Nota. Il sangue è costituito da una parte liquida, chiamata plasma, e da una
parte cellulare o corpuscolata. Nel plasma è presente una vasta gamma di
sostanze quali enzimi, minerali, lipidi, ormoni, zuccheri, vitamine,
proteine ecc. La parte corpuscolata è costituita dai globuli rossi o
eritrociti, da globuli bianchi o leucociti e dalle piastrine. Attraverso l'analisi del
sangue, non solo si riescono ad individuare le sostanze che circolano nel
corpo, ma si riesce anche a capire se un organo sta funzionando bene o se
invece ha qualche difetto.
Gli esami sotto elencati sono i più comuni. I valori "normali" di riferimento riportati in questa pagina possono variare a
seconda del laboratorio che esegue le analisi, a causa delle diverse
metodologie utilizzate.
E' importate precisare che se si ottengono valori
diversi da quelli considerati normali non significa necessariamente
che ci sia in atto una malattia, quindi non ci si deve allarmare, la cosa
piu' saggia da fare quella di far valutare i risultati delle analisi dal proprio
medico o da uno specialista e mai, in nessun caso, improvvisarsi esperti e
fare delle diagnosi su se stessi o su altri, tantomeno assumere farmaci
senza il consigli del proprio medico curante.
Enzima che converte l'angiotensina (una proteina presente nel sangue)
dalla forma inattiva (angiotensina I) in quella attiva (angiotensina II)
che restringe i vasi del sangue
Valori di riferimento 6-12 microgrammi/l.
Valori superiori possono essere determinati da cirrosi epatica, da
ipertiroidismo, da nefropatie, da sarcoidosi.
Vitamina essenziale per la produzione dei globuli rossi da parte del
midollo osseo. E' presente nei diversi alimenti, soprattutto fegato,
latte, uova e nelle verdure crude.
Valori di riferimento :3-20 microgrammi (mcg)/l.
Valori superiori possono essere determinati da una dieta vegetariana.
Valori inferiori possono essere associati a agranulocitosi, determinati da
alcolismo, da anemia, da cirrosi epatica, da epatite cronica evolutiva, da
gravidanza, da insufficienza renale cronica, da malnutrizione, da
neoplasia maligna, da uso di chemioterapici (farmaci attivi contro le
cellule tumorali) e di estroprogestinici (associazioni di ormoni che
entrano nella composizione della pillola antifecondativa).
Acido debole che viene prodotto dalle cellule durante la degradazione
anaerobica (processo chimico che avviene in assenza di ossigeno) del
glucosio.
Il contenuto normale oscilla tra i 5-18 mg/ml di sangue.
Un suo aumento è determinato da varie cause : alcolismo, anemia, cirrosi
epatica, da diabete, eccessi sportivi, insufficienza renale cronica,
shock.
La presenza di acido urico nel sangue è detta uricemia. E' un prodotto
di scarto del metabolismo e dovrebbe essere espulso dal corpo, attraverso
i reni, nell'urina. Se ciò non avviene, nel sangue aumenta il tasso di
acido urico.
Valori di riferimento : maschi 3,2-8,1 mg/100 ml; femmine 2,2-7,1 mg/100
ml.
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
alcolismo, da diabete mellito, da digiuno, da eclampsia, da emolisi, da
gotta, da insufficienza renale cronica, da leucemia, da linfomi, da
policitemia, da psoriasi, da citostatici.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinare da
anemia, da epatite acuta, da gravidanza, da morbo di Hodgkin, da malattia
di Wilson, da mieloma, da sindrome di Fanconi, da uso di farmaci
antinfiammatori non cortisonici, da steroidi, da antimicetici. (farmaci).
Ormone naturale che accresce la velocità e la forza del battito
cardiaco, provoca la dilatazione delle vie aeree, migliorando la
respirazione e fa restringere (vasocostrizione) i vasi sanguigni della
pelle e dell'intestino in modo che un accresciuto flusso di sangue
raggiunga i muscoli, consentendo loro di fare fronte alle maggiori
necessità richieste dallo sforzo fisico. Occorre ricordare che non è un
esame di routine: per farne una valutazione di solito si dosa l'acido
vanilmandelico urinario che è un metabolita.
Valori di riferimento inferiori a 0,5 mcg/ml di sangue.
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
feocromocitoma, da infarto, da ipertensione, da morbo di Cushing, da
nefrangiosclerosi.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
infezioni gravi, da morbo di Addison, da morbo di Parkinson, da sindrome
di Waterhouse, da surrenalectomia.
E' una proteina prodotta nel fegato ; ha molte funzioni, ma la più
importante è quella di mantenere costante il livello dei liquidi nei vasi
sanguigni; quando i livelli sono bassi i liquidi si diffondono nei
tessuti, causando gonfiore.
Valori di riferimento : 55-65% oppure 3,5-5g/100 ml.
Valori superiori al normale possono essere determinati da disidratazione,
da sarcoidosi, da tromboangioite o morbo di Bürger.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
alcolismo, da deficit ereditario, da cirrosi epatica, da collagenopatia,
da gravidanza, da infiammazioni, da insufficienza renale cronica, da
ipertiroidismo, da leucemie, da malnutrizione, da neoplasie maligne, da
pancreatite, da ustioni.
Detto anche etanolo, è presente nelle bevande alcoliche
Nel sangue deve essere assente. Il limite permesso per legge per poter
guidare deve essere inferiore a 80mg/100ml.
In rapporto alla quantità gli effetti si possono così sintetizzare:
- stato euforico 100-200mg/100ml ovvero 0,1-0,2%
- stato soporoso 200-300mg/100ml ovvero 0,2-0,3%
- stato comatoso 300-500mg/100ml ovvero 0,3-0,5%
- morte potenziale > 500mg/100ml ovvero > 0,5%
Ormone secreto da una parte delle ghiandole surrenali, la corticale
surrenale : è di grande importanza per controllare la pressione del sangue
e regolare la concentrazione di sodio e potassio.
Valori di riferimento : a riposo 10-100 nanogrammi/100ml, dopo sforzo
inferiore a 500 nanogrammi/100 ml.
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
feocromocitoma, da gravidanza, da ipertiroidismo, da nefrangiosclerosi
ipertensiva, da uso di contraccettivi e diuretici.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
diabete mellito, da etilismo (abitudine a fare uso di bevande alcoliche),
da gravidanza a termine, da insufficienza del surrene, da ipopituitarismo,
da sindrome adreno genitale, da surrenalectomia.
Appartiene al gruppo delle globuline.
Valori di riferimento : 2-5% oppure 0,2-0,4g/100ml.
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
brucellosi, da insufficienza renale cronica, da ittero ostruttivo, da
leucemie acute, da neoplasie maligne, da reumatismo articolare acuto, da
sepsi, da traumi, da ustioni.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
enteropatie, da epatite acuta virale, da epatopatia cronica, da leucemia
linfatica cronica, da malattia di Wilson.
Appartiene al gruppo delle globuline.
Valori di riferimento 7 - 10% oppure 0.4 - 0.8 g/100 ml.
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
colecistite, da infarto cardiaco, da insufficienza renale cronica, da
leucemia acuta, da morbo di Hodgkin, da neoplasie maligne.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
gastroenterite, da steatorrea.
Vedi Transaminasi GPT.
Un enzima che interviene nella idrolizzazione dell'amido introdotto
principalmente nel pancreas, meno nelle ghiandole salivari.
Valori di riferimento 10 - 220 U/l.
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
alcolismo, da calcolosi biliare, da gravidanza extrauterina, da
insufficienza renale cronica, da morbillo, da parotite epidemica, da
pancreatite acuta, da ulcera peptica, da uso di diuretici, da
antinfiammatori non cortisonici, da steroidi.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere causati da cirrosi
epatica, da epatite acuta virale, da intossicazione, da esteri fosforici,
da necrosi del pancreas.
Proteina che inibisce gli enzimi che scindono le proteine tripsina o
chimotripsina
Valori di riferimento 190 - 350 mg/100 ml.
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere causati da AIDS,
da collagenopatie, da infezioni gravi, da neoplasie, da uso di
contraccettivi.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere causati da carenza
congenita, da cirrosi epatica, da enfisema polmonare, da ulcera peptica,
da ustioni.
Vedi PT o tempo di protrombina.
Vedi Transaminasi GOT.
E' il tasso della quantità di azoto nel sangue ed indica con precisione
la funzionalità dei reni; valori diversi da quelli di riferimento indicano
una imperfetta depurazione del sangue da parte dei reni.
Sono ritenuti valori normali 10 - 50 mg/100 ml.
Valori superiori a quelli normali possono essere causati da cirrosi, da
collagenopatie, da diabete mellito, da disidratazione, da emorragie
gastrointestinali, da glomerulonefrite, da gotta, da leptospirosi, da
mieloma multiplo, da nefrangiosclerosi, da pielonefrite, da sindrome di
Conn, da shock, da TBC renale, da traumi, da ustioni.
Valori inferiori a quelli normali possono essere causati da dieta
ipoproteica, da epatite acuta virale, da ipopituitarismo, da necrosi
epatica, da uso di salicilati (farmaci) e glucocortisoidi.
Una delle forme dei globuli bianchi o leucociti .
Valori normali 0-2% del totale dei leucociti.
Valori superiori a quelli normali possono essere determinati da epatite
acuta, da insufficienza renale cronica, da leucemia, da morbillo, da
pertosse, da rettocolite ulcerosa.
Valori inferiori a quelli normali possono essere causati da gravidanza, da
infezioni acute, da ipertiroidismo, da uso di estrogeni.
E' un pigmento contenuto nella bile dell'uomo. Essa si riforma in
seguito alla demolizione dell’emoglobina appartenenti ai globuli rossi
smantellati al termine della loro vita (circa 120 giorni). Questa
bilirubina viene trasportata dal sangue che la trasforma per renderla
solubile in acqua.
Si divide in bilirubina diretta (già formata dal fegato) indiretta (non
ancora "lavorata" dal fegato).Se il fegato si ammala oppure vengono
distrutti globuli rossi in eccesso (anemia emolitica) la bilirubina
aumenta. Il suo aumento si accompagna ad una colorazione della congiuntiva
oculare e della pelle (ittero).
Vedi Bilirubina.
Valori normali inferiori a 0.2mg/100ml.
Valori superiori al normale possono essere determinati da cirrosi epatica,
da epatite tossica, da infezioni gravi, da neoplasie epatiche, da
toxoplasmosi, da uso di contraccettivi, di citostatici, di tetraciclina
(antibiotici), di antinfiammatori non cortisonici, di steroidi.
Vedi Bilirubina.
Valori normali inferiori a1mg/100ml.
Valori superiori al normale possono essere determinati da anemia
emolitica, da anemia perniciosa, da ematomi, da emorragie
gastrointestinali, da ipertiroidismo, da malattia di Gilbert, da
interventi diretti a ridurre la anomala pressione dovuta a un eccesso di
liquido (liquido cerebrospinale, sangue), da uso di steroidi, da
rifampicina (farmaco antibatterico usato nella terapia della tubercolosi).
E’ un metallo che entra (come ione, particella con carica positiva)
nella maggior parte dei processi biologici. La ricerca di questa sostanza
è molto richiesta, perchè il calcio è fondamentale per il nostro corpo. è
essenziale non solo per la formazione e lo sviluppo delle ossa, dei denti
e delle unghie, ma anche per il processo di coagulazione del sangue, per
l’attività dei muscoli e per il sistema nervoso centrale, per la
digestione di alcuni cibi. L’organismo lo assorbe attraverso gli alimenti,
del quale ne sono particolarmente ricchi il latte e i suoi derivati, le
uova, il pesce, la frutta, gli ortaggi a foglia verde. La sua presenza nel
sangue è detta calcemia. Un aumento marcato (ipercalcemia) può causare
calcificazioni, alterazioni dell’elettrocardiogramma, stitichezza, nausea,
calcoli renali. Una diminuizione marcata provoca la tetania (contrazione
muscolare involontaria).
Sono considerati valori normali 9 - 11 mg/100 ml di sangue (nel bambino 10
- 12)
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati
da acromegalia, dall’uso di contraccettivi, da farmaci cortisonici, da
diuretici, da iperparatiroidismo, da iperprotidemia, da ipersensibilità
alla vitamina D, da ipervitaminosi D, da leucemia, da linfomi, da
metastasi ossee, da mieloma multiplo, da morbo di Hodgkin, da morbo di
Paget, da malattia di Von Recklinghausen da sarcoidosi, da tireotossicosi,
da uso di farmaci contenenti litio.
Valori inferiori al normale possono essere causati da carenza di vitamina
D, da cirrosi epatica, da deficit di apporto alimentare, da insufficienza
renale cronica, da ipoparatiroidismo, da osteomalacia, da pancreatite
acuta, da paratiroidectomia, da steatorrea.
Ormone prodotto da gruppi di cellule e che, nell’uomo, sono situate
nella tiroide; controlla il livello di calcio che è presente nel sangue
rallentando la velocità con cui il calcio stesso viene liberato dalle ossa
(abbassa il calcio ematico).
Sono considerati valori normali quelli inferiori a 15 picogrammi (pg)/ml.
Valori superiori a quelli normali possono essere determinati da alcolismo,
da gravidanza, da neoplasia della mammella, del polmone e della tiroide.
Globulina prodotta dal fegato, permette il trasporto del rame nel
sangue.
Sono considerati valori normali 20 - 50 mg/100 ml.
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da
cirrosi epatica, da linfogranuloma maligno, da malattia di Hodgkin, da
reumatismo agli arti, da uso di estroprogestinici.
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da
alcolismo, da epatite cronica, da malnutrizione, da morbo di Wilson.
E’ un grasso; importante costituente delle cellule dell’organismo. Può
avere origine dal cibo (latte e derivati, carne, uova ecc.), ma la maggior
parte è fabbricata dal fegato a partire da una vasta gamma di sostanze. La
ricerca di questa sostanza nel sangue concorre, con la ricerca dei
trigliceridi, a valutare i grassi nell’organismo. Può essere eliminato
(tramite la sintesi degli acidi biliari) per via epatica (fegato) o per
via intestinale. Viene differenziato in due gruppi:
1-Colesterolo "buono" o HDL perchè se la maggiore parte del colesterolo
presente nel sangue è sottoforma di lipoproteine a elevata densità (High
Density Lipoproteins, HLD) sembra avere un effetto protettivo nei
confronti della malattia arteriosa, perchè le molecole HDL hanno una
struttura molto grande e tali dimensioni consentono loro di "spazzare"
fisicamente le arterie e di ripulirle dai depositi arteriosclerotici;
inoltre le HDL hanno la funzione di riportare il colesterolo nel fegato,
quindi di sottrarlo al sangue; quindi il colesterolo HDL è molto utile ed
è importante che il suo livello sia alto, maggiore di 35 mg/dl; una
persona che ha un colesterolo totale alto ma un HDL a un livello maggiore
di 35 non è a rischio, quanto una persona che insieme a un colesterolo
totale alto, presenta un livello di HDL basso, inferiore a 35.
2-Colesterolo "cattivo" o LDL perchè se la maggiore parte del colesterolo
è sottoforma di lipoproteine a bassa densità (Law Density Lipoproteins,
Ldl) aumenta il rischio di sviluppo di aterosclerosi. Il colesterolo è una
sostanza essenziale, che rappresenta la base chimica per la sintesi di
alcuni ormoni ed entra in gioco anche come "mattone" nella formazione di
tutte le membrane delle cellule.
Sono considerati valori normali 120 - 220 mg/100 ml per il colesterolo
totale, 40 - 80 mg/100 ml per l’HDL, 70 - 180 mg/100 ml per l’LDL.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere causati da
diabete, da epatite cronica, da uso di contraccettivi, da intossicazione,
da ipoproteinemie, da ipotiroidismo, da lupus eritematoso, da morbo di
Cushing, da obesità, da pancreatite acuta, da sindrome nefrosica.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da
anemie croniche, da epatopatie terminali, da ipertiroidismo, da morbo di
Addison, da malnutrizione, da sepsi, da malassorbimento, da malattie
neoplastiche.
E’ un componente del sangue che viene eliminato con l'urina; segnala la
funzionalità del rene in quanto viene eliminata dai reni stessi attraverso
l’urina. Se la presenza di creatinina nel sangue è troppo elevata, ciò
significa che i reni non riescono a farla passare nelle urine e quindi non
svolgono bene il loro lavoro. In alcuni casi anche il fatto di alimentarsi
di troppa carne può contribuire ad alzare il tasso di creatinina nel
sangue.
Sono ritenuti valori normali 0 - 1,5 mg/dl.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere causati da
insufficienza renale, da dermatomiosite, da eccessi sportivi, da
ipertiroidismo, da miastenia, da traumi, da ustioni.
Valori inferiori possono essere causati da anemie, da atrofia muscolare,
da ipotiroidismo, da leucemia, da mioglobinuria.
Esame di tolleranza al glucosio che permette una sicura diagnosi del
diabete. Viene eseguita facendo prelievi del sangue a digiuno e dopo
l’introduzione di 100 grammi di glucosio.
Valori normali massimi:
- a digiuno 120 mg/100 ml
- dopo 30 minuti 170 mg/100 ml
- dopo 60 minuti 170 mg/100 ml
- dopo due ore 130 mg/100 ml
- dopo tre ore 110 mg/100 ml
L’elettroforesi del siero analizza le proteine presenti nel siero del sangue. Le proteine del siero sono importantissimi valori, che possono mettere in luce un gran numero di malattie. La maggior parte di queste proteine viene prodotta dal fegato e alcuni tipi di proteine vengono rilasciate nel sangue da cellule del sistema immunitario, cioè il sistema delle difese naturali dell’organismo. è un esame che deve essere effettuato a digiuno. L’uso di antibiotici può dare dei risultati non corretti. Con questo esame vengono individuate, in particolare, le seguenti proteine (vedere le singole voci): albumina, alfa 1 globuline, alfa 2 globuline, beta globuline, gamma globuline.
Esame che misura la quantità percentuale dei globuli rossi rispetto
alla frazione liquida del sangue; la sua sigla è HMT.
Valori considerati normali sono 38 - 52% per l’uomo, 36 - 46% per la
donna.
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da
alcolismo, da diabete, da insufficienza renale acuta, da peritonite, da
policitemia, da poliglobulia, da uso di diuretici, da ustioni, da vomito,
da disidratazione.
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da
anemie, da aplasie midollari, da carenza di ferro, da carenza di vitamina
B12, da cirrosi epatica, da collagenopatie, da emorragie, da infezioni
gravi, da insufficienza renale cronica, da leucemie, da tumori maligni.
E’ l’esame del sangue più eseguito. Esso contempla il conteggio del
numero dei globuli rossi (eritrociti), dei globuli bianchi (leucociti) e
delle piastrine (trombociti), nonchè la determinazione quantitativa
dell’emoglobina. Con la formula leucocitaria, il laboratorio fornisce la
percentuale di ciascun tipo di globulo bianco (granulociti neutrofili,
eosinofili e basofili monociti, linfociti). In conclusione l’emocromo è
suddiviso al suo interno in diverse "sottoanalisi" a seconda che esse
riguardino ora l’uno ora l’altro componente del sangue. Tra queste si
ricordano l’ematocrito (HMT), l’emoglobina (Hb), il conteggio dei globuli
bianchi, il conteggio delle piastrine (vedere le singole voci).
è detto anche esame emocromocitometrico che letteralmente significa
"misurazione del colore del sangue e del numero delle sue cellule, cioè
dei globuli". Implica un prelievo di poche gocce di sangue e non arreca
che un fastidio minimo.
L’emogramma normale (ci sono varianti in rapporto all’età e al sesso), è
così rappresentato:
Formula leucocitaria
- Eritrociti 4-5 milioni/mmc
- Leucociti 4-8 mila/mmc
- Piastrine sino a 150000/mmc
- Emoglobina (Hbg) 16%
- Linfociti 20-35%
- Monociti 3-7%
- Neutrofili 55-65%
- Eosinofili 0-3%
- Basofili 0-2%
Proteina, costituente principale dei globuli rossi, adibita
principalmente al trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti; nel suo
viaggio di ritorno nel sangue venoso l’emoglobina trasporta invece
anidride carbonica ai polmoni dai quali questa viene espulsa con l’aria
espirata. La sua formazione avviene nel midollo osseo simultaneamente a
quella degli eritrociti immaturi; in un globulo rosso esistono circa 350
milioni di molecole di emoglobina, ciascuna delle quali in grado di
trasportare quattro molecole di ossigeno.
Sono considerati valori normali quelli compresi fra 14-18 g/100 ml per gli
uomini e 12-16 g/100ml per le femmine
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere causati da
diarrea, da disidratazione, da enfisema, da policitemia, da poliglobulia,
da shock, da ustioni, da trasfusioni ripetute
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da
aplasia midollare, da collagenopatie, da deficit di ferro, da deficit di
vitamina B12, da emorragie, da epatopatie, da infezioni gravi, da
insufficienza renale cronica, da leucemie, da morbo di Cooley, da morbo di
Crhon, da metrorragia, da neoplasie maligne, da ulcera peptica, da morbo
di Hodgkin.
E’ una varietà di globuli bianchi
Valori normali fino a 250/mmc
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da
allergie, da eczemi, da granulomatosi, da leucemie, da morbo di Addison,
da morbo di Hodgkin, da neoplasie maligne, da irradiazioni, da scarlattina
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da
agranulocitosi, da insufficienza renale cronica, da interventi chirurgici,
da ipotiroidismo, da shock anafilattico, da traumi, da uso di farmaci
cortisonici
O globuli rossi, corpuscoli che trasportano ossigeno e anidride
carbonica, del diametro medio di 8 micron (8 millesimi di millimetro) a
forma di disco
Valori normali 4.800.000 - 5.600.000 /mmc (millimetro cubo) per l’uomo e
4.600.000 - 5.200.000 /mmc per la donna. Alla nascita sono molto di più,
tra i 7 e gli 8 milioni/mmc, ma dopo pochi giorni scendono ai valori
normali. Essendo 5 i litri di sangue, possediamo in totale 25 mila
miliardi di globuli rossi (l’uno accanto all’altro coprirebbero una
superficie pari a quella di un campo di calcio). All’esame è possibile
calcolare anche altri parametri dei quali riportiamo anche i valori
ritenuti normali:
- MCD (Mean Corpuscolar Diameter = diametro medio di ciascun eritrocita)
7-8 micron
- MCV(Mean Corpuscolar Volume = volume medio dei globuli rossi) HMT/n°
globuli rossi in milioni 80-94 femtolitri
- MCH (Mean Corpuscolar Haemoglobin = quantità di emoglobina presente in
ciascun globulo rosso) Hb/n° globuli rossi in milioni 27-32 picogrammi
- MCHC (Mean Corpuscolar Haemoglobin Concentration = concentrazione media
di emoglobina in ciascun globulo) Hb/HMT 28-36 g/100ml di soli globuli
rossi
- MCT(Mean Corpuscolar Thickness = spessore medio di ciascun globulo
rosso) 1,7-2,5 micron
- PCV (Packed Cell Volume = volume dei globuli ammassati rispetto al
sangue totale) donna 36-47% uomo 40-50%
Valori superiori al normale possono essere causati dall’altitudine, da
insufficienza respiratoria, da policitemia, da talassemia .
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da
anemie o da emorragia.
Ormoni femminili che guidano nelle bambine lo sviluppo dell’apparato
genitale femminile; sono secreti dall’ovaio, dal surrene, dalla placenta
durante la gravidanza, dal testicolo. Regolano il ciclo mestruale, la
gravidanza, la fertilità, i caratteri sessuali.
I valori normali sono variabili per età, sesso, fase del ciclo, tipo di
estrogeno.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere causati da
cirrosi epatica, da gravidanza, da neoplasia dell’ovaio, del surrene e del
testicolo, da uso di contraccettivi.
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da
gestosi, da ipogonadismo, da ipopituitarismo, da iposurrenalismo.
Globulina che partecipa al processo di coagulazione del sangue. Si
definisce protrombinemia la presenza di protrombina nel sangue.
Si misura come attività protrombinica (70-110%).
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da
eccesso di vitamina K e da uso di contraccettivi.
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da
cirrosi epatica, da collagenopatie, da epatite, da carenza di vitamina K,
da insufficienza renale cronica, da pancreatite, da uso di salicilati, di
antibiotici, di anticoagulanti.
Indica il ferro presente a livello del fegato, cioè la riserva in ferro
Sono considerati valori normali 5 - 177 ng (nanogrammo, 1 ng = 1
miliardesimo di grammo) /100ml.
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da
eccessiva introduzione di ferro, da emacromatosi, da leucemia, da
neoplasie maligne, da trasfusioni.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da
poca introduzione di ferro, da emorragie, da gravidanza.
Elemento essenziale per alcuni enzimi e per la formazione del pigmento
dei globuli rossi e quindi è indispensabile per il trasporto dell’ossigeno
a tutti i tessuti del corpo umano. La sua concentrazione nel sangue è
detta sideremia. Il ferro si "muove" nel corpo grazie ad altre sostanze,
le proteine, che lo catturano e lo depositano nei tessuti oppure lo
mettono in circolo.
Sono considerati normali valori di 37-147 mcg (microgrammi)/100 ml. Il
valore del ferro è, però, molto variabile: è più alto al mattino e si
modifica a seconda delle condizioni dell’individuo in quello specifico
momento, ad esempio in corso d'infezione si abbassa. Per ottenere
risultati più precisi, bisogna dosare un’altra sostanza, la ferritina: se
questa si abbassa , significa che i depositi di ferro sono molto scarsi.
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da
anemia aplastica, da anemia mediterranea, da epatite virale acuta, da
leucemie, da trasfusioni.
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da
allattamento, da anemia dovuta a scarsa introduzione di ferro con gli
alimenti (si trova in fegato, in uova, in pesci, in ortaggi a foglia
verde, in frutta a guscio e limoni), da diabete, da emorragie, da età
avanzata, da infezioni croniche, da insufficienza renale, da neoplasie.
Sostanza proteica (globulina) che interviene con gli altri fattori
della coagulazione a favorire la coagulazione del sangue, in quanto si
trasforma in fibrina (proteina filamentosa che forma l’impalcatura del
coagulo).
Sono considerati normali valori di 200-400 mg/100 ml.
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da
artrite reumatoide, da arteriosclerosi, da cirrosi, da epatite virale, da
gotta, da gravidanza, da infarto del miocardio, da insufficienza renale,
da mieloma multiplo, da uso di contraccettivi, da traumi, da ustioni.
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da
carcinoma della prostata, da emorragie, da intossicazioni da fosforo, da
infezioni gravi, da insufficienza epatica, da somministrazione di
anticoagulanti.
E’ un enzima dosabile nel sangue, prodotto dalla prostata, dalla milza,
dal fegato, dai globuli rossi, dalle piastrine e dal midollo osseo. Il
dosaggio della frazione prostatica serve in modo particolare per
confermare o meno il sospetto di cancro della prostata
Sono considerati valori normali della fosfatasi acida prostatica sino a
4,2 mU/ml per gli uomini e fino a10 per la fosfatasi acida totale e sino a
3 mU/ml per le donne.
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da
carcinoma alla prostata, da emolisi,da infarto del miocardio, da
iperparatiroidismo, da ipertrofia della prostata, da malattia di Gaucher
(malattia ereditaria a carattere familiare, dovuta ad accumulo di una
sostanza grassa, la cerasina, e di altre simili, nelle cellule della
milza, dei polmoni e delle ghiandole endocrine), da malattia di Paget, da
metastasi ossee, da mieloma multiplo, da osteopetrosi.
E' un enzima dosabile nel sangue, prodotto dall’intestino, dal fegato,
da ossa e placenta; si trova nelle vie biliari. Il suo dosaggio viene
eseguito per stabilire, in modo particolare, eventuali malattie delle
ossa.
sono considerati valori normali 90-250 mU/ml negli adulti e 100-700 mU/ml
nei bambini
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da
artrite deformante, da carcinoma biliare, da epatite, da malattia di Paget,
da metastasi epatiche e ossee, da mieloma, da mononucleosi, da
osteomielite, da rachitismo, da sarcoidosi, da fratture ossee,da
insufficienza renale, da sarcoma osteogenico, da diete ricche di proteine.
Un suo aumento, insieme all’aumento di transaminasi (vedere), di
bilirubina (vedere) e gamma GT (vedere), può quasi sicuramente decretare
la presenza di una alterazione alle vie biliari.
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da
anemia, da età avanzata, da ipotiroidismo, da malnutrizione.
Prodotti a livello epatico, partecipano alla formazione delle
lipoproteine (colesterolo HDL, LDL).
Sono considerati valori normali 100-300 mg/100 ml.
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da
bulimia, da cirrosi epatica, da diabete mellito, da epatopatie croniche,
da insufficienza renale cronica, da iperlipemia, da ipertiroidismo, da
obesità, da pancreatite cronica.
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da
anoressia, da digiuno, da ipertiroidismo, da malnutrizione, da steatorrea.
Rossi: vedi ERITROCITI, bianchi: vedi LEUCOCITI (vedi anche i tipi di g.b. indicati in tale voce)
Vedi EMATOCRITO
Vedere GAMMAGLOBULINE.
Ormone prodotto e immesso in circolo dal pancreas il cui compito è
quello di permettere alle cellule di utilizzare il glucosio.
Sono ritenuti valori normali 10-40 microU/l.
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da
alcolismo, da cirrosi epatica, da dieta, da epatopatia cronica, da
insulinoma, da sindrome di Cushing, da uso di diuretici e cortisonici.
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da
diabete giovanile, da pancreatite postalcolica, da pancreasectomia, da
terapia con insulina.
Chiamati anche globuli bianchi; sono conteggiati con speciali
apparecchi contaglobuli. Ce ne sono di diversi tipi: basofili, eosinofili, monociti,
linfociti [piccoli e grandi], neutrofili (sono, grosso modo, così
ripartiti percentualmente: 1%, 4%, 5%, 35% [34%, 1%], 55%). La loro funzione è quella di difendere
l’organismo dalle infezioni. L’esame che evidenzia la percentuale dei
diversi globuli bianchi presenti nel sangue si chiama formula leucocitaria
(vedere emocromo). È molto importante, quando c’è un aumento di globuli
bianchi, sapere quale tipo sia aumentato: in questo modo, si può stabilire
che tipo di infezione è in atto. Per avere un quadro più preciso vedere le
singole voci (basofili, eosinofili, linfociti, monociti, neutrofili).
Sono considerati valori normali un numero di 4.000-10.000 in un millilitro
cubo di sangue.
Valori superiori possono essere determinati da infiammazioni o infezioni:
se aumentano i neutrofili la infezione è di natura batterica, se aumentano
i linfociti è tendenzialmente di origine virale, se aumentano quelli
eosinofili si può pensare o ad una allergia o ad una infestazione da
parassiti. Quando i globuli bianchi raggiungono picchi altissimi (da 30
mila a centinaia di migliaia) si hanno le leucemie.
Per approfondimenti e per indicazioni relative ai valori bassi, vedi le voci relative ai diversi tipi di leuociti.
Cellule appartenenti a un gruppo di globuli bianchi di importanza
essenziale per la funzionalità del sistema immunitario dell’organismo.
Sono considerati valori normali un numero di 1500-3000 in un millimetro
cubo di sangue
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da
artrite reumatoide, da epatite, da gotta, da infezioni, da morbo di Crohn,
da mononucleosi, da pertosse, da uso di farmaci, da vaccinazioni.
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da
AIDS, da aplasia midollare, da insufficienza renale, da irradiazioni, da
linfomi, da lupus eritematoso, da malattia di Hodkin, da miastemia, da
neoplasie maligne, da uso di farmaci citostatici e cortisonici.
Si distinguono in linfociti piccoli, più diffusi (97%), che presentano, nel citoplasma, un piccolo insieme di gocciole lipidiche,
e in linfociti grandi, (3%), che hanno dimensioni maggiori e presentano, nel citoplasma, gocciole lipidiche in maggior quantità.
E' un enzima in grado di scindere i trigliceridi (vedere) in altre
sostanze (glicerolo e acidi grassi); è prodotto dal pancreas.
Sono considerati valori normali 8-60 U/l.
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere causati da
anestesia, da calcolosi biliare, da neoplasia del pancreas, da pancreatite,
da peritonite, da uso di farmaci anticoagulanti.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
cirrosi.
E' un enzima presente nei globuli bianchi, nel muco nasale, nelle
ghiandole lacrimali e soprattutto nella saliva; è dotato di azione
antinfettiva: uccide microbi e virus ed è una delle difese naturali di cui
dispone l’organismo.
Valori di riferimento 2-12 microgrammi (mcg)/ml
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
infezioni renali, da leucemie, da policitemia, da sarcoidosi, da ustioni.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
granulocitopenia, da ipoplasia midollare.
Elemento metallico che svolge numerosi ruoli essenziali per
l’organismo: è indispensabile per la formazione delle ossa e dei denti,
per la contrazione muscolare, per la trasmissione degli impulsi nervosi e
per l’attivazione di molti enzimi.
Valori di riferimento 1,5 - 2,5 millequivalenti (mEq)/l.
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
diabete insipido, da digiuno, da disidratazione, da eccessiva ingestione,
da febbre, da insufficienza renale cronica, da ipotiroidismo, da
sudorazione, da uso di diuretici.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
alcolismo, da asportazioni intestinali, da cirrosi epatica, da citostatici,
da deficit di assorbimento, da diarrea, da diabete mellito, da diuretici,
da glomerulonefrite cronica, da iperparatiroidismo, da pancreatite, da
traumi, da ustioni.
E' il volume corpuscolare medio dei globuli rossi.
Valori normali: 82-96 micron3.
Valori superiori a quelli normali possono essere determinati da alcolismo,
da anemia megaloblastica, da enteriti, da metastasi, da sferocitosi.
Valori inferiori a quelli normali possono essere determinati da
emoglobinopatie, da morbo di Cooley, da talassemia, da tumori maligni, da
anemia ferropriva.
E' una proteina, "gemella"dell’emoglobina che si trova nei muscoli, ai
quali conferisce il loro caratteristico colore rosso.
Valori normali: deve essere assente nel sangue.
La presenza nel sangue può essere determinata da alcolismo, da
predisposizione familiare, da infarto cardiaco, da ipertermia, da sforzi
fisici, da shock, da traumi, da ustioni.
E' un tipo di leucociti (vedere); sono cellule del sangue di grandi
dimensioni, più grandi rispetto agli altri leucociti.
Sono considerati valori normali un 2-12% del numero totale dei leucociti (num.
assoluto 200-1000).
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati
da collagenopatie, da endocarditi, da leucemia, da morbo di Crohn, da
malattia di Hodgkin, da mononucleosi, da neoplasie maligne, da rettocolite
ulcerosa, da sarcoidosi, da tifo.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati
da anemie, da irradiazioni.
Appartengono alla serie dei globuli bianchi e ne rappresentano la
classe più numerosa; in genere aumentano nelle infezioni batteriche.
Sono considerati normali valori un 40-75% rispetto al totale dei leucociti
(numero assoluto 1800-7200).
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati
da artrite reumatoide, da emorragie, da gotta, da gravidanza, da infarto
cardiaco, da infezioni acute ad esempio appendicite acuta, da leucemie, da
neoplasie maligne, da pancreatite, da uso di farmaci cortisonici, da
ustioni, da vaccinazioni.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati
da agranulocitosi, da anemie, da cirrosi epatica, da epatiti croniche, da
influenza, da lupus eritematoso, da malaria, da mononucleosi, da morbillo,
da parotite, da rosolia, da salmonellosi, da tifo, da intossicazione da
benzolo, da piombo, da terapia radiante e antiblastica.
Sono i più piccoli elementi figurati del sangue che contribuiscono alla
coagulazione; aggregandosi insieme in particolari situazioni (traumi,
ferite, emorragie) bloccano le emorragie. La loro aggregazione è un
fenomeno sfavorevole quando tende ad avvenire in condizioni normali,
perchè può portare alla trombosi. La loro diminuzione causa alterazioni
dell'emostasi con allungamento del tempo di emorragia.
Sengono presi come valori di riferimento un numero di 150.000-400.000 per
millimetro cubo di sangue.
Valori superiori a quelli presi come riferimento possono essere
determinati da carcinomi, da carenza di ferro, da troppo esercizio fisico,
da febbre reumatica, da infiammazioni, da leucemie, da morbo di Hodkin, da
osteomieliti, da parto, da policitemia, da splenectomia, da traumi, da uso
di vitamina B12.
Valori inferiori a quelli presi come riferimento possono essere
determinati da anemia aplastica, da deficit di vitamina B12, da infezioni
virali, da leptospirosi, da leucemia, da linfomi, da malaria, da porpora,
da trasfusioni, da uso di antibiotici, di barbiturici, di diuretici, di
fenilbutazone (farmaco antinfiammatorio non steroideo, FANS), usato per
alleviare i sintomi di alcuni tipi di artrite, di ipoglicemizzanti
(farmaci per diabetici che abbassano la glicemia stimolando la produzione
di insulina da parte del pancreas: sono compresse da prendere per bocca),
da PAS (sigla che sta per indicare acido para-amminosalicilico, farmaco
usato nella cura della tubercolosi), di piramidone e di sulfamidici
(categoria di farmaci storici perchè furono i primi ad essere usati contro
le infezioni; oggi sono in gran parte sostituiti dagli antibiotici).
E' un minerale presente nelle cellule e nel sangue; da esso dipende
l’attività dei muscoli, non ultimo il cuore di cui contribuisce a regolare
il battito; regola l’equilibrio idrico dell’organismo. Nel siero la sua
presenza è minima; si trova nell’interno della cellula.
Sono considerati valori normali 3,5-5,2 milliequivalenti (mEq)/l.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati
da diabete mellito, da eccessiva introduzione, da infezioni, da
insufficienza renale, da traumi, da uso di chemioterapici e penicillina,
da ustioni. Molto potassio e poco sodio è una condizione che comporta
alterazioni delle membrane cellulari, che possono comportare modificazioni
a livello muscolare.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati
da diarrea, da uso di cortisone, da malnutrizione, da morbo di Addison, da
uso di diuretici, da vomito. Una situazione con molto sodio e poco
potassio indica che si è ridotta la parte liquida del sangue e ciò provoca
alterazione della funzionalità dei muscoli.
Si tratta di un antigene prostatico specifico.
Valori normali: 0.0-4.0 ng/mL.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati
da carcinoma prostatico, iperplasia prostatica benigna, flogosi
prostatiche.
Si tratta di esami di solito richiesti prima di un intervento
chirurgico, in caso di alcune malattie del sangue (come l’emofilia) oppure
semplicemente come check-up. Sono prove di laboratorio che consentono di
valutare il tempo di coagulazione del plasma. La coagulazione è quel
processo che si innesca nel momento in cui c’è una rottura di uno o più
vasi sanguigni e che, attraverso un meccanismo complesso che coinvolge
diverse sostanze, blocca l’emorragia. E appunto la protrombina (vedere) è
una proteina che svolge questo delicato meccanismo di riparazione della
rottura dei vasi sanguigni.
Nel soggetto normale il tempo di protrombina (PT) è di 12-15 secondi (a
seconda dei metodi laboratoristici) corrispondente ad un'attività
protrombinica del 100%. Questi valori, se risultano alterati sia in
positivo sia in negativo, sono indici di difficoltà nella coagulazione,
difficoltà che deve essere ben valutata dal medico. Per l'APTT (tempo di
tromboplastina parziale attivata) nei soggetti normali, a seconda dei
metodi di analisi, può arrivare fino a 40 secondi.
A mano a mano che il tempo di protrombina (PT) risulta aumentato, cioè meno
il plasma è coagulabile, la percentuale del 100% diminuisce; valori
superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da
difetti congeniti, da malattie del fegato, da alcune anemie, in corso di
terapia anti coagulante orale(molto usata nelle patologie
cardiovascolari). Per quello che riguarda la APTT il tempo si allunga in
caso di emofilia e in corso di terapia con eparina (farmaco anti
coagulante).
Valori inferiori a quelli di riferimento (il sangue si coagula più
facilmente) possono essere causati da somministrazione di vitamina K,
dall’uso di farmaci (ad esempio corticosteroidi), da trombosi.
Elemento metallico che costituisce una parte essenziale di vari enzimi;
è necessario in quantità piccolissime. E’ fondamentale col ferro nella
sintesi della emoglobina e quindi per la produzione di globuli rossi e per
il trasporto dell’ossigeno ai vari tessuti.
Sono considerati normali valori di 60-160 microgrammi (mcg)/100 ml.
Valori superiori a quelli normali possono essere determinati da anemie, da
cirrosi epatica, da collagenopatie, da uso di contraccettivi; da eccessiva
ingestione, da gravidanza, da ipertiroidismo, da infiammazioni, da
leucemia, da morbo di Hodgkin, da neoplasie maligne.
Valori inferiori a quelli normali possono essere determinati da
alimentazione povera, da anemie, da deficit di assorbimento, da
insufficienza renale, da steatorrea, da ustioni, nella malattia di Wilson.
Elemento che, insieme al potassio e ad altre sostanze, regola il volume
dei liquidi dell’organismo, mantiene normale il ritmo cardiaco ed è
responsabile delle contrazioni muscolari. Il livello di sodio nel sangue è
controllato dai reni che ne eliminano un eventuale eccesso con le urine.
Oltre il sale da tavola, le principali fonti alimentari sono i cibi
lavorati, il formaggio, il pane e i cereali, le carni e i pesci
affumicati, in salamoia o conservati. I sottaceti ne contengono grandi
quantità. è uno dei principali componenti del plasma; esso è presente
nella parte liquida (siero del sangue).
Sono considerati valori normali 135-146 milliequivalenti (mEq)/l.
Valori superiori a quelli normali possono essere causati da
iperaldostenorismo, da diabete, da diarrea, da eccessiva ingestione, da
edemi, da febbre, da sindrome di Cushing, da sudorazione, da uso di
farmaci cortisonici, da ustioni.
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da
acidosi, da cirrosi epatica, da insufficienza cardiaca, da diabete
scompensato, da morbo di Addison, da nefrosi, da uso di farmaci diuretici,
da vomito .
Vedi PT o tempo di protrombina e PTT o APTT
Ormone maschile prodotto dal testicolo, dall’ovaio e dai surreni.
Regola i caratteri sessuali primari e secondari (esempio, la barba)
nell’uomo e stimola il desiderio sessuale.
Sono considerati valori normali 5-12 ng/ml nell’uomo adulto e 0,1-1,2 ng/ml
nella donna adulta.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati
da iperplasia surrenale, da neoplasie dell’ovaio, del surrene, del
testicolo, da sindrome di Stein-Leventhal, da uso di androgeni e
contraccettivi, da virilizzazione femminile
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati
da cardiopatie congenite, da castrazione, da criptorchidismo, da
insufficienza epatica e renale cronica, da ipogonadismo maschile, da
ipotiroidismo, da irradiazioni, da mongolismo, da obesità, da parotite, da
sindrome di Klinelfeter, da sindrome di Turner, da traumi, da uso di
estrogeni.
Si tratta di sostanze enzimatiche (proteine) che stanno all’interno delle cellule del fegato. Più che la bilirubina (vedere), il loro valore è utile per valutare il corretto funzionamento del fegato; possono anche indicare lo stato di salute del cuore e dell’apparato scheletrico. Si dividono in: transaminasi GPT o ALT, che riguardano soprattutto il fegato e transaminasi GOT o AST che riguardano invece soprattutto il cuore e lo scheletro. L’esame delle transaminasi viene prescritto di routine o spesso richiesto per tenere sotto controllo il fegato.
Enzima molto importante, si chiama "transaminasi glutamico-ossalacetico"
che in sigla si definisce GOT oppure AST (aspartato transferasi). è
presente nel fegato e viene analizzato per studiare le condizioni di
questo organo, ma anche per valutare eventuali lesioni del muscolo
cardiaco oppure alterazioni di quei muscoli che coordinano i movimenti
dello scheletro.
Valori normali oscillano fino a 40-45 U/l negli adulti e fino a 80 U/l nei
bambini
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da
alcolismo, da asma, da cirrosi epatica, da distrofia muscolare, da
epatite, da gotta, da infarto del miocardio, da interventi chirurgici, da
leptospirosi, da ittero ostruttivo, da metastasi epatiche, da mononucleosi,
da pancreatite.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati
da diabete, da dialisi, da gravidanza.
Enzima molto importante presente nel fegato. Si chiama "transaminasi
glutamico piruvica", in sigla GPT oppure ALT (alanino amino transferasi);
le transaminasi GPT danno la esatta valutazione della gravità
dell’alterazione del fegato.
Valori normali dovrebbero essere compresi tra 10 e 40 U/l per gli uomini e
tra 5 e 35 U/l per le donne.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati
da cirrosi epatica, da uso di contraccettivi, da distrofia muscolare, da
emolisi, da epatiti, da ittero ostruttivo, da metastasi epatiche, da
mononucleosi, da obesità, da pancreatite, da scompenso circolatorio, da
traumi.
Sono sostanze grasse prodotte nel fegato o introdotte con gli alimenti.
Insieme all’aumento del colesterolo, l’innalzamento dei trigliceridi
costituisce un fattore di rischio perchè danneggia le arterie. I
trigliceridi hanno la sola funzione di "scorta" dei grassi per
l’organismo, cioè non forniscono immediatamente energia (come il glucosio)
ma vengono utilizzati solo nei momenti di emergenza, cioè quando
l’organismo ha bisogno di energia. Essi entrano nell’organismo insieme ai
cibi (soprattutto burro, insaccati e formaggi grassi) e non appena
l’intestino li assorbe, vengono catturati da particolari proteine, i
chilomicromi, e trasportati al fegato e al tessuto adiposo per essere
immaganizzati. Nel momento in cui l’organismo ha bisogno di energia, altre
proteine (chiamate Vldl) intaccano le scorte e trasportano i trigliceridi
in circolo.
Sono considerati valori normali 40-170 mg/100 ml; i valori sono molto
influenzabili dall’alimentazione immediatamente precedente al prelievo; se
si mangiano cibi grassi nei giorni che precedono l’esame, è possibile che
il loro livello si alzi; anche l’alcol sortisce questo effetto.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati
da alcolismo, da diabete mellito, da epatopatie, da insufficienza renale,
da ipotiroidismo, da obesità, da pancreatite acuta. Se un loro aumento si
associa a forte diminuizione dei valori del colesterolo HDL (vedere),
rappresentano anch’essi fattore di rischio per infarto e ictus.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati
da anemia, da contraccettivi orali e gravidanza, da ipertiroidismo, da
digiuno prolungato, da malnutrizione, da senilità (alterazioni delle
capacità mentali che si verificano in conseguenza dell’invecchiamento), da
ustioni.
Sigla che sta per "velocità di eritro sedimentazione"; in pratica
calcola il tempo necessario perchè la parte solida del sangue (globuli
rossi) si separi da quella liquida (plasma).
Sono considerati valori normali 2-10 mm/ora per l’uomo, 0-20 mm/ora per la
donna. Non si tratta di valori molto precisi in quanto la VES può essere
normale anche se l’infezione è già in atto, oppure può risultare elevata
quando ormai si è già guariti e quindi è più che mai necessario il parere
del medico.
Salori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
artrite reumatoide, da epatopatie, da gravidanza, da infarto cardiaco, da
infezioni, da infiammazioni, da insufficienza renale, da leucemie, da
morbo di Hodgkin da neoplasie maligne, da shock, da TBC, da tiroidite di
Hashimoto, da toxoplasmosi.
Salori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
allergie, da microcitemie, da neoplasie terminali, da policitemie, da uso
di steroidi e anticoagulanti.
Solubile nei grassi (liposolubile), indispensabile per la crescita e la
formazione di ossa e denti normali nei bambini, per la funzionalità della
vista, per proteggere l'apparato urinario dalle infezioni e per il
mantenimento di una pelle sana.
Si trova nel fegato, nell'olio di fegato di merluzzo, nel tuorlo d'uovo,
nel latte e latticini, nella margarina e in vari ortaggi e frutti come le
carote, la zucca, il cavolo riccio, i broccoli, gli spinaci, le albicocche
e le pesche.
Valori normali: 20-60 mcg/dl (microgrammi/decilitro).
Valori superiori a quelli normali possono essere causati da eccessiva
introduzione con gli alimenti o uso di vitaminizzanti. L'eccessiva
assunzione di vitamina A (ipervitaminosi A) può dare origine a fenomeni
tossici anche molto gravi (epatopatia, morte). Tutte le vitamine
liposolubili possono dare effetti collaterali da accumulo.
Valori inferiori a quelli normali possono essere determinati da diabete,
ipertiroidismo, da malnutrizione, da rettocolite ulcerosa.
Detta anche tiamina, è solubile in acqua (idrosolubile) e svolge un
ruolo essenziale nella attività di diversi enzimi coinvolti nella
scissione e nella utilizzazione e nell’attività dei nervi, dei muscoli e
del cuore. E' presente nella maggior parte degli alimenti che non sono
stati raffinati. Fonti particolarmente ricche di questa vitamina sono il
germe di grano, la crusca, i cereali, il pane integrale, la pasta, il
fegato, il rognone, il maiale, il pesce, i fagioli, la frutta a guscio e
le more.
Valori normali: 2-5 mcg/dl (microgrammi/decilitro).
Valori superiori a quelli normali (ipervitaminosi) possono essere causati
da eccessiva introduzione con gli alimenti o eccesso di vitaminizzanti.
L'eccesso viene eliminato dall'organismo e questo vale per tutte le
vitamine idrosolubili.
Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere causati
da alcolismo, malnutrizione, uso di sulfamidici, da malassorbimento.
Detta anche riboflavina, solubile in acqua(idrosolubile). E'
indispensabile per l'attività dei diversi enzimi coinvolti nella scissione
e nell'utilizzazione degli zuccheri, dei grassi e delle proteine, per la
produzione di energia nelle cellule, per l'utilizzazione di altre vitamine
del gruppo B e per la produzione di ormoni da parte delle ghiandole
surrenali.
Valori normali: 2-4 mcg/100 ml (microgrammo/100 millilitri).
Valori superiori al normale (ipervitaminosi) possono essere causati da
eccessiva introduzione con gli alimenti o vitaminizzanti.
Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere causati
da ileite, da malnutrizione, da parassitosi, da rettocolite ulcerosa, da
uso di antibiotici, da malassorbimento.
Detta anche piridossina, solubile in acqua (idrosolubile). Risulta
particolarmente importante per l'attività di vari enzimi e ormoni
coinvolti nella scissione e nell'utilizzazione dei carboidrati, dei grassi
e delle proteine, nella produzione dei globuli rossi e degli anticorpi,
nell'attività dell'apparato digerente e del sistema nervoso e nel
mantenimento di una pelle sana. Adeguate fonti alimentari sono il fegato,
il pollame, il maiale, il pesce, i cereali integrali, il germe di grano,
le banane, le patate e i fagioli secchi.
Valori normali: 50-250 mg/ml (milligrammi/millilitri).
Valori superiori ai normali (ipervitaminosi) possono essere causati da
eccessiva introduzione con gli alimenti o da vitaminizzanti.
Valori inferiori ai normali (ipovitaminosi) possono essere causati da uso
di citostatici, da gravidanza, da malnutrizione.
Chiamata anche cianocobalamina, idrosolubile (solubile in acqua). E'
importante per la produzione del materiale genetico nelle cellule e quindi
per la crescita e lo sviluppo, per la produzione di globuli rossi nel
midollo osseo e per una normale attività del sistema nervoso. Alimenti
ricchi di questa vitamina sono il fegato, il rognone, il pollo, il manzo,
il maiale, il pesce, le uova e i latticini.
Valori normali: 200-900 mcg/100 ml (microgrammi/100 millilitri).
Valori superiori al normale (ipervitaminosi) possono essere causati da
eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti.
Valori inferiori al normale (ipovitaminosi) possono essere causati da
anemia perniciosa, da enteropatie, da epatopatie, da gravidanza, da
insufficienza renale cronica, da malnutrizione, da resezione gastrica
(totale o parziale asportazione chirurgica dello stomaco; le cellule
parietali del fondo dello stomaco producono il fattore intrinseco
indispensabile all'assorbimento della vitamina B12).
Conosciuta anche col nome di acido ascorbico, solubile in acqua
(idrosolubile). E' importante per la crescita e la buona conservazione di
ossa, denti , gengive, legamenti e vasi sanguigni, per la risposta
immunitaria dell'organismo alle infezioni, per la guarigione delle ferite
e l'assorbimento di ferro dal tubo digerente. Le principali fonti sono la
frutta e la verdura secca, gli agrumi, i pomodori, gli ortaggi a foglia
verde, le patate, i peperoni, le fragole e i meloni ne sono fonti
particolarmente ricche.
Valori normali: 0.5-1.5 mg/100 ml (milligrammi/100 millilitri).
Valori superiori al normale (ipervitaminosi) con fenomeni di tossicità
possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con
vitaminizzanti.
Valori inferiori al normale (ipovitaminosi) possono essere causati da
anemie, da emorragie, da malattie infettive, da malnutrizione, da
osteoporosi, da rachitismo, da scorbuto.
Detta anche calciferolo, liposolubile (solubile nei grassi).
Contribuisce a regolare l’equilibrio del calcio e del fosforo, favorisce
l’assorbimento di calcio dall’intestino ed è essenziale per la salute
delle ossa e dei denti. Le fonti principali sono il latte, i pesci grassi
come sardine, aringhe, salmone e tonno, il fegato, i latticini e il tuorlo
d’uova.
Valori normali: 10-30 m g/ml (micro grammi).
Valori superiori a quelli normali (ipervitaminosi) possono essere
determinati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con
vitaminizzanti, da ipercalcemia, da iperostosi.
Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere
riscontrarsi in corso d'insuf- ficienza renale, di osteomalacia, nel
rachitismo, nella tetania.
Termine usato per indicare un gruppo di sostanze di cui la più
importante è l’alfa-tocoferolo. La vitamina E è fondamentale per la
protezione della struttura delle cellule, per il mantenimento delle
attività di alcuni enzimi e la formazione dei globuli rossi; protegge i
polmoni e altri tessuti dalle lesioni causate dalle sostanze inquinanti e
previene la distruzione dei globuli rossi da parte di sostanze tossiche
presenti nel sangue. Tra le principali fonti alimentari figurano gli olii
vegetali, la frutta a guscio, la carne, gli ortaggi a foglia verde, i
cereali, il germe di grano, e il tuorlo d’uovo.
Valori normali: 0,8-1,5 mg/dl.
Valori superiori al normale (ipervitaminosi) possono essere causati da
eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti.
Valori inferiori al normale (ipovitaminosi) possono essere causati da
malnutrizione, da malassorbimento.
Fa parte del complesso delle vitamine B.4 detta anche biotina. E’
indispensabile per l’attività di vari enzimi coinvolti nella scissione
degli acidi grassi e dei carboidrati e nell’eliminazione dei prodotti di
scarto della scissione delle proteine.E’ presente in molti alimenti:
fegato, arachidi, fagioli secchi, tuorlo d’uovo, funghi, banane, pompelmi
e angurie.
Valori normali: 70-100 ng/100ml (nanogrammi).
Valori superiori ai normali (ipervitaminosi) possono essere causati da
eccessiva introduzione con alimenti o con vitaminizzanti.
Valori inferiori (ipovitaminosi) ai normali possono essere determinati da
malnutrizione e malassorbimento.
Anenadione, solubile nei grassi (liposolubile). E’ essenziale per la
formazione, nel fegato, di sostanze che favoriscono la coagulazione del
sangue. Le principali fonti alimentari sono gli ortaggi a foglia verde
(cavolo, broccoli e cime di rapa), gli olii vegetali, il tuorlo d’uovo, il
formaggio, il maiale e il fegato.
Valori normali: 15-30 m g/100 ml (microgrammi).
Valori superiori al normale (ipervitaminosi) possono essere causati da
eccessiva introduzione con gli alimenti o con uso di vitaminizzanti.
Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere
determinati da alterazione della flora intestinale, da cirrosi epatica, da
ittero, da rettocolite ulcerosi, da malassorbimento.
Oniacina (nicotinammide). E’ solubile in acqua (idrosolubile). Esplica
una funzione essenziale nelle attività del sistema nervoso e dell’apparato
digerente, nella produzione degli ormoni sessuali e nel mantenimento di
una pelle sana. Le principali fonti alimentari sono il fegato, la carne
magra, il pollame, il pesce, i cereali integrali, la frutta a guscio e i
fagioli secchi.
Valori normali: 0,5-0,8 mg/100 ml.
Valori superiori a quelli normali (ipervitaminosi) possono essere causati
da eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti.
Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere causati
da alcolismo, da malassorbimento, da malnutrizione, da uso di antibiotici
e sulfamidici.
Elemento indispensabile per la crescita normale, lo sviluppo degli
organi genitali, l’attività normale della prostata, la guarigione delle
ferite, la produzione di proteine; controlla l’attività di più di 100
enzimi ed è coinvolto nel funzionamento della insulina. Piccole quantità
di questo elemento sono presenti in molti cibi come la carne magra, il
pane e i cereali integrali, i fagioli secchi e gli alimenti marini.
Valori normali: 80-160 m g/100 ml (microgrammi).
Valori superiori al normale possono essere determinati da osteosarcoma;
dose letale 10g.
Valori inferiori al normale possono essere causati da AIDS, da alopecia,
da dermatiti, da diabete mellito, da leucemia, da linfomi.