Continuità - Considerazioni didattiche
Per l'introduzione dei numeri (che è stata sviluppata attraverso varie voci,
e in particolare neI numeri e
nelle Strutture numeriche)
si è scelto un
approccio costruttivista; in breve:
i numeri reali sono stati presentati come opportune successioni di caratteri
(cifre, "." e ""), con una opportuna
relazione di "eguaglianza" (3.7999
=3.8000
,
ecc.),
le operazioni sui numeri decimali limitati sono state definite algoritmicamente,
esse sono state poi estense ai numeri reali mediante i concetti
di approssimazione e, senza formalizzazioni, di limite e di funzione
continua (es.: per ottenere il risultato di x·y con una certa
precisione basta operare su intervalli di indeterminazione per x e
per y sufficientemente piccoli).
A sua volta, le riflessioni, di approfondimento e di sintesi, sulla risoluzione
(grafica, numerica e simbolica) di equazioni, sistemi e
disequazioni non mirano a mettere a punto specifiche
tecniche, quanto metodi basati sull'uso, più
o meno formalizzato, di alcuni concetti generali: funzione
inversa, funzione iniettiva e continuità; ciò è
stato fatto in varie voci, in particolare in Funzioni 1 e in
Risoluzione di equazioni 1.
La voce Continuità
dà, infine, una prima sistemazione formale al concetto di continuità.
Questa (la continuità delle funzioni reali di variabile reale) è stata introdotta solo su intervalli, non in
punti, mediante quella che viene tradizionalmente assunta come definizione di
uniforme continuità (F č continua in
# è più vicina al concetto "intuitivo" di continuità (che non è
"puntuale") e è adeguata a tutti gli sviluppi affrontabili nella scuola
secondaria superiore;
# corrisponde al concetto di funzione
tabulabile, ovvero rappresentabile (graficamente o tabularmente) con un
calcolatore: comunque si fissi Δy si può trovare n tale
che, ripartito [a,b] in n intervallini uguali, f(x) è approssimata con errore
inferiore a Δy da f(xi) se xi è
un estremo dell'intervallino in cui cade x.
Questo
è un tipico esempio di una soluzione didattica che potrebbe superare alcune delle difficoltà
concettuali che gli alunni incontrano nell'affrontare l'argomento in questione.
Nell'ambito dello studio dei processi di apprendimento queste difficoltà vengono
spesso collegate alla presenza di alcuni "ostacoli epistemologici", che
si cerca di individuare sia con riflessioni "teoriche" che attraverso opportune
attività di sperimentazione. A volte, tuttavia, queste ricerche fanno
riferimento a una presentazione di un determinato concetto matematico (per
intenderci: la continuità definita puntualmente, gli enti geometrici primitivi
presentati per via assiomatica, ...) che viene assunta come assoluta, senza
preoccuparsi della possibilità di diverse presentazioni (spesso con clamorose
incomprensioni delle presentazioni matematiche scelte: si pensi alle confusioni
concettuali sull'aritmetica e la geometria presenti nei lavori di Piaget e,
soprattutto, dei suoi epigoni).
Sulla usuale definizione si tornerà successivamente, nel triennio, alle voci
Limiti e
Proprietà
delle funz. continue e di quelle derivabili.
Il terorema che ogni funzione continua in (tutti i punti di) un intervallo chiuso [a,b] è uniformemente continua
nello stesso intervallo è noto come teorema delle piccole oscillazioni ("small-span theorem").
Il concetto di uniforme continuità differisce da quello di continuità
solo, in particolari casi, sugli intervalli non chiusi; ad esempio, nel disegno sottostante, F e G sono uniformenente continue in ogni intervallo
chiuso contenuto nell'intervallo (a,b); invece se ci si riferisse all'intervallo (a,b) avremmo che F (supposto che
F(x) → ∞ per x → a+) non è uniformemente continua in esso, mentre è continua in ogni
punto di esso.
Ciò, comunque, non crea contraddizioni o dubbi: noi abbiamo definito la continuità solo per intervalli
chiusi; possiamo estenderla facilmente al caso degli intervalli aperti dicendo che è continua in essi se lo
è in ogni intervallo chiuso in essi contenuto.
Molti esempi, a vari livelli di difficoltà, oltre che richiamati all'interno delle varie voci, sono presenti nella sezione esercizi.
Tra gli esempi a cui puoi accedere dalla sezione puoi trovare un collegamento alle Schede di Lavoro e tra queste a quelle, per le classi 2ª e 3ª, su "funzioni ed equazioni - 2" e sul "concetto di limite". Esse mettono a disposizione molto materiale sul tema, utilizzabile, direttamente o opportunamente rielaborato, per organizzare attività didattiche.