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\te, pron. pers. m. e f. 1 Forma tonica di tu usata come complemento oggetto. pensa per te, occupati dei fatti tuoi. 2 Forma atona usato come ti (a te). 
 X   pron. you. 
 @   lat. te

\tè, sm. invar. 1 Arbusto delle teacee coltivato in Asia o in paesi tropicali. 2 Le foglie della pianta, seccate utilizzate per preparare un infuso. 3 Bevanda, infuso ricavata dalle foglie essiccate. 4 Incontro pomeridiano in cui si beve la bevanda ricavata dalle foglie essiccate della pianta. ~ ricevimento, trattenimento. 
 X   sm. invar. tea. 
Pianta arbustiva (Camelia sinensis) della famiglia delle Teacee e dell'ordine delle Guttiferali, originaria dell'Assam e coltivata per le sue foglie dalle quali dopo essiccamento si ottiene per infusione l'omonima bevanda. Le foglie contengono caffeina, tannino, sostanze aromatiche e vengono raccolte al terzo anno di vita della pianta. Per torrefazione ed essiccamento si ottiene il tè verde, mentre con più fermentazioni e successive torrefazioni si ottiene il nero

\Te Simbolo chimico del tellurio. 

\Te Anau Lago (344 km2) della Nuova Zelanda, sull'Isola del Sud. Suo emissario è il fiume Waiau. 

\Tè del cappellaio matto, Il Saggio di P. Citati (1972). 

\tèa, agg. f. Specie di rose caratterizzata dal colore giallo. 

\Teàcee Famiglia di Guttifere tropicali e subtropicali. Ne esistono una trentina di generi con circa cinquecento specie arboree o arbustacee. 

\teak, sm. Angiosperma (Tectona grandis) della famiglia delle Verbenacee e dell'ordine delle Tubiflore. Albero che raggiunge i 40 m di altezza, cresce spontaneo nell'estremo oriente. Il suo legno viene utilizzato per costruzioni molto resistenti e in ebanisteria. 

\team, sm. invar. Gruppo, squadra. 

\team-work, sm. invar. Termine inglese per indicare un lavoro di gruppo. 

\Teàna Comune in provincia di Potenza (874 ab., CAP 85030, TEL. 0973). 

\Teàno Comune in provincia di Caserta (13.218 ab., CAP 81057, TEL. 0823). Centro agricolo (coltivazione di uva, frutta e olive), dell'allevamento e industriale (prodotti del legno e alimentari) alle pendici del vulcano di Roccamonfina. Fu teatro dello storico incontro tra G. Garibaldi e Vittorio Emanule II, avvenuto il 26 ottobre 1860, che sanciva l'annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna. Vi si trovano resti di un teatro risalente all'epoca romana e il duomo del XII sec. Gli abitanti sono detti Teanesi

\tea-room, sm. invar. Sala da tè. ~ pasticceria, caffè. 

\teatìno, agg. e sm. agg. 1 Di Chieti. 2 Della congregazione religiosa fondata da Paolo IV nel 1524. 
sm. 1 Abitante di Chieti. 2 Appartenente alla congregazione religiosa fondata da Paolo IV nel 1524. 
 @   lat. Teatinus, deriv. da Teate,-is Chieti. 

\teatràle, agg. 1 Relativo al teatro. 2 Esagerato, forzato. ~ spontaneo. 
 X   agg. theatrical. 
 @   lat. theatralis. 

\teatralità, sf. invar. L'essere teatrale, artefatto, pomposo. 

\teatralménte, avv. In modo esagerato, spettacolare. 

\teatrànte, sm. 1 Attore che recita senza esprimere sensibilità, senza capacità di rappresentazione. 2 Commediante. 

\teatrìno, sm. Teatro di spettacoli di marionette. 

\Teatrino delle meraviglie, Il Commedia di M. de Cervantes y Saavedra (1615). 

\teàtro, sm. 1 Luogo in cui vengono rappresentate opere drammatiche o spettacoli di altro genere. 2 Rappresentazione teatrale, l'insieme delle opere di un autore teatrale. 3 L'insieme degli spettatori che assiste allo spettacolo. 4 Compagnia di attori che svolge rappresentazioni teatrali. 5 Luogo in cui accadono eventi rilevanti. 
 X   sm. theatre. 
Il termine teatro si riferiva originariamente all'insieme degli spettatori di una rappresentazione. Nell'antica Grecia il teatro era luogo di svolgimento di danze e cori legati al rito del culto dionisiaco ed era situato all'aperto, in spiazzi di terra battuta non destinati appositamente al teatro e sempre contigui a qualche luogo sacro. Il primo teatro sorse in Grecia sulle pendici dell'Acropoli, nei pressi del santuario di Dioniso Eleuterio (poiché i concorsi drammatici furono introdotti nel VI sec. a. C. in occasione dei festeggiamenti rituali in onore di Dioniso). Il primo teatro a forma circolare fu ideato e costruito a Siracusa sotto Gerone I e Dionisio III, ma l'evoluzione verso vere e proprie cavee in pietra si ebbe solo nel IV sec. a. C. e si può osservare negli esempi di Epidauro, Atene, Delfi e Corinto. La scena dove avvenivano le rappresentazioni risultava a un livello superiore della zona chiamata orchestra dove si sistemava il coro, circondata dalle gradinate per gli spettatori. La scena, inizialmente semplice e provvista di elementi mobili, è stata successivamente mutata e arricchita da elementi fissi come colonne, porte, pareti. Nella fase più antica, il teatro greco era una struttura di legno assai elementare che prevedeva una baracca di legno dove gli attori potevano effettuare il cambio della maschera. Davanti alla baracca, si trovava un'area piana per le danze dei cori; di fronte le panche di legno destinate agli spettatori. Successivamente, la baracca di legno venne sostituita da una costruzione in muratura, davanti alla quale venne fissato il luogo destinato alla rappresentazione o scena. I teatri furono presto costruiti alla base di pendii che fornivano una superficie naturalmente inclinata dove collocare le gradinate con i posti per gli spettatori. Il modificarsi della struttura del dramma rese sempre più importante il ruolo degli attori e favorì la loro separazione dal coro. Il teatro romano nasce su modello di quello greco, ma è connotato da importanti variazioni; un esempio è dato dal piccolo teatro di Pompei del 75 a. C. Un altro tipo di teatro è quello a ordini sovrapposti come il teatro di Marcello a Roma con gradinate continue e archi digradanti, cavea a forma di semicerchio. Il semicerchio alla base della cavea non è più destinato all'azione scenica, ma agli spettatori più prestigiosi: sullo sfondo di un palcoscenico di notevole profondità e poggiante su uno zoccolo in muratura si erige la scenafronte, costituita da tre ordini architettonici sovrapposti. Al primo piano, di ordine dorico, recitavano i personaggi mortali; al secondo piano, di ordine ionico, recitavano gli eroi e i semidei; al terzo piano, di ordine corinzio, recitavano gli dei dell'Olimpo. Nel teatro romano non vi è l'orchestra e ciò comporta l'accostamento delle gradinate alla scena, più ampia e profonda. Nate come supporto ai riti liturgici, nel medioevo le rappresentazioni, di carattere sacro, vengono date nelle chiese o sul loro sagrato in teatrini provvisori e smontabili. Durante l'umanesimo, le rappresentazioni religiose o profane (frutto della progressiva laicizzazione del teatro medievale) tendono ad aver luogo nei cortili e nelle sale dei palazzi signorili. La cultura umanistica sarà anche la via per il recupero delle regole classiche del teatro greco romano. Il primo teatro moderno venne realizzato nel 1585 per opera prima di A. Palladio per l'Accademia Olimpica di Vicenza e poi da V. Scamozzi che lo completò. Presenta la novità della boccascena, apertura nel muro all'interno della quale viene costruita la scena. Il modello di teatro detto all'italiana con il tempo si configura sempre più nella struttura a logge sovrapposte o palchi, di linea planimetrica variabile dall'ellittica all'ovoidale, a quella a U e a ferro di cavallo come nel San Carlo di Napoli o nel teatro alla Scala di Milano, si afferma definitivamente nel XVII sec. e si diffonde in tutta Europa nel Settecento. Accanto ai teatri di corte, si sviluppano in Italia anche i primi teatri pubblici. In Europa, si assiste a varie esperienze teatrali, tra le quli si segnalano i corrales spagnoli e il teatro elisabettiano in Inghilterra. I corrales erano cortili circondati su tre lati da logge, a piani sovrapposti divise da tramezzi, ove prendeva posto la maggior parte del pubblico. In un lato del cortile era situata la scena e dal lato opposto la galleria riservata alle donne (cazuela). Nel teatro elisabettiano, edificio a pianta circolare o poligonale, caratterizzato da un palcoscenico che si allungava nella sala, la zona corrispondente all'attuale platea era destinata al pubblico meno privilegiato, che assisteva allo spettacolo stando in piedi. Il pubblico qualificato prendeva posto nelle gallerie, che si trovavano in più ordini sovrapposti lungo tutto il perimetro della sala. I teatri attuali nascono con lo scopo di riservare maggior spazio al pubblico e possono essere a sala circolare con scena centrale, a scena parzialmente avvolgente la platea, a sala rettangolare, sperimentali con scena limitata all'essenziale. Rappresentazione che viene messa in scena in teatro. Esistono vari generi teatrali occidentali quali la commedia, il dramma, la tragedia, il balletto, il mimo, la farsa, la tragicommedia, il melodramma (detto anche opera lirica), la performance, l'happening, il musical (detto anche commedia musicale), la rivista, il varietà.   +  
 @   dal lat. theatrum, dal greco théatron, da theastai guardare come spettatore. 

\Teatro e il suo doppio, Il Saggio di A. Artaud (1938). 

\teàtro-dànza, sm. Teatro in cui si praticano spettacoli connessi alla danza. 

\teàtro-tènda, sm. Luogo coperto da un tendone analogo a quello dei circhi, in cui si svolgono spettacoli teatrali. 

\Tebaide Poema di P. P. Stazio (80-92). 

\tebaìsmo, sm. sing. Intossicazione da oppio. 

\Tebàldi, Renàta (Pesaro 1922-San Marino 2004) Soprano italiana. Ha esordito nel 1944 anche se deve la sua fama allo spettacolo inaugurale della Scala con A. Toscanini nel 1946. Nel 1976 si è ritirata dedicandosi all'insegnamento. 

\tebàno, agg. e sm. agg. Relativo alla città di Tebe, in Beozia. 
sm. Abitante di Tebe. 

\Tèbe Antica città dell'Alto Egitto, situata sul Nilo presso le attuali Karnak e Luxor. Centro del culto del dio Ammone, fu capitale durante l'XI dinastia e raggiunse la sua massima fioritura durante la XVIII e XIX dinastia. Cominciò a indebolirsi con l'ascesa delle città del Delta pur rimanendo il centro del culto di Ammone. L'area monumentale testimonianza dell'antica Tebe sorge dove ora si trovano le cittadine arabe di Karnak e Luxor, mentre la necropoli, ricchissimo complesso archeologico, è situata lungo la riva opposta del Nilo. Di straordinaria importanza sono la valle delle Regine e la valle dei Re, ove fu ritrovata integra la tomba di Tutankhamon e comprendente tombe di re della XVIII dinastia, di alti funzionari e sacerdoti. Vicino al Nilo si trovano invece numerosi e imponenti resti di tempi come quelli di Medinet Habu, di Ramesse II e di re Seti I, sfingi e i colossi di Memnone. 
Tebe 
Città della Grecia (19.000 ab.), in Beozia a nord-ovest di Atene. Prende il nome dall'antica Tebe che sorgeva nelle sue vicinanze e che nel V sec. a. C. fu sede di una famosa e rinomata scuola di pittura. Tra le testimonianze del passato il palazzo di Cadmo, le mura, il santuario del dio Apollo. 
Ebbe origine intorno alla rocca Cadmea intorno al III millennio a. C. e divenne importante città stato dell'epoca micenea. Venne retta da un governo aristocratico fino al V sec. Si schierò con Sparta contro Atene sconfiggendo quest'ultima nelle battaglie di Tanagra (457) e Coronea (447). Mantenne questa posizione anche nelle guerre del Peloponneso, ma cambiò politica a seguito dell'avvicinamento di Atene alla Persia e combatté contro Sparta per la supremazia in Beozia. Ottenne una clamorosa vittoria sugli spartani a Leuttra (371) sotto la guida di Pelopida ed Epaminonda e riuscì così ad allargare la sua egemonia all'intera Grecia, per poi decadere nella metà del IV sec. a. C. per l'avvento di Filippo di Macedonia. Sconfitta a Cheronea nel 338 fu conquistata dai macedoni e venne distrutta da Alessandro Magno dopo la ribellione del 335. Riedificata da Cassandro nel 316, fu sottomessa ai romani nel 147 e tentò di liberarsi dal loro giogo, ma la rivolta fu sedata e Tebe venne annessa da Silla alla provincia di Acaia. 

\tebèo, agg. e sm. agg. Relativo alla città di Tebe, nell'Alto Egitto. 
sm. Abitante di Tebe. 

\Tébessa Città (112.000 ab.) dell'Algeria, presso il confine con la Tunisia. Capoluogo del wilaya omonimo. 

\Tebicuary, Río Fiume (400 km) del Paraguay. Nasce nella Cordigliera di Caaguazú e confluisce nel fiume Paraguay. 

\tèca, sf. (pl. tèche) 1 Custodia di qualcosa di prezioso. ~ portagioie, scrigno. 2 Corazza. 
 @   lat. theca, dal greco thèke. 

\Téchiné, André (Valence-d'Agen (Tarn-et-Garonne) 1943-) Regista cinematografico francese. Diresse Rendez-vous (1985) e Niente baci sulla bocca (1991). 

\technicòlor, sm. sing. Procedimento che permette di ottenere pellicole cinematografiche a colori. 

\techno-music, sm. invar. Musica sintetizzata elettronicamente in voga nelle discoteche. Abbreviazione techno. 

\Tecidèidi Famiglia di Brachiopodi Testicardini con forme fossili risalenti fino al Permiano. L'unica specie nota è la Thecidea mediterranea

\Tècla (sec. I) Santa, vergine e martire originaria di Iconio. La sua figura si perde nella leggenda, in quanto le uniche Passio che parlano di lei sono giunte apocrife e risalgono al II sec. Forse nativa di Iaconio, fu la prima martire cristiana, seguace di San Paolo, che la convertì. La primitiva cattedrale di Milano fu dedicata a lei. 

\tecn(o)- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco téchne arte, tecnica. 

\tecnèzio, sm. Elemento chimico di numero atomico 43, simbolo Tc, metallo radioattivo, appartenente al gruppo del sistema periodico degli elementi comune a fluoro, cloro, iodio. Fu il primo elemento radioattivo artificiale, ottenuto nel 1937 bombardando il molibdeno con neutroni. Dal greco il nome ha appunto significato di artificiale

\tècnica, sf. (pl.-che) 1 Complesso delle pratiche da compiere per eseguire una certa attività sia manuale che intellettuale. tecnica del violino. 2 Scienza applicata alle attività umane, per soddisfare le varie esigenze. gli sviluppi della tecnica consentivano ormai dei miracoli. 3 Metodo di lavorazione. 4 Abilità. 
 X   sf. 1 technique. 2 (tecnologia) technology. 
 @   da tecnico

\Tecnica e il rito, La Film fantastico, italiano (1971). Regia di Miklòs Jancsó. Interpreti: Jòzsef Madaras, Marco Guglielmi, Adalberto Maria Merli. 

\tecnicaménte, avv. Dal punto di vista che riguarda la tecnica. 

\Tècniche Nuòve Casa editrice italiana fondata nel 1960, leader nella pubblicazione di riviste specializzate, libri, CD-ROM. È inoltre l'editore di questa enciclopedia. 

\tecnicìsmo, sm. 1 L'attenersi esclusivamente alle regole dettate dalla tecnica, senza alcuna creatività personale. 2 Importanza eccessiva data alla tecnica nelle attività umane. 3 Abuso di termini tecnici, in un discorso. 
 @   deriv. da tecnico

\tecnicìsta, sm. e sf. (pl.-isti) Chi studia particolari tecniche e le mette in pratica. 

\tecnicìstico, agg. (pl.-ci) Relativo al tecnicismo. 

\tecnicità, sf. invar. L'essere tecnico. 

\tecnicizzàre, v. tr. Affrontare secondo regole tecniche ciò che precedentemente veniva fatto facendo uso di creatività. 

\tècnico, agg. e sm. (pl.-ci) agg. 1 Specifico di una particolare attività o disciplina. sta usando un linguaggio tecnico; aveva svolto la prova con uno stile molto tecnico. 2 Che ha buona conoscenza della tecnica, che si occupa dell'esecuzione dei progetti. l'ufficio tecnico si occupava di quell'aspetto realizzativo. 3 Relativo ad una particolare arte o disciplina e ai conseguenti processi di attuazione pratica. il progresso tecnico nell'informatica; quella scuola è un istituto tecnico; quell'insegnate gli dà una preparzione tecnica di tipo mnemonico, su cose inessenziali, senza fargli capire che cosa sta facendo.
sm. 1 Chi ha acquisito una specializzazione o una competenza specifica in una certa disciplina. ~ esperto, competente. <> inesperto. non poteva aspettare che il tecnico arrivasse. 2 L'allenatore di una squadra sportiva.
 X   agg. technical. sm. technician. 
 @   lat. technicus, dal greco technikòs, deriv. da tèchne arte. 

\tecnicòlor => "technicolor" 

\tecnìgrafo, sm. Particolare tavolo da disegno fornito di un braccio mobile alla cui estremità sono fissate squadre e goniometro che permette di tracciare agevolmente e rapidamente rette in un disegno tecnico. 

\tecnòcrate, sm. e sf. Tecnico che grazie alla sua preparazione specifica è in grado di stabilire un netto indirizzo alla politica del paese nei vari settori. 

\tecnocràtico, agg. (pl.-ci) Relativo alla tecnocrazia. 

\tecnocrazìa, sf. Potere dei tecnici che costituiscono la classe dirigente politica di una nazione. 

\tecnologìa, sf. (pl.-gìe) In senso generale è l'insieme dei processi, delle conoscenze scientifiche e degli impianti di cui dispone una società in un certo periodo. In particolare può riferirsi alla produzione di un bene o servizio. La tecnologia fa da collegamento tra scienza e tecnica, in quanto disciplina che permette di applicare le acquisizioni scientifiche alla soluzione di problemi di natura tecnica. Può essere dura quando comporta un forte impatto con l'ambiente circostante, soffice quando non provoca grosse modifiche nell'ambiente ed usa, quando possibile, risorse rinnovabili.
 X   sf. technology. 

\tecnologicaménte, avv. Dal punto di vista tecnologico. 

\tecnològico, agg. (pl.-ci) Relativo alla tecnologia. 
 X   agg. technological. 

\tecnopatìa, sf. Malattia professionale. 

\tecnotrònica, sf. Tecnologia che sfrutta i ritrovati dell'elettronica. 

\téco, pron. pers. Con te. 

\Tecosòmati Ordine di Molluschi Gasteropodi Opistobranchi marini che comprende specie pelagiche con conchiglia sinistrorsa. 

\Tecumseh (Springfield, Ohio 1768 ca.-Canada 1813) Capo indiano della tribù degli Shivano. Finanziato dalla Gran Bretagna per resistere all'avanzata americana verso ovest, si aggregò poi nell'esercito inglese e morì in una battaglia sul fiume Thames. 

\téda, sf. Fiaccola usata anticamente nelle cerimonie nuziali romane o greche. 

\teddy boy, sm. invar. Teppista che si ribella a ogni norma del vivere civile. 

\Tedeschi, Gianrico (Milano 1920-) Attore teatrale. Interpretò Arlecchino servitore di due padroni e Il cardinale Lambertini (1981). 

\tedésco, agg. e sm. (pl.-eschi) agg. Della Germania. ~ alemanno. l'economia tedesca era molto solida
sm. 1 Abitante della Germania. ~ germanico. 2 Lingua parlata in Germania. 
 X   agg. e sm. German. 
 @   lat. mediev. theodiscus idioma tedesco, deriv. da theod popolo. 

\tedescofilìa, sf. Simpatia per la Germania e le tradizioni tedesche. 

\tedescòfobo, agg. e sm. agg. Che odia i tedeschi. 
sm. Chi odia i tedeschi. 

\tedéum, o tedèum, sm. invar. Inno solenne di ringraziamento a Dio che inizia con queste parole. 

\tediàre, v. v. tr. Annoiare, infastidire. 
v. intr. pron. Annoiarsi, infastidirsi. 

\tèdio, sm. (pl. tèdi) Noia, insofferenza. 
 X   sm. boredom, tedium. 
 @   lat. taedium, deriv. da taedere essere annoiato. 

\tediosità, sf. invar. L'essere tedioso. 

\tedióso, agg. Molto noioso. 
 @   lat. tardo taediosus, deriv. da taedium tedio. 

\tedòforo, agg. e sm. agg. Che porta una fiaccola. 
sm. Atleta che alle Olimpiadi porta la fiaccola. 

\tee In informatica è il nome di un filtro del sistema operativo UNIX che copia l'input sia sull'output standard che su file. 
TEE 
Sigla di Trans Europe Express (treno espresso transeuropeo). 

\TEEM Sigla di Trans Europe Express Merchandises (treno merci espresso transeuropeo). 

\teen-ager, sm. e sf. invar. Adolescente dai 13 ai 19 anni. 

\tee-shirt, o T-shirt, sf. invar. Maglietta di cotone a forma di T con le maniche corte. 

\tefrìte, sf. Roccia eruttiva effusiva formata da plagioclasi basici, pirosseni e feldspatoidi. Appartiene alla famiglia dei Basalti alcalini. 

\Tegal Città (226.000 ab.) dell'Indonesia, della provincia di Giava Centrale, sulla costa settentrionale dell'isola. 

\tegàme, sm. Contenitore di forma circolare, dotato di manici, utilizzato in cucina. 
 X   sm. saucepan, pan. 

\tegamìno, sm. Piccole tegame utilizzato per cuocere in particolare le uova. 

\Tegethoff, Wilhelm von (Marburg 1827-Vienna 1871) Ammiraglio austriaco. Durante la terza guerra d'indipendenza, batté a Lissa la flotta italiana. 

\Teggiàno Comune in provincia di Salerno (8.582 ab., CAP 84039, TEL. 0975). 

\téglia, sf. Recipiente da cucina analogo al tegame ma più largo e con le sponde più basse. 
 X   sf. baking tin. 
 @   lat. tegula, deriv. da tegere coprire. 

\Téglio Comune in provincia di Sondrio (5.116 ab., CAP 23036, TEL. 0342). 

\Téglio Vèneto Comune in provincia di Venezia (1.964 ab., CAP 30020, TEL. 0421). 

\tégola, sf. 1 Laterizio utilizzato per coprire i tetti. ~ coppo, embrice. 2 Sfortuna improvvisa, disgrazia. ~ disgrazia. 
 X   sf. tile. 
 @   lat. tegula, deriv. da tegere coprire. 
Tegola dolce. Le tegole sono dolci a cialda, simili alle lingue di gatto, di forma circolare, tipici della Valle d'Aosta.   +  

\Tegucigalpa Città (670.000 ab.) dell'Honduras, capitale dello stato e capoluogo del dipartimento di Francisco Morazán, allo sbocco dei fiumi Choluteca e Ciquito. Le principali risorse economiche si basano sulle industrie alimentari, tessili (cotone), calzaturiere, dell'abbigliamento e del legno. Sede di un'università e di vari edifici in stile coloniale. Fu fondata nel 1578, ma divenne capitale solo nel 1880. 

\teguménto, sm. Rivestimento esterno di un corpo animale o di organismo vegetale con funzioni di protezione degli organi sottostanti. 

\Teheran Città (6.022.000 ab.), capitale dell'Iran e capoluogo della provincia omonima. Situata presso il monte Elburz a 1.130 m di altitudine, è il più importante centro commerciale e culturale del paese e il punto di incontro di importanti strade e linee ferroviarie, come la Transiraniana che la collega ai porti del golfo Persico e del mar Caspio. Ha industrie alimentari, meccaniche, chimiche, petrolchimiche, tessili (cotone), della gomma, del vetro, del tabacco, conciarie, calzaturiere, del legno, del cemento. Sede di due aeroporti (civile e militare), di un'università e di numerosi monumenti quali il palazzo Reale e la moschea con la cupola rivestita di lamine d'oro. Sorse nel XIII sec. e venne fortificata nel 1554 dai Safawidi che la scelsero come principale residenza imperiale. Divenne capitale della Persia nel 1788. Durante la prima guerra mondiale fu occupata dai russi (1916) che la evacuarono in seguito allo scoppio della rivoluzione russa. Nella seconda guerra mondiale fu nuovamente occupata prima dagli inglesi e poi dai sovietici, che si ritirarono nel 1946. 
Conferenza di Teheran 
Conferenza tenutasi dal 28 novembre al 1° dicembre 1943 tra Stalin, Churchill e Roosevelt, durante la quale si decretò l'attacco decisivo alla Germania e la sua successiva divisione. Nel corso dei colloqui, Roosevelt e Churchill comunicarono a Stalin la decisione di aprire un secondo fronte in Europa (sbarco in Normandia entro il maggio 1944) e venne bocciata la proposta di Churchill di aprire un fronte nei Balcani. I tre grandi discussero anche, sul piano politico, l'assetto della Germania dopo la guerra e il modo di spezzarne la struttura unitaria. Alla conferenza, fece seguito una dichiarazione pubblica con la quale veniva garantita l'indipendenza dell'Iran. 

\Tehri-Garhwal Distretto (397.000 ab.) dell'India, nello stato dell'Uttar Pradesh, esteso sul versante meridionale dell'Himalaya. Capoluogo Narendra Nagar. 

\Tèia (?-Monti Lattari, Salerno 553) Ultimo re degli ostrogoti dal 552. Successore di Totila, fu sconfitto dal bizantino Narsete che lo uccise ai monti Lattari, accanto al Vesuvio. 

\Teide, Pico de La più alta vetta (3717 m.) dell'isola di Teneriffa nelle Canarie. 

\teièra, sf. Contenitore utilizzato per preparare il tè. 
 X   sf. teapot. 

\Tèiidi Famiglia di Rettili Lacertili americani che presentano una dentatura molto variegata con denti anteriori conici e quelli laterali conici, ovali o con due o tre cuspidi. 

\Teilhard de Chardin, Pierre (Sarcenat 1881-New York 1955) Gesuita, paleontologo e teologo francese. Scrisse Il fenomeno umano (1955). 

\teìna, sf. Sostanza alcaloide contenuta nelle foglie del tè. 

\teìsmo, sm. sing. Dottrina filosofica che sostiene l'esistenza di un dio unico e personale. 

\teìsta, sm. e sf. Chi è seguace del teismo. 

\teìstico, agg. (pl.-ci) Riguardante il teismo. 

\tek, o teak, sm. invar. 1 Albero dal legno duro e resistente. 2 Il legno utilizzato per fabbricare mobili. 

\Tekirdag Città (80.000 ab.) della Turchia, nella Tracia. Capoluogo della provincia omonima. 

\Tel Aviv Città d'Israele, (320.000 ab.) capoluogo del distretto omonimo di Tel Aviv-Giaffa. Si affaccia sul Mediterraneo presso la foce del fiume Yarkon. Importante centro industriale e finanziario, vi si trovano industrie tessili, alimentari (conservazione e trasformazione dei prodotti provenienti dall'agricoltura), farmaceutiche, chimiche, metallurgiche, del cuoio e del cemento. Il vecchio porto che veniva utilizzato per l'esportazione dei prodotti provenienti dall'industria e dall'agricoltura, è stato chiuso dopo la costruzione del moderno porto di Ashdoa a sud della città. Importante capolinea ferroviario è sede di un aeroporto internazionale. Sorta all'inizio del secolo come sobborgo di Giaffa con cui in seguito si è fusa. Importante centro di immigrazione araba del paese. Fu sede del governo israeliano dal 1948 al 1951. 

\téla, sf. 1 Tessuto regolare e compatto di seta, cotone, canapa ecc. tela di ragno, ragnatela. 2 Dipinto fatto su un apposito quadro di tela. una tela di Leonardo. 3 Sipario. 4 Inganno. 
 X   sf. 1 cloth. 2 (dipinto) painting, canvas. 
 @   lat. tela, da texere tessere. 

\telàggio, sm. (pl.-aggi) Qualità della tela, relativamente al modo in cui è stata preparata. 

\telàio, sm. (pl.-ai) 1 Macchina utilizzata per tessere. 2 Struttura di sostegno, armatura costituita da vari pezzi connessi. ~ ossatura, supporto. <> carcassa, sovrastruttura (di una bicicletta:   +  ).
 X   sm. 1 loom. 2 (aut.) chassis. 3 (struttura) frame. 
Nell'industria tessile il telaio è la macchina atta alla produzione del tessuto mediante l'intreccio di trama e ordito. A seconda del tessuto che deve produrre, il telaio ha caratteristiche differenti; il ciclo di produzione può essere manuale, meccanico o automatico. Il telaio è costituito da subbio, elemento sul quale vengono sistemati i fili di ordito detti anche fili di catena; licci, struttura nella quale i fili d'ordito attraversano orifizi di maglie metalliche; ratiera, sistema di comando per il movimento dei licci che si alzano e abbassano; navette, nelle quali si trova il filo di trama; pettine, tra i licci e il tessuto di formazione; cilindro, elemento di avvolgimento del tessuto prodotto. 

\telalgìa, sf. Dolore del capezzolo. 

\telamóne, sm. Figura maschile utilizzata come sostegno in architettura. 

\telàre, v. intr. Darsela a gambe. ~ svignarsela. 

\telàto, agg. Che mostra un aspetto da tela. 

\tele- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco têle lontano, a distanza. 

\tèle, sf. invar. 1 Televisione, apparecchio televisivo. 2 Telegramma. 

\teleabbonàto, agg. Chi paga il canone di abbonamento per la ricezione di programmi televisivi. 
 X   agg. television licence holder. 

\teleallàrme, sm. Allarme comandato e in grado di inviare segnali a distanza. 

\teleàrma, sf. (pl.-mi) Arma, proiettile che ha un grande raggio di azione. 

\teleavvìso, sm. Avviso dato tramite televisione. 

\telecabìna, sf. Piccolo vagone di teleferica, per una persona. 

\telecàmera, sf. Apparecchio in grado di riprendere immagini televisive e trasmetterle. 
 X   sf. television camera. 

\telecinèsi, sf. invar. Capacità di agire sugli oggetti con la forza del pensiero, senza contatto fisico. 

\telecinètico, agg. (pl.-ci) Riguardante la telecinesi. 

\telecobaltoterapìa, sf. Utilizzo delle radiazioni del cobalto nella cura dei tumori. 

\TELECOM Sigla di (Società per i servizi) di Telecomunicazione. 

\telecomandàre, v. tr. Controllare, azionare dispositivi a distanza. 

\telecomandàto, agg. Relativo a un dispositivo il cui controllo viene fatto a distanza. ~ teleguidato, radiocomandato. 

\telecomàndo, sm. Dispositivo che permette di esercitare un'azione di comando a distanza. 
 X   sm. remote control, telecontrol. 

\telecomunicàre, v. tr. Comunicare a distanza, utilizzando vari mezzi trasmissivi basati su onde elettromagnetiche. 

\telecomunicazióne, sf. 1 Comunicazione a distanza. 2 (spec. pl.) Insieme dei servizi che garantiscono la comunicazione a distanza. 
Fa uso di opportuni segnali e di sistemi in base ai quali si differenziano diverse tipologie di telecomunicazione: telefonia, comunicazione verbale a distanza, telegrafia; trasmissione di messaggi o immagini a mezzo di impulsi elettrici codificati, telediffusione; diffusione non controllata, ma diretta a un elevato numero di utenti, di trasmissioni comprendenti messaggi verbali e immagini mobili; radiodiffusione, trasmissione radiofonica a mezzo onde radio, trasmissione dati, utilizzata negli elaboratori elettronici; radiotrasmissione, utilizzata per lo scambio a distanza di informazioni professionali e civili; teleoperazione, controllo e comando a distanza di un processo o sistema. 
 X   sf. telecommunication.

\teleconferènza, sf. Conferenza in cui partecipanti si trovano in luoghi fisicamente lontani e comunicano per mezzo di segnali televisivi. 
 X   sf. teleconference.

\telecontròllo, sm. Telecomando. 

\telecòpia, sf. Copia ottenuta mediante telecopiatrice. 
 X   sf. fax. 

\telecopiatrìce, sf. Dispositivo in grado di trasmettere e far riprodurre a distanza, su un dispositivo analogo, una copia cartacea di un documento. 
 X   sf. fax. 

\telecrònaca, sf. Cronaca di un avvenimento trasmessa per televisione. 
 X   sf. television coverage, television report. 

\telecronìsta, sm. Chi commenta una telecronaca. 
 X   sm. television commentator. 

\telecurieterapìa, sf. Tipo di terapia dei tumori che utilizza le radiazioni del radium. 

\telediffóndere, v. tr. Comunicare mediante la televisione. 

\telediffusióne, sf. Diffusione realizzata mediante la televisione. 

\teledipendènte, agg. e sm. agg. Che mostra un attaccamento maniacale alla televisione. 
sm. Chi mostra un attaccamento maniacale alla televisione. 

\teledipendènza, sf. L'essere teledipendente. 

\teledrìn, sm. invar. 1 Servizio telefonico mediante il quale una persona in possesso di un piccolo apparecchio portatile, è in grado di sapere se qualcuno sta cercando di comunicare telefonicamente con lei, osservando il numero di telefono che compare sull'apparecchio stesso, quando questi emette un segnale sonoro. 2 L'apparecchio portatile stesso. 

\teleelaborazióne, sf. Elaborazione di dati a distanza che avviene tra un terminale e un sistema di elaborazione centrale. 

\telefàx, sm. invar. Telecopiatrice che trasmette mediante le linee telefoniche. 

\telefèrica, sf. (pl.-che) Mezzo di trasporto che consiste di vagoncini appesi e trascinati da una fune metallica. 
 X   sf. cableway. 

\telefèrico, agg. (pl.-ci) Relativo alla teleferica. 

\telefìlm, sm. invar. Serie di brevi film realizzati per la televisione caratterizzati da un tema comune o dagli stessi protagonisti. 

\telefonàre, v. v. tr. Comunicare mediante l'uso del telefono. 
v. intr. Parlare utilizzando il telefono. 
v. intr. pron. Parlarsi per telefono. 
 X   v. tr. e v. intr. to ring up, to call, to telephone. 

\telefonàta, sf. Comunicazione realizzata per telefono. 
 X   sf. 1 telephone call. 2 (urbana) local. 3 (interurbana) long-distance. 

\telefonàto, agg. Nello sport un tiro o un passaggio facilmente intercettabile. 

\telefonìa, sf. Sistema di comunicazione a distanza che fa uso di segnali elettromagnetici. 

\telefonicaménte, avv. Mediante l'uso del telefono. 

\telefònico, agg. e sm. (pl.-ci) agg. 1 Relativo al telefono. l'apparecchio nella cabina telefonica era guasto. 2 Fatto tramite telefono. prenotazione telefonica
sm. pl. Dipendenti della società dei telefoni. 
 X   agg. telephone. 

\telefonìno, sm. Telefono cellulare. 
 X   sm. cell-phone, mobile phone. 

\telefonìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) 1 Chi si occupa di gestire le comunicazioni fra utenti che non possono comunicare direttamente. 2 Addetto al centralino di una azienda. 3 Operaio che cura la manutenzione degli impianti telefonici. 
 X   sm. e sf. telephonist, switchboard operator. 

\telèfono, sm. 1 Dispositivo che permette di trasmettere a distanza i segnali sonori, trasmettendoli come segnali elettrici. telefono cellulare, telefono portatile. 2 Servizio telefonico. l'abbonamento del telefono era notevolmente aumentato
 X   sm. 1 telephone. 2 (a gettoni) pay phone. 
 @   da tele-+ deriv. dal greco phonè voce. 
Antonio Meucci (1808-1889) inventò il telefono nel 1871, ma l'applicazione di questa invenzione fu opera dell'americano Bell, sei anni dopo. Meucci, fiorentino di nascita, emigrò in America, ove ottenne il primo brevetto nel 1871 per l'invenzione del telefono. Tuttavia la mancanza di fondi non gli permise di rinnovare il brevetto e la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti del 1886 riconobbe la legittimità dell'attribuzione dell'invenzione a Bell. La prima centrale telefonica fu installata nello stato del Connecticut, a New Heaven, nel 1878, mentre un anno dopo il telefono faceva la sua comparsa a Parigi, e nel 1889 veniva costruita in Italia la prima centrale a Milano.  Il primo telefono cellulare (di circa 2 kg di peso) fu realizzato nel 1973 da Martin Cooper, dell'americana Motorola, la quale ne mise in commercio un primo modello (pesante 1 kg) nel 1983.  Da allora i telefoni cellulari hanno avuto una continua evoluzione, fino a diventare dei veri e propri micro-computer portatili, il cui peso, nei modelli più piccoli, può essere inferiore a 50 g. 

\Telèfono azzùrro Associazione italiana fondata nel 1987 a tutela dei disagi e degli abusi subiti dai minori. 

\Telèfono ròsa Associazione sorta nel 1988 per fornire un servizio informativo alle donne; spazia dalle violenze subite all'affermazione dei diritti della donna. 

\Telefono, Il Opera in un atto di G. C. Menotti, libretto proprio (New York, 1947). 

\telefòto, sf. invar. Telefotografia. 

\telefotografìa, sf. 1 Trasmissione a distanza di fotografie. 2 La fotografia trasmessa. 3 Fotografia ottenuta mediante apparecchio dotato di teleobiettivo. 

\telegènico, agg. (pl. m.-ci) Di oggetto o persona che viene bene nelle riprese televisive o nelle fotografie. 

\telegiornàle, sm. Cronaca degli avvenimenti della giornata fatta in televisione, mostrando documenti filmati. 
 X   sm. television news. 

\Telègono Personaggio mitologico figlio di Ulisse e di Circe e padre di Italo. Partito alla ricerca del padre, sbarcò a Itaca credendola Corcira e li uccise il padre accorso a respingere l'attacco. In seguito sposò Penelope. 

\telegrafàre, v. v. intr. Inviare messaggi mediante telegrafo. 
v. tr. Trasmettere con il telegrafo. 
 X   v. tr. e v. intr. to wire, to telegraph. 

\telegrafìa, sf. Sistema di trasmissione basato su simboli dal significato convenzionale e da codici basati su questi simboli. 

\telegraficaménte, avv. 1 Per mezzo di telegramma. 2 In modo conciso, stringato. 

\telegràfico, agg. (pl.-ci) 1 Riguardante il telegrafo. 2 Trasmesso per telegrafo. dispaccio telegrafico. 3 Conciso, stringato, essenziale. ~ breve, lapidario. <> lungo, prolisso. in modo telegrafico gli fece una descrizione della situazione

\telegrafìsta, sm. e sf. (pl. m.-isti) Chi si occupa di trasmettere mediante telegrafo. 

\telègrafo, sm. 1 Mezzo che consente una trasmissione basata su telegrafia. telegrafo Morse, utilizza degli impulsi elettrici su fili. 2 Ufficio in cui si trasmettono e ricevono telegrammi. lavorava al telegrafo
 X   sm. 1 telegraph. 2 (ufficio) telegraph office. 
 @   da tele-+-grafo
Nel 1840 le ricerche di Samuel Morse, che partiva dalle ricerche sull'elettricità condotte da Ampère, portarono alla prima realizzazione del telegrafo elettrico. Nel 1844 fu compiuto un esperimento di trasmissione tra Washington e Baltimora, in cui il messaggio era codificato in alfabeto Morse. In seguito gli apparecchi per la trasmissioni furono perfezionati e si ebbero i modelli di Wheatstone e di Hughes. 

\telegràmma, sm. (pl.-i) Comunicazione, messaggio trasmesso mediante telegrafo. 
 X   sm. telegram. 

\teleguìda, sf. Sistema di guida a distanza di un veicolo, basato sulla trasmissione e ricezione di segnali elettromagnetici. 

\teleguidàre, v. tr. Guidare a distanza, telecomandare. 

\teleguidàto, agg. Che è guidato a distanza. 

\teleinformàtica, sf. Telecomunicazioni utilizzate per la trasmissione di informazioni e la comunicazione fra calcolatori. 

\telelavòro, sm. Sistema di organizzazione del lavoro in cui un lavoratore esegue al proprio domicilio o in luoghi particolari, distinti dalla sede effettiva di lavoro, una particolare occupazione. 

\telelìbera, sf. Emittente televisiva distinta dall'emittente nazionale e di stato. 

\Telemann, Georg Philipp (Magdeburgo 1681-Amburgo 1767) Compositore tedesco. Figlio di un pastore, fu pressoché autodidatta per l'educazione musicale. A Lipsia nel 1702 fondò un Collegium Musicum. Organista dal 1704, nel 1712 fu a Francoforte, nel 1721 ad Amburgo, dove svolse un'attività enorme come compositore, organizzatore e direttore di teatro. Telemann ha lasciato una quantità sterminata di composizioni musicali, la maggior parte delle quali è ancora manoscritta. È autore, tra l'altro, di 25 lavori teatrali, circa 50 opere, 2 intermezzi, 49 passioni, 18 oratori, 1940 cantate e circa 600 composizioni strumentali di vario genere (concerti per strumenti diversi, ouverture, sinfonie, divertimenti e suite), circa 680 composizioni profane (oratori, cantate, serenate, odi e Lieder, molti dei quali corali). La sua musica è leggera, vivace, arguta e galante nello spirito del Settecento. 

\Telemark Contea (163.000 ab.) della Norvegia meridionale, capoluogo Skien. 

\telemarketing, sm. invar. Vendita di prodotti realizzata mediante telefono con eventualmente promozione televisiva. 

\telemàtica, sf. (pl.-che) 1 Sistema di comunicazione dell'informazione che permette a un utente su terminale o piccolo elaboratore, di accedere a banche dati centrali di grandi elaboratori. 2 Studio della comunicazione fra calcolatori. 
 X   sf. data transmission, telematics. 

\telemàtico, agg. e sm. agg. Che riguarda la telematica. nuovi apparecchi telematici sarebbero entrati nell'uso comune da lì a pochi anni
sm. Sistema telematico. 
 @   da tele-+ informatico

\telematizzàre, v. tr. Rendere possibile una comunicazione fra elaboratori. 

\telemedicìna, sf. Sistema di trasmissione di informazioni mediche realizzato tramite calcolatori, che permette di svolgere a distanza consulti per situazioni gravi, disponendo di un ambiente informativo completo per prendere delle decisioni. 

\telemetrìa, sf. 1 Sistema ottico di misurazione a distanza. 2 Sistemi di misurazione a distanza basati sulla trasmissione delle informazioni di misura. 

\telemètrico, agg. (pl.-ci) Relativo alla telemetria o al telemetro. 

\telemetrìsta, sm. (pl.-isti) Lo specialista addetto all'uso e alla manutenzione dei telemetri. 

\telèmetro, sm. 1 Dispositivo ottico utilizzato per fare misurazioni a distanza. 2 Sistema di trasmissione e ricezione delle informazioni di misura. 

\Telèmidi Famiglia di Aracnidi Araneidi rappresentata da ragni cavernicoli sprovvisti di polmoni. 

\telenovela, sf. Sceneggiato televisivo. 
 X   sf. soap opera. 

\teleobiettìvo, o teleobbiettìvo, sm. Obiettivo di un apparecchio fotografico che consente di fotografare nitidamente oggetti situati a grande distanza. 
 X   sm. telephoto lens. 

\teleologìa, sf. (pl.-gìe) Filosofia che considera ogni accadimento nel mondo come facente parte di un disegno intelligente che tende al raggiungimento di un fine. 

\teleològico, agg. (pl.-ci) Riguardante la teleologia. 

\Teleorman Distretto (484.000 ab.) della Romania meridionale, nella Valacchia, al confine con la Bulgaria. Capoluogo Alexandria. 

\Teleòstei Ordine di pesci a scheletro osseo, colonna vertebrale e squame a formare una protezione solida dell'animale. Comprende la maggior parte delle specie di Pesci più evoluti, sia marine che d'acqua dolce. 

\Teleòstomi Denominazione che in alcune classificazioni indica una sottoclasse di Osteitti che include Actinopterigi e Crossopterigi. 

\teleoterapìa, sf. Impiego terapeutica della suggestione ipnotica. 

\telepàss, sm. invar. Sistema di pagamento del pedaggio autostradale che velocizza il transito al casello. 

\telepatìa, sf. Percezione extra sensoriale mediante la quale è possibile per alcuni soggetti predisposti, comunicare con altri tramite il solo pensiero. ~ telestesia. 
 X   sf. telepathy. 
 @   da tele-+-patia. 

\telepaticaménte, avv. In modo telepatico. 

\telepàtico, agg. (pl.-ci) Che avviene per telepatia, relativo alla telepatia. 

\telepedàggio, sm. Pagamento effettuato a distanza. 

\telepilotàre, v. tr. Teleguidare. 

\teleprocessing => "teleelaborazione" 

\teleproiètto => "telearma" 

\telequìz, sm. invar. Gioco a quiz trasmesso in televisione. 

\telergìa, sf. Insieme dei fenomeni per cui il fluido psichico compie un lavoro esterno su oggetti materiali. 

\telerìa, sf. Grande assortimento e scelta di tele. 

\telericevènte, agg. e sf. agg. Che può ricevere trasmissioni a distanza. 
sf. Apparecchio che riceve trasmissioni televisive. 

\telerilevaménto, sm. Rilevamento effettuato a distanza. 

\teleriprésa, sf. Ripresa cinematografica fatta mediante teleobiettivo. 

\teleriscaldaménto, sm. Sistema di riscaldamento delle abitazioni, nel quale si riutilizza parte del calore, di liquidi riscaldati in un processo di lavorazione industriale che altrimenti andrebbe sprecato. avevano progettato un sistema di teleriscaldamento che avrebbe fatto risparmiare parecchia energia. 

\teleromànzo, sm. Telefilm, sceneggiato in più puntate trasmesso alla televisione. 
 X   sm. TV serial. 

\Teles Pires, Rio Fiume (1.400 km) del Brasile. Nasce dalla Serra Azul con il nome di Paranatinga e confluisce nel fiume Rio Tapajós. 

\teleschérmo, sm. Schermo di un apparecchio televisivo che mostra il segnale immagine ricevuto. 
 X   sm. television screen. 

\telescopìa, sf. Osservazione di oggetti posti a grande distanza, utilizzando appositi strumenti. 

\telescòpico, agg. (pl.-ci) 1 Relativo a un telescopio. 2 Osservabile tramite telescopio. 3 Che presenta tubolari, di diametro decrescente in grado di rientrare l'uno nell'altro. 
 X   agg. telescopic. 
Corridoio telescopico / telescopic corridor   +  

\Telescòpio Costellazione, visibile nelle notti estive in modo parziale dalle latitudini italiane, che si trova a sud-ovest del Sagittario, nell'emisfero celeste australe. 

\telescòpio, sm. (pl.-opi) Strumento ottico utilizzato in astronomia per l'osservazione dei corpi celesti; è costituito da un oculare al quale si appoggia l'occhio e da un obiettivo che serve per ricevere la luce emessa dall'oggetto e concentrarla nel fuoco. In base al sistema ottico utilizzato si hanno due tipi di telescopi: rifrattori e riflettori. I primi sfruttano un sistema di lenti in modo da convogliare e focalizzare la luce in un punto per essere analizzata. I telescopi riflettori, utilizzano come obiettivo uno specchio concavo che dirige su di uno specchio secondario i raggi di luce che vengono infine focalizzati. Le caratteristiche fondamentali di un telescopio sono il diametro dell'obiettivo (apertura) e la distanza focale; il loro rapporto viene detto rapporto di apertura. L'ingrandimento è il rapporto tra la distanza focale dell'oculare e la distanza focale dell'obiettivo. L'ingrandimento, nel caso di pianeti, Luna e Sole, consente di vedere particolari della superficie; nel caso di stelle ciò non è possibile (esse restano sempre puntiformi) ma in questo caso, l'ingrandimento permette di vedere stelle invisibili nel campo. Dall'uso di sistemi di specchi primari e secondari a configurazione sferica e parabolica si è passati ai telescopi moderni ad ampio campo di tipo Ritchey-Chrétien. La ricerca si è orientata verso la costruzione di telescopi a movimenti computerizzati, verso lo sviluppo di nuovi schemi ottici a più specchi collimati con fasci laser per l'ottenimento di un'unica immagine, e verso la messa in orbita di telescopi spaziali che riescono a eludere l'assorbimento e la scintillazione atmosferici e di telescopi per l'infrarosso, per l'ultravioletto e per i raggi X che riescono a ottenere risultati non possibili con l'osservazione terrestre. 
L'invenzione del telescopio è dovuta all'olandese Hans Lippershey che nel 1609 realizzò un rudimentale telescopio; l'anno seguente Galileo Galilei costruì un telescopio astronomico. 
 X   sm. telescope. 
Telescopio di Schmidt 
Telescopio riflettore, costruito solitamente in modo da avere una corta distanza focale e quindi un grande campo visivo; è dotato di uno specchio a forma sferica e viene utilizzato nell'osservazione fotografica di parti di cielo molto vaste. 
Telescopio zenitale 
Strumento a montatura azimutale, utilizzato nel calcolo preciso di latitudini astronomiche, in quanto consente la misurazione di differenti distanze zenitali. 

\telescrivènte, agg. e sf. agg. In grado di scrivere un messaggio che gli è stato trasmesso. 
sf. Apparecchio elettrico che consente di trasmettere e scrivere a distanza dei messaggi, delle informazioni. 
 X   sf. telex, teleprinter. 

\telescuòla, sf. Lezioni scolastiche trasmesse per televisione. 

\Telése Terme Comune in provincia di Benevento (4.621 ab., CAP 82037, TEL. 0824). 

\teleselettìvo, agg. Relativo alla teleselezione. 

\teleselezióne, sf. Dispositivo automatico che consente di connettere due distinte reti telefoniche semplicemente mediante un prefisso digitato al telefono, senza la necessità di interventi manuali da parte di operatori. non si ricordava il prefisso di teleselezione di Firenze
 X   sf. subscriber trunk dialling, direct dialling. 
 @   da tele-+ selezione

\Telèsio, Bernardìno (Cosenza 1509-1588) Filosofo e naturalista. La sua teoria naturalistica era in netta contrapposizione a quella aristotelica in quanto sosteneva che sono gli elementi di immediata osservazione come il caldo e il freddo e ai quali si indirizzano le qualità conoscitive umane, a determinare creazione e distruzione di ogni cosa. Opera principale è il De rerum natura iuxta propria principia che fu iniziata nel 1565 e pubblicata nella sua edizione definitiva nel 1586. 

\telesoccórso, sm. sing. Servizio di assistenza attivabile a distanza, resa possibile tramite richiesta fatta su apposito telecomando. 

\telesorvegliànza, sf. Sorveglianza a distanza di edifici, di oggetti fatta utilizzando apparecchi televisivi e telecamere. 

\telespettatóre, sm. (f.-trìce) Chi assiste a trasmissioni televisive. 
 X   sm. television viewer. 

\telestesìa, sf. Percezione a distanza superiore a quella coperta dai normali organi di senso. 

\teletex, sm. invar. Sistema per trasmettere velocemente i testi dattiloscritti utilizzando la rete telefonica. 

\teletèxt, sm. invar. Televideo. 

\teletrasméttere, v. tr. Trasmettere mediante televisione. 
 X   v. tr. to televise. 

\teletrasmissióne, sf. Trasmissione svolta mediante televisione. 

\teletrasmittènte, agg. e sm. agg. Che trasmette segnali televisivi. 
sf. Apparecchio per trasmettere segnali televisivi. 

\telétta, sf. Tessuto resistente di cotone, utilizzato in sartoria. 

\teleutènte, sm. Utente di un servizio televisivo. 

\televèndita, sf. Vendita di prodotti effettuata mediante trasmissioni televisive. 

\televenditóre, sm. (f.-trìce) Chi conduce una trasmissione di televendita. 

\televìdeo, sm. solo sing. Sistema telematico di trasmissione delle informazioni, accessibile tramite televisore opportunamente dotato di apparecchio di ricezione e decodifica. Offre principalmente informazioni giornalistiche e consiste nella trasmissione sequenziale e ciclica di centinaia di pagine che contengono notizie riguardanti argomenti differenti. Associato ai normali programmi televisivi, non interferisce con essi e può essere visualizzato attraverso un particolare sistema decodificatore installato nel televisore. Dà anche la possibilità di ottenere copie su carta delle pagine scelte. 
 X   sm. teletext service. 

\televisióne, sf. 1 Trasmissione, utilizzando onde elettromagnetiche, a distanza di immagini in movimento. 2 Televisore. 3 Ente che produce i programmi televisivi. troppe ore di televisione sono dannose per i ragazzi
 X   sf. television. 
 @   da tele-+ visione
A Londra nel 1926 lo scozzese J. L. Baird realizzò un progetto di qualche decennio prima del tedesco P. Nipkow costruendo un primo prototipo di apparecchio televisivo che trasmetteva immagini di 18 linee alla frequenza di 12,5 volte al secondo. Tre anni dopo entrò in funzione l'impianto di trasmissione di Daventry su onde lunghe. Le prime trasmissioni di televisive si ebbero intorno agli anni trenta e nel 1953 entrò in funzione per la prima volta la rete di eurovisione, in occasione dell'incoronazione della regina Elisabetta d'Inghilterra. 

\televisivaménte, avv. Mediante televisione. 

\televisìvo, agg. Riguardante la televisione. 

\televisòre, sm. Apparecchio ricevente di trasmissioni televisive. Si compone di un sintonizzatore, formato da amplificatore a radiofrequenza, oscillatore e mescolatore, di un amplificatore a media frequenza, di un rivelatore video sincrono, di un amplificatore video e di un tubo a raggi catodici (cinescopio) che si allarga in una superficie piana detta schermo. Il segnale ricevuto determina l'intensità del fascio di elettroni che colpisce il materiale luminescente dello schermo, definendo le immagini attraverso la variazione della luminosità da un punto all'altro. Nel televisore a colori le modifiche riguardano il cinescopio che è costituito da tre cannoni elettronici, uno per ogni colore principale, la lamina metallica (maschera) dotata di numerosissimi fori e lo schermo, sul quale si trovano tre tipi di sostanze fluorescenti che, colpite dal fascio elettronico diretto dalla maschera, emettono luce in uno dei tre colori primari. I televisori sono caratterizzati dalla frequenza d'immagine, intesa come numero d'immagini trasmesse al secondo e dal numero di righe orizzontali che suddividono l'immagine stessa. I valori standard europei sono di 25 semiquadri al secondo per la frequenza e 625 per il numero di righe. 
 X   sm. television set. 

\tèlex, agg. e sm. agg. invar. Riguardante il servizio telegrafico di trasmissione delle informazioni tramite telescriventi. 
sm. invar. Il servizio telegrafico (Telegraph Exchange, trasmissione per telescrivente) stesso o il messaggio inviato. 
 X   sm. invar. telex. 

\Telford, Thomas (Westerkirk 1757-Londra 1834) Ingegnere inglese. Fu celebre costruttore di ponti sospesi, con l'utilizzo originale di ghisa, ferro e acciaio. 

\Telgàte Comune in provincia di Bergamo (3.715 ab., CAP 24060, TEL. 035). 

\Telifònidi Famiglia di Aracnidi Uropigi tropicali con addome prolungato e pedipalpi con robusta pinza terminale. 

\tell, sm. invar. 1 Regione algerina e tunisina in cui si possono coltivare cereali senza l'utilizzo di acqua. 2 Nei paesi di lingua araba indica una collina o un monte utilizzato nei toponimi. 

\Tell, Guglielmo (XIV sec.) Eroe svizzero. Entrò nella leggenda per aver dovuto mostrare la sua valentia nel tiro con la balestra colpendo una mela posta sulla testa del figlio. Il balivo di Uri, cui Guglielmo Tell si era ribellato, nonostante la riuscita della prova ordinò ugualmente il suo arresto. Tell, fuggito, uccise il tiranno e diede il via alla rivolta dei cantoni di Uri, Schwyz e Unterwalden nei confronti del giogo asburgico. Tale vicenda ispirò letterati come Schiller e il grande compositore Rossini. 

\Tellàro Fiume (40 km) della Sicilia sudorientale. Nasce dai monti Iblei e sfocia nel mar Ionio. 

\Teller, Edward (Budapest 1908-Stanford 2003) Fisico statunitense. Di origine ungherese, contribuì alla costruzione della bomba atomica e alla teoria della fusione termonucleare per la bomba H. 

\tellìna, sf. Mollusco (Tellina pulchella) della famiglia dei Tellinidi e della classe dei Bivalvi. Lunga circa 3 cm, è dotata di una larga conchiglia. Vive nei fondali sabbiosi.   +  

\Tellìnidi Famiglia di Molluschi Lamellibranchi marini che vivono nella sabbia e nel fango. 

\tellùrico, agg. (pl. m.-ci) Riguardante i fenomeni endogeni della Terra. ~ geologico. 

\tellùrio, sm. Elemento chimico di simbolo Te. Ha numero atomico 52, peso atomico 127,61, punto di fusione 450 °C, punto di ebollizione 990 °C. Appartenendo allo stesso gruppo di selenio e zolfo, ha proprietà chimiche simili a quelle di questi elementi. Ha aspetto lucente ed è molto fragile. Viene usato in lega con il rame in quanto ne migliora la lavorabilità e con il piombo, in quanto riduce l'azione corrosiva dell'acido solforico su di esso. Viene impiegato come semiconduttore in cellule fotoelettriche, come ingrediente dei detonatori e in ceramica. Insieme ai suoi composti, è tossico. 

\Telnet In informatica è il nome di un protocollo che permette a un utente di accedere a un host remoto. 

\telo- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco télos fine, termine. 

\télo, sm. 1 Pezzo di stoffa o tela largo quanto l'intero tessuto, cucito con altri pezzi per formare coperte, indumenti ecc. lenzuolo a due teli, telo da spiaggia. 2 Arma da lancio. 
 @   da tela

\teloblàsto, sm. Grossa cellula che si differenzia nelle prime fasi della segmentazione delle uova degli Anellidi, degli Artropodi e dei Molluschi. 

\telóne, sm. 1 Grande telo, in genere spesso e resistente, utilizzato per ricoprire oggetti. 2 Sipario. 

\telson, sm. L'ultima divisione del corpo di un crostaceo.   +  

\Telstar Serie di satelliti artificiali per telecomunicazioni lanciati per la prima volta nello spazio nel 1962. Vengono utilizzati per l'estensione dei collegamenti telefonici intercontinentali. 

\Tèlti Comune in provincia di Sassari (1.922 ab., CAP 07020, TEL. 0789). 

\Tèlve Comune in provincia di Trento (1.728 ab., CAP 38050, TEL. 0461). 

\Tèlve di Sópra Comune in provincia di Trento (619 ab., CAP 38050, TEL. 0461). 

\tèma, sm. e sf. sm. (pl.-i) 1 Argomento che è oggetto di una trattazione. 2 Una trattazione scritta riguardante un certo argomento. il tema di storia all'esame di maturità era stato scelto da pochi studenti. 3 Radice della parola, dopo che è stata tolta la desinenza. 4 Divisione amministrativa e militare dell'impero bizantino originatasi dalle guarnigioni stanziate in regioni con particolari esigenze di difesa. 
sf. sing. Timore, paura. poteva parlare senza alcuna téma
 X   sm. 1 theme, topic, subject. 2 (scolastico) composition, essay. 
 @   lat. thema,-atis, dal greco thèma, deriv. da tithènai porre; nel significato di sf. sing. deriv. da temere

\Tema Città (110.000 ab.) del Ghana, nella Regione Orientale. 

\temàtica, sf. (pl.-che) Insieme degli argomenti di un certo componimento, motivo musicale o artistico. ~ concetto, idea. 

\temàtico, agg. (pl.-ci) 1 Riguardante un tema letterario, musicale o artistico. 2 Riguardante il tema di una parola. 

\temènza, sf. Rispetto, timore dovuto a soggezione. 

\temerariaménte, avv. In modo temerario. 

\temerarietà, sf. invar. L'essere temerario, agire con avventatezza. 

\temeràrio, agg. e sm. (pl.-ari) agg. 1 Che agisce in modo avventato, correndo rischi non preventivati. 2 Precipitoso, affrettato relativamente a un pensiero, atteggiamento mentale. 
sm. Chi agisce in modo avventato, precipitoso. 
 X   agg. reckless, rash. 
 @   lat. temererarius, deriv. dall'avv. temere avventatamente. 

\temére, v. v. tr. 1 Avere paura, timore. ~ paventare. 2 Sospettare, attendere con ansia. temeva di rimanere deluso da quel colloquio. 3 Patire. non temeva il freddo
v. intr. 1 Essere preoccupato. non doveva temere per quelle sciocchezze. 2 Dubitare. 
 X   v. tr. to be afraid, to fear. v. intr. 1 to be afraid. 2 (preoccuparsi) to worry about. 
 @   lat. timere

\temerità, sf. invar. Temerarietà. 

\Temi e variazioni Opera di poesia di B. Pasternak (1923). 

\temìbile, agg. Che deve essere temuto. 

\Temin, Howard (Filadelfia 1934-1994) Virologo statunitense. Compì importanti studi sulla trasmissione dell'informazione genetica nei virus tumorali e nel 1975 con D. Baltimore fu insignito del premio Nobel. 

\Temirtau Città (213.000 ab.) del Kazakistan, nella provincia di Karaganda, sul fiume Nura. 

\Temìstocle (Atene 528 ca-Magnesia al Meandro 462 a. C. ca) Politico e militare ateniese. Fautore del grande sviluppo e della supremazia di Atene sul mare, provvide a far fortificare il Pireo e sostenne il potenziamento della flotta vincendo l'opposizione di Aristide. Fu lo stratego e l'ideatore del piano di guerra che condusse alla vittoria di Salamina nel 480. Sostenne la nascita della Lega delio attica nel Peloponneso in opposizione a Sparta. I moderati non accolsero favorevolmente la sua politica ed egli venne condannato all'esilio nel 471 a. C. Da Sparta venne accusato di alleanza con la Persia e, condannato dagli ateniesi, trovò rifugio da Artaserse (465-464) e da egli fu incaricato di governare Magnesia. 

\tèmolo, sm. Pesce (Thymallus thymallus) della famiglia dei Salmonidi e dell'ordine dei Clupeiformi. Lungo 50 cm, vive in branchi nelle acque europee. 

\Temora Poema, inserito successivamente nei Canti di Ossian, di J. Macpherson (1762). 

\tempàccio, sm. Insieme di condizioni atmosferiche molto sfavorevoli. 

\tèmpera, sf. 1 Tecnica di pittura che utilizza colori da diluire in acqua. 2 Dipinto realizzato con tale tecnica. 3 Tempra. 

\temperalàpis => "temperamatite" 

\temperamatìte, sm. invar. Arnese utilizzato per temperare le matite. ~ temperino, temperalapis. 
 X   sm. pencil sharpener. 

\temperaménto, sm. 1 Alleviamento. 2 L'effetto di temperare. 3 Indole, caratteristiche psicologiche che determinano la personalità dell'individuo. il temperamento romantico di quel ragazzo l'aveva subito attratta
 X   sm. temperament. 

\Temperamento nevrotico, Il Opera di psicologia di A. Adler (1919). 

\temperamìne, sm. invar. Arnese utilizzato per fare la punta alla mina di grafite. 

\temperànte, agg. Moderato, sobrio, privo di eccessi. 

\temperànza, sf. L'essere privo di eccessi, equilibrato, moderato. 
 @   lat. temperantia, deriv. da temperans. 

\temperàre, v. v. tr. 1 Mescolare nelle giuste proporzioni. 2 Mitigare, correggere. 3 Fornire di una punta. 4 Temprare. 
v. rifl. Moderarsi, trattenersi. 
 X   v. tr. 1 to mitigate, to temper, to moderate. 2 (matita) to sharpen. 

\temperataménte, avv. In modo temperato, privo di eccessi. 

\temperàto, agg. 1 Mescolato in proporzioni giuste. 2 Che ha clima né troppo caldo né troppo freddo. era piacevole trascorrere le vacanze in quel luogo dal clima temperato. 3 Temprato. 4 Moderato, controllato, privo di eccessi. non poteva vivere accanto a un uomo così temperato
 X   agg. 1 temperate, moderate. 2 (clima) temperate. 
 @   lat. temperatus, p.p. di temperare

\temperatùra, sf. 1 Lo stato termico misurabile di un corpo. 2 La quantità di calore misurabile di un ambiente. 3 L'operazione di temprare l'acciaio. 
 X   sf. temperature. 
In fisica è la grandezza fisica che indica lo stato termico dei corpi e la loro attitudine allo scambio di calore con altri corpi o con l'ambiente. La meccanica statistica e la teoria cinetica dei gas consentono di individuare una proporzionalità tra l'energia cinetica media delle particelle costituenti i corpi e la temperatura. Si misura in gradi Celsius (°C) o in gradi Fahrenheit (°F), utilizzando strumenti ( →  termometri) che sfruttano la proporzionalità diretta tra aumento di temperatura e espansione del volume di alcune sostanze (mercurio, alcol). Nel Sistema Internazionale si usa il Kelvin (K), in una scala di temperatura assoluta, che ha come zero la temperatura più bassa immaginabile, corrispondente a −273,15 °C. La temperatura critica è invece quella al di sopra della quale un aeriforme non può essere più liquefatto per semplice compressione. 
In fisiologia è il grado di calore del corpo umano che può variare a seconda della parte del corpo e in base alle condizioni patologiche. Gli organismi viventi possono essere omeotermi ed eterotermi

\tempèrie, sf. invar. 1 Condizione climatica di un certo luogo. 2 Complesso dei fattori che caratterizzano un determinato momento storico. 

\temperìno, sm. 1 Piccolo coltello tascabile munito di una o più lame che possono essere ripiegate alla base e chiuse nella cavità del manico. 2 Temperamatite. 
 X   sm. penknife. 

\tempèsta, sf. 1 Perturbazione atmosferica violenta caratterizzata da forti venti irregolari, pioggia e grandine e accompagnata da un abbassamento della temperatura e in certi casi da scariche elettriche. ~ burrasca, uragano. 2 Grandine. 3 Furia violenta, agitazione. 4 Insieme di oggetti che investono provocando danni. 
 X   sf. storm. 
 @   lat. tempestas,-atis, deriv. da tempus tempo. 
Tempesta magnetica 
Variazione irregolare del campo magnetico terrestre provocata da getti di particelle cariche originati dall'attività solare e giunti nell'alta atmosfera terrestre. Si accompagnano alla comparsa delle macchie solari e acquistano una rilevanza particolare alle alte latitudini durante le aurore polari provocando forti disagi per le interferenze nelle radiocomunicazioni. 

\Tempèsta, il (Haarlem ca. 1637-Milano 1701) Soprannome di Pieter Mulier il Giovane, detto anche Cavalier Tempesta. Pittore olandese. Tra le opere Fuga in Egitto (1696, Ginevra, Musée d'Art et d'Histoire). 

\Tempesta, La Commedia in cinque atti di W. Shakespeare (1611-1612). Probabilmente l'ultima delle composizioni teatrali di Shakespeare, La tempesta è un'eccezionale commedia romantica pervasa di fantasia e di meraviglia. Racconta della giovane Miranda e di suo padre, il mago Prospero, legittimo duca di Milano, che in seguito a una congiura si trovano su un'isola incantata. Prospero è venuto a comandare le creature dell'isola, compreso lo spirito buono Ariel e il mostro cattivo Calibano. Per magia egli fa sorgere una tempesta che, tra gli altri, porta sull'isola coloro che hanno cospirato contro di lui e poi dirige tutti gli eventi successivi. Alla fine, tutti i problemi vengono risolti pacificamente, Miranda viene corteggiata e conquistata dal giovane Ferdinando, Prospero rinuncia ai suoi poteri magici. La commedia non ha fonti letterarie dirette. Taluni critici vedono in essa una sorta di summa dei temi drammatici di Shakespeare. 

\tempestàre, v. v. tr. 1 Colpire ripetutamente con violenza. ~ percuotere. 2 Ornare di preziosi. 
v. intr. Essere in tempesta, agitarsi. ~ infuriare. <> acquietarsi. 
 X   v. tr. 1 to rain blows on. 2 (di domande) to bombard with questions. v. intr. 1 to be stormy. 2 (grandinare) to hail. 
 @   deriv. da tempesta. 

\tempestàto, agg. Costellato, adorno di pietre preziose. 
 X   agg. studded. 

\Tempeste d'acciaio Memorie di E. Jünger (1920). 

\Tempeste sull'Asia Film d'avventura, russo (1928). Regia di Vsevolod Ilarionovic Pudovkin. Interpreti: A. Cistjakov, L. Dedintzev, L. Belinskaia. Titolo originale: Potomok Cinghis Khan 

\tempestivaménte, avv. In modo tempestivo. 
 X   avv. 1 at the right moment. 2 (in tempo) in good time. 

\tempestività, sf. invar. Prontezza di intervento. 

\tempestìvo, agg. Che accade nel momento giusto, in cui c'è effettivamente bisogno. 
 X   agg. timely. 
 @   lat. tempestivus, deriv. da tempestas. 

\tempestosaménte, avv. In modo tempestoso, turbolento. 

\tempestóso, agg. 1 Che è in tempesta. 2 In forte agitazione, contrastato. 
 X   agg. stormy. 

\Tempi difficili Romanzo di Ch. Dickens (1854). 

\Tempi moderni Film comico, americano (1936). Regia di Charlie Chaplin. Interpreti: Charlie Chaplin, Paulette Goddard, Henry Bergman. Titolo originale: Modern Times    +  

\tèmpia, sf. (pl. tempie) Regione del capo situata lateralmente nella zona compresa fra l'occhio e l'orecchio. 
 X   sf. temple. 

\tempiétto, sm. Tempio dalle dimensioni modeste. 

\tèmpio, sm. (pl. templi) 1 Costruzione dedicata al culto di una divinità. ~ santuario, sinagoga. 2 Luogo degno di rispetto e venerazione. ~ sacrario. 
 X   sm. temple. 
La parola latina templum indica originariamente uno spazio delimitato, mentre in seguito designa in particolare l'edificio che sorge nello spazio sacro. L'architettura del tempio corrisponde in un primo momento all'abitazione dell'uomo. Pressoché tutte le religioni che hanno il tempio lo interpretano in modo antropomorfico e vedono in esso il luogo di dimora degli dei, anche se ciò non esclude che questi abbiano anche altre residenze. È frequente il caso in cui l'edificio del tempio sorga in posizione centrale rispetto agli edifici profani. La cura per gli dei impegna in un certa misura le risorse personali, economiche e culturali di una società. Anche le istituzioni educative come le scuole sono spesso associate al tempio. La tipologia parallela dell'abitazione umana e di quella divina è riscontrabile nell'antico Oriente. Il simbolismo cosmologico acquista nel tempio un'importanza fondamentale; alla fine gli elementi cosmologici prevalgono e il tempio finisce per rappresentare il cosmo (come, per esempio, in Egitto, Mesopotamia, India). I punti cardinali trovano espressione nell'orientamento del tempio. I primi templi dell'antichità erano costituiti da un semplice recinto delimitato da pietre o alberi, separato dalle altre costruzioni e interdetto ad attività diverse da quelle di culto. Successivamente si passò al tempio vero e proprio inteso come luogo di abitazione della divinità, rappresentata con un oggetto sacro o da un simulacro, e di luogo di riunione dei fedeli (chiesa per i cristiani, pagoda per i buddhisti, moschea per i devoti di Allah, sinagoga per gli ebrei). Presso i sumeri, si ritiene svolgesse la funzione di tempio l'edificio a forma di torre denominato zikkurat. Il tempio egizio era costituito da un recinto entro il quale un piccolo spazio era destinato al sacrario della divinità e il resto era occupato da vari edifici. Il tempio greco fino alla fine del VI sec. a. C. era costituito da un edificio rettangolare (naòs) il cui interno era diviso in due o tre navate da file di colonne. Successivamente si operò una distinzione tra i diversi stili architettonici (dorico, ionico e corinzio).   +   Nel tempio etrusco, più ampio del precedente e circondato su tre lati dal colonnato, si accedeva al podio rialzato da una parte sola tramite una scalea. Questa struttura venne ripresa nel tempio romano fino al II sec. a. C. e successivamente modificata sotto l'influsso greco pur mantenendo il podio rialzato. 

\Tèmpio Pausània Comune in provincia di Sassari (13.899 ab., CAP 07029, TEL. 079). Centro agricolo (coltivazione di frutta e cereali), dell'allevamento e industriale (lavorazione del sughero, prodotti meccanici e alimentari) e turistico della Gallura. Vi si trovano sorgenti di acque minerali. Gli abitanti sono detti Tempiesi

\tempìsmo, sm. Grande tempestività di intervento. 

\tempìsta, sm. e sf. (pl.-isti) Chi mostra tempismo. 

\templàre, agg. e sm. agg. 1 Relativo al tempio. 2 Relativo all'ordine del Tempio. 
sm. Membro dell'ordine religioso militare del Tempio, che fu fondato nel XII sec. da Ugo di Payns con lo scopo di difendere i pellegrini in Terra Santa e i luoghi santi. 
I templari avevano la loro residenza nel palazzo reale di Gerusalemme e avevano un'organizzazione interna in classi di cavalieri, scudieri e cappellani. Crebbero notevolmente di numero e si diffusero in tutta Europa, divenendo una ricca potenza che si attirò le ostilità dei sovrani. Federico II li allontanò dalla Sicilia e Filippo il Bello in Francia condusse un'opera di sanguinosa repressione nei loro confronti e chiese a papa Clemente V l'abolizione dell'ordine che avvenne nel 1312. 

\Temple, Shirley (Santa Monica 1928-) Attrice cinematografica statunitense. Interpretò Riccioli d'oro (1935) e Il massacro di Fort Apache (1948). Nel 1949 lasciò il cinema. 

\temple-block, sm. invar. Strumento utilizzato nella musica jazz, formato da una noce di cocco svuotata. 

\tèmpo, sm. 1 Successione di istanti in cui accadono eventi. 2 Periodo più o meno lungo. 3 Periodo in cui vengono svolte particolari attività, o devono essere completate determinate operazioni. 4 Periodo storico contrassegnato da un personaggio, da una particolare impresa. 5 Età. 6 Attesa, distrazione. 7 Ritmo musicale. 8 Istante in cui avviene l'azione, in grammatica. 9 Condizioni meteorologiche, clima. 
 X   sm. 1 time. 2 (libero) time off. 3 (a tempo pieno) full time. 4 (a tempo parziale) part time. 5 (tempo reale) real time. 6 (per tempo) in time. 7 (in un primo tempo) at first. 8 (in un secondo tempo) later on. 9 (tempi tecnici) time requirement. 10 (atmosferico) weather. 11 (gramm.) tense. 12 (film) part. 13 (partita) half. 
 @   lat. tempus,-oris. 
Il tempo è denaro. Frase contenuta negli Essays di Francesco Bacone. 
In astronomia viene definita una scala di tempo secondo una successione di fenomeni in base alla quale è possibile attribuire una data a un evento, assumendo come unità di tempo l'intervallo tra due dati fenomeni sulla scala del tempo. Un tempo tali unità (anno, giorno, secondo ecc.) si ricavavano dall'osservazione dei fenomeni collegati alla rotazione e rivoluzione della Terra. La scala fondata sul tempo siderale ha per unità il giorno siderale, quella basata sul tempo solare ha per unità il giorno solare. Il loro limite sta nel dipendere dalla posizione dell'osservatore e dal fuso orario. Si considera inoltre il tempo universale (TU), tempo locale del meridiano di Greenwich. Oggi si impiega una scala di tempo atomico ottenuta attraverso le frequenze campione. Per il tempo atomico internazionale (TAI) viene utilizzato come unità di tempo il secondo del Sistema Internazionale. 
In filosofia la concezione più antica identifica il tempo con l'ordine con cui si misura il movimento e appartiene alla filosofia pitagorica, platonica e aristotelica. Il concetto di tempo come successione di istanti uguali fu alla base della meccanica di Newton e di tutta la scienza moderna. Un'altra concezione di tempo che tiene conto della successione degli stati di coscienza e ha natura soggettiva venne introdotta da Agostino e si ritrova nella filosofia cristiana medievale e in quella di Bergson. L'esistenzialismo vide invece nel tempo la condizione dell'esistenza come possibilità e progetto di vita. 
In  →  fisica la meccanica classica ritiene il tempo indipendente dai fenomeni naturali e da ogni altro evento. Newton asserì che il tempo assoluto fluisce ininterrottamente e costantemente rimanendo indipendente dai sistemi di riferimento usati. La teoria della relatività ha invece introdotto il concetto di tempo relativo all'osservatore e di dilatazione dei tempi. Vedi i cap. 2 e 45 qui:   +  
Spazio-tempo 
Sistema di coordinate a quattro dimensioni e cioè le tre coordinate spaziali più la quarta temporale. 
Tempo siderale 
Tempo che si fonda sulla rotazione della Terra intorno all'asse polare rispetto alle stelle. Angolo orario dell'equinozio di primavera o del punto G. Può essere vero se si considerano le oscillazioni periodiche del punto G provocate dal fenomeno della nutazione; è medio quando si considera solo il movimento di precessione del punto G. 

\Tempo di amore e di lotta Opera di poesia di P. Kohout (1954). 

\Tempo di uccidere Romanzo di E. Flaiano (1947). 

\Tempo e il luogo, Il Romanzo di J. V. Trifonov (postumo 1983). 

\Tempo ritrovato, Il Romanzo di M. Proust (1927), ultimo del ciclo di sette romanzi intitolato Alla ricerca del tempo perduto (La strada di Swann; All'ombra delle fanciulle in fiore; I Guermantes; Sodoma e Gomorra; La prigioniera; Albertine scomparsa; Il tempo ritrovato). L'inizio del romanzo vede il ritorno di Marcel sui luoghi della sua infanzia a Combray alla ricerca delle sue emozioni di un tempo, senza successo. Marcel soggiorna in una casa di cura. All'uscita, constata gli effetti della guerra; viene a conoscenza delle squallide avventure del barone di Charlus e della morte di Saint-Loup in guerra. Finita la guerra, che ha favorito l'ascesa degli arrivisti, come i Verdurin, Marcel viene invitato a un ricevimento dai principi di Guermantes. Lo scrittore con il suo implacabile sguardo osservatore passa in rassegna i convitati e medita sugli effetti distruttivi dell'azione del tempo. Al narratore si rivela la propria vocazione di interprete degli avvenimenti passati, tramite un'opera letteraria che salvi le memorie dalla distruzione del tempo. 

\Tempo vissuto, Il Opera psicologica di E. Minkovski (1933). 

\Tempo, Il Quotidiano italiano indipendente fondato a Roma nel 1944 da R. Angiolillo che lo diresse fino al 1973. 

\tèmpora, sf. pl. Giorni in cui avviene il digiuno. 

\temporàle, agg. e sm. agg. 1 Relativo al tempo. avverbio temporale, in grammatica. 2 Relativo al potere esercitato su uno stato, contrapposto all'autorità di guida religiosa e spirituale. 3 Riguardante la regione delle tempie. 4 Manifestazioni conseguenti a una lesione della circonvoluzione del lobo temporale. 
sm. 1 Perturbazione violenta del tempo atmosferico. ~ acquazzone, diluvio. 2 Litigio, bisticcio. 
 X   agg. temporal. sm. storm, thunderstorm. 
 @   lat. tempuralis, deriv. da tempus,-oris tempo. 

\temporalésco, agg. (pl. m.-eschi) Relativo a un temporale, che mostra le caratteristiche di un temporale. 

\temporalìsmo, sm. sing. Dottrina che sostiene e giustifica il potere temporale del papa. 

\temporalità, sf. invar. 1 L'essere temporale, contrapposto alla spiritualità. 2 Beni di proprietà della Chiesa. 

\temporaneaménte, avv. Per un breve intervallo di tempo. 

\temporaneità, sf. invar. Transitorietà. 

\temporàneo, agg. Che ha durata limitata e breve, non definitivo. 
 X   agg. temporary. 
 @   lat. tardo temporaneus. 

\temporeggiaménto, sm. Il temporeggiare, titubare. 

\temporeggiàre, v. intr. Ritardare, differire nel tempo. 
 X   v. intr. to play for time, to temporize. 
 @   lat. mediev. temporizare trascorrere il tempo. 

\temporeggiatóre, sm. (f.-trìce) Chi prende tempo, indugia. 

\temporibus illis, loc. avv. Espressione latina il cui significato è "in quei tempi". 

\temporizzàre, v. tr. Stabilire gli istanti di accadimento di certi eventi controllabili. 

\temporizzatóre, sm. Apparecchio in grado di permettere una temporizzazione. il temporizzatore del riscaldamento si era guastato
 @   da temporizzare

\temporizzazióne, sf. 1 L'operazione di temporizzare degli eventi. 2 Sequenza in cui accadono determinati eventi. 

\tèmpra, sf. 1 Trattamento termico di riscaldamento e successivo brusco raffreddamento, con cui si fanno acquisire ai metalli proprietà che non avevano in precedenza. 2 Indole, caratteristiche fisiche o morali. uomo di tempra democratica. 3 Qualità di suono. 
 @   deriv. da temprare

\tempràbile, agg. Che può essere temprato. 

\temprabilità, sf. L'essere temprabile. 

\tempràre, v. v. tr. 1 Modellare, dare la tempra. 2 Rendere più solido e forte. ~ irrobustire, rinforzare. <> debilitare, indebolire. 
v. rifl. 1 Ricevere la tempra. 2 Diventare più forte. ~ rafforzarsi, rinforzarsi. <> debilitarsi. 
 X   v. tr. to temper. 
 @   lat. temperare. 

\tempràto, agg. 1 Che è stato sottoposto a tempra. 2 Forte, solido. 

\Temps modernes, Les Rivista mensile politico-letteraria fondata da J. P. Sartre nel 1946 sempre distintasi per le sue ardite prese di posizione sui principali temi della società contemporanea. 
v. tr. Coprire di tenebre. ~ oscurare. 
v. rifl. Oscurarsi. ~ ottenebrarsi. 

\tempùscolo, sm. Intervallo di tempo infinitesimo. 

\Temù Comune in provincia di Brescia (1.058 ab., CAP 25050, TEL. 0364). 

\Temuco Città (241.000 ab.) del Cile centrale, sul fiume Cautín. Capoluogo della IX regione di La Araucanía. 

\TEN Sigla di Trans Euro Notte (treno). 

\tenàce, agg. 1 Che è resistente alle trazioni, alle deformazioni. fune tenace. 2 Fermo nei propositi, perseverante. la sua volontà tenace gli permetteva di ottenere sempre dei risultati. 3 Avaro. 
 X   agg. tenacious, tough. 
 @   lat. tenax,-acis, deriv. da tenere tenere. 

\Tenace soldatino di stagno, Il Favola contenuta in Fiabe di H. Ch. Andersen (1835-1872). 

\tenaceménte, avv. 1 In modo saldo. 2 Con assiduità. 

\tenàcia, sf. (pl.-cie) 1 L'essere tenace. 2 Fermezza, perseveranza. ~ forza. 
 X   sf. tenacity. 

\tenacità, sf. invar. 1 Resistenza. 2 Avarizia. 

\tenàglia, sf. (per lo più al pl.) 1 Arnese formato da due ganasce imperniate nel mezzo, utilizzato per afferrare saldamente dei piccoli oggetti. manovra a tenaglia, aggiramento del nemico sui due fianchi per poi stringere come in una morsa. 2 Chele di scorpioni e granchi. 
 X   sf. pl. pincers. 
 @   lat. tardo tenacula, deriv. da tenere tenere. 

\Tenasserim Regione del Myanmar meridionale, attraversata dal fiume omonimo, comprendente una fascia costiera tra il confine thailandese e il mare delle Andamane. Territorio prevalentemente montuoso (monti Taungnyo e Bilauktaung) e ricoperto da estese foreste. Coltivazioni di riso e caucciù. Nella regione si trovano anche giacimenti di stagno e tungsteno. Clima caldo e umido. 

\Ténca, Càrlo (Milano 1816-1883) Poeta. Tra le opere Prose e poesie (postumo, 1888). 

\tènda, sf. 1 Struttura costituita da una impalcatura, da picchetti e da drappi di tela che la ricoprono. tenda da campeggio; levare le tende, andarsene. 2 Tessuto elegante che pende dall'alto delle finestre, all'interno di un'abitazione. 
 X   sf. 1 curtain. 2 (da campo) tent. 3 (da riparo) awning. 
 @   lat. mediev. tenda, deriv. dal lat. tendere tendere. 

\Tenda verde, La Dramma di W. Weyrauch (1963). 

\Tènda, còlle di Colle della Francia, nel dipartimento delle Alpes-Maritimes, sul confine italo-francese. Collega la Val Vermenagna in Italia, con quella del Roia in Francia. È passato (assieme a Briga Marittima) dall'Italia alla Francia col Trattato di Pace della II Guerra Mondiale, nel 1947. 

\tendàggio, sm. (pl.-aggi) L'insieme degli ornamenti di un'abitazione costituiti da tende. 

\tendènte, agg. Che tende, che ha una mira, obiettivo. 

\tendènza, sf. 1 Propensione naturale. ~ attitudine, inclinazione. (una spiccata t. per la musica; t. alla malinconia; t. a ingrassare) 2 La direzione (prevalente) verso cui qualcosa tende a muoversi, orientamento (a volte non esplicitato, nel caso di persone o loro opere). ~ andamento, corrente, indirizzo (il tempo ha t. a migliorare; si capisce che è di t. progressista; segue le nuove t. della moda
 X   sf. trend, tendency. 

\tendenziàle, agg. Che ha una tendenza (per domani si prevede un t. aumento della nuvolosità; il tasso t. d'inflazione di ottobre: come aumenterebbero percentualmente in 1 anno i prezzi se continuassero ad aumentare come sono aumentati rispetto all'ottobre dello scorso anno). 

\tendenzialménte, avv. Per propria tendenza. 

\tendenziosità, sf. invar. L'essere tendenzioso. 

\tendenzióso, agg. Che insinua considerazioni errate e non obiettive, verso un fine ben preciso. 

\tender, sm. invar. Carro contenente le scorte di carbone, acqua necessarie a una locomotiva a vapore. 

\tèndere, v. v. tr. 1 Sottoporre a tensione. 2 Spiegare. 3 Porgere un oggetto. gli tese una mano per tirarlo su. 4 Far seguire una certa direzione. tendere l'orecchio, ascoltare con attenzione. 
v. intr. 1 Avere un orientamento, direzione naturale. 2 Avere uno scopo, puntare a un obiettivo. 3 Sfumare, inclinare. il suo colorito tendeva al rosso fuoco
v. intr. pron. 1 Tirarsi, essere teso. 2 Allungarsi, per porgere. 
 X   v. tr. 1 to stretch out. 2 (porgere) to hold out. 3 (una trappola) to set, to lay. 
 @   lat. tendere

\tendicatèna, sm. invar. Dispositivo della bicicletta che tiene tesa la catena. 

\tendìna, sf. Piccola tenda utilizzata per riparare dalla vista altrui o proteggere dal sole. 
 X   sf. curtain. 

\tèndine, sm. Estremità di tessuto connettivo fibroso di un muscolo, che serve a saldare il muscolo all'osso su cui si innesta. Di colore bianco, resistente e inestensibile, è composto da innumerevoli fascetti che sono le estremità delle fibre componenti il muscolo. In corrispondenza del passaggio del tendine le strutture osseo cartilaginee assumono forma di tunnel o sella con guaina mucosa.   +  
 X   sm. sinew, tendon. 
Rottura tendinea 
Si tratta di una lesione abbastanza frequente dovuta a una brusca contrazione muscolare. Interessa tendini con una preesistente situazione degenerativa, sottoposti a sforzi ripetuti e usuranti (per esempio colpisce atleti o alcune categorie di lavoratori soggetti a particolari sforzi fisici). Le sedi più frequentemente colpite sono: il tendine bicipite del braccio, quello del quadricipite (nella coscia, sopra la rotula), il tendine d'Achille (nella parte posteriore della gamba, sopra il tallone). 
La lesione si manifesta con dolore intenso e improvviso, accompagnato spesso dalla comparsa di un solco in corrispondenza del punto in cui è avvenuta la rottura. Si ha pure la compromissione dei movimenti. 
Come primo intervento non si può che accompagnare nel più breve tempo possibile l'infortunato presso un centro specializzato, in quanto la rottura tendinea richiede la sutura dei capi tendinei ed eventualmente l'immobilizzazione in doccia gessata. 
Per prevenire le lesioni tendinee dello sportivo può essere utile fare uso di scarpe adeguate allorché si pratichi una attività come la corsa, eventualmente fare uso di appositi plantari, utilizzare le metodiche dello stretching, cercare di non sovraccaricare troppo quando di pratica una attività sportiva continua. 

\tendìneo, agg. Relativo alla connessione dei muscoli con le ossa. 

\tendinìte, sf. Infiammazione acuta o cronica di un tendine. Sintomi della tendinite sono dolore e limitazione dei movimenti dell'articolazione o dell'arto colpito. La tendinite può essere isolata, oppure interessare anche la guaina tendinea (tenosinovite). 

\tenditóre, sm. e sf. 1 Chi tende. 2 Dispositivo che tiene in tensione un oggetto.   +  

\tendóne, sm. Tenda di grosse dimensioni in genere impermeabile e resistente. 
 X   sm. tent. 

\tendòpoli, sf. invar. Accampamento di tende, campeggio. 

\tenèbra, sf. 1 Fitta oscurità. ~ buio, tenebrosità. <> chiarore, luce. 2 pl. Inferno. 
 X   sf. pl. darkness, dark. 
 @   lat. tenebrae tenebre. 

\tenebrosità, sf. invar. L'essere tenebroso. 

\tenebróso, agg. e sm. agg. 1 Avvolto nelle tenebre. 2 Misterioso. 
sm. Individuo dalla personalità misteriosa. 
 X   agg. gloomy, dark. 
 @   lat. tenebrosus. 

\tenènte, sm. Ufficiale che ha il comando di un plotone. tenente colonnello, chi ha grado immediatamente inferiore al colonnello. 
 X   sm. lieutenant. 
 @   da luogotenente

\Tenènti, Albèrto (Viareggio 1924-Parigi 2002) Storico. Docente prima all'università di Venezia e poi alla Sorbona di Parigi. Tra le opere Venezia e i corsari. 1580-1615 (1961) e La formazione del mondo moderno: XIV-XVII secolo (1980). 

\tenènza, sf. Mansione del tenente. 

\Tenera è la notte Romanzo di F. S. Fitzgerald (1934). 

\teneraménte, avv. Dolcemente, con affetto. 

\Teneràni, Piètro (Torano, Rieti 1789-Roma 1869) Scultore. Tra le opere Psiche (1819, Firenze, Galleria d'Arte Moderna). 

\tenére, v. v. tr. 1 Avere fra le mani. ~ stringere, reggere. tenere il sacco a qualcuno, dargli man forte in azioni disoneste. 2 Porgere, ricevere. 3 Trattenere. 4 Mantenere. 5 Stimare. 6 Occupare. 7 Ottenere un risultato. 8 Contenere, conservare. cercava di tenere buono quell'unico amico rimasto
v. intr. 1 Sostenere un assalto, resistere. tenere duro, ostinarsi. 2 Aderire, mantenere. 3 Aver caro. 
v. rifl. 1 Sorreggersi a un sostegno. 2 Trattenersi. 3 Mantenersi. 4 Stimarsi, curarsi. 
 X   v. tr. 1 to keep. 2 (contenere) to hold. 3 (prendere) to take. 4 (parteggiare) to support. v. intr. 1 to hold. 2 (colori) to be fast. 3 (dare importanza) to care about. v. rifl. 1 to keep oneself. 2 (attenersi) to follow, to stick. 3 (trattenersi) to help. 4 (stare in una determinata posizione) to stand. 
 @   lat. tenere

\tenerézza, sf. 1 L'essere tenero. 2 Sentimento, atto di affetto. 3 Morbidezza. 

\Tenerife Isola (726.000 ab.) della Spagna, la più estesa dell'arcipelago delle Canarie, nell'oceano Atlantico, tra l'isola di Gomera e l'isola di Gran Canaria. Territorio prevalentemente montuoso (cima più alta Pico de Teide 3.170 m). Coltivazioni di banane, canna da zucchero, uva, tabacco, ortaggi e fiori. Turismo. Altra città principale, oltre al capoluogo Santa Cruz de Tenerife, è La Laguna. 

\tenerìna, sf. Torta tipica di Ferrara preparata con una base di cioccolato fondente, burro, zucchero, uova e pochissima farina. Una volta sfornata ha la particolarità di rimanere bassa e con un cuore tenerissimo e umido.   +  

\tenerìno, agg. Riferito alle varietà di ciliegio con frutti a polpa molle per differenziarli dai duroni. 

\tènero, agg. e sm. agg. 1 Soffice, non duro. <> aspro. 2 Delicato, che richiede grandi cure e attenzioni. 3 Dolce, affettuoso. essere di cuore tenero, indulgente. 
sm. sing. 1 Parte morbida, non dura. 2 Sentimento prossimo all'amore. c'era stato del tenero fra loro due, ma ora era tutto finito
 X   agg. 1 tender. 2 (molle) soft. 3 (fig.) loving. 
 @   lat. tener,-era,-erum

\tenerùme, sm. 1 Parte cartilaginea, tenera che può essere mangiata. 2 Sdolcinatura. 

\tènia, sf. (Taenia) Chiamato volgarmente verme solitario. Tipo di verme appartenente alla categoria dei Platelminti ("vermi piatti") Cestodi. Allo stato di cisticerco si trova nelle carni bovine e suine; l'uomo mangiando carni infestate poco cotte può introdurre il parassita che si fissa alle pareti dell'intestino e può raggiungere dai 3 ai 10 m di lunghezza. Il disturbo provocato dalla presenza della tenia nell'intestino viene chiamato teniasi  +  
 X   sf. tapeworm. 

\tenìasi, sf. Infestazione da tenia, un parassita intestinale lungo sino a 10 m. 

\Tènidi, o Tèniidi Famiglia di Platelminti Cestodi Ciclofillidei cui appartengono le più comuni tenie che parassitano l'uomo. 

\Teniers, David il Giovane (Anversa 1610-Bruxelles 1690) Pittore fiammingo. Tra le opere Il re beve (Madrid, Prado) e L'arciduca Leopoldo Guglielmo nella sua Pinacoteca a Bruxelles (ca. 1647, Madrid, Prado). 

\tenìfugo, agg. e sm. (pl. m.-ghi) Preparato terapeutico usato contro l'infestazione intestinale da tenia. 

\tenitóre, sm. (f.-trìce) Colui che tiene o gestisce una cosa. 

\Ténna (comune) Comune in provincia di Trento (723 ab., CAP 38050, TEL. 0461). 

\Tenna (fiume) Fiume (62 km) delle Marche. Nasce dai monti Sibillini e sfocia nel mare Adriatico. 

\Tennengebirge Gruppo montuoso dell'Austria, nel Salisburghese, compreso tra il fiume Salzach e i suoi affluenti Lammer e Fritz. Vetta più elevata il monte Raucheck (2.431 m). 

\Tennessee (fiume) Fiume (1.049 km) degli USA orientali. Nasce dagli Appalachi e confluisce nel fiume Ohio, presso Paducach. Le sue acque vengono sfruttate per l'irrigazione e la produzione dell'energia idroelettrica (lavori idraulici condotti dalla TVA; Tennessee Valley Authority). 

\Tennessee (stato) Stato federato degli USA centrorientali (4.822.000 ab.) con capitale Nashville-Davidson, si estende per 109.152 km2 dai rilievi appalachiani, a est, fino al fiume Mississippi, a ovest; altri fiumi sono il Tennessee e il Cumberland. I confini dello Stato sono segnati a nord dal Kentucky e dalla Virginia, a est dalla Carolina del Nord, a sud dal Mississippi, Alabama e Georgia, a ovest dal Missouri e Arkansas. L'attività estrattiva e industriale attualmente occupano una ruolo primario. Abbondanti le risorse naturali quali zinco, fosfati, rame, ferro, carbone. Industrie metallurgiche, tessili, chimiche, alimentari, siderurgiche, del legno e cartarie. Presenti anche colture di cotone, mais, cereali, tabacco e allevamenti di bovini e suini. Aperto alla colonizzazione francese nel 1768, nel 1776 fu annesso alla Carolina del Nord per diventare nel 1796 il sedicesimo stato degli USA. 

\Tènni, Omobòno (Tirano, Sondrio 1907-circuito di Bermgarten, Berna 1948) Corridore motociclista italiano. Fu tre volte campione italiano e fu il primo corridore non inglese a vincere il Tourist Trophy nel 1937. 

\tènnis, sm. invar. Sport praticato su di un campo rettangolare diviso a metà da una rete e disputato tra due giocatori (singolo) o quattro (doppio). Una palla viene lanciata da un campo all'altro con una racchetta in modo tale da rendere difficoltosa la risposta dell'avversario. La palla di gomma è cava e rivestita di panno. La racchetta può avere un manico in legno o in fibra di vetro, in grafite, in metallo e un telaio di forma ovoidale con incordatura in nylon o budello animale. Deriva dall'antico gioco francese della pallacorda, ripreso e modificato dall'inglese Walter Clopton Wingfield nel 1874. I più importanti appuntamenti internazionali sono il torneo individuale di Wimbledon a Londra e la coppa Davis, campionato del mondo tra squadre nazionali maschili. 
 X   sm. tennis. 

\tennìsta, sm. e sf. Sportivo che pratica il tennis. 

\tennistavòlo, sm. invar. Gioco del tennis praticato su un tavolo, utilizzando racchette di dimensioni ridotte, ricoperte da superfici di gomma e usando una pallina di celluloide. Detto anche ping-pong, è uno sport di origine inglese che ha regole simili a quelle del tennis. 

\tennìstico, agg. (pl.-ci) Riguardante il tennis. 

\Ténno Comune in provincia di Trento (1.675 ab., CAP 38060, TEL. 0464). 

\tènno, sm. Titolo dell'imperatore del Giappone. 

\Tennyson, lord Alfred (Somersby 1809-Aldworth House 1892) Poeta inglese dell'età vittoriana. La sua opera è pervasa da sentimentalismo e nostalgia dei valori del passato ed esprime con grande accuratezza formale, eleganza e musicalità gli ideali del tempo. Tennyson divenne il principale esponente della sua epoca. Tra le sue opere, Il diavolo e la signora (1823), Poesie, per lo più liriche (1830), I lotofagi (1832), Ulisse (1842), In memoriam (1850), La carica dei seicento (1854), Maud (1855), Idilli del re (1859), Quelli della foresta (1892). 

\teno- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco ténon tendine. 

\tenóne, sm. Parte di un pezzo di legno, sagomato per entrare perfettamente a incastro in un altro pezzo corrispondente. 

\tenoplàstica, sf. Intervento di chirurgia plastica per rimediare una lesione tendinea. 

\tenóre, sm. 1 Atteggiamento, modo di comportamento, di vita. 2 Percentuale di una sostanza contenuta in una soluzione. 3 Voce maschile che raggiunge i toni più alti. 4 Cantante che ha voce da tenore. 5 Contenuto 6 Modo d'esprimersi, tono. 
 X   sm. 1 (mus.) tenor. 2 (tono) tone. 3 (di vita) standard of living, way of life. 
 @   lat. tenor,-oris continuità. 

\tenorìle, agg. Da tenore. 

\tenosinovìte, sf. Infiammazione che coinvolge i tendini e le membrane che li avvolgono, cioè le guaine sinoviali. Può essere provocata dall'impianto di batteri o da un trauma. In quest'ultimo caso si tratta generalmente di traumi lievi, ripetuti per un lungo periodo di tempo, caratteristici di alcuni sport agonistici e di alcune professioni. Il manifestarsi della malattia è frequente nei mesi freddi. Le sedi più colpite sono le mani, il polso, l'avambraccio, il collo del piede e il tendine d'Achille. 
La tenosinovite è caratterizzata da lieve dolore, da riduzione dei movimenti nella zona colpita e da blocco improvviso del tendine (tenosinovite a scatto). La cura si basa su riposo e fisioterapia. Sono utili farmaci antinfiammatori o infiltrazioni di cortisonici. 
Le forme di tenosinovite infettive sono dovute generalmente a streptococco. In questo caso la terapia è a base di antibiotici ed, eventualmente, chirurgica. 

\tenotomìa, sf. Resezione chirurgica di un tendine. 

\tenrec, sm. invar. Genere di Mammiferi insettivori appartenente alla famiglia dei Tenrecidi. 
 X   sm. tenrec. 

\Tenrècidi Famiglia di Mammiferi insettivori diffusi principalmente nel Madagascar e nelle isole limitrofe. D'aspetto simile ai ricci hanno muso più allungato e mantello coperto di aculei più deboli e radi. 

\Tenryu Fiume (250 km) del Giappone, sull'isola di Honshu. Nasce dal lago Suwa e sfocia nell'oceano Pacifico. 

\tensioattìvo, agg. e sm. agg. Che è in grado di ridurre la tensione superficiale in un liquido. 
sm. Sostanza in grado di ridurre la tensione superficiale in un liquido. 
Contiene un gruppo idrofilo con alta affinità per l'acqua e un gruppo idrofobo con scarsa affinità per l'acqua e può essere a seconda della natura chimica dei due gruppi, anionico, cationico, anfotero, non ionico. I tensioattivi comprendono i saponi e hanno proprietà detergenti, emulsionanti e schiumogene. Vengono impiegati nella produzione di detersivi, adesivi, emulsioni, disinfettanti, inchiostri, cosmetici, additivi, bagni elettrochimici e oli lubrificanti. 

\tensiòmetro, sm. 1 Dispositivo per misurare le tensioni. 2 Dilatometro o estensimetro per valutare le tensioni generate in un elemento strutturale sollecitato. 

\tensióne, sf. 1 Il tendere. 2 Stato di agitazione, di ansia. ~ apprensione, nervosismo. <> serenità, tranquillità. 3 Differenza di potenziale elettrico. 4 Contrasto. ~ disaccordo. <> armonia. 
 X   sf. tension. 
 @   lat. tensio,-onis, deriv. da tensus, p.p. di tendere tendere. 
Tensione elettrica  (electric tension)
In un circuito elettrico è la differenza di potenziale elettrico tra due punti, misurata in volt. 
Tensione di vapore  (vapor pressure)
Grandezza che misura l'attitudine di un liquido all'evaporazione, data dalla pressione che il vapore saturo in equilibrio esercita sulla sua superficie. Quando la tensione vapore di un fluido opportunamente riscaldato raggiunge il valore della pressione atmosferica circostante, si ha il fenomeno dell'ebollizione. 
Tensione superficiale  (surface tension)
La tensione superficiale dei liquidi misura la loro tendenza (per le forze di coesione che si esercitano fra le molecole) a raccogliersi a parità di volume secondo forme che abbiano una superficie più piccola possibile. Di conseguenza, in condizioni di equilibrio, la superficie di un liquido si comporta come se esso fosse avvolto da una sottilissima pellicola elastica tesa. Manifestazioni della tensione superficiale, di esperienza quotidiana, sono la formazione delle gocce, il diffondersi delle pellicole d'olio sull'acqua o su altri liquidi (aventi una tensione superficiale maggiore di quella propria dell'olio), le pellicole d'acqua saponata su scheletri di metallo, il galleggiamento di corpiccioli asciutti anche se la loro densità è maggiore di quella del liquido (un ago e certi insetti sulla superficie dell'acqua).
Formalizzando, la tensione superficiale si esprime come forza per unità di lunghezza (N/m-Newton per metro lineare) applicata tangenzialmente alla superficie di delimitazione di due fluidi (liquido e gas o due liquidi immiscibili). 


\tensiostruttùra, sf. Struttura costruita con cavi sottoposti a tensione meccanica. 

\tensoflessióne, sf. Sollecitazione composta dovuta alla contemporanea presenza di un momento flettente e di una trazione assiale. 

\tensóre, agg. e sm. agg. Che ha la funzione di tenere in tensione. 
sm. Ente matematico che generalizza il concetto di vettore. 
Ente matematico che permette di rappresentare grandezze fisiche e geometriche in modo invariante rispetto ai cambiamenti di sistema di riferimento. Le basi del calcolo tensoriale vennero fornite da Ricci Curbastro e Levi-Civita alla fine del XIX secolo. Il calcolo tensoriale (il cui nome deriva dal suo impiego per lo studio delle tensioni a cui sono sottoposti solidi e superfici dall'intervento di forze esterne) permette anche il passaggio dagli spazi euclidei agli "spazi curvi" utilizzati nell'ambito della teoria della relatività di Einstein.   +  
 X   sm. 1 tensor.

\tensostruttùra, sf. Tipo di struttura caratterizzata da un elemento costruttivo (fune) resistente a sola trazione. 

\tentàbile, agg. e sm. agg. Che merita di essere tentato. 
sm. Ciò che può essere ragionevolmente tentato. 

\tentacolàre, agg. 1 Che ha tentacoli. 2 Molto esteso e con molte attrattive. 

\Tentacolàti Tipo nel regno animale, sottoregno dei Metazoi, suddiviso nei sottotipi Briozoi, Foronidei, Brachiopedi, aventi in comune la presenza di una corona di tentacoli. 

\tentàcolo, sm. 1 Struttura mobile, caratteristica di certi Molluschi (ad es. i cefalopodi)   +   e certi Celenterati (ad es. le meduse)   +  . 2 Attrattiva, lusinga. 
 X   sm. tentacle.

\tentàre, v. tr. 1 Indurre a fare cose che autonomamente non verrebbero fatte da una persona, istigare al male. 2 Cercare di convincere, di fare in tutti i modi possibili e leciti. 3 Azzardare, provare. 4 Tastare, verificare toccando la consistenza. 
 X   v. tr. 1 to try. 2 (indurre) to tempt. 

\tentatìvo, sm. Prova fatta senza certezza di riuscita. 
 X   sm. attempt, try. 

\tentatóre, agg. e sm. agg. Che tenta. 
sm. Chi lusinga, spinge a compiere atti non voluti. 

\tentazióne, sf. 1 Istigazione al peccato. 2 Desiderio, stimolo. 
 X   sf. temptation. 

\Tentazione d'esistere, La Prosa di E. Cioran (1956). 

\Tentazione di Sant'Antonio Romanzo di G. Flaubert (1874). 

\tenténna, sm. e sf. invar. Chi si mostra indeciso nel fare e nel parlare. 

\tentennaménto, sm. 1 Ondeggiamento. 2 Titubanza, incertezza, perplessità. 

\tentennànte, agg. Incerto, che tentenna. ~ esitante, dubbioso. <> deciso, risoluto. 

\tentennàre, v. v. intr. 1 Oscillare, barcollare. ~ dondolare. 2 Essere indeciso e poco risoluto, esitare. tentennò un istante prima di lasciarsi coinvolgere
v. tr. Scuotere lievemente. ~ scrollare. tentennare la testa, mostrare disapprovazione. 
 X   v. intr. 1 to be unsteady, to shake. 2 (esitare) to hesitate. v. tr. (la testa) to shake one's head. 
 @   voce onom. 

\tentennìo, sm. (pl.-nii) Un continuo tentennare. 

\tentóne, o tentóni, avv. Alla cieca, senza sicurezza nella direzione presa. 
 X   avv. (andare a) to grope one's way. 

\tentòrio, sm. Formazione anatomica che assomiglia a una tenda. 

\Tentredìnidi Famiglia di Insetti Imenotteri di piccole dimensioni diffusi ovunque tranne che in Oceania. 

\tènue, agg. 1 Esile, debole. 2 Flebile, pallido, poco denso. 3 Scarso. 
Intestino tenue → 
 X   agg. 1 slender, thin. 2 (lieve) slight. 3 (colori) soft. 4 (debole) faint. 
 @   lat. tenuis. 

\tenueménte, avv. In modo tenue. 

\tenuità, sf. invar. L'essere tenue. 

\tenùta, sf. 1 Il tenere. l'auto aveva una tenuta in curva perfetta, aveva molta aderenza al terreno. 2 Attitudine a mantenere, resistere. 3 Capacità di un contenitore. 4 Estensione formata da terreni e poderi di uno stesso proprietario. 5 Uniforme, divisa. la loro tenuta di lavoro era sempre impeccabile
 X   sf. 1 (podere) farm, estate. 2 (abiti) clothes. 3 (capienza) capacity. 4 (uniforme) uniform. 

\tenutàrio, sm. (pl. m.-ari) Chi è il possessore di una tenuta o di un bene. 

\tenùto, agg. 1 Obbligato. 2 Relativo a una nota che viene suonata per un intervallo più prolungato. 
 X   agg. bound, obliged. 

\Tenzing, Norkey (Thamey 1914-Darjeeling 1986) Alpinista nepalese. Nel 1953 fu il primo con E. Hillary a scalare l'Everest. 

\tenzonàre, v. intr. Combattere. ~ lottare. 

\tenzóne, sf. 1 Duello. 2 Disputa poetica su un argomento di carattere amoroso. 

\teo- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco theós dio. 

\teobromìna, sf. Denominazione della 3,7-dimetilxantina, base purinica principale del cacao. 

\teocalli, sm. Casa della divinità degli atzechi costruita alla sommità delle loro piramidi per immolarvi vittime umane. 

\teocèntrico, agg. (pl. m.-ci) Che pone in primo piano le esigenze religiose. 

\teocentrìsmo, sm. Tendenza di pensiero in cui le esigenze religiose sono considerate primarie nella vita di un individuo. 

\teocrasìa, sf. Fusione di due o più figure divine in una sola a seguito di fenomeni di sincretismo. 

\teocràtico, agg. (pl.-ci) Della teocrazia. 

\teocrazìa, sf. Termine coniato dallo storico Flavio Giuseppe per indicare il giudaismo successivo all'esilio di Babilonia (dal 588 a. C. in poi) nel quale il governo era tenuto dal sommo sacerdote con un collegio di notabili. In generale, si definisce teocrazia un sistema di governo in cui il potere politico deriva direttamente da Dio ed è esercitato da uomini che Dio ha investiti dell'autorità religiosa (sacerdoti). La volontà divina può essere interpretata da profeti e sacerdoti ai quali spetta quindi il governo. Mosè è considerato il prototipo della teocrazia. Un altro caso di teocrazia riguarda il potere di capi e sovrani ritenuti incarnazione della divinità o investiti di tale potere dalla divinità o ancora di discendenza divina. Oltre che nel giudaismo, ordinamenti teocratici sono riscontrabili nell'Islam (in molti stati islamici odierni sono presenti soltanto alcuni tratti teocratici) e nel lamaismo tibetano fino alla conquista cinese (1950). Nella storia del pensiero politico occidentale la dottrina teocratica sostenuta dal cristianesimo cercò di affermare l'origine divina del potere e assunse grande importanza con l'accrescersi della potenza politica del papato e durante le sue lotte con l'impero (Gregorio Magno, Gregorio VII, Innocenzo III, Bonifacio VIII). I tentativi del papato di attuare l'ideale teocratico si infransero contro l'opposizione dell'impero. La concentrazione del potere religioso e di quello politico nelle stesse mani produce regimi totalitari scarsamente rispettosi dei diritti dei cittadini. Come in tutti i regimi totalitari, nel regime teocratico non sono garantite alcune delle libertà fondamentali del cittadino (libertà di religione, libertà di opinione, libertà di stampa) normalmente garantite nei regimi democratici. 

\Teòcrito (Siracusa 305?-Cos 260? a. C.) Poeta greco. Recatosi ad Alessandria, conobbe Callimaco e gli altri più importanti letterati del periodo, mentre a Cos frequentò la rinomata scuola di Fileta. Per la sua opera viene ritenuto il massimo esponente della poesia bucolica del mondo antico. La sua produzione consiste in un carme figurato (La zampogna), venti epigrammi e trenta idilli. Questi ultimi hanno carattere agreste, encomiastico e mitologico, oppure fanno parte dei cosiddetti mimi urbani o rustici, ritratti brillanti e realistici di personaggi popolari. Tra i più noti Le Talisie, Ila, Le siracusane, Le maghe, La fattura

\Teodicea Opera filosofica di G. W. Leibniz (1710). 
Teodicea 
Opera filosofica di A. Rosmini Serbati (1845). 

\Teodolìnda (?-625?) Figlia del duca dei bavari, Garibaldo I, fu regina dei longobardi e prima moglie di Autari e due anni dopo di Agilulfo. Con l'aiuto di Gregorio Magno fu l'artefice della conversione del suo popolo dall'arianesimo al cristianesimo, nonostante avesse aderito allo scisma dei Tre Capitoli. Fu reggente, alla morte del secondo marito, per conto del figlioletto Adaloaldo. Fece fondare il monastero di Bobbio e diede inizio alla costruzione della cattedrale di Monza. 

\teodolìte, sm. Strumento ottico, utilizzato per misurare angoli e rilievi.   +  
 X   sm. theodolite.

\Teodòra (Costantinopoli 500-Costantinopoli 548) Imperatrice d'oriente. Sposa di Giustiniano I nel 527, grazie al grande intuito e al forte carattere riuscì a esercitare la sua influenza sulle più importanti decisioni di corte. Vide consolidata la sua potenza dopo la risoluzione della rivolta di Nika del 532 e si adoperò per ammorbidire l'intransigenza cattolica nei confronti della dottrina monofisita, cui aveva aderito, in Siria ed Egitto. 

\Teodorìco Nome di sovrani. 
Ostrogoti Teodorico 
(454?-Ravenna 526) Re degli ostrogoti, figlio di Teodemiro, visse l'adolescenza a Costantinopoli e trasferì il suo popolo dalla Pannonia alla Mesia. Nel 488 ottenne dall'imperatore d'oriente Zenone, l'approvazione di recarsi in Italia con il suo popolo per scacciare Odoacre e prendere il suo posto, azione che riuscì nel 493. Preso il potere affidò ai romani l'amministrazione e agli ostrogoti la parte militare e, nonostante fosse ariano, non contrastò la chiesa romana. Instaurò una convivenza tra i due popoli ma non consentì la loro fusione impedendo i matrimoni misti. Riuscì a imporre la sua volontà anche sui barbari vicini fino all'espansione dei franchi. Nel 525 quando iniziò una campagna contro l'eresia ariana, iniziò anche il declino di Teodorico. Boezio, Simmaco e papa Giovanni, suoi leali collaboratori, furono le principali vittime. Teodorico poco dopo morì e venne sepolto nel mausoleo di Ravenna. Rappresenta il più importante dominatore d'Italia tra i barbari. 
Visigoti Teodorico I 
(?-Campo Mauriaco 451) Re dei visigoti dal 418, quando successe a Vallia. Estese il suo regno in Spagna e in Gallia. Alleato del romano Ezio, morì combattendo Attila ai Campi Catalaunici. 
Teodorico II 
(426-Tolosa 466) Re dei visigoti. Figlio di Teodorico I, salì sul trono nel 453 ordinando l'uccisione del fratello Torrismondo. Espanse il regno combattendo contro gli svevi; fu assassinato da Enrico, suo fratello. 

\Teodòro (papi e sovrani) Papi Teodoro I 
(Gerusalemme-Roma 649) Papa dal 642 al 649. Si oppose al monotelismo. 
Teodoro II 
(?-Roma 897) Papa nel dicembre 897, solo per pochi giorni. 
Sovrani Teodoro 
(Sarge 1820-Magdala 1868) Negus d'Etiopia dal 1855. Battuto dagli inglesi, si suicidò. 
Teodoro Angelo Ducas Comneno 
(?-1230 ca.) Despota d'Epiro dal 1215. Nel 1224 conquistò Tessalonica ai latini, divenendone imperatore. I bulgari lo sconfissero nel 1230, mentre tentava di riconquistare Costantinopoli. 
Teodoro I Lascaris 
(?-1222) Dopo la conquista di Costantinopoli nel 1204, fu imperatore di Nicea e vi pose la sede dell'impero. Nel 1211 sconfisse i turchi e nel 1221 tentò senza successo di riconquistare Costantinopoli. 
Teodoro II Ducas Lascaris 
(?-1258) Nipote di Teodoro I, fu imperatore di Nicea dal 1254. 

\Teodòro I Paleòlogo (?-1338) Figlio di Andronico II e di Iolanda di Monferrato, nipote di Giovanni I, succedette allo zio come marchese di Monferrato dal 1306. 

\Teodòro II di Monferràto (?-1418) Marchese dal 1381. Contro i Savoia, si alleò con i Visconti e nel 1404 conquistò Casale. 

\Teodòsio Nome di sovrani. 
Teodosio I il Grande 
(Cauca 347-Milano 395) Imperatore romano nel 379 fu il primo a integrare i popoli barbari entro i suoi confini utilizzandoli anche nelle campagne militari. Avversò l'eresia ariana a favore dell'ortodossia dell'editto di Nicea (editto di Tessalonica, 380 e concilio di Costantinopoli, 381) 
Teodosio II 
(401-450) Imperatore d'oriente. Figlio di Arcadio, divenne imperatore nel 408, consigliato dalla sorella Pulcheria. Promosse la redazione del Codice teodosiano, raccolta di costituzioni imperiali da Costantino in poi e testo principale del diritto romano. Emanato nel 438 il codice abrogò qualsiasi costituzione lasciando operanti i codici gregoriano ed ermogeniano. È la raccolta più completa tramandata ai posteri. Nel 449 Teodosio II sostenne la dottrina di Eutiche durante il concilio di Efeso. 
Teodosio III 
(sec. VIII) Imperatore romano d'oriente nel 716-717. 

\teofagìa, sf. Consumazione di una vittima sacrale identificata con la divinità. Tale pratica è tuttora in uso presso alcuni aborigeni australiani e in gruppi a struttura sociale totemica. 

\Teòfane il Grèco (1330/40-1405/15) Pittore bizantino. Tra le opere Sant'Acacio (1378, Novgorod, Chiesa della Trasfigurazione). 

\teofanìa, sf. Manifestazione della divinità. 

\teofanìe, sf. pl. Feste primaverili in onore di Apollo celebrate a Delfi per il suo ritorno dal paese degli iperborei dove aveva trascorso l'inverno. 

\teofilantropìa, sf. Movimento religioso a sfondo deista diffuso in Francia tra il 1797 e il 1801. 

\Teofilàtto (?-926?) Patrizio romano. Fu protagonista della politica di Roma e del papato, insieme alla moglie Teodora e alla figlia Marozia. 

\teofillìna, sf. Alcaloide simile alla caffeina che si trova nelle foglie del tè, in cristalli bianchi, di sapore amaro; è usato in medicina. 

\Teòfilo (?-842) Figlio di Michele II, gli succedette nell'829 come imperatore bizantino. Sostenne l'iconoclastia al punto da perseguire anche la moglie Teodora. Si oppose all'espansione araba e rafforzò i confini dell'impero; sul fronte interno, riorganizzò le istituzioni scolastiche e diede inizio a molte opere di ingegneria civile. 

\Teófilo Otóni Città (129.000 ab.) del Brasile, nello stato di Minas Gerais. 

\teòforo, agg. Riferito a un nome di persona derivato da quello di un dio. 

\Teofràsto (Efeso, Isola di Lesbo, 371 o 370-288/285 a. C.) Filosofo greco. Tra le opere Caratteri morali e Storia delle piante

\Teogonia Poema di Esiodo (VIII-VII sec. a. C.). 

\teogonìa, sf. Parte della mitologia che descrive la discendenza degli dei. 

\teogònico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla teogonia. 

\Teòlo Comune in provincia di Padova (7.715 ab., CAP 35037, TEL. 049). 

\teologàle, agg. Riguardante la teologia. 

\teologìa, sf. solo sing. Studio di tutto ciò che è relativo a Dio. La teologia in questo senso generale è applicabile a tutte le religioni e a tutti i Paesi. Tuttavia, occorre precisare che la teologia intesa come ricerca della verità e perciò come sviluppo ed evoluzione dei metodi di ricerca in relazione allo stato delle conoscenze è individuabile solo nel mondo occidentale. Le ferite di circa due secoli di guerre di religione hanno convinto sia la chiesa sia gli stati che nessuna verità può essere imposta con le armi. La filosofia aristotelica fece coincidere la teologia con la metafisica e tale concezione fu dominante fino al XVII sec. Successivamente si operò una distinzione tra la teologia vista come scienza che studia la natura per arrivare alla conoscenza di Dio, e la teologia propriamente religiosa che pone alla base della conoscenza divina la rivelazione. Nella teologia cristiana fondamentale è lo studio dei testi dell'Antico e Nuovo Testamento, in particolare del Vangelo e delle lettere di San Giovanni e di quelle di San Paolo. Negli stessi Vangeli sinottici (Matteo, Marco, Luca) è presente una serie di problemi teologici come il rapporto tra ebrei e cristiani, il rapporto del cristiano verso l'autorità romana, la persona di Cristo ecc. Le posizioni di contrasto assunte nei confronti delle concezioni pagane ed ereticali (gnosticismo, manicheismo, arianesimo, nestorianismo, monofisismo, pelagianesimo ecc.) portarono a un riassetto più sistematico e organico delle riflessioni teologiche precedenti. San Tommaso d'Aquino (1221-1274) con la sua opera riuscì a trovare la possibilità di convivenza del pensiero cristiano e della speculazione filosofica, insieme operanti nella ricerca della verità. Secondo San Tommaso la filosofia, ovviamente ferma al di qua della verità rilevata, viene ritenuta in grado di raggiungere risultati conoscitivi certi per tutto ciò che concerne la sfera naturale; da parte sua, la teologia, che ha il compito di illustrare e dimostrare le verità rivelate, può valersi del metodo filosofico. Come applicazione della sua tesi, nella Summa theologiae vengono elencate cinque dimostrazioni che dall'analisi del mondo reale risalgono a Dio: atto puro, causa prima, essere necessario, essere perfettissimo, entità intelligente. I diversi contenuti della speculazione teologica hanno comportato la nascita di distinzioni all'interno di essa, da quella dogmatica, alla pastorale, dalla morale all'ascetica e biblica ecc. Oggi, tuttavia, questo tipo di suddivisioni sono passate in seconda linea di fronte ai problemi nuovi che si affacciano alla teologia contemporanea, quali l'attenzione alle scienze umane, alle ricerche comparative, alle specificità delle diverse culture, alle religioni esistenti nel mondo, il rapporto con gli altri monoteismi. Gli scambi con le altre scienze umane hanno portato nel concilio Vaticano II a una rinnovata riflessione sui contenuti e significati della chiesa, sul primato della chiesa di Roma e sulla collegialità episcopale. 
 @   dalle parole greche theós dio e lógos discorso. 
 X   sf. theology. 

\teologicaménte, avv. Dal punto di vista della teologia. 

\teològico, agg. (pl.-ci) Riguardante la teologia. 
 X   agg. theologian. 

\teologìsmo, sm. Eccesso di uso delle formule e delle discussioni teologiche. 

\teologizzàre, v. intr. Discutere, speculare secondo i criteri della teologia. 

\teòlogo, sm. (pl.-gi) Chi studia la teologia. 

\teopaschìsmo, sm. Dottrina cristiana a tendenza eretica che proclama che Cristo ha sofferto come Dio. 

\Teopòmpo (sec. VIII a. C.) Re di Sparta. Durante il suo regno ebbe luogo la prima guerra messenica. Fu forse l'istitutore della magistratura degli efori. 

\Teòr Comune in provincia di Udine (1.954 ab., CAP 33050, TEL. 0432). 

\Teòra Comune in provincia di Avellino (2.242 ab., CAP 83056, TEL. 0827). 

\teorèma, sm. (pl.-mi) Enunciato matematico che può essere dimostrato con un procedimento logico deduttivo, a partire da determinati assiomi.  Alcuni teoremi:   +  .  La formalizzazione del concetto:   +  .
 X   sm. theorem. 

\teorèsi, sf. invar. Attività speculativa contrapposta alla prassi. 

\teorètica, sf. (pl.-che) Parte della filosofia che si pone come obiettivo il problema della conoscenza. 

\teoreticaménte, avv. In modo teoretico. 

\teorètico, agg. Che fa riferimento alla teoria, contrapposto alla pratica. 
 X   agg. theoretical. 

\teorìa, sf. 1 Enunciazione sistematica di principi della scienza che sono in grado di spiegare un determinato fenomeno. ~ supposizione, deduzione. 2 Ogni forma di sapere contrapposta a quella pratica, che ne costituisce l'applicazione. in teoria, il tuo ragionamento può essere corretto. 3 Modo di pensare. 4 Corteo, sfilata. 5 (matem.) A partire da un sistema di assiomi, una teoria è l'insieme dei teoremi che sono conseguenza degli assiomi. O, meglio, dato un sistema formale, una teoria è un insieme di formule "chiuso" rispetto alla "consequenzialità" (e un "sistema di assiomi" è un qualunque insieme di formule le cui conseguenze sono tutta la teoria).   +  
 X   sf. theory. 
 @   lat. tardo theoria, dal greco theorìa, deriv. da theorèin esaminare. 
Teoria degli epicicli 
Teoria che analizza i cerchi su cui si muovono gli astri vaganti; venne esposta da Tolomeo nel II sec. d. C. e dominò il pensiero astronomico per quattordici secoli. 
Teoria dei deferenti 
Teoria esposta da Tolomeo nel II sec. d. C. che si occupa dei cerchi descritti dai centri degli epicicli. 
Teoria quantistica 
Teoria introdotta da Planck nel 1900 per spiegare la radiazione del corpo nero; in base a questa teoria, l'energia viene emessa in maniera discontinua anziché in maniera continua. I quanti, granuli piccolissimi di energia, furono un concetto importantissimo nella fisica atomica, tanto che la loro analisi portò a cambiamento sostanziale della concezione generale dell'atomo; ogni elettrone che orbita intorno al nucleo descrive solo alcune orbite, a livelli di energia ben precisi e discreti. 
Teoria della relatività ristretta 
Teoria esposta da Einstein nel 1905 secondo la quale la velocità della luce è la stessa per tutti gli osservatori per i quali vale il principio di inerzia. Si occupa dello studio dei comportamenti dei corpi con velocità paragonabili a quelli della luce nel vuoto. 

\Teoria dei colori Saggio di J. W. Goethe (1810). 

\Teoria del romanzo, La Opera filosofica e di critica d'arte di G. Lukács (1920). 

\Teoria e storia della storiografia Opera filosofica di B. Croce (1917). 

\Teoria generale dello spirito come atto puro Opera di filosofia di G. Gentile (1916). 

\Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta Opera di economia di J. Keynes (1936). 

\teoricaménte, avv. Dal punto di vista della teoria. 

\teoricità, sf. invar. L'essere teorico. 

\teòrico, agg. e sm. (pl.-ci) agg. Che riguarda la teoria. ~ astratto, dottrinale. <> concreto, pratico. 
sm. Chi elabora delle teorie per spiegare determinati fenomeni. ~ filosofo, teorizzatore. 
 X   agg. theoretical. sm. theoretician, theorist. 
 @   lat. tardo theoricus, dal greco theorikòs. 

\teorizzàre, v. tr. Formulare i principi di una certa conoscenza in forma di teoria. 
 X   v. tr. to theorize. 

\teorizzazióne, sf. L'effetto di teorizzare. 

\teosofìa, sf. Scienza occulta che ipotizza la possibilità di conoscere in modo esoterico la natura della divinità. 
 @   greco tardo theosophìa, comp. da theòs dio + sophìa sapienza. 

\teosòfico, agg. (pl.-ci) Relativo alla teosofia. 

\teòsofo, agg. Seguace della teosofia. 

\teossènie, sf. pl. Feste pubbliche e private in cui si offriva un banchetto a una o più divinità considerate presenti in qualità di ospiti. 

\tèpalo, sm. Elemento che compone il verticillo fiorale nelle piante con fiori omoclamidati, in cui cioè la corolla non si distingue dal calice. 

\tepee, sm. invar. Tenda conica tipica degli indiani della prateria. 

\tepènte, agg. Tiepido. 

\Tepic Città (207.000 ab.) del Messico, sul fiume Río Grande de Santiago. Capitale dello stato di Nayarit. 

\tepidàrio, sm. (pl.-ari) Ambiente riscaldato delle terme, in cui si facevano bagni tiepidi. 

\tepidézza => "tiepidezza" 

\tèpido => "tiepido" 

\tepóre, sm. Temperatura mite, calore piacevole. 
 X   sm. warmth. 

\téppa, sf. 1 Feccia, teppaglia. 2 Scapestrato. 
 X   sf. hooligans, mob. 

\teppàglia, sf. coll. Insieme di persone dedite a malvagità, violenze, delinquenza. 

\teppìsmo, sm. 1 Comportamento volgare, violento proprio della teppa. 2 Fenomeno sociale, legato alla teppa. 
 X   sm. hooliganism. 

\teppìsta, sm. e sf. (pl. m.-isti) Chi compie atti di teppismo. 
 X   sm. hooligan. 

\teppìstico, agg. (pl. m.-ci) Da teppista. 

\tequila, sf. invar. Bevanda ad alta gradazione alcolica tipica del Messico (ottenuta distillando le foglie di un certo tipo di agave). 

\Tequila connection Film poliziesco, americano (1988). Regia di Robert Towne. Interpreti: Mel Gibson, Michelle Pfeiffer, Kurt Russell. Titolo originale: Tequila Sunrise 

\tera- Prefisso che moltiplica l'unità di misura per 1012

\Terabust, Elisabètta (Varese 1946-) Ballerina italiana, il cui vero nome è Elisabetta Magli. Dopo aver frequentato la scuola di ballo del Teatro dell'Opera di Roma, nel 1964 entrò nella compagnia del teatro. Venne nominata prima ballerina nel 1966. Artista di fama internazionale, danzò per grandi compagnie quali il London Festival Ballet e i Ballets de Marseille creati da Roland Petit. Tornata in Italia negli anni '80, fece parte della compagnia Aterballetto. Nel 1989 divenne direttrice della scuola di danza del Teatro dell'Opera di Roma e, nel 1993, direttrice della compagnia di ballo del Teatro alla Scala di Milano. 

\Terafòsidi Famiglia di Aracnidi Araneidi. 

\Téramo Città (52.000 ab., CAP 64100, TEL. 0861) e capoluogo di provincia dell'Abruzzo. Situata a 264 m di altezza, a 30 km dalla costa adriatica, alla confluenza del torrente Vezzola con il fiume Tordino, copre una superficie di 152 km2. Attivi sono il mercato agricolo di cereali, uva, ortaggi, frutta, olive e quello zootecnico. Presenti sono le industrie meccaniche, alimentari, della ceramica, dei mobili, tessili e dell'abbigliamento. Teramo fu conquistata dai romani nel 268 a. C. dopo essere stata capitale dei Pretuzi e fu annessa alla regione picena da Augusto. Dal 1443 fece parte del regno di Napoli. Chiese gotiche, cattedrale del XII sec. e resti del teatro romano sono le più importanti testimonianze del passato. 
Provincia di Teramo 
La provincia estesa per 1.948 km2 (284.000 ab.), dall'Appennino (Gran Sasso d'Italia, 2.912 m) giunge al litorale adriatico percorsa dai fiumi Tordino, Tronto e Vomano. Turismo balneare lungo la costa e montano sui rilievi appenninici. Coltivazioni di viti, olivi e frutta. Pesca. Industrie meccaniche, tessili, dell'abbigliamento e del mobile. 

\terapèuta, sm. e sf. (pl. m.-ti) Chi si occupa di terapeutica. 

\terapèutica, sf. (pl.-che) Scienza che si occupa della cura delle malattie. 

\terapèutico, agg. (pl. m.-ci) Curativo, riguardante la terapia. 
 X   agg. therapeutic(al). 

\terapìa, sf. Parte della medicina che studia il modo di curare le malattie. 
 X   sf. therapy. 

\terapìsta, sm. e sf. (pl. m.-isti) Chi è specializzato nella pratica di particolari cure di fisioterapia. 

\Teràpsidi Ordine di Rettili Sinapsidi vissuti tra il Permiano e il Giurassico medio. 

\terat(o)- Primo elemento di parole composte che nella terminologia medica significano mostruosità. 
 @   dal greco téras-atos

\teratogènesi, sf. Formazione di gravi malformazioni per un difetto nello sviluppo dell'embrione. Può essere provocata da fattori (detti teratogeni) come: alcune infezioni (ad es. la rosolia o la taxoplasmosi in gravidanza), alcuni agenti fisici (come i raggi X) o chimici (talidomide).
 X   sf. teratogenesis.

\teratòide, sm. Tumore maligno simile al teratoma ma con tessuti embrionali meno differenziati. 

\teratologìa, sf. sing. Studio delle deformazioni negli organismi viventi. 

\teratòma, sm. (pl.-i) Mostruosità a carattere tumorale causata da tessuti embrionali mal differenziati e disorganizzati. 

\tèrbio, sm. Elemento chimico di numero atomico 65, peso atomico 158,9, simbolo Tb, appartenente alla famiglia degli elementi metallici delle terre rare o lantanidi. Nel gruppo è uno degli elementi di più scarsa abbondanza. Deve il nome al villaggio svedese di Ytterby dove le terre rare furono per la prima volta scoperte. 

\Terborch, Gerard (Zwolle 1617-Deventer 1681) Pittore olandese. Tra le opere L'incontro d'amore (Parigi, Louvre) e Hendrik van der Schalke (1644, Amsterdam, Rijksmuseum). 

\Terbrugghen, Hendrick (Deventer 1588-Utrecht 1629) Pittore olandese. Tra le opere Flautista (1621, Kassel, Staatliche Gemäldegalerie). 

\Terdobbiàte Comune in provincia di Novara (486 ab., CAP 28070, TEL. 0321). 

\Terebèllidi Famiglia di Anellidi Policheti sedentari marini che vivono in tubi mucosi e membranosi. 

\Terebintàli Ordine di Angiosperme Dialipetale che comprende piante legnose ricche di oli e resine. 

\terebìnto, sm. Nome comune della Pistacia terebinthus, arbusto mediterraneo che può raggiungere i cinque metri di altezza e che produce frutti rossi a drupa. 

\terèbra, sf. Organo allungato e perforante caratteristico di alcune famiglie di Insetti Imenotteri detti appunto terebranti. 

\Terebrànti Gruppo di Insetti Imenotteri forniti di terebra con la quale le femmine trapassano la frutta o il legno per raggiungere le larve di altri Insetti in cui depongono poi le uova. 

\terèdine, sf. Mollusco (Teredo navalis) della famiglia dei Teredinidi e della classe dei Bivalvi. Misura tra i 10 e i 45 mm. Danneggia pontili e imbarcazioni scavando gallerie nel legno. 

\Teredìnidi Famiglia di Molluschi Lamellibranchi che comprende le teredini. 

\tereftàlico, agg. (pl. m.-ci) Riferito all'acido parabenzendicarbossilico. 

\Terek Fiume (623 km) della Ciscaucasia. Nasce dal monte Kazbek e sfocia nel mar Caspio. 

\Terèlle Comune in provincia di Frosinone (706 ab., CAP 03040, TEL. 0776). 

\Tèrènto (in ted. Terenten) Comune in provincia di Bolzano (1.433 ab., CAP 39030, TEL. 0472). 

\Terènzio Afro, Pùblio (190 ca.-160 a. C. ca.) Poeta comico romano. Schiavo del senatore Terenzio Lucano fu liberato grazie alle sue doti intellettuali. Fu molto vicino al circolo di ispirazione ellenica degli Scipioni, accogliendone gli ideali. Fautore d'un umanesimo colto e raffinato, nelle sue opere risulta evidente l'approfondimento interiore, l'attitudine introspettiva e l'attenzione per la natura dell'uomo. Rifacendosi a modelli greci e contemporaneamente esprimendo le tendenze dello spirito romano, il teatro di Terenzio ha influenzato gli sviluppi della commedia moderna. Conosciute sono le commedie Il punitore di se stesso, I fratelli, La fanciulla d'Andro (Andria), L'eunuco, Formione, La suocera. 

\Terènzo Comune in provincia di Parma (1.319 ab., CAP 43040, TEL. 0525). 

\Teresa Batista stanca di guerra Romanzo di J. Amado (1972). 

\Terèsa d'Ávila (Ávila 1515-Alba de Tormes 1582) Al secolo Teresa de Cepeda y Ahumada, santa, religiosa e mistica spagnola. Carmelitana dal 1533, si adoperò per la restaurazione dell'antica regola dell'ordine e fu sostenuta in questa sua opera da Pio IV. Dal 1542 iniziò una serie di esperienze mistiche che furono il tema principale della sua opera, peraltro di notevole rilevanza letteraria. Venne canonizzata nel 1622 e nominata dottore della chiesa nel 1970. La sua festa ricorre il 15 ottobre. Tra le sue opere, Libro della sua vita (1562-1565), Le sette dimore (1577), Fondazioni (1582). 

\Terèsa di Calcùtta (Skopljie 1912-Calcutta 1997) Missionaria cattolica di origine albanese (al secolo Agnese Bojaxiu). Entrò nel 1928 nell'ordine di Santa Maria di Loreto e fu inviata in India, a Calcutta, ove si dedicò alla cura dei bambini e dei più deboli. Nel 1948 fondò le Missionarie della Carità, ordine che fu riconosciuto nel 1965 dal papa. Nel 1995 l'ordine contava oltre 4.000 suore sparse in tutto il mondo. Nel 1979 le sono stati conferiti il premio Balzan per l'umanità, la pace e la fratellanza e il premio Nobel per la pace. 

\Teresa Raquin Romanzo di É. Zola contenuto nel ciclo I Rougon-Macquart (1867). 

\Teresina Città (598.000 ab.) del Brasile nordorientale. Capitale dello stato di Piauí. 

\teresìna, sf. Tipo di gioco del poker in cui i giocatori scoprono progressivamente le carte senza poterle sostituire. 

\Tereskova, Valentina (Jaroslavl 1937-) Cosmonauta russa. Nel 1963 fu la prima donna lanciata nello spazio e con la Vostok 6 compì quarantotto orbite intorno alla Terra. 

\Terèvidi Famiglia di Ditteri Brachiceri Ortorafi aventi la caratteristica di presentare occhi posti verso il centro nei maschi e agli estremi nelle femmine. 

\tèrgere, v. tr. Pulire, nettare. ~ detergere, purificare. <> insozzare, lordare. 
 @   lat. tergere. 

\tergicristàllo, sm. Dispositivo meccanico che permette di pulire il parabrezza nei veicoli.   +  
 X   sm. wiper, windscreen. 

\tergilunòtto, sm. Dispositivo meccanico che permette di pulire il lunotto posteriore nei veicoli. 

\tergiversàre, v. intr. Temporeggiare, evitare di prendere una decisione immediata, accampando scuse. 
 X   v. intr. to beat about the bush, to shilly-shally. 

\tergiversazióne, sf. Incertezza, temporeggiamento. 

\tèrgo, sm. (pl. terga) 1 Schiena, dorso. 2 Rovescio di un oggetto. 
 X   sm. 1 (a tergo) behind. 2 (vedere a tergo) please turn over. 
 @   lat. tergum. 

\Tèrgu Comune in provincia di Sassari (530 ab., CAP 07030, TEL. 079). 

\Teridìidi, o Terìdidi Famiglia di Aracnidi Araneidi cosmopoliti. 

\teriodónti Sottordine di Rettili Sinapsidi diffusi nell'Africa australe tra il Permiano e il Triassico. 

\teriomorfìsmo, sm. Rappresentazione di divinità con forme animali. 

\teriomòrfo, agg. Relativo a divinità che ha forma di animale. 

\tèrital, sm. invar. Fibra sintetica utilizzata per la produzione di vari tessuti. 

\Terlàgo Comune in provincia di Trento (1.352 ab., CAP 38070, TEL. 0461). 

\Terlàno (in ted. Terlan) Comune in provincia di Bolzano (3.117 ab., CAP 39018, TEL. 0471). 

\Terlìzzi Comune in provincia di Bari (26.443 ab., CAP 70038, TEL. 080). Centro agricolo (coltivazione di frutta, ortaggi, fiori, olive e uva), della lavorazione artigianale di ceramiche e industriale (prodotti alimentari). Vi si trova la chiesa del San Rosario, del XIII sec. Gli abitanti sono detti Terlizzesi

\termàle, agg. 1 Delle terme. 2 Di sorgente di acqua calda. 
 X   agg. thermal. 

\termalìsmo, sm. sing. 1 Cure termali e attrezzature per farle. 2 Turismo che riguarda le stazioni termali. 

\termalizzàre, v. tr. Causare la termalizzazione. 

\termalizzazióne, sf. Processo di rallentamento dei neutroni veloci che si trasformano in neutroni termici che avviene in un reattore nucleare. 

\Terman, Louis Madison (Johnson County 1877-Palo Alto 1956) Psicologo statunitense. Scrisse La misurazione dell'intelligenza (1916). 

\tèrme, sf. pl. 1 Nel mondo romano era l'insieme di edifici adibiti al bagno e al massaggio e comprendente anche locali destinati a varie attività ricreative (ginnastica, lettura ecc.). 2 Luogo per cure termali. 
 X   sf. pl. spa, thermal baths. 
 @   lat. thermae, dal greco thermài (pegài) calde (sorgenti). 
Erano diffuse in tutte le città delle province romane, ma in particolare a Roma. Nell'età imperiale l'architettura termale raggiunse il suo massimo splendore. Nelle terme pubbliche gli ambienti erano disposti in modo da avere uno spogliatoio collegato a un locale di ambientamento o tepidarium, che consentiva l'accesso alla sala ad alta temperatura (calidarium), fornita di vasche di acqua calda e fredda e a due locali ad altissima temperatura (laconicum) per soste molto brevi. Attraverso il frigidarium a temperatura ambiente si passava alle palestre. Le ville pompeiane presentano una o più sale per il bagno, di solito provviste di un forno o praefurnium e di caldaie e tubazioni separate per l'acqua calda e fredda. A Roma famose erano le terme di Agrippa, di Nerone, quelle di Tito sulle Carene, le terme di Traiano sull'Oppio e soprattutto quelle di Caracalla e di Diocleziano (Viminale). 

\Tèrme Vigliatóre Comune in provincia di Messina (5.941 ab., CAP 98050, TEL. 090). 

\Termèno sùlla Stràda dél Vìno (in ted. Tramin an der Weinstrasse) Comune in provincia di Bolzano (2.963 ab., CAP 39040, TEL. 0471). 

\tèrmico, agg. (pl.-ci) Riguardante il calore. 
 X   agg. thermic. 

\termidòro, sm. Undicesimo mese del calendario introdotto con la rivoluzione francese. 

\terminàbile, agg. Che può essere terminato. 

\tèrminal, sm. invar. Stazione capolinea di una linea di trasporti, in contatto diretto con il centro urbano.   +  

\terminàle, agg. e sm. agg. 1 Che è posto alla fine, al confine. <> iniziale. tratto terminale di un percorso. 2 Che costituisce lo sbocco finale. stadio terminale di una malattia
sm. 1 Estremità di un oggetto. 2 Unità in un sistema informatico che permette di collegarsi a un sistema di elaborazione centrale per attingere informazioni o trasmetterle. 
 X   agg. e sm. terminal. 
 @   lat. terminalis, deriv. da terminus

\terminàlie, sf. pl. Antiche feste romane in onore di Termine, celebrate il 23 febbraio, in cui i contadini cingevano le pietre di confine con dei fiori, bagnandole poi col sangue di un agnello o di un maiale. 

\terminalìsta, sm. e sf. (pl.-isti) Operatore che lavora a un terminale. 

\terminàre, v. v. tr. Portare a compimento. ~ completare, ultimare, finire, concludere, cessare. <> cominciare. non aveva ancora terminato gli studi
v. intr. Finire. la riunione tardava a terminare quella sera
 X   v. tr. e v. intr. to finish, to end. 
 @   lat. terminare, deriv. da termine

\Terminator Film di fantascienza, americano (1984). Regia di James Cameron. Interpreti: Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Michael Biehn. Titolo originale: The Terminator 

\terminatóre, sm. Linea che scinde la porzione di superficie di un pianeta o della Luna illuminata dalla luce del Sole da quella in ombra. 

\terminazióne, sf. 1 L'effetto di terminare. 2 Parte terminale. 

\tèrmine, sm. 1 Limite estremo, fine, conclusione. ~ capo. <> inizio. il termine per il pagamento era stato posticipato;  a lungo termine, a lunga scadenza. 2 Condizione, stato. ai termini di legge, secondo l'applicazione della legge. 3 Parola, espressione. 4 Espressione usata per indicare un oggetto matematico (ad es. 2+3 e x+k/z nel caso di numeri, AUB nel caso di insiemi, …).   +  
 X   sm. 1 limit, end. 2 (scadenza) expiry date. 3 (condizione) term. 4 (parola) word, term. 5 (contratto a termine) time contract. 6 (limite) limit. 7 (espressione per un oggetto matematico) term. 
 @   lat. terminus pietra di confine, termine. 

\Tèrmini Imerése Comune in provincia di Palermo (26.571 ab., CAP 90018, TEL. 091). Centro agricolo (coltivazione di frutta, ortaggi e agrumi), peschereccio, industriale (prodotti alimentari, chimici, tessili e meccanici) e turistico (balneazione e presenza di stabilimenti termali). Vi si trovano il Museo Civico e i resti di un anfiteatro e di una curia risalenti all'epoca romana. Gli abitanti sono detti Termitani

\Terminillo Massiccio montuoso dell'Appennino centrale (2.213 m) nel Lazio, a est della conca di Rieti. Divenuto uno dei più importanti centri di sport invernali, è dotato di moderni impianti di risalita e di numerosi alberghi, che si trovano nei due centri di Capoforogna e di Pian delle Valli. 

\terminìsmo, sm. Posizione filosofica sugli universali secondo cui i generi e le specie non esistono come realtà ma solo come termini del discorso. Sostenuta da Guglielmo da Occam, è stata fatta sua dalla tarda scolastica. 

\terminologìa, sf. (pl.-gìe) 1 L'insieme dei termini che caratterizzano una scienza, una disciplina, un contesto, un linguaggio. ~ fraseologia, lessico. 2 Disciplina che si occupa dello studio dei termini di una scienza. 

\terminològico, agg. (pl.-ci) Relativo alla terminologia. 

\termistóre, sm. Componente elettronico resistivo il cui coefficiente di temperatura è negativo alle temperature ordinarie e decrescente al crescere della temperatura. 

\termitàio, sm. (pl.-ai) Nido di termiti. 

\tèrmite (1), sf. Nome comune di Insetti dell'ordine degli Isotteri che vivono in paesi tropicali e caldi e che sono anche chiamati formiche bianche. Costituiscono colonie molto numerose all'interno delle quali sono organizzati in caste: le fertili alate, caste di re e regine con funzioni riproduttive, le sterili che provvedono alle esigenze della colonia (operai) e alla sua difesa (soldati). Costruiscono i nidi, molto grandi e complessi, sugli alberi, sul terreno e nel legno. Si nutrono di legno secco e materiale vegetale e possono apportare gravi danni agli edifici in legno. Le specie diffuse in Italia sono la Calotermes flavicollis e la Reticulitermes lucifugus
 X   sf. termite. 
Termite astata 
Insetto (Amitermes hastatus) della famiglia dei Termitidi e dell'ordine degli Isotteri. Di lunghezza variabile tra i 5 mm e i 2 cm, vive in Sudafrica. Si ciba di cellulosa. 
Termite bellicosa 
Insetto (Bellicositermes bellicosus) della famiglia dei Termitidi e dell'ordine degli Isotteri. Diffusa nell'Africa tropicale, cerca la preda nottetempo muovendosi in gruppi di centinaia di migliaia. 

\termìte (2), sf. Miscela incendiaria di ossido ferrico e polvere di alluminio. 

\Termitìdi Famiglia di Insetti Isotteri che comprende alcuni generi di termiti. 

\Termitossenìidi, o Termitossènidi Famiglia di Insetti Ditteri Brachiceri che vivono simbionti con le termiti nelle regioni indomalesi e in Africa. 

\termo- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco thermós caldo. 

\termoalgèsico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla sensibilità al caldo, al freddo e al dolore. 

\termoanestesìa, sf. Scomparsa della normale sensibilità termica che si può manifestare in alcune siringomielie. 

\termocautèrio, sm. Cauterio di platino attualmente sostituito dal bisturi elettrico o dall'elettrocauterio. Serviva a cauterizzare le ferite e ad assicurare l'emostasi. 

\termochìmica, sf. sing. Studio delle variazioni di calore che caratterizzano le reazioni chimiche. 

\termochìmico, agg. (pl.-ci) Relativo alla termochimica. 

\termocinètica, sf. sing. Studio della propagazione del calore. 

\termocoibènte, agg. Che isola e trattiene il calore. 

\termocompressióne, sf. Compressione del vapore allo scopo di elevarne la temperatura. 

\termocompressóre, sm. Sinonimo di pompa di calore. 

\termoconvettóre, sm. Apparecchio che permette di trasferire il calore di un liquido riscaldato che scorre entro determinati condotti, all'ambiente circostante. 

\termocopèrta, sf. Coperta munita di circuito elettrico resistivo, per produrre e mantenere il calore. 

\termocòppia, sf. Coppia di conduttori posti a temperatura differente, utilizzati per effettuare una misura di temperatura. 

\termodiffusióne, sf. Sinonimo di diffusione termica. 

\termodinàmica, sf. solo sing. Parte della fisica che si occupa delle trasformazioni di calore in lavoro e viceversa, conseguenza dei fenomeni microscopici di scambio energetico in un sistema di particelle. Lo stato termodinamico del sistema è caratterizzato dalle grandezze massa, volume, temperatura, pressione, energia libera e interna, entalpia. Il primo principio della termodinamica o principio di conservazione dell'energia stabilisce l'equivalenza tra calore e lavoro e afferma che in un sistema termodinamico in uno stato di equilibrio la variazione infinitesima di energia interna è data dalla differenza tra la variazione della quantità di calore scambiata e la variazione di lavoro effettuato. Il secondo principio della termodinamica nell'enunciazione di Kelvin stabilisce che non è possibile realizzare una trasformazione in cui l'unico risultato sia quello di trasformare tutto il calore di una sorgente omogenea in lavoro. Il terzo principio della termodinamica afferma che l'entropia, cioè il grado di disordine, di un sistema termodinamico si annulla allo zero assoluto.   +  
 X   sf. thermodynamics.

\termodinàmico, agg. (pl.-ci) Relativo alla termodinamica. 

\termoelettricità, sf. invar. Insieme dei fenomeni che riguardano la trasformazione di energia termica in elettrica e viceversa, o più in generale l’insieme dei fenomeni elettrici collegati a fenomeni termici.

\termoelèttrico, agg. (pl.-ci) Riguardante la termoelettricità. 

\termoelettróne, sm. Elettrone emesso da un metallo per effetto termoelettrico. 

\termoelettrònica, sf. Insieme dei fenomeni che riguardano l'emissione di elettroni dalla superficie di un metallo o di un semiconduttore ad alta temperatura.

\termoelettrònico, agg. (pl.-ci) Relativo alla termoelettronica. 

\termofilìa, sf. Attitudine a vivere a temperature elevate, tra i 40 e i 70 gradi, riscontrabile in alcune muffe e nei Batteri. 

\termòfilo, agg. Relativo a un individuo che presenta termofilia. 

\termofissàggio, sm. Operazione che permette a filati e tessuti di diventare termodinamicamente stabili. 

\termofobìa, sf. Paura esagerata del calore. 

\termòforo, sm. Apparecchio elettrico che trasferisce calore mediante una resistenza elettrica a una parte del corpo a scopo terapeutico. 
 X   sm. heating pad. 

\termogènesi, sf. Produzione di calore che si presenta negli organismi viventi quando si trasforma energia derivante da processi ossidativi senza impiegarla per scopi particolari. 

\termògeno, agg. In grado di produrre calore. 

\termografìa, sf. Metodica diagnostica basata sulla misurazione della temperatura superficiale delle diverse zone del corpo (il rilevamento avviene mediante fotografia all'infrarosso e rappresentazione a colori). Poiché la neoplasia è piùricca di vasi sanguigni rispetto ai tessuti circostanti, la termografia può essere proficuamente utilizzata nella diagnosi precoce di carcinomi mammari.
 X   sf. thermography.

\termògrafo, sm. Strumento che permette di rilevare una termografia. 

\termoindurènte, agg. Riferito a una materia plastica che diventa insolubile e infusibile se viene fusa e poi raffreddata. 

\termoiònico, agg. (pl.-ci) Riguardante l'effetto fisico di emissione di ioni da sostanze situate in ambienti rarefatti e sottoposte a elevate temperature. 

\termoisolànte, agg. e sm. agg. In grado di isolare termicamente. 
sm. Materiale isolante termico. 

\termolàbile, agg. Riferito a una sostanza che si distrugge se portata a una determinata temperatura elevata. 

\Tèrmoli Comune in provincia di Campobasso (28.552 ab., CAP 86039, TEL. 0875). Centro turistico (balneazione e punto di imbarco per le isole Tremiti), porto peschereccio e industriale (nelle vicinanze fabbriche Fiat) sul mar Adriatico. Vi si trovano il castello del XIII sec. e il duomo del XII sec., in stile pisano pugliese. Gli abitanti sono detti Termolesi

\termòlisi, sf. invar. Dispersione di calore negli animali, tramite vari meccanismi quali per esempio la sudorazione. 

\termologìa, sf. sing. Studio dei fenomeni connessi al calore. 

\termològico, agg. (pl.-ci) Riguardante la termologia. 

\termòlogo, sm. (pl. gi) Studioso, esperto di termologia. 

\termoluminescènza, sf. Fenomeno di luminescenza prodotto da eccitazione termica. 

\termometrìa, sf. Studio dei problemi tecnici connessi alla misurazione della temperatura. 
 X   sf. thermometry.

\termomètrico, agg. (pl.-ci) Relativo alla termometria, al termometro. 
Scala termometrica 
Scala utilizzata per misurare la temperatura. Ne esistono di due tipi; quella Kelvin o assoluta utilizzata in campo scientifico che stabilisce la temperatura di ebollizione e fusione dell'acqua a 373,15 K e 273,15 K. Lo zero della scala Kelvin è lo zero assoluto. 
L'altra scala è quella centigrada o Celsius che si ottiene fissando la temperatura di 100 gradi in corrispondenza con l'ebollizione dell'acqua a pressione atmosferica e dividendo tale intervallo in 100 parti uguali, detti gradi Celsius; la temperatura di zero gradi in corrispondenza con la fusione del ghiaccio in equilibrio con acqua e vapore acqueo. 

\termòmetro, sm. Strumento che consente di misurare differenze di temperatura su di una scala termometrica convenzionale. La scala viene opportunamente fissata stabilendo due punti fissi, cui si fanno corrispondere due temperature. Nella scala Celsius il valore zero è quello del ghiaccio fondente, mentre il valore 100 è quello corrispondente alla temperatura di ebollizione dell'acqua. Dividendo l'intervallo in cento parti si ottiene il grado Celsius (°C) che è l'unità di misura della scala. Nella scala Fahrenheit si utilizza lo stesso procedimento attribuendo però ai due punti fissi i valori 32 e 212. Il grado Fahrenheit (°F) è la centottantesima parte dell'intervallo. La scala Kelvin assume come zero lo zero assoluto corrispondente a −273,15 °C. Quando il termometro non ha scala si parla di termoscopio. Galileo Galilei (1600) realizzò il primo termometro per misurare la temperatura dei liquidi e sedici anni più tardi il medico Santorio Santorio inventò il termometro clinico (ossia per uso medico); i primi termometri clinici erano a mercurio; dal 2009 il mercurio è stato sostituito dal gallio (vedi qui   +  ); ora esistono anche i termometri clinici digitali, costituiti da un circuito elettronico alimentato a batteria e attivato da un sensore che rileva la temperatura; sono meno precisi ma consentono un rilevamento continuo.
 X   sm. thermometer. 

\termomineràle, agg. Detto di acque minerali che hanno un contenuto di sostanza disciolte diverso da quello delle normali acque. 

\termonucleàre, agg. Che produce elevate temperature e quantità di calore a partire da una reazione nucleare. la centrale termonucleare era stata chiusa per i danni subiti dall'impianto
 X   agg. thermonuclear. 
 @   da termo-+ nucleare

\termoparestesìa, sf. Alterazione della sensibilità termica della pelle. 

\Termòpili Passo della Grecia tra il golfo Maliaco e il monte Eta nella Ftiotide. Il suo nome in greco significa porte calde a causa delle ricche sorgenti termali delle vicinanze. Fu luogo di culto dedicato a Demetra e importante centro bellico nella seconda guerra persiana nel 480 a. C. La resistenza dei greci guidata da Leonida durò tre giorni e ispirò numerose leggende. 

\termoplàstico, agg. (pl.-ci) Di sostanza che sottoposta a calore acquisisce proprietà plastiche. 

\Termòpsidi Famiglia di Insetti Isotteri che vivono nel legno. Sono presenti anche nei fossili dell'ambra del Baltico. 

\termoregolatóre, agg. e sm. agg. In grado di mantenere la temperatura di un ambiente a un valore costante. 
sm. Dispositivo termoregolatore. il termoregolatore dell'ufficio sembrava guasto
 @   da termo-+ regolatore

\termoregolazióne, sf. 1 Regolazione automatica della temperatura. 2 Capacità di certi animali di regolare la propria temperatura corporea. 
 X   sf. thermoregulation.
 @   da termo-+ regolazione

\termos => "thermos" 

\termosaldàre, v. tr. Saldare portando a elevate temperature. 

\Termosbenàcei Ordine di Crostacei Malacostraci Peracaridi senza occhi e con carapace limitato. 

\termoscòpio, sm. Apparecchio che serve a stabilire se esiste una differenza di temperatura misurata; fornisce il segno ma non il valore. 

\termosfèra, sf. sing. Fascia dell'atmosfera terrestre compresa fra la mesosfera e l'esosfera. 

\termosifóne, sm. Sistema di riscaldamento domestico che utilizza dei sifoni nei quali viene fatta circolare dell'acqua riscaldata. ~ calorifero, radiatore. 
 X   sm. radiator. 

\termostàbile, agg. Detto di una sostanza che mantiene le sue proprietà anche quando viene sottoposta all'azione del calore. 

\termostàtico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a un termostato. 
Temperatura termostatica 
Temperatura alla quale è tarato il termostato. 

\termòstato, sm. 1 Ambiente la cui temperatura è regolata automaticamente a un valore costante. 2 Termoregolatore. 
 X   sm. thermostat. 

\termoterapìa, sf. Cura realizzata mediante il calore. 

\termotropìsmo, sm. Tipo di accrescimento di una pianta per cui una sua parte si incurva verso la direzione dello stimolo termico (termotropismo positivo) o in quella opposta (termotropismo negativo). 

\termoventilatóre, sm. Ventilatore in grado di controllare la temperatura dell'aria che viene soffiata verso l'esterno. 

\termoventilazióne, sf. Riscaldamento mediante termoventilatore. 

\termovisióne, sf. Osservazione di un oggetto all'infrarosso. 

\tèrna, sf. Insieme di tre oggetti o persone. ~ terzetto, trio. 

\ternàrio, agg. (pl. m.-ari) Formato da tre elementi. 

\Ternàte (comune) Comune in provincia di Varese (2.293 ab., CAP 21020, TEL. 0332). 

\Ternate (Indonesia) Isola (36.000 ab.) dell'Indonesia, nel gruppo delle Molucche settentrionali. 

\ternàto, agg. e sm. 1 Riferito a organi disposti a gruppi di tre. 2 Che o chi fa parte di una terna di candidati. 

\Ternéngo Comune in provincia di Biella (320 ab., CAP 13050, TEL. 015). 

\Tèrni Città umbra, capoluogo della provincia omonima. Il comune si estende per 211,90 km2 e conta 110.000 ab. (CAP 05100, TEL. 0744). Centro commerciale e industriale, ha industrie metallurgiche, siderurgiche, elettrochimiche, del vetro. Fondata dagli umbri, divenne poi municipio romano e venne devastata nel 1174 dal Barbarossa. Entrò a far parte dello stato della chiesa nel 1420 e vi rimase quasi ininterrottamente fino al 1861. Di interesse artistico e storico le chiese di San Francesco del XIII sec., di San Pietro del XIV sec., di San Lorenzo, di San Salvatore, il duomo del XVII sec., i resti delle mura e di un anfiteatro romano, il palazzo Spada. 
Provincia di Terni 
La provincia di Terni (225.000 ab., 106 ab./km2, 33 comuni) si estende per 2.122 km2 con un territorio montuoso e collinare, attraversato dai fiumi Nera, Tevere e Paglia. Praticata la coltivazione di cereali, viti, olivi, barbabietole e ortofrutta. Attivo anche l'allevamento suino e ovino. Industrie chimiche e alimentari, artigianato della ceramica e del ferro battuto. Il suolo offre giacimenti di lignite. Un'ulteriore risorsa economica è rappresentata dal turismo artistico e naturalistico. I centri principali sono Orvieto e Narni. 

\tèrno, sm. 1 Gruppo di tre numeri che sono estratti sulla stessa ruota nel gioco del lotto. fare un terno al lotto, avere una grande fortuna. 2 Gruppo di tre fogli, piegati a metà in modo formare sei carte. 
 X   sm. tern.
 @   lat. ternus tre per volta. 

\Tèrno d'Ìsola Comune in provincia di Bergamo (3.471 ab., CAP 24030, TEL. 035). 

\Ternopol Città (218.000 ab.) dell'Ucraina, sul fiume Seret. Capoluogo della provincia omonima. 

\Teróne (545?-472) Tiranno di Agrigento dal 488. Governò la città con moderazione e la abbellì con monumenti. 

\terpène, sm. Classe di idrocarburi di formula C10H16 che sono contenuti negli oli essenziali. 

\terpìna, sf. Glicol terpenico ricavato per idratazione dell'essenza di trementina con acido solforico diluito. 

\Terpis, Max (Zurigo 1889-1958) Coreografo svizzero. Studiò a Dresda e fu direttore dell'opera di stato di Berlino (1924-1933). Dopo l'avvento del nazismo, lasciò gli incarichi ufficiali e si dedicò all'insegnamento, prima a Berlino e poi a Zurigo. 

\tèrra, sf. 1 Pianeta del sistema solare, terzo in ordine alla distanza dal Sole e quinto per dimensioni [in questo significato, "terra" viene in genere scritto con l'iniziale maiuscola, per non confoderlo col significato 2]. 2 La superficie del pianeta, la crosta terrestre. mantenere i piedi per terra, essere attaccato alla realtà, al concreto. 3 La superficie su cui si cammina e ci si muove. abbassare lo sguardo a terra, volgerlo verso il basso per pudore o vergogna. 4 Vita terrena. 5 La sostanza friabile e polverulenta che compone la maggior parte della superficie della Terra. 6 Superficie di terreno coltivabile. 7 Regione, patria. 8 La massa del terreno a cui si collegano attraverso un conduttore le parti metalliche delle apparecchiature che fanno parte di un impianto elettrico (se una persona ha un contatto con le parti metalliche che si trovano in tensione elettrica le cariche elettriche vanno quasi tutte verso la terra invece che verso la persona in quanto la terra ha una massa molto più grande della persona; il collegamento a terra deve essere effettuato verso porzioni di terreno conduttrici - ad es. non verso terreni sabbiosi - o verso i tubi metallici delle condutture dell'acqua che sono collegati con parti conduttrici presenti nel sottosuolo).
 X   sf. 1 earth. 2 (superficie) land. 3 (mondo) world. 4 (suolo coltivabile) soil. 5 (terraferma) mainland. 6 (a terra, moralmente) in low spirits. 7 (a terra, fisicamente) off colour.
 @   lat. terra
La Terra ha forma irregolare assimilabile a un elissoide schiacciato ottenuto dalla rotazione di un ellisse avente raggio polare (ovvero semiasse attorno a cui ruota) di 6357 km e raggio equatoriale di 6378 km; i geofisici la rappresentano come un  →  geoide; tale schiacciamento sarebbe causato dal suo moto di rotazione, essendo la forza centrifuga massima all'equatore e minima ai poli (questo schiacciamento è minore di quello di altri pianeti del sistema solare, come Giove e Saturno; l'emisfero nord, o boreale, essendo costituito da terre emerse e continenti per il 60%, subisce di meno l'influenza della forza centrifuga rispetto all'emisfero sud, o australe, dove gli oceani rappresentano ben il 90%, per cui questo è più rigonfio: la Terra ha una forma leggermente a pera; qualche altro leggerissimo "bitorzolo" è causato dall'influenza gravitazionale di Luna e Sole). Risulta essere ricoperta per il 74% da acque (idrosfera) e per il 26% da terre emerse; è circondata da un'atmosfera formata al 78% da azoto, al 21% da ossigeno e all'1% da gas rari e CO2 oltre a una certa percentuale di vapore acqueo. Per tutte queste caratteristiche si ritiene che la Terra sia l'unico  →  pianeta del sistema solare sul quale sia possibile la vita. Ha un unico satellite naturale che è la Luna. La temperatura interna della terra è uguale alla media esterna nei primi metri di profondità e aumenta di un grado ogni trentatré metri. Tutte le informazioni che abbiamo circa la sua composizione interna derivano dallo studio della propagazione delle onde sismiche; la parte più esterna è definita crosta ed è formata in prevalenza da silicati di alluminio e magnesio. Tutto ciò che riguarda la crosta e i suoi sviluppi viene affrontato attraverso la teoria della isostasia. Andando sempre più in profondità, superando una parte di superficie detta discontinuità di Mohorovicic, si incontra il mantello, costituito da silicati di ferro e magnesio, che si spinge fino a profondità di quasi 3.000 km. Nella parte più interna del pianeta incontriamo il nucleo, formato da leghe di ferro e nichel. Prendendo in esame gli strati più superficiali, si ha la litosfera, molto rigida e formata dalla crosta e parte del mantello e l'astenofera, di consistenza plastica e spessa centinaia di chilometri. La massa della terra è di circa 60·1023 kg. La Terra descrive un'orbita ellittica con piccola eccentricità; passa al perielio il 4 gennaio e all'afelio il 4 luglio. La distanza media dal Sole è di circa 149.5·106 km. Il tempo impiegato per effettuare la sua rivoluzione è detto  →  anno siderale, mentre il tempo impiegato per effettuare una rotazione attorno all'asse che passa per i poli è detto giorno siderale. L'asse effettua un giro di precessione in 26000 anni attorno alla perpendicolare all'eclittica. Il moto di precessione è molto lento, e attualmente la direzione nello spazio dell'asse di rotazione è costante verso la stella a Ursae Minoris, detta stella polare. La Terra effettua anche altri moti minori e partecipa ai movimenti della galassia intorno al suo centro e del sistema solare verso la costellazione di Ercole. 
Storia della Terra 
La storia primordiale del nostro pianeta è distinta in varie ere, a loro volta suddivise in periodi. L'era del Precambriano (o Archeozoico) è la più antica e viene fatta risalire a 4.500 milioni di anni fa. In questo periodo si forma la crosta terrestre e i mari ospitavano le prime forme di vita, essenzialmente organismi unicellulari, alghe, Protozoi, Molluschi ed Echinodermi. Durante quest'era la Terra è sconvolta da un'intensa attività sismica e vulcanica, con notevoli variazioni di clima. L'atmosfera è composta in gran parte da anidride carbonica, vapor d'acqua e alogeni. Il più antico fossile archeozoico finora rinvenuto è un organismo unicellulare denominato Corycium Enigmaticum, scoperto in Finlandia. L'era del Precambriano durò fino a 500 milioni di anni fa e nel suo ultimo periodo fu caratterizzata dalla formazione di vasti ghiacciai sulla superficie terrestre. 
Durata circa 350 milioni di anni, l'era del Paleozoico è divisa in sei periodi: Cambriano, Ordoviciano, Siluriano, Devoniano, Carbonifero e Permiano. L'era è contraddistinta dalla comparsa di organismi invertebrati (Artropodi), di vertebrati (Pesci), Anfibi e Rettili. L'atmosfera infatti diviene più accogliente e ricca di ossigeno, per cui il clima sempre più caldo e con temperature costanti facilita la comparsa della vita sulla terraferma. Quest'ultima, inizialmente ancora desertica, va via sempre più espandendosi, a spese delle distese marine. Nel periodo Devoniano nascono le Ammoniti, Molluschi Cefalopodi che si estinsero solo nel Cretaceo (periodo dell'era del Mesozoico) e che devono il nome al dio egizio Ammone. Infatti la forma delle loro conchiglie ricorda il corno ritorto del dio egizio. Nel periodo Carbonifero i climi umidi e i frequenti movimenti delle coste provocano formazioni di lagune e paludi, con la formazione di grandi foreste e dei conseguenti depositi carboniferi dovuti alla fossilizzazione dei vegetali. Nell'ultimo periodo si ha la formazione delle prime catene montuose (Europa centrale, Urali), inizialmente coperte da ghiacciai; questi ultimi si ritirano alla fine del periodo per effetto della temperatura e del clima fattisi più miti. Al termine del Paleozoico si estinguono i Trilobiti, Artropodi marini i cui fossili sono risultati molto preziosi per lo studio di quest'era. 
L'era del Mesozoico (Secondario) inizia 245 milioni di anni fa. Il clima più umido è favorevole alla diffusione dei primi Mammiferi (erbivori). I Rettili più importanti di questo periodo sono i dinosauri (di cui esistono anche esemplari acquatici, gli ittiosauri, e aerei, gli pterosauri), ma non mancano anche gli Uccelli (Archaeopteryx). Sulla Terra iniziano a formarsi i continenti anche se la maggior parte delle terre che oggi conosciamo sono ancora sommerse. Dal nucleo centrale delle terre si staccano l'America meridionale, l'Australia e l'Antartide, lasciando isolata l'Africa. Tra le specie vegetali, predominano le Conifere e compaiono anche i primi esemplari di Angiosperme. 
Si fa risalire a 65 milioni di anni fa la scomparsa dei dinosauri, all'incirca immediatamente prima l'inizio del Cenozoico (Terziario). Questi Rettili dominarono la Terra per circa 150 milioni di anni, in quanto si diffusero stabilmente in quasi tutte le regioni. I resti sono stati ritrovati specialmente in Africa, nell'America Settentrionale e nelle zone centrali europee (Germania). Le prime scoperte dei resti dei dinosauri avvennero nel 1880 nello stato del Wyoming. Ancora molto dibattute sono le cause della loro estinzione, che avvenne in meno di un milione di anni, a cavallo tra il Mesozoico e il Terziario. L'ipotesi più accreditata è uno sconvolgimento climatico (forse dovuto a fenomeni astronomici) che avrebbe fatto scomparire le zone paludose e le vaste vegetazioni, ambiente indispensabile per il proliferare dei dinosauri erbivori. Estinti gli erbivori, anche i carnivori e quelli che si cibavano delle uova degli altri dinosauri (Oviraptor) ne condivisero ben presto la sorte. 
Il Cenozoico, durato fino a circa 2 milioni di anni fa è caratterizzato da mutevoli condizioni climatiche, in quanto le prime epoche (Paleocene ed Eocene) sono caratterizzate da climi caldi e umidi, mentre le successive (Oligocene, Miocene) sono dominate dalla glaciazioni e dalle formazioni di catene montuose himalaiane e alpine. Compaiono circa 55 milioni di anni fa i primi antenati dell'uomo, le Proscimmie; in particolare all'epoca dell'Eocene viene fatto risalire l'Adapis, il primo genere di primate fossile ritrovato nel 1822 dal naturalista francese Georges Cuvier. In seguito, nell'Oligocene sono datati i primi Ominoidi, tra i quali i più famosi sono il Proliopithecus (il cui fossile è stato ritrovato in Egitto nel 1963) e il Ramapithecus (India, 1935). L'ultima epoca (Pliocene) vede l'affermazione delle specie attuali di alcuni Mammiferi (Equini e Bovini) e Uccelli e dei primi esemplari di ominidi (Australopithecus). Del genere Australopithecus afarensis (da Afar, nome di una zona dell'Etiopia) è il fossile di uno scheletro femminile rinvenuto ad Afar, zona dell'Etiopia, nel 1974 dall'americano Donald Johanson e da lui battezzato Lucy
L'inizio dell'era del Neozoico (Quaternario) è fissato a due milioni di anni fa. Quest'era è distinta in due periodi: il primo, il Pleistocene, caratterizzato da un susseguirsi di glaciazioni e deglaciazioni, e l'Olocene, in cui stiamo attualmente vivendo. Il primo periodo, durato all'incirca fino a 10.000 anni fa, ha visto la formazione dei depositi morenici e alluvionali. La scomparsa dei mammut risale alla fine del Pleistocene, mentre alcuni Mammiferi come l'elefante e il rinoceronte scompaiono definitivamente dall'Europa. Il Pleistocene è occupato dalla prima era della preistoria (Paleolitico), mentre le altre tre ere, ovvero Mesolitico, Neolitico ed era dei metalli (rame, bronzo e ferro) occupano l'inizio dell'Olocene. Al Pleistocene viene fatta risalire la comparsa dei primi ominidi del genere Homo (homo abilis e homo erectus), che nella catena dell'evoluzione della specie umana (ominazione) occupano il posto immediatamente precedente gli esemplari di homo sapiens. L'homo abilis possiede andatura eretta ed è in grado di produrre strumenti artigianali: ciotoli il cui bordo veniva reso tagliente da una scheggiatura. In Tanzania sono stati ritrovati resti anche delle prime abitazioni, delle basi di pietra circolari che sostenevano primitive capanne. L'homo erectus è più alto dell'homo abilis e ha un cranio più allungato. 

\Tèrra dél Fuòco Arcipelago (71.300 km2) separato dall'estremità meridionale dell'America del Sud dallo stretto di Magellano. Le isole principali dell'arcipelago sono una decina (Isla Granda, Wollaston, Navarino, Hoste, isola degli Stati, Clarence, Dawson, Desolación, Santa Inés). Politicamente è diviso fra Cile (a ovest, con capoluogo Porvenir) e Argentina (a est, capoluogo Ushuaia). Il clima è rigido, soprattutto sui rilievi. L'economia si basa sull'allevamento, sulla pesca e sullo sfruttamento dei giacimenti di petrolio e carbone. L'arcipelago fu scoperto da Magellano nel 1520 e fu esplorato da F. Drake nel 1578. 

\Terra desolata, La Poema di Th. S. Eliot (1922). 

\Terra dopo il meriggio, La Opera di poesia di F. Hrubín (1937). 

\Terra e libertà Film drammatico, britannico/spagnolo (1995). Regia di Ken Loach. Interpreti: Ian Hart, Iciar Bollain, Rosana Pastor. Titolo originale: Land and Freedom 

\Terra impareggiabile, La Opera di poesia di S. Quasimodo (1958). 

\Terra promessa, La Opera di poesia di G. Ungaretti (1952). 

\Terra trema, La Film drammatico, italiano (1948). Regia di Luchino Visconti. Interpreti: attori non professionisti. 

\Terra, La Film drammatico, russo (1930). Regia di Aleksandr Dovzenko. Interpreti: Stepan Skurat, Semion Svascenko, Julia Solnceva. Titolo originale: Zemlja 

\Tèrra, Stéfano (Torino 1917-Roma 1986) Pseudonimo di Giulio Tavernari, scrittore e giornalista. Antifascista, appartenente al gruppo Giustizia e Libertà, fu costretto a rifugiarsi al Cairo. Tra le opere, oltre ai saggi e alle liriche, si ricordano i romanzi di narrativa: Il ritorno del prigioniero (1945), Rancore (1946), Sul ponte di Dragoti bandiera nera (1952), La fortezza di Kalimegdan (1956), Calda come la colomba (1971), Il principe di Capodistria (1976), Le porte di ferro (1979), Albergo Minerva (1982) e Un viaggio una vita (1984). 

\tèrra-ària, agg. indecl. Di missile che è lanciato da un'installazione di terra per colpire un bersaglio in volo. 

\Terracìna Comune in provincia di Latina (37.077 ab., CAP 04019, TEL. 0773). Centro agricolo (coltivazione di frutta, uva e ortaggi), enologico, dell'allevamento di bovini, industriale (prodotti tessili, meccanici ed elettrotecnici), porto peschereccio e turistico (balneazione) sul mar Tirreno. Vi si trovano resti di epoca romana, il duomo, risalente al XII sec., e il tempio di Giove Anxur, del I sec. a. C. Gli abitanti sono detti Terracinesi

\Terracìni, Benvenùto Arònne (Torino 1886-1968) Linguista italiano. Dallo studio rigoroso e sistematico della lingua sono nate le sue opere più famose: Conflitti di lingue e di cultura (1957) e Lingua libera e libertà linguistica (1963). 

\terracòtta, sf. (pl. terrecotte) 1 Argilla lavorata e cotta in una fornace. ~ cotto, terraglia. 2 Opera artistica realizzata con questo materiale. 
 X   sf. 1 terracotta. 2 (vasellame) earthnware. 

\terràcqueo, agg. Formato da terra e acqua. 

\terraférma, sf. Parte continentale di una regione. 
 X   sf. 1 terra firma, dry land. 2 (continente) mainland. 

\terràglia, sf. 1 Ceramica utilizzata per produrre vasellami. 2 Vasellame di ceramica. 
 X   sf. 1 pottery. 2 (vasellame) earthnware. 

\Terràgni, Giusèppe (Meda 1904-Como 1943) Architetto. Tra le opere la casa del Fascio (1932-1936) e l'asilo infantile Sant'Elia (1936-1937) a Como. 

\terràgnolo, agg. 1 Terricolo. 2 Che si sviluppa al suolo. 

\Terragnòlo Comune in provincia di Trento (813 ab., CAP 38060, TEL. 0464). 

\terraiòlo, agg. Riferito a un uccello che preferisce vivere al suolo. 

\Terràlba Comune in provincia di Oristano (10.336 ab., CAP 09098, TEL. 0783). Centro agricolo (coltivazione di cereali e uva), dell'allevamento e industriale (prodotti dell'abbigliamento e alimentari). Gli abitanti sono detti Terralbesi

\terramàra, sf. (pl. terramare) 1 Deposito di terra nerastra che caratterizza i siti preistorici in cui erano presenti le palafitte. 2 Villaggio preistorico composto da palafitte. 
 @   da terra mala o terra marna

\terramarìcolo, sm. Abitante di una terramara. 

\terramicìna, sf. Antibiotico prodotto dallo Streptomyces rimosus attivo su Batteri spirochete e alcuni Protozoi. 

\Terranòva Isola canadese dell'oceano Atlantico di 112.300 km2 (510.000 ab.) divisa dal Labrador, a nord, dallo stretto di Belle Isle; a sud-ovest lo stretto di Caboto la divide dalla Nuova Scozia. L'isola è ricca di corsi d'acqua e ha coste a strapiombo. Primaria importanza assumono la pesca, il patrimonio forestale e i giacimenti minerari. Presenti industrie della conservazione del pesce, del legno, tessili, petrolchimiche e della carta. Allevamenti bovini. Ruolo secondario è assunto dall'agricoltura. Capoluogo dell'isola è Saint John's che rimane anche il centro principale, altri centri sono Corner Brook, Gander, Grand Falls e Saint Anthony. Nel 1497 fu scoperta da G. Caboto, dal 1855 ottenne un governo ad ampie autonomie per essere, nel 1949, annessa al Canada. Inglese Newfoundland. 
Terranova 
Provincia canadese di 405.720 km2 (570.000 ab.). Costituiscono questa provincia l'isola omonima e la parte nordorientale del Labrador. Le attività principali sono la pesca, lo sfruttamento forestale e le miniere di ferro e zinco. 
Banchi di Terranova 
Rilievi sottomarini pianeggianti che si trovano nei pressi della piattaforma continentale che delimita le coste orientali dell'America del Nord. Forma un arcipelago sommerso a una profondità compresa tra i 20 e i 110 m. 

\terranòva, sm. invar. Razza di cani da guardia, difesa e soccorso, robusti e dal pelo lungo; per la loro abilità a nuotare sono utilizzate nelle spiagge per i salvataggi. 

\Terranòva da Sìbari Comune in provincia di Cosenza (5.304 ab., CAP 87010, TEL. 0981). 

\Terranòva déi Passerìni Comune in provincia di Lodi (670 ab., CAP 20071, TEL. 0377). 

\Terranòva di Pollìno Comune in provincia di Potenza (1.815 ab., CAP 85030, TEL. 0973). 

\Terranòva Sàppo Minùlio Comune in provincia di Reggio Calabria (545 ab., CAP 89010, TEL. 0966). 

\Terranuòva Bracciolìni Comune in provincia di Arezzo (10.392 ab., CAP 52028, TEL. 055). Centro agricolo (coltivazione di frutta, ortaggi e uva) e industriale (calzaturifici, vetrerie, prodotti meccanici e alimentari) del Valdarno. Gli abitanti sono detti Terranuovesi

\terrapièno, sm. Argine di terra costruito artificialmente, come riparo o costruzione difensiva. ~ diga, argine, sostegno. 
 X   sm. bank, embankment. 

\terràqueo => "terracqueo" 

\terràrio, sm. (pl.-ari) Ambiente chiuso in cui si cercano di ricostruire le condizioni naturali di vita e riproduzione degli animali che vi vengono tenuti in cattività. 

\Terrasànta Altro nome della Palestina. 

\Terrasìni Comune in provincia di Palermo (10.544 ab., CAP 90049, TEL. 091). Centro agricolo (coltivazione di agrumi) e turistico (balneazione) del golfo di Castellammare. Vi si trova il Museo del carretto siciliano. Gli abitanti sono detti Terrasinesi

\Terrassa Padovàna Comune in provincia di Padova (2.049 ab., CAP 35020, TEL. 049). 

\tèrra-tèrra, agg. indecl. Di missile che viene lanciato da installazione terrestre per colpire un bersaglio terrestre. 

\Terravècchia Comune in provincia di Cosenza (1.506 ab., CAP 87060, TEL. 0983). 

\terràzza, sf. 1 La parte più elevata di un edificio, caratterizzata in genere da un belvedere. dalla sua terrazza godeva di uno splendido panorama della città. 2 Ripiano coltivabile, ricavato in un terreno in forte pendenza. 
 X   sf. terrace. 
 @   lat. terracea, deriv. da terra terra. 

\terrazzaménto, sm. 1 Formazione di terrazzi. 2 L'operazione di ricavare terrazze coltivabili in terreni fortemente scoscesi. 

\terrazzàre, v. tr. Eseguire terrazzamenti. 

\terrazzàto, agg. Di terreno che è stato sistemato a terrazze. 

\terrazzìno, sm. Piccolo terrazzo. 

\Terràzzo Comune in provincia di Verona (2.551 ab., CAP 37040, TEL. 0442). 

\terràzzo, sm. 1 Piano delimitato da una ringhiera che si trova alla sommità di alcuni edifici, accessibile in genere da una finestra aperta fino al pavimento. 2 Terrazza. 3 Piano originatosi per erosione e deposito di detriti. 
In geografia fisica rappresenta un piano di roccia o di materiali detritici formatisi, per erosione o sedimentazione, lungo i fianchi di una valle o lungo le coste. 
Terrazzo fluviale 
Determinato dal fiume che, a causa di mutamenti morfologici, erode la pianura nella quale scorre. Si distinguono i terrazzi orografici quando la roccia viene scavata in luogo dai terrazzi alluvionali quando sono le sabbie e le ghiaie a essere scavate. 
Terrazzo lacustre 
A causa dell'abbassamento del livello delle acque del lago si origina un'emersione di sedimenti. 
Terrazzo marino 
Prodotti a seguito dell'abbassamento del livello del mare o del sollevamento di un'area. 

\Tèrre austràli e antàrtiche francési Territorio d'oltremare francese (395.500 km2). 
Comprende le isole Amsterdam e San Paolo, l'Arcipelago delle Kerguelen e quello delle Crozet e, nell'Antartide, la terra Adelia. 

\Terre del Sacramento, Le Romanzo di F. Jovine (1950). 

\tèrre ràre, sf. pl. Elementi chimici rari in natura. 

\terremotàto, agg. e sm. agg. Colpito, danneggiato da un terremoto. 
sm. Chi abita in una zona colpita da terremoto. 

\terremòto, sm. 1 Fenomeno di assestamento della crosta terrestre, con movimenti ondulatori o sussultori, in grado di produrre danni rovinosi a cose e persone. ~ sisma. 2 Persona vitale e molto esuberante. 
 X   sm. earthquake. 
L'energia liberata dal terremoto è quella accumulata dalle rocce a causa delle spinte tettoniche. Quando il limite di resistenza meccanica viene superato, si provoca la rottura dello strato di rocce interagenti e si genera una faglia; il terremoto si manifesta con scosse di variabile intensità e rapidità sulla superficie terrestre e si propaga con onde sismiche generate da un punto interno della Terra detto ipocentro. Sulla verticale dell'ipocentro, in corrispondenza della superficie terrestre si trova l'epicentro. Le onde sismiche sono anche dette onde elastiche e si distinguono in onde di volume e onde superficiali. Le prime si propagano all'interno della Terra con velocità variabile da 5,5 km/s a 11,7 km/s (longitudinali o di spinta) e da 3,3 a 7,25 km/s (trasversali o di distorsione), dando luogo a oscillazioni verticali (scosse sussultorie). Le seconde provocano oscillazioni in senso orizzontale (scosse ondulatorie). I terremoti possono avere origine da attività vulcaniche (vulcanici), da importanti movimenti di assestamento delle masse terrestri (tettonici), da sprofondamento di cavità sotterranee (di crollo). I più devastanti e numerosi sono i terremoti tettonici. L'intensità del terremoto viene valutata con la scala Mercalli-Cancani-Sieberg, mentre l'energia liberata viene stimata sulla scala Richter.  +   Le vibrazioni provocate da un terremoto sono misurate con il sismografo: le informazioni raccolte dai vari centri di misura contribuiscono a localizzare l'epicentro. Lo studio e la raccolta storica degli eventi ha permesso di identificare fasce sismiche ben definite, ad alta probabilità di terremoto, larghe poche centinaia di chilometri, e lunghe migliaia di chilometri: esse sono associate alle catene montuose più recenti e alle dorsali oceaniche, confine tra placche rocciose in movimento, secondo la teoria della tettonica a zolle. 

\terréno, agg. e sm. agg. 1 Di questo mondo, effimero. 2 Al piano terra. 
sm. 1 Lo strato più superficiale della crosta terrestre. 2 Tratto di terra esteso e coltivabile. 3 Luogo, teatro di avvenimenti, di eventi. 4 Argomento di studio. 5 Superficie di appoggio. 
 X   agg. worldly, earthly. sm. 1 ground. 2 (suolo coltivabile) soil. 3 (superficie) land. 4 (di gioco) field. 
Strato superficiale della crosta terrestre sul quale si sono sviluppate forme di vita animale e vegetale grazie alle numerose alterazioni di origine fisica e chimica cui è soggetto. Nel terreno sono presenti tracce organiche che testimoniano la vita presente; questi residui organici sono anche identificati come humus. Il terreno, a differenza di un qualsiasi substrato minerale, è caratterizzato dalla fertilità e dal fatto che, essendo continuamente soggetto ai mutamenti ambientali, climatici e biologici, è in continua evoluzione. 

\tèrreo, agg. Dal colore simile a quello della terra, pallido. ~ cereo, livido. 

\Tèrres Comune in provincia di Trento (316 ab., CAP 38010, TEL. 0461). 

\terrèstre, agg., sm. e sf. agg. 1 Relativo alla terra. 2 Terreno. 3 Che opera sulla terra. 
sm. e sf. Abitante della Terra. 
 X   agg. 1 earth, terrestrial. 2 (mil.) land. 3 (rel.) worldly, earthly. 
 @   lat. terrester,-stris. 

\terrìbile, agg. 1 Molto spaventoso, orribile. ~ terrificante, tremendo. 2 Eccezionale, fuori dal comune. ~ eccessivo, immane, pazzesco. <> insignificante, leggero. quel terribile mal di denti non lasciava dormire. 3 Eccessivamente severo. 
 X   agg. awful, terrible, dreadful. 
 @   lat. terribilis, deriv. da terrere atterrire. 

\terribilità, sf. L'essere terribile. 

\terribilménte, avv. In modo terribile. 

\terricciàto, sm. Tipo di concime organico costituito da letame, residui vegetali e animali, spazzatura e terra. 

\terrìccio, sm. (pl.-icci) Terra concimata adatta per la coltivazione. 

\Terricciòla Comune in provincia di Pisa (3.815 ab., CAP 56030, TEL. 0587). 

\terrìcolo, agg. Terragnolo. 

\terrier, sm. invar. Razza di cani, adatti per la caccia. 

\terrièro, agg. Relativo alla terra, alle proprietà fondiarie. 
 X   agg. landed, land. 

\terrificànte, agg. 1 Che incute terrore. 2 Formidabile. 
 X   agg. appalling, terrifying. 

\terrificàre, v. tr. Incutere terrore. 

\terrìfico, agg. (pl. m.-ci) Spaventoso. ~ terrificante. 

\terrìgeno, agg. Riferito ai depositi marini clastici formati da materiali ghiaiosi che provengono dalle terre emerse. 

\terrìgno, agg. Terreo, dall'aspetto simile alla terra. 

\terrìna, sf. Recipiente di terracotta utilizzato in cucina per minestre o insalate. 
 X   sf. tureen. 

\territoriàle, agg. Relativo al territorio, di uno specifico territorio. 
 X   agg. territorial. 
 @   lat. tardo territorialis. 

\territorialìsmo, sm. Comportamento degli animali che consiste nel limitare le loro attività in zone ben definite che poi difenderanno dall'ingresso di animali della stessa specie. 

\territorialità, sf. invar. L'essere territoriale, l'appartenere a uno specifico territorio. 

\territorialménte, avv. Dal punto di vista della giurisdizione territoriale. 

\territòrio, sm. (pl.-ori) 1 Regione estesa di terreno, caratterizzata da proprie peculiarità. era solo territorio desertico. 2 Estensione, area sottoposta a una sovranità nazionale. territorio internazionale, in cui governano più Stati. 3 Terreno di gioco, nel baseball. 
 X   sm. territory. 
 @   lat. territorium, deriv. da terra terra. 

\Territorio britànnico dell'Ocèano Indiàno Colonia britannica (46 km2), costituita dalle Isole Chagos, di origine corallina, nell'oceano Indiano. 
La più grande è l'Isola Diego Garcia. 
L'economia si basa essenzialmente sulla pesca, sulla coltivazione della palma da cocco e sulla produzione di olio di cocco. 

\terróne, sm. Termine spregiativo per indicare gli abitanti dell'Italia meridionale. 

\Terror Vulcano (3.262 m) spento dell'Antartide, sull'isola di Ross, nel mar Rosso. 

\terróre, sm. 1 Grande paura, spavento. ~ panico. 2 Chi incute paura. 3 Periodo della rivoluzione francese, dominato da Robespierre. 
 X   sm. dread, terror. 

\Terróre Denominazione del periodo della rivoluzione francese iniziato il 31 maggio 1793 e terminato il 27 luglio 1794, durante il quale fu attuata dal Comitato di salute pubblica giacobina, guidato da Robespierre, un'opera di sanguinosa repressione nei confronti degli oppositori della politica seguita. 
Terrore bianco 
Nome dato alla repressione condotta in Francia a seguito della restaurazione monarchica del 1815 e ispirato dal colore bianco della bandiera dei Borboni. 

\Terrore corre sul filo, Il Film giallo, americano (1948). Regia di Anatole Litvak. Interpreti: Barbara Stanwyck, Burt Lancaster. Titolo originale: Sorry, Wrong Number! 

\Terrore e miseria del Terzo Reich Dramma di B. Brecht (1945). 

\terrorìsmo, sm. Metodo di lotta politica che fa ricorso alla violenza attraverso attentati, sabotaggi, sequestri, al fine di destabilizzare un ordinamento politico costituito. Già nell'Ottocento si segnalano numerose iniziative terroristiche da parte di gruppi nazionalisti, anarchici e controrivoluzionari (Serbia, Russia). Nel Novecento si accentuano le attività di movimenti indipendentisti, come nel caso del terrorismo basco contro la Spagna, di quello irlandese contro l'Inghilterra e di quelli nati in Israele, in Algeria, in Corsica. Dalla fine degli anni '60 nasce un terrorismo di ispirazione marxista che è rappresentato in Germania dal gruppo Baader-Meinhof e in Italia da Brigate Rosse, Prima Linea, 22 ottobre, Nuclei armati proletari. Il periodo, contrassegnato da numerosi attentati e azioni sanguinose, culmina in Italia con il rapimento e l'uccisione di Aldo Moro nel 1978. Nella prima metà degli anni '80 si assiste a una sempre più diffusa condanna della logica della violenza da parte degli stessi militanti, molti dei quali accettano di collaborare con la giustizia o si dissociano dal movimento denunciandone il fallimento storico. Al terrorismo di sinistra si aggiunge un terrorismo di matrice neofascista o neonazista che è rappresentato dalle organizzazioni Rosa dei venti, Ordine Nuovo, Ordine Nero, La Fenice, implicate in stragi come quella di piazza Fontana a Milano (1969), di piazza della Loggia a Brescia (1974), dell'Italicus (1974), della stazione di Bologna (1980). Ampie attività terroristiche si riscontrano nel Medio Oriente, dove trovano il loro substrato ideologico nella questione palestinese, e nell'America latina, dove supportano oligarchie conservatrici. In molti paesi il terrorismo viene utilizzato come arma destabilizzatrice internazionale. 
 X   sm. terrorism. 

\terrorìsta, agg., sm. e sf. (pl.-isti) agg. Terroristico. 
sm. e sf. Chi è seguace del terrorismo come forma di lotta politica. 
 X   agg., sm. e sf. terrorist. 

\terroristicaménte, avv. In modo terroristico. 

\terrorìstico, agg. (pl.-ci) 1 Relativo al terrorismo. 2 Che fa uso di violenza per incutere terrore. 

\terrorizzàre, v. tr. Atterrire, spaventare, angosciare. 

\terróso, agg. Contenente o sporco di terra. 
 @   lat. terrosus. 

\Terrùggia Comune in provincia di Alessandria (767 ab., CAP 15030, TEL. 0142). 

\Terry, Ellen (Coventry 1847-Smallhythe, Kent 1928) Attrice teatrale inglese. Figlia di attori (Benjamin e Sarah Ballard) Raggiunse una larga fama in campo internazionale recitando principalmente ruoli drammatici della letteratura ottocentesca e di W. Shakespeare. Già al suo esordio, da giovanissima, ebbe l'opportunità di farsi valere nel ruolo di Ofelia affiancata da H. Irving, suo costante collaboratore fino al 1902. Nelle sue numerose tournées, recitò al prestigioso Lyceum Theatre e in altri illustri teatri americani. 

\Terschelling Isola dei Paesi Bassi, nel mare del Nord, facente parte del gruppo delle Isole Frisone Occidentali. 

\Tersìcore Personaggio mitologico, musa della danza e della lirica corale, solitamente rappresentata con la lira. La tradizione voleva che fosse la madre delle sirene. 

\tèrso, agg. Perfettamente pulito, limpido, nitido. 
 X   agg. clear. 
 @   lat. tersus, p.p. di tergere. 

\Tertenìa Comune in provincia di Nuoro (3.735 ab., CAP 08047, TEL. 0782). 

\tertium non datur Espressione latina che significa "non è data una terza possibilità". Indica la situazione in cui sono possibili solo due scelte. 

\tertium quid, loc. avv. Espressione latina il cui significato è "qualcosa di terzo". Indica una terza via che permette di superare una situazione di empasse che sembrava senza uscita. 

\Tertulliàno, Quìnto Settìmio Fiorènte (Cartagine 160?-222?) Scrittore e filosofo. Pagano, studiò a Roma; convertito al cristianesimo ne difese sempre la fede e si oppose alle eresie e alle persecuzioni dei cristiani. Avviò la teologia occidentale con le sue opere a carattere ascetico e dogmatico; si associò al montanismo. Opere principali sono, Apologeticum, Dell'anima, Eccezioni pregiudiziali contro gli ebrei, Contro Marcione. 

\tèrza, sf. 1 Classe scolastica successiva alla seconda. 2 Marcia di movimento di un veicolo. tirò al massimo dei giri la terza. 3 Ora canonica di preghiera. 4 Intervallo che intercorre fra tre note consecutive della scala diatonica. 
 X   sf. 1 third class. 2 third gear. 3 third hour. 4 third.

\Terza età, La Saggio di S. de Beauvoir (1970). 

\terzàna, agg. e sf. agg. Relativa a una febbre malarica. 
sf. Febbre malarica. 

\terzaròlo, o terzaruòlo, sm. Parte di vela che può essere ripiegata su se stessa per diminuire la superficie esposta al vento. 

\terzétto, sm. 1 Gruppo di tre elementi. ~ terna, trio, triade. 2 Composizione musicale cantata da tre solisti. 

\terziàrio, agg. e sm. (pl. m.-ari) agg. 1 Terzo in una successione ordinata. era terziaria, in geologia. 2 Relativo ad attività di servizi, distinti dall'industria e dall'agricoltura. 
sm. 1 Laico che appartiene al terzo ordine di una regola monastica. 2 Settore economico costituito dalle attività dei servizi. il terziario avanzato mostrò segni di crisi
 X   sm. 1 service industries, tertiary sector. 2 (avanzato) high value-added service industry. 
 @   lat. tertiarus, terzo, deriv. da terza
Associazione di laici, di entrambi i sessi, ispirata all'ideale di perfezione cristiana di San Francesco d'Assisi. Organizzate per regione, e generalmente diffuse in aree che vedono la presenza di conventi francescani, le associazioni di terziari sono dedite a pratiche religiose e a opere di bene. 

\terziatùra, sf. Terza aratura che si effettua a maggio o a giugno nei terreni coltivati a maggese intero. 

\Terzieff, Laurent (Tolosa 1935-) Pseudonimo dell'attore francese L. Tchemerzine. Interprete completo, iniziò come attore di teatro recitando Tête d'or di Claudel (1958). Nello stesso anno esordì nel cinema con il film Peccatori in blue-jeans. Fu diretto da grandi registi, tra i quali Bolognini in La notte brava (1959), Buñuel in La via lattea (1969), Zurlini ne Il deserto dei Tartari (1976). 

\terzìglia, sf. Disposizione frontale di tre persone disposte una accanto all'altra sulla stessa linea. 

\terzìglio, sm. Gioco di carte per tre giocatori, analogo al tressette. 

\Terzìgno Comune in provincia di Napoli (13.653 ab., CAP 80040, TEL. 081). Centro agricolo (coltivazione di frutta, ortaggi e uva), enologico e industriale (prodotti tessili e alimentari) alle pendici del Vesuvio. Gli abitanti sono detti Terzignesi

\terzìna, sf. 1 Strofe di tre versi endecasillabi. 2 Gruppo di tre note musicali che viene eseguito in un intervallo di tempo normalmente richiesto per due sole note. 

\terzìno, sm. 1 Flauto che suona un terzo sopra rispetto al clarinetto. 2 Giocatore della difesa, in uno sport a squadre come il calcio. 
 X   sm. 1 third flute. 2 fullback. 

\tèrzo, agg. e sm. agg. num. ord. Che occupa la posizione numero tre in una serie ordinata. il terzo stato, il ceto della borghesia; la terza età, la vecchiaia. 
agg. num. fraz. Che corrisponde a una delle tre parti in cui viene diviso l'intero. 
agg. num. Composto da tre parti. 
sm. 1 Ogni parte di una unità divisa in tre parti. 2 Persona distinta dalle due precedenti in causa. responsabilità verso terzi
 X   agg. third. sm. 1 third. 2 (dir.) third party. 3 (altri) others. 
 @   lat. tertius, da tres tre. 

\Tèrzo Comune in provincia di Alessandria (858 ab., CAP 15010, TEL. 0144). 

\Tèrzo d'Aquilèia Comune in provincia di Udine (2.515 ab., CAP 33050, TEL. 0431). 

\Terzo tempo Opera di poesia di D. Valeri (1950). 

\Terzo uomo, Il Racconto di G. Greene (1949). 
Terzo uomo, Il 
Film di spionaggio, britannico (1949). Regia di Carol Reed. Interpreti: Joseph Cotten, Alida Valli, Orson Welles. Titolo originale: The Third Man 

\terzodècimo, agg. num. ord. Trediscesimo. 

\terzogènito, agg. e sm. agg. Che è nato come terzo figlio. 
sm. Il terzo figlio. 

\Terzolàs Comune in provincia di Trento (558 ab., CAP 38027, TEL. 0463). 

\terzomondìsmo, sm. Politica di sostegno per i paesi meno progrediti, per farli sviluppare ed eliminare le loro carenze economiche, culturali. 

\terzomondìsta, agg., sm. e sf. agg. Caratteristico del terzo mondo, del terzomondismo. 
sm. e sf. Studioso ed esperto dei problemi del terzo mondo. 

\Terzòrio Comune in provincia di Imperia (217 ab., CAP 18010, TEL. 0184). 

\terzùltimo, o terz'ùltimo, agg. e sm. agg. Che ha posizione precedente a quella del penultimo. 
sm. Chi ha posizione precedente a quella del penultimo. 

\terzuòlo, agg. e sm. agg. e sm. Terzo taglio annuale eseguito sullo stesso prato. 
sm. Fieno che si ottiene col terzo taglio annuale. ~ terzarolo. 

\tésa, sf. 1 L'operazione di tendere qualcosa. 2 Parte del cappello che sporge. ~ ala, falda. 
 X   sf. brim. 

\tesàre, v. tr. Tirare cavi, funi in modo che siano tesi. 

\tesatùra, sf. Azione del tesare. 

\tesaurismòsi, sf. Gruppo di malattie caratterizzate da difettoso metabolismo causato da carenza enzimatica e determinante l'accumulo nei tessuti di lipidi, glicogeno ecc. 

\tesaurizzàre, v. intr. Accumulare beni, ricchezze senza investirli per renderli produttivi, né spenderli. 

\tesaurizzazióne, sf. Il tesaurizzare i beni. 

\tèschio, sm. (pl. teschi) Il complesso delle ossa del capo.   +  
 X   sm. skull. 
 @   lat. volg. testulum, deriv. dal lat. testula, dimin. di testa vaso di coccio. 

\Teseida delle nozze di Emilia Poema di G. Boccaccio (1339-1341). 

\Tèseo Nella mitologia eroe greco. Figlio del re di Atene Egeo e di Etra, intervenne giovanissimo nella lotta contro Procuste e gli altri mostri che terrorizzavano l'Attica, sconfiggendoli. Combatté ed eliminò il toro di Maratona e, aiutato da Arianna, riuscì a uccidere il Minotauro nel labirinto di Creta evitando l'ulteriore sacrificio al mostro di vite umane. Prese possesso del trono di Atene, sconfisse insieme a Eracle le Amazzoni, sposandone la regina Ippolita. Sceso nell'Ade con l'amico Piritoo per rapire Persefone, fu ridotto in catene e venne liberato da Eracle. Trovò la morte cadendo da una rupe per volere di Licomede. 

\Tésero Comune in provincia di Trento (2.551 ab., CAP 39038, TEL. 0462). 

\Teshigahara, Hiroshi (Chiyoda, Tokyo 1927-Tokyo 2001)) Regista cinematografico giapponese. Diresse La donna di sabbia (1964), Il volto di un altro (1966) e Riky¿ñ¿ (1989). 

\Teshio Fiume (311 km) del Giappone, nella sezione settentrionale dell'isola di Hokkaido. Nasce dai monti Kitami e sfocia nel mare del Giappone. 

\tèsi, sf. invar.  1 Opinione, affermazione suffragata da prove o ragionamento logico deduttivo. la tesi che sosteneva era improponibile in quei termini2 Una tesi di laurea è la dissertazione scritta che un laureando deve sostenere di fronte a una commissione di docenti per conseguire la laurea.  3 In matematica, in un teorema dalla forma A → B ("A implica B", o "da A segue B") A si chiama "ipotesi" e B si chiama "tesi" (ovviamente solo alcuni teoremi hanno questa forma; due esempi di teoremi senza ipotesi e tesi: "1 > 0", "esiste un numero reale che non è uguale ad alcun rapporto tra numeri interi"). 
 X   sf. thesis. 
 @   lat. thesis, dal greco thèsis, deriv. da tithènai porre. 

\Tésimo (in ted. Tisens) Comune in provincia di Bolzano (1.721 ab., CAP 39010, TEL. 0473). 

\tesìna, sf. Breve trattazione scritta che in alcune facoltà universitarie e in alcuni esami, gli studenti sono chiamati a fare. 

\Tesìno Fiume (45 km) delle Marche meridionali. Sfocia, presso Grottamare, nel mare Adriatico. 

\tèsla, sm. invar. Unità di misura dell'induzione magnetica nel sistema SI. È definita come l'equivalente all'induzione magnetica uniforme che produce un flusso magnetico pari a 1 weber su una superficie di 1 m2 in direzione normale a tale superficie. 

\Tesla, Nikola (Smiljan 1856-New York 1943) Fisico e ingegnere statunitense. Compì importanti studi sulle correnti ad alta frequenza e ad altissima tensione. 

\téso, agg. 1 Sottoposto a tensione, tirato. ~ rigido. <> disteso. era molto teso in quei giorni, preoccupato. 2 Offerto. avere le orecchie tese, ascoltare con attenzione. 
 X   agg. 1 taut, tight. 2 (proteso) outstretched, stretched out. 3 (mirante) aimed. 4 (fig.) tense. 

\tesoreggiaménto, sm. Accumulo di liquidità non fruttifera nelle mani del pubblico. 

\tesoreggiàre, v. tr. Accumulare, fare tesoro di esperienze, consigli, suggerimenti ricevuti. 

\tesorerìa, sf. Ufficio che amministra la cassa dello Stato o di una qualsiasi azienda. 
 X   sf. treasury. 

\Tesoretto Opera di erudizione di B. Latini (ca. 1260-1265). 

\tesorière, sm. (f.-era) 1 Amministratore della cassa di un ente, dello Stato. 2 Sacerdote che custodisce le reliquie, il tesoro di una chiesa. 
 X   sm. treasurer. 

\tesòro, sm. 1 Ricchezza, insieme di preziosi e metalli pregiati. 2 Erario pubblico, che amministra le ricchezze dello stato. 3 Ciò che ha grande pregio, attira simpatia, è opera dell'ingegno umano. 3 Persona cara. 
 X   sm. treasure. 
 @   lat. thesaurus, dal greco thesauròs. 
Insieme di oggetti preziosi o ingente quantità di denaro conservati solitamente in nascondigli segreti. Qualora il tesoro venga scoperto, spetta interamente all'autore del rinvenimento se questo è anche il proprietario del terreno ove è avvenuto il ritrovamento, mentre va diviso con il proprietario se lo scopritore è altra persona. Nel caso in cui il tesoro abbia importanza artistica o archeologica la proprietà viene attribuita allo stato, mentre allo scopritore spetta un premio di ritrovamento. 
Ministero del tesoro 
Ministero che gestisce il bilancio e il denaro pubblico. Ha la facoltà di emettere titoli di stato, biglietti di stato, ottenere credito dalla Banca d'Italia e utilizzare il risparmio postale. 

\Tesoro della Sierra Madre, Il Film d'avventura, americano (1948). Regia di John Huston. Interpreti: Humphrey Bogart, Walter Huston, Tim Holt. Titolo originale: The Treasure of the Sierra Madre 

\Tess dei d'Ubervilles Romanzo di Th. Hardy (1891). 

\Tèssa, Dèlio (Molano 1886-1939) Poeta dialettale. Tra le opere L'è el dì di mort alegher! (1932). 

\Tessàglia Regione della Grecia che si estende per 14.037 km2 tra il Pindo a ovest, l'Olimpo a nord, il Pelio a sud e il mar Egeo a est. Conta 695.000 abitanti ed è suddivisa amministrativamente nei nomi di Lárisa, Tríkala, Kardítsa e Magnesia. Regione a vocazione agricola, produce olive, agrumi, tabacco, frumento, ortaggi e cotone. Sono presenti giacimenti di cromite a Farsalo. Sono praticate la pastorizia e la bachicoltura. Fiorente nel VI sec. a. C., venne sottomessa da Filippo II di Macedonia nel III sec. a. C. Successivamente passò ai romani e ai Bizantini. Fu annessa all'impero ottomano nel 1393 e rimase sotto il dominio turco fino al 1881, anno in cui entrò a far parte del regno greco. 

\tessàlico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. Relativo alla Tessaglia. 
sm. Dialetto greco antico del gruppo eolico parlato in Tessaglia. 

\tèssalo, agg. e sm. agg. Relativo alla Tessaglia. 
agg. e sm. Abitante o nativo della Tessaglia. 

\Tessàri, Dùccio (Genova 1926-Roma 1994) Regista cinematografico. Diresse Ringo (1965), Zorro (1975) e C'era un castello con quaranta cani (1989). 

\tessellàto, agg. Riferito a un pavimento a mosaico con tessere di non grandi dimensioni di materiale vario. 

\Tessennàno Comune in provincia di Viterbo (472 ab., CAP 01010, TEL. 0761). 

\tèssera, sf. 1 Piccola parte che compone un mosaico. ~ tarsia, tassello. 2 Scheda cartacea contenente informazioni sulla persona che attesta un certo diritto o servizio fruibile. tessera di abbonamento ferroviario. 3 Ogni parte che compone il gioco del domino. 
 X   sf. card. 
 @   lat. tessera dado, dal greco tessaràgonos quadrangolo, comp. da tèssares quattro + deriv. da gonia angolo. 

\tesseraménto, sm. L'azione del tesserare. 

\tesseràre, v. v. tr. 1 Fornire di tessera che attesta un diritto, una partecipazione. 2 Razionare viveri, in situazioni di emergenza. 
v. rifl. Farsi tesserare da un'associazione. 

\tesseràto, agg. e sm. agg. Che possiede una tessera. 
sm. Chi è iscritto a un'associazione e possiede la relativa tessera. 

\tèssere, v. tr. 1 Ottenere una tela, intrecciando i fili della trama con quelli dell'ordito. tessere a mano. 2 Tramare. era solito tessere inganni ai poveri ingenui. 3 Comporre un discorso con arte. 
 X   v. tr. to weave. 
 @   lat. texere

\tesserìno, sm. Piccola tessera tascabile. 

\tèssile, agg. e sm. agg. Riguardante la tessitura. 
sm. 1 (e sf.) pl. Operai che lavorano nell'industria tessile. 2 Ciò che viene prodotto dall'industria tessile. 
 X   agg. textile. sm. pl. textiles. 

\tessilsàcco, sm. (pl.-acchi) Speciale sacco utilizzato per proteggere gli abiti dalle tarme. 

\Tessin, Nicodemus il Giovane (Nyköping 1654-Stoccolma 1728) Architetto svedese. Tra le opere il palazzo reale (dal 1697) e il palazzo Tessin (1703) a Stoccolma. 

\tessitóre, sm. 1 Chi lavora e produce tessuti. 2 Chi sa organizzare con cura meticolosa. 
 X   sm. weaver. 

\Tessitori, I Dramma di G. Hauptmann (1892). 

\tessitorìa, sf. Stabilimento tessile. 

\tessitùra, sf. 1 Il complesso delle operazioni che portano a tessere, produrre i tessuti. tessitura a macchina. 2 Intreccio. 3 Trama letteraria. 4 Macchinazione volta a un fine specifico. tessitura della truffa era ben congegnata
 X   sf. weaving. 
 @   deriv. da tessere

\tessutàle, agg. Che riguarda i tessuti dei corpi animali. 

\tessùto, agg. e sm. agg. Che viene ottenuto per tessitura. 
sm. 1 Ciò che viene prodotto con la tessitura. ~ drappo, stoffa, tela. 2 Intreccio. 3 Trama. ~ struttura. 4 In biologia insieme di cellule aventi tutte la stessa funzione e struttura simile. 
 X   sm. 1 material, cloth, fabric. 2 (biol.) tissue. 3 (fig.) web. 4 (sociale) social structure. 
I diversi tessuti costituiscono gli organi animali e vegetali. In base alla loro funzione i tessuti animali si possono classificare in epiteliali, connettivi, muscolari e nervosi. Le cellule si rinnovano con velocità variabile nei tessuti o elementi labili, come negli epiteli e nel sangue. In altri tessuti le cellule si accrescono e, giunte a maturità, si differenziano e non si rigenerano più (elementi stabili), come nel caso di endoteli, connettivi, muscoli lisci. Infine negli elementi perenni le cellule si differenziano già a livello embrionale e il loro numero non viene modificato con l'accrescimento, come nel caso del tessuto muscolare striato e di quello nervoso. I tessuti vegetali comprendono tessuti meristematici o embrionali, divisi in primari e secondari, e tessuti definitivi, divisi in parenchimatici o di riserva (clorofilliano, aerifero), meccanici o di sostegno (collenchima, sclerenchima), tegumentali o di protezione e rivestimento (epidermide), conduttori o vascolari (legnoso, cribroso). Lo studio dei tessuti viene condotto dall'istologia. 
Nell'industria dell'abbigliamento i tessuti possono essere manufatto ottenuti da uno o più filati intrecciati secondo un dato schema. Questo tipo di tessuto, detto a intreccio, si distingue da quello ad adesione, ottenuto senza intreccio ma per coesione e pressione di fili di lana, come nel caso dei feltri. I tessuti semplici vengono ottenuti per intreccio di fili di ordito mossi sempre secondo lo stesso movimento. Invece nei tessuti operati i fili di ordito vengono mossi indipendentemente l'uno dall'altro e ciò porta alla riproduzione di particolari disegni. 

\test, sm. invar. 1 Esperimento volto a verificare determinate caratteristiche o proprietà. 2 Questionario in cui la risposta esatta è una sola fra quelle proposte. 3 In medicina è un esame destinato a valutare e misurare la funzionalità dell'organismo o la sua sensibilizzazione verso particolari sostanze. 4 In psicologia è una prova mirata alla valutazione di alcune caratteristiche di tipo psicologico di un individuo. In altri ambiti indica una prova intesa ad accertare capacità o tendenze attitudinali di un individuo (in relazione a una possibile assunzione, all'orientamento allo studio, …). 5 In statistica è un'analisi oggettiva condotta su di un campione ed effettuata per valutare la validità di un'ipotesi statistica.   +     +   6 Test per la convergenza delle serie  → 

\tèsta, sf. 1 La parte superiore del corpo; la parte anteriore, l'estremità di un oggetto. camminare a testa alta, mostrare fierezza, orgoglio. 2 Persona, individuo. 3 Cervello, intelligenza, mente. montarsi la testa, insuperbirsi. 4 Capo, guida. <> seguace, dipendente. 5 Una delle due facce di una moneta metallica; il termine "testa o croce" deriva dalle sagome che un tempo erano spesso usate sulle facce di molte monete.
 X   sf. 1 head. 2 (parte anteriore) head, front. 3 (aut., frontale) front. 4 (testa a testa) neck and neck. 5 (dura) stubborn 6 (testa o croce) heads or tails (teste o code; nelle monete antiche spesso, in alternativa alla croce, era raffigurato un leone dalla lunga coda).
 @   lat. testa, vaso di coccio. 
Mal di testa:  →  "cefalea".

\Tèsta di Cavàllo Nebulosa presente nella costellazione di Orione, presa a modello per dimostrare come l'assorbimento della luce da parte della materia interstellare opaca impedisca l'osservazione del cielo. 

\Tèsta Grìgia Vetta (3.480 m) delle Alpi Pennine, tra il Cervino e il Breithorn. 

\Testa tagliata, Una Romanzo di I. Murdoch (1961). 

\Tèsta, Armàndo (Torino 1917-1992) Grafico italiano. Distintosi fin dagli esordi come cartellonista, sviluppò un linguaggio astratto legato all'avanguardia pittorica. 

\Tèsta, càpo Promontorio della costa settentrionale della Sardegna, nella Gallura, presso le Bocche di Bonifacio. 

\Testàcei Ordine di Protozoi Sarcodici costituito da amebe con guscio. 

\testacóda, sm. invar. Manovra automobilistica, sbandata con cui un veicolo si ritrova con la parte anteriore rivolta nel verso da cui proviene sulla strada. 
 X   sm. spin. 

\testamentàrio, agg. (pl.-ari) 1 Relativo al testamento. 2 Riguardante il Vecchio o Nuovo Testamento. 

\testaménto, sm. 1 Atto revocabile e unilaterale con il quale l'individuo dispone di tutti i propri beni e di diritti non patrimoniali per il tempo in cui avrà cessato di vivere. ~ lascito. 2 Ognuna delle due parti di cui è composta la Bibbia. 
 X   sm. will. 
Può essere redatto, datato e sottoscritto dal testatore stesso (testamento olografo), oppure può essere raccolto per atto di notaio in presenza di testimoni (in forma pubblica) oppure chiuso in un plico e pubblicato alla morte del testatore (forma segreta). Esistono poi forme speciali in situazioni particolari come in navigazione, in periodo di epidemia, su di un aereo e durante le campagne militari. Il testamento può essere annullato nel caso in cui manchino i requisiti essenziali o per vizi di forma. Rimane comunque un atto non soggetto a vincoli diversi da quelli di legge. 

\Testamento (o Gran Testamento) Opera di poesia di F. Villon (1461). 

\Testamento del Dr. Mabuse, Il Film fantastico, tedesco (1933). Regia di Fritz Lang. Interpreti: Oscar Beregi, Rudolf Klein-Rogge, Camilla Spira. Titolo originale: Das Testament des Dr. Mabuse 

\Testamento del mostro, Il Film d'orrore, francese (1959). Regia di Jean Renoir. Interpreti: Jean-Louis Barrault, Teddy Billis, Jean Topart. Titolo originale: Le testament du Docteur Cordelier 

\Testamento Donadieu, Il Romanzo di G. Simenon (1937). 

\testànte, agg., sm. e sf. agg. Che scrive il testamento. 
sm. e sf. Chi scrive il testamento. 

\testardàggine, sf. Ostinazione, atteggiamento da testardo. 

\testàrdaménte, avv. In modo testardo, ostinato. 

\testàrdo, agg. e sm. agg. Ostinato, caparbio nei suoi propositi anche quando l'evidenza dei fatti e i consigli altrui, indicano di seguire atteggiamenti diversi. 
sm. Chi ha atteggiamenti ostinati. 
 X   agg. obstinate, stubborn, pig-headed. 

\testàre, v. v. intr. Fare testamento. 
v. tr. Sottoporre a esame, prova, esperimento. 
 X   v. tr. to test. 

\testaròli o (in genovese) testaieu, sm. pl. Delle specie di piadine realizzate con acqua e farina tipiche della cucina ligure.   +  

\testàta, sf. 1 Parte terminale anteriore, estremità di un oggetto. testata del letto, spalliera dietro la testa. 2 Pagina di una pubblicazione in cui è presente il titolo. 3 Testa del cilindro nei motori a scoppio. 4 Colpo dato con la testa. 5 Giornale, quotidiano. i giornalisti delle testate sportive aderirono allo sciopero
 X   sf. 1 head. 2 (colpo) butt. 3 (giornalistica) name, masthead. 4 (mil.) warhead. 5 (intestazione) heading. 
 @   deriv. da testa

\testàtico, sm. (pl.-ci) 1 Imposta medievale sul reddito personale detta anche capitazione. 2 Dazio sul pascolo nei terreni comunali tipico di alcune regioni d'Italia. 

\testatóre, sm. Chi redige un testamento per conto di altri. 

\testé, avv. di tempo. 1 Poco fa. 2 In questo momento. 

\tèste, sm. e sf. Persona che viene chiamata a testimoniare su fatti di cui è a conoscenza o a cui ha assistito. 
 X   sm. e sf. witness. 

\Teste tonde e teste a punta Dramma di B. Brecht (1932). 

\tester, sm. invar. Strumento che permette di fare delle misure elettriche. 

\Testi delle Piramidi Opera di religione e formule magiche di anonimo (III millennio a. C.). 

\Tèstico Comune in provincia di Savona (202 ab., CAP 17020, TEL. 0182). 

\testicolàre, agg. Riguardante il testicolo, ghiandola maschile che produce gli spermatozoi. 

\testìcolo, sm. Gonade maschile, ghiandola sessuale che produce gli spermatozoi. Dalla cavità addominale i due testicoli discendono, nella maggioranza dei mammiferi terrestri, in pieghe cutanee dette scroto. Nell'uomo il testicolo ha forma ovoidale e il parenchima è suddiviso in 250 lobi conici contenenti in tubuli seminiferi contorti in numero da uno a tre. L'epitelio dei tubuli produce gli spermatozoi che vengono avviati ai tubuli retti che infine confluiscono nell'epididimo  +  
 X   sm. testicle. 
 @   lat. testiculus, dimin. di testis testimone. 

\testièra, sf. 1 Parte di un finimento che viene applicato sulla testa del cavallo. 2 Sponda del letto posta in prossimità del cuscino. 3 Testa di manichino utilizzato per sistemare le parrucche. 

\testificàre, v. tr. Attestare. ~ dichiarare, asserire. 

\testimòne, sm. e sf. (pl.-oni) 1 Teste. 2 Persona chiamata ad assistere a un fatto. 3 Chi assiste alla redazione di un atto pubblico e ne attesta la validità. 4 Piccolo bastone utilizzato nelle gare di staffetta che viene passato da un atleta al compagno che compie la successiva frazione. 
 X   sm. e sf. witness. 
In diritto la testimonianza è resa all'autorità giudiziaria e il testimone o teste durante l'espletamento di questa funzione è equiparato a pubblico ufficiale. In un processo civile è il giudice istruttore ad ammettere la testimonianza su richiesta delle parti. In un processo penale, pubblico ministero e parte civile chiedono l'ammissione di testi d'accusa, l'imputato chiede l'ammissione di testi di difesa. 

\Testimone d'accusa Film poliziesco, americano (1957). Regia di Billy Wilder. Interpreti: Charles Laughton, Marlene Dietrich, Tyrone Power. Titolo originale: Witness for the Prosecution 

\testimonial, sm. invar. Personaggio famoso che si presta a fare pubblicità a un determinato prodotto. 

\testimoniàle, agg. e sm. agg. Riguardante il testimone e la sua testimonianza. 
sm. coll. L'insieme dei testi che vengono chiamati a deporre e le loro dichiarazioni. 

\testimoniànza, sf. 1 Dichiarazione che un testimone rilascia. 2 Attestato. 
 X   sf. 1 testimony. 2 (prova) proof. 

\testimoniàre, v. v. tr. 1 Dichiarare in qualità di testimone di fatti. 2 Attestare, mostrare. quell'atteggiamento testimoniava la sua buonafede
v. intr. Fare testimonianza. fu chiamato a testimoniare all'udienza
 X   v. tr. 1 to testify. 2 (fig.) to testify to, to bear witness. v. intr. to testify, to give evidence. 
 @   deriv. da testimonio

\testimònio, sm. (pl.-oni) 1 Testimonianza. 2 Testimone. 

\testìna, sf. La parte terminale, in genere di ridotte dimensioni, di un dispositivo elettrico. la testina del rasoio elettrico era da cambiare
 X   sf. head. 
 @   dimin. di testa

\testìsta, sm. Specialista della tecnica di somministrazione e valutazione dei test attitudinali. 
 @   dimin. di testa

\tèsto, sm. 1 La collezione delle parole che compongono uno scritto. 2 Il contenuto vero e proprio di una trattazione, escluse le aggiunte successive, i commenti. 3 Opera letteraria scritta. 4 Modello di riferimento. 5 Vaso di terracotta. 6 Disco di terracotta o metallo su cui si cuociono torte o focacce. 7 Libro di testo, testo scolastico (libro ufficialmente adottato per un certo insegnamento).  
 X   sm. 1 text. 2 (opera) to be authoritative. 3 (libro di testo) textbook

\testolìna, sf. Individuo capriccioso, bizzarro. 

\testóne, sm. (f.-ona) 1 Persona ostinata. 2 Zuccone. 3 Antica moneta d'oro o d'argento, in uso nello stato pontificio e in Toscana, di vario valore. 

\Testóni, Alfrédo (Bologna 1859-1931) Commediografo. Tra le opere Teater bulgneis (1886, in dialetto) e Il cardinale Lambertini (1905). 

\Testóri, Giovànni (Novate Milanese 1923-1993) Scrittore. Tra le opere Il ponte della Ghisolfa (1958) e La Gilda del Mac Mahon (1959). 

\testosteròne, sm. Ormone maschile sintetizzato nel testicolo responsabile dell'attribuzione dei caratteri sessuali primari e secondari e della normale funzione sessuale. È uno steroide a diciannove atomi di carbonio che, oltre agli effetti sulla sfera sessuale, ne esercita anche sulla sintesi proteica. 

\testuàle, agg. 1 Che fa riferimento a un testo. critica testuale. 2 Che è riportato con le esatte parole di un testo. i giornali avevano riportato una citazione testuale
 X   agg. 1 textual. 2 (letterale) word for word, literal. 

\testualménte, avv. In modo testuale. 

\Testudìnidi Famiglia di Rettili Cheloni che comprende la maggioranza delle  →  tartarughe terrestri e anche alcune acquatiche. 

\testùggine, sf. 1 Tartaruga. 2 Formazione militare utilizzata dalle legioni romane, per attaccare, in cui gli scudi venivano alzati e serrati sopra le teste. 3 Macchina da guerra costituita da un ariete meccanico. 
 X   sf. 1 tortoise. 2 (di mare) turtle. 
 @   lat. testudo,-inis. 
Testuggine greca 
Rettile (Testudo graeca) della famiglia dei Testudinati e dell'ordine dei Testudinati. Dota di un guscio giallastro, misura 30 cm. Erbivora, viene allevata come animale domestico. 

\testùra, sf. Struttura, tessitura. 

\tèta, sm. e sf. invar. Lettera dell'alfabeto greco. 

\tetanìa, sf. Situazione patologica costituita dall'estrema facilità con la quale i muscoli vanno incontro a contrazioni energiche, durature, ripetute e dolorose, che insorgono all'improvviso senza causa apparente. Deriva da uno stato di spasmofilia, da agenti tossici (per esempio stricnina) o dall'infezione tetanica. 

\tetànico, agg. (pl.-ci) Relativo al tetano, malattia che causa contrazioni spasmodiche e provocata da un bacillo. 

\tètano, sm. Malattia causata dal Clostridium tetani, bacillo sporigeno anaerobio presente nel terreno, nella polvere e nella ruggine, che può penetrare nell'organismo attraverso lesioni profonde della cute o delle mucose. Una volta penetrate, le spore in ambiente povero di ossigeno germinano e il bacillo produce delle esotossine che, entrate in circolo, raggiungono il sistema nervoso centrale. La malattia ha un'incubazione di cinque-venti giorni e si manifesta con cefalea, ipereccitabilità, contrazioni spastiche di piccoli gruppi di muscoli facciali, rigidità della mandibola e del collo, difficoltà a inghiottire; le contrazioni si estendono poi al dorso, all'addome e agli sfinteri e sfocia in convulsioni con febbre elevata. L'esito può essere mortale. La profilassi è attuata con somministrazione di siero antitetanico in occasione di ferite sospette. La vaccinazione è obbligatoria, con richiami ogni cinque-dieci anni. 
 X   sm. tetanus. 

\Tete Città (53.000 ab.) del Mozambico, capoluogo della provincia omonima. 

\tête-à-tête, loc. avv., agg. e sm. loc. avv. e agg. invar. A quattr'occhi, direttamente. 
sm. invar. Incontro, colloquio intimo fra due persone, senza testimoni. 

\tèti, sm. pl. 1 Lavoratori salariati dell'antica Grecia. 2 Ad Atene, i cittadini alla quarta e all'ultima delle classi censitarie di Solone. 

\Tèti (astronomia) Satellite di Saturno, scoperto da G. D. Cassini nel 1684, con periodo orbitale di 1,89 giorni. Ha un raggio di 525 km e si trova a 294.700 km di distanza. 
Nel 1981, la sonda Voyager 2 ha fatto sì che si scoprisse che nella sua stessa orbita si trovano due piccoli satelliti (Calypso e Teleste), con i quali forma un microsistema orbitale. 

\Tèti (comune) Comune in provincia di Nuoro (866 ab., CAP 08030, TEL. 0784). 

\Tèti (mitologia) (anche Tètide) 1 Nella mitologia greca, titanide figlia di Urano e Gea, sposa di Oceano e madre delle oceanine e dei fiumi. 2 Nereide madre di Achille. Contesa da Zeus e da Posidone, sposò Peleo, un mortale, perché, come predetto da Temi, dalle sue nozze sarebbe nato un figlio più potente del padre. 

\Tètide Area di sedimentazione marina che nell'era Archeozoica si estendeva nella zona asiatica e all'inizio del Primario si caratterizzò tra Europa e Asia andando, complessivamente, da Pirenei e Marocco all'Insulindia. 

\Tètidi Famiglia di Molluschi Gasteropodi opistobranchi caratterizzati con il corpo appiattito e il capo provvisto da cirri e rinofori claviformi. 

\Tetley, Glenn (Cleveland 1926-Palm Beach 2007) Coreografo statunitense. Realizzò Pierrot lunaire (1962) e Sphinx (1977). 

\Tétouan Città (200.000 ab.) del Marocco, sul mar Mediterraneo. Capoluogo della provincia omonima. 

\tetr(a)- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco téssares quattro. 

\Tetrabotridiàti Ordine di Platelminti Eucestodi a cui appartiene la sola famiglia dei Tetrabotridi comprendente parassiti di Uccelli marini e Cetacei provvisti di quattro ventose. 

\Tetrabranchiàti Sottordine di Molluschi Cefalopodi muniti di due paia di branchie. ~ nautiloidei.   +  

\tetraceros, o tetracerus, sm. invar. Genere di Mammiferi Artiodattili diffusi nelle montagne dell'India appartenenti alla famiglia dei Bovidi che comprende la sola specie Tetraceros o Tetracerus quadricornis. È l'unico Mammifero con quattro corna. 

\tetrachenio, sm. Frutto costituito da quattro acheni che si sviluppano dallo stesso fiore.   +  

\tetraciclìna, sf. Nome di un gruppo di antibiotici che hanno azione biologica e struttura chimica analoghe. La tetraciclina propriamente detta esplicita un'azione batteriostatica nei confronti di streptococchi, enterococchi e pneumococchi. 

\tetracloroetàno, sm. Composto chimico di formula CHCl2CHCl2 che viene usato come solvente degli acetati di cellulosa. 

\tetracloroetilène, sm. Derivato clorurato dell'etilene usato come solvente. Ha formula CCl2 = CCl2

\tetracòrdo, sm. Gruppo di quattro suoni discendenti compresi in una quarta giusta e succedentisi per gradi congiunti dell'antica teoria musicale greca. 

\tètrade, sf. 1 Gruppo di quattro cose. 2 In citologia, gruppo di quattro cromatidi che si forma nella meiosi allo stadio di diplotene. 

\tetraèdro, sm. Solido geometrico formato da 4 facce triangolari; ha 6 spigoli. È il più semplice dei poliedri; può essere pensato come una piramide a base triangolare. 
 X   sm. tetrahedron. 

\Tetrafillidèi Ordine di Platelminti Eucestodi con quattro botri. 

\tetràggine, sf. L'essere tetro. ~ cupezza, grigiore. 

\tetragonàle, agg. Dalla forma a tetragono. 

\tetràgono, agg. e sm. agg. 1 Che ha quattro angoli. 2 Di organo vegetale con quattro spigoli. 3 Sicuro, impavido. 
sm. Modo disusato per indicare il quadrangolo, o quadrilatero, in geometria. 

\tetragràmma, sf. (pl.-mi) 1 Rigo musicale formato da quattro linee. 2 Parola formata da quattro lettere. 

\tetralogìa, sf. (pl.-gìe) 1 Serie composta da quattro drammi di uno stesso autore, nella Grecia antica. 2 Narrazione formata da quattro composizioni, in cui il soggetto è lo stesso. 

\tetraménte, avv. In modo tetro. 

\tetràmetro, sm. Verso costituito da quattro piedi, ognuno formato da quattro sillabe, nella metrica classica. 

\Tetranìchidi Famiglia di Aracnidi Acari che succhiano la linfa di alcune piante arboree danneggiandole notevolmente. 

\Tetraódontidi, o Tetrodóntidi Famiglia di Pesci Tetraodontiformi che vivono nei mari tropicali. Sono detti gonfiatori o pesci palla per la capacità di diventare quasi sferici quando si riempiono d'aria o d'acqua. 

\Tetraodontifórmi, o Tetrodontifórmi Ordine di Pesci diffusi nelle acque calde tropicali; hanno la caratteristica che i denti mascellari e premascellari costituiscono un unico osso. 

\Tetraònidi Famiglia degli Uccelli comprendente esemplari galliformi privi di speroni con tarsi piumati e caratteristiche caruncule rosse che sovrastano gli occhi. Sono poco adatti al volo e si cibano di insetti, frutta e semi. Sono esempi il gallo cedrone, il gallo forcello, la pernice bianca e il francolino di monte. Soggetti a una caccia indiscriminata in passato, sono soggetti a estinzione in molte zone d'Italia. 

\tetrapak, sm. invar. Contenitore di carta plastificata o paraffinata, utilizzato per liquidi alimentari. 

\tetraplegìa, sf. Paralisi che colpisce i quattro arti. Può conseguire a lesioni gravi del cervello e del modollo spinale. Vedi anche  →  emiplegia e  →  paraplegia.
 X   sf. tetraplegia.

\tetraplègico, agg. e sm. agg. Che ha tutti e quattro gli arti paralizzati. 
sm. Chi ha tutti gli arti paralizzati. 

\tetràpode, agg. e sm. Quadrupede. 

\Tetràpodi Vertebrati provvisti di quattro arti con cinque dita. 

\tetrapodìa, sf. Nella metrica classica, successione di quattro piedi in genere uguali. 

\tetràrca, sm. (pl.-chi) Chi governa una delle quattro province in cui è diviso un regno. 

\tetrarcàto, sm. 1 Carica di tetrarca. 2 Periodo di carica del tetrarca. 

\tetrarchìa, sf. 1 Governo costituito da quattro soggetti, persone o partiti. 2 Governo di quattro uomini, a ognuno dei quali spetta una quarta parte del regno. 

\Tetrarinchidèi Ordine di Platelminti Cestodi provvisti di quattro botri e altrettante proboscidi estroflessibili. 

\Tetrasporàli Ordine di Alghe Cloroficee unicellulari prive di flagelli, ma con parete, nucleo, cloroplasto e macchia oculare. 

\tetràstico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo a strofe formata da quattro versi. 2 Formato da quattro elementi strutturali. 

\tetràstilo, agg. Caratterizzato da quattro colonne poste sulla facciata dell'edificio. 

\tetratòmico, agg. (pl.-ci) Formato da quattro atomi. 

\Tetrattinèllidi Sottoclasse di Spugne Demosponge, provviste di megasclere, che vivono in colonie marine. 

\tetravalènte, agg. Di elemento chimico che ha valenza quattro, quindi ha la possibilità di combinarsi con quattro atomi di idrogeno. 

\Tetrazzìni, Luìsa (Firenze 1871-Roma 1940) Cantante lirica. Ebbe una fortunata carriera internazionale, iniziata con l'Africana di Meyerbeer nella sua città natale nel 1890. Si esibì in Europa, in Sudamerica e negli USA. Ebbe un repertorio lirico più leggero rispetto a quello classico della sorella Eva. 

\Tetrìgidi Famiglia di Insetti Ortotteri che vivono nelle regioni tropicali. Possiedono un particolare pronoto. 

\tètro, agg. 1 Buio, senza luce. 2 Sinistro, cupo. 3 Sgradevole. 
 X   agg. gloomy. 
 @   lat. taeter,-tra,-trum. 

\tètrodo, sm. Tubo elettronico a quattro elettrodi e cioè un catodo, un anodo e due griglie. 

\tétta, sf. Mammella. 

\tettàre, v. tr. Succhiare. ~ poppare. 

\tettarèlla, sf. Involucro a forma di capezzolo che permette di allattare il neonato, utilizzando un poppatoio. 

\Tettibrànchi Gruppo di Molluschi Gasteropodi Opistobranchi con branchia posta nella cavità palleare. 

\Tettigonìidi, o Tettigònidi Famiglia di Insetti Ortotteri cui appartengono i generi Decticus, Saga e Tettigonia

\tettìno => "tettuccio" 

\tétto, sm. 1 La copertura posta sulla parte superiore di un edificio. tetto a cupola. 2 Alloggio. non aveva un tetto sotto cui dormire. 3 Copertura. tetto dell'auto
 X   sm. 1 roof. 2 (econ.) ceiling. 
 @   lat. tectum, da tectus, p.p. di tegere coprire. 

\tettóia, sf. Copertura di un luogo aperto, sostenuta da pali o colonne. ~ pensilina, portico. 
 X   sf. canopy, roofing. 

\tettònica, sf. (pl.-che) Ramo della geologia che studia la struttura, la forma, la deformazione e la dislocazione delle rocce che costituiscono la crosta terrestre. La più recente teoria è quella fornita dalla tettonica a zolle, che suddivide la litosfera in zolle, calotte rigide e in movimento le une rispetto alle altre e rispetto alla sottostante astenosfera. Tale teoria è oggi l'unica in grado di spiegare efficacemente e in maniera convincente l'insieme dei fenomeni geologici noti. Le zolle principali sono sei: euroasiatica, antartica, africana, pacifica, americana e indoaustraliana. Sono a contatto tra di loro con margini che non coincidono necessariamente con i limiti continentali. Si distinguono vari tipi di margine: di accrescimento, posti tra due zolle in allontanamento tra di loro e accresciute dal magma che, risalito dal mantello, si consolida andando a costituire le dorsali oceaniche; trasforme, tra due zolle che slittano l'una rispetto all'altra (faglia di San Andreas in California); di subduzione o di consumo lungo i quali una zolla viene subdotta all'altra dando origine a fosse oceaniche o archi di isole vulcaniche. Quando invece entrano in collisione parti della litosfera appartenenti a zolle differenti si originano deformazioni di grande intensità e dislocazioni delle masse rocciose che portano alla formazione di catene montuose. L'enunciazione della teoria seguì quella della deriva dei continenti di Alfred Wegener, con la quale si trova in accordo. 

\tettònico, agg. (pl. m.-ci) Che fa riferimento alla tettonica della crosta terrestre. 

\tettùccio, sm. (pl.-ucci) Parte superiore di copertura di un veicolo, di un aeromobile che può essere rimossa. 

\Tetzel, Johann (Pirna 1465?-Lipsia 1519) Religioso tedesco domenicano. Contro la disinvoltura della sua predicazione, reagì Lutero. Scrisse Novantacinque tesi (1517). 

\tèucro, agg. e sm. agg. Relativo a Troia. 
sm. pl. Il popolo di Troia. 

\Teulàda Comune in provincia di Cagliari (4.702 ab., CAP 09019, TEL. 070). 
Capo Teulada 
Promontorio della Sardegna, estremo punto meridionale dell'isola, in provincia di Cagliari. 

\teurgìa, sf. Arte di effettuare prodigi tramite l'aiuto di divinità con procedimenti magici. 

\Tèuta (sec. III a. C.) Regina degli Illiri nel 231-230, moglie del re Agrone. I romani, provocati dalle sue azioni di pirateria, la batterono più volte finendo per conquistare il suo regno (guerra illirica). 

\tèutoni Popolazione di stirpe germanica del VI sec. a. C. Unitisi agli ambroni e ai cimbri si spostarono verso la Gallia, ma vennero definitivamente sconfitti da Mario alle Aquae Sextiae nel 102. 

\teutònico, agg. (pl. m.-ci) Relativo agli antichi teutoni e in generale ai tedeschi. 
Ordine cavalleresco. Nato nel 1191 in Palestina da una confraternita che aveva organizzato un ospedale per i crociati tedeschi ad Acri, venne approvato da Innocenzo III nel 1199. Costituito solo da cavalieri tedeschi, l'ordine ebbe come modello l'ordine dei templari. Intervenne in più occasioni belliche in Europa per difendere i fedeli da slavi, musulmani, ungari, pirati. Nel XIV sec. costituì tra l'Oder e la Neva un vasto Stato feudale, rafforzato dall'immigrazione di coloni tedeschi che coltivarono appezzamenti, fondarono città e diedero impulso al commercio. L'ostilità della nobiltà locale portò però a una rivolta contro i cavalieri, seguita da un intervento della Polonia alla quale l'ordine si sottomise, rimanendo confinato alla Prussia orientale, di sovranità polacca (1466). L'ordine venne soppresso nel 1809 da Napoleone e si riorganizzò dopo trent'anni con funzioni assistenziali e caritatevoli. 

\tevatron, sm. invar. Acceleratore per protoni in funzione dal 1986 presso il Fermilab di Chicago. 

\Tévere Fiume dell'Italia centrale. Con i suoi 405 km è il terzo per lunghezza nel paese dopo Po e Adige e secondo per ampiezza di bacino. Nasce in Emilia-Romagna dal Monte Fumaiolo a 1.268 m di altitudine, attraversa un lembo orientale della Toscana, percorre la val Tiberina in Umbria, bagnando Città di Castello e Umbertide, tocca Perugia e Todi. Scorre per un tratto lungo il confine tra Umbria e Lazio, attraversa la campagna romana e aprendosi la via verso il mare attraverso i colli Albani e i monti Sabatini, bagna Roma e sfocia nel mar Tirreno dividendosi nei due rami di Fiumara e Fiumicino che avvolgono l'isola Sacra: il canale di Fiumara lambisce le rovine di Ostia antica e termina con la foce naturale del fiume; il canale di Fiumicino, artificiale, è navigabile e permette alle piccole imbarcazioni di raggiungere il porto di Roma (San Paolo). I più importanti affluenti sono il Chiascio, Nestore, Paglia, Nera e Aniene. Lungo il suo corso alimenta numerose centrali idroelettriche. 

\Teveròla Comune in provincia di Caserta (8.603 ab., CAP 81030, TEL. 081). 

\Teveróne Nome assegnato al corso inferiore dell'Aniene dalle cascate di Tivoli fino alla sua confluenza con il Tevere. 

\Tewjè il lattaio Racconto di Shalom Aleichem (1894-1916). 

\texàno, agg. e sm. agg. Del Texas. 
sm. Abitante del Texas. 

\Texas Stato federato (16.825.000 ab.) degli Stati Uniti d'America con capitale Austin. Si estende per 691.027 km2 a sud del paese tra Oklahoma, Arkansas, Louisiana, Messico, Nuovo Messico e si affaccia sul golfo del Messico. Il territorio, pianeggiante verso la costa, è costituito all'interno da una serie di altipiani ed è percorso dai fiumi Rio Grande, Pecos, Red River e Colorado. L'agricoltura è basata sulla coltivazione di cereali, ortofrutticoli, patate, foraggi, cotone, arachidi. Molto sviluppato è l'allevamento bovino, seguito da quello suino e ovino. Un'ottima risorsa economica è rappresentata dai giacimenti di petrolio e di gas naturale. Le industrie sono chimiche, petrolchimiche, metallurgiche, meccaniche, aeronavali, alimentari, del cemento e cartarie. Altre città Houston, Dallas, San Antonio, El Paso. Il Texas, grazie alle lotte dei coloni nordamericani, ottenne l'indipendenza dal Messico nel 1836 e venne annesso agli Stati Uniti d'America nel 1845. 

\Texel Isola (12.000 ab.) dei Paesi Bassi, nel mare del Nord. È la più vasta e la più occidentale del gruppo delle Isole Frisone Occidentali. 

\Tèzze sul Brènta Comune in provincia di Vicenza (9.463 ab., CAP 36056, TEL. 0424). 

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