio. non riusciva a guarire dal vizio di fumare
v. rifl. Ristabilirsi. ~ rimettersi. <> ammalarsi. si stava guarendo dalla polmonite
v. intr. Scomparire. non sembrava che il suo raffreddore volesse guarire
 X   v. tr. 1 to cure. 2 (ferita) to heal. v. intr. 1 to recover, to be cured. 2 (ferita, rimarginarsi) to heal. 
 @   longob. warjian tener lontano. 

\guaritóre, sm. 1 Chi opera una guarigione. 2 Chi pretende di avere la capacità di guarire. ~ medicone. 

\guarnàcca, sf. 1 Sopravveste medievale maschile e femminile, rassomigliante a un mantello. 2 Grossa e lunga veste di fatica dei contadini. 

\guarnèllo, sm. Tipo di sottoveste femminile scollata senza maniche. 

\Guarnièri, Ànna Marìa (Milano 1934-) Attrice teatrale, cinematografica e televisiva. Debuttò in teatro nel 1954 con la tragedia di W. Shakespeare Romeo e Giulietta. Dal 1954 al 1963 fece parte della Compagnia dei giovani (con G. De Lullo, R. Falk e R. Valli) e interpretò Il diario di Anna Frank (1957) che rappresentò il suo primo grande successo. Tra le altre interpretazioni La locandiera (1972), Lo zio Vanja, Antonio e Cleopatra (1982), Le tre sorelle (1989), La pazza di Chaillot (1991), La dama e il cavaliere (1995). Fu pregevole interprete di vari personaggi in sceneggiati e teleromanzi, tra i quali, Umiliati e offesi (1958), L'idiota (1959), La cittadella (1964), E le stelle stanno a guardare (1971). 

\Guarniéri, Antònio (Venezia 1880-Milano 1952) Direttore d'orchestra italiano. Diplomato in violoncello, organo e composizione, debuttò in qualità di violoncellista nel Quartetto Martucci. Divenuto direttore d'orchestra, diresse il teatro Colón di Buenos Aires e l'Opera italiana di Vienna. Compose diversi brani orchestrali e da camera e l'opera teatrale Giuditta (1913). 

\guarnigióne, sf. 1 Corpo di truppa a guardia di una fortezza. ~ distaccamento. 2 Il luogo dove ha sede la guarnigione. ~ presidio. 3 Complesso degli archibugieri che fiancheggiavano il battaglione nel XVI sec. 

\guarnìre, v. tr. 1 Munire, corredare di tutto quanto serve per ornare. ~ agghindare. <> imbruttire. 2 Munire di armi la gente. 3 Provvedere un vascello dei suoi attrezzi. ~ corredare. <> privare. 4 Accompagnare una pietanza con un contorno. ~ completare. <> sguarnire. 
 X   v. tr. 1 to trim. 2 (pietanza) to garnish. 

\guarnitùra, sf. 1 Atto del guarnire. 2 Guarnigione. 3 Rivestimento di tavole o fascine disposto sulle pareti della miniera. 

\guarnizióne, sf. 1 Tutto ciò che serve per guarnire. ~ decorazione. 2 Il contorno di una pietanza. 3 Elemento di varia forma, per lo più sottile, di gomma, cuoio, rame o altro per assicurare la tenuta di un recipiente. ~ anello di tenuta, protezione. 
 X   sf. 1 decoration, trimming. 2 (pietanza) garnish. 3 (idraulica) washer. 4 (tecn.) gasket. 

\Guarulhos Città (786.000 ab.) del Brasile, nello stato di San Paolo. 

\Guascógna Regione storica della Francia sudoccidentale, delimitata a sud dai Pirenei, a est e nord dalla Garonna e bagnata a ovest dall'oceano Atlantico (golfo di Guascogna). È attraversata dal fiume Adour. Comprende le città di Bayonne, Lourdes, Tarbes, Biarritz, sulla costa, Auch, Arachon. 
Conquistata da Cesare (56 a. C.) appartenne alla provincia romana di Aquitania e divenne nel 296 la provincia di Novempopulonia. Prese poi il nome dai vascones (popolazioni spagnole che vi immigrarono nel VII sec.) e divenne ducato fino al 1088 quando passò a Guglielmo IX di Aquitania. Possedimento inglese dal 1154 (esportazione di vini verso le isole britanniche), tornò alla Francia dopo la guerra dei cent'anni (1453). 
Golfo di Guascogna (golfo di Biscaglia) 
Insenatura dell'oceano Atlantico tra le coste occidentali della Francia e quelle settentrionali della Spagna. 

\guasconàta, sf. Gesto da guascone. 

\guascóne, agg. e sm. agg. Della Guascogna. 
sm. 1 Abitante della Guascogna. 2 Fanfarone. 

\Guasìla Comune in provincia di Cagliari (3.063 ab., CAP 09040, TEL. 070). 

\guastafèste, sm. e invar. 1 Chi guasta l'atmosfera allegra di un ambiente in festa. ~ rompiscatole. 2 Chi, intervenendo d'improvviso sconvolge l'attuazione di un piano prestabilito. ~ disturbatore. quel guastafeste ha mandato a monte tutto il piano di vendita che avevo preparato
 X   sm. e sf. spoilsport. 
 @   da guasta, imperfetto di guastare + feste

\Guastàlla Comune in provincia di Reggio Emilia (13.354 ab., CAP 42016, TEL. 0522). Centro agricolo e commerciale (coltivazione e mercato di ortaggi, uva e cereali), dell'allevamento di bovini e industriale (prodotti del legno, meccanici, alimentari e dell'abbigliamento). Fondata nel VII sec. dai longobardi. Vi si trovano il palazzo Gonzaga, del XVI sec., e il duomo, costruito tra il XVI e il XVIII sec. Gli abitanti sono detti Guastellesi
Concilio di Guastalla 
Celebrato il 22 ottobre 1106 da papa Pasquale II esso riconobbe le ordinazioni sacerdotali a coloro che erano stati scomunicati nelle lotte tra il papato e Enrico II. 

\guastamestièri, sm. 1 Chi esercita male una qualsiasi attività. 2 Chi in commercio inganna il pubblico. 

\guastàre, v. v. tr. Danneggiare. ~ rovinare. <> accomodare, aggiustare. 2 Deteriorare. ~ adulterare. l'umidit pu guastare i cibi freschi. 3 Manomettere. ~ sabotare. 4 Mandare all'aria. ~ compromettere. aveva guastato un'amicizia con quel gesto impulsivo. 5 Traviare, sviare. ~ corrompere. <> redimere. 6 Disturbare. ~ turbare. se non ti guasta attendere, possiamo fare quel lavoro con calma pi tardi
v. intr. 1 Andare a male. 2 Non funzionare più. 3 Volgere a brutto. 
v. rifl. 1 Rompere l'amicizia. ~ litigare. 2 Andare a male. ~ avariarsi. <> conservarsi. 3 Peggiorare, annuvolarsi. ~ oscurarsi. <> rasserenarsi. il tempo cominciava a guastarsi
 X   v. tr. 1 to spoil. 2 (danneggiare) to ruin. 3 (meccanismo) to break. v. rifl. 1 (alimento) to go bad. 2 (amicizia) to quarrel. 3 (tempo) to change for the worse. 4 (meccanismo) to break down. 
 @   lat. vastare

\guastatóre, agg. Soldato del genio specializzato in azioni di sabotaggio. 

\guàsto, agg. e sm. agg. 1 Che è stato guastato, danneggiato. ~ avariato. <> integro 2 Inutilizzabile. ~ inservibile. <> in ordine, funzionante. 3 Marcito, rancido. ~ ammuffito. <> inalterato. 4 Cariato. 5 Corrotto, depravato. ~ bacato. <> onesto, sano. 
sm. 1 Danno, rottura. ~ avaria. 2 Degenerazione. ~ corruzione. 
 X   agg. 1 spoilt, damaged. 2 (non funzionante) broken. 3 (fuori servizio) out of order. 4 (marcito) rotten, bad. sm. failure, fault. 

\guatàre, v. tr. 1 Guardare a lungo e insistentemente. 2 Vedere. 

\Guatemala (città) Città (836.000 ab.) del Guatemala, capitale dello Stato e capoluogo del dipartimento omonimo, situata a 1.493 m di quota, nei pressi dei vulcani Agua e Fuego che dominano il Pacifico. Importante mercato agricolo (caffè, banane, cotone, caucciù). Grande centro amministrativo e commerciale (maggiore città dell'America centrale) ha industrie tessili, farmaceutiche, dell'abbigliamento e delle calzature. Sede arcivescovile, di due università, di un'accademia di scienze e di un conservatorio. La città sorge nei pressi di Antigua che era stata fondata, nel 1524, da Pedro Alvarado, sul luogo di un antico centro e ricostruita dopo l'alluvione del 1543. In seguito fu più volte distrutta da terremoti, l'ultimo del 1976. Conserva nei pressi della città, a Kaminal Juyu (valle della Morte), le rovine di una città maya (XVI-X sec. a. C.). 

\Guatemala (stato) Repubblica dell'America centrale, confina a nord e a ovest con il Messico, a nord-est con il Belize, a est con l'Honduras, a sud-est con Salvador. È bagnato a est dal mare delle Antille e a sud-ovest dall'oceano Pacifico. 
A ovest il territorio è in gran parte occupato da rilievi vulcanici (Tajumulco, Santa Marìa, Atitlàn, Fuego, Agua, Pacaya, Tacanà), che scendono ripidi sulla costa e sono in parte attivi, procurando frequenti fenomeni sismici. 
A nord si estende invece una regione bassa e uniforme, il tavolato calcareo del Petén; la costa sul Pacifico è di natura alluvionale, priva di porti naturali, spesso orlata da lagune. Verso est invece il territorio è pianeggiante fino alla costa caraibica. 
I fiumi del versante pacifico hanno carattere torrentizio, a differenza dei tributari del Mar delle Antille, più lunghi e con regime più regolari; tra questi il maggior fiume del paese è il Motagua, navigabile per un buon tratto; rilevante il Polochic che forma il maggior lago del paese, l'Izabal. 
Numerosi anche i laghi di origine vulcanica nella parte montuosa, tra i quali il più noto è l'Atitlàn. 
Il clima di tipo tropicale, subisce sensibili variazioni in base all'altitudine; si distinguono infatti le Tierras Calientes nelle regioni pianeggianti, le Tierras Templadas, di media altitudine, con temperature moderate e infine le Tierras Frìas, con escursioni termiche notevoli e inverni molto rigidi nelle zone montuose. 
La capitale è Guatemala, grossa città con più di un milione di abitanti; altre città sono Antigua, Chiquimula, Cob´n, Escuintla, Jutiapa, Quetzaltenango e Totonicap´n. 
L'economia è ancora oggi prevalentemente agricola, con prodotti destinati esclusivamente alla sussistenza della popolazione (mais, sorgo, frumento, riso, patate e fagioli), e altri coltivati in modo intensivo e destinati all'esportazione. Tra questi ultimi prevale in assoluto il caffè di cui il Guatemala, insieme a El Salvador, è il massimo produttore dell'America centrale. Notevoli inoltre le produzioni di canna da zucchero, banane e cotone; non trascurabili sono il tabacco, il cacao e gli agrumi. 
Lo sfruttamento della foresta, che occupa più di un terzo del paese, patrimonio ricchissimo di legni ed essenze pregiate, è ostacolato dalla mancanza di adeguate vie di comunicazione. 
L'allevamento è piuttosto diffuso (bovini, ovini e suini, cavalli e volativi da cortile). 
La pesca è condotta con tecniche tradizionali. 
Le risorse minerarie sempre ritenute scarse, vanno rivelando maggiore consistenza; si estraggono sale, zinco, piombo, antimonio, tungsteno e petrolio, non sufficiente però a coprire l'intero fabbisogno energetico del paese. Per questo motivo il petrolio viene in gran parte importato. 
Tradizionali sono le industrie di trasformazione alimentare (zuccherifici, birrifici, lavorazione del caffè, manifatture di tabacchi). 
Sopravvivono le attività artigianali del mondo indio, in particolare l'attività di tessitura e tintura a mano e la produzione di ceramiche. 
Sono discretamente rappresentate il settore del cemento, quello petrolchimico, chimico e farmaceutico, cartario e della gomma. 
STORIA Popolato da maya-quiché, il Guatemala viene conquistato nel 1524 da Pedro de Alvarado. Nel 1542 la regione diventa capitaneria generale che dipende dal vicereame del Messico. Nel 1821-1823 si unisce al Messico sotto l'autorità di Augustin De Iturbide. Dal 1824 al 1839 il Guatemala fa parte delle Province Unite dell'America centrale. Nel 1839 il paese riprende la propria indipendenza. Nel periodo 1840-1865, Rafael Carrera, governa in modo autoritario fino alla morte. Negli anni 1873-1885, Justo Rufino Barrios, liberale e positivista, modernizza il paese; si sviluppa la coltivazione del caffè. 
Il successore Manuel Hestrada Cabrera, prosegue la sua opera mentre si costituisce l'impero delle banane dell'United Fruit. Dal 1931 al 1944 il paese subisce la dittatura del generale Jorge Ubico. Il tentativo di riforma agraria, intrapreso dal colonnello Jacobo Arbenz Guzm´n nel 1951-1954 fa in modo che egli venga deposto dai generali sostenuti dagli Stati Uniti. Nel 1970-1982, il paese, devastato nel 1976 da un terremoto, deve far fronte a una guerra civile portata avanti dai guerriglieri di tipo castrista o sandinista. Nel 1982 si assiste al colpo di stato del generale Efrain Rios Montt. Nel 1983 un nuovo colpo di stato porta al potere il generale Oscar Mejia Victores. Nel 1985 viene eletto alla presidenza della repubblica il democratico cristiano Vinico Cerezo Arévalo. A partire dal 1987, il Guatemala partecipa allo sforzo di pace nell'America centrale (firma degli accordi del 1987 e del 1989 con Costa Rica, Honduras, Nicaragua ed El Salvador). Nel 1989 vengono avviati negoziati di pace con la guerriglia. Due anni dopo è eletto presidente della repubblica l'evangelista Jorge Serrano, dirigente del Movimento d'azione (centro destra). Nel 1993 J. Serrano viene destituito. Il parlamento designa come successore Ramiro León De Carpio. L'anno successivo, i negoziati di pace tra il governo e la guerriglia vengono portati avanti sotto l'egida dell'ONU. Nel 1996 è eletto alla presidenza della repubblica Alvaro Arz Irigoyen, leader del partito del Progresso nazionale (destra progressista). 
Abitanti-10.621.000 
Superficie-108.889 km2 
Densità-97,5 ab./km2 
Capitale-Guatemala 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Quetzal 
Lingua-Spagnolo, diffusi vari dialetti indiani 
Religione-Cattolica, protestante 

\guatemaltèco, agg. e sm. agg. Del Guatemala. 
sm. Abitante del Guatemala. 

\Guatimozìno (Messico 1497?-Aculan, Tabasco 1525) in azteco, Cuauht moc. Ultimo imperatore azteco nel 1520 e 1521. Nel 1520, dopo aver cacciato Cortés dalla capitale, fu a capo della resistenza antispagnola. Fu costretto ad arrendersi e venne ucciso. 

\guattìre, v. intr. Abbaiare. 

\guàva o guaiava, sf. Piccolo albero appartenente alla famiglia delle  →  mirtacee, diffusamente coltivato, soprattutto nei paesi tropicali, per i suoi frutti. In Italia è coltivato in Sicilia.

\Guaviare Fiume (1.200 km) della Colombia. Nasce dalla Cordigliera Orientale e confluisce nell'Orinoco. 

\Guayana (regione) (anche spagn. Guyana, ital. Guaiana) Regione geografica dell'America Meridionale affacciata all'oceano Atlantico. Si estende tra l'Orinoco, il Casiquiare, il Río Negro e il Rio delle Amazzoni. Divisa tra Venezuela, Brasile e le tre unità che ne prendono il nome: Guayana (ex Guayana britannica), Suriname (ex Guayana olandese) e Guayana francese. Vi si trovano rilievi che toccano i 3.000 m (monte Pakaraima). L'economia della regione si basa sull'agricoltura (coltivazione di canna da zucchero, riso, frutta, arance, limoni, banane e caffè), sullo sfruttamento forestale (legni pregiati), sull'allevamento (bovini, ovini, caprini, suini e volatili), sulle industrie (lavorazione di prodotti agricoli, distillazione di rhum e alcool, produzione di birra e zucchero) e minerarie (estrazione di oro, diamanti, amianto, manganese e bauxite). 
Guayana 
Altopiano dell'America Meridionale delimitato dall'oceano Atlantico, dai fiumi Orinoco, Río Negro e Rio delle Amazzoni. 

\Guayana (stato) Repubblica dell'America meridionale, che confina a nord-ovest con il Venezuela, a sud-ovest e a sud con il Brasile e a est con il Suriname. La sua costa si affaccia per 500 km a nord-est sull'oceano Atlantico. 
Il territorio in gran parte pianeggiante, scende verso una costa bassa e paludosa, mentre nelle zone occidentali e meridionali si innalzano rilievi del massiccio del Guyana (monte Roraima 2.810 m) e la Serra Acaraì. 
Fiume principale è l'Essequibo, ricco di affluenti; da ricordare anche le cascate sul fiume Potaro. 
Il clima è caldo e umido, influenzato dagli alisei. 
La capitale è Georgetown, moderna città sulla costa. 
I principali prodotti sono la canna da zucchero, il riso e il caffè. 
Le riserve di legname della foresta tropicale sono ingenti. 
Il sottosuolo ha giacimenti di bauxite (di cui la Guyana è tra i massimi produttori al mondo), oro e diamanti. 
L'industria è rappresentata da impianti per la lavorazione della canna da zucchero e l'estrazione della bauxite. 
STORIA Nel 1595-1596 Sir Walter Raleigh esplora la Guyana. Dal 1621 al 1629 la Compagnia delle Indie occidentali, olandese, garantisce lo sviluppo del paese (canna da zucchero, cotone). Nel 1814 la Gran Bretagna riceve la parte occidentale della Guyana, battezzata Guyana Britannica nel 1831. Zona di coltivazioni tropicali, la regione viene popolata da neri, indù e bianchi. Nel 1928 il paese è dotato di una costituzione fondata sul suffragio ristretto. Una nuova costituzione introduce nel 1953 bicameralismo e suffragio universale. 
Dal 1961 al 1964 Cheddi Jagan, primo ministro, governa appoggiandosi alla popolazione originaria dell'India (50%). Esso deve far fronte ai bianchi dell'United Force e all'opposizione dei neri (35%) guidata da Forbes Burnham. Il paese diventa indipendente nel 1966. Nel 1970 costituisce all'interno del Commonwealth una repubblica cooperativa presieduta da Arthur Chung. Dal 1980 al 1985 è presidente della Guyana F. Burnham. Alla sua morte, gli succede il primo ministro Hugh Desmond Hoyte. Nel 1992 viene eletto alla presidenza della repubblica Cheddi Jagan., sostituito poi da D. Hoyte. Nel 1997 vince le elezioni presidenziali Janet Jagan del partito progressista del popolo. 
Abitanti-835.000 
Superficie-214.970 km2 
Densità-3,9 ab./km2 
Capitale-Georgetown 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Dollaro della Guyana 
Lingua-Inglese, creolo-inglese, hindi 
Religione-Induista, protestante, anglicana, cattolica 

\Guayana brasiliàna Regione naturale del Brasile che si estende tra il Río Branco, il Rio delle Amazzoni e l'oceano Atlantico. 

\Guayana dél Venezuèla Regione naturale del Venezuela sudorientale tra la Guayana e il Brasile. 

\Guayana francése Dipartimento d'oltremare della repubblica francese nell'America meridionale; confina a est e a sud con il Brasile, a ovest col Suriname. Si affaccia a nord e nord-est sull'oceano Atlantico. 
La costa è bassa e ricca di vegetazione (savana), mentre l'interno è formato da un altopiano coperto da fitte foreste. 
I fiumi principali, ricchi di acque, sono il Maroni e l'Oyapock. 
Il clima è tropicale, caldo e umido. 
Il capoluogo è Caienna, sulla costa. 
La popolazione è formata da meticci e neri di origine africana e da una minoranza di amerindi ed europei. 
Le risorse economiche sono costituite dai prodotti agricoli (canna da zucchero, caffè, cacao) e da legnami pregiati. La pesca dei gamberi è una notevole fonte di reddito. Famose le distillerie di rhum. 
STORIA Nel 1643 viene fondata la Cayenna. Nel 1663 Colbert organizza la colonizzazione sistematica della Guayana. Nel 1677, contesa agli inglesi e agli olandesi, la Guayana viene definitivamente riconquistata dall'ammiraglio d'Estreés. Terra di missioni gesuite e di coltivazioni tropicali (caffè, cacao), nel XVIII sec. la regione è il punto di partenza di tentativi ambiziosi di colonizzazione che falliscono per il clima. Dal 1794 al 1805 essa viene utilizzata come luogo di deportazione politica (ghigliottina secca). 
Occupato dalla Gran Bretagna, il paese viene reso alla Francia con i trattati del 1814 e del 1817. Nel 1848 viene abolita la schiavitù. L'insediamento di un bagno penale nel 1852 alla Cayenna sminuisce l'importanza della colonia. La scoperta dell'oro nel 1855, dona al paese una relativa prosperità. Nel 1946 la Guyana diventa un dipartimento d'oltremare; decretata nel 1938, la chiusura del bagno penale diventa effettiva. Nel 1968 viene installata a Kourou una base per il lancio di missili. Nel 1983 viene eletto un consiglio regionale nel quadro della legge francese sul decentramento. 

\Guayaquil Città (1.509.000 ab.) dell'Ecuador, capoluogo della provincia di Guayas. 

\Guayas Provincia (2.515.000 ab.) dell'Ecuador, capoluogo Guayaquil. 

\guàzza, sf. Rugiada che bagna come pioggia il terreno e le piante. 

\guazzabùglio, sm. 1 Miscuglio confuso di cose diverse. ~ farragine. 2 Acqua mescolata a neve che si liquefà appena. 
 X   sm. muddle. 

\guazzàre, v. intr. 1 Muoversi in un liquido agitandolo. ~ nuotare. 2 Scuotersi in un recipiente non pieno. ~ sguazzare. 

\guazzétto, sm. Manicaretto in umido, con abbondante sugo. ~ intingolo. 

\guàzzo, sm. 1 Bagnato per terra. ~ pozza. 2 Tempera nella quale si usa la gomma come collante. ~ gouache. 3 Melma, fradiciume. ~ fanghiglia. 

\Guazzóni, Enrìco (Roma 1876-1949) Regista cinematografico italiano. Prima pittore e scenografo, passò alla regia firmando i più grandi film storici e in costume tra il 1910 e il 1923. Tra essi si ricordano Quo vadis? (1913), Fabiola (1917) e Messalina (1923). 

\Guazzòra Comune in provincia di Alessandria (353 ab., CAP 15050, TEL. 0131). 

\guazzóso, agg. Bagnato di rugiada. 

\gubàna, sf. Tipico dolce friulano a base di pasta dolce lievitata ripieno di noci, uvetta, pinoli, zucchero, grappa, scorza grattugiata di limone.   +  

\Gùbbio Comune dell'Umbria (32.000 ab., CAP 06024, TEL. 075) in provincia di Perugia, situato a 522 m di altitudine sulle pendici del monte Ingino. L'economia si basa prevalentemente sull'agricoltura: cereali, viti, olive e ortaggi. Industrie alimentari, tipografiche, ceramiche, meccaniche, delle calzature e abbigliamento sono le principali risorse economiche. Importante è l'artigianato della ceramica e del ferro battuto. Centro turistico frequentato per la ricchezza dei monumenti e per l'aspetto medievale che la città ha conservato nei secoli. Sede vescovile e della pinacoteca che raccoglie dipinti dal XIV al XVI sec. (Madonna col bambino-Madonna della misericordia e altri importanti oggetti in oro e ceramica). Già municipio romano (Iguvium), ebbe alterni governi guelfi e ghibellini; divenne stabilmente guelfa nel XIII sec. Passata alla chiesa nel 1354, divenne libero comune nel ducato di Urbino dal 1384 sotto Antonio di Montefeltro, rimanendovi fino al 1631 quando a causa dell'estinzione dei Della Rovere succeduti ai Montefeltro (1508), passò di nuovo allo Stato pontificio. La città conserva ancora un centro storico medievale di grande interesse ed è ricca di monumenti tra cui il duomo del XIII sec., la chiesa di San Francesco (XIII sec.), la chiesa di San Domenico (XIV sec.), il palazzo del Bargello (XIII sec.), il palazzo dei Consoli (XIV sec.), il palazzo Pretorio (XIV sec.), il palazzo Ducale (XV sec.) con lo splendido cortile d'onore opera di Francesco di Giorgio. Vi si trovano resti archeologici come il teatro che risale alla metà del I sec. d. C. e il mausoleo di Pomponio Grecino. Nel XV sec. vi fiorì, per opera di Giorgio da Gubbio e della sua famiglia, l'arte della maiolica. 

\Guccióne, Pièro (Scicli, Reggio di Calabria 1935-) Artista italiano. Esordì come pittore figurativo-realista per passare poi al descrittivismo e infine l naturalismo. 

\Guderian, Heinz (Culm 1888-Schwangau 1954) Generale tedesco. Teorizzatore della blitzkrieg, durante la seconda guerra mondiale organizzò i corpi corazzati protagonisti di questa tecnica in Polonia, Francia e URSS. Nel 1944 e 1945 fu capo di stato maggiore. 

\Gùdo Viscónti Comune in provincia di Milano (955 ab., CAP 20088, TEL. 02). 

\guelfìsmo, sm. Ideologia guelfa. 

\guèlfo, agg. e sm. Nel medioevo si diceva di chi sosteneva il papa contro l'imperatore, in contrapposizione ai ghibellini. Le due fazioni hanno origine in Germania, alla morte dell'imperatore Enrico V (1125) per contendersi la corona imperiale, tra i due gruppi tedeschi dei Welfen, duchi della casa di Baviera e dei Waiblingen duchi di Svevia. Nel XIII e XIV sec. in Italia i due termini erano usati per indicare le due opposte fazioni politiche delle città italiane, l'una sostenitrice del papato (guelfi), l'altra dell'imperatore (ghibellini), ma spesso divise da rivalità familiari esclusivamente municipali. Nel XV e XVI sec. dopo la discesa di Carlo VIII in Italia, si chiamarono guelfi i sostenitori dei francesi e ghibellini quelli dell'imperatore. 

\Guelma Città (85.000 ab.) dell'Algeria, capoluogo del wilaya omonimo. 

\Guénon, Réné (Blois 1886-Il Cairo 1951) Antropologo francese. Tra le opere La crisi del mondo moderno (1927) e Gli stati molteplici dell'essere (postumo, 1965). 

\guêpière, sf. invar. Busto femminile munito di stecche e di stringhe per assottigliare le curve. ~ corsetto. 

\Guercìno (Cento 1591-Bologna 1666) Soprannome di Giovan Francesco Barbieri, pittore. Formatosi a Modena, fu seguace di L. Carracci e seguì gli esempi della tradizione cromatica ferrarese, realizzando, a Bologna, le prime importanti opere (San Guglielmo d'Aquitania, 1620 ca., Bologna, Pinacoteca Nazionale) preludio alla realizzazione dei capolavori eseguiti a Roma (L'Aurora e la notte, 1621, Casino Ludovisi, Roma, e Il martirio di Sant'Agnese, Galleria Doria Pamphili, Roma) i quali rappresentano alcuni degli esempi più alti del primo barocco. Dopo il periodo romano, si stabilì definitivamente a Bologna dove si accostò alla pittura di G. Reni, conferendo alle successive opere una compostezza formale più classica (Cristo che appare alla Maddalena, pinacoteca, Cento). 

\guèrcio, agg. e sm. agg. (pl. f.-ce) Strabico. ~ bircio. 
sm. Chi per difetto fisico ha un occhio storto. ~ strabico. 
 X   agg. cross-eyed. 
 @   gotico thwa rhs rabbioso. 

\guerèza, sf. Scimmia catarrina (Colobus polykomos) caratterizzata dal folto pelame nero con criniera bianca. Lunga 70 cm ca., vive sugli alberi in piccoli branchi in Etiopia e nell'Africa centrale. 

\Guericke, Otto von (Magdeburgo 1602-Amburgo 1686) Fisico tedesco. Costruì una macchina pneumatica, con la quale dimostrò l'esistenza della pressione atmosferica, e la prima macchina elettrostatica a strofinio. 

\guéridon, sm. invar. Tavolino rotondo con un solo piede centrale. 

\Guerin Meschino Prosa di Andrea da Barberino (XIV-XV sec.). 

\Guermantes, I Romanzo di M. Proust (1920), terzo del ciclo di 7 romanzi intitolato Alla ricerca del tempo perduto (La strada di Swann; All'ombra delle fanciulle in fiore; I Guermantes; Sodoma e Gomorra; La prigioniera; Albertine scomparsa; Il tempo ritrovato). Tornato a Parigi dal mare, Marcel va ad abitare in un appartamento nel palazzo dei duchi di Guermantes. Affascinato dalla duchessa, riuscirà a farsi presentare solo quando ella gli sarà divenuta indifferente. Robert de Saint-Loup gli presenta la sua amante, che Marcel conosce già come prostituta. Viene invitato a un ricevimento da Madame de Villeparisis e poi a una cena dai duchi di Guermantes. Conosciuti da vicino, anche i Guermantes perdono il loro fascino e offrono a Marcel motivo di delusione. Tra gli episodi del romanzo è da ricordare la morte della nonna, grave perdita non percepita pienamente dal protagonista, e la malattia di Swann, nell'indifferenza della duchessa, sua amica. Complessivamente una serie di delusioni, dietro l'apparenza fascinosa della vita mondana. 

\Guernìca Dipinto a olio di Picasso ispirato alla distruzione operata dai tedeschi il 26 aprile 1937 della cittadina basca di Guernica y Luno. Di dimensioni 351 x 782 si trova ora al Centro d'arte e Museo d'arte contemporanea Reina Sofia di Madrid. 

\Guernsey Isola (53.000 ab.) della Gran Bretagna, capoluogo Saint Peter Port. 

\guèrra, sf. 1 Conflitto armato. ~ belligeranza. <> pace. 2 Contrasto. ~ disputa. 3 Antagonismo. ~ rivalità. 
 X   sf. 1 war. 2 (chimica) warfare. 3 (in tempo di guerra) in wartime. 
Guerra atomica 
Condotta con l'uso di bombe atomiche o nucleari, basate su materiali fissili come uranio e plutonio. 
Guerra batteriologica o biologica 
Si combatte diffondendo nel territorio nemico microrganismi dannosi all'uomo, alla vegetazione, agli animali. È vietata dalle convenzioni internazionali. 
Guerra chimica 
Condotta con l'uso di prodotti chimici tossici. È vietata dalle convenzioni internazionali. 
Letteratura di guerra 
Le due grandi guerre di questo secolo hanno prodotto una quantità notevole di scritti che hanno la guerra come tema o che nascono dal clima esistenziale che ha accompagnato i due conflitti. L'elemento che accomuna opere differenti per genere e livello artistico è il carattere di testimonianza storica, indipendentemente dal livello di elaborazione artistica. Tra le opere legate alla prima guerra mondiale, Canti della guerra latina, 1914-1918 di G. D'Annunzio, Un anno sull'altipiano (1938) di E. Lussu, Con me e con gli alpini (1920) di P. Jahier, Esame di coscienza di un letterato (1915) di R. Serra, Giornale di guerra e di prigionia (1955) di C. E. Gadda, Guerra del '15 (1931) di G. Stuparich, Niente di nuovo sul fronte occidentale (1929) di E. M. Remarque, Le avventure del buon soldato vejk durante la guerra mondiale (1923) di J. Hasek, Addio alle armi (1929) di E. Hemingway. Sono da aggiungere molti film, fra cui spiccano Orizzonti di gloria (1957) di S. Kubrik e All'ovest niente di nuovo (1930) di L. Milestone. Tra le opere legate alla seconda guerra mondiale e alla Resistenza, Lettere di condannati a morte della resistenza italiana, Il sergente nella neve di M. Rigoni Stern, Il deserto della Libia di M. Tobino, Uomini e no di E. Vittorini, I ventitr giorni della citt di Alba e Il partigiano Johnny di B. Fenoglio, Il sentiero dei nidi di ragno e Ultimo venne il corvo di I. Calvino, L'Agnese va a morire di R. Viganò. 
Zona di guerra 
Luoghi sottoposti a particolari regimi in quanto coinvolti nella preparazione degli eventi bellici, spesso l'autorità militare prevale su quella civile. 

\Guerra dei mondi, La Romanzo di H. G. Wells (1898). Grazie ai tre romanzi La macchina del tempo (1895), L'uomo invisibile (1897) e La guerra dei mondi, H. G. Wells è considerato l'inventore del romanzo di fantascienza insieme a J. Verne. Le sue storie sono collocate in un futuro che vede lo sviluppo tecnologico produrre indesiderati effetti negativi. 

\Guerra dei Roses, La Film drammatico, americano (1989). Regia di Danny De Vito. Interpreti: Michael Douglas, Kathleen Turner, Danny De Vito. Titolo originale: The War of the Roses 

\Guerra del '15 Memorie di G. Stuparich (1931). 

\Guerra del Peloponneso, La Opera di storia di Tucidide (dopo il 404 a. C.). 

\Guerra della fine del mondo, La Romanzo di M. Vargas Llosa (1981). 

\Guerra delle salamandre, La Romanzo di K. Capek (1936). 

\Guerra di Chocin, La Poema di W. Potocki (1670). 

\Guerra di Troia non si farà, La Dramma di J. Giraudoux (1935). 

\Guerra e l'universo, La Opera di poesia di V. V. Majakovskij (1917). 

\Guerra e pace Romanzo di L. N. Tolstoj (1863-1869). L'opera è considerata da taluni critici il romanzo più importante mai scritto. L'opera segue le vicende di innumerevoli personaggi (ne sono stati contati circa 560!) durante il periodo delle guerre napoleoniche, dal 1805 al 1820, e traccia un ineguagliabile affresco della società russa del tempo. Poche opere presentano una simile ricchezza di elementi ideologici e tematici come Guerra e pace
Dal punto di vista cronologico, nell'opera si riconoscono tre periodi distinti più un epilogo: 
dal 1805 al 1806: battaglia di Austerlitz; 
dal 1806 al 1811: presentazione della vita normale della nobiltà russa, divisa tra la vita mondana a Mosca e a San Pietroburgo e le tenute di campagna; 
dal 1811 al 1812: battaglia di Borodinò, occupazione e incendio di Mosca, ritirata francese; 
epilogo della narrazione, con notizie sulle vicende dei personaggi essenziali nel periodo dal 1812 al 1820. 
I personaggi creati da Tolstoj, che sono anche protagonisti del racconto, si concentrano in due famiglie nobili, i Bolkonskij e i Rostòv. Tra le tante figure che si muovono nella narrazione, due personaggi hanno la funzione di impersonare le idee dell'autore: il principe Andrej Bolkonskij, che rappresenta le idee illuministiche, e Pierre Bezuchov, che rappresenta il romanticismo ispirato a Rousseau. 
Il principe Andrej ricerca la verità e il significato della vita ma non trova né l'una né l'altro perché troppo preoccupato di tenere sotto controllo la propria vita. Per trovare un senso alla sua vita, si arruola, alla ricerca della gloria. Ad Austerlitz trascina all'attacco tutto un battaglione, ma viene ferito. Mentre giace sul terreno abbandonato da tutti, la improvvisa visione del cielo e della sua vastità gli suggerisce riflessioni sulla vanità degli uomini e lo spinge a riconsiderare le sue idee di gloria. Si congederà dal servizio militare e tornerà a casa. Muore la sua giovane moglie. La contessa Natasa Rostòva, una delle figure positive del romanzo, impersona la spontaneità e l'impulsività. Per un breve momento riesce a dare il senso della vita al principe Andrej. Poi però sceglierà il brillante Anatolij Kuragin; Andreij, sentitosi tradito, tornerà al fronte. Nella battaglia di Borodinò verrà ferito a morte; la visione di Kuragin, anche lui ferito, lo farà riconciliare con il mondo e morirà perdonando tutti. 
Il conte Pierre Bezuchov è un uomo aperto ai ritmi imprevedibili e irrazionali della vita. Intelligente e umano, si interessa alle idee nuove, alle speranze di libertà, alla massoneria, a Napoleone, salvo poi restare deluso e avere l'onestà e il coraggio di rivolgere altrove il proprio interesse. Fatto prigioniero dai francesi, incontra un soldato semplice, Platon Karataev e viene influenzato dalla sua visione fatalistica della vita. Dopo la morte della moglie, sposerà Natasa e troverà l'armonia e la felicità. 
Tolstoj è convinto che gli eventi personali siano più importanti di quelli pubblici e che i generali e i re si illudono ritenendo di essere loro a determinare l'esito delle battaglie o le vie imboccate dalle nazioni (ad Austerlitz, Napoleone appare ad Andreij piccolo e insignificante). In effetti, le persone umili sono spesso in contatto con la storia più dei potenti, perché esse si muovono con le correnti storiche senza tentare di prenderne la guida. L'autore esprime in questo modo la sua visione deterministica della storia. Nel grandioso quadro tracciato dalla narrazione, il fondamento e l'anima della storia risulta il popolo russo. 
Tra le varie riduzioni per lo schermo, si ricordano i lavori di K. Vidor (1956) e S. Bondarciuk (1965-1967). 
Guerra e pace 
Film drammatico, italiano/americano (1956). Regia di King Vidor. Interpreti: Audrey Hepburn, Mel Ferrer, Henry Fonda, Anita Ekberg. Titolo originale: War and Peace 

\Guerra giudaica, La Opera di storia di Giuseppe Flavio (prima metà I sec.). 

\guerra mondiale  →  mondiale

\Guerra sola igiene del mondo Opera di prosa e politica di F. T. Marinetti (1915). 

\Guèrra, Leàrco (Mantova 1902-Milano 1963) Corridore ciclista. Nel 1931 fu campione mondiale su strada e nel 1934 vinse il Giro d'Italia. 

\Guèrra, Tonìno (Sant'Arcangelo di Romagna, Forlì 1920-) Poeta, scrittore e sceneggiatore. Tra le opere poetiche I bu (1972) e Il miele (1973). Come sceneggiatore lavorò con Antonioni per Zabrinskie Point (1971), con Fellini per Amarcord (1973), con Rosi per Tre fratelli (1981). Come scrittore ha pubblicato La pioggia tiepida (1984), La capanna (1985). Alcune sue opere sono state portate in teatro: Cenere (1988), Racconto orientale (1990), Il grande racconto (1991) e La casa dei giardini interni (1995). 

\guerrafondàio, sm. 1 Chi è sostenitore e fautore della guerra. ~ interventista. <> antimilitarista. 2 Falco. <> colomba. 

\Guerràzzi, Francésco Doménico (Livorno 1804-Cecina 1873) Politico e scrittore, attivista durante i moti rivoluzionari del 1848 e fondatore del giornale Indicatore livornese (1828-1830). Membro nel 1849, con G. Montanelli e G. Mazzini, del governo provvisorio, fu poi eletto dittatore della Toscana. Alla restaurazione di Leopoldo II fu condannato al carcere e all'esilio (Corsica e Genova). Opere principali, i romanzi storici L'assedio di Firenze (1836), Beatrice Cenci (1853), Pasquale Paoli (1860), L'assedio di Roma (1863-1865), il romanzo naturalista Il secolo che muore (postumo, 1865), le memorie scritte in carcere (Note autobiografiche, 1877) e il ricco epistolario Memorie (1848). 

\Guerràzzi, Vincènzo (Mammola, Reggio di Calabria 1940-) Scrittore italiano. Con La fabbrica del sogno (1977) e La fabbrica dei pazzi (1978) è uno dei maggiori rappresentanti della letteratura di fabbrica provocatoria. 

\Guerre del rosmarino e della maggiorana Dramma di A. J. da Silva (1737). 

\Guerre stellari Film di fantascienza, americano (1977). Regia di George Lucas. Interpreti: Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher. Titolo originale: Star Wars 

\guerreggiànte, sm. e sf. Chi o che fa la guerra. 

\guerreggiàre, v. v. intr. Fare la guerra. ~ battagliare. 2 Rivaleggiare. ~ contendere. <> collaborare. 
v. tr. Combattere. 
 X   v. intr. to wage war. 

\guerreggiàtore, agg. Chi fa la guerra. 

\Guerrero Stato (2.621.000 ab.) del Messico, capitale Chilpancingo. 

\Guerréschi, Giusèppe (Milano 1929-Ospedaletti, Imperia 1985) Pittore italiano. Fu esponente del gruppo dei pittori milanesi che intorno al 1956 rinnovarono la pittura figurativa sfruttando l'esperienza dell'informale e della pop art. Tra le opere Vietnam (1972-1973). 

\guerrésco, agg. 1 Relativo alla guerra. ~ bellico. 2 Battagliero, aggressivo. ~ combattivo. <> mite. 

\Guèrri, Giordàno Brùno (Siena 1950-) Scrittore italiano. Studioso dell'epoca fascista ha pubblicato saggi polemici e taglienti come Italo Balbo (1984) e Fascisti (1995). H pubblicato anche l'edizione dei Diari di Bottai (1982). 

\guerrièro, agg. e sm. agg. 1 Bellicoso. ~ bellico. 2 Combattivo. 3 Guerresco. ~ militare. 
sm. Uomo d'arme. ~ armigero. 
 X   agg. warlike. sm. warrior. 

\Guerrièro, Augùsto (Avellino 1893-Roma 1981) Giornalista e narratore. Tra le opere Guerra e dopoguerra (1943) e Tempo perduto (1959). 

\Guerriero, Vicente (Tuxtla 1783-Chilapa 1831) Politico messicano. Di idee liberali, si distinse nella lotta contro gli spagnoli e fu eletto presidente della Repubblica messicana nel 1829. Fu deposto dai conservatori nello stesso anno. 

\guerrìglia, sf. Forma di lotta condotta da formazioni irregolari armate. ~ resistenza. 
 X   sf. guerrilla warfare. 
 @   spagn. guerrilla, dimin. di guerra guerra. 

\guerriglièro, sm. Combattente civile o militare che svolge la guerriglia. 
 X   sm. guerrilla. 
 @   spagn. guerrillero. 

\Guerrìni Olìndo (Forlì 1854-Bologna 1916) Poeta e letterato. Prima impiegato e poi direttore della biblioteca universitaria di Bologna, fu amico del poeta Giosuè Carducci. È più conosciuto con lo pseudonimo di Lorenzo Stecchetti, con il quale firmò la raccolta di versi Postuma pubblicata nel 1877. L'opera è caratterizzata dall'uso spregiudicato della lingua goliardica, essenzialmente basata sull'erotismo, sull'anticlericalismo e sulla satira. Tra le altre opere poetiche, Polemica e Nova polemica (1878) e le Rime di Argia Sbolenfi (1897) sempre di intonazione goliardica; i Sonetti romagnoli (1920, postumi) e le Ciacole di Bepi (1914) in dialetto. Tra le opere di prosa, Brandelli (1883) e Brani di vita (1908). 

\gueux Termine di gergo francese dal significato di pezzenti, mendicanti, coniato, pare, dal conte di Berlaymont nel presentare alla reggente dei Paesi Bassi, Margherita di Parma, il gruppo di nobili e borghesi ricevuti nel 1566 come delegati del compromesso di Breda. Il termine venne assunto, come simbolo della lotta clandestina antispagnola e anticattolica, dai calvinisti dopo la scissione tra cattolici e protestanti. Guidati da Guglielmo I il Taciturno, durante il dominio del duca d'Alba (1567-1572), condussero azioni di guerriglia, riuscendo a impossessarsi dell'isola di Voorn (1572) e a scatenare la rivolta di tutte le province settentrionali. 

\Guevara de la Serna, Ernesto (Rosario 1928-Higueras 1967) Detto Che, uomo politico e guerrigliero. Di origine argentina, si laureò in medicina a Buenos Aires, partecipò ai movimenti rivoluzionari in Guatemala, in Cile e in Messico. Con Fidel Castro partecipò alla guerriglia e alla rivoluzione contro il regime di F. Batista a Cuba, distinguendosi per la sue doti di comandante militare. Partecipò al governo della repubblica cubana come presidente della banca nazionale cubana e come ministro dell'industria. Lasciati gli incarichi di governo passò clandestinamente in vari paesi dell'America Latina per organizzare la guerriglia. Intorno alla sua figura di grande rivoluzionario si formò un alone di leggenda che si propagò in tutto il mondo. Morì in Bolivia dove stava organizzando la rivoluzione contro il governo Barrientos. Fu catturato e ucciso in un'imboscata, nel 1967. Il 6 luglio 1997 il suo corpo fu ritrovato a Villagrande in Bolivia e sepolto in seguito a Cuba. Scrisse vari trattati sulla guerriglia, La guerra di guerriglia (1959) e Scritti, discorsi e diari di guerriglia. Diario del Che in Bolivia (postumo, 1968). 

\Guevara, Antonio de (Asturie di Santillana 1480-Mondo edo 1545) Francescano, inquisitore di Toledo al tempo di Carlo V, compose varie opere morali e didattiche. Tra esse, Orologio dei principi o Libro aureo dell'imperatore Marc'Aurelio (1529, trattato di buon governo), Disprezzo della corte e lode del villaggio (1539, elogio della vita rusticana) e le Epistole familiari (1539-1541). 

\gufàggine, sf. Tendenza di una persona a vivere isolata. ~ misoginia. 

\gufàre, v. v. intr. 1 Emettere il proprio grido caratteristico. 2 Imitare il verso del gufo. 
v. tr. Portare sfortuna. 

\Gufler, Edith (Bolzano 1962-) Tiratrice italiana. Ha vinto la medaglia d'argento alle olimpiadi del 1984 nella specialità della carabina a 10 m. 

\gùfo, sm. 1 Uccelli predatori notturni. 2 Persona poco socievole. 3 Persona avida nel mangiare. 
 X   sm. owl. 
Denominazione di vari Uccelli predatori notturni della famiglia degli Strigidi. 
Gufo comune (Asio otus
Più piccolo del gufo reale vive nei parchi e in boschi di latifoglie. 
Gufo delle nevi (Nyctea scandiaca
Ha piumaggio bianco, candido, senza ciuffi auricolari e con il disco facciale poco evidente. Vive nel Nordeuropa, raro in Italia. 
Gufo di palude (Asio flammeus
Dimora in torbiere, paludi e campi umidi cibandosi di piccoli uccelli e rettili. Dal piumaggio vario (bianco, bruno, grigio), gli esemplari presentano ciuffi auricolari evidenti. 
Gufo reale (Bubo bubo
Lungo fino a 70 cm, con corpo robusto, grandi ciuffi sovraoculari di colore ruggine, ha occhi arancioni e becco adunco. Vive in foreste e spesso si stabilisce nei ruderi. 

\gùglia, sf. 1 Elemento terminale di una costruzione a forma conica o piramidale posta specialmente a scopo ornamentale. ~ pinnacolo. 2 Snella formazione rocciosa dalla punta aguzza. ~ picco. 
 X   sf. spire. 

\gugliàta, sf. Pezzo di filo che si passa nell'ago per cucire. 
 X   sf. needleful. 

\Guglielmétti, Savìno (Milano 1911-Milano 2006) Ginnasta italiano. Olimpionico nel volteggio del cavallo e nel concorso a squadre nel 1932 a Los Angeles. 

\Guglièlmi, Giusèppe (Bari 1923-1995) Poeta italiano. Pubblicò Combestiario (1974) e Ipsometrie (1980) sulla falsariga di uno sperimentalismo visionario. 

\Guglièlmi, Guìdo (Rimini 1930-Bologna 2002) Critico italiano. Ha focalizzato la sua attenzione sui problemi della letteratura novecentesca con scritti come La prosa italiana del Novecento (1976) e La parola del testo: letteratura come storia (1993). 

\Guglielmìna d'Olànda (L'Aja 1880-Appeldoorn 1962) Figlia di Guglielmo II, fu regina dei Paesi Bassi dal 1890 al 1948, e nel 1917 concesse il suffragio universale. Contraria alla decolonizzazione voluta dal governo, abdicò in favore della figlia Giuliana III. 

\Guglielminétti, Amàlia (Torino 1881-1941) Scrittrice italiana. Ispirata dallo stile dannunziano fu poetessa sensuale e irrequieta. Le Lettere d'amore pubblicate solo nel 1951 testimoniano la sua passione corrisposta con lo scrittore Guido Gozzano. 

\guglielmìno, agg. Riferito a ogni personaggio di nome Guglielmo con particolare riguardo all'imperatore di Germania Guglielmo II. 

\Guglièlmo (scultura) (Attivo verso la metà del XII sec.) Scultore. Tra le opere Rilievi del pulpito (1159-1162, Cagliari, Duomo). 

\Guglièlmo (sovrani) Nome di sovrani. 
Germania Guglielmo I di Germania 
(Berlino 1797-1888) Figlio di Guglielmo III di Prussia e di Luisa Meclemburgo-Strelitz, divenne re di Prussia nel 1861 alla morte del fratello Guglielmo IV. Ancora giovanissimo partecipò alle guerre contro Napoleone e fu avversario tenace dei moti rivoluzionari del 1848. Fautore di una politica autoritaria e antiliberale, trovò un appoggio nel cancelliere O. von Bismarck cui affidò, dal 1862, la direzione del suo governo. Dopo le vittoriose campagne di guerra contro l'Austria (1866) e la Francia (1861), fu incoronato imperatore di Germania (1871), a Versailles. 
Inghilterra, Irlanda e Gran Bretagna Guglielmo I 
=> "Guglielmo il Conquistatore" 
Guglielmo II il Rosso 
(1060 ca.-New Forest 1100) Figlio di Guglielmo I il Conquistatore, gli succedette nel 1087. Finanziò la partecipazione alla prima crociata nel 1099 del fratello Roberto di Normandia e resse il ducato in sua assenza. 
Guglielmo III d'Orange-Nassau 
(L'Aia 1650-Hampton Court 1702) Principe di Orange, statolder d'Olanda e successivamente re d'Inghilterra. Figlio di Guglielmo II d'Orange e di Enrichetta Maria Stuart, dopo l'invasione delle Province Unite da parte della Francia (1672), messo a capo dell'esercito riuscì a sconfiggere Luigi XIV costringendolo alla pace di Nimega (1678). Sbarcato in Gran Bretagna su richiesta degli oppositori di Guglielmo II, suo suocero, ottenne la corona inglese dal parlamento e, con la firma del Bill of Rights (dichiarazione dei Diritti), inaugurò una prima forma di monarchia costituzionale. 
Guglielmo IV d'Inghilterra 
(Londra 1765-Windsor 1837) Fratello di Giorgio IV, gli succedette come re di Gran Bretagna e Irlanda dal 1830. 
Olanda e Paesi Bassi Guglielmo I di Orange-Nassau, detto il Taciturno 
(Dillenburg 1533-Delft 1584) Figlio di Guglielmo VIII di Nassau, fu statolder di Olanda e Zelanda dal 1559. Nel 1573 diventò calvinista, e in seguito capeggiò la rivolta dei pezzenti contro gli spagnoli, divenendo così statolder della repubblica delle Province Unite. Venne assassinato da un sicario di Filippo II. 
Guglielmo II di Orange-Nassau 
(L'Aia 1626-1650) Figlio di Federico Enrico, fu statolder delle Province Unite e dei Paesi Bassi dal 1647. Sposò Maria Stuart, figlia di Carlo I d'Inghilterra. 
Guglielmo III di Orange-Nassau 
=> Guglielmo III di Gran Bretagna e Irlanda. 
Guglielmo IV di Orange-Nassau 
(Leeuwarden 1711-L'Aia 1747) Statolder delle Province Unite e dei Paesi Bassi, riuscì nell'anno della sua morte a riunire sotto il suo governo tutte e sette le province della repubblica. 
Guglielmo V di Orange-Nassau 
(L'Aia 1748-Brunswick 1806) Statolder delle Province Unite e dei Paesi Bassi. Nel 1795 venne spodestato dai francesi. 
Guglielmo I 
(L'Aia 1772-Berlino 1843) Re dei Paesi Bassi e granduca di Lussemburgo dal 1815 al 1840, designato dal Congresso di Vienna. Nel 1831 tentò invano di contrastare il processo d'indipendenza del Belgio. 
Guglielmo II 
(L'Aia 1792-Tilburg 1849) Figlio di Guglielmo I, gli succedette come re dei Paesi Bassi e granduca di Lussemburgo dal 1840. Introdusse una costituzione parlamentare. 
Guglielmo III 
(Bruxelles 1817-Apeldoorn 1890) Figlio di Guglielmo II, gli succedette come re dei Paesi Bassi e granduca di Lussemburgo nel 1849. Applicò una politica liberale, e alla sua morte il Lussemburgo si separò dai Paesi Bassi. 
Sicilia Guglielmo I il Malo 
(1120-1166) Figlio di Ruggero II, gli succedette come re di Sicilia nel 1154. Represse le rivolte feudali in Puglia e respinse gli attacchi bizantini. 
Guglielmo II il Buono 
(1153?-1189) Figlio di Guglielmo I il Malo, gli succedette nel 1166 come re di Sicilia. Accordò nel 1186 la mano di sua sorella Costanza a Enrico VI, figlio del Barbarossa, e così pose le premesse per l'avvento degli Svevi in Sicilia. 
Guglielmo III di Sicilia 
(1185?-1198) Figlio di Tancredi di Lecce, nel 1194 venne eletto re di Sicilia dai normanni contro Enrico VI di Svevia. Quest'ultimo lo imprigionò. 

\Guglièlmo di Occam (Ockham, Surrey, ca. 1280-Monaco di Baviera ca. 1350) Filosofo e teologo. Entrò nell'ordine francescano. Fu studente (1316-1320) e insegnante di logica e di teologia a Oxford (1321-1323). Accusato di eresia dal cancelliere dell'università, venne convocato ad Avignone, nel 1324, dove fu trattenuto fino al 1328 nel Palazzo dei Papi durante l'esame delle tesi sospettate di eresia. Schieratosi con i francescani più radicali contro il papa nella disputa sul voto di povertà, nel 1328 fuggì prima in Italia e poi a Monaco di Baviera, dove ottenne la protezione dell'imperatore Ludovico IV il Bavaro, contrario al potere temporale dei papi. A Monaco restò fino alla morte, avvenuta per la peste. Sostenne che anche la metafisica necessita di una rigorosa verifica critica e che alcuni dogmi cristiani (come l'unicità e l'onnipotenza di Dio e l'immortalità dell'anima) non sono dimostrabili grazie alla ragione, ma sono dovuti alla rivelazione divina. In logica formale il suo nome è legato alla definizione del principio di economia (il codiddetto rasoio di Occam), che afferma che non si devono postulare entità non necessarie, in particolare quelle non suffragate dall'esperienza (entia non sunt sine ratione multiplicanda). Il pensiero di Occam costituì la premessa per il rinnovamento del pensiero scientifico operato più tardi da N. Copernico e G. Galilei. Tra le opere Summa totius logicae (1321-1324); Opus nonaginta dierum (1333-1334), sulla questione della povertà francescana; Dialogus e Octo questiones, sull'origine e la natura dello stato; Breviloquium de potestate papae e De imperatorum et pontificum potestate, sui rapporti tra chiesa e stato. 

\Guglièlmo Gonzàga (Mantova 1538-1587) Succedette al fratello Francesco III come duca di Mantova dal 1550 e di Monferrato dal 1575. Nel 1565 represse la rivolta di Casale e abolì le autonomie della città. Nel 1575 elevò il Monferrato a ducato. 

\Guglièlmo il Conquistatore (I d'Inghiltèrra) (Falaise 1027-Saint Gervais 1087) Figlio di Roberto di Normandia, gli succedette nel 1035 diventando uno dei più grandi feudatari francesi. Con l'appoggio del papato intraprese una politica di espansione, conquistando prima Maine e Bretagna, in seguito partì alla conquista dell'Inghilterra sulla quale vantava diritti come cugino di Edoardo il Confessore. Nel 1066 a Hastings sconfisse l'esercito inglese e conquistò tutta la regione. Divenuto re instaurò una forte monarchia creando un rigido sistema di feudi. Alla sua morte lasciò il ducato di Normandia al figlio Roberto e il regno inglese al figlio Guglielmo il Rosso. 

\Guglièlmo IX d'Aquitània Conte di Poitiers (1071-1127) Trovatore francese. È il più antico trovatore di cui ci siano giunte composizioni. 

\Guglielmo Tell Melodramma tragico in quattro atti di G. Rossini, libretto di E. de Jouy e H. Bis (Parigi, 1829). 
In un villaggio svizzero, nel XIV secolo, si trova la capanna di Guglielmo Tell che lì vive con la moglie e il figlio. Il protagonista condivide le idee di libertà di Arnoldo, che lotta contro l'oppressione austriaca, anche se ama una principessa asburgica. Insieme giurano di combattere gli invasori. Tell viene arrestato, ma può avere salva la vita se riesce a centrare una mela posta sul capo del proprio figlio. Guglielmo affronta la prova e la supera. Gli cade però un'altra freccia, destinata al suo nemico Gessler e per questo viene di nuovo imprigionato. Tell viene condotto al castello di Kusmac su una barca, attraversando un lago durante una tempesta. Con un'abile manovra Tell riesce a liberarsi e a uccidere il suo oppressore mentre Arnoldo guida vittoriosamente l'insurrezione. 
Guglielmo Tell 
Dramma di F. Schiller (1804). 

\Guglièlmo V di Monferràto (?-1188) Marchese dal 1140. 

\Guglièlmo VI di Monferràto (?-1225) Marchese dal 1207. 

\Guglièlmo VII di Monferràto (1240 ca.-Alessandria 1292) Marchese dal 1253, combatté Savoia e Visconti che, coalizzati, lo catturarono (1290) e lo imprigionarono. 

\Guglièlmo VIII Paleòlogo (?-Casale Monferrato 1483) Marchese del Monferrato dal 1464. Contro l'espansionismo dei Savoia si appoggiò agli Sforza. 

\Guglionési Comune in provincia di Campobasso (5.464 ab., CAP 86034, TEL. 0875). 

\GUI Sigla di Graphical User Interface, un'interfaccia progettata con simboli grafici anziché con testo. 

\Guicciardìni, Francésco (Firenze 1483-Arcetri 1540) Storico e uomo politico, ambasciatore della repubblica fiorentina in Spagna e diplomatico al servizio dei due pontefici di casa Medici, Leone X e Clemente VII. Nato da famiglia di ricchi commercianti, dopo il compimento degli studi di diritto, esercitò l'avvocatura per conto di varie istituzioni pubbliche. A partire dal 1509 ebbe incarichi politici e diplomatici. All'inizio del 1512 si recò in Spagna come ambasciatore della repubblica fiorentina. Nel 1516 Leone X Medici lo nominò governatore di Modena. Per conto del papa, ricoprì altri incarichi importanti. Alla caduta della repubblica fiorentina, Guicciardini tornò a Firenze come uomo di fiducia del pontefice. Con il nuovo papa, Paolo III Farnese (1534), perse ogni incarico. Dedicò gli ultimi anni alla stesura della Storia d'Italia. Fu uno dei più illustri esponenti del pensiero politico del rinascimento italiano. La sua concezione della politica è già ben delineata nella raccolta di pensieri e considerazioni Ricordi (1512-1530 annotazioni sparse redatte sotto forma di massime e di aforismi, pubblicate nel 1576), dai quali traspare il suo scetticismo sulla possibilità per l'uomo di poter intervenire attivamente sulla realtà, opponendosi in tal modo a N. Machiavelli. Opere principali, Storie fiorentine dal 1378 al 1509 (1509), Considerazioni sui discorsi del Machiavelli (1528), Storia d'Italia (1537-1540, pubblicata nel 1561). In quest'opera, che è anche la sua più importante, Guicciardini analizza le vicende che hanno portato l'Italia alla sottomissione allo straniero. Il modello appare quello della storiografia classica che vede nella storia il campo di azione delle virtù individuali. Politico spregiudicato, ritiene che le cause degli eventi siano tutte da ricercare nelle aspirazioni, nelle ambizioni e violenze dei rapporti tra gli uomini. 

\Guicciardìni, Robèrto (Firenze 1933-) Regista teatrale italiano. Dopo gli esordi nella prosa e nella lirica ha fondato il Gruppo della rocca col quale ha eseguito Nozze di sangue di Garcia Lorca (1983) e La missione di H. Muller (1986). Dal 1994 è direttore del teatro Biondo di Palermo. 

\guìda, agg. invar. e sf. agg. invar. Che indica la via da seguire. 
sf. 1 Azione del guidare. ~ conduzione. 2 Persona o cosa che indica la via. ~ ispiratore. 3 Libro con informazioni turistiche. ~ manuale. 4 Elemento lungo il quale scorre un organo mobile. ~ rotaia. 5 Cicerone. ~ accompagnatore. 6 Direzione. ~ comando. 7 Carreggiata, binario. ~ pista. 8 Passatoia. 
 X   sf. 1 guide. 2 (manuale) guidebook. 3 (direzione) direction. 4 (passatoia) carpet runner. 5 (aut.) driving, drive. 6 (telefonica) tourist guide. 7 (scuola guida) driving school. 
In informatica indica l'aiuto in linea (help) disponibile in quasi tutti i programmi commerciali per il funzionamento su computer. Fino a qualche anno fa la guida in linea forniva solo notizie integrative al contenuto del manuale d'uso del programma; successivamente però, a seguito del successo ottenuto dalle interfacce grafiche (come Microsoft Windows o IBM OS/2), si è trasformata in un vero e proprio duplicato dei manuali stessi, arrivando persino a contenere informazioni più complete di quelle presenti nel supporto cartaceo. La guida degli attuali programmi caratterizzati da una particolare complessità, oltre a fornire dettagliate istruzioni circa il funzionamento delle varie opzioni, mette a disposizione dell'utente anche esempi d'uso e consigli per un migliore utilizzo del programma stesso. 
Guida d'onda 
Nelle telecomunicazioni è un tubo metallico che limita e guida la propagazione di onde elettromagnetiche al suo interno. 

\Guida degli smarriti Opera di filosofia di M. Maimonide (1170). 

\Guidàcci, Margherìta (Firenze 1921-Roma 1992) Poetessa. Insegnò letteratura inglese all'università La Sapienza di Roma e curò la traduzione di opere di artisti inglesi e americani. Tra le opere, Giorno dei Santi (1957), Poesie (1965), Terra senza orologi (1974) e Inno alla gioia (1983). 

\guidafùne, agg. invar. Riferito al rullo guidafune, rullo metallico che permette di far scorrere il cavo di una funivia. 

\guidaiòlo, sm. Bestia da branco che guida le altre precedendole. 

\guidalésco, sm. (pl.-chi) 1 Piaga prodotta dall'attrito dei finimenti o del basto sul garrese di animali da tiro. 2 Sbucciatura della pelle umana. 3 Incomodo. 

\guidàre, v. v. tr. 1 Procedere o accompagnare qualcosa facendo da guida. ~ istradare. il capo della comitiva guidava il gruppo durante la visita della cappella. 2 Condurre qualcosa. ~ scortare. 3 Dirigere. ~ governare. guidare uno Stato
v. rifl. Regolarsi. 
 X   v. tr. 1 to guide. 2 (automezzo) to drive. 3 (condurre, capeggiare) to lead. 
 @   provenz. guidar, dal franco witan indirizzare. 

\Guidarèlli, Guidarèllo (?-Imola 1501) Militare ravennate al servizio di Cesare Borgia. Tullio Lombardo gli fece un celebre monumento funebre. 

\guidatóre, sm. 1 Conducente di un veicolo. ~ macchinista. 2 Che indirizza e consiglia gli altri. 
 X   sm. driver. 

\guiderdóne, sm. Ricompensa. 

\Guìdi, Alessàndro (Pavia 1650-Frascati 1712) Poeta italiano. Accolto a soli sedici anni alla corte dei Farnese di Parma, si trasferì poi a Roma, dove divenne celebratore ufficiale nell'Accademia degli Arcadi. Tra le sue opere, da ricordare le Poesie liriche (1671), il melodramma Amalasunta in Italia (1681), la favola pastorale Endimione (1692) e le Rime (1704). 

\Guìdi, Guìdo II détto Guèrra (?-1124?) Venne adottato da Matilde di Canossa, e alla morte di questa divenne marchese di Toscana. 

\Guìdi, Guìdo Novèllo (?-1293) Capo dei ghibellini, nel 1260 vinse la battaglia di Montaperti. Fu vicario imperiale di Firenze fino al 1266. 

\Guìdi, Guìdo VI Guèrra (sec. XIII) Politico guelfo, nel 1260 dopo la battaglia di Montaperti venne esiliato. Nel 1266 lottò con Carlo d'Angiò a Benevento e nel 1268 rientrò a Firenze a capo dei guelfi tornati al potere. 

\Guìdi, Virgìlio (Roma 1891-Venezia 1984) Pittore. Tra le opere Marina San Giorgio (Bergamo, Collezione privata) e In tram (1923, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna). 

\Guidimaka Regione (116.000 ab.) della Mauritania, capoluogo Sélibaby. 

\guidìstica, sf. L'insieme delle pubblicazioni che guidano nella visita turistica di una città. 

\Guidizzòlo Comune in provincia di Mantova (4.933 ab., CAP 46040, TEL. 0376). 

\Guìdo da Pìsa (sec. XIV) Frate carmelitano. Tra le sue opere un commento latino alla Divina Commedia e Fiore d'Italia

\Guìdo d'Arézzo (Arezzo 990 ca.-Fonte Avellana 1050) Teorico musicale e monaco benedettino dell'abbazia di Pomposa (Ferrara), poi di Arezzo dove insegnò musica e teologia nella cattedrale. A lui si deve la notazione musicale, con l'introduzione del principio moderno del rigo, e la teoria e pratica del solfeggio. Fu autore di trattati fondamentali, tra cui il Prologus in Antiphonarium, che raccoglie la teoria del canto gregoriano e della sua notazione, e il Micrologus disciplinae artis musicae, che tratta di alcune forme polifoniche primitive. Per poter distinguere i suoni delle note successive, Guido d'Arezzo li designò, mnemonicamente, con le sillabe dei primi sei emistichi di un inno a San Giovanni (Ut queant laxis Resonare fibris / Mira gestorum / Famuli tuorum / Solve polluti / Labii reatum / Sancte Johannes), da cui derivarono i nomi delle note Ut-Re-Mi-Fa-Sol-La. Nei paesi latini la nota Ut venne sostituita con Do a partire dal XVI sec., mentre la settima nota, Si, introdotta nel XVII sec., deriva dall'unione delle iniziali di Sancte Johannes. 

\Guìdo di Lusignàno (Lusignano 1129?-Nicosia 1194) Re di Gerusalemme dal 1186, grazie ai diritti della moglie Sibilla d'Angiò, che era sorella di Baldovino IV. Assediò San Giovanni d'Acri (1189) durante la terza crociata, conquistandola due anni più tardi. Nel 1192, alla morte della moglie, perdette il trono, ma ebbe in cambio Cipro. 

\Guìdo di Spoléto (?-presso il fiume Taro 894) Figlio di Lamberto, marchese di Spoleto. Duca di Spoleto dall'880 e re d'Italia dall'889. Nell'883 ottenne anche la marca di Camerino. Si guadagnò il titolo di re d'Italia dopo aver sconfitto Berengario I, nonostante i prececenti contrasti con papa Marino. In seguito fu anche incoronato imperatore (891) da papa Stefano V. Il potere di Guido divenne però una minaccia per il papato; infatti, grazie al matrimonio con Ageltrude di Benevento, Guido si annesse anche i territori dell'Italia centrale, circondando quelli del papa. Quest'ultimo chiese aiuto ad Arnolfo di Carinzia, il quale invase senza molti risultati l'Italia. Durante questa campagna militare Guido di Spoleto morì nell'894. 

\Guido Gozzano Opera di critica letteraria di E. Sanguineti (1966). 

\guidóne, sm. 1 Guida. 2 Bandiera triangolare da segnali o insegna di comando per ufficiali superiori. 3 Piccolo stendardo colorato che i sergenti d'ala dell'antico esercito italiano portavano per indicare l'allineamento ai soldati inquadrati. 
 @   provenz. guidon. 

\Guidònia Montecèlio Comune in provincia di Roma (57.473 ab., CAP 00012, TEL. 0774). Centro industriale (prodotti laterizi, del legno, meccanici e del cemento) e dell'estrazione di travertino e marmo. Vi si trova il Centro Studi dell'Aeronautica. Gli abitanti sono detti Guidoniani o Montecellesi

\guidoslìtta, sf. Bob. 

\guidrigìldo, sm. Nell'antico diritto germanico, somma che l'uccisore doveva pagare, a titolo di risarcimento. 

\Guidùcci, Armànda (Napoli 1923-Milano 1993) Scrittrice italiana. Collaborò alle riviste della sinistra critica con brani di estetica e di politica. Legata al movimento femminista scrisse La mela e il serpente (1974), All'ombra di Kal (1979) e A testa in gi (1984). 

\Guidùcci, Robèrto (Milano 1923-1998) Scrittore italiano. Ingegnere e urbanista ha scritto numerosi saggi di analisi sociale come I giovani e il futuro (1983) e L'urbanistica dei cittadini (1990). 

\guìggia, sf. (pl.-ge) Correggia da sandali o per imbracciare lo scudo. 

\Guìglia Comune in provincia di Modena (2.958 ab., CAP 41052, TEL. 059). 

\Guillaume de Lorris (Lorris, Loiret, ca. 1200-dopo il 1240) Poeta. Tra le opere Romanzo della rosa (ca. 1230). 

\Guillaume, Charles-Edouard (Fleurier 1861-Sèvres 1938) Fisico svizzero. Riuscì a produrre leghe metalliche insensibili alle variazioni di temperatura, e fu insignito del premio Nobel nel 1920. 

\Guillemin, Roger (Digione 1924-) Fisiologo statunitense. Di origine francese, compì importanti studi sugli ormoni ipotalamici. Nel 1977 insieme ad A. Schally e R. Yalow fu insignito del premio Nobel. 

\Guillén, Jorge (Valladolid 1893-Malaga 1984) Poeta spagnolo. Tra le opere Cantico (1950) e Clamore (1957). 

\Guillén, Nicol´s (Camaguey 1902-L'Avana 1989) Poeta cubano. Tra le opere Elegie (1955) e Il grande zoo (1968). 

\Guillotin, Joseph Ignace (Saintes 1738-Parigi 1814) Medico e politico francese. Dopo che fu eletto deputato degli stati generali fu uno dei fautori che la pena capitale doveva essere uguale per tutti e propose la ghigliottina da lui inventata come strumento di morte. 

\Guìlmi Comune in provincia di Chieti (660 ab., CAP 66050, TEL. 0872). 

\Guimarães Rosa, João (Cordisburgo, Minas Gerais 1908-Rio de Janeiro 1967) Romanziere brasiliano. Tra le opere Grande sert o (1956) e Queste storie (postumo, 1969). 

\Guimarães, Bernardo Joacquim da Silva (Ouro Preto, Minas Gerais 1825-1884) Romanziere brasiliano. Tra le opere Il cercatore d'oro (1872) e La schiava Isaura (1875). 

\Guimaras Isola (60.000 ab.) delle Filippine, fra le isole di Panay e Negros. 

\Guimard, Hector (Parigi 1867-New York 1942) Architetto francese. Tra le opere il castello Béranger (1894-1898) e gli ingressi della metropolitana a Parigi (1899-1904). 

\guìndolo, sm. Arcolaio. 

\Guinèa (golfo) Golfo dell'Africa occidentale, sull'oceano Atlantico, fra Capo Palmas, in Liberia e Capo López in Gabon. Vi sfociano i fiumi Volta, Ogooué e Niger. Vi si trovano le isole di Bioko, Pagalu, Principe e São Tomé. È attraversato dalla Corrente del Golfo. 

\Guinèa (stato) Repubblica dell'Africa occidentale, si affaccia sull'oceano Atlantico a ovest e confina con la Guinea Bissau a nord-ovest, col Senegal a nord, con il Mali a nord e a nord-est, con la Costa d'Avorio a sud-est, con la Liberia e la Sierra Leone a sud. 
Il territorio della Guinea è per lo più montuoso e collinare. 
Nella parte a sud-est del paese si innalza il massiccio dei monti Nimba (1.850 m), mentre a nord si trova il massiccio del Fouta Djalon (1.515 m). 
La fascia costiera presenta una riva molto frastagliata. 
I fiumi principali sono il Gambia e il Bafing, che hanno origine dai massicci Fouta Djalon, e il Niger, che nasce dai monti Loma e riceve vari affluenti (Milo e Tinkisso) prima di passare in territorio del Mali. 
Il clima è del tipo detto appunto guineano, con temperature elevate e precipitazioni copiose, fortemente influenzate dai monsoni nella stagione estiva. In inverno invece soffia l'harmattan, un vento aliseo secco di provenienza desertica. 
L'unica vera città è la capitale Conakry, sulla costa, nodo di comunicazione e centro industriale. 
Altri centri minori sono Kankan, Labè, Nzèrèkorè. 
Le risorse economiche sono principalmente l'agricoltura (cotone, noci di palma, ananas, sesamo, riso, miglio, arachidi, banane, caffè e agrumi) e lo sfruttamento forestale e del sottosuolo (bauxite in primo luogo, poi diamanti, ferro e oro). 
L'attività industriale si concentra in quella metallurgica, nella lavorazione del cotone, del tabacco e del tè. 
STORIA Nel XII sec., l'alta Guinea, popolata dai malinké, appartiene in parte all'impero del Mali. Il commercio è monopolio dei mercanti musulmani, i dioulas. Nel 1461-1462, l'arrivo dei portoghesi avvia la tratta degli schiavi, che persiste fino alla metà del XIX sec. Nel XVIII sec., i peuls, venuti nel XVI sec. dalle regioni periferiche, istituiscono nel centro del paese uno stato teocratico. I soussou, respinti verso la costa, sottomettono le popolazioni locali. Nella seconda metà del XIX sec., conquistatori musulmani, come Samory Touré, diventano padroni del paese nel quale si impone l'islam contro l'animismo dei malinké. La Francia inizia la conquista della regione. Nel 1889-1893 la Guinea diventa colonia francese. Nel 1895 essa è inserita nell'Africa Occidentale Francese. Nel 1898 la regione viene integrata nel Sudan francese. Nel 1904 l'Inghilterra cede alla Francia le isole di Los di fronte a Conakry. 
Nel 1952 il sindacalista Sékou Touré assume la guida del movimento nazionalista. Nel 1958, la Guinea opta per l'indipendenza immediata, rompendo i propri legami con la Francia. Per vincere il proprio isolamento, la Guinea forma con il Ghana e il Mali l'Unione degli Stati Africani. Nel periodo dal 1958 al 1974, il paese è sotto la guida dittatoriale di S. Touré; si verificano numerosi complotti e processi. Negli anni 1975-1978 il paese si riavvicina alla Francia. Alla morte di Sékou Touré, nel 1984, il colonnello Lansana Conté, nuovo capo di stato deve far fronte a gravi difficoltà economiche. Una nuova costituzione, approvata nel 1990, tramite referendum, mette fine al regime militare e introduce il multipartitismo. Nel 1993 L. Conté è confermato alla guida dello stato a seguito delle prime elezioni presidenziali pluraliste. 
Abitanti-6.700.000 
Superficie-245.857 km2 
Densità-27,2 ab./km2 
Capitale-Conakry 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Franco della Guinea 
Lingua-Francese 
Religione-Musulmana, minoranze cristiane e animiste 

\Guinèa Bissau Repubblica dell'Africa occidentale, è affacciata a ovest all'oceano Atlantico, confina a nord con il Senegal, a sud e a est con la Guinea. Il paese comprende anche l'arcipelago delle Bijagòs e l'isola di Bolama. 
Il territorio, prevalentemente pianeggiante e di origine alluvionale, si estende tra il Fouta Djalon e l'oceano Atlantico. È bagnato da numerosi fiumi: il Cacheu, il Mansoa, il Geba e il Corubal. 
Il clima è tropicale (caldo umido e notevolmente piovoso). 
La capitale è Bissau alla foce del fiume Geba. Altre città sono: Bolama, Oio, Cacheu, Bafatà. 
L'economia è esclusivamente agricola; vi sono piantagioni di canna da zucchero, cocco, arachidi. Si coltiva anche riso, manioca, olio e noci di palma. 
Sono praticati l'allevamento del bestiame, la pesca e lo sfruttamento forestale. 
Le risorse minerarie sono limitate ai depositi di bauxite di Boè. 
L'industria è costituita dalla trasformazione dei prodotti agricoli (olio, birra e conserva del pesce) e delle materie prime locali (bauxite). 
STORIA Nel 1446 i portoghesi scoprono il paese popolato da mandingo musulmani e da popolazioni animiste. Nel 1879 la Guinea portoghese diventa una colonia, staccata amministrativamente dal Capo Verde. Nel 1941 Bissau diventa il capoluogo della colonia. Nel 1956 Amilcar Cabral assume la guida del movimento nazionalista. Nel 1962 viene avviata una guerriglia antiportoghese. Nel 1973 viene proclamata la repubblica di Guinea-Bissau da Luis de Almeida Cabral, fratello di Amilcare, appena assassinato. La sua indipendenza è riconosciuta dal Portogallo nel 1974. Nel 1980 L. Cabral è deposto da un colpo di stato. Gli succede il comandante J. B. Vieira. Nel 1991 viene introdotto il multipartitismo. Le prime elezioni presidenziali pluraliste, tenutesi nel 1994, confermano J. B. Vieira alla guida dello stato. 
Abitanti-1.073.000 
Superficie-36.125 km2 
Densità-29,7 ab./km2 
Capitale-Bissau 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Peso Guinea-Bissau 
Lingua-Portoghese, creolo-portoghese 
Religione-Animista e musulmana 

\Guinèa equatoriàle Repubblica dell'Africa occidentale, comprende una zona continentale (Mbini, un tempo denominata Rìq Muni) e le isole di Bioko, Pagalu, Corisco, Elobey Grande e Elobey Chico. Confina con il Camerun a nord, con il Gabon a est e a sud e si affaccia a ovest sul golfo di Guinea. 
Il territorio è montuoso, con le cime più alte nella catena dei monti Cristallo (1.000 m). La costa è bassa e sabbiosa. 
Bioko è caratterizzata dalla presenza di numerosi coni vulcanici che raggiungono i 3.107 m nell'imponente mole del monte St. Isabel. 
I fiumi sono: il Mitemele che attraversa la sezione meridionale del Mbini e il Rio Benito che lo solca da est a ovest provenendo dal Gabon. 
Il clima tipicamente equatoriale con piogge abbondanti, forte umidità e temperature costantemente elevate (media 25-26 gradi centigradi), favorisce la crescita di ricche ed estese foreste (ricoprono più della metà del territorio del paese) dalle quali si ricavano materiali pregiati come palissandro, ebano e okoumé. 
La capitale è Malabo, sulla costa settentrionale dell'isola Bioko; altre città sono Bata (capoluogo di Mbini) ed Ebebiyin. 
Il paese è fortemente arretrato con un'economia basata sulla coltura del cacao e sullo sfruttamento del legname. 
Si coltivano per il consumo interno manioca e patate dolci, palme da olio e da cocco e banane. I prodotti esportati sono cacao (Bioko) e caffè (coltivato soprattutto a Mbini); ancora più importante è il legname, potenzialmente fonte di essenze preziose, ma tuttora scarsamente sfruttato. 
Quanto alle risorse minerarie, hanno dato risultati positivi le ricerche di petrolio nei giacimenti sottomarini, ancora poco sfruttati. 
STORIA Nel 1777-1778 il Portogallo cede alla Spagna le isole di Annobón e di Fernando Po, che occupa dal XV sec. Esse rappresentano il nucleo della Guinea equatoriale. La Spagna assume l'effettivo possesso della colonia, in parte occupata dall'Inghilterra, solo nel 1858. La Francia le si oppone per il possesso delle coste. Nel 1900 vengono definitivamente fissate le frontiere del paese, mentre l'interno del Rio Muni viene occupato solo nel 1926. La colonia diventa nel 1959 una provincia spagnola. 
Nel 1964 viene accordata l'autonomia. Nel 1968 è proclamata l'indipendenza. Macias Nguema stabilisce un regime dispotico e rompe con la Spagna. Nel 1979 il colonnello T. O. Nguema Mbasogo assume il potere e ristabilisce le relazioni con la Spagna e l'occidente. Nel 1992 il paese s'impegna sulla via del multipartitismo. L'anno successivo, il partito al potere vince le prime elezioni legislative pluraliste, boicottate dai principali partiti all'opposizione. 
Abitanti-400.000 
Superficie-28.051 km2 
Densità-14,2 ab./km2 
Capitale-Malabo 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Franco CFA 
Lingua-Spagnolo, fang 
Religione-Cattolica 

\Guinèa Spagnòla Fino al 1963 nome della colonia spagnola della Guinea Equatoriale oggi indipendente. 

\Guinizèlli, Guìdo (Bologna 1235 ca.-Monselice 1276) Poeta. Giudice e podestà di Castelfranco (1270), fu costretto all'esilio dopo la sconfitta (1274) della fazione ghibellina degli Albertazzi, di cui era seguace. Dante vide in lui un maestro e un precursore dello stil novo. Nel componimento Al cor gentil la figura della donna angelica funge da tramite tra gli uomini e Dio. 

\guinzàglio, sm. 1 Laccio di cuoio o catenella di metallo che si usa per tenere legati i cani. ~ laccio. 2 Freno. ~ briglia. 
 X   sm. lead, leash. 

\Guip zcoa Provincia (676.000 ab.) della Spagna, capoluogo San Sebasti´n. 

\Güiraldes, Ricardo (Buenos Aires 1886-Parigi 1927) Romanziere argentino. Tra le opere Raucho (1917) e Don Segundo Sombra (1926). 

\guìsa, sf. Modo, maniera. 
 X   sf. in the manner. 

\Guìsa, Enrìco (1550-Blois 1588) Capo del Partito cattolico sotto Carlo IX ed Enrico III, venne ucciso poiché aspirava alla corona di Francia. 

\Guìsa, Francésco (Bar-de-Duc 1519-Saint-Mesmin 1563) Capo dei cattolici durante le guerre di religione in Francia, li guidò contro gli ugonotti, e sconfisse il Condé (1562); conquistò Calais e perì assassinato. 

\Guitry, Sacha (San Pietroburgo 1885-Parigi 1957) Attore e regista francese. Interpretò Il romanzo di un baro (1936). 

\guìtto, agg. e sm. agg. 1 Che vive in modo misero e sudicio. ~ miserabile. <> liberale. 2 Gretto, pidocchioso. ~ taccagno. <> prodigo. 
sm. 1 Persona meschina. 2 Attore comico, commediante. ~ istrione. 

\Guittóne d'Arézzo (Santa Firmina 1235 ca.-Bologna 1294) Poeta, figura più rappresentativa del periodo tra la scuola siciliana e lo stil novo. Rappresentante della borghesia agiata guelfa, andò in esilio ed entrò successivamente nell'ordine dei cavalieri di Santa Maria (frati gaudenti). Le sue opere si suddividono in rime d'amore, politiche, morali e religiose. Di lui restano 50 Lettere e le Rime. La canzone più poeticamente riuscita (Ahi, lasso, or stagion de doler tanto) è stata scritta dopo la sconfitta guelfa a Montaperti. 

\Guiyang Città (1.019.000 ab.) della Cina, capoluogo della provincia di Guizhou. 

\Guizhou Provincia (33.610.000 ab.) della Cina sudoccidentale, capoluogo Guiyang. 

\Guizot, François-Pierre-Guillaume (Nimês 1787-Val-Richer 1874) Politico e storico francese. Di ideologia liberale fu ministro degli esteri e presidente del consiglio nel 1847 e 1848. Tra le sue opere, Storia della civilt di Francia (1832) e Storia della rivoluzione inglese (1854). 

\guizzànte, agg. Scattante. 

\guizzàre, v. intr. 1 Muoversi rapidamente. ~ scattare. 2 Fuggire. 3 Oscillare orizzontalmente a destra e a sinistra con la prua. 4 Balenare, baluginare. ~ lampeggiare. 
 X   v. intr. 1 to dart, to flash. 2 (scappare via) to slip away. 

\guìzzo, sm. Atto, effetto del guizzare. ~ sussulto. 
 X   sm. dart, flash. 
 @   deriv. da guizzare. 

\Gujarat Stato (41.174.000 ab.) federato dell'India, capitale Ganchinagar. 

\Gujon, Jean (ca. 1510-Bologna ca. 1566) Scultore francese. Tra le opere Ninfe (1547-1549, Parigi, Louvre) e Cariatidi (1550, Parigi, Louvre, Sala della Guardia). 

\Gujranwala Città (659.000 ab.) del Pakistan, nella provincia di Punjab. 

\Gujrat Città (155.000 ab.) del Pakistan, nella provincia di Punjab. 

\gulag, sm. invar. 1 Campo di lavoro forzato dell'Unione Sovietica. ~ lager. 2 Sistema politico statale chiuso e repressivo. 

\GULAG Sigla della direzione generale centrale dei campi di lavoro sovietici (Gosudarstvennoe Upravlenie LAGerniej). 

\gulasch, sm. invar. Spezzatino di manzo tipico della cucina ungherese. 

\Gulda, Friedrich (Vienna 1930-Weissenbach 2000) Pianista austriaco. Esordì a diciassette anni come interprete dei classici e dei romantici tedeschi. Con la banda da lui stesso fondata esegue anche concerti mistici di jazz e musica classica. 

\Guldberg, Cato (Cristiania 1836-1902) Matematico e chimico norvegese. Elaborò in collaborazione con P. Waage una teoria quantitativa della cinetica delle reazioni chimiche semplici, che prese il loro nome. 

\Guldberg, Cato Maximilian (Oslo 1836-1902) Chimico norvegese. Noto per la scoperta, insieme a P. Waage, della legge detta di Guldberg e Waage, secondo la quale una reazione chimica tende a raggiungere uno stato di equilibrio che, in assenza di interventi esterni, permane nel tempo. Lo stato di equilibrio viene definito da una costante di equilibrio. 

\gulden, sm. invar. Unità monetaria dei Paesi Bassi dal 1798 è detto anche fiorino. In origine era d'oro ed equivaleva al fiorino di Firenze. 

\Gullit, Ruud Dill (Amsterdam 1962-) Calciatore olandese. Originario del Suriname, giocò nel Milan dal 1987 al 1993. 

\Gulliver Protagonista del romanzo di J. Swift Viaggi di Gulliver in vari paesi lontani del mondo

\Gullstrand, Alvar (Landshrona 1862-Stoccolma 1930) Medico svedese. Compì importanti studi sulla rifrazione del cristallino e nel 1911 fu insignito del premio Nobel. 

\gulp, inter. Riproduce il suono che si fa deglutendo ed esprime paura, sorpresa. 

\Gulu Distretto (339.000 ab.) dell'Uganda, nella Regione Settentrionale. Capoluogo l'omonima città. 

\Gumma Prefettura (1.983.000 ab.) del Giappone, sull'isola di Honshu. Capoluogo Maebashi. 

\gummìte, sf. Ossido idrato di uranio ottenuto dall'alterazione della pechblenda. Lo si trova in concrezioni. 

\Gumti Fiume (800 km) dell'India. Confluisce nel Gange. 

\Gunderode, Karoline von (Karlsruhe 1780-Winkel sul Reno 1806) Poetessa. Tra le opere Poesie e fantasie (1804) e Frammenti poetici (1805). 

\Güney, Ylmaz (Adana 1937-Parigi 1984) Attore e regista cinematografico turco. Interpretò La speranza (1970), Yol (1982) e Il muro (1983). 

\gunìte, sf. Particolare tipo di intonaco utilizzato per impermeabilizzare canali. 

\Gunn, effètto Generazione di oscillazioni ad altissima frequenza in un semiconduttore in presenza di un campo elettrico scoperto nel 1963 dal fisico J. B. Gunn. 

\gunnèllo, sm. Nome volgare del Pholis gunellus pesce perciforme della famiglia dei Folididi. 

\Gunneràcee Famiglia di piante cui appartiene l'unico genere Gunnera. Appartiene all'ordine delle Mitrali. 

\Gunsan Città (186.000 ab.) della Corea del Sud, nella provincia di Jeonra Settentrionale. 

\Günther, Ignaz (Altmannstein 1725-Monaco 1775) Scultore tedesco. Tra le opere Statue di santi (1760-1762) per la chiesa di Roth am Inn presso Wasserburg. 

\Guntur Città (471.000 ab.) dell'India, nello stato dell'Andhra Pradesh. 

\guppy, sm. Nome volgare della Poecilia reticulata detta anche pesce milione. 

\Gupta Dinastia indiana che regnò tra il VI e il V sec. nell'India centrale e in particolare nel bacino del Gange lasciando numerosi esempi di fioritura artistica. Il suo primo esponente era Chandragupta I (320-335), che mise fine alla disgregazione dell'impero indio e impose il suo dominio sulle regioni di Magadha, di Doab e del Bengala. In questo periodo in India l'arte ebbe un notevole impulso, come testimoniano i resti della città di Mathura, pregevoli esempi di arte statuaria. La dinastia dei Gupta regnò su tutto il bacino del Gange e nell'India centrale per tutto il IV secolo, ma fu annientata solo attorno alla metà del V secolo, in seguito all'invasione degli unni eftaliti. Lo stile gutpa tuttavia sopravvisse alla stessa dinastia, e influenzò enormemente l'arte dell'Asia e dell'Estremo Oriente fino all'VIII secolo. 

\gùra, sf. Nome comune di un genere di colombe di grandi dimensioni che vivono nelle foreste della Nuova Guinea. 

\guraghè, sm. invar. Gruppo di dialetti parlati nella regione a sud dello Scioa. 

\Gurjev Città (149.000 ab.) del Kazakistan, capoluogo della provincia omonima. 

\Guro, Elena (Pietroburgo 1877-Usikirko, Finlandia 1913) Poetessa russa. Il suo pensiero, originale per l'atteggiamento naturalista, rifiutò il futurismo accademico a favore di un'interpretazione del tutto nuova e personale del ruolo dell'arte e della poesia. La realtà viene superata, nei suoi aspetti peggiori, da una spiritualità destinata a filtrarla, attraverso un "velo di Maya". Da qui il rifiuto di aderire alle apparenze della civiltà moderna e la scelta del ruolo etico e aristocratico dell'arte poetica. Tra le opere I cammellini del cielo (1914). 

\Gurrida Lago temporaneo della Sicilia, sulle falde dell'Etna. 

\Gùrro Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (466 ab., CAP 28050, TEL. 0323). 

\Gürsel, Cemal (Erzincan 1895-Ankara 1966) Militare turco. In qualità di generale guidò il colpo di stato che rovesciò Menderes nel 1960. Divenne presidente della repubblica, dal 1961 al 1966. 

\gùru, sm. invar. 1 In India maestro spirituale, religioso. ~ santone. 2 Abito a casacca lungo fino quasi alle ginocchia con maniche lunghe e scollato. 

\Gurvitch, Georges (Novorossijsk 1894-Parigi 1965) Sociologo francese. Di origine russa, distinse la microsociologia dalla macrosociologia

\gùscio, sm. 1 Involucro rigido ed esterno di alcuni semi o frutti. ~ buccia, scorza. 2 Ambiente abituale. ~ nido. cercava di uscire dal guscio, di emanciparsi, di uscire dal silenzio. 3 Corteccia, pellicola. ~ crosta. 
 X   sm. 1 shell. 2 (baccello) husk. 
 @   greco kystion, dimin. di kystis vescica. 

\gùsla => "guzla" 

\Gusmàni, Robèrto (Novara 1935-) Linguista italiano. Direttore della rivista Incontri linguistici, si è occupato di lingue anatoliche, di germanistica e di indoeuropeistica, nonché di interferenza linguistica. Tra le opere Vocabolario indio (1964), Il lessico ittito (1968) e Nuove testimonianze scritte epicoriche da Sardi (1975). 

\Gùspini Comune in provincia di Cagliari (13.380 ab., CAP 09036, TEL. 070). Centro agricolo e dell'attività estrattiva di zinco e piombo del Campidano. Vi si trovano alcuni nuraghi e la chiesa di San Nicola di Mira, del XV sec. Gli abitanti sono detti Guspinesi

\Gussàgo Comune in provincia di Brescia (13.265 ab., CAP 25064, TEL. 030). Centro agricolo (coltivazione di cereali e viti) e industriale (prodotti dell'abbigliamento, tessili, metalmeccanici, del legno e chimici). Gli abitanti sono detti Gussaghesi

\Gussòla Comune in provincia di Cremona (2.664 ab., CAP 26040, TEL. 0375). 

\gustàbile, agg. Che si può gustare. 

\gustàre, v. v. tr. Distinguere il sapore di qualcosa. ~ degustare. 2 Assaporare con piacere cibi, bevande. ~ centellinare. mangiava lentamente perch gli piaceva gustare i cibi. 3 Apprezzare. ~ gradire. voleva gustarsi lo spettacolo della serata
v. intr. Piacere ~ garbare. <> disgustare. quel silenzio gli gustava bene
v. rifl. Prendere piacere di qualcosa. 
 X   v. tr. 1 to try, to taste. 2 (assaporare) to savour. 3 (apprezzare) to appreciate. 4 (gradire) to enjoy. v. intr. to please. 
 @   lat. gustare

\gustatìvo, agg. Concernente il senso del gusto. 

\Gustàvo Nome di sovrani. 
Gustavo I 
(Lindholmen 1496-Stoccolma 1560) Eriksson Vasa, fu re di Svezia dal 1523. Introdusse la riforma protestante e fu a capo dell'insurrezione svedese contro Cristiano II di Danimarca. 
Gustavo II Adolfo 
(Stoccolma 1594-Lützen 1632) Figlio di Carlo IX, fu re di Svezia dal 1611. Lottò a lungo contro la Polonia e nel 1631 entrò nella guerra dei trent'anni riportando vittorie a Breitenfeld e Lützen, battaglia che però gli costò la vita. 
Gustavo III 
(Stoccolma 1746-1792) Figlio di Adolfo Federico, fu re illuminato di Svezia dal 1771. Tentò di limitare il potere della nobiltà, ma venne ucciso in una congiura. 
Gustavo IV 
(Stoccolma 1778-San Gallo 1837) Figlio di Gustavo III, fu re di Svezia dal 1792. Abdicò nel 1809. 
Gustavo V 
(Drottningholm 1858-1950) Figlio di Oscar II, fu re di Svezia dal 1907. 
Gustavo VI 
(Stoccolma 1882-Hälsingborg 1973) Fu re di Svezia dal 1950. 

\gùsto, sm. 1 Uno dei cinque sensi, mediante il quale si percepiscono i sapori. 2 Sensazione di piacere. ~ gradimento. 3 Sentimento di soddisfazione. 4 Facoltà e capacità di apprezzare il bello. ~ buongusto. <> ineleganza. 5 Tendenza. ~ inclinazione. 6 Insieme delle tendenze estetiche che delineano un'epoca, un artista, una scuola. 
 X   sm. 1 taste. 2 (piacere) pleasure. 3 (sapore) flavour. 4 (mangiare di gusto) to eat heartily. 
 @   lat. gustus,-us. 
La papille gustative mandano al cervello l'impulso nervoso a seguito del contatto con le sostanze sciolte dalla saliva, unitamente ad altri impulsi legati all'olfatto e all'azione di recettori termici presenti nel cavo orale. 
In filosofia, nel XVII-XVIII sec. nell'ambito dell'estetica, modo soggettivo di sentire, apprezzare, giudicare le cose. Per Hume il limite alla soggettività del gusto è dato dal senso comune; per Burke il limite è la ragione. Per Kant, nella Critica al giudizio, il giudizio estetico è considerato come sentimento condiviso e comunicabile. 

\gustosaménte, avv. In modo gustoso. 

\gustosità, sf. Caratteristica di ciò che è gustoso. 

\gustóso, agg. 1 Grato al gusto. ~ appetitoso. <> immangiabile. 2 Che diletta. ~ piacevole. <> sgradevole. 3 Sapido. ~ saporoso. <> scipito. 
 X   agg. tasty. 

\Gutenberg, Beno (Darmstad 1889-Pasadena 1960) Geologo statunitense. Compì importanti studi sulla struttura interna della Terra. 

\Gutenberg, Johannes (Magonza 1400 ca.-1468) Tipografo tedesco, inventore dei caratteri mobili per la stampa. Utilizzando un torchio da lui stesso ideato, nel 1450 iniziò a comporre il primo libro a stampa, la Bibbia latina, detta delle quarantadue linee o mazarina, terminata in seguito da Peter Schöffer, genero del socio J. Fust. Nel 1455 le difficoltà economiche costrinsero Gutemberg a lasciare la società, cedendo a Fust tutte le attrezzature di sua invenzione. La sua città natale gli ha dedicato un museo, nel quale sono stati ricostruiti i suoi macchinari. 

\guttapèrca, sf. Sostanza flessibile e plastica contenuta nel lattice di alcune Sapotacee. 

\guttazióne, sf. Fenomeno caratterizzato dalla comparsa sui margini della lamina fogliare di piccole gocce d'acqua che si verifica quando una pianta viene a trovarsi in un ambiente a umidità relativa molto alta. 
 @   lat. gutta goccia. 

\Guttiferàli Ordine di piante Dicotiledoni Dialipetale per lo più legnose a cui appartengono le Guttifere. 

\Guttìfere Famiglia di piante arbustacee, arboree o erbacee sempreverdi tropicali con foglie opposte e prive di stipole, radici aeree e fiori, unisessuati o bisessuati in modo incompleto, con stami in fascetti. 

\gùtto, sm. Vaso usato dai commensali per abluzioni o contenente unguenti o profumi. 

\gutturàle, agg. e sf. agg. Di gola. 
sf. Velare. 

\gutturalìsmo, sm. Difetto per cui si pronunciano i suoni in gola. 

\Guttùso, Renàto (Bagheria 1912-Roma 1987) Pittore. Compì gli studi classici a Palermo. Nel 1931 si stabilì a Roma; nel 1935 si trasferì a Milano dove passò su posizioni antifasciste. Nel 1940 si iscrisse al Partito comunista e successivamente, nel 1943, entrò nella resistenza. Muovendo da influenze espressionistiche e picassiane, approdò a un intenso realismo con opere di grande contenuto sociale e politico. Lavorò per il teatro lirico e per la prosa con notevoli scenografie. Tra le opere Fuga dall'Etna (1939, Roma, Galleria Nazionale di Arte Moderna), Crocifissione (1941, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), Occupazione delle terre in Sicilia (1949-1950, Dresda, Gemäldegalerie), La battaglia di Ponte Ammiraglio (1952, Milano, Biblioteca Feltrinelli), Boogie-Woogie (1953-1954, Roma, collezione Farinelli), La spiaggia (1955-1956, Parma, Galleria Nazionale), La discussione (1959-1960, Londra, Tate Gallery), Autobiografia (1966, trentasei quadri), Donne stanze paesaggi oggetti (1967), Giornale murale del maggio 1968 (1968, Aquisgrana, Altes Kurhaus), La notte di Gibellina (Roma, collezione privata), I funerali di Togliatti (1972, Bologna, Galleria d'Arte Moderna), La Vucciria (1974, Palermo, università), Caff Greco (1976, Colonia, Ludwig Museum) e Fuga in Egitto (1983, Varese, Sacro Monte). 

\Guyana => "Guayana" 

\guyot, sm. invar. Rilievo sottomarino isolato avente forma troncoconica. È frequente nell'oceano Pacifico. 

\gùzla, sf. Specie di violino a una sola corda, tipico dei popoli serbi o croati. 

\Guzm´n Blanco, Antònio (Caracas 1829-Parigi 1899) Generale e uomo politico venezuelano. Esponente del Partito liberale del Venezuela, nel 1863 divenne vicepresidente di Juan Falcón. Nel 1868, mentre era in Europa, Falcón fu deposto dai rivoluzionari. Guzm´n predispose una controrivoluzione e nel 1870 riuscì a farsi eleggere presidente. Governò per diciotto anni, adoperandosi per promuovere lo sviluppo culturale, sociale ed economico del Venezuela. Venne deposto nel 1888 da una nuova rivoluzione che lo sorprese a Parigi e fu costretto a rimanere in esilio nella capitale francese. 

\Guzm´n de Alfarache Romanzo picaresco di M. Alem´n (1599-1604). 

\Gùzzi (Moto) Casa costruttrice di motocicli con sede a Mandello Lario. Fondata da Carlo Guzzi (1889-1964), passò poi alla Benelli-De Tomaso e quindi alla Biesse. Le prime motociclette, uscite nel 1920, si chiamavano GP dalle iniziali dei cognomi dei due progettisti, Guzzi e Parodi. 

\Gùzzo, Augùsto (Napoli 1894-Torino 1986) Filosofo italiano. Fondatore della rivista Filosofia (1950), ne fu anche direttore. Il suo pensiero si fondava sull'accettazione della dualità di pensiero ed essere e sul riconoscimento della trascendenza dei valori. 

\Gwalior Città (693.000 ab.) dell'India, nello stato di Madhya Pradesh. 

\Gwangju Città (906.000 ab.) della Corea del Sud, capoluogo della provincia di Jeonra Meridionale. 

\GW-BASIC In informatica è il nome di un vecchio dialetto del linguaggio BASIC utilizzato sui computer IBM-compatibili. 

\Gwent Contea (450.000 ab.) della Gran Bretagna, nel Galles. Capoluogo Newport. 

\Gweru Città (79.000 ab.) dello Zimbabwe, capoluogo della provincia di Midlands. 

\Gwynedd Contea (240.000 ab.) della Gran Bretagna, nel Galles. Capoluogo Caernarvon. 

\Gy Sigla di gray (unità di misura fisica). 

\Gyaring Go Lago (650 km2) della Cina, nella sezione centrale del Tibet. 

\Gyeonggi Provincia (6.156.000 ab.) della Corea del Sud, al confine con la Corea del Nord. Capoluogo Suweon. 

\Gyeongsang Meridionale Provincia (3.672.000 ab.) della Corea del Sud, capoluogo Masan. 

\Gyeongsang Settentrionale Provincia (2.861.000 ab.) della Corea del Sud, capoluogo Daegu. 

\gymel, sm. invar. Denominazione di una forma arcaica della polifonia vocale inglese a due voci. 

\Györ Città dell'Ungheria nordoccidentale (130.000 ab.), capoluogo della contea di G.-Sopron. Porto fluviale. Fra le industrie importanti vi sono quelle alimentari, chimiche, tessili. Cattedrale romanica del XII sec. 

\Gyor-Moson-Sopron Contea (424.000 ab.) dell'Ungheria, capoluogo Gyor. 

\gypaëtus, sm. invar. Genere di Uccelli Falconiformi appartenenti alla famiglia degli Accipitridi. 

\Gypsophila, sf. invar. Genere di piante erbacee e subarbustacee mediterranee, appartenenti alla famiglia delle Cariofillacee, con fiori bianchi o rossi. 

\gyromitra, sf. invar. Genere di Funghi Ascomiceti dal corpo fruttifero con il cappello a forma di cervello umano. 

\Gyulai, Ferencz (Pest 1798-Vienna 1868) Militare austriaco. Al comando di truppe in Italia durante la seconda guerra d'indipendenza, nel 1859 venne sconfitto dai franco-piemontesi a Montebello, Palestro e Magenta. 

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