Regola Pratica

Per la Determinazione dei Massimi e dei Minimi di una Funzione

Il procedimento è schematizzato qui sotto:
 

[0]    Si deriva la funzione e si trovano gli zeri della derivata prima, cioè si ricercano quegli x tali che f '(x)=0
[1]    Sia x0 in  {x app. a dom(f) / f '(x)=0}; si calcola la derivata seconda  f " (x0). Si possono presentare 3 casi:
        [1.1]    Se f "(x0)<0, allora x0 è di massimo relativo per f.
        [1.2]    Se f "(x0)>0, allora x0 è di minimo relativo per f.
        [1.3]    Se f "(x0)=0, allora si calcola la derivata terza f "'(x0).
[2]   Se  f '(x)=f "(x0)=0 e f "'(x0)¹0, allora x0 non è  né punto di minimo, né punto di massimo per f.
[3]  Se  f '(x0)=f "(x0)=f "'(x0)=0, allora si calcolano le derivate successive fino a trovare quella che non si annulla in x0.
        Sia f (n)(x0)¹0, la prima derivata che non si annulla in x0:
        [3.1]     Se n è pari, allora x0 è punto di estremo relativo per f; in particolare:
                    [3.1.1]    Se f (n)(x0)>0, allora x0 è di minimo relativo per f.
                    [3.1.2]    Se f (n)(x0)<0, allora x0 è di massimo relativo per f.
        [3.2]     Se n è dispari, allora x0 non è  né punto di minimo, né punto di massimo per f.

Collegamenti 
 
Per i dettagli:                                                        Seguire i collegamenti !


[1]

La funzione è stata derivata. Sia x0 un punto interno al dominio di f tale che f '(x0)=0. La tangente al grafico in (x0, f(x0)) è dunque orizzontale.

Questo tuttavia non significa necessariamente che il punto in questione sia di estremo relativo: potrebbe infatti verificarsi un caso di questo tipo:

Si passa quindi al calcolo della derivata seconda  f "(x0). Si presenterà  uno dei 3 casi seguenti:

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[1.1]

Il punto x0 è un punto interno al dominio di f tale che f '(x0)=0 e f "(x0)<0. Da tutto ciò si può concludere che
x0 è di MASSIMO relativo per la funzione f
Tutto ciò si può spiegare nel modo seguente:
Siccome f "(x0)<0, per il teorema della permanenza del segno, esiste allora un intorno I di x0 in cui f "(x)<0. In tale intorno I, per il corollario 3 al teorema di Lagrange, la funzione f ' sarà strettamente decrescente e dunque, siccome f ' si annulla in x0, in un intorno sinistro di x0 la funzione f ' sarà positiva, mentre in un intorno destro f ' sarà negativa.
Le ripercussioni sulla funzione f sono le seguenti: in un intorno sinistro di x0 la f è strettamente crescente, mentre in un intorno destro la f è strettamente decrescente.
Esiste quindi un intorno di in x0 cui f(x)<f(x0).
Il punto x0 è dunque di massimo relativo per definizione.

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[1.2]

Il punto x0 è un punto interno al dominio di f tale che f '(x0)=0 e f "(x0)>0. Da tutto ciò si può concludere che
x0 è punto di MINIMO relativo per la funzione f
 
 

Tutto ciò si può spiegare nel modo seguente:
Siccome f "(x0)>0, per il teorema della permanenza del segno, esiste allora un intorno I di x0 in cui f "(x)>0. In tale intorno I,  il corollario 3 al teorema di Lagrange, la funzione f ' sarà  strettamente crescente e dunque, siccome f ' si annulla in x0, in un intorno sinistro di x0 la funzione f ' sarà negativa, mentre in un intorno destro f ' sarà positiva.
Le ripercussioni sulla funzione f sono le seguenti: in un intorno sinistro di x0 la f è strettamente decrescente, mentre in un intorno destro la f è strettamente crescente.
Esiste quindi un intorno di in x0 cui f(x)>f(x0).
Il punto x0 è dunque di minimo relativo per definizione.


[1.3]

Si ha f '(x0)=f "(x0)=0.
Abbiamo quindi le seguenti informazioni su f: Non abbiamo però nessun'altra informazione sul comportamento della derivata prima f ': non sappiamo se x0 è punto di estremo relativo oppure no per la f '.
E' quindi necessario calcolare la derivata terza f "'(x0). Si possono presentare i seguenti due casi: Torna all'inizio

 [2]

Il punto x0 è un punto interno al dominio di f tale che f '(x0)= f "(x0)=0 e f "'(x0)¹0. Da tutto ciò si può concludere che
x0 NON è NE' punto di MINIMO NE' punto di MASSIMO per la funzione f
Infatti, in tal caso, in base a considerazioni precedenti (si vedano [1.1] e [1.2]), possiamo concludere che il punto x0 risulta essere di estremo relativo per la funzione f '. La situazione è dunque una delle seguenti:
Da tutto ciò si può dedurre il comportamento della funzione f: Le due situazioni sono visualizzate dai seguenti grafici:
Come si può notare, la retta r, tangente al grafico nel punto (x0, f(x0)), risulta orizzontale.

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[3]

Il punto x0 è interno al dominio di definizione di f ed è tale che f '(x0)=f "(x0)=f "'(x0)=0. In tal caso si devono calcolare le derivate successive in x0,  fino a trovare quella che non si annulla in x0.
Sia f (n)(x0)¹0, la prima derivata che non si annulla in x0: si possono allora presentare i seguenti casi: Torna all'inizio

[3.1]

Se n è pari, allora x0 è punto di estremo relativo per f; in particolare: Torna all'inizio

[3.2]

Se n è dispari, allora
x0 NON è NE' punto di MINIMO NE' punto di MASSIMO per la funzione f

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Collegamenti

Definizione di derivata
Regole di derivazione
Teoremi principali del calcolo differenziale
Definizione di massimi e minimi