I sollevatori idrualici sono delle macchine, in uso da vari secoli, per sollevare oggetti molto pesanti esercitando una piccola forza. A lato è raffigurato, in modo schematico, un sollevatore per automobili. Tra il cilindro metallico A e il cilindro metallico B è presente un contenitore di liquido. Applicando una forza su A si produce una forza su B. Cerca di capire come funziona.  Tieni conto che se il cilindro B ha una base di diametro pari a 10 volte quello della base di A, per sollevare un'auto che pesa una tonnellata basta esercitare una forza di 10 kg.
Trovi qualche analogia col funzionamento delle siringhe per iniezioni? Quale?
   

Pensare alle siringhe per iniezioni ci aiuta a capire: se metto del liquido nella siringa e premo col pollice lo stantuffo devo esercitare un po' di forza e lo stantuffo scende molto più lentamente della velocità con cui esce il liquido dalla punta della siringa. E se se voglio tappare il buco di uscita devo esercitare meno forza di quella da esercitare sullo stantuffo. Cos'è che cambia? Le dimesioni interne della siringa e quelle del foro di uscita.  Cio che rimane immutato è la pressione, ossia il rapporto tra la forza che si applica e la superficie a cui la si applica:  se l'area dello stantuffo che premo è di 1 cm² e quella del foro della siringa è di 1 mm², essendosi divisa per 10 la superficie si è divisa per 10 anche la forza prodotta.
Il sollevatore idraulico funziona alla rovescia: se premo su A con una forza Fa produco su B una forza Fb tanto più grande quanto è più grande la superficie di B.
Vediamo se le cose tornano con i dati forniti dall'esercizio. Indichiamo con S l'area di A. Quella di B è dunque 100 S (se moltiplico per 10 il diametro l'area si moltiplica per 100). Osserviamo che 1 tonnellata è pari a 1000 kg.
La pressione su A è  10 kg / S, quella su B è  1000 kg / 100 S, ossia eguale!

Studiando la disciplina chiamata "fisica" metterai a fuoco meglio questo argomento, discusso tra le applicazioni della "legge di Pascal" (vedi il cap. 11 qui).