Vediamo solo come affrontare i quesiti 4 e 5.
Approssimato il percorso con una sequenza di segmenti, misuro (arrotondando ai millimetri) i vari segmenti e faccio la somma
delle loro lunghezze. Se ad esempio avessi ottenuto le lunghezze sotto rappresentate, avrei che il percorso nella cartina è
lungo circa:
Quanto devo ingrandire questo valore per avere la lunghezza del percorso? 200 m nella realtà corrispondono a circa 23.5 mm nella cartina.
Devo moltiplicare 130 per lo stesso numero che trasforma 23.5 in 200, ossia devo moltiplicare 130 per 200/23.5.
130 · 200 / 23.5 fa circa 130 · 200 / 20, ossia 130 · 10 = 1300. Sono grosso modo 1300 m. Facciamo i conti con la calcolatrice:
1300 · 200 / 23.5 → 1106.383, che arrotondo a 1110. Devo percorrere circa 1110 metri, ossia poco più di un chilometro.
Se percorro 100 m in 80 s, ovvero 1 m in 80/100 s, 1110 metri li percorro in circa 1110·80/100 = 1110·8/10 = 111·8 = 888 secondi, ossia in 888/60 = 14.8 minuti, ossia in circa 15 minuti.
Questo è un tipico esercizio concretamente motivato, da assegnare a gruppi (o da affrontare collettivamente da parte della classe con una adeguata
conduzione da parte dell'insegnate): affrontarlo mette in gioco abilità diverse (anche di tipo "pratico"), contribuendo all'integrazione
della classe e allo stimolo alla partecipazione, protagonista, da parte di tutti gli alunni. Noi, sopra, abbiamo indicato un possibile percorso
risolutivo, ma i modi in cui discutere i quesiti possono essere molto vari.
La successiva visita all'acquario, le cose osservate, lette, sentite dall'insegnante, ..., le discussioni e gli approfondimenti dopo la visita esemplificano
l'intreccio tra le varie aree disciplinari che può curare in classe l'insegnante di matematica e scienze.