Un diffuso libro di testo di matematica per l'ultimo triennio degli istituti tecnici commerciali, dedicato alla matematica finanziaria e attuariale, ha 380 pagine, più della metà delle quali sono di esercizi da risolvere, più di un quarto sono di esercizi risolti, e le utime sette pagine sono dedicate ad un riepilogo costituito da circa 180 formule. Valuta, in base a queste informazioni, il libro.

Ad un'ottantina di pagine di contenuto corrispondono 180 formule da memorizzare (o da usare)! Evidentemente, per gli autori del libro di testo, conoscere i, pochi, elementi di matematica finanziaria ed attuariale affrontati in quel tipo di scuola corrisponde a imparare (o a usare) una marea di formulette distinte, mentre ne basterebbero una dozzina (in buona parte ricavabili facilmente da alcuni concetti fondamentali);  da esse, con opportune manipolazioni, si possono ricavare le altre:  ad es. se so che  A = B/(C+D)  non devo imparare a memoria (o cercare da qualche parte e applicare)  B = A*(C+D),  C = B/A−D,  D = B/A−C.  Il libro di testo mira, strategicamente (ma forse inconsapevolmente!), a distruggere le abilità matematiche degli alunni.