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\ni, avv. Parola utilizzata per indicare una risposta incerta. 

\Ni Simbolo chimico del nichel. 

\Ni Tsan Yün-lin (Wu-hsi, Kiangsu 1301-1374) Pittore cinese. Tra le opere Paesaggi (1362, Washington, Freer Gallery of Art). 

\Niagara Fiume (55 km) dell'America nord-orientale che unisce il lago Ontario al lago Erie e divide gli Stati Uniti d'America dal Canada. Forma le famose cascate del Niagara, tra le più interessanti attrazioni turistiche e importanti anche per la produzione di energia elettrica. L'isola Goat Island divide le cascate in due rami, uno in territorio statunitense (fronte di 320 m e salto di 51 m) e l'altro in territorio canadese (fronte di 790 m, salto di 49 m). 

\Niamey Città (398.000 ab.), capitale del Niger e del dipartimento omonimo, sul fiume Niger. 

\Niàrdo Comune in provincia di Brescia (1.704 ab., CAP 25050, TEL. 0364). 

\Nias Isola (372.000 ab.) dell'Indonesia, nell'oceano Indiano. Capoluogo Gunung-Sitoli. 

\Niassa Lago (30.800 km2) dell'Africa orientale, tra Malawi, Tanzania e Mozambico. Profondo 700 m, è il terzo lago per estensione e il più meridionale dei grandi bacini lacustri della Rift Valley. Alimentato da numerosi fiumi, ha come principale emissario il Shire, affluente dello Zambesi. Nelle sue acque si pratica la pesca. Meta turistica. Fu esplorato, nel 1859, da Livingstone. 
Niassa 
Provincia (608.000 ab.) del Mozambico, al confine con la Tanzania e il Malawi. Capoluogo Lichinga. 

\Nibbiàno Comune in provincia di Piacenza (2.449 ab., CAP 29010, TEL. 0523). 

\nìbbio, sm. Rapace diurno dei Falconiformi, comune in tutto il mondo, eccetto che in America. 
 X   sm. kite. 
Nibbio bruno 
Uccello (Milvus migrans) della famiglia degli Accipitridi e dell'ordine dei Falconiformi. Di colore scuro maculato, vive nelle zone aperte dell'Eurasia, dell'Africa e dell'Australia. Si nutre anche di rifiuti. Detto anche falcone otro o falco nero vive abitualmente vicino a corsi d'acqua ed è lungo circa 60 cm. 
Nibbio reale 
Uccello (Milvus milvus) della famiglia degli Accipitridi e dell'ordine dei Falconiformi. Di colore fulvo macchiato di nero, vive in Europa, nel Vicino Oriente e nell'Africa settentrionale. Raggiunge i venticinque anni di età ed è lungo circa 75 cm. 

\Nibbiòla Comune in provincia di Novara (641 ab., CAP 28070, TEL. 0321). 

\Nibelùnghi Stirpe di nani della mitologia germanica. Vivevano nel cuore della Terra custodendo le ricchezze in essa racchiuse. 

\Nibelunghi, I Dramma di Ch. F. Hebbel (1861). 

\nibelùngo, sm. Eroe dell'antica mitologia germanica. 

\Nibiònno Comune in provincia di Lecco (3.134 ab., CAP 22060, TEL. 031). 

\Nicaràgua (lago) Lago (8.430 km2) del Nicaragua, il maggiore dell'America Centrale, separato dall'oceano Pacifico da un istmo. Il suo principale immissario è il fiume Rio Tipitapa che lo collega al lago di Managua; emissario è il fiume Rio San Juan che sfocia nel mar delle Antille. 

\Nicaràgua (stato) Repubblica dell'America centrale, confina a nord con l'Honduras, a sud con la Costa Rica, ed è bagnata a est dal Mar delle Antille, e a ovest dall'oceano Pacifico. 
Il tratto più distintivo del territorio è la grande depressione centrale, in parte invasa delle acque dei laghi Managua e Nicaragua, che occupa circa i due terzi del territorio, e che costituisce l'elemento di separazione delle due Americhe. Verso ovest si stende un'esigua fascia pianeggiante, molto fertile e densamente popolata, che si affaccia al Pacifico con una costa bassa e rettilinea. In questa regione tra la depressione e la costa sorgono innumerevoli vulcani (Momotombo, Momotombito, Chonco, San Cristòbal ecc.), di cui alcuni di formazione assai recente, come nel caso del Cerro Negro, 300 m, formatosi nel 1850. 
Due catene montuose (Cordigliera Isabella e monti di Huapi) separano la depressione del Nicaragua dalla Costa del Los Mosquitos, ampia pianura orientale affacciata al Mare Caraibico, per lo più malsana e paludosa. 
La vicinanza dello spartiacque alla costa determina la brevità dei corsi tributari del Pacifico (Estero Real, Rio Grande del Sur); sviluppo maggiore hanno invece i tributari del Mar dei Caraibi; tra essi il più importante è il Rio Coco, o Segovia, lungo 750 km che traccia il confine con l'Honduras. Altri fiumi di portata significativa sono il Rio Grande de Matagalpa, l'Escondido e il Rio San Juan. Al Mar dei Caraibi tributano anche i laghi della grande depressione. 
Il Nicaragua ha un clima tropicale, caldo e umido, temperato dall'altitudine. 
Unico grande centro economico politico amministrativo è la capitale Managua. 
Altre città sono León, che è il principale centro culturale, Granada, Masaya e Esteli. 
L'economia del Nicaragua ha presentato in passato una struttura assai squilibrata, pesantemente assoggettata al capitale statunitense. Successivi regimi dittatoriali e guerra civile hanno contribuito a mantenerlo il paese più povero dell'America centrale. 
I principali prodotti alimentari, ottenuti con tecniche tradizionali e poco redditizie, destinati al mercato interno sono il mais, il riso e il sorgo, la manioca e alcuni prodotti ortofrutticoli, come patate, fagioli, ananas, agrumi; più significativa è la produzione delle colture di piantagione, in particolare caffè, principale prodotto d'esportazione, cotone, canna da zucchero, cacao e banane. 
Lo sfruttamento delle foreste permette la produzione di essenze pregiate, come mogano, cedro e palissandro. 
Un settore in fase di sviluppo è quello zootecnico incentrato sull'allevamento bovino, affiancato da quello suino e dei volatili da cortile. 
La pesca è praticata soprattutto lungo la costa atlantica ed ha rilevanza prettamente locale. 
Le risorse minerarie non sono molto ingenti, rappresentate da modeste quantità di oro, argento, rame, piombo e zinco. 
Assai modesta è anche la produzione dell'energia elettrica per lo più di origine termica. 
L'industria manifatturiera si basa essenzialmente sulla lavorazione dei prodotti locali, (zuccherifici, birrifici, manifatture di tabacchi, conservifici per la carne, cotonifici). Sono inoltre in funzione una raffineria di petrolio a Managua, alcuni cementifici e un cantiere navale presso Puerto Cabezas. 
STORIA Scoperto dagli spagnoli nel 1521, il Nicaragua viene unito alla capitaneria generale del Guatemala. Nel 1821 viene proclamata l'indipendenza del paese. Nel 1838, dopo la scomparsa delle provincie Unite d'America centrale, il Nicaragua diventa una repubblica. Nel 1850 gli Stati Uniti e la Gran Bretagna rinunciano a ogni conquista territoriale nella regione. Tra il 1855-1857 un avventuriero americano, William Walker, conquista il paese. Nel periodo dal 1858 al 1893 i conservatori si succedono al potere. Tra il 1893 e il 1909 il dittatore José Santos Zelaya porta avanti una politica anticlericale e nazionalista. 
Un colpo di stato conservatore, sostenuto dagli Stati Uniti, porta al potere nel 1909 Adolfo Díaz. Negli anni successivi, questo, chiede l'intervento degli americani che occupano il paese. Nel 1934 Augusto César Sandino, che ha guidato la guerriglia contro l'occupazione americana viene assassinato. Dal 1936 al 1956 Anastasio Somoza si impadronisce del potere e impone la propria dittatura fino al suo assassinio. Dal 1956 al 1979 il Nicaragua vive sotto la dominazione del clan Somoza. Nel 1978, l'opposizione, unita nel Fronte Sandinista, avvia l'insurrezione. L'anno successivo Anastasio Somoza Debayle abbandona il potere. Viene insediato un nuovo regime. Nel 1980 i moderati lasciano il governo. Il Nicaragua si avvicina a Cuba e all'URSS. 
Nel 1983 gli Stati Uniti sostengono economicamente e militarmente i controrivoluzionari (contras). Nel 1984 il sandinista Daniel Ortega viene eletto alla presidenza della repubblica. A partire dal 1987 il Nicaragua firma con quattro paesi dell'America centrale (Costa Rica, Guatemala, Honduras, Salvador) accordi tesi a ristabilire la pace nella regione. Nel 1990 la candidata dell'opposizione Violeta Chamorro viene eletta alla presidenza della repubblica. Essa avvia una politica di riconciliazione nazionale con i sandinisti. Nel 1995 viene adottata una nuova costituzione che consolida il processo di democratizzazione. 
Abitanti-4.540.000 
Superficie-130.000 km2 
Densità-34,9 ab./km2 
Capitale-Managua 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Cordoba oro 
Lingua-Spagnolo, creolo-inglese, lingue amerindie 
Religione-Cattolica 

\nicaraguènse, agg., sm. e sf. Relativo al Nicaragua. 

\Nicaria Isola della Grecia, nel mar Egeo, capoluogo H´gios Krrikos. Fa parte del gruppo delle Sporadi meridionali. 

\Nicàstro Centro della Calabria (36.000 ab.) del comune di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. 

\nìcchia, sf. 1 Apertura nel muro usata per le statue. 2 Piccola cavità usata come ripostiglio o riparo. 3 Luogo tranquillo. cercava una nicchia in cui sistemarsi a riposare
 X   sf. niche. 
 @   deriv. da nicchiare

\nicchiàre, v. intr. Mostrarsi incerto, indeciso. ~ indugiare, temporeggiare. <> decidersi. 
 X   v. intr. to hesitate. 

\nìcchio, sm. 1 Conchiglia, guscio. 2 Cappello da prete a tre punte. 

\Niccodèmi, Dàrio (Livorno 1874-Roma 1934) Drammaturgo. Tra le opere Scampolo (1916), La nemica (1915) e La maestrina (1917). 

\niccolìte, sf. Arseniuro di nichel, di formule NiAs. Si presenta in masse compatte di aspetto metallico e, più raramente, in cristalli esagonali grigi o color rame. 

\Niccolò Nome di papi e antipapi. 
Niccolò I 
(Roma 810?-867) Santo e papa dal 858. Si oppose allo scisma di Fozio e alle tendenze autonomiste delle chiese locali. 
Niccolò II 
(Chevron 980?-Firenze 1061) Gérard de Bourgogne, papa dal 1059. Investì Roberto il Guiscardo del ducato di Calabria e di Puglia. Nel 1059, con il concilio Lateranense, riservò ai cardinali l'elezione del papa. 
Niccolò III 
(Roma 1210?-Soriano 1280) Giovanni Gaetano Orsini, papa dal 1277. Si oppose all'espansione angioina in Italia e diede un'interpretazione rigoristica alla regola francescana. 
Niccolò IV 
(Lisciano 1200?-Roma 1292) Girolamo Masci, primo papa francescano, dal 1288. favorì la politica angioina e promosse missioni in oriente. 
Niccolò V 
(Sarzana 1397-Roma 1455) Tommaso Parentucelli, papa dal 1447. Fondò la Biblioteca Vaticana e promosse la conclusione della pace di Lodi. 
Niccolò V antipapa 
(Corvaro 1260?-Avignone 1333) Pietro Rainalducci, fu eletto nel 1328 da Ludovico il Bavaro in opposizione a Giovanni XXII. Nel 1330 si sottomise a quest'ultimo. 

\Niccolò da Cùsa (Cues, Treviri, ca. 1401-Todi 1464) Nikolaus Chryppfs o Krebs von Cues detto Niccolò da Cusa. Filosofo tedesco. Tra le opere De docta ignorantia (1440) e De visione Dei (1453). 

\Niccolò déll'Àrca Niccolò d'Antonio d'Apulia o da Bari (Bari? ca. 1435/40-Bologna 1494) Scultore. Tra le opere Evangelisti, Santi, Cristo in pietà dall'Arca di San Domenico (1469-1473, Bologna, San Domenico) e Deposizione (1485, Bologna, Santa Maria della Vita). 

\Nicèa Antica città dell'Asia Minore e capitale della Bitinia. Fu fondata da Antigono nel 316 a. C. e passò a Roma nel 74 a. C. Nell'impero di Augusto fu costruito un tempio a Roma e a Cesare e sotto Adriano furono costruite le mura tuttora esistenti. Divenne un importante centro cristiano e vi si tennero due concili. Passata all'impero ottomano conobbe un nuovo periodo di floridezza. I principali monumenti sono la cattedrale di Santa Sofia, la chiesa di Dormizione della Vergine (VI-VII sec.) e la Moschea Verde (1492). 
Concilio di Nicea 
Il primo concilio fu ecumenico e fu inaugurato da Costantino (325) e riconosciuto da papa Silvestro. Vi si condannò l'arianesimo e vi fu formulato il Credo (detto anche simbolo niceno). Nel 787 si tenne il settimo concilio ecumenico, convocato dall'imperatrice Irene e da papa Adriano I e vi si riconobbe il culto delle immagini, proibendone però l'adorazione. 

\Nicèforo Nome di sovrani. 
Niceforo I 
(?-811) Imperatore bizantino dal 802, dopo la detronizzazione dell'imperatrice Irene. Combatté contro Carlo Magno per il possesso della laguna veneta e della Dalmazia. Morì sconfitto dai bulgari. 
Niceforo II Foca 
(Cappadocia 912?-Costantinopoli 969) Generale, succedette a Romano II nel 963 come imperatore bizantino. Si oppose all'espansionismo di Ottone I in Italia e riconquistò Cipro, la Cilicia (965) e Antiochia (969) agli arabi. 
Niceforo III Botoniate 
(?-1081?) Deposto Michele VII, fu imperatore bizantino dal 1077. Alessio Comneno lo destituì nel 1081. 

\nicèno, agg. Relativo a Nicea, di Nicea. 

\nìchel, sm. Elemento chimico con simbolo Ni, numero atomico 28, peso atomico 58,69, temperatura di fusione 1.453 °C e temperatura di ebollizione 2.732 °C. Metallo di colore argenteo, buon conduttore elettrico e termico e debolmente ferromagnetico, entra nella composizione di molte leghe e soprattutto degli acciai. È utilizzato anche come metallo per coniare monete. 
 X   sm. nickel. 

\nichelàre, v. tr. Ricoprire un metallo di uno strato di nichel. 

\nichelatóre, sm. Operaio specializzato nella nichelatura. 

\nichelatùra, sf. Operazione del nichelare. 

\nichelìno, sm. 1 Moneta di nichel. ~ monetina, soldo. 2 Moneta di nichel del valore di 20 centesimi, in uso in Italia prima della seconda guerra mondiale. ~ soldino. 

\Nichelìno Comune in provincia di Torino (44.069 ab., CAP 10042, TEL. 011). Centro industriale (prodotti del legno, della plastica, chimici, alimentari, elettrotecnici e metalmeccanici). Gli abitanti sono detti Nichelinesi

\Nichétti, Maurìzio (Milano 1948-) Attore, mimo e regista. Diresse e interpretò Ratataplan (1979), Ho fatto splash (1981), Ladri di saponette (1989), Volere volare (1991), Stefano Quantestorie (1993), Palla di neve (1995) e Luna e l'altra (1996). 

\nichilìsmo, sm. In filosofia è la tendenza di pensiero che si oppone al riconoscimento di una serie di valori e rifiuta la fondatezza dell'etica tradizionale. Il termine assume senso positivo in Nietzsche, che afferma la necessità di una fase nichilista per poter scoprire i falsi valori della cultura. Al nichilismo si improntò il movimento politico rivoluzionario russo della seconda metà del XIX sec., che prese il nome dal romanzo Padri e figli di S. Turgenev (1860). 

\nichilìsta, agg., sm. e sf. agg. Relativo al nichilismo. 
sm. e sf. Seguace del nichilismo. 

\nichilìstico, agg. Relativo al nichilismo, ai nichilisti. 

\Nicholas Nickleby Romanzo di Ch. Dickens (1838-1839). 

\Nichols, Mike (Berlino 1931-) Pseudonimo di Michael Igor Peschkowsky, regista cinematografico statunitense. Diresse Chi ha paura di Virginia Woolf? (1966), Il laureato (1967), con il quale vinse l'Oscar per la migliore regia, Conoscenza carnale (1971), Silkwood (1983), Cartoline dall'inferno (1990) e A proposito di Henry (1991), Wolf. La belva è fuori (1994), Piume di struzzo (1996). 

\Nicholson, Ben (Denham 1894-Londra 1982) Pittore inglese. Tra le opere Rilievo dipinto (1939, New York, Museum of Modern Art). 

\Nicholson, Jack (Neptune 1937-) Attore e regista statunitense. Ha ottenuto molti successi internazionali con i film Easy rider: libertà e paura (1969), L'ultima corvée (1973), Chinatown (1974), Shining (1980), Il postino suona sempre due volte (1981), Batman (1989), Wolf (1994), Qualcosa è cambiato (1997). Ha diretto i film Verso il sud (1978) e Yellow 33 (1980). Con L'ultima corvée vinse il premio di Cannes come migliore attore nel 1973. Ha vinto tre premi Oscar con Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975), Voglia di tenerezza (1983), Qualcosa è cambiato (1998). 

\Nìcia (Atene 470-Siracusa 413 a. C.) Politico e generale ateniese. Di ideologia moderata, fu avversario di Cleone e nel 431 strinse con Sparta la pace che ultimò la guerra del Peloponneso e che prese il suo nome. I siracusani lo giustiziarono dopo la catastrofica spedizione che guidò in Sicilia. 

\nickname, sm. invar. Nel linguaggio informatico indica un soprannome che viene utilizzato per ricevere posta elettronica. 

\Nicobàre Arcipelago (20.000 ab.) dell'India, nell'oceano Indiano, esteso fra le Andamane e Sumatra. 

\Nicodèmo Personaggio biblico, fariseo e membro del sinedrio. Difese Gesù e partecipò alla sua sepoltura. 

\Nicol, William (1786-Edimburgo 1851) Fisico scozzese. Nel 1828 inventò un dispositivo per l'analisi dei fenomeni di polarizzazione della luce, che prese il suo nome. 

\Nicòla da Lèida (Leida ca. 1430-Vienna 1473) Gerhaert Nikolaus Van Leyden detto Nicola da Leida. Scultore tedesco. Tra le opere Crocifisso (1467, Baden Baden, Cimitero). 

\Nicòla di Danimàrca (1063?-1134) Fratello di Erik I, gli succedette al trono nel 1103. Lottò contro i vendi. 

\Nicòla di Mìra, o di Bàri Vescovo di Mira, in Licia che visse nei secc. III-IV e santo. Sulla sua vita sono state tramandate numerose leggende. Le sue reliquie vennero portate a Bari di cui divenne patrono nel 1087. 

\Nicòla di Oresme (Oresme 1320 ca-Lisieux 1382) Astronomo e filosofo francese. Insegnò a Parigi e appartenne alla scuola tardo scolastica. Fu vescovo di Lisieux dal 1377. Sostenne la teoria del moto rotatorio della Terra e introdusse l'uso di coordinate geometriche. In campo economico studiò la natura della moneta. Le opere principali sono Libro del cielo e del mondo, Trattato della latitudine delle forme e Trattato dell'origine, natura e diritto delle monete. 

\Nicòla II Romanov (Carskoe Selo 1868-Ekaterinburg 1918) Zar di Russia. Figlio di Alessandro III, gli succedette nel 1894. Sconfitto nel conflitto con il Giappone del 1904-1905, nel 1906 sciolse la duma e affidò il governo al ministro P. A. Stolypin. Nella prima guerra mondiale si alleò alla Serbia, ma subì pesanti sconfitte militari, che portarono alla rivoluzione del febbraio 1917 e alla sua abdicazione. Durante la guerra civile del 1918 fu condannato a morte e giustiziato dai bolscevichi con tutta la famiglia. 

\Nicòla Pisàno (1215 ca-1284 ca) Scultore e architetto. Profondo conoscitore dell'arte antica rinnovò la scultura attraverso l'espressione di valori plastici e volumetrici e l'equilibrio delle forme. Il rinnovamento da lui introdotto fu fondamentale per lo sviluppo della scultura e della pittura contemporanea. Le opere principali sono il pulpito del battistero di Pisa (1260), il pulpito del duomo di Siena (con il figlio Giovanni e Arnolfo di Cambio, 1266-1268) e la Fontana maggiore di Perugia (1277-1278). 

\Nicolas de Verdun (Verdun 1140 ca.-Tournai dopo il 1205) Scultore e orafo. Tra le opere Altare dell'Abbazia di Klosterneuburg (1181), Reliquiario dei Re Magi del Duomo di Colonia (1180-1230) e Reliquiario di Notre-Dame (1205, Tournai, Cattedrale). 

\Nicolle, Charles-Jules-Henri (Rouen 1866-Tunisi 1936) Patologo francese. Compì importanti studi sul tifo petecchiale identificandone l'agente trasmettitore. Nel 1928 fu insignito del premio Nobel. 

\Nicolò (Italia settentrionale not. ca. 1120-ca. 1150) Scultore. Tra le opere Storie di Cristo (1122-1130, Piacenza, Cattedrale) e Storie della Genesi (ca. 1140, Verona, San Zeno, Portale Maggiore). 

\Nicolò dell'Abàte (Modena 1509?-Fontainebleau 1571) Pittore. Tra le opere Storie dell'Eneide (1540, Modena, Galleria Estense). 

\Nicolòsi Comune in provincia di Catania (5.365 ab., CAP 95030, TEL. 095). 

\Nicomède Nome di sovrani. 
Nicomede I 
(?-260 ca. a. C.) Re di Bitinia dal 279 ca. a. C. Fu il fondatore di Nicomedia. 
Nicomede II Epifane 
(?-128? a. C.) Re di Bitinia dal 149 ca. al 128 ca. a. C. Fu protagonista di una politica filoromana. 
Nicomede III Evergete 
(?-94? a. C.) Re di Bitinia dal 127 ca. a. C., si alleò con Mitridate VI Eupatore del Ponto contro i romani. In seguito tuttavia finì per allearsi con quest'ultimi. 
Nicomede IV Filopatore 
(?-74? a. C.) Re di Bitinia dal 94 al 74 a. C. Il fratello Socrate, in alleanza con Mitridate VI, gli tolse il trono con la prima guerra mitridatica (88-85). Egli riuscì a rientrarne in possesso grazie all'aiuto di Silla e alla sua morte, per gratitudine, lasciò la Bitinia in eredità a Roma. 

\Nicòrvo Comune in provincia di Pavia (376 ab., CAP 27020, TEL. 0384). 

\Nicosìa (Cipro) Città (165.000 ab.) e capitale della Repubblica di Cipro. Le principali risorse economiche sono costituite dal mercato agricolo (uva, olive, agrumi e frutta), dalle industrie tessili, alimentari, conciarie e del tabacco e dall'artigianato (tappeti). Fu la capitale del regno dei Lusignani (1192-1489), per passare poi ai veneziani e quindi all'impero ottomano (1571). Nel 1878 fu conquistata dagli inglesi e dal 1959 è la capitale di Cipro. La città è attualmente separata in due parti, rispettivamente di influenza greco-cipriota e turco-cipriota. I monumenti principali sono le mura fortificate del XVI sec., la cattedrale di Santa Sofia (XIII sec.) e la chiesa di Santa Caterina (XIV sec.). Nicosia è la sede del patriarcato ortodosso di Cipro. 

\Nicosìa (comune) Comune in provincia di Enna (15.029 ab., CAP 94014, TEL. 0935). Centro agricolo (coltivazione di olive e cereali) e industriale (prodotti alimentari e mobilifici). Vi si trovano la basilica di Santa Maria Maggiore e la cattedrale di San Nicola. Gli abitanti sono detti Nicosiani

\Nicòtera Comune in provincia di Vibo Valentia (6.913 ab., CAP 88034, TEL. 0963). 

\Nicòtera, Giovànni (Sambiase 1828-Vico Equense 1894) Politico. Di ideologia repubblicana e filomazziniano, nel 1857 intervenne nella spedizione di Sapri e partecipò alle imprese garibaldine di Mentana e Aspromonte. Quindi passò alla sinistra costituzionale, per la quale, nel 1876 e nel 1891-1892, fu ministro degli interni. 

\nicotìna, sf. È il principale alcaloide delle foglie di tabacco (Nicotiana tabacum). Ha effetti neurotropi sul sistema nervoso centrale e sul sistema nervoso neurovegetativo, con effetti ipertensivi, di accelerazione della frequenza cardiaca e di incremento della secrezione acida dello stomaco. In agricoltura è usato come pesticida. 
 X   sf. nicotine. 

\nicotinìsmo, sm. Intossicazione cronica da nicotina. 

\nicròmo, sm. 1 Lega di nichel (80%) e cromo (20%). 2 Composto contenente nichel (dal 60 all'80 %) e cromo (dal 15 al 20 %). ~ nichelcromo. 

\nict(o)- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco nýx, nyktós notte. 

\nictalopìa, o nittalopìa, sf. Difetto visivo per il quale la visione risulta chiara solo con una luce molto debole. 

\nictinàstico, agg. (pl. m.-ci) Di pianta o organo di piante, che si verifica per l'alternarsi di giorno e notte. 

\nictofobìa, sf. Paura ossessiva dell'oscurità della notte. 

\nicturìa, sf. Emissione di urina nel periodo notturno maggiore di quella emessa durante la giornata. 

\nidaménto, sm. Gruppo di uova deposte dai Molluschi Cefalopodi. Può essere liberato nell'acqua oppure essere fatto aderire alla sabbia del fondo o a corpi estranei. 

\nidiàce, agg. e sm. Detto di uccello non uscito ancora dal nido. 

\nidiàta, sf. 1 Tutti gli uccelli nati insieme in una covata. 2 Gruppo di bambini. 

\nidificàre, v. intr. Fare, costruire il nido. 
 X   v. intr. to nest. 
 @   lat. nidificare, comp. da nidus nido +-ficare fare. 

\nidificazióne, sf. Il nidificare. 

\nidìfugo, agg. (pl. m.-ghi) Di piccolo di uccello, che esce dall'uovo in grado di poter abbandonare subito, o quasi subito, il nido. 

\nìdo, sm. 1 Ricovero che molti animali preparano per deporvi le uova e allevare la prole. ~ tana, covo. nido di vespe. 2 Luogo dove si è nati. 3 La propria casa. ~ dimora. viveva in un nido di malfattori, covo di delinquenti. 4 Asilo infantile. nido d'infanzia
 X   sm. 1 nest. 2 (tessuto a nido d'ape) honeycomb. 3 (per neonati) day nursery. 
 @   lat. nidus

\Nido di nobili, Un Romanzo di I. S. Turgenev (1859). 

\Niebuhr, Reinhold (Wright City 1892-Stockbridge 1971) Teologo protestante statunitense. Approfondì il legame tra cristianesimo e impegno politico e sociale. Scrisse Fede e storia (1949). 

\Niedermann, Max (Winterthur 1874-Neuchâtel 1954) Linguista svizzero. Docente a Basilea e a Neuchâtel, ha svolto ricerche sull'evoluzione storica della lingua latina. Tra le opere Précis de phonétique du latin (Compendio di fonetica del latino, 1953). 

\Nièlla Bèlbo Comune in provincia di Cuneo (457 ab., CAP 12050, TEL. 0173). 

\Nièlla Tànaro Comune in provincia di Cuneo (990 ab., CAP 12060, TEL. 0174). 

\niellàre, v. tr. Lavorare di niello. 

\niellatóre, sm. Chi lavora di niello. 

\niellatùra, sf. Il niellare. 

\nièllo, sm. Cesello su argento e oro, scavato con il bulino e riempito nei vuoti con smalto o mastice nero. 

\Nielsen spa Società di ricerche di mercato sorta nel 1923 che effettua rilevazioni in vari settori. Opera in molti paesi, tra cui l'Italia e gli Stati Uniti. 

\Nielsen, Riccàrdo (Bologna 1908-1982) Compositore italiano. Autore di composizioni corali, da camera, sinfoniche e di lavori teatrali, con il lavoro radiofonico La via di Colombo (1953) vinse il premio Italia. 

\Niemeyer, Oscar (Rio de Janeiro 1907-) Architetto e urbanista brasiliano. Collaborò con L. Costa e Le Corbusier nel rinnovamento architettonico del Brasile. Le opere principali sono il progetto della città di Brasilia (in collaborazione con L. Costa, 1958-1963), la sede del Partito comunista francese a Parigi (1966), la sede della Mondadori a Segrate (1968-1975) la casa della cultura a Le Havre (1984) e il Pantheon Tancredo Neves a Brasilia (1985). 

\Niemöller, Martin (Lippstadt 1892-Wiesbaden 1984) Teologo protestante tedesco. Fu pastore della chiesa confessante antinazista, e per questo venne internato a Dachau. Alla fine della guerra fu tra i maggiori esponenti del pacifismo tedesco. 

\niènte, avv., pron. e sm. avv. 1 Per poco. 2 In nessun modo. non ci credette per niente
pron. indef. invar. 1 Nessuna cosa, nulla. <> tutto. non faceva niente tutto il giorno. 2 Cosa trascurabile. ~ piccolezza. faceva fracasso per niente
sm. Nessuna cosa, poca cosa. ~ quisquilia. sbraitava per un niente
 X   avv. 1 (affatto) not at all. 2 (niente male) not bad at all. pron. e sm. 1 nothing. 2 (insieme ad altra negazione) anything. 3 (niente di meglio) nothing better. 
 @   lat. mediev. nec entem nemmeno una cosa. 

\Niente di nuovo sul fronte occidentale Romanzo di E. M. Remarque (1929). 

\nientediméno, avv. Addirittura. ~ persino, perfino. 
 X   avv. even, actually. 

\nientepopodiméno, avv. Rafforzativo di nientedimeno. 

\Niepce, Joseph Nicéphore (Chalon-sur-Sâone 1765-1833) Inventore francese. Riuscì a produrre delle eliografie con la camera oscura e, forse nel 1826, a ottenere la prima immagine fotografica conservatasi della storia della fotografia. 

\Nietzsche, Friedrich Wilhelm (Röcken 1844-Weimar 1900) Filosofo tedesco. Studiò la filosofia classica e fu amico di R. Wagner e A. Schopenauer. Insegnò filologia classica a Basilea (1869-1879) e, per motivi di salute, dovette abbandonare l'insegnamento e vivere sulla costa francese e italiana o in Engadina. Nel 1889 impazzì e fu dapprima ricoverato e poi assistito dalla sorella Elisabetta Förster. La filosofia di Nietzsche parte dalla rivalutazione della filosofia e arte greche più antiche, a sfavore del periodo classico, visto come affermazione della visione razionale e quindi decadente. In particolare la tragedia greca fu interpretata come espressione dello slancio vitale (momento dionisiaco). Successivamente Nietzsche criticò i valori fondamentali della società (filosofia, cristianesimo e democrazia) giungendo alla negazione di qualsiasi principio trascendente e all'affermazione del libero arbitrio come destino dell'uomo. Destino che dovrà essere perseguito attraverso l'esercizio della volontà di potenza e condurrà l'uomo alla condizione di superuomo. Del pensiero di Nietzsche si appropriò l'ideologia nazista, anche a causa delle false indicazioni inserite dalla sorella nel materiale inedito. Le opere più significative sono La nascita della tragedia dallo spirito della musica (1872), Umano, troppo umano (1878), La gaia scienza (1882), Così parlò Zarathustra (1883-1835), Al di là dal bene e dal male (1886), Genealogia della morale (1887), Il crepuscolo degli idoli e L'Anticristo (1888). 

\nietzschianésimo, sm. Il complesso delle concezioni filosofiche di Nietzsche considerate soprattutto relativamente alla loro influenza sulla cultura e la politica del XX sec. 

\nietzschiàno, agg. Relativo a F. W. Nietzsche e alla sua dottrina. 

\Nièvo, Ippòlito (Padova 1831-mar Tirreno 1861) Scrittore e patriota. Si laureò in legge a Padova nel 1855 e partecipò alla seconda guerra d'indipendenza. Fu tra i Cacciatori delle Alpi di G. Garibaldi in Trentino e prese parte alla spedizione dei Mille con il grado di colonnello. Morì nel naufragio della nave Ercole, in rotta da Palermo a Napoli. Le principali opere sono le poesie Versi (1854-1855), Le lucciole (1858), Gli amori garibaldini (1860), i racconti della raccolta Novelliere campagnolo (1855-1856), i romanzi Angelo di bontà (1856) e Il conte Pecoraio (1857) e il suo capolavoro Confessioni di un italiano (1867, pubblicato postumo con il titolo Le confessioni di un ottuagenario). Nel romanzo narrò le vicende, in parte autobiografiche, di Carlo Altoviti e del suo amore per la cugina Pisana, negli anni a cavallo tra il 1700 e il 1800, con le rivoluzioni politiche e sociali del tempo. 

\Nìevre Dipartimento (233.000 ab.) della Francia, nella Borgogna. Capoluogo Nevers. 

\nìfe, sf. Il nucleo della terra che si suppone formato di nichel e ferro. 

\Nigde Città (55.000 ab.) della Turchia, nell'Anatolia centrale. Capoluogo della provincia omonima. 

\Niger (fiume) Fiume (4.160 km) principale dell'Africa occidentale e terzo per lunghezza nel continente. Nasce dai monti Loma, al confine tra Guinea e Sierra Leone e attraversa la Guinea, il Mali, il Niger e la Nigeria, sfociando nel golfo di Guinea con un delta di circa 200.000 km2. Intenso lo sfruttamento per la produzione di energia elettrica e per l'irrigazione. Nel tratto al confine tra Guinea e Sierra Leone prende il nome di Djoliba (il Grande Fiume) e riceve le acque del fiume Milo a destra e del fiume Tinkisso a sinistra. Navigabile tra Kouroussa e Barnacco, nel Mali, dove forma le rapide di Sotuba. Lungo il suo percorso forma anche vari laghi come il Debo, il Faguibine, il Tanda ecc. Attraversando la regione desertica del Niger, il fiume si impoverisce di acque e nemmeno i suoi affluenti Adras e Iforas riescono a dare un buon apporto. Dopo la confluenza del Benuè, il fiume si divide in un immenso delta ricoperto da una rigoglosa vegetazione. L'insieme dei territori che circondano il fiume a nord del decimo parallelo viene chiamato ansa del Niger. Conosciuto anticamente con il nome di Fiume dei Neri, fu scoperto solo verso la fine del XVIII sec. dallo scozzese Mungo Park. Nel XIX sec. francesi e inglesi riscoprirono interamente il suo bacino; successivamente il Niger fu risalito da altri esploratori come il tedesco Hornemann, Alexander Laing, i fratelli Lander. 

\Niger (stato) Repubblica dell'Africa centrosettentrionale; confina a nord con la Libia e l'Algeria, a ovest con il Mali e il Burkina, a sud con il Benin e la Nigeria, a est con il Ciad. 
Il paese è costituito da un vasto altopiano, di altitudine media di 350 m, interrotto dai rilievi del Air (2.022 m) al centro del paese e, al di là della distesa sabbiosa del Teneré, dal Tavolato del Djado, nel nord. 
Il Niger meridionale è tutto pianeggiante e si abbassa ulteriormente in corrispondenza del lago Ciad a sud-est e della valle del fiume Niger a sud-ovest. Quest'ultimo percorre nel paese circa 500 km, quasi interamente navigabili. 
Per il resto la rete idrografica comprende numerosi uidian, quasi sempre asciutti, tranne che nella stagione delle piogge. 
Il clima è arido e il paesaggio desertico a nord, mentre a sud si giova di una stagione estiva discretamente piovosa; in prossimità del fiume Niger la vegetazione si sviluppa in savana e in foresta. 
La capitale è Niamey, la città più popolosa. 
Altri centri sono Zinder, Maradi e Tahoua, nel Niger meridionale, mentre nella regione dell'Air sorge Agadèz, importante stazione sulla transahariana. 
La popolazione dell'area savanica è di razza sudanese (haussa) mentre più a nord prevalgono i nomadi (tuareg e fulbe). 
Il Niger è fra gli stati più poveri del mondo; la sua economia si basa su un'agricoltura di sostentamento, avversata dalla condizione del territorio, prevalentemente desertico, dal clima, impietosamente secco e dalla persistenza di tecniche tradizionali scarsamente produttive. 
Tra le coltivazioni cerealicole spiccano il miglio, il sorgo e la manioca cui si aggiungono la patata, e vari ortaggi come cipolle, pomodori ecc.; lungo il Niger è stata anche introdotta la risicoltura. 
Diffuse nelle oasi è la palma da dattero. 
Il principale prodotto commerciale è costituito dalle arachidi. 
L'allevamento, benché attualmente frenato dalla scarsità di acqua, ha tuttavia possibilità di discreto sviluppo. Prevalgono ovini e caprini, seguiti dai bovini. 
Scarso rilievo ha invece la pesca, che viene praticata nel lago Ciad e lungo i fiumi Niger e Komadugu. 
Tre le risorse del sottosuolo accertate, ma non ancora valorizzate, ci sono vari minerali, come ferro, stagno, tungsteno, fosfati, carbone e petrolio; in fase di avvio è lo sfruttamento di giacimenti di uranio scoperti nel Air Azbine, da parte di una compagnia a capitale multinazionale; tradizionale attività estrattiva è invece quella del sale, commerciato dai tuaregh. 
Modesta è la produzione di energia elettrica. Discreta vitalità dimostra il settore manifatturiero, che si basa essenzialmente sulla trasformazione alimentare, e comprende oleifici (lavorazione delle arachidi), birrifici, cotonifici, cementifici. 
STORIA L'occupazione umana della regione è molto antica. Non è possibile determinare l'importanza rispettiva dei bianchi e dei neri. Nel I millennio a. C. i berberi si introducono nel paese attraverso vie transahariane, respingendo verso il sud le popolazioni sedentarie o mescolandosi a esse. Nel VII sec. d. C. si costituisce l'impero di Songhaï, presto islamizzato. Nel X sec. la capitale è Gao. Nel 1591 esso viene distrutto dai marocchini. 
Nel 1897 la penetrazione francese, avviata nel 1830, si afferma con l'insediamento dei primi avamposti sul Niger. Nel 1922, sconfitta la resistenza tuareg, il Niger, III territorio militare e successivamente territorio del Niger, diventa colonia dell'Africa Occidentale Francese. Nel 1960, il Niger, autonomo dal 1956, repubblica dal 1958, diventa indipendente. Hamani Diori viene eletto presidente. Nel 1974 un colpo di stato militare gli sostituisce il tenente colonnello Seyni Koutché. Nel 1987 muore S. Kounché. Gli succede il colonnello Ali Seibou. 
Nel 1990 il potere avvia la transizione verso il multipartitismo. Parallelamente deve far fronte alla ribellione tuareg e a una situazione economica catastrofica. Nel 1992 viene approvata una nuova costituzione tramite referendum. L'anno successivo, Mahamane Ousmane, uno dei capofila dell'opposizione democratica, viene eletto presidente della repubblica. Nel 1995 una coalizione dominata dall'antico partito unico vince le elezioni legislative. L'anno successivo il potere civile viene rovesciato da un colpo di stato militare. 
Abitanti-9.151.000 
Superficie-1.267.000 km2 
Densità-7,2 ab./km2 
Capitale-Niamey 
Governo-Regime militare 
Moneta-Franco CFA 
Lingua-Francese e diffusi i dialetti sudanesi 
Religione-Musulmana sunnita 

\Nigeria Repubblica del'Africa centrooccidentale, confina col Niger e il Ciad a nord, col Benin a ovest e il Camerun a est, mentre a sud si affaccia sul Golfo di Guinea. 
Il territorio è caratterizzato dalla presenza di un grande altopiano, raramente superiore ai 1.000 m, che digrada a nord-est verso il lago Ciad e a ovest e a sud verso la valle del Niger e del suo affluente, il Benue. 
La parte meridionale è pianeggiante, orlata da una costa bassa, spesso paludosa, specialmente in corrispondenza del delta del Niger. 
Il massimo rilievo si trova nelle dorsali orientali che il Benue separa dal tavolato centrale, il monte Gotel, 2.042 m, nei monti Shebshi. 
Oltre ai fiumi Niger e Benue, l'idrografia comprende il fiume Komadugu, tributario del lago Ciad e brevi corsi d'acqua tributari dell'oceano Atlantico. 
Il clima è caldo-umido sulla costa, e man mano più secco verso l'interno. 
La capitale è Abuja. Le altre città principali sono Lagos, metropoli dall'aspetto occidentale, Ibadan, Ogbomosho, Kano, Abeokuta, Jlorin, Oshogbo. 
L'agricoltura ripropone la tipica dualità africana tra coltivazioni di sostentamento, destinate a coprire a malapena il fabbisogno locale, e l'agricoltura commerciale, che nel caso della Nigeria presenta le condizioni per un notevole sviluppo. 
La prima produce soprattutto sorgo, miglio, mais, riso, patate e manioca. La seconda viene ora sostenuta dal governo mediante i Commodity Boards, organismi di promozione e controllo; si producono cacao, caffè, tè, arachidi e altre oleaginose, cotone, derivati dalla palma da olio e da cocco e caucciù. 
Coltivazioni minori, ma pur sempre di qualche rilevanza, sono quelle del caffè, della soia, del sesamo, della canna da zucchero, della palma da cocco, del tabacco, delle banane. 
Ricco è il patrimonio forestale, da cui si ricavano essenze pregiate come il mogano, l'obeche e l'abura. 
Anche l'allevamento costituisce una notevole fonte di ricchezza, nonostante la scarsa applicazione di tecniche razionali; si allevano in particolare caprini, ma anche ovini e bovini. 
La pesca riveste un ruolo minore, nonostante la pescosità delle acque territoriali, per l'arretratezza della flotta e la mancanza di strutture a terra. 
Le risorse minerarie, e in particolare il petrolio, costituiscono una grande ricchezza per il paese. In particolare, il petrolio che vi si estrae è di altissima qualità e la sua produzione ha rappresentato un importante fattore trainante dell'economia negli ultimi decenni; notevole è anche l'estrazione di gas naturale; rilevante è l'estrazione di columbite (da cui si ricava il niobio, metallo raro utilizzato per leghe speciali) e inoltre di stagno, piombo e zinco. 
Importante è l'industria tessile, specie la cotoniera che annovera diversi stabilimenti e lavora materia prima nazionale. 
Altre attività industriali sono: la manifattura di tabacchi, gli oleifici, le fabbriche dei succhi di frutta, birrifici, i complessi per la lavorazione del legno, i calzaturifici, le fabbriche di pneumatici. 
La rapida urbanizzazione ha determinato una forte crescita nella richiesta di cemento e di materiale per l'edilizia in genere. 
Poco rappresentata è l'industria metalmeccanica, che si limita a stabilimenti per l'assemblaggio di autoveicoli. 
STORIA Dal 900 a. C. al 200 d. C. si sviluppa la civiltà Nok, che si diffonde verso Ife e il Bénin. Tra il VII e l'XI sec. gli haoussa si insediano nel nord, gli yoruba nel sud-ovest. Tra l'XI e XVI sec. si organizzano nel nord alcuni regni, presto islamizzati. I più brillanti sono quelli di Kanem (al suo apogeo nel XIV sec.) e quindi di Kanem-Bornou (XVI sec.). Nel sud, Ife costituisce il centro religioso e culturale comune del regno di Oyo e di quello del Benin, che entra in relazione con i portoghesi nel 1486. 
Nel 1553 l'Inghilterra elimina il Portogallo (distruzione di vascelli portoghesi) assicurandosi in tal modo il monopolio sulla tratta degli schiavi. Tra il XVII sec. e l'inizio del XIX i peul musulmani intervengono nel nord e costituiscono un impero attorno a Sokoto. Nel 1851 gli inglesi occupano Lagos. Nel 1879 la creazione dell'United African Compay, che diviene presto la Royal Niger Company, consente alla Gran Bretagna di avere il sopravvento sulle società straniere e di garantirsi penetrazione e amministrazione di territori sempre più estesi. 
Nel 1900 la Nigeria passa sotto la giurisdizione del Colonial Office. Nel 1914 vengono creati la colonia e il protettorato della Nigeria, inglobando il nord e il sud del paese e successivamente una parte del Camerun. Nel 1951 la colonia viene dotata di un governo rappresentativo. Nel 1954 viene promulgata una costituzione federale. Nel 1960 la Nigeria ottiene l'indipendenza. 
Tre anni più tardi la Nigeria adotta una costituzione repubblicana e sceglie di restare nel Commonwealth. Nel 1966 un colpo di stato pone al potere un ibo, il generale Ironsi, che viene assassinato qualche mese più tardi. Sorgono quindi moti razziali sanguinosi contro gli ibo. Nel 1967-1970 la secessione della regione del sud-est, nella quale gli ibo sono maggioritari, da inizio alla guerra del Biafra. 
La repubblica del Biafra capitola nel gennaio 1970. Da allora, con la sola eccezione di un breve periodo di ritorno alla democrazia (1979-1983), si succedono vari colpi di stato militari. A partire dal 1985 guida il paese il generale Babangida. Nel 1993 viene sospeso il processo di transizione, avviato nel 1989, che avrebbe dovuto terminare con il trasferimento del potere ai civili. Dopo le dimissioni di Babangida, prende il potere il generale Sani Abacha, che deve far fronte a un'opposizione molto forte. Nel 1995, dopo l'esecuzione di numerosi oppositori, la Nigeria, condannata dalla comunità internazionale, viene sospesa dal Commonwealth. Nel giugno del 1998 muore Abacha, sostituito dal generale A. Abubakar. 
Abitanti-111.700.000 
Superficie-923.768 km2 
Densità-120,9 ab./km2 
Capitale-Abuja 
Governo-Regime militare 
Moneta-Naira 
Lingua-Inglese, creolo-inglese e dialetti locali 
Religione Cristiana, musulmana e animista 

\nigeriàno, agg. e sm. Relativo alla Nigeria. 

\night, sm. invar. Locale notturno in cui vengono eseguiti spettacoli di varietà intervallati da momenti danzanti. 

\night club, sm. invar. Locale notturno dove si ascolta musica, si balla e si assiste a numeri di attrazione. 

\Nightmare (Il nuovo incubo) Film d'orrore, americano (1994). Regia di Wes Craven. Interpreti: Robert Englund, Heather Lagenkamp, Miko Hughes. Titolo originale: Wes Craven's New Nightmare 

\Nìgra, Costantìno (Villa Castelnuovo 1828-Rapallo 1907) Diplomatico. Fu dapprima segretario di D'Azeglio e quindi di Cavour e con questi nel 1856 partecipò al congresso di Parigi e fu presente a Plombières. In seguito fu ambasciatore a Londra, San Pietroburgo, Vienna e Parigi. 

\nigritèlla, sf. Genere di orchidee viventi nei pascoli di montagna. Se ne conoscono due sole specie, la Nigritella nigra e la Nigritella rubra

\Niigata Città (486.000 ab.) del Giappone, sull'isola di Honshu. Capoluogo della prefettura omonima. 

\Nijhoff, Martinus (L'Aja 1894-1953) Poeta. Tra le opere L'olandese volante (1930) e Forme (1932). 

\Nike Personaggio mitologico, dea greca della vittoria. 

\Nikita Film thriller, americano (1990). Regia di Luc Besson. Interpreti: Anne Parillaud, Jesa-Hugues Anglade, Tcheky Karyo. Titolo originale: Nikita 

\Nikolais, Alvin (Southington 1912-New York 1993) Coreografo statunitense. Fu un importante esponente del teatro-danza contemporaneo. 

\Nikolajev Città (503.000 ab.) dell'Ucraina, sull'estuario del fiume Bug Meridionale. Capoluogo della provincia omonima. 

\nil sub sole novi, loc. avv. Espressione latina che significa "nulla di nuovo sotto il sole". 

\nilgau, sm. invar. Nome volgare del Boselaphus tragocamelus, un antilope della famiglia dei Bovidi dalle corna coniche il cui maschio è grigio scuro con strisce bianche mentre la femmina è rossastra con strisce bianche. Vive nelle grandi pianure dell'India. 

\Nilgiri Gruppo montuoso dell'India, nel Deccan sudoccidentale. Vetta più elevata il monte Doda Betta (2.637 m). 

\Nilgiris, The Distretto (494.000 ab.) dell'India, nello stato di Tamil Nadu. Capoluogo Ootacamund. 

\Nìlo (fiume) Fiume (6.671 km) dell'Africa nordorientale. È il più lungo fiume della terra, comprendendo il ramo sorgentifero Kagera, formato a sua volta dal Luvironza e dal Nyawarongo. Il Kagera si immette nel lago Vittoria (1.134 m) e, dopo una serie di cascate, si immette con il nome di Nilo Vittoria nel lago Kyoga (1.033 m) e, attraverso le cascate Kabalega, nel lago Alberto. Prosegue quindi verso nord con il nome di Nilo Alberto ed esce dall'Uganda per entrare nel Sudan. Qui incontra due affluenti, da sinistra il Bahr al-Ghazal e da destra il Bahr el-Sifar e quindi, sempre da destra, il fiume Siwba, le cui acque sono ricche di sodio e quindi biancastre. Continua con il nome di Nilo Bianco fino a Khartum, dove si incontra con il suo maggiore tributario Nilo Azzurro, proveniente dall'Etiopia. Dopo sei cascate con un dislivello totale di 280 m, assume il nome definitivo di Nilo e forma il bacino artificiale del lago Nasser, formato dalla diga di Assuan. Il delta del Nilo inizia subito a nord del Cairo ed è formato da due rami principali, a est (Nilo di Damietta) e a ovest (Nilo di Rosetta). Da giugno a novembre il basso corso del Nilo è caratterizzato dalle piene alluvionali dovute al Nilo Azzurro e all'Atbara e fondamentali per la fertilizzazione dei territori circostanti. Il Nilo è parzialmente navigabile ed è sfruttato per la produzione di energia elettrica e per l'irrigazione. 

\Nìlo (santo) (Rossano Calabro 910 ca.-Sant'Agata 1004) Santo, monaco bizantino e fondatore del monastero di Grottaferrata. 

\Nìlo Superióre Regione (1.600.000 ab.) del Sudan centro-meridionale, capoluogo Malakal. 

\Nìlo Vittòria Denominazione del ramo superiore del Nilo Bianco compreso tra il lago Vittoria e il lago Alberto o Mobutu. 

\nilòmetro, sm. Pozzo che comunica col Nilo e che serve, fin dall'antichità, per vedere il livello dello stesso. 

\nilòtico, agg. Relativo alla regione del fiume Nilo. 

\Nimar East Distretto (879.000 ab.) dell'India, nello stato di Madhya Pradesh. Capoluogo Khandwa. 

\Nimar West Distretto (1.285.000 ab.) dell'India, nello stato di Madhya Pradesh. Capoluogo Khargone. 

\Nimba Contea (326.000 ab.) della Liberia nordorientale, al confine con Guinea e Costa d'Avorio. Capoluogo Sanniquellie. 

\nimbàto, agg. Circondato da aureola. 

\nìmbo, sm. 1 Sfolgorio di luce. 2 Aureola che sta intorno o sulla testa dei santi. 
 @   lat. nimbus nembo. 

\Nimèga Città (147.000 ab.) dell'Olanda, in olandese Nijmegen. Si trova nella provincia di Gheldria, a pochi chilometri dal confine tedesco ed è porto commerciale sul fiume Waal. Le principali risorse sono costituite dalle industrie meccaniche, elettrotecniche, chimiche, conciarie e della birra. Fu fondata dai celti e fortificata in epoca romana. Temporaneamente vi risiedette Carlo Magno, del cui castello sono visibili i resti. Altri monumenti importanti sono la chiesa gotica di Santo Stefano (XIII sec.), il municipio (XVI sec.) e la torre del Belvedere del XVII sec. 
Pace di Nimega 
Fu sottoscritta nel 1678 da Olanda e Francia e sancì l'indipendenza dell'Olanda e la cessione alla Francia, da parte della Spagna, delle Fiandre meridionali e della Franca Contea. 

\Nimeiry, Giafar Muhammad (Omdurman 1930-) Politico sudanese. Fu capo dello stato dal 1971 al 1985, anno in cui un colpo di stato lo depose. 

\Nìmes Città (124.0000 ab.) della Francia meridionale e capoluogo del dipartimento di Gard, nella regione Languedoc-Roussillon. Le principali risorse sono costituite dal mercato agricolo e dalle industrie metallurgiche, chimiche, alimentari, calzaturiere, tessili (seta, tappeti) e dell'abbigliamento. Durante l'impero di Augusto era la romana Nemausus e successivamente passò alla corona francese nel 1271. Dopo l'editto di Nantes e la proibizione del culto protestante, soffrì un periodo di decadenza, a causa della maggioranza di popolazione protestante. I principali monumenti sono il tempio corinzio (Maison Carrée), l'anfiteatro e la porta di epoca augustea (I sec.) e la cattedrale di Saint-Castor dell'XI sec. 

\Nìmis Comune in provincia di Udine (2.788 ab., CAP 33045, TEL. 0432). 

\Nimitz, Chester William (Fredericksburg 1885-San Francisco 1966) Ammiraglio statunitense. Fu alla guida delle operazioni navali contro i giapponesi durante la seconda guerra mondiale. 

\Nimroz Provincia (108.000 ab.) dell'Afghanistan sudoccidentale, al confine con l'Iran e il Pakistan. Capoluogo Zaranj. 

\Nimzowitsch, Aaron (Riga 1886-Copenaghen 1935) Scacchista lettone naturalizzato danese dopo la seconda guerra mondiale. Fu uno dei maggiori esponenti della scuola ipermoderna. 

\Nin, Anaïs (Parigi 1903-Los Angeles 1977) Scrittrice statunitense. Tra le opere La casa dell'incesto (1936) e Diario (1966-1976). 

\Nina (ossia La pazza per amore) Opera in un atto di G. Paisiello, libretto di G. Lorenzi (Caserta, 1789). 

\Nìnchi, Annìbale (Bologna 1887-Pesaro 1967) Attore teatrale e cinematografico. Interpretò il repertorio classico e per il cinema Scipione l'Africano (1937) e La dolce vita (1960). 

\Nìnchi, Arnàldo (Pesaro 1935-) Attore teatrale. Figlio di Annibale, iniziò con il repertorio classico. 

\Nìnchi, Àve (Ancona 1915-Trieste 1997) Attrice comica teatrale e cinematografica, cugina di Annibale e Carlo. Interpretò Vivere in pace (1947). 

\Nìnchi, Càrlo (Bologna 1896-Milano 1974) Attore teatrale e cinematografico, fratello di Annibale. Fu un ottimo caratterista. 

\Ninetta del Verzee, La Opera di poesia di C. Porta (1814). 

\nìnfa, sf. 1 Nella mitologia classica, giovane dea appartenente alle divinità che popolano le acque, il mare, i boschi e i monti. 2 Ragazza graziosa. 3 Stadio nella metamorfosi degli Insetti, detto anche pupa o crisalide. 
 X   sf. nymph. 

\Nìnfa Località laziale del comune di Cisterna in Latina, provincia di Latina. È una zona archeologica nell'Agro pontino ai piedi dell'antica Norba. 

\ninfàle, agg. e sm. agg. Relativo a ninfa. 
sm. 1 Componimento letterario nel quale hanno parte le ninfe. 2 Ornamento del capo delle ninfe. 

\Ninfale d'Ameto Opera di poesia e prosa di G. Boccaccio (1341-1342). 

\Ninfale fiesolano Poema di G. Boccaccio (1345-1346) 

\Ninfàlidi Famiglia di Insetti Lepidotteri eteroneuri diurni a cui appartengono specie dal dimorfismo sessuale accentuato e specie dalla livrea policroma. Tra i generi maggiori la Vanessa e la Nymphalis

\ninfèa, sf. Angiosperma (Ninfea alba) della famiglia delle Ninfeacee e dell'ordine delle Policarpiche. Pianta erbacea acquatica con ampie foglie e fiori galleggianti. 
 X   sf. waterlily. 

\Ninfeàcee Famiglia di piante acquatiche rizomatose appartenenti all'ordine delle Policarpiche. 

\ninfèo, sm. 1 Nell'antica Roma piccolo tempio consacrato al culto delle ninfe. 2 Grande fontana dedicata alle ninfe. 

\ninfétta, sf. Adolescente procace. ~ lolita. 

\ninfòmane, sf. Donna affetta da ninfomania. 

\ninfomanìa, sf. Eccessiva sensualità della donna. 

\ninfòsi, sf. 1 La condizione di un insetto che si trova allo stadio di ninfa o di pupa. 2 Il periodo durante il quale un insetto si trova allo stadio di ninfa o di pupa. 3 Nella metamorfosi di un insetto, l'insieme dei processi che portano alla formazione della ninfa o della pipa. 

\Ningbo Città (553.000 ab.) della Cina orientale, nella provincia di Zhejiang. 

\Ningsia Hui Regione (4.870.000 ab.) autonoma della Cina, al confine con la Mongolia Interna. Capoluogo Yinchuan. 

\Nìnive Antica città sul Tigri, vicino all'odierna Mosul. Nel VII sec. a. C. fu la capitale dell'Assiria ed ebbe il suo periodo di massimo splendore sotto Assurbanipal (669-627 a. C. ca). Nel 612 a. C. fu distrutta d Nabopolassar, re di Babilonia. Ninive è citata più volte nella Bibbia come città del vizio e del peccato. Importanti i resti archeologici portati alla luce nel 1927 con i resti del palazzo e della biblioteca di Assurbanipal. 

\ninja, sm. invar. Termine giapponese che indica un guerriero che pratica il ninjatsu. 

\ninjatsu, sm. invar. Arte marziale giapponese. 

\Ninjiang Fiume (1.170 km) della Cina, nella Manciuria, affluente del fiume Sungari. 

\nìnna, sf. Il sonno, nel linguaggio infantile. 

\ninnanànna, sf. Cantilena per far dormire i bambini. 
 X   sf. lullaby. 

\ninnàre, v. tr. 1 Cantare a un bambino la ninnananna. 2 Cullare. 

\ninnolàre, v. v. tr. Divertire con ninnoli. 
v. rifl. Perdersi in trastulli, in cose di poco conto. ~ gingillarsi. 

\ninnolàrsi, v. rifl. Perdere tempo in trastulli. 

\nìnnolo, sm. 1 Gingillo. ~ monile, trastullo. 
 X   sm. knick-knack. 

\Nìno Pisàno (Pisa inizio del XIV sec.-ca. 1368) Scultore. Tra le opere Madonna del latte (Pisa, Museo Nazionale di San Matteo) e Madonna con il Bambino (Firenze, Santa Maria Novella). 

\Ninotchka Film commedia, americano (1939). Regia di Ernst Lubitsch. Interpreti: Greta Garbo, Melvyn Douglas, Ina Claire. Titolo originale: Ninotchka 

\Nio  →  "Ios" 

\Nìobe Personaggio mitologico, figlia di Tantalo e moglie di Anfione. Ebbe dal marito quattordici figli e per questo schernì Latona, che era madre solo di Artemide e Apollo. Questi ultimi però si vendicarono uccidendo tutti i suoi figli, ed ella, pietrificata dal dolore, fu trasportata sul monte Sipilo, in Frigia, dove fu condannata a stillare eterno pianto. 

\niòbio, sm. Elemento chimico di simbolo Nb, con numero atomico 41, peso atomico 92,9064, temperatura di fusione 2.468 °C e temperatura di ebollizione 4742 °C. Scoperto nel 1844 è presente in natura nella niobite, nel pirocloro e nell'euxenite. Metallo di aspetto lucente, trova impiego nelle leghe, per la formazione di acciai speciali e come superconduttore. 

\Niobrara Fiume (694 km) degli USA. Nasce nel Wyoming e confluisce nel fiume Missouri. 

\Niort Città (57.000 ab.) della Francia, capoluogo del dipartimento di Deux-Sèvres. 

\Nipigon Lago (4.843 km2) del Canada, nella provincia di Ontario. Il fiume omonimo, suo emissario, lo collega al lago Superiore. 

\nipiologìa, sf. Branca della pediatria che studia il primo periodo di vita del neonato. 

\Nipissing Lago (855 km2) del Canada sudorientale, nell'Ontario. Emissario il fiume French che lo collega al lago Huron. 

\nipóte, sm. e sf. 1 Il figlio o la figlia del fratello o della sorella. 2 Il figlio o la figlia del figlio o della figlia. 
 X   sm. (di zio) nephew. 2 (di nonno) grandson, grandchild. sf. 1 (di zia) niece. 2 (di nonna) granddaughter. 
 @   lat. nepos,-otis. 

\Nipote di Rameau, Il Romanzo di D. Diderot (postumo 1821). 

\nìpplo, sm. 1 Ognuno dei dadi che fissano i raggi di biciclette, motocicli e autoveicoli al cerchione. 2 Elemento cavo e internamente filettato che serve per raccordare due tubi. 

\Nippon Il nome del Giappone secondo i giapponesi. Significa "sol levante". 

\nippònico, agg. Relativo al Giappone 

\Nirenberg, Marshall Warren (New York 1927-) Biochimico statunitense. Nel 1968, con H. G. Khorana e R. W. Holley, fu insignito del premio Nobel. 

\nirvàna, sm. invar. 1 Nel buddhismo è lo stato ideale dell'animo umano che ha raggiunto la beatitudine eterna. 2 Beatitudine, tranquillità. ~ estasi, gioia. 
 @   sanscrito nirvana estinzione. 
Nel buddhismo e nel jainismo rappresenta la necessità dovuta al karma di nascere o morire per perpetuare il ciclo delle rinascite (samsara). Nel buddhismo originario, il nirvana rappresentava essenzialmente l'estinzione del dolore (duhkha) connesso al vivere nel mondo delle percezioni sensibili e della brama (kama) e sete (trsna) di esperienza. Il nirvana segue al Risveglio o Illuminazione (bodhi) per cui tutti gli elementi dell'esistenza (dharma) appaiono collegati, quindi privi di esistenza propria, come l'io empirico che si rivela come l'insieme di cinque gruppi di elementi psico-formali (skandha). Nel buddhismo mahayana il nirvana rappresenta lo stato in cui la Luce primordiale di Coscienza (prahhasvara) conosce se stessa come essenziata di vuoto (sunya), al di là delle differenze tra essere e non essere. 

\nirvànico, agg. Che si riferisce a nirvana. 

\Nis Città (176.000 ab.) della Federazione iugoslava, nella Serbia centro-orientale, sul fiume Nisava. 

\Niscèmi Comune in provincia di Caltanissetta (26.998 ab., CAP 93015, TEL. 0933). Centro agricolo (coltivazione di frutta, ortaggi, agrumi e uva), dell'allevamento ovino, della lavorazione del sughero e industriale (prodotti alimentari e meccanici). Gli abitanti sono detti Niscemesi

\Nishinomiya Città (427.000 ab.) del Giappone, nella prefettura di Hyogo, sull'isola di Honshu. 

\Nìsida Isola del mar Tirreno, facente parte del comune di Napoli. Centro principale Porto Paone. 

\Nissorìa Comune in provincia di Enna (3.152 ab., CAP 94010, TEL. 0935). 

\nistàgmo, sm. Contrazione involontaria, ritmica, dei muscoli oculari, che si manifesta con un'oscillazione rapida (trasversale, verticale o rotatoria) dei bulbi oculari quando la persona guarda un corpo in movimento. Nasce dalle complesse connessioni, a livello mesencefalico, tra le vie vestibolari e quelle di origine dei nervi cranici deputati ai movimenti oculari; è espressione di malattie o lesioni del cervelletto e degli organi preposti al senso dell'equilibrio.
 X   sm. nystagmus.
 @   dal greco nyst´zein, aver sonno.

\nit, sm. invar. Unità di misura della luminanza (usata spesso dai costruttori di monitor) definita come la luminanza di una sorgente luminosa di intensità pari a quella di una candela nuova per metro quadrato di area di superficie apparente (1 nt = 1 cd/m²). Equivale a 10-4 stilb. Il nome deriva dal latino nitere (brillare).

\Niteroi Città (436.000 ab.) del Brasile, nello stato di Rio de Janeiro. 

\nitidaménte, avv. In modo nitido e chiaro. 

\nitidézza, sf. Ciò che è nitido. 

\nìtido, agg. 1 Pulito. 2 Chiaro, preciso. <> confuso. 
 X   agg. 1 (pulito) tidy, neat. 2 (chiaro) sharp, clear. 
 @   lat. nitidus, deriv. da nitere risplendere. 

\nitóre, sm. Nitidezza, splendore. 

\nitr(o)- Prefisso di termini chimici che designano i composti nei quali uno o più atomi di idrogeno sono stati sostituiti da uno o più gruppi NO2. ~ nitroderivato. 

\nitràre, v. tr. 1 Sottoporre a nitrazione. 2 Fertilizzare un terreno utilizzando nitrati. 

\nitràto, sm. Sale dell'acido nitrico (HNO3) solubile in acqua. Molti nitrati hanno uso comune. 
 X   sm. nitrate. 
Nitrato d'argento 
(AgNO3) Corrosivo e velenoso, è impiegato in fotografia, per la produzione degli specchi, per l'argentatura e come reagente. 
Nitrato d'ammonio 
(NH4NO3) Esplosivo e fertilizzante, viene ottenuto facendo reagire ammoniaca gassosa e acido nitrico. 
Nitrato di calcio 
(Ca(NO3)2) Viene abitualmente impiegato come fertilizzante azotato. 
Nitrato di cellulosa 
Nitrocellulosa. 
Nitrato di potassio 
(KNO3) Meglio conosciuto con il nome di salnitro, è usato per la produzione di polvere da sparo e dei fiammiferi. 
Nitrato di sodio 
(NaNO3) Prima dell'avvento dei concimi chimici prodotti per sintesi, era impiegato in agricoltura come fertilizzante azotato (nitro del Cile). 

\nitratóre, sm. 1 Recipiente metallico usato per la nitrazione. 2 Tecnico addetto alla nitrazione. 

\nitrazióne, sf. Introduzione di uno o più gruppi nitrici in una molecola in sostituzione di altrettanti atomi di idrogeno. 

\nìtrico, àcido Acido (HNO3) liquido incolore. Si ottiene per ossidazione catalitica dell'ammoniaca. La colorazione gialla del prodotto commerciale è dovuta alla presenza di biossido d'azoto. Ossidante molto energico, corrode i metalli a eccezione di quelli nobili. Trova largo impiego per la produzione di fertilizzanti e nitroderivati, come gli esplosivi nitrocellulosa e nitroglicerina. È utilizzato nell'incisione con il nome di acquaforte. 

\nitrificazióne, sf. Processo naturale di trasformazione dei prodotti chimici in acido nitrico e nitroso. 

\nitrìle, sm. Denominazione di composti che possono essere considerati i derivati organici dell'acido cianidrico. I nitrili furono scoperti da Peloze nel 1834. 

\nitrìre, v. intr. Emettere nitriti. 
 X   v. intr. to whinny, to neigh. 

\nitrìto, sm. 1 Il verso prodotto dal cavallo. 2 Sale dell'acido nitroso. 
 X   sm. 1 neighing. 2 (chim.) nitrite. 

\nitroanilìna, sf. Nitroderivato dell'anilina che serve per sintetizzare il rosso di p-nitroanilina. 

\nitrobattèrio, sm. Microrganismo che produce la nitrificazione. 

\nitrocellulósa, sf. Estere dell'acido nitrico (nitrato di cellulosa), ottenuto mediante la reazione di acido nitrico con cellulosa. Il prodotto ottenuto ha un contenuto di azoto pari a circa il 13% e può essere utilizzato come esplosivo (fulmicotone) e come propellente. Con percentuali di azoto più modeste (10-12%) il nitrato di cellulosa viene anche utilizzato per la fabbricazione di materie plastiche e vernici (pirossilina) e di pellicole cinematografiche (celluloide). 

\nitroclorofòrmio => "cloropicrina" 

\nitroderivàto, sm. Composto contenente nitrati. 

\nitrofenòlo, sm. Nitroderivato del fenolo. 

\nitròfilo, agg. Di pianta o di complesso di piante, che vive in terreni ricchi di azoto. 

\nitroglicerìna, sf. Sostanza composta di acido nitrico e di glicerina, usata per la preparazione di esplosivi vari. 
 X   sf. nitroglycerine. 

\nitrometàno, sm. Nitroderivato del metano di formula CH3NO2

\nitroparaffìna, sf. Nitroderivato di un idrocarburo saturo. 

\nitros(o)- Prefisso di termini chimici che indicano composti in cui uno o più atomi di idrogeno sono stati sostituiti da uno o più gruppi NO. 

\nitrosìle, sm. Denominazione del radicale NO e dello ione NO+

\nitróso, agg. 1 Relativo all'acido di formula HNO2, un composto noto soltanto in soluzione acquosa fredda di potere allo stesso tempo ossidante e riducente. 2 Detto impropriamente del triossido di diazoto o anidride nitrosa. 

\nitrotoluène, sm. Nitroderivato del toluene. 

\nitrùro, sm. Combinazione dell'azoto con un altro elemento. 

\nittalopìa => "nictalopia" 

\Nitteribìidi Famiglia di Insetti Ditteri Ciclorafi. 

\Nittèridi Famiglia di Mammiferi Chirotteri Microchirotteri a cui appartiene il solo genere nitteride i cui individui sono pipistrelli che presentano un profondo solco longitudinale sul muso. 

\Nìtti, Francésco Savèrio (Melfi 1868-Roma 1953) Politico ed economista. Deputato dal 1904 e più volte ministro con Giolitti e Orlando, diventò presidente del consiglio dopo la prima guerra mondiale (1919-1920). Fu molto attento alla questione meridionale e dovette gestire la fase postbellica e l'inizio dell'ascesa del fascismo. Nel 1924 andò in esilio in quanto antifascista e rientrò in Italia nel 1945, per fondare insieme a B. Croce, I. Bonomi, V. E. Orlando l'Unione democratica nazionale, per l'elezione dell'assemblea costituente. Fu senatore della prima legislatura repubblicana. 

\nittìcora, sf. Uccello (Nycticorax nycticorax) della famiglia degli Ardeidi e dell'ordine dei Ciconiformi. Di colore nero e bianco con le ali grigie, Vive nell'Eurasia meridionale, in Africa e nelle Americhe ai bordi delle acque stagnanti. In Italia è concentrata nelle risaie. 

\nittitànte, agg. Così definita la membrana oculare di Rettili e Uccelli. 

\nittitazióne, sf. Aprire e chiudere rapidamente gli occhi. 

\Niue Atollo (259 km2, 2.400 ab.) dell'oceano Pacifico occidentale, a est dell'arcipelago delle Tonga, legato alla Nuova Zelanda, da un accordo di libera associazione 
Capoluogo è Alofi. 
Vi si producono principalmente copra e banane. 

\niùno, agg. e pron. indef. Nessuno. 

\nivàle, agg. 1 Relativo alla neve. 2 Nevoso. 

\Nivelle, Robert-Georges (Tulle 1856-Parigi 1924) Generale francese. Nel 1916 e 1917 sostituì C. J. Joffre al comando supremo dell'esercito. Venne quindi sostituito a sua volta da P. Pétain. 

\Niven, David (Kirriemuir 1910-Château d'Oex 1983) Attore cinematografico inglese. Interpretò Il giro del mondo in ottanta giorni (1957), La pantera rosa (1964) e Assassinio sul Nilo (1978). 

\nìveo, agg. Candido come neve. ~ immacolato, puro. <> contaminato, impuro. 

\nivòmetro, sm. (o nevòmetro) Strumento per misurare la neve caduta. 

\Nix Olympica Vulcano del pianeta Marte, a scudo simile a quelli terrestri, con un diametro molto grande, circa 600 chilometri. La sua scoperta è stata possibile grazie alle numerose fotografie che sono state scattate della superficie del pianeta Marte; da queste è stato possibile osservare la scarpata terminale, dove la lava consolidata e la grande quantità di materiale sciolto per l'erosione del vento e della sabbia, si estendono per alcuni chilometri sulla pianura circostante. 

\Nixon in China Opera in due atti di J. Adams, libretto di A. Goodman (Huston, 1987). 

\Nixon, Richard Milhous (Yorba Linda 1913-New York 1994) Presidente degli Stati Uniti d'America. Appartenente al Partito repubblicano, fu eletto senatore nel 1950 e vicepresidente con D. Eisenhower dal 1953 al 1960. Sconfitto da J. F. Kennedy alle elezioni presidenziali fu eletto nel 1968, quale trentasettesimo presidente degli Stati Uniti, e riconfermato poi nel 1972. Con la collaborazione di H. Kissinger, nel 1972 iniziò una politica di distensione con i Paesi comunisti, firmando il riconoscimento della Repubblica popolare cinese, ritirando gli Stati Uniti dalla guerra nel Vietnam, e avviò il programma di riduzione degli armamenti nucleari (accordo SALT). Fu costretto a dimettersi per lo scandalo Watergate. 

\Nizamabad Città (183.000 ab.) dell'India, nello stato dell'Andhra Pradesh. 

\Nizan, Paul (Parigi 1905-Dunkerque 1940) Saggista. Tra le opere Aden Arabia (1931), I cani da guardia (1932) e La cospirazione (1938). 

\Nizinskij, Bronislava (Minsk 1891-Pacific Palisades 1972) Ballerina e coreografa russa, sorella di Vaslav. Creò Renard (1922), Les noces (1923) e Les Biches (1924). 

\Niznekamsk Città (191.000 ab.) della Russia, nella repubblica autonoma dei Tartari, sul fiume Kama. 

\Niznij Novgorod Città (1.438.000 ab.) russa e capoluogo della provincia omonima, alla confluenza tra i fiumi Oka e Volga. Dal 1932 al 1991 assunse il nome Gor'kij, in onore dello scrittore M. Gor'kij. Al centro di importanti vie di comunicazione e di importanti infrastrutture (gasdotti, oleodotti, centrali idroelettriche) è sede di industrie siderurgiche, meccaniche, chimiche e petrolchimiche. Fu fondata nel 1221 e nel 1918 fu istituita l'università. I monumenti principali sono il Cremlino (1500-1511), la cattedrale dell'Arcangelo (XVII sec.), la torre dell'Orologio e le chiese barocche dell'Annunciazione e della Natività (XVIII sec.). 
Ni¿û¿nj Novgorod 
Lago (1.570 km2) artificiale, ottenuto dallo sbarramento del Volga a Gorodec. 

\Niznij Tagil Città (439.000 ab.) della Russia, nella provincia di Sverdlovsk, sul versante orientale degli Urali Centrali. 

\Nìzza Città (337.000 ab.) della Francia e capoluogo del dipartimento Alpes-Maritimes, nella regione Provence-Alpes-Côte d'Azur. Le principali risorse sono costituite dal turismo (carnevale), dal porto commerciale e dal mercato di fiori e prodotti ortofrutticoli. È sede di industrie alimentari (olio, vino, liquori), tessili (seta), del tabacco e dell'abbigliamento. Fu fondata dai focesi (350 a. C. ca) e divenne municipio romano. Nel medioevo fu feudo di Provenza e poi degli Angioini, per passare ai Savoia dal 1388 al 1860 ed essere poi ceduta alla Francia, dopo la seconda guerra d'indipendenza. Importanti i musei di Belle Arti, di Chagall, di Arte Moderna e Contemporanea. 

\Nìzza di Sicìlia Comune in provincia di Messina (3.539 ab., CAP 98026, TEL. 0942). 

\Nìzza Monferràto Comune in provincia di Asti (10.031 ab., CAP 14049, TEL. 0141). Centro enologico e industriale (prodotti dell'abbigliamento, alimentari e meccanici). Gli abitanti sono detti Nicesi o Nizzesi

\nizzàrda, sf. Nome di una danza piemontese del XVI-XVII sec. 

\nizzàrdo, agg. Relativo o abitante a Nizza, in Francia. 

\Nkam, Alto Dipartimento (113.000 ab.) del Camerun occidentale, sul versante sudorientale dei monti Mamboutos. Capoluogo Bafang. 

\Nkongsamba Città (87.000 ab.) del Camerun, nel litorale, sul fiume Senaga. Capoluogo del dipartimento di Mungo. 

\Nkrumah, Kwame (Nkroful 1909-Bucarest 1972) Politico africano. Tra i capi storici del nazionalismo, dal 1957 fu presidente della repubblica del Ghana, ma nel 1966 fu destituito da un colpo di stato. 

\NMR Sigla di Nuclear Magnetic Resonance (risonanza magnetica nucleare). 

\nn Abbreviazione dell'espressione nullum nomen, che significa "nessun nome" e viene usata per indicare una persona di cui non si conoscono le generalità. 

\NN Sigla di nescio nomen (si ignora il nome). 

\no, avv. e sm. avv. 1 Si usa come negazione nelle risposte. 2 In espressioni disgiuntive, viene utilizzato come secondo termine. insomma vuoi venire o no? 3 Fornisce senso affermativo alla frase. non diceva no, lo ammetteva. 
sm. 1 Rifiuto. 2 Voto negativo. ci furono molti no e pochi sì. 3 Pensiero contrario. 4 Genere teatrale giapponese creato da Z. Motokiyo agli inizi del XV sec., composto da danza, recitazione, musica e canto e interpretato da soli uomini. 
 X   avv. 1 no, nope (informale). 2 (vieni o no?) are you coming or not? 3 (perché no?) why not? 4 (se no) or else, if not. 
 @   lat. non

\No (letteratura) Romanzo di A. Oriani (1881). 

\No (sigla) Simbolo chimico del nobelio. 

\no comment, loc. avv. Espressione inglese che significa "nessun commento" e viene usata per evitare di rispondere a domande alle quali non si desidera rispondere. 

\Noailles, Anne contéssa Mathieu de (Parigi 1876-1933) Poetessa francese. Organizzatrice di un celebre salotto parigino, punto di incontro di scrittori di successo, tra i quali G. D'Annunzio, M. Proust e Colette. Tra le opere in versi Gli annebbiamenti (1907), I vivi e i morti (1913), Le forze eterne (1921), L'onore di soffrire (1927). 

\Noàle Comune in provincia di Venezia (13.363 ab., CAP 30033, TEL. 041). Centro agricolo (coltivazione di uva e frutta), dell'allevamento bovino e industriale (prodotti dell'abbigliamento, enologici e mobilifici). Vi si trova la rocca del XII sec. Gli abitanti sono detti Noalesi

\Noàsca Comune in provincia di Torino (267 ab., CAP 10080, TEL. 0124). 

\Nobel, Alfred Bernhard (Stoccolma 1833-San Remo 1896) Chimico, industriale e filantropo svedese. Sviluppò i procedimenti per la stabilizzazione della nitroglicerina mediante miscelazione con cotone nitrato, ottenendo la dinamite (1875) e la balistite (1888). Con il testamento del 1895 lasciò l'enorme fortuna derivata dai brevetti a una fondazione incaricata di distribuire ogni anno un premio omonimo a cinque benefattori dell'umanità, nei campi della fisica, chimica, medicina, letteratura e per il mantenimento della pace. Dal 1969 è stato aggiunto un premio per l'economia. 

\nobèlio, sm. Elemento chimico radioattivo con simbolo No e numero atomico 102. Il nobelio non esiste in natura e il suo isotopo 254 fu ottenuto per la prima volta nel 1958, presso il Lawrence Radiation Laboratory di Berkeley (California), bombardando il curio con isotopi di carbonio. Altri isotopi sono noti con numero di massa da 250 a 259 e 262, tutti accomunati da un'esistenza molto breve (da pochi secondi a un massimo di un'ora circa). 

\nobildònna, sf. Donna di nobile discendenza. ~ dama, lady. <> plebea, popolana. 

\nòbile, agg., sm. e sf. agg. 1 Appartenente a una classe di persone con determinati titoli, che nell'ordinamento monarchico godeva di privilegi particolari, trasmissibili agli eredi. ~ aristocratico, patrizio. <> del popolo, plebeo. 2 Che ha sentimenti nobili. 3 Prezioso. 
sm. e sf. Persona nobile. 
 X   agg. e sm. nobleman, noble. 
 @   lat. nobilis, deriv. da noscere conoscere. 

\Nòbile, Umbèrto (Lauro 1885-Roma 1978) Militare ed esploratore. Entrò nel 1923 nel corpo del genio aeronautico dedicandosi allo studio e al progetto di dirigibili. A bordo del dirigibile Italia sorvolò il Polo Nord (1928). A causa di un incidente di volo, Nobili si dimise e si recò in URSS (1932-1936) e quindi negli Stati Uniti (fino al 1942). 

\nobilésco, agg. Che ha grado nobile. 

\Nòbili, Leopòldo (Trassilico 1787-Firenze 1835) Fisico. Militare nella campagna di Russia nel 1812 come ufficial e di artiglieria, al suo ritorno fu docente presso il museo di Firenze. Fu l'inventore di un galvanometro di precisione astatico (1826) e delle prime pile termoelettriche (1830). 

\nobiliàre, agg. Relativo ai nobili, alla nobiltà. ~ gentilizio, patrizio. i titoli nobiliari erano stati aboliti dalla legge in seguito alla rivoluzione popolare
 X   agg. noble. 

\nobilitàre, v. v. tr. Rendere nobile. 
v. tr. rifl. Distinguersi per azioni nobili. 

\nobilitazióne, sf. Il nobilitare. 

\nobilménte, avv. Con nobiltà d'animo. 

\nobiltà, sf. 1 L'essere nobile. 2 Il ceto dei nobili. ~ aristocrazia, patriziato. <> plebe, popolo. 
 X   sf. nobility. 
 @   lat. nobilitas,-atis. 
Noblesse oblige. Massima di De Levis (inizio XIX sec.) che invitava i nobili a ricordarsi sempre delle loro origini. 
Classe sociale nata in Europa dopo la caduta dell'impero romano e dotata di particolari privilegi. Nonostante l'autonomia, i membri della nobiltà dipendevano dal sovrano, il quale per diritto divino era l'unico a poter creare nuovi nobili. Durante il medioevo la nobiltà costituiva il ceto dominante e i nobili concentravano nelle proprie mani i poteri militari e politici. L'accentramento del potere proprio delle monarchie nazionali, vide la nascita di un ceto nobile associato alle cariche della pubblica amministrazione, che si affiancò all'antica nobiltà. La perdita di buona parte dei privilegi, pur mantenendo la proprietà terriera, si verificò soltanto dopo la rivoluzione francese, che abolì formalmente la nobiltà. In Italia i titoli nobiliari hanno perso valore giuridico con la nascita della repubblica dopo la seconda guerra mondiale. 

\nobilùme, sm. spreg. Ceto dei nobili. 

\nobiluòmo, sm. Uomo di nobile discendenza. ~ aristocratico. <> plebeo. 

\noblesse oblige, loc. avv. Espressione francese che significa "la nobiltà obbliga" e che significa che chi ha un determinato rango è costretto a mantenere un atteggiamento adeguato. Viene spesso usata in modo ironico. 

\Nocàra Comune in provincia di Cosenza (674 ab., CAP 87070, TEL. 0981). 

\nòcca, sf. Ciascuna delle giunture delle dita delle mani e dei piedi. 
 X   sf. knuckle. 

\nocchière, sm. (o nocchièro) 1 Chi guida o governa una nave. 2 Nella Marina Militare, il nostromo di bordo. ~ timoniere. 

\nocchierùto, agg. Cosparso di nocchi. 

\nòcchio, sm. 1 Nodo nel tronco di un albero. 2 Parti dure nei frutti. 

\nocchiùto, agg. Pieno di nocchi. 

\Nocciàno Comune in provincia di Pescara (1.565 ab., CAP 65010, TEL. 085). 

\nocciòla, agg., sm. e sf. agg. Che ha colore marrone chiaro. 
sm. e sf. Il frutto del nocciolo. 
 X   agg. invar. light brown, hazel. sf. hazelnut, nut (che si una anche per "noce") 
 @   lat. nuceola, dimin. di nux, nucis noce. 

\nocciolàto, sm. Cioccolato con nocciole, tipico piemontese.   +  

\noccioléto, sm. Terreno coltivato a noccioli. 

\nocciolìna, sf. Arachide. 

\nocciòlo (1), sm. 1 Angiosperma (Corylus avellana) della famiglia delle Betulacee e dell'ordine delle Fagali. Albero con frutti legnosi e semi commestibili. Cresce spontaneamente nei boschi di montagna. Originario dell'Asia Minore, era già conosciuto nell'antica Roma. Le sue foglie sono caduche, seghettate e ovate; i fiori femminili sono riuniti in gruppi di due o quattro, i fiori maschili in amenti; il frutto è una noce avvolta da una cupola allungata. In Italia il nocciolo è coltivato in molte regioni del meridione (nelle provincie di Napoli, Avellino, Messina, Viterbo) ma si trovano coltivazioni di noccioli anche in Piemonte (Alba, Cuneo). Le varietà coltivate, a frutto tondo o a frutto allungato sono varie: tra le più pregiate la tonda gentile, la nocella bianca e nocella rossa. Altri tipi di nocciolo sono: il nocciolo di Costantinopoli (alto fino a 20 m) e il nocciolo di Dalmazia, quest'ultimo coltivato prevalentemente per ornamento. ~ avellano. 2 Il legno dell'albero di nocciolo. 

\nòcciolo (2), sm. 1 Parte interna legnosa dei frutti carnosi (pesche, ciliegie, susine, albicocche ecc.), corrispondente all'endocarpio. Contiene uno o più semi. 2 La parte del reattore nucleare che contiene il combustibile. In essa avviene la reazione a catena. 
 X   sm. 1 kernel, stone. 2 (pianta) hazel tree. 

\noccolùto, agg. Che ha grosse nocche. 

\nóce, sm. e sf. sm. 1 Albero coltivato per i frutti e per il legno. 
sf. 1 Il frutto del noce.   +   2 Altro nome del malleolo del piede. 3 Parte muscolare interna di un animale macellato.  +  
 X   sm. e sf. 1 walnut, nut (che si una anche per "nocciola"). 2 (di cocco) coconut. 3 (moscata) nutmeg. 
 @   lat. nux, nucis. 
Angiosperma (Juglans regia) della famiglia delle Iuglandacee e dell'ordine delle Iuglandali, che cresce spontaneamente in Asia e nei Balcani. Il tronco può raggiungere i 20 m di altezza e le foglie sono pennato-composte. I frutti sono drupe (noci) costituite da un seme (gheriglio), stretto tra due gusci legnosi (endocarpo) avvolti dal mallo. Il seme è commestibile. 

\Nóce Fiume del Trentino Alto Adige (80 Km). Sorge alle falde del Corno dei Tre Signori, sul massiccio dell'Ortles (2.670 m). È affluente di destra dell'Adige. 

\nocèlla, sf. 1 L'osso sporgente del polso corrispondente alla testa dell'ulna. 2 Parte del compasso dove si congiungono le due aste. 

\nocènte, agg. 1 Colpevole. 2 Che nuoce. 3 Spaventoso. ~ orrendo. 

\nocepèsca, sf. Varietà di frutto derivato dal pesco. 
 X   sf. nectarine. 

\Nocèra Inferióre Città (48.000 ab., CAP 84014, TEL. 081) in provincia di Salerno. Le risorse principali sono l'agricoltura, con le coltivazioni di ortaggi, cereali, noci e ciliege) e le industrie metalmeccaniche, chimiche, alimentari e tessili. Di interesse la chiesa di Sant'Antonio (XIV sec.) e la necropoli del VI sec. a. C. a San Clemente di Pareti. 

\Nocèra Superióre Comune in provincia di Salerno (22.325 ab., CAP 84015, TEL. 081). Centro agricolo (coltivazione di ortaggi e frutta) e industriale (prodotti tessili e alimentari). Vi si trova la chiesa di Santa Maria Maggiore, del VI sec. Gli abitanti sono detti Nocerini

\Nocèra Terinése Comune in provincia di Catanzaro (5.005 ab., CAP 88047, TEL. 0968). 

\Nocèra Ùmbra Comune in provincia di Perugia (6.124 ab., CAP 06025, TEL. 0742). 

\Noces, Les Scene coreografiche russe in quattro quadri di I. Stravinskij (Parigi, 1923). 

\nocéto, sm. Terreno piantato a noci. 

\Nocéto Comune in provincia di Parma (10.128 ab., CAP 43015, TEL. 0521). 

\Nóci Comune in provincia di Bari (19.176 ab., CAP 70015, TEL. 080). Centro agricolo (coltivazione di olive, ortaggi e mandorle), turistico e industriale (prodotti tessili e alimentari). Vi si trovano la chiesa Madre, del XIV sec., e la chiesa di Santa Maria della Croce, del XV sec. Gli abitanti sono detti Nocesi

\nocicettìvo, agg. Di recettore nervoso, che avverte stimoli nocivi o dolorosi. 

\Nocìglia Comune in provincia di Lecce (2.766 ab., CAP 73020, TEL. 0836). 

\nocìno, sm. Liquore ottenuto tenendo in infusione in alcol noci ancora avvolte nel mallo. 

\nocivaménte, avv. Dannosamente. 

\nocività, sf. 1 L'essere nocivo. 2 Fattori dannosi alla salute. 

\nocìvo, agg. Che procura danno. ~ dannoso. <> benefico. 
 X   agg. harmful. 
 @   lat. nocivus, deriv. da nocere nuocere. 

\NOCS Sigla di Nucleo Operativo Corpi Speciali. 

\noctilùca, sf. (pl.-che) Genere di Alghe pirrofite peridinee prive di teca e di clorofilla diffuse nei mari caldi e temperate a cui appartiene la Noctiluca scintillans che è luminescente. Si nutrono di altre Alghe microscopiche. 
 @   lat. noctilucus che riluce di notte. 

\nocuménto, sm. 1 Il nuocere. 2 Danno. 

\nodàle, agg. 1 Relativo ai nodi astronomici. 2 Punto di incrocio di strade, ferrovie e simili. 3 Punto centrale di qualcosa. ~ sostanziale, essenziale. <> secondario, marginale. 

\nodèllo, sm. 1 Giuntura del piede o della mano. 2 Negli animali a quattro zampe, la regione compresa tra lo stinco e il pasturale. 

\Nodier, Charles (Besançon 1780-Parigi 1844) Scrittore. Tra le opere Smarra o i Demoni della notte (1821) e Tribly o il folletto d'Argail (1822). 

\nodìno, sm. 1 Piccolo nodo. 2 Tipo di punto nel ricamo. 3 La costata di vitello. 

\nòdo, sm. 1 Legatura che si fa intrecciando due capi di fune, spago ecc. ~ groppo, fiocco. 2 Punto focale di una questione. 3 Sostanza, essenza. 5 Punto di confluenza di più linee di comunicazione. 6 Nella navigazione, sia marina che aerea, è l'unità di misura della velocità ed è espressa in miglia marine (1.852 m) all'ora. 
 X   sm. 1 knot. 2 (aut.) junction. 3 (ferroviario) junction. 4 (punto centrale) crux, heart. 5 (unità mis., matem.) knot. 6 (rete telecom., elettr.) node.
In astronomia è ciascuno dei due punti in cui l'orbita di un pianeta o della Luna interseca l'eclittica. I due nodi si dicono nodo ascendente o nodo discendente a seconda che il corpo celeste lo intersechi dall'emisfero australe all'emisfero boreale o viceversa. 
In botanica è il punto del fusto sul quale si inseriscono una o più foglie. 
In matematica i nodi possono essere, a seconda del settore, o gli oggetti collegati dagli archi in un grafo, o i punti in cui passa per più di una volta una curva (e può avere ivi più di una retta tangente), o le curve chiuse che presentano degli intrecci.   +  
In fisica è il punto di un'onda stazionaria, nel quale l'ampiezza dell'onda è nulla. In ottica è ciascuno dei punti coniugati sull'asse ottico del sistema. 
In elettronica è ogni punto nel quale sono collegati più conduttori e per il quale valga il principio di Kirchhoff. 

\Nodo di vipere Romanzo di F. Mauriac (1925). 

\nodosità, sf. 1 L'essere nodoso. 2 La presenza di nodi su una superficie. 

\nodóso, agg. Che ha molti nodi. 
 X   agg. knotty. 
 @   lat. nodosus. 

\nodulàre, agg. Costituito da noduli. 

\nòdulo, sm. 1 Piccolo nodo sul tronco e sui rami degli alberi. 2 In anatomia formazione tondeggiante di origine naturale o patologica. ~ escrescenza, ciste. 
 @   lat. nodulus, dimin. di nodus nodo. 

\nodulóso, agg. Pieno di noduli. 

\NOE Sigla di Nucleo Operativo Ecologico. 

\Noè In ebraico Noah. Personaggio biblico, patriarca che Dio esortò a costruire un'arca per rifugiarsi insieme alla sua famiglia e a una coppia di tutti gli animali, salvandosi dal diluvio. Secondo la tradizione visse fino a tarda età e fu il primo a coltivare la vite. Bevendo il frutto di questa nuova piantagione, Noè un giorno si ubriacò e i tre figli lo trovarono nudo. Uno dei tre figli, Cam, lo derise e per questo, al suo risveglio Noè benedisse gli altri due figli rispettosi (Sam e Jafet) e maledisse Cam per la sua sfrontatezza e irriverenza. La tradizione fa risalire a questo racconto la maledizione di Cam e di tutta la sua stirpe di Canaan. Infatti, la Bibbia considera i tre figli di Noè Cam, Jafet e Sam i capostipiti delle tre stirpi umane e fa risalire a Noè tutta l'umanità prediluviana. 

\noèma, sm. (pl.-i) 1 Insieme dei tratti componenti il senso dell'enunciato. 2 In filosofia, l'oggetto della percezione intellettuale o il suo contenuto. 

\Noèpoli Comune in provincia di Potenza (1.348 ab., CAP 85035, TEL. 0973). 

\noèsi, sf. 1 Nella filosofia classica, pensiero, conoscenza intuitiva. 2 Nella filosofia moderna, Husserl ha usato tale termine per indicare il momento soggettivo degli atti di cognizione rivolti all'oggetto dell'esperienza vissuta. 

\Noether, Emmy (Erlangen 1882-Bryn Mawr, Pennsylvania 1935) Matematica tedesca figlia di un altro matematico Max Noether. Insegnò a Gottinga e, dopo il suo esilio negli Stati Uniti al Bryn Mawr College. Diede importanti contributi alla moderna algebra astratta e della topologia. A lei si deve il concetto di anello noetheriano   +  

\Noether, Max (Mannheim 1844-Erlangen 1921) Matematico tedesco. Contribuì notevolmente allo studio della teoria delle funzioni algebriche oltre a dimostrare numerosi teoremi della geometria algebrica. 

\Nogàra Comune in provincia di Verona (7.711 ab., CAP 37054, TEL. 0442). 

\Nogarédo Comune in provincia di Trento (1.582 ab., CAP 38060, TEL. 0464). 

\Nogaret, Guglièlmo di (Saint-Felix de Caraman 1260 ca.-1313) Politico francese. Ministro di Filippo IV, eseguì la sua politica contro Bonifacio VIII e l'ordine dei templari, rendendosi protagonista dell'oltraggio di Anagni nel 1303. 

\Nogaròle Ròcca Comune in provincia di Verona (2.676 ab., CAP 37060, TEL. 045). 

\Nogaròle Vicentìno Comune in provincia di Vicenza (825 ab., CAP 36070, TEL. 0444). 

\Nógr´d Contea (224.000 ab.) dell'Ungheria, presso il confine slovacco. Capoluogo Salgótarj´n. 

\nói, pron. pers. m. e f. di prima pers. pl. 1 È usato, come soggetto, dalla persona che si riferisce a se stesso insieme ad altre persone. perché hanno scelto proprio noi? 2 Si usa come plurale di maestà da parte di re, papi e simili. noi Rettore Magnifico dell'Università di Pavia. 3 Come complemento. non lo hanno certo detto a noi poveri operai! 
 X   pron. 1 (soggetto) we. 2 (con preposizione) us. 3 (oggetto) ourselves. 4 (noi stessi) we ourselves. 
 @   lat. nos

\nòia, sf. 1 Senso di fastidio provocato dall'inerzia o dalla monotonia. ~ tedio, uggia. una noia insopportabile gli impediva di fare qualsiasi cosa. 2 Chi è noioso. sei proprio una noia! 3 Molestia. ~ seccatura. il vento gli recava noia alla gola
 X   sf. 1 boredom. 2 (fastidio) nuisance. 
 @   deriv. da noiare

\Noia, La Romanzo di A. Moravia (1960). Il protagonista del libro è un giovane di circa 35 anni, di famiglia ricca, dominato dalla noia. Non ha amicizie, vive senza passioni né ideali. La relazione con Cecilia non riuscirà a intaccare il suo stato cronico. La noia, secondo Moravia, è la mancanza di rapporti con le cose, l'impossibilità di avere legami con la realtà se non attraverso il denaro e il possesso. Dino sogna qualche paradiso sconosciuto in cui il rapporto con le cose possa essere autentico. Il tema del libro è di lontana ascendenza esistenzialista (La nausea di J. P. Sartre, 1938) 

\noiàltri => "noi" 

\Noicàttaro Comune in provincia di Bari (20.937 ab., CAP 70016, TEL. 080). Centro agricolo (coltivazione di prodotti ortofrutticoli e uva) e industriale (prodotti alimentari). Vi si trova la chiesa di Santa Maria della Pace, del XIII sec. Gli abitanti sono detti Noiani o Noicattaresi

\noiosaménte, avv. In maniera noiosa. 

\noiosità, sf. 1 L'essere noioso. 2 La causa della noia. 

\noióso, agg. e sm. agg. Che dà noia. ~ tedioso, uggioso. <> gradevole, interessante. 
sm. Persona noiosa. ~ scocciatore. 
 X   agg. 1 tedious, boring. 2 (fastidioso) annoying. 

\noir, agg. e sm. agg. invar. Genere narrativo o cinematografico che unisce elementi del giallo e del thrilling. 
sm. invar. Genere, film o romanzo noir. 

\Noiret, Philippe (Lille 1930-Parigi 2006) Attore cinematografico e teatrale francese. Dopo l'esordio al Théâtre National Populaire nel 1953, si dedicò soprattutto al cinema. I film principali sono, Il delitto di Teresa Desqueyroux (1962), La grande abbuffata (1973), Amici miei (1975), Speriamo che sia femmina (1986), Nuovo cinema Paradiso (1989), La vita e nient'altro (1989) e Il postino (1994). 

\noisette, agg. e sm. agg. invar. Che è di colore nocciola. 
sm. invar. Il colore nocciola. 

\Nòla Comune in provincia di Napoli (32.613 ab., CAP 80035, TEL. 081). Centro agricolo (coltivazione di patate, ortaggi, cereali e frutta), dell'allevamento bovino e industriale (prodotti alimentari e meccanici). Tra il 1820 e il 1821, fu sede dei primi moti carbonari. Vi si trova la chiesa di San Biagio, del XIV sec. Gli abitanti sono detti Nolani

\Nolanàcee Famiglia di piante erbacee o subarbustacee originarie dell'America del centro-sud. 

\Noland, Kenneth (Asheville, Carolina del Nord 1924-) Pittore statunitense. Tra le opere Dono (1962, New York, Greenberg Collection). 

\Nolde, Emil (Nolde 1867-Seebüll 1956) Nome d'arte di Emil Hansen. Pittore tedesco. Tra le opere Vita di Santa Maria Egiziaca (1909-1913, Amburgo, Kunsthalle) e Pappagallo, tessitura, amuleto e porcellana russa (Hannover, Museo Sprengel). 

\Nòle Comune in provincia di Torino (6.496 ab., CAP 10076, TEL. 011). 

\noleggiànte, agg., sm. e sf. Chi dà a noleggio beni mobili. 

\noleggiàre, v. tr. Prendere o dare a noleggio. ~ affittare. 
 X   v. tr. 1 to hire. 2 (dare a noleggio) to hire out. 

\noleggiatóre, sm. Chi noleggia, prende o dà a noleggio. 

\noléggio, sm. 1 Il noleggiare. presero a noleggio un'automobile per muoversi sull'isola. 2 Il prezzo del nolo. 3 Il negozio, il luogo in cui si noleggia. aveva dimenticato il documento al noleggio
 X   sm. 1 hire. 2 (prezzo) charge, rental. 
 @   deriv. da nolo

\nolènte, agg. Che non vuole. 

\Nòli Comune in provincia di Savona (2.997 ab., CAP 17026, TEL. 019). 

\noli me tangere, loc. avv. Espressione latina che significa "non continuare a toccarmi" o "non trattenermi". Di solito è usata col significato di "non toccarmi". 

\nòlo, sm. 1 Noleggio. 2 Il corrispettivo che si paga per il noleggio. 
 X   sm. 1 hire. 2 (prezzo) rental. 

\nolontà, sf. 1 In filosofia il rifiuto volontario del male. 2 Nella psicologia moderna, resistenza a un impulso dovuta alla propria volontà. 

\Nolte, Ernst Hermann (Witten-Ruhr 1923-) Storico tedesco. Tra le opere La crisi dei regimi liberali e i movimenti fascisti (1968). 

\nòma, sm. (pl.-i) Stomatite gangrenosa che può insorgere in seguito a gravi malattie infettive o essere primaria in soggetti che presentano anomalie. 

\nòmade, agg., sm. e sf. agg. 1 Relativo a popolo che cambia spesso la propria area di insediamento. ~ girovago, zingaro. <> stabile. le tribù nomadi del deserto. 2 Che non ha sede, dimora fissa. ~ vagabondo. 
sm. e sf. 1 Chi appartiene a tale popolo. 2 Chi non ha sede fissa. ~ ramingo. era diventato un nomade con quel lavoro che lo obbligava continuamente a viaggiare
 X   agg. nomadic. sm. e sf. nomad. 
 @   lat. nomas,-adis, dal greco nomàs, nomàdos

\Nomadi, I Film d'avventura, americano (1960). Regia di Fred Zinnemann. Interpreti: Robert Mitchum, Deborah Kerr, Peter Ustinov. Titolo originale: The Sundowners 

\nomadìsmo, sm. Caratteristica di alcuni gruppi etnici, che si spostano all'interno di un territorio per la caccia o per la ricerca di pascoli per l'allevamento. Molto diffuso durante la preistoria, è ancora in uso presso popolazioni africane come i boscimani e i pigmei e presso i popoli dediti all'allevamento (tuareg, beduini, ottentotti e mongoli). 

\Nomàglio Comune in provincia di Torino (360 ab., CAP 10010, TEL. 0125). 

\nomàrca, sm. (pl.-chi) Nell'antico Egitto, capo di un nomo. 

\nomàre, v. tr. 1 Nominare. 2 Chiamare per nome. 

\nóme, sm. Appellativo, termine con cui si indica una persona o una cosa. ~ denominazione. 
 X   sm. 1 name. 2 (di battesimo) first name. 3 (gramm.) noun. 
 @   lat. nomen,-inis. 
In grammatica è la parte della frase classificata secondo genere, numero e caso e distinto in sostantivo, se indica persona o cosa, o aggettivo se indica qualità. Altra classificazione dei nomi distingue i nomi propri, di persona, popolo o luogo, dai nomi comuni, a loro volta distinti in concreti, astratti, collettivi, singolativi. 

\Nome della rosa, Il Romanzo di U. Eco (1980). Il romanzo innesta con maestria le problematiche filosofiche e politico-religiose che stanno a cuore all'autore su un intreccio da libro giallo ambientato nel medioevo (Eco ha compiuto ricerche sul medioevo fin dalla sua tesi di laurea). L'autore dichiara di avere trascritto un antico manoscritto redatto dal monaco benedettino Adso da Melk, nel quale vengono narrati gli avvenimenti accaduti durante il suo soggiorno di una settimana in un'abbazia italiana nel novembre del 1327 come accompagnatore di un dotto francescano, Guglielmo di Baskerville. Tutti gli eventi troveranno spiegazione scoprendo un sistema di protezione, basato su enigmi e veleno, che il vecchio bibliotecario Jorge ha costruito intorno a un'opera di Aristotele che ritiene dannosa per lo spirito. Guglielmo da Baskerville fungerà da investigatore e la vicenda si concluderà con l'incendio della biblioteca che distruggerà l'intera abbazia. Il titolo del libro è tratto dalle ultime parole del manoscritto di Adso. La pubblicazione de Il nome della rosa ha consacrato la notorietà mondiale di Eco. Il successo del libro ha ispirato anche un film. 
Nome della rosa, Il 
Film drammatico, italiano/francese/tedesco (1986). Regia di Jean-Jacques Annaud. Interpreti: Sean Connery, Christian Slater, F. Murray Abraham. 

\nomèa, sf. Fama non buona. 
 X   sf. notoriety. 

\Nomellìni, Plìnio (Livorno 1866-Firenze 1943) Pittore. Tra le opere Fienaiolo (1888, Livorno, Museo Civico) e Uomo sul mare (1921, Firenze, Collezione privata). 

\nomenclatóre, agg. e sm. agg. Che contiene in modo sistematico un elenco dei termini di un ambito del sapere. dizionario nomenclatore
sm. 1 Chi studia una determinata nomenclatura. 2 Libro contenente in modo sistematico una determinata terminologia di un ambito del sapere. 
 @   lat. nomenclator,-oris, comp. da nomen,-inis nome + calare-chiamare. 

\nomenclatùra, sf. Serie di nomi assegnati agli oggetti di una determinata attività. 
 X   sf. nomenclature. 

\nomenklatùra, sf. I funzionari che formano il vertice dell'apparato burocratico dell'Unione Sovietica. 

\Nòmi Comune in provincia di Trento (1.126 ab., CAP 38060, TEL. 0464). 

\nomìgnolo, sm. Soprannome che allude a difetti o particolarità fisiche o morali. ~ epiteto. 
 X   sm. nickname. 

\nòmina, sf. Il nominare, l'assegnare un posto o una carica ~ incarico. 
 X   sf. appointment. 

\nomina omina Espressione latina che significa "i nomi sono presagi". Secondo questo detto nei nomi delle persone o delle cose è già presente il loro destino. 

\nominàle, agg. 1 Relativo al nome. invito nominale. 2 La categoria del nome. 3 Senza un determinato valore effettivo. ~ teorico, virtuale. <> effettivo, reale. il valore nominale dei titoli era lontano dal valore effettivo reale (valore attribuito ai titoli per insufficienza di [o senza tener conto delle] contrattazioni effettive).  la tensione nominale dell'apparecchio (il valore della tensione al quale si fa riferimento per la garanzia di normale funzionamento di un apparecchio elettrico, in genere indicato sull'apparecchio stesso).
 X   agg. 1 nominal. 2 (gramm.) noun. 
 @   lat. nominalis, deriv. da nomen,-inis nome. 

\nominalìsmo, sm. In filosofia è la posizione assunta da alcuni filosofi medievali, relativamente ai concetti universali, ai quali non viene attribuita alcuna realtà, essendo essi soltanto dei nomi. I principali sostenitori furono Roscellino (XI sec.), Abelardo, Guglielmo di Occam e, in epoca più recente, D. Hume, G. Berkeley e N. Goodman. Roscellino sostenne che soltanto gli individui sono reali, mentre gli universali, o concetti generali, sono semplicemente suoni (flatus vocis). Abelardo, allievo di Roscellino, condivide sostanzialmente la posizione del maestro, negando agli universali ogni esistenza esterna al pensiero e sostenendo che gli individui sono le uniche realtà complete. 
Per Guglielmo di Occam, gli oggetti sono individuali ed è solo la convenzione che dà senso all'universalità di un nome. D. Hume sostiene che la combinazione tra l'azione dell'immaginazione, che associa tra loro idee simili, e l'abitudine permette di spiegare come un'idea particolare possa rappresentare altre idee particolari e divenire quindi generale. Per G. Berkeley non esistono idee generali astratte. N. Goodman ammette solo i predicati di oggetti astratti che siano riconducibili a predicati di individui. 

\nominalìsta, sm. e sf. Seguace o fautore del nominalismo. 

\nominalìstico, agg. Relativo al nominalismo. 

\nominalménte, avv. Di nome e non di fatto. 

\nominàre, v. tr. 1 Dare il nome. ~ denominare. 2 Chiamare per nome. 3 Menzionare. ~ citare. <> ignorare. 4 Eleggere. ~ designare. <> deporre. 
 X   v. tr. 1 to name. 2 (eleggere) to appoint. 3 (menzionare) to mention. 
 @   lat. nominare, deriv. da nomen,-inis. 

\nominataménte, avv. 1 Per nome. 2 A uno a uno. 

\nomination, loc. sost. invar. 1 Nomina riferita in particolare alla designazione dei candidati proposti per l'elezione del Presidente degli USA 2 Candidatura a un premio artistico. le nomination per gli Oscar del cinema
 @   ingl. nomination

\nominativaménte, avv. Per nome. 

\nominatività, sf. 1 L'essere nominativo. 2 L'intestazione a una determinata persona di un titolo bancario o simile. 

\nominatìvo, agg. e sm. agg. 1 Che serve a nominare. 2 Che contiene uno o più nomi. titolo nominativo
sm. 1 Designazione con nome e cognome di una persona. fornì al giudice tutti i nominativi dei presenti a quella riunione. 2 Primo caso della declinazione dei nomi. 
 X   agg. 1 (gramm.) nominative. 2 (econ.) registered. sm. 1 (gramm.) nominative. 2 (amm.) name. 
 @   lat. nominativus

\nominàto, agg. 1 Famoso, noto. ~ conosciuto. 2 Menzionato, addotto. ~ citato. 
Contratto nominato o tipico 
In diritto, contratto che possiede una qualificazione e una disciplina giuridica proprie, ossia che ha un suo nomen iuris. 

\nominatóre, agg. e sm. Che, o chi, nomina. 

\nòmo, sm. 1 Divisione amministrativa della Grecia. 2 Nell'antico Egitto, suddivisione amministrativa e fiscale che fu in auge dal periodo faraonico fino all'età tolemaica e romana (300 ca.) con pochi cambiamenti. 

\nomocànone, sm. Insieme di leggi imperiali e di canoni relativi alla vita della chiesa con particolare riferimento a quello dell'impero bizantino. 

\nomografìa, sf. Procedimento di calcolo grafico che si basa sui monogrammi. 

\nomogràmma, sm. (pl.-i) Particolare rappresentazione grafica di una relazione tra tre o più variabili che consente di determinare una in funzione delle altre. ~ abaco. 

\nón, avv. 1 Prefisso che esprime negazione della parola o verbo che segue. non verrà con noi a causa di impegni improrogabili. 2 Esprime parziale negazione. non viveva di solo amore. 3 Esprime dubbio, sospetto. sospettava che non sarebbe venuto
 X   avv. not.  She hasn't (="has not") writteen the letter; he doesn't (="does not") speak English; they didn't (="did not") sit under the tree.
 @   lat. non

\non- Il prefisso "non" davanti a nomi e aggettivi può essere scritto in grafia staccata (non credente, non proliferazione, non indifferente, non visibile, …) o unita (nonconformista, nonsenso, nonviolenza, …).
 X   un-  (nota: nonscientific: not connected with science; unscientific: on a low level as regards science);  dis-  (to disagree; a dishonest person);  non-  (nonflammable, non-sexist, non-racist, non-standard);  in-  con la N che si trasforma in L di fronte a L, in M di fronte a B, M o P, in R di fronte a R  (incomplete, illegal, impossible, irregular).

\non aggressióne, loc. Accordo con il quale due stati si impegnano a non attaccarsi. 

\non allineàto, loc. agg. Paese che politicamente non è schierato né con il blocco occidentale né con il blocco orientale. 

\non belligerànza, loc. Nel diritto internazionale, posizione intermedia fra lo stato di guerra e quello di neutralità. 

\non credènte, loc. sost. m. e f. Persona che rifiuta ogni forma di religione. 

\Non desiderare la donna d'altri Film drammatico, polacco (1988). Regia di Krzystof Kieslowski. Interpreti: Grazyna Szapololowska, Olaf Lubaszenko. Titolo originale: Krotki Film o Milosci 

\Non è vero ma ci credo Commedia di P. De Filippo (1944). 

\non erat his locus, loc. avv. Espressione latina che significa "non era questo il luogo". È tratta da un verso dell'Ars poetica di Orazio in cui egli biasima le digressioni. 

\non èssere, sm. Locuzione filosofica che indica la non esistenza. 

\non intervènto, loc. Prassi politica che impegna a non occuparsi degli affari interni di un altro paese o a non prendere posizione tra due stati in conflitto. 

\nón lineàre, loc. agg. 1 Che non è lineare. 2 In matematica, di equazione lineare che non ha una forma lineare nella funzione incognita e nelle sue derivate. 

\Nón mollàre! Titolo di un periodico antifascista che venne pubblicato clandestinamente nel 1925 per mano di un gruppo fiorentino capeggiato da G. Salvemini e a cui appartenevano E. Rossi, C. Rosselli e N. Traquandi. 

\non omnis moriar Espressione latina di Orazio che significa "non morirò completamente". Indica la convinzione che il poeta potrà sopravvivere grazie alla sua opera. 

\non plus ultra, loc. sost. m. invar. Espressione latina che significa "non più oltre". Questa sarebbe la scritta segnata da Ercole sullo stretto di Gibilterra per impedire ai naviganti di avventurarsi al di là di esso. Comunemente indica ciò che non può essere superato quanto a perfezione. ~ apice. 

\non possumus, loc. avv. Espressione latina che significa "non possiamo" che venne pronunciata dagli apostoli Pietro e Giovanni quando, davanti al sinedrio, si proibì loro di predicare il Vangelo. Venne utilizzata da papa Pio IX per precisare fermamente allo stato italiano la propria posizione nei confronti di un risvolto pacifico della Questione romana. 

\nón proliferazióne, loc. sost. f. La tendenza nella politica internazionale a limitare il numero dei paesi che possiedono armamenti nucleari tramite l'emissione di trattati. 

\non scholae sed vitae discimus, loc. avv. Locuzione latina che significa "non impariamo per la scuola, ma per la vita" tratta dalle Lettere a Lucilio di Seneca. 

\Non si può mai dire Commedia di G. B. Shaw (1897). 

\non so ché, loc. sost. m. invar. Qualcosa di indeterminato. 

\non stop, loc. agg. invar. Senza interruzione. 

\Non tutti ce l'hanno Film commedia, britannico (1965). Regia di Richard Lester. Interpreti: Rita Tushingham, Ray Brooks, Michael Crawford. Titolo originale: The Knack, and How to Get it 

\non udènte, agg., loc. sost. m. e f. Sordo. 

\non vedènte, agg., loc. sost. m. e f. Cieco. 

\non, nisi parendo, vincitur, loc. avv. Locuzione latina che significa "non la si vince se non ubbidendole" con la quale nel Novum Organum Francesco Bacone si riferisce alla natura aggiungendo anche che "ciò che nell'osservazione vale come causa, nell'operare sta come regola". 

\Nòn, val di Valle del Trentino, attraversata dal torrente Noce che vi forma il lago di Santa Giustina. Centri principali: Cles, Molveno, Andalo. Le attività economiche si basano sull'agricoltura (mele) e sul turismo estivo e invernale. 

\nòna, sf. L'ora corrispondente al periodo da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. 

\nonagenàrio, agg. e sm. Che, o chi, ha novanta anni. 

\Nonàntola Comune in provincia di Modena (10.998 ab., CAP 41015, TEL. 059). Centro agricolo (coltivazione di barbabietole da zucchero, frutta e cereali), dell'allevamento suino e bovino e industriale (prodotti alimentari, dell'edilizia, dell'abbigliamento e meccanici). Vi si trovano la pieve di San Michele Arcangelo, dell'XI sec., e l'abbazia dei benedettini, del XII sec. Gli abitanti sono detti Nonantolani

\nonchalance, loc. sost. invar. Atteggiamento di indifferenza. 

\nonché, cong. 1 E anche, e inoltre. 2 Tanto più, tanto meno. 
 X   cong. 1 (tanto più) let alone. 2 (e inoltre) as well as. 

\nonconformìsta, agg., sm. e sf. Che, o chi, non si adegua nei comportamenti e nei principi alla maggioranza. 

\noncurànte, agg. Incurante, indifferente. 
 X   agg. indifferent, careless. 

\noncurànza, sf. L'essere noncurante. ~ incuria. <> attenzione, interessamento. 
 X   sf. indifference, carelessness. 

\nondiméno, cong. Pure, tuttavia. ~ ciò nonostante. 
 X   cong. 1 however. 2 (nonostante) nevertheless. 

\nòne, sf. pl. Nel calendario romano antico era il quinto giorno del mese o il settimo nei mesi di marzo, maggio, luglio e ottobre. 

\Nòne Comune in provincia di Torino (7.722 ab., CAP 10060, TEL. 011). 

\Nònes, Frànco (Castello di Fiemme 1941-) Sciatore di fondo. Alle olimpiadi del 1968 vinse la medaglia d'oro sui 30 km. 

\nonétto, sm. 1 Complesso strumentale da camera composto da nove solisti. 2 Composizione da camera per nove strumenti solisti. 

\nònio, sm. Dispositivo di cui vengono dotati alcuni strumenti di misura a scala graduata (rettilinea o circolare) per migliorarne la sensibilità. (clicca qui   +   per la sua applicazione ai calibri) 
 X   sm. 1 vernier scale. 

\Nònio Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (851 ab., CAP 28010, TEL. 0323). 

\non-ìo, sm. invar. La realtà oggettiva opposta o distinta dall'io. Termine della filosofia idealistica che venne introdotto da Fichte per indicare il mondo e la natura dell'oggettività in generale. 

\nonjurors, sm. pl. I vescovi e gli ecclesiastici anglicani che nel 1689 si rifiutarono di presentare giuramento di fedeltà a Giacomo II in seguito alla seconda rivoluzione inglese. 
 @   termine inglese che significa non giuranti. 

\non-metàllo, sm. Elemento chimico che non presenta le caratteristiche del metallo. 

\nònna, sf. La madre del padre o della madre. 
 X   sf. 1 grandmother. 2 (fam.) granny. 

\nònna (torta della) Dolce nato tra Liguria e Toscana, composto da un involucro di pasta frolla ricoperto di pinoli e zucchero a velo cha al suo interno ha un ripieno di crema pasticcera.   +  

\Nonna Felicita Commedia di G. Adami (1936). 

\nonnìsmo, sm. Atteggiamento intimidatorio tenuto da parte dei militari anziani rispetto alle nuove reclute. 

\nònno, sm. Il padre del padre o della madre. 
 X   sm. 1 grandfather. 2 (fam.) grandad. 

\nonnùlla, sm. invar. Cosa da nulla. ~ inezia. 
 X   sm. invar. 1 trifle. 2 (un nonnulla) nothing. 

\nòno, agg. e sm. agg. num. ord. Che corrisponde al numero nove. 
sm. La nona parte di una quantità. 
 X   agg. e sm. ninth. 

\Nòno, Luìgi (Venezia 1924-1990) Compositore. Studiò con H. Scherchen e B. Maderna e i primi lavori appartengono al filone postweberniano. La sua musica è caratterizzata dal sempre maggiore impegno sociale e politico. Compose musica strumentale, teatrale e vocale orchestrale. Le principali opere sono Il canto sospeso (1956), Al gran sole carico d'amore (1975) e Prometeo (1984). 

\nonostànte, cong. e prep. cong. 1 Benché, sebbene. ~ malgrado. nonostante che lo consigliassi del contrario, si imbarcò ugualmente in quell'impresa. 2 Tuttavia. ~ anche se. 
prep. Malgrado. nonostante i malanni andò regolarmente al lavoro
 X   cong. even though, although. prep. notwithstanding, in spite of. 
 @   da non ostante, p.p. di ostare

\nonpertànto, cong. Tuttavia. 

\nonsense, agg. e sm. Breve composizione poetica a carattere fantastico o umoristico che descrive azioni surreali. 

\nonsènso, sm. Assurdità. ~ idiozia. <> verità. 

\non-standard  →  "standard"
\Nonthaburi Città (259.000 ab.) della Thailandia, capoluogo della provincia omonima. 

\non-ti-scordàr-di-me, sm. invar.  →  "miosòtide".
 X   sm. forget-me-not. 

\nònuplo, agg. e sm. Nove volte maggiore. 

\nonviolènto, agg. Sostenitore della non violenza. 

\nonviolènza, sf. Tendenza a risolvere i problemi senza fare ricorso alla violenza. 
 X   sf. nonviolence. 

\nor- Primo elemento di parole composte che nella terminologia chimica indicano un composto che è un derivato che manca di un gruppo metilico e metilenico. 

\nor, sm. invar. Operatore logico corrispondente all'inversione dell'operazione di somma logica tra variabili binarie.    +  

\noradrenalìna, sf. Ormone secreto dalla ghiandola surrenale. Differisce dall'adrenalina per la mancanza di un radicale metilico. Agisce come vasocostrittore e ipertensore senza influire sulla frequenza cardiaca come invece avviene per l'adrenalina. È usato per recuperare le cadute di pressione arteriosa, nelle terapie antishock e nelle crisi allergiche. 

\Noragùgume Comune in provincia di Nuoro (424 ab., CAP 08010, TEL. 0785). 

\Norbèllo Comune in provincia di Oristano (1.192 ab., CAP 09070, TEL. 0785). 

\Nòrcia Comune in provincia di Perugia (4.726 ab., CAP 06046, TEL. 0743). 

\norcinerìa, sf. 1 Luogo in cui si macellano i maiali e se ne lavorano le carni. 2 Bottega in cui si vende carne di maiale. 

\norcìno, sm. Chi macella i maiali e ne lavora le carni. 

\nòrd, agg. e sm. invar. agg. Settentrionale. 
sm. indec. 1 Uno dei quattro punti cardinali, individuabile guardando nella direzione della stella polare; corrisponde all'intersezione dell'orizzonte che si trova dalla parte del polo nord rispetto allo zenit con il meridiano astronomico. Un altro metodo per determinare in quale direzione si trova il nord è l'uso della bussola. L'ago di questo strumento viene attratto in direzione del polo nord magnetico della Terra che, pur scostandosi da quello geografico di un angolo che varia con la località (declinazione magnetica), consente di ottenere un'indicazione abbastanza precisa. 2 Il settentrione di un paese. ~ borea, mezzanotte. <> meridione, sud. 
 X   sm. north. 

\Nòrd (Australia) Territorio (168.000 ab.) dell'Australia centro-settentrionale, capoluogo Darwin. 

\Nòrd (Camerun) Provincia (833.000 ab.) del Camerun, capoluogo Garoua. 

\Nòrd (Capo) Capo della Norvegia (in norvegese Nordkapp) nell'isola di Mageoy nel mare di Barets. Frequentata meta di turisti, è considerato l'estremità settentrionale dell'Europa che invece corrisponde a capo Knivskjellodden, situato a nord-est di Capo Nord. 

\Nòrd (Cina) Regione (112.760.000 ab.) della Cina, comprendente le province di Hebei e Shanxi. Capoluogo Pechino. 

\Nòrd (Francia) Dipartimento (2.532.000 ab.) della Francia, al confine con il Belgio. Capoluogo Lilla. 

\Nòrd (Haiti) Dipartimento (724.000 ab.) di Haiti, capoluogo Cap-Haïtien. 

\Nòrd, canàle dél Braccio di mare compreso tra l'Irlanda nordoccidentale e la Scozia Sud-occidentale, che unisce il mare d'Irlanda con l'oceano Atlantico. 

\Nòrd, ìsola dél Una delle due isole maggiori della Nuova Zelanda (114.384 Km2, 2.533.320 ab.). È separata dall'isola del Sud dallo stretto di Cook. 

\Nòrd, màre dél Bacino marittimo (580.000 km2) compreso tra la costa orientale della Gran Bretagna, settentrionale di Francia, Belgio, Olanda e Germania, occidentale di Danimarca e Norvegia. A nord è delimitato dalle isole Shetland e Orcadi. È in comunicazione a nord e a sud-ovest con l'oceano Atlantico (canale della Manica) e a sud-est con il mar Baltico, attraverso lo Skagerrak. Riceve le acque di numerosi fiumi e i principali sono: Tamigi, Elba, Reno, Mosa, Schelda e Weser. I porti più attivi sono Anversa, Ostenda, Rotterdam, Amsterdam, Brema, Amburgo, Glasgow, Londra. Intense le attività di pesca e di estrazione del petrolio. 

\nordafricàno, agg. e sm. agg. Relativo alla parte settentrionale dell'Africa. 
sm. Abitante, originario del Nord Africa. 
 X   agg. e sm. North-African. 

\Nordahl, Gunnar (Hörnefors, Norrköping 1921-Alghero 1995) Calciatore svedese. Giocatore della squadra nazionale svedese che vinse le Olimpiadi nel 1948 a Londra, passò al Milan e fu capocannoniere del campionato italiano per cinque anni. 

\nordamericàno, agg. e sm. agg. Relativo all'America del Nord. 
sm. Abitante, originario dell'America del Nord. 
 X   agg. e sm. North-American. 

\Nordau, Max (Budapest 1849-Parigi 1923) Pseudonimo dello scrittore austriaco M. Simon Südfeld. Fu tra i fondatori del movimento sionistico, nel quale fu attivo fino al 1911. Tra i saggi Die konventionellen Lügen der Kulturmenschheit (Le menzogne convenzionali della società civilizzata, 1883). Tra le opere di narrativa Die Krankheit des Jahrhunderts (La malattia del secolo, 1888). 

\Nòrd-Centràle Provincia (969.000 ab.) dello Sri Lanka, comprendente i distretti di Anuradhapura e Polonnaruwa. Capoluogo Anuradhapura. 

\nordcoreàno, agg. e sm. agg. Relativo alla Corea del Nord. 
sm. Abitante o nativo della Corea del Nord. 

\Nord-Est Passaggio del mar Glaciale Artico che collega l'Atlantico al Pacifico attraverso lo stretto di Bering. Questa via venne scoperta da Adolf Erik Nordenskjöld alla fine del XIX sec. 

\nord-èst, o nordèst, sm. invar. Punto dell'orizzonte tra nord ed est. 

\nordeuropèo, agg. e sm. agg. Relativo all'Europa del Nord. 
sm. Abitante, originario dei paesi dell'Europa del Nord. 
 X   agg. e sm. Northern European. 

\nòrdico, agg. e sm. agg. Relativo al nord, in particolare dell'Europa. ~ settentrionale. <> meridionale. i popoli nordici sono abituati a convivere con il clima rigido
sm. Abitante dei paesi nordici. generalmente i nordici hanno capelli biondi e occhi chiari
 X   agg. Nordic. 

\nordìsta, agg., sm. e sf. 1 Chi, nella guerra di secessione americana, apparteneva agli Stati del Nord. 2 Appartenente al settentrione di una nazione, politicamente divisa in due. i nordisti insistevano a creare un clima di tensione per far scoppiare la guerra
 @   deriv. da nord

\Nordjylland Contea (487.000 ab.) della Danimarca, nella parte nordorientale della penisola di Jylland. Capoluogo Ålborg. 

\Nordkinn Il punto più settentrionale della terraferma europea, in Norvegia, all'estremità dell'omonima penisola nella contea di Finnmark. 

\Nordland Contea (240.000 ab.) della Norvegia, compresa tra il mar di Norvegia e il confine svedese. Capoluogo Bodú. 

\Nòrd-Occidentàle Provincia (2.026.000 ab.) dello Sri Lanka, capoluogo Puttalam. 

\nord-occidentàle, o nordoccidentàle, agg. Che è posto nella direzione nord-ovest. 

\Nord-orientàle Regione (20.059.000 ab.) amministrativa della Thailandia. Centro principale Nakkon Ratchasima. 

\nord-orientàle, o nordorientàle, agg. Che è posto nella direzione nord-est. 

\Nord-Ouest Dipartimento (395.000 ab.) di Haiti, comprendente l'isola della Tortuga. Capoluogo Port-de-Paix. 

\Nord-Òvest Regione (655.000 ab.) amministrativa della Somalia, al confine con l'Etiopia e con Gibuti. Capoluogo Hargeysa. 

\nord-òvest, sm. Punto dell'orizzonte fra nord e ovest. 
 X   sm. north-west. 

\Nòrd-Òvest (Camerun) Provincia (1.237.000 ab.) del Camerun, al confine con la Nigeria. Capoluogo Bamenda. 

\Nòrd-Òvest (Cina) Regione (82.480.000 ab.) della Cina, capoluogo Xian. 

\Nord-Pas-de-Calais Regione (3.965.000 ab.) amministrativa della Francia, comprendente i dipartimenti del Nord e del Pas-de-Calais. Capoluogo Lilla. 

\Nord-Trúndelag Contea (127.000 ab.) della Norvegia, tra il mar di Norvegia e il confine con la Svezia. Capoluogo Steinkjer. 

\nordvietnamìta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) agg. Relativo all'ex Vietnam del Nord. 
sm. e sf. Abitante o nativo dell'ex Vietnam del Nord. 

\Norfolk (Gran Bretagna) Contea (765.000 ab.) della Gran Bretagna, nell'Inghilterra sudorientale. Capoluogo Norwich. 

\Norfolk (USA) Città (261.000 ab.) degli USA, nello stato della Virginia. 

\nòria, sf. Congegno che per mezzo di recipienti uniti tra loro in catena, permette il trasporto di liquidi da un luogo a un altro. 

\Nòriche Sezione delle Alpi Orientali, estesa, in territorio austriaco, dal passo del Brennero al passo di Schober. Vetta più elevata il monte Grossglockner (3.797 m). 

\Noriega, Antònio (Panam´ 1940-) Generale e politico panamense. Fu al comando supremo delle forze armate dal 1983 al 1989, quando venne rimosso da un intervento militare statunitense dopo un'accusa da parte dell'opinione pubblica e della stampa di essere coivolto nel traffico internazionale di droga. Dopo l'annullamento delle elezioni del 1989, diede atto a una violenta repressione, accentrando il pieno potere nelle sue mani. Costretto a dimettersi e a consegnarsi alle autorità statunitensi, fu processato per traffico di droga e condannato nel 1992. 

\Norilsk Città (169.000 ab.) della Russia, nel Territorio di Krasnojarsk, della Siberia centrale. 

\Norimbèrga Città (486.0000 ab.) tedesca nella Baviera, sul fiume Pegnitz. È tra i più importanti poli culturali in Germania, ricca di biblioteche e musei. Sede di industrie dei giocattoli e della relativa fiera internazionale, e di industrie ottiche, metalmeccaniche, tessili, chimiche, alimentari, conciarie, del legno e della carta. Fu importante centro commerciale già nel medioevo e nel 1219 diventò libera città imperiale. Durante la seconda guerra mondiale subì pesanti bombardamenti. I monumenti principali, in parte ricostruiti, sono la cinta muraria (XIV-XV sec.), il castello (XII-XV sec.), la fontana di Apollo (XVI sec.), le chiese di San Sebaldo (XIII sec.) e San Lorenzo (XV sec.) e la Frauenkirche (XIV-XVI sec.). 
Dieta di Norimberga 
(1355-1356) Fu convocata da Carlo IV di Boemia, che promulgò la bolla d'Oro, nella quale venivano definiti gli elettori imperiali. 
Leggi di Norimberga 
Leggi promulgate nel 1935 contro gli ebrei dal governo nazista di A. Hitler. Con esse, gli ebrei perdevano i diritti civili, la cittadinanza tedesca e i matrimoni tra ebrei e ariani venivano proibiti. 
Pace di Norimberga 
Sottoscritta nel 1532 tra i principi cattolici e quelli protestanti della lega di Smalcalda. 
Processo di Norimberga 
Nome del processo istruito da una corte internazionale, dopo la seconda guerra mondiale, contro i capi nazisti colpevoli di crimini contro l'umanità (persecuzioni politiche, religiose o razziali e genocidio di intere popolazioni), crimini contro la pace (preparazione di guerra d'aggressione), crimini di guerra (violenza contro la popolazione civile, omicidio di ostaggi, devastazioni e saccheggi). La corte militare era costituita da giudici delegati da Inghilterra, Francia e Stati Uniti d'America. Si concluse con dodici condanne a morte, sette condanne a pene detentive e tre assoluzioni. 

\Nòris, Àssia (San Pietroburgo 1912-Sanremo 1998) Anastasia von Gerzfeld, attrice cinematografica di origine russa. Interpretò Il signor Max (1937) e Grandi magazzini (1939). 

\norìte, sf. Roccia eruttiva intrusiva formata fondamentalmente da un pirosseno rombico e da plagioclasio basico. Appartiene alla famiglia dei Gabbri. 

\norm(o)- Primo elemento di parole composte. 
 @   lat. norma norma. 

\nòrma, o nórma, sf. 1 Principio per cui si deve fare qualcosa secondo una determinata regola. ~ prassi. 
 X   sf. 1 rule. 2 (principio) norm. 3 (consuetudine) custom. 4 (norme per l'uso) instructions. 5 (a norma di legge) according to law. 6 (matem.) norm.
In matematica si definisce norma una generalizzazione ad oggetti matematici più astratti (gli elementi di uno spazio vettoriale) del concetto di  →  valore assoluto di un numero; questa generalizzazione include il modulo di un vettore, il modulo di un numero complesso, la norma di una funzione, …; in genere la norma di x viene indicata ||x||; data una norma si può definire la distanza d(x,y) = ||x-y||. 

\Nòrma (comune) Comune in provincia di Latina (3.600 ab., CAP 04010, TEL. 0773). 

\Norma (musica) Tragedia lirica in due atti di V. Bellini, libretto di F. Romani (Milano, 1831). 
L'opera narra la tragedia di Norma, sacerdotessa druida al tempo dell'invasione romana in Gallia, e di Pollione, proconsole romano da cui Norma ha avuto due figli. Pollione ama però Adalgisa, un'altra sacerdotessa, con la quale vorrebbe fuggire a Roma. Intanto i druidi si accingono a sterminare i romani, ma Norma ritarda questo momento. Essendo venuta a conoscenza del nuovo amore di Pollione, la protagonista tenta di uccidere se stessa e i figli, ma Adalgisa la dissuade. Norma ordina la strage dei romani. Prepara intanto un rogo con il quale si darà la morte, seguita da Pollione. 

\Norma Rae Film drammatico, americano (1979). Regia di Martin Ritt. Interpreti: Sally Field, Ron Leibman, Beau Bridges. Titolo originale: Norma Rae 

\normàle, agg. e sf. agg. 1 Regolare, secondo norma. ~ conforme <> anomalo, anormale. l'attività normale non era stata turbata. 2 In geometria, perpendicolare. 3 In statistica, la legge di distribuzione normale (o gaussiana) è una legge che ha la funzione di densità con grafico dalla caratteristica forma a campana.   +    4 Abitudinario, secondo consuetudine. ~ consueto. <> eccezionale. è un tipo normale, senza grandi pregi né difetti. 
sf. In geometria una retta perpendicolare. tracciare la normale al piano, passante per il punto P
 X   agg. standard, normal. 
 @   lat. normalis, fatto a squadra. 

\normalità, sf. L'essere normale. ~ Regolarità. 
 X   sf. normality. 

\normalizzàre, v. tr. 1 Tornare allo stato normale, alla regola. ~ conformare. 
 X   v. tr. to normalize. 

\normalizzatóre, agg. e sm. Chi, o che, normalizza. 

\normalizzazióne, sf. Il normalizzare. 

\Normandìa Regione storica della Francia nordoccidentale compresa tra il canale della Manica, la penisola di Cotentin e il golfo di Saint-Malo. Dal punto di vista amministrativo è divisa in due regioni, la Haute-Normandie (1.6999.000 ab.) con capitale Rouen che comprende i dipartimenti di Eure e Seine Maritime e la Basse-Normandie (1.379.000 ab.) con capitale Caen, che comprende i dipartimenti di Calvados, Manche e Orne. Il territorio è prevalentemente collinare e le principali risorse economiche sono rappresentate dall'agricoltura, con coltivazioni di cereali e frutta, dall'allevamento bovino e dalla pesca. È sede di industrie meccaniche, tessili, cantieristiche, petrolifere e alimentari. Sulla costa è attivo il turismo balneare. I centri principali sono Le Havre, Cherbourg e Dieppe, oltre alle capitali. Dal 911 fu ducato normanno e nel 1066 Guglielmo il Conquistatore annetté l'Inghilterra alla Normandia. Alla fine della guerra dei cent'anni (1450) passò alla Francia, dopo la battaglia di Formigny. Durante la seconda guerra mondiale fu teatro dello sbarco di truppe anglo-americane il 7 giugno 1944. 

\Normànne Arcipelago (136.000 ab.) dipendente direttamente dalla corona britannica, tra le penisole di Cotentin e della Bretagna, nel golfo di St. Malo. Isole principali: Jersey, Guernsey, Alderney e Sark. 

\normànni Popolazioni germaniche di stanza nelle attuali Norvegia, Danimarca e Svezia che si spostarono in Europa a partire dal VII sec. Abili navigatori e inizialmente chiamati vichinghi, si spinsero verso occidente raggiungendo la Scozia, l'Islanda e la costa nordamericana. Verso oriente si spinsero fino al mar Caspio. I primi insediamenti stabili si ebbero in Irlanda dall'840 ca. fino al 1014, in Inghilterra, a opera dei gruppi danesi dall'850 al 1042 e in Francia, nell'attuale Normandia, dove Rollone ebbe il ducato omonimo con il trattato di Saint-Clair-sur-Epte. Nel 1066 Guglielmo il Conquistatore occupò anche buona parte dell'Inghilterra e fondò il regno anglo-normanno. Con la decadenza dell'impero bizantino, i normanni conquistarono dei domini in Italia meridionale. Nel 1059 Roberto il Guiscardo ebbe il ducato di1 Relativo a popolo che cambia sto di Melfi, mentre il nipote Ruggero II costituì il regno di Sicilia e di Puglia (1130). Il regno normanno ebbe termine nel 1194, con il matrimonio di Costanza d'Altavilla con l'imperatore Enrico VI, che assunse anche il titolo di re di Sicilia. 

\normànno, agg. e sm. agg. (anche sm.) Relativo alla Normandia, ai Normanni. le scorrerie normanne arrivarono fino al sud dell'Italia. 
sm. 1 Appartenente al popolo che abitava la Normandia. 2 Tipo di carattere tipografico. 
 @   lat. mediev. northmannus, uomo del nord. 

\normatìva, sf. Insieme di norme procedurali o disciplinari. ~ regolamentazione. 

\normatìvo, agg. Che contiene norme da seguire. i principi normativi dell'ente specificavano chiaramente le azioni da compiersi in quelle situazioni

\normògrafo, sm. Striscia di plastica o altro materiale con intagliate lettere e cifre usato per scrivere in modo uniforme. 

\normostenùria, sf. Secrezione di urine aventi peso specifico normale. 

\normotìpo, sm. Individuo con caratteristiche corporee regolari e ben proporzionate. 

\Norne Personaggi mitologici germanici, le tre dee che filano il destino degli uomini: Urdr (il passato), Verdandi (il presente), Skuld (il futuro). Furono identificate con le Parche. Abitavano presso il frassino Yggdrasil, al centro del mondo. 

\Norrbotten Contea (266.000 ab.) della Svezia, nella regione di Norrland. Capoluogo Luleå. 

\norréno, agg. e sm. Relativo alle lingue irlandese antico e norvegese antico e alle opere letterarie scritte in tali lingue. 

\Norrish, Ronald (Cambridge 1897-1978) Chimico inglese. Professore a Cambridge e membro della Royal Society, ha studiato le reazioni veloci, cioè con un tempo inferiore a un microsecondo. Nel 1967, con G. Porter e M. Eigen, fu insignito del premio Nobel. 

\Norrland Regione della Svezia settentrionale, comprendente le contee di: Västerbotten, Jämtland, Norrbotten e Västernorrland. 

\Norte (Argentina) Regione settentrionale dell'Argentina (365.773 Km2, 3.189.615 ab.) comprendente le quattro province di Jujuy, Salta, Santiago del Estero e Tucum´n. 

\Norte (Perù) Regione settentrionale del Perù (149.350 km2, 6.023.710 ab.) comprendente i dipartimenti di Ancash, Cajamarca, La Libertad, Lambayeque, Piura e Tumbes. 

\Norte de Santander Dipartimento (1.023.000 ab.) della Colombia, al confine con il Venezuela. Capoluogo San José de Cúcuta. 

\North Arcot Distretto (3.756.000 ab.) dell'India, nello stato di Tamil Nadu, al confine con l'Andhra Pradesh. Capoluogo Vellore. 

\North Canadian Fiume (1.223 km) degli USA. Nasce nel New Mexico e confluisce nel fiume Canadian. 

\North West Frontier Provincia (11.658.000 ab.) del Pakistan, al confine con l'Afghanistan. Capoluogo Peshawar. 

\North Yorkshire Contea dell'Inghilterra settentrionale, in Gran Bretagna (8.310 km2, 721.800 ab.). Corrisponde alla regione settentrionale dell'antico Yorkshire. 

\Northampton Città della Gran Bretagna (157.000 ab.) sul fiume Nene. È sede di un vescovado cattolico e conserva chiese dell'XI (Saint Sepulchre's) e del XII sec. (Saint Peter's). Dal punto di vista storico è famosa per la battaglia qui combattuta il luglio 1460, durante la guerra delle Due Rose, nella quale venne catturato il re Enrico VI. 
Northampton 
Contea (591.000 ab.) della Gran Bretagna, nell'Inghilterra centrale, attraversata dai fiumi Avon, Nene, Welland, Ise. 

\North-Eastern Provincia (611.000 ab.) del Kenya, ai confini con l'Etiopia e la Somalia. Capoluogo Garissa. 

\Northern Provincia (868.000 ab.) dello Zambia, ai confini con la Tanzania. Capoluogo Kasama. 

\Northland Regione (132.000 ab.) della Nuova Zelanda, nell'Isola del Nord. Capoluogo Whangarei. 

\Northrop, John Howard (Yonkers 1891-Wickenberg 1987) Chimico statunitense. Compì importanti studi sui batteriofagi e sugli enzimi e nel 1946, con W. Stanley e J. B. Summer, fu insignito del premio Nobel. 

\Northumberland Contea (301.000 ab.) della Gran Bretagna, nell'Inghilterra settentrionale, al confine con la Scozia. Capoluogo Newcastle. 

\Northumberland, John Dudley (1502-Londra 1553) Duca e uomo politico inglese. Sotto Enrico VIII fu sostenitore del partito protestante di T. Cromwell. Divenuto lord ammiraglio nel 1547, si oppose al duca di Somerset, tutore del futuro re Edoardo VI, facendolo arrestare e giustiziare (1552). Fece nominare erede di Edoardo VI la nuora Jane Grey che fu proclamata regina nel 1553, ma l'opposizione dei nobili e del popolo in favore di Maria Tudor, figlia di Enrico VIII, lo costrinsero alla guerra. Arresosi, fu giustiziato. 

\Northwest Territories Territorio (58.000 ab.) del Canada, capoluogo Yellowknife. 

\North-Western Provincia (383.000 ab.) dello Zambia, al confine con lo Zaire. Capoluogo Solwezi. 

\norvegése, agg. e sm. Relativo alla Norvegia. 
 X   agg. e sm. Norwegian. 

\Norvègia Monarchia costituzionale dell'Europa settentrionale; si affaccia a nord sul Mar Glaciale Artico e sul Mare di Barents, a ovest sull'oceano Atlantico (Mar di Norvegia), a sud sul Mare del Nord (Skagerrak), a est confina con la Svezia, la Finlandia e la Russia. 
Il territorio norvegese occupa il bordo orientale della penisola scandinava, con una striscia di territorio che si estende latitudinalmente da Capo Nord allo Skagerrak, piuttosto stretta, tranne nella parte meridionale ed è quasi del tutto montuosa. 
L'aspetto delle montagne è alpino, da cui il nome di Alpi Scandinave, ma l'elevazione non supera i 2.500 m; la cima più alta è infatti il Glittertind (2.472 m). 
Un elemento caratteristico del territorio è la presenza di vasti ghiacciai per una superficie di circa 5.000 km2 (lo Jostedalsbre, il più vasto dell'Europa continentale, si estende per 800 km2). 
L'altro carattere morfologico tipico è determinato dalla vicinanza dei monti al mare. La costa risulta infatti estremamente frastagliata, fronteggiata da una miriade di isole e isolotti (tra cui gli arcipelaghi delle Lofoten e delle Vesterålen) e, in particolare, solcata da innumerevoli fiordi, insenature strette e profonde, vere e proprie valli inondate dal mare. Tra questi alcuni sono particolarmente spettacolari: il Sognefjord, lungo 220 km e profondo 1.244 m, l'Oslofjord, su cui sorge la capitale, il Hardangerfjord ai piedi dell'omonimo ghiacciaio, l'ampio Trondheimsfjord, per citare solo i più noti. 
La parte sudorientale del paese è meno accidentata e presenta valli più ampie e più fertili. 
La vicinanza dello spartiacque alla costa determina corsi fluviali brevi e impetuosi, abbondantemente alimentati dai ghiacciai, inadatti alla navigazione, ma sfruttabili per la produzione di energia elettrica. 
Il fiume più lungo è il Glåma, che per 600 km attraversa la Norvegia orientale e sfocia nel fiordo di Oslo. 
I laghi sono numerosi, (superficie complessiva di 14.000 km2), mediamente di modesta estensione, di origine glaciale, simili spesso a fiordi interni. 
Parte del territorio norvegese si estende a nord del Circolo Polare Artico, fattore questo che determina il caratteristico fenomeno del sole di mezzanotte estivo, ovvero la prolungata insolazione diurna estiva e viceversa la prolungata oscurità notturna invernale. 
Il clima è mitigato lungo la costa dall'influsso della Corrente del Golfo, che conferisce al clima dei tratti oceanici (estati fresche, inverni non troppo rigidi, piogge abbondanti e frequenti nebbie). 
La capitale è Oslo, massimo centro marittimo, nonché metropoli industriale, finanziaria e amministrativa. 
Altri centri sono Bergen, attiva città portuale, Trondheim importante centro culturale e religioso, Stavanger, attivissimo porto peschereccio, Narvik, sbocco del minerale di ferro proveniente dalla Svezia; in Lapponia sono Tromso, centro peschereccio e Hammerfest, la più settentrionale città d'Europa. 
La Norvegia è sempre stata condizionata dalle difficili condizioni climatiche e ambientali e dall'esiguità delle terre coltivabili, mentre da sempre è legata al mare (pesca, costruzioni navali, flotta mercantile). 
La Norvegia presenta oggi un prodotto pro capite elevato e un alto tenore di vita, grazie a un efficace intervento statale nella pianificazione economica e nell'assistenza sociale. 
Le aree coltivabili rappresentano solo il 3% del territorio nazionale. L'avena, l'orzo e la patata sono le colture più diffuse a nord, mentre nelle aree meridionali si coltivano frumento, ortaggi e frutta. 
Le risorse forestali vengono oggi oculatamente sfruttate, per evitarne il depauperamento; i boschi, soprattutto di abeti, alimentano la produzione di cellulosa, carta e pasta di legno. 
Molto fiorente è l'allevamento del bestiame; prevalgono gli ovini, i bovini, i suini e le renne, in Lapponia; in espansione anche l'allevamento degli animali da pelliccia, soprattutto di volpi e visoni e diffuso anche quello di trote e salmoni. 
La pesca rimane una delle più caratteristiche e tradizionali attività norvegesi; grazie anche al sostegno statale, il settore dispone di una moderna flotta e di adeguati impianti a terra per la lavorazione e la conservazione del pescato. 
Modeste sono le risorse minerarie (piriti, ferro, zinco, rame, titanio, argento, carbone), ma considerevoli sono i giacimenti di petrolio e di gas naturale scoperti nel Mare del Nord. 
L'industria norvegese non è molto diversificata, e grazie alla disponibilità di energia idroelettrica, si è specializzata in settori ad alta richiesta energetica, come la siderurgia, la metallurgia e la chimica, oltre che, naturalmente, nella lavorazione di prodotti ittici e forestali. 
L'industria metallurgica trasforma per la maggior parte minerali di importazione: la Norvegia è uno dei primi produttori del mondo di alluminio, nonostante sia priva di bauxite. Si lavorano inoltre minerali di rame, piombo, magnesio e zinco. 
L'industria meccanica è particolarmente attiva nel settore cantieristico, oltre a poter contare su una discreta presenza di impianti per la costruzione di autoveicoli e macchinari in genere. 
Rilevanti sono anche l'industria chimica e petrolchimica. 
STORIA Tra l'VIII e l'XI sec. i vichinghi si avventurano nelle isole britanniche, nell'impero carolingio, nella Groenlandia. Queste spedizioni portano a contatto la Norvegia con la cultura occidentale e contribuiscono alla sua costituzione in stato. Nel 995-1000 il re Olav I avvia la conversione dei suoi sudditi al cristianesimo. Dal 1016 al 1030 la sua opera è proseguita dal Olav II Haraldsson (San Olav) che muore combattendo i danesi. 
Nel XII sec., le rivalità dinastiche indeboliscono il potere reale. Nel 1163 Magnus V Erlingsson viene consacrato re di Norvegia. La chiesa assegna in questo modo un'autorità spirituale alla monarchia norvegese. Dal 1223-1263 Haakon IV Haakonsson, stabilisce la propria autorità sulle isole dell'Atlantico (Faer Oer, Orcadi, Schetland) e sull'Islanda e la Groenlandia. Dal 1263-1280, il figlio Magnus VI Lagabote migliora l'amministrazione e la legislazione. Nel XIII sec. i mercanti dell'Ansa stabiliscono la propria supremazia economica sul paese. Nel 1319-1343 Magnus VII Eriksson unisce momentaneamente la Norvegia e la Svezia. Il figlio Haakon VI Magnusson (1343-1380) sposa (1363) Margherita, figlia di Valdemar re di Danimarca. Nel periodo 1380-1387, Margherita, reggente, governa la Danimarca e la Norvegia in nome del figlio minore Olav. Nel 1389 essa ristabilisce i diritti del proprio marito in Svezia. 
Nel 1396 Eric di Pomerania viene proclamato sovrano dei tre regni la cui unione è consacrata a Kalmar (1397). Nel 1523 la Svezia ritrova la propria indipendenza. La Norvegia, per tre secoli, cade sotto il dominio dei re di Danimarca, che le impongono il luteranesimo e la lingua danese. Nel XVII la Norvegia è coinvolta nei conflitti europei; essa perde lo Jämtland (1645) e Trondheim (1658) a vantaggio della Svezia. Nel XVIII sec. si assiste a un notevole sviluppo dell'economia norvegese; legno, metalli e pesce vengono esportati in grande quantità. Nel 1814, con il trattato di Kiel, la Danimarca cede la Norvegia alla Svezia. I norvegesi rifiutano questo accordo, ma l'invasione svedese li obbliga ad accettarlo. La Norvegia ottiene una propria costituzione con una propria Assemblea, o Storting, e ciascuno stato costituisce un regno autonomo sotto l'autorità dello stesso re. Nel 1884 il capo della resistenza nazionale, Johan Sverdrup ottiene un regime parlamentare. Nel 1898 viene istituito il suffragio universale. 
Nel 1905, dopo un plebiscito deciso dallo Storting, si ha la rottura con la Svezia. La Norvegia sceglie un principe danese che diventa re con il none di Haakon VII. Rapidamente, il paese diventa una democrazia; viene avviata un'importante legislazione sociale. Nel 1935 l'importanza della classe operaia porta al potere i laburisti. Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi occupano il paese. Il re e il governo si trasferiscono in Gran Bretagna mentre a Oslo prende il potere un partigiano del nazismo, Quisling. 
Dal 1945 al 1965, i laburisti portano avanti una politica interventista. Nel 1957 Olav V succede al padre Haakon VII. Dal 1965 al 1971 sale al potere una coalizione di conservatori liberali e agrari. Nel 1972 un referendum respinge l'ingresso della Norvegia nel Mercato Comune Europeo. Nel 1991 Harald V succede al padre Olav V. La vita politica è dominata dai laburisti e dai conservatori che si alternano al potere. Nel 1994 i norvegesi si pronunciano, tramite referendum, contro l'adesione del loro paese all'Unione Europea. 
Abitanti-4.360.000 
Superficie-324.220 km2 
Densità-13,4 ab./km2 
Capitale-Oslo 
Governo-Monarchia costituzionale ereditaria 
Moneta-Corona norvegiese 
Lingua-Norvegese (bokmål e landsmål) 
Religione-Protestante luterana   +  
Norvegia, mare di 
Settore dell'oceano Atlantico, tra la costa occidentale della Norvegia e le isole Shetland, Fær Øer, Islanda, Jan Mayen, Svalbard e degli Orsi. 

\Norwich Città (123.000 ab.) della Gran Bretagna, nell'Inghilterra, alla confluenza del fiume Wensum con il fiume Yare. Capoluogo della contea di Norfolk. 

\Norwid, Cyprian Kamil (Korona 1821-Parigi 1883) Poeta polacco. Tra le opere Promethidion (1855) e Il pianoforte di Chopin (1865). 

\nos(o)- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco nósos malattia. 

\Nosàte Comune in provincia di Milano (612 ab., CAP 20020, TEL. 0331). 

\nosce te ipsum Espressione latina che significa "conosci te stesso". Le stesse parole, in greco, erano incise sul tempio di Apollo a Delfo. 

\Noschése, Alighièro (Napoli 1932-Roma 1979) Attore di varietà. Fu specialista nell'imitazione di personaggi famosi. 

\nosemiàsi, sf. Malattia contagiosa che colpisce intestino e stomaco delle api. 

\Nosferatu il vampiro Film d'orrore, tedesco (1922). Regia di Friedrich Wilhelm Murnau. Interpreti: Max Schreck, Gustav von Wangenheim, Greta Schroeder. Titolo originale: Nosferatu. Eine Symphonie des Grauens 

\Nosferatu, il principe della notte Film drammatico, francese/tedesco (1979). Regia di Werner Herzog. Interpreti: Klaus Kinski, Isabelle Adjani, Bruno Ganz. Titolo originale: Nosferatu, Phantom der Nacht 

\nosocomiàle, agg. Che concerne il nosocomio. 

\nosocòmio, sm. Ospedale. 

\nosofobìa, sf. Paura irrazionale di contrarre malattie. 

\nosografìa, sf. Lo studio descrittivo delle malattie. 

\nosologìa, sf. Classificazione sistematica delle malattie. 

\nosoterapìa, sf. Cura delle malattie. 

\Nossack, Hans Erich (Amburgo 1901-1977) Romanziere. Tra le opere Intervista con la morte (1948) e Il caso d'Arthez (1968). 

\nossàle, agg. Relativo a un danno. 
Azione nossiale 
Nel diritto romano, azione penale mediante la quale si affliggeva al pater familias la pena relativa a un delitto del quale si fossero resi colpevoli i cui sottoposti a meno che egli non consegnasse i colpevoli stessi all'offeso o al suo pater familias. 

\nossignóre, loc. avv. (f. nossignóra, pl. m. nossignóri) 1 Negli ambienti militari, risposta negativo data in modo rispettoso. 

\Nost Milan, El Commedia di C. Bertolazzi (1893). 

\Nostalghia Film drammatico, italiano (1983). Regia di Andreij Tarkovskij. Interpreti: Oleg Jankowskj, Erland Josephson, Domiziana Giordano. 

\nostalgìa, sf. Sentimento di tristezza suscitato dal rimpianto di persone, cose, tempi e situazioni già vissute. ~ rimpianto. 
 X   sf. 1 (del passato) nostalgia. 2 (di casa, del paese) homesickness. 

\nostàlgico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. 1 Relativo a nostalgia. 2 Che soffre di nostalgia. aveva in mente quei pensieri nostalgici sui momenti piacevoli del passato
sm. Che rimpiange il tempo passato. era un nostalgico della monarchia
 X   agg. homesick, nostalgic. 

\Nostra Signora Poema di Ch. Péguy (1913). 

\Nostra signora dei fiori Romanzo di J. Genet (1944). 

\Nostradamus Nome latinizzato di Michel de Notre-Dame (Saint-Rémy, Bouches-du-Rhône 1503-Salon 1566) Medico e astrologo francese. Utilizzando terapie mediche innovative si guadagnò la fama di guaritore. Stabilitosi a Salon, iniziò a mettere per iscritto le sue Centurie astrologiche (1550-1556), un libro di profezie che ebbe molto successo e suscitò molta curiosità. Lo stile delle Centurie è spesso oscuro e richiede un faticoso lavoro di interpretazione. Quanti si sono cimentati nell'opera interpretativa sono pervenuti spesso a risultati contraddittori. La formulazione poetica in quartine e la mancanza di precisi riferimenti temporali circa gli avvenimenti menzionati nelle Centurie, accrescono l'incertezza di qualsiasi responso. 

\nostràle, agg. Relativo al nostro paese. 

\nostràno, agg. Del nostro paese. ~ nazionale. 
 X   agg. home, local, national. 

\Nostri antenati, I Trilogia di romanzi costituita da Il visconte dimezzato (1952), Il barone rampante (1957), Il Cavaliere inesistente (1959) di I. Calvino (1960). Esternamente i tre scritti sono legati dal tema fantastico cavalleresco, ma l'argomento reale è l'alienazione dell'uomo nella società contemporanea. 

\nòstro, agg., pron. e sm. agg. poss. 1 Relativo a noi. 2 Che appartiene a noi. 
pron. poss. Ciò che appartiene a noi. 
sm. Ciò che ci appartiene. ci rimettiamo del nostro in questo malaugurato affare; arrivano i nostri, per indicare l'intervento positivo di persone amiche. 
 X   agg. 1 our. 2 (proprietà) our own. 3 (niente di nostro) nothing of our own. pron. 1 ours. 2 (familiari) our family. 
 @   lat. noster,-stra,-strum, deriv. da nos noi. 

\Nostro agente all'Avana, Il Romanzo di G. Greene (1958). 

\Nostro comune amico, Il Romanzo di Ch. Dickens (1864-1865). 

\nostròmo, sm. Chi, in una nave, comanda la parte di equipaggio addetto alle manovre. ~ timoniere. 

\Nostromo Romanzo di J. Conrad (1904). L'italiano Nostromo, protagonista del romanzo, gode fama di grande coraggio nella piccola e agitata repubblica di Costaguana. Il suo salvataggio dell'argento della miniera dalle mani dei ribelli passa in secondo piano una volta che la sommossa viene soffocata. Per ripicca, Nostromo farà credere che il tesoro sia perduto in mare. Quando Linda, promessa di Nostromo e gelosa della sorella che lui ama, lo farà uccidere dal padre, il segreto del tesoro scenderà con lui nella tomba. 

\nòta, sf. 1 Segno tipico. 2 Appunto. ~ annotazione. 3 Commento. 4 Lista, elenco. 5 Lettera ufficiale. 6 Apprezzamento o rilievo. 7 In musica è il simbolo grafico del suono che ne caratterizza l'altezza e la durata. 
 X   sf. 1 note. 2 (lista) list. 3 (conto) bill. 4 (segno) mark. 
 @   lat. nota. 
L'altezza di una nota è determinata rispetto alla posizione sul rigo musicale ed è relativa alla frequenza di un diapason, mentre la durata dipende dalla forma ed è relativa a un'unità di tempo prestabilita. Mediante opportuni segni grafici l'altezza di una nota può essere variata, sia verso l'alto (diesis) che verso il basso (bemolle), di uno o due semitoni. Nei paesi latini è seguita la notazione di Guido d'Arezzo do, re, mi, fa, sol, la, si, mentre nei paesi di lingua anglosassone e tedesca sono usate le lettere alfabetiche.   +  

\nòta bène, sm. invar. (o notabène) Breve nota di avvertenza contenuta in uno scritto. 

\notàbile, agg. e sm. agg. 1 Degno di nota. 2 Importante, considerevole. 
sm. Persona illustre. ~ autorità, personalità. 
 X   agg. notable. sm. prominent citizen. 
 @   lat. notabilis, deriv. da notare indicare. 

\notabilità, sf. L'essere notabile. 

\Notacantifórmi Ordine di Pesci abissali simili agli anguilliformi, ma con la pinna dorsale non allungata. 

\notàio, sm. Libero professionista con funzioni di pubblico ufficiale. Il notaio riceve, attesta l'autenticità, conserva e rilascia in copia atti tra vivi e riceve ultime volontà (testamenti). Può svolgere attività di consulenza in campo contrattuale e fiscale e la sua attività è disciplinata dalla legge, essendo il notaio personalmente responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle proprie funzioni. Alla professione di notaio si accede mediante concorso nazionale. 
 X   sm. notary. 

\notalgìa, sf. Termine medico che indica un generico dolore nella zona dorsale. 

\notàre, v. tr. 1 Segnare con una nota. 2 Annotare. ~ appuntare. <> depennare, cancellare. notava tutte le spese e i guadagni in un piccolo registro. 3 Rilevare. ~ rimarcare. aveva notato che il colore del viso si era fatto sul rosso, dopo quella domanda. 4 Porre l'attenzione. voleva far notare a tutti che il fenomeno fisico si riproduceva solo in quelle particolari condizioni
 X   v. tr. 1 (segnare errori) to mark. 2 (annotare) to write down, to note down. 3 (rilevare) to remark. 4 (osservare) to notice. 
 @   lat. notare, deriv. da nota nota. 

\notarésco, agg. (pl. m.-chi) Relativo a notaio. 

\Notarésco Comune in provincia di Teramo (6.502 ab., CAP 64024, TEL. 085). 

\notariàto, sm. 1 Titolo o funzione di notaio. 2 Ufficio di notaio. 

\notarìle, agg. Redatto da un notaio. 
 X   agg. notarial. 

\notazióne, sf. 1 Annotazione. 2 In musica è la rappresentazione simbolica dei suoni. 
 X   sf. 1 annotation. 2 (mus.) notation. 
 @   lat. notatio,-onis. 
Sistemi grafici di rappresentazione dei suoni furono sviluppati nell'antichità dalle culture indiana e cinese (II e I millennio a. C.). Nell'antica Grecia era in uso un sistema basato sull'alfabeto (IV-III sec. a. C.), che restò in uso fino al V sec. d. C., quando S. Boezio lo tradusse nel sistema alfabetico latino, che usava le lettere dalla A alla P, esclusa la J. Successivamente il sistema si ridusse alle lettere ABCDEFG, tuttora in uso nei paesi di lingua tedesca e anglosassone. Con Guido d'Arezzo fu introdotta nei paesi latini la notazione do, re, mi, fa, sol, la, si, indicando l'altezza della nota con la posizione occupata su un insieme di righe, che crebbe fino alle attuali cinque righe del pentagramma. Più tardi fu introdotta la notazione relativa alla durata delle note, in funzione di un'unità prestabilita, detta misura
Notazione polacca 
Si tratta di un metodo per descrivere espressioni matematiche senza utilizzare parentesi, ma solo operatori binari o unari. 

\Note azzurre Prosa di C. Dossi (postuma 1912 e 1964). 

\note-book, sm. invar. 1 Libretto per appunti. 2 Computer portatile, apribile a libro. 

\Notec Fiume (389 km) della Polonia. Attraversa il lago Goplo e confluisce nel fiume Warta. 

\nòtes, sm. 1 Annotazioni, appunti. 2 Libretto per appunti. 
 X   sm. notepad. 

\notévole, agg. 1 Degno di rilievo. ~ congruo, rilevante. <> esiguo. 
 X   agg. 1 notable, remarkable. 2 (peso) considerable. 
 @   lat. notabilis. 

\notìfica, sf. 1 Notificazione. ~ Comunicazione. 
 X   sf. notice. 

\notificàre, v. tr. 1 Rendere noto con notificazione. ~ comunicare. 2 Dichiarare. ~ asserire. 
 X   v. tr. to give notice of, to serve. 

\notificazióne, sf. 1 Il notificare. 2 Bando, avviso. 

\notìzia, sf. 1 Informazione data, riguardante una cosa o un fatto. ~ avviso, annuncio. la notizia della bomba si diffuse rapidamente. 2 Conoscenza, nozione. le notizie storiche erano frammentarie
 X   sf. 1 piece of news. 2 (informazioni) information. 
 @   lat. notitia conoscenza, deriv. da notus noto. 

\Notizia intorno a Didimo Chierico Saggio di U. Foscolo (1813). 

\notiziàrio, sm. Rubrica di informazioni e di cronaca contenuta in giornali e in trasmissioni radio-televisive. i notiziari televisivi riportarono ampiamente la cronaca di quella giornata storica
 X   sm. 1 news. 2 (bollettino) newsletter. 

\Notizie naturali e civili su la Lombardia Saggio di C. Cattaneo (1844). 

\Notke, Bernt (Ratzenburg 1440 ca.-Lubecca 1509) Scultore tedesco. Tra le opere San Giorgio e il drago e La principessa in preghiera (ca. 1489, Stoccolma, San Nicola). 

\Notker, Balbulus (San Gallo 840 ca.-912) Compositore svizzero. È autore, tra l'altro, di sequenze. 

\nòto, agg. e sm. agg. 1 Conosciuto. ~ notorio, diffuso. <> ignoto. 2 Illustre, famoso. sm. Ciò che si conosce. 
 X   agg. well-known. 
 @   lat. notus, p.p. di noscere conoscere. 

\Nòto (comune) Comune in provincia di Siracusa (21.704 ab., CAP 96017, TEL. 0931), famoso per i monumenti di architettura barocca, realizzati per la ricostruzione del Paese, dopo il terremoto del 1693. Le risorse economiche principali sono rappresentate dall'agricoltura, con la coltivazione di olive, mandorle e uva e dalle industrie alimentari e tessili. I principali monumenti sono il palazzo comunale (1746), la chiesa di San Salvatore (1791-1801) e la vicina necropoli preistorica. Gli abitanti sono detti Notinesi o Netini

\Noto (Giappone) Penisola del Giappone, che si protende nel mar del Giappone, dalle coste settentrionali dell'isola di Honshu. 

\notocòrda, sf. In embriologia altro nome della corda dorsale. 

\Notocordàti Altra denominazione dei Vertebrati. 

\Notodòntidi Famiglia di Insetti Lepidotteri eteroneuri a cui appartengono farfalle notturne medie e grandi. I bruchi di tali farfalle, le processionarie, recano gravi danni a piante come pioppi, faggi e querce. 

\notonètta, sf. Genere di Insetti Emitteri Eterotteri della famiglia dei Notonettidi a cui appartengono cimici europee che vivono negli stagni cibandosi di piccoli insetti. La Noctonecta glauca si ciba anche di piccoli vertebrati acquatici. 

\notoriaménte, avv. Risaputo. 

\notorietà, sf. 1 Ciò che è noto. 2 Nel linguaggio giuridico, dichiarazione giurata resa a pubblico ufficiale con la quale si attesta la verità dei fatti dichiarati. 3 Celebrità. ~ gloria, fama. <> anonimato. 
 X   sf. notoriety, fame, renown. 

\notòrio, agg. 1 Che è conosciuto da tutti. ~ risaputo. <> ignorato. 2 Palese. ~ noto. <> riservato. 
 X   agg. well-known. 
 @   lat. tardo notorius, deriv. da notus. 

\notorìtte, sm. Genere di Mammiferi Marsupiali scavatori australiani, detti anche talpe marsupiali, appartenenti alla famiglia dei Notorittidi. Privo di padiglioni auricolari, ha il corpo tozzo, dita provviste di unghie adattate allo scavo e muso protetto da un grosso scudo corneo. 

\Notorìttidi Famiglia di Mammiferi Marsupiali che comprende il genere notoritte. 

\Notorius (L'amante perduta) Film di spionaggio, americano (1946). Regia di Alfred Hitchcock. Interpreti: Ingrid Bergman, Cary Grant, Claude Rains. Titolo originale: Notorious 

\Notòstraci Ordine di Crostacei branchiopodi che hanno un grande carapace che ricopre dorsalmente il cefalotorace e le sue appendici, una lunga e sottile furca all'estremità dell'addome, antenne rudimentali e occhi sessili. 

\Notre Dame Film drammatico, americano (1939). Regia di William Dieterle. Interpreti: Maureen O'Hara, Charles Laughton, Edmond O'Brien. Titolo originale: The Hunchback of Notre Dame 

\Notre-Dame de Paris Romanzo di V. Hugo (1831). Lavoro melodrammatico ambientato in una cornice storica. Nel quartiere dei vagabondi e dei mendicanti (la Cour des Miracles) della Parigi del XV secolo si muove una folla inquietante di figure (il poeta Gringoire, la zingara Esmeralda, l'arcidiacono Frollo, il campanaro gobbo di Notre-Dame Quasimodo, il capitano Phoebus). Esmeralda salva il poeta Gringoire. L'arcidiacono innamorato di Esmeralda incarica il campanaro di catturarla, ma il capitano Phoebus libera la ragazza che si innamora di lui. Quasimodo viene messo alla gogna. Intanto Frollo uccide Phoebus e fa accusare la zingara del delitto. Esmeralda viene impiccata. Quasimodo getta Frollo dall'alto di Notre-Dame. Nella sua mescolanza di sublime e di grottesco, l'atmosfera del romanzo è simile a quella dei drammi storici dello stesso autore, una cupa fatalità che sembra dominare l'insieme delle vicende. 

\nottambulìsmo, sm. Il modo di vivere dei nottambuli. 

\nottàmbulo, agg. e sm. Chi ama divertirsi o fare altre attività di notte. 
 X   sm. (fig.) night-bird. 

\nottànte, sm. e sf. Chi assiste il malato durante la notte. 

\nottàta, sf. 1 Il periodo di un'intera notte. 
 X   sf. night. 

\nòtte, sf. Lasso di tempo che intercorre tra il tramonto del Sole e l'alba, ossia il momento in cui il Sole sorge. Mentre all'equatore e ai poli ha una durata costante (12 ore e sei mesi, rispettivamente), alle altre latitudini varia con la stagione. In particolare, l'emisfero boreale (nord) vede la sua notte più breve in corrispondenza del solstizio d'inverno e quella più lunga nel solstizio d'estate; nell'emisfero australe avviene l'esatto contrario. ~ nottata. <> giorno, giornata. 
 X   sf. night. 
 @   lat. nox, noctis. 

\Nòtte Personaggio mitologico, primitiva dea greca figlia di Caos. Con Erebo generò Emera (il giorno) ed Etere (il cielo lucente). Suoi figli furono inoltre la Morte, le Esperidi, le Moire, Nemesi, il Sonno e i Sogni. 

\Notte all'opera, Una Film comico, americano (1935). Regia di Sam Wood. Interpreti: Groucho Marx, Chico Marx, Harpo Marx. Titolo originale: A Night at the Opera 

\Notte dell'iguana, La Dramma di T. Williams (1961). 

\Notte in Acadia, Una Racconto di K. Chopin O'Flaherty (1897). 

\Notte senza fine Film western, americano (1947). Regia di Raoul Walsh. Interpreti: Robert Mitchum, Teresa Wright, Judith Anderson. Titolo originale: Pursued 

\Notte, La Film drammatico, italiano (1960). Regia di Michelangelo Antonioni. Interpreti: Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau, Monica Vitti. 

\nottetèmpo, avv. Durante la notte. 
 X   avv. at night, during the night. 

\Notti attiche Opera di erudizione di A. Gellio (II sec.). 

\Notti bianche, Le Racconto di F. M. Dostoevskij (1848). 
Notti bianche, Le 
Film drammatico, italiano (1957). Regia di Luchino Visconti. Interpreti: Marcello Mastroianni, Maria Schell, Jean Marais. 

\Notti di Cabiria, Le Film drammatico, italiano (1957). Regia di Federico Fellini. Interpreti: Giulietta Masina, Dorian Gray, Amedeo Nazzari. 

\Notti e nebbie Romanzo di C. Castellaneta (1975). 

\Notti Romane al sepolcro degli Scipioni Prosa di A. Verri (1792, 1804, postuma 1967). 

\Notti romane, Le Prosa di G. Vigolo (1960). 

\Nottiliònidi Famiglia di Mammiferi Chirotteri Microchirotteri caratterizzati da labbra carnose con labbro superiore alquanto incavato e per questo chiamati anche pipistrelli dal labbro leporino. Hanno piedi robusti con unghie ricurve e una membrana alare stretta. 

\Nottingham Città (273.000 ab.) della Gran Bretagna e capoluogo della contea omonima. Situata sul fiume Trent, nell'Inghilterra centrale è sede di industrie meccaniche, tessili, conciarie, chimiche, alimentari, poligrafiche e del tabacco. Già insediamento sassone, fu fortificata da Guglielmo il Conquistatore (XI sec.). Interessanti il castello normanno (1130 ca), l'abbazia di Newstead (XII sec.) e la chiesa gotica di Santa Maria (XV sec.). 
Contea di Nottingham 
Contea (1.028.000 ab.) della Gran Bretagna, nell'Inghilterra centrale. Capoluogo la città omonima. 

\Nottingham, Charles Howard cónte di (Effingham 1536-Haling House 1624) Ammiraglio inglese. Nel 1585 fu nominato lord ammiraglio dalla regina Elisabetta e gli venne affidata la flotta che nel 1588 nella Manica distrusse l'Invencible Armada. 

\nòttola, sf. 1 Tipo di pipistrello. 2 Chiavistello dei battenti. 
Nome comune di uno fra i pipistrelli più grandi d'Europa. Mammifero (Nyctalus noctola) della famiglia dei Vespertilionidi e dell'ordine dei Chirotteri. Di colore rossastro, misura dagli 8 ai 13 cm, di cui 5 cm solo per la coda. Ha orecchie tozze e larghe, ali lunghe e strette e una rapidità di volo che gli consente di sfuggire facilmente ai rapaci. Diffuso in Europa (dalla Scandinavia al Mediterraneo) inAsia e in Africa. Si nutre di insetti ed è in tal modo utile all'agricoltura. 

\Nottolìni, Lorènzo (Lucca 1787-1851) Architetto e ingegnere. Ricoprì l'incarico di architetto regio (1818), lavorando a Lucca, dove realizzò l'androne, lo scalone e le gallerie del Palazzo Pubblico (1819-1841); la cappella Orsetti al Camposanto. Come ingegnere curò la realizzazione dell'acquedotto a Lucca (1822-1833) e del ponte sospeso sulla Lima a Bagni di Lucca (1830). 

\nottolìno, sm. Perno girevole per la chiusura di finestre e porte.   +  

\nottùrna, sf. Manifestazione sportiva che si svolge durante le prime ore della notte. 

\nottùrno, agg. e sm. agg. 1 Che si fa o che avviene di notte. la vita notturna della città era inesistente, non c'erano divertimenti. 2 Che esce e vive di notte. rapaci notturni
sm. 1 Composizione musicale di tono patetico e nostalgico. 2 Immagini riprese di notte o che riproducono l'oscurità notturna. 
 X   agg. nocturnal, night. 
 @   lat. nocturnus, deriv. da noctu di notte. 

\Notturno Prosa di G. D'Annunzio (1921). 

\Notturno indiano Romanzo di A. Tabucchi (1984). 

\nòtula, sf. La nota del corrispettivo dovuto per prestazioni professionali. 
 @   lat. notula piccolo segno, dimin. di nota. 

\Nouadhibou Città (59.000 ab.) della Mauritania, nella baia del Levriero. Capoluogo della regione di Dakhlet. 

\Nouakchott Città (480.000 ab.) della Mauritania, capitale della repubblica e capoluogo del distretto omonimo. Porto sulla costa atlantica è mercato di esportazione (rame). L'allevamento del bestiame e le industrie alimentari sono le principali risorse economiche. 

\Nouméa Città (65.000 ab.) della Nuova Caledonia, sulla costa meridionale dell'isola. Capoluogo della Nuova Caledonia. Porto commerciale, esporta nichel, cromo, caffè, cacao, copra e legname. La città è sede di industrie alimentari. Fu fondata nel 1854 con il nome di Port-de-France. 

\noùmeno, sm. In filosofia, l'oggetto della conoscenza intellettuale pura contrapposto al fenomeno, ossia all'oggetto che si manifesta. 
 @   greco noúmenon ciò che è conosciuto dalla ragione. 

\Noun Dipartimento (198.000 ab.) del Burkina Faso, nella Provincia dell'Ovest. Capoluogo Foumban. 

\Nouveau réalisme Movimento artistico, si sviluppò in Francia alla fine degli anni '50 e fu teorizzato dal critico P. Restany. I suoi esponenti, Y. Klein, D. Spoerri, J. Tinguely, F. Arman, Christo e M. Rotella si distinsero per l'uso di oggetti quotidiani, assemblati in modi diversi, spesso paradossali, che si rifanno al ready-made (oggetti già pronti, che appartengono alla realtà quotidiana, tolti dal loro contesto e trasformati in parodia di opere d'arte) di Marcel Duchamp. 

\Nouveau roman Movimento della narrativa francese, detta anche École du regard (scuola dello sguardo), sviluppatosi negli anni '50 e caratterizzato dal rifiuto delle forme tradizionali del romanzo. I principali rappresentanti furono A. Robbe-Grillet, M. Butor, N. Serraute e M. Duras. 

\nouvelle vague Movimento cinematografico francese (in italiano nuova onda), sviluppatosi alla fine degli anni '50 in contrapposizione al cinema tradizionale e teorizzato nei Cahiers du cinéma. Fu caratterizzato dalla realizzazione di film d'autore, a basso costo e indipendenti dal cinema industriale, con l'utilizzo spesso di attori sconosciuti. I principali registi del movimento furono Chabrol, Godard, Truffaut, Resnais e Camus. 

\nova Tipo di stella caratterizzato dalla capacità di cambiare intensità luminosa in pochi istanti (da 10.000 a 100.000 volte più luminosa). Tale fenomeno è caratteristico di un sistema binario (due astri legati gravitazionalmente) dove una componente è una nana bianca e l'altra una gigante rossa. Per gravità la nana bianca risucchia in continuazione materiale dalla fotosfera della compagna e tale materiale può innescare, cadendo sulla nana bianca, violente esplosioni parossistiche che scaricano le instabilità generate nel corso del trasferimento di materiale. Tale fenomeno può verificarsi più volte nella vita di una stella, anche con periodi regolari; in tal caso si dicono nove ricorrenti in contrapposizione alle novoidi (non periodiche). 

\Nova Iguaçu Città (1.294.000 ab.) del Brasile, nella parte nordoccidentale dell'agglomerato urbano di Rio de Janeiro. 

\Nòva Levànte (in ted. Welschnofen) Comune in provincia di Bolzano (1.712 ab., CAP 39056, TEL. 0471). 

\Nòva Milanése Comune in provincia di Milano (20.620 ab., CAP 20054, TEL. 0362). Centro industriale (prodotti tessili, poligrafici e meccanici). Gli abitanti sono detti Novesi

\Nòva Ponènte (in ted. Deutschnofen) Comune in provincia di Bolzano (3.231 ab., CAP 39050, TEL. 0471). 

\Nòva Sìri Comune in provincia di Matera (5.922 ab., CAP 75020, TEL. 0835). 

\Novacèlla Frazione del comune di Varna, in provincia di Bolzano (Trentino Alto Adige). Vi ha sede l'omonima abbazia romanica. 

\Novaféltria Comune in provincia di Pesaro (6.562 ab., CAP 61015, TEL. 0541). 

\Novaja Zemlja Arcipelago della Russia, nel mar Glaciale Artico. Dipende amministrativamente dalla provincia di Arcangelo. 

\Novak, Kim (Chicago 1933-) Attrice cinematografica statunitense. Interpretò Picnic (1956), La donna che visse due volte (1958) e Baciami stupido (1964). 

\Novalédo Comune in provincia di Trento (795 ab., CAP 38050, TEL. 0461). 

\Novalésa Comune in provincia di Torino (556 ab., CAP 10050, TEL. 0122). 

\Novalis (Oberwiederstedt 1772-Weissenfels 1801) Pseudonimo di Friedrich von Hardenberg. Poeta tedesco, tra i più importanti esponenti del preromanticismo. Studiò a Jena, Lipsia e Wittenberg e conobbe F. Schiller e F. Schlegel. La morte della fidanzata Sophie von Kühn gli ispirò i sei Inni alla notte (1797) nei quali la morte assume un significato mistico di ricongiungimento con la persona amata. La sua poetica si ricollegava alla mistica e al neoplatonismo, e fu influenzata dall'idealismo trascendentale di J. G. Fichte, ponendo come fine ultimo dell'uomo l'unità con la Natura, raggiunta attraverso l'idealismo magico dell'immaginazione e della poesia. Altre opere importanti sono i Canti spirituali (1802, postumi), i romanzi I discepoli di Sais (1798) e Enrico di Ofterdingen (1802, postumo), la raccolta Frammenti (1795-1800) di argomenti filosofici e letterari, nonché il saggio Cristianità o Europa (1799). 

\novànta, agg. e sm. agg. num. card. indec. Indica una quantità di nove decine. 
sm. invar. Il numero novanta e il segno che lo rappresenta. 
 X   agg. num. card. indec. e sm. invar. ninety. 

\novantènne, agg., sm. e sf. Che, o chi, ha novant'anni. ~ nonagenario. 

\novantènnio, sm. Periodo di tempo di novant'anni. 

\novantèsimo, agg. e sm. agg. num. ord. Che corrisponde al numero novanta. 
sm. La novantesima parte di qualcosa. 
 X   agg. num. ord. ninetieth. 

\novantìna, sf. 1 Novanta cose o circa novanta. 2 L'età di novant'anni o circa. 
 X   sf. about ninety. 

\Novàra Città (102.473 ab., CAP 28100, TEL. 0321) del Piemonte e capoluogo della provincia omonima. Situata nella pianura padana, tra i fiumi Ticino e Sesia, le principali risorse economiche sono costituite dal mercato agricolo (riso, foraggi, cereali e uva), zootecnico e dalle industrie meccaniche, elettrotecniche, chimiche, alimentari, tessili e grafiche. Divenne municipio romano nel I sec. a. C. e assunse notevole importanza commerciale. Fu poi ducato longobardo (VI-VIII sec.), contea vescovile (X sec.) e quindi libero comune, membro della lega lombarda (1167). Nel XIV sec. passò poi ai milanesi e nel 1714 all'Austria. Nel 1738 entrò a far parte dei domini dei Savoia. I principali monumenti sono il battistero (pianta ottagonale del V sec.), le chiese di Ognissanti, San Nazaro (XV sec.), San Martino (1475), San Marco (1607), la basilica di San Gaudenzio (1577-1650, con cupola di A. Antonelli) e il duomo (1865-1869). 
Provincia di Novara 
(1.339 km2, 336.386 ab.) Il territorio è prevalentemente pianeggiante e collinare ed è compreso tra la Lomellina e parte del lago d'Orta e della sponda occidentale del lago Maggiore. Nel 1992 fu staccato il bacino del fiume Toce (val d'Ossola) a costituire la provincia Verbano-Cusio-Ossola. Le principali risorse sono l'agricoltura, con le coltivazioni di riso, foraggi e vite, l'allevamento bovino e le industrie petrolchimiche, tessili, alimentari (dolciarie e casearie), poligrafiche e cartarie. Il turismo è attivo sulle sponde dei laghi e nelle località alpine. 
Battaglia di Novara 
Tra piemontesi e austriaci (23 marzo 1843), segnò la ripresa della prima guerra d'indipendenza. Carlo Alberto, sconfitto dal maresciallo Radetzky, dovette abdicare a favore di Vittorio Emanuele II, che firmò l'armistizio di Vignale. 

\Novàra di Sicìlia Comune in provincia di Messina (2.197 ab., CAP 98058, TEL. 0941). 

\novarése, agg., sm. e sf. agg. Relativo a Novara. 
sm. e sf. 1 Abitante o nativo di Novara. 2 Il territorio intorno a Novara. 

\Nòvaro, Àngiolo Sìlvio (Diano Marina, Imperia 1866-Imperia 1938) Poeta e prosatore. Tra le opere Il cestello (1910, poesia), Il cuore nascosto (1929, poesia), Il fabbro armonioso (1919, prose liriche), L'angelo risvegliato (1901, prosa) e La fisarmonica (1923, prosa). Il tono nostalgico dell'opera, per buona parte destinata all'infanzia, rivela l'influenza di un crepuscolarismo controllato. 

\Novàro, Màrio (Diano Marina, Imperia 1868-Imperia 1944) Poeta. Tra le opere Murmuri ed echi (1912). 

\Novàte Mezzòla Comune in provincia di Sondrio (1.677 ab., CAP 23025, TEL. 0343). 

\Novàte Milanése Comune in provincia di Milano (20.357 ab., CAP 20026, TEL. 02). Centro industriale (prodotti tessili, chimici, metallurgici e meccanici). Gli abitanti sono detti Novatesi

\novatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, o chi, introduce innovazioni. 
 @   lat. novator,-oris, deriv. da novare rinnovare. 

\novazióne, sf. 1 Innovazione. 2 In diritto, estinzione di un'obbligazione mediante sostituzione con una nuova. 
 @   lat. novatio,-onis, deriv. da novare rinnovare. 

\nòve, agg. e sm. agg. num. card. indec. Quantità composta da otto unità più una. 
sm. invar. Il numero nove e il segno che lo rappresenta. 
 X   agg. e sm. nine. 

\Nòve Comune in provincia di Vicenza (4.698 ab., CAP 36055, TEL. 0424). 

\Nove Gradi, canàle Braccio di mare dell'oceano Indiano, tra l'arcipelago delle Laccadive e l'isola di Minicoy. 

\Nove racconti Racconti di J. D. Salinger (1953). 

\novecentésco, agg. (pl. m.-chi) Relativo al novecento, al ventesimo secolo. 

\novecentèsimo, agg. e sm. agg. num. ord. Che corrisponde al numero novecento. 
sm. La novecentesima parte di qualcosa. 

\novecentìsta, agg., sm. e sf. agg. Relativo al novecentismo, novecentistico. 
sm. e sf. 1 Autore vissuto nel Novecento. 2 Seguace del novecentismo. 

\novecènto, agg. e sm. agg. num. card. invar. Indica una quantità composta di nove centinaia. 
sm. 1 Il numero novecento e il segno che lo rappresenta. 2 Il XX secolo. 
 X   agg. num. card. invar. nine hundred. 

\Novecènto Movimento artistico sviluppatosi a Milano nel marzo 1923 nel contesto di una mostra alla Galleria Pesaro e caratterizzato dalla tendenza al ritorno alle tradizioni pittoriche italiane e alle opere classiche, in contrapposizione all'impressionismo. I principali esponenti furono A. Bucci, A. Funi, V. Oppi, M. Sironi e P. Marussig ai quali si unirono in un secondo tempo C. Carrà, F. Casorati e altri. Su posizioni analoghe si formò anche un gruppo di architetti milanesi, anch'essi votati al ripristino delle forme classiche e al culto delle tradizioni. Il capostipite fu C. Muzio e al movimento aderirono anche G. De Finetti, G. Ponti, E. Lancia e M. Fiocchi. 
In letteratura fu il movimento iniziato da M. Bontempelli e teorizzato dalla sua rivista 900, pubblicata dal 1926 al 1929. Il movimento, al quale appartenne per un breve periodo anche C. Malaparte, fu caratterizzato dalla riscoperta dei valori dell'immaginazione e del predominio dell'intelligenza sulla realtà (realismo magico). 
Novecento 
Rivista letteraria italiana istituita da Curzio Malaparte e Massimo Bontempelli nel 1926 che venne pubblicata fino al 1929. Al suo interno trovarono spazio le correnti letterarie dell'epoca, dal simbolismo all'espressionismo, dal dadaismo al surrealismo. 

\Novecento (atto I e II) Film drammatico, italiano (1976). Regia di Bernardo Bertolucci. Interpreti: Robert De Niro, Gérard Depardieu, Dominique Sanda, Burt Lancaster, Alida Valli. 

\Novedràte Comune in provincia di Como (2.566 ab., CAP 22060, TEL. 031). 

\novèlla, sf. Racconto, generalmente in prosa, di un fatto immaginario o realmente accaduto. La novellistica orientale è antichissima e le più famose raccolte sono il Pañtacantra indiano e le favole milesie greche (II sec. a. C.), andate smarrite. In ambito latino, alcuni caratteri della novella sono riscontrabili nel Satyricon di Petronio e nelle Metamorfosi di Apuleio. Il massimo splendore della novellistica occidentale fu raggiunto però nel XIV sec., con il Decamerone di Boccaccio e con I racconti di Canterbury di Chaucer, quando la novella raggiunse il livello di creazione artistica vera e propria, perdendo l'aspetto di repertorio divulgativo a scopo moraleggiante. Per trovare altri esempi di novelle originali e significative, bisogna attendere il XVII sec. con le novelle picaresche di M. Cervantes Novelle esemplari (1613). Con il romanticismo e la nascita del romanzo, la novella andò sempre più assimilandosi a una forma di romanzo breve, e interessò scrittori come G. de Maupassant, C. Dickens, N. Gogol, A. S. Puskin e G. Verga. Alla fine del XIX sec., la novella, o racconto, diventò mezzo espressivo per affrontare temi specifici e raggiunse spesso altissimi livelli con L. Pirandello, J. Joyce, F. Kafka, J. P. Sartre, E. Hemingway, I. Calvino e D. Buzzati. ~ allegoria, favola. 
 X   sf. short story. 

\Novella del grasso legnaiuolo, La Novella attribuita ad A. Manetti (XV sec.). 

\Novella di Cacasenno figlio del semplice Bertoldino Novella di A. Banchieri (1620). 

\Novella seconda Opera di narrativa di C. E. Gadda (1971). 

\Novèlla, Agostìno (Genova 1905-Roma 1974) Politico italiano. Fu segretario provinciale della gioventù socialista. Aderì al PCI (1924) e partecipò alla lotta di liberazione (1943-1945). Eletto deputato, fu segretario generale della CGIL dal 1957 al 1970. 

\novellàme, sm. L'insieme dei piccoli di animali. 

\Novellàra Comune in provincia di Reggio Emilia (11.235 ab., CAP 42017, TEL. 0522). Centro agricolo (coltivazione di cereali) e industriale (prodotti alimentari e metalmeccanici). Vi si trovano la collegiata di Santo Stefano, del XVI sec., e la rocca risalente al XIV sec. Gli abitanti sono detti Novellaresi

\novellàre, v. intr. 1 Raccontare novelle. ~ Favoleggiare. 

\novellatóre, sm. (f.-trìce) Chi racconta novelle. 

\Novelle Novelle di M. Bandello (1554). 

\Novelle asiatiche Racconti di J. A. Gobineau (1876). 

\Novelle dal ducato in fiamme Romanzo di C. E. Gadda (1953). 

\Novelle esemplari Racconti di M. de Cervantes y Saavedra (1613). La raccolta, pubblicata a Madrid nel 1613, è costituita da undici novelle composte in periodi diversi. Ecco i titoli: La gitanilla (La zingarella), El amante liberal (L'amante generoso), Rinconete y Cortadillo (), La española inglesa (La spagnola inglese), El licenciado Vidriera (Il dottor Vetrata), La fuerza de la sangre (La voce del sangue), El celoso extremeño (L'estremegno geloso), La ilustre fregona (La sguattera illustre), Las dos doncellas (Le due donzelle), La señora Cornelia (La signora Cornelia), El casamiento engañoso y coloquio de los perros (Il matrimonio con l'inganno e conversazione tra cani). Il titolo si riferisce, probabilmente, alla preoccupazione dell'autore di non incappare nelle sanzioni della severissima censura del tempo e quindi sarebbe da mettere in relazione con la perpetua necessità di mascherare il discorso ideologico; unico metodo che permettesse in quel tempo di dire senza rischi ciò che se fosse stato espresso in modo esplicito avrebbe messo l'autore fuori legge. Questa tesi troverebbe una conferma implicita nell'ultima novella della raccolta, il Coloquio de los perros, nella quale il protagonisti sono due cani, magicamente capaci di parlare, il primo quasi un libero pensatore, il secondo di rigida osservanza e che addirittura si preoccupa di richiamare all'ordine il compagno. Nelle novelle è stata individuata dai critici l'ispirazione dalle precedenti composizioni di autori italiani (soprattutto il Boccaccio). I temi delle varie composizioni non sono tra loro correlati; vi troviamo il racconto di avventura, quello di contenuto filosofico, il racconto umoristico, la storia di un'infedeltà coniugale ecc. Nel Licenciado Vidriera compare in embrione un personaggio pazzo e savio che è stato messo in relazione con il Don Chisciotte. 

\Novelle per un anno Racconti di L. Pirandello (1922). 

\Novelle rusticane Racconti di G. Verga (1883). 

\novelléto, sf. Denominazione dello stadio iniziale dello sviluppo di una fustaia coetanea. 

\novellétta, sf. Breve componimento strumentale. 

\Novèlli, Ermète (Lucca 1851-Napoli 1919) Attore teatrale versatile. Interpretò ruoli tragici e comici. 

\Novèlli, Gastone (Vienna 1925-Milano 1968) Pittore. Tra le opere Il grande linguaggio (1963, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna). 

\Novèlli, Piètro (Monreale 1603-Palermo 1647) detto il Monrealese. Pittore. Tra le opere Sposalizio della Vergine (1647, Venezia, San Matteo). 

\novellière, sm. (f.-a) 1 Scrittore di novelle. ~ novellista. 2 Raccolta di novelle. ~ antologia. 

\novellìno, agg. e sm. agg. Nuovo e inesperto. ~ novizio. <> esperto, veterano. 
sm. Detto di chi è inesperto. 
 X   agg. 1 inexperienced. 2 (pivello) green. 

\Novellino Novella di Masuccio Salernitano (postuma 1476). 

\novellìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) 1 Chi scrive novelle. 2 Antica denominazione letteraria di giornalista. 

\novellìstica, sf. 1 Genere letterario basato sulla novella. 2 La produzione di novelle di un determinato periodo. 

\novellìstico, agg. Relativo a novella. 

\novèllo, agg. 1 Nuovo, recente. ~ giovane. <> vecchio. 2 Da poco tempo. ~ recente. <> tardivo. erano sposi novelli. 2 Che presenta le caratteristiche di un personaggio del passato o si ispira apertamente a questi. non vogliamo novelli Garibaldi che scatenino guerre civili! 
 X   agg. 1 new. 2 (sposo) newly-married. 3 (verdura) early. 
 @   lat. novellus, dimin. di novus nuovo. 

\Novèllo Comune in provincia di Cuneo (879 ab., CAP 12060, TEL. 0173). 

\Novello, Vincent (Londra 1781-Nizza 1861) Compositore inglese di origine italiana. Dapprima organizzatore e direttore di concerti, nel 1811 fondò a Londra la casa editrice musicale Novello & Co. che nel corso di quasi due secoli di attività si è conquistata una solida reputazione in campo musicale. 

\novèmbre, sm. L'undicesimo mese dell'anno di 30 giorni. 
 X   sm. November. 
 @   lat. november,-bris. 

\novembrìno, agg. Relativo a novembre. 

\novemìla, agg. e sm. invar. agg. num. card. invar. Numero naturale corrispondente a nove volte mille. 
sm. invar. Il numero novemila e le cifre o le lettere che lo indicano. 

\novèna, sf. Pratica religiosa che consiste in un ciclo di preghiere per nove giorni di seguito. 
 @   deriv. dal lat. noveni a nove a nove 

\novenàrio, agg. e sm. agg. Costituito da nove sillabe. 
sm. Verso di nove sillabe. 

\novendiàle, agg. e sm. agg. Che ha la durata di nove giorni. 
sm. 1 Presso i romani il periodo di nove giorni del lutto. 2 Funerali celebrati per nove giorni in suffragio di un pontefice. 

\novennàle, agg. 1 Che ricorre ogni nove anni. 2 Che dura nove anni. 

\novènne, agg. Che ha nove anni. 

\novènnio, sm. Lo spazio di nove anni. 

\Novènta di Piàve Comune in provincia di Venezia (5.733 ab., CAP 30020, TEL. 0421). 

\Novènta Padovàna Comune in provincia di Padova (7.508 ab., CAP 35027, TEL. 049). 

\Novènta Vicentìna Comune in provincia di Vicenza (7.929 ab., CAP 36025, TEL. 0444). 

\Novènta, Giàcomo (Noventa di Piave, Venezia 1898-Milano 1960) Pseudonimo di Giacomo Ca' Zorzi. Poeta. Tra le opere Versi e poesie (1956, in dialetto). 

\noveràre, v. tr. Annoverare. ~ enumerare. 

\nòvero, sm. 1 Serie. ~ gamma. 2 Categoria, classe. ~ gruppo, serie. 
 @   lat. numerus. 

\Noverre, Jean-Georges (Parigi 1727-Saint-Germain-en-Laye 1810) Coreografo e teorico della danza francese. Ideò il Ballet d'action, contemporaneamente al balletto pantomimo di Angiolini, da cui ebbe origine il balletto romantico. 

\Novgorod Città (229.000 ab.) della Russia, sul fiume Volhov. Capoluogo della provincia omonima. 

\Nòvi di Mòdena Comune in provincia di Modena (10.086 ab., CAP 41016, TEL. 059). Centro industriale (prodotti delle confezioni e tessili). Gli abitanti sono detti Novesi

\Nòvi Lìgure Comune (30.000 ab., CAP 15067, TEL. 0143) in provincia di Alessandria. È sede di industrie dolciarie, elettrotecniche, meccaniche (biciclette), chimico-farmaceutiche, del cuoio, dell'abbigliamento, della carta e del vetro. Interessante la chiesa di Santa Maria Maddalena (XV-XVI sec.). 

\Novi Pazar Città (30.000 ab.) della Serbia meridionale, sul fiume Raska. Le principali risorse economiche sono l'agricoltura e l'artigianato, con la produzione di tappeti. Durante la dominazione ottomana, fu costituito il sangacciato di Novi-Pazar che restò autonomo, per passare poi all'Austria con il congresso di Berlino (1878). Nel 1918 entrò a far parte della Iugoslavia. 

\Novi Sad Città (179.000 ab.) della Federazione iugoslava, nella Serbia. Capitale della Vojvodina. Porto commerciale sul Danubio e mercato di prodotti agricoli (cereali, ortaggi, frutta e vini). Sviluppato e famoso l'artigianato dei tappeti. Le principali industrie sono quelle conserviere, meccaniche, chimiche, tessili (cotone), della distillazione e della ceramica. Sede della fortezza di Petrovaradin. La città fu fondata nel XVIII sec. e appartenne all'Ungheria fino al termine della prima guerra mondiale. 

\Nòvi Vèlia Comune in provincia di Salerno (2.015 ab., CAP 84060, TEL. 0974). 

\novigìldo, sm. Nel diritto longobardo, pena assegnata ai ladri. 
 @   comp. dall'antico alto tedesco niun nove + geld denaro. 

\Novìglio Comune in provincia di Milano (2.183 ab., CAP 20082, TEL. 02). 

\Novilàra Località delle Marche in provincia di Pesaro (e Urbino). Nelle sue vicinanze è stata scoperta una necropoli risalente all'età del ferro (VIII-VI sec. a. C.). 

\novilùnio, sm. Fenomeno relativo alla vita della Luna che corrisponde all'oscuramento del disco lunare in conseguenza della congiunzione tra la Luna stessa e il Sole in cielo. 
 X   sm. new moon. 
 @   lat. tardo novilunium, comp. da novus nuovo + deriv. da luna luna. 

\Novissimi, I Antologia di poesie curata da A. Giuliani (1961). 

\novìssimo, agg. e sm. agg. Ultimo. 
sm. Nel cristianesimo, le quattro cose che attendono l'uomo al termine della vita: la morte, il giudizio universale, l'inferno, il paradiso. 
 @   lat. novissumus, superlat. di novus nuovo. 

\novità, sf. 1 L'essere nuovo. ~ nuova. non gli piacevano certe novità nei comportamenti. 2 Innovazione. ~ rivoluzione, cambiamento. non ci furono grandi novità scientifiche al congresso. 3 Originalità. 
 X   sf. 1 novelty. 2 (cosa insolita) something new. 3 (innovazione) innovation. 
 @   lat. novitas,-atis, deriv. da novus nuovo. 

\Novità del giorno Opera in tre parti di P. Hindemith, testo di M. Schiffer (Berlino, 1929). 

\noviziàto, sm. 1 Condizione di novizio. 2 Periodo di tempo in cui si è novizi. 3 Il collegio dove si educano i novizi. 4 Tirocinio, apprendistato. 
 X   sm. 1 (tirocinio) apprenticeship. 2 (rel.) novitiate. 

\novìzio, sm. 1 Chi in un ordine religioso, deve effettuare un periodo di prova, prima di pronunciare i voti. ~ neoadepto. 2 Chi è nuovo in una professione. ~ novellino, tirocinante. <> esperto. 
 X   sm. 1 (rel.) novice. 2 (apprendista) apprentice. 
 @   lat. novicius, deriv. da novus. 

\novocaìna, sf. Sostanza sintetica usata come anestetico locale. 

\novòide, sf. Tipo particolare di stella nova, caratterizzata da un cambiamento non periodico ma rilevante della luminosità. 

\Novokuzneck Città (602.000 ab.) della Russia, nella Siberia meridionale, sul fiume Tom. Fa parte della provincia di Kemerovo. 

\novolàcca, sf. (pl.-che) Resina usata nell'industria chimica che si ottiene facendo condensare fenolo con formaldeide in ambiente acido e in difetto di formaldeide. 

\Nòvoli Comune in provincia di Lecce (8.771 ab., CAP 73051, TEL. 0832). 

\Novorossijsk Città (189.000 ab.) della Russia, nel Territorio di Krasnodar, nella Caucasia settentrionale. 

\Novosibirsk Città (1.436.000 ab.) della Russia, nella Siberia centrale, sul fiume Ob. Capoluogo della provincia omonima. Porto fluviale, nodo ferroviario e attivo centro industriale specializzato nei settori metalmeccanici, siderurgici, tessili, chimici, elettrici e dell'abbigliamento. Nel territorio circostante si trovano ricche miniere di carbone e ferro. Nelle sue vicinanze è stata fondata la Città della Scienza (intorno al 1960), importante centro di ricerca. Le sue origini risalgono alla metà del 1800. Si sviluppò rapidamente in seguito alla costruzione della ferrovia transiberiana (1893). 

\Novotný, Antonin (Letnany 1904-Praga 1975) Politico cecoslovacco. Dal 1953 fu segretario del Partito comunista e dal 1957 presidente della repubblica. L'anno successivo fu obbligato a dimettersi. 

\Novum organum Opera di filosofia di F. Bacone (1620). 

\Nowgong Città (57.000 ab.) dell'India, nello stato di Assam. Capoluogo del distretto omonimo. 

\Nowy Sacz Città (80.000 ab.) della Polonia, capoluogo del voivodato omonimo. 

\Noyon Cittadina (14.000 ab.) della Francia, nel dipartimento dell'Oise. Fu fondata dai romani e fu poi possesso dei suoi vescovi fino al 1789. Vi furono incoronati Carlo Magno e Ugo Capeto. Interessante la cattedrale Notre-Dame (XII-XIII sec.). 

\nozionàle, agg. Relativo a nozione. 
 X   agg. notional. 

\nozióne, sf. 1 Conoscenza elementare di qualcosa. ~ informazione. gli mancava qualsiasi nozione di meccanica. 2 Cognizione. aveva perso la nozione del tempo, non sapeva determinare quanto tempo era passato. 3 Idea. 
 X   sf. idea, notion. 
 @   lat. notio,-onis, deriv. da notus, p.p. di noscere conoscere. 

\nozionìsmo, sm. Conoscenza superficiale e disordinata di molte nozioni. 

\nozionìsta, sm. e sf. Chi sostiene il nozionismo. 

\nozionisticaménte, avv. In modo nozionistico. 

\nozionìstico, agg. (pl. m.-ci) 1 Proprio del nozionismo. 2 Basato sul nozionismo. 

\nòzze, sf. pl. L'atto di contrarre matrimonio e la cerimonia che caratterizzano tale atto. ~ sposalizio. nozze d'oro, il cinquantesimo anniversario di matrimonio; andare a nozze, fare qualcosa con molto gradimento. 
 X   sf. pl. marriage, wedding. 
 @   lat. nuptiae, deriv. da nubere andare sposa. 

\Nozze di Cadmio e Armonia, Le Prosa di R. Calasso (1988). 

\Nozze di Figaro, Le Commedia in quattro atti di W. A. Mozart, libretto di L. da Ponte (Vienna, 1786). 
Il conte di Almaviva ha permesso le nozze tra Figaro e Susanna, ma pretende di esercitare il privilegio dello jus primae noctis. Nel frattempo Marcellina, una donna di età avanzata, è in causa con Figaro circa un documento compromettente per il quale lui dovrebbe sposarla. Figaro però risulta essere proprio il figlio di Marcellina. Si vengono inoltre a creare numerose situazione equivoche, per le quali il conte perde il suo originario interesse. Alla fine Susanna e Figaro possono tranquillamente sposarsi. 

\Nozze di sangue Dramma in tre atti di F. García Lorca (1933). Tema dell'opera sono le nozze profanate dal delitto. L'ex fidanzato della Sposa, Leonardo, ha partecipato all'uccisione del marito e dell'altro figlio della Madre dello Sposo. Quando Leonardo si presenta alle nozze, la Sposa fugge con lui. Lo Sposo li raggiunge e il duello con Leonardo causa la morte di entrambi. La Sposa e la Madre sembrano condannate alla solitudine. La trilogia drammatica costituita da Nozze di sangue, Yerma (1934) e La casa di Bernarda Alba (1936) è considerata il capolavoro teatrale di Lorca. La tragicità di Lorca è di sapore arcaico, legata a sentimenti elementari come passione, odio, gelosia, onore. 

\Np Simbolo chimico del nettunio. 

\NPA Sigla di Nave Porta Aerei. 

\NS Sigla di Nostro Signore. 

\NSGC Sigla di Nostro Signore Gesù Cristo. 

\Ntem Dipartimento (129.000 ab.) del Camerun, nella Provincia del Sud. Capoluogo Ebolowa. 

\NTSC Sigla di National Television System Committee (comitato nazionale per la televisione a colori). 

\NTT Sigla di New Technology Telescope, un telescopio da 3,5 m di proprietà dell'Osservatorio europeo meridionale posto a La Silla, in Cile. 

\NU Sigla di Nettezza Urbana. 

\nuance, sf. Gradazione. ~ sfumatura, tono. 

\nùbe, sf. Insieme di piccolissime goccioline d'acqua o cristalli di ghiaccio, con densità sufficiente da essere opache e di colore variabile dal bianco al grigio. Si formano nell'alta atmosfera per raffreddamento dell'aria umida e conseguente condensazione del vapore acqueo intorno a microparticelle di pulviscolo. La classificazione delle nubi è fatta sulla base della forma (L. Howard, 1803). Si distinguono quelle stratificate, così definite per i loro moti ascensionali lenti e per la grande estensione orizzontale; le cirriformi, fibrose e formate da cristalli ghiacciati, tipiche delle alti quote; le convettive, con moti ascensionali veloci e un grande sviluppo verticale, tipiche delle atmosfere instabili. Da un punto di vista meteorologico, vengono classificate dall'Organizzazione meteorologica mondiale in relazione al loro aspetto da terra e alla loro altezza. ~ nuvola, nembo. 
 X   sf. cloud. 
 @   lat. nubes. 
Nube circumsolare 
Insieme delle comete che circondano il Sole, a distanza grandissima dalla Terra, e dalla quale, a causa di perturbazioni, di quando in quando un corpo cometario si stacca per cadere verso il Sole rendendosi visibile anche da Terra. 
Nube stellare 
Insieme di numerose stelle che fanno parte della galassia nella quale si trova la Terra. 

\Nùbia Regione geografica dell'Africa nordorientale, attualmente divisa tra il Sudan e l'Egitto. È attraversata dal Nilo e si estende tra Assuan e Khartoum, confinando a est con il mar Rosso e a ovest con il deserto libico. Le principali risorse economiche sono l'agricoltura, con le coltivazioni di datteri, cotone, banane e canna da zucchero. Importanti i resti egiziani, tra i quali il famoso tempio di Abu Simbel, sul lago Nasser e le necropoli romane e cristiane 

\nubiàni, o nùbi Gruppo etnico africano di agricoltori originario del Kordofan, in Sudan. Sono noti fin dall'antichità in quanto egizi e romani ne descrissero la bellicosità. 

\nubiàno, agg. e sm. agg. Relativo alla Nubia. 
sm. Lingua nilotica settentrionale. 

\Nubiàno, desèrto Regione desertica del Sudan nordorientale, tra la valle del Nilo e la costa del mar Rosso. 

\nubìfero, agg. Coperto di nubi. 

\nubifràgio, sm. Grosso temporale con forte vento. ~ ciclone, tempesta. 
 X   sm. cloudburst, downpour. 
 @   lat. mediev. nubifragium. 

\nubilàto, sm. La condizione di una donna nubile. 

\nùbile, agg. e sf. agg. Relativo a donna non sposata. ~ signorina. <> coniugata. 
sf. Donna non sposata. ~ ragazza, zitella. <> sposata, maritata. 
 X   agg. single, unmarried. 
 @   lat. nubilis, deriv. da nubere sposarsi. 

\nùca, sf. Parte posteriore del collo. 
 X   sf. nape. 
 @   lat. mediev. nucha, dall'arabo nukha'. 

\nucàle, agg. Che si riferisce o appartiene alla nuca. 

\Nucétto Comune in provincia di Cuneo (461 ab., CAP 12070, TEL. 0174). 

\nucleàre, agg. e sm. agg. 1 Che si riferisce al nucleo. ~ atomico. 2 Relativo alla parte della fisica che studia il nucleo dell'atomo. bomba nucleare, che sprigiona l'immane energia dell'atomo. 
sm. La parte della fisica che studia il nucleo dell'atomo. conferenza sul nucleare
 X   agg. nuclear. sm. nuclear power. 

\nuclearìsta, agg., sm. e sf. Che, o chi, è favorevole all'uso dell'energia nucleare. 

\nucleàto, agg. Che possiede uno o più nuclei. 

\nuclèico, àcido Macromolecola biologica contenuta nel nucleo cellulare, del quale costituisce la cromatina, e in alcuni organelli come i mitocondri e i cloroplasti. Ha funzione di conservazione dei caratteri ereditari ed è implicata strettamente nella crescita e riproduzione degli organismi. Gli acidi nucleici sono formati da due lunghe catene di unità dette nucleotidi, avvolte a elica. Si distingue l'acido desossiribonucleico (DNA), a doppia elica e destinato alla conservazione del patrimonio genetico della cellula, dall'acido ribonucleico (RNA), deputato alla trascrizione del messaggio genetico per la sintesi delle proteine specifiche. Il DNA è costituito prevalentemente da quattro nucleotidi, adenina, timina, citosina e guanina, mentre nell'RNA l'uracile sostituisce la timina. Secondo la struttura molecolare scoperta da Watson e Crick, il DNA è costituito da una doppia elica, nella quale ogni elica è costituita da una catena di nucleotidi disposti a spirale nello spazio e le due eliche sono legate tra loro da ponti tra l'adenina e la guanina e tra la timina e la citosina. Quando la molecola di DNA, di peso molecolare compreso tra 5x 106 e 5 x 107 si divide nelle due singole eliche, ogni catena rappresenta la matrice sulla base della quale è possibile costruire l'elica complementare, duplicando così il codice genetico della cellula. Nel caso dell'RNA il ribosio sostituisce il desossiribosio del DNA e la molecola è quasi sempre a singola elica. L'RNA esiste in varie conformazioni, con pesi molecolari diversi e finalità diverse. L'RNA messaggero ha peso molecolare intorno a 300.000 ed è deputato al trasferimento dell'informazione genetica dal DNA ai ribosomi, per la sintesi delle proteine specifiche della specie, a ognuna delle quali è associato un particolare RNA messaggero. L'RNA di trasporto, o RNA solubile, è notevolmente più piccolo, con peso molecolare di circa 30.000 ed esiste in circa venti diverse forme, ognuna delle quali è in grado di legare un ben determinato amminoacido, che può essere così trasportato fino ai ribosomi, dove viene ordinato nella sequenza specifica determinata dall'RNA messaggero. La terza forma di RNA è l'RNA ribosomiale, che si trova appunto nei ribosomi e ha peso molecolare tra 5 x 105 e 5 x 106

\nùcleo, sm. 1 Parte centrale di qualcosa. ~ nocciolo, essenza. 2 Primo elemento centrale che dà inizio ad altri. ~ fonte, origine. 
 X   sm. 1 nucleus, core. 2 (squadra) team. 3 (gruppo) group, unit. 4 (matematica: nucleo di un omomorfismo) kernel. 
 @   lat. nuc(u)leus nocciolo, dimin. di nux, nucis noce. 
In biologia è un costituente delle cellule animali e vegetali ed è circondato da una membrana, detta membrana nucleare, che lo separa dal citoplasma. Normalmente il nucleo si trova al centro della cellula e può avere forma sferica, ellissoidale, stellata ecc. All'interno del nucleo si trova la cromatina, il sui aspetto cambia in funzione del momento vitale della cellula nel quale viene condotta l'osservazione. Durante la riproduzione, la cromatina si separa in cromosomi che poi si distribuiscono tra le due cellule. Dal punto di vista chimico, il nucleo è composto da acidi nucleici e da una proteina basica. Gli acidi nucleici contenuti nel nucleo sono DNA e RNA, a sua volta racchiuso in strutture dette nucleoli. La funzione del nucleo consiste nell'assicurare la possibilità di sintetizzare le proteine specifiche dell'organismo e di riprodurre la cellula, mantenendo le informazioni genetiche specifiche.   +  
In fisica, il nucleo atomico è costituito dalla parte centrale dell'atomo, intorno alla quale ruotano gli elettroni e rappresenta quasi tutta la sua massa. Le dimensioni del nucleo atomico sono dell'ordine di 10-14 m; esso è costituito da neutroni e da protoni. Il numero totale di neutroni e protoni contenuto nel nucleo viene detto numero di massa. Gli atomi di un determinato elemento chimico hanno tutti lo stesso numero di protoni, ma il numero dei neutroni può cambiare, dando origine ai vari isotopi dell'elemento stesso. 
In matematica il nucleo di un omorofismo F tra spazi vettoriali (o anelli) è l'insieme F-1(0) degli elementi della struttura di partenza che viene trasformato nell'identità additiva (0) della struttura di arrivo.

\nucleoaspirazióne, sf. => "nucleotomia" 

\nuclèolo, sm. Ciascuno dei corpuscoli omogenei e tondeggianti presente all'interno del nucleo della cellula in vario numero. Contengono numerose proteine e partecipano al metabolismo cellulare. Presenti in intercinesi, scompaiono durante la mitosi per riformarsi subito dopo. 
 @   lat. nucleolus, dimin. di nucleus nucleo. 

\nucleóne, sm. Particella elementare che si trova nel nucleo atomico, corrispondente al protone e al neutrone. 

\nucleoproteìna, sf. Protide risultante dall'unione di un acido nucleico con una proteina basica. Si trova nei mitocondri e nei ribosomi. 

\nucleosìntesi, sf. Procedimento che, attraverso reazioni nucleari di fusione, favorisce la creazione di elementi chimici nelle stelle. 

\nucleotermoelèttrico, agg. Atto alla produzione di energia elettrica tramite l'energia termica prodotta da reazioni nucleari. 

\nucleotìde, sm. Composto organico formato da una base eterociclica, una molecola di acido ortofosforico e uno zucchero che costituisce l'unità fondamentale degli acidi nucleici. 

\nucleotomìa, sf. Trattamento dell'ernia del disco in cui viene eseguita un'aspirazione automatizzata e controllata radiograficamente dal disco intervertebrale. ~ nucleoaspirazione. 

\nuclìde, sm. Termine (introdotto nel 1947) con cui si caratterizza ciascuna specie atomica mediante la costituzione del suo nucleo, ossia mediante il suo numero atomico (Z, numero dei protoni) e il suo numero di massa (A, numero dei protono e dei neutroni), ovvero il suo numero di neutroni (N = Z−A). I nuclidi in fisica nucleare svolgono lo stesso ruolo che in chimica hanno gli elementi chimici (caratterizzati dal solo Z). I vari nuclidi di un particolare elemento chimico con uguale Z ma diverso N sono chiamati isotopi di esso. Stessi isotopi che differiscono per il diverso stato di eccitazione sono definiti isomeri.

\Nuculànidi Famiglia di Molluschi Lamellibranchi protobranchi marini muniti di una piccola conchiglia subtriangolare provvista di sifoni. Sono simili ai nuculidi. 

\nuculànio, sm. Frutto carnoso costituita da più drupe concresciute. 

\Nucùlidi Famiglia di Molluschi Lamellibranchi protobranchi marini simili ai nuculanidi ma la cui conchiglia è priva di sifoni. 

\nude-look, loc. ingl. Abbigliamento fatto con indumenti trasparenti che lasciano intravedere le forme del corpo. 

\Nudibrànchi Ordine di Molluschi Gasteropodi opistobranchi limaciformi dalla conchiglia assente o ridotta a cui appartengono specie marine e un genere che vive nel lago Bajkal. 

\nudìsmo, sm. Movimento che tende all'avvicinamento dell'uomo alla la natura, attraverso l'abolizione degli indumenti. ~ naturismo. 

\nudìsta, sm. e sf. Seguace del nudismo. 
 X   sm. e sf. nudist. 

\nudità, sf. 1 L'essere nudo. 2 Le parti nude del corpo. 
 @   lat. nuditas,-atis, deriv. da nudus. 

\nùdo, agg. e sm. agg. 1 Senza vestiti addosso. ~ ignudo. <> vestito. a occhio nudo, senza occhiali. 2 Privo di qualunque copertura. ~ Schietto. 3 Senza ornamenti. ~ disadorno, sguarnito. <> opulento. quella stanza nuda metteva tristezza. 4 Essenziale. ~ lineare, scarno. <> arzigogolato. le raccontò la nuda verità dei fatti
sm. Rappresentazione artistica della figura umana nuda. non apprezzava i cosiddetti nudi artistici
 X   agg. 1 nude, naked. 2 (fig.) bare. sm. nude. 
 @   lat. nudus

\Nudo e il morto, Il Romanzo di N. Mailer (1948). L'opera ha avuto un grandissimo successo e ha reso famoso l'autore allora venticinquenne. Basata sull'esperienza dell'autore durante la seconda guerra mondiale, presenta le azioni e le emozioni di un gruppo di soldati americani impegnati nel Pacifico, dei quali il tenente Robert Hearn laureato a Harvard è forse una figura autobiografica. Lo stile di Mailer oscilla dal simbolismo di Melville al naturalismo di Dos Passos. Come studio dell'elemento eroico e di quello irrazionale presenti nella storia di una nazione, il romanzo sembra destinato ad avere un significato duraturo nell'ambito della letteratura americana. 

\Nueva Ecija Provincia (1.069.000 ab.) delle Filippine, sull'isola di Luzon. Capoluogo Cabanatuan. 

\Nueva Esparta Stato (281.000 ab.) del Venezuela settentrionale, capitale La Asunción. 

\Nueva Gerona Città di Cuba (58.454 ab.) situata vicino alla costa settentrionale dell'isola. È capoluogo dell'Isla de la Juventud. 

\Nueva Loja Città dell'Ecuador (13.167 ab.) capoluogo della provincia di Sucumbios. 

\Nueva Ocotepeque Città dell'Honduras occidentale (6.980 ab.) situata sul fiume Lempa. È capoluogo del dipartimento di Ocotepeque. 

\Nueva San Salvador Città (116.000 ab.) dell'El Salvador sudoccidentale, capoluogo del dipartimento di La Libertad. 

\Nueva Segovia Dipartimento (122.000 ab.) del Nicaragua nordoccidentale, capoluogo Ocotal. 

\Nueva Viscaya Provincia (242.000 ab.) delle Filippine, nell'isola di Luzon. Capoluogo Bayombong. 

\Nuevo Laredo Città (218.000 ab.) del Messico, nello stato di Tamaulipas, al confine con gli USA. 

\Nuevo León Stato (3.099.000 ab.) del Messico, capitale Monterrey. 

\Nughédu di San Nicolò Comune in provincia di Sassari (1.173 ab., CAP 07010, TEL. 079). 

\Nughédu Sànta Vittòria Comune in provincia di Oristano (590 ab., CAP 09080, TEL. 0783). 

\nùgolo, sm. Notevole quantità. ~ moltitudine, sciame, stormo. 

\Nukus Città (180.000 ab.) dell'Uzbekistan, sul fiume Amudarja. Capoluogo della repubblica autonoma dei Caracalpachi. 

\Nùle Comune in provincia di Sassari (1.719 ab., CAP 07010, TEL. 079). 

\nùlla, avv., pron. e sm. avv. Niente. <> tutto. 
pron. indef. invar. Nessuna cosa, niente. 
sm. 1 Il non essere. è una persona che si è fatta dal nulla, che ha umili origini. 2 Il vuoto cosmico. 
 @   lat. nulla, da nullus nessuno. 

\nùlla òsta, sm. invar. (o nullaòsta) Attestante che nulla si oppone a ciò che è stato richiesto. ~ consenso. 
 X   sm. invar. 1 permission, authorization. 2 (certificato) permit. 

\nulladiméno, avv. Nondimeno. 

\nullafacènte, agg., sm. e sf. Che, o chi, non svolge nessuna attività. 

\nullàggine, sf. 1 L'essere nulla. 2 Non avere nessun valore. 

\nullatenènte, agg., sm. e sf. Che, o chi, non possiede nulla. ~ indigente. <> agiato. 

\nullatenènza, sf. Condizione di nullatenente. 

\nullificàre, v. v. tr. Ridurre a nulla. 
v. rifl. Ridursi a nulla. 

\nullificazióne, sf. Il ridurre a nulla. 
 @   lat. nullificatio,-onis. 

\nullìpara, agg. e sf. In medicina e veterinaria, di femmina che non ha mai partorito. 

\nullìsmo, sm. Termine filosofico usato a volte al posto di nichilismo. 

\nullità, sf. 1 L'essere nullo. 2 Cosa o persona insignificante. ~ zero, niente. lo riteneva una completa nullità. 3 Invalidità di un atto o di un negozio giuridico. fu riconosciuta la nullità del contratto a causa di un vizio di forma. 4 Aspetto da nulla, di poca importanza. certe nullità non andavano neanche prese in considerazione
 X   sf. nonentity. 

\nùllo, agg. 1 Relativo ad atto pubblico non valido. ~ annullato. 2 Che ha poco o nessun valore. ~ inservibile. <> valido. 3 Che vale zero. Riferito ad oggetti matematici diversi dai numeri: matrice nulla (i cui elementi sono tutti nulli), elemento nullo di un anello (lo zero dell'anello).
 X   agg. null. 

\Nùlvi Comune in provincia di Sassari (3.078 ab., CAP 07032, TEL. 079). 

\Nùma Pompìlio (secc. VIII-VII a. C.) Secondo re di Roma, forse dal 715 al 673 a. C. Secondo la tradizione, sabino e discepolo di Pitagora, consigliato dalla ninfa Egeria e avrebbe introdotto nuove istituzioni religiose, riformato il calendario e introdotto nuovi collegi sacerdotali. 

\Nùma, Màuro (Mestre 1961-) Schermidore. Alle olimpiadi del 1984 vinse l'oro nel fioretto, specialità nella quale vinse anche il campionato del mondo individuale e a squadre (1985) conquistando tre Coppe del mondo. 

\Numàna Comune in provincia di Ancona (2.774 ab., CAP 60026, TEL. 071). 

\Numazu Città (212.000 ab.) del Giappone, nella prefettura di Shizuoka dell'isola di Honshu. 

\number crunching (sgranocchiare numeri) In informatica indica la risoluzione di un problema che richiede lo svolgimento di calcoli numerosi o complessi o di elevata precisione.

\nùme, sm. 1 Divinità nel mondo greco-romano. ~ dio, potenza. 2 Volontà divina. 3 Chi mostra autorità. parlava come un nume
 @   lat. numen,-inis, deriv. da nuere fare cenni con il capo. 

\numeràbile, agg. Che si può numerare. 
 @   lat. numerabilis. 
 X   agg. countable, denumerable.
• In matematica un insieme viene detto numerabile se i suoi elementi sono in numero finito oppure se possono essere messi in corrispondenza biunivoca con i numeri naturali. Sono numerabili, oltre all'insieme dei numeri naturali, l'insieme dei numeri interi (la corrispondenza è 0→0, 1→1, −1→2, 2→3, −2→4, 3→5, −3→6, …), l'insieme delle coppie di numeri interi (e quindi l'insieme dei numeri razionali), …. Non è numerabile l'insieme dei numeri reali.

\numerabilità, sf. L'essere numerabile. 

\numeràle, agg. e sm. 1 Dei numeri, che ha rapporto con i numeri, che indica un numero, che è fatto con i numeri • sistema numerale; • aggettivo numerale; • la notazione numerale delle note in uno strumento a tastiera. 2 Gli aggettivi, i sostantivi e gli avverbi che indicano entità numeriche: uno, due, tre, … (numeri cardinali), primo, secondo, terzo, … (numeri ordinali), paio, coppia, centinaio, … (sostantivi collettivi), bis (avverbio che sta per "due volte"), ambedue (aggettivo), … 3 In Logica Matemativa, nel linguaggio dell'artimetica, vengono chiamati numerali i termini "standard" per denotare i numeri naturali; se S indica la funzione di passaggio al successivo, 0 è il numerale del numero zero, S(0) è il numerale del numero 1, S(S(0)) è il numerale del numero 2, …
 X   agg. numeral. 
 @   lat. tardo numeralis. 

\numeràre, v. tr. 1 Contrassegnare con un numero. 2 Contare. ~ enumerare. 
 X   v. tr. to number. 
 @   lat. numerare. 

\numeràrio, agg. e sm. Denaro contante. 
 @   lat. tardo numerarius. 

\numeratìvo, agg. Che serve a numerare. 

\numeràto, agg. Contrassegnato con un numero. ~ contato, segnato. 

\numeratóre, sm. 1 Chi numera. 2 Nelle frazioni indica quante parti del denominatore sono state considerate per formare la  →  frazione. 3 Specie di timbro usato per numerare le pagine di un registro. 
 X   sm. numerator.
 @   lat. tardo numerator,-oris. 

\numerazióne, sf. Complesso di regole e simboli utilizzati per la rappresentazione dei numeri. 
 X   sf. 1 numbering. 2 (mat.) numeration. 3 (decimale) notation. 
 @   lat. tardo numeratio,-onis. 
I sistemi di numerazione possono essere di vari tipi.  Nella numerazione posizionale, ideata in India e sviluppata dagli arabi che la fecero conoscere poi in occidente, il valore attribuito a una cifra dipende dal simbolo e dalla posizione occupata nel numero. Il sistema oggigiorno impiegato è il sistema decimale, ma in particolari settori come l'elettronico o l'informatico si usano anche i sistemi binario e quello esadecimale.  Nel sistema additivo ogni simbolo corrisponde sempre allo stesso numero e i numeri sono ottenuti sommando tra loro i simboli contenuti. Il sistema più semplice è la numerazione attraverso tacche, di cui è una variante la seguente: I, I I, I I I, I I I I, I I I I, I I I I I, I I I I I I, ….  Vi sono poi sistemi di numerazione misti, come la numerazione romana, in cui il valore associato ai simboli si somma o si sottrae a seconda della posizione in cui essi sono scritti: I (1), III (3), V (5), IV (5-1=4), IIV (non ammesso), VI (5+1=6), X (10), L (50), XL (50-10=40), C (100), CLX (160), CMIX (909), …

\Nùmeri È il quarto libro dell'Antico Testamento e tratta il viaggio degli ebrei dal Sinai alla Palestina. Il nome deriva dai numerosi dati riportati e relativi ai due censimenti effettuati durante il viaggio nel deserto. La figura più importante del libro è Mosè, al quale spettò il compito di mantenere salda la fede del popolo ebraico nella salvezza. 

\Numeriàno, Màrco Aurèlio Numèrio (sec. III) Imperatore romano tra il 283 e il 284 per soli nove mesi con il fratello Carino, dopo i quali venne ucciso dal suocero Arrio Apro, prefetto del pretorio, mentre era di ritorno da una spedizione in Persia. 

\numericaménte, avv. 1 Per mezzo di numeri. 2 Rispetto al numero. 

\numèrico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a numero. 
 X   agg. numerical. 

\nùmero, sm. 1 Oggetto matematico, in genere rappresentato mediante cifre ed eventualmente un "." o una "," (punto o virgola decimale), utilizzato a vari scopi (per indicare quantità, misure, posizioni, codifiche, …). 2 Generalizzazione di quanto al punto precedente, impiegante anche lettere od altri simboli (in genere per codifiche o per contrassegnare oggetti) • il numero di targa è GE A3577. 3 La entità contrassegnata (misurata, codificata, …) con un numero • abito al numero 5 della via, • è il turno del cliente numero 23, • telefonagli al numero di casa, • porto il numero 43. 4 quantità indeterminata • siamo in un bel numero. 5 ogni edizione di una pubblicazione periodica • quando esce il prossimo numero? 6 parte di uno spettacolo • il prossimo numero è acrobatico. 7 requisito, dote, risorsa • hai i numeri per farcela.  
 X   sm. 1 number. 2 (romano) numeral. 3 (legale) quorum. 4 (civico) house number. 
 @   lat. numerus. 
Il concetto più semplice di numero è quello di numero naturale (0, 1, 2, 3, ...). Se si vuole rendere sempre applicabile il passaggio al predecessore (3 → 2, 2 → 1, 1 → 0, 0 → ?) o la sottrazione (3–2 = 1, 3–5 = ?) occorre considerare i numeri interi, o "interi relativi", ossia aggiungere ai numeri naturali i numeri negativi. Con i numeri interi si possono rappresentare pozizioni o grandezze che variano a scatti (i piani di un ascensore, la popolazione di un paese, …). Per rappresentare grandezze che variano con continuità, come il tempo o, almeno apparentemente, le lunghezze, si usano i numeri reali (numero intero seguito da un punto o una virgola e una sequenza senza fine di altre cifre: 34.7913…); operando con essi si può sempre calcolare esattamente la divisione (per un numero diverso da 0), mentre con i numeri interi ciò non è sempre possibile (20/3 = 6.666… non è intero). I numeri reali che possono essere espressi come il risultato della divisione tra due interi vengono detti  →  razionali, gli altri irrazionali (ad es. la radice quadrata di 2 o il numero π che esprime il rapporto tra la lunghezza di un cerchio e quella di un suo diametro sono irrazionali); i numeri razionali, essendo il frutto di una divisione tra interi, presentano da un certo punto in poi una sequenza finita di cifre che si ripete (periodo); se questa sequenza è costituita dal solo 0 si dicono numeri limitati (es. "2.8000…", che in genere viene abbreviato come "2.8"); ma il concetto di limitatezza dipende dalla base di rappresentazione (1/3 in base dieci non è limitato mentre in base tre è 0.1000…). Fissata una "origine", una "direzione" e un "segmento unità", i numeri reali possono essere identificati con i punti di una retta. I numeri razionali positivi non sono  →  chiusi rispetto alla estrazione radice quadrata; i reali positivi lo sono, ma non i negativi (non esiste alcun numero reale che elevato al quadrato dia risultato negativo).   +   Estendendo l'insieme dei numeri reali a un insieme più generale di numeri dalla forma  a + i b  dove a e b sono numeri reali e si suppone che i2 = -1, si ottiene un insieme in cui è sempre possibile trovare un numero che al quadrato dia un altro numero dato; questi nuovi numeri, detti numeri complessi, possono essere identificati con i punti del piano: al punto di coordinate (x,y) corrisponde il numero complesso x+iy.   +     +     I vari insiemi numerici sono rappresentati in genere con lettere:  quello dei numeri naturali con N  (o  IN), dei numeri interi con Z (dal tedeso Zahl, numero), dei numeri reali con R (o  IR), dei numeri complessi con C.
Sulla scrittura dei numeri esistono vari usi, che qualcuno erroneamente codifica. Facciamo degli esempi. Quando dico il 13 è il mio numero fortunato conviene usare la scrittura in cifre, in quanto il numero "13" è il soggetto della mia frase e scritto in questo modo lo evidenzio meglio (ma non sarebbe errato scrivere "tredici"). Quando dico ho tre vestiti conviene usare questa scrittura invece di "3", ma se dico ho 13250 lire conviene evidentemente la scrittura in cifre, non solo per motivi di spazio, ma soprattutto per efficacia di comunicazione. Quando si scrivono per esteso, in genere, in numeri vengono scritti con una sola parola (millesettecentotrentatré) ma non è errato scriverli per esteso (due milioni e quarantacinque) o mescolando scrittura in cifre e scrittura a parole (2 milioni e 45), oltre che, ovviamente, tutti in cifre. Per separare la parte intera dalla parte frazionaria di un numero scritto in cifre in italiano, in genere, si usa la "virgola" invece del "punto", ma nel calcolo scientifico, in genere, come si fa in quasi tutto il mondo (e nei mezzi di calcolo) si usa la convenzione opposta; occorre capire dal contesto quale notazione si sta usando. La scrittura mista è particolarmente comoda quando si ha a che fare con numeri come 150 000 003 (stiamo usando la convenzione di separare con uno, o mezzo, spazio bianco gruppi di tre cifre a partire dal punto), che verrebbe scritto, ad esempio, 150 milioni e tre. Il secolo che va dal 1200 al 1300 viene in genere scritto Duecento (con la "d" maiscuola) o '200. I numeri telefonici e tutti i numeri che indicano codifiche è opportuno che siano scritti in cifre, in quanto non rappresentano delle misure, delle posizioni, ..., ma possono essere letti in modo vario (a seconda dei gusti, delle capacità di memorizzazione delle persone, ...). Per altri modi di scrivere/esprimere i numeri:   +  
Numero atomico 
Numero che indica la parte centrale di un atomo, in grado di determinarne la massa. Ogni nucleo è caratterizzato dal numero di massa A (numero dei neutroni) e dal numero atomico Z (numero dei protoni). Il nucleo risulta essere costituito da protoni e da neutroni.   +  

\numerologìa, sf. L'interpretazione dei numeri per fini simbolici e magici. 

\numerosità, sf. L'essere numeroso. 

\numeróso, agg. 1 Che è in gran numero. ~ molteplice. <> scarso, ristretto. 2 Costituito da molte unità. ~ abbondante. <> esiguo. 
 X   agg. 1 numerous, many. 2 (di molte unità) large. 
 @   lat. numerosus. 

\numerus, sm. invar. 1 Unità di truppe ausiliarie di fanteria e di cavalleria che, durante l'età romana imperiale, venivano reclutate nelle province conquistate o romanizzate da poco tempo. 2 Da Costantino in poi, unità di truppe mobili. 

\nùmida, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) Di abitante o originario della Numidia. 

\Numìdia Antica regione dell'Africa nordoccidentale, attualmente parte dell'Algeria. Abitata originariamente dai berberi, nel II sec. a. C. era suddivisa in due regni, con al trono rispettivamente Siface e Massinissa, il quale unificò il regno con l'appoggio dei romani (203 a. C.). Dopo il tentativo di Giugurta di impossessarsi del potere e la guerra giugurtina contro Roma, la parte occidentale fu assegnata da Roma a Bocco di Mauretania (105 a. C.). Nella guerra civile tra Pompeo e Cesare, la Numidia si schierò con Pompeo e, alla vittoria di Cesare, fu ridotta a provincia romana (46 a. C.). 

\numìdico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla Numidia e ai suoi abitanti. 

\Numìdidi Famiglia di Uccelli galliformi africani che presentano un piumaggio scuro con piccole macchie bianche. Sono chiamati anche galline del faraone. 

\numismàtica, sf. Scienza che studia le monete e le medaglie. 

\numismàtico, agg. e sm. agg. Relativo alla numismatica. 
sm. Studioso o cultore di numismatica. 

\Numitóre Personaggio mitologico, re di Albalonga, padre di Rea Silvia e quindi nonno di Romolo e Remo. Detronizzato dal fratello Amulio, gli venne restituito il trono dai nipoti. 

\nùmmo, sm. Nella Magna Grecia e nell'antica Sicilia, unità base di diversi sistemi monetari. 

\nummulària, sf. Uno dei nomi comuni della Lysimachia nummularia, una primulacea erbacea strisciante dai fiori gialli. 

\nummulìte, sf. Genere di Foraminiferi fossili della famiglia dei Nummulitidi. 

\Nummulìtidi Famiglia di Protozoi Foraminiferi che si svilupparono soprattutto durante il primo periodo del Terziario per ciò detto anche nummulitico. 

\nùndine, sf. pl. Nell'antica Roma era il giorno del mercato che cadeva ogni nove giorni. 

\Nunes, Pedro (Alcacer do Sal 1492-Coimbra 1577) Matematico e cosmografo portoghese. Inventò il nonio. 

\Núñez Cabeza de Vaca, Alvaro (Jerez de la Frontera 1490 ca.-Siviglia 1557) Esploratore spagnolo. Nel 1528, alle foci del Mississippi, venne catturato dagli indiani, e tenuto prigioniero per sei anni, dei quali fece resoconto in Naufragi (1542). Quando era governatore di Plata naufragò in Paraguay (1540) e così, per primo, esplorò la regione. 

\Nunziatèlla Denominazione data al collegio militare di Napoli. Fu soppresso da Giuseppe Bonaparte nel 1806, riaperto da Murat nel 1811. Nell'Italia unita divenne istituto di istruzione media superiore. 

\nunziatùra, sf. 1 Ufficio e dignità di nunzio. 2 La residenza del nunzio. 

\nùnzio, sm. 1 Messaggero. ~ inviato. 2 Prelato che il papa manda come ambasciatore presso un governo straniero. ~ messo. 
 X   sm. (rel.) nuncio. 
 @   lat. nuntius annunciatore. 

\nuòcere, v. intr. Fare del male. ~ danneggiare. <> giovare. tentar non nuoce, vale la pena di provare; quel male ha nociuto gravemente alla sua salute
 X   v. intr. to damage, to harm. 
 @   lat. volg. nocere

\nuòra, sf. La moglie del figlio nei confronti dei genitori di questo. 
 X   sf. daughter-in-law. 
 @   lat. volg. nora. 

\Nùoro (non Nuòro) Città (38.000 ab., CAP 08100, TEL. 0784) della Sardegna e capoluogo della provincia omonima. Si trova ai piedi del monte Ortobene. Le risorse principali sono costituite dal mercato agricolo (cereali, frutta, olive, uva) e dal mercato zootecnico. Presenti industrie alimentari, meccaniche e di materiali da costruzione. 
Provincia di Nuoro 
(7.044 km2, 276.000 ab.) Il territorio è prevalentemente montuoso e comprende il gruppo del Gennargentu. Povero d'acqua, le principali risorse sono rappresentate dalla pastorizia e dalle industrie alimentari, meccaniche e chimiche. 

\nuotàre, v. v. tr. Percorrere a nuoto. nuotò i cento metri in un tempo formidabile
v. intr. 1 Muoversi dentro l'acqua con movimenti delle braccia e delle gambe per stare a galla o spostarsi. nuotare come un pesce, essere un abile nuotatore. 2 Sguazzare. nuotava nell'abbondanza e non se ne accorgeva
 X   v. intr. 1 to swim. 2 (galleggiare) to float. 3 (a rana) to do breaststroke. 
 @   lat. volg. notare

\nuotàta, sf. L'azione del nuotare e il modo. 
 X   sf. swim. 

\nuotatóre, sm. (f.-trìce) Chi nuota. 
 X   sm. swimmer. 

\nuòto, sm. È l'insieme dei movimenti che consentono il galleggiamento e lo spostamento nell'acqua. Praticato a livello agonistico già nell'antica Roma, è stato riorganizzato nel XIX sec. Le competizioni hanno luogo in piscine lunghe 50 m e con otto corsie. Attualmente i quattro stili praticati sono: rana, dorso, crawl e delfino o farfalla. Nel 1994 Alexander Popov ha stabilito il record maschile per i 100 s.l. di 46.74 secondi. 
 X   sm. swimming. 

\nuòva, sf. Avvenimento accaduto di recente di cui si dà notizia. ~ novella, novità. 
 X   sf. news. 

\Nuova Atlantide Opera di filosofia di F. Bacone (1627). 

\Nuòva Caledònia Isola dell'oceano Pacifico sudoccidentale (un Territorio Francese d'Oltremare), poco a nord del Tropico del Capricorno, a circa 1.500 km dalla costa australiana. Ha forma allungata, disposta in direzione nord-ovest/sud-est. La parte settentrionale è montuosa, e culmina nei 1.628 m nel monte Paniè; quella meridionale presenta una serie di massicci che raggiungono l'altezza massima del monte Humboldt (1.610 m). 
Le maggiori risorse sono l'agricoltura (ortaggi, palma da cocco, caffè e mais), l'allevamento, la pesca e soprattutto lo sfruttamento dei giacimenti di nichel (oltre che di ferro, cobalto, rame, manganese, cromo), tra i più ingenti del mondo. 
STORIA Popolata dai kanaki, l'isola viene scoperta nel 1774 da Cook. Nel 1853 è unita ufficialmente alla Francia. Tra il 1864 e il 1896 viene insediato nell'isola un penitenziario i cui condannanti servono come mano d'opera nelle piantagioni e nelle miniere di nickel che vengono scoperte nel 1865. Tra il 1860 e il 1869 si assiste a varie insurrezioni dei kanaki. Nel 1884 l'amministrazione militare è sostituita da un governatore civile. 
Nel 1946 la Nuova Caledonia ottiene lo statuto di territorio d'oltremare. Nel 1984 un nuovo statuto apre la via all'autodeterminazione. L'anno successivo gravi incidenti oppongono gli indipendentisti del FLNKS (Front de libération nationale kanak e socialist) agli anti-indipendentisti (in particolare RPCR, Rassemblement pour la Calédonie dans la République). Nel 1987 un referendum conferma la permanenza dell'isola in seno alla repubblica francese e apre la via a un nuovo statuto di autonomia interna. Dal 1988 viene concluso un accordo tra il FLNKS, il RPCR e il governo francese (approvato tramite referendum nazionale) su uno statuto interinale per dieci anni (un'ulteriore elezione per l'autodeterminazione è prevista per il 1998). Nel 1989 la realizzazione di questo accordo viene proseguito malgrado l'assassinio dei due dirigenti indipendentisti, Jean Marie Tjibaou e Yeiwéné Yeiwéné. 

\Nuova cronica Cronaca di Giovanni Villani, proseguita da Matteo e Filippo, (ca. 1300, pubblicata postuma nel 1537). 

\Nuòva Delhi Città e capitale dell'Unione Indiana (301.300 ab.) corrispondente a un quartiere della città di Delhi che si è sviluppato a sud della città vecchia. 

\Nuova Eloisa, La => "Giulia o la nuova Eloisa" 

\Nuova enciclopedia Prosa di A. Savinio (postuma 1977). 

\Nuòva Geòrgia Isola (13.000 ab.) delle Salomone, nell'oceano Pacifico. 

\Nuòva Guinèa => "Papua Nuova Guinea" 

\Nuòva Inghiltèrra Nome dei territori statunitensi sulla costa atlantica settentrionale, nei quali si verificarono i primi insediamenti dei coloni inglesi. Attualmente comprende gli stati del Maine, Vermont, New Hampshire, Massachusetts, Connecticut e Rhode Island. I primi coloni furono i padri pellegrini che fondarono New Plymouth e Boston. La regione ebbe notevole importanza nella lotta per l'indipendenza degli Stati Uniti dall'Inghilterra. 

\Nuòva Irlànda Isola (9.600 km2, 78.000 ab.) dell'arcipelago delle Bismarck (Melanesia). Di origine vulcanica, l'isola è montuosa e coperta di foreste. Le principali risorse economiche sono costituite dalla produzione di copra, cacao e caucciù. Fu scoperta nel 1616 dagli olandesi e divenne poi protettorato tedesco dal 1884 al 1919. Attualmente fa parte dello stato di Papua Nuova Guinea. 

\Nuòva Itàlia, La Casa editrice specializzata in filosofia, storia, psicologia e pedagogia e indirizzata verso il settore scolastico. Fondata a Venezia nel 1926, nel 1989 è entrata nel Gruppo Fabbri. 

\nuòva oggettività Movimento artistico sorto in Germania tra il 1923 e il 1930 caratterizzato dalla tendenza alla realtà oggettiva e spinto dalla reazione alla situazione verificatasi dopo la sconfitta nella prima guerra mondiale. I principali esponenti furono G. Grosz, O. Dix, C. Schad, G. Scholz e C. Hubbuch nella pittura e nella scultura, mentre nella letteratura furono Döblin, Fallada, Carossa, Wiechert, Hausmann e A. Zweig. Il movimento fu attivo anche in campo cinematografico con i registi P. Jutzi, W. Ruttmann, P. Leni e G. W. Pabst. 

\Nuova poetica leopardiana, La Opera di critica letteraria di W. Binni (1947). 

\Nuòva Scòzia Provincia (55.490 km2, 892.000 ab., capoluogo Halifax) del Canada. Costituita dall'omonima penisola e dall'isola di Capo Bretone, le principali risorse sono costituite dalla pesca e dall'allevamento bovino e ovino, oltre allo sfruttamento delle foreste e alle miniere di carbone. È sede di industrie siderurgiche, metallurgiche, meccaniche, chimiche, cantieristiche, chimiche e della carta. Scoperta da S. Caboto nel 1497 fu colonizzata dai francesi a partire dal 1605. Con il trattato di Utrecht (1713) passò alla Gran Bretagna e nel 1867 entrò a far parte della confederazione canadese. 

\Nuòva Sibèria, ìsole délla Arcipelago della Russia, nel mar Glaciale Artico. Amministrativamente compreso nel territorio della repubblica autonoma di Jacuzia. 

\Nuòva York Nome italiano di New York. 

\Nuòva Zelànda Stato indipendente dell'Oceania, occupa l'omonimo arcipelago nell'oceano Pacifico meridionale. 
Il territorio è formato dalle due isole principali (Isole del Nord e Isola del Sud), divise dallo stretto di Cook, largo appena 26 km, e da molte isole minori. 
L'Isola del Nord è prevalentemente montuosa, con coste frastagliate, particolarmente nella penisola di Auckland, saldata al resto dell'isola dal sottile istmo omonimo, su cui è sorta la principale città della Nuova Zelanda, Auckland. 
Al centro dell'isola del Nord, tutt'attorno al bacino del lago Taupo, si allarga un altopiano sui 400-600 m, da cui si elevano numerosi coni vulcanici: il Ruapehu (2.797 m, la cima più alta dell'Isola del Nord), il Ngauruhoe (2.291 m) e l'Egmont (2.518 m). Diffusissime sono le manifestazioni di vulcanismo secondario (fumarole, solfatare, geyser e sorgenti termali). 
L'Isola del Sud ha forma rettangolare, disposta in direzione nord-est/sud-ovest, percorsa dalle Alpi Neozelandesi Meridionali, particolarmente elevate nella sezione centrale, con numerose vette oltre i 3.000 m (monte Cook, 3.764 m). Il versante occidentale scende a picco sul mare, determinando l'aspetto roccioso e impervio della costa, tuttora selvaggia e generalmente disabitata; il versante orientale digrada dolcemente verso le pianure di Canterbury e del Southland, occupate da ampi pascoli e da terreni coltivati. 
Numerosi sono gli arcipelaghi minori, di origine vulcanica, tuttora ricchi di fenomeni pseudovulcanici: le Auckland, le Campbell e le Kermadec. 
I fiumi più importanti sono nell'Isola del Nord: il Waikato, emissario del lago Taupo e tributario del Mar di Tasman, e il Wanganui che sfocia nello stretto di Cook. 
Nell'isola del Sud i fiumi principali scendono all'oceano Pacifico; tra questi spiccano il Clutha (322 km) e il Waitaki (209 km). 
Numerosi sono anche i bacini lacustri, tipicamente di origine vulcanica nell'Isola del Nord (Taupo) e di origine glaciale nell'Isola del Sud (Te Anau, Tekapo, Pukaki e Ohau). 
Il clima è in generale temperato oceanico, più freddo nel sud; i venti occidentali apportano consistenti precipitazioni durante tutto l'anno, soprattutto sui versanti esposti a ovest. 
La popolazione si addensa nelle aree costiere, mentre vaste aree dell'interno sono pressoché disabitate. 
La capitale è Wellington, centro amministrativo, finanziario e culturale del paese. Auckland è invece il più popoloso agglomerato urbano della Nuova Zelanda, massimo scalo marittimo e sede delle principali industrie e attività economiche. Altre città sono Christchurch, centro agricolo e sede delle industrie legate all'allevamento, Dunedin, centro commerciale, e inoltre Manakau, Hamilton, Invercargill e Nelson. 
Il paese basa tradizionalmente la propria prosperità sull'allevamento del bestiame e sulle connesse attività industriali, quali la conservazione delle carni, la produzione e la lavorazione del latte, la concia delle pelli, e la lavorazione della lana. Massimamente diffusi sono gli ovini (per i quali la Nuova Zelanda è al quarto posto nel mondo), discreto il patrimonio bovino. 
L'agricoltura ha un ruolo di supporto all'allevamento, con la copiosa produzione di foraggi. 
Le colture più diffuse sono quelle cerealicole, specie quelle di frumento, orzo e mais; una certa importanza hanno anche i prodotti ortofrutticoli (patate, pomodori, kiwi, mele, uva). 
Fra le colture industriali si annoverano tabacco e il Phormium tenax, la cosiddetta canapa della Nuova Zelanda, rinomata per la robustezza delle sue fibre, particolarmente adatte alla fabbricazione di corde. 
Le foreste forniscono buone quantità di legname, lavorato interamente in loco. Numerose sono anche le aree a rimboschimento artificiale, con conifere a crescita rapida, provenientei dall'emisfero settentrionale, che alimentano l'industria della carta. 
La pesca, che ha registrato in questi ultimi anni una crescente espansione, è praticata soprattutto lungo le coste orientali. 
Discreta è la disponibilità di minerali energetici: carbone, lignite, gas naturale e petrolio. Si estraggono inoltre quantitativi molto modesti di oro (in declino), argento, ferro, minerali di ferro, bentonite; una certa importanza hanno le saline del lago Grassmer presso Blenheim. 
Ingenti sono le possibilità idriche in particolare nell'isola del Sud, che permettono di coprire i tre quarti del fabbisogno energetico. 
Le industrie riguardano prevalentemente la lavorazione e la trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici. 
L'industria di base è relativamente modesta, ma è in atto un certo sforzo di potenziamento degli impianti; sono operativi complessi di raffinazione del petrolio, siderurgici e metallurgici. 
STORIA Nel 1642 l'olandese Tasman scopre l'arcipelago, popolato dai maori. Nel 1769-1970 James Cook esplora il litorale. Nel 1814 missionari cattolici e protestanti iniziano l'evangelizzazione del paese. Nel 1841 viene nominato un governatore inglese. La brutale politica di espansione portata avanti dalla Gran Bretagna provoca le guerre maori del 1843-1847 e del 1860-1870. Nel 1852 una costituzione assegna alla colonia un'ampia autonomia. Il ritorno alla pace e la scoperta dell'oro (1861) favoriscono la prosperità del paese. Nel 1899 viene instaurato il suffragio universale. 
Nel periodo dal 1891 al 1912 i liberali portano avanti una politica sociale avanzata. Nel 1907 la Nuova Zelanda diventa un dominio britannico. Dal 1914 al 1918 essa partecipa alla prima guerra mondiale. Nel 1929 il paese è duramente sconvolto dalla crisi mondiale. Alla fine della seconda guerra mondiale, dopo aver avuto una parte attiva nella sconfitta giapponese, la Nuova Zelanda svolge un ruolo importante nell'Asia del sud-est del Pacifico. Dal 1951 al 1971 la Nuova Zelanda sostiene la politica americana nel sud-est asiatico e invia truppe in Corea e nel Viet Nam. 
Nel 1972 avvia la relazioni diplomatiche con la Repubblica popolare cinese. Nel 1974, dopo l'entrata della Gran Bretagna nel Mercato Comune Europeo, la Nuova Zelanda deve diversificare la propria attività e cercare sbocchi nell'Asia, particolarmente in Giappone. A partire dal 1980, assume la guida del movimento antinucleare nel Pacifico del sud. 
Abitanti-3.540.000 
Superficie-268.676 km2 
Densità-13,1 ab./km2 
Capitale-Wellington 
Governo-Stato indipendente nell'ambito della Commonwealth 
Moneta-Dollaro neozelandese 
Lingua-Inglese, maori 
Religione-Protestante, anglicana e cattolica 

\nuovaménte, avv. 1 Un'altra volta. 2 Ancora. 
 X   avv. again. 

\Nuove canzoni Opera di poesia di A. Machado (1917-1930). 

\nuòvo, agg. e sm. agg. 1 Che è fatto o accaduto di recente. ~ fresco, novello. la nuova moda imperversava fra i giovani. 2 Non ancora usato. ~ vergine. <> adoperato. nuovo di zecca, come le monete appena fabbricate. 3 Poco pratico. ~ inesperto. era nuovo del luogo
sm. Ciò che è nuovo, la novità. era sempre alla ricerca del nuovo
 X   agg. 1 new. 2 (sconosciuto) unknown. 3 (fig., nuovo di zecca) brand-new. 
 @   lat. novus

\Nuòvo Ciménto, Il Rivista internazionale di fisica, una delle più importanti e conosciute in Europa. Venne fondata nel 1855 da C. Matteucci e R. Piria. Dal 1897 è l'organo della Società italiana di fisica. 

\Nuovo cristianesimo Opera di filosofia di C. H de Saint-Simon (1825). 

\Nuòvo Galles del Sud Stato (801.600 km2, 5.772.0000 ab., capitale Sydney) federale dell'Australia confina con il Queensland a nord, con l'oceano Pacifico a est, con il Victoria a sud e con l'Australia meridionale a ovest. Il territorio è attraversato dalla Gran Catena Divisoria la cui vetta più alta è il monte Kosciusko (2.230 m), mentre sulla costa è pianeggiante. Le risorse economiche principali sono costituite dalle industrie siderurgiche, metallurgiche, chimiche e petrolchimiche, meccaniche e tessili (lana). Attivi anche l'agricoltura (cereali, uva, canna da zucchero, frutta, cotone, lino e tabacco) e l'allevamento (ovini). Ricche le risorse minerarie con giacimenti di carbone, oro, argento, piombo, zinco). Fu esplorato da J. Cook nel 1770 e nel 1788 vi si insediò la prima colonia europea. Nel 1901 aderì alla Federazione australiana. 

\Nuòvo Mèssico Stato (314.925 km2, 1.490.000 ab., capitale Santa Fe) federato degli Stati Uniti d'America. Confina a nord con il Colorado, a est con Oklahoma e Texas, a sud con Texas e Messico e a ovest con l'Arizona. Il territorio è attraversato dalle Montagne Rocciose, mentre la parte orientale è quasi pianeggiante ed è attraversata dai fiumi Rio Grande e Pecos. Le principali risorse solo l'agricoltura, con le coltivazioni di cereali, foraggi e patate, l'allevamento di bovini e soprattutto i grandi giacimenti di petrolio, gas naturale, oro, argento e rame. Sono presenti anche industrie chimiche, metallurgiche e alimentari. Fu esplorato dagli spagnoli a partire dal 1539 e nel 1821 passò al Messico e poi agli Stati Uniti nel 1850. Dal 1912 è entrato a far parte dell'Unione come trentasettesimo stato. 

\Nuòvo Pignóne Industria meccanica e fonderia italiana facente parte dal 1954 del gruppo ENI. Nata a Firenze nel 1842 come Fonderia del Pignone, nel 1928 divenne Pignone Officine Meccaniche. 

\Nuovo Regno, Il Opera di poesia di S. George (1928). 

\Nuovo Testamento Scritti comprendenti i 4 Vangeli (Matteo, Marco, Luca; Giovanni), gli Atti degli Apostoli, le 14 Lettere di San Paolo, le 2 Lettere di San Pietro, le 3 Lettere di San Giovanni, la Lettera di Giuda e l'Apocalisse (circa 45-90 d. C.). 
Il nucleo più importante del Nuovo Testamento è rappresentato dai quattro Vangeli. 
I primi tre vangeli (attribuiti agli evangelisti Matteo, Marco, Luca) furono composti tra il 50 e l'80, sono detti sinottici, perché possono essere abbracciati con un solo colpo d'occhio. 
Il quarto vangelo (attribuito all'evangelista Giovanni) risale alla fine del I secolo. 
I manoscritti del Nuovo Testamento oggi conosciuti sono oltre 5000. L'attribuzione ai singoli autori deriva dalla tradizione della Chiesa, attestata fin dal II secolo. 
L'evangelista Matteo scrisse il primo vangelo in Palestina, per i cristiani convertiti dal giudaismo; l'opera, composta in aramaico, fu in seguito tradotta in greco e contemporaneamente rielaborata. 
L'evangelista Marco, autore del secondo vangelo, servì nell'apostolato Paolo, Barnaba e Pietro del quale era l'interprete. A Roma mise per iscritto la predicazione di Pietro. 
L'evangelista Luca, autore del terzo vangelo, era medico, di origine pagana e fu compagno di Paolo nei suoi viaggi apostolici e delle due prigionie romane. 
La lingua originale del secondo, terzo e quarto vangelo era il greco. 
Sicuramente all'inizio vi fu la predicazione orale degli apostoli che annunciavano la morte redentrice di Gesù Cristo e la sua resurrezione. Quando i testimoni diretti degli avvenimenti cominciarono a venire meno, ci si preoccupò di mettere per iscritto la tradizione orale. 

\Nur al-Din (1118-Damasco 1174) Emiro di Aleppo dal 1146. Dalla battaglia contro gli stati crociati d'oriente ricavò la contea di Edessa, parte del principato di Antiochia (1150) e parte del principato d'Egitto (1171). 

\Nuràchi Comune in provincia di Oristano (1.333 ab., CAP 09070, TEL. 0783). 

\nuràghe, sm. Costruzione presente in Sardegna, di forma conica e formata da grandi pietre incastrate, usata nella preistoria come abitazione. 

\nuràgico, agg. (pl. m.-ci) Relativo ai nuraghi. 

\Nuràgus Comune in provincia di Nuoro (1.069 ab., CAP 08030, TEL. 0782). 

\Nurallào Comune in provincia di Nuoro (1.448 ab., CAP 08030, TEL. 0782). 

\Nuràminis Comune in provincia di Cagliari (3.124 ab., CAP 09024, TEL. 070). 

\Nürburgring Circuito automobilistico costruito tra il 1925 e il 1927 ad Adenau, in Germania, nei pressi del castello di Nürburg. Con i suoi 22.800 m, le sue 172 curve e il suo dislivello complessivo di 700 m rappresenta uno dei circuiti più difficili del mondo. Dal 1931 al 1976 vi si è svolto il gran premio di Germania. 

\Nurèci Comune in provincia di Oristano (486 ab., CAP 09080, TEL. 0783). 

\Nureiev, Rudolf (Nystad 1938-Parigi 1993) Ballerino russo naturalizzato austriaco dal 1982. Fu importantissimo interprete sia di brani classici che di danza moderna. Fu inoltre direttore di ballo all'Opéra di Parigi (1983-1989). 

\Nurmi, Paavo (Turku 1897-Helsinki 1973) Podista finlandese. Nella sua carriera vinse, nelle olimpiadi tra il 1920 e il 1928, ben nove titoli. 

\Nùrri Comune in provincia di Nuoro (2.715 ab., CAP 08035, TEL. 0782). 

\nurse, sf. invar. 1 Bambinaia, governante. ~ balia, nutrice. 2 Infermiera. 

\nursery, sf. invar. Luogo attrezzato per la custodia e accoglienza dei bambini piccoli. 

\Nus Comune in provincia di Aosta (2.259 ab., CAP 11020, TEL. 0165). 

\Nùsco Comune in provincia di Avellino (5.053 ab., CAP 83051, TEL. 0827). 

\nutazióne, sf. In medicina è l'oscillazione involontaria e abituale della testa. 
In astronomia moto dell'asse di rotazione terrestre, con periodo di 18,6 anni. Scoperto da J. Bradley nel 1748 è dovuto all'azione gravitazionale della Luna. È il risultato della somma di tre componenti: innanzitutto il moto di retrogradazione dei nodi lunari; le altre due componenti hanno un periodo di mezzo anno tropico e mezzo mese tropico lunare derivando dall'influenza dell'azione di attrazione gravitazionale del Sole e della Luna; esse sono come ordine di grandezza venti volte e cento volte inferiori rispetto a quella principale. 

\Nutella. Crema a base di nocciole e cacao prodotta dalla Ferrero. La produzione è iniziata nel 1964 e il suo consumo si è rapidamente diffuso in tutto il mondo. Una prima versione del prodotto era stata lanciata nel 1951 col nome Supercrema, a sua volta nata come versione spalmabile del dolce Giandujot creato nel primo dopoguerra da Pietro Ferrero nella sua pasticceria di Alba (Cuneo). 

\Nùti, Francésco (Prato 1955-) Regista e attore cinematografico. Realizzò Casablanca, Casablanca (1985), Willy signori... e vengo da lontano (1989), Donne con le gonne (1991) e Occhiopinocchio (1994). 

\nùtria, sf. Mammifero roditore (Myocastor coypus) lungo 80 cm ca e con una lunga coda (30 cm). Originaria dell'America meridionale, ha tronco e capo simili a quelli del castoro; le zampe robuste sono munite di cinque dita con unghie e collegate fra loro, negli arti posteriori, da una membrana; la coda è coperta di piccole squame; il mantello bruno è formato da una fitta e morbida lanetta mescolata a peli setolosi. È un ottima nuotatrice e vive principalmente vicino a corsi d'acqua, laghi e paludi. Molto ricercata per la pelliccia morbida e fitta (castorino), è oggetto di allevamento. 

\nutrìce, sf. 1 Balia. ~ bambinaia. 2 Chi allatta o alleva bambini non suoi. 
 @   lat. nutrix,-icis. 

\nutriènte, agg. e sm. agg. Che nutre. ~ sostanzioso.  sm. componente dei cibi che l'organismo utilizza per le sue funzioni vitali (i principali nutrienti sono: proetine, carboidrati, grassi, vitamine, minerali, acqua e fibre alimentari).
 X   agg. nourishing, nutritious. 

\Nutrimenti terrestri, I Prosa di A. Gide (1897). 

\nutriménto, sm. 1 Il nutrire. 2 Ciò che serve di nutrimento, alimento. ~ cibo. 
 X   sm. 1 nourishment. 2 (cibo) food. 
 @   lat. nutrimentum. 

\nutrìre, v. v. tr. 1 Dare a un organismo vivente le sostanze per mantenersi in vita e svilupparsi. ~ alimentare. <> affamare. nutriva i piccoli con un affetto commovente. 2 Covare, pensare. nutriva odio nei suoi confronti
v. rifl. 1 Cibarsi. 2 Mantenersi. si nutriva solo di illusioni, di sogni impossibili
 X   v. tr. 1 to nourish, to feed. 2 (fig.) to feel. v. rifl. to feed. 
 @   lat. nutrire

\nutritìvo, agg. 1 Che dà nutrimento. 2 Che è atto a nutrire. 
 X   agg. nutritional. 

\nutritìzio, agg. Nutritivo. 
Arterie nutritizie 
In anatomia, denominazione di arterie che irrorano il femore, l'omero, il perone, la tibia e il polmone. 
Soluzione nutritizia 
In botanica, soluzione di sali per la crescita delle piante delle colture idroponiche. 

\nutrìto, agg. 1 Pasciuto, forte. ~ robusto. <> denutrito. 2 Intenso, abbondante. ~ congruo, considerevole. <> stentato. 

\nutritóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi nutre. 2 Strumentazione che contiene e distribuisce mangimi per animali. 

\Nutrìzio, Nìno (Traù, Dalmazia 1911-Bagno a Ripoli, Firenze 1988) Giornalista italiano. Inizialmente giornalista sportivo, nel 1952 fondò il quotidiano La Notte di cui fu il direttore fino ala 1979. 

\nutrizionàle, agg. Relativo alla nutrizione. 

\nutrizióne, sf. 1 L'azione del nutrire e del nutrirsi. 2 Cibo, alimentazione. la sua nutrizione era piuttosto abbondante. 3 La funzione dell'organismo. 
 X   sf. nutrition. 
 @   lat. nutritio,-onis

\nutrizionìsta, sm. Esperto dei problemi della nutrizione. 

\nutrizionìstica, sf. Studio dei problemi della nutrizione. 

\nùvola, sf. 1 Massa di vapore sospesa in aria. ~ nube. viveva fra le nuvole, era fuori dalla realtà. 2 Insieme di particelle che sono sospese in aria. ~ nembo. una nuvola di fumo lo avvolse
 X   sf. cloud. 
 @   lat. volg. nebula

\Nuvola in calzoni, La Opera di poesia di V. V. Majakovskij (1915). 

\nuvolàglia, sf. Grande distesa di nuvole. 

\Nuvolàri, Tàzio (Castel d'Ario 1892-1953) Pilota automobilistico. Vinse due volte la Mille Miglia (1930 e 1933), oltre alla 24 ore di Le Mans (1933) e alla coppa Vanderbilt (1936). 

\Nuvole, Le Commedia di Aristofane (423 a. C.). È una delle 11 commedie di Aristofane conservate (delle oltre 40 attribuitegli). Protagonista della commedia è il contadino Strepsiade preoccupato per i debiti contratti dal figlio Fidippide. Avendo saputo che Socrate è in grado di rovesciare la ragione e il torto con l'abilità dialettica, chiede di poter apprendere l'arte della parola. I risultati delle lezioni sono così scarsi che lo scolaro viene scacciato. Al suo posto si presenta il figlio Fidippide, che impara rapidamente la tecnica retorica e riesce a confondere i creditori. Durante un banchetto, Fidippide picchia il padre e poi dimostra di averlo fatto per il suo bene. Strepsiade reagisce, incendiando il pensatoio di Socrate. Le Nuvole rappresentano le divinità della parola, che nella commedia costituiscono il coro. La commedia è un attacco diretto alle idee nuove rappresentate da Socrate e dai sofisti. Aristofane non fa distinzioni e li unisce in una decisa condanna. Per quanto se ne sa oggi, questo sembra essere stato il primo suggerimento di eliminare fisicamente Socrate (Socrate sarà processato e condannato a morte nel 399 a. C.). 

\Nuvolènto Comune in provincia di Brescia (3.074 ab., CAP 25080, TEL. 030). 

\Nuvolèra Comune in provincia di Brescia (2.834 ab., CAP 25080, TEL. 030). 

\nùvolo, agg. e sm. agg. Nuvoloso. 
sm. 1 Tempo nuvoloso. 2 Nuvola di grosse dimensioni. 3 Grande quantità. 
 X   agg. overcast, cloudy. 

\nuvolosità, sf. 1 L'essere nuvoloso. 2 Addensamento di nubi. 

\nuvolóso, agg. 1 Coperto di nubi. ~ annuvolato. <> limpido. 2 Appannato. 
 X   agg. overcast, cloudy. 

\Nùxis Comune in provincia di Cagliari (1.834 ab., CAP 09010, TEL. 0781). 

\nuziàle, agg. Attinente a nozze. ~ matrimoniale, uxorio. 
 X   agg. wedding, nuptial. 
 @   lat. nuptialis. 

\nuzialità, sf. Grandezza che indica la frequenza dei matrimoni in una data popolazione e in un dato periodo di tempo. 

\NY Sigla di New York. 

\Nyanga Provincia (98.000 ab.) del Gabon sudoccidentale. Capoluogo Tchibanga. 

\Nyanza Provincia (4.174.000 ab.) del Kenya occidentale. Capoluogo Kisumo. 

\Nyerere, Julius (Butiama 1922-Londra 1999) Politico della Tanzania. Al momento dell'indipendenza del Tanganica, nel 1961, era primo ministro, e così l'anno successivo ne divenne presidente e mantenne il titolo anche dopo l'unione del 1964 con lo Zanzibar che originò la Tanzania. Rimase in carica fino al 1985. 

\Nyíregyh´za Città (115.000 ab.) dell'Ungheria, capoluogo della contea di Szabolcs-Szatm´r. 

\Nyköping Città (66.000 ab.) della Svezia, alla foce del fiume omonimo. Capoluogo della contea di Södermanland. 

\nylon, sm. invar. Classe di materie plastiche sintetiche, ottenute per policondensazione di una diammina e di acido adipico. Sono utilizzate soprattutto come fibre tessili e sono fortemente idrorepellenti e resistenti all'abrasione. La reazione fu messa a punto nel 1928 da W. H. Carothers. Il marchio commerciale appartiene alla società statunitense Du Pont de Nemours. 

\nymphon, sm. invar. Genere di picnogonidi che si trovano nel Mediterraneo e nell'Atlantico. 

\Nyong Fiume (600 km) del Camerun. Nasce presso Abong-Mbang e sfocia nel Golfo del Biafra. 

\Nyong e Kéllé Dipartimento (87.000 ab.) del Camerun, nella Provincia del Centro. Capoluogo Eséka. 

\Nyong e Mfoumou Dipartimento (73.000 ab.) del Camerun, sul fiume Nyong. Capoluogo Akonolinga. 

\Nyong e So Dipartimento (78.000 ab.) del Camerun meridionale, capoluogo Mbalmayo. 

\Nyong, Alto Dipartimento (116.000 ab.) del Camerun, al confine con la repubblica del Congo. Capoluogo Abong-Mbang. 

\Nyquist, Harry (Nilsby 1889-Harlingen, Texas 1976) Fisico statunitense. Di origine svedese, fondò con altri la teoria dell'informazione. Assieme a Johnon scoprì l'effetto Johson e identificò la banda di frequenza di un amplificatore e la conseguente relazione che lega la funzione di trasferimento del quadripolo della reazione e il guadagno di amplificazione in assenza di reazione; tale relazione assicura l'assenza di oscillazioni. 

\Nysa Luzycka Fiume (256 km) dell'Europa centrale. Nasce in Boemia, dai monti Sudeti occidentali e confluisce nel fiume Oder. 

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