DESCRIZIONE DEL PERCORSO

1.   Il percorso è stato rivolto agli alunni di una quinta classe di un istituto professionale statale per i servizi alberghieri e ristorativi nell'anno scolastico 2001/02.
    Dopo il Progetto 92 la matematica è stata inserita nei programmi dei vari anni dei corsi turistici e ristorativi professionali con un monte ore relativamente considerevole (4h sett. nel biennio, 2h in 3ª e 3h in 4ª- 5ª). L'utenza di questo tipo di istituto è, però, in generale, poco motivata allo studio: sono ragazzi interessati ad entrare, al più presto, nel mondo del lavoro. Spesso sono alunni con gravi problemi di apprendimento e con scarsissime abilità di base (saper scrivere, leggere e "far di conto"); sono ragazzi, a volte, con situazioni familiari molto difficili, sono grandi, ma molto infantili e con poche motivazioni.
    In quarta e quinta il programma di matematica prevede un approfondimento di contenuti algebrici, già visti nei primi tre anni, l'introduzione del concetto di funzione e lo studio di semplici funzioni, in particolare quella lineare e quella quadratica. In quinta, poi, vengono introdotti i concetti di limite e di derivata di una funzione.
    Gli alunni, in generale, evidenziano delle difficoltà ad affrontare questo tipo di programma perchè lo considerano troppo "astratto", distante dalla loro esperienza lavorativa e anche difficile, rispetto alle loro conoscenze.
    Tenendo presente tutto questo, il percorso didattico si è prefisso questi obiettivi:

1.acquisire consapevolezza dei modelli matematici utilizzati nel settore turistico ristorativo;
2.aiutare i ragazzi ad individuare gli intrecci tra la matematica e le altre materie di indirizzo e a riconoscere alla matematica il suo valore culturale: matematica per rappresentare, interpretare, fare ipotesi, cononoscere..;
3.migliorare l'abilità di lettura, e interpretazione critica, di tabelle e di grafici
4.saper modellizzare semplici situazioni problematiche di tipo economico;
5.motivare gli alunni ad attività di studio teorico degli oggetti matematici.

 
2.   Il nucleo del percorso didattico è una rilettura dell'unità didattica "Modelli matematici per l'economia" del progetto MaCoSa (che, assieme alla guida, nell'ambito della presente attività è stata aggiornata) in situazioni legati al settore turistico ristorativo, con adattamenti in relazione all'anno e alle caratteristiche della classe e alla tipologia degli alunni, descritte sopra, e al fatto che l'unità didattica non è stata sviluppata all'interno di una attuazione organica del progetto MaCoSa (quindi, in assenza di alcune premesse nei contenuti e nei modi di lavorare, senza l'appoggio del "dizionario" Gli Oggetti Matematici, e con prospettive di sviluppo, discusse sopra, che sono diverse da quelle previste nel progetto, e in particolare nell'u.d. "Funzioni ed Equazioni").

Il percorso è suddiviso in 5 passi:

  1. Indagine della situazione iniziale.
  2. La formazione dei costi.
  3. Analisi dei costi.
  4. Costo unitario (e limite di una funzione).
  5. Altri modelli per lo studio della formazione dei costi e dei prezzi.

I contenuti:

La metodologia seguita ha dato spazio alla discussione di situazioni ( esperienze lavorative degli alunni, analisi di una particolare attività risorativa, letture di problemi presentati nel testo di economia, lettura di grafici e di tabelle), cercando di valorizzare il contributo di tutti, di dare spunti di riflessione e di aiutare gli alunni a riconoscere termini e modelli matematici usati. L'analisi di semplici situazioni economiche ha, poi, portato alla modellizzazione, sottolineando, in alcuni casi i limiti del modello scelto.

 
3.   Il tempo di lavoro in classe è stato complessivamente di 16h.

  In particolare, nella fase di indagine sono stati proposti ai ragazzi due questionari.

Il Questionario 1 è un'indagine sul tipo di esperienza lavorativa degli alunni e su ciò che essi pensano della matematica e delle tecnologie. È seguita una discussione. (tempo 2h)
    È emerso che tutti i ragazzi, ormai da vari anni, lavorano durante la stagione estiva e, da due anni, hanno anche delle attività invernali che li impegnano durante i fine settimana e, in alcuni casi, anche in qualche giorno feriale.
    Hanno una visione della matematica strumentale: matematica per "far di conto".
    Di seguito sono riportate alcune risposte "tipo" a due domande del questionario.
    Domanda: "Pensi che alcuni concetti e tecniche matematiche possano essere utili per gestire una struttuta ristorativa? Se sì, per quali aspetti? Fai degli esempi"
    Risposta 1: "Sì, ma solo a livello di calcolo, di proporzioni (per i prezzi)."
    Risposta 2: "Sì, ma solo a livello di calcolo (operazioni varie) oppure facendo varie statistiche"
    Risposta 3: "Penso che potrebbero essere utili le proporzioni, le indagini di mercato, i grafici per ottimizzare i costi."
    Domanda: "Ritieni che la matematica sia utile per conoscere e per capire la tua condizione di lavoratore?"
    Risposta 1: "Sì, ritengo che la matematica sia utile perchè si può controllare meglio la propria busta paga."
    Risposta 2: "Sì, per verificare la busta paga, per verificare la differenza tra lo stipendio di un mese e di un altro."

Il Questionario 2 è un'indagine relativa ai prerequisiti su: letture di tabelle e di grafici, costruzione di grafici, uso delle formule e delle variabili. È anche, però, una risposta alla loro convinzione che la matematica sia utile come strumento di calcolo, e che tutto quello che si impara a scuola, oltre il calcolo, sia troppo distante dalla realtà.
    Alla compilazione del questionario è seguita la correzione e la discussione in classe. (tempo 4h)
    Analizzando le risposte è emerso che quasi tutti gli alunni della classe sapevano utilizzare le formule per descrivere una semplice situazione, ma avevano delle difficoltà:
ad associare ad una situazione il grafico che la descrive,
a leggere ed ad interpretare le tabelle,
a costruire grafici.
    Particolare interesse ha suscitato la lettura della tabella. Sono stati introdotti in questo contesto i numeri indici, facendo riferimento anche ad altri semplici esempi (confronto dei voti riportati a successive elezioni, variazione di prezzi, …).

  L'attività sulla formazione dei costi è stato, soprattutto, un'occasione per riconoscere e per riordinare in un linguaggio comune contenuti già visti in altri corsi. È stata analizzata una particolare struttura ristorativa ( e tutti hanno contribuito in base alla loro notevole conoscenza del settore): gli alunni hanno svolto le attività proposte discutendone fra loro. (tempo 2h)

  L'attività di analisi dei costi è stata affrontata analizzando situazioni proposte dal libro di testo di economia. Si è cercato di trovare sia modelli algebrici che grafici. Anche in questa fase si è avuto particolare attenzione a riconoscere e ad usare un linguaggio comune. (tempo 3h)

  La funzione costo unitario è nata costruendo per punti dei grafici empirici. Riflettendo sulla funzione trovata si è arrivati al concetto di limite e a quello di asintoto. Sono stati sottolineati anche i limiti del modello grafico. (tempo 3h)

  Sono stati introdotti anche altri modelli partendo da situazioni particolari e con attività di gruppo. (tempo 2h)

  Il questionario finale ha avuto i seguenti esiti:
    voto ≤ 5:   23%
    voto = 6:   22%
    voto = 7:   33%
    voto = 8:   22%

 
4.   Alcune osservazioni:

 
5.   Collegamenti ai materiali:

  •  Questionario 1
  •  Questionario 2
  •  Attività su formazione di costi e prezzi
  •  Questionario finale

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