Rappresentazione decimale dei numeri
Si chiama rappresentazione decimale dei numeri la loro usuale scrittura, che
impiega le dieci cifre 0, 1, 2, …, 9 ed eventualmente un punto (o una virgola) e il segno
"–" (simbolo di negazione, o simbolo "meno").
– se con un numero si vuole rappresentare una certa quantità di "cose", la cifra di
posto 0 rappresenta quante volte (0,1,… o 9) deve essere presa una copia della cosa (nel caso dell'esempio iniziale
le "cose" erano i "passi" di cui spostarsi);
– andando verso sinistra, le cifre di posto maggiore indicano quante volte devono essere prese
porzioni di cose man mano pari a 10 volte la porzione precedente (al posto 1 sono indicate quante decine, ossia porzioni costitituite da 10 cose, prendere; al posto 2 quante porzioni da 100 cose prendere;
)
– andando a destra della cifra di posto 0, le cifre di posto minore indicano quante volte
devono essere prese porzioni di cosa man mano pari a un decimo della porzione precedente;
queste cifre, che rappresentano frazioni di "cosa", vengono dette cifre frazionarie.
Nel caso di 12.4 cm (→ figura seguente) la "cosa" è 1 cm.
Quando la "cosa" è una unità di misura fondamentale di una grandezza fisica (grammo, secondo, metro,
) per
indicare alcuni "multipli" e "sottomultipli" di essa si usa premettere al simbolo (g, s, m,
) che la rappresenta un opportuno
prefisso; ad es. km, cm, mm e μm (micrométro o micron) stanno a indicare, in ordine, un migliaio di metri,
un centesimo,
un millesimo e un milionesimo di metro. Quindi
Un numero privo di cifre frazionarie (o le cui cifre frazionarie sono tutte 0, come 13.000…)
viene detto numero intero: esso indica che non occorre prendere
frazioni (decimi, centesimi,…) della
"cosa" di cui si vuole esprimere una quantità.
Si dice che: 83628 ha ordine di grandezza delle decine di migliaia, 3.56 ha
ordine di grandezza delle unità, 0.02419 dei centesimi, … . |
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Qualcuno dice anche che 83628 ha ordine di grandezza 100 mila o ha ordine di grandezza del centinaio di migliaia, intendendo che 100 mila è la potenza di 10 a cui 83628 è più vicino. | |
Nota. Quest'ultimo modo di esprimersi presenta comunque qualche ambiguità: 540 è più vicino a 100 che a 1000 (infatti a metà tra questi valori c'è 550, non 500) ma verrebbe naturale pensare più all'ordine di grandezza del migliaio che all'ordine di grandezza cento. Chi usa la definizione citata probabilmente, confondendosi con i criteri che si usano per arrotondare [![]() ![]() ![]() |
Esempio: la velocità in km/h massima di una tartaruga ha ordine di grandezza –2 (cioè dei centesimi di km/h) quella di un'aquila 2 (centinaia di km/h). Quindi il rapporto tra la velocità di un'aquila e quella di una tartaruga è circa 102/10–2 = 102–(–2) = 104: la velocità dell'aquila è circa 10 mila volte quella della tartaruga.
Spesso i numeri che hanno ordine di grandezza negativo (cioè inferiore a quello delle unità), come 0.57, 0.024, ..., vengono scritti trascurando la cifra 0 prima del punto, cioè nella forma: .57, .024, … . Così si comportano durante la stampa o la visualizzazione delle uscite molti programmi per computer. Anche impiegando una calcolatrice si può evitare di battere lo 0 iniziale.
Il punto (o la virgola) decimale nel linguaggio orale viene letto spesso "e"; ad esempio "1.23" viene letto "uno punto ventitre" o "uno e ventitre", oltre che "uno e ventitre centesimi"; di fronte a "5.03", se non si aggiunge "centesimi", occorre dire "cinque e zero tre", per evitare di confoderlo con "5.3". Ma è meglio usare "punto" o "virgola" al posto di "e" (a meno che non si aggiunga "centesimi" o "decimi" o
a seconda dei casi). Nei dialoghi quotidiani spesso si usano convenzioni diverse a seconda del contesto in cui ci si trova. Ad esempio parlando di automobili, con "cilindrata mille e tre" non intendiamo 1003, ma 1300, ossia "mille e trecento"; in altre parole si sottintende il "cento". Parlando di soldi, con "un euro e tre" in genere si intende 1.03
, ossia "un euro e tre centesimi", non 1.3
(ossia "un euro e trenta centesimi").
Esercizio 1: testo e soluzione |
L'UNO e lo ZERO |