Leggiamo che in certo stato negli anni che vanno dal 2007 al 2012 l'occupazione ha subito le seguenti variazioni percentuali (ciascuna calcolata rispetto all'anno precedente):  1.6, 2.8, 1.3, -0.8, 0.9, 1.7. Qual è stata la variazione percentuale complessiva (ossia la variazione percentuale tra il 2006 e il 2012)?

Non bisogna fare la somma delle percentuali: due variazioni del 10% non danno luogo ad una variazione del 20%, in quanto una variazione del 10% equivale ad una moltiplicazione per 1+10%, e:
(1+10%)·(1+10%) = 1.1·1.1 = 1,21 = 1+21%.
Occorre moltiplicare 101.6/100, 102.8/1000, 101.3/100, 99.2/100, 100.9/100, 101.7/100. Ottengo 1.077011, ossia 107.7%: vi è stata una variazione positiva di circa il 7.7%. Ho messo "circa" in quanto si tratta di dati arrotondati e potrebbero esservi, a casua degli arrotondamenti, delle variazioni dell'ultima cifra.
I calcoli fatti con R:
pv <- c(1.6, 2.8, 1.3, -0.8, 0.9, 1.7)
# il calcolo sbagliato:
sum(pv)
# 7.5
# il calcolo giusto:
prod((pv+100)/100)
# 1.077011
# I valori potrebbero essere leggermente diversi.
# Se i dati fossero tutti approsimati per difetto avremmo:
prod((pv+0.05+100)/100)
# 1.080206
# Se fossero tutti approssimati per eccesso avremmo:
prod((pv-0.05+100)/100)
# 1.073823
# Quindi, al peggio, il valore varierebbe tra 7.4% e 8.0%.
# Ma supponendo che vi siano errori positivi e negativi che in parte
# si compensino, possiamo assumere che 7.7 abbia 0.1 come precisione.

Per approfondimenti  variazioni negli Oggetti Matematici.