A sinistra è rappresentato un pallottoliere usato qualche millennio fa. Probabilmente a scuola ne avrai usato uno simile anche tu. Esso consente di rappresentare e sommare numeri, come nel disegno sotto a destra:  6 e 2 fanno 8;  5 e 7 fanno 12, scrivo 2 e aggiungo 1 alle cifre successive;  2 ed 1 fanno 3 che con l'aggiunta di 1 diventa 4.
   

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Questo procedimento è eseguibile meccanicamente, senza alcun ragionamento. È lo stesso impiegato dalle calcolatrici elettroniche, che memorizzano le cifre con delle specie di interruttori che hanno incorporati al loro interno. Sotto è raffigurato il comportamento di una calcolatrice, ed è rappresentato anche il contenuto dei numeri che registra al suo interno, man mano che svolge due calcoli diversi.

Quali sono i calcoli che esegue la calcolatrice nei due casi. Perché nel primo caso utilizza due "registri" interni e nel secondo uno solo?

Nel primo caso tiene in sospeso  1+  poi  2×  e quando l'utente batte  5=  esegue  2×5 (ottenendo 10) e poi  1+10, di cui visualizza il risultato. In altre parole prima di eseguire la somma esegue la moltiplicazione:
1 + 2 × 5  →  1 + 10  →  11.
Nel secondo caso tiene in sospeso solo  1+  poiché quando l'utente batte  4−,  siccome la sottrazione non deve essere eseguita prima, esegue  1+4  (ottenendo 5) e poi  5−2,  di cui visualizza il risultato. In altre parole esegue i calcoli "a catena":
1 + 4 − 2  →  5 − 2  →  3.

Non tutte le calcolatrici sono in grado di dare la priorità alle moltiplicazioni e alle divisioni rispetto alle somme e alle sottrazioni.  Alcune calcolatrici tascabili (e questa online) consentono di introdurre direttamente termini come 1+2×5.