Sposto verticalmente una lampadina in modo da modificare l'ombra di una matita lunga 10 cm posta in piedi sul tavolo, a una distanza di 10 cm dalla retta lungo cui sposto la lampadina.
Qual è il grafico della lunghezza in centimetri dell'ombra (y) in funzione della distanza in centimetri della lampadina dal tavolo (x)?
 
  

L'ombra finisce nel punto O dove il raggio di luce LM che passa per la punta della matita incontra il tavolo. Questo incontro avviene solo se la lampadina è ad una altezza superiore ai 10 cm (se L sta sopra a HQ, dove Q è a 10 cm dal tavolo). Man mano che la lampadina si alza l'ombra KO si accorcia. Man mano che abbasso la lampadina e mi avvicino alla quota di 10 cm l'ombra si allunga. L'unico grafico che soddisfa queste condizioni è (E). Si osservi, inoltre, che quando la lampadina è alta 20 cm il raggio di luce LO è inclinato 45°, per cui si ha un'ombra KO lunga quanto la matita KM; il grafico (E) è in accordo anche con questa osservazione. 

Di fronte a questo quesito in un test somministrato (nel 2004) a 120 studenti di classi 2ª e 5ª di scuola superiore solo una minoranza (in entrambi i tipi di classe) ha risposto correttamente. Ogni possibile risposta ha avuto tra il 10% e il 25% delle preferenze.  Nel caso del triennio la risposta corretta (E) ha avuto il 25% delle scelte, ma poco di meno (22% e 19%) ne hanno avuto la B e la A, entrambe le quali pongono una limitazione sia alla lunghezza dell'ombra che alla altezza a cui si può innalzare la lampadina.  Nel caso del biennio la risposta D ha avuto il 28% delle preferenze seguita dalla C, che ne ha avuto il 25% (l'ombra crescerebbe proporzionalmente all'altezza della lampadine); le risposte corrette sono state l'11%.  Tutto ciò testimonia come nell'insegnamento sia poco curata la modellizzazione (matematica, ma non solo) delle situazioni e dei fenomeni "reali", provilegiando attività sui concetti (o sulle tecniche o sugli apprendimenti mnemonici) avulsi dai contesti.