PRIMO esercizio
Usare il teorema della divergenza (o di Gauss)
per calcolare l'integrale di superficie
> | with(linalg): F:= (x,y,z) -> [exp(x),exp(y),x*y*z]; diverge(F(x,y,z),[x,y,z]); |
> | Int(Int(Int(diverge(F(x,y,z),[x,y,z]),x=0..1),y=0..1),z=0..1) = Int(Int(int(diverge(F(x,y,z),[x,y,z]),x=0..1),y=0..1),z=0..1); Int(int(int(diverge(F(x,y,z),[x,y,z]),x=0..1),y=0..1),z=0..1); int(int(int(diverge(F(x,y,z),[x,y,z]),x=0..1),y=0..1),z=0..1); |
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SECONDO esercizio
Siano S1 la porzione del piano z = 2x + 2y -1 e S2 la porzione del paraboloide z = x2+y2 delimitate dalla curva in cui piano e paraboloide si intersecano.
Orientiamo entrambe le superfici con il lato superiore positivo (ossia con N diretto verso l'alto) e sia C il loro, comune, contorno orientato.
Sia
Valutare
Con T si è indicato il vettore unitario tangente alla curva orientata, ossia tale che
Ecco le due superfici, raffigurate da due punti di vista diversi.
> | with(plots): f:= (x,y) -> x^2+y^2; g:= (x,y) -> 2*x+2*y-1; plot3d({g(x,y),f(x,y)},x=-0.5..2.5,y=-0.5..2.5,axes=normal); plot3d({g(x,y),f(x,y)},x=-0.5..2.5,y=-0.5..2.5,axes=normal); |
Esse si intersecano in: 2x+2y-1 = x^2+y^2, ossia: (x-1)^2+(y-1)^2 = 1:
sul contorno del cilindro con asse verticale in x=1,y=1 e con raggio 1.
> | implicitplot((x-1)^2+(y-1)^2=1,x=-1..3,y=-1..3); |
Sia D il cerchio raffigurato sopra.
> | F:= (x,y,z) -> [z,x,y]; curl(F(x,y,z),[x,y,z]); |
Primo integrale richiesto:
Sulla superficie z = 2x+2y-1 e
per cui il nostro integrale diventa l'integrale sul cerchio D di -3
[si calcoli direttamente l'elemento di area dS o si usi il fatto che nel caso di un piano z=ax+by+h si ottiene dS =
ossia -3 per l'integrale di 1 sul cerchio, ossia -3*AreaCerchio ossia -3π
Secondo integrale:
Sulla superficie x = x^2+y^2 e per cui il nostro integrale diventa l'integrale sul cerchio D di -2x-2y+1:
> | 'int(int(-2*x-2*y+1,y=1-sqrt(1-(x-1)^2)..1+sqrt(1-(x-1)^2)),x=0..2)'= int(int(-2*x-2*y+1,y=1-sqrt(1-(x-1)^2)..1+sqrt(1-(x-1)^2)),x=0..2); |
I due integrali, appena trovati, per il teorema di Stokes sono uguali al terzo, che sarebbe piu' complicato da calcolare.
Vediamo, "per curiosità", come si potrebbe procedere:
# esprimere C in forma parametrica x=1+cos(t), y=1+sin(t), z=2cos(t)+2sin(t)+3, t in [0, 2π]
# ricavare dx, dy e dz (rispetto a dt) ...
# fare:
> | 'int((2*cos(t)+2*sin(t)+3)*(-sin(t))+(1+cos(t))*cos(t)+(1+sin(t))*(-2*sin(t)+2*cos(t)),t=0..2*Pi)' = int((2*cos(t)+2*sin(t)+3)*(-sin(t))+(1+cos(t))*cos(t)+(1+sin(t))*(-2*sin(t)+2*cos(t)),t=0..2*Pi); |