Rinascimento e licenze prospettiche

Dopo Piero della Francesca, e in generale con il Rinascimento, la prospettiva non risulta più essere un problema tecnico matematico.

Lo spazio è diventato spazio sistematico in quanto in un certo modo misurabile in termini di rapporti e proporzioni.

Si possono osservare da una parte espressioni che manifestano una conoscenza perfetta della tecnica come nella “Scuola di Atene”   di Raffaello o nel “Cenacolo“   di Leonardo,  in cui la scelta della prospettiva permette di organizzare lo spazio con una rigorosa impostazione geometrica:

Dall'altra espressioni in cui per "aprire" lo spazio, anzichè limitarlo, si assiste ad un utilizzo della prospettiva centrale che ne forza le regole formali per sfruttarne tutte le potenzialità.

Si incontrano usi della geometria anche nella  composizione  delle tele.

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