Sia:   f(x) = (x+1) log |x+1|   se x ≠ −1,   f(−1) = 0.
Studiare f e tracciarne il grafico.
In particolare determinare esplicitamente dove è definita, dove è continua, dove è derivabile.

log |x+1| è definito dove  |x+1| > 0, ossia per x ≠ −1;  d'altronde abbiamo definito f(−1), quindi f è definita su tutto R.

Studio  g : x → f(x−1) = x·log |x|, che ha come grafico quello di  f  spostato a destra di 1.  Lo studio del comportamento di g può utilizzare proprietà geometriche del suo grafico (analoghe a quelle studiate nell'esercizio 5.6):
essendo g(x) = h(x)·k(x) con h pari e k dispari, g è dispari  (si pensi a  h(x) = x2  e a  k(x) = x:  (h·k)(x) = x3 che è dispari).
La cosa è dimostrabile in generale:  (h·k)(−x) = h(−x)·k(−x) = h(x)·(−k(x)) = −h(x)·k(x).  Ma può essere dimostrata solo nel caso particolare:  −x·log |−x| = −x·log |x|.

I grafici di g e di f tracciati col computer ci fanno subito capire questa simmetria, rispetto a (0,0) o rispetto a (-1,0):  vedi la figura a destra (g : grafico rosso, f : grafico marrone pių spesso).

Dalla figura capiamo anche che f è continua. Infatti per l'unico punto dubbio, −1, abbiamo che il valore 0 che f assume in esso coincide con l'ordinata del punto a cui tende il grafico avvicinandosi all'asse verticale. Formalizzando:

  

  lim x → −1 f(x) = lim x → 0 g(x) = lim x → 0 x·log|x| = 0/∞ = 0  ( limiti).

La derivabilità in punti diversi da −1 di f(x), ovvero diversi da 0 di g(x), ci sembra garantita dal grafico. Verifichiamo la cosa, considerando g. Per x > 0 g(x) = x·log(x) è derivabile in quanto prodotto di funzioni derivabili; per simmetria posso conlcudere che g è derivabile anche in (-∞, 0). Vediamo che cosa accade in 0.

Per la simmetria (che è rispetto al punto (0,0), non rispetto alla retta verticale x=0) basta che studiamo la derivabiltà "da destra"; da questa potremmo dedurre quella "da sinistra", e la derivabilità della funzione in 0: essendo simmetrica rispetto a (0,0), l'esistenza della derivata da destra ci assicurerebbe l'esistenza della derivata da sinistra, e l'eguaglianza delle due derivate: vedi il grafico a destra (se un grafico è simmetrico rispetto ad un punto, la tangente da destra e la tangente da sinistra se esistono devono essere eguali).  Calcoliamo, dunque, la derivata di g per input positivi.
Dx (x·log(x)) = log(x) + 1. Per x → 0+ questo valore tende a −∞, quindi il grafico di g passa per O verticalmente. Del resto, calcolando direttamente la derivata da destra, avrei:  lim h → 0+ (h·log(h) − 0)/h = lim h → 0+ log(h) = −∞.
  

   A conferma di questo calcolo, disponendo di un computer e di un opportuno programma (come R, ad esempio) potrei tracciare direttamente il grafico della derivata di g ed osservare che avvicinandosi a 0 essa tende a −∞.
    Dunque g non è derivabile in 0, e f non è derivabile in −1.

# I grafici e i calcoli (per capire pių facilmente) sono fattibili con R:
source("http://macosa.dima.unige.it/r.R")
f = function(x) (x+1)*log(sqrt((x+1)^2))
# per calcolare le derivate occorre mettere sqrt(a^2) invece di abs(a)
BF=3; HF=3; graphF( f, -5,5, "brown")
# ottengo il grafico riportato sotto. Ora restringo la scala:
graphF( f, -3,2, "brown")
# faccio anche il grafico "rosso"
g = function(x) f(x-1); graph2( g, -3,2, "red")
# In -1 f non č definita; studio il limite ...
f(-1)
# NaN
d=2^-c(30:35); f(-1+d)             #  f in -1+2^-30,..,-1+2^-35
# -1.936631e-08 -1.000593e-08 -5.164349e-09 -2.662867e-09 -1.371780e-09 -7.060633e-10
d=2^-c(30:35); f(-1-d)             #  e, da sinistra, in -1-2^-30,..
# 1.936631e-08 1.000593e-08 5.164349e-09 2.662867e-09 1.371780e-09 7.060633e-10
# Capisco (e posso verificare teoricamente) che f tende a 0
graphF( f, -3,2, "brown"); POINT(-1,0, "red")
# Prolungata f in 0, mi pongo il problema della pendenza che ha ivi.
df = function(x) eval(deriv(f,"x")); graph1(df, -3,2, "seagreen")
# dal grafico ho che ivi la tangente al grafico č una retta verticale