Concavità di una funzione
Richiami sui punti di massimo e minimo
L'immagine seguente sintetizza quanto visto (alla voce
derivata)
sui legami tra la derivata di una funzione (qui indicata con
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I punti c in cui D(f) si annulla (in essi f può avere
un massimo o un minimo relativo, ma non è detto che ciò accada, come nel caso
di c2) vengono detti punti critici ed f viene
detta stazionaria in essi (o essi vengono detti punti stazionari).
In situazioni in cui sia facile studiare le
derivate successive di una funzione può essere utile ricorrere
all'analisi di queste per studiare la collocazione dei punti
di massimo e di minimo. Per affrontare questo argomento è
bene mettere prima a punto il concetto di concavità di una
funzione.
L'immagine seguente richiama il significato intuitivo del concetto di concavità, che poi andremo a precisare.
( clicca l'immagine se vuoi ingrandirla ) |
Generalizzando il significato di concavità
già introdotto per i poligoni
( triangoli)
diciamo che il grafico di una funzione continua
ha la concavità verso il basso
attorno al punto
Analogamente, f ha la concavità verso l'alto
attorno a un punto
come il punto R nella figura precedente se il grafico di
f sta al di sopra o coincide con
una retta passante per tale punto; ossia, se c è la ascissa di esso
e la funzione è derivabile, se, per x abbastanza vicino a c,
Se aggiungiamo l'avverbio "strettamente" (" è strettamente concava ") intendiamo che la funzione intorno a c non può avere andamento rettilineo (ovvero il suo grafico può coincidere con quello della retta considerata solo nel punto di ascissa c). Si usano, per f, anche i termini "concava" e "convessa" (al posto di concava verso il basso e verso l'alto), come richiamato dalla figura a lato, pensando alle forma della figura che, intorno al punto considerato, sta al di sopra del grafico di f ( triangoli). Si noti che la somma di due funzioni con la concavità verso l'alto (verso il basso) è una funzione con la concavità verso l'alto (verso il basso). |
A sinistra il grafico di una funzione che in 0 ha la concavità verso l'alto senza essere ivi derivabile. |
È intuitivo che
se una funzione f ammette derivata seconda f " in c allora
il grafico di f è strettamente concavo verso l'alto in
Nell'esempio sopra rappresentato graficamente, la
concavità del grafico cambia per l'input uguale a 1: il corrispondente
punto del grafico viene detto punto di flesso.
Più in generale ho che
se D(f) esiste (tranne eventualmente che in c)
e
Nel caso precedente abbiamo che f '(x) =
3x2 − 6x + 1 = 0 per x =
se f '(c) = 0,
f '
esiste in un intorno di c e f "(c) esiste,
allora f ha un massimo relativo in c se
Evitiamo, qui, di provare queste proprietà, di cui è facile convincersi, ma che non sono di banale dimostrazione.
Qui, qui e qui trovi come svolgere questi calcoli con R, e alcune animazioni.
Per approfondimenti su quanto è liscia (smooth) una funzione (ovvero il suo grafico) vedi qui.
Nota. Per indicare la derivata seconda di f,
oltre che a