Un modello è una rappresentazione di qualche "cosa" (una situazione, un fenomeno, un oggetto, una collezione di oggetti, …) che viene impiegata al posto di questa cosa:

porzione di REALTÀ
(situazione, oggetto, fenomeno, ...)
che si vuole osservare
MODELLO
della porzione di realtà
considerata

  una riproduzione in scala al posto della figura originale,
  la regola grammaticale "i nomi maschili terminanti in –o passando al femminile modificano –o in –a" al posto dell'elenco: "abbonato abbonata, accusato accusata, …",
  paragonare regioni diverse usando la densità di popolazione invece dei numeri di abitanti e di chilometri quadrati di superficie,
  la ricostruzione dei fattori che sono stati all'origine di un certo evento dell'antichità e la sua descrizione che vengono fatte da un manuale di storia.

    I modelli sono rappresentazioni semplificate che possono facilitare la comunicazione, il ragionamento, …,  ma che possono trascurare o deformare degli aspetti che sono presenti nella cosa originale e che devono essere interpretate tenendo conto dei loro limiti:

  le riproduzioni cartografiche non rappresentano fedelmente le distanze (vedi la figura a lato),
  le regole grammaticali perdono le "eccezioni",
  dalla densità di popolazione non si risale a quanto è estesa la regione o quanti sono gli abitanti,
  l'interpretazione che uno storico dà alle informazioni a disposizione su un certo evento è soggettiva e può differire da quelle di un altro storico.

  

 

    Vediamo qualche altro esempio.

  Le percentuali facilitano il confronto tra le parti che compongono un totale, tra una parte e il totale, … , ma, in cambio, perdono altre informazioni. Ad esempio l'incidenza della carne bovina sul totale della carne consumata pro-capite dal 1926 al 1985 passa dal 47% al 32%, ma ciò non significa che diminuisce il consumo di carne bovina: se si analizzano i dati assoluti (cioè non rapportati al totale del consumo di carne) si osserva che si passa dal consumo pro-capite di 10.1 kg all'anno a quello di 25.1 kg all'anno; se un certo dato aumenta ma, nel frattempo, aumenta anche il totale, la percentuale che lo rappresenta può diminuire.

  Consumo medio e altezza media sono valori medi nel senso che, con un unico numero, ci forniscono un'idea del livello di consumo o delle altezze di una popolazione. Tuttavia non tengono conto delle differenze tra individuo e individuo, che a volte possono essere notevoli: dietro a un consumo procapite di 70 g di carne al giorno vi può essere chi non ne mangia quasi mai e chi ne consuma giornalmente qualche etto.

  Anche la velocità media con cui un mezzo di trasporto ha percorso un certo itinerario è un valore medio: ci dà un'idea di come ha viaggiato il mezzo di trasporto senza una descrizione dettagliata di come la velocità è variata nei diversi tratti di strada:  è la velocità costante a cui si dovrebbe viaggiare in ciascun tratto per impiegare lo stesso tempo complessivo.