Oggi molti in Italia si lamentano del fenomeno dell'immigrazione, ma l'Italia è uno dei paesi da cui sono emigrate pił persone, e proprio dalle regioni in cui sono più presenti coloro che si oppongono ad esso. Basti pensare che verso il 1900 il 34% degli emigrati italiani partiva dal Veneto e dal Friuli, per un totale di persone maggiore di tutti coloro che emigravano dall'Italia centrale e meridionale messi insieme, e che successivamente, tra la seconda guerra mondiale e il 1980, moltissimi degli abitanti di tali regioni si sono spostati verso altre regioni italiane (soprattutto Lombardia, Piemonte e Liguria).
Tra la fine del XIX secolo (quello che va dal 1800 al 1900) e i primi 70 anni del XX secolo (fino circa al 1970) sono emigrati all'estero moltissimi italiani. Ad esempio, mentre nel 1900 gli italiani erano circa 33 milioni, nei primi 15 anni del XX secolo (tra il 1901 e il 1915) sono emigrati all'estero ben 8 milioni e 800 mila italiani.
  
Consideriamo alcuni dati, per i quali, qui, chiameremo Nord la parte settentrionale dell'Italia e parte di quella centrale (fino alla Toscana, alle Marche e all'Umbria), e chiameremo Sud il resto d'Italia. E consideriamo gli istogrammi a destra, che con un clic su di essi puoi ingrandire.
L'istogramma (1) rappresenta come nel 1901 erano distribuiti gli italiani tra Nord e Sud.  L'istogramma (3) rappresenta le percentuali di emigrati italiani tra il 1901 e il 1915 che provenivano dal Nord e dal Sud.
Rappresenta sull'istogramma (2) le percentuali di emigrati italiani per zona di provenienza tra il 1861 e il 1900.  Tieni conto che gli emigrati sono stati 5 milioni e 258 mila e che tra questi quelli provenienti dal Nord erano 3 milioni e 724 mila.