Commenti al terzo esercizio:
In (1, 2) e in [1, 2) la parte intera vale costantemente 1.  1 è quindi sia il suo estremo inferiore che il suo minimo, il suo massimo e il suo estremo superiore.
In [1, 2], invece, assume anche (in 2) il valore 2.  Quindi cambiano massimo ed estremo superiore, ora entrambi uguali a 2.

L'arrotondamento agli interi in [1, 1.5) vale 1 e in [1.5, 2] vale 2.  Quindi il suo estremo inferiore e il suo minimo sono 1 sia in [1, 2) che in [1, 2].  Analogamente il suo estremo superiore e il suo massimo sono 2 in entrambi gli intervalli.
La  funzione x → x−INT(x) ha il grafico raffigurato sopra (perché?).
In [1, 2] assume valore minimo ed estremo inferiore uguali a 0, ha estremo superiore uguale ad 1 ma non ha massimo: in 2 la funzione vale 0. Lo stesso accade in [1, 2).
In (1, 2) la funzione ha estremo inferiore uguale a 0, ma non ha minimo.
E in (1, 2]?   …   Ha minimo e non massimo. Perché?