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Il mosaico in San Vitale a Ravenna che rappresenta il sacrificio di Isacco e’
la negazione della concezione prospettica:  le piante e il terreno che negli
affreschi classici  venivano tagliati dall’orlo del quadro come fosse il telaio di una
finestra, 
qui assecondano la curvatura della base.
La superficie deve essere colmata   eppure proprio in una rappresentazione
anti prospettica  
si insinua una concezione nuova di spazio.
Osservando il mosaico non si può più parlare di spazio di aggregati: i soggetti
sono legati da una nuova unità che inizialmente cogliamo attraverso la distribuzione
e l’alternanza di oro e colori. |
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