Mi sembra (ma i miei ricordi sono purtroppo diventati a volte fallaci) che alcune persone a lezione abbiano manifestato perplessità circa la relazione tra il moto di chi prosegue perpendicolarmente a un meridiano e quello di chi segue il parallelo (nel caso in cui sia diverso dall'equatore) che parte dallo stesso punto.  Mi sembra che il problema sia sorto discutendo l'esercizio delle due formichine che si muovevano su una palla (nella lezione del 5/11).  Se ricordo o inteso male, scusatemi.
    I cerchi intercettati sulla superficie terrestre da piani non passanti per il centro sulla terra non appaiono come rotte rettilinee (a differenza di quanto accade per i cerchi massimi) a chi, dalla terra, li osserva da un punto che sta su di essi. Più il cerchio è piccolo più è evidente questo fenomeno: se sono sulla terra nei pressi di un polo e considero un parallelo molto vicino al polo stesso, mi è subito chiara la forma circolare di esso (vedi anche la figura sotto a sinistra).
    Se considero una retta tangente a uno di questi cerchi, questa, che è perpendicolare al raggio del cerchio, sta nella intersezione tra il piano di tale cerchio (sotto raffigurato in giallo) e il piano passante passante per centro della terra e punto di tangenza.
    Si dia un'occhiata alla prima scheda per le superiori (la scheda 1 de La Matematica e i Suoi Modelli) e alla relativa guida (del progetto a cui si può accedere da QUI cliccando "Schede di Lavoro").
    In altre parole, i paralleli sono cerchi e, in quanto tali, hanno ogni raggio perpendicolare alla tangente nel punto di intersezione raggio-cerchio e diretto verso l'asse terrestre ma non (se non nel caso dell'equatore) verso il centro della terra. Se parto dal punto di intersezione tra un meridiano e un parallelo (diverso dall'equatore), e procedo perpendicolarmente al merdiano, mi allontano subito dalla rotta del parallelo, che non è "rettilinea", ossia non si muove su un cerchio massimo, lungo cui procedo invece io.
 
      A sinistra è illustrato il mio moto nel caso di un parallelo molto vicino ad uno dei poli, che dovrebbe chiarire come stanno le cose.