Cinderella è finalizzato, essenzialmente, alla rappresentazione e allo studio di problemi geometrici.  Per la rappresentazione grafica di funzioni conviene usare R (vedi), che consente facilmente di usare scale non monometriche.  Comunque si possono scalare le funzioni usando opportuni accorgimenti. La cosa non è facile ed agevole.
  Vediamo ad esempio la rappresentazione del grafico della funzione polinomiale x → (x/4)^5-x^4-x^3-x^2-3 in [-500, 1100].
  Mentre con R bastano i comandi:
f <- function(x) (x/4)^5-x^4-x^3-x^2-3
plot(f,-500,1100,lwd=2,col="red")
abline(h=0,v=0)
abline(h=axTicks(2),v=axTicks(1),lty=3)
[nel secondo comando  lwd=2,col="red" (spessore e colore del grafico) sono omettibili; il terzo e il quarto servono per aggiungere gli assi e la griglia tratteggiata; il grafico è riprodotto sotto a sinistra]
  con Cinderella si puņ mettere (tentando con diversi valori di "scala" prima di arrivare al valore indicato):

// Da Scritpting apri Modifica Scripts, clicca Draw e incolla queste righe
// Modifica la scala se vuoi far variare la y di + o di - (lo standard č scala:=1)
// Poi clicca il bottone con gli ingranaggi. Appare il grafico.
// Poi clicca i bottoni in fondo alla pagina grafica per vedere assi e griglia
// Eventualmente clicca il bottone con il retino.
f(x) := (x/4)^5-x^4-x^3-x^2-3;
scala := 1/10^8;
a:= -500; b:= 1100;
createpoint("A",[a,f(a)*scala]); createpoint("B",[b,f(b)*scala]);
plot(f(x)*scala, color -> red(1), size -> 2, start -> a, stop -> b);
// Clicca  [f(x)], clicca poi un punto della finestra e incollavi:
//     "y := ( (x/4)^5-x^4-x^3-x^2-3 )*scala"
// Se vuoi, alla fine, al posto di "scala" metti il suo valore
Una rappresentazione con R usando la libreria "r.R":
source("http://macosa.dima.unige.it/r.R")
f <- function(x) (x/4)^5-x^4-x^3-x^2-3
noBox=1; graficob(f, -10,10, 2)
noBox=1; graficob(f, -1000,1000, 2)
noBox=1; graficob(f, -500,1100, 2)


Con Cinderella (e analogamente con GeoGebra) si possono affrontare anche attività matematiche relative ad altre aree. Ma, per esse, è meglio ricorrere ad altro software. Vediamo un esempio. Relativamente alla regressione lineare si trova come realizzare il seguente grafico (vengono date in input le coordinate dei punti evidenziati e vengono tracciate le retta che li approssima e i quadrati che hanno vertici opposti in tali punti e sulla retta) col commento:

Calculate and draw the line of linear regression to all points. Mark the squares corresponding to the underlying least square approximation.

Vediamo qualche commento usando per esempio R.

Il primo diagramma (in alto a sinistra) e l'ultimo (in basso a destra) sono stati costruiti con le istruzioni evidenziate in blu (BF e HF sono state usate per dimensionare la finestra grafica, in modo che fosse di dimensioni simili a quelle dell'es. di Cinderella).  Il primo grafico trova la retta di regressione senza vincoli.  L'ultimo quella vincolata a passare per un punto, il punto (0,0.5).  Gli algoritmi cercano la retta libera o quella passante per (0,0.5) per cui è minima la somma dei quadrati degli scarti tra i valori di y dei punti e quelli delle ordinate della retta aventi i valori di x come ascisse (vedi).  Nell'esempio di Cinderella si fa riferimento implicitamente al caso, particolare, in cui non vi siano vincoli.
Nella seconda figura sono tracciati anche i quadrati - di lato |f(x[i])−x[i]| - la somma delle cui aree viene minimizzata. Sono quelli rappresentati dal programma proposto dalla guida di Cinderella. Va però tenuto presente che la cosa funziona finché i dati sono tali da poter essere rappresentati in scala monometrica: vedi il grafico in fondo, riferito al caso in cui le y abbiano ordine di grandezza leggermente superiore a quello delle x, rappresentato in scala non monometrica; con Cinderella non sarebbero rappresentabili in maniera decente neanche i dati.

source("http://macosa.dima.unige.it/r.R"); BF=4.1;HF=4.1
boxm(0,10,0,10)
x <- c(1,1.45,2.44,3.1,3.9,5.22,6.21,7.44,8.49)
y <- c(2,1,0.9,2.82,1.83,3.95,2.72,5.6,3.3)
puntini(x,y,"black"); regressione1(x,y)
# 0.4205 * x + 0.8462 
f <- function(x) 0.4205 * x + 0.8462; graf(f,0,10, "blue")
#
i<- 1:length(x); rect(x[i],f(x[i]), x[i]-(y[i]-f(x[i])),y[i])
#
boxm(0,10,0,10)
puntini(x,y,"grey")
i<- 1:length(x); rect(x[i],f(x[i]), x[i]-(y[i]-f(x[i])),y[i],border="grey")
i<- 1:length(x); x1[i] <- (x[i]+x[i]-(y[i]-f(x[i])))/2; y1[i] <- (f(x[i])+y[i])/2
puntini(x1[i],y1[i],"red"); regressione1(x1,y1)
# 0.3725 * x + 1.056 
r1 <- function(x) 0.3725 * x + 1.056; graf(r1,0,10,"brown")
#
boxm(0,10,0,10)
puntini(x,y,"black"); regressione(x,y, 0,0.5)
# 0.4803 * (x -  0 ) + 0.5 
f <- function(x) 0.4803 * (x -  0 ) + 0.5
graf(f,0,10,"red"); punto(0,0.5,"blue")


 

y <- y * 30
      


Un errore abbastanza grave di Cinderella (e di altro software di geometria dinamica) è quello di visualizzare nel testo della costruzione come centro di un poligono le coordinate del punto che ha invece come ascissa e ordinata la media delle ascisse e delle ordinate dei vertici, che in generale non è il centroide (o baricentro) del poligono stesso: vedi.