Andrea Marino, classe 1885, contadino.  A scuola erano sempre trentaquattro, trentasei gli scolari. Il maestro era messo dal Municipio, i padri pagavano. Io scuole non ne ho fatto niente, i genitori non mi mandavano. Cosa farci: ho imparato da soldato a fare la mia firma.

Michele Giuseppe Lucchese, classe 1885, contadino.  Se eravamo tanti a scuola? Quando ero ragazzo c'erano due scuole, prima seconda terza: sessanta settanta ragazzi da un maestro e sessanta settanta ragazze da una maestra, divisi.

Questi sono due interviste contenute nel libro Il mondo dei vinti - testimonianza di vita contadina, di Nuto Revelli.  Qui sotto è riportato il numero di analfabeti ogni 100 italiani che era presente nella popolazione italiana nei cento anni che vanno dal 1901 al 2001. Riporta questi dati in un grafico, che puoi tracciare su carta quadrettata o millimetrata.  Prova poi a commentare che cosa emerge da queste interviste e da questo grafico, e a dire che cosa ti ha impressionato.

1901, 49;  1911, 38;  1921, 27;  1931, 21;  1941, 15;  1951, 11;  1961, 8;  1971, 5;  1981, 3;  1991, 3;  2001, 2

Questo è un esempio (dei molti che si possono fare) di esercizio in cui la riflessione storica, la riflessione linguistica, la riflessione sulla esperienza scolastica e la matematica si intrecciano naturalmente. Occorre dare spazio agli alunni per riflettere sui vari aspetti (e per superare anche le difficoltà a interpretare i testi delle interviste). Il grafico qui presente è stato tracciato con uno script: vedi.

È ottenibile anche con WolframAlpha coi comandi:

plot {(1901, 49); (1911, 38); (1921, 27); (1931, 21); (1941, 15); (1951, 11); (1961, 8); (1971, 5); (1981, 3); (1991, 3); (2001, 2) }