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\tr Abbreviazione musicale di TRillo. 

\tra, prep. sempl.  →  "fra".

\tra- 1 Primo elemento di parole composte derivato dal latino trans, attraverso, al di là. 2 Primo elemento di parole composte derivato dal latino intra, in mezzo, tra. 3 Indica un passaggio temporale o spaziale. 

\traballaménto, sm. L'effetto del traballare. 

\traballànte, agg. Che barcolla, poco stabile sulle gambe. ~ instabile, malfermo. <> stabile, solido. 

\traballàre, v. tr. Barcollare, vacillare sulle gambe. 
 X   v. tr. to totter, to stagger. 
 @   da tra-+ ballare. 

\traballìo, sm. (pl.-lii) Un barcollare continuo. 

\traballóne, sm. Violenta oscillazione che provoca caduta. 

\trabalzàre, v. v. tr. Scaraventare con violenza. 
v. intr. Sobbalzare. 

\trabalzóne, sm. Forte scossa. 

\Trabària Valico (1.044 m) tra l'Appennino settentrionale e quello centrale che congiunge la valle del Metauro con la valle del Tevere. 

\trabèa, sf. Nell'antica Roma, mantello o toga con una o più strisce d porpora che inizialmente veniva indossata solo dai re e in seguito anche dagli auguri e dai consoli durante le cerimonie pubbliche e dai cavalieri (equites) quando si presentavano per il censimento. 

\trabeàta, sf. Genere di commedia dell'antica Roma, ambientata nella borghesia e di soggetto nazionale, i cui personaggi erano cavalieri che indossavano la trabea. 

\trabeazióne, sf. L'insieme formato dall'architrave, fregio e cornice. 

\trabècola, sf. In anatomia e istologia, denominazione generica di strutture che hanno origine da setti fibrosi o da una capsula e che poi si infiltrano nel parenchima della formazione anatomica del setto o della capsula. 

\trabecolàre, agg. 1 Che si riferisce alla trabecola. 2 Caratterizzato da trabecole. 

\Trabìa Comune in provincia di Palermo (8.067 ab., CAP 90019, TEL. 091). 

\trabìccolo, sm. 1 Arnese complicato e dal cattivo funzionamento. 2 Costruzione a cupola, ottenuta mediante delle stecche di legno. 
 @   deriv. dal lat. trabs, trabis trave. 

\traboccànte, agg. Colmo al punto di traboccare. 

\traboccàre, v. intr. 1 Uscire dai bordi di un recipiente. la goccia che fa traboccare il vaso, circostanza di poco valore che però cumulata alle precedenti determina una reazione violenta. 2 Contenere molte più persone del consentito. il locale traboccava di giovani. 3 Straripare. 
 X   v. intr. to flow over, to overflow. 
 @   prov. trabucar, incrociato con l'italiano bocca

\trabocchétto, sm. 1 Opera di difesa, botola che conduce a sotterranei che caratterizzava le costruzioni feudali. 2 Tranello. ~ trappola. il trabocchetto che aveva approntato fu scoperto quasi subito
 X   sm. pitfall, trap. 
 @   deriv. da traboccare

\trabocchévole, agg. Che trabocca, fuori misura. 

\trabócco, sm. (pl.-chi) 1 Il traboccare. ~ traboccamento. 2 L'inclinazione della lama di una sega a telaio rispetto al piano del telaio che permette la segatura di pezzi di grande spessore. 3 Nell'antichità, piccola bilancia per controllare il peso delle monete. 

\trabùcco, sm. (pl.-chi) 1 Nel medioevo, macchina da getto di origine orientale. 2 Nel XVII sec., mortaio d'artiglieria con un solo grosso orecchione cilindrico all'estremità della culatta. 

\tracagnòtto, agg. e sm. agg. Basso e tarchiato. 
sm. Persona bassa e tarchiata. 

\tracannàre, v. tr. Bere avidamente in grande quantità. ~ ingurgitare, sbevazzare. 
 X   v. tr. to gulp down. 
 @   da tra-+ deriv. da canna. 

\traccagnòtto => "tracagnotto" 

\traccheggiàre, v. v. intr. Indugiare. 
v. tr. Far tardare. 

\traccheggiatóre, sm. Chi usa spesso il traccheggio nell'assalto schermistico. 

\tracchéggio, sm. Il traccheggiare. ~ temporeggiamento. 

\tràccia, sf. (pl. tracce) 1 Impronte, sequenza di segni lasciati sul terreno. 2 Testimonianza, ricordo. le tracce di quella civiltà sono ormai quasi scomparse. 3 Piccola quantità di una sostanza. rilevarono delle tracce di veleno nel bicchiere. 4 Indizio. ~ segnale, segno. 5 Tema proposto, schema di lavoro. 
 X   sf. 1 trace, sign. 2 (di animale) spoor. 3 (segno) track. 4 (abbozzo) outline. 
 @   deriv. da tracciare

\tracciaménto, sm. Il tracciare. 

\tracciànte, agg. e sm. agg. Che lascia una traccia luminosa, lungo la traiettoria seguita. 
sm. Proiettile che lascia una traccia luminosa o di fumo lungo la sua traiettoria. 

\tracciàre, v. tr. 1 Segnare, fare un tracciato. 2 Disegnare (una linea o un insieme di linee). 3 Fare uno schema, un abbozzo. ~ accennare. <> perfezionare. 
 X   v. tr. 1 to draw. 2 (abbozzare) to outline, to sketch out. 
 @   lat. volg. tractiare, deriv. da tractus, p.p. di trahere trarre. 

\tracciàto, sm. 1 Schema che rappresenta graficamente un lavoro da svolgere. il tracciato di lavoro era chiaro, si trattava di riuscire a realizzarlo. 2 Percorso di segni, picchetti che indicano il terreno su cui fare una costruzione. il tracciato autostradale doveva passare attraverso la collina. 3 Linea riportata su carta o altro materiale, prodotta da uno strumento di misura. il tracciato radar segnalava una presenza non prevista
 X   sm. (grafico) layout. 

\tracciatóre, sm. 1 Chi traccia. 2 In cibernetica, unità di uscita di un elaboratore che traccia su un foglio di carta le curve relative alle funzioni che risolvono il problema corrispondente ai dati in entrata. 3 Nello sci, chi traccia il percorso di una gara. 

\tracciatùra, sf. L'effetto del tracciare. 

\tràce, agg., sm. e sf. agg. Relativo alla Tracia e ai suoi abitanti. 
sm. Lingua parlata nella Tracia. 
sm. o sf. Abitante o nativo della Tracia. 

\trachèa, sf. Organo dell'apparato respiratorio dei Vertebrati superiori, costituito da un tubo lungo circa 12 cm posto tra faringe e bronchi e sostenuto da archi cartilaginei. Formata da una membrana fibrosa con cellule ciliate, permette il passaggio dell'aria ai polmoni ed è interessata da fenomeni riflessi come la tosse.   +     +  
In botanica indica un elemento del legno delle Angiosperme attraverso il quale la linfa grezza viene trasportata dalle radici alle foglie. 
In zoologia indica organi respiratori di Artropodi tracheati, tra cui Aracnidi, Insetti, Miriapodi e Onicofori, costituito da canali che comunicano con l'esterno mediante aperture dette stigmi
 X   sf. trachea, windpipe. 
 @   greco trachèia (arterìa) (arteria) ruvida. 

\tracheàle, agg. Riguardante la trachea, parte dell'apparato respiratorio che porta aria ai bronchi. 

\trachèide, sm. In botanica, vaso conduttore le cui cellule funzionali conservano la propria individualità e sono separate tra di loro da pareti trasversali munite di punteggiature aureolate attraverso le quali avviene il passaggio della linfa grezza. 

\tracheìte, sf. Infiammazione della   +   trachea causata da batteri, da virus o da agenti fisico-chimici. In genere decorre assieme a quelle della laringe e dei bronchi.
 X   sf. tracheitis.

\tracheotomìa, sf. Intervento chirurgico volto a restaurare mediante un'incisione nella parte anteriore della trachea (seguita dall'introduzione di una cannula) la pervietà dell'organo quando questo sia stato ostruito.
 X   sf. tracheotomy.

\trachi- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco trachýs aspro, ruvido. 

\Trachìnidi Famiglia di Pesci Perciformi detti anche trachini, tracini o pesci ragno. 

\Trachinie, Le Tragedia di Sofocle (418-413 a. C.). 

\trachìte, sf. Roccia vulcanica formata da feldspato potassico, da plagioclasio sodico e, in minima quantità, da biotite e a volte da pirosseni e anfiboli. È il corrispondente effusivo neovulcanico delle sieniti. 

\Trachìttidi Famiglia di Pesci Bericiformi caratterizzati da ossa del capo impregnate di muco e addome corazzato. Sono presenti in quasi tutti i mari. 

\Trachodon, sm. invar. Genere di Rettili Dinosauri Ornitischi, appartenenti alla famiglia dei Tracodontidi, il cui unico reperto fossile è un solo dente che venne scoperto nei depositi del Montana risalenti al Cretaceo superiore. 

\Tràcia Regione dell'Europa, situata nella penisola balcanica sudorientale, compresa tra le propaggini meridionali del Rodope e i monti Yildiz a nord, il mar Nero a est, il mar Egeo e il mar di Marmara a sud e il basso corso del fiume Mesta a ovest. È suddivisa politicamente in tre regioni, appartenenti rispettivamente a Bulgaria, Grecia e Turchia. Le principali risorse sono agricoltura, allevamento e bachicoltura. Abitata in antichità da traci e illiri, fu occupata dai persiani di Dario (492 a. C.). Liberatasi dopo la battaglia di Platea (479 a. C.), rimase sotto il controllo ateniese, mentre si sviluppavano le tribù locali, soprattutto quella degli odrisi. Nel 342 a. C. Filippo il Macedone riuscì a imporsi alle tribù locali. Divisa, dopo la morte di Alessandro, tra seleucidi, odrisi e celti e contesa da Macedonia, Siria ed Egitto, fu occupata dai romani, che ne fecero una provincia (46 a. C.). Soggetta a invasioni barbare (IV-VI sec.), passò ai bizantini. Caduta sotto l'impero ottomano (1360), vi rimase fino al 1878, anno in cui la parte settentrionale divenne prima autonoma e poi fu incorporata alla Bulgaria (1885). Nel 1913, dopo le guerre balcaniche (trattati di Bucarest e Costantinopoli), anche la Tracia occidentale passò alla Bulgaria, mentre la Tracia orientale passò alla Turchia. Raggiunse l'assetto definitivo al termine della prima guerra mondiale. 

\tràcico, agg. (pl. m.-ci) Della Tracia. 

\tracimàre, v. intr. Superare la cima, il bordo di un argine per un aumento eccessivo del livello ~ traboccare, straripare, debordare, allagare, inondare. • il fiume tracìma
 @   da tra-+ deriv. da cima. 

\tracimazióne, sf. Straripamento. 

\tràcina, sf.  →  "pesce ragno"   +  

\tràcio, agg. e sm. agg. Relativo alla Tracia e ai suoi abitanti. 
sm. Abitante o nativo della Tracia. 

\trackball, sf. invar. In informatica è il nome di un dispositivo, di forma sferica, utilizzato per il posizionamento del cursore. 

\tracòlla, sf. Striscia di materiale che permette di reggere su una spalla borse e oggetti simili. ~ cintura, cinghia. 
 X   sf. 1 (borsa) shoulder bag. 2 (cintura) shoulder strap. 

\tracollàre, v. intr. Cadere perdendo l'equilibrio. 
 @   da tra-+ deriv. da collo. 

\tracòllo, sm. Crollo, caduta rovinosa. ~ dissesto, fallimento. 
 X   sm. breakdown, collapse, crash. 
 @   deriv. da tracollare.

\tracòma, sm. Malattia contagiosa della congiuntiva e della cornea di origine virale (dovuta alla Rickettsia trachomatis), con formazione di una membrana nodulare (panno corneale) e una riduzione graduale della vista.
 X   sm. trachoma.

\tracomatóso, agg. e sm. agg. Relativo a una malattia di infiammazione della mucosa congiuntivale. 
sm. Chi è colpito da quella malattia. 

\tracotànte, agg. e sm. agg. Insolente, arrogante. ~ prepotente, prevaricatore. 
sm. Persona che mostra atteggiamenti di tracotanza. 
 X   agg. arrogant, overbearing. 

\tracotànza, sf. Arroganza, insolenza. 

\Tractatus logico-philosophicus Opera di filosofia di L. Wittgenstein (1921). 

\Tracy, Spenser (Milwaukee 1900-Hollywood 1967) Attore americano. Oscar nel 1938 per Capitani coraggiosi e l'anno successivo per La città dei ragazzi, ebbe notevole fama anche dopo la guerra. Tra i film Il padre della sposa (1950), Il vecchio e il mare (1958), Indovina chi viene a cena (1967) 

\trad Sigla di traduzione. 

\Tradàte Comune in provincia di Varese (15.921 ab., CAP 21049, TEL. 0331). Centro industriale (calzaturifici, mobilifici, prodotti chimici, tessili e meccanici). Gli abitanti sono detti Tradatesi

\trade mark, sm. invar. Marchio di fabbrica. 

\Trade Unions Organizzazioni sindacali britanniche che rappresentano i lavoratori dipendenti del paese. Sono unite nel Trade Unions Congress. Sorte alla fine del XVIII sec. con la rivoluzione industriale come circoli operai che proponevano rivendicazioni sindacali, furono messe al bando nel 1799. Furono legalizzate nel 1875. Nel 1906 contribuirono a fondare il Partito laburista del quale costituiscono la forza elettorale decisiva. 

\tradiménto, sm. 1 L'atto di tradire. 2 Nella locuzione a tradimento, di sorpresa, trabocchetto. ~ imbroglio, inganno. 
 X   sm. 1 treason. 2 (coniugale) infidelity. 3 (inganno) betrayal. 

\Tradimento dei chierici, Il Saggio di J. Benda (1927). 

\tradìre, v. v. tr. 1 Negare, abbandonare impegni presi solennemente. <> onorare. non poteva stare con una donna che aveva tradito la sua fiducia. 2 Rivelare. ~ scoprire, svelare. tradire un segreto. 3 Manifestare, svelare. non tradiva mai il suo vero pensiero
v. rifl. Manifestare involontariamente. si tradì parlando senza attenzione di quel fatto
 X   v. tr. 1 to betray. 2 (coniuge) to be unfaithful. 3 (rivelare) to reveal, to give away. 
 @   lat. tradere, consegnare. 

\traditóre, agg. e sm. agg. Che tradisce, che è ingannevole. 
sm. Chi compie un tradimento. 
 X   sm. traitor. 
 @   lat. traditor,-oris chi consegna. 

\Traditore, Il Film drammatico, americano (1935). Regia di John Ford. Interpreti: Victor McLaglen, Una O'Connor, Margot Grahame. Titolo originale: The Informer 

\traditores Nome con il quale vennero designati i cristiani che in Africa, durante le persecuzioni di Diocleziano, rimisero oggetti e libri sacri ai pagani per evitare la morte. 

\tradizionàle, agg. Che si basa su una tradizione. ~ classico. <> insolito. 
 X   agg. traditional. 

\tradizionalìsmo, sm. Corrente di pensiero filosofico-religioso sorta in Francia nell'età della restaurazione per opera di un gruppo di pensatori, tra cui L. G. A. de Bonald, R. de Chateaubriand e J. de Maistre. Ideologia reazionaria, il tradizionalismo si pose in polemica con le acquisizioni filosofiche dell'illuminismo e con il liberalismo della rivoluzione, svalutando la ragione umana e ogni forma di progresso e rivalutando le concezioni autoritaristiche e legittimistiche. 
 @   deriv. da tradizionale. 

\tradizionalìsta, sm. e sf. (pl.-isti) Chi rispetta la tradizione, le consuetudini. 

\tradizionalisticaménte, avv. In modo tradizionalistico. 

\tradizionalìstico, agg. (pl.-ci) Del tradizionalismo. 

\tradizióne, sf. 1 Trasmissione delle caratteristiche della cultura di un popolo. 2 Usanza, consuetudine tramandata. doveva impedire che si perdessero le tradizioni del paese. 3 Abitudine. era tradizione organizzare una festa di fine anno
 X   sf. tradition. 
 @   lat. traditio,-onis, deriv. da traditus, p.p. di tradere consegnare. 

\tradótta, sf. Convoglio adibito al trasporto dei militari. 

\traducianésimo, sm. Dottrina teologica per la quale l'anima viene trasmessa dai genitori ai figli insieme al corpo. 

\traducibìle, agg. Che può essere tradotto. 

\traducibilità, sf. invar. L'essere traducibile. 

\tradunionìsmo, sm. Programma politico proprio delle trade union. 

\tradùrre, v. tr. 1 Trascrivere, dire in altra lingua. ~ interpretare. 2 Condurre. tradurre in carcere. 3 Realizzare. ~ concretizzare. 4 Esporre in altra forma. tradusse quel discorso tecnico con termini accessibili a tutti
 X   v. tr. 1 to translate (from … into …). 2 (esprimere) to express. 3 (spiegare) to convey, to render. 
 @   lat. traducere, comp. da trans al di là, + ducere condurre. 

\traduttóre, agg. e sm. agg. Che esegue traduzioni. 
sm. e sf. 1 Chi svolge traduzioni. ~ interprete. nel testo esistevano parecchi errori del traduttore. 2 Testo contenente traduzioni degli autori classici. 
 X   sm. translator. 
 @   lat. traductor,-oris, chi fa passare. 

\traduzióne, sf. 1 L'atto del tradurre. 2 Ciò che viene tradotto. cercava una traduzione fedele del testo originale. 3 Trasferimento. la traduzione in carcere fu fatta sotto il controllo di una imponente scorta
 X   sf. translation. 
 @   lat. traductio,-onis trasferimento, passaggio. 

\traènte, agg. e sm. agg. Che tira. 
sm. 1 Cavo che tira, trascina. 2 Chi emette una cambiale. 
 X   sm. drawer. 

\Trafalgar, Cabo de Promontorio della Spagna meridionale, nella provincia di C´dice, sull'Atlantico tra il golfo di C´dice e lo stretto di Gibilterra. Teatro della battaglia navale tra inglesi e franco-spagnoli nella quale, nel 1805, morì H. Nelson. 

\trafelàto, agg. Che ansima, stanco. ~ affannato. <> riposato. 
 X   agg. panting, breathless. 

\trafèrro, sm. Interruzione della continuità del materiale ferromagnetico che costituisce un circuito magnetico eseguita in senso perpendicolare alle linee di flusso. 

\trafficànte, sm. 1 Mercante che realizza guadagni anche illeciti. 2 Imbroglione. 
 X   sm. trafficker, dealer. 

\trafficàre, v. v. intr. 1 Commerciare. 2 Sfaccendare. 
v. tr. Mercanteggiare. 
 X   v. intr. 1 to trade, to deal. 2 (affaccendarsi) to bustle about, to mess about, to busy oneself. v. tr. to traffic in. 

\trafficàto, agg. Che è stato commerciato in modo illecito o per speculazione. 

\traffichìno, sm. Chi traffica in piccole attività e realizza piccoli guadagni. 

\tràffico, sm. (pl.-ci) 1 Attività commerciale illecita. ~ maneggio, giro. il traffico di sigarette di contrabbando era ancora florido. 2 Confusione, gran movimento di persone o veicoli. ~ circolazione, flusso, moto. il traffico impediva all'ambulanza di procedere. 
 X   sm. 1 traffic. 2 (commercio) trade. 
 @   deriv. da trafficare

\trafficóne, sm. Affarista, chi lucra su attività illecite. ~ faccendiere, imbroglione. 

\trafìggere, v. tr. 1 Trapassare con un'arma appuntita, da parte a parte. 2 Addolorare. 
 X   v. tr. to stab, to run through, to pierce through. 
 @   lat. transfigere, comp. da trans attraverso + figere conficcare. 

\trafìla, sf. 1 Serie di pratiche, operazioni da seguire per raggiungere un risultato, uno scopo. 2 Parte della trafilatrice. 

\trafilàre, v. tr. Ridurre un metallo duttile in fili della larghezza voluta. 

\trafilàto, sm. Tubo o barra di metallo o profilato ottenuto mediante trafilatura, caratterizzato dall'avere dimensioni longitudinali molto più elevati di quelle trasversali. 

\trafilatrìce, sf. Macchina utilizzata per trafilare metalli o materie plastiche. 

\trafilatùra, sf. Operazione del trafilare. 

\trafilerìa, sf. Officina nella quale si fabbricano utilizzando la trafilatura tubi, fili e piccoli profilati di metallo. 

\trafilétto, sm. Breve articolo di giornale, senza titolo. 

\trafìtta, sf. 1 Ferita provocata dal trafiggere. 2 Dolore. 

\trafittùra, sf. Effetto del trafiggere. 

\Trafòi, val di Valle dell'Alto Adige, nelle Alpi Retiche. 

\traforàre, v. tr. 1 Forare da parte a parte un oggetto. 2 Ritagliare un materiale sottile secondo un profilo disegnato. 
 X   v. tr. to drill, to bore. 
 @   lat. transforare, comp. da trans attraverso + forare bucare. 

\traforàto, agg. Che presenta fori, in seguito a una lavorazione. 

\trafòro, sm. 1 Il traforare. 2 Galleria scavata nella montagna. traforo del San Gottardo. 3 Procedimento per creare motivi ornamentali su tessuti o in legno. 
 X   sm. 1 drilling, boring. 2 (galleria) tunnel. 
 @   deriv. da traforare

\trafugaménto, sm. Furto, occultamento. 

\trafugàre, v. tr. Sottrarre un oggetto, nascondendolo altrove. ~ arraffare, asportare. 
 @   da tra-+ fugare. 

\tragèda, sm. (pl.-i) Autore di tragedie. ~ tragediografo. 

\tragèdia, sf. 1 Rappresentazione drammatica, che ha come protagonisti personaggi illustri, che presenta una conclusione funesta. 2 Avvenimento luttuoso e doloroso. 
 X   sf. tragedy. 
 @   lat. tragoedia, dal greco tragoidìa
Secondo una delle ipotesi più convincenti, formulata da Aristotele, l'origine della forma letteraria denominata tragedia è legata al coro in onore del dio Dioniso. In effetti il termine tragedia, di origine greca, è composto delle parole greche trágos (capro) + oidé (canto), poiché agli agoni tragici veniva dato in premio un capro. La tragedia è nata in Grecia tra il VI e il V sec. a. C. La trama usuale vedeva un eroe in una situazione alquanto preoccupante (catastrofe) con esito infelice; era suddivisa in episodi recitati e parti cantate da un coro (stasimi). Il primo dialogo fu scritto da Tespi che lo compose in occasione delle grandi dionisiache nel 534 a. C. La struttura vera e propria fu acquisita nel V sec. grazie ai tre grandi autori Eschilo, Sofocle e Euripide che introdussero gli attori (all'inizio due e poi tre) riducendo via via le funzioni del coro. Anche se la maggior parte dei testi sono andati perduti, ci restano un certo numero di tragedie dei tre grandi poeti tragici. Si ricordano I persiani e la trilogia Orestea di Eschilo; Antigone, Edipo re e Edipo a Colono di Sofocle; Alcesti, Medea e Le troiane di Euripide. Lo schema è costituito da un prologo (prima scena del dramma), seguìto da un parodo (canto del coro che entra in scena), dai diversi episodi inframmezzati dagli stasimi (canti corali) e concluso con l'esodo (uscita del coro). Le tragedie venivano rappresentate negli ultimi tre giorni delle grandi dionisiache. La circostanza dette origine alle trilogie, concluse da un dramma satiresco. Aristotele la considerò la più alta tra le espressioni artistiche e alla sua analisi dedicò la Poetica. Secondo Aristotele in una tragedia possono essere individuati gli elementi fondamentali: racconto, caratteri, contenuto del dramma, linguaggio e musica. La rappresentazione tragica ha la funzione di far partecipare gli spettatori ai sentimenti di pietà e di paura per arrivare a una liberazione emotiva (catarsi). Ai modelli greci si riferirono anche i romani Livio Andronico, Nevio, Accio, Pacuvio ed Ennio. Presso i romani, la rappresentazione perdette comunque la funzione rituale per acquisire quella di intrattenimento pubblico. Quasi tutta la produzione latina, a parte Seneca, è andata perduta. Durante il medioevo, la tragedia scomparve insieme alle altre forme della cultura classica. Solo nel XV sec. iniziò il risveglio con la ripresa degli studi sulla produzione letteraria greca e latina. Nei vari Paesi europei si assisté a sviluppi diversi: in Spagna con Lope de Vega (1562-1635: Il miglior giudice è il re, 1623), P. Calderón de la Barca (1600-1681: La vita è sogno, 1635) e Tirso de Molina (1571-1648: Il beffatore di Siviglia, 1630), in Inghilterra con T. Kyd (1558-1594: Tragedia spagnola, 1582), C. Marlowe (1564-1593: Doctor Faustus, 1604), W. Shakespeare (1564-1616: Romeo e Giulietta, 1595; Amleto, 1601), in Francia con J. Racine (1639-1699: Andromaca, 1667) e P. Corneille (1606-1684: Il Cid, 1637), la tragedia diede frutti insigni già nel Seicento. Per la Germania, sono da ricordare F. Schiller (1759-1805: I masnadieri, 1781) e J. W. Goethe (1749-1832: Faust, 1832). Per l'Italia, sono da citare come autori tragici V. Alfieri (1749-1803: Saul, 1783), A. Manzoni (1785-1873: Adelchi, 1822), G. D'Annunzio (1863-1938: Francesca da Rimini, 1902). Tra il Settecento e l'Ottocento la democratizzazione del pubblico ha reso il genere tragico-classico con il suo linguaggio aulico sempre meno rispondente alle attese della società industriale. La sua funzione, secondo i commentatori, è stata assunta dal dramma borghese, nel quale le nuove classi emergenti potranno riconoscere i propri valori. Tra gli autori di drammi, sono da ricordare almeno lo svedese A. Strindberg (1849-1912: Verso Damasco, 1901), il norvegese H. Ibsen (1828-1906: Peer Gynt, 1867), il russo A. Cechov (1828-1906: Zio Vanja, 1899). 

\Tragedia americana, Una Romanzo di Th. Dreisler (1925). 

\Tragedia del Bounty, La (Gli ammutinati del Bounty) Film drammatico, americano (1935). Regia di Frank Lloyd. Interpreti: Charles Laughton, Clark Gable, Franchot Tone. Titolo originale: Mutiny on the Bounty   +  

\Tragedia della miniera, La (Fratellanza) Film drammatico, tedesco (1931). Regia di Georg Wilhelm Pabst. Interpreti: Alexander Granach, Fritz Kampers. Titolo originale: Kamaradschaft 

\Tragedia fiorentina, Una Opera in un atto di A. von Zemlinsky, testo di O. Wilde (Stoccarda, 1917). 

\Tragedia spagnola, La Dramma di T. Kyd (ca. 1585). 

\tragediògrafo, sm. Chi compone tragedie. 

\traghettaménto, sm. L'operazione di traghettare. 

\traghettàre, v. tr. 1 Portare da una riva all'altra di un fiume, lago ecc. 2 Attraversare con un traghetto. ~ tragittare. 
 X   v. tr. to ferry. 

\traghettatóre, sm. Chi traghetta. ~ barcaiolo, battelliere. 

\traghétto, sm. 1 Il traghettare. 2 Imbarcazione utilizzata per traghettare. 
 X   sm. ferryboat. 

\Tragica storia del dottor Faust, La Dramma di Ch. Marlowe (1592). 

\tragicaménte, avv. In modo tragico. 
 X   avv. tragically. 

\Tragiche, Le Poema di Th. A. d'Aubigné (1575-1611). 

\tragicità, sf. invar. L'essere tragico, drammaticità. 

\tràgico, agg. e sm. agg. 1 Riguardante la tragedia, come rappresentazione teatrale. 2 Doloroso, triste. <> umoristico. 
sm. 1 Chi scrive tragedie. 2 Ciò che è doloroso, che causa preoccupazione, tristezza. 
 X   agg. tragic. 
 @   lat. tragicus, dal greco tragikòs. 

\tragicòmico, agg. (pl.-ci) 1 Riguardante una tragicommedia. 2 Grave, ma con aspetti anche ridicoli. 

\tragicommèdia, sf. Rappresentazione che contiene elementi tragici misti ad altri comici. 

\tragittàre, v. tr. Traghettare. 

\tragìtto, sm. Percorso, cammino da compiere per giungere a un luogo. 
 X   sm. 1 way. 2 (passaggio) crossing. 3 (viaggio) journey. 
 @   deriv. da tragittare. 

\tràgo, sm. (pl.-ghi) Rilievo triangola appiattito situato davanti alla parte anteriore del condotto uditivo esterno. 
 @   greco trágos capro. 

\tragopan, sm. invar. Genere di Uccelli Galliformi Fasianidi, detti anche fagiani cornuti, con la gola nuda munita nei maschi di un barbiglio dilatabile e che presentano sul capo due appendici carnose erettili che si separano nelle regioni perioculari. 

\Tragopogon, sm. invar. Genere di piante erbacee perenni o bienni, appartenenti alla famiglia delle Composite, diffuse in Europa, Asia e Africa. 

\traguardàre, v. tr. 1 Guardare attraverso un mirino. 2 Cercare di vedere attraverso qualcosa che ostacola la vista e ostacola la penetrazione della luce. 3 Nelle operazioni topografiche, guardare un tratto di una biffa attraverso le due mire di uno strumento. 

\traguàrdo, sm. 1 Punto di arrivo. 2 L'obiettivo che ci si pone. 
 X   sm. finishing line, finish. 2 (meta) aim, goal. 
 @   deriv. da traguardare. 

\Tragùlidi Famiglia di Mammiferi Ruminanti di piccola statura detti anche cervi nani. 

\tràgulo, sm. Mammifero (noto anche come tragulo macchiato, Tragulus meminna) della famiglia dei Tragulidi e dell'ordine degli Artiodattili. Alto 20 cm, vive a coppie nei sottoboschi dell'India e dello Sri Lanka. Si nutre di vegetali. 

\Traiàna, vìa Strada romana, costruita da Traiano nel 109, che si staccava dall'Appia, nei pressi di Benevento, e raggiungeva Brindisi passando per Canosa e Bari. 

\Traiàno, Màrco Ùlpio (Italica, Betica 53 d. C.-Selinunte di Cilicia 117). Imperatore romano. Nato in Spagna intraprese la carriera militare e politica a Roma; rivestì la carica di console e poi di governatore della Germania. Per le sue doti dimostrate nel 98 divenne imperatore, succedendo a Nerva dal quale era stato adottato. Numerose le imprese militari compiute: dal 101 al 105 condusse le campagne contro i daci rappresentate nella colonna traiana fatta erigere nel 113. Dal 106 al 116 costituì le province della Dacia, Arabia, Armenia, Mesopotamia, Babilonia, Ctesifonte, Seleucia. Importanti furono anche le opere pubbliche ed edilizie: via Traiana, porto di Ostia, porto di Ancona, foro Traiano, basilica Ulpia, mercati Traianei, terme oltre alle opere realizzate in Spagna e in Africa. Tutti questi grandi interventi appesantirono la condizione finanziaria dell'impero. Contrariamente a Domiziano, Traiano fu promotore di provvedimenti sociali e governò in accordo con il senato; con i cristiani rispettò sempre il diritto romano pur assumendo un comportamento severo. Considerato principe illuminato, l'impero con lui ebbe il periodo di massimo splendore. 

\traiettòria, sf. Linea descritta da un oggetto in moto. ~ tragitto. 
 X   sf. trajectory. 
 @   deriv. dal lat. traiectus. 
Nel descrivere il movimento di un oggetto posso considerare solo la strada via via percorsa, ossia la funzione t → s(t) che associa ad ogni istante t la lunghezza s del tratto di linea percorso dall'istante iniziale.  Oppure, se t → P(t) è la funzione che associa ad ogni istante t la posizione P (in un opportuno sistema di riferimento) del punto raggiunto, posso considerare solo la traiettoria, ossia l'insieme dei punti P(t) raggiunti al variare di t in un dato intervallo di tempo.  Un altro movimento t → Q(t) può dar luogo alla stessa traiettoria (ad esempio t → (cos(t),sin(t)) e t → (cos(t³),sin(t³)) al variare di t tra 0 e 1 sono due movimenti diversi che hanno come tratiettoria lo stesso arco di cerchio).  Per mettere a fuoco le differenze di due movimenti occorre studiare per ciascuno di essi le caratteristiche della funzione che ad ogni istante associa la corrispondente posizione (ad esempio studiandone l'intensità e la direzione della velocità nei vari istanti).

\trailer, sm. invar. Breve sequenza di un film trasmessa a scopo pubblicitario. 

\traìna, sf. 1 Corda da traino. 2 Andatura irregolare del cavallo. 

\trainànte, agg. Che trascina. 

\trainàre, v. tr. Rimorchiare, trascinare. ~ trasportare. 
 X   v. tr. 1 to draw. 2 (rimorchiare) to tow. 

\trainer, sm. invar. Allenatore. 

\training, sm. invar. Periodo di addestramento per una specifica mansione. 

\tràino, sm. 1 Il trainare. 2 Veicolo che viene trainato. 3 Andatura irregolare. 4 Corteo, seguito. 
 X   sm. 1 (carico) load. 2 (carro) wagon. 

\trait d'union, sm. 1 Segno grafico del trattino. 2 Persona, concetto che funge da collegamento. 

\Trakl, Georg (Salisburgo 1887-Cracovia 1914) Poeta austriaco. Tra le opere Poesie (1913) e Il sogno di Sebastiano (1915). 

\tralasciàre, v. tr. 1 Interrompere. 2 Omettere. 
 X   v. tr. to leave out, to omit. 
 @   da tra-+ lasciare. 

\tràlcio, sm. (pl. tralci) Ramo di una pianta rampicante. 
 X   sm. shoot. 
 @   lat. tradux,-ducis, deriv. da traducere trasportare. 

\tralìccio, sm. 1 Struttura di sostegno formata da travi e tubi incrociati. 2 Tela rozza utilizzata per ricoprire. 
 X   sm. 1 pylon. 2 (struttura) trellis. 

\tralìce, loc. avv. In tralice, di sbieco. 

\tralignaménto, sm. L'effetto del tralignare. 

\tralignàre, v. tr. Scostare, degenerare da un comportamento abituale. 

\tralùcere, v. intr. 1 Trasparire. 2 Brillare. 

\tram, sm. invar. Mezzo pubblico che scorre su rotaie. 
 X   sm. tram. 

\Tram chiamato desiderio, Un Dramma di T. Williams (1947). 

\tràma, sf. 1 L'insieme dei fili che con l'ordito formano il tessuto. 2 Intrigo. fu finalmente svelata quella trama contro di lui. 3 Intreccio delle vicende che caratterizzano una narrazione. 4 Nel gioco del calcio, fitta serie di passaggi ravvicinati. 
 X   sf. 1 woof, weft. 2 (intreccio) plot. 
 @   lat. trama

\tramàglio, sm. (pl.-agli) Rete a maglie utilizzata per la pesca. 
 @   lat. tardo trimaculum. 

\tramandàre, v. tr. Trasmettere alle generazioni future. ~ eternare, perpetuare. <> obliare, tralasciare. 
 X   v. tr. to hand on, to hand down, to pass on. 
 @   da tra-+ mandare. 

\tramàre, v. tr. 1 Realizzare un tessuto, incrociando la trama con l'ordito. 2 Ordire una macchinazione. 
 X   v. tr. to plot. 
 @   deriv. da trama. 

\Tramàtza Comune in provincia di Oristano (1.005 ab., CAP 09020, TEL. 0783). 

\Trambilèno Comune in provincia di Trento (1.108 ab., CAP 38068, TEL. 0464). 

\trambùsto, sm. Grave scompiglio. 
 X   sm. turmoil. 
 @   provenz. tabust fracasso. 

\tramenàre, v. tr. Spostare creando grande confusione. 

\tramenìo, sm. (pl.-nii) 1 L'atto di tramenare continuamente. 2 Rumore provocato dallo spostamento di oggetti. 

\tramestàre, v. v. tr. Mescolare, frugando. 
v. intr. Affaccendarsi con molto rumore e in genere con pochi risultati. 

\tramestìo, sm. (pl.-stii) Rumore prodotto dal tramestare con continuità. 
 X   sm. bustle. 

\tramettére, v. tr. Mettere in mezzo. ~ interporre. 

\tramezzàre, v. tr. 1 Intramezzare. 2 Separare con tramezzi. 3 Mettersi in mezzo per dividere dei contendenti. 
 @   deriv. da tramezzo. 

\tramezzìno, sm. Fette di pane imbottite con vari ingredienti. 
 X   sm. sandwich. 
 @   dimin. di tramezzo. 

\tramèzzo, sm. Parete che divide in parti separate un locale. 
 X   sm. partition. 
 @   deriv. da tramezzare. 

\tràmite, prep. e sm. prep. Per mezzo. 
sm. Passaggio, percorso. 
 X   prep. through. 
 @   lat. trames,-itis via trasversale. 

\tramòggia, sf. (pl.-ogge) 1 Cassa a forma di imbuto con un'apertura sul fondo, utilizzata per travasare, scaricare materiali. 2 Stiva di una nave. 

\tramontàna, sf. Vento che soffia da nord. ~ bora, borea. <> scirocco. 

\tramontàno, agg. 1 Che proviene da al di là dei monti. ~ oltremontano. 2 Che proviene da nord. 
 @   comp. dal lat. trans oltre + mons, montis monte. 

\tramontàre, v. intr. 1 Scendere sotto l'orizzonte. il sole era ormai tramontato. 2 Svanire, scomparire. vide tramontare la speranza di una vita accanto a lei
 X   v. intr. 1 to go down, to set. 2 (svanire) to wane. 3 (fig.) to die out. 
 @   da tra-+ deriv. da monte scomparire fra i monti. 
Sul mio regno non tramonta mai il sole. Indicava l'enorme estensione dei possedimenti spagnoli nel XVI secolo sotto Carlo V. 

\Tramónti Comune in provincia di Salerno (3.918 ab., CAP 84010, TEL. 089). 

\Tramónti di Sópra Comune in provincia di Pordenone (550 ab., CAP 33090, TEL. 0427). 

\Tramónti di Sótto Comune in provincia di Pordenone (544 ab., CAP 33090, TEL. 0427). 

\tramónto, sm. 1 Il tramontare del sole. attesero il tramonto abbracciati sulla spiaggia. 2 Declino, scomparsa. quella civiltà si avviava al tramonto
 X   sm. 1 setting. 2 (sole) sunset. 
 @   deriv. da tramontare

\Tramonto del grande attore Saggio di S. D'Amico (1929). 

\Tramonto dell'occidente, Il Opera filosofica di O. Spengler (1918-1922). 

\tramortìre, v. v. tr. Colpire e far perdere i sensi. 
v. intr. Perdere i sensi. 
 X   v. tr. to stun. v. intr. to faint. 
 @   da tra-+ deriv. da morto. 

\tramortìto, agg. Svenuto, privo di sensi. 

\trampolière, sm. Uccello caratterizzato da collo e zampe lunghe e sottili, tipico delle zone paludose. 
 @   deriv. da trampolo. 

\trampolìno, sm. Pedana da cui ci si dà la spinta per tuffarsi. 
 X   sm. 1 divingboard. 2 (elastico) springboard. 3 (nello sci) ski-jump. 

\tràmpolo, sm. Ognuno dei due bastoni utilizzati per camminare a maggior altezza dal suolo. 
 X   sm. stilt. 
 @   deriv. dal ted. trampeln calpestare. 

\tramutàre, v. v. tr. Convertire, trasformare. 
v. intr. pron. Trasformarsi. 
 X   v. tr. e v. intr. pron. to change into, to turn into. 

\Tramùtola Comune in provincia di Potenza (3.244 ab., CAP 85057, TEL. 0975). 

\tramvài => "tranvai" 

\tramvìa => "tranvia" 

\Tràna Comune in provincia di Torino (3.083 ab., CAP 10090, TEL. 011). 

\trance, sf. invar. 1 Sonno ipnotico in cui cadono i medium. 2 Estasi. 

\tranche, sf. invar. 1 Fetta. 2 Quota azionaria. 

\trància, sf. (pl.-ce) Cesoia utilizzata per tagliare le lamiere. 
 @   franc. tranche. 

\tranciàre, v. tr. Tagliare con una trancia. ~ mozzare, trinciare. 
 @   deriv. da trancia. 

\tranciatóre, sm. Chi svolge lavori di tranciatura. 

\tranciatùra, sf. Operazione del tranciare. 

\tràncio, sm. Fetta. ~ porzione. 
 X   sm. slice. 

\tranèllo, sm. Trappola, inganno. 
 X   sm. 1 trap. 2 (inganno) snare. 

\Trang Città (55.000 ab.) della Thailandia, sul fiume omonimo. Capoluogo della provincia omonima. 

\trangugiàre, v. tr. Inghiottire con ingordigia. 
 X   v. tr. to swallow, to gulp down. 

\Tràni Comune (50.000 ab., CAP 70059, TEL. 0883) della provincia di Bari, posto a 7 m sul livello del mare. Affacciato sul mar Adriatico, è porto commerciale e peschereccio di una certa importanza. Ha industrie alimentari, dei mobili, delle calzature, del cuoio, meccaniche, tessili, chimiche, del legno e della carta ed è inoltre frequentata stazione balneare. Tra i monumenti di rilievo la cattedrale dell'XI sec., il castello svevo di Federico II (XIII sec.), la chiesa di Sant'Andrea dell'XI sec., il palazzo Carretta del XIII sec. 

\trànne, prep. impr. 1 Eccetto. 2 Nella locuzione tranne che, a meno che. 
 X   prep. but, except, apart from. 

\tranquillaménte, avv. Con tranquillità.

\tranquillànte, agg. e sm. agg. Che tranquillizza. 
sm. Termine generico per indicare un farmaco utilizzato per sedare gli stati d'ansia e d'apprensione. Si possono distingure i tranquillanti minori, o ansolitici, impiegati per placare i sintomi dell'ansia (attacchi di panico, ansia generalizzata, somatizzazioni) e i tranquillanti maggiori, o antipsicotici o neurolettici, per curare gli stati pscicotici.
 X   sm. tranquillizer. 

\tranquillàre, v. v. tr. Rassicurare, calmare. 
v. intr. pron. Calmarsi, rassicurarsi. 
 @   lat. tranquillare, deriv. da tranquillus

\tranquillità, sf. invar. Serenità, distensione, quiete. 
 X   sf. calm, quiet, stillness. 
 @   lat. tranquillitas,-atis. 

\Tranquillità Nome di un mare lunare, visibile anche a occhio nudo. Come tutti i mari lunari è una grande distesa piatta di materiale vulcanico fuoriuscito in epoche passate in seguito all'impatto di un asteroide. 

\tranquillizzànte, agg. Che tranquillizza. 

\tranquillizzàre, v. v. tr. Calmare, rendere tranquillo. 
v. intr. pron. Calmarsi, placarsi. 
 X   v. tr. 1 to calm down. 2 (rassicurare) to reassure. 

\tranquìllo, agg. 1 Calmo, quieto. <> agitato. vita tranquilla. 2 Che non dà preoccupazioni, poco impegnativo. era una ragazza tranquilla; popolo tranquillo, non bellicoso. 
 X   agg. calm, quiet, peaceful. 
 @   lat. tranquillus

\trans => "transessuale" 

\trans- Primo elemento di parole composte che indica l'andare al di là, il passare a una condizione superiore o il passare attraverso qualcosa. 
 @   dal lat. trans al di là, attraverso. 

\Transàcqua Comune in provincia di Trento (1.785 ab., CAP 38054, TEL. 0439). 

\Transalài Catena montuosa dell'Asia centrale, tra la Cina e il Tagikistan. Vetta più elevata il Picco Lenin (7.134 m). 

\transalpìno, agg. 1 Al di là delle Alpi. ~ ultramontano. <> cisalpino. 2 Attraverso le Alpi. 

\transaminàsi, sf. Gruppi enzimatici di diversa natura, responsabili della sintesi degli amminoacidi. La presenza nel sangue al di là di certi valori indica che sono in atto processi patologici. Le più note sono la glutammico-ossalacetica e la glutammico-piruvica, presenti in miocardio e fegato. 

\transaminazióne, sf. Processo biochimico, localizzato in particolare nel fegato, consistente nella sintesi e nella degradazione degli aminoacidi. 

\transandìno, agg. Che attraversa le Ande. 
Ferrovia transandina 
Linea ferroviaria che passa sulle Ande. 

\Transantàrtici, mónti Catena montuosa dell'Antartide, tra la Nuova Zelanda e l'Australia. Vetta più elevata il monte Kirkpatrick (4.530 m). 

\transappennìnico, agg. (pl. m.-ci) 1 Situato al di là degli Appennini. 2 Attraverso gli Appennini. 

\transatlàntico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. 1 Al di là dell'oceano Atlantico. 2 Che attraversa l'oceano Atlantico. 
sm. 1 Grande piroscafo che compie viaggi nell'Atlantico. 2 Ampio corridoio all'interno di Montecitorio. 
 X   agg. transatlantic. sm. transatlantic liner. 

\transazióne, sf. Accordo, compromesso fra le parti. 
 X   sf. 1 settlement. 2 (comm.) transaction. 
 @   lat. tardo transactio,-onis, deriv. da transactus, p.p. di transigere. 

\Transcarpàzia Provincia dell'Ucraina, al confine con la Polonia, la repubblica Slovacca, l'Ungheria e la Romania. Capoluogo Uzgorod. 

\Transcaspiàna Regione compresa tra il mar Caspio, i monti Kopet-Dag e il fiume Amudarja. 

\Transcaucàsia Regione compresa fra il Caucaso e il mar Nero, al confine con Turchia, Iran e mar Caspio. Comprende l'Azerbaigian, la Georgia e l'Armenia. 

\transcodificàre, v. tr. Codificare da un codice a un altro. 

\transcodificazióne, sf. Codifica da un codice a un altro. 

\transcontinentàle, agg. Che attraversa interamente un continente. 
 X   agg. transcontinental.

\Transdanùbio Regione dell'Ungheria, compresa tra il Danubio e la Drava. 

\trànseat, inter. Indica in una frase, una concessione benevola. 

\transénna, sf. 1 Barriera provvisoria che impedisce o regola il passaggio. 2 Parapetto di marmo che divide il presbiterio dalla navata. 3 Inferriata. 
 X   sf. barrier. 
 @   lat. transenna rete per uccelli. 

\transennàre, v. tr. Delimitare utilizzando delle transenne. 
 X   v. tr. to cordon off. 

\transessuàle, sm. e sf. 1 Chi assume atteggiamenti tipici del sesso opposto. 2 Chi ha cambiato, mediante intervento chirurgico, il proprio sesso. 

\transessualìsmo, sm. Transessualità. 

\transessualità, sf. invar. L'essere transessuale. 

\transètto, o transétto, sm. La navata trasversale delle chiese con pianta a croce latina.   +  

\transeùnte, agg. Che passa, che è soggetto a cambiamenti e alla fine. 

\Trans-Europ-Express Complesso di treni internazionali che collegano le principali città dell'Europa occidentale. Viene abbreviato usando la sigla TEE. 

\transfer, sm. invar. 1 Insieme delle macchine che controllano il trasferimento ed eseguono in sequenza la lavorazione di un pezzo meccanico. 2 Trasferimento, trasporto • transfer aeroportuale
 @   ingl. transfer trasferimento. 

\transferàsi, sf. invar. Classe di enzimi in grado di trasferire aggruppamenti o radicali atomici o parti di molecole organiche su altre molecole. Le transferasi si trovano nei tessuti animali e vegetali e nei microrganismi. 

\trànsfert, sm. invar. In psicologia termine che indica la tendenza di un soggetto in terapia a trasferire sull'analista situazioni affettive vissute in precedenza, specie nell'infanzia. Può essere negativo o positivo in base all'atteggiamento del paziente e a esso inconsciamente l'analista risponde con un controtransfert. Più in generale, un transfert è una proiezione di un sentimento individuale (generale, come un senzazione di pace o di sicurezza, o riferito ad una cosa o una persona) su un altro oggetto o un'altra persona.
 X   sm. invar. transference.

\transfinìto, agg. che va al di là del finito • numero transfinto: estensione del concetto di numero (introdotta da George Cantor, intorno al 1880) per confrontare le "quantità" di insiemi infiniti. Il più piccolo numero transfinito è la cardinalità dei numeri naturali. Un numero transfinto più grande è la cardinalità dei numeri reali. Tali numeri vengono indicati, rispettivamente, ℵ0 e ℵ1. Secondo l'ipotesi del continuo non vi sono numeri transfiniti compresi strettamente tra questi due. Vedi ad esempio qui:   +  .
 X   agg. transfinite.

\trànsfuga, sm. e sf. (pl. m.-ghi) 1 Disertore. ~ rinnegato. 2 Apostata. ~ fedigrafo, traditore. 
 @   lat. transfuga, deriv. da transfugere passare al nemico. 

\transgenètica, sf. (pl.-che) Settore della biologia che studia gli organismi transgenici nel cui corredo genetico è stato inserito un DNA estraneo e che sono capaci di trasmettere il gene estraneo ai discendenti. 

\transgènico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Relativo a un animale o un vegetale il cui patrimonio genetico è stato modificato mediante le tecniche dell'ingegneria genetica. 

\Transhimalaya Sistema montuoso dell'Asia centrale, al margine meridionale del Tibet. Vetta più elevata nei monti Aling Kangri (7.315 m). 

\transiberiàno, agg. Che attraversa da un'estremità all'altra la Siberia. 

\transìgere, v. v. intr. Essere cedevole, lasciar correre. non poteva transigere su simili questioni di principio
v. tr. Accomodare una controversia. le parti in causa furono invitare a transigere la questione
 X   v. intr. 1 to reach a settlement. 2 (patteggiare) to compromise, to come to an agreement. 
 @   lat. transigere, comp. da trans di là da + agere spingere. 

\Transilvània Chiamata anche Ardeal (tedesco Siebenbürgen, ungherese Erdély). Regione geografica e storica della Romania centrale. Si estende per 62.000 km2 con un altopiano ondulato compreso tra i monti Apuseni a ovest, i Carpazi orientali a est, le Alpi Transilvaniche a sud e i Carpazi Boscosi a nord. Il territorio digrada verso la pianura del Tibisco, alimentato dai fiumi Mures e Somes che solcano la regione. La popolazione è in gran parte dedita alla coltivazione di cereali, barbabietole, frutta, lino, patate e all'allevamento di bovini e suini. Una buona risorsa economica è rappresentata anche dallo sfruttamento forestale e del sottosuolo (gas naturale, lignite, ferro, salgemma). Le industrie sono soprattutto metallurgiche, meccaniche, tessili e di raffinazione dello zucchero. La popolazione è costituita da romeni e da minoranze tedesche e magiare. La regione venne conquistata dai romani e ne fu dominio dal 105 al 271. Verso la fine dell'XI sec. divenne dominio ungherese, ma conservò una certa autonomia. Nel XVI e XVII sec., a seguito della vittoria turca sulla monarchia magiara, giunse all'indipendenza costituendo un principato indipendente. Nel 1691 entrò a far parte dell'impero austro-ungarico e dal 1867 ebbe sorte comune a quella dell'Ungheria, fino a che venne ceduta alla Romania nel 1918. L'Ungheria continuò le sue rivendicazioni sulla Transilvania fino al 1940 quando con l'arbitrato di Vienna ottenne la parte meridionale della regione. Dopo la seconda guerra mondiale (1947) con il trattato di pace di Parigi il territorio ritornò interamente alla Romania. 

\transilvànico, agg. (pl. m.-ci) Della Transilvania. 

\transìstor, o transistóre, sm. invar. Componente attivo dei circuiti elettronici. Bardeen e Brattain lo idearono per primi nel 1947, mentre Shockley ne ampliò le applicazioni con l'invenzione del transistor a giunzione. Il modello originale di transistor (a punte di contatto) consiste in un blocchetto di metallo  →  semiconduttore collegato tramite la base a un elettrodo e a contatto attraverso l'altra faccia con un elettrodo emettitore e un elettrodo collettore. Nelle aree di contatto le cariche si distribuiscono in maniera tale da provocare il passaggio di corrente in un solo senso, da elettrodo a cristallo. All'elettrodo emettitore viene attuata una polarizzazione diretta applicando una tensione tale da indurre la conduzione in un senso, mentre al collettore viene realizzata una polarizzazione inversa, applicando una tensione in senso opposto. Il transistor a giunzione si differenzia dal precedente perché è costituito dalla successione di tre cristalli semiconduttori, il centrale dei quali ha conduzione diversa da quella dei due estremi. Può essere realizzato con successione p n p, oppure n p n, dove per p ed n si intendono convenzionalmente i due tipi di conduzione. I transistor offrono il vantaggio di presentare un ingombro molto limitato, sono solidi, mancano del filamento riscaldato e consentono un risparmio energetico notevole. Tutto ciò comporta un loro vasto impiego. 
 X   sm. invar. transistor. 

\transistorizzàre, v. tr. Fornire di transistor, realizzare con transistor un apparecchio elettronico. 

\transistorizzazióne, sf. 1 Utilizzo di transistor o altri componenti a stato solido al posto dei tubi elettronici. 2 Trasformazione di un'apparecchiatura elettronica a tubi elettronici in un'apparecchiatura a transistor allo stato solido. 

\transitàbile, agg. Percorribile. ~ agibile. <> inagibile. 
 X   agg. passable. 

\transitabilità, sf. invar. L'essere transitabile. 
 X   agg. practicability. 

\transitàre, v. intr. Passare in un luogo. 
 X   v. intr. 1 to pass. 2 (strada) to go along. 
 @   lat. transitare, deriv. da transitus. 

\transitività, sf. invar. L'essere transitivo. 

\transitìvo, agg. 1 Di un verbo che trasmette l'azione del soggetto sul complemento oggetto. 2 In matematica, di una relazione tra gli elementi di un insieme tale che se un oggetto è in relazione secondo con un secondo e questi è in relazione con un terzo, allora anche il primo è in relazione con il terzo. Ad esempio la relazione "=" tra gli elementi di un insieme, la relazione "≤" tra numeri reali e la relazione "⊂" tra i sottoinsiemi di un insieme sono transitive (ovvero, godono della proprietà transitiva). 
 X   agg. transitive. 

\trànsito, sm. 1 Passaggio in un luogo. il transito al valico alpino era consentito solo ai mezzi provvisti di catene da neve. 2 Trapasso. 
 X   sm. 1 transit. 2 (di merci) in transit. 3 (divieto di transito) no thoroughfare. 
 @   lat. transitus,-us, deriv. da transire

\transitoriaménte, avv. In modo transitorio. 

\transitorietà, sf. La condizione di essere transitorio. 

\transitòrio, agg. (pl.-ori) Provvisorio, temporaneo. 
 X   agg. 1 temporary, transitory. 2 (provvisorio) provisional. 
 @   lat. transitorius, deriv. da transire. 

\transizióne, sf. Passaggio. 
 @   lat. transitio,-onis, deriv. da transire. 

\Transkei Regione della repubblica del Sudafrica che si stende tra la costa sull'oceano Indiano e il Lesotho. Originariamente chiamata Bantustan, ha ricchi giacimenti di carbone. Turismo e allevamento sono altre risorse. 

\translagunàre, agg. Che attraversa tutta la laguna. 

\translitteràre => "traslitterare" 

\transnazionàle, agg. Che va oltre il carattere nazionale. 

\transoceànico, agg. (pl. m.-ci) Che attraversa un oceano. 

\transpadàno => "traspadano" 

\transumànza, sf. Trasferimento stagionale delle greggi dai pascoli di pianura a quelli montani e viceversa. 

\transumàre, v. intr. Spostarsi dalla montagna alla pianura e viceversa. 

\transurànico, agg. (pl. m.-ci) Di elemento chimico radioattivo artificiale che ha numero atomico superiore a quello dell'uranio. 

\transustanziàrsi, v. intr. pron. Mutare sostanza. 

\transustanziazióne, sf. Conversione del pane e del vino nel Corpo e Sangue di Cristo, pur mantenendo le sembianze esterne, nella teologia cattolica. 
 @   lat. mediev. transubstantiatio,-ònis, deriv. da transubstantiàre

\Transvaal Provincia della Repubblica sudafricana (7.532.000 ab.) con capoluogo Pretoria. Si estende per 229.358 km2 tra i fiumi Vaal, Limpopo e i monti Lebombo e confina con Botswana, Zimbabwe, Mozambico e Swaziland. Il territorio è un altopiano (Alto Veld) di 1.300-1.500 m, che giunge ai suoi margini a vette di 2.000-2.650 m con il gruppo montuoso dei Draghi, e a 1.800 m a sud-ovest con il Witwatersrand. Viene praticata l'agricoltura con coltivazioni di cereali, banane, tabacco, frutta. Attivo è anche l'allevamento ovino. Il sottosuolo è ricchissimo e offre giacimenti di oro, carbone, diamanti, rame, manganese, antimonio, ferro, cromite, stagno, tungsteno, fosfati, localizzati in particolare nel Witwatersrand. Le industrie sono siderurgiche, meccaniche, chimiche, alimentari, tessili, del cemento, della gomma. Tra le città importanti Johannesburg. Il Transvaal venne colonizzato dai boeri che avevano lasciato la colonia del Capo nel 1835 incalzati dagli inglesi. La ricchezza in diamanti attirò le mire inglesi e portò al dominio britannico sulla regione che scatenò poi la rivolta boera del 1881 conclusasi con la restaurazione della repubblica. Di nuovo fu la scoperta di miniere d'oro (1886) a dare il via al lungo conflitto anglo-boero (1899-1902), che portò all'istituzione delle colonie inglesi dell'Orange e del Transvaal, che entrò a far parte dell'Unione sudafricana nel 1910. 

\transversióne, sf. Il meccanismo che caratterizza le mutazioni puntiformi nelle quali, eseguita su di un filamento di DNA la sostituzione di una base purinica con una primidinica, l'inverso si verifica sull'altro filamento. 

\trantràn, o tran tran, sm. invar. Termine onomatopeico per indicare una situazione monotona che si ripete continuamente. 

\tranvài, sm. invar. 1 Sistema di trasporto urbano realizzato su binari. 2 Tram. 

\tranvìa, sf. Tranvai. 
 X   sf. tramway. 

\tranviàrio, agg. (pl.-ari) Riguardante la tranvia. 

\tranvière, sm. Chi fa parte del personale tranviario. ~ conducente, conduttore. 

\Traóna Comune in provincia di Sondrio (1.922 ab., CAP 23019, TEL. 0342). 

\trapanaménto, sm. Trapanazione. 

\trapanàre, v. tr. Forare utilizzando il trapano. ~ crivellare. <> otturare. 
 X   v. tr. to drill. 
 @   deriv. da trapano. 

\trapanatóre, sm. Chi lavora con il trapano. 

\trapanatrìce, sf. Macchina che permette di eseguire trapanature. 

\trapanatùra, sf. L'operazione del trapanare. 

\trapanazióne, sf. Il trapanare. 

\Tràpani Città siciliana (73.000 ab., CAP 91100, TEL. 0923) capoluogo della provincia omonima. Il comune si estende per 271,92 km2 su di un promontorio nella parte sudoccidentale dell'isola. La posizione sul mare ne fa un attivo porto peschereccio e consente l'estrazione del sale. Importante mercato agricolo e del bestiame, ha industrie delle paste alimentari, di lavorazione del pesce, enologiche, vetrarie, meccaniche, del corallo, tessili e del legno. Venne fondata dai sicani, poi fu conquistata dai cartaginesi che ne fecero una base navale (Drépanon). Dopo lunghi attacchi i romani riuscirono a battere i cartaginesi e occuparono la città nel 241 a. C. I monumenti risalgono soprattutto al periodo medievale (chiesa di Sant'Agostino, dell'Annunciata, di San Domenico) e barocco (palazzo Municipale, chiesa del Collegio, cattedrale). 
Provincia di Trapani 
La provincia si estende per 2.462 km2 e conta con i suoi 24 comuni 441.000 ab. per una densità abitativa di 179 ab./km2. Comprende l'estremità occidentale della Sicilia, con un territorio che va dal golfo di Castellammare fino al tratto inferiore del fiume Belice. Si presenta montuosa internamente, con tratti pianeggianti in prossimità della costa, al largo della quale si trovano le isole Egadi. Sono coltivati soprattutto viti, olivi e agrumi. È diffuso l'allevamento ovino e caprino. I ricchi fondali incrementano l'attività peschereccia. Numerose le saline. Presenti a Castelvetrano giacimenti di metano. Un'altra grande risorsa economica è rappresentata dal turismo balneare. Oltre al capoluogo le principali cittadine sono Mazara del Vallo, Marsala, Alcamo ed Erice. 

\tràpano, sm. Macchina utensile che viene impiegata principalmente per praticare fori in vari materiali, ma anche per filettare, fresare, alesare, tornire ecc. È dotato di una punta che ha movimento di rotazione su se stessa e di avanzamento. Può essere portatile (trapano a mano o girabacchino e trapano elettrico) o fisso. Quest'ultimo può essere a colonna, costituito da un'incastellatura che porta un carrello con motore e mandrino per accogliere l'attrezzo e da una tavola portapezzi, e radiale o a bandiera, nel quale la testa motrice, eventualmente orientabile (universale), è fissata su un braccio detto bandiera, la cui altezza su di una colonna verticale è regolabile.   +  
 X   sm. drill, (solo da falegnameria) brace. 

\trapassàre, v. v. tr. 1 Passare da parte a parte. 2 Varcare, oltrepassare. 3 Far trascorrere. 
v. intr. 1 Passare attraverso, oltre. 2 Morire. 3 Scorrere. 
 X   v. tr. to pierce. v. intr. to die, to pass away. 
 @   da tra-+ passare. 

\trapassàto, agg. e sm. agg. Passato da parte a parte. 
sm. 1 Tempo grammaticale che indica un'azione precedente a un'azione passata. 2 Defunto, morto. 

\trapàsso, sm. 1 Effetto del trapassare. 2 Morte. 
 X   sm. passage. 
 @   deriv. da trapassare. 

\trapelàre, v. intr. 1 Filtrare attraverso sottili fenditure. 2 Affiorare tramite piccoli indizi. 
 X   v. intr. 1 to leak out, to drip. 2 (luce) to filter out. 

\trapélo, sm. Bestia da tiro utilizzata come rinforzo per trasportare carichi pesanti. 

\Trapèzidi Famiglia di Molluschi Lamellibranchi Eulamellibranchi. 

\trapèzio, sm. (pl.-zi) 1 Figura geometrica di quattro lati dei quali 2 paralleli2 Attrezzo ginnico. 3 Muscolo fra la nuca e la spalla. 
 X   sm. 1 trapezium, (USA) trapezoid. 2 (attrezzo ginnico) trapeze. 
 @   lat. tardo trapezium, dal greco trapèzion, dimin. di tràpeza tavola. 
In geometria è il quadrilatero che ha (almeno) due lati opposti paralleli e detti basi. Nel caso in cui le basi formino con (almeno) uno degli altri due lati angoli retti, si parla di trapezio rettangolo, nel caso in cui invece formino angoli uguali (e gli altri due lati sono tra loro uguali), si parla di trapezio isoscele (un trapezio isoscele e rettangolo è un rettangolo).   +  
In anatomia umana è l'osso del carpo articolato con i due metacarpali, scafoide e trapezoide. È anche il muscolo quadrato esteso tra spalle, dorso e collo che si inserisce sulla scapola e provvede all'innalzamento della spalla. 

\Trapezio della vita, Il Film drammatico, americano (1958). Regia di Douglas Sirk. Interpreti: Rock Hudson, Dorothy Malone, Robert Stack. Titolo originale: Turnished Angels 

\trapezìsta, sm. (pl. m.-isti) Chi esegue esercizi al trapezio. 

\trapezoidàle, agg. Dalla forma a trapezio. 

\trapezòide, agg. e sm. agg. Trapezoidale. 
sm. Figura a forma di trapezio, ma, eventualmente, con un lato curvilineo (quando di calcola l'integrale definito tra A e B di una funzione suddidivendo la superficie che sta il grafico e l'asse orizzontale con tanti tratti verticali, ciascuna delle parti in cui essa viene suddivisa da essi viene chiamata "trapezoide").

\trapiantàre, v. v. tr. 1 Far attecchire una pianta in un luogo diverso da quello in cui ha messo le radici. 2 Trasferire da un luogo a un altro. 3 Fare un trasferimento chirurgico di organi, di tessuti da un organismo a un altro. 
v. intr. pron. Trasferirsi da un luogo a un altro. 
 X   v. tr. to transplant. 
 @   da tra-+ piantare. 

\trapiantàto, agg. e sm. agg. Che è stato trasferito da un luogo a un altro. 
sm. Ciò che è stato oggetto di trapianto. 

\trapiantatóio, sm. (pl.-oi) Arnese utilizzato nei trapianti agricoli. 

\trapiantatrìce, sf. Macchina agricola utilizzata per fare trapianti di piccole piante. 

\trapiànto, sm. L'operazione di trapiantare. ~ innesto, impianto. 
 X   sm. 1 (organo) transplant. 2 (tessuto) grafting. 
In chirurgia è l'innesto di un organo o di un tessuto prelevato da un donatore sano o da una parte sana dell'individuo stesso (autotrapianto). Può dar luogo a reazioni di rigetto, che vanno affrontate con sostanze che esercitano un'inibizione delle difese immunitarie. I trapianti più frequenti sono quelli di tessuti cutanei, cornea, midollo, rene, cuore, fegato, pancreas. 
Nel casi in cui l'organo sia unico (cuore, fegato, pancreas) il donatore deve essere necessariamente un cadavere. La legge consente il trapianto di organi da cadaveri già sottoposti a riscontro diagnostico o ad autopsia, mentre il prelievo è vietato se il defunto, in vita, si sia dichiarato contrario o se c'è l'opposizione scritta del coniuge non legalmente separato o dei figli maggiori di 18 anni. 
Il primo trapianto d'organi fu effettuato nel 1953 quando il chirurgo statunitense John Merrill trapiantò un rene. Il primo trapianto di cuore fu effettuato nel 1967 da Christiaan Barnard. 

\trapiantologìa, sf. Parte della chirurgia che si occupa dei trapianti di tessuti e organi umani. 

\Tràppa 1 Ordine dei trappisti i quali seguono la regola cistercense che deriva da quella benedettina. Deriva il nome dall'abbazia cistercense di Notre-Dame-de-la-Trappe (1140) di Soligny-la-Trappe, nel Perche. 2 Convento di trappisti. 

\tràppa, sf. Convento di trappisti. 

\trappéto, sm. Frantoio per le olive. 

\Trappéto Comune in provincia di Palermo (3.059 ab., CAP 90040, TEL. 091). 

\trapping, sm. Ostruzione espiratoria delle vie aeree caratteristica dell'enfisema polmonare. 

\trappìsta, sm. (pl.-isti) Frate che segue la regola benedettina. 

\tràppola, sf. 1 Trabocchetto, congegno per catturare topi o altri animali. 2 Inganno. 3 Macchina che funziona male. 
 X   sf. snare, trap. 

\Trappola per topi Dramma di A. Christie (1952). 

\Trappolaria Commedia di G. Della Porta (1596). 

\trapùngere, v. tr. Tessere, ricamare. 

\trapùnta, sf. Pesante coperta imbottita da porre sul letto. 
 X   sf. quilt. 

\trapuntàre, v. tr. Ricamare. 

\trapuntatùra, sf. Operazione del trapuntare. 

\trapùnto, agg. e sm. agg. Lavorato con ricamo. 
sm. Tipo di ricamo. 

\Tràrego Viggióna Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (456 ab., CAP 28050, TEL. 0323). 

\tràrre, v. v. tr. 1 Condurre, trascinare. 2 Gettare, scagliare. 3 Estrarre, levare. non riuscirono a trargli una parola di bocca, non riuscirono a farlo confessare o svelare un segreto. 4 Dedurre. trarre le conclusioni. 5 Ricavare. 
v. intr. 1 Venire. 2 Somigliare. 
v. rifl. Spostarsi, muoversi. 
 X   v. tr. e v. intr. pron. 1 to draw. 2 (trarre vantaggio) to take advantage. 3 (trarre d'impaccio) to get out of trouble. 
 @   lat. trahere

\tras- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal lat. trans al di là, attraverso. 

\Trasàcco Comune in provincia di L'Aquila (5.956 ab., CAP 67059, TEL. 0863). 

\Trasàghis Comune in provincia di Udine (2.677 ab., CAP 33010, TEL. 0432). 

\trasaliménto, sm. Sobbalzo, scossa. 

\trasalìre, v. intr. Sobbalzare, sussultare. ~ balzare, saltare, scattare. 
 X   v. intr. to jump, to start. 

\trasandàre, v. v. tr. Trascurare. <> curare. 
v. intr. Passare il limite. 

\trasandatézza, sf. invar. L'essere trasandato. 

\trasandàto, agg. e sm. agg. Sciatto, tenuto con poca cura. 
sm. Persona sciatta, trascurata nel vestire. 
 X   agg. untidy, shabby. 

\trasbordàre, v. v. tr. Far passare da una nave a un'altra, da un mezzo di trasporto a un altro. 
v. intr. Passare da un mezzo di trasporto a un altro. 
 X   v. tr. 1 to transfer. 2 (da una nave all'altra) to tran(s)ship. v. intr. to change. 
 @   da tras-+ deriv. da bordo. 

\trasbórdo, sm. Il trasbordare. ~ passaggio, trasferimento. 
 @   deriv. da trasbordare. 

\trascégliere, v. tr. Fare ulteriore scelta fra cose che sono già state scelte. 

\trascendentàle, agg. 1 Che trascende, andando oltre i limiti dell'esperienza umana. 2 Che presenta difficoltà insuperabili. 
In filosofia è un termine con due differenti interpretazioni. Nella filosofia scolastica è un concetto che si pone al di sopra delle 10 categorie della logica aristotelica. Secondo Alberto Magno sono quattro i concetti trascendentali e cioè ens, unum, bonum, verum. Tommaso d'Aquino aggiunge a questi res e aliquid. Kant indica con trascendentale tutto ciò che, nel processo della conoscenza, riguarda l'a priori

\trascendentalìsmo, sm. Concezione filosofica che riconosce come unica realtà quella trascendentale. È alla base di un movimento culturale nordamericano sviluppatosi nel XIX sec. e promosso da R. W. Emerson. Richiamandosi a Hegel e Schelling, arriva a esaltare l'aspetto romantico dei rapporti dell'individuo con il mondo. Tra i più noti esponenti H. D. Thoreau, W. E. Channing, B. Alcott, S. M. Fuller. Molti letterati simbolisti americani furono influenzati da tale movimento (W. Whitman, N. Hawthorne, H. Melville). 

\trascendentalità, sf. invar. L'essere trascendentale. 

\trascendènte, agg. 1 Che trascende l'esperienza umana. 2 Di numero reale/funzione/equazione che non è  →  algebrica.  Per i numeri trascendenti vedi in particolare qui   +  .
In filosofia tutto ciò che si colloca al di sopra dell'esperienza sensibile e che rappresenta una realtà indipendente e assoluta. La concezione di trascendente si riferisce al mondo delle idee in Platone, a Dio nell'ebraismo e nel cristianesimo così come in Aristotele, a quello che non è contemplato nel processo conoscitivo in Kant. 
 X   agg. transcendental.

\trascendentìsmo, sm. Dottrina che ammette la trascendenza. 

\trascendènza, sf. invar. L'essere trascendente. 

\trascèndere, v. v. tr. Oltrepassare, esistere al di fuori della realtà visibile e percepibile. 
v. intr. Eccedere, passare i limiti. non trascendeva mai nei rimproveri
 @   lat. trascendere, comp. da trans di là da + scandere salire. 

\trascinaménto, sm. L'azione di trascinare o essere trascinato. 

\trascinànte, agg. Che trascina. 

\trascinàre, v. v. tr. 1 Tirare qualcosa, facendola strisciare a terra. <> spingere. trascinare le gambe, muoverle senza alzare i piedi da terra. 2 Travolgere. 3 Conquistare. ~ affascinare. trascinava la folla con il suo carisma
v. rifl. Muoversi strisciando, con grande sforzo. 
v. intr. pron. Protrarsi, andare per le lunghe. 
 X   v. tr. 1 to drag. 2 (coinvolgere) to enthrall. v. rifl. to drag oneself along. 
 @   lat. traginare

\trascinatóre, agg. e sm. agg. Che trascina, entusiasma. 
sm. Chi entusiasma, affascina. 

\trascoloràre, v. v. intr. Cambiare di colore. 
v. intr. pron. Diventare pallido, perdere colore. 

\trascórrere, v. v. intr. 1 Passare. 2 Sorvolare, passare oltre. 3 Eccedere. 
v. tr. Passare il tempo. ~ impiegare, occupare. 
 X   v. intr. to elapse, to pass. v. tr. to pass, to spend. 
 @   lat. transcurrere, comp. da trans-oltre + currere correre. 

\trascórso, agg. e sm. agg. Passato. 
sm. Piccolo sbaglio fatto in passato. ~ precedente. 

\trascrittóre, sm. Chi trascrive. 

\trascrìvere, v. tr. 1 Ricopiare un testo scritto. 2 Fare una trascrizione. 3 Scrivere utilizzando simboli e segni convenzionali diversi. 
 X   v. tr. to copy out, to transcribe. 
 @   lat. transcribere comp. da trans-di là da + scribere scrivere. 

\trascrizióne, sf. 1 Operazione del trascrivere. trascrizione di un testo, ricopiatura; trascrizione fonetica, riproduzione di un testo con caratteri alfabetici o linguistici diversi. 2 Annotazione di un atto in un pubblico registro. 3 Adattamento di una composizione musicale del passato in chiave moderna, considerando strumenti diversi da quelli originali. 
 @   lat. transcriptio,-onis, deriv. da transcriptus, p.p. di transcribere

\ trascuràbile, agg. Di cui si può non tener conto perché di scarsa importanza, irrilevante, insignificante. 

\trascuràre, v. v. tr. 1 Non avere riguardo, cura. trascurare i propri interessi 2 Omettere, tralasciare di dire o fare qualcosa. trascurare i particolari
v. rifl. Non avere cura di sé, non riguardarsi la salute. 
 X   v. tr. to neglect. 

\trascuratàggine, sf. Trascuratezza, negligenza. 

\trascuratézza, sf. invar. Il mostrare atteggiamenti trascurati, l'essere negligente. 
 X   sf. negligence, carelessness. 

\trascuràto, agg. e sm. agg. 1 Ignorato. 2 Fatto senza particolare attenzione. 3 Non curato. 4 Negligente. 
sm. Individuo che ha poca cura di sé. 
 X   agg. 1 neglected. 2 (persona) negligent, careless. 

\trasdùrre, v. tr. Trasmettere energia in forma diversa da quella iniziale. il motore a scoppio trasduce l'energia chimica presente nel carburante in energia meccanica di movimento
 @   da condurre, sostituendo il prefisso tras-a con-. 

\trasduttóre, sm. In fisica e nella tecnica è dispositivo per convertire una grandezza fisica in un'altra, in particolare segnali di bassa energia in segnali di altra forma di energia. Il trasduttore elettroacustico converte un segnale elettrico in segnale acustico e viceversa (altoparlanti, microfoni). Il trasduttore di misura fornisce segnali in uscita atti ad alimentare strumenti di misura conservando tutte le informazioni associate al segnale (manometri, tachimetri, dispositivi a termocoppia). Un trasduttore si dice passivo se per azione diretta del segnale d'ingresso non viene provocato alcun tipo di forza all'interno del dispositivo; altrimenti viene detto attivo.    +  
 X   sm. transducer.

\trasduzióne, sf. 1 In elettronica e nelle telecomunicazioni, trasmissione di energia per mezzo di trasduttori. 2 In genetica, trasporto di geni da un batterio a un altro per mezzo di un batteriofago. 

\trasecolàre, v. intr. Rimanere sbalordito. ~ allibire, impietrire. <> restare impassibile. 

\trasecolàto, agg. Sbalordito, stupefatto. 
 X   agg. amazed, astounded. 

\trasferìbile, agg. e sm. agg. Che può essere trasferito, ceduto. 
sm. Sorta di disegno che può essere incollato, riprodotto per mezzo di una lieve pressione, su una superficie cartacea. 

\trasferibilità, sf. L'essere trasferibile. 

\trasferiménto, sm. Spostamento ad altra sede, luogo. 
 X   sm. 1 transfer. 2 (trasloco) removal. 

\trasferìre, v. v. tr. 1 Spostare in un altro luogo. il suo gruppo di lavoro fu trasferito in un'altra sede. 2 Far cambiare proprietario. trasferire la proprietà di una casa al figlio
v. intr. pron. Spostarsi in un'altra sede, a un altro domicilio. la ditta si trasferì in una nuova sede nel centro città
 X   v. tr. to transfer. v. intr. pron. to move. 
 @   lat. transferre, comp. da trans di là da + ferre portare, incrociato con inferire riferire. 

\trasfèrta, sf. 1 Viaggio compiuto per lavoro. partita in trasferta, giocata sul campo degli avversari. 2 Indennità che spetta a chi svolge viaggi per motivi di lavoro. le sue trasferte erano sempre molto costose
 X   sf. 1 transfer. 2 (indennità) travelling expenses. 
 @   deriv. da trasferire

\trasfiguràre, v. v. tr. 1 Modificare nell'aspetto esteriore. 2 Travisare. 
v. intr. pron. Cambiare il proprio aspetto in modo netto. 
 X   v. tr. to transfigure. 
 @   lat. transfigurare, comp. da trans-oltre + figurare dare figura. 

\trasfiguràto, agg. Cambiato nell'aspetto, diverso. 

\trasfigurazióne, sf. Il trasfigurare, trasfigurarsi. 
 @   lat. transfiguratio,-onis. 

\trasfóndere, v. tr. Operare una trasfusione di liquidi. 

\trasformàbile, agg. Che si può trasformare. 
 X   agg. convertible. 

\trasformabilità, sf. invar. L'essere trasformabile. 

\trasformàre, v. v. tr. 1 Far cambiare la forma esteriore, la natura di un oggetto. quella ragazza lo aveva trasformato in peggio. 2 Mettere a segno una trasformazione nel rugby. non riuscì a trasformare neanche una meta. 3 In matematica, associare a un oggetto (di una data struttura) un oggetto (di un'altra struttura). 
v. intr. pron. Mutarsi nella forma o nella natura. 
 X   to change, to transform, to map (in matem., in particolare). 
 @   lat. transformare, comp. da trans oltre + formare foggiare. 

\trasformàto, agg. Che ha cambiato forma, natura. 

\trasformatóre, agg. e sm. agg. Che trasforma. 
sm. e sf. 1 Chi trasforma. 2 Macchina elettrica. 
 X   sm. (macchina elettrica) transformer. 
In elettronica è una macchina statica a induzione elettromagnetica che trasforma energia elettrica a corrente alternata da un circuito a un altro lasciando invariata la frequenza e cambiando la tensione. Un trasformatore è costituito da due nuclei di ferro di forte permeabilità magnetica sui quali sono avvolte spire di filo di rame. Il primo, detto primario, riceve dall'alimentazione la corrente da trasformare, mentre il secondo, detto secondario, genera la corrente con differente tensione ed è collegato all'utilizzazione. Il rapporto tra il numero di spire dei due avvolgimenti è pari a quello delle due forze elettromotrici; in base al rapporto, se maggiore o minore di uno, la trasformazione è detta in discesa o in salita. Gli autotrasformatori sono formati da un unico avvolgimento e dal primario si deriva il secondario.   +  

\trasformazionalìsta, agg. (pl. m.-i) Nella locuzione ipotesi trasformazionalista che indica una posizione della grammatica generativa che considera aggettivi, nomi e verbi derivati come prodotti della componente trasformazionale. 

\trasformaziòne, sf. 1 modificazione, cambiamento, specialmente lento e graduale, di forma, aspetto, caratteristiche o qualità • la t. di una città, di un paesaggio, di un progetto, la personalità del ragazzo ha subito in questi anni una netta t. 2 (chim.) processo per cui una sostanza, in seguito a una reazione chimica, muta in un’altra • t. dello zucchero in alcol 3 (fis.) in termodinamica, mutamento delle variabili di stato, pressione, volume, temperatura di un corpo o di un sistema 4 (mecc.) specialmente al plurale, passaggio da un sistema di coordinate a un altro 5 (biol.) modificazione della costituzione genetica, specialmente di un batterio 6 (mat.) funzione tra strutture matematiche di vario tipo 7 (ling.) nella grammatica generativa, operazione che, secondo determinate regole, converte la struttura sintattica di una frase in un'altra 8 (sport) nel rugby, tiro in porta che si effettua dopo aver conseguito una meta e che, se realizzato, comporta due punti
In fisica è il mutamento determinato dalla variazione dei parametri caratterizzanti le condizioni di un sistema materiale. Una trasformazione si dice aperta quando stato iniziale e stato finale di un sistema sono diversi; si dice chiusa quando i due stati, iniziale e finale, sono uguali. La trasformazione è reversibile quando, senza apportare mutazioni all'ambiente circostante, si può ricondurre il sistema alla sua condizione iniziale. La reversibilità è solo teorica in quanto in natura tutte le trasformazioni sono irreversibili
In matematica abbiamo: trasformazioni geometriche   +  , trasformazioni di coordinate (operazioni che permettono il passaggio da un sistema di coordinate a uno differente   +     +  ), trasformazioni lineari   +  , trasformazioni conformi (conformal mapping  +  , ...
 X   1 transformation. 2 (mat.) transformation, mapping.
 @   lat. transformatio,-onis. 

\Trasformazioni e simboli della libido Opera di psicologia di C. G. Jung (1912). 

\trasformìsmo, sm. 1 Pratica politica che consiste nel formare maggioranze variabili di governo, indipendentemente dagli schieramenti tradizionali degli uomini che la compongono. 2 Evoluzionismo. 
Termine usato per indicare la linea politica adottata da Depretis che prevedeva la collaborazione della destra e della sinistra per evitare la formazione di una forte opposizione nella risoluzione di problematiche rilevanti. 

\trasformìsta, sm. e sf. (pl.-isti) 1 Seguace del trasformismo. non amava e non voleva il sostegno di trasformisti per governare. 2 Attore di teatro che fa ampio uso di trucchi e costumi per diverse imitazioni. 
 @   deriv. da trasformismo

\trasformisticaménte, avv. In modo trasformistico. 

\trasformìstico, agg. (pl. m.-ci) Ispirato al trasformismo. 

\trasfusionàle, agg. Relativo a una trasfusione di sangue.

\trasfusióne, sf. Il passaggio di un liquido da un vaso a un altro, in particolare sangue che viene immesso dall'esterno in una vena o arteria tramite un ago particolare. ~ travaso, versamento. 
 X   sf. transfusion. 
 @   lat. transfusio,-onis, deriv. da transfusus, p.p. di transfundere.
Trasfusione di sangue.  La somministrazione per via venosa ad un individuo  →  sangue "compatibile" o parti di esso (plasma, globuli) proveniente da un altro individuo. È impiegata, ad esempio, durante e dopo interventi chirurgici e in caso di emorraggie, anemie, leucemie, talassemie, emofilia, ….

\trasfùso, agg. Di liquido che è stato immesso per trasfusione. 

\trasgredìre, v. v. tr. Non rispettare, violare. ~ disubbidire. 
v. intr. Disobbedire. 
 X   v. tr. e v. intr. to contravene, to disobey. 
 @   lat. transgredi, comp. da trans-oltre + gradi passare. 

\trasgressióne, sf. 1 Atto del trasgredire. 2 Moto di avanzamento del mare verso la terraferma, in geologia. 
 @   lat. transgressio,-onis, deriv. da trasgressus, p.p. di transgredi. 

\trasgressività, sf. invar. L'essere trasgressivo. 

\trasgressìvo, agg. 1 Che comporta trasgressione. ~ anticonformista. <> conformista. 2 Relativo al moto di trasgressione geologico. 

\trasgressóre, sm. Chi contravviene a una regola, a una legge. ~ colpevole, inosservante. 
 @   lat. tardo transgressor,-oris, deriv. da trasgressus, p.p. di transgredi. 

\Trasìbulo (? 445?-Aspendo 388 a. C.) Militare e politico ateniese. Membro del partito democratico, fu trierarca e stratego della flotta a Samo. Riportò nella guerra contro Sparta le vittorie di Cinossema, Abido e Cizico (411-410 a. C.). Fu condannato all'esilio dai trenta tiranni ma riuscì a ribellarsi agli oligarchi sconfiggendoli a Munichia e invadendo Atene (403 a. C.). Patteggiò con Sparta, contro la quale tornò in guerra alleandosi con la Beozia nel 395 a. C. Fu tra i principali artefici dell'egemonia ateniese sull'Egeo e sull'Asia Minore. 

\Trasimèno Lago umbro in provincia di Perugia, situato a un'altezza di 258 m. Con un bacino di 128 km2, una profondità massima di 6 m e un perimetro di 54 km è il quarto lago italiano, chiamato anche lago di Perugia. Di forma approssimativamente tonda, ha come immissari torrenti e polle subacquee ed è privo di emissari naturali. Le acque di piena sono convogliate nel Tevere da un canale sotterraneo costruito dai romani e da un secondo canale costruito nel XIX sec. Nel lago sono presenti tre isole: Maggiore, Minore, Polvese. Le acque sono molto pescose. I principali centri che sorgono sulle rive sono Castiglione del Lago, Passignano sul Trasimeno, Monte del Lago. 
Battaglia del Trasimeno 
Nel 217 a. C. la piana a nord del lago fu il luogo dove avvenne la sanguinosa sconfitta dei romani di Flaminio da parte dei cartaginesi di Annibale. 

\traslàre, v. tr. 1 Trasportare da una posizione a un'altra. 2 Tradurre.
 X   v. tr. to translate.

\traslatìvo, agg. Relativo a una traslazione giuridica. 
Contratto traslativo 
Contratto che ha come effetto il trasferimento della proprietà di un bene. 

\traslàto, agg. e sm. agg. Trasportato, trasferito. 
sm. Sinonimo di  →  figura retorica. 
 X   agg. figurative, metaphorical. 
 @   lat. translatus, p.p. di transferre. 

\traslatòrio, agg. (pl.-ori) Relativo a un moto di traslazione. 

\traslazióne, sf. 1 Effetto del traslare. 2 Trasferimento di proprietà.  3 In matematica, trasformazione geometrica di una figura che mantiene inalterati l'orientamento e la distanza tra le sue parti.   +  
 X   sf. translation.
 @   lat. translatio,-onis, deriv. da translatus, p.p. di transferre. 

\traslitteràre, v. tr. Trascrivere utilizzando un diverso alfabeto. 

\traslitterazióne, sf. Operazione del traslitterare. 

\traslocàre, v. v. tr. Trasferire in un altro luogo. 
v. intr. Cambiare domicilio. 
 X   v. tr. e v. intr. to transfer, to move. 

\traslocazióne, sf. In genetica, trasferimento di un segmento cromosomico da un cromosoma a un altro non omologo. 

\traslòco, sm. (pl.-chi) L'insieme delle operazioni connesse con il traslocare. 
 X   sm. removal. 

\traslùcido, agg. Trasparente. 

\trasméttere, v. v. tr. 1 Tramandare ad altri. trasmise la sua malattia a tutto il gruppo. 2 Comunicare utilizzando un mezzo di comunicazione. trasmettere un messaggio. 3 Imprimere. 4 Diffondere. la televisione trasmetteva solo programmi per bambini al mattino
v. intr. pron. Comunicare reciprocamente, inviandosi messaggi, informazioni. 
 X   v. tr. 1 to transfer, to pass on. 2 (per radio, TV) to broadcast. 
 @   lat. transmittere, comp. da trans attraverso + mittere mandare, incrociato con l'italiano mettere

\trasmettitóre, sm. 1 Chi trasmette. 2 Dispositivo in grado di trasmettere. 
 X   sm. transmitter. 

\trasmigràre, v. intr. 1 Emigrare. ~ espatriare, partire. <> immigrare, rientrare. 2 Passare in un altro corpo. 

\trasmigrazióne, sf. 1 Spostamento a un altro luogo. 2 Passaggio dell'anima da un corpo a un altro, secondo la metempsicosi. 
 @   lat. transmigratio,-onis. 

\trasmissìbile, agg. Che può essere trasmesso. ~ comunicabile, trasferibile. <> bloccato, incomunicabile. 

\trasmissibilità, sf. invar. L'essere trasmissibile. 

\trasmissiòne, sf. 1 Il trasmettere. 2 Passaggio da una persona a un'altra. 3 Contagio. 4 Comunicazione di informazioni realizzata attraverso segnali di varia natura. 5 Trasferimento di moto da un organo meccanico a un altro o di energia tra due sistemi. 6 Programma televisivo o radiofonico. 
 X   sf. 1 transmission. 2 (programma radio, TV) programme. 3 (emissione radio, TV) broadcast. 
 @   lat. transmissio,-onis, deriv. da transmissus, p.p. di transmittere. 
La trasmissione complessa avviene quando necessita di elementi detti organi di trasmissione. Quando invece la trasmissione avviene direttamente, si parla di trasmissione semplice, che a seconda del metodo usato può essere per contatto, come nel caso di ruote di frizione e dentate, per legame rigido, con alberi coassiali e giunti, per legame flessibile, che fa uso di cinghie, catene. La funzione dell'organo di trasmissione è svolta da un fluido in pressione nel caso di trasmissione idraulica e pneumatica
Rapporto di trasmissione  (speed ratio or gear ratio)
Rapporto tra le velocità angolari dei due alberi di un sistema nel quale viene trasmessa energia.   +  
Sistema di trasmissione  (transmission system)
Il sistema di ingranaggi e di cinghie di trasmissione che trasmette il movimento dalla ruota inziale (del motore, in genere) alla ruota finale (o all'assale a cui sono direttamente collegate le ruote finali).

\trasmittènte, agg. In grado di trasmettere delle informazioni a distanza, mediante dei segnali di varia natura. 

\trasmodàre, v. intr. Oltrepassare i limiti del giusto. 

\trasmutàre, v. v. tr. 1 Tradurre una lingua in un'altra. 2 Abbandonare una cosa per un'altra. 3 Trasformare, cambiare. ~ mutare. 4 Modificare l'aspetto. ~ trasfigurare. 
v. intr. pron. 1 Trasferirsi. ~ traslocarsi. 2 Cambiare di posto. ~ spostarsi. 3 Trasformare il proprio aspetto. 

\trasmutazióne, sf. 1 Il trasmutare, il trasmutarsi. 2 La trasmutazione dei metalli, base dell'alchimia, era fondata sul principio della materia. 3 In fisica, trasformazione di un nuclide in un altro. 

\trasognàto, agg. 1 Astratto, in un mondo non reale. 2 Sbalordito. 
 X   agg. dreamy. 

\traspadàno, agg. e sm. agg. Situato a nord del Po. 
sm. e sf. Abitante dei territori a nord del Po. 

\trasparènte, agg. e sm. agg. 1 Che lascia passare la luce. ~ limpido. 2 Molto sottile. <> grosso. le sue porzioni di torta erano trasparenti. 3 Evidente, non occulto, chiaro ed esplicito, non ambiguo. adottarono delle procedure trasparenti per gli ordini delle forniture
sm. 1 Schermo di tela illuminato da dietro, utilizzato per pubblicità. 2 Stoffa colorata, indossata sotto un pizzo. 3 Effetto scenico di proiezione di uno sfondo diverso da quello reale. 
 X   agg. transparent. 
 @   lat. mediev. trànsparens,-entis, comp. da trans attraverso + p.pres. di parere apparire. 

\trasparènza, sf. L'essere trasparente. 

\trasparìre, v. intr. 1 Apparire attraverso un corpo traslucido. 2 Manifestare sentimenti attraverso certi indizi. 
 X   v. intr. to show through. 

\traspiràre, v. v. intr. 1 Emettere acqua sotto forma di vapore. 2 Emettere sudore dalla pelle. 3 Trasparire. 
v. tr. 1 Eliminare per traspirazione. 2 Far trasparire. 
 X   v. intr. 1 to perspire. 2 (fig.) to leak out. 
 @   lat. mediev. transpirare, comp. dal lat. trans-attraverso + il lat. spirare esalare. 

\traspiratòrio, agg. (pl.-ori) Relativo alla traspirazione. 

\traspirazióne, sf. 1 Emissione da parte delle piante dell'acqua eccedente il fabbisogno. 2 Emissione di sudore. 
 X   sf. perspiration. 
 @   lat. mediev. transpiratio,-onis, deriv. da transpirare. 

\traspórre, v. tr. 1 Cambiare di posto in una frase, in una successione. 2 Eseguire un brano musicale con un tono diverso da quello originale. 

\trasportàbile, agg. Che può essere trasportato. ~ mobile, movibile. <> fisso, stabile. 

\trasportàre, v. tr. 1 Portare da un luogo a un altro. non riuscirono a trasportare il mobile nella stanza accanto. 2 Tradurre. chi aveva trasportato il testo inglese aveva commesso degli errori grossolani. 3 Sopraffare. 
 X   v. tr. to transport, to convey. 
 @   lat. transportare, comp. da trans di là da + portare trasportare. 

\trasportatóre, agg., sm. e sf. agg. Che trasporta. 
sm. e sf. 1 Chi trasporta. 2 Dispositivo in grado di trasportare. 
 X   sm. carrier, conveyor. 

\traspòrto, sm. 1 Atto del trasportare. 2 Il mezzo utilizzato per trasportare. trasporto pubblico. 3 Impeto. con trasporto partecipò al corteo dei manifestanti. 4 Rimozione di un oggetto dal supporto originale. trasporto di mosaici
 X   sm. 1 transport. 2 (urbano) urban transport service. 
 @   deriv. da trasportare

\trasposizióne, sf. Il trasporre, alterare le posizioni di oggetti in una successione (con significati specifici in linguistica, elettrotecnica, medicina, economia, ….  In matematica indica sia sia lo scambio di posto tra due elementi di una successione sia l'operazione di scambiare tra loro le righe e le colonne di una matrice, ossia T(A)(i,j) = A(j,i), avendo indicato con T(A) la matrice trasposta della matrice A).   +  
 X   sf. transposition.
 @   deriv. dal lat. transpositus, p.p. di trasponere. 

\Trasquèra Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (370 ab., CAP 28030, TEL. 0324). 

\trassàto, agg. e sm. agg. Che ha ricevuto ordine di pagare una tratta bancaria. 
sm. Chi deve fare il pagamento di una tratta. 

\Trastévere Il XIII rione di Roma. Di aspetto medievale, è il più tipico della città. 

\trasteverìno, agg. e sm. agg. Relativo al quartiere romano di Trastevere e ai suoi abitanti. 
sm. Abitante o nativo di Trastevere. 

\trastullàre, v. v. tr. 1 Divertire con giochi. 2 Lusingare. 
v. intr. pron. 1 Divertirsi. 2 Trascorrere il tempo in cose vane. 
 X   v. tr. to amuse. v. intr. pron. to amuse oneself. 

\trastùllo, sm. 1 Divertimento da bambini. 2 Giocattolo, passatempo. ~ balocco, gingillo. 

\trasudaménto, sm. L'effetto di trasudare. 

\trasudàre, v. v. intr. Fuoriuscire a piccole gocce. ~ colare, essudare. 
v. tr. 1 Far filtrare l'acqua e l'umidità. 2 Far trasparire. 
 X   v. intr. to ooze. 
 @   da tra-+ sudare. 

\trasudatìzio, agg. (pl.-izi) Relativo al trasudato. 

\trasudàto, sm. Liquido sieroso che si raccoglie nei tessuti per stasi sanguigna. 

\trasudazióne, sf. 1 Il trasudare. 2 Formazione di trasudato. 

\trasumanàre, v. intr. Varcare i limiti della natura umana. 

\trasumanazióne, sf. Il trasumanare. 

\trasversàle, agg. e sm. agg. 1 Obliquo. schieramento trasversale, costituito al di fuori dei gruppi ufficiali. 2 Posto di traverso. 3 Indiretto. vendetta trasversale, che ricade sui familiari di chi ha commesso uno sgarro. 
sf. Linea trasversale. 
 X   agg. 1 transversal, transverse. 2 (indiretto) indirect. 
 @   deriv. da trasverso

\trasversalìsmo, sm. invar. L'essere trasversale. 

\trasversalménte, avv. In modo trasversale. 

\trasvèrso, agg. e sm. agg. Trasversale. 
sm. Trave che connette le travi principali, in una costruzione. 
Muscolo trasverso 
Termine anatomico che designa genericamente un muscolo che ha un andamento trasversale rispetto all'asse del corpo. 

\trasvolare, v. v. tr. Oltrepassare in volo. 
v. intr. Sorvolare, accennare appena. ~ passare sopra. 
 X   v. tr. to fly over. 
 @   lat. transvolare, comp. da trans-attraverso + volare volare. 

\trasvolàta, sf. Prolungato volo aereo senza scali. 

\trasvolatóre, sm. Chi trasvola. 

\Tratalìas Comune in provincia di Cagliari (1.189 ab., CAP 09010, TEL. 0781). 

\tràtta, sf. 1 Intervallo di spazio, percorso fra due scali, due stazioni. la tratta ferroviaria fra i due capoluoghi era stata bloccata da un cedimento sui binari. 2 Traffico illecito di persone. tratta dei negri, lo schiavismo. 3 Cambiale. pagare una tratta. 4 Rete utilizzata nella pesca. 
 X   sf. 1 stretch. 2 trade. 3 (comm.) bill of exchange, draft. 
 @   da tratto, p.p. di trarre

\trattàbile, agg. Che può essere trattato. ~ duttile, elastico. <> intrattabile. 
 X   agg. negotiable. 

\trattaménto, sm. 1 Il complesso delle operazioni che permettono di ottenere una certa lavorazione su una sostanza. 2 Accoglienza, modo di trattare. 
 X   sm. 1 treatment. 2 (servizio) service. 
Trattamento termico 
Operazione condotta soprattutto sul ferro e sulle sue leghe per ottenere particolari caratteristiche meccaniche del pezzo. Viene realizzata per riscaldamento a temperature e con tempi determinati seguito da raffreddamento secondo opportune modalità. I principali trattamenti si differenziano in base ai cambiamenti ottenuti nella struttura cristallina della lega e alle caratteristiche meccaniche conseguite e comprendono ricottura, normalizzazione, tempra, rinvenimento, bonifica. 

\trattàre, v. v. tr. 1 Manipolare, lavorare un materiale secondo un certo procedimento. trattare il bronzo. 2 Sviluppare, affrontare un certo argomento. 3 Discutere, cercare un accordo. non voleva trattare con quelle persone. 4 Mantenere un certo comportamento nei confronti di qualcuno. trattare con indifferenza qualcuno. 5 Maneggiare. 
v. intr. 1 Affrontare un certo argomento. la sua tesi non aveva trattato quel fondamentale aspetto di ricerca. 2 Cercare un accordo, negoziare. 
v. rifl. Mantenersi. 
 X   v. tr. 1 to treat. 2 (negoziare) to negotiate. 3 (argomento) to deal. v. intr. to deal. 
 @   lat. tractare, deriv. da tractus, p.p. di trahere trarre. 

\trattàrio, sm. (pl. m.-ari) Chi deve fare il pagamento di una cambiale. 

\Trattatello in laude di Dante Opera di erudizione di G. Boccaccio (1355-1370). 

\Trattati dell'orificeria e della scultura Trattato di B. Cellini (1568). 

\trattatìsta, sm. e sf. (pl. m.-isti) Chi scrive trattati. 

\trattatìstica, sf. (pl.-che) Il complesso dei trattati relativi a un certo argomento. 

\trattatìva, sf. Negoziato, contrattazione. ~ negoziazione, patteggiamento. 
 X   sf. negotiation. 

\trattativìsmo, sm. Modo, tecnica di condurre una trattativa. 

\trattàto, sm. 1 Opera che affronta in dettaglio e con criterio un certo argomento. trattato di chimica. 2 Patto stipulato fra stati. i trattati commerciali erano stati completamente elusi
 X   sm. 1 agreement, treaty. 2 (volume) treatise. 
 @   lat. tractatus,-us, deriv. da tractare occupare di. 

\Trattato delle sensazioni Opera di filosofia di É. B. de Condillac (1754). 

\Trattato di sociologia generale Opera di sociologia di V. Pareto (1916). 

\Trattato sui principi della conoscenza umana Opera di filosofia di G. Berkeley (1710). 

\Trattato sulla natura umana Opera di filosofia di D. Hume (1739-1740). 

\Trattato sulla tolleranza Opera di filosofia di Voltaire (1763). 

\Trattato sulle passioni dell'anima Opera di filosofia di R. Cartesio (1649). 

\Trattato sullo Spirito Santo Opera di teologia di San Basilio (375). 

\trattazióne, sf. Il modo di affrontare un certo argomento, nello svolgimento del trattato. 
 X   sf. treatment. 

\Trattazione geografica Opera di storia e geografia di Strabone (I sec a. C.-I sec. d. C.). 

\tratteggiàre, v. tr. 1 Disegnare una linea alternando brevi segmenti a interruzioni. 2 Delineare, definire in modo grossolano. gli tratteggiò i possibili scenari per il futuro dell'azienda. 3 Disegnare con brevi tratti di penna o matita. tratteggiare un volto
 X   v. tr. 1 to hatch. 2 (abbozzare) to outline. 
 @   deriv. da tratto

\tratteggiàto, agg. e sm. agg. Disegnato con tratteggio (nei significati 1 e 3 di "tratteggiare"). 
sm. La parte tratteggiata di un disegno. 
 X   agg. (significato 1) broken, (significato 3) sketched.

\trattéggio, sm. (pl.-eggi) 1 Il tratteggiare. 2 Ciò che viene prodotto tratteggiando. 
 X   sm. hatching. 
 @   deriv. da tratteggiare. 

\trattenére, v. v. tr. 1 Far rimanere, impedire ad altri di allontanarsi. ~ bloccare. fu trattenuto per accertamenti. 2 Frenare. riuscì a stento a trattenere le lacrime, dopo quella delusione. 3 Tenere fermo. 
v. rifl. 1 Permanere, restare da qualcuno. non voleva trattenersi a lungo in quella città. 2 Frenarsi. non poté trattenersi dalle risate
 X   v. tr. 1 to detain, to keep. 2 (sottrarre) to withhold, to deduct. 3 (frenare) to keep back, to hold back. v. rifl. 1 to remain, to stay. 2 (astenersi) to stop oneself, to restrain oneself. 
 @   da tra-+ tenere

\tratteniménto, sm. 1 Il trattenere. 2 Insieme dei passatempi per intrattenere piacevolmente degli ospiti. 
 X   sm. 1 entertainment. 2 (festa) party. 

\trattenùta, sf. Quantità di denaro che non viene consegnata a un beneficiario che ne ha diritto, specialmente quella effettuata a lavoratori dipendenti a fini previdenziali o fiscali. 
 X   sf. deduction. 

\trattenùto, agg. Che viene impedito di allontanarsi, frenato. 

\trattìno, sm. Breve linea. 
 X   sm. dash. 

\tràtto, agg. e sm. agg. Nella locuzione a spada tratta, apertamente. 
sm. 1 Il trarre. 2 Breve linea isolata fatta a matita, a penna, con un pennello. rappresentare a grandi tratti, in modo grossolano. 3 Intervallo di spazio o tempo. a tratti, in modo non continuo. 4 Passo di uno scritto, di una composizione. quel tratto del romanzo non gli era piaciuto. 5 Comportamento. 
Funzione definita a tratti   (piecewise-defined function)
Modo imporprio, ma diffuso, di caratterizzare una funzione non per le sue proprietà ma per il modo in cui viene definita. Ad esempio la funzione continua valore assoluto, x → |x|, può essere "definta a tratti" nel seguente modo:  se x < 0  x → −x, se x ≥ 0  x → x.
 X   sm. 1 (di matita, penna ecc.) stroke, line. 2 (parte) part, stretch. 3 (caratteristica) feature, trait. 4 (lineamenti) pl. features. 
 @   lat. tractus,-us, deriv. da tractus, p.p. di trahere trarre. 

\trattóre, sm. 1 Macchina in grado di trainare senza sforzo macchinari agricoli. ~ trattrice. 2 Chi gestisce una trattoria. ~ locandiere, oste. 
 X   sm. tractor. 
 @   deriv. da trarre; nel significato [2]: franc. traiteur. 

\trattorìa, sf. Locale pubblico in cui vengono serviti pasti a pagamento. ~ locanda, osteria. 
 X   sf. restaurant. 

\trattorìsta, sm. e sf. (pl. m.-isti) Chi conduce un trattore. 

\trattrìce, sf. 1 Trattore destinato ai lavori agricoli. 2 Curva piana trascendente definita come il luogo dei punti tali che il segmento AB di una retta tangente al luogo in un suo generico punto A e avente come secondo estremo l'intersezione B con l'asse x è a lunghezza costante. 

\trattùra, sf. Operazione consistente nell'unire più bave della seta per ottenere un filo unico. 

\trattùro, sm. Sentiero, pista su cui transitano le greggi quando si spostano dal pascolo estivo a quello invernale. 

\Traubel, Helen (Saint Louis 1899-Santa Monica, California 1972) Soprano statunitense. Divenne famosa interpretando le opere di R. Wagner. La sua promettente e fortunata carriera iniziò nel 1925 con la St. Louis Symphony Orchestra e solo nel 1937 ebbe l'occasione di farsi apprezzare dal pubblico delle platee teatrali. Fu protagonista al Teatro Metropolitan di New York fino alla stagione 1952-1953. Ormai affermata, ottenne un notevole successo anche all'estero con il repertorio di Lieder

\tràuma, sm. (pl.-mi) Lesione provocata nell'organismo da un'azione meccanica su di esso. La causa del trauma può avere diversa natura e varia modalità di azione su determinate parti dell'organismo. Si distinguono commozioni, distorsioni, lussazioni, contusioni, fratture, ferite, shock ecc. 
 X   sm. 1 trauma. 2 (fig.) shock. 
 @   greco tràuma ferita. 
Traumi alla colonna vertebrale 
L'infortunato può essere o meno cosciente. Nel primo caso può riferire dolori, sia durante i tentativi di movimento sia restando immobile, può accusare formicolii o avere aree corporee di limitata sensibilità, può presentare debolezza o paralisi degli arti e può manifestare difficoltà respiratorie. Il soggetto privo di coscienza può presentarsi in grave stato di shock (shock neurogeno) e assumere particolari posizioni corporee; per esempio potrebbe avere le braccia aperte o sollevate sopra la testa. In attesa dell'arrivo di personale qualificato, l'unica cosa da fare è quella di evitare di muovere l'infortunato. Qualsiasi rotazione o spostamento delle vertebre o dei frammenti di frattura potrebbe infatti peggiorare la situazione. 
Trauma cranico 
Nelle lesioni craniche spesso la gravità del quadro non è immediatamente desumibile in base a come si presenta il soggetto. Infatti potrebbe capitare che l'infortunato appaia in discrete condizioni, e di lì a poco precipiti in una situazione di estrema gravità. Trovandosi di fronte a persone con lesioni al cranio è comunque sempre una buona regola presumere la possibilità che esistano anche lesioni alla colonna vertebrale. 
Trauma psichico 
Turbamento grave delle facoltà mentali, provocato da eventi che generano nel soggetto violente emozioni. 

\traumaticaménte, avv. In modo traumatico. 

\traumàtico, agg. (pl.-ci) Che è causato da un trauma. ~ scioccante. 
 X   agg. traumatic. 
 @   greco traumatikòs. 

\traumatizzànte, agg. Che provoca un trauma. 

\traumatizzàre, v. tr. 1 Provocare un trauma. 2 Spaventare, sconvolgere. 
 X   v. tr. to shock. 

\traumatizzàto, agg. e sm. agg. Che è stato colpito da un trauma. 
sm. Persona colpita da un trauma. 

\traumatologìa, sf. sing. Parte della medicina che si occupa di studiare i traumi e le possibili cure. 

\traumatològico, agg. e sm. agg. Riguardante la traumatologia. 
sm. Centro traumatologico. 

\traumatòlogo, sm. (pl. m.-gi) Medico che ha specializzazione in traumatologia. 

\Trausèlla Comune in provincia di Torino (141 ab., CAP 10080, TEL. 0125). 

\Travacò Siccomàrio Comune in provincia di Pavia (3.425 ab., CAP 27020, TEL. 0382). 

\travagliàre, v. v. tr. Affliggere. 
v. intr. Soffrire, patire. 
v. intr. pron. Affannarsi. 
 @   franc. travailler. 

\travagliàto, agg. Tormentato, che ha passato molte sofferenze. 

\Travagliàto Comune in provincia di Brescia (9.579 ab., CAP 25039, TEL. 030). 

\travàglio, sm. (pl.-agli) 1 Tormento, pena, malessere. ~ affanno, dolore. 2 Lavoro faticoso. 
 X   sm. suffering, pain. 
 @   deriv. da travagliare. 

\travaglióso, agg. 1 Che infligge travagli. ~ penoso. 2 Che dà da fare. ~ laborioso. <> semplice. 

\travàlca, sf. (pl.-che) Andatura del cavallo che può essere segnale di affaticamento. È detta anche trotto dissociato o rotto. 

\travalicaménto, sm. Superamento, l'oltrepassare. 

\travalicàre, v. v. tr. Oltrepassare. 
v. intr. 1 Passare ad altro argomento. 2 Esagerare, passare il limite. 

\travasaménto, sm. Travaso. 

\travasàre, v. v. tr. Versare un liquido da un recipiente a un altro. 
v. intr. pron. Traboccare, fuoriuscire da un vaso. 
 X   v. tr. to decant. 

\travàso, sm. L'operazione del travasare. ~ versamento, travasamento. 
 @   deriv. da travasare. 

\travàta, sf. Struttura fatta in travi. 

\travàto, agg. Rinforzato con travi. 

\travatùra, sf. L'insieme delle travi che formano la struttura portante. 

\tràve, sf. Elemento costruttivo impiegato come struttura portante nell'edilizia. Ha una dimensione prevalente sulle altre, sezione di solito costante e asse rettilineo. Quest'ultimo può essere una retta e in tal caso si parla di trave vera e propria, o una curva piana o spaziale che definisce un arco. Le travi possono essere realizzate in acciaio con sezione a I, T, C e L, in cemento armato o in legno.   +  
 X   sf. beam, (travi del tetto) rooftrees. 
 @   lat. trabs, trabis. 

\travedére, v. v. intr. Non giudicare correttamente. 
v. tr. Vedere non in modo perfettamente distinto. 

\Travedóna-Monàte Comune in provincia di Varese (3.340 ab., CAP 21028, TEL. 0332). 

\travéggole, sf. pl. Nella locuzione avere le traveggole, sbagliarsi nel giudicare. 

\travellers' cheque, sm. invar. Assegno che può essere riscosso presso una qualsiasi banca estera. 

\travèrsa, sf. 1 Sbarra di vari materiali, posta di traverso e utilizzata come sostegno o sbarramento. mettere una traversa sulla strada per impedire il passaggio. la traversa della porta di calcio. 2 Strada secondaria, più o meno perpendicolare rispetto alla strada principale. c'è una traversa per la quale arriveremo subito. 3 Telo posto sotto il lenzuolo, di traverso al letto, per fini igienici.
 X   sf. 1 crosspiece, traverse. 2 (sport, calcio) crossbar. 3 (via) sidestreet, crossroad. 4 (lenzuolo) drawsheet.
 @   lat. transversa, da transversus

\traversàre, v. tr. 1 Passare da una parte all'altra. traversare la strada a qualcuno, ostacolarlo nel passaggio. 2 Mettere di traverso. 
 X   v. tr. to cross. 
 @   deriv. da traverso, da transversare volgere di qua e poi di là. 

\traversàta, sf. 1 Il traversare. la traversata della Manica in aereo fu uno dei primi successi della tecnica del volo. 2 Spostamento che avviene in acqua da un punto a un altro. la traversata del fiume era difficile a causa delle forti correnti
 X   sf. crossing. 
 @   deriv. da traversare

\Traversata di Parigi, La Film commedia, francese (1956). Regia di Claude Autant-Lara. Interpreti: Jean Gabin, Bourvil, Louis De Funès. Titolo originale: La traversée de Paris 

\Traversèlla Comune in provincia di Torino (460 ab., CAP 10080, TEL. 0125). 

\Traversétolo Comune in provincia di Parma (6.892 ab., CAP 43029, TEL. 0521). 

\Travèrsi, Gàspare (not. a Napoli 1749-1776) Pittore. Tra le opere Sant'Agata (1753, Parma, Galleria Nazionale) e Il contratto nuziale (ca. 1758, Roma, Galleria d'Arte Antica). 

\traversìa, sf. 1 Disgrazia, calamità. 2 Vento impetuoso che soffia verso la riva. 

\traversìna, sf. Ogni traversa di collegamento posta fra i binari ferroviari. i manifestanti si erano lasciati andare ad atti vandalici, rimuovendo parecchie traversine della ferrovia
 X   sf. sleeper. 
 @   dimin. di traversa

\travèrso, agg., loc. avv. e sm. agg. 1 Perpendicolare, trasversale. 2 Con sotterfugi. andare per vie traverse
loc. avv. Trasversalmente, obliquamente. guardare di traverso qualcuno, in modo torvo; andare per traverso, di cibo che inghiottito finisce nella laringe provocando colpi di tosse. 
sm. Larghezza di un corpo. 
 X   agg. oblique. avv. sideways. 
 @   lat. transversus

\traversóne, sm. 1 Vento di maestrale. 2 Forte colpo di sciabola dato al petto. 3 Tiro che attraversa il campo per l'intera larghezza nel gioco del calcio. 
 @   accresc. di traverso

\travertìno, sm. Pietra calcarea utilizzata nelle costruzioni. 

\Tràves Comune in provincia di Torino (506 ab., CAP 10070, TEL. 0123). 

\Travèsio Comune in provincia di Pordenone (1.823 ab., CAP 33090, TEL. 0427). 

\travesti, sm. invar. Locuzione francese che designa un attore che recita nelle vesti di un personaggio di sesso opposto. 

\travestiménto, sm. Il travestire o travestirsi. 
 X   sm. disguise. 

\travestìre, v. v. tr. 1 Vestire panni, abbigliamento diverso da quello abituale. 2 Camuffare. aveva travestito quelle spese personali in spese necessarie per il lavoro
v. rifl. Vestirsi in modo da rendersi irriconoscibile. quel mio amico era solito per carnevale travestirsi spesso da donna
 X   v. tr. 1 to disguise. 2 (mascherare) to dress up. v. rifl. to disguise oneself. 
 @   da tra-+ vestire

\travestitìsmo, sm. Fenomeno secondo il quale una persona camuffa il proprio aspetto in altre sembianze. 

\travestìto, agg. e sm. agg. Che indossa un abito non usuale, camuffato. 
sm. Omosessuale che si veste da donna. ~ invertito. <> eterosessuale. 
 X   sm. transvestite. 

\travèt, sm. invar. Impiegato che conduce una vita monotona, ossessionato dal lavoro. 

\travétto, sm. Tipo di trave usato soprattutto per costruire solai di tipo misto. 

\traviaménto, sm. Il traviare e il relativo effetto. 

\traviàre, v. v. tr. 1 Allontanare, sviare. 2 Corrompere, pervertire. 
v. intr. pron. Corrompersi, deviarsi. 
 X   v. tr. to lead astray. 
 @   da tra-+ deriv. da via. 

\Traviata, La Melodramma in tre atti di G. Verdi, libretto di F. M. Piave (Venezia, 1853). 
Violetta, bella e famosa mondana dalla salute cagionevole, dà un fastoso ricevimento a cui interviene Alfredo, suo ammiratore. I due vanno a vivere insieme a Parigi, ma il padre di lui invita la donna, per il bene di suo figlio, a troncare la relazione. Violetta se ne va dicendo ad Alfredo che non potrà più rivederlo. Quando il padre, pentito, rivela la verità ad Alfredo, è ormai troppo tardi e Violetta muore tra le braccia dell'unico amore della sua vita. 

\traviàto, agg. e sm. agg. Corrotto. ~ immorale. <> morigerato. 
sm. Chi è stato corrotto, pervertito. ~ depravato. <> retto. 

\travicèllo, sm. Trave secondaria di sostegno, posta fra le strutture di sostegno principali. ~ assicella, traversino. 

\travisaménto, sm. 1 Il travisare e il relativo effetto. 2 Trasformazione dell'aspetto esteriore, per non rendersi riconoscibili. 

\travisàre, v. tr. 1 Trasformare il volto per renderlo irriconoscibile. 2 Alterare la sostanza, il significato. 3 Interpretare in modo errato. 
 X   v. tr. 1 to distort. 2 (fig.) to misinterpret. 
 @   da tra-+ deriv. da viso. 

\Tràvo Comune in provincia di Piacenza (1.978 ab., CAP 29020, TEL. 0523). 

\travolgènte, agg. Irresistibile, violento, impetuoso. 
 X   agg. overpowering, overwhelming. 

\travòlgere, v. tr. 1 Stravolgere. 2 Trascinare, abbattere con furia. 3 Spezzare, annientare ogni difesa. 
 X   v. tr. 1 to carry away, to sweep away. 2 (investire) to run over. 3 (sopraffare) to overwhelm. 
 @   da tra-+ volgere. 

\travolgiménto, sm. L'azione del travolgere. 

\Travolta, John (Englewood 1955-) Attore cinematografico statunitense. Interpretò La febbre del sabato sera (1977), Grease (1978), Staying alive (1983), i tre film del ciclo Senti chi parla (1989-1993), Pulp fiction (1994), Face off-Due facce di un assassino (1997). 

\traziòne, sf. 1 Il tirare verso di sé. 2 Forza in grado di tirare, di allungare un corpo. 3 Tecnica medica per curare una frattura. 
 X   sf. traction. 
• In meccanica sollecitazione che, applicata a un corpo, porta all'allontanamento delle sue molecole opponendosi alla compressione. In base all'attitudine del corpo a ritornare allo stato iniziale si definisce l'elasticità di trazione
• In medicina è lo stiramento di un arto o di un segmento scheletrico realizzato mediante l'ausilio di pesi allo scopo di modificare la struttura alterata da posizioni scorrette e riallineare gradatamente le componenti scheletriche sia nei casi di scoliosi che in quelli di lussazione e frattura. 
 @   lat. tractio,-onis, deriv. da tractus, p.p. di trahere trarre. 

\trazzèra, sf. Percorso naturale che si forma al passaggio delle greggi, analogo al tratturo. 

\tre, agg. e sm. agg. num. card. invar. 1 Di quantità pari a due unità più una. 2 Quantità imprecisata, generica di oggetti o persone. 
sm. invar. 1 Il numero che corrisponde a due unità più una, successivo al due. 2 Cifra che lo rappresenta. 
 X   agg. e sm. three. 

\Tre canti su Lenin Film documentario, russo (1934). Regia di Dziga Vertov. Titolo originale: Tri pesni o Leninje 

\Tre colori (Film rosso) Film drammatico, francese (1994). Regia di Krzystof Kieslowski. Interpreti: Irene Jacob, Jean-Louis Trintignant, Frederique Feder. Titolo originale: Trois coleur: rouge 

\Tre commedie goldoniane Opera di libera interpretazione di tre commedie di C. Goldoni (La bottega del caffè, Sior Todero Brontolon e Le baruffe chiozzotte) di G. F. Malipiero (Darmstadt, 1926). 

\Tre conversazioni Opera filosofica di V. S. Solov'ëv (1899). 

\Tre croci Romanzo di F. Tozzi (1920). 

\Tre Cròci, pàsso Valico (1.809 m) delle Dolomiti ampezzane, tra il monte Cristallo e il Sorapis. Collega la valle del Boite con la valle di Misurina. 

\Tre donne Racconto di R. Musil (1924). 

\Tre esistenze Racconto di G. Stein (1909). 

\Tre fratelli Film drammatico, italiano (1981). Regia di Francesco Rosi. Interpreti: Philippe Noiret, Michele Placido, Vittorio Mezzogiorno. 

\Tre ghinee, Le Saggio di V. Woolf (1938). 

\Tre moschettieri, I Romanzo di A. Dumas padre (1844). 
Tre moschettieri, I 
Film d'avventura, americano (1948). Regia di George Sidney. Interpreti: Lana Turner, Gene Kelly, Van Heflin, June Allyson. Titolo originale: The Three Musketeers 

\Tre muse ultime castigliane, Le Opera di poesia di F. de Quevedo y Villegas, (postuma, 1670). 

\Tre operai Romanzo di C. Bernari (1934). 

\Tre racconti Racconti di G. Flaubert (1877). 

\Tre romanzi esemplari Racconti di M. de Unamuno (1920). 

\Tre saggi sulla teoria sessuale Opera di psicologia di S. Freud (1905). 

\Tre scapoli e un bebè Film commedia, americano (1987). Regia di Leonard Nimoy. Interpreti: Tom Selleck, Steve Guttenberg, Ted Danson. Titolo originale: Three Men and a Baby 

\Tre Signóri, pìzzo déi Vetta (3.499 m) della Lombardia, nelle Alpi Aurine, al confine italo-austriaco. 

\Tre sorelle, Le Dramma di A. P. Cechov (1901). 

\Tre uomini a zonzo Opera umoristica di J. K. Jerome (1900). 

\Tre uomini e una culla Film commedia, francese (1986). Regia di Coline Serrau. Interpreti: Roland Giraud, Michel Boutenah, André Dussollier. Titolo originale: Trois hommes et un couffin 

\Tre uomini in barca (per tacer del cane) Opera umoristica di J. K. Jerome (1889). 

\Tre uomini in fuga Film comico, francese (1966). Regia di Gérard Oury. Interpreti: Louis De Funès, Bourvil, Terry-Thomas. Titolo originale: La grande vadrouille 

\treàlberi, sm. invar. Imbarcazione provvista di tre alberi di vele. 

\Trebaséleghe Comune in provincia di Padova (9.454 ab., CAP 35010, TEL. 049). 

\trébbia, sf. 1 Trebbiatrice. 2 Trebbiatura. 3 Strumento di tortura del passato. 4 Residuo della lavorazione del malto. 

\Trèbbia Fiume (115 km) dell'Emilia occidentale. Nasce nel versante settentrionale dell'Appennino Ligure, sul monte Prela (1.406 m) in provincia di Genova, scorre poi in una valle stretta e assai tortuosa, arriva in pianura a Rivergaro (provincia di Piacenza) e confluisce nel Po a nord della città di Piacenza. Ha numerosi affluenti tra cui il più importante è il torrente Aveto; ha regime torrentizio con piene in autunno e secche in estate. Bagna i centri di Rivergaro, Bobbio, Travo in provincia di Piacenza e Rovegno e Montebruno in provincia di Genova. Nel 218 a. C. Annibale sconfisse, presso le rive del fiume, i romani dei consoli Publio Cornelio Scipione e Tiberio Sempronio Longo (battaglia della Trebbia). Nell'889 Berengario I re d'Italia fu sconfitto da Guido da Spoleto che grazie a questa vittoria gli tolse la corona. Nel corso dell'offensiva austro-russa del 1799, si svolse un sanguinoso scontro tra gli austro-russi e i francesi che, sconfitti dal generale Suvorov, dovettero ritirarsi verso La Spezia abbandonando l'Italia del nord. 

\trebbiàno, sm. Tipo di uva delle regioni settentrionali e vino ricavato. 

\trebbiàre, v. tr. Liberare la biada, il grano dalla paglia o pula, sbattendolo in aria o pestandolo. 
 X   v. tr. to thresh. 
 @   lat. tribulare, deriv. da tribula trebbia. 

\trebbiatóre, sm. Chi svolge la trebbiatura. 

\trebbiatrìce, sf. Macchina agricola utilizzata nella trebbiatura. 
 X   sf. threshing machine. 

\trebbiatùra, sf. Operazione del trebbiare. 

\Trebisàcce Comune in provincia di Cosenza (8.738 ab., CAP 87075, TEL. 0981). 

\trebisónda, sf. Orientamento, bussola, solo nella locuzione perdere la trebisonda. ~ direzione, tramontana. 

\Trebisónda Città (156.000 ab.) della Turchia. Centro dell'Anatolia nordorientale e capoluogo della provincia omonima, è situata sulla costa del mar Nero. È porto di una certa importanza e mercato agricolo con commercio di prodotti agricoli e forestali e dei loro prodotti di trasformazione. Fondata dai greci (Trapezunte) nell'VIII sec. a. C., fu conquistata nel I sec. d. C. dai romani, che ne fecero un'importante base navale. Nel V sec. passò sotto il dominio bizantino e divenne successivamente (1204), a opera di Davide e Alessio Comneno, capitale dell'impero di Trebisonda. Nel 1461 fu sottomessa ai turchi. Testimonianza del passato viene offerta dai resti delle mura e dai palazzi del periodo dei Comneni, dalle chiese di Santa Sofia e Sant'Eugenio, oggi moschee, dagli edifici bizantini. 

\Trecasàli Comune in provincia di Parma (2.736 ab., CAP 43010, TEL. 0521). 

\Trecàse Comune in provincia di Napoli (9.595 ab., CAP 80040, TEL. 081). 

\Trecastàgni Comune in provincia di Catania (6.960 ab., CAP 95039, TEL. 095). 

\Trecàte Comune in provincia di Novara (14.845 ab., CAP 28069, TEL. 0321). Centro agricolo (coltivazione di foraggi, cereali e riso) e industriale (prodotti petrolchimici, alimentari, chimici, dell'abbigliamento e della gomma). Vi si trova la chiesa di San Francesco, del XV sec. Gli abitanti sono detti Trecatesi

\Treccàni dégli Alfièri, Giovànni (Montichiari 1877-Milano 1961) Mecenate italiano. Fondatore dell'istituto che porta il suo nome (1925), noto per la pubblicazione dell'Enciclopedia italiana

\Treccàni, Ernèsto (Milano 1920-) Pittore. Tra le opere La terra di Melissa (1955, Crotone, Municipio). 

\Trècchina Comune in provincia di Potenza (2.508 ab., CAP 85049, TEL. 0973). 

\tréccia, sf. (pl. trecce) 1 Intreccio di più fili che si sovrappongono alternandosi. treccia di paglia. 2 Tipo di acconciatura femminile, fatta avvolgendo i capelli come fatto per i fili. aveva delle lunghe trecce bionde. 3 Pane lavorato a forma di treccia. 4 Tutto ciò che viene intrecciato. treccia d'aglio. 5 Formaggio vaccino di pasta molle e filata modellato come la treccia di una donna prodotto in Campania o simile formaggio vaccino di pasta semidura e filata prodotto in Basilicata.   +  
 X   sf. braid, plait. 
 @   lat. volg. trichea, dal greco trìcha in tre parti. 

\Trecénta Comune in provincia di Rovigo (3.458 ab., CAP 45027, TEL. 0425). 

\trecentésco, agg. (pl.-eschi) Relativo al Trecento. 

\trecentèsimo, agg. num. ord. Che occupa la posizione trecento in una serie ordinata. 

\trecentìsta, sm. (pl. m.-isti) 1 Artista del Trecento. 2 Studioso del Trecento. 

\trecènto, agg. e sm. agg. num. card. invar. Che corrisponde a una quantità pari a tre volte cento. 
sm. invar. 1 Il numero che rappresenta questa quantità. 2 Il IV sec. o il XIV d. C. 
 X   agg. num. card. invar. three hundred. sm. the fourteenth century. 

\Trecentonovelle Raccolta di novelle di F. Sacchetti (1392). 

\tredicènne, agg., sm. e sf. agg. Che ha tredici anni. 
sm. e sf. Adolescente di tredici anni. 

\tredicèsima, sf. Mensilità di stipendio aggiuntiva corrisposta alla fine dell'anno. 
 X   sf. Christmas bonus, year-end bonus. 

\tredicèsimo, agg. e sm. agg. num. ord. invar. Che occupa la posizione tredici in una serie ordinata. XIII sec., dal 1299 al 1200 a. C. oppure dal 1201 al 1300 d. C 
agg. num. fraz. La parte corrispondente all'unità divisa in tredici. 
sm. invar. Chi occupa la posizione tredicesima. attendevano il tredicesimo convitato, ma speravano per scaramanzia che non venisse

\trédici, agg. e sm. agg. num. card. invar. Che indica una quantità pari a una decina più tre unità. 
sm. invar. Il numero che esprime tale quantità. 
 X   agg. num. card. invar. thirteen. 

\tredicìsta, sm. e sf. (pl.-isti) Chi ha totalizzato un tredici al totocalcio. 

\Tredòzio Comune in provincia di Forlì (1.454 ab., CAP 47019, TEL. 0546). 

\tree Letteralmente significa albero. In informatica è il nome di una struttura di dati costituita da un insieme di nodi, che contengono le informazioni, connessi da archi. 

\Treemonisha Opera in tre atti S. Joplin, libretto proprio (Harlem, 1915). 

\tréfolo, sm. 1 Ognuna delle cordicelle che avvolte assieme formano un cavo. 2 Filo attorcigliato. 

\tregènda, sf. 1 Agitazione convulsa. 2 Grande confusione e caos. ~ pandemonio 3 Schiera di streghe, demoni e anime dannate che si muove di notte e compie malefici. 4 Nella locuzione notte di tragenda con cui si indica una notte di tempesta violenta. 

\tréggia, sf. (pl. tregge) Carro senza ruote utilizzato per far trascinare le fascine dai buoi. 

\Tréglio Comune in provincia di Chieti (1.133 ab., CAP 66030, TEL. 0872). 

\Tregnàgo Comune in provincia di Verona (4.656 ab., CAP 37039, TEL. 045). 

\trègua, o trégua, sf. 1 Sospensione temporanea delle ostilità fra due parti contendenti. la tregua durò poco. 2 Situazione temporanea in cui non si hanno affanni, tribolazioni. sul lavoro non aveva un attimo di tregua, era molto indaffarato. 
 X   sf. 1 truce. 2 (fig.) respite. 
 @   franco treuwa

\Tregua, La Romanzo di M. Benedetti (1959). 
Tregua, La 
Romanzo di P. Levi (1963). 

\Tréia Comune in provincia di Macerata (9.361 ab., CAP 62010, TEL. 0733). 

\Trèiso Comune in provincia di Cuneo (709 ab., CAP 12050, TEL. 0173). 

\trekking, sm. invar. Escursione impegnativa realizzata su sentieri montani, in genere di ridotta accessibilità. 

\tremànte, agg. Che trema, che è spaventato. ~ impaurito, scosso. 

\tremàre, v. intr. 1 Avere dei tremiti. ~ rabbrividire. gli tremavano le gambe per l'agitazione. 2 Avere paura. tremava per i suoi familiari in mano ai rapitori. 3 Sussultare. 
 X   v. intr. 1 to shake, to tremble. 2 (per il freddo ecc.) to shiver. 
 @   lat. tremere

\tremarélla, sf. Grande timore che provoca tremori nelle membra. 

\Trematòdi Classe del regno animale, del tipo dei  →  Platelminti, sottoregno dei Metazoi, comprendente vermi dal corpo piatto, parassiti e dotati di organi specializzati per aderire all'animale ospite, lungi tra 1 e 10 centimentri. 

\Trematosàuri Ordine di grandi Anfibi Labirintodonti che vissero in Europa nel Triassico superiore. 

\tremebóndo, agg. Sgomento, terrorizzato. 

\Tremellàli Ordine di Funghi Basidiomiceti a cui appartengono famiglie con basidi piriformi o arrotondati e con corpi fruttiferi cerei o gelatinosi, laminari o a cuscinetto. 

\tremèndo, agg. 1 Orrendo, che fa inorridire. vendetta tremenda, spietata. 2 Difficile da sopportare. un freddo tremendo impedì alla manifestazione di avere un completo successo di pubblico. 3 Brutto. aveva un viso tremendo
 X   agg. dreadful, awful, terrible. 
 @   lat. tremendus, da tremere paventare. 

\Tremènico Comune in provincia di Lecco (304 ab., CAP 22050, TEL. 0341). 

\trementìna, sf. Resina ricavata facendo delle incisioni nel tronco delle conifere. 

\Tremestièri Etnèo Comune in provincia di Catania (16.695 ab., CAP 95030, TEL. 095). Centro agricolo (coltivazione di frutta e agrumi) e industriale (prodotti alimentari) alle pendici dell'Etna. Gli abitanti sono detti Tremestieresi

\Tremèzzo Comune in provincia di Como (1.393 ab., CAP 22019, TEL. 0344). 

\tremìla, agg. e sm. invar. agg. num. card. invar. Numero naturale corrispondente a tre volte mille. 
sm. invar. Il numero tremila e le cifre o le lettere che lo indicano. 

\Trèmiti Gruppo di isole della Puglia (3,06 km2, 300 ab.), nel mare Adriatico, in provincia di Foggia. Presentano coste scoscese, aperte da spiagge, con numerose grotte (della Viola, del Bue Marino). La più grande delle isole è San Domino, sulla quale sorge un porto turistico e peschereccio, al quale approdono le navi provenienti da Manfredonia, Peschici, Ortona, Rodi Garganico. Molto fiorente il turismo; altre attività economiche sono l'allevamento di ovini e caprini e la pesca che sfrutta i fondali ricchi di pesci (orate, dentici, aragoste). Modesta l'agricoltura. Il gruppo comprende anche le isole di San Nicola (sulla quale si trova la chiesa di Santa Maria risalente al IX sec.) e Capraia che, con l'isola di Pianosa, formano il comune di isole Tremiti. Possedimento benedettino nel medioevo, nel 1792 Ferdinando IV di Napoli vi installò una colonia penale; le isole mantennero tale funzione fino al 1943. 

\trèmito, sm. 1 Agitazione, moto convulso e intenso delle membra, a causa di paura, freddo, malattia. 2 Scossa. 
 X   sm. trembling. 
 @   deriv. da tremare. 

\tremolànte, agg. Incerto, tremante. 

\tremolàre, v. intr. Tremare lievemente, vacillare. ~ ondeggiare, oscillare. 
 X   v. intr. 1 to tremble. 2 (luce) to flicker. 

\tremolìo, sm. (pl.-lii) Un continuo tremolare. ~ tremito, vibrazione. 

\trèmolo, agg. e sm. agg. Tremulo. 
sm. 1 Rapida ripetizione di un suono, in una esecuzione musicale. 2 Specie del pioppo. 

\tremóre, sm. 1 Il tremare. 2 Stato di timore, agitazione. 
 X   sm. tremor. 
 @   lat. tremor,-oris, deriv. da tremere tremare. 

\Tremòsine Comune in provincia di Brescia (1.862 ab., CAP 25010, TEL. 0365). 

\trèmulo, agg. Tremolante, incerto. 
 @   lat. tremulus, deriv. da tremere tremare. 

\trenàggio, sm. Apparecchiatura formata da una catena senza fine sulla quale sono attaccati dei bracci. 

\trench, sm. invar. Impermeabile con cintura. 

\trend, sm. invar. Tendenza di un fenomeno, in termini di stabilità, crescita, decrescita. 

\trenétta, sf. Tipo di pasta, genovese, lunga e schiacciata.   +  

\Treni strettamente sorvegliati Racconto di B. Hrabal (1965). 

\trenìno, sm. Modellino di treno utilizzato come giocattolo. 

\trèno, sm. 1 Insieme di veicoli connessi tra di loro che procedono su  →  binari e sono trainati dal primo di essi, detto  →  locomotiva, che è dotato di un motore (variamente alimentato) che dà ad esso il movimento. treno espresso.  +    2 Corteo, seguito di cavalli, carrozze che seguiva un signore, un nobile in viaggio. 3 Insieme dei carri per il trasporto di materiale militare e di vettovaglie. treno logistico. 4 Tenore di vita. 5 Insieme di quattro pneumatici di un'autovettura. treno di gomme
 X   sm. 1 train. 2 (merci) goods train. 3 (di pneumatici) set of tyres. 
 @   franc. train

\Treno di panna Romanzo di A. De Carlo (1981). 

\Treno era in orario, Il Racconto di H. Böll (1949). 

\Trent Fiume (270 km) della Gran Bretagna, nell'Inghilterra centrale. Nasce dai monti Pennini e confluisce nel fiume Ouse. 

\trénta, agg. e sm. agg. num. card. invar. Che corrisponde a una quantità formata da tre decine. 
sm. invar. 1 Numero che indica tre decine. 2 Voto di un esame universitario che corrisponde alla massima valutazione, inferiore solo alla lode. 
 X   agg. e sm. thirty. 
Chi fa trenta può far trentuno. Frase pronunciata da Leone X nel luglio del 1517, dopo aver creato 30 cardinali ed essersi accorto di averne tralasciato uno di grande merito. 

\Trénta Comune in provincia di Cosenza (2.466 ab., CAP 87050, TEL. 0984). 

\trénta e quarànta, loc. sost. m. invar. Gioco d'azzardo in cui si punta su di un tappeto diviso in quattro caselle utilizzando due o tre mazzi di cinquantadue carte mescolati insieme. 

\trentaduèsimo, agg. e sm. agg. num. ord. Corrispondente al numero trentadue in una sequenza. 
sm. 1 Ciascuna delle trentadue parti uguali di una stessa quantità. 2 Nell'industria grafica, impostazione di macchina che stampa un foglio che piegato forma trentadue fogli pari a sessantaquattro pagine. 3 Formato di stampa ottenuto con tale impostazione. 

\trént'ànni, guèrra déi Conflitto che si svolse nell'Europa continentale tra il 1618 e il 1648 e suddiviso in quattro fasi. La prima, detta boemo-palatina (1618-1624) si svolse in Boemia ed ebbe origine dalla ribellione dei protestanti boemi contro l'imperatore Rodolfo II di Asburgo, che era venuto meno alle concessioni di libertà religiose e di culto fatte con la Lettera di maestà (defenestrazione di Praga). La rivolta portò all'elezione da parte dei boemi del capo dell'Unione evangelica, il palatino Federico V, come sovrano. La risoluzione venne con la battaglia della Montagna Bianca vicino a Praga che si concluse con la sconfitta dei boemi (1620). L'imperatore non tardò a invadere il Palatinato, espropriando poi la nobiltà boema a favore di quella straniera cattolica e spostando così il potere in Germania verso i cattolici. La minaccia di un possibile accesso degli Asburgo al Baltico provocò l'intervento del re di Danimarca Cristiano IV e fu all'origine della seconda fase del conflitto, quella danese (1626-1629). Il re danese nel suo tentativo di sostenere i protestanti fu sconfitto a Dessau (1626) e firmò la pace di Lubecca (1629). Le mire egemoniche degli Asburgo iniziarono a preoccupare i principi protestanti e la Francia, che grazie all'opera di Richelieu riuscì a convincere Gustavo Adolfo di Svezia a entrare in guerra e ad aprire una terza fase, quella svedese (1630-1634). Dopo la vittoria di Breitenfeld del 1631, il sovrano svedese invase la Baviera battendo Wallenstein a Lützen (1632), ma perse ivi la vita. La guerra venne portata avanti dal cancelliere Oxenstjerna, ma terminò con la netta sconfitta della Svezia a Nordlingen (1634), seguita dalla pace di Praga con l'imperatore. La Francia continuò a non accettare la supremazia asburgica e decise di intervenire direttamente, aprendo così l'ultima fase, detta francese (1635-1648). I francesi vennero affiancati da svedesi, olandesi, duca di Savoia, Mantova e Parma e sconfissero gli spagnoli, che erano contemporaneamente impegnati contro i rivoltosi di Catalogna e Portogallo, a Casale (1640), Rocroi (1643) e Lens (1648). Altre vittorie vennero riportate sugli imperiali a Breitenfeld (1642), Jancovic in Boemia (1645), Susmarshausen (1648). Dopo una serie di sconfitte Filippo IV re di Spagna accantonò il suo ministro Olivares, sostenitore della guerra; in seguito a ciò e alla morte di Richelieu e Luigi XIII, tra i principali conduttori del conflitto, subentrò una certa stanchezza dei contendenti. Si approdò alla pace di Westfalia del 1648, con cui l'imperatore accettò la sconfitta e riconobbe la perdita dell'egemonia sugli stati tedeschi. Nel frattempo la Spagna, pur indebolita, continuò fino alla pace dei Pirenei del 1659 la sua guerra contro la Francia. 

\trentatré, agg. e sm. invar. agg. num. card. invar. Numero naturale corrispondente a tre volte dieci più tre unità. 
sm. invar. Il numero trentatré e le cifre o le lettere che lo indicano. 

\trentennàle, agg. e sm. agg. 1 Che ha trent'anni. 2 Che ricorre dopo trent'anni. 
sm. Avvenimento che viene celebrato dopo trent'anni che è accaduto. 

\trentènne, agg., sm. e sf. agg. Che ha trent'anni. 
sm. e sf. Individuo di circa trent'anni. 

\trentènnio, sm. (pl.-enni) Periodo di tempo della durata di trent'anni. 

\trentèsimo, agg. e sm. agg. num. ord. invar. Che corrisponde alla posizione numero trenta in una serie ordinata. 
agg. num. fraz. Che corrisponde alla quantità ottenuta dividendo l'unità in trenta parti. 
sm. invar. Chi occupa la posizione trentesima. 
 X   agg. num. card. invar. thirtieth. 

\trentìna, sf. Quantità che corrisponde a circa trenta unità. 
 X   sf. (una) about thirty. 

\Trentinàra Comune in provincia di Salerno (1.781 ab., CAP 84070, TEL. 0828). 

\trentìno, agg. e sm. agg. Relativo alla città di Trento o alla regione del Trentino. 
sm. Abitante di Trento o della sua regione. 

\Trentìno Àlto Àdige Regione a statuto speciale dell'Italia settentrionale; confina a nord con l'Austria, a nord-ovest con la Svizzera, a sud-ovest con la Lombardia e a est e sud-est con il Veneto. 
Il territorio della regione è il più settentrionale tra quelli italiani ed è interamente montuoso, occupando il versante meridionale dell'arco alpino. 
Nella parte più settentrionale della regione si sviluppa un ampio arco montuoso, che dal gruppo dell'Ortles-Cevedale arriva fino alle Vedrette di Ries attraverso le Alpi Venoste, Breonie e Aurine. 
Immediatamente più a sud, tra la conca di Merano e il Passo Rolle, si estende una piattaforma dal profilo piuttosto dolce, in contrasto con l'asprezza delle zone limitrofe. 
La parte meridionale della regione, se si escludono i gruppi dei Monzoni e i massicci dell'Adamello-Presanella e Cima d'Astra, è prevalentemente composta di rilievi calcarei e dolomitici: la Marmolada, il Catinaccio e il gruppo del Brenta sono tra i più famosi. 
La regione comprende il bacino alpino dell'Adige, l'intero bacino del Sarca, immissario del lago di Garda e i bacini superiori del Chiese e del Brenta, rispettivamente affluente dell'Oglio e tributario diretto del mar Adriatico. Il fiume più rilevante per la regione è senza dubbio l'Adige, che nasce dal passo di Resia, percorre la Val Venosta e all'altezza di Bolzano riceve le acque dell'Isarco, principale affluente di sinistra; nel suo percorso verso il territorio veronese riceve inoltre il Noce e l'Avisio da destra. 
Appartiene alla regione l'estremità settentrionale del lago di Garda. Numerosi sono gli altri laghi, generalmente di piccole dimensioni e di origine glaciale; tra i più noti sono quelli di Molveno, Ledro, Levico, Caldonazzo, Carezza. 
I gruppi dell'Adamello, dell'Ortles Cevedale, delle Alpi Venoste e delle Alpi Aurine, oltre che la Marmolada, ospitano ghiacciai permanenti. 
Il clima dipende sia dall'altitudine che dall'orientamento delle valli. Se si escludono alcune conche riparate (lago di Garda) con clima submediterraneo, le condizioni sono quelle tipiche della media e alta montagna, con inverni freddi e nevosi ed estati fresche e ventilate e sensibili escursioni termiche giornaliere. 
Capoluogo della regione è Trento; l'altro capoluogo provinciale è Bolzano. 
Lo statuto regionale riconosce parità di diritti e la salvaguardia delle caratteristiche etniche e culturali delle popolazioni di lingua tedesca, che occupano in prevalenza la provincia di Bolzano. 
L'attività agricola può essere distinta in due settori diversi: da una parte l'agricoltura di sussistenza (cereali, patate, e foraggi), tipiche delle zone più elevate e più povere e dall'altra colture specializzate intensive, a reddito elevato; si tratta in particolare della vite, dalla quale si producono vini piuttosto pregiati, e di colture frutticole (mele e pere). 
L'allevamento bovino è fiorente, grazie anche alla vastità dei pascoli di media e alta montagna. 
Lo sfruttamento delle risorse forestali ha consentito l'affermarsi dell'industria del legno. 
Il sottosuolo offre giacimenti di rame, piombo, zinco e fluorite. 
La grande disponibilità di energia idroelettrica ha favorito l'espansione dell'industria, in particolare nei settori siderurgico, metallurgico, meccanico, chimico, cartario, alimentare, del legno e dei materiali da costruzione. 
Particolarmente importante è il turismo, sia per quanto riguarda i centri storico artistici, sia soprattutto per le numerose e ben attrezzate stazioni di soggiorno estive e invernali. 
Abitanti-886.914 
Superficie-13.619 km2 
Densità-65,1 ab./km2 
Capoluogo-Trento 
Province (fra parentesi il numero di abitanti del capoluogo espresso in migliaia): Bolzano (98), Trento (101) 

\Trènto Città capoluogo del Trentino Alto Adige e della provincia omonima. Il comune ha un'estensione di 157,94 km2 e 102.000 ab. (CAP 38100, TEL. 0461). Situata a 194 m di altitudine alla confluenza del torrente Fersina nell'Adige, costituisce un centro di commercio agricolo di rilievo ed è sede di industrie chimiche, meccaniche, elettrochimiche, elettrotecniche, enologiche e alimentari, tessili, della gomma, del cemento e del legno. Una buona risorsa economica è rappresentata dal turismo. La città riveste notevole interesse artistico per l'antica cerchia delle mura che racchiude il castello del Buonconsiglio, una volta residenza dei principi vescovi e oggi sede del museo del risorgimento, le romaniche chiese di San Lorenzo e Sant'Apollinare, il duomo nello stesso stile, la chiesa gotica di San Pietro e quella rinascimentale di Santa Maria Maggiore, il palazzo municipale, il palazzo Tarabelli, la torre Civica, la torre Verde e la Vanga. Venne fondata dai reti, poi fu conquistata dai galli cenomani e divenne la Tridentum romana nel 222 a. C. Fu principato vescovile dal 1027 con l'imperatore Corrado II il Salico e nel 1803 entrò a far parte dei territori della casa d'Austria. Dopo un periodo durante il quale appartenne al regno napoleonico d'Italia, tornò all'Austria fino al novembre 1918. 
Provincia di Trento 
La provincia di Trento ha un'estensione di 6.220 km2, ha 450.000 ab. con una densità abitativa di 72 ab./km2 e 223 comuni. Abbraccia la media valle dell'Adige e le valli dei fiumi Noce, Avisio, Fersina, Chiese, Brenta, Sarca e Cismon ed è delimitata da Cevedale e Adamello a ovest, dai Lessini a sud e da Marmolada e Pale di San Martino a nord-est. Il territorio è montuoso e presenta, oltre a quelli citati, i gruppi montuosi dei Lagorai, della Presanella e delle Dolomiti del Brenta. Praticata la coltivazione di viti, frutta, patate, foraggi e la silvicoltura. Diffuso anche l'allevamento bovino. Sono presenti centrali idroelettriche. Una buona fonte di ricchezza è rappresentata dal turismo estivo, invernale e d'arte. Oltre a Trento i principali centri sono Rovereto, Malè, Riva del Garda, Arco, Cles. 
Concilio di Trento 
Concilio iniziato nel dicembre del 1545; in esso la chiesa cattolica affermò i principi della dottrina in risposta alla riforma protestante. Nei documenti De riformatione fu condannata la simonia, fu ribadito l'inammissibilità del matrimonio dei sacerdoti e furono ribaditi alcuni principi fondamentali: la presenza reale di Cristo nell'eucarestia, la giustificazione mediante le opere, il culto dei santi e la superiorità dell'autorità del pontefice. I lavori del concilio terminarono nel 1563, al termine dei quali non solo era chiara l'insanabile frattura sul piano dogmatico con le correnti protestanti, ma fu anche riorganizzata la vita del clero, con l'affidamento della formazione culturale dei sacerdoti ai seminari diocesani. 

\Trèntola-Ducènta Comune in provincia di Caserta (11.915 ab., CAP 81038, TEL. 081). Centro agricolo, enologico e industriale (prodotti meccanici). Gli abitanti sono detti Trentolesi o Ducentesi

\Trenton Città (89.000 ab.) degli USA, sul fiume Delaware. Capitale dello stato di New Jersey. 

\Trenzàno Comune in provincia di Brescia (4.478 ab., CAP 25030, TEL. 030). 

\trepestìo, sm. (pl.-stii) Calpestio di piedi. 

\trepidànte, agg. Che è in trepidazione, in ansia. 
 X   agg. anxious. 

\trepidàre, v. intr. Essere in ansia. ~ fremere, tremare. 
 @   lat. trepidare, deriv. da trepidus trepido. 

\trepidazióne, sf. Apprensione, ansia. 
 @   lat. trepidatio,-onis. 

\trèpido, agg. 1 Che prova timore, ansia. 2 Che è percorso da un tremito. 
 X   agg. anxious. 
 @   lat. trepidus. 

\treponèma, sm. (pl.-i) Genere di Batteri Spirochaetales, appartenenti alla famiglia delle Treponematacee, che comprende otto specie, alcune delle quali sono patogene. 
 @   comp. dal greco trépein girare + nêma filo. 

\treppiède, o treppièdi, sm. Arnese che ha tre piedi di appoggio, utilizzato per tenere sollevato da terra un oggetto. 
 X   sm. tripod. 

\Trèppo Càrnico Comune in provincia di Udine (744 ab., CAP 33020, TEL. 0433). 

\Trèppo Grànde Comune in provincia di Udine (1.704 ab., CAP 33010, TEL. 0432). 

\Trepùzzi Comune in provincia di Lecce (14.380 ab., CAP 73019, TEL. 0832). Centro agricolo (coltivazione di frutta, ortaggi, tabacco, uva e olive) e industriale (calzaturifici, prodotti alimentari, del legno, meccanici e tessili) del Salento. Gli abitanti sono detti Trepuzzini

\Trequànda Comune in provincia di Siena (1.374 ab., CAP 53020, TEL. 0577). 

\trequàrti, sm. invar. 1 Giaccone che giunge fino al ginocchio. 2 Strumento chirurgico utilizzato per l'estrazione di liquidi. 

\Très Comune in provincia di Trento (566 ab., CAP 38010, TEL. 0463). 

\Tres de Febrero Circondario (349.000 ab.) dell'Argentina, facente parte dell'agglomerato urbano di Buenos Aires. 

\Trésa Fiume lombardo (14 Km). Emissario del lago di Lugano, sfocia nel lago Maggiore. 

\Tresàna Comune in provincia di Massa Carrara (2.171 ab., CAP 54012, TEL. 0187). 

\trésca, sf. (pl. tresche) 1 Intrigo disonesto. 2 Relazione illecita. 
 X   sf. 1 intrigue. 2 (relazione illecita) affair. 
 @   deriv. da trescare. 

\trescàre, v. intr. 1 Ballare in modo disordinato. 2 Raggirare di nascosto. ~ congiurare, cospirare. 
 @   german. thriskan trebbiare. 

\Treschiornìtidi Famiglia di Uccelli Ardeiformi che comprende spatole e ibis. 

\trescóne, sm. Antico ballo contadino, in cui gli uomini si cambiano continuamente la dama. 

\Trescòre Balneàrio Comune in provincia di Bergamo (7.075 ab., CAP 24069, TEL. 035). 

\Trescòre Cremàsco Comune in provincia di Cremona (2.117 ab., CAP 26017, TEL. 0373). 

\tresètte => "tressette" 

\Tresigàllo Comune in provincia di Ferrara (4.829 ab., CAP 44039, TEL. 0533). 

\Tresìvio Comune in provincia di Sondrio (1.882 ab., CAP 23020, TEL. 0342). 

\Tresnuràghes Comune in provincia di Oristano (1.380 ab., CAP 09079, TEL. 0785). 

\Trésor Opera di erudizione di B. Latini (1260-1266). 

\tréspolo, sm. 1 Arnese in legno che viene utilizzato per sostenere qualcosa da terra. 2 Veicolo in pessime condizioni. 
 X   sm. trestle, horse. 

\tressètte, sm. invar. Gioco di carte fino a quattro giocatori che viene fatto con un mazzo di quaranta carte. 

\Trevenzuòlo Comune in provincia di Verona (2.353 ab., CAP 37060, TEL. 045). 

\Trèves, Màrco (Vercelli 1814-Firenze 1897) Architetto. Compiuti i propri studi a Parigi, tornò in Italia nel 1879 per assumere l'incarico di insegnante all'Accademia di Firenze. Tra le sue opere, l'oratorio israelitico di Pisa e la sinagoga di Firenze. 

\Trèvi Comune in provincia di Perugia (7.427 ab., CAP 06039, TEL. 0742). 

\Trèvi nél Làzio Comune in provincia di Frosinone (1.951 ab., CAP 03010, TEL. 0775). 

\Trèvi, fontàna di È probabilmente la fontana più famosa di Roma: iniziata nel 1732 su progetto di Nicola Salvi, fu completata nel 1762. La fontana sorge nel luogo in cui aveva fine l'acquedotto dell'Acqua Virgo, risalente al 19 a. C. e fatto costruire da Agrippa. Questa circostanza è ricordata da uno dei rilievi superiori della fontana che rappresenta una giovane nell'atto di indicare ai soldati romani il luogo in cui si trovava la sorgente. L'acquedotto fu fatto restaurare da Niccolò V e Urbano VIII. La figura centrale è Nettuno, posto su un carro trainato da tritoni e cavalli marini. Ai lati, la Salubrità e l'Abbondanza sono poste in due nicchie. Questa fontana fu la splendida coreografia di uno dei film più famosi dedicati a Roma: La dolce vita di Fellini, in cui l'attrice Anita Ekberg si bagna nelle acque della fontana di Trevi in una celebre sequenza. 

\Trevìco Comune in provincia di Avellino (1.636 ab., CAP 83058, TEL. 0827). 

\Trevìglio Comune in provincia di Bergamo (25.299 ab., CAP 24047, TEL. 0363). Centro agricolo e commerciale (coltivazione e mercato di foraggi e cereali), della zootecnia e industriale (prodotti del legno, chimici, tessili e meccanici). Vi si trovano il Museo Civico, con reperti archeologici, e la chiesa di San Martino, del XV sec. Gli abitanti sono detti Trevigliesi

\Trevignàno Comune in provincia di Treviso (8.254 ab., CAP 31040, TEL. 0423). 

\Trevignàno Romàno Comune in provincia di Roma (3.443 ab., CAP 00069, TEL. 06). 

\Trevìlle Comune in provincia di Alessandria (296 ab., CAP 15030, TEL. 0142). 

\Treviòlo Comune in provincia di Bergamo (7.752 ab., CAP 24048, TEL. 035). 

\Trèviri Città tedesca (97.000 ab.), in tedesco Trier, situata sul fiume Mosella presso il confine con il Lussemburgo nella Renania-Palatinato. La zona della Mosella è famosa per i vini pregiati che vi si producono. La città, oltre a essere centro agricolo, è sede di industrie tessili, alimentari e in particolare enologiche e della birra, siderurgiche, meccaniche, del cuoio, del tabacco. Abitata dai Galli Treviri, venne conquistata nel 56 a. C. da Cesare, divenendo una colonia romana (Augusta Treverorum) molto importante politicamente e per gli scambi commerciali nella Gallia belgica. Vide la sua fioritura in epoca carolingia, quando fu sede vescovile (811) e fu governata da vescovi conti che vennero riconosciuti grandi elettori dell'impero (1257). Conquistata nel 1801 da Napoleone, venne annessa al regno di Prussia nel 1815. I monumenti sono testimonianze dell'epoca romana (Porta Nigra del III e IV sec., basilica, anfiteatro, terme di Barbara e imperiali) e medievale (cattedrale, Liebfrauenkirche del XIII sec., Sankt Gangolfskirche, Dreikönigshaus del XIII sec.). 

\trevisàno, o trevigiàno, agg. e sm. agg. Che è relativo alla città di Treviso. 
sm. 1 Abitante di Treviso. 2 Zona circostante la città di Treviso. 

\Trevìso Città del Veneto, capoluogo della provincia omonima. Il comune ha un'estensione di 55,50 km2 e 84.000 ab. (CAP 31100, TEL. 0422). Situata a 15 m di altitudine sul fiume Sile, è centro agricolo e mercato di cereali, uva, ortaggi ed è sede di industrie tessili, dell'abbigliamento, elettrotecniche, chimiche, meccaniche, metallurgiche, cartarie, vetrarie, della ceramica, dei mobili e dei laterizi. Ha origini che risalgono all'età del bronzo; nel I d. C. sec. divenne romana (Tarvisium) e successivamente venne conquistata da goti e longobardi. Durante il periodo carolingio fu la capitale della Marca trevigiana, subì le incursioni degli ungheri nel X sec. e ritornò a fiorire come libero comune nel XII sec. Nel 1339 passò alla Repubblica di Venezia e rimase sotto il suo controllo fino al 1797. Dopo il dominio austriaco entrò a far parte del regno d'Italia (1866). Tra i monumenti di rilievo il duomo dell'XI-XII sec., sorto su di una precedente costruzione del IX sec., il romanico palazzo dei Trecento del XIII sec., la loggia dei Cavalieri, la chiesa di Santa Maria Maggiore del IX-XI sec. 
Provincia di Treviso 
La provincia di Treviso ha un'estensione di 2.477 km2, 740.000 ab., con una densità abitativa di 299 ab./km2, e 95 comuni. Il territorio prevalentemente pianeggiante è solcato dai fiumi Piave, Livenza e Sile ed è delimitato a nord dalle Prealpi con il Montello, il Col Visentin e il monte Grappa. Vi si coltivano cereali, viti, patate, gelsi, tabacco, frutta, lino, foraggi e vi sono praticati allevamento bovino e bachicoltura. Le industrie sono alimentari, tessili, metalmeccaniche, chimiche, del legno, delle calzature, della carta, edili. 

\Trevìso Bresciàno Comune in provincia di Brescia (562 ab., CAP 25070, TEL. 0365). 

\Trexènta, o Tregènta Regione della Sardegna situata nella parte centromeridionale dell'isola tra il Campidano, la Marmilla, il Sarcidano e il Gerrei. Centri principali sono Mandas, Guasila, Selegas e Guamaggiore. 

\Trezzàno Ròsa Comune in provincia di Milano (2.344 ab., CAP 20069, TEL. 02). Centro agricolo (cereali e foraggi) e industriale (prodotti meccanici). 

\Trezzàno sul Navìglio Comune in provincia di Milano (19.421 ab., CAP 20090, TEL. 02). Centro industriale (prodotti dell'abbigliamento, tessili, della plastica, meccanici e chimici) e residenziale sul Naviglio Grande. Gli abitanti sono detti Trezzanesi

\Trézzo sull'Àdda Comune in provincia di Milano (11.197 ab., CAP 20056, TEL. 02). Centro industriale (prodotti per l'edilizia, tessili, alimentari, chimici e meccanici) e sede di una centrale idroelettrica tra le più antiche d'Italia. Vi si trovano i resti (torre) di un castello di origini medievali. Gli abitanti sono detti Trezzesi

\Trézzo Tinèlla Comune in provincia di Cuneo (363 ab., CAP 12050, TEL. 0173). 

\Trezzóne Comune in provincia di Como (183 ab., CAP 22010, TEL. 0344). 

\tri- Primo elemento di parole composte che significa "tre". 

\triac, sm. invar. Componente elettronico bidirezionale avente un solo elettrodo di comando. 
 @   comp. dal prefisso tre-+ le iniziali dei termini inglesi Alternative Current corrente alternativa. 

\trìade, sf. Insieme costituito da tre elementi. 

\triàdico, agg. (pl.-ci) Relativo a una triade. 

\triage, sm. invar. (termine di origine francese) sistema utilizzato nel Pronto Soccorso per selezionare i soggetti coinvolti in infortuni secondo classi di urgenza/emergenza.

\Triàkidi Famiglia di Pesci Squaliformi. 

\trial, sm. invar. 1 Gara motociclistica che si svolge su percorsi accidentati, in cui i concorrenti non devono mai appoggiare i piedi a terra. le moto da trial hanno una foggia particolare e sono molto maneggevoli. 2 Corsa ippica per valutare la preparazione di un cavallo. 
 @   ingl. trial, da trialmatch gara di prova. 

\trialìsmo, sm. Sistema formato da tre elementi. 

\triangolàre, agg., sm. e v. agg. Che ha forma di triangolo. 
sm. Serie di incontri sportivi, torneo organizzato fra tre compagini, rappresentative. 
v. tr. Nel gioco del calcio, passare il pallone a compagni realizzando delle traiettorie che corrispondono a dei triangoli. 
 X   agg. triangular. 
Muscolo triangolare 
Muscolo che abbassa la commessura labiale e la solleva verso l'esterno. 
Matrice triangolare     +  

\triangolaziòne, sf. 1 Operazione fatta per fare il rilievo di un terreno. 2 Azione del triangolare. 3 Transazione che avviene tramite un intermediario. 
Sistema usato in topografia e in geodetica per la stesura di carte geografiche o topografiche e basato sulla determinazione sul terreno di una serie di punti di riferimento costituenti i vertici di triangoli adiacenti e formanti una rete. La determinazione del primo triangolo e la misurazione di due elementi dei rimanenti triangoli, per esempio due angoli, permettono di ottenere il completamento della rete.  Una variante del metodo di triangolazione consiste, individuate le coordinate dei punti di riferimento che approssimano il contorno della superficie da misurare, nel calcolare l'area del poligono che ha tali punti come vertici (l'algortimo sostanzialmemte fa la somma delle aree di triangoli la cui unione formi il poligono). Cerca "areaPol" qui:   +  .
 X   sf. triangulation.

\Triàngolo Costellazione di piccole dimensioni, osservabile nelle notti invernali e autunnali; si trova a sud-est di Andromeda, nell'emisfero celeste boreale. 
Triangolo Australe 
Costellazione, scoperta da J. Bayer nel 1603, e da lui riportata nell'Uranometria Nova; visibile di notte anche dalle nostre latitudini, si trova nell'emisfero celeste australe. 

\triàngolo, sm. 1 Poligono di tre lati. 2 Oggetto che ha forma di triangolo. 3 Strumento musicale a percussione.   +    4 Insieme di elementi posti ai vertici di un immaginario triangolo. 
 X   sm. triangle. 
 @   lat. triangulum. 
In base alla lunghezza dei lati il triangolo può essere equilatero, con tutti i lati uguali, isoscele, con due lati uguali, scaleno, con i tre lati differenti. In base agli angoli può essere acutangolo, con tre angoli acuti, rettangolo, con un angolo retto, ottusangolo, con un angolo ottuso. La somma degli angoli interni, racchiusi dai lati, è sempre 180°. Gli angoli esterni sono formati da un lato e dal prolungamento di uno degli altri due lati. Nel triangolo si individuano le mediane, condotte dal vertice ogni angolo al punto medio del lato opposto, il baricentro, punto di incontro delle mediane, le altezze, condotte in perpendicolare dal vertice di ogni angolo al lato opposto o al suo prolungamento.   +  
Triangolo sferico 
Parte delle superficie della sfera ottenuta per intercettazione di un triedro con vertice nel centro della sfera e avente lati passanti per i vertici. 
Triangolo artimetico 
Disposizione geometrica dei coefficienti binomiali, spesso chiamata in Italia  →  "triangolo di Tartaglia".

\triarchìa, sf. Governo il cui il potere è diviso fra tre entità, persone. 

\triàri Fanti dell'antica Roma che costituivano la terza linea dello schieramento della legione. 

\trìas, sm. invar. Triassico, periodo più antico del mesozoico. 

\triassiàle, agg. Nella locuzione sollecitazione triassiale che indica uno stato tensionale di un materiale che è soggetto in ogni punto all'azione di tensioni principali. 

\triàssico, o triàsico, agg. e sm. agg. Relativo al periodo del trias. 
sm. invar. Trias. 

\triathlon, sm. invar. Disciplina sportiva in cui i concorrenti sono sottoposti a tre prove faticose e in sequenza, di nuoto, ciclismo e corsa. 

\triatòmico, agg. (pl. m.-ci) Formato da tre atomi. 

\triazìna, sf. Termine che designa uno dei tre possibili composti eterociclici aromatici i quali contengono tre atomi di azoto in un anello a sei termini. 

\triazòlo, sm. Termine che designa un composto eterociclico costituito da un sistema ciclico a cinque atomi, dei quali tre sono di azoto, con due doppi legami coniugati. 

\trib(o)- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco tríben strofinare. 

\tribàde, sf. Donna che pratica il tribadismo. 
 @   greco tribein strofinare. 

\tribadìsmo, sm. Rapporto sessuale tra donne in cui l'atto sessuale è effettuato mediante lo sfregamento delle clitoridi. 
 @   greco tribein strofinare. 

\tribàle, agg. Relativo a una tribù. ~ ancestrale, arcaico. 
 @   franc. tribal. 

\tribalìsmo, sm. sing. 1 Organizzazione sociale di una tribù. 2 Tendenza a valorizzare il regionalismo. 

\Tribàno Comune in provincia di Padova (3.813 ab., CAP 35020, TEL. 049). 

\Tribiàno Comune in provincia di Milano (1.193 ab., CAP 20067, TEL. 02). 

\triboelettricità, sf. invar. Elettrizzazione per strofinio di un corpo. 

\Tribógna Comune in provincia di Genova (565 ab., CAP 16030, TEL. 0185). 

\tribolàre, v. v. tr. Tormentare, affliggere. 
v. intr. Soffrire, patire. 
 @   lat. tribulare tormentare. 

\tribolàto, agg. e sm. agg. Afflitto. 
sm. Infelice. 

\tribolazióne, sf. Pena, afflizione, dolore. 
 @   lat. cristiano tribulatio,-onis. 

\trìbolo, sm. 1 Pianta spinosa. 2 Tribolazione. 
 @   lat. tribulus, dal greco trìbolos spino. 

\Trìbolo (Niccolò Pericoli detto il) (Firenze 1500-1558) Scultore e architetto. Tra le opere Portali minori di San Petronio a Bologna (1525-1527) e Sistemazione del giardino di Boboli (dal 1550). 

\tribonèma, sm. (pl.-i) Genere di Alghe Xantoficee eterotricali filamentose appartenenti alla famiglia delle Tribonemacee. Hanno le pareti formate da elementi che sono saldati per la base. 

\tribórdo, sm. Parte che si trova sulla destra della nave, quando si osservi da poppa a prua. 

\tribù, sf. invar. 1 Gruppo etnico costituito da persone aventi caratteri culturali e linguistici uguali e stesse origini. Può occupare per un certo periodo o permanentemente un definito territorio. 2 Famiglia numerosa.  3 Sinomimo (usato spesso dai francesi) di  →  sigma-algebra.
 X   sf. tribe. 
 @   lat. tribus,-us. 
Tribù d'Israele 
Ognuno dei dodici gruppi in cui era organizzato nel periodo premonarchico il popolo ebraico e originatisi dai dodici figli di Giacobbe che, dopo un incontro con un angelo inviato da Dio, cambiò il suo nome in Israele. 
Tribù di Roma antica 
Le originarie tribù romane erano quelle gentilizie dei Ramnensi, Luceri, Tizii. La riforma di Servio Tullio costituì tribù territoriali suddivise in 4 tribù urbane (Palatina, Suburana, Esquilina, Collina) e 16 tribù rustiche, divenute poi 31, alle quali erano iscritti i clienti delle famiglie patrizie. Sulle tribù erano organizzati i comizi tributi, ma la riforma di Tiberio ridusse l'importanza politica dei comizi e delle tribù, affidando le elezioni al senato. 

\tribùna, sf. 1 Palco, luogo più elevato da cui parlano gli oratori. 2 Zona riservata a determinate categorie di persone, in occasione di manifestazioni, ritrovi. tribuna per le autorità. 3 Spalti di uno stadio. tribuna coperta, riparata dal sole o dalla pioggia. 
 X   sf. 1 platform. 2 (di aula ecc.) gallery. 3 (per spettatori) stand. 
 @   lat. tribunal,-alis

\tribunàle, sm. 1 Luogo in cui si amministra la giustizia. 2 Organo giuridico che amministra la giustizia. 
 X   sm. court. 
Nel diritto italiano organo collegiale del circondario giudiziario, composto da un presidente e da due giudici. Può essere giudice in materia civile (tribunale civile) o in materia penale. Per il civile è giudice di primo grado per le cause di valore superiore ai dieci milioni; per il penale è giudice di primo grado per le cause che prevedono una pena massima di quattro anni. Il circondario giudiziario non sempre coincide con l'ambito provinciale. 
Tribunale amministrativo regionale 
Organo giudiziario amministrativo (TAR) di primo grado che opera in ogni regione secondo l'articolo 125 della costituzione. Il TAR è competente a giudicare gli atti amministrativi che ledono il cittadino e anche in materia di pubblico impiego. L'appello al TAR è previsto contro atti ritenuti illegittimi, ed entro i sessanta giorni dalla notifica. 
Tribunale dei minori 
Organo giudiziario con competenze in materia civile, penale, amministrativa relative ai minorenni. Istituito in ogni distretto di corte d'appello, è costituito da due magistrati e da due componenti laici scelti dal consiglio superiore della magistratura tra esperti in pedagogia, psicologia, biologia, psichiatria. 
Tribunali ecclesiastici 
Organi giudiziari della chiesa cattolica, competenti a giudicare in merito a violazioni della legge ecclesiastica o a questioni spirituali. Secondo il diritto canonico, possono essere ordinari (di prima, seconda, terza istanza), costituiti in permanenza, e straordinari, costituiti eccezionalmente per cause speciali. I tribunali di prima e seconda istanza hanno sede rispettivamente nella diocesi e nella sede metropolitana. Gli unici di terza istanza (Sacra Rota e Segnatura apostolica) si trovano presso la Santa Sede. 
Tribunali internazionali 
Organi giudiziari collegiali con competenza nella risoluzione di controversie tra Stati (corte di giustizia della CEE e corte internazionale di giustizia dell'ONU). 
Tribunale militare 
Organo giudiziario cui competono, in tempo di pace così come di guerra, i reati militari degli appartenenti alle forze armate e avente in tempo di guerra anche il potere di infliggere la pena di morte: è questo l'unico caso previsto dalla nostra costituzione. Il tribunale è costituito da un presidente e quattro giudici. Il consiglio della magistratura militare, operante dal 1988, garantisce l'autonomia dei giudici militari. 

\tribunàto, sm. 1 Carica, funzioni del tribuno. 2 Durata della carica di tribuno. 

\tribunésco, agg. (pl. m.-eschi) Da tribuno, demagogico. 

\tribunìzio, agg. (pl. m.-izi) Tribunesco. 

\tribùno, sm. 1 Magistrato nell'antica Roma. 2 Magistrato eletto dal popolo. 3 Politicante demagogico. 
 @   lat. tribunus, deriv. da tribus tribù. 
Nell'antica Roma, le lotte politiche tra patrizi e plebei videro la nascita, nel 493 a. C., della figura del tribuno della plebe, che veniva eletto dai concili della plebe stessa e manteneva la carica per un anno. Dichiarati inviolabili, o sacrosancti, i tribuni della plebe avevano il diritto di opporsi alle decisioni dei magistrati patrizi e alle leggi votate nei senato-consulti (diritto di veto). Con la lex Hortensia del 287 a. C. vennero riconosciuti magistrati a pieno titolo al pari di quelli patrizi. Nell'età imperiale il loro potere venne assunto dall'imperatore che si attribuì la tribunicia potestas. I tribuni militari erano invece alla testa delle legioni in numero di sei per ognuna, alternandosi al comando due per volta. 

\tributàre, v. tr. Omaggiare, donare. 
 X   v. tr. to bestow. 
 @   deriv. da tributo. 

\tributàrio, agg. (pl. m.-ari) 1 Riguardante i tributi. i controlli tributari non erano molto solerti. 2 Che paga i tributi. regioni tributarie. 3 Che versa le acque in un altro fiume. 
 @   lat. tributarius

\tributarìsta, sm. e sf. (pl. m.-isti) Esperto di diritto tributario. 

\tribùto, agg. e sm. agg. Relativo alle tribù dell'antica Roma. rappresentanti tributi
sm. 1 Versamento fatto allo Stato. i tributi fiscali continuavano ad aumentare. 2 Obbligo, omaggio. ogni guerra richiede un tributo di sangue, provoca dei morti. 
 X   sm. 1 tax. 2 (omaggio) tribute. 
 @   lat. tributus; nel significato di sm.: lat. tributum, da tributus, p.p. di tribuere dare. 

\tric trac, o tric-trac => "tricche tracche" 

\tric(o)- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco thríx, trichós capello. 

\Tricàrico Comune in provincia di Matera (7.017 ab., CAP 75019, TEL. 0835). 

\Tricàse Comune in provincia di Lecce (16.390 ab., CAP 73039, TEL. 0833). Centro agricolo (coltivazione di frutta, viti, olive e ortaggi) e industriale (prodotti tessili, del tabacco e alimentari) del Salento. Gli abitanti sono detti Tricasini

\trìcche tràcche, sm. invar. Termine onomatopeico per indicare il rumore prodotto da un'azione che si sviluppa in due fasi successive. 

\triceratops, sm. invar. Genere di Rettili Dinosauri del gruppo dei Ceratopsidi che vissero nell'America del nord durante il Cretaceo superiore. 

\Tricèrro Comune in provincia di Vercelli (637 ab., CAP 13038, TEL. 0161). 

\Tricèsimo Comune in provincia di Udine (6.861 ab., CAP 33019, TEL. 0432). 

\Trichèchidi Famiglia di Mammiferi Sirenidi diffusi nelle acque interne africane e americane e lungo le coste atlantiche. 

\trichèco, sm. Nome comune dell'Odobenus rosmarus, carnivoro pinnipede appartenente alla famiglia degli Odobenidi. Ha corpo massiccio e tozzo, che arriva fino a 3,7 m di lunghezza e 1200 kg di peso. È dotato di due lunghi canini superiori sporgenti e si ciba di crostacei, molluschi, vermi. Vive nelle zone artiche. Tranquillo e pacifico, può diventare aggressivo e pericoloso se viene attaccato. 
 X   sm. walrus. 

\Trichiàli Ordine di Mixomiceti endosporali con sporangi costituiti da filamenti cavi. 

\Trichiàna Comune in provincia di Belluno (4.303 ab., CAP 32038, TEL. 0437). 

\trichìasi, sf. Anomalo sviluppo delle ciglia verso l'interno così da causare potenzialmente ulcerazioni corneali. 

\trichinòsi, sf. 1 In medicina, nome di una malattia causata dalla presenza nell'organismo di trichinelle dovuta all'ingestione di carne suina infestata da larve di Trichinella spiralis che si manifesta con disturbi intestinali e muscolari. 2 In veterinaria, malattia parassitaria provocata dall'ingestione di carni o di escrementi di ratti contenenti larve di Trichinella spiralis

\Trichiùridi Famiglia di Pesci Perciformi dal corpo nudo spesso a forma di nastro. 

\Trichur Città (80.000 ab.) dell'India, nello stato di Kerala. Capoluogo del distretto omonimo. 

\tricìclo, sm. 1 Bicicletta a tre ruote, adatta per i principianti. 2 Veicolo a tre ruote. 
 X   sm. tricycle. 
 @   da tri-+ ciclo. 

\tricìpite, agg. e sm. agg. Che ha tre capi, estremità. 
sm. Muscolo così chiamato perché a una estremità si divide in tre capi. 
Tricipite brachiale 
Muscolo della parte posteriore del braccio, che a un'estremità si inserisce con un capo sulla scapola e con due capi sull'omero, mentre all'altra estremità si inserisce sull'ulna, al di sotto del gomito. È il responsabile dell'estensione e dell'adduzione. 
Tricipite surale 
Muscolo della regione posteriore della gamba, costituito dai due gemelli e dal soleo che si riuniscono nel tendine di Achille. La contrazione provoca la flessione del piede e serve per camminare, correre e saltare. 

\Trìcladi Ordine di Platelminti Turbellari con cavità gastrovascolare triramificata. 

\triclìnio, sm. (pl.-ini) 1 Serie di tre divani, su cui si sdraiavano tre commensali. 2 Sala da pranzo degli antichi Romani. 

\triclìno, agg. In cristallografia, relativo a uno dei sistemi di simmetria del gruppo trimetrico e ai cristalli che vi appartengono. 

\tricloroetilène, sm. Composto che si ottiene decomponendo termicamente il tetracloroetano. ~ trielina. 

\Tricocèridi Famiglia di Insetti Ditteri Nematoceri. 

\Tricodèttidi Famiglia di Insetti Mallofagi Iscnoceri. 

\tricologìa, sf. sing. Studio delle malattie legate ai capelli, della loro struttura. 

\tricològico, agg. (pl. m.-ci) Che riguarda la tricologia. 

\tricòlogo, sm. (pl.-gi) Specialista in tricologia. 

\tricolòma, sm. (pl.-i) Genere di Funghi Basidiomiceti cosmopoliti terrestri appartenenti alla famiglia delle Tricolomatacee. 

\tricolóre, agg. e sm. agg. Fatto con tre colori. 
sm. Bandiera a tre colori e per estensione la bandiera italiana. 
 X   agg. three-coloured. sm. tricolour. 

\tricòma, sm. (pl.-i) 1 In botanica, altra denominazione del pelo. 2 In medicina, infeltrimento dei capelli. 3 In zoologia, ciuffo di setole o di pelo che attraggono le formiche di cui sono provvisti alcuni Insetti. 

\Tricomictèridi Famiglia di Pesci Siluriformi con il capo depresso munito di quattro barbigli e corpo sottile. 

\tricomonìasi, sf. Malattia infettiva, comune e benigna, causata da un protozoo (Trichomonas vaginalis) trasmesso nei rapporti sessuali. Nella donna provoca una vaginite con perdite bianche, irritazione e dolori alla minzione, nell'uomo un'uretrite o una prostatite, in entrambi i casi spesso in modo asintomatico. 

\Triconodónti Ordine di Mammiferi che vissero nel Secondario. 

\Tricopterìgidi Famiglia di Insetti Coleotteri con sottili ali membranose munite di lunghe setole. 

\tricòrno, sm. 1 Cappello dalle tre punte. 2 Cappello da prete. 

\Tricòrno Il monte (2.863 m) più elevato della Slovenia (slav. Triglav). 

\tricòsi, sf. invar. Malattia che riguarda i capelli o i peli. 

\Tricostòmi Sottordine di Protozoi Olotrichi ciliati. 

\tricot, sm. invar. Tessuto a maglia. 

\tricotomìa, sf. 1 Eliminazione, taglio di peli o capelli nella zona in cui un chirurgo deve operare. 2 Divisione in tre parti. 3 Ramificazione a tre rami. 

\Tricotròpidi Famiglia di Molluschi Gasteropodi Prosobranchi marini appartenenti all'ordine dei Mesogasteropodi. 

\Tricòtteri Ordine di Insetti Pterigoti a cui appartengono specie acquatiche allo stato larvale e terrestri allo stato adulto. 

\tricromìa, sf. 1 Riproduzione fotomeccanica a tre colori nella quale tutti i colori vengono ricavati dai tre principali che sono il giallo, il magenta e il cyan. 2 Stampa ottenuta utilizzando tre matrici, ognuna relativa a uno dei tre colori primari giallo, magenta e cyan, eseguite selezionando la fotografia originale. 

\tricuspidàle, agg. Che presenta alle estremità tre cuspidi. 

\tricùspide, agg. Che ha tre cuspidi. 

\tridàcna, sf. Mollusco (Tridacna gigas) della famiglia dei Tridacnidi e della classe dei Bivalvi. Lunga fino a 1,30 m, si ciba di microrganismi. Vive presso le barriere coralligene. 

\Tridattìlidi Famiglia di Insetti Ortotteri con zampe posteriori adatte al salto. 

\tridènte, sm. Forca con tre rebbi. ~ fiocina. 
 X   sm. trident. 
 @   lat. tridens,-entis. 

\tridentìno, agg. Relativo a Trento. 

\tridimensionàle, agg. Con tre dimensioni. 

\tridimensionalità, sf. invar. L'essere tridimensionale. 

\trìduo, sm. Preghiere ripetute per tre giorni di seguito. 

\trièdro, agg. e sm. agg. Che ha tre facce. 
sm. 1 Ciò che ha tre facce. 2 In geometria è la parte dello spazio individuata da tre semirette non complanari, uscenti da uno stesso vertice e che definiscono tre facce. 
Triedro principale 
In geometria differenziale è il triedro trirettangolo che ha origine in un punto di una curva sghemba, spigoli nella tangente, normale principale e binormale. 

\Trièi Comune in provincia di Nuoro (1.204 ab., CAP 08040, TEL. 0782). 

\trielìna, sf. Nome commerciale del tricloroetilene. È ottenuta per decomposizione termica del tetracloroetano. 

\triennàle, agg. e sf. agg. Che dura tre anni, avviene ogni tre anni. 
sf. Manifestazione che viene organizzata ogni tre anni. 
 @   lat. tardo triennalis, deriv. da triennium

\Triennàle Esposizione internazionale delle arti decorative industriali e dell'architettura moderna con sede a Milano (dal 1933). La prima ebbe luogo nel 1923. 

\triènne, agg. Di tre anni. 

\triènnio, sm. (pl.-ni) Periodo della durata di tre anni. 

\Trièste Città (231.000 ab., CAP 34100, TEL. 040) del Friuli-Venezia Giulia, capoluogo di regione e della provincia omonima. Con un'estensione di 84,46 km2 è situata sulla costa orientale del golfo, affacciata sul mar Adriatico in prossimità del confine italo-sloveno. La sua posizione ne fa il porto più settentrionale dell'Adriatico, una via di accesso ai traffici per l'Austria e un centro di scambi commerciali di rilievo. Ha numerose industrie cantieristiche navali, chimiche, farmaceutiche, meccaniche, siderurgiche, tessili, della carta, petrolchimiche, del tabacco. Il centro storico presenta una parte più antica situata sul colle di San Giusto, che forma un promontorio che delimita il porto Vecchio con la stazione marittima. Vi si ammirano, oltre ai resti romani, la basilica romanica di San Giusto e il castello del Trecento. Molto visitato è il castello di Miramare, una volta residenza dell'arciduca Massimiliano d'Austria e oggi museo. La città ha origini antiche che risalgono agli insediamenti di carnii e veneti; divenuta colonia romana con Augusto nel I sec. a. C. (Tergeste), passò con la decadenza romana ai goti e ai bizantini (539), subì le incursioni di ostrogoti e longobardi, ritornò sotto il dominio bizantino e poi venne conquistata da Carlo Magno. Feudo dei vescovi conti che la ottennero da Lotario II nel 948, divenne comune nel 1060 e passò a Venezia dal 1202 al 1382. In tale data divenne possedimento degli Asburgo fino al 1918, quando venne annessa all'Italia. Dal 1943 al 1945 fu teatro dell'occupazione tedesca prima e di quella iugoslava poi, fino all'arrivo delle truppe angloamericane. In base al trattato di pace del 1947 si istituì il Territorio libero di Trieste, esteso per 718 km2. Non essendo stato nominato un governatore rappresentante l'ONU, come era stato previsto, si divise il territorio in due parti: la A comprendente Trieste e amministrata dagli angloamericani, la B, con Capodistria e Pirano, amministrata dagli iugoslavi. A seguito degli accordi di Londra il 26 ottobre 1954 la zona A venne provvisoriamente assegnata all'amministrazione italiana e le linee di demarcazione vennero ritoccate a favore della Iugoslavia. L'accordo di Osimo del 10 novembre 1975 sancì il passaggio definitivo della zona A all'Italia e della B alla Iugoslavia. 
Provincia di Trieste 
La provincia di Trieste (262.000 ab., 1.236 ab./km2) si estende per 212 km2 con una stretta fascia costiera compresa tra il fiume Timavo e il vallone di Muggia e confina con la Slovenia. All'interno termina con i primi rilievi del Carso. Sono praticate la coltivazione di viti e prodotti ortofrutticoli e la pesca. Le industrie sono prevalentemente quelle del capoluogo. È sviluppato il turismo balneare. 
Golfo di Trieste 
Insenatura del mare Adriatico che si apre tra la laguna di Grado e la punta Salvore. 

\trifàse, agg. e sm. agg. Che ha tre fasi. 
sm. Sistema elettrico formato da tre correnti alternate della stessa frequenza ma fase diversa. 

\trifàsico, agg. (pl. m.-ci) Trifase. il motore trifasico che avevano scelto non era la soluzione ideale per quel lavoro
 @   da trifase

\Trìfida Nebulosa presente nella costellazione del Sagittario; si tratta di un grande ammasso di gas e ha al suo interno una stella blu molto splendente. 

\trìfido, agg. Che termina a tre punte. 

\trifogliàto, agg. In araldica, di una pezza, soprattutto della croce, che ha le estremità che terminano a forma di trifoglio. 

\trifòglio, sm. Nome comune del Trifolium, genere di piante erbacee della famiglia delle Papilionacee e dell'ordine delle Rosali, comprendente varie specie. Ha foglie composte da tre foglioline e capolini con fiori di colore bianco, giallo o rosa. Le specie Trifolium incarnatum e Trifolium alexandrinum vengono coltivate per foraggio, le specie Trifolium repens e Trifolium pratense costituiscono prati alterni. 
 X   sm. clover. 
Trifoglio fibrino 
Chiamato anche trifoglio d'acqua, nome comune del Menyanthes trifoliata, appartenente alla famiglia delle Genzianacee e diffusa nelle zone acquitrinose dell'Italia settentrionale. 

\trìfola, sf. Tartufo. 

\trifolàto, agg. 1 Condito con tartufo. 2 Di sostanza tagliata a fette e condita con olio e prezzemolo. 

\Trifonov, Jurij Valentinovic (Mosca 1925-1981) Romanziere. Tra le opere Studenti (1950) e La casa sul lungofiume (1976). 

\trìfora, sf. Finestra che ha tre aperture.   +  

\triforcàto, agg. Diviso in tre rami. 

\triforcazióne, sf. Ripartizione composta da tre rami o tre punte. 

\triforcùto, agg. Che ha come terminazione tre punte. 

\trifórme, agg. Che presenta tre forme, aspetti diversi. 

\trigemellàre, agg. Di gravidanza e parto con tre feti. 

\trigèmino, agg. 1 Relativo a una gravidanza e a un parto che portano alla nascita di tre figli, ognuno dei quali viene pure detto trigemino.  2 Nervo del cranio che si divide in tre rami (oftalmico, mascellare e mandibolare) che raccolgono la sensibilità sia di tipo tattile che di tipo termico e dolorifico delle rispettive zone della faccia e innervano buona parte dei muscoli masticatori (nervo mandibolare). Intervengono anche nelle secrezioni nasali, nella salivazione, nella lacrimazione e nella dilatazione dell'iride. Il trigemino può essere interessato da una sindrome dolorosa che colpisce le parti da esso innervate e che prende il nome di nevralgia del trigemino. La forma più frequente (tic doloroso della faccia) è caratterizzata da fitte che tendono a ripetersi con varia frequenza. Può regredire o protrarsi per anni.   +  
 X   aff. 1 (parto) birth of triplets. 2 (nervo) trigeminal (nerve).

\trigèsimo, agg. e sm. agg. Trentesimo. 
sm. Il trentesimo giorno. 

\trigger, sm. Termine anglossassone usato per indicare il meccanismo montato su alcuni strumenti a fiato che consente di operare su una leva in modo tale da allungare una delle pompe associate ai pistoni, e modificare così l'intonazione. Il termine, nel significato primario, sta per "grilletto"; successivamente è stato impiegato per indicare in genere le valvole di regolazione della pressione.   +  

\Triggiàno Comune in provincia di Bari (24.698 ab., CAP 70019, TEL. 080). Centro agricolo (coltivazione di frutta, viti, olive e ortaggi) e industriale (calzaturifici, mobilifici, prodotti dell'abbigliamento, alimentari e meccanici). Gli abitanti sono detti Triggianesi

\trìglia, sf. Pesce di mare commestibile dal muso appuntito. 
 X   sf. red mullet. 
Triglia di fango 
Pesce (Mullus barbatus) della famiglia dei Mullidi e dell'ordine dei Perciformi. Di colore rosso e argentato, raggiunge i 40 cm. Ricerca la sua preda nel fango. 
Triglia di scoglio 
Pesce (Mullus surmuletus) simile al precedente, con profilo del muso più ripido, colorazione meno ricca (ha inoltre 2 scaglie sulle guance mentre quella di fango ne ha 3). Popola fondali rocciosi.   +  

\triglicéride, sm. Ciascuno degli esteri della glicerina e di acidi grassi a lunga catena, che si trovano in natura e sono utilizzati nella preparazione di oli alimentari, di acidi grassi e di monogliceridi (stearina, oleina). Nell'uomo i trigliceridi costituiscono la maggior parte dei lipidi assunti con la dieta e rappresentano la forma più concentrata di energia, con cui essa viene immagazzinata nel tessuto adiposo per il successivo utilizzo. 

\Trìglidi Famiglia di Pesci Scorpeniformi con pinna dorsale duplice e capo di grosse dimensioni e protetto da placche ossee. 

\triglifo, sm. Elemento decorativo formato da tre scanalature verticali. 

\Trìgno Fiume (84 km) del Molise. Nasce nel Sannio e sfocia nel mare Adriatico. 

\Trìgolo Comune in provincia di Cremona (1.712 ab., CAP 26018, TEL. 0374). 

\trigonàle, agg. In cristallografia, di uno dei tre sistemi di simmetria del gruppo dimetrico avente un asse di simmetria ternario. 

\Trigonàlidi Famiglia di Insetti Imenotteri terebranti a cui appartengono specie parassite di altri Insetti. 

\trigònia, sf. Genere di Molluschi Lamellibranchi, appartenenti alla famiglia dei Trigonidi, aventi la conchiglia alquanto convessa e munita di tubercoli o coste in rilievo. 

\Trigònidi Famiglia di Molluschi Lamellibranchi marini il cui solo genere non estinto è la trigonia. 

\trìgono, agg. e sm. agg. Che ha tre angoli. 
sm. 1 In astronomia, posizione di due pianeti che sono in aspetto di 120°. 2 In anatomia, denominazione di aree aventi forma triangolare. 
Trigono cerebrale 
Lamina triangolare situata sotto il corpo calloso. 
Trigono olfattorio 
Parte triangolare del lobo olfattorio posta dinanzi all'area perforata anteriore. 
Trigono vescicale 
Area triangolare situata sulla superficie inferointerna della vescica. 

\trigonometrìa, sf. Parte della matematica che mette in relazione gli elementi di un triangolo attraverso l'uso di funzioni circolari dette trigonometriche. Tali funzioni sono seno, coseno, tangente, cotangente, secante e cosecante. I principali teoremi della trigonometria sono il teorema dei seni, che definisce la proporzionalità tra le misure dei lati di un triangolo e i seni degli angoli opposti, il teorema di Carnot che permette di ricavare il valore di un lato essendo noti gli altri due e il coseno dell'angolo compreso fra essi.   +  
Trigonometria sferica 
Parte della trigonometria che studia zone della superficie di una sfera ottenute per proiezione di un triedro che ha per vertice il centro della sfera e che stabilisce relazioni tra i lati e gli angoli di questo triedro. 
 X   sf. trigonometry.

\trigonomètrico, agg. (pl. m.-ci) Riguardante la trigonometria. 
Funzione trigonometrica 
Ogni funzione angolare (seno, coseno, tangente e secante), estese alla geometria piana e sferica e definite in relazione al cerchio. 

\trigonon, sm. invar. Presso gli antichi Greci, piccolo strumento musicale a corde pizzicate della famiglia dell'arpa. 

\trilateràle, agg. Che riguarda tre lati, tre parti distinte. 

\trilàtero, agg. Di figura piana limitata da tre lati. 

\Trilby o il folletto d'Argail Racconto di Ch. Nodier (1822). 

\trilineàre, agg. Di un sistema di coordinate usate in geometria piana. 

\trilìngue, agg. (pl.-gui) 1 Scritto prodotto in tre lingue. 2 Che parla tre lingue. 

\trilinguìsmo, sm. Conoscenza di tre lingue. 

\trilióne, sm. In Europa (tranne che, in genere, in Gran Bretagna), quantità pari a un milione di bilioni, un miliardo di miliardi, 1018.  Nei paesi anglosassoni è pari a 1000 miliardi, 1012 (il nostro bilione).  È meglio usare la notazione esponenziale!
 X   sm. 1 (1012) trillion. 2 (1018) quintillion. 

\trillàre, v. intr. Emettere un trillo. ~ squillare, scampanellare. <> rimbombare. 
 X   v. intr. to trill. 

\Trillìni, Giovànna (Iesi 1979-) Schermitrice italiana. Vincitrice dell'oro ai campionati mondiali del 1991, ha vinto due medaglie d'oro, nel fioretto individuale e a squadre, alle Olimpiadi del 1992 e ai mondiali del 1997. 

\trìllo, sm. Squillo, suono in cui si alternano velocemente una nota con un'altra lievemente inferiore o superiore. ~ scampanellio. 
 @   deriv. da trillare. 

\trilobàto, agg. Che ha tre lobi. 

\Trilobìti Classe di Artropodi primitivi marini vissuti nel Primario a cui appartengono numerose specie munite di antenne e con il corpo, composto da tre parti, suddiviso longitudinalmente in tre lobi. 

\Trilobitomòrfi Sottotipo di Artropodi primitivi acquatici del Primario con antenne preorali e appendici biramose. 

\trìlobo, agg. In botanica, di organo appiattito suddiviso in tre lobi. 

\triloculàre, agg. In botanica, di ovario con cavità divisa in tre logge o loculi. 

\trilogìa, sf. (pl.-gìe) Insieme formato da tre tragedie relative a uno stesso soggetto. la trilogia di Eschilo
 @   greco trilogìa, comp. da trèis tre + deriv. da lògos trattazione, discorso. 

\Trilogia delle barche Dramma di G. Vicente (1517-1519). 

\Trilùssa (Roma 1871-1950) Pseudonimo di Carlo Alberto Salustri, poeta dialettale molto popolare. La sua opera in romanesco offre una brillante e arguta descrizione della borghesia romana, spesso accompagnata da un fondo di scetticismo. Nella produzione della maturità vengono ripresi temi cari alla tradizione favolistica. Tra le opere Ommini e bestie (1908), Le storie (1915), Lupi e agnelli (1919), La gente (1927), Libro n. 9 (1929), Le cento favole (1937), la raccolta delle Poesie (postume, 1951).   +  

\trilùstre, agg. Che ha durata tre lustri. 

\trimeresùro, sm. Genere di Rettili Ofidi velenosi appartenenti alla famiglia dei Crotalidi. 

\trimestràle, agg. 1 Di tre mesi. 2 Che accade ogni tre mesi. 

\trimestralizzàre, v. tr. Rateizzare in trimestri un pagamento. 

\trimestralizzazióne, sf. L'effetto del trimestralizzare. 

\trimestralménte, avv. Ogni tre mesi. 

\trimèstre, sm. 1 Periodo della durata di tre mesi. 2 Rata da pagare ogni tre mesi. 
 X   sm. period of three months. 

\trimetil- Primo elemento di parole composte della terminologia chimica indica la presenza di tre gruppi di metile nella molecola. 

\trimetilammìna, sf. Ammina terziaria avente formula (CH3)3N. 

\trìmetro, agg. e sm. agg. Di verso formato nella metrica classica da tre parti. 
sm. Verso formato da tre parti. 

\trimotóre, agg. e sm. agg. Che ha tre motori. 
sm. Velivolo con tre motori. 

\Trimurti Termine sanscrito che significa "avente tre aspetti" e che nell'induismo viene usata per indicare la triade divina formata da Brahma, Visnu e Siva. 

\trìna, sf. Merletto, intaglio. ~ dentello, pizzo. 
 X   sf. lace. 

\Trinàcria 1 Nome che i gli antichi greci diedero alla Sicilia. 2 Regno comprendente la sola Sicilia che venne istituito con il trattato di pace di Caltabellotta del 1302 a favore di Federico II. 

\trìnca, sf. (pl.-che) Legatura con cui vengono fissati alla nave oggetti mobili. 
 @   spagn. trinca unione di tre cose. 

\trincàre, v. tr. 1 Fissare con trinche. 2 Bere avidamente. ~ ingollare, ingurgitare. 

\trincàta, sf. Bevuta abbondante. 

\trincèa, sf. 1 Fortificazione, scavo in cui le prime linee di un esercito trovano riparo dal fuoco nemico. guerra di trincea, guerra di posizione in cui gli eserciti sono sistemati in trincee contrapposte. 2 Scavo in cui viene fatta passare una strada. il passaggio della tangenziale richiedeva la costruzione di una trincea 
 X   sf. trench. 
 @   franc. tranchèe

\trinceraménto, sm. 1 Il trincerare, trincerarsi. ~ barricamento. 2 Luogo fortificato che è stato scavato. ~ barricata. 

\trinceràre, v. v. tr. Difendere con trincee. 
v. intr. pron. 1 Proteggersi. 2 Avvalersi di una scusa, di un pretesto. 
 X   v. tr. to entrench. 
 @   deriv. da trincea. 

\trinceràto, agg. Fortificato, riparato con trincee. 

\trincétto, sm. Arnese da calzolaio per tagliare il cuoio. 

\trinchettìna o trinchétta, sf. 1 Piccolo fiocco che negli yacht da crociera viene inferito su di uno strallo interno.   +   2 Il fiocco più basso e più a poppavia di un veliero a due o più alberi armati con vele quadre e due o più fiocchi. 

\trinchétto, sm. Il primo dei tre alberi di un veliero, dalla parte della prua.   +  
 X   sm. foremast

\trinciaforàggi, sm. invar. Macchina agricola che taglia in piccole parti i foraggi da dare alle bestie. 

\trinciànte, agg. e sm. agg. Che è in grado di trinciare. 
sm. Coltello da tavola. 

\trinciapóllo, o trinciapólli, sm. invar. Forbici speciali, munite di molla utilizzate per tagliare il pollame o la selvaggina. 

\trinciàre, v. v. tr. 1 Tagliare in piccole parti. 2 Tagliuzzare in piccoli tagli. 
v. intr. pron. Logorarsi, tagliuzzarsi. 
 X   v. tr. to cut up. 
 @   franc. antico trencher. 

\trinciàto, agg. e sm. agg. Che è stato tagliato in parti minute. 
sm. Tabacco ridotto in sottili e piccole strisce. 

\trinciatóre, agg. e sm. agg. Che trincia. 
sm. Chi trincia. 

\trinciatrìce, sf. Macchina utilizzata per trinciare. 

\trinciatùra, sf. 1 Operazione del trinciare una sostanza. 2 Ciò che è ottenuto trinciando. 

\Trinidad Città (52.000 ab.) della Bolivia, sul fiume Río Mamoré. Capoluogo del dipartimento di Beni. 

\Trinidad e Tobago Stato insulare dell'oceano Atlantico, nell'America meridionale, costituito dalle isole omonime, situate a breve distanza dalle coste del Venezuela. 
L'isola più vasta è quella di Trinidad: prevalentemente pianeggiante, presenta una serie di modesti rilievi nella parte settentrionale, che raggiungono i 940 m nel monte Aripo. Maggiormente elevata è la vicina Tobago. 
I corsi d'acqua, numerosi e ricchi per le piogge abbondanti, hanno un percorso assai breve, vista la scarsa estensione del territorio. 
Il clima è subequatoriale, con temperature elevate ed escursioni termiche molto contenute e piogge abbondanti. 
La capitale è Port of Spain, su Trinidad, polo economico del paese; altri centri importanti sono San Fernando e Arima, sempre sull'isola maggiore, Scarborough e Charlotteville, su Tobago. 
L'economia del paese poggia sul petrolio, estratto in quantitativi piuttosto elevati, sia sulla terraferma che in mare: la sua produzione è tuttavia in continua diminuzione e se ne prevede l'esaurimento. Al petrolio si affiancano i ricchi giacimenti di gas naturale e di asfalto. 
Le attività industriali si concentrano in particolare nel settore petrolchimico e chimico (materie plastiche, prodotti farmaceutici, fertilizzanti), ma si contano pure un recente e notevole complesso siderurgico (acciaio), cementifici, manifatture di tabacchi, industrie alimentari (zuccherifici, birrifici, rhum, angostura). 
L'agricoltura ha oggi un ruolo molto limitato nell'economia del paese: piuttosto importante è ancora la coltivazione della canna da zucchero; tra gli altri prodotti si annoverano il caffè, il cacao, la palma da cocco, agrumi e frutta. 
Molto limitata è l'attività peschereccia. 
Un'altra voce fondamentale dell'economia è costituita dal turismo, favorito dalle ottime attrezzature alberghiere. 
Scoperte nel 1498, britanniche nel 1802, le due isole di Trinidad e Tobago formano uno stato indipendente nell'ambito del Commonwealth a partire dal 1962. 
Abitanti-1.306.000 
Superficie-5.128 km2 
Densità-254,6 ab./km2 
Capitale-Port of Spain 
Governo-Repubblica parlamentare 
Moneta-Dollaro di Trinidad e Tobago 
Lingua-Inglese, usati spagnolo, hindi, un idioma creolo-inglese e uno creolo-francese 
Religione-Cattolica, induista, anglicana, protestante 

\Trinità (geografia) Comune in provincia di Cuneo (1.939 ab., CAP 12049, TEL. 0172). 

\Trinità (religione), sf. invar. 1 Dogma cristiano relativo all'unica sostanza divina e alla sua contemporanea suddivisione in tre entità. 2 Triade di divinità. 
Il dogma della Trinità viene enunciato chiaramente nel Vangelo di Giovanni, in cui si indicano i rapporti fra Padre e Figlio. La formulazione del dogma avvenne in maniera pressoché definitiva nel 325 al concilio di Nicea. Contro il trinitarismo si opposero il modalismo, l'adozianismo, l'arianesimo e altre tendenze. Nel XVI sec. Servat e alcune correnti estreme della riforma rinnovarono le tesi antritrinitarie. 

\Trinità d'Agùltu e Vignòla Comune in provincia di Sassari (1.971 ab., CAP 07038, TEL. 079). 

\Trinità dèi Mònti, scalinàta di La Scalinata di Trinità dei Monti fu costruita a Roma tra il 1723 e il 1726 da Francesco de Sanctis. In realtà l'idea di costruire una scalinata che collegasse la chiesa di Trinità dei Monti alla piazza di Spagna era già stata proposta nel 1600, ma era stata fortemente osteggiata dal papato (Alessandro VII), in quanto il progetto originale prevedeva che la scalinata fosse sovrastata da una statua di Luigi XIV, re di Francia. Il papato non permise che in Roma potesse trovare spazio un monumento alla potenza del re francese e la disputa continuò fino al secolo successivo, quando il progetto di De Sanctis, architetto scelto dai francesi, escluse la statua del re, mettendo d'accordo le due parti. La scalinata è composta da diverse terrazze, a tratti rettilinei e curvi, dalle quali si può godere di uno dei più suggestivi panorami della città. 

\Trinitàpoli Comune in provincia di Foggia (13.604 ab., CAP 71049, TEL. 0883). Centro agricolo (coltivazione di cereali, ortaggi, viti e olive) e industriale (mobilifici, prodotti meccanici e alimentari). Gli abitanti sono detti Trinitapolesi

\trinitàrio, agg. (pl. m.-ari) Relativo alla Trinità divina. 

\trìno, agg. Composto da tre elementi. 

\Trìno Comune in provincia di Vercelli (8.217 ab., CAP 13039, TEL. 0161). 

\trinòmio, sm. (pl.-omi) 1 Polinomio in una indeterminata an·xn+an-1·xn-1+…+a0 in cui esattamente 3 degli ai sono diversi da 0. Spesso il termine è usato per indicare genericamente la somma di tre termini.  2 Insieme di tre concetti ritenuti inseparabili. 
 X   sm. trinomial.

\Trintignant, Jean-Louis (Point-Saint-Esprit, Nîmes 1930-) Attore cinematografico francese. Interpretò Estate violenta (1959), Il sorpasso (1962), Un uomo, una donna (1966), Z (1968), Il conformista (1971), Il deserto dei Tartari (1976), Finalmente domenica! (1983). 

\trìo, sm. (pl. trii) 1 Esecuzione musicale fatta con tre strumenti. 2 Gruppo formato da tre cantanti o suonatori. costituirono un trio di successo. 3 Terzetto. quel trio di amici era veramente indivisibile
 @   deriv. da tri-sul modello di duo

\trìodo, sm. Dispositivo elettronico a tre terminali, utilizzato come amplificatore. 

\Triolet, Aiguille de Vetta (3.874 m) del gruppo del Monte Bianco, nelle Alpi Graie, al confine tra Italia e Francia. 

\Triolet, Elsa (Mosca 1896-Saint-Arnoult-en-Ivelines, Parigi 1970) Nome d'arte di Elsa Kagan, scrittrice francese di origine russa. Studiò in Russia e qui pubblicò i suoi primi romanzi. Suo primo marito fu André Triolet, dal quale si separò nel 1928 per vivere con L. Aragon. Partecipò attivamente alla resistenza e scrisse opere impegnate, tra le quali Buonasera, Teresa (1937), il suo primo romanzo in francese Gli amanti di Avignone e Il cavallo bianco (1943), Il primo strappo costa duecento franchi (1944, premio Goncourt 1945), L'ispettore delle rovine (1948), Rose a credito (1959), Gli intrighi (1962), L'anima (1963), Il grande mai (1965) e L'usignolo tace all'alba (1970). Cognata di Majakovkij, tradusse in francese numerose sue poesie e pubblicò nel 1938 Majakovskij, poeta russo, un libro di ricordi incentrato sulla sua figura. È autrice anche di un saggio su A. Cechov, di numerose traduzioni di opere teatrali dello stesso autore russo e dell'Anthologie de la poésie russe del 1965. La sua scrittura impegnata, desiderosa di trasmettere un messaggio al lettore, risente dell'intenzione didattica e dei personaggi poco spontanei, non riscattati dalla qualità dell'intreccio. Le novelle La vita privata di Alexis Slavsky, artista pittore, Gli amanti di Avignone e Quaderni sotterrati sotto un pesco, contenute nella racconta Il primo strappo costa duecento franchi sono considerate tra le sue pagine migliori 

\trionfàle, agg. 1 Che riguarda un trionfo. 2 Grandioso, con grandi onori. 
 @   lat. triumphalis. 

\trionfalìsmo, sm. Esaltazione eccessiva dei propri meriti. 

\trionfalìsta, sm. e sf. (pl. m.-isti) Chi si lascia andare ad atteggiamenti di trionfalismo. 

\trionfalisticaménte, avv. In modo trionfalistico. 

\trionfalìstico, agg. (pl. m.-ci) Che mostra trionfalismo. 

\trionfalménte, avv. In modo trionfale. 

\trionfànte, agg. 1 Che trionfa. 2 Che mostra la propria soddisfazione. ~ esultante, giubilante. <> abbattuto, ammosciato. 
 X   agg. exultant, triumphant. 

\trionfàre, v. intr. 1 Vincere con grande gloria, in modo nettamente superiore. 2 Ottenere gli onori del trionfo. 3 Esultare. 
 X   v. intr. to win, to triumph. 
 @   lat. triumphare, deriv. da triumphus. 

\trionfatóre, sm. Chi trionfa. 

\Trionfi, I Poema di F. Petrarca (1340-1374 ca.). 

\triònfo, sm. 1 Grande vittoria, ottenuto mostrando una grande superiorità. ~ conquista. 2 Grande successo. <> sconfitta. 3 Manifestazione gioiosa. <> umiliazione 4 Centro da tavola con funzione ornamentale e costituito da vari elementi e oggetti (statuette, vasetti ecc.). 5 Spettacolo allegorico in voga nel rinascimento. 
 X   sm. success, triumph. 
 @   lat. triumphus, dal greco thrìambos festa in onore di Bacco 
Massimo onore che nell'antica Roma veniva tributato con una cerimonia solenne al generale che avesse conseguito un'importante vittoria. Consisteva in un corteo formato dalle truppe vittoriose con alla testa il duce che, partendo da campo Marzio, entrava in Roma attraverso la Porta Triumphalis

\Trionfo della morte, Il Romanzo di G. D'Annunzio (1894). 

\Trionìchidi Famiglia di Rettili Cheloni a cui appartengono tartarughe con carapace e piastrone privi di placche cornee e muso a forma di proboscide. 

\Trionòmidi Famiglia di Mammiferi Roditori istricomorfi chiamati anche topi dei canneti. 

\Trióra Comune in provincia di Imperia (418 ab., CAP 18010, TEL. 0184). 

\triòssido, sm. Composto la cui molecola contiene tre atomi di ossigeno. 

\triòtto, sm. Nome volgare del Rutilus rutilus, un pesce cipriniforme appartenente alla famiglia dei Ciprinidi. 

\tripanosòma, sm. (pl.-i) Genere e nome volgare di Protozoi Flagellati dell'ordine dei Protomonadini, famiglia dei Tripanosomidi, a cui appartengono gli agenti della tripanosomiasi africana (malattia del sonno) e i tripanosomi della Rodesia e del Gambia. 

\tripanosomìasi, sf. Malattia causata da un protozoo. 
Tripanosomiasi africana 
Malattia, detta anche malattia del sonno, causata dal tripanosoma gambiense e dal tripanosoma rhodiense e trasmessa all'uomo dalla mosca tsè-tsè. 
Tripanosomiasi americana 
Malattia, detta anche malattia di Chagas, causata dal tripanosoma cruzi e trasmessa all'uomo dalle cimici. 

\tripartìre, v. tr. Suddividere in tre parti. 

\tripartìtico, agg. (pl. m.-ci) Formato da tre partiti. 

\tripartìto, agg. e sm. agg. Suddiviso in tre parti. 
sm. Alleanza, coalizione formata da tre parti. 

\tripartizióne, sf. Suddivisione in tre parti. 

\Tripètidi Famiglia di Insetti Ditteri Brachiceri con occhi verdi o azzurri e ali grandi e spesso macchiate. 

\Trìpi Comune in provincia di Messina (1.225 ab., CAP 98060, TEL. 0941). 

\Trìpidi Famiglia di Insetti Tisanotteri, di piccole dimensioni, che si nutrono della linfa succhiata dalle piante, dannosi sia per le coltivazioni in serra che per quelle di agrumi, olivi, viti.   +  
 X   thrips. 

\trìpla, sf. Pronostico certo nel totocalcio che contempla i tre possibili esiti finali di un incontro. 

\triplàno, sm. Velivolo con tre piani di ali sovrapposti. 

\triplétta, sf. 1 Fucile a tre canne. 2 Serie di tre punti, tre gol realizzati da una stessa persona. 

\triplex, sm. invar. Processo di fabbricazione dell'acciaio consistente nel successivo trattamento della carica per mezzo di tre apparecchi. 

\triplicàre, v. v. tr. 1 Moltiplicare per tre. 2 Riporre su tre strati. 
v. intr. pron. Diventare tre volte più numeroso, grande. 
 X   v. tr. to triple. 
 @   lat. triplicare, deriv. da triplex. 

\triplicazióne, sf. Il triplicare, il triplicarsi e l'effetto. 

\trìplice, agg. 1 Composto da tre parti. 2 Patto a tre. 
 X   agg. triple. 

\Trìplice alleànza Alleanza sottoscritta con il trattato di Vienna del 1882 da Austria-Ungheria, Germania e Italia. Fu decisa sia per l'intenzione di Bismarck di consolidare l'egemonia tedesca dopo la vittoria del 1871 sulla Francia, sia per l'opposizione dell'Italia alla Francia che aveva occupato Tunisi, bloccando ogni tentativo di espansione coloniale italiana. L'alleanza crollò quando l'Austria lanciò l'ultimatum alla Serbia (1914) e l'Italia si dichiarò neutrale. Questa posizione fu confermata il 3 maggio 1915 con la denuncia da parte dell'Italia della violazione austriaca dei patti. 

\trìplo, agg. e sm. agg. 1 Due volte più grande (il "doppio" è una volta più grande!). Ovvero: A è triplo di B se A è pari a tre volte B. avevano accumulato un valore triplo dei debiti rispetto all'anno precedente. 2 Che viene ripetuto per due volte in sequenza, ovvero che è eseguito tre volte in sequenza. triplo salto mortale
sm. Quantità o grandezza che è tre volte (un'altra). il costo era ormai diventato il triplo
 X   agg. treble, triple. sm. three times. 
 @   lat. triplus, dal greco triplùs

\triploidìa, sf. Condizione dei nuclei cellulari nei quali il numero dei cromosomi è il triplo del numero aploide. 

\trìpode, sm. Sostegno a tre piedi per vasi, contenitori. 
 X   sm. tripod. 

\tripodìa, sf. Verso nella metrica classica composto da tre piedi uguali. 

\tripòdico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla tripodia. 

\tripolàre, agg. Che ha tre poli. 

\tripolarìsmo, sm. Situazione caratterizzata dalla presenza di tre poli, tre entità. 

\Trìpoli (Lìbano) Città (160.000 ab.) del Libano, in arabo Tarabulus esh Sham, capoluogo della provincia del Libano nord. Situata sul mar Mediterraneo, è porto petrolifero, sbocco dell'oleodotto proveniente da Kirkuk in Iraq. È unita a El Mina quasi senza soluzione di continuità. Ha industrie petrolchimiche, chimiche, siderurgiche, tessili, alimentari e meccaniche. Conserva i resti di un castello, la Grande moschea, la cinta delle mura del periodo delle crociate. 

\Trìpoli (Lìbia) Città (990.000 ab.) capitale della Libia e capoluogo dell'omonimo distretto. La sua felice posizione sul mar Mediterraneo ne fa un centro commerciale e portuale di notevole importanza, ove avviene l'esportazione di petrolio e prodotti agricoli. Ha industrie alimentari, tessili, conciarie, chimiche, della conservazione del pesce, del tabacco. Fu fondata dai fenici nel IV sec. a. C. e divenne poi colonia romana. Territorio dell'impero bizantino (533-642), venne conquistata successivamente dagli arabi. Dal 1551 appartenne ai turchi e nel 1911 divenne colonia italiana. Quando la Libia ottenne l'indipendenza il 24 dicembre 1951 ne diventò la capitale insieme a Bengasi ed El Beida. 

\Tripolitània Regione libica nordoccidentale, compresa tra Algeria a ovest, mar Mediterraneo e Tunisia a nord, il Fezzan a sud e la Cirenaica a est. La fascia litoranea è un bassopiano stepposo, cui succede verso l'interno dapprima un vasto tavolato e poi la fascia predesertica e il deserto. Popolata da arabi, berberi, araboberberi e araboturchi, in epoca recente ha subito immigrazioni africane ed egiziane. L'agricoltura è praticata lungo la costa e nelle oasi. La pesca, il petrolio e il turismo sono le altre risorse. Storicamente ha visto il dominio di fenici, cartaginesi, romani, arabi e turchi. La guerra italo-turca del 1911-1912 si concluse con l'occupazione italiana. Nel 1951 entrò nel regno di Libia. 

\tripósto, agg. Che ha tre posti. 

\trìppa, sf. 1 Lo stomaco dei bovini, tagliato a fette utilizzato per preparare una vivanda. ~ frattaglie, interiora. 2 Pancia, ventre. 
 X   sf. tripe. 

\tripperìa, sf. 1 Parte del macello in cui viene tagliata la trippa. 2 Negozio in cui si vende la trippa. 

\trippóne, sm. Individuo molto grasso e che mangia molto. ~ obeso, ciccione. 

\tripsìna, sf. Enzima prodotto dal pancreas. Al momento della formazione è inattivo e viene attivato da un enzima intestinale, l'enterochinasi, così da procedere alla demolizione delle molecole delle sostanze proteiche. 

\tripticène, sm. Idrocarburo pentaciclico che si ottiene per condensazione del benzino sull'antracene. 

\triptòfano, sm. Amminoacido a undici atomi di carbonio che si genera nella digestione delle proteine a opera della tripsina. Indispensabile alla sintesi dell'emoglobina, è responsabile della pellagra se l'organismo ne è deficitario. 

\tripudiàre, v. intr. Fare grande festa. ~ giubilare, gioire. <> abbattersi, demoralizzarsi. 
 @   lat. tripudiare, deriv. da tripudium. 

\tripùdio, sm. (pl.-udi) Allegria, grande manifestazione di gioia. ~ contentezza, esultanza. <> dispiacere, dolore. 
 @   lat. tripudium danza in tre tempi, comp. da tri-, da tres tre + deriv. da pes, pedis piede. 

\Tripura Stato (2.745.000 ab.) dell'India nordorientale, al confine con il Bangladesh. Capitale Agartala. 

\trireattóre, agg. e sm. agg. Che presenta tre reattori. 
sm. Velivolo con tre reattori. 

\trirégno, sm. Tiara del pontefice, formata da tre corone. 

\trirème, sf. Antica nave da guerra con tre serie di remi sovrapposti. 

\tris, sm. invar. Combinazione di tre carte uguali nei giochi di carte. 
 X   sm. three of a kind.

\trisàvolo, sm. Antenato, genitore del bisavolo. 

\trisdrùcciolo, agg. Di parola che presenta l'accento sulla quintultima sillaba. 

\trisezióne, sf. 1 Divisione in tre parti uguali.  2 Metodo numerico per trovare il massimo o il minimo di una funzione reale di una variabile reale. Vedi qui   +   e clicca "here".
 X   sf. trisection.

\trisillàbico, agg. (pl. m.-ci) Formato da tre sillabe. 

\trisìllabo, agg. e sm. agg. Composto da tre sillabe. 
sm. Parola formata da tre sillabe. 

\trìsma, sm. (pl.-i) Stato di spasmo muscolare che colpisce i muscoli della bocca impedendone l'apertura. 
 @   greco trismós stridore. 

\Trisòbbio Comune in provincia di Alessandria (646 ab., CAP 15070, TEL. 0143). 

\Trìssino Comune in provincia di Vicenza (7.392 ab., CAP 36070, TEL. 0445). 

\Trìssìno, Giàn Giórgio (Vicenza 1478-Roma 1550) Letterato italiano. Si occupò soprattutto della questione della lingua, sostenendo l'uso di una lingua letteraria non solamente toscana. Tra le opere Il castellano e L'Italia liberata dai goti

\Tristan da Cunha (Lisbona 1460-1540) Navigatore portoghese. Scoprì nel 1506 l'arcipelago che ora porta il suo nome. Raggiunse il Madagascar e occupò Socotra. 
Tristan da Cunha 
Arcipelago dell' Atlantico meridionale fra l'Africa e le coste dell'Argentina. Scoperto dal navigatore omonimo e occupato dagli inglesi nel 1815, è alle dipendenze dell'isola di Sant'Elena. Montuoso, ha come attività prevalente la pastorizia e la pesca delle aragoste. 

\Tristana Romanzo di B. Pérez Galdóss (1892). 
Tristana 
Film drammatico, spagnolo (1970). Regia di Luis Buñuel. Interpreti: Catherine Deneuve, Fernando Rey, Franco Nero. Titolo originale: Tristana 

\Tristano e Isotta Dramma musicale in tre atti di R. Wagner, libretto proprio (Monaco, 1865). 
La storia è ambientata in Gran Bretagna. Tristano conduce sulla nave Isotta che deve sposare lo zio di lui. Saputo che Tristano è l'uccisore del suo fidanzato, Isotta fa preparare per lui un filtro di morte. In realtà viene preparato un filtro d'amore ed entrambi ne bevono. Giunti a destinazione, Tristano e Isotta divengono amanti; scoperti, Tristano viene ferito e si rifugia nel suo castello in Bretagna. Saputo che Isotta sta raggiungendolo con una nave, Tristano si strappa le bende e le va incontro ma muore. Isotta lo raggiunge e muore a sua volta sul corpo di Tristano. 

\tristanzuòlo, agg. Gracile, minuto. 

\trìste, agg. 1 Afflitto, malinconico. ~ avvilito. <> allegro, contento. 2 Che provoca dolore, risentimento. 
 X   agg. unhappy, sad. 
 @   lat. tristis. 

\Triste, solitario y final Romanzo di O. Soriano (1973). 

\tristeménte, avv. In modo triste. 

\tristézza, sf. 1 L'essere triste. 2 Sofferenza. 
 X   sf. gloominess, sadness. 
 @   lat. tristitia. 

\Tristi amori Dramma di G. Giacosa (1887). 

\Tristi tropici Opera di antropologia di C. Lévi-Strauss (1955). 

\Tristia Opera di poesia di P. Ovidio Nasone (17-18). 
Tristia 
Opera di poesia di O. E. Mandel'stam (1922) 

\tristìzia, sf. 1 Afflizione. 2 Cattiveria. 

\trìsto, agg. 1 Meschino, malvagio. 2 Minaccioso. 

\tritàbile, agg. Che si può tritare. 

\tritacàrne, sm. invar. Arnese per tritare la carne. 
 X   sm. invar. grinder, mincer. 

\tritaghiàccio, sm. invar. Arnese per tritare il ghiaccio. 

\tritàre, v. tr. 1 Tagliare in minuscole parti. 2 Sminuzzare. 3 Pestare, trebbiare. 
 X   v. tr. 1 to grind, to mince. 2 (verdura) to cut up, to chop. 

\tritarifiùti, sm. Arnese per tritare i rifiuti. 

\tritàto, agg. Sottoposto a tritatura. ~ maciullato, pestato, minuzzato. <> compatto, intero, unito. 

\tritatùra, sf. L'azione del tritare. 

\tritatùtto, sm. Arnese utilizzato per tritare cibi, verdure in cucina. 
 X   sm. mincer. 

\tritèllo, sm. Crusca che si ottiene come seconda tritatura. 

\trìto, agg. e sm. agg. 1 Tritato. 2 Trebbiato. 3 Consumato. 
sm. Battuto, schiacciato. 
 X   agg. ground, minced. 
 @   lat. tritus, p.p. di terere logorare. 

\tritòlo, sm. Denominazione comune del 2,4,6-trinitrotoluene, un esplosivo a scoppio tra i più utilizzati, poco sensibile agli urti e inalterabile all'umidità, all'aria e al contatto con i metalli. Deflagra verso i 300°C. 

\Tritóne Satellite del pianeta Nettuno, scoperto nel 1846 da W. Lassell; ha un periodo orbitale di 5,88 giorni, un raggio di 1.380 km (è il satellite più grande del pianeta) e dista da Nettuno 355.000 km. 

\tritóne, sm. 1 Divinità del mare che la mitologia classica rappresenta come mezzo uomo e mezzo pesce. 2 Anfibio simile alla salamandra.   +   3 Nucleo dell'atomo di trizio, formato da due neutroni e un protone. 
 @   lat. Triton,-onis, dal greco Trìton; nel significato [3]: da tritio +-one
Tritone alpino 
Anfibio (Triturus alpestris) della famiglia dei Salamandridi e dell'ordine degli Urodeli. Lungo 11 cm, vive in Europa nelle zone elevate. Nel periodo della riproduzione il maschio presenta una fascia azzurra. 
Tritone crestato 
Anfibio (Triturus cristatus) della famiglia dei Salamandridi e dell'ordine degli Urodeli. Lungo 18 cm, vive in Europa. Il maschio nel periodo della riproduzione presenta una cresta dorsale. 

\Tritòne, fontàna dèl Si tratta di una delle opere più significative che il Bernini lasciò a Roma (in piazza Barberini). La figura di Nettuno che soffia dentro un nicchio, inginocchiato su una conchiglia sorretta dai delfini, dà una forte espressione di plasticità, movimento e potenza. Decorano i delfini alcuni simboli del papato: la tiara, le chiavi di San Pietro e lo stemma (raffigurante le api) dei Barberini, famiglia del Cardinale Maffeo Barberini che divenne papa come Urbano VII e che commissionò la fontana. 

\Tritònidi Famiglia di Molluschi Gasteropodi opistobranchi marini privi di conchiglia. 

\trìtono, sm. Intervallo musicale composto da due toni interi. 

\trìttico, sm. (pl.-ci) 1 Polittico composto da tre elementi, di cui i due laterali a dimensioni più piccole. 2 Trilogia, opera teatrale musicale o letteraria costituita di tre parti legate da qualche affinità. 3 Documento doganale (necessario per la temporanea uscita di automobili dal territorio doganale, composto di tre fogli staccabili, per l’espatrio, il rimpatrio provvisorio e il rimpatrio definitivo). 
 X   sm. triptych. 

\Trittico Opera composta da tre atti unici di G. Puccini (Il tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi), libretti di G. Adami e G. Forzano (New York, 1918). 

\trittòngo, sm. (pl.-ghi) Sillaba formata da più vocali unite. 

\tritùme, sm. coll. Quantità formata da oggetti tritati. 

\trituràbile, agg. Che può essere triturato. 

\trituràre, v. tr. Tritare in parti minutissime. 
 X   v. tr. to grind. 
 @   lat. tardo triturare trebbiare, deriv. da da tritus, p.p. di terere. 

\trituratóre, sm. Persona o macchina che tritura. 

\triturazióne, sf. L'azione del triturare. 

\Triùggio Comune in provincia di Milano (6.983 ab., CAP 20050, TEL. 0362). 

\Triumph Motor Co. Industria automobilistica inglese. Fondata nel 1885 a Coventry, venne assorbita dalla Standard Motor Car Company Ltd. nel 1945 formando la Standard Triumph International Ltd. 

\triumviràle, agg. Relativo a un triumviro, a un triumvirato. 

\triumviràto, sm. 1 Gruppo di tre persone con incarichi direttivi. 2 Collegio formato da tre magistrati nell'antica Roma. 
 @   lat. triumviratus,-us. 
Nell'antica Roma venne istituito nel 289 a. C., ma storicamente si ritiene come primo triumvirato quello composto da Pompeo, Cesare e Crasso (60 a. C.) che fu un accordo politico che permise ai tre di governare e amministrare. Il secondo triumvirato si costituì tra Ottaviano, Antonio e Lepido (43 a. C.) e rappresentò una magistratura straordinaria quinquennale, che escluse il popolo dal governo. 
Triumvirato della Repubblica romana 
Triumvirato composto da Mazzini, Saffi e Armellini. 

\triùmviro, sm. Chi appartiene a un triumvirato. 

\triùnviro e derivati => "triumviro e derivati" 

\trivalènte, agg. Atomo che può combinarsi con tre atomi di idrogeno. 

\trivalènza, sf. Proprietà di un atomo di essere trivalente. 

\Trivandrum Città (524.000 ab.) dell'India, sulla costa di Malabar. Capitale dello stato di Kerala e capoluogo del distretto omonimo. 

\trivèlla, sf. Macchina con la quale è possibile la perforazione del suolo, utilizzata per ricerche minerarie. Esistono due tipi di trivella: a rotazione e a percussione. La seconda viene utilizzata per perforazioni limitate, fino a 1.000-2.000 m o per perforare rocce molto dure, mentre la prima raggiunge profondità molto elevate e mantiene costante il diametro del foro. La trivella viene montata su un traliccio chiamato derrick. 
 @   lat. terebella, dimin. di terebra succhiello. 

\trivellaménto, sm. L'azione del trivellare. 

\trivellàre, v. tr. Forare facendo uso di una trivella. 
 X   v. tr. to drill. 
 @   deriv. da trivella. 

\trivellazióne, sf. Il risultato del trivellare. 
 @   deriv. da trivellare. 

\trivèllo, sm. Trivella. 

\Trivènto Comune in provincia di Campobasso (5.281 ab., CAP 86029, TEL. 0874). 

\Trivèro Comune in provincia di Biella (7.331 ab., CAP 13059, TEL. 015). 

\triviàle, agg. 1 Molto volgare. 2 Banale. 
 X   agg. coarse, vulgar, low. 
 @   lat. trivialis, deriv. da trivium trivio. 

\trivialità, sf. invar. L'essere, l'avere un comportamento triviale. 

\trivialménte, avv. In modo volgare, grossolano. 

\Trivigliàno Comune in provincia di Frosinone (1.349 ab., CAP 03010, TEL. 0775). 

\Trivigliàno Udinése Comune in provincia di Udine (1.704 ab., CAP 33050, TEL. 0432). 

\Trivìgno Comune in provincia di Potenza (868 ab., CAP 85018, TEL. 0971). 

\trìvio, sm. (pl. trivi) 1 Luogo in cui terminano o si incontrano tre vie. 2 Le arti della retorica, della grammatica e della dialettica, nel pensiero medievale. 
 @   lat. trivium, comp. da tri-, da tres tre + deriv. da via via. 

\Trivólzio Comune in provincia di Pavia (1.084 ab., CAP 27020, TEL. 0382). 

\Trivùlzio Belgiojoso Cristina (Milano 1808 – Milano 1871) Partecipò attivamente al Risorgimento italiano, finanziandone anche molte imprese. Suo nonno fu Gran Ciambellano dell'Imperatore d'Austria e Ministro Plenipotenziario d'Austria presso il Regno Sabaudo. Fu scrittrice e giornalista, organizzò asili e scuole e svolse varie altre opere sociali.

\Trivùlzio Gian Giacomo (Milano 1441-Arpajon, Chartres, 1518) Generale, detto Il Magno. Nel periodo 1490-1495 prestò servizio per Ludovico il Moro e per i re aragonesi di Napoli. Nel 1495 fu al servizio di Carlo VIII di Francia distinguendosi nella battaglia di Fornovo. Rivestì successivamente la carica di governatore di Milano (1500) e di maresciallo di Francia per Luigi XII; nel 1509 sconfisse i veneziani ad Agnadello e nel 1515 l'esercito degli Sforza a Marignano (Melegnano). 

\trìzio, sm. Forma isotopica dell'idrogeno, di numero atomico 1 e peso atomico 3. L'isotopo ha dunque due neutroni e un protone a formare il nucleo. Elemento instabile, radioattivo, con vita media di circa 12 anni, è un sottoprodotto delle reazioni nucleari. Fu scoperto nel 1934. 

\trobadòrico => "trovadorico" 

\Trobriand Gruppo di isole (12.000 ab.) della Papua Nuova Guinea, nel mare delle Salomone. 

\trocàico, agg. (pl. m.-ci) Di verso composto da trochei. 

\trochèo, sm. Piede di un verso, nella metrica classica, composto da una sillaba lunga e da una breve. 

\Tròchidi Famiglia di Molluschi Gasteropodi archeogasteropodi marini dalla conchiglia madreperlacea conica. 

\Trochìlidi Famiglia di Uccelli Trochiliformi detti anche uccelli mosca. ~ colibrì. Un tempo appartenevano all'ordine degli Apodiformi. 

\Trochilifórmi Ordine di Uccelli a cui appartiene la sola famiglia dei Trochilidi. 

\Trockij, Lev Davidovic (Janovka 1879-Città del Messico 1940) o Trotzkij, pseudonimo di L. D. Bronstein. Politico russo. Figlio di agiata famiglia israelita, si avvicinò da giovane alle teorie rivoluzionarie marxiste. Deportato in Siberia nel 1900, riuscì a fuggire e, sotto il falso nome di Trotzkiij, partecipò alla rivoluzione del 1905. Dopo il fallimento della rivoluzione, fu deportato a vita in Siberia, da dove riuscì a fuggire di nuovo, riparando esule a Vienna. Rientrato in Russia, divenne presidente del soviet (1917) e commissario del popolo. Entrato in contrasto con Stalin, fu destituito nel 1925 e andò in esilio in Francia, in Norvegia e in Messico. Fu ucciso nel suo studio da Jaques Mornard, probabilmente su incarico di Stalin. Tra le opere Storia della rivoluzione russa (1932) e La rivoluzione tradita (1937). 

\tròclea, sf. Struttura anatomica che per forma o funzione ricordi una carrucola. Sono esempi di troclea ossea la superficie dell'articolazione superiore dell'astragalo, delle falangi e quella inferiore nell'omero. Un altro esempio è l'anello fibrocartilagineo posto nell'angolo supero-mediale del tetto dell'orbita.

\Trocodendràcee Famiglia di piante dell'ordine delle Policarpiche a cui appartiene il solo genere Trochodendron

\Tròdena (in ted. Truden) Comune in provincia di Bolzano (946 ab., CAP 39040, TEL. 0462). 

\trof(o)- Primo elemento di parole composte tratto da un termine greco che significa "nutrimento". 

\Trofarèllo Comune in provincia di Torino (8.905 ab., CAP 10028, TEL. 011). 

\trofèo, sm. 1 Segno di vittoria, in genere strappato al nemico. i trofei di guerra furono accumulati in una grande catasta. 2 Premio, ricordo di un successo ottenuto. 3 Competizione sportiva a cui si partecipa. trofeo automobilistico. 4 Decorazione di insegne, di armi in una sala. 
 X   sm. trophy. 
 @   lat. trophaeum, dal greco tropàion, deriv. da tropè volgimento in fuga. 

\tròffia, sf. (o "trofia") Le trofie sono un tipo di pasta del levante genovese dalla forma allungata e intrecciata. Sono preparate con un impasto di acqua e farina di grano duro. Si mangiano, usualmente, condite con il pesto.   +  

\tròfico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla nutrizione dei tessuti organici. 

\trofìsmo, sm. In fisiologia, l'aspetto dinamico della nutrizione. 

\trofoblàsto, sm. In embriologia, strato cellulare extraembrionale situato nella morula dei Mammiferi placentati da cui derivano annessi che permettono l'adesione alla parete dell'utero. 

\Trogìidi Famiglia di Insetti Psocotteri. 

\troglodìta, sm. e sf. (pl. m.-iti) 1 Uomo primitivo che viveva nelle caverne. ~ aborigeno, cavernicolo. 2 Individuo rozzo. 

\troglodìtico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo ai trogloditi. 2 Rozzo. 

\Troglodìtidi Famiglia di Uccelli Passeriformi dal becco allungato. 

\trògolo, sm. 1 Contenitore rettangolare utilizzato per il bucato. 2 Mangiatoia per i suini. 
 X   sm. (mangiatoia) trough. 

\Trogònidi Famiglia di Uccelli Trogoniformi che hanno il primo e il secondo dito volti all'indietro e il terzo e il quarto rivolti in avanti. 

\Trogonifórmi Ordine di Uccelli a cui appartiene la sola famiglia dei Trogonidi. 

\tròia, sf. 1 Scrofa. ~ porca, porcella. 2 Donna dai facili costumi. ~ prostituta, meretrice. 
 @   lat. tardo troia. 

\Tròia (comune) Comune in provincia di Foggia (7.898 ab., CAP 71029, TEL. 0881), posto a 439 m di altitudine. Ha una cattedrale dell'XI sec., splendido esempio di architettura romanica con influssi pisani e orientali, porte in bronzo, pulpito del XII sec., pregevole rosone a undici raggi e un ricco tesoro. 

\Tròia (storia) Antica capitale della Troade in Asia Minore. La leggenda narra che fu fondata da Dardano e che venne chiamata così dal nipote del fondatore, Tros o Troo. Fiorì in particolare sotto il regno di Priamo, figlio di Laomedonte, ma proprio in questo periodo vide anche la sua fine a opera dei greci comandati da Agamennone. La guerra di Troia costituisce il tema dell'Iliade e rappresenta un motivo fondamentale della tradizione mitica greca. Prove decisive dell'esistenza della città vennero fornite dagli scavi condotti dal 1871 nel sito identificato da Schliemann e Dörpfeld in corrispondenza dell'altura di Hisarlik. I lavori proseguirono dal 1932 al 1938 a opera di Blegen e riportarono alla luce nove strati sovrapposti di abitazioni e resti databili dal 3200 a. C. al 400 d. C. La Troia narrata da Omero fu riconosciuta nel settimo strato. I più antichi strati risalgono al III millennio a. C. e testimoniano la presenza di una fortezza. Verso la fine del II millennio a. C. la città venne distrutta prima probabilmente da un terremoto e poi da un incendio che è stato collegato alla conquista achea. Tra l'VIII e il VII sec. a. C. venne invasa da barbari di provenienza tracia e poi colonizzata da popolazioni eoliche e tessaliche (VII sec.). Nel V sec., a seguito della conquista da parte di Serse, venne inglobata nella satrapia persiana della Frigia, indi subì ulteriori invasioni da Alessandro Magno, Seleucidi, Antioco III di Siria e dai romani, che con Cesare e Augusto la ricostruirono e abbellirono. La fine dell'impero romano comporta anche la perdita delle notizie su Troia. 

\troiàio, sm. (pl.-ai) 1 Porcile. 2 Luogo sudicio. 

\Troiane, Le Tragedia di Euripide (415 a. C.). 
Troiane, Le 
Film drammatico, britannico (1971). Regia di Michael Cacoyannis. Interpreti: Katharine Hepburn, Vanessa Redgrave, Geneviève Bujold. Titolo originale: The Trojan Women 

\Troiani, I Poema lirico in cinque atti e due parti di H. Berlioz, testo proprio (Parigi, 1863). 

\Troiàno Nome di uno degli asteroidi che si trovano sulla medesima orbita di Giove; il nome di questi asteroidi deriva da quello degli eroi omerici della guerra di Troia. Sono divisi in due gruppi: precedono e seguono Giove, in modo da creare sempre un triangolo equilatero con Giove stesso e il Sole. Tra i primi a essere scoperti, Achille, il cui diametro è di trenta chilometri. 

\troiàno, agg. e sm. agg. Relativo alla città di Troia. 
sm. Abitante della città di Troia. 

\tròica, o tròika, sf. 1 Traino realizzato con tre cavalli. 2 Dirigenza, potere affidato a tre persone. 

\Troilo e Cressida Dramma di W. Shakespeare (1601-1602). 

\Troilo e Criseide Poema di G. Chaucer (ca. 1383-1385). 

\Troìna Comune in provincia di Enna (10.406 ab., CAP 94018, TEL. 0935). Centro agricolo (coltivazione di mandorli, cereali e olive), dell'allevamento di bovini e ovini e industriale (prodotti alimentari) dei monti Nebrodi. Gli abitanti sono detti Troinesi

\Troìsi, Màssimo (San Giorgio a Cremano 1953-Roma 1994) Regista e attore. Grande talento interpretativo, scomparso giovane e all'apice del successo. Tra le interpretazioni, Ricomincio da tre (1981), Scusate il ritardo (1983), Le vie del Signore sono finite (1987), Credevo fosse amore invece era un calesse (1992) e Il postino di Neruda (1994). 

\troll, sm. invar. Personaggio della tradizione popolare scandinava rappresentato come un nano o un gigante, solitamente ostile all'uomo, che vive in boschi e montagne. I troll compaiono in numerose fiabe in cui vengono descritti come abili artigiani che spesso custodiscono favolosi tesori. 

\trolley, sm. invar. Asta metallica attraverso cui i veicoli elettrici prendono energia da un sistema di conduttori collocati in una linea elettrica aerea. 

\trolling Nel gergo informatico indica l'azione di chi, in un gruppo di discussione, lancia messaggi inverosimili cercando di pescare persone particolarmente irascibili o arroganti. 

\trollius, sm. invar. Genere di piante erbacee perenni, appartenenti alla famiglia delle Ranuncolacce, diffuse nelle regioni fredde e temperate dell'emisfero settentrionale. 

\trómba, sf. 1 Strumento musicale a fiato, che produce un suono squillante. 2 Chi suona la tromba. 3 Clacson. 4 Oggetto che richiama la forma della tromba. 5 Pompa idraulica. 
 X   sf. 1 trumpet. 2 (d'aria) whirlwind. 
Voi sonerete le vostre trombe, e noi soneremo le nostre campane. Risposta data da Pier Capponi all'arrogante re di Francia Carlo VIII. 
La tromba è formata per tre quarti da un cilindro, poi da una parte conica che verso la fine si allarga a formare un padiglione. È munita di bocchino e di tre pistoni che permettono di intonare i suoni variando il volume d'aria presente all'interno.   +  
Tromba d'aria 
Fenomeno che rappresenta il moto vorticoso di una colonna d'aria calda ascendente intorno al suo asse verticale. Evento di enorme potenza, si manifesta con la forma di cono con il vertice verso terra. La tromba marina è quel fenomeno analogo al precedente, ma formatosi sulla superficie marina dalla quale l'acqua viene aspirata e portata verso l'alto. 

\trombàre, v. v. tr. 1 Bocciare, respingere. <> ammettere, promuovere. 2 Estrarre un liquido per mezzo di una pompa. 
v. intr. Suonare la tromba. 
 @   deriv. da tromba. 

\trombectomìa, sf. Asportazione chirurgica di un trombo che viene eseguita dopo aver inciso il vaso occluso. ~ embolectomia. 

\trombétta, sf. e sm. sf. Piccola tromba giocattolo. 
sm. Suonatore di tromba. 
Trombetta dei morti 
Fungo (Cantharellus cornucopioides) della famiglia delle Cantarellacee e della classe dei Basidiomiceti. Commestibile. 

\trombettière, sm. Soldato che suona la tromba per segnalazioni, adunate ecc. 

\trombettìsta, sm. e sf. (pl. m.-isti) Suonatore di tromba in una formazione musicale. 

\Trombìdidi Famiglia di piccoli Aracnidi Acari dal tegumento variopinto coperto di peluria. 

\trombidiòsi, sf. Nome di affezioni eritematose provocate da larve di Acari parassiti della famiglia dei Trombididi. 

\trombìna, sf. Enzima proteico responsabile della coagulazione del sangue per trasformazione del fibrinogeno del plasma in fibrina filamentosa; data la struttura a maglie di questa, le cellule sanguigne vi restano impigliate generando il coagulo. 

\trómbo, sm. Formazione solida, costituita da componenti del sangue, che può originarsi nelle arterie, nelle vene, nei capillari e nelle cavità cardiache. Esistono tre tipi di trombo: bianco (quando è formato solo da piastrine), rosso (quando piastrine e fibrina inglobano anche eritrociti) e misto. La natura funzionale di un trombo può inoltre essere ostruttiva (se occlude totalmente il vaso), parietale (nel caso in cui l'ostruisce solo parzialmente) e a cavaliere (quando è situato nella biforcazione di due vasi). Il trombo (o una sua frazione) può distaccarsi e attraverso il circolo sanguigno migrare, divenendo  →  embolo.
 X   sm. thrombus.
 @   greco thròmbos.

\tromboflebìte, sf. Processo infiammatorio di un vaso venoso seguito dalla formazione di un trombo. Originata da rallentamento della circolazione sanguigna periferica, incremento del numero delle piastrine, lesioni delle pareti venose, infezioni, interventi chirurgici, gravidanza e parto, la tromboflebite si localizza di preferenza negli arti inferiori. I sintomi sono dolore, febbre leggera, edema e arrossamento della cute soprastante la vena interessata (fino a formare un "cordone" duro al tatto). La terapia prevede la somministrazione di eparina e antibiotici.
 X   sf. thrombophlebitis.

\trombolìtico, sm. Farmaco in grado di sciogliere un trombo.

\tromboncìno, sm. Piccolo lanciabombe che viene unito al fianco della canna di un fucile. 

\Tromboncìno, Bartolomèo (Verona ca. 1470-Venezia? dopo il 1535) Compositore. È autore, tra l'altro, di circa 160 frottole. 

\trombóne, sm. 1 Grossa tromba che produce suoni più cupi e profondi. 2 Persona che suona il trombone. 3 Arma da fuoco a canna corta e larga. 3 Persona noiosa, enfatica. non voleva certo stare tutto il tempo ad ascoltare quel trombone di professore
 X   sm. trombone. 
 @   accresc. di tromba

\Tromboni, I Commedia di F. Zardi (1956). 

\trombonìsta, sm. e sf. (pl. m.-isti) Suonatore di trombone. 

\trombòsi, sf. Processo patologico che porta alla formazione di un trombo all'interno di un vaso arterioso o venoso. Le trombosi possono essere distinte in intracardiache, arteriose e venose. Mentre le prime due forme possono produrre effetti anche letali sul paziente (arteriosclerosi, infarto cerebrale o cardiocircolatorio), le trombosi venose non portano gravi conseguenze, tranne nei casi in cui colpiscono le vie principali di deflusso sanguigno, come la vena porta, l'iliaca, la femorale e la cava ascendente. La terapia della trombosi prevede il trattamento farmacologico del paziente (anticoagulanti e trombolitici); nei casi più gravi, tuttavia, è necessario procedere all'intervento chirurgico.   +     +  
 X   sf. thrombosis. 

\trombossàno, sm. In biochimica, sostanza lipidica che viene sintetizzata nelle piastrine della prostaglandina G. 

\Tromèllo Comune in provincia di Pavia (3.123 ab., CAP 27020, TEL. 0382). 

\trompe-l'oeil, sm. invar. Tipo di rappresentazione pittorica degli oggetti molto realistica. 

\Trómpia Valle delle Alpi Bresciane, attraversata dal fiume Mella. 

\Tromsú Città (53.000 ab.) della Norvegia, sulla costa orientale dell'isola di Tromsúy. Capoluogo della contea di Troms. 

\Tronador, Cerro Monte (3.554 m) dell'America Meridionale, nella Cordigliera Patagonica, al confine tra Argentina e Cile. 

\troncaménto, sm. 1 L'atto di troncare e il relativo effetto. ~ mozzamento. 2 Eliminazione di alcune lettere (in genere sillaba o vocale atona) dalla fine di un parola, usata per ottenere suoni più armoniosi (o, in poesia, per ottenere il numero desiderato di sillabe in una strofa) saper vedere; mal di mare; son pronto; non so; qual è la mia; buon peso; un po'; piè di pagina (in genere, a differenza dell'elisione, non richiede apostrofo o altri segni, tranne in alcuni casi, come negli ultimi due esempi in cui si usa l'apostrofo o l'accento) ~ apocope (si parla invece di aferesi se è eliminata la parte iniziale e di sincope se è eliminata una parte interna).  3 In matematica: vedi   +  .
 X   sm. 1 cutting off. 2 (fig.) breaking off. 3 (mat.) truncation.

\troncàre, v. tr. 1 Tagliare in modo netto, spezzare. il braccio era stato troncato dalla sega circolare in un momento di sua disattenzione sul lavoro; troncare un rapporto, farlo terminare bruscamente. 2 Stancare, stroncare. quella salita troncava le gambe. 3 Eliminare alcune lettere di una parola. 4 In matematica: vedi   +  .
 X   v. tr. 1 to cut off. 2 (fig.) to break off. 3 (mat.) to truncate.
 @   lat. truncare, deriv. da truncus tronco. 

\troncàto, agg. 1 Tagliato. ~ reciso. <> unito. 2 Stroncato, spezzato. ~ rotto. <> intero. 3 Sospeso bruscamente. ~ interrotto. <> ripreso. 3 In araldica, relativo allo scudo che è diviso in due parti uguali con una linea orizzontale. 

\tronchése, sm. o sf. Tenaglia di grandi dimensioni utilizzata per troncare fili metallici. 

\tronchesìna, sf. Piccola tenaglia utilizzato nella cura delle mani. 

\tronchétto, sm. Tronco di dimensioni ridotte. tronchetto della felicità, pianta esotica. 
 @   dimin. di tronco

\trónco, agg. e sm. (pl. m.-chi) agg. 1 Spezzato, tagliato. piramide tronca, a cui manca il vertice. 2 Interrotto. in tronco, senza completare; lasciare in tronco un discorso. 3 Stroncato. 
sm. 1 Fusto di un albero. 2 Parte del corpo umano compresa fra il bacino e il collo. il suo tronco era straordinariamente muscoloso. 3 La parte principale che resta di qualcosa che è stato spezzato. 4 Solido geometrico ottenuto asportando una parte tagliata da una sezione. tronco di cono
 X   agg. broken off, cut off. sm. 1 trunk. 2 (parte del corpo) trunk. 3 (tratto) section. 
 @   lat. truncus

\troncocònico, agg. (pl. m.-ci) Che ha forma di un tronco di cono. 

\troncóne, sm. 1 Ciò che rimane di un oggetto troncato, la parte principale rimasta. 2 Moncone. 

\Trondheim Città (141.000 ab.) della Norvegia centrale, sul fiordo omonimo. Capoluogo della contea di Súr-Trúndelag. 

\troneggiàre, v. intr. 1 Sedere sul trono. 2 Sovrastare gli altri. la sua intelligenza troneggiava sui suoi colleghi. 3 Essere in bella mostra e in vista. il monumento ai caduti troneggiava nella piazza principale
 X   v. intr. to tower. 
 @   deriv. da trono

\tronfiàre, v. intr. 1 Detto soprattutto di animali, camminare con aria impettita. 2 Sbuffare. 

\trónfio, agg. (pl. m. tronfi) 1 Pieno di superbia. 2 Ampolloso, eccessivo. 
 X   agg. conceited. 

\tròno, sm. 1 Seggio su cui siedono sovrani, re, imperatori. salire al trono, diventare re. 2 Autorità, potere di sovrano. il trono era più che mai in difficoltà dopo le ultime disfatte. 3 pl. Gerarchia angelica. 
 X   sm. throne. 
 @   lat. thronus, dal greco thrònos

\Trono di legno, Il Romanzo di C. Sgorlon (1973). 

\Trono di sangue, Il Film drammatico, giapponese (1959). Regia di Akira Kurosava. Interpreti: Isuzo Yamada, Toshiro Mifune. Titolo originale: Kumonosu-Di 

\Trontàno Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (1.654 ab., CAP 28030, TEL. 0324). 

\Trónto Fiume (115 km) dell'Italia centrale. Nasce dai monti della Laga e sfocia nel mare Adriatico. 

\Tronzàno Làgo Maggióre Comune in provincia di Varese (302 ab., CAP 21010, TEL. 0332). 

\Tronzàno Vercellése Comune in provincia di Vercelli (3.524 ab., CAP 13049, TEL. 0161). 

\Tróodos Massiccio montuoso (1.953 m) dell'isola di Cipro, nei monti Olimpo. 

\Tropèa Comune in provincia di Vibo Valentia (6.869 ab., CAP 88038, TEL. 0963). 

\tropical, sm. invar. Bevanda a base di rhum, latte e frutti tropicali. 

\tropicàle, agg. Riguardante i tropici. ~ equatoriale. <> artico. 
 X   agg. tropical. 

\tròpico, sm. (pl.-ci) Ognuno dei due paralleli geografici che delimitano una porzione climatica terrestre detta torrida, comprendente l'equatore, nei quali il Sole raggiunge due volte l'anno lo zenit   +  ; i tropici sono posti alla latitudine di 23° 27' nord (tropico del Cancro) e sud (tropico del Capricorno).   +  
 X   sm. tropic. 

\Tropico del cancro Romanzo di H. Miller (1934). Nonostante i suoi meriti letterari, l'opera, pubblicata inizialmente a Parigi, venne vietata negli Stati Uniti d'America per oscenità e rimase proibita fino al 1961. Basato sul lungo soggiorno dell'autore a Parigi negli anni '30, il romanzo è la narrazione della discesa di un giovane poeta negli abissi della degradazione. Dopo aver sperimentato il livello più infimo della perversione fisica e psichica, il poeta raggiunge l'apice della sua capacità creativa e conosce una rinnovata gioia e una profondità di vita. 

\Tropico del capricorno Romanzo di H. Miller (1939). 

\tropìna, sf. In biochimica, ormone il cui rilascio viene stimolato da un altro ormone. 

\tropìsmo, sm. 1 Movimento di reazione che presenta un organismo ad agenti ambientali esterni. 2 Nella biologia vegetale, movimento di accrescimento di una pianta la cui direzione viene determinata da uno stimolo esterno. 
 @   greco trépein rivolgersi. 

\tropo- Primo elemento di parole composte. 
 @   dal greco trópos rivolgimento. 

\tròpo, sm. Metafora, figura retorica. 

\tropopàusa, sf. Strato sottile dell'atmosfera terrestre, situata a 12-15 km di altezza, che divide la troposfera e la stratosfera; è caratterizzata dalla presenza delle correnti a getto e da marcate differenze del gradiente termico. Questa fascia registra le temperature minime dell'atmosfera terrestre. 

\troposfèra, sf. Involucro interno dell'atmosfera terrestre, sede di quasi tutti i fenomeni meteorologici, esteso dalla superficie del pianeta fino a 15 km di altezza; è caratterizzata da una diminuzione di temperatura all'aumentare della quota. 

\tròppo, agg., pron., avv. e sm. agg. indef. In quantità, misura eccessiva. <> poco. si prendeva troppa libertà con i suoi, familiarizzava in modo eccessivo. 
pron. indef. Quantità, misura eccessiva. aveva ancora troppo da fare per smettere in quel momento
avv. 1 In modo eccessivo. essere di troppo, risultare sgradito. 2 Molto. gli diceva spesso che era un ragazzo troppo buono
sm. sing. Ciò che oltrepassa una giusta quantità. 
 X   agg. e pron. 1 too much. 2 (tempo) too long. 3 (troppa gente) too many people. avv. 1 (insieme agli aggettivi) too. 2 (insieme ai verbi) too much. 3 (fin troppo) far too. 
 @   franco throp branco. 

\troppopièno, sm. Orifizio che permette di evitare che il liquido trabocchi da vasche, recipienti. 

\Tròscidi Famiglia di Insetti Coleotteri lunghi pochi millimetri. 

\tròta, sf. Pesce (Salmo trutta) della famiglia dei Salmonidi e dell'ordine dei Clupeiformi. Lunga sino a 70 cm, vive nelle acque litoranee e nei fiumi europei. È stata diffusa dagli Stati Uniti in tutto il mondo. Si nutre di larve di insetti e di pesci più piccoli. In Italia è presente nei laghi e nei fiumi delle Alpi e delle Prealpi. Ama i torrenti dalle acque fredde, pulite e a corso veloce. In vista della riproduzione, risale il corso dei fiumi. 
 X   sf. trout (plural trout). 

\troticoltùra, sf. Allevamento delle trote. 

\Trotta, Margarethe von (Berlino 1942-) Regista cinematografica tedesca. Diresse Il caso Katharina Blum, film di esordio, Il secondo risveglio di Christa Klages (1978), Anni di Piombo (1981, Leone d'Oro al festival cinematografico di Venezia), Rosa Luxemburg (1986), Paura e Amore (1988). 

\trottàre, v. intr. 1 Andare al trotto. ~ galoppare. 2 Camminare rapidamente. <> passeggiare. 
 X   v. intr. to trot. 
 @   german. trotton. 

\trottàta, sf. 1 Corsa fatta trottando. 2 Rapida camminata. 

\trottatóio, sm. Ciascuna delle strisce di pavimentazione parallele effettuate utilizzando lastre che venivano situate negli acciottolati come guide per facilitare il transito dei veicoli. 

\trottatóre, sm. Cavallo che effettua corse al trotto. 
Trottatore francese 
Cavallo da trotto vigoroso e veloce, originario della Francia. 

\trotter, sm. invar. Ippodromo in cui svolgono corse al trotto. 

\trotterellàre, v. intr. Procedere lentamente al trotto. ~ sgambettare, saltellare. 
 X   v. intr. to trot along. 

\Tròtti, Giovànni Battìsta (Cremona 1555-Parma 1619) detto il Malosso. Pittore. Tra le opere Deposizione (1586, Cremona, Museo). 

\tròtto, sm. 1 Modalità di corsa del cavallo intermedia fra il passo e il galoppo. È caratterizzato da un movimento tale che l'arto anteriore sinistro viene posato contemporaneamente al posteriore destro e l'anteriore destro al posteriore sinistro.2 Competizione di cavalli che, a tale andatura, trainano un carrozzino occupato dal guidatore. 3 Camminata veloce. 
 X   sm. trot. 
 @   deriv. da trottare. 

\tròttola, sf. 1 Giocattolo a forma di cono rovesciato che entra in rotazione tirando uno spago avvolto su se stesso. 2 Detto di persona che non sta mai ferma e si dà continuamente da fare. 

\trottolìno, sm. Bambino vivace che non sta mai fermo. 

\Trotzkij, Lev Davidovic Bronstein => "Trockij, Lev Davidovic" 

\trotzkismo, o trozkismo, sm. La teoria politica elaborata da L. D. Trockij. 

\trotzkìsta, agg. (pl. m.-isti) agg. Relativo alla corrente di pensiero di Trotzky. 
sm. e sf. Seguace e sostenitore delle idee di Trotzky. 

\Troubetzkoy, Pàolo (Intra 1866-Suna 1938) Pittore. Tra le opere Il brumista (1893-ca. 1894, Milano, Galleria d'Arte Moderna). 

\troupe, sf. invar. 1 Compagnia di attori. 2 Gruppo di tecnici. 
 X   sf. 1 troupe. 2 (tecnici) crew. 

\trousse, sm. invar. Borsetta da signora che ha forma di astuccio. 

\trovadóre => "trovatore" 

\trovadòrico, agg. (pl.-ci) Relativo ai trovatori della Provenza. 

\Trovajòli, Armàndo (Roma 1917-) Pianista, compositore e direttore d'orchestra italiano. Ha composto anche colonne sonore per film di De Sica, Risi e Scola e di commedie musicali tra cui si ricordano Rugantino, Aggiungi un posto a tavola, Ciao Rudy e L'impresario di Smirne

\trovànte, sm. Altra denominazione di masso erratico. 

\trovàre, v. v. tr. 1 Scoprire, rinvenire ciò che si stava cercando o di cui si ha bisogno. non riuscì a trovare ciò che cercava in quel negozio. 2 Pensare a uno stratagemma, a una idea ingegnosa. trovare la soluzione ai suoi problemi. 3 Incontrare per caso, imbattersi in qualcosa o qualcuno senza averlo cercato. 4 Sorprendere, pescare, cogliere. trovare con le mani nel sacco, nel momento in cui sta commettendo un'azione particolare. 5 Ottenere, riuscire ad avere. 6 Constatare. 7 Fare visita. 8 Valutare. come hai trovato il pranzo? 
v. intr. pron. 1 Stare in un luogo. 2 Essere in una certa situazione. si trovava al verde, era senza soldi. 
 X   v. tr. 1 to find. 2 (incontrare) to meet. 3 (scoprire) to discover. 4 (pensare) to think.  v. intr. pron. 1 (essere) to be. 2 (situato) to lie, to be situated. 3 (incontrarsi) to meet. 4 (sentirsi) to feel. 
 @   etimo incerto. 

\trovaròbe, sm. e sf. invar. Persona che si occupa di procurare il materiale richiesto dalla rappresentazione di uno spettacolo. 
 X   sm. e sf. property man, propman. 

\Trovarsi Commedia di L. Pirandello (1932). 

\trovàta, sf. Idea, espediente escogitato. ~ invenzione. 
 X   sf. 1 trick. 2 (espediente) expedient. 3 (buona idea) good idea. 

\trovatèllo, sm. Bambino che è stato abbandonato dai genitori. 

\trovatóre, sm. Poeta medievale della Provenza che scriveva liriche d'amore. 

\Trovatore, Il Dramma in quattro parti di G. Verdi, libretto di S. Cammarano (Roma, 1853). 

\trovièro, o trovèro, sm. Nei secc. XII e XIII, poeta lirico che componeva in lingua d'oil. 

\Tròvo Comune in provincia di Pavia (561 ab., CAP 27020, TEL. 0382). 

\troy, o troy-weight, sm. invar. Sistema di peso inglese per la misura di metalli e pietre preziose. 

\Tròya, Vincènzo (Magliano d'Alba 1806-Torino 1883) Pedagogista. Introdusse in alcune scuole i metodi dell'educatore svizzero J. H. Pestalozzi (1746-1827). Redasse nuovi testi per le scuole elementari. Tra le opere, L'istruzione ai maestri delle scuole elementari (1840). 

\Troyes Città (59.000 ab.) della Francia, nella Champagne, sul fiume Senna. Capoluogo del dipartimento di Aube. 
Trattato di Troyes 
Trattato tra Carlo VI, re di Francia, ed Enrico V, re d'Inghilterra, firmato il 21 maggio 1420, nel quale Carlo VI escludeva il figlio Carlo dalla successione al trono attribuendola a Enrico V e ai suoi eredi. Con questo trattato ebbe inizio la penultima fase della guerra dei Cent'anni. 

\trozkìsta => "trotzkista" 

\Trubetzkoj, Nikolaj Sergeevic (Mosca 1890-Vienna 1938) Linguista russo. Tra le opere Per una teoria generale dei fenomeni fonologici vocalici (1929) e Fondamenti della fonologia (1939). 

\Trübner, Wilhelm (Heidelberg 1851-Karlsruhe 1917) Pittore tedesco. Tra le opere Castello di Hemstach (1904, Berna, Kunstmuseum). 

\truccàre, v. v. tr. 1 Alterare artificialmente l'aspetto di qualcuno facendo ricorso a cosmetici, parrucche ecc. non accettava di essere truccato per comparire in televisione. 2 Alterare un risultato, ricorrere ad azioni illegali per ingannare qualcuno. truccare le carte, barare; truccare un esame, commettere degli illeciti per favorire qualcuno. 
v. rifl. Trasformare il proprio aspetto facendo uso di cosmetici, parrucche ecc. non gli dispiaceva se in qualche occasione la sua ragazza si truccava un po'
 X   v. tr. 1 to make up. 2 (fig.) to rig, to fix. 3 (falsare) to fake. 4 (travestire) to disguise. 5 (motore) to soup up a car. v. rifl. to put on make-up, to make oneself up. 
 @   etimo incerto. 

\truccàto, agg. 1 Che ha un aspetto alterato rispetto a quello naturale. 2 Manipolato, alterato in modo illecito. 

\truccatóre, sm. (f.-trìce) Chi svolge il mestiere di truccare le persone, di curare il loro aspetto. 
 X   sm. make-up artist. 

\truccatùra, sf. 1 L'effetto del truccare. 2 Materiale utilizzato per truccare, trucco. 

\Truccazzàno Comune in provincia di Milano (3.756 ab., CAP 20060, TEL. 02). 

\trùcco, sm. (pl. trucchi) 1 Operazione del truccare. doveva ancora mettersi il trucco sul viso. 2 Gioco di prestigio, illusione. il trucco era evidente in quel caso. 3 Artificio utilizzato per creare effetti scenici particolari in una rappresentazione artistica o cinematografica. 4 Stratagemma. con un trucco ingegnoso riuscì a salvarsi da quella situazione critica
 X   sm. 1 trick. 2 (cosmesi) make-up. 
 @   deriv. da truccare

\Trucco e l'anima, Il Saggio di A. M. Ripellino (1965). 

\trùce, agg. Minaccioso, torvo. ~ arcigno, feroce. <> benevolo, bonario. 
 X   agg. fierce. 

\trucidàre, v. tr. Uccidere con grande ferocia. ~ accoppare, ammazzare. <> graziare, risparmiare. 
 X   v. tr. to slaughter. 

\truciolàre, agg., sm. e v. agg. Che è ottenuto mediante trucioli pressati. 
sm. Legno ottenuto pressando e incollando i trucioli. 
v. tr. Ridurre in trucioli. 

\truciolàto, sm. Pannello di legno truciolare. 

\Trucioli Prosa di C. Sbarbaro (1920). 

\trùciolo, sm. Sottile scaglia di legno che si ottiene durante la lavorazione del legno con la pialla o altri macchinari. 
 X   sm. shaving. 
 @   deriv. da truciolare. 

\truculènto, agg. Feroce, truce. 

\truculènza, sf. invar. L'essere truculento, ferocia. 

\Trudeau, Pierre Elliott (Montreal 1919-Montreal 2000) Politico canadese. Di ideologia liberale, dal 1968 al 1984 fu due volte primo ministro. 

\trùffa, sf. Raggiro, frode che provoca un danno. 
 X   sf. swindle, fraud. 

\truffaldìno, agg. e sm. agg. Che imbroglia, truffa. 
sm. Chi imbroglia. 

\truffàre, v. tr. Imbrogliare, ingannare. 
 X   v. tr. to swindle, to cheat. 
 @   deriv. da truffa. 

\truffàto, agg. 1 Che è stato vittima di una truffa. 2 Che è stato ottenuto con truffa. 

\truffatóre, sm. (f.-trìce) Chi truffa, imbroglia. 
 X   sm. swindler, cheat. 

\Truffaut, François (Parigi 1932-Neuilly-sur-Seine 1984) Regista cinematografico francese. Diresse I quattrocento colpi (1959), Jules e Jim (1961), La calda amante (1964), Fahrenheit 451 (1966, da R. Bradbury), La sposa in nero (1967), Baci rubati (1968), La mia droga si chiama Julie (1969), Effetto notte (1973), Adele H., una storia d'amore (1973), L'ultimo metrò (1980), La signora della porta accanto (1981), Finalmente domenica! (1983). 

\trufolàre, v. v. intr. Frugare senza ordine. ~ rovistare. 
v. rifl. Rigirarsi in qualcosa. ~ sguazzare. 
 @   francese truffe tartufo. 

\truìsmo, sm. Verità banale e ovvia. 

\Trujillo Città (509.000 ab.) del Perú, sul fiume Río Moche. Capoluogo del dipartimento di La Libertad. 

\Truk Gruppo di isole (33.000 ab.) degli Stati Federati di Micronesia, nella Micronesia. 

\trùllo, sm. 1 Costruzione dal tetto conico tipica della Puglia. 2 Sciocco. 

\Truman, Harry Spencer (Lamar 1884-Kansas City 1972) Uomo politico statunitense. Senatore dal 1934, venne eletto vicepresidente nel 1944 e divenne presidente nel 1945 succedendo a Roosevelt. Il suo intervento fu decisivo nella definizione dell'assetto politico dell'Europa postbellica alla conferenza di Potsdam. Sua fu anche la decisione di impiegare le armi atomiche contro il Giappone. Dopo essere stato riconfermato presidente (1948), da una parte tentò di proseguire il New Deal rooseveltiano, dall'altra fu fautore dell'avvio della guerra fredda e della dottrina Truman. Annunciata il 12 marzo 1947, essa consisteva in un programma di aiuti militari ed economici ai paesi europei e anche del resto del mondo e si concretizzò nella costituzione della NATO, nell'appoggio dell'ONU, nel piano Marshall e nel programma del quarto punto. Nel 1950 Truman decise l'intervento delle truppe americane a difesa della Corea del Sud invasa dalla Corea del Nord. 

\trumeau, sm. invar. 1 Mobile che funge da scrittoio. 2 Specchiera posta in uno spazio limitato da due porte. 

\trumò => "trumeau" 

\Truncatèllidi Famiglia di Molluschi Gasteropodi Mesogasteropodi diffusi nelle acque dolci e lungo le coste. 

\truògolo => "trogolo" 

\trùppa, sf. 1 Organico composto dai soldati di una forza militare. truppa mercenaria, composta da soldati professionisti, che combattono in cambio di denaro. 2 L'insieme dei soldati semplici di un esercito. militare di truppa. 3 Massa, moltitudine. una truppa di giovani assalì lo stadio in cui si sarebbe tenuto il concerto
 X   sf. troop. 
 @   franc. troupe, dal franco throp branco. 

\truschìno, sm. Arnese utilizzato nella tracciatura di pezzi meccanici. 

\trust, sm. invar. 1 Accordo monopolistico per controllare il mercato. ~ cartello, consorzio, multinazionale. 2 Gruppo di discussione su un determinato argomento. 
Operazione finanziaria di unificazione di due o più società finalizzata all'ottenimento dei benefici conseguenti alle sinergie, all'integrazione verticale e alle economie di scala. Viene realizzato da gruppi del medesimo settore presenti sul mercato con una buona posizione. Può influire negativamente sul mercato per la situazione monopolistica che determina. 

\Tsao Chan (Tsao Hsüeh-chin) (1715?-1763?) Romanziere cinese. Tra le opere Il sogno della camera rossa (completato da Kao E.). 

\Tsaratanana Picco principale dei monti del Madagascar, nella parte nord dell'isola, di altezza 2.876 m. 

\tse-tse, agg. indecl. Relativo alla mosca che trasmette la malattia del sonno. 

\t-shirt => "tee-shirt" 

\Tsingtao Città costiera della Cina, nello stato di Shandong, si affaccia sul mar Giallo, all'altezza della penisola coreana. 

\Tsiribihina Fiume (500 km) del Madagascar. Nasce dagli altopiani centrali dell'isola e sfocia nel canale di Mozambico. 

\TSR In informatica è la sigla di Terminate and stay resident. Si tratta di un programma che, dopo la sua esecuzione, rimane caricato nella memoria centrale. 

\Tsu Città (157.000 ab.) del Giappone, sull'isola di Honshu. Capoluogo della prefettura di Mie. 

\Tsugaru Penisola della costa settentrionale dell'isola di Honshu, in Giappone. 

\Tsushima Gruppo di isole (59.000 ab.) del Giappone, tra la costa sudorientale della Corea del Sud e le isole di Honshu e Kyushu. 

\TTL Sigla di Transistor-Transistor-Logic. Riunisce quei componenti in cui le principali funzioni logiche sono realizzate utilizzando transistori bipolari. La famiglia ha buona velocità di funzionamento e buoni margini di rumore. 

\tu, pron. e sm. pron. pers. 1 Utilizzato come soggetto per indicare la seconda persona singolare; se in fondo al verbo, indica un maggiore risalto. dovevi pensarci tu a quietare gli animi. 2 In frasi ellittiche. e tu?, si sottintende cosa farai
sm. Il pronome tu. 
 X   pron. 1 you. 2 (tu stesso) you yourself. 3 (a tu per tu) face to face. 
 @   lat. tu

\TU Sigla di Testo Unico. 

\tu quoque, Brute, fili mi, loc. avv. Espressione latina che significa "anche tu Bruto, figlio mio". Dovrebbe essere stata pronunciata da Cesare vittima della congiura delle idi di marzo riconoscendo tra i congiurati il suo caro amico Bruto. 

\Tu vipera gentile Romanzo di M. Bellonci (1973). 

\Tuamotu Arcipelago della Polinesia meridionale esteso su una superficie di 880 km2 e composta da circa 80 isole di natura corallina situate tra le isole Marchesi e le isole Tubuai. Assieme alle isole Gambier forma una circoscrizione amministrativa della Polinesia francese (12.000 ab.) Scoperto nel 1606 dal portoghese P. F. de Queirós, conobbe le stesse vicende storiche delle isole della Società. Tra le principali, Rangiroa, Maruroa, Fakarava e Manihi. 

\tuàreg, o tuàregh, agg. e sm. agg. indecl. Relativo ad alla popolazione berbera dei Tuareg. 
sm. e sf. invar. Chi appartiene alla popolazione berbera che vive nel Sahara. 
Nomadi dediti principalmente all'allevamento di cammelli e cavalli, i tuareg vivono secondo un sistema di tipo feudale con classi differenziate. Hanno una propria lingua e una propria scrittura. Sono di religione islamica, ma hanno mantenuto alcuni elementi animistici. 

\tuatàra, sm. Rettile (Sphenodon punctatus) della famiglia degli Sfenodontidi e dell'ordine dei Rincocefali. Dotato di cresta (il nome deriva dal maori tua=dorso e tara=spina), misura 70 cm di lunghezza. Vive nelle boscaglie della Nuova Zelanda. 

\tùba, sf. 1 Strumento a fiato caratterizzato da un tubo che si ripiega più volte e termina allargandosi. ~ buccina, trombone. 2 Cappello a forma di cilindro. ~ tubino. 3 Tromba in bronzo usata in guerra o nelle cerimonie religiose presso gli antichi greci e romani. 
 X   sf. 1 tuba. 2 (cappello) top hat. 
Strumento a fiato risalente all'Ottocento e termine con il quale veniva chiamato un antico strumento, dal quale derivò la tromba. La tuba ha caratteristiche simili alla tromba e al corno ed è solitamente usata per la riproduzione delle tonalità mancanti al trombone. Importante fu la tuba-contrabbasso o bassa-tuba nella Tetralogia di Richard Wagner. Simile ai flicorni nella gamma dei suoni bassi arrivò a sostituire tutti gli strumenti che erano sorti per accrescere la risonanza dei suoni gravi: l'oficleide (strumento a forma di serpente), l'euphonium, l'helicon o pelittone (dal nome del suo inventore, Pelitti).   +  
Tuba di Eustachio 
Detta anche tuba uditiva, è un canale di lunghezza 4 cm circa, che mette in collegamento la zona inferiore della cassa timpanica con la parte superiore della faringe.   +  
Tuba di Falloppio 
Detta anche tuba uterina, è il canale che mette in collegamento ogni ovaia con la parte alta dell'utero e che si presenta sfrangiato nella sua parte superiore (fimbria ovarica). 

\tubàre, v. intr. 1 Emettere un suono gutturale per brevi intervalli. 2 Sussurrare dolci parole all'innamorata. 
 X   v. intr. 1 to coo. 2 (fig.) to bill and coo. 

\tubatùra, sf. Tubazione. ~ condotto, conduttura. 
 X   sf. piping. 

\tubazióne, sf. Il complesso dei tubi che trasporta e distribuisce un certo liquido. 

\tuber cinereum, loc. sost. m. invar. Zona di sostanza grigia situata alla base del cervello, tra il chiasma ottico, le benderelle ottiche e i tubercoli mammillari. 

\Tuberàli Ordine di Funghi Ascomiceti i cui corpi fruttiferi sono chiusi e sotterranei. 

\tubercolàre, agg. Relativo alla tubercolosi. 

\tubercolìde, o tuberculìde, sf. Dermatosi che si suppone possa essere legata alla tubercolosi. 

\tubercolìna, sf. Estratto parziale o totale di bacilli tubercolari che viene usata per diagnosticare la presenza nell'uomo, nei bovini e negli animali da laboratorio di un'infezione tubercolare. 

\tubèrcolo, sm. 1 Protuberanza ridotta che si trova sulla superficie di un corpo. 2 In botanica, rilievo tondeggiante posto sulla superficie di un organo. 3 In anatomia, la superficie rotondeggiante die molari. 4 In anatomia, piccola prominenza. 5 In medicina, lesione elementare della tubercolosi. 

\tubercolosàrio, sm. (pl.-ari) Sanatorio per tubercolotici. 

\tubercolòsi, sf. (sigla TBC o TB)  Malattia infettiva il cui agente, Mycobacterium tuberculosis, detto anche bacillo di Koch, è un batterio gram positivo, aerobio e acido resistente, che mostra una certa sensibilità alla luce e alle temperature di pastorizzazione, mentre può sopravvivere a basse temperature.  La via di penetrazione del bacillo nell'organismo è rappresentata dalle vie respiratorie e dagli alimenti contaminati.  In corrispondenza del punto di ingresso o di impianto primitivo si genera un focolaio primario con diffusione ai linfonodi regionali.  Grazie alle reazioni immunitarie i bacilli possono rimanere confinati ai linfonodi e ivi restare latenti, ma un indebolimento delle difese può scatenare nuove infezioni.  I sintomi classici sono una tosse cronica con espettorato striato di sangue, febbre di rado elevata, sudorazione notturna e perdita di peso.  La tubercolosi generalmente interessa i polmoni (forma localizzata), ma nel caso in cui il bacillo entri in circolo, si può localizzare anche in altre sedi (pericardio, tubo digerente, epididimo, ossa, laringe ecc.) e dar luogo a forme che si trasmettono attraverso il sangue acute generalizzate (tubercolosi miliare acuta).
• In veterinaria è la malattia sostenuta dal Mycobacterium tuberculosis che colpisce gli animali, in particolare i bovini e gli uccelli. La tubercolosi bovina desta preoccupazione per la possibilità che il germe infetti l'uomo attraverso il latte. Oggi il rigoroso controllo degli allevamenti e la pastorizzazione eseguita sul latte hanno quasi escluso la possibilità di una contaminazione tramite questa via. 
• Malattia di alcune piante che si manifesta con rigonfiamenti e che è provocata da funghi o batteri.
 X   sf. tuberculosis.

\tubercolóso, agg. e sm. agg. Affetto da tubercolosi. 
sm. Chi è affetto da tubercolosi. 

\tubercolòtico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. 1 Relativo alla tubercolosi. 2 Affetto da tubercolosi. ~ tisico. 
sm. Chi è affetto da tubercolosi. 

\Tuberculariàcee Famiglia di Funghi Ifomiceti imperfetti a cui appartengono forme in cui i conidi vengono prodotti da ife conidiofore che escono da un cuscinetto micelico. 

\tùbero, sm. Parte sotterranea del fusto di una pianta, contenente riserve nutritive (amidacee) cui il vegetale ricorre in caso di necessità. Esempi sono la patata e il topinambur. 
 X   sm. tuber. 
 @   lat. tuber,-eris escrescenza. 

\tuberósa, sf. Nome volgare della Polianthes tuberosa, una pianta erbacea bulbosa messicana, appartenenti alla famiglia delle Amarillidacee, dai cui fiori viene ricavata un'essenza profumata. 

\tuberosità, sf. invar. L'essere tuberoso. 

\tuberóso, agg. 1 Gibboso, con molti bernoccoli, sporgenze. 2 Che cresce e si sviluppa sottoterra. 

\tubétto, sm. 1 Contenitore a forma di piccolo cilindro, rigido o deformabile. il tubetto di dentifricio era vuoto. 2 Cilindro su cui si avvolge la spola. 
 X   sm. tube. 
 @   dimin. di tubo

\tubièra, sf. 1 In marina, nella locuzione fare le tubiere che significa ripulire i tubi delle caldaie. 2 In metallurgia, condotto per l'immissione nel focolare di un altoforno di aria calda compressa. 3 Nell'impresa, l'insieme dei tubi delle caldaie. 

\Tubìnga Città (75.000 ab.) della Germania sudoccidentale. Situata sul fiume Neckar nel Baden-Württemberg è centro di cultura e di studi teologici, sede di una celebre e antica università fondata nel 1477. Ha industrie grafiche, editoriali, meccaniche di precisione, tessili, elettromeccaniche. Tra i monumenti il castello medievale, il palazzo municipale del XV sec., la chiesa gotica di San Giorgio del XV sec. 
Scuola di Tubinga 
Denominazione utilizzata per indicare le correnti di pensiero che si svilupparono nella facoltà di teologia di Tubinga dal XVII sec. Interessò inizialmente la teologia protestante e abbracciò in seguito anche quella cattolica. Ebbe come esponente nel XVIII sec. G. C. Storr che intervenne nel dibattito tra luteranesimo e illuminismo kantiano. Nel XIX sec. rappresentò il punto di riferimento del protestantesimo liberale con D. F. Strauss come massimo esponente. La scuola è attualmente ancora attiva. 

\tubìno, sm. 1 Bombetta. 2 Abito femminile lungo fino al ginocchio e molto aderente. 

\tubìsta, sm. (pl.-isti) Chi lavora e ripara le tubature. 

\tùbo, sm. Corpo a forma cilindrica o prismatica, cavo, di dimensioni e materiali vari, impiegato nel trasporto dei fluidi, in costruzioni meccaniche e impalcature. 
In tecnologia è un dispositivo che ha diverse applicazioni (tubo di Pitot, tubo di Venturi). 
 X   sm. 1 tube, pipe. 2 (digerente) digestive tract, alimentary canal. 
 @   lat. tubus. 
Tubo elettronico 
Dispositivo schematicamente rappresentabile da un'ampolla di vetro all'interno della quale sono posti due elettrodi, un catodo emettitore e un anodo raccoglitore, ai quali si applica una differenza di tensione che provoca un flusso di elettroni da un elettrodo all'altro. Viene impiegato per amplificazione e generazione di segnali elettrici, generazione di raggi X, nelle comunicazioni radiotelevisive e nell'elettronica, ma è oggi sostituito in gran parte dei casi da componenti a semiconduttori. I tubi elettronici possono essere a vuoto e a gas. Quelli a vuoto vengono ottenuti per applicazione di vuoto molto spinto all'interno dell'ampolla e si suddividono in base alla modalità di emissione degli elettroni in tubi a catodo freddo, tubi a catodo caldo, tubi fotoelettronici. Nei primi gli elettroni vengono emessi per la differenza di potenziale generata agli elettrodi, nei secondi, detti anche termoelettronici, l'emissione avviene per effetto termoelettronico, negli ultimi l'emissione avviene da un catodo fotosensibile per effetto fotoelettrico. Nel caso in cui all'interno dell'ampolla sia presente un gas o una miscela di gas si parla di tubi a gas. Tra quelli citati, i tubi che trovano più applicazioni sono i termoelettronici, che comprendono diodo, triodo, tetrodo, tubi a raggi catodici, tubi a raggi X, tubi a onda viaggiante
Tubo sonoro 
Elemento presente negli strumenti a fiato e nell'organo, costituito da un condotto a sezione circolare che genera onde stazionarie di frequenza variabile in base alle dimensioni e al tipo di chiusura. 

\tubolàre, agg. e sm. agg. Che ha forma di tubo. 
sm. Pneumatico privo di camera d'aria. 
 X   agg. tubular. 

\tùbolo, sm. 1 Tubo corto e sottile. 2 Piccolo condotto anatomico di forma cilindrica. 

\Tùbre (in ted. Taufers in Münsterthale) Comune in provincia di Bolzano (952 ab., CAP 39020, TEL. 0473). 

\Tubuai Arcipelago della Polinesia Francese, nell'oceano Pacifico. 

\Tubulidentàti Ordine di Mammiferi a cui appartiene l'unica famiglia degli Oritteropodi la cui sola specie è l'oritteropo. 

\Tubulìferi Sottordine di Insetti Tisanotteri con ali munite di cuticola e margini ornati da lunghe setole. 

\Tucàno Piccola costellazione, scoperta da J. Bayer nel 1603, nella quale si trova la Piccola Nube di Magellano, galassia satellite della Via Lattea; non si può vedere dalle latitudini italiane in quanto si trova nell'emisfero celeste australe. 

\tucàno, sm. Uccello della famiglia dei Ranfastidi e dell'ordine dei Piciformi. Tipico dell'America tropicale.   +  
Tucano codarossa 
(Aulacorhynchus haematopygus) Di colore verde con una striscia azzurra, presenta un becco rossiccio. Vive nelle foreste del Venezuela, della Colombia, dell'Ecuador, del Perù e nelle montagne del Brasile meridionale. Esemplare tipico è l'Andigena laminirostris o tucano dal becco a lamine, con piume grigio azzurro e becco fornito di lamine che vive nell'Ecuador e nel Perù. 

\Tucìdide (Atene 460 ca-400 a. C. ca) Storico greco. Di origini aristocratiche, visse ad Atene ai tempi di Pericle e partecipò attivamente alla vita pubblica. Nel 424 fu stratega al comando della flotta ateniese nella spedizione di difesa della costa della Tracia dagli attacchi spartani. Non essendo riuscito a sventare lo sbarco del nemico e l'occupazione di Anfipoli da parte di Brasida, venne condannato all'esilio, passato in Tracia e in lunghi viaggi. Ritornò nel 404 al termine della guerra e, secondo la tradizione, conobbe una fine violenta. La sua opera Storia della guerra del Peloponneso è suddivisa in 8 libri e narra gli avvenimenti che vanno dal 431 fino alla spedizione in Sicilia, interrompendosi al 411. Lo storico si propone di analizzare con metodo rigorosamente scientifico e realistico la logica degli eventi e il rapporto tra cause ed effetti, operando una distinzione tra cause apparenti, occasionali ed effettive. Sulla base del materiale e dei documenti raccolti con scrupolo tentò di pervenire alla verità dei fatti, eliminando i possibili errori nell'interpretazione degli avvenimenti. 

\Tucson Città (405.000 ab.) degli USA, nello stato dell'Arizona. 

\tucùl, sm. invar. Capanna fatta in argilla a pianta circolare e con soffitto conico, tipica di certe zone dell'Africa. 

\Tucumán Provincia (1.142.000 ab.) dell'Argentina settentrionale, capoluogo San Miguel de Tucum´n. 

\tudertìno, agg. e sm. agg. Relativo alla città di Todi. 
sm. Abitante di Todi. 

\Tudjman, Franjo (Veliko Trgovišce, Croazia 1923-Zagabria 1999) Politico croato. Fondatore dell'Unione democratica croata, si è opposto alle mire egemoniche della Serbia di Milosevic. Eletto presidente della Croazia nell'aprile 1990, l'ha guidata all'indipendenza, ottenuta nel giugno 1991. È stato rieletto presidente nel 1992 e nel 1997. 

\Tudor Dinastia di origine gallese che regnò in Inghilterra dal 1485 al tempo di Enrico VII fino al 1603 con Elisabetta I. Il capostipite Owen Tudor sposò la vedova di Enrico V, Caterina di Francia, elevando così la famiglia. Il figlio Edmondo venne nominato conte di Richmond e, sposata Margherita di Beaufort, ebbe un figlio, Enrico che, ucciso Riccardo III, divenne re con il nome di Enrico VII in virtù della discendenza dai Lancaster per parte materna. Questi sposò Elisabetta di York ponendo fine alla guerra delle Due Rose. La corona passò in seguito a Enrico VIII, Edoardo VI, Maria I ed Elisabetta I, con la quale si estinse la dinastia. 
Stile Tudor 
Stile architettonico e decorativo che si sviluppò durante la dinastia dei Tudor in Inghilterra fino al XVII sec. Ha carattere tardogotico e definisce il passaggio all'arte rinascimentale. Acquista l'attributo elisabettiano quando è caratterizzato dalla presenza di elementi classici. 

\Tudor, Antony (Londra, 1908-New York 1987) Nome d'arte di William Cook. Ballerino e coreografo britannico. Formatosi alla scuola di Marie Rambert, nel 1930 entrò a far parte della sua compagnia teatrale e l'anno successivo fece il proprio debutto come coreografo con il balletto Cross-Garter'd. Formò diverse compagnie in patria e poi si trasferì a New York, dove, insieme a H. Lang, fondò il Ballet Theatre. Tra le sue coreografie più note Jardin aux lilas (1936), Dark Elegies (1937), Gala Performance (1938), Pillar of Fire (1942), Romeo e Giulietta (1943), Undertow (1945), Shadowplay (1967) e The Leaves Are Fading (1975). 

\Tuènno Comune in provincia di Trento (2.214 ab., CAP 38019, TEL. 0463). 

\tufàceo, agg. Che è formato da tufo o presenta le sue caratteristiche. 

\Tufàra Comune in provincia di Campobasso (1.256 ab., CAP 86010, TEL. 0874). 

\tuffàre, v. v. tr. Immergere completamente il corpo in un liquido. tuffare la testa in acqua
v. rifl. 1 Lanciarsi nell'acqua. gli piaceva tuffarsi in acqua da grandi altezze. 2 Immergersi, dedicarsi completamente a una attività. si era tuffato in quella nuova avventura societaria
 X   v. tr. to plunge. v. rifl. to dive. 
 @   longob. tauffan

\tuffàta, sf. Il tuffare o tuffarsi. 

\tuffatóre, sm. 1 Chi si tuffa. 2 Atleta che pratica la disciplina sportiva dei tuffi. 
 X   sm. 1 plunger.

\tuffìsta, sm. (pl.-isti) Atleta che pratica la disciplina dei tuffi. 

\tùffo, sm. 1 Immersione completa e rapida in acqua. ~ sommersione. <> risalita. 2 Il lanciarsi in aria per compiere un'acrobazia. 3 Sussulto, forte emozione. ~ batticuore, scossa. 4 Picchiata di un aereo. 
 X   sm. 1 plunge, dive. 2 (bagno) dip. 
 @   deriv. da tuffare. 
Specialità sportiva che consiste in una rapida immersione in acqua da un'altezza definita, fissata dalla regolamentazione internazionale olimpica a 1 o 3 m per i trampolini elastici e 5 o 10 m per le piattaforme rigide. Le gare si suddividono in maschili e femminili e in specialità. Il tuffo si articola in partenza con o senza rincorsa, distacco, volo e ingresso in acqua. Tra i vari tipi di tuffo il teso, il carpiato, il raggruppato, il tuffo rovesciato con avvitamento, il tuffo in avanti e quello all'indietro, il salto mortale singolo, doppio, triplo. 

\Tufìllo Comune in provincia di Chieti (641 ab., CAP 66050, TEL. 0873). 

\Tufìno Comune in provincia di Napoli (3.042 ab., CAP 80030, TEL. 081). 

\Tùfo Comune in provincia di Avellino (1.058 ab., CAP 83010, TEL. 0825). 

\tùfo, sm. Roccia eruttata dai vulcani, utilizzata per costruzioni. 
 @   lat. tardo tufus. 

\Tugela Fiume (500 km) della Repubblica Sudafricana, nella provincia di Natal. Nasce dal Mont-aux-Sources e sfocia nell'oceano Indiano. 

\Tùglie Comune in provincia di Lecce (5.601 ab., CAP 73058, TEL. 0833). 

\tugùrio, sm. (pl.-uri) Abitazione misera, malridotta. ~ catapecchia, stamberga. 
 X   sm. hovel. 

\tùia, sf. Piante della famiglia delle Cupressacee e della classe delle Conifere, con foglie sempreverdi. Vi appartengono la tuia gigante (Thuja plicata), specie ornamentale che può raggiungere 60 m di altezza, e la tuia occidentale (Thuja occidentalis), che vive nell'America settentrionale nella regione dei grandi laghi. 

\tuiàno, sm. Idrocarburo biciclico che rappresenta lo scheletro fondamentale di alcuni tarpeni. 

\Tuileries Palazzo parigino che venne costruito nel 1564 sulla rive destra della Senna tra il Louvre e gli Champs-Elysées per volere di Caterina de' Medici. Venne preso d'assalto due volte durante la rivoluzione francese, incendiato nel 1871 e demolito nel 1882. 

\Tuìli Comune in provincia di Cagliari (1.263 ab., CAP 09029, TEL. 070). 

\Tula (città) Città (540.000 ab.) della Russia orientale, sul fiume Upa. Capoluogo della provincia omonima (1.832.000 ab.), estesa fra i fiumi Oka e Don. 

\Tùla (comune) Comune in provincia di Sassari (1.709 ab., CAP 07010, TEL. 079). 

\tularemìa, sf. Malattia infettiva provocata dal batterio Francisella tularensis, trasmessa dal contatto con animali selvatici, tramite insetti vettori o per inalazione. Si manifesta in varie forme, con sintomi cutanei e linfoghiandolari, oculari, polmonari. 

\Tulcea Città (98.000 ab.) della Romania, sul delta del fiume Danubio. Capoluogo del distretto omonimo. 

\tùlio, sm. Elemento chimico di numero atomico 69, simbolo Tm, peso atomico 168,9, appartenente alla famiglia delle terre rare o lantanidi, nel gruppo III del sistema periodico degli elementi, comune all'ittrio. 

\Tulipani e camini Opera di poesia di E. E. Cummings (1923). 

\tulipàno, sm. Angiosperma (Tulipa) della famiglia delle Gigliacee e dell'ordine delle Liliiflore. Pianta erbacea originaria dell'Asia, ne esistono molte specie. Viene coltivato a scopo ornamentale, specialmente in Olanda. Alto dai 30 ai 70 cm con foglie oblunghe, ha un solo fiore che può essere di colore bianco, rosso, giallo. Introdotto in Europa nel XVI sec., la specie più coltivata è la Tulipa gesueriana. È diffuso particolarmente in Olanda che lo esporta in tutte le parti del mondo. La pianta del tulipano, molto robusta, si riproduce per bulbilli; questi vengono interrati a una profondità di circa 10 cm, tra i mesi di settembre e dicembre, e la fioritura avviene nella primavera. Viene effettuata anche la coltivazione in serre. 
 X   sm. tulip. 

\tùlle, sm. sing. Velo formato da un tessuto molto sottile. 

\Tùllo Ostìlio Secondo tradizione, terzo re di Roma dal 673 al 642 ca. a. C. Sotto il suo regno avrebbe avuto luogo la distruzione di Alba Longa; d'indole guerriera, scese in lotta anche contro Veio e Fidene. Secondo la leggenda, morì fulminato da Giove durante un sacrificio per aver commesso un errore nel rituale. Secondo un'altra versione, fu Anco Marcio a ucciderlo. 

\Tulsa Città (367.000 ab.) degli USA, nello stato dell'Oklahoma, sul fiume Arkansas. 

\Tulsi Das (Tulasi Dasa) (Rajpur 1532-Benares 1623) Poeta indiano in hindi. Tra le opere Il lago delle gesta di Rama

\Tulu´ Città (121.000 ab.) della Colombia, nel dipartimento di Valle del Cauca. 

\Tumba Lago (500 km2) dello Zaire, posto alla confluenza del fiume Ubangi nel fiume Congo. 

\Tumbes Città (74.000 ab.) del Perú, sul fiume Río Tumbes. Capoluogo del dipartimento omonimo. 

\tumefàre, v. v. tr. Far gonfiare. 
v. intr. pron. Farsi gonfio. 
 X   v. intr. pron. to swell. 

\tumefàtto, agg. Gonfio. ~ edematoso, ingrossato. <> riassorbito. 

\tumefazióne, sf. Ingrossamento di qualche parte del corpo. ~ gonfiore. 
 X   sf. swelling. 

\tumescènte, agg. Gonfio, tumefatto. 

\tumescènza, sf. Rigonfiamento. 

\tumidézza, sf. L'essere tumido. 

\tùmido, agg. 1 Gonfio, pieno. ~ carnoso, turgido. <> sgonfio vuoto. 2 Relativo a uno stile ampolloso. 
 X   agg. swollen. 

\Tumkur Città (109.000 ab.) dell'India, nello stato di Karnataka. Capoluogo del distretto omonimo. 

\tumoràle, agg. Che è relativo a uno stato di crescita anormale delle cellule dei tessuti. 

\tumóre, sm. Neoformazione di tessuto generato in seguito alla riproduzione di cellule modificate e anormali e caratterizzato da indifferenziazione e generazione a partire da un'unica cellula mutata (clonazione): la formazione si accresce in modo autonomo. I tumori possono essere benigni e maligni.  I benigni si accrescono senza infiltrarsi in altri tessuti e rimangono pertanto localizzati e isolati da una capsula. Possono comprimere tessuti o organi e vengono pertanto in tal caso asportati chirurgicamente. Esempi ne sono i  →  polipi, i  →  papillomi, i  →  fibromi, gli  →  osteomi, i  →  condromi.  Un tumore maligno (o  →  cancro) è formato da cellule molto differenziate da quelle dell'organo di provenienza, si accresce in maniera incontrollata, invade i tessuti circostanti e si propaga anche in distretti lontani (metastasi). Diffusi sono i  →  carcinomi (tessuti ghiandolari ed epiteliali), i  →  sarcomi (tessuti adiposi, connettivali e muscolari, oltre a vasi sanguigni, nervi, ossa e cartilagini), gli  →  adenocarcinomi (tessuto epiteliale), le  →  leucemie (sistema circolatorio sanguigno e linfatico) e i  →  melanomi (cellule elaboratrici di melanina).  Si indaga sulle cause scatenanti che non sono ancora state chiarite. Sono però stati individuati dei fattori predisponenti esogeni, che oggi sono ritenuti causa dell'80% dei tumori e che includono radiazioni ionizzanti, fumo, virus, errori alimentari, sostanze chimiche, e dei fattori endogeni, come predisposizione ereditaria, squilibri ormonali, deficienza delle difese immunitarie, invecchiamento. Comunque sono implicate azioni e stimoli che influenzano DNA e RNA nel nucleo cellulare, responsabili della riproduzione cellulare. Gli organi a incidenza tumorale più frequente sono polmoni, colon, stomaco, mammella, utero, prostata, pancreas, vescica e sangue (leucemia). Oltre all'intervento chirurgico, sono applicate la chemioterapia e la radioterapia. Nei paesi sviluppati i tumori sono una delle cause prime di mortalità, cedendo il primato solo alle malattie cardiovascolari. Il ramo della medicina che studia l'origine, gli sviluppi, la prevenzione e la cura dei tumori è l'oncologia. Il codice europeo contro il cancro (la cui prima versione risale al 1987) propone l'adozione di uno stile di vita sano per minimizzare la probabilità di contrarre tumori. I punti del codice prevedono di non fumare, moderare il consumo di alcolici, aumentare il consumo di verdura e frutta fresche, evitare l'eccesso di peso, aumentare l'attività fisica, diminuire il consumo dei grassi, evitare l'esposizione al sole, evitare l'esposizione alle sostanze conosciute come cancerogene, consultare un medico in caso di rigonfiamenti anomali, lesioni che tardano a guarire, nei che mutano forma o colore, emorragie, tosse persistente, perdita inspiegabile di peso e per le donne effettuare regolarmente uno striscio vaginale e controllare regolarmente il seno. 
 X   sm. tumour. 
 @   lat. tumor,-oris, deriv. da tumere essere gonfio. 

\tumulàre, agg. e v. agg. Relativo a un tumulo. 
v. tr. Seppellire, coprire con un tumulo. 

\tumulazióne, sf. Seppellimento. 

\tùmulo, sm. 1 Monumento che copre una sepoltura. 2 Ammassamento di terra che si forma naturalmente o che è fatto dall'uomo. 
 @   lat. tumulus, deriv. da tumere essere gonfio. 

\tumùlto, sm. 1 Protesta popolare, manifestazione rumorosa di malcontento. ~ rivolta. 2 Grande confusione, disordine. <> calma. 3 Agitazione dovuta a sentimenti contrastanti. 
 X   sm. 1 commotion, uproar. 2 (rivolta) riot. 
 @   lat. tumultus,-us

\tumultuànte, agg., sm. e sf. agg. Che è in tumulto. 
sm. e sf. Chi è in tumulto. 

\tumultuàre, v. intr. Manifestare rumorosamente la propria insoddisfazione. 

\tumultuàrio, agg. (pl. m.-ari) Realizzato con velocità, con poca precisione e ordine. 

\tumultuosaménte, avv. In modo tumultuoso. 

\tumultuóso, agg. 1 Che è in tumulto, agitazione. 2 Che mostra contrasti di sentimenti. 
 X   agg. 1 unruly, rowdy. 2 (fig.) stormy, turbulent. 

\Tunceli Provincia (133.000 ab.) della Turchia, nell'Anatolia centro-orientale. Capoluogo la città omonima. 

\tùndra, sf. Pianura tipica dei territori artici caratterizzata da muschi e licheni. 

\Tundza Fiume (416 km) della Bulgaria. Nasce dal massiccio del Botev e confluisce nella Marizza. 

\tuner, sm. invar. Sintonizzatore. 

\Tung Chi-chang (Hua ting, Kiangsu 1555-1636) Pittore cinese. Tra le opere Montagne in autunno (Cleveland, Museum of Art). 

\Tungabhadra Fiume (528 km) dell'India, nel Deccan. Si forma dall'unione dei fiumi Tunga e Bhadra e confluisce nel fiume Krishna. 

\tungstèno, sm. Elemento chimico di simbolo W, chiamato anche wolframio. Ha numero atomico 74, peso atomico 183,9, punto di fusione 3.410 ± 20 °C, punto di ebollizione 5.660 °C. In natura è poco rappresentato e presente solo in tungstati. Il metallo ha un colore tra l'argenteo e il grigio acciaio, è piuttosto duttile e può essere lavorato in vario modo. Ha densità di 19,3 g/cm3. Presenta stabilità all'ossidazione a freddo, mentre si trasforma nell'ossido corrispondente se viene scaldato all'aria. L'elevato punto di fusione lo rende idoneo all'impiego per i filamenti delle lampade a incandescenza e delle valvole termoioniche. Il carburo viene utilizzato per la produzione di stellite e acciaio rapido con i quali vengono fabbricati alcuni utensili. 

\Tungurahua Provincia (362.000 ab.) dell'Ecuador centrale, estesa sulle Ande. Capoluogo Ambato. 

\tungusi Popolazione stanziata in Asia settentrionale, tra lo Jenissei e le coste del Pacifico, le cui principali attività erano l'allevamento nomade delle renne, la pesca e la caccia. 

\Tunguska Nome di alcuni fiumi della Russia. I più importanti sono: la Tunguska Pietrosa (1.570 km) e la Tunguska Inferiore (2.550 km), entrambi affluenti del fiume Jenisej. 

\tùnica, sf. (pl.-che) 1 Abito lungo fino al ginocchio caratterizzato da una linea morbida e dritta, tipico dell'abbigliamento dei romani. 2 Abito femminile senza maniche, stretto in vita. indossava una tunica di cotone. 3 Membrana di protezione del bulbo vegetale. 4 Giubba militare. 
 X   sf. tunic. 
 @   lat. tunica

\Tunica, La Film storico, americano (1953). Regia di Henry Koster. Interpreti: Richard Burton, Jean Simmons, Victor Mature. Titolo originale: The Robe 

\Tunicàti Sottotipo di Cordati a cui appartengono le più basse forme di organizzazione dal corpo rivestito da una cuticola di tunicina. Sono suddivisi nelle tre classi delle Appendicolarie, degli Ascidiacei e dei Taliacei. Gli Ascidiacei e i Taliacei sono ermafroditi e hanno coda transitoria e aperture branchiali che non sboccano all'esterno, ma nelle camere peribranchiali. 

\tunicàto, agg. 1 Che indossa una tunica. 2 In botanica, che è provvisto di una o più tuniche o avvolto in tuniche. 

\tunicìna, sf. Sostanza costituita da cellulosa e composti azotati della quale è formata la tunica dei tunicati. 

\Tùnisi Città (597.000 ab.), capitale della Tunisia e capoluogo del governatorato omonimo. Situata sulla costa mediterranea, costituisce il più importante porto del paese, collegato all'avamporto di La Goletta da un canale. Ha industrie alimentari, chimiche, tessili, metallurgiche, siderurgiche, del cemento e di estrazione del sale. Fondata dai fenici, venne poi conquistata dagli arabi diventando un centro di una certa importanza. Tra i monumenti la Grande moschea del IX sec. e nei paraggi le rovine dell'antica Cartagine. 
Canale di Tunisi o di Sicilia 
Braccio del mar Mediterraneo che separa la costa sudoccidentale della Sicilia e la Tunisia. 
Golfo di Tunisi 
Golfo formato dal Mediterraneo lungo la costa nordorientale della Tunisia. 

\Tunisìa Repubblica dell'Africa settentrionale; confina a ovest con l'Algeria, a sud-est con la Libia, e si affaccia, a nord e a nord-est, al Mediterraneo. 
La regione settentrionale è essenzialmente montuosa, con le due catene parallele dell'Atlante Telliano e dell'Atlante Sahariano, separate tra loro dal corso del fiume Medjerda. 
A strapiombo sul mare è il massiccio della Krumiria (altezza 1.000 m); più a sud, tra i rilievi dell'Atlante Sahariano, si erge il Djebel Chambi (1.544 m), la massima cima del paese. 
Tali catene digradano a est in una zona pianeggiante che si spinge fino alla costa (il Sahel); a sud invece, esse lasciano gradatamente il posto a un'area depressionaria, in parte occupata dai bacini salati del Chott-al-Djerid (il più vasto), e del Chott Fedjadj. A sud della zona dei laghi salati ha inizio il settore sahariano della Tunisia: qui il deserto si presenta come un piano uniforme, sporadicamente interrotto da modesti rilievi, che danno origine, a sud-est all'Altopiano del Dahar e ai monti di Ksour. A est di questi ultimi si estende un'altra zona pianeggiante e semiarida, la Gefara, che continua in territorio libico. Le coste si presentano abbastanza ripide e uniformi nel tratto settentrionale, sabbiose, talvolta lagunose e articolate in vaste rientranze (golfo di Hammamet e di Gabés) quelle orientali. 
Unico fiume perenne è la Medjerda, che nasce in Algeria, e sfocia nel golfo di Tunisi. 
Il clima presenta notevoli diversità secondo la zona: spiccatamente mediterraneo nella fascia settentrionale, con precipitazioni piuttosto irregolari; steppico nella parte centrale del paese, con precipitazioni assai scarse; completamente continentale e desertico nel sud. 
La popolazione è quasi esclusivamente araba. 
La capitale è Tunisi, il centro più importante e sede di varie attività industriali e commerciali; Gabès, Sfax e Susa, sulla costa orientale, e Kairouan, all'interno del paese, la più antica città araba di tutto il Maghreb, costituiscono gli altri centri tunisini di rilievo. 
Date le sfavorevoli condizioni ambientali, l'agricoltura fornisce solo il 20% del prodotto nazionale. 
Tra le principali colture: cereali, vite, ulivo, (la Tunisia è il 5° produttore mondiale di olio d'oliva), ortaggi, frutta (soprattutto agrumi), datteri. Si producono inoltre caffè, cacao, palma da cocco. 
Un certo rilievo assume il sughero, che proviene dai monti della Krumiria e l'alfa, una graminacea che cresce spontaneamente e viene utilizzata per la fabbricazione della carta. 
Nella zona settentrionale, più umida, i pascoli sufficientemente ricchi permettono un discreto allevamento di bovini; nella zona centrale, invece, l'allevamento è essenzialmente seminomade e prevalentemente rivolto a ovini, caprini e dromedari, utilizzati, quest'ultimi per i trasporti. Attivo è il settore della pesca, soprattutto nel canale di Sicilia, che fornisce prevalentemente tonno e sardine e che alimenta varie industrie conserviere. 
Notevoli sono le risorse minerarie, rappresentate da giacimenti di fosfati, gas naturale, petrolio (la principale voce dell'esportazione), piombo, zinco, ferro. 
L'industria tunisina, in fase di potenziamento, si basa principalmente sulla trasformazione dei prodotti agricoli e minerari, e comprende un'importante raffineria di petrolio, stabilimenti siderurgici e metallurgici, stabilimenti chimici (lavorazione dei fosfati, produzione di acido solforico, fertilizzanti), cementifici, stabilimenti meccanici. Notevole è la produzione artigianale di tappeti, stoffe, oggetti in argento. Sempre maggior importanza va assumendo il turismo, uno dei più rilevanti settori economici del paese. 
STORIA Nell'814 a. C. i fenici fondano Cartagine, che viene distrutta dai romani nel 146 a. C.; la regione diventa la provincia romana d'Africa. Questa conosce una grande prosperità sotto il regno dei Severi. Nel III-IV sec. il cristianesimo è fiorente. Tra il 429 e il 533 i vandali occupano il paese, sostituiti dai bizantini (533). 
Tra il 669 e il 705 gli arabi conquistano il paese e fondano Kairouan (670) ove risiedono i governatori Omayyadi. Nel IX sec. gli Aghlabidi governano il paese. Questi vengono eliminati dai Fatimidi, che conquistano l'Egitto e lasciano il paese ai loro vassalli Ziridi. Nella seconda metà dell'XI sec. le invasioni dei Banu Hilal devastano il paese, governato dagli Ziridi e divenuto indipendente nel 1051. Dal 1160 al 1229 gli Almohadi regnano sulla Tunisia. Sotto gli Hafsidi (1229-1574), la capitale, Tunisi, si sviluppa grazie al commercio e alle industrie che vi stabiliscono varie nazioni cristiane. Conquistata da Carlo V nel 1535, essa viene ripresa nel 1556-1558 dai corsari turchi. Nel 1574 la Tunisia costituisce una provincia dell'Impero Ottomano, la reggenza di Tunisi, governata da un dey, e a partire dal XVIII sec. da un bey. 
Nel 1869, a seguito della bancarotta dovuta all'indebitamento del paese, viene creata una commissione finanziaria anglo-franco-italiana. Il bey Muhammad Al Saduq (1859-1882) firma il trattato di Bardo (1881) che stabilisce il protettorato francese sulla Tunisia. Nel 1920 viene creato il Destour, partito nazionalista. Nel 1934 il Neo-destour di Habib Burghiba se ne separa. Durante la seconda guerra mondiale il paese è occupato dai tedeschi (novembre 1942-maggio 1943). 
Nel 1956 la Tunisia ottiene l'indipendenza. Burghiba promulga il codice di uno stato moderno e laico. L'anno successivo egli proclama la repubblica e ne diventa il presidente, regolarmente rieletto. Nel 1963 la Francia abbandona Biserta. Il partito Neo-destour prende il nome di Partito socialista. Le terre dei coloni sono nazionalizzate. Tra il 1970 e il 1978 si sviluppa un'opposizione sindacale e studentesca al regime di Burghiba, presidente a vita dopo il 1975; scoppiano gravi scioperi e sommosse. Nel 1979 Tunisi diventa (fino al 1990) la sede della Lega Araba. 
Nel 1982 la Tunisia accoglie (fino al 1994) gli organi direttivi dell'OLP. L'anno successivo viene istituito ufficialmente il multipartitismo. Nel 1987 il governo deve far fronte all'ascesa dell'islamismo. Burghiba è destituito dal primo ministro, Zine El Abidine Ben Alì, che lo sostituisce alla guida dello stato. Il Partito socialista Destour diventa l'Unione costituzione democratica. Nel 1989 Ben Alì è eletto alla Presidenza della Repubblica. Le elezioni legislative sono vinte dall'Unione costituzione democratica. Il governo rafforza la propria politica repressiva nei confronti degli islamici. Nel 1994 Ben Alì viene confermato plebiscitariamente alla guida dello stato e le elezioni legislative confermano la posizione di quasi monopolio dell'Unione costituzione democratica. 
Abitanti-8.896.000 
Superficie-163.610 km2 
Densità-54,4 
Capitale-Tunisi 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Dinaro tunisino 
Lingua-Arabo e francese 
Religione-Musulmana sunnita 

\tunisìno, agg. e sm. agg. Relativo alla Tunisia. 
sm. Abitante e lingua della Tunisia. 
 X   agg. e sm. Tunisian. 

\Tunja Città (88.000 ab.) della Colombia, capoluogo del dipartimento di Boyac´. 

\tùnnel, sm. invar. 1 Galleria sotterranea, traforo. 2 Nel gioco del calcio, dribbling con il quale viene fatto passare il pallone fra le gambe dell'avversario. 

\Tùnnidi Famiglia di Pesci Perciformi a cui appartengono il tonno (genere Thunnus) e il tonnetto (genere Euthynnus). 

\tùo, agg., pron. e sm. (pl. m. tùoi) agg. poss. Che appartiene a te, in senso fisico o morale o che fa riferimento a te. i tuoi dolori non ci riguardano
pron. poss. Ciò che appartiene a te. 
sm. 1 sing. Ciò che è di tua proprietà. 2 pl. I tuoi genitori. non hai ancora deciso di presentarmi ai tuoi? 
 X   agg. 1 your. 2 (come predicato) yours. 3 (il tuo) your. pron. yours. 
 @   lat. tuus

\tuonàre, v. intr. 1 Rumoreggiare di tuoni. aveva tuonato tutta la notte. 2 Rimbombare. i cannoni tuonavano lontani. 3 Parlare con grande agitazione, sbottare. 4 Accusare. tuonò contro quel sistema che si basava sulla corruzione. 
 X   v. intr. to thunder. 
 @   lat. tonare

\tuòno, sm. 1 Scoppio rumoroso di artiglieria. ~ boato, fragore. 2 Scoppio prodotto da scariche elettriche fra masse d'aria, nell'atmosfera. 
 X   sm. thunder. 
 @   lat. volg. tonus, deriv. da tonare. 

\tuòrlo, sm. Parte dell'uovo ricca di sostanze nutritive dal colore rosso o arancione. 
 X   sm. egg yolk. 
 @   lat. torulus, dimin. di torus rigonfiamento. 

\Tuòro sul Trasiméno Comune in provincia di Perugia (3.563 ab., CAP 06069, TEL. 075). 

\tupàia, sf. Mammifero (Tupaia glis) della famiglia dei Tupaidi e dell'ordine dei Primati. Di colore rossiccio, presenta un muso appuntito e misura 20 cm. Vive nei boschi dell'Indocina e della Cina meridionale. 

\Tupaìidi, o Tupàidi Famiglia di Mammiferi Tupaidei. 

\tupamàro, sm. invar. Guerrigliero dell'America latina. 

\tupè, o tuppè => "toupet" 

\Tupolev, Andrej Nikolaevic (Pustomazij, Corcevskij 1888-Mosca 1972) Progettista aeronautico sovietico. Conseguita la laurea al Politecnico di Mosca, nel 1918 contribuì a fondare l'Istituto Centrale di Aerodinamica (ZAGI), dove occupò l'incarico di direttore dell'ufficio progettazione e collaudo. Contribuì alla realizzazione di oltre un centinaio di aerei militari e, dal 1955, si dedicò alla progettazione di aerei per l'aviazione civile, tra cui il TU 144 (1968), primo velivolo supersonico impiegato dal 1972 al 1978 per servizi di linea. 

\Tura Fiume (1.030 km) della Russia, nel Bassopiano Siberiano Occidentale. Nasce dagli Urali Centrali e confluisce nel fiume Tobol. 

\Tùra, Cosmé (Ferrara ca. 1430-1495) Pittore. Tra le opere Pietà (1460-1470?, Venezia, Museo Correr) e La Primavera (ca. 1463, Londra, National Gallery). 

\turàcciolo, sm. Ciò che viene utilizzato per chiudere le bottiglie. ~ tappo, sughero. 
 X   sm. 1 stopper. 2 (di sughero) cork. 

\turàco, sm. (pl.-chi) Nome comune di alcune specie di Uccelli Cuculiformi africani della famiglia dei Musofagidi dal piumaggio verde e rosso a causa di un pigmento verde, la turacoverdina, e di uno rosso, la turacina. È l'unico uccello che presenta un pigmento vende nel piumaggio. 

\Turandot Dramma lirico in tre atti di G. Puccini, libretto di G. Adami e R. Simoni. Opera incompiuta e terminata da F. Alfano (Milano, 1926). 
A Pechino, la figlia dell'imperatore, Turandot, sottopone i suoi spasimanti a una prova nella quale devono risolvere alcuni enigmi: chi non riesce viene decapitato. Già dodici principi sono morti in questo modo. Calaf, figlio di Timur, il vecchio re tartaro spodestato, si innamora di lei e tenta la prova, riuscendo a superarla, senza rivelarle il suo nome. Sottopone quindi Turandot stessa a una prova chiedendole di indovinare il suo nome; ma la protagonista non riesce a scoprirlo e, innamoratasi di lui, gli assegna il nome Amore
Turandot 
Fiaba teatrale di C. Gozzi (1762). 
Turandot 
Opera in due atti F. Busoni, libretto proprio dall'omonima fiaba di C. Gozzi (Zurigo, 1917). 

\Turània Comune in provincia di Rieti (281 ab., CAP 02020, TEL. 0765). 

\Turànico Bassopiano dell'Asia occidentale, delimitato dal mar Caspio, dalla Steppa dei Kirghisi, dalle catene montuose dell'Asia centrale e dagli altopiani dell'Iran e dell'Afghanistan. La superficie è suddivisa tra il Turkmenistan, l'Uzbekistan e il Kazakistan. 

\Turàno Lodigiàno Comune in provincia di Lodi (1.291 ab., CAP 20070, TEL. 0377). 

\turàre, v. v. tr. Chiudere, tappare. turare una falla, rimediare a un problema; turare la bocca a qualcuno, zittirlo con una risposta adeguata. 
v. rifl. Chiudersi, tapparsi. dovette turarsi il naso, stringendolo con le dita, per entrare in quella stanza maleodorante
 X   v. tr. 1 to plug, to stop. 2 (con sughero) to cork. 
 @   lat. turare, da obturare

\Turàte Comune in provincia di Como (7.451 ab., CAP 22078, TEL. 02). 

\Turàti, Filìppo (Canzo 1857-Parigi 1932) Politico. Partito da posizioni vicine al marxismo, conobbe Anna Kulisciov (1884), si legò a lei sentimentalmente e insieme fondarono la rivista Critica sociale (1891), che rappresentò il riferimento teorico del socialismo italiano. L'evoluzione del pensiero turatiano ricevette impulso anche dai contatti con Labriola. Nel 1892 al congresso di Genova partecipò alla fondazione del Partito socialista italiano. Venne eletto deputato nel 1896, ma dovette scontare una condanna a 12 anni di carcere perché coinvolto nei moti milanesi del 1898. Venne amnistiato nel 1899 dopo essere stato rieletto con voto plebiscitario. Nel 1922 lasciò il PSI fondando, sulla base della corrente riformista, il Partito socialista unitario. Durante il regime fascista fuggì a Parigi (1926), da dove tentò la riunificazione socialista insieme a Pietro Nenni. 

\tùrba, sf. 1 Grande massa di persone. ~ folla, marea. <> gruppuscolo, manipolo. 2 Disturbo psichico. 
 @   lat. turba; nel significato [2]: deriv. da turbare. 

\Turbamenti del giovane Törless, I Romanzo di R. Musil (1906). 

\turbaménto, sm. Ciò che turba e provoca ansia, smarrimento. ~ angoscia. 
 @   lat. turbamentum. 

\turbànte, agg. Copricapo orientale costituito da una fascia di tessuto che viene arrotolata sul capo. 
 X   agg. turban. 

\turbàre, v. v. tr. 1 Sconvolgere, alterare. 2 Agitare. 
v. intr. pron. 1 Alterarsi, diventare inquieti. 2 Rannuvolarsi. 
 X   v. tr. to upset. v. intr. pron. to become uneasy, to get upset. 
 @   lat. turbare, deriv. da turba scompiglio. 

\turbatìva, sf. Ciò che turba il regolare svolgimento. 

\turbatìvo, agg. Che tende a turbare. 

\turbàto, agg. 1 Agitato, smarrito. ~ scombussolato. <> tranquillizzato. 2 Rannuvolato. 

\Turbellàri Classe del regno animale, tipo dei Platelminti, sottoregno dei Metazoi; sono vermi a corpo piatto, carnivori, di dimensioni minuscole, diffusi in ogni ambiente acquatico, liberi o parassiti. Il corpo è ricoperto di ciglia. 

\Turbie, La Centro della Francia (2.620 ab.) nel dipartimento delle Alpi Marittime. Situato sulla Costa Azzurra, nel 6 a. C. ca. vi venne innalzato, sulla via Iulia Augusta, un trofeo che ricordasse la sottomissione a Roma dei popoli alpini. 

\Turbìgo Comune in provincia di Milano (7.275 ab., CAP 20029, TEL. 0331). 

\turbìna, sf. Macchina motrice che consente di trasformare in energia meccanica l'energia cinetica di un fluido in movimento o l'energia termica del fluido stesso. È costituita da un organo rotante (girante), dotato di pale alle quali il fluido inviato imprime un movimento. Le turbine vengono classificate in base al fluido utilizzato in turbine idrauliche, a gas, a vapore. Le turbine idrauliche sfruttano l'energia fornita dalla caduta di una massa d'acqua da un bacino e vengono impiegate per la produzione di energia elettrica. Un distributore convoglia l'acqua sulla girante che trasmette l'energia all'albero sulla quale è montata. Le caratteristiche meccaniche della girante permettono di differenziare turbine Pelton, turbine Francis, turbine a elica. Nel caso in cui l'energia uscente sia interamente cinetica si parla di turbine ad azione, quando invece l'energia uscente è solo parzialmente cinetica si parla di turbine a reazione. Nelle turbine a gas l'energia termica del fluido viene convertita in energia cinetica. Nelle turbine a vapore si riconoscono un rotore che ruota all'interno di una cassa o cilindro. Si differenziano turbine ad azione, a reazione e miste. A seconda che il vapore venga scaricato a pressione uguale, inferiore o superiore a quella atmosferica si distinguono turbine a scarico libero, a condensazione, a contropressione  +  
 X   sf. turbine.
 @   franc. turbine, deriv. dal lat. turbo,-inis. 

\turbinàle, sm. Ognuna delle lamine cartilaginee che sporgono dalla cavità nasali del Vertebrati. 

\turbinàre, v. tr. Vorticare come un turbine. 
 X   v. tr. to swirl, to whirl. 

\turbinàto, agg. e sm. agg. Che ha forma di trottola. 
sm. Ossicino del naso.   +  

\tùrbine, sm. 1 Vento di tempesta, vortice che travolge. ~ tifone. 2 Tumulto di sentimenti. 3 Grande quantità di cose, oggetti in moto disordinato. ~ parapiglia. 
 X   sm. swirl, whirl. 
 @   lat. turbo,-inis, da turba scompiglio. 

\Turbìnidi Famiglia di Molluschi Gasteropodi archeogasteropodi la cui conchiglia è rivestita internamente di madreperla pregiata. 

\turbinìo, sm. (pl.-nii) Vortice, turbine continuo. ~ tramestio, scompiglio. 

\turbinosaménte, avv. In modo turbinoso, molto agitato. 

\turbinóso, agg. 1 Vorticoso, come un turbine. 2 Molto agitato. ~ caotico, convulso. <> pacato. 

\tùrbo, agg. e sm. agg. 1 Torbido. 2 Turbocompresso. 
sm. invar. Motore turbocompresso. 
 X   agg. turbocharged. 

\turbo- Primo elemento di parole composte tratto da turbina. 

\turboalternatóre, sm. Alternatore che funziona accoppiato a una turbina a gas o a vapore. 
Gruppo turboalternatore 
Gruppo formato da un alternatore unito a una turbina a vapore o a gas coassiali. 

\turbocomprèsso, agg. Sovralimentato con un turbocompressore. 

\turbocompressóre, sm. Compressore che utilizza una turbina. 

\turbodiesel, agg. e sm. agg. indecl. Relativo a un motore diesel turbocompresso. 
sm. invar. 1 Motore diesel sovralimentato con turbocompressore. 2 Autovettura con tale motore. 
 @   da turbo-+ diesel. 

\turbodìnamo, sf. Dinamo accoppiata dinamicamente a una turbina a vapore e che viene azionata da essa. 

\turboèlica, sf. invar. 1 Sistema di propulsione degli aerei formato da un'elica messa in moto da una turbina. 2 Aereo con tale sistema di propulsione. 

\turbofan, sm. invar. Turboreattore a doppio flusso e a elevato tasso di diluizione nel quale è una grande ventola (fan) che mette in movimento il flusso d'aria che alimenta il motore. Il turbofan riduce di un quarto i consumi rispetto al turboreattore. ~ turboventola. 

\turbogètto, sm. 1 Motore a reazione in cui i gas per la combustione vengono compressi mediante una turbina. 2 Velivolo con questo motore. 

\turbolènto, agg. 1 Tumultuoso, burrascoso. ~ turbinoso. <> fermo. 2 Inquieto. ~ agitato. <> calmo. 
 X   agg. 1 turbulent. 2 (ragazzo) unruly. 

\turbolènza, sf. 1 L'essere turbolento. torrente di rara turbolenza. 2 Presenza di vortici nell'aria. l'aereo sobbalzava a causa delle turbolenze atmosferiche. 3 Irrequietezza. la turbolenza del popolo gli impose di rafforzare la guardia al palazzo reale
 X   sf. turbulence. 
 @   lat. tardo turbolentia, deriv. da turbolentus

\turbolocomotìva, sf. Locomotiva alimentata con una turbina. 

\turbomotóre, sm. Motore che presenta una turbina. 

\turbonàve, sf. Nave che fa uso di turbina. 

\turbopropulsóre, sm. Propulsore che utilizza turbine. 

\turboreattóre, sm. Turbogetto. 

\turbovèntola => "turbofan" 

\tùrca, sf. Servizi igienici privi di tazza. 

\turcàsso, sm. Faretra. 

\Turcàto, Giùlio (Mantova 1912-1995) Pittore. Tra le opere Composizione (1966, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna). 

\turchése, agg., sm. e sf. agg. Che ha colore azzurro. 
sm. e sf. 1 Pietra preziosa dal caratteristico colore azzurro opaco. 2 Il colore di tale pietra. 
 X   agg., sm. e sf. turquoise. 

\Tùrchi, Guìdo (Roma 1919-) Compositore italiano. Tra le sue composizioni vi è l'Adagio per orchestra del 1983 e le opere teatrali La sera del grande silenzio (1949), Il buon soldato Švejk (1962) e, tra gli ultimi, Exil (1996). 

\Turchìa Repubblica presidenziale dell'Asia centrale e in piccola parte dell'Europa meridionale. Il settore europeo confina con la Bulgaria a nord-ovest e con la Grecia, a ovest; la parte asiatica si affaccia al mar Nero a nord, al mar Egeo a ovest, al Mediterraneo a sud-ovest, e confina con la Georgia e l'Armenia a nord-est, l'Iran a est, l'Iraq e la Siria a sud-est. 
L'area europea della Turchia, a ovest degli stretti dei Dardanelli e del Bosforo, si estende sul territorio della Tracia, l'estremità sudorientale della penisola balcanica; per lo più collinare, raggiunge l'altitudine maggiore sui rilievi degli Yildiz Daglari (altezza massima 1.030 m) a nord-est; rilievi più modesti sono costituiti, a sud-ovest, dai Ganos Daglari. Tra le due catene si estende il bacino del fiume Ergene, tributario della Marica. 
La Turchia asiatica corrisponde al territorio dell'Anatolia, un vastissimo altopiano delimitato a nord e a sud da due importanti catene: quella del Ponto (a nord) e quella del Tauro (a sud). 
La catena del Tauro è la più imponente e tocca i 3.585 m nei Bolkar Daglari, e i 3.726 m negli Ala Daglari. L'allineamento pontico si presenta invece come una successione da catene separate tra loro dai vari bacini fluviali, che sfociano nel mar Nero: nella sezione più orientale il sistema diviene più imponente e raggiunge nel Kackar Daglari i 3.937 m. 
Alla catena del Ponto si affiancano poi numerosi allineamenti montuosi verso l'interno, che la congiungono con la catena del Tauro, dando origine a una zona elevata, l'acrocoro armeno. 
Quest'ultimo è percorso da una serie di alte catene, valli, ampie depressioni, come quella occupata dal lago di Van. Imponenti vulcani sorgono in prossimità di tali depressioni, come il Suphan Daglari (4.434 m), presso il lago di Van, e il monte Ararat, massima cima della Turchia che culmina a 5.165 m, con un cratere ricoperto da ghiacciai. 
Il territorio turco è piuttosto povero di fiumi di un certo rilievo, da un lato perché le precipitazioni sono assai scarse, dall'altro per la presenza di molti bacini di origine tettonica, soprattutto nella zona meridionale, dove i monti del Tauro impediscono il decorso delle acque verso il mare. 
Molti di questi bacini, alcuni dei quali piuttosto vasti (lago di Beysehir, di Egridir, di Van), sono salati, come pure il lago di Tuz, che raggiunge concentrazioni saline tra le più elevate. 
I principali fiumi sono, nella zona settentrionale, il Sakarya, il Kizilirmak, lo Yesilirmak, tributari del mar Nero, il Gediz e il Meandro, che sfociano nell'Egeo, il Ceyhan e il Seyhan nel Mediterraneo. 
I fiumi dell'acrocoro armeno tributano tutti all'Eufrate e, quelli che scendono dal Tauro orientale, al Tigri. 
Il clima, mediterraneo nella zona costiera, diviene via via sempre più continentale verso l'interno, con temperature assai rigide sui rilievi maggiori. Le precipitazioni sono scarse, in particolare nelle zone interne dell'altopiano; si fanno più abbondanti nella fascia costiera, soprattutto in quella meridionale. 
Città importantissima è Istanbul, la celebre Costantinopoli, situata nel Bosforo, da sempre mediatrice tra Turchia europea e asiatica; massimo porto del paese, è sede delle maggiori industrie. Dal 1923 investita del ruolo di capitale è Ankara, nel cuore dell'Anatolia; altra città notevole è Smirne, importante porto dell'Egeo. L'interno del paese è ricco di centri antichi e di grande interesse artistico, come Bursa e Konya. 
L'agricoltura si presenta notevolmente differenziata fra le varie regioni; in quelle più interne del paese, le condizioni ambientali sfavorevoli permettono solo un'economia di sussistenza, basata sulla cerealicoltura (frumento, orzo, mais, segale); in quelle costiere, più ricche e irrigabili, essa appare più varia e si estende anche alle colture industriali, come quella del cotone, fiorente nella zona mediterranea, del lino e della canapa. Vite, ulivo, agrumi, frutta in genere (soprattutto fichi), sono invece prodotti tipici del versante occidentale sull'Egeo, mentre a nord, sul mar Nero, è diffusa la coltivazione del tabacco. Molte sono le colture orticole (patate, pomodori, cipolle, legumi) che alimentano l'industria conserviera. 
L'allevamento del bestiame riveste un grande ruolo nell'economia della Turchia, soprattutto quello degli ovini e dei caprini, in particolare quello delle capre d'Angora, che forniscono il mohair. In calo è la bachicoltura, un tempo diffusissima, soprattutto in Tracia e nella zona di Bursa. 
Praticata è anche la pesca, soprattutto nel Bosforo e nel Mar di Marmara (sardine e tonni). 
I giacimenti minerari sono numerosi; si estraggono discrete quantità di cromite, magnesite, bauxite, carbone e lignite, ferro, boracite e modeste quantità di petrolio. 
L'industria è in larga parte destinata alla trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici e si concentra pertanto nei settori alimentare (stabilimenti conservieri, zuccherifici, pastifici) e tessile (cotonifici, lanifici, setifici). Numerose sono le manifatture di tabacchi e tipica è la fabbricazione dei tappeti. 
Progressi si registrano nel ramo siderurgico (ghisa e acciaio) e meccanico (autoveicoli), in particolare di montaggio. In grande incremento sono i settori chimico, cartario, del cemento. 
Il turismo è sufficiente, anche se ha potenzialità ben lungi dall'essere adeguatamente sfruttate. 
STORIA Nel 1918 l'impero Ottomano è sconfitto e occupato dagli Alleati. L'anno successivo Mustafà Kemal intraprende la costruzione di uno stato nazionale turco a partire dall'Anatolia. Nel 1920 la Grande assemblea nazionale di Ankara lo elegge presidente (aprile). I greci, sostenuti dalla Gran Bretagna, sbarcano in Asia Minore (giugno). Il sultano Mehmed VI, firma il trattato di Sevrès (agosto). Nel 1922 i greci, sconfitti, firmano l'armistizio di Mudanya. Mustafà Kemal abolisce il sultanato. Il trattato di Losanna del 1923 fissa le frontiere della Turchia. Armeni e curdi sono abbandonati dagli Alleati, che li sostenevano. Viene instaurata la Repubblica; Mustafà Kemal ne diventa presidente e governa il Partito repubblicano del popolo, da lui creato. Egli avvia la rivoluzione nazionale per fare della Turchia uno stato laico, moderno e occidentalizzato. 
Nel 1924 il califfato è abolito. Alla morte (1938) di Mustafà Kemal, detto Ataturk, diventa presidente della repubblica Ismet Inonu. Rimasta neutrale fino al 1945, la Turchia beneficia del piano Marshall. Nel 1950 Menderes, alla guida del Partito democratico, sale al potere. Egli rompe con il dirigismo statale e tollera il ritorno alle tradizioni islamiche. Nel 1952 la Turchia diventa membro della NATO. 
Nel 1960 il generale Gursel prende il potere e rimane alla presidenza della repubblica dal 1961 al 1966. Vengono formati governi di coalizione guidati da I. Inonu (1961-1965), e da S. Demirel (1965-1971). Negli anni 1970-1972 scoppiano gravi scioperi; l'ordine è ristabilito dall'esercito. Nel 1974 B. Ecevit, primo ministro, fa sbarcare le forze turche a Cipro. Negli anni successivi Demirel e Ecevit si alternano al potere. Nel 1980 l'aggravamento degli scioperi, provocato dalla doppia agitazione dei marxisti e degli integralisti musulmani, oltre che dai separatisti curdi, provoca un colpo di stato militare, guidato da Kenan Evren. Tre anni dopo i partiti politici sono di nuovo legalizzati e un governo civile viene formato da Turgut Ozal. 
Nel 1987 la Turchia deposita una domanda di adesione alla CEE. T. Ozal, eletto presidente della repubblica, succede a K. Evren alla guida dello stato. Nel 1991, a seguito delle elezioni, S. Demirel ritorna alla guida del governo. La ribellione curda si intensifica. Dopo la morte di T. Ozal (1993), S. Demirel è eletto alla presidenza della repubblica. La signora Tansu Çiller è nominata alla guida del governo; essa porta avanti una politica di fermezza nei confronti della radicalizzazione della ribellione curda. Nel 1995 gli integralisti islamici, che erano già riusciti ad avere un certo successo nelle elezioni locali del 1994, vincono le elezioni legislative. L'anno successivo l'unione doganale conclusa tra la Turchia e l'Unione Europea entra in vigore. I due partiti conservatori formano un governo di alleanza, con l'alternanza al posto di primo ministro di Mesut Yilmaz e di T. Çiller. 
Abitanti-61.900.000 
Superficie-780.576 km2 
Densità-79,3 ab./km2 
Capitale-Ankara 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Lira turca 
Lingua-Turco, le minoranze parlano il curdo, l'armeno, l'arabo e greco 
Religione-Musulmana sunnita 

\turchinétto, sm. Colorante che fornisce alla biancheria riflessi turchini. 

\turchìno, agg. e sm. agg. Di colore azzurro cupo. 
sm. Il colore azzurro cupo. 
 X   agg. e sm. deep blue. 

\Turchìno Passo (532 m) dell'Appennino Ligure, che collega Voltri con Ovada. 

\tùrco, agg. e sm. (pl. m. turchi) agg. Relativo alla Turchia. sedere alla turca, incrociando le gambe. 
sm. Abitante e lingua della Turchia. fumare come un turco, in modo esagerato, eccessivo; parlare turco, risultare incomprensibile. 
 X   agg. Turkish. sm. 1 Turk. 2 (lingua) Turkish. 
 @   turco turk

\Turco in Italia, Il Dramma buffo in due atti di G. Rossini, libretto di F. Romani (Milano, 1814). 

\turcomànno, agg. e sm. agg. Relativo al Turkmenistan e ai suoi abitanti. ~ turkmeno. 
sm. 1 Abitante o nativo del Turkmenistan. 2 Lingua parlata nel Turkmenistan, nelle zone orientali del Kazakistan, in quelle occidentali dell'Uzbekistan e in quelle settentrionali si Iran e Afghanistan. 

\Tùrdidi Famiglia di Uccelli Passeriformi, per lo più insettivori, di svariate dimensioni a cui appartengono merli, tordi e usignoli. 

\Turènna Regione storica della Francia centroccidentale, in francese Touraine, corrispondente al dipartimento di Indre-et-Loire. Comprende il medio corso della Loira e ha come centro più importante Tours. Nell'antichità fu insediata dai galli turones, venne poi colonizzata dai romani ed entrò a far parte della Gallia lugdunense con capitale Caesarodunum, l'attuale Tours. Appartenne alla casata di Blois dal IX sec. e agli Angiò dal 1044. Nel 1204 passò al regno di Francia e fu ducato dei principi reali fino al 1584. Conobbe un grande sviluppo soprattutto sotto il regno di Enrico IV per l'impulso che venne dato alla manifattura della seta. La revoca dell'editto di Nantes nel 1685 provocò l'emigrazione in massa degli artigiani ugonotti e determinò la perdita d'importanza della regione. 

\Turenne, Henri de la Tour d'Auvergne (Sedan 1611-Sassbach 1675) Generale francese, visconte d'Auvergne. Nel 1630 entrò nell'esercito francese e divenne maresciallo di Francia nel 1643. Si distinse al comando delle armate durante la guerra dei Trent'anni ottenendo la clamorosa vittoria di Nordlingen (1645). A Sommershausen nel 1647 batté gli imperiali guidati da Montecuccoli e ciò indusse la Baviera a pervenire alla pace con la Francia. Frondista, si rifugiò in Olanda, ma nel 1651 si riconciliò con il re e ne comandò le armate, riportando sul Condé una vittoria (1658). Perse la vita nella battaglia di Sassbach. 

\turf, sm. invar. Pista erbosa in cui vengono svolte corse ippiche. 

\Turgaj Provincia (313.000 ab.) del Kazakistan, sul fiume omonimo. Capoluogo Arkalyk. 

\Turgenev, Ivan Sergeevic (Orel 1818-Bougival 1883) Scrittore russo. I lunghi soggiorni all'estero e l'incontro con la cultura occidentale influenzarono la sua produzione, nella quale si ritrovano sapientemente fusi realismo e sentimentalismo, ma che al contempo si fa ambasciatrice di messaggi sociali. Turgenev, che contribuì all'abolizione della servitù della gleba, analizza nelle sue opere la generazione materialista e democratica contemporanea, attribuendole un'incapacità che definisce nichilismo e contrapponendola a quella idealista dell'inizio dell'Ottocento. Tra le opere i romanzi Rudin (1856), Un nido di nobili (1859), Padri e figli (1862), Terre vergini (1877), i racconti Memorie di un cacciatore (1852), le opere teatrali Pane altrui (1848), Un mese in campagna (1850), le riflessioni sulla vita Poesie in prosa (1879-1883). 

\turgidézza, sf. 1 L'essere turgido. 2 Ridondanza nello stile. 

\turgidità => "turgidezza" 

\tùrgido, agg. 1 Pieno, rigonfio. ~ carnoso, colmo. <> avvizzito, cadente. 2 Ampolloso, ridondante. 
 @   lat. turgidus, deriv. da turgere essere gonfio. 

\turgóre, sm. Gonfiore. ~ carnosità, pienezza. 
 @   lat. turgor,-oris, deriv. da turgere essere gonfio. 

\Turgòvia Cantone (217.000 ab.) della Svizzera nordorientale, al confine con la Germania. Capitale Frauenfeld. 

\Tùri Comune in provincia di Bari (10.801 ab., CAP 70010, TEL. 080). Centro agricolo (coltivazione di frutta, ortaggi, viti e olive) e industriale (prodotti alimentari). Gli abitanti sono detti Turesi

\turìbolo, sm. Incensiere, contenitore in cui viene bruciato l'incenso, utilizzato nelle funzioni religiose. 
 @   lat. turibolum, deriv. da tus, turis incenso. 

\turiferàrio, sm. 1 Chierico incaricato di portare il turibolo durante le cerimonie religiose. 2 Persona che loda qualcuno o qualcosa in modo evidente o eccessivo. ~ lecchino. 

\Turing, Alan Mathison (Londra 1912-Wilmslow 1954) Matematico britannico, uno dei padri dell'informatica. Ideò la macchina ideale che porta il suo nome. Fu anche uno dei più brillanti decrittatori dei messaggi scambiati dalle potenze dell'Asse durante la seconda guerra mondiale. Omosessuale, morì suicida in seguito alla persecuzione omofobica condotta nei suoi confronti (per le sue scelte sessuali nel 1952 fu incarcerato e sottoposto a castrazione chimica). Solo il 24 dicembre 2013, in seguito alle pressioni provenienti dal mondo scientifico internazionale, la regina Elisabetta II gli ha concesso la grazia postuma.   +  

\Turìngia Stato confederato tedesco (2.683.900 ab.), con capitale Erfurt. In tedesco è Thüringen. Estesa per 16.251 km2, è compresa tra Sassonia, Bassa Sassonia, Sassonia-Anhalt, Baviera e Assia. Il territorio comprende il bacino di Turingia, ampio bacino sedimentario in cui scende il fiume Saale e il bacino superiore del fiume Werra; è percorso dalla catena della Selva di Turingia ed è delimitato dal massiccio dell'Harz e dai monti Metalliferi. Praticate le coltivazioni di patate, cereali, foraggi, prodotti ortofrutticoli. Attivo l'allevamento bovino, suino e avicolo. Il sottosuolo fornisce metano e potassa. Numerose le industrie meccaniche, automobilistiche, elettrotecniche, tessili, ottiche, vetrarie, del legno e della gomma. Le principali città sono Gera, Jena, Weimar, Gotha, Eisenach, Suhl. 

\turingiàno, agg. e sm. agg. Relativo alla Turingia e ai suoi abitanti. 
sm. Abitante o nativo della Turingia. 

\turióne, sm. Il giovane germoglio di piante perenni con squame fogliari rudimentali. Quello dell'asparago si origina dal rizoma sotterraneo ed è destinato a formare un fusto. 

\turismàtica, sf. sing. Informatica in supporto al turismo. 

\turìsmo, sm. 1 Il viaggiare per svago, andare in luoghi nuovi. 2 Settore economico connesso con l'accoglimento dei turisti. 
 X   sm. tourist industry, tourism. 
 @   deriv. da turista. 

\turìsta, sm. e sf. (pl. m.-isti) Chi pratica del turismo. ~ visitatore, viaggiatore. 
 @   ingl. tourist, deriv. da to tour fare viaggi. 
 X   sm. e sf. tourist. 

\Turista per caso Film commedia, americano (1988). Regia di Lawrence Kasdan. Interpreti: William Hurt, Kathleen Turner, Geena Davis. Titolo originale: Accidental Tourist 

\turisticaménte, avv. In modo turistico. 

\turìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al turismo. ente turistico, che promuove il turismo di una particolare zona; classe turistica, sui mezzi di trasporto, riservata ai turisti e più economica. 
 X   agg. tourist. 
 @   deriv. da turista

\Turkana Lago (8.600 km2) dell'Africa orientale, compreso tra il Kenya e l'Etiopia, a un'altezza di 375 m sul livello del mare. È alimentato dai fiumi Omo e Turkwel. Ha una profondità massima di 75 m e le sue acque sono molto pescose. Vi affiorano numerose isole. La forte evaporazione tende a diminuirne progressivamente la superficie. Scoperto nel 1883, venne chiamato Lago Rodolfo. 

\Turkestan Regione storica e geografica dell'Asia centrale che si estende in direzione ovest est dal mar Caspio al deserto dei Gobi ed è percorsa dalle catene del Pamir e del Tien Shan. Il Turkestan occidentale appartiene politicamente a Turkmenistan, Uzbekistan e Kazakistan, l'orientale alla Cina. Le popolazioni parlano lingue derivanti dal ceppo turco. 
Turkestan occidentale 
Territorio pianeggiante che si estende dalla steppa dei Kirghisi al Paropamiso e all'Hindukush. Solcato dai fiumi Syrdarja e Amudarja, è in gran parte secco e a sud del lago d'Aral è occupato dai deserti del Karakum e del Kyzylkum. Appartiene politicamente a Turkmenistan, Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan e Kirghizistan. In origine abitato da popoli iranici, subì le invasioni arabe nel VII sec. d. C. e nel XIII sec. quelle mongole che tuttavia rispettarono la cultura locale. Fu nel XIV sec. centro dell'impero di Tamerlano e, conquistato dai turchi usbechi nel XVI sec., iniziò il proprio declino. Nel 1865 la Russia vi costituì il governatorato di Turkestan. 
Turkestan orientale 
Regione costituita dal bacino del fiume Tarim con il deserto di Taklimakan, appartenente politicamente alla Cina (regione del Sinkiang-Uighur). Subì varie incursioni da parte di unni e arabi. Questi ultimi, ottenuta la vittoria sui cinesi nel 751, riuscirono a introdurre l'islamismo nella regione e vi rimasero fino all'arrivo dei mongoli che cedettero il passo ai cinesi solo nel XVII-XVIII sec. Divenne provincia del Celeste impero nel 1759 e venne contesa da turchi, cinesi e russi, finché nel 1945 il trattato cino-sovietico definì la situazione. 

\Turkmenistan Repubblica indipendente (dal dicembre 1991) dell'Asia centrale. Confina a nord-ovest con il Kazakistan, a nord-est con l'Uzbekistan, a sud-est con l'Afghanistan, a sud-ovest con l'Iran, e a ovest, si affaccia al mar Caspio. 
Il territorio, in gran parte pianeggiante, è occupato, nella zona centrale, dal deserto del Karakum. Solo il settore meridionale del paese chiude la zona desertica con i rilievi dei Kopet-Dag, che segnano il confine con l'Iran e del Paropamiso. 
I principali corsi d'acqua sono l'Amudarja, il Tedzen e l'Atrek. La costa del Caspio si presenta piatta, sabbiosa, a tratti sommersa, articolata in numerose insenature. 
Il clima è essenzialmente continentale, con precipitazioni assai scarse. 
Oltre alla capitale Asgabat, i maggiori centri sono Cardzou, Tasauz, Mary. 
L'agricoltura rimane alla base dell'economia del paese, pur limitata alle esigue aree coltivabili lungo le coste, i fiumi e nelle oasi. Essa è costituita soprattutto da cotone, cereali, prodotti ortofrutticoli. Praticato è l'allevamento ovino (pecore Karakul) e caprino. 
Il sottosuolo fornisce petrolio e gas naturale, per i quali il paese è autosufficiente. L'industria si sviluppa soprattutto nei settori chimico, petrolchimico, alimentare e tessile; rinomata è la produzione dei tappeti. 
STORIA Conquistata dai russi dal 1863 al 1865, la regione Transcaspica è integrata nel Turkestan a partire dal 1897. Nel 1924 viene creata la repubblica socialista sovietica del Turkménistan. Nel 1990 i comunisti vincono le prime elezioni repubblicane libere. L'anno successivo, il Soviet Supremo proclama l'indipendenza della repubblica (ottobre) che aderisce alla CSI. 
Abitanti-4.100.000 
Superficie-488.100 km2 
Densità-8,4 ab./km2 
Capitale-Asgabat 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Manat turkmeno 
Lingua-Turkmeno, russo, uzbeko 
Religione-Musulmana (sunnita) ortodossa 

\turkméno, agg. e sm. agg. Relativo al Turkmenistan. 
sm. Abitante del Turkmenistan. 

\Turks e Caicos Colonia britannica (430 km2) costituita da isole coralline, nell'oceano Atlantico centrooccidentale. Essa comprende le isole Grand Turk, Salt Cay (Turks), North Cay, South Cay, Middle Cay (Caicos), tutte a sud delle Bahama, nell'America centrale. 
Il centro maggiore, nonché capoluogo della colonia è Cockburn Town, su Grand Turk. 
L'economia delle isole si basa essenzialmente sul turismo, in crescente sviluppo, sulla pesca delle spugne e sull'estrazione di sale marino. 

\Turku Città (159.000 ab.) della Finlandia, alla foce del fiume Aura. Capoluogo della provincia di Turun-Porin. 

\turlupinàre, v. tr. Raggirare, imbrogliare. ~ abbindolare, circuire. 

\turlupinatóre, sm. (f.-trìce) Chi raggira, imbroglia. 

\turlupinatùra, sf. Imbroglio, truffa. 

\turnazióne, sf. Organizzazione del lavoro in turni. 

\Turner, Kathleen (Springfield, Missouri 1954-) Attrice cinematografica statunitense. Interpretò Brivido caldo (1981), Serial Mom (1983), All'inseguimento della pietra verde (1982), L'onore dei Prizzi (1985), Detective coi tacchi a spillo (1991), Moonlight e Valentino (1995). 

\Turner, Lana (Wallace 1920-Los Angeles 1995) Attrice cinematografica statunitense. Interpretò Il postino suona sempre due volte (1946), Lo specchio della vita (1959), Ossessione amorosa (1961), Amore dolce amore (1976). 

\Turner, Tina (Nutbush, Brownsville, Tennessee 1939-) Nome d'arte di Anna Mae Bullock. Cantante pop. Affermatasi nel 1966 lavorando in coppia con Ike Turner, suo ex marito, è rimasta a lungo sulla cresta dell'onda. È stata inoltre interprete di alcuni film. 

\Turneràcee Famiglia di piante tropicali americane divise in sei generi e oltre cento specie. Appartiene all'ordine delle Parietali. 

\Turnìcidi Famiglia di Uccelli ralliformi, il cui genere più noto è la turnice, che vivono nelle praterie cespugliose nelle regioni temperate e tropicali. 

\turnìsta, sm. e sf. (pl. m.-isti) Chi lavora svolgendo turni. 
 X   sm. e sf. shift worker. 

\tùrno, sm. 1 Intervallo di tempo, in cui un lavoratore viene chiamato a svolgere il suo compito. turno pomeridiano. 2 Avvicendamento secondo un ordine prestabilito. i turni di lavoro non erano stati rispettati. 3 Gruppo di persone che svolge lo stesso orario di lavoro. costituivano il turno di notte 
 X   sm. 1 turn. 2 (di lavoro) shift. 3 (servizio) duty. 
 @   franc. tour

\turnover, o turn over, sm. invar. 1 Avvicendamento in turni, nello svolgere un'attività. 2 Ricambio di personale per chi esce da un'azienda. 

\tùrpe, agg. 1 Ripugnante, vergognoso. 2 Scurrile, osceno. ~ sconcio. 
 X   agg. 1 vile, base. 2 (sconcio) filthy. 
 @   lat. turpis. 

\turpilòquio, sm. (pl-oqui) Il parlare con termini scurrili, sconci. ~ trivialità, volgarità. 
 X   sm. obscene language. 

\turpitùdine, sf. 1 L'essere turpe. 2 Oscenità, scurrilità. 
 @   lat. turpitudo,-inis. 

\Turquino, Pico La vetta (1.974 m) più elevata dell'isola di Cuba, nella Sierra Maestra. 

\Tùrri Comune in provincia di Cagliari (572 ab., CAP 09050, TEL. 0783). 

\Turriàco Comune in provincia di Gorizia (2.163 ab., CAP 34070, TEL. 0481). 

\Turritèllidi Famiglia di Molluschi Gasteropodi mesogasteropodi con conchiglia turricolata e madreperlacea. Si trovano soprattutto nei mari caldi. 

\turrìto, agg. Che è cinto di torri. 

\Turrivalignàni Comune in provincia di Pescara (902 ab., CAP 65020, TEL. 085). 

\Tùrsi Comune in provincia di Matera (6.003 ab., CAP 75028, TEL. 0835). 

\tursiòpe, sm. Cetaceo noto per la capacità di sopravvivere in cattività, molto diffuso lungo tutte le coste d’Italia.   +  

\TUS Sigla di Tasso Ufficiale di Sconto. 

\Tùsa Comune in provincia di Messina (3.630 ab., CAP 98079, TEL. 0921). 

\Tuscània Comune in provincia di Viterbo (7.721 ab., CAP 01017, TEL. 0761). 

\tuscànico, agg. (pl. m.-ci) Di stile di derivazione etrusca.  Ordine — (o toscano):   +     +  

\Tùscolo Antica città latina sui colli Albani, presso l'odierna Frascati. Diventata municipio romano nel 340 a. C., divenne il luogo di soggiorno preferito della nobiltà romana. 
Conti di Tuscolo 
Famiglia patrizia romana che dominò Roma nell'XI sec., il cui nome deriva dall'omonima città. Appoggiati dal partito imperiale, vinsero il conflitto per il controllo dell'elezione del pontefice. Divennero papi Teofilatto (Benedetto VIII), Romano (Giovanni XIX) e Teofilatto, figlio di Alberico (Benedetto IX). Il loro potere ebbe un declino a partire dal sinodo di Sutri (1046) ed ebbe termine con la distruzione del castello di Tuscolo da parte dei romani (1191). 

\Tusculanae disputationes Opera di filosofia di M. T. Cicerone (45-44 a. C.). 

\Tushingham, Rita (Liverpool 1942-) Attrice inglese. Esponente del teatro degli arrabbiati, recitò al Royal Court di Londra. Passata al cinema, interpretò Il dottor Zivago (1965), La ragazza dagli occhi verdi (1964), Ragazzo di borgata (1976), La morte non sa leggere (1987). 

\tùssor, sm. invar. Tessuto ricavato dai bozzoli del baco da seta selvatico. 

\tùta, sf. 1 Indumento in unico pezzo indossato dagli operai per svolgere particolari lavori manuali, per evitare di sporcarsi gli abiti normali. senza la tuta di lavoro, non gli permettevano di entrare in fabbrica. 2 Indumento utilizzato dagli sportivi che permette una certa agilità nei movimenti. tuta ginnica. 3 Indumento che serve per protezione, in generale. tuta spaziale, tuta antiradiazioni
 X   sf. 1 pl. overalls. 2 (ginnica) tracksuit. 
 @   franc. tout de meme tutto del medesimo, intero. 

\Tutankhamon (metà del XIV sec. a. C.) Faraone egiziano della diciottesima dinastia. Sposò una delle figlie di Amenofi IV e, nonostante il suo breve regno (morì a 19 anni), fu in grado di porre termine alla crisi politico-religiosa di Akhenaton con il ripristino del tradizionale culto del dio Ammone (il suo nome significa "immagine vivente di Ammone"). Spostò la capitale da Amarna a Menfi. La sua tomba nella valle dei Re a Tebe fu scoperta dagli inglesi Carnavon e Carter nel 1922. 

\tutèla, sf. 1 Difesa, salvaguardia. ~ custodia. la tutela delle leggi era affidata al corpo di polizia. 2 Istituto giuridico secondo il quale i minorenni sono affidati a dei tutori che ne amministrano i beni e ne sono responsabili. fu affidato in tutela ai nonni. 
 X   sf. 1 guardianship. 2 (protezione) safeguarding, protection. 3 (difesa) defence. 4 (conservazione) conservation. 
 @   lat. tutela, deriv. da tutus ben protetto, al sicuro. 

\tutelàre, agg. e v. agg. 1 Che riguarda la tutela giuridica. 2 Protettivo. 
v. tr. Proteggere, salvaguardare. ~ curare, custodire. 
v. rifl. Salvaguardarsi, difendersi. ~ cautelarsi, proteggersi. 
 X   v. tr. to defend, to protect. 
 @   lat. tardo tutelare, deriv. da tutela

\tutelàto, agg. Chi è sottoposto a tutela. 

\Tuticorin Città (193.000 ab.) dell'India, nello stato di Tamil Nadu, sul golfo di Mannar. 

\tutìna, sf. Tuta di dimensioni ridotte e molto aderente. 
 X   sf. rompers. 

\tùtolo, sm. Il torsolo della pannocchia. 

\tutor, sm. invar. 1 Chi svolge la funzione di tutore, di responsabile per qualcun altro. 2 Docente (o studente degli ultimi anni) che guida uno studente in una specifica attività.
 X   sm. tutor.

\tutoràggio, (o tutorato) sm. (pl.-aggi) Svolgere la funzione, i compiti di tutor. 
 X   sm. tutoring.

\tutóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi ha la tutela di un minorenne. in qualità di tutore aveva il diritto si sapere tutta la verità. 2 Chi ha ricevuto il compito di amministrare i beni di una persona ritenuta incapace. 3 Difensore. i tutori dell'ordine si erano macchiati di gravi reati
 X   sm. guardian. 
 @   lat. tutor,-oris, deriv. da tueri proteggere. 

\tutorial, sm. invar. Breve esercitazione didattica guidata (tramite un supporto multimediale o altri strumenti interattivi). 
 X   sm. tutorial. 

\tutòrio, agg. (pl.-ori) Riguardante il tutore. 

\tutsi Popolazione dell'Africa centrale di stanza attualmente nel Ruanda, in Burundi e nell'Uganda. Denominati anche vatussi o watussi, di lingua bantu e di provenienza etiopica, si sovrapposero alle tribù locali dei bantu sottomettendole, generando i presupposti per violenti scontri tra le opposte fazioni. Sono dediti principalmente a pastorizia e allevamento, mentre l'agricoltura è lasciata ai bantu. Hanno forte stratificazione sociale e divisione in clan e famiglie che esercitano assoluto potere sui bantu. Sono di alta statura e pelle più chiara delle popolazioni locali. 

\tuttalpiù, o tutt'al più, avv. Al massimo. 
 X   avv. 1 at the most. 2 (male che vada) at the worst. 

\tuttavìa, cong. e avv. cong. Ciononostante, sebbene. ~ comunque. era molto bella, tuttavia non se la sentiva di tradire sua moglie
avv. Ancora. sono tuttavia vigenti leggi approvate sotto il Fascismo. 
 X   cong. nevertheless, all the same, all over. 
 @   da tutta via

\Tutti gli uomini del re Romanzo di R. P. Warren (1946). 

\Tutti insieme appassionatamente Film musicale, americano (1965). Regia di Robert Wise. Interpreti: Julie Andrews, Christopher Plummer, Richard Haydn. Titolo originale: The Sound of Music 

\tùtto, agg., pron., loc. avv. e sm. agg. indef. 1 Intero, completo, globale, intatto, totale, universale. tutta (o tutta quanta ) la città partecipò ai funerali solenni. di tutto punto, perfettamente; a tutt'oggi, fino ad oggi compreso. 2 Al massimo sforzo, completamente, in ogni parte, totalmente, interamente. essere tutto orecchi, ascoltare con la massima attenzione; procedere a tutta velocità, con la massima velocità possibile; è tutta colpa tua, è solamente colpa tua; Ti dispiace? Tutt'altro!, assolutamente no. 3 Qualsiasi, ogni, tutti quanti, qualunque. studia tutti i giorni; in tutti i casi, sempre o ad ogni modo; Ho fatto tutti (quanti) i compiti.
pron. indef. pl. Ogni persona. fate tutti così.
pron. indef. Ogni cosa. faceva tutto con disattenzione in quel periodo; pensa lui a tutto.
loc. avv. Complessivamente, interamente, decisamente. <> per nulla. è tutto l'opposto di quanto pensavo; tutto intorno è così; tutt'al più …, al massimo; non ne sono del tutto sicuro, interamente; di tutto punto, in modo perfetto.
sm. invar. sing. La globalità, il complesso delle cose o delle persone, la totalità. tenterò il tutto per tutto; ho osservato il tutto.
 X   agg. 1 all. 2 (intero) the whole. 3 (ogni) every. pron. 1 everything, all. 2 (ognuno) everyone, everybody. 3 (capace di) capable of anything. 4 (ciascuno) each one. avv. (del tutto) quite, completely, entirely. sm. 1 whole. 2 (ogni cosa) everything. 3 (in tutto) all together, in all. 
 @   lat. totus tutto intero. 

\Tutto è bene quel che finisce bene Commedia di W. Shakespeare (1602-1603). 

\Tutto per amore Tragedia di J. Dryden (1678). 

\Tutto per bene Commedia di L. Pirandello (1920). 

\tuttoché, cong. Tutto che, sebbene, quantunque. ~ benché. 

\tuttofàre, o tùtto fàre, agg., sm. e sf. agg. indecl. Che è in grado di svolgere ogni servizio. 
sm. e sf. invar. Persona che si presta a svolgere un qualsiasi lavoro, una qualsiasi mansione. 
 X   agg. indecl. general maid. sm. invar. handyman. sf. invar. handywoman. 

\tuttologìa, sf. In senso ironico, la pretesa di essere esperto in tutto. 

\tuttòlogo, sm. (pl. m.-gi) Chi pretende di sapere tutto e di essere in grado di trattare qualsiasi argomento. 

\tuttóra, avv. Ancora. ~ adesso, attualmente. <> allora, ieri, in passato. 
 X   avv. still. 

\tuttotóndo, o tùtto tóndo, sm. invar. Scultura in cui il soggetto può essere osservato da qualsiasi direzione. 

\tutù, sm. invar. Abito delle ballerine di danza classica formato da un corpetto aderente e da una gonna corta realizzata con vari strati di tulle. 

\Tutuila Isola (30.000 ab.) delle Samoa Americane, nell'oceano Pacifico. Centro principale è Pago Pago. 

\Tutuola, Amos (Abeokuta 1920-Ibadan 1997) Narratore nigeriano. Tra le opere Il bevitore del vino di palma (1952), La mia vita nel bosco degli spiriti (1954), La donna pennuta nella giungla (1962), La strega dottore del villaggio e altre storie (1996). 

\Tuvalu Stato indipendente nell'ambito del Commonwealth. È un arcipelago situato nella Micronesia, tra le isole Gilbert e Samoa, leggermente a sud dell'equatore, costituito da vari atolli, per una superficie complessiva di 24 km2
La capitale è Vaiaku, sull'atollo di Funafuti. 
L'economia si basa sull'agricoltura, in particolare sulla coltivazione della palma da cocco (produzione di copra), di frutta e ortaggi, e sulla pesca, oggetto di piani di sviluppo da parte del governo. 
In via di espansione è il turismo. 
Abitanti-9.900 
Superficie-158 km2 
Densità-62,6 ab./km2 
Capitale-Vaiaku 
Governo-Stato indipendente nell'ambito del Commonwealth 
Moneta-Dollaro australiano 
Lingua-Tuvaluano, gilbertese 
Religione-Protestante 

\Tuxtla Gutiérrez Città (290.000 ab.) del Messico, capitale dello stato di Chiapas. 

\Tuz Lago (2.500 km2 in inverno e 1.642 km2 in estate) della Turchia, nell'Anatolia centrale. 

\tv, sf. invar. Televisione, televisore. 

\TVC Sigla di Televisione a Colori. 

\Tver Città (451.000 ab.) della Russia, alla confluenza del fiume Tverca nel Volga. Capoluogo della provincia omonima (1.670.000 ab.). 

\tv-movie, sm. invar. Film realizzato appositamente per la televisione. 

\TWA Sigla di Trans World Airlines (linee aeree transcontinentali). 

\Twain, Mark (Florida 1835-Redding 1910) Pseudonimo di Samuel Langhorne Clemens, scrittore statunitense. Condusse una vita movimentata, esercitando vari mestieri, tra cui il battelliere e il cercatore d'oro. I suoi scritti sono caratterizzati da un umorismo paradossale, anche se con una sottile vena di pessimismo accentuatasi negli ultimi romanzi, e dall'impiego di forme dialettali. Tra le opere vi sono Le avventure di Tom Sawyer (1876), Il principe e il povero (1882), Vita sul Mississippi (1883), Le avventure di Huckleberry Finn (1884), Wilson lo zuccone (1894) e Lo straniero misterioso (1916). 

\tweed, sm. invar. Tessuto scozzese a trama grossa utilizzato in genere per abiti sportivi. 

\Twenty-four Parganas Distretto (8.450.000 ab.) dell'India, nello stato del Bengala Occidentale. Capoluogo Alipur. 

\twin-set, sm. invar. Abito femminile formato da una maglia e da un golf realizzati con lo stesso tessuto. 

\twist, sm. invar. Ballo caratterizzato da rotazioni del busto e delle anche con i piedi quasi fermi a terra. 

\Two Much Film commedia, spagnolo/americano (1996). Regia di Fernando Trueba. Interpreti: Antonio Banderas, Melanie Griffith, Daryl Hannah. Titolo originale: Two Much 

\Tychy Città (137.000 ab.) della Polonia, nel voivodato di Katowice. 

\Tyler, Anne (Minneapolis, Minnesota 1941-) Scrittrice statunitense. Tra le opere Se mai verrà mattina (1964), In cerca di Caleb (1976), La morte di Morgan (1980), Turista per caso (1985), Lezioni di respirazione (premio Pulitzer 1988). Ha pubblicato anche numerosi racconti, comparsi su Seventeen e sul New Yorker

\Tylor, Edward Burnett (Londra 1832-Wellington, Somerset 1917) Antropologo inglese. Scrisse Ricerche sulla storia primitiva dell'umanità e lo sviluppo della civilizzazione (1865). 

\Tyne and Wear Contea (1.138.000 ab.) della Gran Bretagna, nell'Inghilterra nordorientale. Capoluogo Newcastle upon Tyne. 

\Tyneside Conurbazione (800.000 ab.) della Gran Bretagna, nell'Inghilterra nordorientale. Fa parte della contea di Tyne and Wear. 

\Tzara, Tristan (Moinesti, Moldavia 1896-Parigi 1963) Pseudonimo di Samuel Rosenstock. Prosatore francese di origine rumena. Tra le opere Manifesto del dadaismo (1918) e Il surrealismo e il dopoguerra (1947). 

\tze-tze => "tse-tse" 

\tzigàno => "zigano" 

\Tziolkovskij, Konstantin (Izevsk 1857-Kaluga 1935) Scienziato e inventore russo. Fu il primo studioso teorico dell'astronautica. Famosi i suoi studi sulla propulsione a reazione, sulla costruzione dei razzi e sull'applicazione di questi ultimi alla navigazione spaziale. 

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