LA TORTA PASQUALINA

La torta pasqualina (in ligure torta pasqualìnn-a) è una torta salata, tipica del Genovesato e del periodo pasquale.
Si prepara stendendo sfoglie sottilissime di pasta preparata con acqua, farina e olio di oliva (senza lievito). Una (o due sfoglie), da impiegare come fondo, deve essere più grande del tegame, da cui dovrà fuoriuscire. Su questa si versa il ripieno, preparato con bietole (cosiddette erbette), passate in padella con un po' d'olio extravergine d'oliva con code di cipollina nuova, due uova sbattute, parmigiano (o pecorino giovane) grattugiato, sale e maggiorana fresca tritata. Si copre il tutto con pezzetti di quagliata (prescinsêua in genovese). Sul ripieno steso sulla sfoglia si praticano, con l'aiuto di un cucchiaio, alcuni incavi in cui vengono fatte cadere alcune uova intere, che diventeranno sode con la cottura della torta. Su ogni uovo si può mettere un po' di sale e pepe. Sopra a tutto ciò si adagiano le sfoglie di copertura, almeno tre, sottilissime, unte per evitare che si attacchino tra loro. Quindi queste sfoglie vengono arrotolate verso l'interno formando un orlo a cordone. Volendo, prima di chiudere totalmente il bordo, si soffia all'interno con l'aiuto di una cannuccia, in maniera da creare una camera d'aria. Si cuoce nel forno. Per controllare la cottura delle sfoglie un tempo si lasciava un pezzo della pasta fuori dal bordo, chiamato oêgin (orecchietta).
Nella tradizione, le soglie sovrappostoste erano trentatré, in omaggio agli anni di Cristo.
Una variante prevede l'uso dei carciofi al bosto delle bietole, un'altra delle boraggini, un'altra dei funghi. Un'altra, chiamata "torta capuccina", di più semplice fattura, prevede che la quagliata e le bietole siano amalgamate in un solo strato. Ne esitono molte altre varianti, in tutta la Liguria, con pinoli, con uvetta, con altri tipi di verdure.
Le prime documentazioni della torta pasqualina risalgono al XVI secolo.


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