2.1) È pensabile creare dei collegamenti tra le varie discipline in modo da sviluppare determinati argomenti in contemporanea? Quali ostacoli si possono presentare?
2.2) Sono presenti sfasamenti tra i programmi delle varie discipline?
3.1) Ci sono concetti matematici che gli insegnanti di matematica dovrebbero anticipare? In che modo (formalizzato o intuitivo, interno o contestualizzato, ...)?
3.2) Ci sono concetti matematici che gli insegnanti delle altre discipline potrebbero posticipare utilizzando approcci diversi per introdurre argomenti che usualmente presentano utilizzando strumenti matematici non ancora sviluppati dai colleghi di matematica?
3.3) Ci sono strumenti matematici utilizzabili "a scatola nera"? Sono utili (quali?) forme di riflessione sul rapporto tra natura dello strumento matematico e area in cui è utilizzato?
4.1) Quali difficoltà concettuali tipiche nell'uso della matematica da parte degli alunni sono riscontrate dagli insegnanti delle "altre materie" e a cosa vengono attribuite?
4.2) Secondo voi, gli studenti hanno atteggiamenti diversi nei confronti della "matematica"dell'insegnante di matematica e nei confronti di "quella" proposta degli insegnanti delle altre materie? Queste eventuali differenze a che cosa sono dovute?
5.1) Ci sono concetti e metodi comuni tra la disciplina X e la matematica? Ci sono concetti nella disciplina X che richiamano concetti matematici? Nell'insegnamento della matematica vengono richiamati (per esempi o per motivazioni) argomenti della disciplina X? [X è una generica disciplina non matematica]
5.2) I riferimenti (reciproci: dei matematici nei confronti delle altre materie e viceversa) alla disciplina degli altri sono sempre corretti culturalmente e coerenti con l'impostazione data dai colleghi?
6.1) Nelle cattedre pluridisciplinari (come "matematica e fisica") la gestione didattica è "schizofrenica", viene privilegiata una materia rispetto all'altra (da che cosa eventualmente dipende la scelta?), ... o vengono sfruttate le potenzialità di interazione che il pluri-insegnamento offre (come?)?
6.2) Quale visione della matematica dovrebbe guidare la programmazione dell'insegnamento della matematica (ad esempio è corretto o riduttivo o troppo elevato il riferimento alla matematica come linguaggio per le altre scienze?) e quanto questa dovrebbe essere esplicitata nell'insegnamento? Nella pratica didattica si tiene conto di questi aspetti o il principale punto di riferimento sono i libri di testo, le tradizioni consolidate, ... ?
1) Nel corso di studi che stai seguendo si fa riferimento alla matematica non solo nell'ambito delle "ore di matematica" ma anche in diverse altre materie:
- tecnico-scientifiche (fisica, chimica, elettrotecnica, scienze bilogiche e naturali - dalla genetica alla geografia astronomica -, informatica, ...),
- economiche (materie commerciali, finanziarie, di economia aziendale, ...),
- grafico-artistiche (disegno, storia dell'arte - dalla prospettiva alle forme architettoniche -, ...),
- umanistiche (filosofia - i filosofi che si occupano di numeri, spazio, infinito, ...),
- ... ,
in forme e pesi diversi a seconda del tipo di scuola e degli interessi dei docenti coinvolti.
Ti sembra che nelle diverse "ore" (eventualmente condotte dallo stesso insegnante) si parli della stessa "matematica"? Trovi analogie o differenze sostanziali tra i modi in cui concetti e metodi matematici sono presentati (come sono introdotti, come ne è esemplificato o giustificato l'uso, ...), tra i procedimenti e i modi di lavorare che dovete seguire (come usare formule e regole, e quali; quanto giustificare i passaggi; come costruire o leggere un grafico; come utilizzare calcolatrice o computer; ...)?
2) Vi sono diverse materie che utilizzano concetti e tecniche matematiche. Ti sembra che i programmi scolastici (li conosci?) e/o la organizzazione delle attività didattiche siano tali da consentire un buon coordinamento tra lo sviluppo degli argomenti matematici nelle ore di matematica e il loro utilizzo nelle altre ore?
3) Ti è mai capitato di utilizzare extrascolasticamente le conoscenze matematiche (diverse dalle quattro operazioni usate nel calcolo di costi, tempi, ...) sviluppate a scuola? Se sì, in quali contesti?
4) Da solo (cioè senza lo stimolo dell'insegnante) ti sei mai posto problemi o ti sono mai sorte curiosità come le seguenti?
- quale matematica serve per realizzare al computer il dinosauro o l'uomo virtuale che compare in un film?
- quali metodi matematici si utilizzano per stabilire l'esito, positivo o negativo, della sperimentazione di un certo farmaco?
- quanta matematica è "incorporata" in una automobile?
5) Sulla base delle tue esperienze, quali sono, secondo te, le principali finalità dell'insegnamento delle matematica così come viene attualmente sviluppato nella scuola? Concordi con esse o, secondo te, dovrebbero essere altre le finalità dello studio della matematica?
6) Se trovi/non trovi difficoltà e provi antipatia/simpatia per la matematica, a che cosa attribuisci ciò? (individua i fattori non solo negli altri o nelle situazioni esterne, ma anche in te stesso, nei tuoi atteggiamenti verso ceti tipi di attività, verso il lavoro creativo e quello ripetitivo, ...)
Blocchi tematici: n.1: Logica e insiemistica n.2: Gli algoritmi n.3: Relazioni e funzioni n.4: Calcolo letterale ed equazioni di primo grado in una sola incognita n.5: Geometria: le figure piane |
n.6: Geometria: omotetie e similitudini n.7: Equazione della retta e sistemi di primo grado n.8: Equazioni e problemi di secondo grado n.9: Statistica descrittiva n.10: Probabilità |