L'Istituto Centrale di Statistica Inglese riporta, in una pubblicazione, che nella seconda guerra mondiale sono morti 13 165 233 civili. In un libro di storia ho trovato che i morti civili sono stati 13 milioni. Quale delle due informazioni devo ritenere più significativa e perché?

Il numero totale dei civili morti nella II guerra mondiale non è mai stato accertato esattamente. Al massimo potrebbe essere approssimato alle centinaia di migliaia. Si potrebbe al più dire che sono stati circa 13 milioni e 200 mila. Le cifre "sparate" dall'Istituto Centrale di Statistica Inglese non hanno alcun senso. Anche il nostro ISTAT, ahimè, spesso nelle sue pubblicazioni esprime (senza alcuna avvertenza o nota critica) valutazione numeriche in cui gran parte delle cifre non hanno alcuna significatività statistica, contribuendo, nel suo piccolo, assieme ai "media", alla diseducazione statistica della cittadinanza.
Di fronte a questo quesito in un test somministrato (nel 2004) a 120 studenti di classi 2ª e 5ª di scuola superiore la maggioranza (in entrambi i tipi di classe) ha invece ritenuto più significativa la valutazione 13165233 dell'ufficio statistico. Complessivamente, il 51% ha fatto questa scelta, il 32% ha ritenuto più significativa la valutazione 13 milioni del libro di storia. Gli altri hanno preferito non rispondere o (il 6%) scritto che non si può rispondere (con osservazioni - sensate, ma che non colgono la non-significatività di una valutazione fino alle unità dei numero dei morti - del tipo: "le informazioni dell'ufficio statistico sono più precise, ma in un libro di storia è sufficiente una stima approssimativa"). Le motivazioni addotte da chi ha scelto l'ufficio statistico sono state, in genere, del tipo: "è una valutazione con più cifre" o "l'ufficio statistico è più attendibile del libro di storia".

  Per altri commenti: approssimazioni (e calcolo approssimato) neGli Oggetti Matematici.