In quali ipotesi posso assumere per buona questa dimostrazione del teorema di Pitagora? Sia A un triangolo rettangolo e siano B e C i triangoli rettangoli in cui è possibile suddividerlo tracciando la retta perpendicolare all'ipotenusa, a, e passante per il vertice dell'angolo retto . Le aree di B e di C hanno come somma l'area di A: area(A) = area(B)+area(C). B e C hanno la stessa forma di A avendo gli stessi angoli (anche se in ordine inverso); siano b e c le loro ipotenuse, ossia gli altri lati di A. Essendo i triangoli simili i rapporti tra le loro aree sono il quadrato dei rapporti tra i corrispondenti lati e, in particolare, tra le corrispondenti ipotenuse. Quindi da area(A) = area(B)+area(C) deduco che a² = b² + c². |
Nella dimostrazione ho affermato che B e C hanno gli stessi angoli di A. Ciò l'ho, indirettamente,
dedotto dal fatto che ciascuno di essi ha un angolo retto come A e un angolo in comune con A utilizzando il fatto che
la somma degli angoli di un triangolo è costante, che (vedi l'esercizio 5.5 qui)
equivale al fatto che la somma degli angoli sia 180°.
Probabilmente questa è la prima "dimostrazione" del (cosiddetto) teorema di Pitagora.
Parliamo di dimostrazione tra virgolette in quanto in una impostazione assiomatica della geometria
come quella di Hilbert o come quella di Enriques-Amaldi (vedi)
una effettiva dimostrazione è molto complessa (nel link puoi accedere anche ad una sintesi dei
manuali di Enriques-Amaldi e di Prodi in cui puoi vedere dove è "collocato" il teorema di Piatgora).
Nelle impostazioni che hanno un "approccio metrico", diffusesi nell'ultimo secolo, il teorema
di Pitagora viene assunto come assioma (vedi). Clicca QUI per approfondimenti e una rappresentazione animata del teorema di Pitagora. |
Nota.
In molti libri di testo italiani si introduce la geometria piana come rappresentazione matematica dell'idea
intutiva di piano fornita dalla superficie di un lago o del mare in bonaccia, ma sappiamo bene, e sanno bene gli alunni (nel XXI secolo, non qualche
millennio a.C.), che queste superfici non sono "piatte": fare delle presentazioni intuitive del teorema di Pitagora dicendo loro che sono
delle "dimostrazioni" e, magari, usarle per motivare l'esistenza dei numeri irrazionali (!!! - vedi)
sono solo delle forme di diseducazione matematica; è uno dei tanti modi in cui si preparano gli alunni a separare la
matematica (e il modo di "imparare", "ragionare" o "ripetere" in matematica, e in generale nelle materie scolastiche)
dall'uso delle consocenze, dei ragionamenti,
al di fuori della scuola.