Siamo in uno strano stato in cui la moneta in vigore è il Dindi. A sinistra è illustrato dove vanno a finire i 180 Dindi che una persona spende per acquistare una particolare bottiglia di vino:  li dà al negoziante, che a sua volta ne dà una parte al cantiniere (cioè a chi produce, fa invecchiare e imbottiglia il vino); il cantiniere ne dà 70 al contadino per acquistare l'uva. Il negoziante ne impiega una parte, 10 Dindi, per spese varie (per far fronte all'affitto del locale, alla paga del commesso, …), mentre 30 sono il suo guadagno. Il cantiniere ne spende una parte anche per l'imbottigliamento e per altro (spremitura dell'uva, immagazzinamento, …).  Quanto valgono i "?" nello schema a fianco?

180 = ? + 30 + 10;  180 = ? + 40;  quindi  ? = 140.  È quanto il negoziante dà al cantiniere.

140 = 70 + 20 + 40 + ?;  140 = 130 + ?;  quindi ? = 10.  È quanto il cantiniere spende per bottiglia, tappo ed etichetta.

Per il docente. Problemi di questo genere (che potrebbero essere presentati come sistemi di equazioni:  x+30+10 = 180 & 70 + 20 + 40 + y = x) rappresentati con grafi sono alla portata degli alunni della scuola di base.