Figure 1
Con figura intendiamo un insieme di punti in un dato spazio. Ad esempio nello spazio "retta numerica" [], presi due punti-numeri a e b, possiamo considerare il segmento costituito dai punti x tali che a ≤ x ≤ b (si veda la figura sotto a sinistra).
Possiamo rendere compatta la descrizione di molte figure abbreviando "l'insieme degli α tali che sia vera la
condizione Γ" con:
{ α t.c. Γ } o { α : Γ } o { α / Γ } o { α | Γ }
Ecco tre semplici esempi di figure riferiti agli spazi numerici a 1, 2 e 3 dimensioni []:
{x : a ≤ x ≤ b} | {(x,y) : a ≤ x ≤ b AND c ≤ y ≤ d} | |
{(x,y,z) : a ≤ x ≤ b AND c ≤ y ≤ d AND e ≤ z ≤ f} |
Qualche altro esempio riferito al caso bidimensionale (qui d è la distanza euclidea):
{(x,y) : x2+y2 ≤ 1/2} ossia: {P : |
{(x,y) : x2+y2 ≤ 2} ossia: {P : |
{(x,y) : 1 ≤ x2+y2} ossia: {P : 1 ≤ |
{(x,y) : 1 ≤ x2+y2 ≤ 2} intersezione tra B e C |
{(x,y) : 1 ≤ x2+y2 ≤ 2 OR x2+y2 ≤ 1/2} unione di A e D |
Nota. A volte si sottointende {( ) : } e si scrive semplicemente la condizione. Ad esempio per indicare la retta del piano costituita dai punti di ascissa 1 invece di {(x,y) : x=1} si scrive "la retta x=1" o "la retta di equazione x=1".
Soffermiamoci sul caso bidimensionale, cioè sul piano cartesiano [].
La figura al centro nell'illustrazione iniziale è un
rettangolo; facendo variare a, b, c e d otteniamo tutti i rettangoli con lati paralleli agli assi.
Per dare una
definizione puramente matematica che comprenda anche i rettangoli
con lati non paralleli agli assi, che si possono ottenere da
figure come questa mediante una rotazione, occorre disporre prima di una definizione
matematica del concetto di rotazione [ trasformazioni geometriche] o del concetto di perpendicolarità (derivabile da quello di rotazione: figure2).
Per ora siamo in grado solo di traslare figure [ vettori]. A fianco, ad esempio, sono rappresentate: |
|
A fianco sono rappresentate le figure costituite dai punti che
distano 10 dall'origine rispettivamente secondo la distanza
euclidea e secondo la distanza urbanistica, cioè: |
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Nell'ambito della geometria piana euclidea, cioè dello studio delle figure del piano cartesiano dotato della distanza euclidea, la figura a sinistra è il cerchio di centro (0,0) e
raggio 10.
La figura a destra è un quadrato. Per dare una definizione generale di quadrato occorre far riferimento ad ulteriori concetti (vedi quanto osservato sopra a proposito dei rettangoli). Qui ci limitiamo a osservare che le distanze da un
vertice al successivo, ad esempio dal punto (0,10) al punto (10,0),
sono tutte uguali a √(102+102) = √200 e che le diagonali, cioè le distanze da
un vertice al vertice opposto, sono tutte uguali a 20.
Nota. La figura soprastante a destra (nella geometria euclidea) è un quadrato. È anche un rombo, come ogni quadrato, ma, appunto, non è solo un rombo: un quadrato non ha necessariamente i lati orizzonali e verticali.
Se non avessimo scelto un sistema monometrico [ pendenza] avremmo potuto ottenere le rappresentazioni seguenti.
L'aspetto non è più quello di un "cerchio" o di un "quadrato": se misuriamo "fisicamente" le distanze con un righello, i punti della figura a sinistra non hanno la stessa distanza dal punto (0,0) e le due diagonali della seconda figura non hanno la stessa lunghezza. |
|
Nota. Per rappresentare graficamente figure descritte mediante
equazioni, come le due figure precedenti, posso ricorrere a programmi in grado di rappresentare equazioni del tipo
Posso provare a realizzare tali figure anche mediante il tracciamento di grafici di funzioni. Devo, però, trasformare l'equazione in una equazione o in
più equazioni del tipo y=
, cioè risolvere
l'equazione rispetto a y.
Nei nostri casi abbiamo che:
x2 + y2 100 = 0 | equivale a | y = √(100 x2) OR y = √(100 x2) |
|x| + |y| 10 = 0 | equivale a |
(y = 10 |x| AND 10 ≤ x ≤ 10) OR (y = (10 |x|) AND 10 ≤ x ≤ 10) |