Gli esempi dovrebbero essere selezionati in modo da chiarire quanto contenuto nella sezione "grandezze fisiche" e "relazioni fra grandezze" ed essere opportunamente intrecciati con la parte matematica. Dovrebbero essere inoltre evidenziate le condizioni di validità delle definizioni e delle relazioni utilizzate.
Il grado di approfondimento dovrebbe essere diversificato a seconda della tipologia di scuola: saranno i singoli insegnanti ad adeguare il programma da svolgere al numero di ore riservato all’insegnamento della fisica e alle caratteristiche degli studenti della classe a loro affidata.
L' approccio metodologico, suggerito dal Gruppo di lavoro é quello del metodo scientifico:
osservazione sperimentale --> modello teorico --> osservazione sperimentale
metodo che caratterizza il modo di procedere di chi studia i fenomeni naturali da Galilei a oggi.
Si suggerisce che per ogni esempio si segua una scaletta del tipo:
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Questa proposta è coerente con le riflessioni di Einstein sulle teorie fisiche, come le espresse in una famosa lettera del 1952 all'amico Solovine, in cui raffigura una teoria su due livelli: il punto di partenza è dato dall'insieme delle esperienze sensibili, o fatti empirici, rappresentate dal piano E; da questo si passa al piano A, che rappresenta l'insieme degli assiomi o principi sui quali si basa una teoria; e da questi, tramite la derivazione di teoremi, si ritorna al piano E.
Partire dalla situazione reale e dalla rappresentazione che ognuno ne fa, potrebbe permettere di analizzare eventuali misconcetti e il modo con cui ognuno costruisce le proprie conoscenze.
L’approccio proposto risulta particolarmente importante nella fase iniziale, quando si affronta per la prima volta lo studio della fisica, per far capire agli studenti che la fisica non è una disciplina “slegata dalla realtà e piena di formule astruse”, ma piuttosto che le formule possono rappresentare la sintesi di un percorso, più o meno elaborato, di conoscenza. Una volta acquisita tale consapevolezza lo studente potrebbe accettare, avendone compreso il ruolo, il formalismo necessario per affrontare in modo più approfondito argomenti disciplinari più complessi e/o di maggior attualità.
Si ritiene inoltre importante, per una corretta padronanza dei contenuti essenziali della disciplina, un costante lavoro di consolidamento in tutto il percorso scolastico delle competenze acquisite, fatto anche tramite discussione di esempi e risoluzione di esercizi numerici.
Vengono proposti esempi, suggeriti esperimenti di approfondimento ed esercizi di consolidamento su: |
Gli
esperimenti sono classificati in base alla semplicità dei materiali utilizzati
- esperimenti realizzati con “materiali poveri”, che possono essere
realizzati anche in classe o esperimenti che richiedono apparecchiature
appropriate - e in base alla difficoltà concettuale dell’esperimento
stesso.
Si potrebbero costruire dei pacchetti che potrebbero essere messi a disposizione delle scuole? |
Meccanica in costruzione |
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Meccanica dei fluidi in costruzione |
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Termologia e Termodinamica in costruzione |
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Fenomeni ondulatori in costruzione |
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Elettromagnetismo e Ottica in costruzione |
Ovviamente nelle
realtà in cui il numero di ore a disposizione
è maggiore, si potranno approfondire maggiormente alcuni
argomenti e aggiungerne altri (radioattività, cenni di fisica
moderna……). Per
sottolineare le difficoltà connesse a questo problema si veda il
numero delle ore riservato alla fisica nelle diverse tipologie di scuole