Geometricamente, esso rappresenta il rapporto tra le misure dei due
segmenti colorati indicati nella figura.
Per motivi di similitudine tra triangoli rettangoli, tale rapporto
sarà indipendente dalla scelta dei due punti distinti sulla retta.
Vediamo ora più dettagliatamente il significato di coefficiente direttivo di una retta.
Considero l'equazione cartesiana di una retta r:
Se r non è non parallela all'asse y, allora il coefficiente b sarà diverso da 0. L'equazione cartesiana della retta potrà quindi scriversi:
Si ponga quindi:
In tal caso l'equazione della retta diventa
che è detta anche equazione esplicita della retta
Poiché per x=0, si ha y=q, il termine q è l'ordinata dell'intersezione con l'asse y; il coefficiente m prende il nome di coefficiente angolare o pendenza e dipende dall'angolo a, minore di un angolo piatto, che la semiretta positiva dell'asse x forma con la semiretta r costituita dai punti di ordinata non negativa.
Se la retta r considerata passa per i punti P1(x1, y1), P2(x2, y2), la sua equazione, per x1¹x2 e y1¹y2 sarà
e il suo coefficiente direttivo è
In particolare l'equazione di una retta ax+by=0 passante
per l'origine si scrive y=-(a/b)x cioè y=mx
Il coefficiente angolare m coincide in questo caso con il rapporto
tra l'ordinata e l'ascissa di un punto qualsiasi P(x,y) della retta purché
diverso dall'origine: m=(y/x).
Vari casi sono possibili a seconda del valore di m:
Mediante i teoremi riguardanti la similitudine tra triangoli (e ricordando che il cerchio goniometrico ha raggio unitario), si può provare facilmente che
La tangente di un angolo e' quindi definita in in R-{p/2 + kp. k in Z} e assume valori negativi quando il seno e il coseno assumono valori discordi: