Per studiare sperimentalmente limx→αF(x) si può studiare limN→∞F(x(N)) se x(N) → α. Ad esempio se α è ∞ si possono calcolare F(1), F(10), F(100), F(1000), …   Rifletti sull'attenzione con cui si usare questo metodo cercando di trovare, se è possibile farlo, almeno un esempio di:
(1) una funzione F, un numero L e una successione x(n) divergente a ∞ tale che F(x(n)) → L per n → ∞ e F(x) per x → ∞ non abbia limite;
(2) una funzione F e una successione x(n) divergente a ∞ tale che F(x(n)) → ∞ per n → ∞ e F(x) per x → ∞ non abbia limite;
(3) una funzione F, due numeri p ed L e una successione x(n) convergente a p tale che F(x(n)) → L per n → ∞ e F(x) per x → p non abbia limite;
(4) una funzione F, due numeri p ed L e una successione x(n) convergente a p tale che F(x) per x → p tenda a L e F(x(n)) per n → ∞ abbia limite diverso da L.

(1) se, ad es., F è una funzione periodica non costante di periodo T, k è un qualunque numero e x(n) è la successione (divergente a ∞) n k+nT, allora F(x(n)) vale costantemente f(k) e quindi converge a tale valore; mentre il limite di F(x) per x → ∞ non esiste; sotto è raffigurato il caso di F: x x-INT(x) (INT: funzione parte intera); se x(n)=n F(x(n))=0 [ossia F(0)=F(1)=F(2)=…=0], se x(n)=n+0.5 F(x(n))=0.5 [ossia F(0.5)=F(1.5)=…=0.5];
(2) come sopra, con F(x) prodotto x·G(x) con G(x) periodica e k tale che G(k) > 0; sotto è raffigurato il caso di G: x sin(x); se x(n)=2nπ+π/2 F(x(n))=x(n) → ∞ [F(π/2)=π/2, F(5π/2)=5π/2, F(9π/2)=9π/2, …], se x(n)=nπ F(x(n))=0 → 0, … mentre F(x) per x → ∞ non ha limite;
(3) nel caso di F(x)=sin(1/x) se prendo la successione x(n) decrescente formata dagli input positivi per cui F vale 1 (sono le ascisse dei punti in cui il grafico una funzione è tangente alla semiretta y=1 AND x>0), x(n) tende a 0, F(x(n)) è uguale costantemente, e quindi converge, a 1, mentre F(x) per x → 0+ non ha limite;
(4) nel caso di F(x)=(x3-x)/(x-1), con F(1)=1 (figura in basso a sinistra), per x → 1 F(x) → 2 mentre se x(n) vale costantemente 1 si ha che F(x(n)) = F(1) = 1 → 1.

Quindi, se si trova che su una successione di valori di x tendente ad α F(x) tende a β, si può congetturare che F(x) tenda a β, ma, per averne la certezza usando questo metodo, bisognerebbe (cosa in genere impossibile) verificare la cosa su tutte le possibili successioni di tal tipo.
  Tuttavia se sappiamo (per qualche considerazione teorica o in base ad altre informazioni) che F(x) ha limite, possiamo concludere che questo limite è β, tranne in casi particolari come quello illustrato in (4), in cui  • α è un numero reale e  • in α F è definita e assume un valore diverso dal limite, e  • la successione x(n) assume infinite volte il valore α.  Solo in casi di questo genere potrebbe anche accadere che F(x(n)) non abbia limite mentre F(x) lo ha.

  Per altri commenti: limiti neGli Oggetti Matematici.