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\Pr Simbolo chimico del praseodimio. 
PR 
Sigla di Procuratore della Repubblica. 

\PRA Sigla di Pubblico Registro Automobilistico. 

\Pradalùnga Comune in provincia di Bergamo (3.926 ab., CAP 24020, TEL. 035). 

\Pradamàno Comune in provincia di Udine (2.846 ab., CAP 33040, TEL. 0432). 

\Pradlèves Comune in provincia di Cuneo (348 ab., CAP 12027, TEL. 0171). 

\Praetorius, Michael (Creuzburg 1571-Wolfenbüttel 1621) Compositore tedesco. È autore, tra l'altro, di oltre 1200 composizioni vocali sacre. 

\Pràga Capitale (1.211.000 ab.) della Repubblica ceca, situata sul fiume Moldava. La storia della città ebbe inizio nel IX sec., con la costruzione di un castello e del relativo centro abitato (Staré Mesto). In seguito si sviluppò, anche grazie alla sua posizione favorevole, e fu necessario costruire un altro quartiere (1257), Mal´ Strana. Nel XIV sec. fu prescelta dall'imperatore Carlo IV come sua residenza; fu creato un nuovo quartiere (Nové Mesto) e furono costruite le mura che riunirono i tre nuclei abitati in un unico centro. Nel XVI sec. passò sotto il controllo asburgico. Dopo un lungo periodo di crisi, con vari tentativi di rivolta antiasburgica, lo sviluppo della città è ripreso solo nel corso dell'Ottocento. Al termine della prima guerra mondiale divenne capitale della Cecoslovacchia, mentre dal 1993 è divenuta capitale della Repubblica ceca. L'economia si basa soprattutto sull'attività industriale, molto sviluppata in diversi settori produttivi; inoltre è un attivo centro culturale, con un'antica università (fondata nel 1348), musei, istituti accademici, teatri e un'architettura ricchissima di testimonianze del passato come il castello, del decimo sec., il palazzo Municipale (1338), la torre delle Polveri (XV sec.), il palazzo Wallenstein (1623-1630), la cattedrale di San Vito (XIV-XV sec.), la chiesa di San Giorgio (XII sec.). 
Battaglia di Praga 
Battaglia combattuta nei pressi di Praga il 6 maggio 1757, durante la guerra dei sette anni, nella quale l'esercito prussiano, con a capo Federico II, sconfisse l'esercito austriaco capitanato dal principe Carlo di Lorena. 
Pace di Praga 
Accordo di pace firmato nel 1866 al termine del conflitto fra Austria e Prussia; la Prussia guadagnò diversi territori e il dominio sulla Germania a scapito dell'Austria, che inoltre dovette cedere il Veneto a Napoleone III il quale lo passò all'Italia. 
Primavera di Praga 
Tentativo politico in senso riformista messo in atto da A. Dubcek nel 1968, il quale tentò di introdurre elementi di liberalizzazione in seno alla nazione cecoslovacca; fu stroncato dall'intervento militare sovietico. 

\Praga magica Saggio di A. M. Ripellino (1973). 

\Pràga, Emìlio (Gorla 1839-Milano 1875) Poeta esponente del movimento della scapigliatura milanese, morì suicida dopo una vita condotta all'insegna della sregolatezza, dedito all'alcol e agli stupefacenti. Nella sua poesia si affidò al gusto dell'orrido e a tendenze impressionistiche. Fra le sue opere, Tavolozza (1862), Penombre (1864) e l'incompiuto Memorie del presbiterio (1877); fu anche pittore. 

\Pràga, Màrco (Milano 1862-Varese 1929) Commediografo. Tra il 1912 e il 1915 fu direttore del Teatro Manzoni di Milano. Tra le opere Le vergini (1889), La moglie ideale (1890) e La porta chiusa (1913). 

\Pragelàto Comune in provincia di Torino (459 ab., CAP 10060, TEL. 0122). 

\pragmàtica, sf. Lo studio del linguaggio nei vari aspetti relativi alla sua utilizzazione. 

\pragmàtico, agg. (pl. m.-ci) 1 Concreto. ~ pratico, realistico. <> astratto, teorico. 2 Relativo all'attività pratica. 

\pragmatìsmo, sm. Indirizzo filosofico sviluppatosi tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento secondo il quale le capacità dell'intelletto devono essere utilizzate per produrre azioni e risultati efficaci sulla realtà. In questo senso si intende la scienza più come un'attività praticata per il raggiungimento di obiettivi ben determinati piuttosto che come la disamina imparziale di un insieme di eventi e fenomeni. Dunque, il criterio per stabilire la verità diviene la possibilità di verificare praticamente un elemento. Si può far risalire l'origine del movimento a C. S. Peirce; altri suoi esponenti furono W. James, J. Dewey (USA), F. C. S. Schiller (Gran Bretagna), G. Vailati, M. Calderoni, A. Aliotta (Italia). 

\pragmatìsta, sm. e sf. Seguace o sostenitore del pragmatismo. 

\pragmatìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al pragmatismo. ~ concreto, pratico, realistico. <> astratto, teorico. 

\Praia Città (62.000 ab.), capitale di Capo Verde, sull'isola di Santiago. 

\Pràia a Màre Comune in provincia di Cosenza (6.134 ab., CAP 87028, TEL. 0985). 

\Praiàno Comune in provincia di Salerno (1.883 ab., CAP 84010, TEL. 089). 

\Pralboìno Comune in provincia di Brescia (2.538 ab., CAP 25020, TEL. 030). 

\Pràli Comune in provincia di Torino (350 ab., CAP 10060, TEL. 0121). 

\pralìna, sf. Confetto costituito da una mandorla tostata e passata nello zucchero. 

\Pralórno Comune in provincia di Torino (1.616 ab., CAP 10040, TEL. 011). 

\Pralùngo Comune in provincia di Biella (2.730 ab., CAP 13050, TEL. 015). 

\Pramaggióre Comune in provincia di Venezia (3.467 ab., CAP 30020, TEL. 0421). 

\prammàtica, sf. Usanza, regola stabilita dalle consuetudini. ~ abitudine, consuetudine. 
 X   sf. custom, customary manner, use.

\prammàtica sanzióne, loc. sost. f. (pl. prammàtiche sanzióni) Nel diritto romano del basso impero, forma di costituzione imperiale che non prevedeva particolari modi di pubblicazione. 

\prammàtico, agg. (pl. m.-ci) Di provvedimento, che regola in modo definitivo l'applicazione concreta di una norma giuridica. 

\Pramòllo Comune in provincia di Torino (285 ab., CAP 10065, TEL. 0121). 

\Prampolìni, Camìllo (Reggio Emilia 1859-Milano 1930) Politico. Di ideologia socialista, nel 1892 fu tra i fondatori del Partito. 

\Prampolìni, Enrìco (Modena 1894-Roma 1956) Pittore. Protagonista di tutti i movimenti di avanguardia italiani. Attivo dal 1912 in ambito futurista, al seguito di G. Balla e V. Boccioni, verso il 1922 partecipò al movimento De Stijl. Dal 1928 si volse al surrealismo ed ebbe un ruolo preminente nel secondo futurismo italiano; si interessò al postcubismo picassiano (1943-1947) e terminò la propria ricerca artistica nel 1952, approdando a esperienze astratto-costruttiviste. Tra le opere Dinamica cromatica di una ballerina (1914, Roma, Collezione A. Prampolini) e Marinaio nello spazio (1934-1935, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna). 

\prana, sm. invar. Termine sanscrito che le antiche religioni indiane utilizzavano per denominare la forza vitale dell'universo. 

\Prandtauer, Jacob (Stanz 1660-Sankt Pölten 1726) Architetto austriaco. Tra le opere l'abbazia di Melk (1702-1714), l'abbazia di Kremsmünster (1713-1717) e il monastero di Sankt Florian (1705-1714). 

\Prandtl, Ludwig (Freising 1875-Gottinga 1953) Fisico tedesco. Compì importanti studi sulla dinamica dei fluidi. 

\pranoterapèuta, sm. e sf. Chi pratica la pranoterapia. 

\pranoterapìa, sf. Terapia consistente nell'imposizione delle mani sulla parte ammalata di una persona da parte di un soggetto che si ritiene dotato di particolare energia radiante. 

\pranoterapìsta, sm. e sf. Chi pratica la pranoterapia. 

\pranzàre, v. intr. Fare il pranzo. 
 X   v. intr. 1 to dine, to have dinner. 2 (a mezzogiorno) to lunch, to have lunch. 

\prànzo, sm. 1 Il pasto principale della giornata. ~ colazione. saltare il pranzo, digiunare. 2 Banchetto lauto. ~ convito, convivio. pranzo di gala
 X   sm. 1 dinner. 2 (a mezzogiorno) lunch. 
 @   lat. prandium

\Pranzo di Babette, Il Film commedia, danese (1987). Regia di Gabriel Axel. Interpreti: Stéphane Audran, Jarl Kulle, Bibi Andersson. Titolo originale: Babette gaestebud 

\Pranzo di nozze Film commedia, americano (1956). Regia di Richard Brooks. Interpreti: Bette Davis, Ernest Borgnine, Debbie Reynolds. Titolo originale: The Catered Affair 

\Praròlo Comune in provincia di Vercelli (585 ab., CAP 13010, TEL. 0161). 

\Prarostìno Comune in provincia di Torino (1.054 ab., CAP 10060, TEL. 0121). 

\Pràsco Comune in provincia di Alessandria (493 ab., CAP 15010, TEL. 0144). 

\Prascorsàno Comune in provincia di Torino (636 ab., CAP 10080, TEL. 0124). 

\praseodìmio, sm. Elemento chimico dal numero atomico 59, simbolo Pr, peso atomico 140,92, è un metallo del gruppo delle terre rare; l'ossido di praseodimio (Pr2O3) viene utilizzato nella produzione delle lampade ad arco, mentre i sali del metallo sono utilizzati come coloranti industriali. 

\prasinìte, sf. Roccia metamorfica scistosa di colore verdastro formatasi da rocce basiche. 

\pràsio, sm. Varietà di quarzo microcristallino che presenta diverse tonalità di verde. 
 @   greco pr sios verdastro. 

\Pràso Comune in provincia di Trento (381 ab., CAP 38080, TEL. 0465). 

\pràssi, sf. invar. 1 Pratica, comportamento concreto. ~ norma, regola. 2 Procedura abituale. ~ etichetta, prammatica. 
 X   sf. grassland, usual procedure. 

\Prassìtele (Atene, IV sec. a. C.) Scultore greco di elevata raffinatezza e sensibilità, seppe rinnovare e superare le tendenze precedenti del canone policleteo per proporre un'intensità lirica originale, creando forme levigate e sinuose. Delle sue opere ci è giunto un solo originale, Ermete con il piccolo Dioniso, mentre sono sopravvissute varie copie di epoca romana, fra le quali Satiro versante (375 ca., Palermo, Museo Archeologico Nazionale, copia romana), Apollo Sauroctono (350 ca., Parigi, Louvre, copia romana), Afrodite Cnidia (350 ca., Vaticano, Musei Vaticani, copia romana) e Satiro in riposo (350 ca., Roma, Museo Capitolino, copia romana). 

\Pràta Camportàccio Comune in provincia di Sondrio (2.570 ab., CAP 23020, TEL. 0343). 

\Pràta d'Ansidònia Comune in provincia di L'Aquila (616 ab., CAP 67020, TEL. 0862). 

\Pràta di Pordenóne Comune in provincia di Pordenone (6.625 ab., CAP 33080, TEL. 0434). 

\Pràta di Principàto Ùltra Comune in provincia di Avellino (3.050 ab., CAP 83030, TEL. 0825). 

\Pràta Sannìta Comune in provincia di Caserta (1.898 ab., CAP 81010, TEL. 0823). 

\prataiòlo, agg. e sm. Fungo commestibile. 
 X   sm. field mushroom, meadow mushroom.
Prataiolo maggiore 
Fungo (Psalliota arvensis) della famiglia delle Agaricacee e della classe dei Basidiomiceti. Commestibile.   +  

\Pratapgarh Distretto (1.423.000 ab.) dell'India, nell'Uttar Pradesh. Capoluogo Bela. 

\Pratèlla Comune in provincia di Caserta (1.812 ab., CAP 81010, TEL. 0823). 

\pratellìna, sf. Margherita dei prati. 

\pratènse, agg. Relativo a prato. 
 @   lat. pratensis. 

\praterìa, sf. Distesa di prati tipica delle regioni continentali. 
 X   sm. grassland.

\Pràti, Giovànni (Campomaggiore 1814-Roma 1884) Poeta molto famoso presso i suoi contemporanei, fu sostenitore dei Savoia, poi deputato e senatore. Creò le sue opere con toni romantici, trattando i temi della patria e dell'amore proponendo un facile sentimentalismo. Fra le sue opere, Edmenegarda (1841), Canti lirici (1843), Psiche (1876), Iside (1878). 

\pràtica, sf. 1 Applicazione concreta a casi particolari dei principi e delle regole appresi in teoria. <> teoria. mettere in pratica, realizzare, mettere in opera. 2 Esperienza derivata da lunga attività. ~ dimestichezza, familiarità. <> inesperienza. 3 Giuridicamente, negozio, affare o carteggio. ~ fascicolo, documentazione. 4 Conoscenza di una persona. 5 Atto religioso. 
 X   sf. 1 practice, (in pratica, concretamente) in practice, (nella pratica, nella vita di tutti i giorni) in everyday life. 2 (conoscenza) knowledge. 3 (esperienza) experience. 4 (incartamento) dossier, file. 5 (tirocinio) training. 
 @   lat. tardo practica, dal greco praktik pratica. 

\Pratica Ipcress, La Romanzo di L. Deighton (1962). 

\praticàbile, agg. e sm. agg. 1 Che si può mettere in pratica. ~ fattibile, possibile, realizzabile. <> impraticabile. l'esperimento non era praticabile a quelle condizioni. 2 Di luogo dal quale si può passare. ~ accessibile. <> inaccessibile. 3 Di persona frequentabile. 
sm. In teatro, piattaforma sulla quale gli attori possono salire e camminare. 
 X   agg. 1 feasible, practicable. 2 (luogo) passable. 

\praticabilità, sf. L'essere praticabile. 

\praticàccia, sf. (pl.-ce) Pratica derivata più che altro dall'esperienza. 

\praticaménte, avv. 1 In modo pratico. 2 In effetti. 

\praticantàto, sm. Periodo durante il quale si fa pratica di un mestiere, una professione e simili. 

\praticànte, agg., sm. e sf. 1 Che, o chi, fa pratica in un'occupazione. ~ apprendista, tirocinante. 2 Che, o chi, osserva la pratica religiosa. ~ osservante, ortodosso. <> inosservante. 
 X   sm. e sf. 1 trainee, apprentice. 2 (rel.) churchgoer. 

\praticàre, v. tr. 1 Mettere in atto, esercitare. ~ svolgere. praticare la professione di ingegnere. 2 Frequentare persone o luoghi. ~ bazzicare. 3 Svolgere operazioni tecniche. ~ esercitare. praticare un'incisione
 X   v. tr. to practise. 
 @   deriv. da pratico

\praticità, sf. L'essere pratico, adatto, comodo. 

\pràtico, agg. (pl. m.-ci) 1 Inerente la realtà e i fatti concreti. ~ concreto, effettivo. <> astratto, astruso. consigli pratici; all'atto pratico, nella realizzazione. 2 Esperto. 3 Facile da utilizzare, da portare. ~ adeguato, funzionale. <> inadeguato. 
 X   agg. 1 practical. 2 (esperto) experienced. 
 @   lat. tardo practicus, dal greco praktik s, deriv. da pr ssein fare. 

\pratìcolo, agg. Di animale che vive abitualmente nelle praterie. 

\praticóne, sm. (f.-a) Persona limitata nelle conoscenze teoriche ma dotata di esperienza. 

\Pratiglióne Comune in provincia di Torino (619 ab., CAP 10080, TEL. 0124). 

\pratìle, sm. Nono mese del calendario rivoluzionario francese. 

\pratìvo, agg. Relativo a terreno coltivato a prato. 

\pràto, sm. Tratto di terreno erboso. 
 X   sm. 1 meadow. 2 (di giardino, rasato) lawn. 

\Pràto Città (164.000 ab., CAP 50047, TEL. 0574) capoluogo di provincia della Toscana, situata fra Firenze e Pistoia. Fu fondata nel IX sec. e nel XII sec. divenne libero comune, poi signoria, quindi cadde sotto il controllo di Firenze. È uno dei centri principali dell'industria laniera italiana; altre attività industriali presenti sono quella tessile, dell'abbigliamento, delle calzature, alimentare, chimica, meccanica. Edifici importanti sono il duomo (XII-XIV sec.), San Francesco (XIII sec.), Santa Maria delle Carceri (1484), e il palazzo Pretorio (XIII-XIV sec.). 
Provincia di Prato 
(342 km2, 220.000 ab.) La provincia è sorta nel 1992 e comprende territori precedentemente facenti parte della provincia di Firenze. Presenti industrie tessili e metalmeccaniche. 

\Pràto àllo Stèlvio (in ted. Prad) Comune in provincia di Bolzano (3.027 ab., CAP 39026, TEL. 0473). 

\Pràto Càrnico Comune in provincia di Udine (1.218 ab., CAP 33020, TEL. 0433). 

\Pràto Sèsia Comune in provincia di Novara (1.928 ab., CAP 28077, TEL. 0163). 

\Pràtola Pelìgna Comune in provincia di L'Aquila (7.939 ab., CAP 67035, TEL. 0864). 

\Pràtola Sèrra Comune in provincia di Avellino (3.369 ab., CAP 83039, TEL. 0825). 

\pratolìna, sf. Margheritina. 

\Pratolìni, Vàsco (Firenze 1913-Roma 1991) Scrittore. Nato da famiglia operaia, non completò gli studi regolari, ma studiò da autodidatta. In gioventù svolse vari mestieri. Nel 1938 divenne redattore della rivista Campo di Marte. Nel 1939 si trasferì a Roma. Partecipò alla lotta partigiana. Nel 1945 si stabilì a Napoli, dove fu insegnante all'istituto statale d'arte. Nel 1951, quando ormai aveva raggiunto la notorietà come romanziere, ritornò a Roma. Esponente del neorealismo, ritrasse nei suoi romanzi la vita fiorentina dall'inizio del secolo. Fra le sue opere Il quartiere (1943), Cronaca famigliare (1947), Cronache di poveri amanti (1947), Un eroe del nostro tempo (1949), Le ragazze di San Frediano (1951), Metello (1955), Lo scialo (1960), La costanza della ragione (1963), Allegoria e derisione (1966), Il mannello di Natascia (1985). Pratolini è una sorta di cronista appassionato della vita del proletariato cittadino; il suo limite è l'angustia dello spazio nel quale vivono i suoi libri e i suoi personaggi. 

\Pratomàgno Gruppo montuoso della Toscana, nell'Appennino Tosco-Emiliano, tra il Casentino e l'alta valle del fiume Arno. 

\Pratovècchio Comune in provincia di Arezzo (3.068 ab., CAP 52015, TEL. 0575). 

\Pratt, John Henry (Londra 1809-Ghazipur 1871) Fisico e geodeta inglese, ecclesiastico, effettuò studi in India e Himalaya. Propose un modello di equilibrio isostatico della superficie terrestre concepita come una massa fluida, di densità variabile, all'interno di una crosta esterna solida, in cui la presenza delle masse dei rilievi viene equilibrata da una densità minore delle masse sottostanti (l'isostatia). 

\Pravisdòmini Comune in provincia di Pordenone (2.351 ab., CAP 33076, TEL. 0434). 

\pravità, sf. Malignità, cattiveria. ~ malvagità. 

\pràvo, agg. 1 Cattivo di animo, corrotto. 2 Maligno. 

\Pravo, Patty (Venezia 1948-) Pseudonimo di Nicoletta Strambelli. Cantante di musica leggera. Tra le sue canzoni Ragazzo triste (1966) e Pensiero stupendo (1978). 

\Pray Comune in provincia di Biella (2.683 ab., CAP 13016, TEL. 015). 

\Praz, Màrio (Roma 1896-1982) Critico letterario. Tra le opere Storia della letteratura inglese (1937) e La carne, la morte e il diavolo (1950). 

\Pràzzo Comune in provincia di Cuneo (282 ab., CAP 12028, TEL. 0171). 

\pre- Primo elemento di parole composte usato con il significano di preferenza, anteriorità o supremazia. 
 @   dal greco prae

\preaccennàre, v. tr. Accennare, nominare prima. 

\preadamìtico, agg. (pl. m.-ci) Anteriore ad Adamo, ossia che risale al periodo precedente la comparsa dell'uomo sulla Terra. 

\preagònico, agg. (pl. m.-ci) Che precede l'agonia. 

\preallàrme, sm. Azioni che si compiono per prepararsi ad affrontare un eventuale pericolo. 
 X   sm. warning signal.

\Preàlpi Sistemi montuosi che affiancano, su entrambi i versanti, le Alpi, da cui si distinguono per composizione e morfologia. Infatti, mentre la catena mediana del sistema alpino è costituita principalmente da materiali cristallini, nelle Prealpi prevalgono sedimenti calcarei del secondario e del terziario. Le Prealpi si possono distinguere in interne ed esterne. Nel versante interno, italiano, delle Alpi, si trovano le Prealpi Lombarde, le Prealpi Venete, i monti del Carso; sul versante opposto si trovano le Prealpi Provenzali, le Prealpi del Delfinato, le Prealpi della Savoia, le Prealpi Svizzere, le Prealpi Bavaresi, le Prealpi di Salisburgo, le prealpi Austriache. Nell'area prealpina sono situati i maggiori laghi del sistema alpino. 

\prealpìno, agg. Relativo alle Prealpi. 

\preàmbolo, sm. Introduzione verbale a un discorso. ~ esordio, preliminare. 
 X   sm. preamble, (fare un preambolo) to preamble, (dimmi senza tanti preamboli) tell me without wasting words.
 @   lat. tardo praeambulus che precede, deriv. da praeambulare. 

\preamplificatóre, sm. Amplificatore di tensione a uno o a due stadi che si trova tra la sorgente dei segnali e l'amplificatore di potenza. 

\preanestesìa, sf. 1 Somministrazione a un paziente da anestetizzare di ipnotici e sedativi al fine di agevolare la successiva anestesia. 2 Lo stato determinato dalla somministrazione di farmaci nella preanestesia. 

\preanimìsmo, sm. Forma arcaica di religiosità antecedente l'animismo. 

\preannunciàre, o preannunziàre, v. tr. Annunciare in precedenza. ~ anticipare. 
 X   v.tr. to preannounce, to harbinger, (persona o cosa che preannuncia un fatto che sta per accadere o qualcosa che si sta per incontrare) harbinger.

\preannùncio, o preannùnzio, sm. Il preannunciare. 

\Preappennìno => "Antiappennino" 

\preatlètico, agg. (pl. m.-ci) Che prepara a esercizi atletici. 

\preavvertìre, v. tr. Avvertire in precedenza. 

\preavvisàre, v. tr. Avvisare prima. ~ avvertire, mettere sull'avviso. 

\preavvìso, sm. Avvertimento preventivo. 
 X   sm. notice. 

\prebèllico, agg. (pl. m.-ci) Riferito al periodo che precede una guerra. 

\prebènda, sf. 1 Rendita derivata da carica ecclesiastica. 2 Facile guadagno. 

\Precambriàno, agg. e sm. La più antica era geologica che viene fatta risalire a 4.500 milioni di anni fa. In questo periodo si forma la crosta terrestre e i mari ospitavano le prime forme di vita, essenzialmente organismi unicellulari, Alghe, Protozoi, Molluschi ed Echinodermi. Durante quest'era la Terra è sconvolta da un'intensa attività sismica e vulcanica, con notevoli variazioni di clima. L'atmosfera è composta in gran parte da anidride carbonica, vapor d'acqua e alogeni. Il più antico fossile archeozoico finora rinvenuto è un organismo unicellulare denominato Corycium Enigmaticum, scoperto in Finlandia. L'era del Precambriano (o Archeozoico) durò fino a 500 milioni di anni fa e nel suo ultimo periodo fu caratterizzata dalla formazione di vasti ghiacciai sulla superficie terrestre. 

\precària, sf. Contratto del diritto medievale con il quale si concedeva l'uso e il godimento di beni immobili contro pagamenti periodici o donazioni. 

\precarietà, sf. L'essere precario, provvisorietà. 

\precàrio, agg. e sm. agg. 1 Temporaneo, non stabile. ~ momentaneo, passeggero. <> definitivo, durevole. 2 Cagionevole. ~ debole, instabile. salute precaria
sm. Chi lavora con un contratto a termine. 
 X   agg. temporary, precarious. sm. temporary. 
 @   lat. precarius, ottenuto con preghiere, deriv. da precari implorare. 

\precauzionàle, agg. Che vale come precauzione. ~ cautelativo. 

\precauzióne, sf. 1 Il procedere con cautela. ~ prudenza, attenzione. <> imprudenza, superficialità. 2 Insieme di azioni tendenti a evitare un danno. ~ prevenzione. 
 X   sf. 1 precaution. 2 (cautela) caution, care. 
 @   lat. tardo praecautio,-onis, deriv. da praecautus, p.p. di praecavere. 

\prèce, sf. Preghiera, orazione. 
 @   lat. prex, precis. 

\precedènte, agg. e sm. agg. Che precede, anteriore. ~ antecedente, scorso, trascorso, passato. <> posteriore. 
sm. 1 Fatto accaduto prima di un altro dello stesso genere. ~ antefatto. fatto senza precedenti, mai accaduto in passato. 2 Insieme degli incartamenti di una pratica già trattata. 3 Ciò che riguarda l'esistenza di un individuo prima di un particolare fatto. <> futuro. 
 X   agg. preceding, previous. sm. precedent. 

\precedènza, sf. 1 Il precedere. 2 Diritto di passare per primo. 3 Priorità. ~ prelazione. 4 Nella circolazione stradale: segnale di dare la p., segnale stradale dalla forma triangolare con bordo rosso, interno bianco e un vertice rivolto verso il basso che indica la prossimit di un incrocio con un'altra strada avente diritto di precedenza; segnale di diritto di p., segnale stradale dalla forma quadrata con bordo bianco, interno giallo e un vertice rivolto verso il basso che indica la prossimit di un incrocio con un'altra strada su cui si ha diritto di precedenza; se due veicoli arrivano contemporaneamente ad un incrocio ha la precedenza quello che proviene da destra, a meno che non sia presente il segnale di dare la precedenza o che esso provenga da una strada privata, proceda in retromarcia, incroci un'autoambulanza o un mezzo della polizia o dei pompieri in servizio.
 X   sf. 1 precedence. 2 (priorità) priority. 3 (aut.) right of way. 4 (segnale di dare la precedenza) yield sign.

\precèdere, v. tr. Andare avanti. ~ antecedere. <> seguire. 
 X   v. tr. to precede, to go before. 

\Precenìcco Comune in provincia di Udine (1.585 ab., CAP 33050, TEL. 0431). 

\precessióne, sf. In fisica è il movimento dell'asse di rotazione di un corpo rigido ruotante, che descrive una superficie conica, muovendosi in senso opposto alla rotazione del corpo stesso. 
Precessione degli equinozi 
In astronomia è l'anticipo dell'equinozio di primavera causato dalla combinazione del moto di precessione dell'asse terrestre, influenzato dalle masse della Luna e del Sole, e da quello dell'asse maggiore dell'orbita terrestre causato dalla massa degli altri pianeti del sistema solare. 

\precettàre, v. tr. 1 Comandare con precetto scritto. ~ obbligare, ordinare. fu precettato a comparire in giudizio. 2 Richiamare alle armi. ~ arruolare, mobilitare. 
 @   lat. tardo praeceptare, deriv. da praeceptum prescrizione. 

\precettazióne, sf. Il precettare. 

\precettìsta, sm. e sf. Nell'insegnamento, chi espone i principi di una disciplina in modo schematico. 

\precettìstica, sf. Il complesso di norme relative a una particolare disciplina. 

\precettìvo, agg. 1 Che ha la forza di precetto. 2 Che ha lo scopo di dare precetti e regole. 3 Di norma contiene al suo interno un precetto e dunque non ha bisogno di ulteriori norme per essere applicata. 

\precètto, sm. 1 Comando. ~ ordine, imposizione. 2 Regola, insegnamento autorevole. ~ prescrizione, norma. 3 Ordine militare. 
 X   sm. 1 precept. 2 (mil.) call-up notice. 
In diritto è l'azione con cui il creditore intima al debitore di adempiere all'obbligo espresso dal titolo esecutivo, solitamente con un termine che non è inferiore a dieci giorni (talvolta il termine è immediato), avvisandolo che, in caso contrario, si provvederà all'esecuzione forzata. 

\precettóre, sm. Insegnante privato. 
 X   sm. private tutor. 
 @   lat. paeceptor,-oris, deriv. da praeceptum. 

\Prèci Comune in provincia di Perugia (1.061 ab., CAP 06047, TEL. 0743). 

\precìdere, v. tr. 1 Tagliare. ~ recidere. 2 Ostacolare. ~ intralciare. 

\precìngere, v. v. tr. Cingere intorno. ~ avvolgere. 
v. rifl. Indossare la cintura. 

\precìnto, sm. Recinto, cerchio. 

\precinzióne, sf. Il precingere, il precingersi. 

\precipitàre, v. v. tr. 1 Gettare verso il basso. ~ buttare giù, far cadere. 2 Affrettare. ~ accelerare. cerc di precipitare quella decisione. 3 Far decantare un liquido chimico. 
v. intr. 1 Cadere, anche in senso figurato. ~ crollare, franare. 2 Procedere in modo spedito. gli eventi precipitavano. 
v. intr. pron. Recarsi con grande premura. ~ affannarsi, affrettarsi. 
 X   v. tr. 1 (affrettare) to rush. 2 (gettare) to fling, to hurl. v. intr. 1 to fall. 2 (eventi) to come to a head, to get out of control. v. intr. pron. to rush. 
 @   lat. praecipitare, deriv. da praeceps,-ipitis, che va a capofitto. 

\precipitàto, agg. e sm. agg. 1 Caduto dall'alto. 2 Affrettato. 
sm. Il prodotto della precipitazione chimica. 

\precipitazióne, sf. 1 Il precipitare. 2 Fretta eccessiva. 3 La deposizione del precipitato nelle soluzioni chimiche. 4 Il cadere. 
 X   sf. 1 precipitation. 2 (fig.) haste. 
Le precipitazioni atmosferiche sono una fase della circolazione dell'acqua nell'atmosfera; si distinguono precipitazioni di tipo solido (neve, grandine, brina) e di tipo liquido (pioggia, rugiada). 
• In chimica è la separazione dal solvente di una sostanza ottenuta mediante l'azione di un reattivo, con produzione di un precipitato. 

\precìpite, agg. 1 Che cade all'ingiù. 2 Ripido, scosceso. 

\precipitévole, agg. Precipitoso. ~ frettoloso. 

\precipitevolissimevolmente, avv. In modo estremamente rapido, di gran carriera. 

\precipitosaménte, avv. Con furia, all'impazzata. 

\precipitóso, agg. 1 Impetuoso. ~ vorticoso. fiume precipitoso. 2 Che agisce frettolosamente. ~ avventato, imprudente. <> accorto, avveduto, oculato. 
 X   agg. 1 headlong. 2 (affrettato) rash. 3 (avventato) reckless. 
 @   deriv. da precipite

\precipìzio, sm. 1 Luogo scosceso. ~ abisso, baratro, burrone. 2 Rovina, perdizione. 
 X   sm. precipice. 
 @   lat. praecipitium, deriv. da praeceps,-ipitis precipite. 

\precìpuo, agg. Principale, peculiare. ~ basilare, essenziale. <> secondario, opzionale. 

\precisaménte, avv. In modo preciso. 
 X   avv. precisely, exactly. 

\precisàre, v. tr. Determinare con esattezza o in modo più presiso, più dettagliato. ~ specificare. <> generalizzare. 
 X   v. tr. 1 to specify, to state (precisely), to make clear. 2 (spiegare) to explain. 

\precisazióne, sf. Il precisare. 
 X   sf. specification. 

\precisióne, sf. 1 L'essere preciso. 2 Esattezza. ~ giustezza, perfezione. <> imprecisione. 3 In matematica con precisione di una approssimazione si designa lo scarto massimo che essa può avere dal "valore esatto" che essa rappresenta (o, a volte, il numero delle sue cifre significative).   +  
 X   sf. 1 precision, accuracy. 2 (esattezza) preciseness. 
 @   lat. praecisio,-onis, deriv. da praecisus, p.p. di praecidere tagliare. 

\precìso, agg. 1 Esatto. ~ corretto. <> impreciso. 2 Ben definito nei contorni e nei particolari. 3 Meticoloso. ~ minuzioso, scrupoloso. persona precisa. 4 Uguale. aveva il viso preciso alla madre
 X   agg. 1 precise, exact. 2 (accurato) accurate. 3 (identico) identical. 4 (definito) definite. 
 @   lat. praecisus, p.p. di praecidere tagliare. 

\precitàto, agg. Citato in precedenza. 

\preclàro, agg. Illustre, insigne. 

\preclùdere, v. tr. Impedire completamente. ~ bloccare, sbarrare, vietare. <> agevolare, facilitare. 
 X   v. tr. to obstruct, to block. 

\preclusióne, sf. 1 Il precludere. 2 Esclusione. 
 @   lat. tardo praeclusio,-onis, deriv. da praeclusus, p.p. di praecludere. 

\preclùso, agg. Impedito, vietato. 

\precòce, agg. 1 Che fiorisce o matura, prima del tempo. 2 Di tutto ciò che si sviluppa prima del tempo. ~ prematuro. <> tardivo. 
 X   agg. (morte, decisione) premature, early, (bambino) precocious. 
 @   lat. praecox,-ocis, deriv. da praecoquere cuocere prima. 

\precoceménte, avv. In modo precoce.
 X   agg. precocious. 

\precocità, sf. L'essere precoce. 

\precognizióne, sf. Fenomeno paranormale di conoscenza di fatti futuri. ~ chiaroveggenza, preveggenza. 

\precolombiàno, agg. Tutto ciò che riguarda la storia e la cultura delle Americhe prima dell'arrivo di Colombo. 

\precompressióne, sf. Tensione preliminare. 

\precomprèsso, agg. Che ha subito una precompressione. 

\precomprìmere, v. tr. Sottoporre a precompressione. 

\preconcètto, agg. e sm. agg. Precostituito prima di disporre degli elementi per poter valutare. 
sm. Idea o proposito preconcetto che impedisce il giudizio spassionato. ~ preclusione, pregiudizio. 
 X   sm. prejudice, preconceived idea. 

\precongressuàle, agg. 1 Precedente un congresso. 2 Che si fa in vista o in preparazione di un congresso. 

\precònio, sm. 1 Elogio, encomio. ~ lode. 2 Riconoscimento solenne, proclamazione. ~ annuncio. 3 Nella locuzione preconio pasquale, conto della notte di Pasqua. 

\preconizzàre, v. tr. 1 Annunciare, proclamare. ~ preavvertire, anticipare. 2 Predire. ~ pronosticare. 

\preconoscènza, sf. Il preconoscere. 

\preconóscere, v. tr. Conoscere prima, prevedere. 

\precònscio, sm. Contenuto mentale richiamabile a piacere alla coscienza. 

\precordiàle, agg. Che concerne il precordio. 

\precòrdio, sm. 1 La zona vicina al cuore. 2 La sede dei sentimenti. 

\precórrere, v. tr. 1 Precedere, correre avanti. ~ anticipare. <> seguire. 2 Prevenire. ~ anticipare, parare. 
 X   v. tr. to forerun

\precorritóre, sm. (f.-trìce) Anticipatore, precursore. 

\precostituìre, v. tr. 1 Preparare in anticipo. 2 Costituire in precedenza. 

\precòtto, agg. Di cibo, che è messo in vendita già cotto, in tutto o parzialmente. 
 X   agg. precooked

\precristiàno, agg. Antecedente la diffusione del cristianesimo. 

\precursóre, agg. e sm. (al femminile è da usare precorritrice) agg. Che precorre, precede. ~ antesignano, anticipatore. 
sm. Chi precede gli altri. 
 X   sm. precursor, forerunner. 
 @   lat. praecursor,-oris. 

\prèda, sf. Ogni cosa presa cacciando o combattendo. ~ bottino. 
 X   sf. 1 prey. 2 (bottino) plunder, booty. 
 @   lat. praeda. 

\predàce, agg. Affamato, avido. ~ famelico. 

\Predàppio Comune in provincia di Forlì (5.969 ab., CAP 47016, TEL. 0543). 

\predàre, v. tr. Sottrarre con violenza, saccheggiare. ~ derubare, rapinare. 
 X   v.tr. to plunder. 
 @   lat. praedare, deriv. da praeda. 

\Predator Film d'avventura, americano (1987). Regia di John McTiernan. Interpreti: Arnold Schwarzenegger, Carl Weathers, Bill Duke. Titolo originale: Predator 

\predatóre, agg. e sm. (f.-trìce) 1 Che, o chi, preda. 2 Animale rapace. ~ belva, carnivoro. 
 X   agg. predatory. sm. plunderer, predator. 
 @   lat. praedator,-oris. 

\Predatori dell'arca perduta, I Film d'avventura, americano (1981). Regia di Steven Spielberg. Interpreti: Harrison Ford, Karen Allen, John Rhys-Davies. Titolo originale: Raiders of the Lost Ark 

\predazióne, sf. Azione del carnivoro consistente nella cattura e nell'assunzione come cibo di un animale. 

\Predàzzo Comune in provincia di Trento (4.110 ab., CAP 38037, TEL. 0462). 

\predecessóre, sm. 1 Chi ha preceduto qualcuno in una carica e simili. 2 Antenato. 3 Dato un numero intero n il suo predecessore è il numero n−1.   +  
 X   sm. predecessor. 

\predeìsmo, sm. Denominazione di fasi della storia della religiosità caratterizzate dalla mancanza di una concezione personale della divinità. 

\predèlla, sf. 1 Gradino davanti all'altare o sotto la cattedra dell'insegnante.   +  
 X   sf. (di altare) predella, (di cattedra) platform.

\predellìno, sm. Scalino delle carrozze, delle vetture ferroviarie e simili. 
 X   sm. footboard. 

\predestinàre, v. tr. 1 Prestabilire, predisporre. ~ destinare, designare. 2 Detto del volere divino. 
 X   v. tr. to predestine. 

\predestinàto, agg. e sm. Destinato in precedenza. ~ votato. 
 X   agg. predestined. 

\predestinazióne, sf. Il predestinare. 
 @   lat. tardo praedestinatio,-onis. 

\predestinazionìsmo, sm. Opinione teologica secondo la quale Dio assumerebbe alcune persone come mezzo per manifestare la propria misericordia, dando loro la salvezza, e altre per manifestare la sua giustizia, dannandole. 

\predestinazionìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) agg. Relativo al predestinazionismo. 
sm. Seguace del predestinazionismo. 

\predeterminàre, v. tr. Prestabilire. ~ definire, programmare. 

\predeterminazióne, sf. Il predeterminare. 

\predeterminìsmo, sm. Concezione filosofica per la quale le azioni, in quanto fatti oggettivi, sono determinate dagli avvenimenti precedenti. 

\predétto, agg. Ricordato in precedenza con parole o con scritti. ~ anzidetto, menzionato. 

\prediàle, agg. Relativo ai poderi, ai terreni. 

\prediatùra, sf. Nel diritto romano, prestazione di garanzia. 

\prèdica, sf. 1 Discorso con cui il sacerdote interpreta le sacre letture. ~ omelia, sermone. 2 Rimprovero. ~ filippica, paternale. non accettava prediche da quella persona
 X   sf. 1 sermon. 2 (rimprovero) talking to, lecture. 
 @   deriv. da predicare

\predicàbile, agg. 1 Che può essere fatto oggetto di una predica. 2 Nella logica, di tutto ciò che si può riferire come predicato a un soggetto. 

\predicàre, v. v. tr. 1 Divulgare pubblicamente. ~ pubblicizzare, diffondere. 2 Lodare. predicava continuamente le qualit del figlio
v. intr. 1 Tenere prediche. ~ sermoneggiare. 2 Dare consigli. ~ esortare, consigliare. 
 X   v. tr. to preach. 
 @   lat. praedicare celebrare, proclamare. 

\predicatìvo, agg. 1 Relativo al predicato. 2 Che svolge funzione di predicato. verbo predicativo
 @   deriv. da predicato

\predicàto, sm. In grammatica il predicato è parte della proposizione, con cui si indica ciò che si dice del soggetto. Il predicato verbale è espresso solo da un verbo, mentre il predicato nominale è composto da un verbo e da un elemento nominativo. 
In matematica è una affermazione che può coinvolgere una o più variabili (a differenza di una "proposizione", che non coinvolge variabili).   +  
 X   sm. predicate. 

\predicatóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi predica. 2 Sacerdote che predica le verità della fede. ~ apostolo, divulgatore. 3 Chi parla o legge in tono moraleggiante. 

\predicatòrio, agg. Relativo a predicatore. 

\predicazióne, sf. Il predicare. 

\Prediche italiane ai fiorentini Opera di oratoria sacra di G. Savonarola (1483-1498). 

\predicòzzo, sm. Rimprovero. 

\Predìl, pàsso dél Valico (1.156 m) delle Alpi Giulie, sul confine italo-sloveno. 

\predilètto, agg. e sm. Che, o chi, è preferito agli altri. ~ privilegiato. <> malvisto. 
 X   agg. e sm. favourite. 

\predilezióne, sf. 1 Preferenza particolare. ~ inclinazione, simpatia. <> disinteresse, freddezza. 2 Ciò che si predilige. 
 X   sf. partiality, fondness. 

\predilìgere, v. tr. Amare una cosa o persona, preferendola ad altre. ~ preferire, privilegiare. <> aborrire, detestare. 
 X   v. tr. to have a preference for, to prefer. 

\prèdio, sm. Podere, tenuta. 

\predìre, v. tr. 1 Dire o annunciare una cosa prima che avvenga. ~ preannunciare. 2 Profetizzare. 3 Pronosticare. ~ prevedere. 
 X   v. tr. to predict, to foretell. 

\predispórre, v. tr. 1 Provvedere in anticipo. ~ prestabilire. predispose l'organizzazione della festa nei minimi dettagli. 2 Preparare. ~ apprestare, approntare. predisporre qulacuno a ricevere una cattiva notizia. 3 Rendere favorevole. 
 X   v. tr. to prepare, to get ready. 
 @   da pre-+ disporre

\predisposizióne, sf. 1 Il predisporre. 2 Tendenza, inclinazione. ~ attitudine. <> inattitudine. 3 Attitudine a contrarre determinate malattie. 

\predizióne, sf. 1 Il predire. 2 Cosa predetta. ~ oracolo, profezia. 
 X   sf. prediction. 

\Predòi (in ted. Prettau) Comune in provincia di Bolzano (663 ab., CAP 39030, TEL. 0474). 

\predominànte, agg. Che predomina. 

\predominàre, v. v. tr. Sopraffare. 
v. intr. Avere prevalenza. ~ sovrastare. 
 X   v. intr. to predominate. 

\predomìnio, sm. 1 Il predominare. 2 Prevalenza, superiorità. ~ dominio, egemonia. 
 X   sm. 1 predominance. 2 (supremazia) supremacy. 

\predóne, sm. Chi è dedito a saccheggi e rapine. ~ bandito, brigante. 
 @   lat. praedo,-onis, deriv. da praeda. 

\Predóre Comune in provincia di Bergamo (1.628 ab., CAP 24060, TEL. 035). 

\Predósa Comune in provincia di Alessandria (2.104 ab., CAP 15077, TEL. 0131).

\preeclampsìa, sf. Affezione caratterizzata da ipertensione arteriosa, abbondante presenza di albumina nelle urine, edemi, disturbi visivi. Predilige le primipare al di sotto dei 25 anni. Pu precedere  →  l eclampsia.
 X   sf. preeclampsia.

\preedìpico, agg. (pl. m.-ci) In psicologia, relativo alla fase dello sviluppo psicosessuale che è precedente al periodo in cui si manifesta il complesso di Edipo. 

\preellènico, agg. (pl. m.-ci) 1 Che è anteriore ai greci. 2 Delle lingue e delle civiltà che dell'Egeo precedenti all'invasione greca. 

\preesistènte, agg. Che esisteva prima. 
 X   agg. preexistent. 

\preesistènza, sf. Il preesistere. 

\preesìstere, v. intr. Esistere prima di altre cose. 

\prefabbricàre, v. tr. Costruire strutture edili in sede diversa da quella in cui troveranno sistemazione. 

\prefabbricàto, agg. e sm. agg. Detto di struttura edile o altro elemento, fabbricato in serie, per essere montato successivamente. montarono case prefabbricate per ovviare all'emergenza
sm. La costruzione ottenuta dai prefabbricati. 
 X   agg. prefabricated. 

\prefabbricazióne, sf. Il prefabbricare. 

\prefàzio, sm. Orazione alternata fra celebrante e fedeli che precede il canone della Messa e la musica che l'accompagna. 

\prefazióne, sf. Scritto introduttivo di un'opera. ~ preambolo, premessa. 
 X   sf. foreword, preface. 
 @   lat. praefatio,-onis, deriv. da praefari. 

\preferènza, sf. 1 Atto del preferire. titolo di preferenza, precedenza acquisita, in condizioni di parità, sulla base di particolari criteri. 2 Il preferire una cosa o una persona a un'altra. ~ predilezione, simpatia. <> antipatia, odio. 3 Parzialità. 4 Voto dato al candidato prescelto. ~ scelta, elezione. voto di preferenza
 X   sf. preference. 
 @   deriv. da preferire

\preferenziàle, agg. Relativo a preferenza. 
 X   agg. preferential. 

\preferìbile, agg. Che si deve preferire. 
 X   agg. preferable. 

\preferìre, v. tr. Gradire una cosa o una persona rispetto a un'altra. ~ prediligere, privilegiare. <> boicottare, osteggiare. 
 X   v. tr. to like, to prefer. 

\Preferisco l'ascensore Film commedia, americano (1923). Regia di Fred Newmeyer e Sam Taylor. Interpreti: Harold Lloyd, Mildred Davis, Bill Strothers. Titolo originale: Safety Last 

\preferìto, agg. e sm. Prediletto, prescelto. 
 X   agg. favourite. 

\prefestìvo, agg. e sm. Che viene prima di una festa. 

\prefettìzia, sf. Abito da cerimonia. 

\prefettìzio, agg. Relativo al prefetto o alla prefettura. 

\prefètto, sm. 1 Il rappresentante del governo in una provincia. 2 Titolo attribuito a chi ricopre uffici ecclesiastici, scolastici e simili. 3 Ufficiale che, nell'antica Roma, aveva competenze militari, amministrative o politiche. 
 X   sm. prefect. 
Termine di origine latina (praefectus), in Italia definisce la carica di rappresentante del governo nazionale a livello provinciale; il prefetto viene scelto dal governo, in particolare su proposta del ministro degli interni, e la sua nomina avviene mediante decreto del presidente della repubblica. I compiti del prefetto sono vari, fra cui il coordinamento e il controllo sull'attività degli uffici periferici dello stato, la tutela dell'ordine pubblico, la protezione civile. 

\prefettùra, sf. 1 La carica del prefetto e la sua giurisdizione. 2 La residenza e gli uffici del prefetto. 
 X   sf. prefecture. 

\prèfica, sf. Donna pagata per piangere nelle cerimonie funebri. 

\prefìggere, v. tr. 1 Determinare prima, prestabilire. ~ determinare, predeterminare. 2 Fissare. 

\prefiguràre, v. tr. 1 Rappresentare simbolicamente avvenimenti o persone future. 2 Anticipare. 

\prefigurazióne, sf. Il prefigurare. 
 @   lat. tardo praefiguratio,-onis. 

\prefinanziaménto, sm. Finanziamento provvisorio che un istituto di credito accorda a un'impresa contro presentazione di una garanzia rappresentata da un pegno sulla sovvenzione concessa dallo stato all'impresa per l'esecuzione di opere pubbliche. 

\prefioritùra, sf. Fioritura che si verifica prima del tempo. 

\prefìsso, agg. e sm. agg. Predisposto, proposto. obiettivo prefisso 
sm. 1 Particella anteposta a una parola per formarne un'altra. 2 Serie di cifre composte prima di un numero telefonico per chiamate in teleselezione. 
 X   sm. 1 (gramm.) prefix. 2 (tel.) dialling code. 
 @   lat. praefixus, p.p. di praefigere conficcare in cima. 

\prefissòide, sm. Primo elemento delle parole composte. 

\preflorazióne, sf. Posizione reciproca degli elementi nel bocciolo di un fiore. 

\prefogliazióne, sf. Disposizione delle foglie nella gemma. 

\preformàre, v. tr. Formare in precedenza. 

\preformazióne, sf. 1 Il formare precedentemente. 2 La cosa che si è formata in precedenza. 

\prefrontàle, agg. In anatomia, relativo alla parte anteriore del lobo frontale. 

\pregàdi Magistrati della repubblica di Venezia. L'origine dei pregadi risale al 1172. 

\Preganziòl Comune in provincia di Treviso (13.141 ab., CAP 31022, TEL. 0422). Centro agricolo (coltivazione di frutta e barbabietole), dell'allevamento bovino e industriale (mobilifici, prodotti elettrotecnici, chimici e meccanici). Gli abitanti sono detti Preganziolesi

\pregàre, v. tr. 1 Recitare preghiere alle divinità. ~ invocare, orare. <> bestemmiare, imprecare. 2 Invito cortese. fu pregato di non fumare. 3 Chiedere umilmente. non farsi pregare, accettare immediatamente, mostrarsi disponibile. 
 X   v. tr. 1 to pray. 2 (richiedere) to request. 3 (implorare) to beg. 
 @   lat. precari, deriv. da prex, precis

\pregenitàle, agg. Nella psicanalisi, relativo alle organizzazioni della sessualità infantile in cui la funzione principale non è ancora assunta dalle zone genitali. 

\pregévole, agg. Degno di pregio e di considerazione. ~ apprezzabile, encomiabile. <> spregevole. 
 X   agg. valuable. 

\preghièra, sf. 1 Il pregare Dio. 2 Richiesta di favore. 3 Supplica. 
 X   sf. 1 prayer. 2 (domanda) request. 

\Preghiera, La Opera di poesia di C. Porta (1820). 

\pregiàre, v. tr. 1 Tenere in pregio. 2 Stimare. 

\pregiàto, agg. Che ha valore, pregio. 
 X   agg. 1 valuable. 2 (stimato) esteemed. 

\prègio, sm. 1 Stima, considerazione. ~ qualità, dote. <> difetto, neo, pecca. 2 Qualità positiva. ~ pregevolezza. 
 X   sm. 1 value. 2 (stima) esteem. 3 (merito) good point. 
 @   lat. pretium. 

\pregiudicàre, v. tr. Compromettere, danneggiare. ~ inficiare, invalidare. <> agevolare, avvantaggiare. 
 X   v. tr. to compromise, to prejudice. 

\pregiudicàto, agg. e sm. agg. Compromesso, danneggiato. 
sm. Chi è stato in prigione o è stato condannato. 
 X   sm. previous offender. 

\pregiudiziàle, agg. e sf. agg. 1 Che precede un giudizio, un'azione, una decisione. 2 Riguardante un aspetto fondamentale. poneva nelle trattative delle questioni pregiudiziali, senza le quali non si poteva procedere. 
sf. Nei procedimenti giudiziari ogni questione su cui ci si deve pronunciare prima di procedere. 
 X   agg. prejudicial. sf. prejudicial question.
 @   lat. tardo praeiudicialis, pregiudiziale. 

\pregiudizialità, sf. Rapporto di connessione tra l'oggetto di un giudizio e un fatto antecedente logicamente legato a esso. 

\pregiudizièvole, agg. 1 Che può portare pregiudizio. 2 Che è dannoso. ~ negativo. <> favorevole, positivo. 

\pregiudìzio, sm. 1 Idea errata, a seguito di giudizio avventato o non conoscenza dei fatti. ~ fissazione, preconcetto. persona senza pregiudizi. 2 Danno. ~ danneggiamento, detrimento. 3 Superstizione. 
 X   sm. 1 prejudice. 2 (danno) harm. 
 @   lat. praeiudicium, comp. da prae prima + iudicium giudizio. 

\pregiuliàno, agg. Precedente alla riforma del calendario promulgata da Giulio Cesare. 

\Pregl, Fritz (Lubiana 1869-Graz 1930) Chimico e fisiologo austriaco. Tra i fondatori della microanalisi organica quantitativa, nel 1923 fu insignito del premio Nobel. 

\Pregmo Sigla di Pregiatissimo. 

\Pregnàna Milanése Comune in provincia di Milano (5.835 ab., CAP 20010, TEL. 02). 

\pregnàno, sm. Idrocarburo saturo tetraciclico di formula C21H36, nucleo base dei più importanti steroidi. 

\pregnànte, agg. Ricco di significati. ~ intenso, pieno. <> banale, fatuo. 

\pregnànza, sf. L'essere pregnante. 

\prégno, agg. 1 Gravido. 2 Pieno. ~ denso, gonfio. 
 X   agg. 1 pregnant. 2 (saturo) full of, saturated with. 

\prègo, inter. e sm. inter. Forma di cortesia scambiata tra persone educate. 
sm. Preghiera. 
 X   inter. 1 not at all, don't mention it. 2 (per invitare) please. 3 (per cedere il passo) after you. 

\pregrèco, agg. (pl. m.-ci) Precedente alla comparsa dei greci e della loro lingua. 

\pregrèsso, agg. Relativo a un fatto che si è svolto nel passato rispetto ad altri fatti. 

\pregustàre, v. tr. Gustare anticipatamente con il pensiero. 
 X   v. tr. to look forward to. 

\pregustatóre, sm. (f.-trìce) Assaggiatore che nelle antiche corti era addetto a controllare la bontà dei cibi e la loro non velenosità. 

\pregustazióne, sf. Azione ed effetto del pregustare. 

\prehnìte, sf. Silicato di calcio e alluminio riscontrabile nelle geodi di rocce eruttive e metamorfiche. 

\preindoeuropèo, agg. Precedente alla diffusione di una lingua indoeuropea. 

\preistòria, sf. Periodo dello sviluppo umano che va dalla comparsa dell'uomo sula Terra all'avvento della scrittura, durato circa due milioni di anni. La preistoria è suddivisa in Paleolitico, Mesolitico, Neolitico, Età dei metalli, divisa a sua volta in Eneolitico, Età del bronzo, Età del ferro. Pur essendo scientificamente accettato, questo schema non si può applicare in modo omogeneo a tutte le popolazioni umane; infatti, in località diverse si hanno variazioni anche notevoli nel passaggio da un periodo all'altro o, addirittura, si riscontra la totale assenza di alcuni periodi (per esempio, in alcune zone dell'Africa non ci fu l'Età del bronzo) e, soprattutto, la data del passaggio dalla preistoria alla storia è diversa da luogo a luogo. 
 X   sf. prehistory. 

\preistòrico, agg. (pl. m.-ci) 1 Anteriore al tempo storico. ~ antichissimo, primordiale. <> attuale, contemporaneo. 2 Vecchissimo. 
 X   agg. prehistoric. 

\Prelà Comune in provincia di Imperia (526 ab., CAP 18020, TEL. 0183). 

\prelatìzio, agg. Relativo a prelato. 

\prelàto, sm. Chi riveste un'alta dignità ecclesiastica. 
 X   sm. prelate. 

\prelatùra, sf. 1 Grado e dignità di prelato. 2 La residenza del prelato. 

\prelavàggio, sm. Lavaggio di preparazione, effettuato dalle lavatrici automatiche. 
 X   sm. prewash. 

\prelazióne, sf. È la facolta che la legge (o un accordo fra le parti) riconosce a un determinato soggetto a parità di condizioni, con precedenza su altri soggetti, di esercitare un diritto, come per esempio l'acquisto di un bene. ~ preferenza, priorità. 
 @   lat. praelatio,-onis, deriv. da praelatus, p.p. di praeferre. 

\prelegàto, sm. Legato fatto allo stesso erede. 

\prelevaménto, sm. 1 Il prelevare. 2 Cosa prelevata. 

\prelevàre, v. tr. 1 Ritirare una parte da una quantità. ~ prendere. <> mettere. prelevare il sangue, estrarlo per fare analisi mediche. 2 Portare via da un luogo con un'azione giudiziaria. 
 X   v. tr. 1 to draw. 2 (catturare) to capture, to take. 
 @   lat. tardo praelevare levare prima. 

\prelibàre, v. tr. Assaggiare anticipatamente. 

\prelibatézza, sf. Cibo o bevanda dal gusto squisito. 

\prelibàto, agg. 1 Dal gusto squisito, eccellente. ~ buonissimo. <> disgustoso, repellente.
 X   agg. excellent, delicious.

\prelibazióne, sf. La deflorazione della sposa prima della sua unione coniugale. 

\prelièvo, sm. 1 Il prelevare. ~ detrazione, sottrazione. <> aggiunta. prelievo fiscale, l'ammontare delle tasse dovute allo Stato. 2 In medicina, prelevamento di un campione di sangue, di tessuto o di prodotto organico per fini diagnostici. 
 X   sm. 1 withdrawal. 2 (med.) sample. 
 @   deriv. da prelevare

\preliminàre, agg. e sm. agg. Iniziale, di introduzione. ~ preventivo. <> conclusivo, finale. concetti preliminari di elettronica
sm. Premessa. ~ preludio, preambolo. cerc di saltare i preliminari per giungere subito al dunque
 X   agg. e sm. preliminary. 
 @   lat. preliminaris, comp. da prae davanti + deriv. dal lat. limen,-inis soglia. 

\preliminarménte, avv. 1 In modo preliminare. 2 Prima di entrare nel merito. 

\Prelog, Vladimir (Sarrajevo 1906-Zurigo 1998) Chimico svizzero. Di origine bosniaca, compì importanti studi di stereochimica. Nel 1975, con J. W. Cornforth, fu insignito del premio Nobel. 

\prelogìsmo, sm. 1 Categoria mentale primitiva elaborata da Lévy-Bruhl. 2 Modo di pensare al di fuori delle categorie della logica, tipico dei bambini e dei primitivi. 

\prelùdere, v. intr. 1 Preannunciare. ~ anticipare, precedere. <> concludere, terminare. 2 Introdurre un argomento. 

\preludiàre, v. intr. 1 Fare preludio musicale. 2 Preludere. 

\prelùdio, sm. 1 In musica è un brano strumentale concepito come introduzione a una composizione (vocale o strumentale). 2 Preambolo, introduzione. ~ premessa. <> conclusione. 
 X   sm. prelude. 
Questo tipo di componimento di musica strumentale ha origini molto antiche, esistendo già presso i greci. Nella sua concezione moderna ebbe inizio nel XVI sec., per assumere, dal periodo romantico, sempre più una validità a sé stante, e non solo quella di introduzione ad altri brani (tranne che nel campo operistico): a ciò contribuirono autori come F. Chopin (Preludi op. 28 per piano) e C. Debussy (due libri di Pr ludes 1910 e 1913 per piano) che intesero il preludio come composizione autonoma. Anche J. S. Bach è autore di preludi per organo (che l'autore designa con il nome di Corali) basati su temi gregoriani o su inni religiosi e di preludi per clavicembalo. 

\Prem Chand (Lamahi 1880-Benares 1936) Pseudonimo di Dhanpat Rai. Romanziere pachistano. Tra le opere Malversazione (1928) e Il dono di una vacca (1936). 

\pré-maman, agg. e sm. invar. Abito destinato alle gestanti. 
 X   sm. invar. maternity dress. 

\Premàna Comune in provincia di Lecco (2.166 ab., CAP 22050, TEL. 0341). 

\Premariàcco Comune in provincia di Udine (3.784 ab., CAP 33040, TEL. 0432). 

\premascellàre, agg. e sm. Relativo alle ossa che nella mascella superiore dei Vertebrati si trovano davanti ai mascellari. 

\pre-matrimoniàle, agg. Che è precedente al matrimonio. 
 X   agg. premarital. 

\prematuraménte, avv. 1 In modo prematuro. 2 Innanzi tempo.

\prematùro, agg. 1 Di ciò che avviene prima del tempo stabilito. 2 Anticipato. ~ precoce. <> tardivo. giudizio prematuro
 X   agg. premature. 
 @   lat. praematurus, comp. da prae prima + maturus maturo. 
Nascita prematura
Si intende, nel linguaggio comune, una nascita avvenuta prima dei nove mesi. Pi precisamente per prematuro si intende un bambino che nasce (o un parto che avviene) tra la 22ª e la 37ª settimana (prima della "normale" 40ª). Il bambino immaturo nasce invece a termine ma pi piccolo del normale. In entrambe le situazioni i nati necessitano di incubatrice, alimentazione ipercalorica e assistenza continua. È necessario prevederne la nascita essendo pi degli altri neonati esposti a fattori di rischio (come il diabete della madre o il suo consumo di alcool, fumo o droga, o l'ipertensione). Un travaglio prematuro pu essere causato anche da malattie acute in corso di gravidanza o da anomalie placentari.

\premeditàre, v. tr. Preordinare, tramare. ~ calcolare, orchestrare. <> improvvisare, inventare. 

\premeditàto, agg. Preordinato, predisposto. ~ deliberato, intenzionale. <> accidentale, casuale. 
 X   agg. premeditated. 

\premeditazióne, sf. 1 Il premeditare. 2 Proposito deliberato. ~ deliberazione, intento. <> accidentalità, fortuità. 
 X   sf. premeditation. 
 @   lat. praemeditatio,-onis. 

\Premèno Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (741 ab., CAP 28057, TEL. 0323). 

\prèmere, v. tr. e intr. 1 Fare pressione, spingere. ~ comprimere, pigiare. premere su qualcuno, indurlo a prendere una particolare decisione. 2 Opprimere. 3 Interessare. gli premeva la vita
 X   v. tr. to press. v. intr. 1 to press. 2 (insistere) to urge. 3 (importare) to matter. 
 @   lat. premere

\preméssa, sf. 1 Cosa detta o scritta antecedentemente, come chiarimento preliminare o come introduzione. <> conclusione. premessa di un libro, introduzione. 2 Nei sillogismi, ciascuna delle due proposizioni che precedono quella conclusiva. premessa maggiore, minore. 3 Condizione o circostanza che prelude a un evento, concorrendo anche a determinarlo o a renderlo possibile. • mancano le premesse per una soluzione adeguata del problema.
 X   sf. introduction, preamble, introductory statement, (condizione) favourable surrounding condition, favourable circumstance. 
 @   da premesso, p.p. di premettere

\premésso, agg. Detto prima. 

\premestruàle, agg. Che precede le mestruazioni.
 X   agg. premenstrual.
Sindrome premestruale 
Complesso dei disturbi (nervosismo, instabilit emotiva, …) che si presentano nei giorni (7-10) che precedono le mestruazioni, talvolta accompagnati da mal di testa, ritenzione idrica, dolori al seno, nausea.

\preméttere, v. tr. Far precedere. ~ anteporre, anticipare. <> concludere.
 X   v. tr. to state in advance. 
 @   lat. praemittere, comp. da prae prima + mittere mandare. 

\Prèmia Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (660 ab., CAP 28038, TEL. 0324). 

\premiàle, agg. Che costituisce un premio o una ricompensa. 

\premiàndo, sm. Chi deve ricevere un premio. 

\premiàre, v. tr. Ricompensare, onorare, tramite un premio. ~ gratificare, omaggiare. <> castigare, punire. 
 X   v. tr. 1 to give a prize to. 2 (onestà) to reward. 

\premiàto, agg. e sm. Che, o chi, ha avuto un premio. 

\premiazióne, sf. Il premiare e la cerimonia della consegna dei premi. 
 X   sf. prizegiving. 

\prèmice, agg. invar. Relativo ai frutti secchi, in particolare alle noci, che presentano un guscio tenero. 

\premier, sm. invar. Primo ministro. 

\première, sf. 1 La prima rappresentazione di un'opera. 2 La prima lavorante della sartoria. 

\Premilcuòre Comune in provincia di Forlì (951 ab., CAP 47010, TEL. 0543). 

\premilitàre, agg. Riferito all'istruzione impartita ai giovani prima della chiamata alle armi. 

\preminènte, agg. Che ha preminenza. ~ prevalente. <> accessorio, marginale. 

\preminènza, sf. Vantaggio, supremazia sugli altri in fatto di importanza, di meriti e simili. 

\Preminger, Otto (Vienna 1906-New York 1986) Regista cinematografico statunitense. Diresse Vertigine (1944), La magnifica preda (1954) e L'uomo dal braccio d'oro (1955). 

\prèmio, sm. 1 Ricompensa data al vincitore di una gara o per riconoscimento di un merito. ~ gratificazione, omaggio. <> castigo, punizione. 2 Nel campo assicurativo il premio è la quota che l'assicurato paga alla società di assicurazione per garantirsi la copertura di un rischio.   +    3 Vincita nelle lotterie e simili. ~ gratifica. 
 X   sm. 1 prize. 2 (ricompensa) reward. 3 (assicurativo) insurance premium. 4 (indennità) bonus. 
Per quanto riguarda le obbligazioni, si parla di premio di emissione (o premio di rimborso) per indicare la differenza calcolata fra valore nominale di un titolo e prezzo di emissione. 

\premistòffa, sm. invar. Accessorio della macchina da cucire che tiene ferma la stoffa durante la cucitura. 

\premistóppa, sm. invar. Dispositivo circolare che, comprimendole, garantisce la tenuta di guarnizioni meccaniche. 

\prèmito, sm. Contrazione della muscolatura dell'addome, del diaframma, dell'intestino. 

\premitùra, sf. Il premere. 

\premolàre, agg. e sm. I denti posti tra i canini e i molari.   +  

\Prèmolo Comune in provincia di Bergamo (1.007 ab., CAP 24028, TEL. 035). 

\premonitóre, agg. (f.-trìce) Che annuncia in anticipo. ~ annunciatore, anticipatore. 

\premonitòrio, agg. Che serve di avvertimento. 

\premonizióne, sf. 1 Il premonire. ~ presagio, presentimento. 2 In parapsicologia, percezione di un fatto che deve ancora accadere. 
 @   lat. praemonitio,-onis. 

\premonstratènse, agg. e sm. Appartenente o relativo all'omonima congregazione fondata da Norberto a Prémontré, vicino a Laon, secondo la regola di Sant'Agostino. 

\premontàggio, sm. Disposizione delle diverse parti di una macchina o di una struttura eseguendo un assemblaggio parziale delle parti prima del loro montaggio vero e proprio. 

\premorìre, v. intr. Morire prima di un altro o di un termine fissato. 

\Premosèllo Chiovènda Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (2.153 ab., CAP 28020, TEL. 0324). 

\premunìre, v. v. tr. 1 Munire preventivamente. ~ assicurare, garantire. <> indebolire, sguarnire. 2 Immunizzare. ~ fortificare. 3 Mettere sull'avviso. lo premun contro i facili entusiasmi
v. rifl. Provvedersi, cautelarsi. ~ tutelarsi. 
 X   v. rifl. 1 to provide oneself. 2 (salvaguardarsi) to protect oneself. 
 @   lat. praemunire, comp. da prae davanti + munire

\premunizióne, sf. Il premunire o il premunirsi. 

\premùra, sf. 1 Cura, attenzione particolare per cosa o persona. ~ delicatezza, sollecitudine. <> disinteresse, incuria. 2 Urgenza. ~ corsa, fretta. <> calma. 
 X   sf. 1 haste, hurry. 2 (cura) care. 3 (riguardo) attention. 

\premuróso, agg. 1 Che ha premura, fretta. ~ affettuoso, attento. <> indifferente, noncurante. 2 Sollecito. 3 Pieno di riguardi o attenzioni. ~ delicato, riguardoso. <> insolente, irriguardoso. 
 X   agg. attentive, solicitous. 

\prenatàle, agg. Che è precedente alla nascita. ~ embrionale, fetale. 
 X   agg. antenatal. 

\prèndere, v. v. tr. 1 Pigliare una cosa per servirsene. ~ abbrancare, acchiappare. <> dare. 2 Catturare. non riusc a prendere neanche una lepre. 3 Ricevere. 4 Accettare. 5 Cogliere sul fatto. 
v. intr. 1 Cominciare. 2 Andare in una certa direzione. 3 Attecchire. ~ vivere, adattarsi. <> avvizzire, seccare. 4 Rapprendersi. 
 X   v. tr. 1 to take. 2 (colpire) to get. 3 (guadagnare) to earn. 4 (catturare) to catch. 5 (trasportare) to pick up. 6 (comprare) to buy. v. intr. 1 (rapprendere) to set. 2 (attecchire) to take root. 
 @   lat. tardo prendere

\Prendi i soldi e scappa Film commedia, americano (1969). Regia di Woody Allen. Interpreti: Woody Allen, Janet Margolin, Marcel Hillaire. Titolo originale: Take the Money and Run 

\prendìbile, agg. Che si può prendere. 

\prendisóle, sm. invar. Costume femminile da spiaggia. 
 X   sm. invar. sundress. 

\prenditóre, sm. (f.-trìce) Chi prende. 

\prenèsso, agg. In matematica si dice che una formula in forma prenessa se tutti gli eventuali quantificatori (universali o esistenziali) contenuti in essa sono in testa ad essa. Per esempio  (A ∨ ∃x B) → ∀y C  non è in forma prenessa mentre (se A, B e C non contengono quantificatori)   ∀x ∀y ((A ∨ B) → C)  lo è; si pu dimostare che, se A, B e C non hanno variabili in comune, la seconda formula è equivalente alla prima; pi in generale per ogni formula se ne pu trovare una in forma prenessa ad essa equivalente.  Una formula in forma prenessa viene chiamata anche formula prenessa.
 X   agg. prenex. 

\Prenestìna, vìa Antica via romana lunga ventitré miglia che metteva in comunicazione Porta Maggiore a Roma con Preneste, l'attuale Palestrina. 

\Prenestìni Gruppo montuoso del Preappennino Laziale, tra le valli dell'Aniene e del Sacco. 

\Prennushi, Vinçenc (Scutari 1885-1952?) Poeta. Frate francescano, fu arcivescovo di Durazzo. Tra le opere, Foglie e fiori (1925). 

\prenóme, sm. Nome proprio della persona. È detto anche nome civile o nome di battesimo. 

\prenotàre, v. v. tr. Fissare in anticipo. ~ prefissare. 
v. rifl.1 Mettersi in nota. ~ annotarsi, iscriversi. 2 Assicurarsi. ~ garantirsi. 
 X   v. tr. to reserve, to book. v. rifl. to book. 

\prenotazióne, sf. Il prenotare. 
 X   sf. reservation, booking. 

\prenozióne, sf. 1 Nozione preliminare. 2 In filosofia è la conoscenza anteriore al sapere scientifico. 

\prènsile, agg. Generalmente detto di organo animale atto ad afferrare. 
 X   agg. prehensile.

\prensióne, sf. Il prendere. 

\Préobrajenska, Olga (San Pietroburgo 1870-Saint-Mandé 1962) Ballerina classica. Insegnò danza a Buenos Aires, Parigi, Londra e alla Scala. 

\preoccupànte, agg. Che preoccupa. 

\preoccupàre, v. v. tr. Mettere in pensiero, impensierire. ~ affliggere, angosciare. <> calmare, rasserenare. 
v. rifl. Stare in pensiero. 
 X   v. tr. to preoccupy, to worry. v. rifl. to worry about. 
 @   lat. praeoccupare, comp. da prae + occupare. 

\preoccupàto, agg. Impensierito, ansioso. 

\preoccupazióne, sf. 1 Il preoccupare. 2 Ansietà, inquietudine. ~ timore, apprensione, angoscia. <> pace, serenità. 
 X   sf. care, worry, anxiety. 
 @   lat. praeoccupatio,-onis. 

\preolimpiònico, agg. (pl. m.-ci) Detto di selezione sportiva, per scegliere gli atleti che partecipano alle olimpiadi. 

\preomìnide, sm. Essere intermedio tra la scimmia e l'uomo. 

\Preóne Comune in provincia di Udine (310 ab., CAP 33020, TEL. 0433). 

\preopinànte, agg. e sm. Riferito a chi esprime la propria opinione prima degli altri partecipanti a una riunione. 

\preordinaménto, sm. Il preordinare. 

\preordinàre, v. tr. 1 Organizzare in modo ordinato per un dato scopo. 2 Predestinare. 

\preordinazióne, sf. Il preordinare o l'essere preordinato. 

\preòrdine, sm.  →  ordine.

\Preóre Comune in provincia di Trento (373 ab., CAP 38070, TEL. 0465). 

\prep In informatica è il nome di un filtro (prepare text) del sistema operativo UNIX che visualizza, una parola per linea, il contenuto dei file specificati. 

\preparàre, v. v. tr. 1 Rendere pronto all'uso, allestire, predisporre, prestabilire, approntare, apprestare, organizzare, programmare, pianificare, elaborare. 2 Allenare qualcuno, istruirlo, addestrarlo, esercitarlo. il docente non fu in grado di prepararli in modo adeguato all'esame. 3 Cucinare, cuocere, allestire (da mangiare o da bere) che cosa prepari per cena? 4 Tenere in serbo, riservare chi sa che cosa ci prepara l'avvenire
v. rifl. 1 Accingersi, apprestarsi, predisporsi. si prepar per uscire 2 Mettersi nelle condizioni di poter fare qualcosa, allenarsi, esercitarsi, studiare. si prepar accuratamente per gli esami.
v. intr. pron. 1 stare per accadere, incombere, avvicinarsi. si prepara un temporale
 X   v. tr. 1 to prepare. 2 (allenare) to train. v. rifl. to prepare oneself, to get ready. 
 @   lat. praeparare, comp. da prae prima + parare disporre. 

\preparatìvo, sm. Tutto quello che è necessario per realizzare qualcosa. 
 X   sm. pl. preparations. 

\preparàto, agg. e sm. agg. 1 Pronto, preparato. 2 Disposto. 
sm. Prodotto chimico o farmaceutico. 
 X   sm. preparation. 

\preparatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, o chi, prepara. 

\preparatòrio, agg. Che serve alla preparazione. ~ preliminare, propedeutico. 

\preparazióne, sf. 1 Il preparare. ~ predisposizione, preparativo. 2 Insieme di concetti, nozioni, abilità di cui si dispone per affrontare un certo obiettivo. la preparazione per l'esame procedeva al meglio. 3 Prodotto. preparazione farmaceutica
 X   sf. 1 preparation. 2 (allenamento) training. 
 @   lat. praeparatio,-onis

\prepensionaménto, sm. Pensionamento anticipato. 

\preponderànte, agg. Che prevale. 

\preponderànza, sf. 1 L'essere preponderante. 2 Prevalenza. 

\preponderàre, v. intr. 1 Aver maggior peso. 2 Avere maggiore forza. 

\prepórre, v. tr. 1 Porre innanzi. ~ anteporre, premettere. <> posporre. 2 Dare la preferenza. 3 Mettere a capo. 

\prepositìvo, agg. Relativo a preposizione, che si prepone. 

\prepòsito, sm. 1 Funzionario amministrativo o rappresentante di un particolare potere nella Roma imperiale. 2 Prevosto. 

\preposizióne, sf. 1 Il preporre. 2 Particella invariabile che si pone davanti a un nome o pronome per formare un complemento. preposizione articolata o semplice
 X   sf. preposition. 
 @   lat. praepositio,-onis premessa, deriv. da praepositus, p.p. di praeponere preporre. 

\prepósto, agg. e sm. agg. Messo a capo. 
sm. 1 Parroco preminente sugli altri parroci. 2 Prevosto. 

\prepotènte, agg., sm. e sf. agg. 1 Che può più degli altri, che vuole imporsi. 2 Irresistibile. 3 Superiore. 
sm. e sf. Persona arrogante, autoritaria. ~ tracotante, aggressivo. <> accomodante, mite. non poteva sopportare i prepotenti
 X   agg. overbearing, arrogant. sm. e sf. domineering person, bully. 
 @   lat. praepotens,-entis, comp. da prae + potens,-entis potente. 

\prepotènza, sf. 1 Abuso di potere. ~ strapotere. 2 Sopruso. ~ arroganza. 
 X   sf. arrogant behaviour, arrogance. 
 @   lat. tardo praepotentia. 

\prepotére, sm. Potere eccessivo. 

\Prepòtto Comune in provincia di Udine (985 ab., CAP 33040, TEL. 0432). 

\prepùbere, agg. Relativo al periodo precedente la pubertà. 

\prepuziàle, agg. Riferito al prepuzio. 

\prepùzio, sm. Rivestimento cutaneo-mucoso retrattile del pene che ricopre il glande a cui è unito da un tratto fibroso (frenulo o filetto) che, a volte, se troppo corto, causa una fimosi. 

\preraffaelìta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) agg. Relativo al preraffaellismo. 
sm. e sf. Seguace del preraffaellismo. 

\preraffaellìsmo, sm. Movimento artistico e letterario sorto in Inghilterra nel 1848 a opera di D. G. Rossetti, W. H. Hunt, J. E. Millais, F. G. Stephens, W. M. Rossetti, T. Woolner e J. Collinson. Fu poi J. Ruskin a strutturare una teoria basata sulle tendenze del movimento, che erano quelle di rivalutazione del medioevo, degli artisti precedenti a Raffaello (di cui il termine preraffaellismo) e delle culture primitive, per estenderne l'ambito anche al campo sociale ed educativo. In seguito, con A. C. Swinburne il movimento si spinse oltre, sfociando poi nelle tendenze artistiche dell'estetismo e del decadentismo. 
 X   sm. Pre-Raphaelism.

\prerogatìva, sf. 1 Diritto speciale concesso a qualcuno. ~ privilegio. 2 Proprietà caratteristica. ~ connotazione, dote. 
 X   sf. 1 prerogative. 2 (caratteristica) special quality. 

\preromanticìsmo, sm. Corrente di pensiero e letteraria che alla fine del Settecento anticipò determinate caratteristiche tipiche del romanticismo, come le atmosfere malinconiche, l'attrazione per la natura, le meditazioni su temi sepolcrali e orridi. Il movimento si diffuse in primo luogo in Inghilterra, Francia e Germania, per poi diffondersi in tutta Europa. I principali esponenti del movimento furono J. Macpherson in Inghilterra (Canti di Ossian), A. von Haller e S. Gessner in Germania, I. Pindemonte (Prose e poesie campestri) e A. Verri (Le notti romane) in Italia. 

\preromàntico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al preromanticismo. 

\présa, sf. 1 L'atto del prendere. ~ cattura, conquista. presa di ferro, tenace. 2 La forza esercitata dalla mano nel prendere. 3 Colpire. 4 Attacco per acqua, corrente elettrica e simili. ~ bocchettone, attaccatura. 5 Attaccamento, indurimento di malta o collanti. fare presa
 X   sf. 1 grasp, hold. 2 (fig.) taking sides. 3 (d'aria) intake. 4 (elettrica) socket. 5 (pizzico) pinch. 6 (conquista) seizure. 7 (a carte) trick. 
 @   deriv. da prendere

\Presa del potere da parte di Luigi XIV, La Film storico, francese (1966). Regia di Roberto Rossellini. Interpreti: Jean-Marie Patte, Raymond Jourdan, Katharina Renn. Titolo originale: La prise du pouvoir par Louis XIV 

\Presagi Opera di poesia di P. Salinas (1923). 

\presàgio, sm. 1 Segno premonitore. ~ augurio, auspicio. 2 Presentimento, profezia. 
 X   sm. omen, presage. 
 @   lat. praesagium, deriv. da praesagus. 

\presagìre, v. tr. e intr. 1 Predire cosa futura. ~ indovinare, intuire. 2 Presentire. ~ avvertire, capire. 
 X   v. tr. to foresee. 

\presàgo, agg. (pl. m.-ghi) Che sente, che ha presentimento del futuro, che lo prevede. 

\Pré-Saint-Didier Comune in provincia di Aosta (976 ab., CAP 11010, TEL. 0165). 

\presalàrio, sm. Assegno di studio universitario. 

\presàme, sm. Ciò che si mette nel latte per farlo coagulare. 

\Presanèlla Massiccio montuoso delle Alpi Retiche, a nord-est dell'Adamello, con il quale forma un unico sistema. Vetta più elevata, la cima omonima (3.556 m). Turismo invernale. 

\presbiacusìa, sf. Diminuzione dell'udito che si manifesta in particolare nell'età senile.  →  "ipoacusia".

\presbiopìa, sf. Termine medico che definisce un difetto della vista, dovuto a un'imprecisa rifrazione, per cui l'individuo ha difficoltà nella visione degli oggetti vicini   +  . Si tratta di un difetto che colpisce soprattutto le persone che hanno superato i quarant'anni di età e si corregge utilizzando  →  lenti convergenti. A differenza della ipermetropìa, causata da una insufficiente lunghezza del bulbo oculare e indipendente dall'età, la presbiopia è dovuta alla perdita di elasticità del cristallino. 
 X   sf. presbyopia

\prèsbite, agg., sm. e sf. Che, o chi, è affetto da presbiopia. 
 X   agg. long-sighted. 

\presbiteràle, agg. Riferito al sacerdozio. 

\presbiteràto, sm. 1 Ordine sacro per cui si conferisce il sacerdozio. 2 Ufficio e dignità di sacerdote. 

\presbiterianésimo, sm. Organizzazione della chiesa adottata dai calvinisti, con la finalità di eliminare le gerarchie ecclesiastiche. L'organizzazione presbiteriana prevede infatti l'esistenza di un consiglio (il presbiterio) composto sia da religiosi sia da laici, in assoluta parità; i delegati dei consigli formano il sinodo (un'assemblea a livello locale, ossia cittadino, provinciale o regionale) che fa poi capo all'assemblea generale delle chiese presbiteriane. Questo tipo di organizzazione venne ideata dallo stesso G. Calvino (1541); il presbiterianesimo è la chiesa di stato in Scozia. Attualmente conta circa cinquanta milioni di fedeli diffusi in tutto il mondo. 

\presbiteriàno, agg. e sm. agg. Relativo al presbiterianesimo. 
sm. Fedele della Chiesa presbiteriana. 

\presbitèrio, sm. 1 La parte della chiesa riservata ai preti.   +   2 Casa parrocchiale. 
 X   sm. presbytery. 

\presbìtero, sm. Gli anziani che governavano le prime comunità cristiane. 

\prescégliere, v. tr. Scegliere secondo preferenza. 

\prescélto, agg. e sm. Che, o chi, è stato scelto tra molti altri. 
 X   agg. selected, chosen. 

\presciènte, agg. Che ha prescienza. 

\presciènza, sf. 1 Conoscenza che Dio ha del futuro. 2 Presentimento, preveggenza. 

\prescìndere, v. intr. 1 Fare eccezione. 2 Lasciare da parte. ~ escludere, ignorare. <> comprendere, includere. 
 X   v. intr. to leave out of consideration. 

\prescìns ua, sf. Quagliata genovese, tipicamente mangiata spalmata sul pane o utilizzata in molti piatti liguri (torta pasqualina, torta di riso, focaccia al formaggio, …).   +  

\prescolàstico, agg. (pl. m.-ci) Che precede il periodo scolare. 

\prescrittìvo, agg. Atto a prescrivere. 

\prescrìtto, agg. 1 Stabilito, ordinato, comandato. ~ codificato, comandato. 2 Colpito da prescrizione. 
 @   lat. praescriptus, p.p. di praescribere. 

\prescrìvere, v. v. tr. Ordinare secondo un certo criterio. ~ comandare, obbligare. 
v. intr. Cadere in prescrizione. 
 X   v. tr. to prescribe. 

\prescrizióne, sf. È l'estinzione di un diritto che non viene esercitato dal titolare entro un termine temporale stabilito dalla legge. In generale, questo termine è pari a un periodo di dieci anni, ma può anche essere più breve. Caratteristica della prescrizione, contrariamente alla decadenza, è quella di poter essere temporaneamente sospesa, o anche interrotta, in presenza di situazioni particolari, previste dalla legge. ~ decadimento. 
 X   sf. 1 prescription. 2 (norma) regulation. 
Prescrizione del reato e prescrizione della pena 
La prescrizione del reato estingue una punizione comminata da una condanna non irrevocabile, mentre la prescrizione della pena prevede l'estinzione di una punizione comminata con una condanna definitiva. In ogni caso, l'ergastolo è escluso dalla prescrizione. 

\Preséglie Comune in provincia di Brescia (1.397 ab., CAP 25070, TEL. 0365). 

\presegnàle, sm. Segnale che preannuncia un altro segnale successivo o un veicolo fermo. 

\preselettóre, sm. Circuito selettivo delle telecomunicazioni per rendere sensibile l'entrata di un'apparecchiatura solo per quei segnali che possiedono determinate caratteristiche. 

\presèlla, sf. 1 La parte delle briglie che si tiene stretta in mano cavalcando. 2 Arnese metallico che serve per ribattere i bordi di lamiere chiodate. 

\presenìle, agg. Che è precedente alla senilità. 

\presentàbile, agg. Che può essere presentato o essere mostrato con decoro. ~ decente, decoroso. <> impresentabile. 

\presentabilità, sf. L'essere presentabile. 

\presentàre, v. v. tr. 1 Condurre alla presenza o al giudizio di qualcuno. 2 Mostrare. ~ esibire, esporre. <> celare, nascondere. 3 Introdurre. ~ illustrare, spiegare. 4 Proporre. presentare una domanda di assunzione. 5 Offrire. ~ porgere, tendere. 6 Far conoscere. 
v. intr. 1 Occorrere, apparire. la situazione non si presenta facile2 Capitare. non si present l'occasione per parlarne.
v. rifl. 1 Comparire, rispondere alla chiamata, venire di persona. si sono presentati in molti. 2 Offrirsi, proporsi, mostrarsi, apparire. permetta che mi presenti; si presentato in brutte condizioni.
 X   v. tr. 1 to present. 2 (far conoscere) to introduce. 3 (esibire) to show (to lodge a complaint presentare un reclamo).  v. intr. 1 (nascere, venire alla ribalta) to arise. 2 (capitare) to occur, to offer.  v. rifl. 1 (apparire) to present oneself, to appear. 2 (farsi conoscere) to introduce oneself.
 @   lat. tardo praesentare, deriv. da praesens,-entis presente. 

\presentatóre, sm. (f.-trìce) Chi presenta spettacoli.
 X   sm. presenter, (di variet ) compère, (di radio e TV) announcer. 

\presentazióne, sf. 1 Esibizione. 2 Introduzione. ~ prefazione, premessa. era onorato di scrivergli la presentazione del libro. 3 Raccomandazione. 4 Conoscenza fra persone. ~ contatto, incontro.
 X   sf. presentation, introduction. 
 @   lat. tardo praesentatio,-onis

\Presentazione di Pan Romanzo di J. Giono (1929-1930). 

\presènte, agg., sm. e sf. agg. 1 Che è nel luogo in cui si parla o di cui si parla. ~ esistente, visibile, spettatore. <> assente, lontano. tenere presente qualcosa, ricordare, tener conto; essere presente a sé stesso, essere cosciente. 2 Che si sta svolgendo attualmente. ~ attuale, odierno. <> passato, finito, trascorso. nel presente giorno
sm. e sf. 1 Persona che sta in un luogo. ~ astante. 2 Regalo. ~ dono, pensiero. 3 Lettera che si sta scrivendo (con la presente vi invito a …)  
 X   agg. 1 present. 2 (questo) this. 3 (tenere presente) to bear in mind. sm. 1 present. 2 (regalo) gift. 
 @   lat. praesens,-entis, comp. da prae-davanti +-entis assente. 

\presentiménto, sm. Sensazione di qualcosa che sta per accadere. ~ intuizione, percezione. 
 X   sm. presentiment. 

\presentìre, v. tr. Avere un presentimento. 

\presènza, sf. 1 L'essere presente in un luogo. presenza di spirito, prontezza. 2 Esistenza. <> assenza. fu verificata la presenza di sostanze radioattive in quel luogo. 3 Cospetto. 4 Aspetto esteriore. ~ sembianza. 
 X   sf. 1 presence. 2 (in un luogo) attendance. 3 (aspetto) appearance. 
 @   lat. praesentia, deriv. da praesens,-entis presente. 

\Presenzàno Comune in provincia di Caserta (1.801 ab., CAP 81050, TEL. 0823). 

\presenzialìsmo, sm. Tendenza a essere sempre presenti ad avvenimenti di qualche importanza. 

\presenziàre, v. tr. e intr. Assistere di persona, essere presente. ~ intervenire. <> assentarsi, negarsi. 

\presèpio, sm. Rappresentazione della natività di Gesù, raffigurata mediante l'utilizzo di statuine, di materiale vario. La consuetudine prevede che il presepio si prepari nel periodo che va da Natale all'Epifania e la sua origine va fatta risalire, secondo la tradizione, a San Francesco, nel 1223. Il presepio più antico fra quelli realizzati in Italia è quello creato nel 1280 da Arnolfo di Cambio, che viene conservato nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Roma. Fu nel XVII e nel XVIII sec. che la realizzazione dei presepi divenne una vera e propria arte, radicata particolarmente in Sicilia, a Roma, a Genova e a Napoli. 
 X   sm. crib. 

\Presèpio Ammasso stellare della costellazione del Cancro visibile anche a occhio nudo. 

\Preseren, Francé (Vrba, Bled 1800-Kranj 1849) Poeta sloveno. Tra le opere La madre illegittima (1843) e Brindisi (1844). 

\preservàre, v. tr. Tenere lontano da pericoli o danni. ~ difendere, proteggere. <> azzardare, mettere in pericolo. 
 X   v. tr. to save, to preserve, to protect.

\preservatìvo, agg. e sm. agg. Atto a preservare. ~ difensivo, protettivo.
sm. 1 Rimedio che preserva.  2 Anticoncezionale maschile, costituito da un capuccio di materia plastica che viene applicato al pene, che ha anche la funzione di impedire la trasmissione di possibili infezioni. ~ profilattico. 
 X   sm. rubber, condom, sheath. 

\preservazióne, sf. Il preservare. 

\Presézzo Comune in provincia di Bergamo (4.107 ab., CAP 24030, TEL. 035). 

\Presìcce Comune in provincia di Lecce (5.794 ab., CAP 73054, TEL. 0833). 

\prèside, sm. e sf. Che è a capo di un istituto scolastico e simili. 
 X   sm. principal, headmaster, head teacher. sf. headmistress. 

\presidènte, sm. Capo di un'assemblea, di un ente, di un organo collegiale e simili, che ne dirige e coordina l'attività. 
In Italia, il presidente della repubblica è il capo dello stato, eletto dal parlamento in seduta comune, che mantiene la carica per un periodo di sette anni. Il presidente del consiglio è il capo del governo e viene nominato dal presidente della repubblica. Il presidente del consiglio propone al presidente della repubblica la lista dei ministri, con cui forma il consiglio dei ministri, che presiede. 
 X   sm. 1 president. 2 (in assemblea) chairman. 3 (del consiglio) prime minister. 

\Presidente Hayes Dipartimento (60.000 ab.) del Paraguay, nella regione di Chaco. Capoluogo Colorado. 

\presidentéssa, sf. Donna con la carica di presidente. 

\Presidentessa, La Romanzo di Clarín (1884). 

\presidènza, sf. 1 Carica o dignità di presidente o di preside. 2 La sede della presidenza. 3 Il presidente e i suoi collaboratori. 
 X   sf. 1 presidency. 2 (di assemblea) chairmanship, chair. 3 (di società) management. 

\presidenziàle, agg. Relativo al presidente o alla presidenza. 

\Presìdi, Stàto déi Stato costituito da Filippo II di Spagna lungo il litorale maremmano, nel 1557. Filippo II cedette a Cosimo I de' Medici il territorio senese, ma conservò una serie di fortezze (Orbetello, Porto Ercole, Porto Santo Stefano, Talamone, Ansedonia, Monte Argentario) con cui costituì appunto lo Stato dei Presidi. Nel corso del Settecento il territorio passò agli Asburgo e poi ai Borbone; nell'Ottocento venne inserito definitivamente nel granducato di Toscana. 

\presidiàre, v. tr. 1 Occupare con truppe una fortezza o una città a scopo di difesa. 2 Difendere, proteggere. ~ sorvegliare. 
 X   v. tr. to garrison. 

\presìdio, sm. 1 Contingente di militari a difesa di un luogo. ~ distaccamento, guarnigione. le truppe di presidio erano state ridotte. 2 Protezione, difesa, garanzia. ~ salvaguardia, tutela. 
 X   sm. garrison. 
 @   lat. praesidium, deriv. da praesidere difendere, proteggere. 

\presidium, sm. invar. Nei Paesi comunisti, organismo direttivo di partito. 

\presièdere, v. v. tr. Reggere, sovrintendere, dirigere con la funzione di presidente, . ~ capeggiare, comandare. presiedeva una seduta del consiglio di amministrazione
v. intr. 1 Essere a capo di un'adunanza, coordinare una attivià. presiedere alla riunione sindacale; presiedere alle ricerche. 2 avere il ruolo di maggior rilievo in una certa attivit questi sono gli organi che presiedono alla funzione digestiva.
 X   v. tr. to preside over. v. intr. to preside, to direct. 
 @   lat. praesidere, comp. da prae davanti + sedere stare seduto. 

\Presley, Elvis (Tupelo 1935-Memphis 1977) Cantante e cantautore statunitense. Nel 1956 lanciò il rock'n roll con Heartbreak Hotel. Tra le opere Don't be cruel e Love me tender. Fu anche attore. 

\presocràtico, agg. Termine utilizzato per definire filosofi greci che vissero prima di Socrate, con particolare riferimento alle scuole ionica e pitagorica, agli eleatici, agli atomisti, ai sofisti, a singoli pensatori come Eraclito, Empedocle, Anassagora, ma anche a filosofi contemporanei a Socrate che però non vennero influenzati dal suo pensiero. La contrapposizione, in termini filosofici, fra presocratici e Socrate (a eccezione dei sofisti) consiste nella centralità assegnata dai primi alla natura, dal secondo all'uomo. 

\Presolàna, pìzzo délla Gruppo montuoso delle Prealpi Orobie, tra la Val Seriana e la valle di Scalve. Una strada collega le due valli attraverso il passo omonimo. Vetta più elevata, il monte omonimo (2.521 m). Turismo estivo e invernale. Le sue vette, aspre e rocciose, sono simili a quelle alpine. 

\Prespa Lago (274 km2) della Penisola Balcanica, al confine tra Grecia, Albania e repubblica di Macedonia. 

\press agent, loc. sost. m. invar. Persona addetta ai rapporti con la stampa per conto di un ente o di una persona. 

\prèssa, sf. 1 Il pressare. 2 Calca, ressa. 3 Macchina per comprimere o spianare materiali.    +  
 X   sf. press. 

\pressaforàggi, sf. invar. Macchina usata per comprimere il fieno o altri foraggi. 

\Pressàna Comune in provincia di Verona (2.405 ab., CAP 37040, TEL. 0442). 

\pressànte, agg. Urgente, incalzante. ~ impellente. 

\pressapochìsmo, sm. Tendenza alla superficialità. 

\pressapochìsta, sm. e sf. (pl.-i) Chi tende al pressapochismo. 

\pressappòco, avv. All'incirca, suppergiù. ~ più o meno, quasi. <> esattamente. 
 X   avv. roughly, about. 

\pressàre, v. tr. 1 Comprimere, schiacciare. ~ calcare, pigiare. la folla pressava i cancelli. 2 Premere con la pressa. 3 Mettere fretta, incalzare. ~ sollecitare. gli impegni lo pressavano sempre pi
 X   v. tr. to press. 
 @   lat. pressare, deriv. da pressus, p.p. di premere premere. 

\pressatóre, sm. Operaio addetto alla pressatura. 

\pressatùra, sf. Il pressare. 

\Pressburger, Giórgio (Budapest 1937-) Regista teatrale. Di origine tedesca, scrisse anche romanzi, tra i quali Il sussurro della grande voce (1990). 

\pressing, sm. invar. Azione persistente al fine di togliere l'offensiva alla squadra avversaria. 

\pressióne, sf. 1 Il premere e l'effetto. ~ compressione, spinta. 2 Azione esercitata da una forza su un corpo. 3 La tensione del sangue nelle arterie. 4 Insistere. 
 X   sf. pressure, (del sangue) blood-pressure, (mettere in pressione) to raise steam. 
In fisica è una grandezza scalare, che viene definita come il rapporto fra la forza applicata perpendicolarmente a una superficie e l'area della superficie in questione. Nel Sistema Internazionale la pressione viene misurata in pascal (Pa), equivalente a 1 N/m2 (newton per metro quadrato). Altra unità di misura è il kg F/m2. Il manometro è lo strumento di misura della pressione. 
Pressione arteriosa (o pressione sanguigna
È la pressione esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie. Il suo valore dipende da vari fattori, fra cui la quantità di sangue, l'attività cardiaca, la resistenza opposta dai vasi arteriosi al passaggio del sangue, ed è regolata da centri specializzati a livello cerebrale, da ormoni e da altre sostanze nell'organismo. Normalmente, la misurazione della pressione di un individuo avviene mediante una coppia di valori: la pressione massima e quella minima, corrispondenti rispettivamente alla sistole e alla diastole, le fasi di contrazione e di rilassamento del muscolo cardiaco. Al di sopra dei livelli considerati normali (vedi il link) e al di sotto, si parla di stati patologici detti ipertensione e ipotensione  +  
Pressione atmosferica 
È la pressione che l'atmosfera esercita sulla superficie della Terra. La pressione normale è quella esercitata dall'atmosfera a 45° di latitudine, a livello del mare e a 0 °C (equivalente a 1 atm, pari alla pressione esercitata da una colonna di 760 mm di mercurio); all'aumento dell'altitudine corrisponde una diminuzione della pressione atmosferica. Il valore della pressione atmosferica dipende anche dalla latitudine del luogo (più precisamente, cresce con l'altitudine e con l'accelerazione di gravità, e decresce con la temperatura).   +  
Pressione di radiazione 
È la pressione esercitata su una superficie da una radiazione elettromagnetica. Ricorrendo all'immagine quantistica della radiazione, essa è il risultato del cambiamento di quantità di moto di ogni singola particella incidente e rimbalzata dalla superficie stessa. 
ressione osmotica è, in una soluzione, la pressione esercitata dalle molecole del soluto contro una membrana che separa la soluzione dal solvente. 
Pressione venosa 
È la pressione di riempimento del cuore. 

\prèsso, avv. e prep. avv. 1 Nelle vicinanze. 2 All'incirca. 
prep. 1 Vicino a. abitava presso la questura. 2 Esprime vicinanza temporale. essere presso a fare una cosa, essere in procinto di farla. 
 X   avv. nearby. prep. 1 near. 2 (accanto) next to, beside. 3 (negli indirizzi) c/o, care of. 
 @   lat. presse, strettamente, deriv. da pressus, p.p. di premere premere. 

\Presso il Dnepr Romanzo di D. Bergelson (1936). 

\pressoché, avv. Quasi. ~ ormai, praticamente. 

\pressofusióne, sf. Operazione consistente nell'iniettare sotto pressione metallo fuso in uno stampo. 

\pressòrio, agg. Detto della pressione sanguigna. 

\pressòstato, sm. Dispositivo per tener costante la pressione all'uscita di un generatore che porta un fluido in pressione. 

\pressurizzàre, v. tr. Produrre all'interno di un ambiente o di un recipiente una pressione superiore a quella esterna. 
 X   v. tr. to pressurize. 

\pressurizzàto, agg. Riferito a un ambiente in cui si mantiene una pressione costante ben definita. 

\pressurizzazióne, sf. Il pressurizzare. 

\prestabilìre, v. tr. Stabilire prima. ~ destinare, prefissare. 
 X   v.tr. to pre-estabilish, to pre-arrange.

\prestanóme, sm. Chi firma (o agisce) in nome di un altro che vuol restare anonimo. ~ testa di legno, uomo di paglia. 
 X   sm. figurehead, dummy, man of straw. 

\Prestanome, Il Film commedia, americano (1976). Regia di Martin Ritt. Interpreti: Woody Allen, Zero Mostel, Herschel Bernardi. Titolo originale: The Front 

\prestànte, agg. Di bell'aspetto. ~ attraente, piacente. 
 X   agg. good-looking. 

\prestànza, sf. L'essere di bell'aspetto. 

\prestàre, v. v. tr. 1 Dare denaro o altro bene con impegno alla restituzione. ~ dare in prestito, imprestare. prestare con ipoteca, richiedendo una forte garanzia. 2 Dare, porgere. ~ offrire. prestare soccorso, soccorrere. 
v. intr. pron. e rifl. 1 Adoperarsi. 2 Concedere la propria opera. 3 Essere adatto. ~ confacersi. 
 X   v. tr. 1 to lend. 2 (denaro) to loan. 3 (dare) to give. v. intr. pron. e v. rifl. 1 to be useful 2 (essere adatto) to be fit, to be suitable. 
 @   lat. praestare fornire, deriv. da praesto a disposizione. 

\prestatóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi presta. 2 Lavoratore subordinato. 

\prestavóce, sm. e sf. invar. Doppiatore. 

\prestazióne, sf. 1 Servigio personale. 2 Il lavoro, l'opera prestata. ~ servigio, servizio. quella prestazione di lavoro era ben retribuita. 3 Rendimento. ~ capacità, resa. le tue ultime prestazioni sportive sono scadenti
 X   sf. 1 (servigio) service. 2 (rendimento) performance. 
 @   lat. praestatio,-onis garanzia. 

\prestézza, sf. Celerità nell'agire. 

\prestidigitatóre, sm. (f.-trìce) Prestigiatore. ~ giocoliere, illusionista. 

\prestidigitazióne, sf. L'arte di creare illusioni tramite l'abilità delle mani o con l'ausilio di trucchi. 

\prestigiatóre, sm. (f.-trìce) Chi fa giochi di prestigio. ~ giocoliere, illusionista. 
 X   sm. conjuror, conjurer. 

\prestìgio, sm. 1 Posizione di potere, di influenza. 2 Illusione ottenuta con destrezza e trucchi. 
 X   sm. 1 prestige. 2 (illusione) conjuring trick. 

\prestigióso, agg. Che colpisce per prestigio, fascino. ~ autorevole, importante. <> anonimo, ignoto. 

\Prèstine Comune in provincia di Brescia (423 ab., CAP 25040, TEL. 0364). 

\prèstito, sm. 1 Il prestare e l'effetto. 2 Il denaro o il bene dato a prestito. 
 X   sm. 1 loan. 2 (prestare) to lend. 3 (prendere in prestito) to borrow. 
Consiste nella cessione temporanea di beni mobili o immobili da parte del creditore nei confronti del debitore, con l'impegno da parte del debitore a restituirli entro una precisa scadenza. Si distingue il mutuo (un prestito in denaro) dal comodato (prestito di beni immobili). I prestiti possono essere effettuati da privati, da istituti di credito, da banche e possono essere distinti, secondo la durata, in prestiti a breve termine, a medio termine, a lungo termine. 

\prèsto, agg. e avv. agg. Pronto, sollecito. 
avv. 1 Entro breve tempo. arriver presto a casa. 2 Subito. 3 Di buon'ora. si alzava presto per studiare. 4 In modo facile. presto fatto
 X   avv. 1 before long, soon. 2 (in fretta) quickly. 3 (di buon'ora) early. 4 (presto o tardi) sooner or later. 
 @   lat. praesto, usato nella loc. praesto esse essere pronto. 

\Preston Città (168.000 ab.) della Gran Bretagna, capoluogo della contea di Lancashire, nell'Inghilterra centro-occidentale. 

\prèsule, sm. Vescovo, prelato. 

\presùmere, v. intr. 1 Supporre. ~ congetturare. 2 Desumere, conoscere. ~ comprendere. 3 Avere la pretesa. ~ pretendere. 4 Nutrire un'eccessiva stima. 
 X   v. tr. to presume. 
 @   lat. praesumere, comp. da prae prima + sumere prendere. 

\presumìbile, agg. 1 Che si può presumere. ~ immaginabile, pensabile. <> impensabile, improbabile. 2 Che si può ritenere quasi certo. ~ probabile, possibile. <> impossibile, incredibile. 

\presumibilménte, avv. Per quel che si può presumere. 

\presuntìvo, agg. 1 Atto a essere presunto. 2 Prevedibile. 

\presùnto, agg. 1 Che si presume. ~ ritenuto. le spese presunte erano troppo alte. 2 Supposto. ~ considerato, creduto. erede presunto. 3 Previsto. 
 X   agg. 1 presumed. 2 (colpevole) alleged culprit. 
 @   lat. praesumptus, p.p. di praesumere

\Presunto innocente Film giallo, americano (1990). Regia di Alan J. Pakula. Interpreti: Harrison Ford, Greta Scacchi, Brian Dennehy. Titolo originale: Presumed Innocent 

\presuntuosità, sf. L'essere presuntuoso. 

\presuntuóso, agg. e sm. agg. Che pecca di presunzione. ~ borioso, orgoglioso. <> modesto, schivo. 
sm. Persona presuntuosa. non mi piaceva quel suo modo di fare da presuntuoso
 X   agg. conceited, presumptuous. 
 @   lat. tardo praesumptuosus

\presunzióne, sf. 1 Congettura. ~ ipotesi. 2 Opinione esagerata di sé. ~ boria, burbanza. <> modestia, umiltà. 
 X   sf. presumption. 
In diritto è un'argomentazione utilizzata dal giudice per dedurre un fatto ignoto basandosi su uno conosciuto. La presunzione è detta legale quando è la legge a prevederne l'utilizzo per provare certi fatti, mentre viene detta semplice se il suo utilizzo è liberamente affidato a una decisione del giudice. 

\presuppórre, v. tr. 1 Supporre. ~ reputare, stimare. 2 Immaginare in anticipo. 3 Comportare, implicare. 4 Richiedere come condizione precedente a un'altra. un simile impegno presuppone che tu abbia tempo e voglia di farlo
 X   v. tr. to presuppose, to suppose. 
 @   da pre-+ supporre

\presupposizióne, sf. Il presupporre e la cosa presupposta. 

\presuppósto, agg. e sm. agg. Supposto, previsto prima. 
sm. Congettura, ipotesi. ~ premessa. 

\pretàglia, sf. Insieme di preti inteso di solito in tono dispregiativo. 

\prêt-à-porter, sm. invar. Capo di abbigliamento prodotto in serie. 

\prète, sm. 1 Il sacerdote cattolico. ~ pastore, religioso. fu consacrato prete. 2 Ministro del culto. ~ sacerdote. 3 Intelaiatura di legno atta a contenere lo scaldino nel letto. ~ scaldaletto, munnia. 
 X   sm. 1 priest. 2 (protestante) minister. 
 @   lat. tardo prebyter,-eri, dal greco presbyteros, comparat. di pr sbys anziano. 

\Prete bello, Il Romanzo di G. Parise (1954). 

\Prète, Giànni Leggendario re medievale, di cui racconta Marco Polo. Al governo di un paese orientale non ben definito, difendeva i cristiani dai musulmani. 

\pretendènte, sm. 1 Chi accampa diritti a una carica. ~ aspirante, candidato. 2 Chi corteggia una donna per sposarla. ~ spasimante. 
 X   sm. 1 pretender. 2 (spasimante) suitor, admirer. 

\pretèndere, v. v. tr. 1 Reclamare con feremezza, in base ad un diritto. pretende che tutti ubbidiscano. 2 Volere, esigere con forza, con ostinazione. pretendeva ci che gli era dovuto; pretendeva che andassi da lui, pretendeva di fare ci che voleva. 3 Sostenere con forza, anche senza motivazioni. pretende di essere un grande scrittore; pretende di sapere tutto.
v. intr. Aspirare. ~ ambire. pretendere a un'eredit ; pretendere al trono
 X   v. tr. 1 (reclamare) to expect, to demand. 2 (esigere) to require. 3 (sostenere, vantarsi) to pretend (to pretend non pu essere usato nei significati 1 e 2).  v. intr. to pretend.
 @   lat. praetendere tendere davanti, comp. da prae + tendere

\pretensióne, sf. 1 Pretesa. 2 Eccessiva ricercatezza. 

\pretenzióso, agg. Che ha molte pretese. ~ appariscente, ostentato. <> calibrato, misurato. 
 X   agg. pretentious. 

\preterintenzionàle, agg. 1 Detto di delitto in cui l'effetto è andato oltre le intenzioni del reo. ~ accidentale, casuale. <> intenzionale. 2 Che ha sorpassato l'intenzione. ~ involontario. <> deliberato. 

\preterintenzionalità, sf. L'essere preterintenzionale. 

\preterìre, v. v. tr. Tralasciare, omettere. ~ trascurare. 
v. intr. Non venire a effetto. ~ mancare. 

\pretèrito, agg. e sm. agg. Passato. 
sm. Tempo passato. 

\preterizióne, sf. Figura retorica con la quale si finge di tacere cosa che invece si dice. 

\preterméttere, v. tr. Non menzionare, tralasciare. ~ omettere. 

\preternaturàle, agg. Riferito a un fenomeno il cui andamento non è conforme alle norme naturali, pur non essendo soprannaturale. 

\pretésa, sf. 1 Richiesta sostenuta energicamente con ragione o con forza. 2 Esigenza esagerata. ~ bisogno. 
 X   sf. 1 (esigenza) demand, claim. 2 (presunzione) pretension. 

\pretésco, agg. (pl. m.-chi) Che è secondo il costume dei preti. 

\pretéso, agg. 1 Voluto per forza. 2 Supposto. ~ presunto. 

\pretèsta, sf. Nell'antica Roma, toga listata di porpora indossata dai magistrati e dagli adolescenti. 

\pretèsto, sm. 1 Ragione, fittizia che si adduce a giustificazione di un'azione. ~ motivo, scusa. 2 Occasione. 
 X   sm. 1 pretext. 2 (opportunità) opportunity. 
 @   lat. praetextum ornamento. 

\pretestuóso, agg. Addotto a pretesto. ~ fazioso, opportunistico. <> obbiettivo, reale. 

\Prèti, cìma déi Monte (2.706 m) delle Alpi Orientali, tra le valli del fiume Piave e del torrente Cimoliana. 

\Prèti, Mattìa (Taverna, Catanzaro 1613-La Valletta 1699) detto il Cavaliere Calabrese. Pittore. Tra le opere La resurrezione di Lazzaro (ca. 1656, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Antica) e Convito di Assalonne (ca. 1660, Napoli, Museo e Galleria Nazionale di Capodimonte). 

\pretìno, agg. 1 Relativo a prete. 2 Pretesco. 

\pretóre, sm. Presso gli antichi romani il pretore era il magistrato addetto all'amministrazione della giustiza, dunque una delle figure pubbliche più importanti. Nel corso del tempo il potere dei pretori aumentò progressivamente, perché furono loro affidati anche compiti di carattere amministrativo. 
Nel diritto recente era un giudice monocratico di primo grado, con competenza sul territorio di vari comuni (mandamento) per le cause civili di valore inferiore ai dieci milioni (e per altri argomenti, come provvedimenti d'urgenza, sfratti, controversie condominiali e del lavoro subordinato ecc.), e per le cause penali limitatamente a reati punibili con un massimo di quattro anni, con una pena pecuniaria e per reati contro pubblici ufficiali. La legge dell'8 luglio 1997 ha decretato la scomparsa del ruolo del pretore, accorpando le preture ai tribunali e istituendo il giudice unico. 
 X   sm. magistrate, lower court judge. 

\Pretòria Città (823.000 ab.) della repubblica sudafricana, capoluogo della provincia di Pretoria/Witwatersrand/Vereeniging, sede del governo e capitale amministrativa della nazione sudafricana. La città è un importante centro industriale con industrie siderurgiche (grazie a giacimenti di ferro nei dintorni), chimiche, meccaniche, del tabacco e del vetro. Sede arcivescovile cattolica e di un'università. Fondata da M. Pretorius nel 1855, divenne capitale della Repubblica sudafricana nel 1860. Verso la fine del XIX sec. ebbe un rapido sviluppo economico e urbanistico con lo sfruttamento dei giacimenti auriferi del Transvaal, divenendo centro ferroviario di primaria importanza. 

\pretoriàno, sm. Al tempo dell'impero romano, i pretoriani erano i soldati che costituivano la guardia del corpo dell'imperatore. La guardia pretoriana fu istituita da Augusto ed era composta da nove coorti di mille uomini, tutti volontari ed esclusivamente italici. In seguito quest'ultima limitazione cessò; la guardia pretoriana ebbe un ruolo importante nella vita politica, partecipando a intrighi e arrivando anche a uccidere diversi imperatori (come Caligola e Domiziano). Dopo aver combattuto vittoriosamente per Costantino contro Massenzio presso Ponte Milvio (312) fu sciolta dallo stesso Costantino. 

\pretorìle, agg. Riferito al pretore. 

\pretòrio, agg. e sm. agg. 1 Che concerne il pretore. sentenza pretoria. 2 L'albo dove vengono pubblicati gli atti ufficiali. 
sm. Accampamento delle legioni romane. 
 @   lat. praetorius; per il sm. lat. praetorium

\Pretorius, Marthinus (Graaff Reinet 1819-Magaligsberg 1901) Politico sudafricano. Nel 1857 fu il primo presidente del Transvaal e dal 1859 fu presidente dello stato libero di Orange. Fu nuovamente presidente del Transvaal dal 1864 al 1871. 

\Pretòro Comune in provincia di Chieti (1.113 ab., CAP 66010, TEL. 0871). 

\prettaménte, avv. Schiettamente. 

\prètto, agg. Puro, schietto. ~ autentico, mero. <> alterato, fasullo. 

\Pretty Woman Film commedia, americano (1990). Regia di Garry Marshall. Interpreti: Richard Gere, Julia Roberts, Ralph Bellamy. Titolo originale: Pretty Woman 

\pretùra, sf. 1 Ufficio e giurisdizione del pretore. 2 Sede ove agisce il pretore. 
 X   sf. 1 magistracy. 2 (sede) magistrate's court. 

\Preuss, Paul (Alt-Ausse 1886-1913) Alpinista austriaco. Nel 1911 scalò la parete ovest del Campanile Basso del Brenta e la fessura Preuss alla cima Piccolissima di Lavaredo. 

\prevalènte, agg. Che prevale. ~ predominante, preminente. <> marginale, secondario. 
 X   agg. prevailing, prevalent. 

\prevalènza, sf. 1 Il prevalere. 2 L'essere prevalente. 
 X   sf. predominance. 
 @   lat. tardo praevalentia. 

\prevalére, v. intr. 1 Valere maggiormente. 2 Vincere. <> perdere. 3 Risultare superiore. ~ eccellere, imporsi. 
 X   v. intr. 1 to prevail. 2 (essere in eccesso) to outnumber. 

\Prevàlle Comune in provincia di Brescia (4.354 ab., CAP 25080, TEL. 030). 

\prevaricàre, v. intr. 1 Abusare della propria carica per ottenere guadagni illeciti. ~ sopraffare. 2 Comportarsi oltre i limiti della morale o della decenza. 
 X   v. intr. to abuse one's power. 
 @   lat. tardo praevaricare, comp. da prae + varicare avanzare. 

\prevaricatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, o chi, prevarica. ~ prepotente, tiranno. 

\prevaricazióne, sf. 1 Il prevaricare. ~ prepotenza, soperchieria. 2 Abuso del proprio potere. 

\prevedére, v. tr. 1 Conoscere in anticipo gli avvenimenti del futuro. Presagire. ~ intuire, presentire, avvertire, presumere, attendersi, immaginare, aspettarsi, predire, profetizzare, anticipare, annunciare, indovinare, presagire, pronosticare. 2 Prendere in considerazione. ~ contemplare, regolare, programmare, disciplinare, considerare, includere
 X   v. tr. 1 to foresee. 2 (presagire) to foretell. 3 (tempo) to forecast. 4 (considerare) to make provision for. 

\prevedìbile, agg. Che si può prevedere. 

\preveggènte, agg. 1 Previdente. 2 Indovino. 

\preveggènza, sf. L'essere preveggente. ~ chiaroveggenza, veggenza. 

\prevenìre, v. tr. 1 Arrivare o fare una cosa, prima degli altri. ~ anticipare, precedere. 2 Provvedere in modo da evitare. ~ impedire, parare. prevenire una domanda, rispondere con anticipo. 3 Sventare. prevenire un danno. 4 Avvisare, avvertire in anticipo. 5 Investire di una controversia un giudice prima che ne sia investitito un altro. 
 X   v. tr. 1 (evitare) to avoid, to prevent. 2 (anticipare) to anticipate. 3 (avvertire) to inform, to forewarn. 
 @   lat. praevenire

\preventivàre, v. tr. Fare il preventivo in anticipo di una spesa. 

\preventìvo, agg. agg. 1 Atto a prevenire. ~ cautelativo, precauzionale. 2 Presunto. 
sm. Calcolo presuntivo di una spesa. ~ stima, valutazione. <> consuntivo. 
 X   agg. 1 preventive. 2 (precauzionale) precautionary. sm. estimate. 

\preventòrio, sm. Sanatorio in cui si effettuano interventi preventivi sui soggetti con tendenza alla tubercolosi. 

\prevenùto, agg. e sm. agg. 1 Che ha dei preconcetti, dei pregiudizi. ~ maldisposto. <> bendisposto, disponibile. 2 Preavvisato 
sm. 1 Imputato. 2 Reo. 
 X   agg. biased, prejudiced. 

\prevenzióne, sf. 1 Il prevenire. ~ cautela, precauzione. 2 Profilassi. 
 X   sf. 1 prevention. 2 (preconcetto) bias, prejudice. 
 @   lat. tardo praeventio,-onis. 

\preverbàle, agg. Riferito allo stadio di sviluppo del linguaggio infantile antecedente alla fase del linguaggio articolato. 

\Prévert, Jacques (Neuilly-sur-Seine 1900-Omonville-la-Petite 1977) Poeta francese. Legato inizialmente al movimento surrealista, fu costantemente attento alle tematiche della vita quotidiana, con uno stile vicino alla lingua parlata. Nella realtà più quotidiana, intese mettere in luce tutto ciò che è insieme più vicino e più inatteso. Prévert realizzò anche numerose e brillanti sceneggiature cinematografiche (per registi come J. Renoir, M. Carné) e scrisse i testi di diverse canzoni. Fra le sue opere Parole (1945), Storie (1946), Spettacolo (1951), L'Op ra della luna (1953), La pioggia e il bel tempo (1955), Cose e altro (1973). La poesia di Prévert è spesso visiva, ma con una sfumatura di fantasia che circonda le cose di un alone magico. Gli esseri più semplici parlano al poeta un linguaggio ricco di sensibilità, la cui libertà ritmica accentua le linee del quadro rappresentato. Accanto al poeta affascinato delle piccole cose quotidiane, c'è un poeta libertario capace di passione accorata, in linea con la sua giovinezza surrealista, che attacca in modo provocatorio le espressioni dell'ordine sociale stabilito (famiglia, esercito, polizia, politica) e suggerisce una sua visione del mondo e della società. 

\Prévesa, o Préveza Città (14.000 ab.) greca dell'Epiro, capoluogo del nomo omonimo, è un importante porto sullo Ionio, sia per il traffico dei passeggeri sia per le merci, e un attivo centro per il commercio dei prodotti agricoli. Nel 31 a. C. nella zona si svolse la battaglia di Azio, vinta da Ottaviano; nel 1538 ci fu la battaglia fra le flotte cristiana e turca, che vide la vittoria di Khair ad-Din (Barbarossa) contro le navi comandate da A. Doria, con cui si identifica l'inizio della supremazia turca nel Mediterraneo. 

\Previàti, Gaetàno (Ferrara 1852-Lavagna 1920) Pittore. Tra le opere Maternit (1890-1891, Novara, Banca Popolare di Novara) e Il Re Sole (1890-1893, Milano, Galleria d'Arte Moderna). 

\previdènte, agg. 1 Che prevede. 2 Prudente. ~ lungimirante. <> imprudente. 
 X   agg. 1 provident. 2 (prudente) prudent. 

\previdènza, sf. 1 Il prevedere per tempo. 2 L'essere previdente, prudente. 3 Forma assistenziale a favore di determinate categorie di persone. previdenza sociale, svolta dallo Stato. 
 X   sf. 1 providence. 2 (istituto di previdenza) provident institution. 3 (sociale) social security. 
 @   lat. tardo praevidentia

\previdenziàle, agg. Relativo alla previdenza sociale. 

\prèvio, agg. Precedente. 

\previsióne, sf. 1 Il prevedere. ~ ipotesi, pronostico. 2 La cosa prevista. ~ profezia. 
 X   sf. 1 forecast. 2 (di mercato) estimate. 

\prevìsto, agg. e sm. agg. Preveduto. ~ aspettato, atteso. <> imprevisto. 
sm. La cosa preveduta. 
 X   sm. expected. 

\Previtàli (Berbenno di Valtellina ca. 1470-Bergamo 1528) Andrea Cordegliaghi detto Previtali. Pittore. Tra le opere Madonna Cassotti (ca. 1520, Bergamo, Accademia Carrara) e Madonna Baglioni (ca. 1520, Bergamo, Accademia Carrara). 

\Prévost, Antoine-François (Hesdin, Artois 1697-Courteuil, Chantilly 1763) Romanziere francese. Ebbe un'esistenza molto movimentata. Novizio presso i gesuiti, abbandonò il convento due volte. Poi passò nei benedettini e fu ordinato prete nel 1726. Nel 1728 abbandonò di nuovo il convento. Si trasferì all'estero (Inghilterra e Olanda) e rientrò in Francia nel 1734. Autore inesauribile, scrisse numerose opere che oggi sono pressoché dimenticate. La notorietà di Prévost è legata a una storia d'amore, considerata uno dei capolavori del romanzo francese: La vera storia del cavaliere de Grieux e di Manon Lescaut (1731, Amsterdam), contenuta nel settimo volume delle Memorie e avventure di un uomo di qualit (1728-1731) e successivamente stampata separatamente. È il racconto della fatale passione tra un giovane e Manon Lescaut, nella quale l'autore ha trasfuso numerosi elementi autobiografici, in un impianto di particolare finezza psicologica e con uno stile sobrio ed essenziale. La storia di Manon Lescaut ispirò, tra l'altro, le opere liriche omonime di J. Massenet e di G. Puccini. Tra le altre opere una Storia generale dei viaggi (1740-1759), Il filosofo inglese o Storia di M. Cleveland (1732-1739) e Il decano di Killerine (1735-1740). 

\prevòsto, sm. Titolo onorifico attribuito ai parroci delle città o di circoscrizioni ecclesiastiche importanti. 

\Preziose ridicole, Le Commedia di Molière (1659). 

\preziosìsmo, sm. 1 Ricercatezza. ~ raffinatezza. <> semplicità. 2 Indirizzo letterario del Seicento francese. 
Tendenza letteraria e sociale sviluppatasi in Francia nel XV sec., inizialmente in reazione alle aperture di Enrico IV nei confronti della borghesia e della piccola nobiltà, esaltò la ricercatezza più spinta nella composizione letteraria, cercando peraltro lo sviluppo di nuove forme di espressione e di utilizzo del linguaggio. Fulcro del movimento furono i salotti di M.me de Rambouillet e in seguito di M. de Scudery, con i principali esponenti in V. Voiture, I. de Benserade, J. F. Sarasin. 

\preziosità, sf. 1 L'essere prezioso. 2 Ricercatezza, eleganza. 

\prezióso, agg. e sm. agg. 1 Di gran pregio e valore. ~ raffinato. metallo prezioso. 2 Ricercato. ~ pregiato, raro. <> banale, comune. 3 Che si fa desiderare. 4 Che dà conforto morale o vantaggio. consiglio prezioso. 5 Elegante. 
sm. Oggetto prezioso, gioiello. 
 X   agg. precious. sm. valuable, jewel. 
 @   lat. pretiosus, deriv. da pretium prezzo. 

\Prèzza Comune in provincia di L'Aquila (1.231 ab., CAP 67030, TEL. 0864). 

\prezzàre, v. v. tr. 1 Fissare il prezzo di una merce applicandogli il relativo cartellino. 2 Tenere conto di qualcosa. 3 Dare valore a qualcosa. ~ apprezzare. 
v. intr. pron. Darsi lustro. ~ vantarsi. 

\prezzàrio, sm. Listino dei beni in vendita, con relativo prezzo. 

\prezzémolo, sm. Angiosperma (Petroselinum hortense) della famiglia delle Ombrellifere e dell'ordine delle Umbelliflore. Pianta erbacea aromatica, cresce spontanea nella zona del Mediterraneo. Viene utilizzata in cucina e a scopo medicinale.   +  
 X   sm. parsley. 

\prèzzo, sm. 1 Valore di scambio di un prodotto o di un servizio definito in denaro. ~ cifra, costo. 2 Pregio, stima. 
 X   sm. 1 price, (prezzo richiesto) charge (for). 2 (d'acquisto) buying price. 3 (di vendita) selling price. 
Il prezzo è un elemento che concerne la vendita dei beni e dei servizi, ed è utilizzato come indicatore dell'andamento globale dell'economia. Nell'ambito di un mercato libero, di tipo concorrenziale, la determinazione dei prezzi viene fortemente influenzata da molti fattori ed è legata all'andamento di altri prezzi; in altre parole, se aumenta il prezzo di un bene o di un servizio utilizzati per la produzione di altri beni e servizi, anche i prezzi di questi ultimi tenderanno ad aumentare. Laddove l'economia sia invece guidata e pianificata dall'alto, i prezzi non sono più fissati liberamente dagli operatori di mercato, ma vengono fissati d'autorità. Anche nelle economie di mercato i governi possono comunque decidere, per motivi politico-sociali, di fissare i prezzi di determinati beni o servizi in modo indipendente dalla pura e semplice situazione economica contingente. 

\Prézzo Comune in provincia di Trento (175 ab., CAP 38085, TEL. 0465). 

\Prezzo della vita, Il Opera di psicologia di B. Bettelheim (1960). 

\prezzolàre, v. tr. Assoldare qualcuno. 

\prezzolàto, agg. Pagato per compiere azioni criminali. ~ comprato, corrotto. 

\Prezzolìni, Giusèppe (Perugia 1882-Lugano 1982) Scrittore e giornalista, è stato il fondatore, assieme a G. Papini, de Il Leonardo (1903) e della Voce (1908) di cui fu anche direttore. Fu dapprima influenzato da H. Bergson, quindi dalle idee di B. Croce. Combatté come volontario nella prima guerra mondiale. Sulla guerra scrisse Dopo Caporetto (1919), Vittorio Veneto (1920); fu anche autore di diversi saggi, come La cultura italiana (scritto con G. Papini, 1906), biografie, come Benito Mussolini (1924), Vita di Niccol Machiavelli fiorentino (1927) e altre opere (America in pantofole, 1950; L'italiano inutile, 1953; Diario 1942-1968, 1980). 

\PRG Sigla di Piano Regolatore Generale. 

\PRI Sigla del partito repubblicano italiano. 

\prìa, avv. Prima. 

\Priacàntidi Famiglia di Pesci Perciformi, con pinna dorsale unica e grandi occhi, che vivono nei mari tropicali. 

\Prìamo Ultimo re di Troia, figlio di Laomedonte, sposo di Ecuba. Secondo Omero, generò diciannove figli dalla moglie e altri dalle sue concubine, per un totale di cinquanta, fra cui Ettore, Paride, Eleno, Cassandra. Il suo personaggio compare sia nell'Iliade sia nell'Eneide

\priapìsmo, sm. Patologia consistente nell'erezione prolungata del pene, senza eccitazione sessuale né eiaculazione. In alcuni casi è legata a lesioni dei nervi, leucemia, infezioni locali.
 X   sm. priapism.

\prìapo, sm. Membro virile in erezione. 

\Prìapo Personaggio mitologico, dio greco della forza generativa maschile. 

\Priapùlidi Gruppo di animali marini vermiformi, riuniti nel tipo omonimo, sottoregno dei Metazoi, per un totale di sole quattro specie. Raggiungono i 10 cm di lunghezza e hanno la bocca con proboscide retrattile e uncini. Vivono nei fondali fino ai 100 m di profondità. 

\Price, Margaret (Monmouthshire, Galles 1942-) Soprano. Dotata di una pregevole finezza stilistica supportata da una splendida voce, poté spaziare in un vasto repertorio con eccellenti risultati. 

\Price, Vincent (1911-1993) Attore cinematografico statunitense. Interpretò Il pozzo e il pendolo (1961), I maghi del terrore (1962), L'abominevole dottor Phibes (1972) ed Edward mani di forbice (1990). 

\Prichard, Katharine Susannah (Isole Figi 1883-presso Perth, Australia Occidentale 1969) Scrittrice australiana. Le sue opere trattano temi caratteristici del suo paese natale e sono fortemente impregnate delle sue convinzioni politiche, descrivendo intensamente le condizioni di vita del proletariato. Tra le opere, I pionieri (1915), Giovenchi da lavoro (1926), i racconti Bacio sulle labbra e altri racconti (1932) e N'Gola e altri racconti

\Prie, Jeanne Agnès Berthelot de Pléneuf marchésa di (Parigi 1698-Courbepine, Normadia 1727) Sposa del marchese di Prie, fu l'amante del duca di Borbone. Allontanata dalla corte, si uccise. 

\Prièro Comune in provincia di Cuneo (405 ab., CAP 12070, TEL. 0174). 

\Priestley, John Boynton (Bradford, Yorkshire 1894-Londra 1894) Commediografo. Tra le opere Il tempo e la famiglia Conway (1937) e La gabbia di vetro (1957). 

\Priestley, Joseph (Fieldhead 1733-Northumberland 1804) Chimico inglese. Nel 1774 scoprì e preparò l'ossigeno. Compì importanti studi di psicologia associazionistica. 

\prigióne, sf. 1 Luogo di custodia per gli accusati e di pena per i condannati. ~ bagno penale, carcere. 2 Luogo dove si sta di malavoglia. 
 X   sf. gaol, jail, prison. 

\Prigione senza sbarre Film commedia, francese (1938). Regia di Léonide Moguy. Interpreti: Corinne Luchaire, Annie Ducaux. Titolo originale: Prison sans barreaux 

\Prigióni (I) Nome delle quattro sculture di Michelangelo che raffigurano dei prigioni o degli schiavi. Scolpite tra il 1532 e il 1534 sono chiamate rispettivamente: il Giovane schiavo, lo Schiavo barbuto, lo Schiavo detto Atlante e lo Schiavo ridestantesi

\prigionìa, sf. La condizione di prigioniero. ~ carcerazione, detenzione. 
 X   sf. imprisonment. 

\Prigioniera, La Romanzo di M. Proust (1923), quinto del ciclo di 7 romanzi intitolato Alla ricerca del tempo perduto (La strada di Swann; All'ombra delle fanciulle in fiore; I Guermantes; Sodoma e Gomorra; La prigioniera; Albertine scomparsa; Il tempo ritrovato). La tormentosa convivenza con Albertine è l'oggetto principale di questo romanzo, nel quale Marcel apprende la notizia della morte di Swann e quella dello scrittore Bergotte. Un'esperienza essenziale di Marcel è l'ascolto di un'esecuzione di un lavoro inedito del musicista Vinteuil. L'autore riflette sull'arte e sulla sua capacità di resistere al tempo. Il libro si chiude con l'improvvisa partenza di Albertine, che mette fine alla tormentosa convivenza. Marcel è sconvolto. 

\Prigionieri del cielo Film drammatico, americano (1954). Regia di William A. Wellman. Interpreti: John Wayne, Claire Trevor, Laraine Day. Titolo originale: The High and the Mighty 

\prigionièro, agg. e sm. 1 Che, o chi, è in prigione. ~ carcerato, detenuto. <> libero. 2 Militare caduto nelle mani del nemico. ~ recluso. non si tenne alcuno scambio di prigionieri. 3 Che subisce qualcosa. era prigioniero di quel ricordo d'infanzia
 X   agg. imprisoned. sm. prisoner. 
 @   deriv. da prigione

\Prigioniero del Caucaso, Il Poema di A. S. Puskin (1822). 

\Prigioniero di Falconer, Il Romanzo di J. Cheever (1977). 

\Prigioniero di Zenda, Il Film d'avventura, americano (1937). Regia di John Cromwell. Interpreti: Madeleine Carroll, Ronald Colman, Douglas Fairbanks jr. Titolo originale: The Prisoner of Zenda 

\Prigioniero, Il Opera in un prologo e un atto di L. Dallapiccola, libretto di Villiers de l'Isle-Adams e Ch. de Coster (Firenze, 1950). 

\Prignàno Cilènto Comune in provincia di Salerno (921 ab., CAP 84060, TEL. 0974). 

\Prignàno sùlla Sécchia Comune in provincia di Modena (3.109 ab., CAP 41048, TEL. 059). 

\Prigogine, Ilya (Mosca 1917-Bruxelles 2003) Chimico belga. Di origine russa, compì importanti studi di termodinamica, sviluppando la teoria dei sistemi dissipativi e il concetto di irreversibilità. Nel 1977 fu insignito del premio Nobel e scrisse anche trattati di epistemologia: La nuova alleanza (1979) e La nascita del tempo (1984-1987). 

\prillàre, v. intr. Girare rapidamente su se stesso. 

\prìma, avv., loc. prep. e sf. avv. 1 Nel tempo anteriore, in precedenza, per l'addietro, una volta. ~ dianzi, innanzi. <> dopo, più tardi. 2 Più presto, in primo luogo. 
loc. prep. In unione con di. 
sf. 1 La prima rappresentazione di un'opera teatrale o cinematografica. 2 La prima marcia del cambio dei veicoli a motore. 3 Secondo la misurazione del tempo delle giornate canoniche, la prima ora è la prima ora del giorno. 4 Nello sport della scherma è una delle posizioni della guardia. 
 X   avv. 1 before. 2 (in anticipo) in advance, beforehand. 3 (più presto) sooner, earlier. 4 (una volta) formerly, once. 5 (per prima cosa) first. sf. 1 (teatro) first night. 2 (aut., prima marcia) first gear. 3 (treno, aereo, nave, prima classe) first class. 

\Prima dell'alba Dramma di G. Hauptmann (1889). 

\Prima Linea Organizzazione terroristica italiana fondata nel 1976. Proponeva uno scontro armato legato all'esperienza del movimento. Fu sgominata grazie alle rivelazioni di alcuni pentiti. 

\Prima linea Film di guerra, americano (1956). Regia di Robert Aldrich. Interpreti: Jack Palance, Eddie Albert, Lee Marvin. Titolo originale: Attack! 

\Prima moglie: Rebecca, La Romanzo di D. Du Maurier (1938). 

\Prima pagina Film commedia, americano (1974). Regia di Billy Wilder. Interpreti: Jack Lemmon, Walter Matthau, Susan Sarandon. Titolo originale: The Front Page 

\primadònna, o prìma dònna, sf. o loc. sost. f. 1 Cantante che interpretava il ruolo femminile principale nel teatro d'opera italiano. 2 Donna che si atteggia da protagonista dandosi molte arie. 

\Primalùna Comune in provincia di Lecco (1.695 ab., CAP 22040, TEL. 0341). 

\primàrio, agg. e sm. agg. 1 Primo, principale. ~ prioritario. 2 Di scuola, elementare. ~ basilare. <> marginale, secondario. 
sm. Il medico che dirige un reparto ospedaliero. 
 X   agg. 1 primary. 2 (principale) leading, chief. sm. head physician. 
 @   lat. primarius, deriv. da primus. 
In botanica è un tessuto vegetale che cresce dai meristemi apicali delle piante, nelle fasi iniziali della crescita. 
In geologia l'era primaria è sinonimo di Paleozoico. 

\primàte, sm. Prelato che ha il primato ecclesiastico, puramente onorifico, in una regione. 

\Primàti Ordine dei Mammiferi che comprende le scimmie, le proscimmie e l'uomo, divisi in Lemuroidei, Tarsioidei (proscimmie), Antropoidei (scimmie e uomo). I primati sono gli animali con il più elevato livello di facoltà psichiche; sono caratterizzati da arti plantigradi, cinque dita con pollice opponibile (in alcuni casi anche l'alluce è opponibile), visione stereoscopica, muso con pochi peli o glabro, dentatura completa. Nell'evoluzione delle proscimmie arboricole, gli occhi si spostarono frontalmente sulla testa e le mani si modificarono con la separazione delle dita, permettendo loro di afferrare oggetti e reggersi ai rami. Circa trenta milioni di anni fa, un tipo di primate più evoluto (vera e propria scimmia) apparve in Africa e cominciò a sostituirsi ai lemuri. La vista è il senso più importante delle scimmie che consente loro di ottenere una percezione tridimensionale dello spazio e una visione cromatica eccellente. Nell'evoluzione dei primati vi è un'evidente tendenza verso l'aumento delle dimensioni; generalmente le scimmie più primitive delle Americhe sono più piccole di quelle africane e asiatiche e hanno una coda prensile di cui si servono come fosse un quinto arto. Mentre i primati superiori diventavano più grandi fisicamente, anche il loro cervello cresceva. I primi ominidi (scimmie antropomorfe preumane) apparvero circa tre milioni di anni fa e i resti scoperti in Africa indicano che queste creature cominciarono a camminare erette, con un'andatura bipede, prima che il loro cervello diventasse di dimensione notevole. 
 X   Primates.

\primàtìccio, agg. Detto di frutto che matura prima degli altri della stessa specie. ~ anticipato, precoce. <> tardivo. 

\Primatìccio, Francèsco (Bologna 1505-Parigi 1570) Pittore, scultore e architetto, detto il Bologna, fu uno dei maggiori esponenti del manierismo; lavorò anche in Francia, dove si recò su invito di Francesco I per decorare il castello di Fontainebleau. Qui diede inizio alla scuola di Fontainebleau. Fra le sue opere, oltre alle decorazioni eseguite a Fontainebleu, Autoritratto, Ulisse e Penelope (1560). 

\primatìsta, sm. (pl. m.-i) Chi ha stabilito e detiene il primato in una specialità di uno sport. ~ asso, campione. 
 X   sm. record holder. 

\primàto, sm. 1 Superiorità assoluta. 2 Il miglior risultato ottenuto in una specialità sportiva. ~ record. 3 L'essere al primo posto in una graduatoria. 
 X   sm. 1 supremacy, lead. 2 (sport) record. 

\Primato morale e civile degli italiani, Il => "Del primato morale e civile degli italiani" 

\primavèra, sf. Una delle quattro stagioni dell'anno; nell'emisfero celeste australe ha inizio il 23 settembre per terminare il 21 dicembre; nell'emisfero celeste boreale inizia il 21 marzo e termina il 22 giugno. 
Nel corso di questa stagione, il Sole percorre l'eclittica compresa tra il punto dell'equinozio di primavera e il solstizio d'estate; per tale ragione, le notti sono più corte e i giorni molto lunghi; la durata diurna aumenta da 12 ore al giorno fino a un massimo di 16 in coincidenza con il solstizio. 
 X   sf. springtime, spring. 

\Primavera di bellezza Opera di narrativa di B. Fenoglio (1959). 

\Primavera olimpica Opera di poesia di C. Spitteler (1900-1905). 

\primaverìle, agg. Relativo alla primavera. 
 X   agg. springlike, spring. 

\primazìa, sf. Dignità del primate. 

\primaziàle, agg. Relativo alla chiesa cattedrale dove risiede un primate. 

\prime rate, loc. sost. m. invar. Tasso minimo d'interesse che le banche praticano alla migliore clientela. 

\prime time, loc. ingl. Nella programmazione televisiva, orario nel quale si verifica la maggiore percentuale di ascolto. 

\primeggiàre, v. intr. 1 Avere il primato in qualcosa. ~ brillare, eccellere. <> restare nell'ombra. 2 Essere o sembrare primo. 
 X   v. intr. to be one of the best, to excel. 

\Primi uomini sulla luna, I Romanzo di H. G. Wells (1901). 

\primicèrio, sm. Il primo in dignità nelle confraternite religiose o nei capitoli di collegiate o di una cattedrale. 

\primièra, sf. 1 Antico gioco italiano di carte. 2 Nel gioco della scopa o dello scopone la combinazione di carte dei quattro semi che dà diritto a un punto. 

\primièro, agg. e sm. agg. Primo, primitivo. 
sm. La prima parte della parola nel gioco della sciarada. 

\primigènio, agg. Che è generato per primo. 

\primìpara, sf. La donna che partorisce per la prima volta. 

\primipìlo, sm. Il centurione di grado più elevato della legione. 

\primitìva, sf. Data una funzione, ogni funzione avente come derivata la funzione data. 

\primitivìsmo, sm. Tendenza alla rivalutazione del mondo culturale e artistico dei popoli primitivi. 

\primitività, sf. Condizione dell'esser primitivo. 

\primitìvo, agg. e sm. agg. 1 Relativo ai primi tempi. ~ preistorico. <> evoluto. arte primitiva. 2 Che è il primo, l'originario, non derivato. ~ primevo, primordiale. 3 Elementare. 4 In matematica, una funzione/relazione ricorsiva primitiva è una particolare funzione o relazione matematica definita sui numeri naturali e "calcolabile"   +   5 In matematica, una nozione primitiva è un concetto definito implicitamente dagli assiomi (più o meno come in un sistema di equazioni il dominio delle incognite è determinato dal sistema di equazioni), non un concetto non definito   +  
sm. 1 Chi appartiene a una popolazione primitiva. 2 Pittori e scultori dei secoli anteriori al Rinascimento. 
 X   agg. primitive, (di prima) former, (concetti e relazioni primitive, cioè definite implicitamente dagli assiomi) primitive terms and primitive relations. 
 @   lat. primitivus, deriv. da primitus da principio. 

\primìzia, sf. 1 Ortaggio o frutto maturato con anticipo. 2 Notizia non ancora diffusa. ~ anteprima, novità. 3 Ciò che viene prodotto per primo. 4 Offerta di piante, frutti e animali alla divinità. 
 X   sf. 1 first fruit. 2 (verdura) early vegetable. 
 @   lat. tardo primitia

\prìmo, agg. num. ord. e sm. agg. 1 Che precede tutti gli altri in ordine di spazio o di tempo; corrispondente al numero uno in una successione. ~ iniziale, originario, antecedente, prossimo. <> ultimo, estremo, precedente. abito al primo piano; ustioni di primo grado; prendo il primo treno. 2 Di cosa accaduta una sola volta. cadde al primo combattimento con il nemico. 3 Relativo all'inizio, lontano nel tempo le prime forme di vita. è accaduto nel primo pomeriggio. 4 Principale, fondamentale, eccellente, prioritario, preponderante, eccellente, massimo è venuto il primo ministro; è di prima qualit , di prima mano (mai usato prima, conosciuto direttamente, di una notizia inedita). <> secondario, accessorio, marginale. 5 Detto di numero naturale che non ha altri divisori che 1 e sé stesso.   +  
sm. 1 Unità di misura del tempo pari a 1/60 di ora. 2 Unità di misura degli angoli pari a 1/60 di grado. 3 Prima portata di un pasto.
 X   agg. 1 first. 2 (fig.) basic, initial. sm. e sf. first one. sm. 1 (primo piatto) first course. 2 (date, il primo) the first. 3 (primo dell'anno) New Year's Day. 
 @   lat. primus, superl. di prior
Primo soccorso:  le principali regole di base a cui si deve attenere chi si trova ad assistere ammalati o infortunati in condizioni impreviste in attesa dell'assistenza medica. Vedi qui  +  

\Primo de Rivera, José Antònio (Madrid 1906-Alicante 1936) Politico spagnolo, figlio di Miguel. Nel 1933 fondò la Falange spagnola. Morì fucilato dai repubblicani. 

\Primo de Rivera, Miguel (Cadice 1870-Parigi 1930) Politico e militare spagnolo. Il 13 settembre 1923 instaurò un regime dittatoriale con un colpo di stato. Crebbe tuttavia l'opposizione militare e politica nei suoi confronti e così re Alfonso XIII fu costretto a destituirlo il 28 gennaio 1930. 

\Primo Gennaio Opera di poesia di O. E. Mandel'stam (1924). 

\Primo incontro Opera di poesia di A. Belyj (1912). 

\Primo romancero gitano Opera di poesia di F. García Lorca (1928). 

\Primo sogno Poema di J. Inés de la Cruz (1690). 

\Primo vere Opera di poesia di G. D'Annunzio (1879). 

\primogènito, agg. e sm. Che, o chi, è nato per primo, tra più figli. ~ maggiore. <> ultimogenito. 
 X   agg. firstborn. 

\primogenitóre, sm. Progenitore. 

\primogenitùra, sf. 1 L'essere primogenito. 2 I diritti del primogenito. 

\primordiàle, agg. Iniziale, originario. ~ ancestrale, antichissimo. <> attuale, contemporaneo. 
 X   agg. primordial. 
 @   lat. primordialis, deriv. da primordium primordio. 

\primòrdio, sm. Principio, inizio, origine. 

\Primorje Territorio (2.287.000 ab.) della Russia, nella Siberia sudorientale. Capoluogo Vladivostok. 

\prìmula, sf. Genere di pianta erbacea della famiglia delle Primulacee e dell'ordine delle Primulali. Le primule crescono spontaneamente in Italia e, in generale, in tutto l'emisfero settentrionale; hanno fiori che possono essere gialli o rossi, foglie a rosetta e frutti ricchi di semi. In Italia crescono la Primula veris e la Primula acculis, mentre la Primula sinensis e la Primula japonica sono specie esotiche. 
 X   sf. primrose. 

\Primulàcee Famiglia di piante erbacee tipiche dell'emisfero settentrionale con fiori ermafroditi, gamopetali a simmetria regolare. Appartiene all'ordine delle Primulali. 

\primum vivere deinde philosophari, loc. avv. Espressione latina che significa "prima si deve vivere, poi fare filosofia". L'espressione si usa per dare la massima importanza ai problemi pratici rispetto a quelli astratti. 

\primus inter pares, loc. avv. Espressione latina che significa "primo fra gli uguali". Si usa per distinguere fra persone che hanno pari valore o dignità. 

\Prìna, Ànna Marìa (Cuneo 1943-) Ballerina classica. Ha studiato nella scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano, diplomandosi nel 1960. Ha fatto parte del corpo di ballo della Scala e, dal 1974, è passata a dirigere la scuola di ballo dello stesso Teatro alla Scala. Ha composto un Trattato programmatico per lo studio della danza classica (1976). 

\Prìna, Giusèppe (Novara 1766-Milano 1814) Politico lombardo. Tra il 1802 e il 1814 fu ministro delle finanze della repubblica italiana e per far fronte al deficit dovette aumentare le imposte. Impopolare, alla caduta di Napoleone fu trucidato dalla folla. 

\Prince (Minneapolis 1958-) Pseudonimo di Roger Nelson. Cantante pop statunitense. Si è affermato con uno stile di musica personale, risultato della fusione di vari generi (rock, funk, soul). Fra gli album Purple Rain (1984), Parade (1986), Graffiti bridge (1990), Exdus (1995). 

\Prince Albert Città del Canada (ca. 30.000 ab.) nello stato del Saskatchewan, sul fiume North Saskatchewan. Sede di industrie del legno, meccaniche e alimentari. 

\principàle, agg. e sm. agg. 1 Che è primo di grado o per autorità. 2 Che è di maggiore importanza. ~ basilare, essenziale. <> accessorio, marginale. voleva conoscere il principale motivo di quella decisione
sm. Padrone di un'azienda dal quale dipendono subordinati. 
 X   agg. chief, main. sf. employer, manager. 
 @   lat. principalis, deriv. da princeps,-ipis primo, principale. 

\principalménte, avv. Massimamente, soprattutto. ~ essenzialmente. 
 X   avv. principally, mainly, chiefly.

\principàto, sm. Nobiltà e titolo di principe. 
 X   sm. principality. 
Presso gli antichi romani indicava la forma di governo dell'impero nei primi secoli (I e II sec.), prendendo il nome dal princeps, contrapposto in seguito al dominus, dal III sec., tipico di una concezione più assolutistica nella guida dello stato. 
Nel corso del periodo medievale il principato indicava una forma di governo successivo alla signoria, che prevedeva che la funzione di governo fosse riconosciuta dall'autorità imperiale o papale. 

\prìncipe, agg. e sm. agg. Principale, più importante. il motivo principe
sm. 1 Figlio di un re o imperatore. principe azzurro, il personaggio buono delle fiabe. 2 Sovrano di un principato. 3 Chi eccelle per meriti. 4 Soldato della legione romana che combatteva in prima o seconda fila. 
 X   sm. prince. 
 @   lat. princeps,-ipis primo, comp. da primus primo + cap-, da capere prendere. 

\Principe delle donne, Il Film commedia, americano (1992). Regia di Reggie Hudlin. Interpreti: Eddie Murphy, Robin Givens, Halle Berry. Titolo originale: Boomerang 

\Principe delle maree, Il Film drammatico, americano (1991). Regia di Barbra Streisand. Interpreti: Barbra Streisand, Nick Nolte, Kate Nelligan. Titolo originale: The Prince of Tides 

\Principe e il povero, Il Romanzo di M. Twain (1882). 

\Principe e la ballerina, Il Film commedia, americano (1957). Regia di Laurence Olivier. Interpreti: Laurence Olivier, Marilyn Monroe, Sybil Thorndyke. Titolo originale: The Prince and the Showgirl 

\Prìncipe Edoàrdo Isola del Canada, nella nuova Scozia, costituisce la provincia omonima. Capoluogo Charlottetown. 

\Principe Federico di Homburg, Il Dramma di H. von Kleist (1821). Nella notte che precede la battaglia (avvenuta nella realtà a Fehrbellin nel 1675), il Principe di Homburg sogna la gloria e, sonnambulo, recupera un guanto della nipote dell'Elettore di Brandemburgo, Natalia. Al risveglio, il guanto costituisce un enigma che rende il Principe distratto quando vengono impartiti gli ordini per la battaglia. Senza attendere l'ordine dell'Elettore, Homburg attacca d'iniziativa gli svedesi e vince la battaglia. L'Elettore ammira il coraggio, ma punisce la sua indisciplina, deferendolo alla corte marziale. L'Elettore lascia a lui la scelta: Homburg accetta la morte. Mentre, bendato, attende davanti al plotone di esecuzione, arriva per lui la grazia. Homburg cade svenuto. È considerato il capolavoro di Kleist. 

\Principe felice, Il Favola di O. Wilde (1888). 

\Principe Igor, Il Opera in un prologo e cinque atti di A. Borodin, libretto proprio (San Pietroburgo, 1890). 

\Principe, Il Scritto politico di N. Machiavelli (1513). Sintesi delle esperienze compiute dall'autore nelle sue missioni politiche per conto della Repubblica Fiorentina e delle riflessioni sulla storia dell'antica Roma. Nell'opera, Machiavelli esamina i vari tipi di principato, cercando di individuare i mezzi che consentono di conquistarlo e di mantenerlo. Un'attenzione particolare viene dedicata ai problemi dell'uso della violenza, considerata opportuna se impiegata per assoluta necessità, e delle milizie. Machiavelli giudica l'uso dei mercenari come una delle cause della debolezza degli stati italiani. Entrando nel dettaglio del comportamento del principe con i sudditi e con gli amici, Machiavelli ritiene che il principe deve saper utilizzare l'astuzia della volpe e la forza del leone e anche essere non buono se ciò è richiesto dalla conservazione dello stato. Il capitolo conclusivo è un forte invito a un principe nuovo di straordinaria virtù che sappia liberare l'Italia dai barbari stranieri (a ognuno puzza questo barbaro dominio). Opera coraggiosa che, a differenza dei trattati diffusi in quel tempo, definisce una concezione della politica autonoma dalla morale e dalla religione. La tesi secondo cui il mantenimento della stabilità di uno stato giustifica anche azioni moralmente riprovevoli è stata spesso interpretata semplicisticamente come equivalente all'affermazione che il fine giustifica i mezzi. 

\principésco, agg. (pl. m.-chi) Relativo a principe. ~ aristocratico, nobile. <> plebeo. 

\principéssa, sf. La moglie o la figlia di un principe. 
 X   sf. princess. 

\Principessa Brambilla, La Racconto di E. T. A. Hoffmann (1822). 

\Principessa della czarda, La Operetta in tre atti di E. K´lman, libretto di L. Stein e B. Jenbach (Vienna, 1915). 

\Principessa di Clèves, La Romanzo di M. M. contessa di La Fayette (1678). 

\Principessa sul pisello, La Favola di H. Ch. Andersen contenuta in Fiabe (1835-1872). 

\Principi di economia politica Opera di economia di J. S. Mill (1848). 

\Principi di una scienza nuova Opera di filosofia di G. Vico (1725, 1730, 1744). 

\Principia mathematica Opera di matematica di B. Russell con A. N. Whitehead (1910-1913). 

\principiànte, sm. e sf. Chi da poco tempo è dedito a un'arte, una scienza e simili. ~ esordiente, novellino. <> esperto, navigato. 
 X   sm. e sf. beginner. 

\principiàre, v. v. tr. Dare principio, iniziare. ~ incominciare. <> concludere, finire. 
v. intr. Avere principio. 

\princìpio, sm. 1 L'atto e il modo con cui si comincia. 2 Luogo e tempo iniziale. 3 Proposizione fondamentale di una dottrina o di una scienza. ~ concetto, convinzione. 
 X   sm. 1 start, beginning. 2 (origine) cause. 3 (norma) principle. 
In filosofia è uno dei concetti alla base del pensiero occidentale, individuato dalla scuola ionica come origine di tutte le cose; in seguito, a un puro significato di carattere temporale, si affiancarono anche valori logici e gnoseologici. Dunque il principio divenne il fondamento dei ragionamenti; per esempio, Aristotele fece del principio di contraddizione il fondamento della logica formale. 
Il principio attivo è una sostanza che esplica un'attività specifica, di solito di carattere farmacologico. 
Per il principio di induzione vedi   +  .

\Principio dialogico, Il Opera di filosofia di M. Buber (1947). 

\Principio speranza, Il Opera di filosofia di E. Bloch (1954-1959). 

\princisbécco, sm. (pl.-chi) Lega di rame, stagno e zinco, di aspetto simile all'oro. 

\Pringle Pattison, Andrew Seth (Edimburgo 1856-Selkirk 1931) Filosofo scozzese. Dopo aver studiato in Scozia e in Germania, divenne insegnante di filosofia a Edimburgo. Tra i suoi saggi, The Development from Kant to Hegel (1882), Hegelianism and Personality (1887) e The Idea of Immortality (1922). 

\Priòcca Comune in provincia di Cuneo (1.784 ab., CAP 12040, TEL. 0173). 

\Priòla Comune in provincia di Cuneo (853 ab., CAP 12070, TEL. 0174). 

\Priòlo Gargàllo Comune in provincia di Siracusa (11.466 ab., CAP 96010, TEL. 0931). Centro industriale (prodotti chimici derivati dalla lavorazione del petrolio). Gli abitanti sono detti Priolesi

\prióne, sm. Agente patogeno che causa una malattia degenerativa del sistema nervoso delle pecore. Il suo nome deriva da proteinaceous e da infectious particle. È costituito da una sola molecola e ha struttura più semplice di quella dei virus. Nell'uomo sarebbe responsabile delle encefalopatie spongiformi. 

\prióra, sf. Superiora di un convento di monache. 

\prioràle, agg. Relativo a priore. 

\prioràto, sm. 1 Ufficio, dignità di priore. 2 La sede del priore. 

\prióre, sm. 1 Superiore di alcuni ordini monastici. ~ abate. 2 Alto dignitario. 
 X   sm. prior. 

\priorità, sf. 1 L'essere anteriore. 2 Precedenza, superiorità. ~ prelazione. 
 X   sf. priority. 
 @   lat. mediev. prioritas,-atis, deriv. da prior primo tra due. 

\prioritàrio, agg. Che ha la priorità. ~ primario, principale. 

\Pripjat Fiume (775 km) che nasce in Ucraina nel settore nordoccidentale della Volinia. Confluisce nel fiume Dnepr. 

\Priscìlla (catacombe di) Complesso di catacombe e ipogei che si trova sulla via Salaria a Roma. 

\priscillianésimo, sm. Dottrina e setta religiosa antitrinitaria fondate da Priscilliano. 

\prìsco, agg. (pl. m.-ci) Antico. 

\Prìsco, Michèle (Torre Annunziata, Napoli 1920-Napoli 2003) Scrittore. Tra le opere La provincia addormentata (1949), Una spirale di nebbia (1966), Le parole del silenzio (1981), Lo specchio della sera (1984), Terre basse (1992), Il cuore della vita (1995). 

\prìsma, sm. In geometria il prisma è un poliedro che ha come basi due poligoni uguali, situati su piani paralleli, e come facce i parallelogrammi costruiti unendo i vertici corrispondenti delle basi. L'altezza del prisma è la distanza fra le basi, mentre gli spigoli sono i segmenti che delimitano le facce del prisma. L'estensione del prisma corrisponde al prisma indefinito, ossia lo spazio descritto da un poligono che si muove con un moto rettilineo in una direzione non parallela al suo piano. 
In ottica il prisma è un solido composto da una sostanza trasparente che viene utilizzato per studiare fenomeni di riflessione, rifrazione, polarizzazione. 
 X   sm. prism. 

\prismàtico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo a prisma. 2 Che ha forma di prisma. 

\prismatòide, sm. Solido poliedrico i cui vertici appartengono all'uno o all'altro dei due piani paralleli su cui si trovano le basi formate da due poligoni arbitrari. 

\prismòide, sm. Prismatoide in cui le basi sono costituite da due poligoni con lo stesso numero di lati. 

\Pristina Città (109.000 ab.) della Federazione iugoslava, nella Serbia, capoluogo dell'unità amministrativa autonoma del Kosovo. Mercato agricolo dei prodotti della regione (tabacco, frutta e cereali). Nella zona si trovano giacimenti di rame e zinco. Le industrie presenti sono quelle alimentari, tessili, del legno, meccaniche, elettriche e della ceramica. Artigianato di metalli preziosi. 

\prìstino, agg. Di prima, anteriore. 

\Pristiofòridi Famiglia di Pesci squaliformi caratterizzati dalla presenza di un'appendice piatta e stretta, dentellata ai lati che prosegue il muso, nella parte inferiore della quale sono situati due barbigli che servono per individuare le prede. 

\pritanèo, sm. Nelle città e nei santuari autonomi dell'antica Grecia, edificio pubblico riservato ai magistrati più alti, adibito ad archivio di stato, che aveva un particolare significato simbolico in quanto rappresentava il sacro focolare dello stato. 

\pritàno, sm. Nell'antica Grecia, ognuno dei cinquanta membri della sezione della bulè ateniese che rappresentava la commissione permanente della bulè stessa. 

\privacy, sf. invar. La vita privata dell'individuo. Il 2 gennaio 1998 è entrata in vigore la legge sulla privacy che tutela la riservatezza dei dati personali in ogni loro forma, dalle archiviazioni in banche dati elettroniche, alle notizie pubblicate sui giornali sullo stato di salute dei cittadini. 

\privàre, v. v. tr. Togliere, lasciare senza. ~ sottrarre. <> tenere. 
v. rifl. Lasciarsi volontariamente senza qualcosa. ~ togliersi. <> tenersi. 
 X   v. tr. to deprive. 
 @   lat. privare, deriv. da privus. 

\privatìsta, sm. e sf. (pl.-i) Scolaro che ha studiato privatamente e si presenta a dare gli esami in scuole pubbliche. 

\privatìstico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo al diritto privato. 2 Riferito all'economia privata. 

\privatìva, sf. 1 Facoltà concessa in modo esclusivo a una persona di fare o godere una cosa. 2 Il monopolio dei sali e tabacchi. 

\privatìvo, agg. 1 Che ha forza di privare. 2 Detto di prefisso che indica negazione. 

\privatizzàre, v. tr. Rendere privato. 

\privatizzazióne, sf. Effetto e atto del privatizzare. 

\privàto, agg. e sm. agg. 1 Che è proprio della persona singola. ~ individuale. <> collettivo, pubblico. in privato, senza farsi osservare dalla gente. 2 Che non riguarda l'intervento dello Stato. scuola privata, iniziativa privata
sm. Chi non ha cariche pubbliche. 
 X   agg. private. sm. private citizen. 
 @   lat. privatus

\privazióne, sf. Il privare; il privarsi. ~ astensione, rinuncia. 
 X   sf. hardship, privation. 
 @   lat. privatio,-onis. 

\Privèrno Comune in provincia di Latina (13.289 ab., CAP 04015, TEL. 0773). Centro agricolo (coltivazione di viti, olive, ortaggi e frutta), dell'allevamento suino e bovino e industriale (prodotti tessili e alimentari). Originariamente appartenente ai volsci, venne chiamato Privernum; fu poi conquistato dai romani. Vi si trovano la chiesa di San Benedetto, del IX sec., il duomo del XIII sec. e il palazzo del Comune, costruito tra il XIII e il XIV sec. Gli abitanti sono detti Privernati o Privernesi

\privilegiàre, v. tr. Concedere un privilegio. ~ agevolare, aiutare. <> boicottare, ostacolare. 
 X   v. tr. to favour. 

\privilegiàto, agg. e sm. Che ha un privilegio. ~ avvantaggiato, favorito. <> svantaggiato, sfavorito. 
 X   agg. e sm. privileged. 

\privilègio, sm. 1 Diritto speciale concesso a qualcuno. 2 Documento sovrano pontificio medievale di concessione di diritti vari. 3 Esenzione, immunità. 
 X   sm. privilege. 

\prìvo, agg. Sprovvisto, mancante. ~ sfornito. <> dotato, fornito. 
 X   agg. lacking, devoid, (privo di madre) motherless, (senza donne) womanless, (instancabile) tireless, (trascurato) careless, (svergognato) shameless, … 

\Prìzzi Comune in provincia di Palermo (6.254 ab., CAP 90038, TEL. 091). 

\PRM Sigla di Public Relations Man (addetto alle pubbliche relazioni). 

\pro, prep. e sm. prep. In favore di. ~ a vantaggio di, nell'interesse di. <> a danno di, a scapito di. 
sm. indec. Favore, vantaggio. 
 X   prep. on behalf of, for. sm. benefit, advantage. 

\pro aris et focis, loc. avv. Espressione latina che significa letteralmente "per gli altari e per i focolari" e che viene usata praticamente col significato di "in difesa degli interessi pubblici e privati". 

\pro bono pacis, loc. avv. Espressione latina che significa "per amor di pace". Viene usata per sottolineare che si è fatta una concessione al solo scopo di evitare discussioni. 

\pro càpite, loc. avv. Espressione latina che significa "a testa". 

\pro die, loc. avv. Espressione latina che significa "al giorno" e viene utilizzata soprattutto nelle ricette mediche. 

\pro domo sua, loc. avv. Espressione latina che significa "per la propria casa". Ha origine dall'omonima orazione di Cicerone e indica un discorso o un comportamento che mira a difendere il proprio interesse privato. 

\pro loco, loc. sost. f. invar. Espressione latina che significa "in favore del luogo". Indica un'azienda turistica che si propone di promulgare iniziative atte a incentivare l'afflusso dei turisti nella località di villeggiatura in cui si trova. 

\Pro Quinctio Opera di oratoria di M. T. Cicerone (81 a. C.). 

\pro tempore, loc. avv. Espressione latina il cui significato è "per un certo tempo"; sta a indicare la provvisorietà di un incarico. 

\proàvo, sm. Bisnonno, bisavolo. 

\probàbile, agg. 1 Che è presumibile accada, ma per il quale non si ha la certezza che accada. ~ attendibile, prevedibile. 2 Che è presumibile sia vero, ma per il quale non si ha la certezza che lo sia. ~ credibile, plausibile, verosimile.
 X   agg. likely, probable. 
 @   lat. probabilis, deriv. da probare approvare. 

\probabiliorìsmo, sm. Sistema della teologia morale cattolica secondo il quale, quando ci si trova in dubbio sul fatto che un'azione sia o non sia lecita legalmente, si deve seguire sempre l'opinione che sembra avere il maggior grado di probabilità di essere lecita. Si diffuse soprattutto nel XVIII sec. in contrapposizione a probabilismo ed equiprobabilismo. 

\probabilìsmo, sm. Dottrina scettica sorta presso la nuova Accademia. Il probabilismo si pone a metà strada fra gli atteggiamenti estremi del dogmatismo, da una parte, e dello scetticismo, dall'altra, sostenendo che, per quanto una conoscenza certa non esista, si può tuttavia operare una distinzione fra le conoscenze più probabili e quelle meno probabili. 

\probabilìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Seguace del probabilismo. 

\probabilìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al probabilismo. 

\probabilità, sf. 1 L'essere probabile. 2 La misura in cui si ritiene che un avvenimento si possa verificare. ~ possibilità. 
 X   sf. probability. 
 @   lat. probabilitas,-atis. 
In matematica indica una misura della possibilità (o del grado di fiducia) che avvenga un dato evento aleatorio; la probabilità viene espressa con valori tra 0 e 1 (=100%) (un evento impossibile ha probabilità 0, uno certo ha probabilità 1). 
Calcolo delle probabilit  
Il calcolo delle probabilità è lo strumento matematico che viene utilizzato per lo studio di problemi la cui soluzione dipende dal caso. B. Pascal e P. Fermat sono considerati i pionieri del calcolo delle probabilità e ne hanno delineato alcuni concetti di base; se inizialmente lo studio di questi problemi era legato al gioco d'azzardo e a problemi "assicurativi", in seguito ha assunto un'importanza notevole in tutte le discipline scientifiche e socio-economiche.   +  

\probabilménte, avv. In modo probabile, presumibilmente, forse. 

\probandàto, sm. Periodo di prova che precede il noviziato o il postulato. 

\probàndo, sm. Chi desidera entrare in un ordine religioso. 

\probànte, agg. Che costituisce prova. ~ convincente, dimostrativo. <> opinabile. 

\probatìvo, agg. Che ha lo scopo di provare; che tende a provare. 

\probatòrio, agg. Che costituisce una prova, probativo. 

\probità, sf. 1 La virtù di chi è probo, onesto. 2 Integrità di coscienza e di costumi, onestà. 

\probivìri, sm. Arbitri in certe vertenze speciali. 

\problem solving, loc. sost. m. invar. Il processo cognitivo o l'insieme di tecniche e metodologie che vengono messe in atto per analizzare una situazione probelmatica ed escogitarne una soluzione.
 @   espressione inglese che significa soluzione di problema. 

\problèma, sm. (pl.-i) 1 Questione da risolvere, partendo da determinate premesse e adottando un ragionamento logico. ~ interrogativo, quesito. <> risposta, soluzione. problema di fisica. 2 Aspetto complesso da risolvere. il problema della disoccupazione
 X   sm. problem. 
 @   lat. problema,-atis, dal greco pr blema, deriv. da prob llein proporre. 
Essere o non essere, questo il problema. Nota frase del monologo di Amleto (Shakespeare). 
I problemi nell'insegnamento della matematica.   +  

\problemàtica, sf. Complesso dei temi e dei problemi connessi a una scienza, a una questione, a un periodo storico, a un autore, …. ~ situazione, condizione, questione, tematica. 

\problematicìsmo, sm. Corrente filosofica e di pensiero secondo la quale i vari aspetti della realtà non possono mai essere interpretati in modo definitivo. 

\problematicità, sf. L'essere problematico. 

\problemàtico, agg. (pl. m.-ci) 1 Che costituisce problema. ~ arduo, difficile. <> comodo, facile. 2 Che è difficile da capire o risolvere. questione problematica. 3 Che propone problemi o li affronta. LOC. scritto problematico
 @   greco problematik s

\pròbo, agg. Che è onesto, integro. ~ corretto. <> improbo. 
 @   lat. probus. 

\Pròbo, Màrco Aurèlio (232-282) Nel 276, alla morte di Tacito, i soldati lo elessero imperatore. Cacciò i goti dall'Asia Minore e i franchi e gli alamanni dalla Gallia. Inoltre batté vandali, sarmati e burgundi. Morì assassinato dai soldati. 

\proboscidàto, agg. Fornito di proboscide. 

\probòscide, sf. 1 Lunga appendice prensile propria dell'elefante. 2 Appendice della bocca di alcuni insetti, utilizzata per succhiare il nettare dai fiori, nota anche come "spiritromba".   +  
 X   sf. trunk. 

\Proc. Gen. Sigla di Procuratore Generale. 

\procàccia, sm. invar. Chi porta lettere, pacchi e simili. 

\procacciaménto, sm. 1 L'azione del procacciare e del procacciarsi. 2 Modo di procacciare. 

\procacciàre, v. v. tr. Darsi da fare per avere, procurare. ~ reperire. 
v. rifl. Adoperarsi per avere una cosa. 
 X   v. tr. to obtain, to get. 

\procacciatóre, agg. e sm. Che, o chi procaccia. 

\Procaccìni, Giùlio Césare (Bologna 1574-Milano 1625) Pittore. Tra le opere Miracoli di San Carlo (1610, Milano, Duomo) e Nozze mistiche di Santa Caterina (ca. 1615, Milano, Brera). 

\Procaccìni, Terèsa (Cerignola, Foggia 1934-) Compositrice italiana. Ha composto musica per organo e per piano e l'opera teatrale La vendetta di Luzbel (1972). 

\procàce, agg. Sfacciato, provocante. ~ seducente, piacente. 

\procacità, sf. L'essere procace. 

\procariòte, o procariòtico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Di organismo unicellulare la cui cellula costituente non ha un nucleo distinto e mitocondri, ma presenta particolari ribosomi. Sono procarioti batteri e alghe azzurre. <> eucariote. 

\Procàvidi Famiglia di Mammiferi iracoidi (la sola esistente) a cui appartengono animali erbivori dalla struttura tozza, chiamati anche iraci o procavie. 

\procèdere, v. intr. 1 Andare avanti, camminare avanzando. ~ proseguire, avanzare. <> fermarsi. 2 Progredire. ~ evolversi. <> regredire. gli affari non procedevano bene. 3 Dare inizio, avviare. decisero di procedere con quanto avevano stabilito. 4 Processare. procedere secondo la legge
 X   v. intr. 1 to proceed, to go on. 2 (iniziare) to start. 3 (agire) to act. 
 @   lat. procedere, comp. da pro-, avanti + cedere andare. 

\procedìbile, agg. Relativo ad azione giudiziaria che può aver corso. 

\procedibilità, sf. L'insieme di tutti i requisiti processuali necessari affinché un procedimento possa avere corso. 

\procediménto, sm. 1 L'azione del procedere e il modo di comportarsi. ~ svolgimento, sviluppo, corso, andamento, evoluzione. 2 Svolgimento di un'operazione o risoluzione di un problema il procedimento seguito era corretto, ma i calcoli erano sbagliati. 3 Insieme di atti giuridici, processo, procedura. procedimento penale.
 X   sm. 1 procedure. 2 (tecn.) process. 

\procedùra, sf. 1 Il modo in cui si deve procedere. 2 Le norme da seguire nello svolgimento di un processo. 
 X   sf. procedure. 
In informatica indica un'unità di programmazione presente in alcuni linguaggi. Si tratta di un insieme di comandi che svolgono un determinato compito e che vengono richiamati nel corso di un programma principale mediante il nome loro assegnato. 
Procedura di sincronizzazione (handshake) 
Viene utilizzata in informatica prima di avviare la comunicazione tra dispositivi preposti al trasferimento di informazioni. La procedura può consistere in uno scambio di segnali per mezzo dei quali due apparecchiature, come un computer e una stampante, dichiarano la propria disponibilità (o indisponibilità) a trasmettere o ricevere (handshake hardware), oppure eseguono un vero e proprio dialogo preliminare al trasferimento dei dati per stabilire il protocollo di trasmissione (handshake software), come nel caso del collegamento tra due modem tramite la linea telefonica. 

\proceduràle, agg. Che è attinente a procedura. 

\procedurìsta, sm. e sf. (pl.-i) Giurista esperto nel diritto processuale. 

\proceleusmàtico, agg. (pl. m.-ci) Piede di quattro tempi con quattro sillabe brevi. 

\procèlla, sf. Tempesta, burrasca. 

\Procellarifórmi, o Procellariifórmi Ordine di Uccelli marini ottimi volatori con il becco dritto, a uncino nel tratto finale, e narici molto ravvicinate o laterali alla ranfoteca. 

\procellóso, agg. Tempestoso. 

\Procèno Comune in provincia di Viterbo (651 ab., CAP 01020, TEL. 0763). 

\processàbile, agg. Che si può processare. 

\processàre, v. tr. Sottoporre a processo. 
 X   v. tr. to try. 

\processionàle, agg. e sm. agg. 1 Della processione. 2 Relativo alla processione. 
sm. Libro liturgico contenente i canti usati durante le processioni. 

\processionària, sf. Insetto (noto anche come processionaria delle querce, Thaumetopoea processionea) della famiglia dei Taumetopeidi e dell'ordine dei Lepidotteri. Lunga fino a 2 cm circa, si nutre di foglie provocando, allo stato di larva, danni agli alberi. Le larve si muovono a terra, sui tronchi e sui rami in fila indiana, come in processione, da cui il nome. 

\processióne, sf. 1 Corteo religioso che percorre la chiesa o le strade, cantando salmi e preghiere. ~ sfilata. 2 Insieme di persone che procedono in fila, secondo un certo ordine. la processione dal sindaco sembrava interminabile
 X   sf. procession. 
 @   lat. processio,-onis avanzata, deriv. da procedere andare avanti. 

\procèsso, sm. 1 Successione di fatti tra loro connessi. 2 Modo di procedere per ottenere un determinato scopo. ~ procedura. 3 Procedimento giudiziario. ~ pendenza, vertenza. 
 X   sm. 1 process. 2 (civile) lawsuit. 3 (dir.) proceedings, trial. 
In diritto il processo è l'insieme degli atti con cui il giudice perviene alla pronuncia di un provvedimento. Il processo civile viene promosso dalla parte lesa, che chiama in giudizio la parte che ne ha leso i diritti. È il giudice istruttore a occuparsi del processo, raccogliendo gli elementi di giudizio e ascoltando le parti, per emettere infine la sentenza. Il processo penale è un procedimento avviato per stabilire se chi è accusato di aver commesso un reato sia colpevole o innocente, sulla base della notizia di reato, fornita alle autorità giudiziarie da privati o dalle forze di pubblica sicurezza. Il processo è formato da varie fasi, fra cui quella iniziale di raccolta delle prove al fine di stabilire se archiviare il reato o procedere con il giudizio, quella dell'udienza preliminare, in cui si presentano al giudice il pubblico ministero, il giudice delle indagini preliminari, l'imputato e il difensore, e quella del dibattimento. 

\Processo a Gesù Dramma di D. Fabbri (1955). 

\Processo e morte di Socrate Testo teatrale curato da E. Zacconi, comprende le opere: il Fedone e il Critone di Socrate, e l'Apologia di Socrate di Platone (1939). 

\Processo, Il Romanzo di F. Kafka (1924). Primo dei tre romanzi di Kafka (gli altri due sono Il Castello e Il disperso o America), venne pubblicato postumo a cura dell'amico ed esecutore testamentario di Kafka, Max Brod. Il protagonista, Joseph K., impiegato di banca, una mattina viene svegliato e arrestato da due uscieri del tribunale. O meglio, viene messo sotto processo, ma lasciato libero di recarsi al lavoro consueto. L'udienza del processo dovrebbe svolgersi in uno squallido stabile di periferia. In realtà, l'udienza non ha luogo. Intanto, sembra che tutti siano a conoscenza del processo; anche un cliente della banca che invita Joseph a recarsi dal pittore Tintorelli, ritrattista ufficiale dei giudici, il quale potrebbe influire sull'esito del suo processo. Successivamente il protagonista assiste a un sermone nel duomo deserto: il prete racconta la parabola dell'uomo che se ne sta tutta la vita davanti alla porta della Legge e che solo in punto di morte viene a sapere che era stata lasciata aperta appositamente per lui. Nell'ultimo episodio, alla vigilia del suo trentunesimo compleanno, Joseph viene condotto via dalla sua pensione da due signori in nero, che lo portano fuori città in una cava abbandonata, dove lo uccidono senza nemmeno comunicargli il motivo della condanna e il delitto di cui è accusato. 
Come tutti gli scritti di Kafka, Il processo è stato oggetto di varie analisi, alla ricerca di un'interpretazione complessiva dell'opera. Il tema della colpa è stato di volta in volta visto come allusione alla colpa biblica originale che pesa su tutti gli uomini, alla colpa di essere ebreo o di essere scrittore. 
Processo, Il 
Film drammatico, austriaco (1947). Regia di Georg Wilhelm Pabst. Interpreti: Ernst Deutsch, Ewald Balser, Gustav Diessl. Titolo originale: Der Prozess 
Processo, Il 
Film drammatico, francese /italiano (1962). Regia di Orson Welles. Interpreti: Anthony Perkins, Jeanne Moreau, Orson Welles. Titolo originale: Le proc s 

\processuàle, agg. Attinente al processo giudiziario. le spese processuali furono tutte a suo carico; norme processuali, l'insieme delle norme che disciplinano lo svolgimento dei processi. 

\Prochorov, Aleksandr M. (Atherton 1916-Mosca 2002) Fisico russo. Compì importanti ricerche sui laser; nel 1964, con N. G. Basov e C. H. Townes, fu insignito del premio Nobel. 

\Pròci Personaggi omerici, principi di Itaca, capeggiati da Antinoo, alla partenza di Ulisse insidiarono la moglie Penelope. Al suo ritorno Ulisse li uccise tutti. 

\Pròcida Isola del Tirreno al largo delle coste campane. Ha un'estensione di 3,7 km2 e un'altezza massima di 91 m. Di origine vulcanica è formata da quattro crateri; il suolo è costituito da tufi giallastri in profondità e da uno strato grigio in superficie. Il suolo fertile è coltivato a vite, agrumi, ortaggi. Fiorente la pesca e il turismo balneare. Nella parte più alta dell'isola ha sede una colonia penale. Regolari servizi di navigazione la collegano con Napoli, Pozzuoli e Ischia. 
Procida 
Comune in provincia di Napoli formato dalle isole di Procida e di Vivara (10.559 ab., CAP 80079, TEL. 081). 

\procìnto, sm. Essere sul punto di fare qualcosa. 
 X   sm. about to do. 

\Procióne Stella binaria, di colore bianco giallo, molto luminosa (magnitudine 0,5); per tale ragione risulta essere la più splendente della costellazione del Cane minore e ottava di tutto il cielo. 

\procióne, sm. Mammifero carnivoro (Procyon) appartenente alla famiglia dei Procionidi, diffuso in America. Fra le varie specie esistenti, quella più conosciuta è il cosiddetto procione lavatore, od orso lavatore (Procyon lotor); lungo fino ad 1 m, caratterizzato da una lunga coda pelosa dalla colorazione ad anelli grigi e scuri alternati, folta pelliccia grigiastra, il procione lavatore vive nelle foreste dell'America settentrionale e centrale e si nutre di vegetali e piccoli animali, che ha l'abitudine di lavare nell'acqua prima di mangiare. È un animale mite e viene facilmente addomesticato.  Simile, ma meno lungo (fino ad 80 cm), è il gatto dalla coda inanellata (Bassariscus astutus).
 X   sm. raccoon, (gatto dalla coda inanellata) ringtail. 

\Prociònidi Famiglia di Mammiferi Carnivori diffusi in Asia e America. Vi appartengono i procioni, i kunkajou e i coati. 

\proclàma, sm. (pl.-i) Dichiarazione solenne fatta da persona investita di autorità. ~ annuncio, bando, editto. 
 X   sm. proclamation. 

\proclamàre, v. tr. 1 Pubblicare o dichiarare solennemente. ~ affermare. 2 Nominare. non potevano ancora proclamare il vincitore del concorso. 3 Difendere con forza, sostenere. proclamava la sua innocenza
 X   v. tr. 1 to proclaim. 2 (dichiarare) to declare. 
 @   lat. proclamare, gridare. 

\proclamazióne, sf. Il proclamare. 
 @   lat. proclamatio,-onis grida. 

\Proclèmer, Ànna (Trento 1923-) Attrice teatrale. Ha interpretato autori classici e moderni. Esordì nel 1942 con Minnie la candida di Massimo Bontempelli. Moglie dello scrittore Vitaliano Brancati. Lavorò con il Teatro universitario di Roma, il Teatro delle Arti, la Compagnia Pagnani-Cervi, il Teatro dell'Arte e il Piccolo Teatro di Milano. Interpretò anche alcuni lavori per la televisione, dopo averli presentati in teatro. Tra le interpretazioni di successo, La figlia di Iorio di G. D'Annunzio, Spettri di H. Ibsen, Maria Stuart di F. Schiller, Giorni felici di S. Beckett. 

\pròclisi, sf. invar. Fenomeno per cui una parola priva di accento si appoggia alla parola tonica seguente. 

\proclìtico, agg. (pl. m.-ci) Detto di parola in cui si verifica proclisi. 

\proclìve, agg. Propenso, disposto. ~ favorevole. <> avverso, contrario. 

\Pròclo (Costantinopoli 412-485?) Filosofo greco. Tra le opere Commentari ai Dialoghi di Platone e Institutio theologica

\proclorìte, sf. Secondo alcuni autori, sinonimo di ripidolite. 

\Pròcne Personaggio mitologico, sorella di Filomena. Fu trasformata in usignolo. 

\procombènte, agg. Di ramo di pianta che si diparte da un fusto eretto, si dirige inizialmente verso terra, quindi si orienta verso l'alto. 

\procómbere, v. intr. Cadere bocconi. 

\proconsolàre, agg. Nell'antica Roma, relativo al proconsole, alla sua carica e alla provincia che governava. 

\proconsolàto, sm. La carica del proconsole e la relativa durata. 

\procónsole, sm. Il console al quale il senato romano affidava un comando militare o il governo di una provincia. 

\procònsolo, sm. Titolo che in alcune città, durante il periodo comunale, veniva attribuito al rettore dell'Arte dei giudici e dei notai. 

\Procòpio (325-366) Fu un usurpatore dell'impero romano e riuscì a controllare i territori di Tracia, Bitinia ed Ellesponto per un breve periodo. Imparentato con l'imperatore Giuliano, ricoprì un alto comando durante la sua spedizione contro i persiani. Nel 375 si fece proclamare imperatore a Costantinopoli, ma dopo un successo iniziale fu sconfitto presso Nacolea, consegnato a Valente e messo a morte. 

\Procòpio di Cesarea (Cesarea 500 ca.-Costantinopoli 565 ca.) Storico bizantino. Ricoprì l'incarico di segretario di Belisario dal 527 al 540 circa; scrisse la Storia delle guerre di Giustiniano (in otto libri), Sugli edifici di Giustiniano (sei libri) e soprattutto la Storia segreta, pubblicata dopo la morte dell'imperatore, in cui mette in luce gli intrighi di corte di Giustiniano e Teodora. 

\Procòpio il Grànde (1380 ca.-Lipany 1434) Ecclesiastico boemo. Capo degli hussiti radicali, guidò l'esercito taborita nel corso della quarta e della quinta crociata. Nel 1433 diresse l'ambasceria boema che si recò al concilio di Basilea per intavolare le trattative di pace con l'imperatore Sigismondo. La sua intransigenza provocò la reazione degli hussiti moderati che con l'ausilio della borghesia e della nobiltà di Praga, desiderose di far cessare la guerra civile, fecero un compromesso con i membri del concilio. Procopio allora mosse guerra a costoro ma fu vinto e ucciso nel corso della battaglia di Lipany in Boemia. 

\procrastinàre, v. tr. Rimandare. ~ differire, posticipare. <> anticipare. 

\procreàre, v. tr. Generare. ~ moltiplicarsi, riprodursi. 
 X   v. tr. to procreate. 
 @   lat. procreare. 

\procreazióne, sf. Il procreare, generazione. 

\proct(o)- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco proktós ano.

\proctìte, sf. Infiammazione della zona anale di natura traumatica, parassitaria o infettiva. Provoca desiderio continuo di defecare alternato a diarrea con sangue e pus.
 X   sf. proctitis.

\proctologìa, sm. Settore della medicina interna che studia le affezioni del retto e dell'ano. 

\proctostàsi, sf. Stasi di feci nel retto provocata da alterazioni della sensibilità allo stimolo della defecazione. 

\proctotomìa, sf. Sezione chirurgica del retto effettuata per diversi motivi. ~ rettotomia. 

\Proctotrùpidi Famiglia di Insetti Imenotteri terebranti a cui appartengono numerose specie alcune delle quali sono parassite di Insetti nocivi alle coltivazioni. Hanno livree variopinte o di colore nero lucido. ~ serfidi. 

\procùra, sf. 1 Scrittura legale che dà a una persona la facoltà di operare per conto di un altro. 2 Ufficio di procuratore. 
 X   sf. 1 proxy, power of attorney. 2 (sede) solicitor's office, attorney's office. 

\procuràre, v. tr. Provvedere, cercare. ~ reperire, trovare. 
 X   v. tr. 1 to get. 2 (causare) to cause. 

\procuratéssa, sf. La moglie del procuratore di San Marco nella repubblica di Venezia. 

\procuratoràto, sm. L'ufficio e la carica del procuratore. 

\procuratóre, sm. 1 Chi procura. 2 Chi rappresenta altri, agendo per loro conto, mediante una procura. 3 Il magistrato che promuove l'azione giudiziaria. 
 X   sm. 1 (persona) attorney, proxy. 2 (legale) attorney-at-law, attorney. 3 (generale) public prosecutor. 4 (sostituto) investigating magistrate. 
Il procuratore legale è un professionista iscritto all'albo degli avvocati e procuratori, che può rappresentare le parti nelle cause civili. Il procuratore della repubblica rappresenta il pubblico ministero presso i tribunali; il procuratore generale della repubblica rappresenta il pubblico ministero presso le corti d'appello. 

\procurazióne, sf. 1 Nel diritto canonico, usato al plurale, prestazioni di vitto e alloggio che il parroco di una diocesi deve offrire al vescovo in occasioni delle visite pastorali. 2 Nel medioevo, obbligo del vassallo a offrire alloggio al signore in passaggio per le sue terre; mansionatico. ~ albergaria. 

\Procùste Personaggio mitologico, ladro che torturava su un letto le sue vittime stirandone le membre se piccole, troncandole se lunghe. Teseo lo uccise nello stesso modo. 

\pròda, sf. Sponda. 

\pròde, agg. e sm. Valoroso, bravo. ~ coraggioso, gagliardo. <> codardo, pauroso, pavido. 

\Prodezz del Tecoppa, I Commedia di G. Stella, rifatta da E. Ferravilla (1870-1880). 

\prodézza, sf. L'essere prode. ~ ardimento, audacia. <> codardia, pavidità. 
 X   sf. feat, exploit. 

\Pròdi, Giovànni (Scandiano 1925-Pisa 2010) È stato un matematico italiano; si è occupato di Analisi Matematica, dimostrando importanti teoremi. Si è occupato anche di Didattica della Matematica, coordinandone nazionalmente le attività per vari anni.   +  

\Pròdi, Romàno (Scandiano 1939-) Economista e uomo politico italiano. Fu ministro dell'industria nel 1979 e assunse la direzione dell'IRI dal 1982 al 1989 e dal 1993 al 1994. Entrò in politica nel 1995 come candidato della formazione di centro-sinistra dell'Ulivo. Nel 1996 la coalizione si affermò alle politiche e Prodi divenne presidente del Consiglio, sostituito nell'ottobre 1998 da M. D'Alema. Nel 1999 è diventato presidente dell'Unione Europea. 

\pròdico, sm. (pl.-ci) A Sparta, nell'antica Grecia, tutore e reggente di un re minorenne, che veniva scelto tra gli agnati più prossimi. 

\prodière, sm. Marinaio addetto alle manovre di prua. 

\prodièro, agg. 1 Di prua, che sta a prua. 2 Detto di imbarcazione che procede a proravia di un'altra. 

\prodigalità, sf. L'essere prodigo. ~ generosità, munificenza. <> parsimonia, avarizia. 

\prodigàre, v. v. tr. Dare largamente per un fine degno. ~ offrire, profondere. <> lesinare. prodigare lodi
v. rifl. Adoperarsi in ogni maniera. <> risparmiarsi. 
v. intr. pron. Dedicarsi completamente. si prodigava per la buona riuscita del progetto
 X   v. tr. to lavish. v. intr. pron. to do one's outmost. 
 @   deriv. da prodigo

\prodìgio, sm. Fenomeno straordinario, miracolo, portento. 
 X   sm. 1 prodigy. 2 (meraviglia) marvel, wonder. 

\prodigióso, agg. Che ha del prodigio. ~ eccezionale, straordinario. 
 X   agg. phenomenal, prodigious. 
 @   lat. prodigiosus. 

\pròdigo, agg. (pl. m.-ghi) 1 Che spende o dona senza misura. ~ brillante. <> avaro. 2 Che mostra generosità verso gli altri. <> tirchio. era una persona prodiga di consigli e di aiuti
 X   agg. lavish. 
 @   lat. prodigus, deriv. da prodigere, comp. da pro-, avanti + agere spingere. 

\proditoriaménte, avv. A tradimento. 

\proditòrio, agg. 1 Da traditore. ~ sleale. <> leale. 2 Commesso a tradimento. ~ vile. <> onesto, diretto. 

\prodótto, agg. e sm. agg. Generato, fatto, confezionato. 
sm. Cosa generata dalla terra o ottenuta mediante un'attività umana. ~ articolo, creazione. 
 X   agg. produced. agg. 1 product. 2 (alimentare) pl. foodstuffs. 
In economia è un bene o un servizio risultato della trasformazione di altri beni o servizi; viene comunemente definito come prodotto anche un bene di consumo. 
In matematica è il risultato della moltiplicazione, ma anche l'operazione in se stessa.
  In algebra i prodotti notevoli  (recognizable patterns)  sono alcuni dei modi di scomposizione di un polinomio nei suoi fattori.   +  
  Dati due insiemi A e B, il prodotto cartesiano A×B l'insieme delle coppie (x,y) con x elemento di A e y di B. Analogamente, se ho N insiemi il loro prodotto cartesiano è l'insieme delle N-uple il cui J-esimo elemento appartiene al J-esimo insieme. Nel caso di R×R i sui elementi sono i punti del piano cartesiano.
  In algebra lineare abbiamo il prodotto scalare e il prodotto vettoriale.   +    Per terminologia e commenti in inglese vai in un motore di ricerca e metti (vedi):
product AND (dot OR inner OR scalar OR cross)  site:macosa.dima.unige.it/mat/calculus

\pròdromo, sm. Segno precursore, indizio, sintomo. 
 @   dal greco pròdromos:  che corre avanti (dròmos: corsa).

\producer, sm. invar. 1 Nel teatro equivale a director, sinonimo di regista. 2 Nel cinema, produttore. 

\producìbile, agg. Che si può produrre. 

\prodùrre, v. v. tr. 1 Far nascere, fruttare, fabbricare. ~ creare. <> distruggere, rovinare. quella fabbrica non poteva produrre l'intero fabbisogno di una regione. 2 Causare un fenomeno. dovevano stabilire la causa che aveva prodotto quegli strani effetti. 3 Presentare, allegare. ~ esibire. l'avvocato produsse delle prove schiaccianti durante il processo
v. rifl. Esibirsi. 
 X   v. tr. 1 to produce. 2 (generare) to bear. 
 @   lat. producere, comp. da pro-innanzi + ducere portare, incrociato con l'italiano condurre

\produttività, sf. Possibilità di produrre, rendimento. 
 X   sf. productivity. 
In economia è il rapporto tra quantità di prodotto ottenuto e mezzi impiegati per produrlo in un certo periodo di tempo. L'aumento del livello di produttività permette alle imprese di incrementare la propria competitività sul mercato, mediante la riduzione dei mezzi impiegati, dei costi di produzione e perciò del costo unitario del prodotto. 

\produttìvo, agg. 1 Atto a produrre. 2 Che produce. <> improduttivo. 
 X   agg. 1 productive. 2 (produzione) production. 

\produttóre, agg. e sm. agg. Che produce. le nazioni produttrici di petrolio
sm. 1 Chi produce. ~ fabbricante. 2 Agente di una ditta e simili che procura clienti e affari. 3 Chi finanza e dirige l'organizzazione dei film. ~ impresario. produttore cinematografico
 X   agg. producing. sm. producer. 
 @   lat. productor,-oris che allunga. 

\produzióne, sf. Il produrre. 
 X   sf. 1 production. 2 (rendimento) output. 
In economia è l'insieme delle attività mirate alla trasformazione di beni per la creazione di nuovi beni. Con l'evoluzione delle attività umane il concetto di produzione si è notevolmente ampliato, abbandonando la semplice definizione di attività come quelle agricola ed estrattiva e le relative attività di trasformazione. Le attività produttive sono divise in tre diversi gruppi, quello primario, quello secondario e quello terziario. Attività primarie sono l'agricoltura, l'allevamento, la caccia e la pesca; secondarie sono le attività di trasformazione; i servizi sono considerati attività terziarie. Poiché l'obiettivo del produttore è quello di conseguire la massima utilità economica dal processo produttivo, in esso ha la massima importanza il costo dei mezzi utilizzati. 

\proedrìa, sf. 1 Titolo e funzione di poedro. 2 Nel teatro greco, la prima fila di posti. 3 Nell'antichità, soprattutto in Grecia, diritto riservato a magistrati e sacerdoti a sedere in posti privilegiati nelle assemblee, a teatro, ai giochi ecc. 

\proèdro, sm. 1 Ad Atene, ciascuno dei nove presidenti a cui era affidata la direzione delle sedute dell'ecclesia e della bulè. 2 Nell'antica Grecia, presidente di un'assemblea. 

\proemiàre, v. intr. Scrivere un proemio. 

\proèmio, sm. Parte introduttiva di un discorso, di un libro e simili. ~ prefazione, premessa. 
 X   sm. preface, introduction. 

\proencèfalo, sm. Vescicola cerebrale anteriore dell'embrione dalla quale si formano il diencefalo e il telencefalo. 

\proenzìma, sm. (pl.-i) In biochimica, il precursore di un enzima che viene secreto dalle cellule e necessita di uno o più attivatori per trasformarsi nell'enzima. 

\profanàre, v. tr. Violare ciò che è sacro. ~ calpestare, insultare. <> adorare, ossequiare. 
 X   v. tr. to desecrate. 

\profanatóre, agg. e sm. Che, o chi, profana, sacrilego. 

\profanazióne, sf. 1 Il profanare. 2 Sacrilegio, violazione. ~ empietà, scelleratezza. 

\profanità, sf. 1 Azione profana; discorso profano. ~ oltraggio. 2 Carattere di ciò che è profano. ~ dissacrazione. 

\profàno, agg. e sm. agg. 1 Che non appartiene alla religione, contrapposto a sacro. <> divino, sacro. 2 Non competente. <> capace, esperto. era un profano in musica. 3 Terreno, non spirituale. 
sm. 1 Chi non è consacrato alla vita religiosa. <> credente, devoto. 2 Non esperto, non competente. 
 X   agg. 1 (sacrilego) profane. 2 (non sacro) secular. 3 (incompetente) ignorant. sm. (incompetente) layman. 
 @   lat. profanus, comp. da pro-innanzi + deriv. da fanum tempio. 

\profàse, sf. In citologia, la prima fase della mitosi. 

\proferìre, v. tr. Pronunciare. ~ affermare, dichiarare. 
 X   v. tr. to utter. 

\professànte, agg., sm. e sf. Nella locuzione chiesa di professanti, comunità o chiesa protestante alla quale si viene ammessi dopo aver vissuto esperienze spirituali forti o tramite un'ammissione di fede personale. 

\professàre, v. v. tr. 1 Dichiarare pubblicamente un'opinione, un sentimento e simili. ~ esternare. <> celare. sentiva il dovere di professarle il suo amore. 2 Fare solennemente i voti che obbligano il religioso alla regola. 3 Esercitare una professione. ~ lavorare, praticare. non ha ancora deciso di professare l'avvocatura, nonostante sia laureato
v. rifl. Dichiararsi. 
 X   v. tr. to profess. 
 @   lat. professus, p.p. di profitere dichiarare. 

\professionàle, agg. Che concerne la professione. 
 X   agg. 1 professional. 2 (scuola) vocational school, (istruzione) vocational training. 

\professionalità, sf. Il carattere professionale di un'attività. 
 X   sf. professionalism. 

\professióne, sf. 1 Il professare. professione di fede religiosa. 2 Esercizio di una disciplina o di un'arte. ~ attività, lavoro, mestiere. giocatore di professione, che pratica a tempo pieno e guadagna di che vivere. 3 Espressione solenne dei voti che obbligano il religioso alla regola. 
 X   sf. profession. 
 @   lat. professio,-onis promessa, professione, deriv. da profiteri dichiarare, promettere. 

\Professione assassino Film giallo, americano (1972). Regia di Michael Winner. Interpreti: Charles Bronson, Jan-Michael Vincent, Keenan Wynn. Titolo originale: The Mechanic 

\Professione della signora Warren, La Commedia di G. B. Shaw (1894). La protagonista, signora Kitty Warren, è sfuggita alla povertà sfruttando la propria avvenenza per procurarsi l'agiatezza. Si è dedicata prima alla prostituzione poi allo sfruttamento di questa attività. La figlia Vivie vive negli agi senza conoscere la fonte della ricchezza; quando cercherà di sapere, scoprirà l'attività passata della madre e finirà col conoscerne anche l'attività attuale. Deciderà di vivere in modo indipendente mantenendosi con il proprio lavoro. Scritta, secondo le parole dello stesso Shaw premesse al testo della commedia, per attirare l'attenzione sul problema della prostituzione legata esclusivamente alle condizioni di povertà e di sfruttamento delle donne, l'opera ebbe problemi con la censura (l'autore la incluse tra le sue commedie sgradevoli, unpleasant plays). 

\Professione reporter Film drammatico, italiano (1974). Regia di Michelangelo Antonioni. Interpreti: Jack Nicholson, Maria Schneider, Ian Hendry. 

\professionìsmo, sm. 1 Condizione di chi è professionista. 2 Esercizio di uno sport per professione. 

\professionìsta, sm. e sf. (pl.-i) 1 Chi esercita una professione. 2 Chi pratica un'attività sportiva per mestiere. 
 X   sm. e sf. 1 professional. 2 (libero) freelance. 

\Professionisti, I Film western, americano (1966). Regia di Richard Brooks. Interpreti: Burt Lancaster, Lee Marvin, Claudia Cardinale. Titolo originale: The Professionals 

\professionìstico, agg. (pl. m.-ci) Riferito al professionismo o ai professionisti. 

\profèsso, agg. e sm. Che, o chi ha fatto professione di voti religiosi. 

\Professor Unrat, Il Romanzo di H. Mann (1905). 

\professoràle, agg. Relativo a professore. 

\professoràto, sm. Ufficio e dignità di professore. 

\professóre, sm. 1 Chi insegna nelle scuole secondarie o nell'università. ~ docente, educatore. <> analfabeta, ignorante. 2 Persona saccente. 
 X   sm. 1 teacher. 2 (universitario) professor. 

\profèta, sm. (pl.-i) Chi, per diretta ispirazione divina, ne comunica ad altri la volontà, le richieste e le intenzioni, riuscendo talvolta a prevedere avvenimenti futuri. ~ indovino, oracolo. 
 X   sm. prophet. 
Nella Bibbia i profeti hanno grande rilevanza; la loro attività era soprattutto rivolta ad affermare l'esistenza di un unico Dio, condannando la corruzione dei costumi e l'idolatria. Alcuni libri della Bibbia sono attribuiti a profeti (Isaia, Geremia, Ezechiele, Daniele). 

\Profeta, Il Opera in tre atti di G. Meyerbeer, libretto di E. Scribe (Parigi, 1849). 
Profeta, Il 
Prosa di K. G. Gibran (1923). 

\profetàre, v. tr. e intr. Predire il futuro, per ispirazione divina. 

\profetéssa, sf. 1 Donna con il dono della profezia. 2 Donna che dichiara di saper predire il futuro. 

\profètico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a profeta. ~ oracolare. 

\profetìsmo, sm. 1 L'opera dei profeti. 2 La fase della storia ebraica antica caratterizzata dalla predicazione dei profeti. 

\profetizzàre, v. tr. e intr. Profetare. 

\profezìa, sf. 1 Predizione di cosa futura fatta dal profeta. ~ annuncio, vaticinio. 2 Pronostico. le tue profezie si sono rivelate completamente errate. 3 Abilità profetica. 
 X   sf. prophecy. 
 @   lat. tardo prophetia, dal greco prophet ia

\profferìre, v. tr. Offrire. 

\proffèrta, sf. Offerta. 

\profìcuo, agg. Giovevole, vantaggioso. ~ fruttuoso, produttivo. <> infruttuoso, improduttivo. 
 X   agg. profitable, useful. 

\profilàre, v. v. tr. 1 Ritrarre nei contorni. ~ contornare, delineare. 2 Riassumere, descrivere negli aspetti essenziali. ~ delineare. 3 Effettuare delle lavorazioni meccaniche sul profilo di un pezzo. 4 Orlare. 
v. rifl. Delinearsi, disegnarsi. si profilava l'inizio di una sanguinosa guerra
 X   v. tr. to border, to edge. v. rifl. to be silhouetted, to stand out. 
 @   da pro-+ deriv. da filo

\profilàssi, sf. Branca della medicina che si occupa della prevenzione delle malattie, studiando tutte le misure necessarie, che possono essere di carattere igienico, per esempio la pulizia e la disinfezione, o farmacologico, utilizzando antibiotici, vaccini ecc. Grande importanza ha la profilassi delle malattie infettive, attuata ampiamente al fine di impedirne la comparsa e la diffusione. ~ prevenzione. 

\profilàto, agg. e sm. agg. 1 Ben delineato nei contorni, sottile. naso ben profilato. 2 Fornito di orlo. 
sm. Trave o barra metallica con profilo particolare. profilato a U

\profilatóio, sm. Strumento per cesellare. 

\profilàttico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. Relativo a profilassi, che appartiene alla profilassi.
sm. Preservativo. ~ anticoncezionale. 
 X   sm. condom. 

\profilatùra, sf. 1 Il modo e l'effetto del profilare. 2 Orlatura sottile per ornamento. 

\profìlo, sm. 1 La linea di contorno di qualsiasi cosa. ~ bordo, margine. 2 I lineamenti di una persona, visti di fianco. aveva un bel profilo signorile. 3 Breve descrizione delle caratteristiche. le descrisse brevemente un profilo delle tematiche di quell'autore
 X   sm. 1 profile. 2 (contorno) outline. 3 (punto di vista) point of view. 
 @   deriv. da profilare

\profitènte, sm. e sf. Religioso o religiosa che sta per pronunciare i voti solenni. 

\profiterole, sm. invar. Dolce fatto con bignè ricoperti di cioccolata. 

\profittàre, v. intr. Fare profitto, guadagnare. ~ lucrare. 
 X   v. intr. to profit by. 

\profittatóre, sm. Chi profitta, sfruttatore. ~ opportunista, speculatore. 

\profittévole, agg. Che reca profitto. 

\profìtto, sm. 1 Utile, vantaggio, guadagno. 2 Progresso negli studi, nell'arte. 
 X   sm. profit, advantage. 
In economia rappresenta una delle forme di reddito presenti nelle economie di mercato, ed è il reddito di impresa ottenuto dalla differenza fra ricavi e costi della produzione. Qualora i costi superino i ricavi non si produce un reddito, ma una perdita. Ciascuna delle diverse dottrine economiche definisce il profitto secondo modalità differenti. 

\proflùvio, sm. Grande flusso di liquido. 

\profondaménte, avv. 1 A fondo, addentro. 2 In modo profondo, fortemente. ~ caldamente, vivamente. 

\profondàre, v. tr. e intr. 1 Rendere più profondo. 2 Sprofondare. 

\profóndere, v. tr. Scialacquare, spendere senza misura. ~ largheggiare. 

\profondìmetro, sm. Apparecchio che serve a misurare la profondità raggiunta in immersione. Viene utilizzato dai pescatori subacquei. 

\profondità, sf. 1 L'essere profondo. ~ altezza, spessore. in profondit , profondamente. 2 Luogo profondo. profondit dell'animo, la parte più intima e nascosta. 
 X   sf. depth. 
 @   lat. tardo profunditas,-atis

\profóndo, agg. e sm. agg. 1 Che ha una determinata profondità. 2 Che penetra in profondità. sguardo profondo. 3 Di suono grave, di tonalità bassa. ~ cavernoso, cupo. <> acuto, alto. 
sm. 1 Profondità. 2 La parte più profonda di una cosa cava. 
 X   agg. deep. sm. bottom, depth. 
 @   lat. profundus, deriv. da profundere versare, incrociato con fundus base. 

\profórma, loc. avv. Per pura formalità. 

\pròfugo, agg. e sm. (pl. m.-ghi) Che, o chi, è costretto ad abbandonare la patria per ragioni politiche o in seguito a cataclisma, epidemia o guerra. ~ fuggiasco. 
 X   agg. e sm. refugee. 
 @   lat. profugus, deriv. da profugere cercare scampo. 

\profumàre, v. tr. e intr. Spargere profumo. ~ aromatizzare. <> puzzare. 
 X   v. tr. to scent, to perfume. v. intr. to smell. 
 @   deriv. da profumo. 

\profumataménte, avv. Generosamente, largamente. 

\profumàto, agg. Che emana profumo, odoroso. ~ fragrante. <> maleodorante. 
 X   agg. sweet-smelling. 

\profumerìa, sf. L'arte e il negozio del profumiere. 
 X   sf. 1 perfumery. 2 (negozio) perfume shop. 

\profumière, sm. Fabbricante o venditore di cosmetici e profumi. 

\profumièro, agg. Che riguarda i profumi. 

\profùmo, sm. Odore gradevole di sostanze naturali o artificiali. ~ aroma, fragranza. <> fetore, lezzo. 
 X   sm. scent, perfume. 

\Profumo del mosto selvatico, Il Film commedia, americano (1995). Regia di A. Arau. Interpreti: K. Reeves, D. Messing, A. Sanchez-Gijon, A. Quinn, G. Giannini. 

\Profumo di donna Film commedia, drammatico, americano (1992). Regia di Martin Brest. Interpreti: Al Pacino, Chris O'Donnell, James Rebhorn. Titolo originale: Scent of Woman 

\profusióne, sf. Il profondere. ~ abbondanza. 
 X   sf. profusion. 

\profùso, agg. Dato o sparso in grande quantità. 
 @   lat. profusus, p.p. di profundere spandere. 

\progènie, sf. invar. Stirpe, schiatta. ~ discendanza, razza. 

\progenitóre, sm. 1 Capostipite di una famiglia, avo. ~ antenato. <> discendente. 
 X   sm. ancestor, progenitor.

\progesteróne, sm. Ormone progestinico che viene prodotto dall'ovaia e dal surrene; nella donna il progesterone, che viene secreto dopo l'ovulazione dal corpo luteo dell'ovaia e dalla placenta, favorisce la fecondazione dell'uovo e il suo annidamento nelle mucose uterine. 

\progestìnico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Di un gruppo di composti che hanno funzione o struttura analoga a quella del progesterone. 

\progettàre, v. tr. Fare il progetto di un'opera. ~ ideare. 
 X   v. tr. 1 to plain. 2 (arch.) to design. 

\progettatóre, sm. Chi fa o ha fatto un progetto. 

\progettazióne, sf. Il progettare. 

\progettìsta, sm. e sf. (pl.-i) Chi fa un progetto o esegue, per professione, progetti. 
 X   sm. e sf. designer, planner. 

\progettìstica, sf. (pl.-che) Attività di ideazione di progetti edili o industriali. 

\progétto, sm. 1 Ideazione di un'opera, di un affare e simili. ~ disegno, piano di lavoro, pianificazione, programma, prospetto, pianta, schizzo. in progetto, in fase di studio. 2 Proposito difficilmente realizzabile. ~ proponimento, idea, mira. viveva di progetti campati in aria
 X   sm. project, plan. 
 @   franc. projet

\progettuàle, agg. Relativo a un progetto. 

\proglòttide, sf. Ognuno dei segmenti, aventi funzioni riproduttive, che costituiscono il corpo di Platelminti endoparassiti dei Cestodi. 

\prognatìsmo, sm. Eccessiva sporgenza della mascella. 

\prognàto, agg. e sm. Che, o chi, presenta prognatismo. 

\prògnosi, sf. invar. Giudizio clinico sull'andamento e l'esito di una malattia. ~ previsione, pronostico. 
 X   sf. prognosis. 

\prognòstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a prognosi. 
 X   sf. prognosis. 

\progradaziòne, sf. modalità di deposizione dei sedimenti, che si realizza quando in tempi successivi si depongono corpi sedimentari parzialmente sovrapposti in posizione sempre più lontana rispetto alla sorgente degli stessi. 

\progràmma, sm. (pl.-i) Esposizione particolareggiata di tutti gli aspetti di un'iniziativa o dei propositi di un partito politico. ~ pianificazione, progetto. 
 X   sm. 1 programme. 2 (progetto) plan. 3 computer program.
In informatica un programma è un insieme di istruzioni con cui si ottiene l'esecuzione di operazioni di vario genere sui dati. Ci sono molti linguaggi di programmazione, che vengono utilizzati per la creazione dei programmi. I programmi si dividono in molte categorie, a seconda del tipo di utilizzo; ci sono programmi di trattamento del testo (i word processor), di foglio elettronico (gli spreadsheet), di elaborazione grafica, di contabilità, di progettazione, di calcolo scientifico, di telematica ecc. 
Musica a programma 
Composizione strumentale sorta all'inizio del XIX sec., ispirata a un modello qualsiasi non musicale, come un avvenimento storico, un personaggio, un'opera letteraria. 

\programmàre, v. tr. 1 Fare un programma, comprendere in un programma. ~ prefissare, progettare. 2 Organizzare seguendo certi criteri. programmare una giornata di studio. 3 Impostare le istruzioni da far eseguire a un calcolatore elettronico. 
 X   v. tr. 1 to plan. 2 (inform.) to program. 

\programmàtico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a programma, attinente a un programma. 

\programmatóre, sm. Operatore addetto alla preparazione di programmi per l'elaborazione di dati da parte di macchine elettroniche. 
 X   sm. computer programmer. 

\programmazióne, sf. Il programmare. 
 X   sf. 1 planning. 2 (inform.) Computer programming. 3 (matem.) Linear programming.
In economia è lo studio degli obiettivi da conseguire nel corso del tempo. La programmazione si differenzia per quanto concerne i tempi di attuazione (breve termine, lungo termine), l'ambito d'azione (di settore o generale, locale o nazionale), la possibilità di modifica (rigida o flessibile). 
    In informatica è l'attività che ha come fine la realizzazione di programmi destinati a effettuare operazioni specifiche servendosi di elaboratori elettronici. 
    In matematica la programmazione lineare è una tecnica che viene utilizzata soprattutto per la soluzione di problemi di natura economica, quando si vogliono individuare costi, profitti ecc.   +  

\programmìsta, sm. e sf. (pl.-i) Chi espone e commenta i programmi della radio e della televisione. 

\progredìre, v. intr. 1 Procedere, avanzare. ~ continuare, proseguire. <> regredire. il progredire delle arti, della civilt . 2 Fare progressi. aveva progredito negli studi
 X   v. intr. 1 to advance. 2 (fare progressi) to make progress, to progress. 
 @   lat. progredi, comp. da pro-avanti + gradi camminare. 

\progressióne, sf. Il progredire. <> regressione. 
 @   lat. progressio,-onis, deriv. da progressus, p.p. di progredi avanzare. 
In matematica è una successione finita o infinita di numeri, ognuno dei quali viene ricavato dal precedente applicando una legge precisa. La progressione aritmetica è una progressione in cui la differenza fra due numeri consecutivi è costante (es.: 2, 5, 8, 11, …), mentre nella progressione geometrica è costante il quoziente fra un numero e quello precedente (es.: 2, 6, 18, 54, …); si chiama progressione armonica la progressione in cui gli inversi degli elementi si trovano in progressione aritmetica (es.: 1, 1/3, 1/5, 1/7, …).

\progressìsmo, sm. L'insieme dei comportamenti propri dei progressisti. 

\progressìsta, sm. e sf. (pl.-i) 1 Seguace di partito politico fautore del progresso. 2 Chi sostiene tendenze innovatrici. ~ illuminato, moderno. <> tradizionalista. 
 X   sm. e sf. progressive. 

\progressivaménte, avv. In modo progressivo. 

\progressività, sf. L'essere progressivo. 

\progressìvo, agg. Che progredisce, che ha tendenza a progredire. 
 X   agg. progressive. 
 @   deriv. dal lat. progressus, p.p. di progredi avanzare. 

\progrèsso, sm. 1 Il progredire. 2 L'evoluzione della conoscenza scientifica e il miglioramento delle condizioni di vita e sociali. ~ evoluzione. <> regresso. 
 X   sm. progress. 
Evoluzione globale della società umana, concepita nei tempi moderni in epoca illuministica, da Montesquieu, Voltaire, A. Smith e altri, in contrapposizione con la concezione della cultura classica, che sosteneva l'allontanamento continuo da uno stadio originale di grazia e perfezione, e con l'idea del tempo storico visto ciclicamente. Dopo gli illuministi, i positivisti del XIX sec., come A. Comte e H. Spencer, interpretarono il progresso come un evento misurabile con metodi scientifici. Nel corso del XX sec., anche a causa di eventi complessivamente negativi, come i conflitti e le crisi economiche mondiali, la concezione idealistica del progresso è stata ridimensionata in favore di visioni più critiche e limitative. 

\proibìre, v. tr. Vietare, impedire. <> concedere, consentire. 
 X   v. tr. 1 to forbid. 2 (di legge) to prohibit. 

\proibitìvo, agg. Atto a impedire. 
 X   agg. prohibitive. 

\proibìto, agg. Vietato. 

\proibizióne, sf. Il proibire, divieto. ~ diffida, veto. 
 X   sf. prohibition. 
 @   lat. prohibitio,-onis. 

\proibizionìsmo, sm. Provvedimento di legge con cui si vieta la produzione, la distribuzione e la vendita di un prodotto specifico. Negli anni '20 fu adottato negli Stati Uniti nel tentativo di ridurre l'alcolismo, ma i risultati furono complessivamente negativi, poiché fiorirono le attività illegali connesse alla fabbricazione e alla vendita degli alcolici favorendo la crescita della malavita organizzata; F. D. Roosevelt lo abolì nel 1933. 

\proibizionìsta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) Che, o chi, è fautore del proibizionismo. 

\proiciènte, agg. Di corpo che imprime una spinta a un altro corpo. 

\proiettàre, v. tr. 1 Gettare fuori e avanti. l'urto lo proiett contro il parabrezza. 2 Eseguire la proiezione di una pellicola o di una serie di diapositive. ~ visionare, trasmettere. 3 Eseguire una proiezione geometrica, per esempio di un punto su una superficie. 
 X   v. tr. 1 to cast, to project. 2 (cinema) to show. 3 (ombra, luce) to throw. 
 @   lat. tardo proiectare, comp. da pro-avanti + iactare gettare. 

\Proiètti, Luìgi (Roma 1940-) Attore teatrale e televisivo. Interpretò per il teatro A me gli occhi, please (1976), Cirano di Bergerac (1985), Liol (1988), Kean (1989), Benvenuto Cellini (1995); per la TV Fregoli (1981), il serial Villa Arzilla (1990, del quale ha curato anche la regia), Il maresciallo Rocca (1995). Per il cinema ha lavorato con Lattuada nel 1974 in Le far da padre, con Festa Campanile in Conviene far bene l'amore (1975), con Altman in Un matrimonio (1978). 

\proiettifìcio, sm. Stabilimento dove si fabbricano proiettili. 

\proièttile, sm. Nome generico di ogni corpo che può essere scagliato da un'arma o uno strumento adatto. ~ palla, pallottola. 
 X   sm. 1 projectile. 2 (pallottola) bullet. 

\proiettìvo, agg. Relativo alla proiezione, specialmente in geometria. 

\proiètto, sm. Il proiettile già lanciato. 

\proiettóre, sm. Strumento che proietta pellicole o diapositive. 
 X   sm. movie projector. 

\proiezióne, sf. 1 Il proiettare. 2 Il mostrare immagini proiettandole sopra uno schermo. 
 X   sf. 1 projection. 2 (cinema) showing. 3 (cartografia) map projection.
In geometria la proiezione di un punto su una retta corrisponde al punto in cui la retta perpendicolare alla retta data passa per il punto dato. Nella geometria proiettiva, la proiezione consiste nel congiungere i punti di un oggetto (l'oggetto proiettato) con il centro di proiezione (che è un punto dato). I metodi di proiezione sono vari (metodo delle proiezioni di Monge, metodo assonometrico, metodo delle proiezioni quotate, metodo della proiezione centrale, metodo della proiezione parallela) e vengono utilizzati al fine di rappresentare su un piano le figure spaziali, in modo tale che sia possibile risalire alla figura spaziale partendo dalla sua immagine.   +  
In cartografia la proiezione è costituita dalla rappresentazione su una superficie piana della figura spaziale della sfera, effettuata cercando di ridurre al minimo le deformazioni risultanti. Se le distanze prodotte sulla carta sono proporzionali a quelle della sfera rappresentata, si hanno le proiezioni equidistanti, mentre, quando le superfici sono proporzionali si hanno le proiezioni equivalenti. Si hanno poi le proiezioni prospettiche, in cui la sfera terrestre (o una sua parte) viene proiettata su un piano tangente a essa in un punto (il punto polare), e le proiezioni di sviluppo, prodotte proiettando la superficie della sfera su una superficie curva, e poi proiettando quest'ultima su una superficie piana. Le proiezioni prospettiche si dividono in centrografiche (o gnomoniche), stereografiche, ortografiche, a seconda della posizione del punto di proiezione.   +  

\Prokofev, Sergej Sergeevic (Sontsovka 1891-Mosca 1953) Compositore russo. Genio musicale precoce, si sviluppò in un ambiente domestico favorevole (la madre era pianista). A soli otto anni iniziò la scrittura di un'opera teatrale. Studiò con Anatol Liadov e di N. Rimskij-Korsakov. Nel 1914 vinse il premio Rubinstein come pianista. Negli anni della guerra mondiale fu attivo come direttore d'orchestra e pianista. Accolta con favore la rivoluzione russa, nel 1918 poté recarsi negli Stati Uniti d'America. Tornò in patria nel 1927 per una serie di concerti, poi definitivamente nel 1933. Ottenne due volte il premio Stalin (1941 e 1947), ma nel 1948 fu accusato di formalismo insieme ad altri artisti. Fece autocritica, ma continuò a comporre come in precedenza. Partì da tendenze neoromantiche per poi studiare i diversi stili adottati dai suo contemporanei, anche grazie alla serie di tourneé effettuate sia in Europa sia negli Stati Uniti. Seppe comunque mantenere un suo stile personale, marcato chiaramente dalla sonorità russa, applicandolo in modo eccellente in tutte le sue composizioni, sia in campo operistico, con Il giocatore (da Dostojevskij, 1915-1916), L'amore delle tre melarance (1921), L'angelo di fuoco (da Brjusov, 1919-1927), Semion Kotko (da Kataev, 1940), Matrimonio al convento (1940-1946), Guerra e pace (da Tolstoj, 1946); nel balletto, con Ala e Lolli (1914), Chout (Il buffone, 1920), Pas d'acier (1925), Il figliol prodigo (1928), Romeo e Giulietta (1935-1936), Pierino e il lupo (1936), Cenerentola (1940-1944); nella musica sinfonica (compose sette sinfonie), in quella da camera, e anche nella musica per film (colonne sonore per Ivan il terribile, Il tenente Kije, 1933 e Aleksander Nevskij). L'opera teatrale L'angelo di fuoco e le colonne sonore per film sono considerati i capolavori di Prokof'ev. 

\Prokopjevsk Città (274.000 ab.) della Russia, nella provincia di Kemerovo. 

\prolàsso, sm. Abbassamento di un organo (valvola mitralica, retto, utero) dovuta al cedimento dei tessuti connettivi. 
 X   sm. prolapse. 
Prolasso mitralico 
Degenerazione della valvola mitrale del cuore, che può interessare anche l'anello fibroso e le corde tendinee. In genere interessa il lembo posteriore o entrambi i lembi della valvola, con clic sistolico non eiettivo o clic sistolici multipli. Il clic è in genere seguito da un soffio determinato dal rigurgito mitralico. Il prolasso mitralico è osservato a tutte le età, ma è più frequente nelle femmine tra i 20 e i 50 anni. Può esserci un'ereditarietà della patologia. Anche se si possono avere sintomi (dolore toracico, dispnea, palpitazioni, vertigini, sincope ecc.), i pazienti sono spesso asintomatici. Il prolasso della valvola mitrale è in genere una condizione benigna e la maggior parte dei pazienti non richiede trattamento (incidenza modesta hanno anche le complicanze come l'endocardite infettiva); nei casi in cui compaia un'insufficienza mitralica grave si può ricorrere a terapia chirurgica.
Prolasso rettale 
Estroflessione parziale o totale del retto attraverso l'orifizio anale. La causa del prolasso rettale è un insufficiente meccanismo di sostegno, favorito dalla presenza di emorroidi esterne. Nel caso di fuoriuscita totale, è necessaria la terapia chirurgica (laparatomia). 
Prolasso uterino 
Abbassamento dell'utero a seguito di ripetute gravidanze. Quando l'entità dello spostamento è elevata, può comportare anche l'insorgenza di incontinenza urinaria, disturbi nella defecazione e dolori nella regione lombosacrale. L'unica terapia possibile è quella chirurgica. 

\prolattìna, sf. Ormone ipofisario (LTH, da Luteotropic Hormone, ormone luteotropo) che nella donna stimola la secrezione di latte: la sua concentrazione nel sangue è maggiore quando cessa, per l'espulsione subito dopo il parto, l'attività endocrina inibente della placenta. 

\prolazióne, sf. 1 L'azione del parlare. 2 Il modo in cui si parla o si pronuncia. 3 In musica, nella notazione mensurale dei secc. XIII-XVI, il rapporto tra il valore della semibreve e quello della minima. 

\pròle, sf. L'insieme dei figli. ~ discendenza, progenie. 
 X   sf. offspring, children. 

\prolegàto, sm. Chi fa le veci di un legato. 

\Prolegomena ad Homerum Opera di filologia di F. A. Wolf (1795). 

\prolegòmeni, sm. pl. Introduzione ai principi basilari di una dottrina. 

\prolèssi, sf. invar. 1 Anticipazione di parole rispetto alla normale collocazione per accentuarne il rilievo. 2 Figura retorica per cui si previene un'obiezione confutandola anticipatamente. 

\proletariàto, sm. Nella visione della società divisa in classi, il proletariato è la classe che dispone di redditi minimi o comunque bassi, in contrapposizione ai detentori del potere politico ed economico. In particolare, nella teoria marxista, il proletario è il lavoratore privo di mezzi di produzione che deve vendere la sua forza-lavoro in cambio del salario ai proprietari dei mezzi di produzione, ossia del capitale. ~ classe lavoratrice. <> alta borghesia. 

\proletàrio, agg. e sm. agg. Relativo al proletariato. lotta proletaria
sm. 1 Condizione e classe dei lavoratori dipendenti. 2 L'insieme dei lavoratori dipendenti. 3 Chi nella società dell'antica Roma aveva come unica ricchezza i figli. 
 X   agg. e sm. proletarian. 
 @   lat. proletarius, deriv. da proles prole. 
Proletari di tutti i paesi unitevi. Invocazione finale del Manifesto del Partito Comunista compilato per incarico della Lega Comunista di Londra nel 1847. 

\prolèttico, agg. (pl. m.-ci) Che costituisce prolessi. 

\proliferàre, v. intr. 1 Il riprodursi con grande rapidità delle cellule. ~ crescere, moltiplicarsi. <> estinguersi, finire. 2 Moltiplicarsi rapidamente. 
 X   v. intr. to proliferate. 

\proliferazióne, sf. Il proliferare. 

\prolìfero, agg. Che si diffonde per proliferazione. 

\prolificàre, v. intr. 1 Generare prole. 2 Moltiplicarsi, espandersi. 

\prolificazióne, sf. Il prolificare. 

\prolificità, sf. L'essere prolifico. 

\prolìfico, agg. (pl. m.-ci) 1 Fecondo, che genera o ha generato molta prole. ~ fertile. <> sterile. 2 Molto produttivo. <> improduttivo. 
 X   agg. prolific. 

\prolìna, sf. Acido pirrolidin-α-carbossilico avente formula C5H9O2

\prolissità, sf. L'essere prolisso. 

\prolìsso, agg. Lungo ed esteso nello scrivere o nel parlare. ~ ampolloso, retorico. <> essenziale, conciso. 
 X   agg. prolix, verbose. 

\PROLOG In informatica è la sigla di Programming in Logic. Si tratta di un linguaggio sviluppato verso la metà degli anni '70 finalizzato alla programmazione logica. 

\pròlogo, sm. (pl.-ghi) Breve discorso introduttivo. ~ preludio, premessa. <> epilogo. 
 X   sm. prologue. 

\prolùdere, v. intr. 1 Fare una prolusione. 2 Iniziare a parlare. 

\prolùnga, sf. 1 Elemento che permette di collegare uno strumento e simili, a maggiore distanza. 2 Carro militare di trasporto. 
 X   sf. extension. 

\prolungàbile, agg. Che si può prolungare. 

\prolungaménto, sm. 1 Il prolungare. 2 Ciò che permette di prolungare, prolunga. 

\prolungàre, v. v. tr. 1 Rendere più lungo, protrarre. ~ estendere. <> accorciare. 2 Posticipare. 
v. intr. 1 Estendersi nello spazio e nel tempo. 2 Dilungarsi. la discussione si prolung fino a notte fonda
v. rifl. Estendersi, dilungarsi. 
 X   v. tr. to extend, to prolong. 
 @   lat. tardo prolongare, incrociato con l'italiano lungo

\prolusióne, sf. Discorso introduttivo a lezioni universitarie. ~ introduzione, preambolo. 

\prolùvie, sf. Scorrimento. ~ flusso. 

\PROM Sigla di Programmable Read-Only Memory, un tipo di memoria a sola lettura non riprogrammabile il cui contenuto viene registrato dall'utente prima che essa venga inserita nell'apparecchiatura in cui è utilizzata. 

\promanàre, v. v. tr. Emanare, stilare. 
v. intr. Derivare, uscire fuori. 

\Prome Città (148.000 ab.) del Myanmar, sul fiume Irrawaddy. 

\promemòria, sf. invar. Scritto per ricordare qualcosa, appunto. ~ nota, annotazione. 
 X   sf. memo, memorandum. 

\proméssa, sf. 1 Il promettere. ~ assicurazione, garanzia. 2 Il discorso con cui si promette. 3 La cosa promessa. ~ impegno. 4 Chi nello svolgimento di una nuova attività, ottiene buoni risultati. 
 X   sf. 1 promise. 2 (sposa) fiancée. 
In diritto è una dichiarazione di volontà unilaterale che vincola chi la formula. Ci sono le promesse di pagamento, con cui ci si impegna a pagare una somma in denaro a un'altra persona, e le promesse al pubblico, vincolanti dal momento in cui sono rese pubbliche. La promessa di matrimonio è invece una promessa non vincolante; chi la formula non è obbligato a contrarre matrimonio, ma se non lo fa è tenuto a rimborsare le spese sostenute dall'altra parte. 

\Promessa, La Romanzo di F. Dürrenmatt (1958). 

\Promessi sposi Melodramma in tre atti di A. Ponchielli, libretto di E. Praga (Milano, 1872). 

\Promessi sposi alla prova, I Dramma di G. Testori (1985). 

\Promessi sposi, I Romanzo di A. Manzoni (1840-1842). Il libro più conosciuto della letteratura italiana è un romanzo storico collocato in uno dei periodi più travagliati della storia europea: le vicende narrate si svolgono in Lombardia (Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno ...) dal 1628 al 1631, durante la guerra dei trent'anni. 
La vicenda del matrimonio di Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, impedito dal capriccio di un signorotto che intima al parroco don Abbondio di non celebrare le nozze, è inserita in un quadro storico nel quale domina l'arbitrio, la miseria, la repressione, la decadenza economica, l'anarchia e la criminalità, nonostante le leggi emanate dagli spagnoli. 
Renzo, conosciuto il motivo del rifiuto, si reca dall'avvocato Azzeccagarbugli, in realtà connivente con i potenti, viene scambiato per un bravo e scopre che non esiste una legge che tutela il cittadino. Un tentativo di matrimonio di sorpresa non riesce per la pronta reazione di don Abbondio. Dopo essere sfuggita fortunosamente a un rapimento, Lucia si convince a lasciare il paese (Addio monti ...) per cercare protezione in un convento a Monza. Lucia viene rapita ugualmente a opera dell'Innominato, che poi, turbato dal rimorso, la lascia libera. Intanto Renzo, a Milano, si trova coinvolto nei tumulti popolari per il pane (La sommossa di San Martino). Scambiato per uno dei capi della rivolta, viene arrestato; liberato dal popolo, fugge dirigendosi verso Bergamo dal cugino Bortolo. Portata dai lanzichenecchi, a Milano si diffonde la peste. Anche Lucia si ammala e viene ricoverata al lazzaretto, dove viene ritrovata da Renzo. Finalmente, dopo aver fatto numerosissime vittime, tra cui don Rodrigo e fra Cristoforo, la peste si placa e Renzo, che ha perdonato e ha imparato a stare lontano dai tumulti, può finalmente sposare Lucia. 
Il testo noto con il titolo I promessi sposi (sottotitolo Storia milanese del secolo XVII scoperta e rifatta da Alessandro Manzoni) costituisce la terza e ultima redazione dell'opera. La prima stesura inedita del 1821-1823 è stata pubblicata un secolo dopo dagli studiosi con il titolo Gli sposi promessi e poi Fermo e Lucia e presenta, rispetto all'ultima versione, differenze tali da essere oggi considerato un romanzo a sé stante. La seconda redazione è stata pubblicata dall'autore nel 1825-1827 già con il titolo definitivo e differisce dalla redazione finale per il processo di rielaborazione linguistica al quale l'opera fu sottoposta (noto come risciacquatura in Arno). 
Manzoni, attuando il suo ideale di romanzo storico rispettoso della verità, si è documentato scrupolosamente sulla società lombarda del Seicento sotto la dominazione spagnola (dopo il trattato di Cateau-Cambrésis, 1559, la Spagna possedeva in Italia il Ducato di Milano e il Regno di Napoli). Dalla premessa teorica, deriva l'esclusione di qualsiasi idealizzazione dei personaggi, contrariamente alla tendenza tipica del genere romanzo, come, per esempio, in Walter Scott. L'opera, inoltre, testimonia l'impegno civile dello scrittore e l'applicazione della concezione educatrice della letteratura. Attraverso la narrazione di vicende avvenute due secoli prima, l'autore illustra ideali politici e principi morali e offre ai lettori un modello di società da costruire, dove non sia presente l'abuso, l'illegalità, l'arbitrio, l'immoralità. 
Così tra i religiosi, agli esempi negativi di don Abbondio e di Gertrude vengono contrapposti gli esempi positivi di Padre Cristoforo e del cardinale Federigo. Tra i laici, agli esempi negativi di Don Rodrigo e dell'avvocato Azzeccagarbugli si contrappongono quelli positivi di Lucia, dell'Innominato convertito, di Renzo divenuto saggio, del sarto e di una folla di altre persone umili. 

\Promèteo Titano, eroe mitologico greco, figlio di Giapeto e Climene. Viene considerato un benefattore dell'umanità perché sottrae il fuoco al carro del Sole per donarlo agli uomini. Per questo motivo, Zeus lo fa incatenare a una rupe e lo condanna a che un'aquila gli divori il fegato. Prometeo viene liberato da Eracle e, ottenuta l'immortalità, viene amesso all'Olimpo. 

\Prometeo incatenato (o Prometeo legato) Tragedia di Eschilo (prima metà V secolo a. C.). È una delle 7 tragedie di Eschilo conservate (delle circa 90 attribuitegli). Il titano Prometeo è incatenato su una rupe solitaria, per ordine di Zeus re degli dei, esposto alle tempeste, mentre un avvoltoio gli divora il fegato. La sua unica colpa è l'aver dato agli uomini il fuoco per alleviare la loro misera condizione. Una tragedia senza azione tragica, ma con una costante tensione drammatica nella volontà di Prometeo di non piegarsi alla rassegnazione, nonostante i fulmini di Zeus. Prometeo è il simbolo del progresso umano che nessuna imposizione ha il potere di arrestare. 

\Prometeo liberato Dramma di P. B. Shelley (1829). 

\promettènte, agg. Che fa sperare bene. 

\prométtere, v. v. tr. 1 Fare sperare bene. 2 Impegnarsi con altri a dire o fare qualcosa. ~ assicurare, garantire. 
v. rifl. Impegnarsi. 
 X   v. tr. to promise. v. intr. to be promising. 
 @   lat. promittere, comp. da pro-fuori + mittere mandare. 

\promèzio, sm. Elemento chimico con numero atomico 61, simbolo Pm, peso atomico 147. Appartiene alla famiglia dei lantanidi ed è stato prodotto artificialmente (sulla Terra non è stato mai individuato in natura) nel 1945, mediante la fissione dell'uranio. Questo elemento viene utilizzato come fonte di raggi X e di calore. 

\prominènte, agg. Che sporge in fuori. 
 X   agg. prominent. 

\prominènza, sf. 1 L'essere prominente. 2 La cosa prominente. 

\promiscuità, sf. 1 L'essere promiscuo. 2 La presenza in uno stesso luogo di persone di sesso diverso. 
 X   sf. promiscuity, promiscuousness. 

\promìscuo, agg. 1 Relativo a parole o cose diverse mescolate insieme. ~ eterogeneo, misto. <> individuale, singolo. societ promiscua, composta da diverse etnie. 2 Di scuola maschile e femminile insieme. classi promiscue
 X   agg. mixed. 
 @   lat. promiscuus, deriv. da promiscere mescolare. 

\promissàrio, sm. In diritto, il destinatario di una promessa. 

\promissióne, sm. 1 Promessa. 2 Nella storia del diritto, impegno politico-amministrativo pronunciato dal doge di Venezia prima di entrare in carica. 3 La terra di promissione nel linguaggio religioso indica la terra promessa. 

\promissòrio, agg. 1 Che contiene una promessa. 2 Il giuramento promissorio è, in diritto canonico, un'invocazione fatta a Dio che conferma una promessa data. 

\promittènte, sm. e sf. Chi assume un'obbligazione per mezzo di una promessa. 

\promontòrio, sm. Rilievo della costa che sporge nel mare. ~ capo, punta. 
 X   sm. headland, promontory. 

\promòsso, agg. e sm. 1 Passato alla classe superiore. 2 Avanzato di grado. 
 X   agg. promoting. sm. sponsor, promoter, organizer. 

\promotion, sf. invar. Azione promozionale in favore di un prodotto, di un'impresa commerciale e simili. ~ promozione. 

\promotóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, o chi, promuove un'impresa. 

\promoveatur ut amoveatur Espressione latina che significa "sia promosso affinché sia rimosso". Indica quelle promozioni che nascondono, in realtà, l'allontanamento dell'interessato dalla sede di lavoro. 

\promozionàle, agg. Relativo alla promozione commerciale. 
 X   agg. promotional. 

\promozióne, sf. 1 L'azione del promuovere. promozione per esame. 2 Avanzamento. aveva perso la possibilit di una promozione di grado. 3 Nello sport, passaggio di una squadra a una serie superiore. 4 Insieme di proposte di un'azienda per incrementare le vendite. 
 X   sf. promotion. 
 @   lat. tardo promotio,-onis, deriv. da promotus, p.p. di promovere promuovere. 

\prompt In informatica indica il messaggio utilizzato da un calcolatore per comunicare con l'utente. 

\promulgàre, v. tr. Pubblicare ufficialmente leggi, decreti e simili. ~ emanare, legiferare. 
 X   v. tr. to promulgate. 

\promulgatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, o chi, promulga leggi e simili. 

\promulgazióne, sf. Il promulgare. 
 @   lat. promulgatio,-onis. 
Atto riservato al presidente della repubblica, con cui egli attesta l'approvazione di una legge da parte del parlamento; il presidente della repubblica ha comunque la facoltà di rifiutare la promulgazione di una legge, rinviandola alle camere con un messaggio e chiedendone una nuova deliberazione. Tuttavia, se il parlamento approva la legge per una seconda volta, il presidente della repubblica deve promulgarla. 

\promuòvere, v. tr. 1 Fare avanzare di grado. 2 Dare impulso, inizio. LOC. promuovere un'inchiesta. 3 Stimolare, favorire. ~ provocare. cercava di promuovere la lettura di romanzi fra i giovani
 X   v. tr. 1 to promote. 2 (scuola) to pass. 
 @   lat. promovere, comp. da pro-davanti + movere muovere. 

\prònao, sm. Nei templi antichi o di stile classico, portico a colonne. 

\pronatóre, agg. e sm. Di due muscoli dell'avambraccio che provocano il movimento di pronazione. 

\pronazióne, sf. Movimento rotatorio della mano che porta il palmo verso il basso. 

\pronèfro, sm. Il primo stadio dello sviluppo embrionale del rene dei Mammiferi dal cui canale si forma il canale escretore del mesonefro. 

\pronipóte, sm. e sf. 1 Figlio di un nipote. 2 Discendente. 
 X   sm. descendants. 

\pròno, agg. 1 Chino verso terra. 2 Prostrato. 3 Arrendevole, remissivo. 4 Propenso. 

\pronóme, sm. Parte del discorso declinabile che può sostituire un sostantivo (nome proprio o comune), già noto nel contesto. I pronomi sono sempre declinati secondo il numero e il caso. La distinzione del genere non è presente in tutti i tipi di pronome. I pronomi si possono distinguere in personali (io sono), riflessivi (se ne va, si lava), dimostrativi (il mio libro è questo), relativi (colui che), negativi (nessuno lo sa), indefiniti (qualcuno parla), inclusivi (tutti lo sanno), possessivi (questo è il mio) e interrogativi (chi è?). 
 X   sm. pronoun. 

\pronominàle, agg. Che concerne il pronome. 

\pronosticàre, v. tr. 1 Fare una previsione. 2 Far prevedere. 

\pronòstico, sm. (pl.-ci) Previsione di cose che devono ancora avvenire. ~ valutazione. 
 X   sm. prediction, forecast. 

\pronòto, sm. Il primo segmento del torace o la faccia superiore del prototorace degli Insetti. 

\prontaménte, avv. Con prontezza, subito. 

\prontézza, sf. 1 L'essere pronto. 2 Sveltezza. ~ lestezza, rapidità. <> calma, flemma. 3 Intuito. 
 X   sf. quickness, readiness. 

\prónto, agg. 1 Preparato all'azione o all'utilizzazione. pronto soccorso: in senso proprio, l'unit operativa di un ospedale dedicata ai casi di emergenza (per le prime cure e la breve osservazione); a volte viene usato come sinonimo di primo soccorso (vedi qui:   +  ).  2 Fatto senza indugio, disposto al sacrificio. ~ fulmineo, lesto. <> calmo, lento. era pronto a tutto per la sua donna. 3 Rapido a comprendere. ~ perspicace, sveglio. <> tardo, lento. pronto di lingua, linguacciuto. 
 X   agg. 1 ready. 2 (rapido) quick, prompt. 3 (tel.) hello. 
 @   lat. promptus, p.p. di promere, trarre fuori. 

\prontuàrio, sm. Manuale che rende agevole e sistematica la consultazione di una determinata materia. ~ vademecum. 
 X   sm. handbook, manual. 

\prònuba, sf. 1 Appellativo della dea Giunone, protettrice del matrimonio. 2 Nell'antica Roma, denominazione della matrona che accompagnava la sposa alle nozze. 

\prònubo, sm. 1 Nell'antica Roma chi assisteva lo sposo nel matrimonio. 2 Chi favorisce un matrimonio o un incontro amoroso. 3 Animale che impollina i fiori. 
 @   lat. pronubus, comp. da pro-+ deriv. da nubere andare sposa. 

\pronùcleo, sm. In citologia, il nucleo aploide dei gameti maturi. 

\pronùncia e derivati => "pronunzia e derivati" 

\pronunciaménto, sm. Insurrezione militare a fine politico. 

\pronunciàre, v. v. tr. 1 Emettere i suoni di una lingua. 2 Asserire. ~ dichiarare. 3 Predire. ~ preannunciare. 4 Dire. ~ proferire. 
v. intr. pron. Esprimere il proprio giudizio. ~ dichiararsi. 
 X   v. tr. e intr. to pronounce. 

\pronunciàto, agg. e sm. agg. 1 Che risalta. 2 Dal profilo sporgente. ~ rilevato. 
sm. 1 Sentenza. 2 In generale, giudizio. 

\pronùnzia, sf. L'articolazione dei suoni di una lingua e il modo di articolarli. ~ dizione. 
 X   sf. pronunciation. 

\pronunziàbile, agg. Che si può pronunciare senza eccessiva difficoltà. 

\pronunziàre, v. v. tr. 1 Articolare le parole con suoni e accenti appropriati. ~ scandire. 2 Dire, enunciare. 3 Rendere di pubblico dominio. 
v. intr. 1 Esprimere il proprio parere. 2 Emettere una sentenza. 
 X   v. tr. 1 to pronounce. 2 (parlare) to say. 

\pronunziàto, agg. e sm. agg. 1 Detto, dichiarato, emesso. 2 Sporgente, rilevato. ~ prominente. <> accennato. 
sm. Il contenuto di una sentenza. 
 X   agg. 1 marked, pronounced. 2 (rilevato) prominent. 

\propagàbile, agg. Che si può propagare. 

\propagànda, sf. 1 L'opera di chi divulga dottrine, ideologie, o diffonde la conoscenza di prodotti commerciali. ~ campagna, promozione. 
 X   sf. publicity, propaganda. 

\Propaganda Fide L'Organizzazione per l'evangelizzazione dei popoli, l'organo della Curia romana che sovrintende all'attività missionaria. Fu istituito nel 1599 e riconfermato nel 1622. 

\propagandàre, v. tr. Diffondere tramite propaganda. ~ divulgare, pubblicizzare. <> celare, coprire. 

\propagandìsta, sm. e sf. (pl.-i) Chi fa propaganda. 

\propagandìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla propaganda. 

\propagàre, v. v. tr. 1 Moltiplicare, riprodurre. 2 Spargere, diffondere. ~ allargare. <> arginare, bloccare. provava piacere a propagare quelle notizie impossibili ma preoccupanti
v. intr. Spandersi. 
v. rifl. Riprodursi, spandersi. ~ ingrandirsi, moltiplicarsi. <> diminuire, ridursi. doveva impedire alle erbacce di propagarsi dentro il suo orto
 X   v. tr. e v. rifl. to spread, to propagate. 
 @   lat. propagare propagginare, propagare. 

\propagatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, o chi, propaga. 

\propagazióne, sf. 1 Il propagare. 2 Diffusione. 3 Il flusso di energia attraverso un mezzo materiale o il vuoto. 4 Propagazione degli errori:    +  .
 @   lat. propagatio,-onis. 

\propagginàre, v. tr. Riprodurre i vegetali tramite propaggine. 

\propagginatùra, sf. Moltiplicazione vegetativa delle piante ottenuta con il metodo della propaggine. 

\propagginazióne, sf. Il propagginare. 

\propàggine, sf. 1 Ramo di una pianta piegato e sotterrato, al fine di mettere radici e divenire una nuova pianta. ~ margotta, talea, ramo. 2 Discendenza, diramazione. 
 X   1 layer. 2 (discendente) descendeant, (discendenza) descence

\propàgulo, sm. In biologia, parte del corpo di una pianta a cui è affidata la moltiplicazione vegetativa. 

\propalàre, v. tr. 1 Spargere notizie. 2 Rendere palese. ~ diffondere, divulgare. <> celare, coprire. 

\propalatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, o chi, propala. 

\propalazióne, sf. Il propalare. 

\propàno, sm. Terzo termine della serie degli idrocarburi saturi. Gassoso a temperatura ambiente, solidifica a-189,9 °C e bolle a-42,5° C. È usato come solvente nella deasfaltazione dei petroli e nella deparaffinizzazione degli oli lubrificanti. Nell'industria chimica è fondamentale nella produzione dell'etilene, della formaldeide, dell'aldeide acetica e dell'acetone. 

\propanòlo, sm. Denominazione degli alcoli omologhi superiori dell'alcool etilico. 

\proparossìtono, agg. Detto di parola con l'accento tonico sulla terzultima sillaba. 

\Propàta Comune in provincia di Genova (184 ab., CAP 16027, TEL. 010). 

\propedèutica, sf. Insieme di nozioni che servono come avviamento allo studio di una materia. 

\propedèutico, agg. (pl. m.-ci) Introduttivo allo studio di una materia. ~ preparatorio. 

\propellènte, agg. e sm. agg. Che serve a trasmettere una spinta in avanti. 
sm. Miscela liquida o solida di materiale combustibile che reagisce nella camera di combustione e produce i gas che, espulsi da un'apertura, generano la spinta che provoca un movimento in senso opposto al getto. 
 X   sm. propellent. 
Nell'ambito dei propellenti liquidi ci sono sistemi monopropellenti, che utilizzano un solo propellente (ossido di etilene, idrazina ecc.) e sistemi bipropellenti che utilizzano un combustibile (idrazina, cherosene ecc.) e un ossidante (acido nitrico, ossigeno liquido). Per quanto concerne i propellenti solidi, di solito vengono utilizzati composti esplosivi opportunamente modificati. 

\propèndere, v. intr. 1 Essere predisposto, incline. 2 Essere favorevole. 

\propène => "propilene" 

\propensióne, sf. 1 L'essere propenso. 2 Tendenza naturale, inclinazione. 2 Simpatia. 

\propènso, agg. Che ha propensione, che è favorevole. ~ disposto, orientato. <> avverso, contrario. 
 X   agg. inclined. 

\properdìna, sf. Proteina presente nel siero sanguigno che costituisce un'euglobina la cui azione è importante nei processi immunitari. 

\propergòli Denominazione delle sostanze propellenti liquide che forniscono l'energia per la spinta di missili, razzi e aerei con propulsione a razzo. 

\properispòmeno, agg. Di parola greca che ha l'accento circonflesso sulla penultima sillaba. 
 @   comp. dal greco pr prima + risp menos circonflesso. 

\Propèrzio, Sèsto (49?-16? a. C.) Poeta latino, compose opere liriche profondamente erotiche, spesso oscure per via della presenza di grecismi; Properzio era infatti un grande conoscitore della poesia ellenistica. Scrisse le Elegie, composte da quattro libri, di cui tre dedicati a Cinzia, uno (il quarto) in cui celebra eventi e leggende del periodo iniziale della storia di Roma. 

\propfan, sm. invar. In Italia, nome di un motore a turboelica per i velivoli di medie dimensioni. 

\propil- Prefisso usato in chimica per indicare i composti che hanno un gruppo propile. 

\propilammina (n-), sf. Ammina primaria che si ottiene per reazione degli ipobromiti alcalini sulla butirrammide o per azione dell'ammoniaca sugli esteri propilici. Ha formula CH3CH2CH2NH2

\propilèi, sm. pl. Nell'architettura classica colonnato di accesso a edifici pubblici. 

\propilène, sm. Idrocarburo insaturo (CH3CH=CH2) usato nella fabbricazione di materie plastiche. Gassoso, bolle a-48° C ed è poco solubile in acqua e alcol. 

\propìlico, agg. (pl. m.-ci) Di composto chimico, contenente il gruppo propile. 

\propìna, sf. Compenso che ricevono i docenti che compongono le commissioni d'esame. 

\propinàre, v. tr. Dare da bere. 
 X   v. tr. to administer. 
 @   lat. propinare, dal greco prop nein bere alla salute. 

\propinquità, sf. 1 Vicinanza. ~ prossimità. 2 Parentela. 

\propìnquo, agg. 1 Vicino. 2 Parente. 

\propionàto, sm. Estere o sale dell'acido propionico. 

\propiziàre, v. tr. 1 Rendere propizio, favorevole. ~ accattivarsi, conquistare. <> alienarsi, inimicarsi. 2 Favorire. 

\propiziatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, o chi, propizia. 

\propiziatòrio, agg. Atto a propiziare. 

\propiziazióne, sf. Il propiziare. 

\propìzio, agg. 1 Benigno, favorevole. ~ amico, benevolo. <> avverso, nemico. 2 Opportuno, adatto. ~ adeguato, favorevole. 

\propodìte, sm. Penultimo pezzo che compone la zampa dei Crostacei.   +  
 X   agg. 1 propitious, favourable. 2 (adatto) right. 

\pròpoli, sm. invar. Sostanza prodotta dalle api per proteggere l'alveare. 

\proponènte, agg., sm. e sf. Che, o chi, propone. 

\proponìbile, agg. Che si può proporre. 

\proponiménto, sm. Intenzione, proposito. 
 X   sm. resolution. 

\propórre, v. v. tr. 1 Presentare qualcosa per l'esame. 2 Suggerire, designare. ~ consigliare, sottoporre. 
v. rifl. 1 Porsi l'obiettivo (di qualcosa o di fare qualcola). 2 Indicare sé stesso per un incarico, un ruolo, un carica, un ruolo ~ candidarsi
 X   v. tr. 1 to propose. 2 (suggerire) to suggest.  v. intr. to propose, to purpose (I purpose never to go there again; mi propongo di non andarci più).

\proporzionàle, agg. e sm. agg. Attinente a proporzione. ~ commisurato, rapportato. <> inadeguato, sproporzionato. LOC. imposta proporzionale, che cresce con il reddito. 
sm. Sistema elettorale secondo il quale i seggi vengono assegnati in base a proporzionalità sul numero di voti conseguiti. 
 X   agg. proportional. 
 @   lat. tardo proportionalis

\proporzionalità, sf. L'essere proporzionale.   +   Proporzionalità inversa:   +  

\proporzionàre, v. tr. 1 Fare in modo che una cosa sia proporzionale a un'altra. 2 Dare proporzione. 
 X   v. tr. to proportion, to adjust. 

\proporzionàto, agg. 1 Di giuste dimensioni. <> sproporzionato. 2 Armonioso, adeguato. ~ armonico, calibrato. <> squilibrato, disarmonico. 
 X   agg. proportioned. 

\proporzióne, sf. 1 Distribuzione armonica di componenti. 2 Uguaglianza di due rapporti numerici. <> sproporzione. 3 (specie al plurale) dimensione (• un disastro di grandi proporzioni). 
 X   sf. 1 proportion. 2 (dimensione) size, dimension. 
In chimica nella legge delle proporzioni costanti, quando si combinano due sostanze per formarne una terza, il rapporto tra i pesi delle sostanze rimane invariato; nella legge delle proporzioni multiple, quando un dato elemento è contenuto in diverse sostanze in combinazione con un secondo elemento, i rapporti fra i pesi di questi due elementi corrispondono ai rapporti fra numeri interi. 
In matematica definisce l'uguaglianza fra due rapporti. In particolare, si dice che quattro termini (a, b, c, d) sono in proporzione diretta quando il rapporto fra i primi due (a / b) è uguale al rapporto fra i secondi due (c / d), l'equazione a / b = c / d, che un tempo era usualmente scritta nella forma a : b = c : d, può essere letta come "a sta a b come c sta a d". Il primo e il quarto termine sono a volte chiamati gli estremi, mentre il secondo e il terzo sono chiamati i medi della proporzione.   +  

\propòsito, sm. 1 Proponimento di fare una certa cosa. ~ decisione, idea. persona piena di buoni propositi, che ha buone intenzioni. 2 Scopo, intenzione. ~ fine, meta. 3 Argomento. a questo proposito, ci sarebbe da aprire una lunga discussione
 X   sm. 1 purpose. 2 (argomento) matter, subject. 3 (intenzione) intention. 
 @   lat. propositum, da propositus, p.p. di proponere proporre. 

\proposizióne, sf. 1 Unità grammaticale formata da un predicato ed eventuali soggetto e complementi. 2 In filosofia l'enunciato di un giudizio. 3 In logica (e in matematica) un'affermazione (espressa a parole o con una formula) che può essere vera o falsa. In logica formale in genere non viene impiegata per espressioni che contengono quantificatori, per le quali si impiega i termini, più generale, di "enunciato" e di "formula".   +  
 X   sf. 1 clause. 2 (periodo) sentence. 

\propòsta, sf. 1 Il proporre. ~ invito. 2 Ciò che si propone ad altri. ~ offerta, profferta, consiglio, idea, parere, presentazione, suggerimento. 3 Progetto. ~ mozione, disegno di legge, intenzione.
 X   sf. proposal. 

\propósto, sm. 1 L'antica dignità ecclesiastica di preposto o prevosto. 2 Che, nell'antichità, presiedeva un'assemblea, un organo collegiale o una magistratura. 

\Propp, Vladimir Jakovlevic (San Pietroburgo 1895-1970) Saggista. Tra le opere Morfologia della fiaba (1926). 

\propretóre, sm. Nell'antica Roma, il pretore al termine della carica, destinato al governo di una provincia. 

\propriaménte, avv. 1 Realmente, veramente. 2 Con proprietà di linguaggio, in senso proprio. 

\proprietà, sf. 1 È il diritto a disporre e godere delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti fissati dalla legislazione vigente e osservandone gli obblighi relativi. 2 La cosa posseduta. ~ appartenenza, dominio. 3 Qualità particolare, caratteristica di una persona o una cosa (in genere espressa da un aggettivo o un verbo o, nel caso degli enti matematici, anche da formule o proposizioni) 4 Uso appropriato delle parole (o degli abiti, …). <> improprietà.  5 In matematica la parola "propriet " è usata in vari modi; in genere una espressione descrivibile mediante una formula matematica in cui compaiono delle variabili che rappresentano degli oggetti matematici che la possono rendere vera.   +  
 X   sf. 1 property. 2 (correttezza) correctness. 
 @   lat. proprietas,-atis, deriv. da proprius proprio. 
La propriet il furto. Frase contenuta nell'opera Che cos' la propriet di Pierre-Joseph Proudhon. 
La propriet privata viene limitata dalla legge, secondo il rispetto delle esigenze della società nel suo complesso; un esempio evidente è quello della proprietà privata di beni immobili, i quali devono sottostare a vincoli ben precisi fissati dalla legge. La propriet artistica (e quella letteraria) stabilisce i diritti degli autori nei confronti delle loro opere. 

\proprietàrio, sm. Chi può godere di qualcosa per diritto o proprietà. 
 X   sm. owner. 

\pròprio, agg., avv. e sm. agg. Che appartiene o è relativo a una persona o cosa. ~ personale, individuale. 
avv. Giustamente, precisamente. ~ esattamente. <> affatto. 
sm. Ciò che si ha in proprietà. 
 X   agg. 1 (poss.) one's. 2 (esatto) correct, exact. 3 (senso) literal. avv. 1 (precisamente) exactly, just. 2 (davvero) really. 
Moto proprio 
Spostamento di una stella sulla sfera celeste, con velocità di movimento che è scomposta secondo due componenti: radiale nella direzione Terra/stella e tangenziale alla sfera celeste. Il moto proprio consiste nella componente tangenziale e viene misurato in secondi di arco. In generale, i valori sono così esigui (decimi o centesimi di secondo all'anno) da lasciare apparentemente immutata per migliaia di anni la disposizione delle costellazioni e giustificare l'appellativo di fisse che gli antichi avevano assegnato alle stelle. Esistono tuttavia alcune eccezioni, tra le quali si deve citare quella della stella di Barnard, che si sposta di ben 10,2" all'anno. 

\propriocettìvo, agg. Della sensibilità propria degli organi interni (soprattutto muscoli, ossa e legamenti) in contrapposizione alla sensibilità delle visceri, o enterocettiva, e a quella tattile, o esterocettiva. 

\propriocettóre, sm. Recettore sensoriale specifico della sensibilità propriorecettiva, posto nei muscoli e nei tendini con la funzione di dare informazioni sulla posizione dell'arto relativo. 

\propugnàcolo, sm. 1 Nelle fortificazioni antiche, apprestamento posto a difesa delle porte di una fortezza o di una città. 2 Riparo, difesa. ~ baluardo. 

\propugnàre, v. tr. Sostenere. <> attaccare, criticare. 

\propugnatóre, sm. (f.-trìce) Chi propugna. 

\propulsàre, v. tr. 1 Generare una propulsione. 2 Ributtare indietro. ~ respingere 

\propulsióne, sf. Spinta in avanti, di varia natura, che determina il moto. 

\propulsìvo, agg. Che imprime una propulsione. 

\propulsóre, sm. 1 Ogni organo meccanico o dispositivo di altro genere che applicato ad un veicolo o ad un altro oggetto imprime ad esso un moto. si era danneggiato il propulsore meccanico del veicolo. 2 Ispiratore, iniziatore. fu propulsore di certe idee liberali 
 @   lat. tardo propulsor,-oris, deriv. da propulsus, p.p. di propellere spingere innanzi. 

\pròra, sf. Parte anteriore di un'imbarcazione. ~ prua. <> poppa. 
 X   sf. bow, prow, fore. 

\proravìa, sf. Parte di un'imbarcazione vicino alla prora. 

\pròroga, sf. Il prorogare. ~ aggiornamento, rinvio. 
 X   sf. 1 extension, postponement. 2 (rinvio) adjournment. 

\prorogàbile, agg. Che si può prorogare. 

\prorogabilità, sf. L'essere prorogabile. 

\prorogàre, v. tr. 1 Rinviare oltre il termine stabilito. 2 Differire nel tempo. ~ rimandare, rinviare. <> anticipare. 
 X   v. tr. 1 to extend. 2 (differire) to defer, to postpone. 

\prorompènte, agg. Che prorompe. ~ dirompente, impetuoso. 

\prorómpere, v. intr. 1 Uscire con impeto o con violenza. 2 Dare manifestazione improvvisa. il pubblico proruppe in una sonora risata. 3 Intervenire con rapidità. 
 X   v. intr. to burst out. 
 @   lat. prorumpere, comp. da pro-+ rumpere rompere. 

\pròsa, sf. 1 Espressione senza regole metriche. ~ componimento, scritto. 2 Il modo di scrivere. aveva una prosa elegante. 3 Insieme di opere. 4 Meschinità, materialità. 
 X   sf. 1 prose. 2 (teatro) drama. 
 @   lat. prosa, da prosus che cammina diritto. 

\prosaicìsmo, sm. L'essere prosaico. ~ prosaicità. 

\prosaicità, sf. L'essere prosaico. 

\prosàico, agg. (pl. m.-ci) 1 Attinente a prosa. 2 Privo di poesia, volgare, meschino. 
 X   agg. mundane. 

\prosàpia, sf. Stirpe. 

\prosàre, v. intr. Scrivere in prosa. 

\prosasticità, sf. L'essere prosastico. 

\prosàstico, agg. (pl. m.-ci) Scritto in prosa. 

\prosatóre, sm. (f.-trìce) Scrittore in prosa. ~ autore, novelliere. 

\proscènio, sm. Parte anteriore del palcoscenico. ~ avanscena, ribalta. 

\Proscimmie Sottordine dei Primati, con specie simili alle Scimmie ma con grandi occhi per la visione notturna, taglia mediamente piccola, dentatura simile a quella degli insettivori, lunga coda non prensile, folta pelliccia, mani e piedi con dita lunghe, ampi polpastrelli e unghie piatte, a eccezione dell'unghia del secondo dito del piede simile a un artiglio, e con mammelle (da due a sei) posizionate sul torace, sull'addome o sull'inguine. Vi appartengono i lemuri. Sono diffusi specie in Madagascar, India, Filippine e isole della Sonda. 

\prosciògliere, v. tr. 1 Liberare, assolvere. ~ scagionare. 2 Liberare da una promessa. 
 X   v. tr. 1 to release. 2 (dir.) to acquit. 

\prosciogliménto, sm. 1 Il prosciogliere. 2 L'assoluzione in istruttoria. 
In diritto è la sentenza con cui si assolve l'imputato dalle accuse, sia perché le prove sono insufficienti, sia perché sono inadeguate a sostenere l'accusa. Dal 1989 è stata eliminata una differenziazione precedente fra l'assoluzione con formula piena e l'assoluzione per insufficienza di prove. 

\prosciugaménto, sm. Il prosciugare. 

\prosciugàre, v. v. tr. 1 Rendere asciutto. ~ asciugare, seccare. <> allagare, bagnare. 2 Bonificare un terreno paludoso. ~ risanare. 
v. rifl. Diventare asciutto. l'erba umida non poteva prosciugarsi se non veniva distesa su una superficie pi ampia. 
 X   v. tr. to reclaim, to drain. v. rifl. to dry up. 
 @   deriv. da asciugare, con sostituzione di pro-a a-. 

\prosciùtto, sm. Coscia di maiale salata e fatta asciugare perché si conservi. avere gli occhi foderati di prosciutto, non vedere l'evidenza. 
 X   sm. ham. 
 @   lat. prae-+ exsuctus, p.p. di exsugere succhiare, inaridire. 

\proscopìa, sf. Percezione extrasensoriale nel futuro. ~ precognizione. 

\proscrìtto, agg. e sm. Che, o chi, è colpito da proscrizione. 

\proscrìvere, v. tr. Condannare alla proscrizione. 

\proscrizióne, sf. 1 Nell'antica Roma, condanna con confisca dei beni. 2 Bando, esilio. 

\Prose della volgar lingua Prosa di P. Bembo (1525). 

\Prose e poesie Opera di poesia di C. Tenca (postuma 1888). 

\Prose e poesie campestri Opera di prosa e poesia di I. Pindemonte (1788, 1817). 

\Prose profane Opera di poesia di R. Dario (1896). 

\prosécco, sm. (pl.-chi) 1 Vitigno da uva bianca coltivato nel Veneto. 2 Vino prodotto da tale uva. 

\prosecuzióne, sf. Il proseguire. 

\proseggiàre, v. intr. Scrivere in prosa. 

\proseguiménto, sm. Il proseguire. ~ continuazione, prolungamento. 
 X   sm. continuation. 

\proseguìre, v. tr. e intr. Continuare, procedere. ~ seguire. <> concludere, finire. 
 X   v. tr. to carry on, to continue. v. intr. to carryon. 
 @   lat. prosequi, con l'incrocio dell'italiano seguire. 

\prosèlite, sm. Proselito. 

\proselitìsmo, sm. Fare proseliti. 

\prosèlito, sm. Nuovo seguace. ~ discepolo. 

\Prosèrpina Personaggio mitologico, dea romana identificazione della greca Persefone. 

\Prosèrpio Comune in provincia di Como (836 ab., CAP 22030, TEL. 031). 

\prosièguo, sm. Proseguimento. 

\pròsit, inter. Formula di augurio rivolta al sacerdote dopo la Messa. ~ alla salute, cin cin. 

\proskynesis, sm. invar. Atto di ossequio e di saluto con cui i persiani erano soliti onorare i propri sovrani. 

\prosodìa, sf. 1 Nella linguistica moderna indica lo studio delle caratteristiche foniche, quali il timbro, l'intensità, l'altezza, la durata, l'intonazione e l'accento dei vocaboli che costituiscono una frase. 2 Nella metrica classica era lo studio delle norme relative all'alternanza di sillabe lunghe e sillabe brevi nei versi. 

\prosodìaco, agg. e sm. Tipico verso dei canti delle processioni religiose usato anche nei cori delle tragedie e delle commedie. 

\prosòdico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a prosodia. 

\prosòdio, sm. Antico canto usato nelle processioni religiose, con particolare riferimento a quelle in onore di Apollo e Artemide. 

\prosòma, sm. (pl.-i) Parte frontale del corpo dei chelicerati, dei linguattidi e dei priapulidi. 

\prosopalgìa, sf. 1 Tic doloroso. 2 Nevralgia facciale. 

\prosopopèa, sf. 1 Figura retorica, per cui si fanno parlare cose personificate o persone morte o lontane. 2 Sussiego, presunzione. ~ boria, burbanza. <> semplicità, umiltà. 

\Prosòpori Ordine di Anellidi oligocheti cui appartengono le famiglie dei lumbriculi e dei branchiobdellidi. 

\prosperàre, v. intr. Crescere, svilupparsi abbondantemente. ~ fiorire, estendersi. 
 X   v. intr. to flourish. 
 @   lat. prosperare rendere prospero. 

\prosperità, sf. 1 L'essere prospero, florido. 2 Agiatezza. 
 X   sf. prosperity. 

\pròspero, agg. 1 Fiorente. ~ abbondante. 2 Ricco, operoso. 3 Robusto, vigoroso. 
 X   agg. prosperous, flourishing. 

\prosperóso, agg. Pieno di prosperità, florido, fiorente. ~ formoso, opulento. 
 X   agg. hale and hearty. 

\prospettàre, v. v. tr. 1 Essere rivolto verso qualcosa. 2 Mostrare, esporre. ~ far balenare, lasciar pensare. 
v. rifl. Presentarsi in un determinato modo. ~ apparire, presentarsi. 
 X   v. tr. 1 to propose. 2 (esporre) to point out. v. rifl. to appear, to look. 

\prospèttico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a prospettiva. 

\prospettìva, sf. 1 Arte e tecnica di rappresentare cose e figure in modo che mantengano l'impressione fornita all'occhio dalla realtà. ~ angolatura, angolazione. 2 Panorama, vista. ~ sfondo, veduta. 3 Previsione. 
 X   sf. 1 perspective, perspectivity. 2 (veduta) view. 3 (possibilità) prospect. 
• In geometria, rappresentazione dell'immagine di un oggetto su una superficie piana che sia fedele alla visione dell'oggetto stesso da parte di un osservatore ideale.   +  
La superficie piana è il quadro, immaginato in posizione verticale rispetto al piano su cui si trova l'oggetto (il piano stazione). Se l'osservatore si trova a una distanza finita si ha una prospettiva conica (o centrale), se si trova a una distanza infinita si ha una prospettiva parallela (o rapida). 
Nell'arte, era già nota a greci e romani, che la affrontavano con metodi intuitivi. Fu solo a partire dal XV sec. che si passò a una teorizzazione rigorosa del problema della prospettiva, grazie a L. B. Alberti (De pictura, 1436), e a una serie di altre opere scritte da artisti come P. della Francesca, Leonardo, A. Dürer. In seguito, nel XIX sec. l'utilizzo della prospettiva per la rappresentazione della realtà fu superato dagli impressionisti.   +  

\Prospettiva Nevskij, La Racconto di N. V. Gogol' (1836). 

\prospettìvo, agg. Riferito alla prospettiva. ~ prospettico. 

\prospètto, sm. 1 Quanto sta di fronte. ~ faccia, facciata. di prospetto, di fronte. 2 Tabella. ~ schema. il prospetto delle vendite indicava un andamento negativo. 3 Rappresentazione grafica. 
 X   sm. 1 prospectus. 2 (disegno) elevation. 
 @   lat. prospectus,-us, deriv. da prospectus, p.p. di prospicere guardare avanti. 

\prospettóre, sm. (f.-trìce) Chi compie una prospezione. 

\prospezióne, sf. Esplorazione del sottosuolo alla ricerca di minerali. 

\prospiciènte, agg. Di edificio rivolto verso un luogo. ~ affacciato, antistante. 
 X   agg. overlooking, facing. 

\Prossèdi Comune in provincia di Latina (4.302 ab., CAP 04010, TEL. 0773). 

\prossenètico, sm. (pl.-ci) Mediazione a fini di lucro per la conclusione di matrimoni. 

\prossenìa, sf. Funzione di prosseno. 

\prossimàle, agg. In anatomia, vicino a un determinato punto di riferimento. <> distale. 

\prossimaménte, avv. Quanto prima, fra breve. 

\prossimità, sf. L'essere prossimo. 
 X   sf. proximity, nearness. 
 @   lat. proximitas,-atis, deriv. da proximus. 

\pròssimo, agg. e sm. agg. 1 Molto vicino. ~ adiacente, attiguo. <> distante, lontano. devi scendere alla prossima fermata. 2 Di parente stretto. 3 Trascorso da poco, che sta per giungere. ~ imminente, vicino. <> passato, trascorso. il suo atterraggio era prossimo
sm. Ogni individuo rispetto a un altro. il prossimo
 X   agg. 1 close, near. 2 (successivo) next. sm. neighbour, fellow man. 
 @   lat. proximus, superl. di prope accanto. 

\Prost, Alain (Saint-Étienne 1955-) Pilota automobilistico francese. Fu quattro volte campione del mondo (1985, 1986, 1989 e 1993). 

\prostaglandìna, sf. Le prostaglandine sono una serie di sostanze composte da venti atomi di carbonio, presenti in quasi tutti i tessuti. Si tratta di sostanze che svolgono funzioni di vario genere nell'organismo, sia per la trasmissione di impulsi nervosi, sia per funzioni vegetative. Sono indicate con la sigla PG e con una lettera specifica. 

\pròstata, sf. Termine anatomico che designa una ghiandola acinosa dell'apparato urogenitale maschile. Di forma triangolare con la base rivolta in alto, è divisa in due lobi mediante un solco mediano. Produce un secreto liquido, dovuto alle ghiandole del suo parenchima, che si mescola allo sperma.   +  
 X   sf. prostate.
Adenocarcinoma della prostata 
È uno dei tumori più frequenti nei soggetti maschi di età superiore ai 60 anni. La neoplasia si sviluppa lentamente, diffondendosi facilmente alle ossa e al midollo osseo. Se tempestivamente diagnosticato (tumore localizzato), è possibile procedere alla prostatectomia (asportazione chirurgica della prostata). Nelle forme già metastatizzate, l'intervento terapeutico può solo ritardare l'esito letale della malattia. 
Ipertrofia della prostata 
Aumento di volume della prostata, causato dalla presenza di un adenoma. La conseguenza più comune dell'affezione è la difficoltà urinaria, con rischio di infezioni uretrali e alla vescica. L'unica terapia risolutiva è quella chirurgica. 
PSA (Prostate Specific Antigen)
Il PSA è una proteina prodotta dalle cellule della ghiandola prostatica. Una sua alta presenza nel sangue può essere un indice (per le persone di sesso maschile) della presenza di qualche problema alla prostata (infiammazione, ipertrofia, tumore, …, uso della bicicletta, …). Per i giovani può essere problemamtico un valore di 3 ng/ml (3 nanogrammi per millilitro), per un cinquantenne un valore di 4 ng/ml, per un settantenne un valore di 6 ng/ml. Pu essere, quindi, in alcuni casi, un indice di una possibile presenza tumorale, che pu evenualmente essere esplorata con ulteriori indagini.

\prostatectomìa, sf. Asportazione chirurgica della prostata.

\prostàtico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla prostata. 

\prostatìsmo, sm. Affezione generica causata dall'ipertrofia prostatica.

\prostatìte, sf. Infiammazione della ghiandola prostatica, spesso espressione di un'infezione batterica estesa dell'uretra. Provoca aumento della frequenza della minzione, febbre, secrezione dal pene di materiale biancastro e, in alcuni casi, dolori al basso ventre e comparsa di sangue nell'urina.
 X   sf. prostatitis.

\prostèndere, v. tr. Distendere. 

\prosternàre, v. v. tr. Atterrare, gettare a terra. 
v. rifl. Piegarsi fino a terra per devozione o reverenza. 

\prostètico, agg. (pl. m.-ci) Riferito al raggruppamento chimico che, unito a una proteina, forma una proteina coniugata. 

\pròstilo, sm. Tempio che ha una fila di colonne nella parte anteriore. 

\prostituìre, v. v. tr. Fare turpe commercio. prostituire l'onore, commerciare qualcosa che dovrebbe invece essere tenuto per sé. 
v. rifl. Vendersi. 
 @   lat. prostituere, comp. da pro-davanti + statuere collocare. 

\prostitùta, sm. Donna che esercita la prostituzione. ~ meretrice, baldracca. 
 X   sm. prostitute. 

\prostituzióne, sf. Il prostituire, il prostituirsi. 
 X   sf. prostitution. 

\prostràre, v. v. tr. 1 Abbattere, atterrare. 2 Fiaccare. ~ debilitare, indebolire. <> rafforzare. 
v. rifl. Gettarsi ai piedi, inginocchiarsi. ~ genuflettersi. 
 X   v. tr. to wear out, to exhaust. v. rifl. (fig.) to humble oneself. 

\prostrazióne, sf. 1 Il prostrare. 2 Accasciamento, avvilimento. ~ astenia, debolezza. <> energia, forza. 

\prosuòcero, sm. Il genitore del suocero o della suocera. 

\protagonìsmo, sm. Tendenza ad assumere un ruolo di primo piano per eccesso di individualismo. 

\protagonìsta, sm. e sf. 1 Personaggio principale in una qualsiasi rappresentazione. ~ mattatore. <> comparsa, spalla. 2 Chi ha la parte principale in un avvenimento. era stato protagonista di uno spiacevole equivoco
 X   sm. e sf. protagonist. 
 @   greco protagonist s, comp. da pr tos primo + agonist s attore. 

\Protagonisti, I Film drammatico, americano (1992). Regia di Robert Altman. Interpreti: Tim Robbins, Greta Scacchi, Whoopi Goldberg. Titolo originale: The Player 

\Protàgora (Abdera 480 ca.-410 a. C. ca.) Filosofo greco, svolse la sua opera nella città di Atene e fu il principale rappresentante dei sofisti nel V sec. a. C. Secondo Protagora, l'uomo va preso come misura di ogni cosa, negando così che si possa giungere a un criterio di carattere assoluto per l'individuazione dell'essere, favorendo invece una visione prettamente relativistica. Sostenne anche l'impossibilità di dimostrare l'esistenza degli dei, che gli costò un'accusa di empietà. Delle opere di Protagora sono giunti solo pochi frammenti. 
Protagora 
Opera di filosofia di Platone (prima metà IV sec. a. C.). 

\protàllo, sm. Termine che indica il gametofito delle Pteridofite. 

\protammìna, sf. Proteina semplice che fa parte del gruppo delle proteine globulari. 

\pròtasi, sf. invar. 1 Introduzione di un poema. la protasi dell'Iliade. 2 Proposizione che esprime una condizione. 3 Ognuna delle premesse di un sillogismo. 
 @   lat. tardo protasis, dal greco pr tasis, deriv. da prot inein tendere in avanti. 

\Proteàcee Famiglia di piante arboree e arbustacee diffuse nell'emisfero australe. Appartiene all'ordine delle Proteali. 

\protèggere, v. tr. 1 Dare appoggio, aiuto. ~ difendere, tutelare. 2 Riparare. con l'ombrello cercava di proteggersi da quella bufera di neve. 3 Difendere, sostenere lo sviluppo. proteggere la scienza da attacchi politici
 X   v. tr. 1 to protect. 2 (favorire) to favour. 
 @   lat. protegere, comp. da pro-+ tegere coprire. 

\protèico, agg. 1 Che contiene proteine. 2 Di proteine. 

\Protèidi Famiglia di Anfibi urodeli senza polmoni, ma con grandi ciuffi branchiali; da adulti presentano le stesse caratteristiche embrionali. 

\proteifórme, agg. 1 Che assume aspetti vari. 2 Capace di occuparsi di varie cose. 

\proteìna, sf. Le proteine sono sostanze organiche costituite da amminoacidi, che formano lunghe catene legate dai legami peptidici. A indice della complessità e lunghezza è il peso molecolare di questi composti che raggiunge anche il valore di 7.000.000. Sono una componente fondamentale della materia organica e rivestono un ruolo basilare per il funzionamento cellulare e soprattutto per la trasmissione delle informazioni genetiche. L'unità base delle proteine sono gli amminoacidi di cui sono note venti tipologie, e il loro enorme numero genera, con tutte le combinazioni possibili, un'enorme varietà di proteine. La sequenza di amminoacidi in una proteina può essere avvolta a elica, essere globulare o combinarsi con più catene assieme: tale costituzione dipende strettamente dalla funzione svolta, distinguendo le proteine in fibrose, globulari ecc. Chimicamente si distinguono le proteine semplici, composte solo da amminoacidi, e quelle coniugate, composte anche da altre sostanze come lipidi (lipoproteine), zuccheri (glicoproteine) o acidi nucleici (nucleoproteine). Le proteine contengono sempre carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno; possono anche contenere ferro, fosforo, rame, zinco e zolfo. Gli animali costruiscono le proteine necessarie all'organismo trasformando in amminoacidi le proteine assunte con l'alimentazione, per poi ricombinarli nelle proteine necessarie seguendo le informazioni fornite dal proprio DNA, nella sintesi proteica. Alcuni amminoacidi vengono sintetizzati direttamente dall'organismo (tranne quelli cosiddetti essenziali). I vegetali ricavano le proteine utilizzando sostanze inorganiche.
Negli alimenti comuni:   +  
Sintesi proteica 
Insieme di reazioni chimiche con cui vengono prodotte le proteine per il mantenimento vitale dell'organismo, secondo le informazioni genetiche disponibili. 
 X   sf. protein. 

\protèinico, agg. Proteico.

\proteinùria (o proteinurìa), sf. Presenza di proteine nell'urina (che di norma non dovrebbero comparire) in varie condizioni di danno renale.

\pròtele, sm. Mammifero (noto anche come protele crestato, Proteles cristatus) della famiglia dei Protelidi e dell'ordine dei Carnivori. Simile alla iena, misura sino a 80 cm di lunghezza e presenta una criniera sul dorso. Vive nelle praterie e nelle savane dell'Africa orientale e meridionale. 

\protèndere, v. tr. Tendere in avanti, distendere. ~ allungare, proiettare. <> ritirare, retrarre. 
 X   v. tr. to stretch out. 

\Pròteo Personaggio mitologico, dio greco marino, era dotato della facoltà di mutare forma a piacere e possedeva il dono della divinazione. 

\pròteo, sm. Animale anfibio (Proteus anguineus) della famiglia dei Proteidi e dell'ordine degli Urodeli, con corpo di forma allungata, che raggiunge 25 cm ca. di lunghezza, è incolore e ha occhi ciechi. Il proteo vive nelle acque delle grotte carsiche, non subisce metamorfosi, respira mediante branchie e si nutre di piccoli molluschi e vermi.   +  

\proteolìsi, sf. Idrolisi delle proteine in seguito all'azione di enzimi o acidi. 

\proterandrìa, sf. Caratteristica dell'ermafroditismo in cui l'individuo presenta prima caratteri maschili e poi femminili. 

\proteroginìa, sf. Caratteristica dell'ermafroditismo in cui l'individuo presenta prima caratteri femminili e poi maschili. 

\proteròglifo, agg. e sm. Relativo a un serpente che ha i denti anteriori della mascella superiore retrocurvi e tali da consentire la fuoriuscita del veleno. 

\Proterotèri Mammiferi litopterni con arti tridattili estintisi milioni di anni fa. 

\protèrvia, sf. 1 Arroganza sfacciata. 2 Ostinazione, superbia. 

\protèrvo, agg. Ostinato, dominato dalla protervia. ~ arrogante, superbo. 

\pròtesi, sf. invar. 1 Sostituzione di un organo del corpo umano con un apparecchio artificiale. protesi alla gamba. 2 L'aggiunta di una vocale all'inizio di parola. 
 @   lat. tardo prothesis, dal greco pr thesis, deriv. da protith nai mettere davanti. 
Il tedesco Athanasius Kirker realizzò nel 1650 la prima protesi acustica (cornetto), capostipite delle protesi più moderne, la prima delle quali (elettrica) fu messa a punto dal medico austriaco Ferdinand Alt nel 1900. 

\protéso, agg. Teso in avanti. 

\protèsta, sf. 1 Il disapprovare o l'opporsi. 2 Dichiarazione della propria volontà di opposizione. ~ contestazione, dissenso. 
 X   sf. protest. 

\protestànte, agg., sm. e sf. Che, o chi, professa il protestantesimo. 
 X   agg., sm. e sf. protestant. 

\protestantésimo, sm. Movimenti religioso sviluppatosi in seguito alla riforma della chiesa promossa da M. Lutero. Il termine deriva dalla protesta pubblica avanzata dai principi e dalle città luterane nei confronti dell'imperatore Carlo V alla dieta di Spira nel 1529, contro la condanna di Lutero voluta dal papa. Inizialmente si formarono i movimenti del luteranesimo, del calvinismo, dello zwinglismo e dell'anglicanesimo, mentre in seguito si svilupparono tendenze più radicali (quaccheri, anabattisti, pentecostali, spiritualisti ecc.). Punti di incontro fra le varie chiese protestanti sono il ritorno alla Bibbia come fonte della fede, una minore considerazione dell'importanza della struttura ecclesiastica, che è ritenuta utile ma non indispensabile alla testimonianza della fede, l'importanza assoluta della grazia di Dio come unica via per la salvezza dell'uomo, che deve testimoniare la propria fede mediante un'adeguata condotta di vita. Attualmente le varie chiese protestanti (circa 450 milioni di fedeli nel mondo) sono riunite nel consiglio mondiale delle chiese, a cui aderiscono anche le chiese ortodosse; in Italia il movimento protestante è rappresentato soprattutto dalla chiesa valdese, che ha aderito alla chiesa metodista. 

\protestàre, v. v. tr. 1 Attestare. protestava la sua innocenza di fronte alla corte. 2 Dichiarare il mancato pagamento di un debito. 3 Rifiutare un oggetto. 
v. intr. Esprimere la propria disapprovazione. ~ dissentire, opporsi. <> approvare. 
 X   v. tr. e v. intr. to protest. 
 @   lat. protestari, dichiarare, comp. da pro-+ testari attestare. 

\protestatàrio, agg. Che contiene una protesta. 

\protestàto, agg. Relativo a cambiale, colpita da protesto. 

\protestatóre, sm. Chi protesta. 

\protèsto, sm. La constatazione del mancato pagamento di un titolo di credito da parte di un notaio o di un ufficiale giudiziario. 
 X   sm. 1 (comm.) protest. 2 (cambiale) dishonoured bill. 

\protètico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a una protesi. 

\protettìvo, agg. Che serve a proteggere. 
 X   agg. protective. 

\protètto, agg. e sm. agg. Difeso, riparato. ~ al riparo, al sicuro. <> esposto, indifeso. 
sm. La persona protetta da qualcuno. 

\protettoràto, sm. Forma di tutela esercitata da uno stato nei confronti di un altro. 

\protettóre, agg. e sm. 1 Che, o chi, protegge, difende. ~ difensore, mecenate. festeggiavano il Santo protettore della citt . 2 Chi sfrutta una prostituta. 
 X   sm. 1 protector. 2 (sostenitore) patron. 3 (sfruttatore) pimp. 
 @   lat. tardo protector,-oris, deriv. da protectus, p.p. di protegere proteggere. 

\protezióne, sf. 1 Il proteggere. ~ aiuto, difesa. 2 Istituzione protettrice. 
 X   sf. 1 protection. 2 (patrocinio) patronage. 
 @   lat. protectio,-onis, deriv. da protectus, p.p. di protegere. 
La protezione civile è un sistema organizzato al fine di prevenire le calamità naturali e affrontarne le conseguenze; si occupa perciò anche dell'organizzazione dei soccorsi e degli interventi di ripristino in caso di calamità. Attualmente questa funzione viene svolta dal dipartimento della protezione civile, coordinato da un ministro senza portafoglio, che si avvale della collaborazione di altre strutture dello stato. 

\protezionìsmo, sm. Politica economica che, agendo sui dazi doganali, protegge i prodotti nazionali dalla concorrenza straniera. 

\protezionìsta, agg. e sm. (pl.-i) agg. Protezionistico. 
sm. Fautore del protezionismo. 

\protezionìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al protezionismo. 

\protìde, sf. Proteina. 

\pròtiro, sm. 1 Nell'antica Roma, vestibolo o corridoio che univa l'atrio di una abitazione univa al suo ingresso. 2 Nelle basiliche, piccolo corpo di fabbrica addossato alla facciata o al nartece, costituito da una volta sorretta da colonne.   +  

\protìsti Termine con cui E. Haeckel soleva indicare gli organismi unicellulari eucarioti (protozoi, batteri). 

\protistologìa, sf. Branca della scienza che studia i protisti. 

\pròto, sm. Compositore tipografo incaricato dell'impostazione del lavoro e della sua realizzazione tecnica. 

\protoàntropo, sm. Denominazione con cui gli antropologi italiani indicano l'ominide Homo erectus vissuto nel Pleistocene inferiore. 

\protoattìnio, sm. Elemento chimico radioattivo, numero atomico 91, simbolo Pa, peso atomico 231. Metallo assai raro, è prodotto di decadimento dell'uranio 235. È il primo elemento della serie dell'attinio ed è stato chiamato padre dell'attinio, che esso forma con la perdita di una particella alfa. 

\Protobrànchi Ordine di Molluschi Lamellibranchi con valve articolate da numerosi denti. 

\protocanònico, agg. (pl. m.-ci) Riferito a quei libri delle Sacre Scritture la cui ispirazione è stata unanimemente riconosciuta dalla chiesa. 

\protoceratops, sm. invar. Genere di dinosauri ornitischi, lunghi fino a 2,5 m., antenati dei ceratopsidi. Appartiene alla famiglia dei Protoceratopsidi. 

\protocèrebro, sm. Il primo paio di gangli del complesso gangliare sopraesofageo degli Insetti. 

\protocollàre, agg. e v. agg. Relativo a protocollo, conforme al protocollo. 
v. tr. Registrare a protocollo. 
 X   agg. of protocol, formal. v. tr. to register. 

\protocollìsta, sm. e sf. (pl.-i) Impiegato che tiene il protocollo. 

\protocòllo, sm. 1 Registro dove i notai trascrivono i testamenti e i rogiti. 2 Libro dove si registra, in ordine cronologico, tutta la corrispondenza in arrivo e in partenza. 
 X   agg. 1 protocol. 2 (registro) register. 
In informatica indica un insieme di regole che vengono utilizzate per comunicare messaggi tra diversi elementi di un sistema. Tra i protocolli esistenti occorre ricordare, primo fra tutti, quello denominato TCP/IP (Trasmission Control Protocol / Internet Protocol) che il successo ottenuto da Internet ha trasformato in un vero e proprio standard. TCP/IP viene attualmente utilizzato anche come protocollo di trasmissione tra reti locali e geografiche ed è compatibile con una serie di altri protocolli accessori (come FTP-File Transfer Protocol, SLIP-Serial Line Internet Protocol, PPP-Point to Point Protocol e HTTP-HyperText Transfer Protocol). Esistono poi numerosi altri protocolli specifici, come Kermit e Xmodem, per le trasmissioni asincrone di file su linea telefonica, o come OLE (Object Linking and Embedding) e DDE (Dynamic Data Exchange), creati dalla Microsoft per ottenere la massima compatibilità tra formati diversi di file. 

\Protodonàti Ordine di Insetti simili agli attuali odonati; comparsi nel Permiano e vissuti tra il Carbonifero e il Lias, comprendevano i giganti tra gli Insetti con il genere Meganeura con apertura alare fino a 70 cm. 

\protofìllo, sm. Foglia primordiale. ~ cotiledone. 

\Protofìte Organismi vegetali semplici, genericamente denominati alghe, funghi e muffe, suddivisi nelle classi Euglenofite, Pirrofite, Crisofite, Feofite, Rodofite, Mixomiceti, Eumiceti. 

\protògino, sm. Roccia derivata per metamorfismo da un granito a una mica in cui la biotite si è trasformata in clorite. 

\protomàrtire, sm. Il primo martire, Santo Stefano. 

\pròtome, sf. Testa di animale, di mostro o di uomo usata anticamente come decorazione di frontoni, cornici e simili. 

\protomèdico, sm. (pl.-ci) Il medico principale di un ospedale. 

\protomòrfo, agg. e sm. Riferito a quei tipi umani che mostrano caratteri somatici arcaici, per esempio alcuni gruppi africani e asiatici di difficile classificazione. 

\protomotèca, sf. Collezione di protomi. 

\protòne, sm. Particella elementare con carica positiva che costituisce, assieme al neutrone, il nucleo degli atomi. Il protone ha carica uguale e opposta a quella dell'elettrone ma, come il neutrone, ha una massa molto superiore (1.836 volte maggiore, pari a 1.673·10−27 kg), per cui è legittimo affermare che il nucleo concentra quasi completamente la massa dell'atomo. Quando un nucleo perde le proprie caratteristiche di stabilità, è possibile che il protone si trasformi; allora il protone può dare origine a un neutrone, emettendo un positrone (radioattivit beta+) oppure catturando un elettrone (cattura K). Quando invece avviene una collisione tra un protone e il relativo antiprotone, entrambe le particelle diventano mesoni. Anche se la chimica tradizionale considera il protone come la più piccola particella dotata di carica positiva esistente in natura, studi recenti hanno portato a ritenere che sia dotato di una struttura interna composta da 3 quark. 

\protonèma, sm. (pl.-i) Filamento verde che si forma dalle spore dei Muschi e su cui poi si svilupperà il relativo gametofito. 

\protònico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo al protone. 2 Di fonema che precede immediatamente la sillaba accentata. 

\protonotàrio Carica civile in uso nell'impero bizantino per indicare un funzionario che svolgeva la funzione di notaio presso il re. Nei regni svevi e normanni di Sicilia e dell'Italia meridionale passò a definire invece il capo dei notai del re. 
Il protonotario apostolico attualmente è uno dei sette prelati del collegio preposto alla registrazione degli atti della curia romana. 

\protoplàsma, sm. (pl.-i) La materia vivente di una cellula. 

\protoplasmàtico, agg. (pl. m.-ci) Che concerne il protoplasma. 

\protoràce, sm. Il primo dei tre segmenti del torace degli insetti. 

\protoromàntico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Che, o chi, precorre il romanticismo. 

\protosincrotróne, sm. Sincrotrone acceleratore di protoni. 

\protostélla, sf. Fase iniziale dell'evoluzione di una stella caratterizzata dall'inizio delle reazioni termonucleari che si verificano quando la temperatura in un ammasso di gas e polveri in fase di contrazione gravitazionale raggiunge valori di circa 10-15 milioni di gradi. 

\Protostòmi Metazoi provvisti di celoma; il blastoporo della gastrula diventa la bocca dell'individuo adulto, mentre l'ano si sviluppa in un secondo tempo. 

\protostòria, sf. Periodo di transizione che va dai tempi storici fino alla preistoria, in particolare alle prime documentazioni scritte. 

\protòtipo, sm. 1 Primo modello. 2 L'esemplare per eccellenza. ~ campione, esempio. 
 X   sm. prototype. 

\Protottèridi Famiglia di Pesci dipnoi ceratodiformi diffusi in Africa; il suo unico genere Protopterus è uno dei pochi esempi in cui l'evoluzione non ha provocato modificazioni morfologiche e organiche nell'aspetto. 

\protòttero, sm. Pesce (Protopterus aethiopicus) della famiglia dei Lepidosirenidi e dell'ordine dei Ditteriformi. Di colore marrone, raggiunge 1,4 m. Vive nei fiumi dell'Africa insaccandosi nel fango nei periodi di siccità. 

\protoxilèma, sm. Insieme degli elementi legnosi di un fascio vascolare che, dopo aver subito per primi una differenziazione e aver funzionato per breve tempo, vengono rimpiazzati dal metaxilema. 

\Protozòi Esseri viventi unicellulari di dimensioni microscopiche (2-3 micron), un tempo cosiderati animali (appartenenti al regno dei Protisti), ma attualmente considerati semplicemente come un insieme di microroganismi privi di antenati comuni. Si nutrono di materiale organico e prediligono gli ambienti acquatici; alcuni sono parassiti. La riproduzione dei protozoi avviene per via sessuale e asessuale; alcuni sono dotati di scheletro (interno o esterno). I protozoi sono da alcuni suddivisi in Flagellati, fra cui il tristemente famoso agente che trasmette la malattia del sonno, Ciliati, la cui locomazione è garantita dal movimento di organi detti ciglia, Sporozoi, tra cui il Plasmodium che trasmette la malaria nell'uomo e Rizopodi, tra cui l'Ameba, causa di malattia letale nell'uomo. 

\protozòico, agg. (pl. m.-ci) Proprio della più antica era geologica che presenta qualche traccia di vita. 

\protràrre, v. v. tr. 1 Tirare in lungo, prolungare. 2 Differire, rinviare. ~ dilazionare. <> affrettare. 
v. intr. Durare a lungo, oltre il limite. 
 X   v. tr. to prolong. 

\protràttile, agg. Che si può spingere in fuori o in avanti. 

\protrazióne, sf. Il protrarre, il protrarsi. 

\protrombìna, sf. Proenzima presente nel sangue che si trasforma in trombina al contatto con l'aria e in presenza di trombochinasi, favorendo la coagulazione. Solo la protrombina del plasma dà la coagulazione, a differenza di quella contenuta in midollo osseo, piastrine e milza. La capacità di coagulazione è misurata dal tempo di Quick

\protrùdere, v. tr. e intr. In medicina, sporgere in fuori. 

\protrusióne, sf. Sporgenza in fuori di un organo. 

\protuberànte, agg. Che forma una protuberanza. 

\protuberànza, sf. Prominenza, sporgenza. ~ convessità, rilievo. <> concavità, incavatura. 
 X   sf. bulge, protuberance. 
Grande getto di gas incandescente che viene proiettato dalla cromosfera del Sole ad altezze di 50.000 km prima di ricadere compiendo un arco con lunghezza media di 200.000 km. È composta da idrogeno, calcio e altri metalli ed è visibile solo nel corso di eclissi solari o ricorrendo a un filtro birifrangente con banda passante centrata sulla riga Hα dell'idrogeno. 

\Pròturi Ordine di piccoli Insetti apterigoti sprovvisti di occhi e antenne e con apparato boccale introflesso e fatto per pungere. 

\protutóre, sm. Chi fa le veci del tutore. 

\Proudhon, Pierre-Joseph (Besançon 1809-Parigi 1865) Economista e politico francese, esponente socialista estremamente critico nei confronti del capitalismo, tuttavia polemico anche nei confronti del marxismo, di cui criticava il concetto della lotta di classe. A questo proposito scrisse in polemica con Marx il saggio Filosofia della miseria (1846), a cui Marx rispose con Miseria della filosofia (1847). Le sue idee influenzarono sia gli esponenti successivi del socialismo francese sia gli anarchici russi. 

\Proust, Joseph-Louis (Angers 1754-1826) Chimico francese. Teorizzò la legge delle proporzioni definite. 

\Proust, Marcel (Auteuil 1871-Parigi 1922) Scrittore francese, esponente fondamentale della letteratura europea del XX sec. Appartenente a una famiglia dell'alta borghesia, soffrì profondamente per la perdita dei genitori (1903 e 1905) e dopo una serie di novelle come I piaceri e i giorni (1896), saggi (Contro Saint-Beuve, 1907) e traduzioni, si ritirò in un isolamento sempre più ostinato, dedicandosi alla creazione del suo capolavoro, il ciclo Alla ricerca del tempo perduto. Si tratta di un'opera fondamentale della letteratura europea, composta da sette libri, La strada di Swann (1913), All'ombra delle fanciulle in fiore (1919), I Guermantes (1920), Sodoma e Gomorra (1921-1922), La prigioniera (anche Albertine scomparsa, 1923), La fuggitiva (1927), Il tempo ritrovato (1927), gli ultimi tre pubblicati postumi. Proust individua nella memoria dei ricordi lo strumento fondamentale per la scoperta della realtà e per la comprensione del significato del tempo, utilizzando una struttura narrativa innovativa, in prima persona, che influì grandemente sugli sviluppi successivi della letteratura. 

\Prout, William (Horton 1785-Londra 1850) Chimico e medico inglese. Teorizzò il principio secondo il quale i pesi atomici degli elementi sono multipli di quello dell'idrogeno. 

\Prouvé, Jean (Nancy 1901-1984) Ingegnere francese. Tra le opere Maison du Peuple a Clichy (1938, in collaborazione) e Palazzo per uffici a Neuilly-sur-Seine (1963). 

\pròva, sf. 1 Ciò che si fa per determinare le qualità, il valore ecc. di una persona o di una cosa. 2 Verifica di un calcolo. 3 Esame. ~ controllo, verifica. 4 Competizione, gara. ~ torneo, partita. 5 Tentativo. 6 Argomento, testimonianza. 7 In statistica, la singola esecuzione di un esperimento (il lancio di una moneta, la generazione di un numero casuale, …). 
 X   sf. 1 (esperimento) test. 2 (dimostrazione) proof. 3 (testimonianza) evidence. 4 (teatro) rehearsal. 5 (di vestito) fitting. 6 (statistica) trial.
Nel diritto è la dimostrazione di un fatto che viene effettuata da una delle parti in causa per perorare le proprie tesi. Per quanto concerne il processo penale, le prove sono i mezzi che servono ad arrivare all'accertamento della verità e vengono disposte d'ufficio dal giudice, mentre nel procedimento civile vengono disposte dal giudice solo su richiesta di una delle parti in causa. 
In matematica sinonimo di  →  dimostrazione. 

\Provàglio d'Isèo Comune in provincia di Brescia (5.128 ab., CAP 25050, TEL. 030). 

\Provàglio Val Sàbbia Comune in provincia di Brescia (836 ab., CAP 25070, TEL. 0365). 

\Provàna di Leinì, Andrèa (Castello di Leinì, Torino 1511?-Nizza 1590) Uomo d'arme italiano. Dopo aver combattuto a Nizza insieme a Emanuele Filiberto (1553), passò al servizio di Carlo V nelle sue imprese militari in Germania e in Francia. Ottenuto nel 1557 il governatorato di Villafranca, costituì una flotta per combattere la pirateria e le scorribande della flotta turca. Nel 1571 partecipò anche alla vittoriosa battaglia di Lepanto. 

\provàre, v. v. tr. 1 Sottoporre a prova, sperimentare, assaggiare. ~ accertare, controllare, verificare. ho provato il vestito; ho provato il motore; ho provato il tuo vino. 2 Mettere qualcuno alla prova, sottoporlo ad un grande sforzo tutta la vicenda lo ha molto provato. 3 Eseguire prove per stabilire efficienza, qualità o per verificare il corretto funzionamento ho provato il motore; hanno provato la commedia. 4 Dimostrare, manifestare. non riusc a provare la sua innocenza; ha provato il teorema. 5 Tentare, cercare di eseguire qualcosa. ha provato il salto ma non ce l'ha fatta; doveva provarci. 6 Avere esperienza personale, conoscere per diretta esperienza. avevo gi provato cosa significava farlo arrabbiare; ha provato la fame; ho provato subito avversione per lei. 
v. rifl. Misurarsi, gareggiare, tentare, cimentarsi in qualcosa. 
 X   v. tr. 1 (verificare, tentare, saggiare) to try. 2 (sentire) to feel. 3 (dimostrare) to prove. 4 (sperimentare) to experience, to try. 5 (un abito) to try on. 6 (collaudare) to test.
 @   lat. probare approvare, deriv. da probus probo. 
Provando e riprovando. Citazione dantesca (Paradiso, c. III) che divenne poi il motto dell'Accademia del Cimento. 

\provàto, agg. Sperimentato, conosciuto, dimostrato. 
 X   agg. 1 proven. 2 (stanco) exhausted. 

\provavàlvole, sm. Strumento utilizzato per misurare le caratteristiche dei tubi elettronici. 

\provènda, sf. Mancia elargita a tutti i barcaioli dei traghetti veneziani dal doge, dai procuratori di San Marco, dal patriarca e dal cancelliere grande al momento della loro elezione. 

\proveniènza, sf. Il luogo d'origine e l'origine stessa. ~ partenza, estrazione. 
 X   sf. origin. 

\provenìre, v. intr. Venire da un luogo, avere origine (anche in senso figurato). ~ sbucare, spuntare. 
 X   v. intr. 1 to come. 2 (fig.) to be caused. 3 (da) to come from. 

\provènto, sm. Rendita, entrata. 
 X   sm. pl. revenue. 

\proventrìcolo, sm. Ultima porzione dell'intestino anteriore degli Insetti. 

\Provènza Regione storica francese situata nella parte meridionale del paese, fra Rodano, Delfinato, confine con l'Italia e Mediterraneo. Attualmente costituisce la regione Provence-Alpes-Côte d'Azur, con capoluogo Marsiglia. Il territorio provenzale può essere suddiviso in tre zone principali. La prima è costituita da zone pianeggianti (Crau, Camargue), la seconda è la fascia litoranea nota come Costa Azzurra, che si estende dalla foce del Rodano al confine con l'Italia, la terza è la zona interna prealpina e alpina. I fiumi principali sono il Rodano, il Var, la Durance e l'Argens. Per quanto riguarda l'economia, il turismo ha un'importanza fondamentale lungo la costa, mentre nell'interno si pratica l'agricoltura; presente anche l'industria, specialmente nella zona di Marsiglia che è anche un porto molto attivo. I primi insediamenti nella regione risalgono al Neolitico; ci furono poi insediamenti greci, seguiti nel II sec. a. C. da quelli romani (il nome Provenza deriva infatti dalla denominazione romana di Provincia Narbonensis). La regione fu poi occupata da visigoti, burgundi e ostrogoti. Nel 536 la regione passò definitivamente sotto il controllo dei franchi. Nell'835 divenne un ducato, poi inglobato nel regno di Borgogna (X sec.); passò in seguito ai conti di Arles e successivamente ai conti di Barcellona. Nella prima metà del XIII sec. fu teatro della repressione degli albigesi, con la crociata promossa da Innocenzo III. Dopo una serie di legami con l'Italia, culminati con il trasferimento della sede papale ad Avignone, alla fine del 1400 la Provenza entrò a far parte definitivamente della Francia, raggiungendo i suoi confini attuali con l'annessione di Nizza (nel 1860). La regione provenzale è ricca di resti dell'epoca romana e di edifici risalenti al primo cristianesimo, oltre a bei palazzi di epoca più recente. 

\provenzàle, agg., sm. e sf. Relativo alla Provenza. 

\provenzàle, letteratura La letteratura provenzale (scritta in lingua d'oc) si sviluppò in Provenza dall'XI al XIII sec. e fu una tipica espressione artistica delle corti feudali; ebbe termine con la crisi politica della regione provocata dalla crociata promossa dal papa contro gli albigesi (inizi del Duecento) e con la successiva attività dell'Inquisizione, nonostante un recente tentativo di recupero (con il movimento del felibrismo, nel XIX sec.). La maggior parte delle opere si rifà allo stile della lirica trovadorica, che ha al suo centro il tema dell'amore fra uomo e donna, con la superiorità di quest'ultima, della quale l'innamorato si pone umilmente al servizio. Nell'ambito di questa corrente stilistica si possono distinguere le due tendenze del trovar leu e del trovar clus. La prima ha un andamento più musicale e sentimentale, mentre la seconda si spinge verso una maggiore ricercatezza formale, fino a rasentare l'ermetismo. Gli autori della letteratura provenzale viaggiarono molto in Europa, recandosi di corte in corte, diffondendo così sia la lingua sia la lirica di cui erano maestri. Se la lirica si sviluppò notevolmente, non fu così per altri settori della letteratura, come quello epico o quello narrativo. Per quanto concerne la produzione in prosa si hanno perlopiù testi di carattere pratico o biografico. Fra i più noti autori del genere, Guglielmo IX duca di Aquitania (1071-1026), Bernardo di Ventadorn (morto nel 1170 ca.), Arnaldo Daniello (vissuto fra il XII e il XIII sec.); in Italia si possono ricordare L. Cigala, B. Calvo, Sordello da Goito. 

\provenzaleggiàre, v. intr. Imitare nei modi i poeti provenzali. 

\provenzalìsmo, sm. Termine o espressione derivata dalla lingua provenzale. 

\provenzalìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi studia la letteratura e la lingua provenzali. 

\proverbiàle, agg. Che ha natura di proverbio. 

\provèrbio, sm. Breve sentenza di origine popolare che contiene una norma, un consiglio, un insegnamento, tratti dall'esperienza. La struttura del proverbio è tale da facilitarne la memorizzazione, spesso con rime o allitterazioni, dal momento che si tratta di espressioni tramandate per via orale, benché vi siano anche esempi (Bibbia, opere di Esiodo) e studi letterari di alto livello. 
 X   sm. 1 proverb. 2 (detto) saying. 
PROVERBI 
A buon intenditor, poche parole. 
A can che lecchi cenere, non gli affidar farina. 
A caval donato non si guarda in bocca. 
A chi ben crede, Dio provvede. 
A chi Dio vuol bene, manda delle pene. 
A chi è affamato ogni cibo è grato. 
A chi ha fortuna il bue gli fa un vitello. 
A ciascun piace il suo. 
A nemico che fugge ponti d'oro. 
A nessuno piovono le lasagne in bocca. 
A ogni uccello, il suo nido è bello. 
A padre avaro, figlio prodigo. 
A quattrino a quattrino si fa il fiorino. 
A questo mondo c'è chi nuota e chi va a fondo. 
A questo mondo si è incudine o martello. 
A rubar poco si va in galera, a rubar tanto si fa carriera. 
A San Benedetto la rondine sotto il tetto. 
A tavola non si invecchia. 
A testa bianca, spesso cervello manca. 
A tutto c'è rimedio fuorché alla morte. 
A veste logorata poca fede vien prestata. 
Abbondanza genera baldanza. 
Accade in un'ora, quel che non avviene in mille anni. 
Acqua che corre non porta veleno. 
Acqua cheta rompe i ponti. 
Acqua passata non macina più. 
Ai cavalli magri vanno addosso le mosche. 
Ai macelli van più bovi che vitelli. 
Ai più tristi porci vanno le migliori pere. 
Aiuta i tuoi, e poi gli altri se puoi. 
Aiutati che il ciel t'aiuta. 
Al bugiardo non si crede il vero. 
Al cantare l'uccello, al parlare il cervello. 
Al cieco non giova pittura, color, specchio o figura. 
Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere. 
Al ladro fa paura anche il sorcio. 
Al morto non si fa torto. 
Al primo colpo non cade la quercia. 
Alla fin del gioco, tanto va nel sacco il re quanto la pedina. 
Albero che non frutta, taglia, taglia. 
Albero spesso trapiantato mai di frutti è caricato. 
Altra cosa è il dire, altra il fare. 
Ama chi t'ama e rispondi a chi ti chiama. 
Ambasciator non porta pena. 
Amicizia stretta dal vino non dura da sera a mattino. 
Amicizia riconciliata, piaga mal saldata. 
Amico beneficato, nemico dichiarato. 
Amico di tutti, amico di nessuno. 
Amor fa molto, il denaro tutto. 
Amor nuovo va e viene, amor vecchio si mantiene. 
Anche il verme ha la sua collera. 
Anno bisesto, anno funesto. 
Anno di neve, anno di bene. 
Aprile non ti scoprire. 
Asino di natura chi non sa leggere la sua scrittura. 
Aspetta il porco alla quercia. 
Assai è ricco a chi nulla manca. 
Assai sa, chi tacer sa. 
Aver sentito dire è mezza bugia. 
Bacco, tabacco e Venere riducon l'uomo in cenere. 
Bandiera vecchia onor di capitano. 
Beati gli ultimi se i primi son discreti. 
Bellezza è come un fiore, presto nasce e presto muore. 
Bellezza senza bontà è come vino svanito. 
Bisogna fare la veste secondo il panno. 
Buon mercato sfonda la borsa. 
Buon principio fa buon fine. 
Buon sangue non mente. 
Buon vino fa buon sangue. 
Buona coscienza val mille testimoni. 
Buona volontà supplisce facoltà. 
Buone ragioni male intese sono perle ai porci stese. 
Cade anche il cavallo che ha quattro gambe. 
Campa cavallo che l'erba cresce. 
Cane affamato non teme bastone. 
Cane che abbaia, non morde. 
Cane morto non morde. 
Cane non mangia cane. 
Carta canta e villan dorme. 
Casa mia, casa mia per piccina che tu sia tu mi sembri una badia. 
Cattive lingue taglian più che spade. 
Cattivo quell'uccello che sporca il suo nido. 
Che colpa ne ha la gatta, se la padrona è matta? 
Chi a molti dà terrore, di molti abbia timore. 
Chi a tutti crede, ingannato si vede. 
Chi acquista sapere acquista dolore. 
Chi ama me, ama il mio cane. 
Chi ben comincia è alla metà dell'opera. 
Chi ben fa, ben avrá. 
Chi compra il magistrato, vende la giustizia. 
Chi di gallina nasce convien che razzoli. 
Chi di spada ferisce, di spada perisce. 
Chi dice donna dice danno. 
Chi dice sempre ahi, non muore mai. 
Chi disprezza compra. 
Chi disse figliuoli disse duoli. 
Chi dorme non piglia pesci. 
Chi due lepri caccia, l'una non piglia, e l'altra lascia. 
Chi è assente ha sempre torto. 
Chi è bugiardo è ladro. 
Chi è in sospetto è in difetto. 
Chi è ricco è savio. 
Chi è sano è più del sultano. 
Chi fa bene ha bene. 
Chi fa da sé fa per tre. 
Chi la fa l'aspetti. 
Chi guarda a ogni nuvola non fa mai viaggio. 
Chi ha arte ha parte. 
Chi ha compagno ha padrone. 
Chi ha da aver bene, dormendo gli viene. 
Chi ha fretta indugi. 
Chi ha il buon vicino ha il buon mattino. 
Chi ha la rogna se la gratti. 
Chi ha quattrini, ha amici. 
Chi ha tegole di vetro non tiri sassi al vicino. 
Chi il suo cane vuole ammazzare, qualche scusa sa pigliare. 
Chi la dura la vince. 
Chi lascia la via vecchia per la nuova sa quel che lascia e non sa quel che trova. 
Chi lingua ha, a Roma va. 
Chi mal semina, mal raccoglie. 
Chi non fa non sbaglia. 
Chi non ha denari in borsa, abbia miele in bocca. 
Chi non ha testa abbia gambe. 
Chi non lavora, non mangia. 
Chi non può fare come vuole, faccia come può. 
Chi non può mordere non mostri i denti. 
Chi non risica non rosica. 
Chi non sa tacer, non sa parlare. 
Chi parla semina, chi tace raccoglie. 
Chi pecora si fa, lupo la mangia. 
Chi più spende meno spande. 
Chi prega il villano s'affatica invano. 
Chi primo arriva primo macina. 
Chi ride il venerdì, piange la domenica. 
Chi rompe paga e i cocci sono suoi. 
Chi s'aiuta, Iddio l'aiuta. 
Chi sa il gioco non lo insegni. 
Chi sa la strada va di trotto. 
Chi sa tacere all'occasione guadagna più che col parlare. 
Chi semina vento raccoglie tempesta. 
Chi sempre mente, vergogna non sente. 
Chi si contenta gode. 
Chi tace, acconsente. 
Chi tardi arriva male alloggia. 
Chi tempo ha e tempo aspetta, tempo perde. 
Chi tocca la pece s'imbratta. 
Chi troppo abbraccia (o vuole), nulla stringe. 
Chi troppo studia matto diventa. 
Chi trova un amico trova un tesoro. 
Chi tutto vuole, di rabbia muore. 
Chi va a letto senza cena, tutta notte si dimena. 
Chi va al mulino s'infarina. 
Chi va con lo zoppo impara a zoppicare. 
Chi va piano, va sano e va lontano. 
Chi vuole vada e chi non vuole mandi. 
Chiodo scaccia chiodo. 
Ciò che si usa non fa scusa. 
Colla pazienza si vince tutto. 
Confidenza toglie riverenza. 
Conti spessi, amicizia lunga. 
Contro i difetti del vicin t'adiri, e gli stessi difetti in te non miri. 
Corta preghiera arriva in cielo. 
Cosa fatta per forza non vale una scorza. 
Cosa rara, cosa cara. 
Cuor contento non sente stento. 
D'aquila non nasce colomba. 
D'ogni dolor rimedio è la pazienza. 
Dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io. 
Dal dire al fare c'è di mezzo il mare. 
Di carnevale ogni scherzo vale. 
Di notte tutti i gatti sono bigi. 
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. 
Dio manda il freddo, secondo i panni. 
Dio non paga il sabato. 
Donna barbuta è sempre piaciuta. 
Donne e buoi dei paesi tuoi. 
Dopo il contento, viene il tormento. 
Dopo il lavoro è dolce il riposo. 
Dopo la pioggia risplende il sole. 
Dove non c'è vergogna c'è virtù. 
Dove si mangia e si beve non ci vuol vergogna. 
Dove son carogne son corvi. 
È difficile condurre il cane vecchio a mano. 
È facile criticare che fare meglio. 
È meglio essere invidiati che compianti. 
È meglio l'uovo oggi che la gallina domani. 
È peggio l'invidia dell'amico che l'insidia del nemico. 
È più facile consigliare che fare. 
Esperienza è madre di scienza. 
Fammi fattore che ti farò ricco. 
Fare d'una mosca un elefante. 
Fare e disfare è tutto un lavorare. 
Fatta la legge trovato l'inganno. 
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. 
Finché c'è vita c'è speranza. 
Finché la pianta è tenera bisogna drizzarla. 
Fortuna cieca, i suoi acceca. 
Freddo di mano, caldo di cuore. 
Frutto proibito, più saporito. 
Gallina vecchia fa buon brodo. 
Gioco di mano, gioco di villano. 
Giovane ozioso, vecchio bisognoso. 
Gli accattoni non son mai fuori strada. 
Gli amori nuovi fanno dimenticare i vecchi. 
Gli assenti han sempre torto. 
Gli errori dei medici la terra li copre. 
Gobba a ponente luna crescente, gobba a levante luna calante. 
Gran sordo è quello che non vuol udire. 
Grandi ricchezze, grandi pensieri. 
Grassa cucina, povertà vicina. 
I creditori hanno miglior memoria dei debitori. 
I migliori nuotatori muoiono affogati. 
I monti stan fermi e le persone camminano. 
I muri hanno orecchie. 
I pazzi per lettera sono i maggiori. 
I pesci grossi mangiano i piccoli. 
I piccoli ruscelli fanno i grandi fiumi. 
I poveri non hanno parenti. 
I troppi cuochi guastano la cucina. 
I veri amici sono come le mosche bianche. 
Il buon commerciante non ha mai quattrini. 
Il buon giorno si conosce dal mattino. 
Il buon pastore tosa ma non scortica. 
Il cane rode l'osso perché non può inghiottirlo. 
Il ciuco dà del bue all'asino. 
Il cuore non sbaglia. 
Il denaro è un buon servo e un cattivo padrone. 
Il diavolo dove non può mettere il capo vi mette la coda. 
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. 
Il diavolo li fa e poi gli accoppia. 
Il diavolo può tentare ma non precipitare. 
Il ferro va battuto quando è caldo. 
Il gioco è bello quando è corto. 
Il lupo perde il pelo ma non il vizio. 
Il male previsto è mezza sanità. 
Il matrimonio è un male necessario. 
Il meglio è nemico del bene. 
Il mondo è di chi se lo piglia. 
Il mondo è fatto a scale, c'è chi scende e chi sale. 
Il passo più difficile è quello dell'uscio. 
Il pericolo si vince con il pericolo. 
Il piano ha occhi e il bosco orecchi. 
Il porco sogna ghiande. 
Il primo prossimo è se stesso. 
Il quattrino fa cantare il cieco. 
Il ricordarsi del male raddoppia il bene. 
Il riso nasce nell'acqua e muore nel vino. 
Il serpe tra i fiori e l'erba giace. 
Il tempo è denaro. 
Il tempo è galantuomo. 
Il troppo tirare l'arco fa spezzare. 
Il ventre non si sazia di parole. 
Il ventre pieno fa la testa vuota. 
Il vino di casa non ubriaca. 
Il vino è il latte dei vecchi. 
Impara l'arte e mettila da parte. 
In bocca chiusa non entrò mai mosca. 
In casa propria ciascuno è re. 
In casa sua ogni villano è re. 
In chiesa coi santi e in taverna coi ghiottoni. 
In nave persa tutti son piloti. 
Innanzi alla virtù Dio ha messo il sudore. 
L'abito non fa il monaco. 
L'aquila non piglia mosche. 
L'albero non cade al primo colpo. 
L'amore è come la tosse. 
L'apparenza inganna. 
L'appetito vien mangiando. 
L'arte non ha maggiore nemico dell'ignorante. 
L'asino dove è cascato una volta non casca più. 
L'avarizia è la peggior povertà. 
L'avaro è come il porco, che è buono dopo morto. 
L'eccezione conferma la regola. 
L'erba del vicino è sempre la più verde. 
L'erba voglio non cresce neppure nel giardino del re. 
L'essere sta nell'avere. 
L'occasione fa l'uomo ladro. 
L'occhio del padrone ingrassa il cavallo. 
L'occhio è lo specchio dell'anima. 
L'opera loda il maestro. 
L'ospite è come il pesce, dopo tre giorni puzza. 
L'ozio è il padre dei vizi. 
L'ultimo vestito ce lo fanno senza tasche. 
L'unione fa la forza. 
L'uomo non ha peggior nemico di se stesso. 
L'uomo non vive di solo pane. 
L'uomo propone e Dio dispone. 
L'uovo ne vuol sapere più della gallina. 
La fame caccia il lupo dal bosco. 
La fame è cattiva consigliera. 
La fame è il miglior cuoco che vi sia. 
La farina del diavolo va in crusca. 
La fine del riso è il pianto. 
La gallina che canta ha fatto l'uovo. 
La gallina nera fa l'uovo bianco. 
La gatta frettolosa fa i gattini ciechi. 
La lingua batte dove il dente duole. 
La migliore vendetta è il perdono. 
La moglie, il fucile e il cane non si prestano a nessuno. 
La morte non guarda il calendario. 
La morte pareggia tutti. 
La notte porta consiglio. 
La paura fa novanta. 
La paura ingrossa il pericolo. 
La pecora che più bela ha meno latte. 
La pigrizia è la chiave della povertà. 
La povertà insegna tutte le arti. 
La pratica val più che la grammatica. 
La prima acqua è quella che bagna. 
La prima carità comincia da sé. 
La prima pioggia d'agosto rinfresca il bosco. 
La ruggine mangia il ferro. 
La saetta gira gira, torna adosso a chi la tira. 
La sera lupi, la mattina agnelli. 
La strada dell'inferno è lastricata di buone intenzioni. 
La suocera non pensa che fu nuora. 
La superbia mostra l'ignoranza. 
La superbia va a cavallo e torna a piedi. 
La vecchiaia viene con tutti i malanni. 
La verità è senza varietà. 
La veste copre gran difetti. 
La vita è breve e l'arte è lunga. 
La volpe in vicinato non fa mai danno. 
Le bugie hanno le gambe corte. 
Le buone parole trovano buon luogo. 
Le cattive notizie son sempre vere. 
Le cose lunghe diventan serpi. 
Le cose rare, son le più care. 
Le donne ne sanno una più del diavolo. 
Le ore della mattina hanno l'oro in bocca. 
Le parole non riempiono il sacco. 
Le parole sono femmine e i fatti sono maschi. 
Le teste di legno fan sempre del chiasso. 
Lega il sacco quantunque non sia pieno. 
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore. 
Mal comune mezzo gaudio. 
Mal si caccia coi cani svogliati. 
Male non fare, paura non avere. 
Male previsto, mezza sanità. 
Medico vecchio e barbiere giovane. 
Meglio andare a letto senza cena, che alzarsi con debiti. 
Meglio fare invidia che pietà. 
Meglio fringuello in mano che tordo in frasca. 
Meglio il fumo in casa mia che l'arrosto in casa d'altri. 
Meglio perdere il dito che la mano. 
Meglio poco che niente. 
Meglio povertà onorata che ricchezza svergognata. 
Meglio soli che male accompagnati. 
Meglio tardi che mai. 
Meglio un asino che porti, che un cavallo che butti in terra. 
Meglio un asino vivo che un dottore morto. 
Meglio un magro accordo che una grassa sentenza. 
Meglio un prossimo vicino che un lontano cugino. 
Meglio un uovo oggi che una gallina domani. 
Moglie e ronzino, pigliali dal vicino. 
Molti cani sono la morte della lepre. 
Molti pochi fanno un assai. 
Molto più fanno gli anni che i libri. 
Morto un papa se ne fa un altro. 
Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi. 
Natale viene una volta all'anno. 
Né di Venere né di Marte non si sposa né si parte (né si dà principio all'arte). 
Né donna né tela al lume di candela. 
Né mulo, né mulino, né signore per vicino. 
Ne uccide più la gola che la spada. 
Necessità non ha legge. 
Nel mare grosso si pigliano i pesci grossi. 
Nella guerra d'amor vince chi fugge. 
Nessun nasce maestro. 
Nessun può dare quel che non ha. 
Nessuna cosa costa più cara di quella che si compra con le preghiere. 
Nessuna nuova, buona nuova. 
Nessuno può piacere a tutti. 
Non tutte le ciambelle riescono col buco. 
Non c'è avere che valga sapere. 
Non c'è due senza tre. 
Non c'è fumo senza fuoco. 
Non c'è miglior specchio dell'amico vecchio. 
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. 
Non c'è più bel messo che se stesso. 
Non c'è rosa così bella che da ultimo non avvizzisca. 
Non c'è rosa senza spine. 
Non c'è sabato senza sole, non c'è donna senza amore. 
Non c'è scarpa che sia buona per tutti i piedi. 
Non cade foglia che Dio non voglia. 
Non chiedere all'oste se ha buon vino. 
Non dire quattro se non l'hai nel sacco. 
Non è bello ciò ch'è bello, ma è bello ciò che piace. 
Non è tutt'oro quel che luccica. 
Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te. 
Non lasciare il poco per l'assai, che forse l'uno e l'altro perderai. 
Non lodare il bel giorno innanzi sera. 
Non ogni parola vuole risposta. 
Non parlare di corda in casa dell'impiccato. 
Non si campa d'aria. 
Non si è mai vecchi per imparare. 
Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. 
Non si può bere e fischiare. 
Non si può dire nulla che non sia già stato detto. 
Non son tutti cacciatori quelli che suonano il corno. 
Non svegliare il can che dorme. 
Non tutti i matti sono al manicomio. 
Non tutto il male vien per nuocere. 
Non vi è pentola così brutta che non trovi il suo coperchio. 
Nutri il corvo e ti beccherà gli occhi. 
O mangiare questa minestra, o saltare questa finestra. 
Occhio non vede cuore non duole. 
Oggi a me domani a te. 
Oggi in figura domani in sepoltura. 
Ogni acqua va al mare. 
Ogni agio ha il suo disagio. 
Ogni bel gioco dura poco. 
Ogni cosa ha il suo tempo. 
Ogni cosa vuol misura. 
Ogni cuore ha il suo dolore. 
Ogni medaglia ha il suo rovescio. 
Ogni mercante loda la sua mercanzia. 
Ogni pelo ha la sua ombra. 
Ogni simile ama il suo simile. 
Ogni vizio ha la sua scusa. 
Ognun che ha gran coltello non è boia. 
Ognuno ha i suoi gusti. 
Ognuno per sé e Dio per tutti. 
Ognuno sa navigare col buon vento. 
Ognuno tira l'acqua al suo mulino. 
Ospite raro, ospite caro. 
Paese che vai, usanza che trovi. 
Pan rubato ha buon sapore. 
Pane d'un giorno col vino d'un anno. 
Pane di sudore ha gran sapore. 
Parenti, serpenti; fratelli, coltelli. 
Parla poco, ascolta assai e giammai non fallirai. 
Parole di santo, unghie di gatto. 
Passata la festa gabbato lo santo. 
Patti chiari amici cari. 
Peccato confessato è mezzo perdonato. 
Pela il fico all'amico e la pesca al nemico. 
Pensa al peggio e l'indovinerai. 
Per essere bugiardi ci vuol buona memoria. 
Per essere ricco bisogna avere il padre all'inferno. 
Per il poltrone è sempre festa. 
Per mangiare la noce bisogna rompere il guscio. 
Per troppo sapere l'uomo sbaglia. 
Piacere fatto non va perduto. 
Piccola scintilla può bruciare una villa. 
Pietra smossa non fa muschio. 
Poca brigata vita beata. 
Presto a letto e presto alzato fa l'uomo sano, ricco e fortunato. 
Qual principio tal fine. 
Qual proposta, tal risposta. 
Quale è la padrona, tale è la serva. 
Quale il cappellano tale è il sagrestano. 
Quando è alta la passione è bassa la ragione. 
Quando il gatto non c'è i topi ballano. 
Quando la pera è matura convien che caschi. 
Quando la volpe predica, guardatevi galline. 
Quanto più alto il monte, tanto più profonda la valle. 
Quattrino risparmiato, due volte guadagnato. 
Quel che non strozza ingrassa. 
Quel che non va nel canestro va nel manico. 
Quel che presto matura, poco dura. 
Quel che puoi far oggi, non rimandare a domani. 
Quel che si vuole, presto si crede. 
Raglio d'asino non arriva in cielo. 
Ricchezza non fa gentilezza. 
Ride bene chi ride ultimo. 
Risponde il frate come l'abate canta. 
Roba che si mangia non si perde. 
Roba mal acquistata non dura un'annata. 
Roma non fu fatta in un giorno. 
Rosso di mattina, l'acqua s'avvicina. 
Rosso di sera bel tempo si spera. 
Sacco vuoto non sta in piedi. 
Saltare di palo in frasca. 
Santa Lucia è il giorno più corto che ci sia. 
Sbaglia anche il prete a dir messa. 
Sbagliando s'impara. 
Scarpe grosse, cervello fino. 
Scherza coi fanti e lascia stare i santi. 
Scopa nuova spazza bene tre giorni. 
Scusa non richiesta accusa manifesta. 
Se la pazzia fosse dolore, in ogni casa vi sarebbe stridore. 
Se un cieco guida l'altro, tutti e due cadono. 
Secondo la paga il lavoro. 
Segreto di due, segreto di Dio; segreto di tre, segreto di tutti. 
Senza moglie a lato, l'uom non è beato. 
Si dice il peccato ma non il peccatore. 
Si prendono più mosche con una goccia di miele che con una botte d'aceto. 
Soffri il male e aspetta il bene. 
Sono le botti vuote quelle che cantano. 
Sotto l'acqua fame e sotto la neve pane. 
Stringe più la camicia della gonna. 
Tante teste, tanti cervelli. 
Tanto è ladro chi ruba come chi tiene il sacco. 
Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. 
Tentar non nuoce. 
Tra due litiganti il terzo gode. 
Tra moglie e marito non mettere il dito. 
Tradimento piace assai, traditor non piace. 
Tutte le strade portano a Roma. 
Tutte le volpi si ritrovano in pellicceria. 
Tutti i fiumi vanno al mare. 
Tutti i nodi vengono al pettine. 
Tutti i mestieri danno il pane. 
Tutti i salmi finiscono in gloria. 
Tutto è bene quel che finisce bene. 
Tutto il male non vien per nuocere. 
Tutto il mondo è paese. 
Un asino gratta l'altro. 
Un asino par bello a un altro asino. 
Un bel tacer non fu mai scritto. 
Un fiore non fa ghirlanda. 
Un malanno non vien mai solo. 
Un matto ne fa cento. 
Un matto sa più domandare che sette savi rispondere. 
Un nemico è troppo e cento amici non bastano. 
Un po' per uno non fa male a nessuno. 
Un uomo avvisato, è mezzo salvato. 
Una bugia ne tira dieci. 
Una bugia tira l'altra. 
Una buona coscienza è un buon guanciale. 
Una buona parola smorza più di una caldaia. 
Una ciliegia tira l'altra. 
Una mano lava l'altra e tutt'e due lavano il viso. 
Una pecora infetta ne ammorba una setta. 
Una rondine non fa primavera. 
Una volta non fa usanza. 
Uno scuote il cespuglio, l'altro acchiappa l'uccello. 
Uomo a cavallo, sepoltura aperta. 
Uomo ammogliato, uccello in gabbia. 
Uomo avvisato, mezzo salvato. 
Uomo lento non ha mai tempo. 
Uomo morto non fa più guerra. 
Uomo senza quattrini, morto che cammina. 
Val più uno a fare che cento a comandare. 
Vedon più quattro occhi che due. 
Ventre digiuno non ode nessuno. 
Vicinanza senza siepe porta inimicizia in casa. 
Vino dentro, senno fuori. 
Vino e sdegno fan palese ogni disegno. 
Vizio di natura, fino alla fossa dura. 
Voce di popolo, voce di Dio. 

\Provès (in ted. Proveis) Comune in provincia di Bolzano (298 ab., CAP 39040, TEL. 0463). 

\provétta, sf. Recipiente cilindrico di vetro che si usa nelle analisi chimiche. 

\provètto, agg. Che ha lunga esperienza, grande abilità. 
 X   agg. experienced, skilled. 
 @   lat. provectus, p.p. di provehere. 

\Providence (geografia) Città (161.000 ab.) degli USA, sulla costa atlantica settentrionale, alla foce del fiume omonimo. Capitale dello stato di Rhode Island. Porto e centro petrolifero (raffinerie) sulle coste della baia di Narragansett. Le principali industrie sono quelle tessili, della carta, della gomma, meccaniche ed editoriali. Produzione di argenteria e di gioielli. 

\Providence (cinema) Film drammatico, francese/svizzero (1977). Regia di Alain Resnais. Interpreti: John Gielgud, Dirk Bogarde, Ellen Burstyn. Titolo originale: Providence 

\provider, sm. invar. Chi vende un accesso a Internet. 

\provìncia, sf. Nella struttura statale dell'antica Roma, le province erano territori originariamente di competenza di un magistrato, considerate proprietà dello stato; in seguito con il termine vennero indicati i territori romani al di fuori dell'Italia, i cui abitanti erano tributari di Roma e generalmente erano privi dei diritti politici. Vi furono una prima riforma con cui Augusto divise le province in senatorie e imperiali (il senato nominava il governatore nelle prime, l'imperatore nelle seconde), e una seconda promossa da Diocleziano, con cui le province furono divise in zone più piccole, in cui il potere civile veniva separato da quello militare. 
Nella struttura amministrativa dello stato italiano, la provincia è un ente locale a un livello intermedio fra la regione e il comune, cui sono affidati vari compiti di carattere urbanistico, didattico ecc. 
Per la chiesa la provincia ecclesiastica è una zona retta da un arcivescovo (o metropolita), che comprende i territori di diverse diocesi. 
 X   sf. province. 

\Provìncia Centràle Provincia (106.000 ab.) della Mongolia centro-settentrionale, capoluogo Dzun-Mod. 

\provinciàle, agg. 1 Che appartiene alla provincia. strade provinciali. 2 Che abita in provincia. 3 Tipico della provincia. usanze provinciali
 X   agg. provincial. 
 @   lat. provincialis

\Provinciali, Le Opera di filosofia di B. Pascal (1657). 

\provincialìsmo, sm. Vocabolo o modo di dire proprio di una provincia. 

\provìno, sm. 1 Strumento che serve per misurare la densità dei liquidi, la resistenza dei materiali ecc. 2 Campione della sostanza sottoposta a provino. 3 Breve ripresa cinematografica per provare un attore. LOC. dopo lunghi provini si trov finalmente la nuova protagonista
 X   sm. 1 (campione) specimen. 2 (prova di attore) screen test. 
 @   deriv. da prova

\provision, sf. invar. Provvigione. 
Lettre de provision 
Equivalente francese della lettera patente. 

\provitamìna, sf. Sostanza esterna che si trasforma in vitamina dell'organismo vivente. 

\provocànte, agg. Che provoca, che irrita. ~ provocatorio. 
 X   agg. (affascinante) provocative. 

\provocàre, v. tr. 1 Eccitare, irritare. ~ attizzare, scatenare. <> frenare, spegnere. quella notizia provoc un profondo sdegno. 2 Causare. ~ determinare, generare. quelle decisioni provocarono il malcontento popolare
 X   v. tr. 1 to provoke. 2 (causare) to cause. 3 (suscitare) to give rise to. 
 @   lat. provocare, comp. da pro-+ vocare chiamare, sfidare. 

\provocatóre, agg. e sm. Che, o chi, provoca. 

\provocatòrio, agg. Che tende a provocare, che ha per effetto di provocare. 
 X   agg. provocative. 

\provocazióne, sf. 1 Il provocare. ~ attacco, sfida. non doveva cedere alle sue provocazioni. 2 Attenuante giuridica per giustificare un reato commesso. 
 X   sf. provocation. 
 @   lat. provocatio,-onis

\pròvola, sf. Formaggio di pasta molle, fatto con latte di bufala.   +  

\provolóne, sm. Formaggio simile alla provola, ma di pasta dura.   +  

\provvedére, v. v. tr. 1 Procacciare. ~ fornire. 2 Procurare ciò che occorre. ~ dotare, equipaggiare. <> depauperare, far mancare. provvedeva da solo al sostentamento della famiglia
v. intr. Disporre quanto è necessario per realizzare un determinato scopo. ~ predisporre. doveva provvedere per tempo all'organizzazione dell'esperimento
v. rifl. Fornirsi. 
 X   v. tr. to supply. v. intr. 1 to provide. 2 (prendere un provvedimento) to take steps. 3 (occuparsi) to see. v. rifl. to provide oneself. 
 @   lat. providere, comp. da pro-+ videre

\provvediménto, sm. 1 L'azione del provvedere e il modo. 2 Misura di previdenza. ~ accorgimento, cautela. 
 X   sm. measure. 

\provveditoràto, sm. Ufficio e residenza del provveditore. 

\provveditóre, agg. e sm. Titolo di chi, nell'ambito di una provincia, ente o associazione, è a capo del settore amministrativo. 

\Provvidènti Comune in provincia di Campobasso (211 ab., CAP 86040, TEL. 0874). 

\provvidènza, sf. 1 La facoltà del provvedere. 2 L'azione di Dio volta al bene. 3 Avvenimento favorevole. la pioggia fu una vera provvidenza per il raccolto e per i campi arsi
 X   sf. providence. 
 @   lat. providentia, deriv. da providens,-entis, p.pres. di providere

\provvidenziàle, agg. Attributo alla provvidenza. ~ benedetto, opportuno. <> dannato, maledetto. 
 X   agg. providential. 

\pròvvido, agg. Che provvede a tutto il necessario, opportuno. 

\provvigióne, sf. Compenso dato al rappresentante che ha concluso un affare. ~ mediazione, percentuale. 
 X   sf. commission. 
 @   lat. provisio,-onis previsione, deriv. da provisus, p.p. di providere. 

\provvisorietà, sf. L'essere provvisorio. 

\provvisòrio, agg. 1 Che ha durata e valore limitati temporalmente. ~ momentaneo, passeggero. <> consolidato, definitivo. 2 Temporaneo. ~ revocabile. <> irrevocabile. 
 X   agg. temporary, provisional. 
 @   lat. mediev. provisorius, deriv. dal lat. provisus, p.p. di providere. 

\provvìsta, sf. Il provvedere le cose necessarie a un dato uso. ~ approvvigionamento, scorta. 
 X   sf. supply, provision. 

\proxi Componente hardware o software che viene posto di solito tra un client e un server con funzioni di filtro (per: sicurezza, controllo sulle richieste, monitoraggio, garanzia della privacy attraverso la traduzione degli indirizzi). Tutte le informazioni che vengono inviate passano dal proxy che provvede a inoltrarle.

\Proxima Denominazione di una stella nana rossa della costellazione del Centauro che, essendo distante 4,15 anni luce, è la più vicina al nostro sistema solare. 

\prozìo, sm. Zio del padre o della madre. 

\prùa, sf.  →  prora. 

\prude, agg. e sm. invar. Riferito a una persona che mette in mostra una virtù austera per quello che riguarda il pudore e la decenza. 

\prudènte, agg. 1 Che ha e usa prudenza, nel parlare o nelle azioni. ~ assennato, attento. <> dissennato, avventato. 2 Cauto. ~ oculato. <> imprudente. 
 X   agg. 1 prudent, cautious. 2 (assennato) wise. 

\prudènza, sf. Atteggiamento di chi agisce con cautela e assennatezza. ~ accortezza, precauzione. <> imprudenza. 
 X   sf. caution, prudence. 
 @   lat. prudentia, deriv. da prudens,-entis. 

\prudenziàle, agg. Relativo a prudenza. ~ cautelativo, garantistico. 

\Prudènzio, Aurèlio Clemènte (Spagna Tarragonese 348-dopo il 405) Poeta latino. Tra le opere Peristephanon Liber (401-402) e Contra Symmachum (402). 

\prùdere, v. intr. (difettivo: manca il part. pass.) Avere prurito, pizzicore. mi prudono le mani, aver voglia di picchiare qualcuno; mi prude la lingua, volere parlare nonostante sia più conveniente stare zitto. 
 X   v. intr. to itch. 
 @   lat. volg. prudire

\pruderìe, sf. invar. Pudore formale. ~ moralismo, perbenismo. 

\Prudhon, Pierre-Paul (Cluny 1758-Parigi 1823) Pittore francese. Tra le opere Il giovane Zefiro (1814, Parigi, Louvre) e Il conte Sommariva (1815, Milano, Brera). 

\prudóre, sm. Prurito. 

\prueggiàre, v. intr. Affrontare il mare di prora. 

\pruéggio, sm. Effetto del prueggiare. 
Navigare a prueggio 
Andare con la prua contro il vento. 

\Prufrock e altre osservazioni Opera di poesia di Th. S. Eliot (1917). 

\prùgna, sf. Il frutto del prugno. 
 X   sf. 1 plum. 2 (secca) prune. 
 @   lat. prunea, agg. di prunus susino. 

\prùgno, sm. Susino. 

\prùgnola, sf. Frutto del prugnolo. ~ susina selvatica. 

\prùgnolo, sm. 1 Arbusto spinoso con fiori bianchi e frutti commestibili.  2 Fungo commestibile.   +  

\pruìna, sf. lett. 1 Brina. 2 Sottile strato di cera che riveste alcuni frutti o foglie. 

\prunàio, sm. 1 Terreno coperto da pruni. 2 Situazione complicata. 

\prunèlla, sf. Tessuto lucido e resistente, di colore scuro. 

\Prunèllidi Sinonimo di accentoridi. 

\prunéto, sm. Prunaio. 

\Prunétto Comune in provincia di Cuneo (502 ab., CAP 12070, TEL. 0174). 

\Prunner, Johann Michael (Linz 1669-1739) Architetto austriaco. Tra le opere il santuario della Trinità a Paura (1714-1724) e la collegiata dell'Assunta a Spital am Phyrn (1714-1736). 

\prùno, sm. 1 Prugnolo. 2 Nome generico di tutte le piante selvatiche spinose. 
 @   lat. prunus susino. 

\prurìgine, sf. lett. 1 Prurito leggero. 2 Malattia cutanea che provoca prurito. 

\pruriginóso, agg. Che provoca prurigine. 
 X   agg. itchy. 
 @   lat. tardo pruriginosus tignoso. 

\prurìto, sm. Sensazione molesta d'irritazione alla pelle. ~ formicolio, solletico. 
 X   sm. itch, itchiness. 
 @   lat. pruritus,-us deriv. da prurire. 

\Prùsia Nome di sovrani. 
Prusia I 
(?-182? a. C.) Re della Bitinia dal 230, protagonista di un'accorta politica di espansione in Asia. Tra il 186 e il 183 combatté contro Pergamo, ma i romani interruppero il conflitto garantendo a Pergamo l'integrità territoriale in cambio della consegna di Annibale, che viveva presso la sua corte. 
Prusia II 
(?-149 a. C.) Figlio di Prusia I, gli succedette nel 182 a. C. come re di Bitinia. Il figlio Nicomede, alleato di Pergamo, lo assassinò. 

\Prùssia Regione storica della Germania (Preussen) in cui alle popolazioni originarie di ceppo ugro-finnico si aggiunsero i goti e, in seguito, i prusi. La regione fu poi conquistata dai cavalieri teutonici (1226) e colonizzata da popolazioni tedesche. Nel 1525 fu trasformata in un ducato assegnato ad Alberto di Hohenzollern, mentre nel 1618 passò a Giovanni di Brandeburgo e nel 1648 costituì un unico stato (con Pomerania e Magdeburgo), sotto Federico Guglielmo il Grande. Federico I ottenne poi il titolo di re dello stato prussiano (1701), stato che, sotto Federico II, allargò i propri confini annettendo Slesia e Polonia occidentale. Nel 1815 (congresso di Vienna) la Prussia recuperò i territori perduti nel 1807 e si presentava come uno stato potente quanto l'Austria, nell'ambito germanico. Grazie anche a una politica di sviluppo economico, i prussiani riuscirono a sconfiggere l'Austria nel 1866, proclamando poi la fondazione della Confederazione della Germania del Nord. Dopo la vittoria sulla Francia fu proclamato, con Guglielmo I, l'impero germanico. Da quel momento, la storia della Prussia è entrata a far parte di quella della Germania, fino al termine della seconda guerra mondiale, quando buona parte del suo territorio è stata annessa alla Polonia e all'Unione Sovietica. 

\prussianésimo, o prussianìsmo, sm. Spirito militare tipico dei prussiani. 

\prussiàno, agg. Relativo o appartenente alla Prussia. 

\prùssico, agg. (pl. m.-ci) Riferito all'acido cianidrico. 

\Prut Fiume (950 km) dell'Europa orientale. Nasce in Ucraina dai Carpazi e confluisce nel Danubio. 

\Przemysl Città (69.000 ab.) della Polonia, sul fiume San. Capoluogo del voivodato omonimo. 

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