In altre opere la conoscenza ormai profonda e consolidata della prospettiva è evidenziata dalla scelte particolari del punto di fuga, come si osserva ad esempio nel "San Sebastiano" di Antonello da Messina, in cui la sua particolare collocazione sotto al ginocchio sinistro   permette al protagonista di colmare completamente la scena.

Fino ad espressioni pittoriche di forte impatto visivo e simbolico come la "Deposizione di Cristo" di Mantengna. Egli per evidenziare i segni della crocefissione sfrutta una tecnica particolare e non geometricamente perfetta:  i piedi risultano essere troppo piccoli rispetto alla testa dal punto di vista prospettico.

L’utilizzo consapevole di una prospettiva non corretta, in altre parole, la licenza prospettica come mezzo espressivo, che esalta il fignificato simbolico del quadro, suggerisce senza nessuna sorta di dubbio, che la prospettiva e’ completamente sviscerata.