Siano u = (a1, a2), v = (b1, b2) due vettori. Quale relazione c'è tra l'area del parallelogramma raffigurato a lato e i determinanti delle matrici seguenti? Questa relazione ti suggerisce qualche interpretazione delle seguenti proprietà dei determinanti: se due righe o due colonne di una matrice sono tra loro proporzionali allora ; se moltiplico per una costante una riga o una colonna di una matrice allora ; se scambio due righe o due colonne allora ; se a una riga (o una colonna) ne addiziono un'altra allora |
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La figura seguente illustra come si può ricavare, come differenza di due aree, l'area del parallelogramma , ottenendo b2b1/2 + (b2+a1+b2)a1/2 (a2+a1+b2)b1/2 a2a1/2 = a1b2b1a2.
Può essere ottenuta anche trasformando il parallelogramma in modo da renderne i lati paralleli agli assi, ottenendo un rettangolo di dimensioni a1 e b2b1a2/a1, che ha area a1b2b1a2:
Si tratta di aree dotate di "segno": se scambiamo u e v otteniamo (a1b2b1a2)
In definitiva, se indiciamo con u|v la matrice quadrata ottenuta unendo i due "vettori colonna" u e v (la prima matrice del testo dell'esercizio) e con u/v la matrice quadrata ottenuta unendo i due "vettori riga" u e v (la terza matrice del testo) , e se (pensando i due vettori applicati all'origine degli assi) indichiamo con A l'area del parallelogramma individuato da u e v presa positiva se il parallelogramma sta nell'angolo
det (u|v) = A det (u/v) = A
Controlliamo su un esempio:|1 0| |1 1| det(a|b) = | | = 1 det(a/b) = | | = 1 |1 1| |0 1| |0 1| |0 1| det(b|a) = | | = -1 det(b/a) = | | = -1 |1 1| |1 1| |
La proprietà che se due righe o due colonne sono proporzionali il determinante è nullo corrisponde al fatto che se i vettori hanno direzione uguale od opposta il parallelogramma si riduce a un segmento. Se moltiplico un vettore per k l'area si moltiplica per lo stesso fattore: moltiplicando per un numero una riga o una colonna viene moltiplicato per esso il determinante. | |
Se scambio i due vettori l'"area" cambia segno: scambiando due righe o due colonne il determinante cambia segno. Se addiziono un vettore all'altro l'area (vedi figura a lato) non cambia: sommando una riga o una colonna a un'altra il determinante non cambia. |
L'interpretazione geometrica può essere facilmente estesa al caso tridimensionale. Se a, b e c sono tre vettori di R3 e li interpreto come "colonne" si ha che Nel caso particolare illustrato a lato a=(a1,0,0), b=(0,b2,b3) e c=(0,c2,c3). | |
| a1 0 0 | | b2 c2 | | 0 b2 c2 | = a1 * | | = a1 * A | 0 b3 c3 | | b3 c3 | | |
dove A è l'area del paralleogramma individuato da b e c, che è la "base" del parallelepipedo, mentre a1 ne è l'altezza. |
Se il determinante è nullo vuol dire che il parallelepipedo ha volume nullo, ossia che i tre vettori sono complanari (stanno nello stesso piano). Vedi anche "www.wolframalpha.com" (cerca "parallelepiped" e seleziona "a mathematical definition").