Per valutare la velocità con cui una ferita guarisce è stata misurata l'ampiezza della sua area ogni 4 giorni ottenendo i valori seguenti (t: tempo in giorni, A: area in cm²):

t = c( 0,  4, 8, 12, 16, 20, 24, 28)
A = c(107,88,75, 62, 51, 42, 34, 27)

Trova l'equazione di una curva che si adatti al meglio ai dati e usala per determinare il numero dei giorni necessari alla ferita per ridursi alla metà della sua dimensione originale.

   

L'andamento è curvilineo.  Pensando a fenomeni analoghi possiamo ipotizzare che l'andamento sia esponenziale, cioè sia del tipo A = u*exp(v*x), con u pari a circa 110 e v < 0.  Il modo più semplice per verificarlo, utilizzando il software online WolframAlpha, è usare il comando "fit":

exp fit (0,107), (4,88), (8,75), (12,62), (16,51), (20,42 ), (24, 34), (28,27)

Least-squares best fit:     107.431*e^(-0.0472088*x)
solve 107.431*e^(-0.0472088*x) = 107/2
x ≈ 14.7677
plot y = 107.431*e^(-0.0472088*x); y = 107/2; x=0..30; y=0..110

Possiamo concludere che quasi al 15º giorno la ferita si riduce a metà della sua dimensione originale. Alla cosa, a dire il vero, potevamo arrivare analizzando direttamente il grafico.

L'esempio è tratto (opportunamente modificato) da un manuale matematico per biologi.