Un pendolo semplice, formato da due oggetti eguali ciascuno di masssa m appesi a un filo flessibile e inestensibile, viene posto in oscillazione in condizioni di attrito trascurabile, partendo da un'altezza h rispetto alla posizione di equilibrio. Quando il pendolo passa nella posizione di equilibrio, uno degli oggetti si sgancia dal filo. L’altezza massima raggiunta dall'oggetto rimasto agganciato al filo è, circa, uguale a:
      A) h     B) h/2     C) h/4     D) 2h

All'inizio l'energia è solo potenziale, (2·m)·g·h.  Nella posizione di equilibrio l'energia è solo cinetica, 1/2·(2·m)·v².  Quindi v² = 2·g·h.
La massa che rimane attaccata ha, ovviamente, anch'essa velocità v. La sua energia cinetica è quindi 1/2·(m)·v².
Sia h' l'altezza raggiunta dalla massa dimezzata. Deve essere 1/2·(m)·v² = m·g·h'.
Da  v² = 2·g·h  ho  1/2·(m)·2·g·h = m·g·h', da cui h = h'.
La risposta OK è A.