Utilizzando il programma R è stato definito un polinomio P(x) di 3° grado e per tentare di scomporlo si è proceduto nel modo sotto riportato, ottenendo il grafico a lato.  Spiega come si è proceduto e perché, e stabilisci che cosa si è potuto concludere.

P = function(x) 2/3*x^3-2/3*x^2-14/3*x+2
BF=3; HF=2
graphF(P, -3,4, "brown")
x1=solution(P,0, -3,-2); x1
# -2.414214
x2=solution(P,0, 0,1); x2
# 0.4142136
x3=solution(P,0, 2,4); x3
# 3
-x1-1; 1+x2; (1+x2)^2
#  1.414214   1.414214   2
solpol( c(2,-14/3,-2/3,2/3) );  X = solut
#  0.4142135623731  -2.4142135623731  3
Q = function(x) 2/3*(x-X[1])*(x-X[2])*(x-X[3])
graph1(Q, -3,4, "yellow")
  

Si è tracciato il grafico di P. Si sono trovate, in modo approssimato, le soluzioni rispetto ad x dell'equazione P(x)=0. Si è dedotto che 3 è una soluzione. Si è intuito che le altre due soluzioni corrispondono a −1−√2 ed a √2−1. Si è confermata numericamente questa supposizione. Si è quindi definita una funzione polinomiale di 3° grado come proddotto del coefficiente direttivo di P e dei polinomi di primo grado ottenuti facendo la differenza tra x e le soluzioni tovate, e si è verificato graficamente che essa coincide con P.

Vedi anche la soluzione al quesito 4b.1 qui.