I concetti di rapporto e proporzionalità - Considerazioni didattiche

Buona parte del primo anno della scuola superiore sarebbe opportuno dedicarla a porre solide basi relativamente alla padronanza dei numeri (in base dieci), al concetto di rapporto, al concetto di funzione, all'uso dei grafici, all'uso di variabili, termini ed equazioni per rappresentare relazioni tra grandezze, alla rappresentazione di algoritmi. Spostare l'attenzione su aspetti secondari o su nuovi concetti che al momento possono essere affrontati solo con presentazioni erronee (come ad esempio accade nelle usuali introduzioni dei polinomi, non riferite ai concetti di funzione e di equazione) o con apprendimenti meccanici e superficiali (il calcolo letterale senza un'adeguata comprensione del significato delle linguaggio letterale e del calcolo simbolico e del ruolo delle modellizzazioni algebriche, il calcolo in basi diverse senza la padronanza dei concetti di rapporto, codifica, …) sarebbe controproducente.
Le voci Rapporto, Proporzionalità, Diagrammi, Pendenza e Variazione deGli Oggetti Matematici possono dare un'idea delle prime attività che sarebbe opportuno affrontare per riprendere, consolidare ed estendere la padronanza e conoscenza dei concetti di rapporto e di proporzionalità (diretta - quella inversa viene discussa in una specifica voce).

    Sottolineamo l'importanza che gli alunni acquisicano la capacità di passare "spontaneamente" da una forma di rappresentazione all'altra dei rapporti d'uso più comune (0.75, 3/4, 75%;  0.125, 1/8, 12.5%;  15/60, 1/4, 25%;  2/3, 40/60, 0.666…, 67%; …), anche attraverso esercizi ripetitivi che ne consolidino le varie rappresentazioni grafiche (diagrammi a striscia, a colonne e a settori circolari, variamente graduati, rettangoli di ugual forma, rette passanti per l'origine; vedi le voci Rapporto, Diagrammi e Proporzionalità), che padroneggino l'equivalenza tra divisione per contenenza e per partizione (discussa alla voce 4 operazioni) per renedersi conto immediatamente, ad es., che 1/0.1 è 10 in quanto 0.1 sta 10 volte in 1, e per sviluppare/consolidare meglio l'idea che il reciproco del reciproco di un numero è il numero stesso e quella che "moltiplicare per 1/k" equivale a "dividere per k", che sono entrambi modi per esprimere la funzione inversa di "motiplicare per k".

    È fondamentale che gli alunni abbiano chiaro che "%" sta per "/100", che sappiano esprimere le variazioni percentuali come moltiplicazioni (aumento del 10% come moltiplicazione per 1+10/100 = 1.1, diminuzione del 20% come moltiplicazione per 0.8) e che impostino in questo modo i calcoli con le calcolatrici: la cosa è importante per la messa a fuoco che variazioni percentuali successive non si compongono facendone la somma, che, fatto un aumento del P%, per tornare al valore iniziale non si deve fare una diminuzione del P%, che la variazione di P punti percentuali non equivale a una variazione del P%.

    Le considerazioni svolte rimandano, evidentemente, all'uso del concetto di funzione, che deve essere utilizzato costantemente, riprendendo operativamente le conoscenze sviluppate nella scuola di base. La rappresentazione grafica della Proporzionalità (diretta) e di fenomeni in cui la variazione di una grandezza è proporzionale a quella di un'altra forniscono il contesto naturale in cui passare dalla Pendenza "fisica" a quella "matematica" e riprendere e precisare il concetto di funzione lineare e il legame tra soluzione grafica e simbolica rispetto a x delle equazioni del tipo k·x = h. Per approfondimenti rinviamo alle indicazioni didattiche relative a questi concetti; qui sottolieamo l'importanza di combattere la misconcezione secondo la quale viene identificata con la proporzionalità diretta ogni situazione in cui una grandezza cresce al crescere dell'altra: gli esempi di funzioni lineari con grafico non passante per l'origine e di relazioni di proporzionalità con fattore negativo e l'analisi di grandezze legate da funzioni crescenti lineari solo a tratti o non lineari (come quelle illustrate alle voci Proporzionalità, Diagrammi e Funzione, oltre che in numerosi quesiti dell'eserciziario) dovrebbero aiutare al suo superamento.

    È anche un contesto molto naturale per la ripresa e il consolidamento delle prime attività di manipolazioni di formule: si vedano gli esempi alla voce Proporzionalità. Sottolineamo (come discusso in una nota in fondo alla voce Risoluzione di equazioni) l'innopportunità di ricorrere a tecniche risolutive specifiche per le proporzioni (invece che considerarle equazioni come le altre) per affontare problemi di proporzionalità. Se qualche alunno, come retaggio di precedenti "cattivi" insegnamenti, propone proporzioni del tipo  angolo : 360 = dato : totale  invece che moltiplicare direttamente 360 per dato / totale, è opportuno far osservare che ":" e "=" non sono simboli che rappresentano le parole "sta" e "come" ma sono il simbolo di divisione e il simbolo di eguaglianza (eventualmente è, viceversa, il rapporto che può essere espresso usando parole "non matematiche") e che per trovare angolo non si deve ricorrere a strane regole (prodotto dei medi =…) ma è sufficiente la seguente trasformazione, che sfrutta solo la relazione che intercorre tra divisione e moltiplicazione:

    angolo    dato                 dato
    —————— = ——————  —>  angolo = ——————·360
     360     totale               totale

    Il contesto delle rappresentazioni proporzionali offre semplici e significative occasioni per educare all'uso di strumenti informatici per l'automazione parziale o totale dei procedimenti di calcolo, come esemplificato alle voci Calcolatrice e Calcolatore.

    Alla voce Diagrammi è messo a fuoco il ruolo dei fattori di scala. Si tratta di un aspetto importantissimo, non solo per l'interpretazione delle rappresentazioni grafiche delle statistiche (e per introdurre considerazioni/attenzioni che saranno utili per la costruzione e lettura delle rappresentazioni grafiche di distribuzioni statistiche riferite ad intervalli di ampiezza diversa), ma anche per padroneggiare le unità di misura di aree e volumi e il passaggio da un'unità all'altra, per effettuare stime; esso entra, inoltre, in gioco in molte altre questioni di Fisica e di Biologia, oltre che di Matematica.

    Il concetto di frazione è bene che sia presentato come un caso particolare di rapporto: questo consente di intrecciare bene i diversi aspetti con cui le frazioni si presentano nelle applicazioni. L'"algebra delle frazioni" viene discussa successivamente alla voce Strutture Numeriche: prima è necessario mettere a fuoco (cosa effettuata alla voce Proporzionalità) come confrontare rapporti, come determinare il reciproco di un rapporto (vedi la voce Proporzionalità) e, poi, l'uso della proprietà distributiva (voci Formule e Termini equivalenti).

    Come dovrebbe accadere per l'introduzione di tutti i modelli matematici, è bene che anche nel caso dei concetti discussi qui si mettano in luce non solo i vantaggi del loro impiego, ma anche i limiti: le informazioni che si perdono confrontando percentuali invece che dati assoluti (vedi), l'accortezza con cui devono essere interpretati i confronti tra l'evoluzione di fenomeni basate sulla loro rappresentazione mediante numeri indici o variazioni relative (vedi), ...  Nel caso in cui si impieghi, ad es., un foglio elettronico, occorre mettere in guardia dagli errori di rappresentazione/interpretazione che può indurre un uso non critico dei suoi menu (vedi).

    Tra gli esempi a cui puoi accedere dalla sezione percorsi e materiali puoi trovare (oltre a una piccola attività sulle fotoriduzioni) le Schede di Lavoro e tra queste a quelle dell'unità didattica "Le statistiche" (e la relativa "guida"), e la scheda 2 dell'u.d. "La automazione", che mettono a disposizione materiale utilizzabile, direttamente o opportunamente rielaborato, per organizzare un percorso didattico in cui possono inserirsi in modo naturale attività e riflessioni sui rapporti e la proporzionalità. Tra le animazioni puoi trovare una piccola attività sulle trasformazioni di scala.

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