La matematica dei cambiamenti
La Matematica è una strana disciplina.
Per certi aspetti non si occupa di niente:
non è come la Fisica, che studia fenomeni naturali come moti e deformazioni dei corpi, onde sonore, onde elettromagnetiche,
, o la Biologia, che studia
gli organismi viventi, o la Storia, che studia le cause dei principali avvenimenti che segnano
l'evoluzione delle civiltà umane.
Per altri versi si occupa di tutto:
le leggi fisiche sono descritte con formule matematiche,
lo studio dell'ereditarietà genetica usa il calcolo delle probabilità,
per rappresentare come cresce la popolazione umana o come cambiano le condizioni di
vita nel corso degli anni si usano grafici, istogrammi,
.
In effetti la matematica non si occupa di una particolare area di fenomeni, ma inventa
e perfeziona nuovi concetti che possono essere usati per studiare
aspetti comuni ai contesti più disparati: concetti geometrici
per studiare le relazioni spaziali (forme, distanze,
), concetti algebrici per
descrivere e studiare le relazioni quantitative, concetti probabilistici per
interpretare o fare previsioni riferite a
fenomeni che evolvono in modo casuale,
Nel "percorso" che stiamo intraprendendo, di cui questa scheda è la prima tappa, cercheremo di dare un'idea di quei concetti che la matematica ha inventato per descrivere e studiare come cambiano
le quantità (la temperatura di un oggetto o il valore di un certo bene al passare del tempo,
la durata del dì o l'altezza del sole al cambiare della latitudine,
il consumo di benzina al variare della velocità,
).
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